PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE
ATTO DI APPROVAZIONE
APPROVO LA PUBBLICAZIONE
“PROCEDURE PER IL CONCORSO
DELLA FLOTTA AEREA DELLO STATO
NEL CASO DI INCENDI BOSCHIVI”
ANNO 2006
Roma, 06 giugno 2006
II
INDICE
1. GENERALITA’
1.1 Mezzi aerei
1.1.1 Mezzi aerei dello Stato
1.1.2 Mezzi aerei regionali
pag. 1
pag. 1
pag. 1
pag. 2
2. ELEMENTI PER L’IMPIEGO DEI MEZZI AEREI DELLO STATO
2.1 Tipologia di missioni
2.1.1 Sorveglianza
2.1.2 Ricognizione
2.1.3 Sorveglianza Armata
2.1.4 Soppressione
2.1.5 Contenimento
2.1.6 Bonifica
2.2 Assegnazione di un aeromobile sull’incendio
2.3 Conduzione delle missioni
pag. 2
pag. 2
pag. 2
pag. 3
pag. 3
pag. 3
pag. 3
pag. 3
pag. 4
pag. 5
3. RICHIESTA DI CONCORSO DELLA FLOTTA AEREA DELLO STATO
pag. 5
4. DISPOSIZIONI OPERATIVE
4.1 Prontezza operativa ed inizio del servizio
4.2 Coordinatore delle operazioni
4.3 Il Capo equipaggio di un velivolo di Stato
4.4 Società ed Enti che operano per il Dipartimento
4.5 Comunicazioni
4.5.1 Comunicazioni telefoniche
4.5.2 Collegamenti radio T.B.T.
4.6 Limitazioni di sorvolo delle aree del fuoco
4.7 Fonti di approvvigionamento idrico
4.8 Elettrodotti
4.9 Rapporti
pag. 6
pag. 6
pag. 7
pag. 8
pag. 8
pag. 9
pag. 9
pag. 9
pag. 10
pag. 10
pag. 11
pag. 11
ELENCO ALLEGATI
All. “A”
All. “B”
All. “C”
All. “D”
All. “E”
All. “F”
All. “G”
All. “H”
All. “I”
All. “L”
Caratteristiche dei mezzi aerei componenti la flotta aerea dello Stato utilizzati in
operazioni A.I.B.
Scheda Richiesta di Concorso Aereo A.I.B. Modalità di compilazione della Scheda e
Recapiti telefonici.
Elementi di valutazione per l’assegnazione e la scelta di uno specifico aeromobile.
Criteri di priorità sulle richieste di concorso aereo.
Ordine di volo per missione di ricognizione/ sorveglianza
Modello Comunicazione alle Capitanerie di Porto e recapiti telefonici Sale Operative C.P.
Competenze nella richiesta di concorso aereo ed assegnazione di un aeromobile
Messaggio delle Prontezze Operative
AIP – ITALIA stralcio RAC 1-2.2 e Circolare Enav sul volo BAT
Società ed Enti di gestione dei mezzi aerei
III
All. “M” Bacini idrici idonei per velivoli Canadair CL 415 – Indice generale per Regione
All. “N” TERNA- Istruzione Operativa - Disattivazione di linee aeree in occasione di incendi
boschivi.
All “O” Schieramento iniziale della flotta dei velivoli di Stato
IV
RIFERIMENTI NORMATIVI
-
legge 24 febbraio 1992, n° 225, Istituzione del “Servizio Nazionale di Protezione Civile”;
-
decreto legislativo 31 marzo 1998, n° 112 “Conferimento di funzioni e compiti
amministrativi dello Stato alle regioni e agli enti locali in attuazione del capo I della legge 15
marzo 1997, n° 59;
-
legge 21 novembre 2000, n° 353, “Legge-quadro in materia di incendi boschivi”;
-
decreto Legge n° 343 del 7 settembre 2001 convertito con la Legge 9 novembre 2001, n° 401,
“Disposizioni urgenti per assicurare il coordinamento operativo delle strutture preposte alle
attività di protezione civile e per migliorare le strutture logistiche nel settore della difesa
civile”;
-
D.P.C.M. 20 dicembre 2001, “Linee guida relative ai piani regionali per la programmazione
delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi”;
-
decreto Legge n° 90 del 31 maggio 2005, convertito in Legge 152 del 26 luglio 2005;
-
Atto del Presidente del Consiglio dei Ministri recante ”Indirizzi operativi per fronteggiare il
rischio incendi boschivi”.
