Incontri di formazione per la contabilità economico-patrimoniale
Prima fase
“Principi base della contabilità economico-patrimoniale ed analitica”
Fondamenti di contabilità analitica
Riccardo Giannetti
([email protected])
Dipartimento di Economia Aziendale "E. Giannessi"
Facoltà di Economia
Università di Pisa
Pisa, 6 Maggio 2012
Agenda:
•
La contabilità analitica
•
La classificazione dei costi
- I costi fissi/variabili
- I costi per il controllo di gestione
- I costi diretti/indiretti
•
La logica del full costing (applicata
mediante la contabilità per centri di
costo)
I costi nel conto economico
Conto economico
Proventi operativi
……………
Costi
Ammortamenti
Acquisti fattori a breve ciclo
Servizi
Personale
Oneri finanziari
Costi straordinari
Risultato di e sercizio
I costi sono classificati
in base alla loro
“natura”….
I costi del conto economico sono sufficienti?
Attività istituzionale
Conto economico
Provent
Proventi
……
……
Conto economico
?
Costi
………
……….
Proventi operativi
Risultato di e sercizio
……………
Progetti di ricerca
Conto economico
Provent
Proventi
……
……
Costi
Ammortamenti
Acquisti fattori a breve ciclo
Servizi
Personale
Oneri finanziari
Costi straordinari
Risultato di e sercizio
?
Costi
………
……….
Risultato di e sercizio
Conto economico
Provent
Proventi
……
……
Costi
………
……….
Master XY
Risultato di e sercizio
?
Perchè la contabilità analitica?
- Misurazioni dell'efficienza
- Supporto informativo nei giudizi di convenienza
- Programmazione e controllo di gestione
- Supporto alla redazione del bilancio d’esercizio
La contabilità analitica, la contabilità direzionale e la
contabilità generale
Contabilità
direzionale
Contabilità
generale
Contabilità
analitica
Budget
Prodotti/
servizi
Fasi del processo
produttivo
Centri di
responsabilità
Altri
strumenti
Altro
Possibili oggetti di riferimento delle rilevazioni in contabilità analitica
Sistema di
reporting
(Con modifiche da Bubbio, 1989)
Contabilità generale e analitica
Contabilità generale
Scopo
Momento
rilevazione
Classificazione
Destinatari
Metodologia di
rilevazione
Ampiezza
rilevazioni
Contabilità analitica
Misurazione del reddito e del
capitale di funzionamento
Rielaborazione di dati di costo
e di ricavo per l'attività
decisionale e di controllo
Manifestazione di variazione
Numeraria (finanziaria)
Utilizzazione dei fattori
produttivi (costi)
Costi e ricavi per natura
Costi e ricavi per natura, per
destinazione e secondo altri criteri
utili per le decisioni
Principalmente soggetti esterni
(bilancio civilistico)
Management
Contabile in partita doppia
Contabile o extracontabile
Tutti i costi e i ricavi
Costi e ricavi gest. caratt.
Costo di acquisto e di produzione
MERCATI DI ACQUISIZIONE
CoGe
COSTO DI
ACQUISTO
DEI FATTORI
PRODUTTIVI
Lavoro
Capitali
Tecnologia
SPESA
SPESE PER
ACQUISTO
FATTORI
PRODUTTIVI
Materie
€
COMBINAZIONE PRODUTTIVA
CoA
IMPIEGO/CONSUMO
FATTORI
PRODUTTIVI
COSTI MONETARI
DI PRODUZIONE
prodotti e servizi
Somma di valori attribuiti ai fattori impiegati o consumati per conseguire un risultato
L’ALIMENTAZIONE DEL SISTEMA DI CONTABILITÀ
ANALITICA
Rilevazioni contabili
elementari e
extracontabili
Rilevazioni contabili
sistematiche
CONTABILITÀ
GENERALE
PERSONALE
MAGAZZINO
INVENTARI
…………..
