“Nutrire il Pianeta.
Il contributo dell'economia del mare”
“Il ruolo della logistica a supporto dei traffici marittimi e
dell’export di prodotti alimentari made in Italy
Riccardo Fuochi,
Vice Presidente International Propeller Clubs
Presidente International Propeller Club Port of Milan
Milano, 22 giugno, 2014
Il Propeller e La Federazione del Mare
•
Un connubio iniziato a Maggio del 2012 con la
presentazione del IV Rapporto Censis a Milano
•
Proseguito con la presenza congiunta al Forum Euro
Mediterraneo 2012
•
La Federazione sarà ospite della prossima Convention
Nazionale Propeller organizzata dal Propeller Milano il
prossimo 22 Ottobre
Trasporto Marittimo e Logistica
• La Logistica può essere uno dei maggiori punti di forza per
rafforzare la creazione di un’offerta integrata con il trasporto
marittimo a favore del Made in Italy del Food
• Necessità ed opportunità di capitalizzare i tempi di
navigazione per le operazioni doganali per rendere i nostri
prodotti più competitivi:
• Ben vengano quindi soluzioni come lo Sportello Unico, il Pre
Clearing e i Corridoi Doganali, che contribuiscono a ridurre i
tempi di trasporto dai Porti alle piattaforme logistiche
• Ma anche sviluppo dell’intermodalità e riforma dei porti
Alcuni dati sulla logistica
La logistica italiana per conto terzi continua a crescere e dovrebbe
arrivare a superare gli 80 miliardi di giro d'affari nel 2015, in
crescita dello 0,9% rispetto ai 79 del 2014.
Il settore sta attraversando una fase di forte espansione con i volumi
che sono passati da 71,2 miliardi di euro nel 2009 a 77,3 miliardi
nel 2012.
Sempre più aziende hanno fatto ricorso all'outsourcing dei servizi di
logistica per ottimizzare il processo e creare valore, la terziarizzazione
è passata dal 36,4% del 2009 al 39,1% nel 2012.
Sono vincenti nuovi approcci che richiedono maggiori sinergie tra
aziende committenti, fornitori di tecnologia e fornitori di
servizi logistici al fine di implementare sistemi innovativi
Fonte: Politecnico di Milano
I Servizi Logistici avanzati
per il Made in Italy
Nel biennio 2013-2014 si è assisto ad crescente una domanda
di servizi logistici avanzati.
Uno di questi servizi è la gestione logistica dell’eCommerce
verso il consumatore finale (B2c), esaminato nel 2013 (sempre
dall’Osservatorio Contract Logistics del Politecnico di Milano) su
aziende italiane dei settori Fashion e Alimentare, con fatturato
superiore a 50 milioni di euro.
La richiesta di immobili logistici nel 2014 è aumentata proprio in
considerazione del canale E-Commerce
Fonte: Politecnico di Milano
Il coinvolgimento del Partner logistico
Una percentuale consistente di aziende coinvolge i fornitori di
servizi logistici solo per il trasporto e al più per tutta la
logistica “fisica”, mentre un’altra quota rilevante di aziende
(44%) affida loro anche alcuni servizi accessori: dal
confezionamento
dei
prodotti,
alla
etichettatura,
alla gestione dei resi, fino al supporto IT
Un nuovo ruolo quindi che, soprattutto nell’alimentare, vede
il Partner logistico, da un lato a valle del trasporto della
merce, dall’altro a monte della vendita e della
distribuzione del prodotto con una richiesta di servizi
integrati innovativi
Fonte: Politecnico di Milano
I Dettagli dell’ecommerce B2c
L’E-Commerce B2c è implementato in diversi modi, non per forza
alternativi: vendita indiretta tramite eRetailer, ossia intermediari
per le vendite on-line come Amazon (56% dei casi), o vendita diretta
attraverso un sito proprio (38% dei casi). Nel 6% dei casi vengono
adottate entrambe le strategie.
Quando i produttori si propongono direttamente al consumatore finale –
sviluppando in autonomia il sito online e la gestione dei flussi fisici – il
ruolo dei fornitori di servizi logistici può essere più ampio.