V
1. GENERALITA’
Il Dipartimento della Protezione Civile garantisce e coordina sul territorio nazionale, attraverso
l’Ufficio Gestione delle Emergenze – COAU (Centro Operativo Aereo Unificato), le attività di
spegnimento degli incendi boschivi con la flotta aerea antincendio dello Stato, assicurandone
l'efficacia operativa in coordinamento con le Regioni.
Le Regioni inviano al Dipartimento (COAU) l’elenco degli obiettivi prioritari da difendere,per
consentire allo stesso di definire il più opportuno schieramento e, sul piano tattico, stabilire le
priorità di invio dei mezzi aerei.
Con il presente documento il Dipartimento della Protezione Civile definisce in particolare le
procedure operative concernenti:
- la richiesta, da parte delle Regioni, per il tramite delle Sale Operative Unificate Permanenti
(SOUP)/COR, del concorso della flotta aerea dello Stato;
- gli elementi di principio per l’assegnazione di vettori e la condotta delle operazioni di
spegnimento da parte del COAU.
1.1. Mezzi aerei
Per la lotta A.I.B. sono impiegati mezzi aerei ad ala fissa o rotante, resi disponibili dallo Stato e
dalle Regioni, la cui gestione, pur nella totale autonomia, deve ispirarsi a principi e procedure
che consentano di ottenere la massima efficacia.
1.1.1. Mezzi aerei dello Stato
I mezzi aerei che fanno parte della flotta dello Stato (caratteristiche in All. “A”)
devono intendersi gli aeromobili:
• di proprietà del Dipartimento (ed affidati in gestione a Società di lavoro aereo);
• appartenenti ad altre Amministrazioni dello Stato quali, l’Esercito Italiano, la
Marina Militare, l’Aeronautica Militare, il Corpo Forestale dello Stato ed il Corpo
Nazionale dei Vigili del fuoco, assegnati temporaneamente al Dipartimento;
• appositamente noleggiati dal Dipartimento.
I mezzi aerei di proprietà dello Stato, sia civili che militari, operanti per la lotta AIB
sono velivoli di Stato.
I mezzi aerei noleggiati dal Dipartimento al fine di contrastare il fenomeno degli
incendi boschivi sono assimilati a velivoli di Stato.
Lo schieramento base della flotta dello Stato sul territorio è stabilito in ragione dei
seguenti elementi:
- obiettivi prioritari da difendere;
- numero di vettori disponibili;
- caratteristiche degli aeromobili e delle linee di supporto logistico-tecnico;
- indicatori statistici ed indice stagionale di pericolo incendi sul territorio nazionale;
- caratteristiche orografiche del territorio da proteggere e le capacità territoriali
nell’affrontare il rischio incendi boschivi.
Per obiettivi prioritari da difendere (anche indicati dalle Regioni) si intendono quelli
risultanti dal livello di protezione del territorio, in relazione al suo valore ambientale,
1
e/o alla presenza di aree urbanizzate che richiedono il primario impegno di
salvaguardia della vita umana.
La flotta AIB dello Stato è impiegata a favore delle Regioni e delle Province
Autonome di Trento e Bolzano, che ne facciano richiesta al COAU attraverso le
competenti SOUP/COR. Nella lotta attiva agli incendi boschivi taluni velivoli
potranno essere impiegati anche con funzioni di ricognizione, sorveglianza e/o
comando e controllo nei casi in cui la situazione e l’entità dell’incendio dovesse
richiederlo.
1.1.2. Mezzi aerei regionali
Nell’ambito della propria competenza, ogni Regione che utilizzi propri aeromobili
per la lotta AIB dovrà, tenendo conto delle loro limitate capacità, far sì che gli stessi
interagiscano con i mezzi aerei resi disponibili dallo Stato. Allo scopo di consentire al
Dipartimento una corretta pianificazione, tutte le Regioni dovranno fornire, prima
dell’inizio di ogni campagna antincendio, le necessarie informazioni in ordine al
proprio dispositivo aereo previsto nel piano A.I.B. attraverso un documento che
illustri in particolare i seguenti elementi:
• numero e tipologie di aeromobili disponibili;
• decorrenza e durata dei contratti di noleggio dei mezzi (periodo di disponibilità);
• dislocazione logistica dei mezzi in fase operativa e prontezza operativa
quotidiana;
• compiti assegnati (ricognizione, avvistamento, trasporto personale, ecc.);
• ogni altra informazione ritenuta significativa.
