TecniKa: La Bulloneria Identificazione: La dicitura completa per individuare le caratteristiche di una filettatura metrica ISO e’ costituita da: La norma di riferimento Il diametro nominale Il passo (riportato soltanto nel caso di passo fine) La lunghezza in mm della parte filettata La classe del materiale A seguire un esempio: UNI 5737 M6 x 0.75 x 40 – 8.8 • • • • • UNI 5737 e’ la norma di riferimento (solitamente omessa) M6 diametro nominale in mm (la lettera M e’ esclusiva ed indicativa del tipo di filettatura metrica ISO) x 0.75 indica il passo della filettatura x 40 indica la lunghezza 8.8 indica la classe del materiale Dimensioni nominali in mm delle viti maggiormente usate: Diametro Passo grosso M3 Passo fine Esagono Est. Esagono Int. 0.5 5.5 2.5 M4 0.7 7 3 M5 0.8 8 4 M6 1.0 0.75 10 5 M8 1.25 1.0 13 6 M10 1.50 1.25 / 1.0 17 8 M12 1.75 1.50 / 1.25 19 10 1 Classe del materiale: Uno stesso tipo di vite o bullone puo’ essere realizzato con acciai di diversa resistenza. Dove siano richieste tensioni elevate un bullone a bassa resistenza puo’ cedere, causando danni o incidenti. Per questo motivo sulla testa dei bulloni e’ impressa una sigla, o comunque simboli, che indicano la classe del materiale usato. Figura 1 Nella terza riga nell’esempio riportato in figura 1 si nota l’indicazione della classe per valore numerico. Gli indici di resistenza previsti dalle vigenti norme sono: 4.6, 4.8, 5.6 (bulloni leggeri) 6.8 (bulloni a media resistenza) 8.8, 10.9 (bulloni ad alta resistenza) 12.9 (bulloni ad altissima resistenza). Il significato dei due numeri e’ il seguente: Il primo numero, moltiplicato per 100 indica il carico di rottura a trazione in N/mm2 (Mpa). Il prodotto dei due numeri moltiplicato per 10 indica il carico unitario di snervamento (limite elastico), sempre in N/mm2. Il secondo numero, diviso per 10 indica il rapporto tra i carichi di snervamento e rottura. Alcuni esempi: classe 6.8: classe 8.8: carico di rottura 600 N/mm2, carico di snervamento = 6x8x10 = 480 N/mm2 carico di rottura 800 N/mm2, carico di snervamento = 8x8x10 = 640 480 N/mm2 2 Coppie di serraggio: Per calcolare la coppia di serraggio si usa generalmente le seguente formula: M = K x d x 0.7 x Ftb x Ares. Dove Ftb e’ il carico unitario di rottura e Ares l’area resistente della vite. Il fattore K indica il coefficente d’attrito della filettatura, viene indicato sulle confezioni delle viti e generalmente varia da 0,10 a 0,22 Nella tabella seguente qualche esempio di coppia di serraggio in N/m per viti con filettatura metrica, profilo triangolare e passo grosso. Per praticita’ vengono indicate solamente viti di classe a media, alta e altissima resistenza. Classe K 6.8 8.8 10.9 12.9 0.10 0.15 0.20 0.10 0.15 0.20 0.10 0.15 0.20 0.10 0.15 0.20 M3 0.7 0.9 1.1 0.95 1.21 1.41 1.4 1.8 2.1 1.6 2.1 2.4 M4 1.7 2.1 2.4 2.2 2.78 3.22 3.2 4.1 4.7 3.8 4.8 5.5 M5 3.3 4.1 4.8 4.34 5.5 6.4 6.3 8.1 9.4 7.4 9.5 11.0 M6 5.6 7.1 8.3 7.5 9.5 11.1 11.0 14.0 16.3 12.9 16.4 19.1 M8 13.6 17.4 20.0 18.2 23.0 27.0 26.0 34.0 39.0 31.0 40.0 46.0 M10 27.0 34.0 40.0 36.0 46.0 53.0 52.0 67.0 78.0 61.0 79.0 92.0 M12 46.0 59.0 69.0 62.0 79.0 92.0 91.0 116.0 136.0 106.0 136.0 159.0 Diam 3 Tipi di innesti: Esistono molti tipi di attacchi per innestare il giravite sulla testa della vite. I più comuni sono quello a taglio e quello a stella anche detto phillips. Altri attacchi offrono una migliore presa e riducono il rischio di danneggiamento dell'innesto o del giravite. In altri casi sono studiati per agevolare il montaggio automatico nella produzione in serie. Nella componentistica elettrica di consumo, come interruttori e prese elettriche, alcuni costruttori adottano nelle viti serrafilo, una doppia impronta nella testa, taglio e stella, soluzione volta ad agevolare un eventuale intervento di manutenzione di emergenza. • A) a taglio: è un'impronta sempre meno usata visto che la lama del giravite può facilmente scivolare e danneggiare il materiale circostante: per questi motivi è sempre più difficile da reperire sul mercato, sia nella tipologia metrica che in quella autofilettante; • B) Phillips o a croce: ha un'incisione a croce che agevola la centratura dell'utensile e ne impedisce lo scivolamento; le pareti delle scanalature sono leggermente svasate in modo che il giravite si sollevi in caso di eccessiva resistenza per salvaguardare il filetto della vite; • C) Pozidriv: (brevettato) è simile a quello a croce ma non prevede la fuoriuscita dell'utensile; ha quattro scanalature minori tra le scanalature principali, un giravite a croce può operare su una vite Pozidriv ma non viceversa; • D) Torx: la testa ha un foro con sezione a stella a sei punte arrotondate; fu impiegato nei primi computer Apple come antimanomissione. Attualmente questo tipo di testa viene preferita alla più comune esagonale (Vedi E)) quando il montaggio avviene in stazioni robotizzate; • E) Esagonale o a brugola o Allen o TCE (Testa Cava Esagonale): la testa ha un foro esagonale e l'utensile è costituito da una barra di sezione esagonale piegata a L o a T (chiave a brugola o imbus) oppure inserita su bussola con innesto femmina da usare con 4 apposite leve e cricchetti, è anche conosciuto con la sigla T.C.E.I. (Testa Cilindrica Esagono Incassato); • F) Robertson: simile alla brugola ma a sezione quadrata, è usato principalmente in Canada; • G) Tri-Wing: intaglio con tre incisioni a stella, marchio registrato dalla Philips Company, usato nel Game Boy di Nintendo e in alcuni caricabatterie per cellulari per prevenire lo smontaggio; • H) Torq-Set: marchio registrato dalla Philips Company, simile a quello a croce ma con i quattro intagli leggermente sfalsati; • I) Spanner: utilizza due fori per evitare manomissioni e vandalismi. È usata in aree esposte al pubblico quali ascensori e citofoni; • J) Double hex • K) One-way screw • L) Polydrive o RIBE CV • M) Triple square o XZN • N) Bristol 5