CONTABILITÀ
ANALITICA
SISTEMA DI
REPORTING
Agenda:
•
La contabilità analitica
•
La classificazione dei costi
- I costi fissi/variabili
- I costi per il controllo di gestione
•
- I costi diretti/indiretti
La logica del full costing (applicata
mediante la contabilità per centri di
costo)
Le principali classificazioni dei costi
CLASSI
CRITERIO (in base allo scopo)
VARIABILITÀ RISPETTO
AD UN “FATTORE
DETERMINANTE” (COST DRIVER)
PER IL CONTROLLO
DI GESTIONE
MODALITÀ DI ATTRIBUZIONE
ALL'OGGETTO DI COSTO
IMPIEGO NELLE DECISIONI
………………
Scopi diversi
◊
◊
◊
variabili
costanti
misti
◊
◊
◊
◊
consuntivi
standard
controllabili
non controllabili
◊
◊
◊
◊
◊
◊
◊
diretti
indiretti
rilevanti
irrilevanti
opportunità
differenziali
preventivi
………………
“Costi diversi”
classificazioni
considerate in
questo intervento
La variabilità dei costi
Per una corretta analisi del comportamento dei costi occorre
definire:
9 il costo oggetto di analisi
9 il fattore rispetto al quale il comportamento del costo è
studiato (determinante di costo o cost driver)
9 l'intervallo di variazione del cost driver considerato rilevante
nell'analisi
9 il periodo di tempo preso a riferimento
I costi totali
COSTI
FISSI
COSTI
VARIABILI
+
COSTI
TOTALI
=
C=K + a*Q
C
O
S
T
I
C
O
S
T
I
C=K
VOLUME DI ATTIVITA'
C= a * Q
+
C
O
S
T
I
=
VOLUME DI ATTIVITA'
VOLUME DI ATTIVITA'
La possibilità di distinguere costi fissi e costi variabili di una attività
svolta, consente di ipotizzare l’andamento del suo costo totale in
funzione dei livelli di output previsti….
13
VARIABILITÀ RISPETTO
AD UN “FATTORE
DETERMINANTE” (COST DRIVER)
◊
◊
◊
variabili
costanti
misti
Qual è l’utilità di una tale classificazione?
Indicare nella tabella il comportamento dei
costi rispetto al driver
ELEMENTO DI COSTO
DRIVER (O
DETERMINANTE DI
COSTO)
Costo delle materie
prime
Numero di unità prodotte
Costo carburante
Km percorsi
Ammortamento
computer utilizzati dalla Numero di studenti
segreteria studenti
iscritti
Costo tagliando
autovettura (1 volta
l’anno oppure ogni
20.000 Km)
Numero di km percorsi
Costo pubblicità
Volume di vendite
(fatturato)
Costo personale
dell’amministrazione
Fatturato
COSTO VARIABILE /
FISSO
Calcolare il costo variabile unitario, per il prodotto A della
nostra azienda (realizzato, nel periodo, in 1.000 unità)
ELEMENTO DI COSTO
DATI
Costo delle materie prime per
unità di prodotto
11,00
Costo altro materiale per
unità di prodotto
2,00
Costo ammortamento
impianto di assemblaggio
(totale)
Costo orario della manodopera
diretta
Ore manodopera diretta per
realizzare una unità di
prodotto
18.000,00
15,00
5
COSTO VARIABILE
UNITARIO
COSTI PER DETERMINARE IL
COSTO VARIABILE UNITARIO
Calcolare il costo totale unitario (costo variabile unitario + incidenza unitaria dei
costi fissi totali), per il prodotto A della nostra azienda (realizzato in 1.000 unità)
ELEMENTO DI COSTO
DATI
Costo delle materie prime per
unità di prodotto
11,00
Costo altro materiale per
unità di prodotto
2,00
Costo ammortamento
impianto di assemblaggio
Costo orario della manodopera
diretta
Ore manodopera diretta per
realizzare una unità di
prodotto
18.000,00
15,00
5
COSTO VARIABILE
UNITARIO
COSTI PER DETERMINARE IL
COSTO VARIABILE UNITARIO
Se il prezzo di vendita unitario di A fosse di euro 100,00,
ipotizzando di vendere tutte le 1.000 unità prodotte,
riusciremmo a coprire tutti i costi?
