Biol. Mar. Mediterr. (2012), 19 (1): 178-179 M. Mercurio, F. Cardone, C. Longo, C. Nonnis Marzano, G. Corriero Dipartimento di Biologia, Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, Via Orabona, 4 - 70125 Bari, Italia. [email protected] DATI PRELIMINARI SUL CORALLO ROSSO DELLE COSTE PUGLIESI PRELIMINARY DATA ON THE RED CORAL FROM THE APULIAN COAST Abstract - Preliminary data about the presence and distribution of Corallium rubrum along the Ionian Apulian coast are here reported. The study has been carried out in the areas of Santa Caterina and Santa Maria di Leuca (LE) at about 60-80 m of depth, by SCUBA diving. At Santa Caterina the colonies of Corallium rubrum showed values of density and size comparable to those of the most preserved Mediterranean populations, whereas lower values were recorded at Santa Maria di Leuca, thus suggesting the hypothesis of a major impact due to fishing activity in this site. Key-words: Corallium rubrum, population traits, Ionian Sea. Introduzione - Il coralligeno delle coste pugliesi è forse tra i più importanti e meglio conosciuti su scala nazionale. Distribuito lungo un ampio tratto di costa regionale (gran parte del settore ionico e oltre metà della costa adriatica pugliese), è stato oggetto di numerosi studi di tipo faunistico già a partire dagli anni ‘60 (Sarà, 1966, 1999; Sarà e Melone, 1963; Parenzan, 1983; Corriero et al., 2004). Tali studi tuttavia, sono stati indirizzati quasi esclusivamente all’analisi della componente più superficiale di questa biocenosi, compresa entro la batimetrica dei –30 m. In questa nota vengono illustrati i risultati preliminari di un’indagine svolta dal Dipartimento di Biologia dell’Università di Bari che documenta la presenza di una ricca fauna bentonica dallo straordinario valore paesaggistico e conservazionistico nella fascia batimetrica compresa tra –40 e –80 m circa in due siti della costa ionica pugliese. In particolare, sono presentati i risultati preliminari relativi a distribuzione, densità e suddivisione in classi di taglia del corallo rosso, con l’obiettivo di valutarne preliminarmente lo stato di conservazione. Materiali e metodi - Indagini conoscitive preliminari presso operatori delle marinerie locali hanno portato all’individuazione di due aree di studio: la prima situata circa 7 miglia al largo di Santa Caterina (LE), ad una profondità di circa 60 m; la seconda ad una distanza di circa 3 miglia dalla costa di Santa Maria di Leuca (LE), a profondità comprese fra 65 e 70 m. Il campionamento è stato effettuato da operatori subacquei abilitati alle immersioni ad elevate profondità e dotati di autorizzazione al prelievo di corallo rosso. La raccolta è avvenuta utilizzando una griglia di campionamento individuata con criterio random, all’interno delle aree dove la specie era presente (n° di colonie complessivamente prelevate=116). In particolare, in ogni stazione sono state campionate tutte le colonie presenti all’interno di quadrati di 20 cm di lato (3 repliche per stazione). Inoltre, sono stati effettuati rilievi fotografici ortogonali (dodici rilievi di 400 cm2 ciascuno per ogni stazione) allo scopo di implementare i dati ottenuti mediante il prelievo. In laboratorio ciascuna colonia campionata è stata sottoposta a misurazione del diametro basale e conteggio delle ramificazioni. Le immagini fotografiche sono state trattate ed elaborate mediante Autocad. Risultati - Santa Caterina: il popolamento a corallo rosso si estende su un’area di poche decine di m 2 con una distribuzione a mosaico e densità comprese tra 40 e 530 colonie/m2 (valore medio=320 colonie/m2). Dall’analisi integrata dei dati biometrici Dati preliminari sul corallo rosso delle coste pugliesi 179 relativi alle 45 colonie campionate e dei rilievi fotografici si evince che il diametro basale delle colonie varia tra 2 e 16 mm (diametro medio=7,6±3,5 mm), con un’ampia ripartizione tra le differenti classi di taglia, ma con una generale prevalenza delle taglie più piccole. Le colonie presentano un numero medio di rami pari a 4±2,6. Santa Maria di Leuca: il popolamento, che si estende su una superficie di alcune centinaia di m2, è distribuito in forma aggregata, con ampie aree di substrato prive di colonie. I valori di densità di C. rubrum in generale appaiono piuttosto modesti, compresi tra 22 e 78 colonie/m 2 (valore medio=41,5 colonie/m2). I valori di diametro basale delle 71 colonie campionate integrati con i dati ottenuti dai rilievi fotografici, variano tra 1 e 21 mm (media=4,9±3,2 mm), con la netta prevalenza di colonie di taglia modesta. Il numero medio di rami per colonia è pari a 2,2±2,4. Conclusioni - La presente ricerca fornisce i primi dati sulla presenza e distribuzione del corallo rosso in Puglia. La specie, diffusa lungo ampi tratti della costa ionica, a profondità mai inferiori a 50 metri (Corriero et al., dati non pubblicati), è soggetta a sfruttamento commerciale. Secondo gli operatori locali del settore, il prelievo di corallo rosso lungo le coste pugliesi si protrae da oltre un decennio e ha portato alla scomparsa di gran parte delle colonie di taglia più grande. Il presente studio, sebbene di carattere preliminare, sembra confermare tale dato suggerendo tuttavia un diverso stato di conservazione della risorsa nelle due aree d’indagine. In particolare, a Santa Caterina i valori di densità e le dimensioni sono paragonabili a quelli di siti mediterranei dove il corallo rosso è ritenuto in buono stato di conservazione (Gallmetzer et al., 2010). Viceversa a Santa Maria di Leuca, sebbene la specie sia distribuita su una superficie più estesa, i dati dimensionali e i valori di densità suggeriscono la presenza di condizioni di sfruttamento tutt’ora in atto. Bibliografia CORRIERO G., GHERARDI M., GIANGRANDE A., LONGO C., MERCURIO M., MUSCO L., NONNIS MARZANO C. (2004) - Inventory and distribution of hard bottom fauna from the marine protected area of Porto Cesareo (Ionian Sea): Porifera and Polychaeta. Ital. J. Zool., 71: 237-245. GALLMETZER I., HASELMAIR A., VELIMIROV B. (2010) - Slow growth and early sexual maturity: Bane and boon for the red coral Corallium rubrum. Estuar. Coast. Shelf. S., 90: 1-10. PARENZAN P. (1983) - Puglia Marittima. Vol. 2. Congedo (Ed), Galatina: 415-688. SARÀ M. (1966) - Un coralligeno di piattaforma (coralligène de plateau) lungo il littorale pugliese. Archiv. Oceanogr. Limnol., 15 (Suppl.): 139-150. SARÀ M. (1999) - Il ruolo dei poriferi nella biodiversità, struttura e dinamica del coralligeno nel Mediterraneo. Biol. Mar. Mediterr., 6: 144-150. SARÀ M., MELONE N. (1963) - Poriferi di acque superficiali del litorale pugliese presso Bari. Ann. Pontificio Ist. Sup. Sci. Lettere “S. Chiara”, 25: 57-70. Ricerca finanziata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia.