LE ECCELLENZE DEL GUSTO
SIRACUSANO
REALIZZATO DALLA CLASSE 2°B
LIMONI DI SIRACUSA
• Il limone di Siracusa IGP è
caratterizzato da un elevato contenuto
in succo e dalla ricchezza di ghiandole
oleifere nella buccia, oltre che per l'alta
qualità degli oli essenziali. La varietà
siracusana di limone è denominata
femminiello per via della notevole
fertilità della pianta, rifiorente tutto
l'anno: il primofiore matura da ottobre a
marzo, ha forma ellittica, buccia e polpa
di colore variabile dal verde chiaro al
giallo-citrino, e succo giallo citrino; il
bianchetto matura da aprile a giugno, si
presenta ellittico-ovoidale, con buccia
giallo chiaro, polpa gialla e succo giallocitrino; il verdello matura fra luglio e
settembre, ha forma ellittico-sferoidale
e colore della buccia verde chiaro,
mentre succo e polpa sono giallo-
LA MANDORLA DI AVOLA
• La Mandorla di Avola è fonte di
salute, bellezza e benessere,
antinfiammatorio naturale e
antiossidante, prezioso integratore
nelle diete e ricca di principi
nutritivi. Il clima temperato dei
Monti Iblei rende la Mandorla di
Avola elegante nella forma e nel
sapore. E’ immancabile nella
pasticceria di qualità, nelle superbe
granite siciliane, nel raffinato latte di
mandorla, nel torrone, nel
marzapane, nei biscotti e nella
tradizione dei confetti più pregiati.
Uno scrigno di vitalità.
PANE DI LENTINI
Prodotto nei comuni di Lentini e Carlentini (Sr), un tempo era
preparato dalle donne, che portavano l’impasto da cuocere nei
forni in pietra alimentati con fuoco di legna; parte del pane era
poi lasciata al proprietario del forno in pagamento del suo
utilizzo. L’aggiunta alla semola di grano duro di una parte di
farina di timilia, un grano tardivo coltivato ormai solo in esigue
zone della Sicilia, conferiva al pane una più lunga conservabilità.
L’impasto odierno è costituito da farina di semola di grano duro,
sale e acqua (sette litri ogni dieci chili di farina). Il lievito usato
comunemente è quello di birra, anche se non pochi fornai
stanno tornando al lievito madre, il cosiddetto crescente.
L’impasto riposa per una-due ore, secondo la stagione e la
quantità di lievito impiegata. I pani, del peso di mezzo chilo,
sono modellati a forma di esse e cosparsi di semi di sesamo in
superficie. La cottura, della durata di circa 45 minuti, avviene in
forni di pietra con fuoco diretto di legna (gusci di mandorle e, in
misura minore, rametti di olivo e arancio). Il prodotto che si
ottiene presenta mollica compatta con alveoli di piccola
dimensione, crosta sottile e morbida.
La laboriosità del processo produttivo limita la produzione a una
decina di laboratori artigianali; da qualche anno si sta
assistendo a un rinnovato interesse da parte dei consumatori,
favorito da una ristrutturazione dei vecchi forni e da una
maggiore attenzione agli aspetti igienici della lavorazione.
POMODORI CILIEGINO DI PACHINO
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il cosiddetto
"pomodoro di Pachino", in particolare le varianti note come
"ciliegino" e quella "a grappolo", non è nato nella zona di
Pachino: qui le coltivazioni di pomodori risalgono al 1925, ma si
trattava di normali pomodori da insalata dalle dimensioni normali
e variabili.
Pomodori simili a quello di Pachino, di forma rotonda e
dimensioni abbastanza ridotte, a volte di caratteristico colore
giallo-rossastro, erano invece coltivati in tutto il Meridione
d'Italia, a livello familiare, senza alcun sbocco commerciale:
erano pomodori «da serbo», destinati all'autoconsumo durante il
periodo invernale proprio perché dotati di particolari doti di
serbevolezza: a tal fine, si conservavano in grappoli tenuti al
riparo dalle intemperie stagionali, all'interno o all'esterno delle
abitazioni, in quest'ultimo caso protetti dalle precipitazioni grazie
allo spiovente dei tetti.
Fu solo nel 1989 che un'azienda israeliana produttrice di sementi,
la HaZera Genetics, agendo tramite una sua società controllata,
produsse in Sicilia due nuove varietà dette Noemi e Rita,
quest'ultima "a grappolo".
La prima accoglienza della nuova variante fu di diffidenza, ma
poco a poco essa si affermò ed ebbe un grosso successo. Poiché
il territorio agricolo di Pachino e dintorni è particolarmente adatto
alla coltivazione di questa variante, essa ha assunto il nome
commerciale di "pomodoro di Pachino".Da tenere presente che il
primo seme denominato Noemi non è più in produzione da
tempo, soppiantato da altre varianti che nel frattempo sono state
da esso derivate.
Fragole di Cassibile
Dotate di un buon contenuto
calorico a causa dell'elevato tenore
zuccherino, le fragole di Cassibile
rappresentano una eccellente fonte
di vitamina C e di flavonoidi Della
famiglia dei flavonoidi fanno parte
gli antociani, i quali
sembrerebbero essere responsabili
delle potenziali caratteristiche anti
infiammatori delle fragole .
NERO D’AVOLA
La sua commercializzazione su scala industriale
risale agli inizi degli anni sessanta del secolo
scorso. È considerato un vino da taglio, data la
sua elevata gradazione alcolica, che raggiunge
facilmente i 15 gradi. Nonostante ciò alcune
aziende siciliane decisero di farne un vino da
tavola con nuove tecniche di vinificazione più
rispondenti alle esigenze del mercato che
prevedevano una diminuzione del grado
zuccherino ed un aumento dell'acidità. Da allora
è coltivato anche fuori dalla Sicilia e dall'Italia,
per esempio in California e in Australia.
La zona più vocata per il nero d'Avola è l'area a
sud-est della Sicilia compresa nei territori di
Noto e Pachino, con le contrade di Buonivini,
Bufalefi, Maccari, Archi. In questa zona negli
ultimi dieci anni si è avuto un vero boom di
nuove imprese, provenienti anche da fuori
Sicilia, che hanno investito nell'impianto di nuovi
vigneti, preferibilmente allevati a controspalliera
o con il tradizionale alberello, più costoso e
meno produttivo, ma con rese qualitativamente
superiori dal punto di vista organolettico e del
potenziale d'invecchiamento.
MOSCATO DI SIRACUSA
• Le caratteristiche
•
organolettiche indicate,
rappresentano quelle del
disciplinare delle DOC Italia.
In realtà il colore tipico del
moscato di Siracusa è giallo
paglierino carico. La
colorazione oro vecchio tipica
dei moscati di Sicilia, per via
del territorio, del microclima
presente nell'area della DOC
Moscato di Siracusa non
viene mai raggiunta.
Altri odori tipici sono: sentore
di miele e di frutta secca.
LE ARANCE DI FRANCOFONTE
• Le Arance Rosse di Francofonte
•
hanno ricevuto nel 1997 il
marchio IGP, Indicazione
Geografica Protetta.
IGP identifica quei prodotti che
presentano delle speciali
caratteristiche esclusive dell'area
geografica di produzione o nel
nostro caso di coltivazione. Oltre
a circa il 40% in più di vitamina
C rispetto alle arance di
provenienza estera ed agli
Altopiani (pigmenti rossi
totalmente naturali e
antiossidanti), l'Arancia Rossa è
ricca anche di vitamina A, B, PP
e di Flavonone, un elemento
protettivo nei confronti del
tumore allo stomaco.
REALIZZATO DALLA 2°B
ANNO SCOLASTICO
2014-2015
ISTITUTO COMRENSIVO “G.LOMBARDO
RADICE”
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progetto siracusa 2°B