Geo-Storie in azione Traiettorie e strumenti per la formazione e la didattica Università degli Studi di Macerata 23 ottobre 2015 Autovalutazione professionale e insegnamento della storia Loredana Perla e DidaSco Università degli Studi di Bari Aldo Moro [email protected] Struttura della comunicazione • Sfondi a) Legge 107 del 13/07/2015 e dibattito sui profili b) La valutazione degli insegnanti vs valutazione dell’ insegnamento • Figura a) “La Storia e la Scuola. Senso e metodo di un insegnamento” e i suoi serendipici sviluppi in relazione al tema in oggetto: l’autovalutazione della pratica come “metodo” b) Frameworks, protocollo, risultati di mid-term-review • Percezione e contrasti a) Gli sviluppi di “la Storia e la Scuola”: il curricolo sull’Identità italiana; lo short master “Il territorio come risorsa didattica per l’apprendimento della geostoria” La Legge 107… • Apre alla valorizzazione del merito del personale docente (Art. 1, Commi 126130) • Dichiara che il rafforzamento del profilo professionale dei docenti inizia dalla “codificazione delle competenze”, chiaramente definite per ogni stadio della carriera d’insegnamento. • Richiama la Comunicazione della Commissione UE “Rethinking Education” del 2012), secondo la quale i sistemi educativi devono essere fondati su una visione condivisa di qualità del docente. • Ricerca gli standard su tutto il territorio nazionale atti a garantire uno sviluppo uniforme della professione di docente (cosa ci aspettiamo dal corpo docente in termini di conoscenze, competenze, approcci didattici e …e il dibattito sui profili del docente in ambito internazionale • OECD: Teachers Matter: Attracting, Developing and Retaining Effective Teachers (2005) Correlazione fra qualità dell’insegnante e risultati raggiunti dagli alunni • EC, 2005; 2012; OECD, 2005; 2013a, Dordit, 2011; Teaching and Learning International Survey (TALIS), attraverso la quale l’OECD ha avviato, a partire dal 2009, un' analisi delle politiche e delle pratiche di valutazione delle scuole, degli studenti e degli insegnanti (OECD, 2013). • Vanno aggiornati contenuti (e scopo) della formazione in servizio. • Ai docenti va offerta l’opportunità di: continuare a riflettere in maniera sistematica sulle pratiche didattiche; intraprendere ricerche; valutare l ’ efficacia delle pratiche educative e se necessario modificarle; valutare le proprie esigenze in materia di …dai quali emerge la specificità professionale del docente • Necessità di una qualificazione specifica • Sviluppo professionale che dura tutta la vita Valutazione dell’insegnamento VS valutazione degli insegnanti Valutazione degli insegnanti delle performance (Checchi, 2012; Goldhaber, Hansen, 2008) = prospettiva complessa, hard, legata a indicatori quantitativi Valutazione dell’insegnamento ovvero riconoscimento delle competenze capitalizzabili (Sergiovanni, Starrat, 2003) = prospettiva più comprensiva, soft, basata su concetti di sviluppo professionale, supervisione, codificazione di referentiel professionali Dispositivi di valutazione in uso 1) anno di prova 2) valutazione periodica, gestita internamente alla scuola 3) valutazione su base volontaria (progressione di carriera) 4) premialità per merito Quando e come viene assunto il punto di vista del docente nella valutazione? “La Storia e la Scuola” e i suoi serendipici sviluppi in relazione al tema in oggetto: l’autovalutazione della pratica come “metodo” “La valutazione della professionalità docente non è che l'altra faccia della medesima medaglia, quella della messa a punto di un sistema di assicurazione e di orientamento alla formazione permanente del docente” (Perla, Schiavone, in press). Proposta: dispositivo di joint practice development (Matthews, 2014), collegato alla codificazione dell’ eccellenza professionale a partire dall’analisi/concettualizzazione dell’azione (Perla, 2011) Cornici: Logica di school improvement; school self-evaluation (sse) (Stoll and Fink, 1996; MacBeath 2003) Sviluppo professionale basato su Referentiel e modelli triangolati ed ermeneutici di valutazione (Perla, 2004, Perla, Vinci,2015 in press) L’autovalutazione professionale come metodo: verso un modello nato da… Progetto Europeo Edueval La Storia e la Scuola. Senso e metodi di un insegnamento Usr+Rete Labor Chiuso con due risultati dell’Unità di ricerca barese (Perla, Baldassarre, Vinci): a) la realizzazione di un modello di formazione e valutazione dell’agire educativo b) la costruzione di un “profilo professionale” delle competenze dell’educatore sociale (Pensa, in press entro il 2015) 22 insegnanti di storia di 