Bari - ICS “Umberto I” - 20 gennaio 2010 Corso di formazione La gestione dei disturbi comportamentali in classe Annalisa Rossi USR per la Puglia – Sezione Territoriale di Bari Percorsi sperimentali integrati per la gestione dei comportamenti problematici in alunni con bisogni formativi speciali: strategie condivise e modelli di governance Qualche osservazione di metodo APPROCCIO AL PROBLEMA 1. 2. Etica dell’educazione come “cura” Lettura, interpretazione, gestione integrata (di sistema e individuale) L’etica della CURA • Epimeleia in Socrate (Platone, Apologia di Socrate): “arte dell’esistenza”: “Cari Ateniesi, il problema grosso è che i nostri giovani si curano solo degli onori, della gloria e della ricchezza. Io voglio insegnare loro a prendersi cura (epimeleia) della virtù della verità (aletheia) e della saggezza (phronesis: capacità deliberativa nei problemi grandi” (“voglio educarli a prendersi cura dell’anima”) • Merimna in Matteo 13,22: “lavoro del vivere” • La cura in Cicerone • La cura in Anna Arendt: educare è coltivare, non solo trasmettere i linguaggi fondamentali della nostra cultura, ma educare a pensare da sé. La cura: il tempo, l’ambiente • Prendersi cura del tempo e dare ad esso una forma (Seneca, De brevitate vitae) • Il “vivere inautentico”: come gli altri hanno deciso e il “vivere autentico”: “scegliere di scegliere” (Heidegger) • lo stile di attribuzione: l’ambiente La cura declinata • La cura come “ricettività” (Noddings - USA – • • docente universitaria di matematica, teorica della “cura”) La cura come “responsività”: educatore ricettivo non iperattivo. Non più la scuola che dà risposte “precotte” a domande mai poste (K. Popper) La cura come “empatia” (Edith Stein, allieva di Husserl, “è la capacità di aprire la propria anima fino a far risuonare dentro di noi l’esperienza dell’altro”) Per una cura autentica • Heidegger, Logica e verità - cura espropriante: farsi carico della responsabilità dell’altro - cura autentica: insegnare all’altro a farsi carico della propria responsabilità LA COMPETENZA DELLA CURA E’ ANCHE LA COMPETENZA DELLE EMOZIONI Cura e eudaimonia • Verso un sapere dell’anima (M. Zambrano) • Le emozioni e la tenerezza • Teneritia: morbidezza di approccio per accogliere l’altro e farsi accogliere dall’altro (l’es. della caramella mou) • IL PROBLEMA VA LETTO IN PRIMO LUOGO COME FRAGILITA’ IL CURRICOLO “CURANTE” • Il curricolo verticale delle competenze - Abbandona la disciplina come “unità di misura” del lavoro scolastico - Si concentra sulla persona per conoscerne limiti e potenzialità - Integra diverse prospettive per raggiungere scopi dichiarati e definiti collegialmente - si fonda sulla convinzione che l’azione didattica vada mirata e concentrata, senza inutili dispersioni, sull’obiettivo da conseguire UN CURRICOLO PER TUTTI • Il curricolo delle competenze è lo strumento privilegiato per fare di ogni alunno un portatore di bisogni speciali da intercettare e a cui rispondere in modo adeguato per garantirgli il successo scolastico 1. Quali disturbi comportamentali • • • • • • Connessi con ADHD Connessi con disturbi dello spettro autistico Connessi con forme di ritardo mentale Connessi con altre sindromi (es. Turette) Conseguenti a disagio da DSA (certificato o no) Conseguenti a disagio personale/familiare/ambientale (ess. vari) L’approccio integrato di sistema la presa in carico • Il Sistema: Famiglia, Amministrazione Scolastica (AS), Servizi socio-santiari, Privato sociale, Forze dell’ordine, Tribunale Minorile • La Scuola: il Dirigente Scolastico, il GLHI, il Collegio Docenti e le sue articolazioni dipartimentali e interdipartimentali • Classe: Docenti della classe, Docente di sostegno, Alunni della classe, Famiglie degli alunni della classe Presa in carico da parte del sistema • Come funziona oggi: l’alunno con comportamenti problematici è un “caso straordinario” e viene affrontato come tale, in emergenza (es.) • Come dovrebbe funzionare: la rete di sistema che viene attivata per affrontare il caso straordinario dovrebbe essere stabilmente attiva e dovrebbe avere già pronti dei protocolli di intervento da attivare in presenza del “caso” • A che punto siamo: i “casi” sono diventati strumento per attivare processi stabili di cooperazione interistituzionale (es.: definizione di protocolli, accordi di programma, concertazione) LA COOPERAZIONE INTERISTITUZIONALE STABILE: STATO DELL’ARTE A BARI • - i piani di zona e la concertazione • - la mappatura “territoriale” dei servizi di accoglienza e gestione attivati dalle strutture pubbliche, convenzionate e dal privato sociale; mappatura dei servizi/progetti di accompagnamento alle famiglie • AZIONI A MONTE: progettazione, concertazione, programmazione (nel senso di partecipazione ai processi decisionali finalizzati alla allocazione delle risorse rispetto ai bisogni priioritari (es.; partecipando ai tavoli di concertazione abbiamo scoperto che non esiste ancora una mappatura a livello provinciale dei bisogni e dei dati e che, per es., la progettazione e programmazione dei piani di zona viene fatta su dati statistici proiezioni in uscita dalla erogaizone dei servizi negli anni precedenti. Questo significa che forse sprechiamo delle risorse. Ancora: non esistono ancora modelli gestionali di questi servizi integrati, per cui c’è ancora la tendenza a spacchettare il servizio e, quindi, la persona che ne è destinataria. La scuola • La Scuola: il Dirigente Scolastico, il GLHI, il Collegio Docenti e le sue articolazioni dipartimentali e interdipartimentali Classe: Docenti della classe, Docente di sostegno, Alunni della classe, Famiglie degli alunni della classe SISTEMA SCUOLA/CLASSE RUOTA INTORNO ALL’ALUNNO CON COMPORTAMENTO PROBLEMA E ALLA SUA FAMIGLIA FASI DELLA PRESA IN CARICO DEL SISTEMA CURANTE • 1. conoscenza (febbraio-marzo): delle carte e delle persone, già dall’acquisizione dell’iscrizione (cfr. DLGS 81/2009) • 2. attivazione della progettazione condivisa (PEI) e individuazione delle figure necessarie e funzionali (marzo) • 3. richiesta delle figure professionali necessarie FASI DELLA GESTIONE DEL SISTEMA CURANTE “SCUOLA” • Modello di valutazione del processo secondo lo schema di Deming: – Plan – Do – Check – Act (significa che il processo va continuamente monitorato e ricalibrato in base alle risultanze dei monitoraggi intermedi) Casi di studio verso le soluzioni • Delta/alfa: ADHD aggressivo con famiglia • • • • • disagiata Sigma/csi: ritardo mentale grave dovuto a cerebropatia con famiglia disagiata Alfa/mi: disturbo autistico con genitori separati Tau/pi: ritardo mentale con tratti ossessivi e aggressivi Alfa/alfa: ADHD aggressivo (caso di espulsione) Noci/ostuni: ADHD aggressivo con famiglia molto disagiata ogni io è l’altro dell’altro la mia dignità passa attraverso la sua, il mio valore è nel riconoscere il suo, il mio insuccesso è nel non garantire all’altro la partecipazione alla vita civile, politica, economica, sociale e culturale con pari opportunità e pari dignità.