Settimana della Chiesa
mantovana 2014
«Vogliamo vedere Gesù» Gv 12,21
i piccoli gruppi sinodali e il Sinodo
Il Sinodo
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«Il sinodo diocesano è l'assemblea di sacerdoti e di altri
fedeli della Chiesa particolare, scelti per prestare aiuto
al Vescovo diocesano in ordine al bene di tutta la
comunità diocesana» (Can. 460)
Venga offerta ai fedeli la possibilità di manifestare le
loro necessità, i loro desideri e il loro pensiero circa
l'argomento del sinodo … Il Vescovo disporrà le
modalità concrete di tale consultazione, procurando di
raggiungere tutte le "energie vive" del Popolo di Dio
che sono presenti e operanti nella Chiesa particolare …
Il Tema: «Vogliamo vedere Gesù» Gv
12,12-33
Vescovo Roberto, dall'omelia nella messa crismale
del 2014:
“Lo vogliamo vedere noi per primi, affinché sostenga la nostra fede
spesso provata; ma desideriamo pure che chi si accosta alla
Chiesa riesca almeno a intravvedere il volto di Cristo crocifisso e
risorto, dentro una comunità di gente che sa amarsi e perdonarsi,
accogliendo e soccorrendo ogni umana speranza: così che i passi
verso le periferie non dimentichino la centralità del punto di
partenza e nello stesso tempo di arrivo: Gesù.”
“Allora oggi mi sembra fondamentale che, insieme a riflettere,
interrogarsi e confrontarci su come dovrebbe essere la Chiesa o
come vorremmo che fosse, bisogna saper vedere e riconoscere
quella meraviglia che essa già è: al di là delle ferite, delle rughe,
delle apparenze negative.”
Il Cammino fatto ….
Visita Pastorale 2011-2013
Settimane della Chiesa mantovana:
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2008 – 2009, Un'Opera bella (liturgia)
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2009 – 2010, Mistero, Parola, parole (Parola)
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2010 – 2011, Tutto è pronto venite alla festa (ascoltare, scoprire,
partecipare)
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2011 – 2012, Cercate tra voi fratelli (ministerialità)
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2012 – 2013, Vide una grande folla e si commosse per loro
(missione)
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2013 – 2014, Lo Spirito Santo e noi (il «noi» ecclesiale)
24 novembre 2013, Indizione del Sinodo diocesano
Il lavoro della Commissione Preparatoria
Il cammino da compiere …
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14 settembre 2014: Apertura del Sinodo e formazione
dell'Assemblea sinodale
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Ottobre – Dicembre 2014: consultazione diocesana dei piccoli
gruppi sinodali
Gennaio – Giugno 2015: i sinodali riuniti in Commissioni di studio
(una per ciascuna questione), leggono i contributi dei piccoli
gruppi sinodali, approfondiscono e studiano la questione e
formulano una proposta al Sinodo
Settembre – Dicembre 2015: sessioni sinodali e discussione
delle proposte e votazioni
18 marzo 2016: Chiusura del Sinodo diocesano e promulgazione
dei libro sinodale e dei decreti
Le fasi ...
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La consultazione della diocesi dà a tutti la possibilità di
esprimersi liberamente sulle questioni del Sinodo e l'opportunità
di condividere le sensibilità, le esperienze e le attese del Popolo
di Dio: offre al Sinodo l'esperienza e la vita dei cristiani e delle
loro comunità
Le Commissioni di studio: offrono un lavoro di approfondimento
e di proposta sulle questioni a partire dalla vita delle comunità e
dei battezzati
L'Assemblea sinodale: discute le proposte, le modifica e le
approva
Il Vescovo, legislatore del Sinodo, riceve il consiglio della diocesi
frutto del Sinodo e promulga libro e decreti sinodali
La consultazione diocesana
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Da ottobre a dicembre 2014
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Nei piccoli gruppi sinodali
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Secondo la proposta di un metodo per il
discernimento comunitario
Obiettivo del lavoro dei gruppi
Formulare un consiglio alla Chiesa di Mantova sulla
questione pastorale attribuita al gruppo attraverso
un percorso di discernimento comunitario
sviluppato in tre momenti:
1) la condivisione delle esperienze
2) il confronto con la Parola di Dio
3) la ricerca, insieme, di un consiglio
Il Consiglio
Il consiglio che emergerà da ciascun piccolo gruppo sinodale potrà
assumere varie forme:
un'idea nuova o un'esperienza da suggerire;
l'indicazione di un rischio da evitare, oppure una sollecitazione
per nuove attenzioni;
la proposta di un cambiamento personale e comunitario da
attuare;
il suggerimento di un atteggiamento o una iniziativa su cui
perseverare;
un consiglio da condividere a partire da un impegno personale
che si intende attuare ...
Il consiglio dovrà avere un carattere pastorale, perciò
evangelico, missionario, comunitario.
Il discernimento comunitario
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È uno stile di essere Chiesa che cerca di individuare i segni della
presenza di Cristo nella propria storia e per leggervi ciò che
occorre per il proprio cammino futuro
I passaggi del discernimento:

Conoscenza dell'oggetto del discernimento

Confronto con gli altri per maturare una consapevolezza e
liberarsi dei preconcetti che limitano l'ascolto dell'altro