COSTI / PREZZI
Valori unitari
Prezzo / ricavo
100,00
Costo variabile
88,00
Margine di
contribuzione (MC)
12,00
Costi fissi
RISULTATO
ECONOMICO
Valori complessivi
Come potremmo raggiungere
almeno il pareggio tra ricavi e
costi totali?
COSTI / PREZZI
Valori unitari
Prezzo / ricavo
100,00
Costo variabile
88,00
Margine di
contribuzione (MC)
12,00
Costi fissi
REDDITO OPERATIVO
LEVA DEL PREZZO
LEVA DEL COSTO VARIABILE
LEVA DEL VOLUME (1.500 unità)
Valori complessivi
Perché passando da 1.000 a
1.500 unità il costo totale unitario
diminuisce?
L'effetto del volume di produzione sul costo unitario di
produzione
nel nostro esempio era:
a) 88 + 18.000/1.000 = 106
b) 88 + 18.000/1.500 = 100
Cu, Cfu, v
Cu = costo unitario di produzione
v = costo variabile unitario
Cfu = costo fisso unitario
Q = volume di produzione
Cu = v + K/Q
Cu
v
nel nostro
esempio era 88,00
nel nostro esempio
era:
a) 18.000/1.000 = 18
b) 18.000/1.500 = 12
Cfu
VOLUME DI PRODUZIONE
Agenda:
•
La contabilità analitica
•
La classificazione dei costi
- I costi fissi/variabili
- I costi per il controllo di gestione
•
- I costi diretti/indiretti
La logica del full costing (applicata
mediante la contabilità per centri di
costo)
I costi nel controllo di gestione
• Costi consuntivi o effettivi: misurano il valore delle risorse utilizzate expost cioè dopo lo svolgimento dei processi produttivi
• Costi standard: mirano a riprodurre il costo che si sosterrà svolgendo una
certa produzione in condizioni operative non attuali ma ipotetiche. In relazione
alle ipotesi sottostanti la loro determinazione si possono avere costi:
• Costi controllabili e costi non controllabili: la distinzione si collega alla
esigenza, ai fini del controllo di gestione, di definire all'interno
dell'organizzazione i soggetti responsabili in relazione alla gestione delle
risorse
I centri di responsabilità
Sono le unità organizzative create per raggiungere uno o più obiettivi
INPUT:
lavoro
materiali
servizi
CENTRO DI
RESPONSABILITÀ
OUTPUT:
beni
servizi
Input per
altri centri di
responsabilità
o diretti a
Ambiente
esterno
nell'aspetto informativo:
INPUT:
1. Costo
2. Dato non monetario
Attività (investimenti)
CENTRO DI
RESPONSABILITÀ
OUTPUT:
1. Ricavi
2. Informazioni
non monetarie
Centri di costo e centri di responsabilità
I centri di responsabilità (c.d.r.) sono le unità organizzative create per raggiungere
uno o più obiettivi
Principali tipologie
di c.d.r.
9 Centri di ricavo
9 Centri di costo
9 Centri di profitto
9 Centri di investimento
•Costi controllabili e costi
non controllabili
Agenda:
•
La contabilità analitica
•
La classificazione dei costi
- I costi fissi/variabili
- I costi per il controllo di gestione
•
- I costi diretti/indiretti
La logica del full costing (applicata
mediante la contabilità per centri di
costo)
I costi diretti e indiretti
Costi diretti
Criteri di
“specialità”
Volume fattore x
prezzo unitario
oppure in modo
esclusivo
Modalità di
imputazione
(o di attribuzione)
Oggetto di
costo
Costi indiretti
Criteri di
“comunanza”
Procedimento di
ripartizione
(o allocazione)
mediante
basi di riparto
Esempio di allocazione di costo indiretto
L’idropulitrice X430 è stata acquistata recentemente
dall’Ateneo Gamma. È una macchina che utilizza poca
acqua ed è dotata di un motore elettrico molto
efficiente. Nell’ultimo semestre è stata utilizzata dal
Dipartimento di Informatica e da quello di Economia;
i tempi di utilizzo sono stati rispettivamente 240 e
160 ore; il costo della macchina nel semestre è stato
pari a euro 800,00 (manutenzione ordinaria +
ammortamento). Quale sarà la quota di tale costo da
imputare ad ogni Dipartimento se si utilizza il tempo
d’impiego come base di riparto?