Ogni mezzo aereo opererà sotto il controllo della rispettiva SOUP/COR regionale e,
nell’area dell’incendio, sotto la direzione tattica del Coordinatore delle operazioni a
terra.
2. ELEMENTI PER L’IMPIEGO DEI MEZZI AEREI DELLO STATO
2.1. Tipologia di missioni
Ai fini della lotta AIB, i mezzi aerei possono essere impiegati per attività di:
- Sorveglianza;
- Ricognizione;
- Sorveglianza e Ricognizione armata;
- Soppressione;
- Contenimento;
- Bonifica.
2.1.1. Sorveglianza
La sorveglianza aerea prevede l’impiego e la permanenza in un’area di uno o più
vettori, con il compito di inoltrare informazioni in tempo reale sugli incendi, avvistati
od acquisiti, ai centri di Comando e Controllo di competenza. La missione può essere
finalizzata alla funzione di “Allarme” al verificarsi di un incendio, o di
“Monitorizzazione” di un particolare incendio o di un’area già intaccata da incendi,
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per seguirne lo sviluppo dinamico, al fine di fare un più preciso quadro di situazione
ed impiegare le risorse AIB in modo ottimale.
La sorveglianza aerea, essendo un’attività dispendiosa in termini di ore di volo, è
normalmente effettuata con aeromobili a basso costo, ma può essere svolta con vettori
non pilotati o satelliti, dotati di specifici sensori e sistemi di trasmissione dati.
Normalmente la sorveglianza è svolta da sistemi terrestri di telesorveglianza o da
personale di vedetta. In ogni caso, a prescindere dalla fonte, i dati dovrebbero essere
resi immediatamente disponibili ai centri di analisi e di Comando e Controllo (C&C).
2.1.2. Ricognizione
La ricognizione aerea prevede l’impiego non continuativo di un aeromobile per
recuperare informazioni più dettagliate su uno o più incendi in atto. Come per la
sorveglianza, anche per questa attività possono essere utilizzati aeromobili pilotati e
non pilotati con la capacità di poter inviare dati ai centri di C&C.
Può essere un’attività mirata anche a rilevamenti pre-post incendio per valutarne gli
effetti (informazioni da rendere disponibili non necessariamente in tempo reale).
2.1.3. Sorveglianza e Ricognizione Armata
Le missioni di sorveglianza e ricognizione armata devono prevedere l’impiego di un
velivolo configurato AIB perché, oltre al compito specifico della sorveglianza o
ricognizione su zone ad alto rischio, l’aeromobile deve aver la capacità di intervenire
sull’incendio, previo coordinamento con l’autorità di C&C. Condizione fondamentale
di tale attività è, pertanto, l’autorizzazione allo sgancio preventiva o condizionata,
anche in assenza del Coordinatore delle operazioni. Come per le missioni “non
armate”, considerato il possibile alto rapporto di costo/beneficio, queste possono
essere programmate e svolte per periodi limitati, in situazioni aree particolari ed a più
alto rischio.
2.1.4. Soppressione
La soppressione è la missione tipica di un vettore AIB che, sfruttando al massimo le
capacità di trasporto e lancio d’acqua ed estinguente, opera sull’incendio fino allo
spegnimento dello stesso.
2.1.5. Contenimento
Il contenimento è l’impiego di un velivolo AIB con lo scopo di arginare il fronte del
fuoco, o per frenare il suo sviluppo oppure orientarlo verso determinate direzioni.
Tale attività viene effettuata anche con specifici ritardanti di lungo periodo e tende a
permettere l’impiego di risorse più convenienti.
2.1.6. Bonifica
La bonifica è l’attività di un vettore AIB su un incendio apparentemente spento, ma
che potrebbe riaccendersi se abbandonato. La funzione di tale attività è marginale,
spesso viene effettuata di concerto con le squadre a terra e, pertanto, dovrebbero
essere utilizzati vettori di secondaria importanza. Per tale attività, in assenza di altri
vettori ovvero in prossimità delle effemeridi, potrà essere concesso un aeromobile di
dimensioni e capacità maggiori solo nel caso in cui ci sia la forte probabilità di una
ripresa dell’incendio con significativo rischio.