L’indagine indica che
-il 56% dei committenti si rivolge ai fornitori per la logistica fisica (tra
questi vi sono casi interessanti di sviluppo di soluzioni ad-hoc per i
magazzini eCommerce),
-il 22% li coinvolge anche per servizi accessori, come gestione dei
resi, confezionamento dei prodotti e organizzazione della
distribuzione che è tanto più importante quanto più i clienti operano
all’estero, oltre che in Italia.
Fonte: Politecnico di Milano
I Dettagli dell’ecommerce B2C
•L'11% chiede al fornitore logistico la progettazione del sito
di eCommerce
•In un altro 11%, il produttore chiede al fornitore di servizi logistici
il supporto anche nella progettazione e sviluppo del sito web,
cercando di sfruttare l’esperienza già sviluppata con iniziative simili
per altri clienti. In questo caso il fornitore di servizi logistici sviluppa
accordi con società IT per lo sviluppo e gestione dei siti internet.
•In un ulteriore altro 11% di casi, al fornitore di servizi logistici è
affidato l’intero processo di eCommerce.
Fonte: Politecnico di Milano
L’e-commerce e i prodotti alimentari
L’introduzione del canale online richiede inoltre una modifica delle
tradizionali modalità distributive. Quando il valore unitario della
merce è medio - basso (come nel caso di prodotti alimentari come
pasta e riso), l’aumento dei costi di gestione e distribuzione può
diventare una forte barriera all’introduzione del servizio.
In comparti dove invece il valore e la specificità dell’offerta
sono maggiori (caffè, spirits, olii e vini, dolci), le possibilità di
sviluppo sono più forti.
Fonte: Politecnico di Milano
I mercati USA e CINA
Il potenziale in generale per le aziende alimentari è molto alto se si pensa
che secondo Business Insder UK, in USA, da qui al 2018 le vendite
alimentari online vedranno un tasso di crescita annuale del 21,1%,
raggiungendo quasi 18 miliardi dollari entro la fine del periodo di
previsione.
Lo sviluppo dell’e-commerce in Cina è ancora più impressionante se
si pensa che, poco più di un decennio fa, l’e-commerce ancora non esisteva:
mentre Amazon e Ebay già facevano furore, la Cina all’inizio degli anni 2000
tutte le maggiori piattaforme internet cinesi (Alibaba, ma anche Baidu, Sohu
e Sina) erano ancora neonate, gli utenti internet relativamente pochi e i
mezzi di pagamento poco affidabili.
Nel 2014, l’e-commerce in Cina vale più di 540 miliardi di dollari. Il
Food&Beverage di Tmall (il marchio Btc di Alibaba) raggiunge il 5%. Si
stima che entro il 2020 questo settore varrà più di quello di USA, UK,
Giappone, Germania e Francia (Ispi e Sole 24 Ore)
.
Fonte: Politecnico di Milano
Un focus sulla Cina
Difficoltà:
•Carenza di canali distributivi specializzati per i prodotti importati che
comunque rappresentano una nicchia
•GDO Italiana assente - le grandi catene internazionali sono rappresentate
da Carrefour, Tesco, 7Eleven
•Vi sono alcuni casi di eccellenze Italiane con una presenza capillare sul
territorio (Ferrero, Perfetti)
•Concorrenza di prodotti “Italian sounding”
•Percezione del made in Italy anche per prodotti tipici:
-Caffè : Starbucks + Nespresso
-Pasta: Spaghetti House
-Pizza: Pizza Hut
Un focus sulla Cina
Difficoltà:
• Dimensioni medio-piccole delle aziende Italiane
• Concentrazione della distribuzione nel Sud e Nordest del
Paese
•Scarsa efficienza dei sistemi logistici nelle città di secondo e
terzo livello
• Barriere legali e normative
• Controlli, certificazioni, etichettatura
Un focus sulla Cina
Opportunità:
•Dimensione del mercato
•Sviluppo E-Commerce
•Nuove Zone Franche
•Crescente interesse sul Made in Italy
•Maggior presenza di operatori logistici Italiani che offrono
servizi innovativi nella supply chain (VAS), importazione dei
prodotti, strutture logistiche specializzate
In sintesi
• Una logistica sempre più integrata con il trasporto
via mare per costituire una grande industria di servizi
italiana
• Un nuovo ruolo per i provider logistici a supporto
dello sviluppo dell’industria alimentare Made in Italy
nel mondo
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