Svolgimento esempio sull’allocazione di un costo indiretto
Le basi di riparto
Costo totale da ripartire =
A VALORE
* costo personale
* costo materiale
* ………………….
BASI DI
RIPARTO
Totale base di riparto
Quota base di
riparto oggetto
di costo 1
Coefficiente
x
unitario di
costo
Quota base di
riparto oggetto
di costo 2
………….
QUANTITATIVE
* Ore personale
* Quantità materiale impiegato
* N° servizi prestati
* ………………………
Costo totale da ripartire =
Totale base di riparto
L'attribuzione dei costi: il criterio funzionale o
causale
Secondo il ”CRITERIO FUNZIONALE O
CAUSALE":
ad ogni oggetto di costo devono essere
attribuiti valori che siano espressione quanto
più significativa del concorso offerto da ciascun
fattore produttivo alla realizzazione dell'oggetto
Agenda:
•
La contabilità analitica
•
La classificazione dei costi
- I costi fissi/variabili
- I costi per il controllo di gestione
•
- I costi diretti/indiretti
La logica del full costing (applicata
mediante la contabilità per centri di
costo)
Le principali impostazioni per la determinazione
dei costi
Sistema a
costi variabili
o direttamente
attribuibili
(direct costing)
Sistema a
costo pieno
(full costing)
Introdotto in questo intervento
Non trattato in questo intervento
L’impostazione del full costing si
basa sul principio
dell’assorbimento integrale dei
costi, secondo il quale
il costo di tutti i fattori impiegati
deve concorrere alla
determinazione del costo totale
dell’oggetto di calcolo.
L’impostazione direct costing si
basa sulla suddivisione dei costi nelle
due classi dei costi fissi e variabili. La
rilevazione dei costi variabili e la loro
detrazione dai ricavi evidenzia il
margine di contribuzione che residua
per coprire i costi fissi.
Full costing e direct costing: un esempio
Oggetto di costo:
computer
Direct
costing
a) Costi diretti (variabili)
- Materie prime
- Componenti
- Manodopera diretta
- ………………………..
b) Costi indiretti di produzione
- Ammortamenti
- Manodopera indiretta
- …………………………..
-
c) Costi indiretti di struttura
Personale amministrativo
Ammortamenti
Servizi
Materiali di consumo
………………………
Full costing e direct costing: un esempio
Oggetto di costo:
computer
a) Costi diretti (variabili)
- Materie prime
- Componenti
- Manodopera diretta
- ………………………..
b) Costi indiretti di produzione
- Ammortamenti
- Manodopera indiretta
- …………………………..
Full costing
-
c) Costi indiretti di struttura
Personale amministrativo
Ammortamenti
Servizi
Materiali di consumo
………………………
Le operazioni principali per determinare il costo pieno
(full costing)
Full costing
di un certo = Costi diretti
oggetto di
costo
Costo(i) indiretto(i)
da ripartire
Totale base
di riparto
+
Costi indiretti
Quantità
Coeff.
x di base di riparto
=
di riparto relativa all’oggetto
di costo
Impieghi del full costing nelle università
• Determinazione del costo medio per tipologia di
studenti
• Costi di servizi offerti agli studenti (es. spazi
adibiti allo svolgimento di attività di studio)
• Costo per attività (es. ricerca e didattica)
• Previsione del costo di un progetto tenendo
conto anche del contributo degli organi di staff
• ………………………….