L'approfondimento ed il confronto con la Parola di Dio

Il consiglio che viene formulato per il bene di tutta la Chiesa
locale
Il metodo dei piccoli gruppi
sinodali
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Ad ogni piccolo gruppo sinodale viene affidata una tra le
quindici questioni poste dal Vescovo al Sinodo
Tre incontri distribuiti nei tre mesi della consultazione:

Primo incontro: condivisione delle esperienze

Secondo incontro: confronto delle esperienze con la
Parola di Dio

Terzo incontro: si formula un consiglio al Sinodo
Il tutto accompagnato dalla preghiera e dalla riflessione
personale
Le schede di consultazione
I sezione: testo della lettera sinodale sulla
questione pastorale + testi per la lettura,
preghiera e riflessione personali (dalla Sacra
Scrittura e dal Magistero)
II sezione: guida al primo incontro → condivisione
delle esperienze personali
III sezione: guida al secondo incontro → confronto
con la Parola
IV sezione: guida al terzo incontro → il consiglio
alla Chiesa sulla questione pastorale
La struttura degli incontri
1) preghiera di invocazione allo Spirito Santo
2) introduzione all'attività dell'incontro e materiali per lo
svolgimento dell'incontro
3) domande per l'attività e spazio per la riflessione
personale
4) primo giro: ciascuno si esprime personalmente
5) secondo giro: ciascuno sottolinea cose dette da altri che
l'hanno colpito
6) conclusione: il moderatore formula una sintesi su cui
fare eventuali integrazioni
7) preghiera finale
Suggerimenti per gli incontri
Aver cura che tutti parlino attraverso interventi concisi e che alcuni
intervengano ripetutamente
Evitare che si sia interrotti durante l'esposizione invitando eventuali
domande a chiarimento al termine degli interventi
Durante l'esposizione personale è bene che non si attivino delle
discussioni o dialoghi: tutti parlino, siano ascoltati e ascoltino a
loro volta; non è una gara a chi ha ragione, ma si faccia lo sforzo
di fare un'esperienza di comunione e di condivisione
Si cerchi di custodire anche le opinioni che non coincidono con la
propria per sforzarsi di leggere quanto di buono è contenuto in
esse
Al termine dell'incontro segretario e moderatore si fermino a
compilare il resoconto di quanto condiviso per consegnarlo alla
memoria degli incontri successivi e per l'invio alla Commissione di
Studio
Primo incontro
1) il moderatore introduce la questione e l'obiettivo della
riunione (condividere le esperienze personali)
2) si formulano le domande e si lascia un po' di spazio alla
riflessione personale
3) nel primo giro ciascuno racconta la propria
esperienza
4) nel secondo giro ciascuno riferisce cosa delle cose
ascoltate dall'esperienza altrui l'ha colpito, senza
riferirsi all'autore, ma al contenuto trasmesso e spiega
la scelta
5) al termine, il moderatore formula una sintesi di
quanto è stato condiviso e gli altri eventualmente
integrano qualora vi fossero delle lacune
Secondo incontro
1) il moderatore o chi per lui ricorda quanto condiviso nel primo
incontro
2) viene letto il brano della Sacra Scrittura proposto per l'attività
3) si lascia un po' di spazio alla riflessione personale affinché
ciascuno provi a verificare cosa la Parola di Dio modifica,
corregge, suggerisce alle esperienze che sono state condivise
4) nel primo giro ciascuno racconta il proprio punto di vista
5) nel secondo giro ciascuno riferisce cosa delle cose ascoltate
dagli altri l'ha colpito, senza riferirsi all'autore, ma al contenuto
trasmesso e spiega la scelta
6) al termine, il moderatore formula una sintesi di quanto è stato
condiviso e gli altri eventualmente integrano qualora vi fossero
delle lacune
Terzo incontro
1) il moderatore o chi per prova a descrivere il percorso di
condivisione e di riflessione svolto dal gruppo nei due incontri
precedenti
2) si lascia un po' di spazio personale per riflettere sul consiglio da
dare alla Chiesa mantovana sulla questione pastorale
3) nel primo giro ciascuno suggerisce il proprio consiglio
4) nel secondo giro ciascuno riferisce cosa delle cose ascoltate
dagli altri l'ha colpito, senza riferirsi all'autore, ma al contenuto
trasmesso e spiega la scelta
5) al termine, il moderatore prova a formulare il consiglio che ha
ottenuto il consenso maggioritario
6) il piccolo gruppo cerca di esprimersi sulla proposta per arrivare
ad un consenso unanime dei partecipanti
Ruoli e funzioni
- referente – moderatore: conduce la riunione, dà
la parola, aiuta a rimanere in tema, formula le
sintesi, convoca le riunioni e le prepara
- segretario: annota gli interventi, aiuta il
moderatore nel suo compito e nella preparazione
degli incontri, scrive i resoconti degli incontri
nell'apposita scheda con l'aiuto del moderatore
Caratteristiche del gruppo
- l'attività è pensata per un massimo di venti
persone
- qualora il gruppo fosse numeroso [>30 persone] è
opportuno che venga diviso in due
- i due sottogruppi, lavorano in parallelo e
rimangono a composizione costante nel corso di
tutto il periodo di consultazione (producono due
consigli)
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Presentazione di diapositive - Parrocchia San Giorgio Martire