L’INFERMIERISTICA e
L’ANTROPOLOGIA
CULTURALE
Torino, 20 novembre 2008
Barbara Borriero
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L’obiettivo di oggi
Capire quanto all’infermieristica possa
servire anche l’antropologia
Contesto: italiano
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L’antropologia culturale
E’ la disciplina che, traendo origine dall’incontro tra
l’occidente e le “culture altre”, studia l’uomo
Ha, come oggetto di studio, l’uomo e le sue peculiarità culturali
Ha, come scopo, quello di comprendere l’uomo e la sua
cultura
Ricerca, rispetta e ha cura della differenza
Lo sviluppo dei vari metodi di ricerca sono strettamente collegati
al concetto di cultura inteso come complesso di conoscenze,
credenze, arti, morale, leggi, usanze, capacità dell’uomo in
quanto membro di una società (osservazione, partecipazione,
riflessione)
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L’infermieristica
E’ il campo strutturato del sapere del
professionista infermiere che ha
Come oggetto di studio l’uomo e i suoi bisogni di assistenza
infermieristica
Come scopo la soddisfazione di quei bisogni per aiutare
quell’uomo a raggiungere il massimo livello di benessere
auspicato o, comunque, possibile (autonomia)
Come metodo un processo dialogico e strategico che è il
processo di assistenza infermieristica
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Quindi
L’infermieristica, in quanto disciplina umanistica e scientifica per
l’uomo, non può prescindere dallo studio dell’uomo
L’antropologia e l’infermieristica sono solo due tra le molte discipline
che studiano l’uomo con gli uomini
Entrambe dispongono di numerosi approcci e seguono le correnti di
pensiero del momento
Oggi il paradigma biomedico tradizionale è superato in favore della
concezione olistica dell’individuo senza peraltro mettere in dubbio
o banalizzare ciò che la scienza ha dimostrato finora
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Assistono entrambe
Ad sistere significa letteralmente “stare accanto”
Presuppone una vicinanza solidale all’altro
Nella nostra cultura, oggi, l’uomo è in concorrenza
con la tecnologia e con il tempo
Le correnti di pensiero della cultura occidentale postmoderna vorrebbero l’uomo al centro degli interessi
(visione olistica dell’individuo)
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Oggetti di studio
L’uomo in quanto essere portatore di una cultura
specifica, non il muto fenomeno naturale (anatomia,
fisiologia, ecc)
Quelle condizioni di necessità create da una
carenza di competenza o possibilità che ogni
individuo userebbe per colmare i propri bisogni
Nello stesso tempo l’una può essere oggetto di studio
dell’altra
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Scopi
Sono diversi
Per l’infermieristica sono fondamentalmente
obiettivi di salute, pratici
Per l’antropologia sono legati alla conoscenza
e alla comprensione, scientifici
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Uno strumento per l’assistenza
Il processo di assistenza infermieristica
che può essere caratterizzato come
Clinico
Ipotetico-deduttivo >
Dialogico
Strutturato
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La struttura del processo di
assistenza
Processo diagnostico
Raccolta dati
Classificazione dati
Identificazione bisogni assistenziali
Pianificazione
Definizione problema
Formulazione obiettivi assistenziali
Predisposizione piano operativo
valutazione
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Il problema
E’ lo scarto fra atteso e osservato.
Dovrebbe essere sempre condiviso con l’utente
E’ fondamentale per la definizione e la condivisione
con l’utente dell’obiettivo
Solo centrando il problema si può procedere
efficacemente nel percorso diagnostico
terapeutico assistenziale
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L’obiettivo
E’ la versione positiva del problema.