Tecniche di imputazione dei costi indiretti
Full costing con
centri di costo
Full costing senza
centri di costo
Activity-Based Costing
Costo(i) indiretto(i)
da ripartire
Totale base
di riparto
I centri di costo
In presenza di un’organizzazione complessa del
processo produttivo è utile, ai fini di un più corretto calcolo e
controllo dei costi, definire all’interno dell’azienda
delle unità operative denominate centri di costo
Il centro di costo è un’aggregazione di costi riferita in
via principale ad un'unità organizzativa-contabile ed
eventualmente ulteriormente specificata per aree di risultato
significative a fini di controllo
I possibili impieghi dei centri di costo
I centri di costo sono utili per:
una più corretta imputazione dei costi ai prodotti in
quanto individuano dei raggruppamenti intermedi che
rendono più razionale la determinazione dei costi
il controllo di gestione in quanto si collegano ai centri
di responsabilità
alcune decisioni finalizzate al miglioramento
dell’efficacia e dell’efficienza del processo produttivo
La logica del full costing determinato mediante i centri
di costo
Materiali
indiretti
Manodopera
indiretta
Centro di
costo 1
Base di riparto 1
Altri costi
indiretti di
produzione
Costi
indiretti di
struttura
Centro di
costo 2
Base di riparto 2
Centro di
costo 3
Base di riparto 3
COSTI INDIRETTI
Manopera
diretta
Base di riparto n
PRODOTTO/
SERVIZIO
COSTI DIRETTI
Materiali
diretti
Centro di
costo n
Altricosti
diretti
La logica del full costing con i centri di centri di
costo: un semplice esempio
Nel Dipartimento XYZ nel 2011 sono stati svolti un Master in
“Gestione delle organizzazioni non profit” ed uno in “Environment &
Finance” in lingua inglese. I due master sono supportati da una
segreteria che svolge prepara il materiale per le lezioni, le prove di
verifica e cura la logistica di allievi e docenti; questa unità opera
esclusivamente a favore di tali master. Sia la segreteria sia i due
master nella contabilità analitica adottata dal Dipartimento,
corrispondono a dei centri di costo. Si desidera determinare il costo
pieno per partecipante dei due master. A tale proposito la contabilità
analitica il 10/01/2012 ha fornito i seguenti dati:
La logica del full costing con i centri di centri di costo: un
semplice esempio *
Costi (descrizione)
Personale non docente
Docenti
Ammortamenti
Materiale di consumo
Fitti passivi
Altri costi
Totale costi per centro
Centri di costo produttivi
Costi di competenza
40.000 80.000 15.000 2.200 6.500 8.600 152.300 Segreteria
40.000 48.000 4.500 800 6.500 59.800 Master E&F
Ore dedicate dal Centro Segreteria ai Master
Numero partecipanti ai Master
Master non profit
Master E&F
Centro di costo ausiliare
1.440
30
32.000 2.500 400 8.000 1.000 34.900 8.600 57.600 Master non profit
960
25
*Per semplicità i costi che potevano essere attribuiti specificatamente ad ogni partecipante (es. fotocopie), sono stati
inseriti all’interno dei centri di costo produttivi
a) Totale ore prestate dalla Segreteria ai centri produttivi:
________________________________
b) Determinazione del coefficiente di riparto della
Segreteria (costo per ora):
______________________________
c) Quota costo Segreteria da imputare al Master “E&F”:
______________________________
d) Quota costo Segreteria da imputare al Master “Non-profit”:
_______________________________
La logica del full costing con i centri di centri di costo: un semplice
esempio
Costi (descrizione)
Personale non docente
Docenti
Ammortamenti
Materiale di consumo
Fitti passivi
Altri costi
Totale costi per centro
Imputazione costo segreteria sui master
Totale costi dopo imputazione (ribaltamento) Segreteria
Costi di competenza
40.000 80.000 15.000 2.200 6.500 8.600 152.300 Centri di costo produttivi
Master E&F
Master no n
profit
Centro di costo ausiliare
Segreteria
40.000 48.000 4.500 800 6.500 32.000 2.500 400 8.000 1.000 59.800 34.900 8.600 57.600 34.560 23.040 94.360 57.940 Costo per partecipante Master “E&F”: ___________________
Costo per partecipante Master “Non profit”: ______________
Bibliografia di riferimento
9 L. Cinquini, Strumenti per l'analisi dei costi . Vol. I. Fondamenti di Cost
Accounting, Giappichelli, Torino, 2008 (capitoli I e III)
P. Miolo Vitali (a cura di), Strumenti per l'analisi dei costi. Vol. II, Giappichelli,
Torino, 2009
Scarica

Fondamenti di Contabilità analitica