6 Istituti Comprensivi di Puglia Equipe DidaSco: Antonio Brusa, Ernesto Galli della Loggia, Loredana Perla, Maria Teresa Santacroce, Nunzia Schiavone, Viviana Vinci Presidio di Qualità Uniba Avvio del progetto Quark (Anvur, 2015) sulla valutazione della professionalità docente universitaria e sulla costruzione di un “profilo” della docenza universitaria Finalità della ricerca-formazione Focalizzare i processi mediatori (Damiano, 2013) nell’insegnamento della storia e le attività di “ curricolazione ” implicate dai processi mediatori della didattica della storia (Brusa, 1991,1993) Illuminare gli “scarti” fra le “architetture curricolari dell’agito di insegnamento della storia” prima (della ricerca-formazione) e dopo (la ricerca-formazione). Co-costruire dispositivi di accompagnamento autoformativo e autovalutativo. Co-costruire progettazioni curricolari per competenze Obiettivi 1° • Esplicitare le conoscenze tacite, le credenze, le assunzioni implicite degli insegnanti inerenti ai processi di insegnamentoapprendimento della storia 2° • Esplicitare gli organizzatori didattici riguardanti la trasposizione didattica della disciplina “storia”. 3° •Promuovere negli insegnanti un habitus permanente di autovalutazione circa il proprio “insegnare storia in classe”, sul modo in cui si gestisce la mediazione tra soggetti in apprendimento, contenuti disciplinari della storia, metodologie, strategie e dispositivi adottati 4° • Consapevolizzare i docenti sulle assunzioni condizionanti la scelta del manuale 5° • Costruire uno o più modelli di curricolo verticale, entro il frame della progettazione per competenze, dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di I grado. Frameworks Self-Study Research (SSR) (Loughran, Hamilton, Laboskey, Russell, 2007, Perla 2010) Didattica Professionale (Altet, Vinatier, 2008; Calderhead, 1992; Pastré, 2002; Habboub, Lenoir, 2005; Pastré, Lenoir, 2008; PastréSamurcay, 2004; Magnoler 2012; Perla, 2012, 2014;) Dispositivi Analisi di pratica (Altet, 2003; Vinatier, Altet, 2008; Laneve, 2005; Perla, 2005; 2010; Maubant, Martineau, 2011) Videoricerca (Goldman, Pea, Barron, Derry 2007; Blomberg, Stürmer & Seidel, 2011; Santagata, Guarino, 2010; Santagata, Guarino, 2011; Seidel & Stürmer, 2014; Kersting, 2008; Miller & Zhou, 2007; Sherin, 2004; Blomberg, Sherin, Renkl, Glogger & Seidel, 2014; Altet, 2006). Dispositivo triadico della ricerca formazione collaborativa (Perla eds, 2014) Il dispositivo “triadico” della ricerca-formazione collaborativa Saperi dell'analisi Artefatti, strumenti di metodologia della ricerca, dispositivi di analisi, report scientifici di restituzione Sapere co-costruito, frutto della concettualizzazione dell'azione, della ricostruzione, della trasformazione della pratica Saperi della pratica Pensieri, pratiche, azioni, dispositivi didassici, racconto del "fare scuola" Metodo SCUOLA/docente Università/docenti e ricercatori insieme Step 2 Realizzazione attività Step 1 Sensemaking, Formazione (Laboratori, Seminari, Lezioni) Università/docenti e ricercatori insieme Laboratorio/Docenti e ricercatori insieme Step 3. Analisi individuali e triangolate Step 4. Restituzioni ermeneutiche e co-costruzione Azioni della ricerca-formazione CONOSCERE/AGIRE •Epistemologia: quale storia insegnare? Dibattito sulle Indicazioni •Pratiche: Laboratori del tempo presente (a cura del prof. Brusa) strutturati sui seguenti periodi: a. Preistoria e storia antica; b. Medioevo; c. Storia moderna; d. Storia contemporanea •Formati: il curricolo dell’identità italiana (a cura dei proff. Galli della Loggia, Santacroce, Perla, Schiavone, Vinci) strutturato secondo il livello della “storia nazionale” ANALIZZARE VALUTARE • co-analisi dei manuali in uso • videoripresa di un case-lectio di storia • intervista di esplicitazione post visione video (Vermersch, 1994) • analisi video triangolata •Note di campo dei disciplinaristi •Scheda di analisi video Mediazione e Storia (M&S) per i docenti + Linee Guida •Scheda di analisi video per i ricercatori DOCUMENTARE •Progettazioni per competenze • social community (CSSL) + repository •Quaderno di ScritturAzione geo-storica Promozione dell'autovalutaz ione nel corso dell'itinerario (attraverso dispositivi ad hoc) terza fase La formazione come "leva strategica" della valutazione professionale seconda fase prima fase Obiettivo 3 Premialità connessa alla valutazione del percorso e alle sue ricadute nella didattica d'aula (credito condiviso con le scuole) Autovalutazione professionale Il dispositivo: “Scheda di analisi video Mediazione e Storia (M&S)” La “Scheda di