Non è l’atteso
Per identificare l’obiettivo si deve portare il
problema in positivo
Si dovrebbe sempre condividere con l’utente
Può richiedere una pianificazione per più obiettivi
specifici
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Gli elementi caratterizzanti il
processo di assistenza
La traduzione del fenomeno “problema” in parole
attraverso un linguaggio o in un simbolismo
Codificazione nel linguaggio dell’esperto (per i primi
due mondi) di ciò che si percepisce
Difficilmente si codifica per più esperti (terzo
mondo)
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Afaf Ibrahim Meleis, 1997
La teoria dei bisogni
La crescita esponenziale delle teorie e dei modelli dedicati
all’infermieristica non può essere rinchiusa in un unico assioma
Vengono identificate numerose scuole o correnti di pensiero
Meleis identifica gli stadi evolutivi dell’infermieristica (1997)
Nello “stadio della teoria” Meleis annovera diversi autori che si
esprimono nelle
Teoria dei bisogni
Teoria dell’interazione
Teoria del risultato
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Manara, 2000
Il bisogno
Può richiedere una competenza che è a
disposizione dell’individuo
La persona soddisfa quel bisogno con azioni
di auto-assistenza
La diade bisogno/assistenza può sfuggire in
quanto immediata, spontanea, innata,
influenzata
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Il bisogno di aiuto
Può richiedere una competenza che non è a
disposizione dell’individuo
Chi interviene per assistere il primo attore lo fa
esprimendo un sapere tradizionale detto etnoassistenziale, partenza di quella branca del nursing
che si chiama cultural care
L’infermieristica delle culture cerca di capire come
viene soddisfatto il bisogno nei primi due livelli per
rispondere ai bisogni di assistenza infermieristica con
coerenza alla cultura della persona
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Il bisogno di assistenza
infermieristica
Può richiedere una competenza disciplinare
Il professionista che interviene per aiutare la persona
a risolvere un problema (scarto fra atteso e
osservato) si rifà agli strumenti delle scienze
biomediche e a quelli delle scienze umanistiche
Spesso attraverso questo processo emergono
problemi di ordine soggettivo (psicologici e sociali)
per cui è, nuovamente, richiesta una competenza
disciplinare
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L’infermiere ha bisogno
dell’antropologia
Perché esistono relazioni a sfondo culturale
molto forti fra le persone e i diversi bisogni
Perché l’analisi che serve oggi per conoscere
la persona non può prescindere dal concetto
di alterità culturale
Perché deve sapere codificare le
manifestazioni di bisogno per tutti gli esperti
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L’alterità culturale
Deriva da alter, altro
Ognuno di noi è l’alter della persona più simile che ci
si può immaginare
Ingenuamente la “alterità” può essere assimilata alla
“anormalità” perché spesso si pensa che si dovrebbe
riuscire a descrivere ciò che sembra riconoscibile
(normale)
Spesso la normalità viene vissuta come abitudine,
anche nelle prescrizioni culturali
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Tobie Nathan, 1966, 2003
L’alterità culturale dei sistemi di cura
Distingue i sistemi di cura in base alla società
di appartenenza
Il sistema di cura occidentale è definito dalle terapie
prescritte e riconosciute dalla scienza odierna ed è
caratteristico delle società ad universo unico
Il sistema di cura non occidentale è definito dalle
terapie non riconosciute dalla scienza odierna ed è
caratteristico delle società ad universo multiplo
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Dal confronto dei due sistemi
Emergono differenze notevoli di stampo
chiaramente culturali
Per quello che si pensa stia alla base delle malattie
Per chi è identificato come l’esperto della
situazione
c’è ancora da imparare da entrambi
i fronti (EBN e concetto di esperto)
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Madeleine M. Leininger, 1978, 2005
L’assistenza transculturale
Può essere considerata una branca del Nursing che
prende in considerazione lo studio comparato e
l’analisi delle diverse culture in rapporto all’assistenza
L’assistenza è un fenomeno universale ma le
espressioni, i fenomeni e i modelli variano in base alle
culture
Propone un metodo assistenziale adatto a fornire
un’assistenza efficace e significativa, in linea con
con il contesto culturale e i valori dell’individuo
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Buon lavoro
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