analisi video Mediazione e Storia (M&S)” • La scheda di analisi video Mediazione e Storia (M&S) è stata costruita per consentire ai docenti un’ osservazione puntuale delle azioni compiute durante lo svolgimento della “lezione” di storia • Il dispositivo ha consentito di “individuare” gli organizzatori fondamentali dell’agito e di riflettervi in modo da renderli “generativi” di nuove conoscenze didattiche (Sherin, 2007; van Es e Sherin, 2002). • Gli insegnanti sono stati guidati – attraverso tale dispositivo - a un’analisi integrata dei tre vertici del triangolo pedagogico (Damiano, 2013). Sono state redatte Linee Guida apposite : l’insegnante gli studenti la disciplina (storica) • Le dimensioni osservate attraverso la scheda di analisi sono state le seguenti: Asse 1 Agire del docente - insegnamento della storia: Area 1a - Organizzazione spazio-tempo classe Area 1 b - Architettura d’aula Area 2 - Relazione didattica Area 3- Processi mediatori Area 4 - Inclusione didattica Asse 2 Agire dello studente- apprendimento della storia: Area 5 – Il “fare” dello studente Asse 3 Disciplina storica (analisi della disciplina e dei metodi) Area 6a Qualità dei contenuti proposti Area 6b Originalità dei contenuti Area 6c Adeguatezza dei richiami alle fonti Area 6d Sviluppo argomentativo del discorso Area 6e Capacità del racconto Area 6f Apertura all’interdisciplinarità Area 6g Agganci all’attualità Area 6h Riferimenti alle Indicazioni Nazionali In sintesi … la scheda di analisi video usata dai docenti ha permesso di visibilizzare la centralità dei processi mediatori nell’insegnamento della storia e di individuare le “azioni virtuose” da porre come base di costruzione di un primo referenziale Vediamo qualche esempio di analisi… Area 1 a - Descrittore “Organizzazione spazio-tempo classe” Area 1 a - Descrittore “Organizzazione spazio-tempo classe” Area 1b - Descrittore “Architettura d’aula” Area 2 – Descrittore “Relazione didattica” Area 2 – Descrittore “Relazione didattica” Area 3- Descrittore “Processi mediatori” Area 3 - Descrittore “Processi mediatori” Area 3 - Descrittore “Processi mediatori” Area 4 - Descrittore “Inclusione didattica ” Area 4 - Descrittore “Inclusione didattica ” Area 5 - Descrittore Il “fare “studente Area 5 Descrittore Il “fare “studente Area 5 - Descrittore Il “fare “studente …. Aree di miglioramento emerse dalla videoanalisi • Processo di insegnamento (“economia” della comunicazione) Personalizzare la mediazione didattica- rivedere il setting d’aula • Processo di apprendimento (assimilazione e costruzione) Rafforzare la metacognizione e la rielaborazione critica; superare il “corpo immobile” nello spazio dell’aula • Processo di didattizzazione (gestione delle conoscenze) Dare “senso” al sapere geostorico Attivare un insegnamento per competenze nell’ambito della didattica della storia Recuperare la dimensione narrativa nell’insegnamento della storia Risultati L’utilizzo del dispositivo di videoanalisi professionale ha permesso di mettere a fuoco i passaggi obbligati di un ipotetico percorso di valutazione dell’insegnamento e il primo è senza dubbio quello dell’autovalutazione. Il dispositivo, usato in solitudine ha sollecitato i docenti a focalizzare l’importanza dei processi mediatori; usato in co-analisi ha sollecitato ad apprendere pian piano la "misura" del proprio agire professionale, sempre in bilico fra "fare" e "pensare", fra logos e pathos, fra precarietà del risultato e viaggio verso la meta della conoscenza/competenza professionale. Ha stimolato nel gruppo processi di esternalizzazione, mediazione e simbolizzazione del pensiero. Ha educato la competenza di osservazione, solitamente marginalizzata nella formazione disciplinare. Ha permesso di individuare le azioni che qualificano l’insegnamento della storia e attraverso cui è possibile avviare un processo di costruzione di un referentiel e di autovalutazione. Ha consentito di mettere a fuoco le aree di miglioramento che costituiscono il secondo step di un percorso di self-evaluation. Alla ricerca di un modello di valutazione dell’insegnamento.. Autoanalisi (videoanalisi professionale) Individuazione di aree di miglioramento e delle azioni professionali “virtuose” nell’insegnamento della storia Valutazione del dirigente (nucleo di valutazione) Gli sviluppi di “la Storia e la Scuola” attualmente in atto: a) La costruzione di un curricolo verticale sull’Identità italiana strutturato per competenze b) Lo Short Master “Il territorio come risorsa didattica per l’apprendimento della geostoria” Benedetto Croce: Ogni vera storia è storia contemporanea