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2.2. Assegnazione di un aeromobile sull’incendio
Le missioni di sorveglianza e ricognizione, armate o non armate, possono impiegare
aeromobili in allarme od essere programmate in anticipo rispetto alle attività di contrasto del
fuoco. Tali missioni richiedono opportuni coordinamenti con la/le SOUP/COR interessate e
le sale operative degli Enti/Società di gestione (sia perché interessate alla raccolta dati ed
alla gestione delle risorse aeree, sia per eventuali coordinamenti da effettuarsi con gli enti
del controllo dello spazio aereo perché l’orbitazione e la quota di volo possono interferire
con aree poco permeabili a tale traffico, che normalmente vola in VFR).
Le missioni di contrasto (soppressione, contenimento e bonifica) nascono all’atto della
notifica di un incendio e vengono sviluppate da aeromobili in prontezza.
L’ordine di missione viene diramato dal COAU, con l’assegnazione di un aeromobile di
Stato su un incendio, dopo aver svolto un processo decisionale, di norma, sulla base della
richiesta di concorso di una SOUP/COR (All. “B”).
Il principio base del concorso della flotta AIB dello Stato è quello di combattere il fuoco col
massimo sforzo e tempestività.
Gli elementi per l’assegnazione di uno specifico aeromobile sono riportati in All. “C” ed
attengono essenzialmente a tre fattori:
- le risorse disponibili;
- la tipologia dell’incendio;
- l’ambiente circostante.
Di fronte a due o più richieste contemporanee, il COAU può essere nella condizione di non
poterle soddisfare entrambe e di dover procedere, di concerto con la regione competente, a
valutazioni di priorità dando la massima attenzione agli obiettivi di salvaguardia della vita
umana e di tutela dell’ambiente naturale con particolare attenzione alle aree protette. In All.
“D” sono riportati i principali criteri di priorità. Quando la situazione delle risorse
disponibili è tale da dover applicare i criteri di priorità, l’assegnazione coinvolge non solo i
velivoli a terra ma anche quelli in volo che possono essere “deviati” su un incendio
prioritario.
Il COAU, qualora sia a conoscenza di un incendio attivo che interessa un obiettivo
prioritario da difendere, od in situazione di alto rischio, può ordinare su disposizione del
Capo dell’Ufficio Gestione delle Emergenze, il decollo immediato di un velivolo della flotta
di Stato anche in assenza di una specifica richiesta di concorso aereo. In tale situazione il
COAU emetterà un ordine di missione (All. “E”) per Sorveglianza/Ricognizione o
Sorveglianza/Ricognizione armata. Sarà cura del COAU informare immediatamente la
SOUP/COR interessata sull’iniziativa presa e dell’avvenuto decollo.
In caso di Sorveglianza o Ricognizione armata, l’autorizzazione allo sgancio può essere
preventiva e, quindi, già inserita nell’ordine di missione. Nel caso sia “condizionata”
l’autorizzazione potrebbe pervenire all’equipaggio solo dopo una più accurata analisi dei
dati che perverranno dalla sorveglianza/ricognizione effettuata dall’equipaggio.
Qualora un aeromobile in missione di sorveglianza/ricognizione venga inviato su un
incendio connesso ad una richiesta (scheda), all’atto della notifica l’equipaggio terminerà la
missione in corso per iniziare quella di contrasto (soppressione, contenimento e bonifica).
4
Normalmente gli aeromobili di maggiore capacità (Canadair CL-415 ed Erikson S-64) non
vengono specificatamente assegnati per missioni di bonifica. Se durante la loro missione
l’incendio assegnato raggiunge la fase di bonifica, tali aeromobili possono rimanere
sull’incendio previa autorizzazione del COAU solo se non ci sono più utili impieghi, fermo
restando le indicazioni di cui al punto 2.1.6.
2.3. Conduzione delle missioni
Tute le missioni saranno normalmente condotte in condizioni di volo a vista (VMC),
utilizzando gli spazi aerei secondo le corrispondenti regole (VFR) e, per gli aeromobili con
marche civili, utilizzando le prerogative e le condizioni del traffico BAT .
L’aeromobile rimane assegnato all’incendio fino a quando:
− Il Coordinatore delle operazioni non rilascia l’aeromobile;
− il COAU, sentita la SOUP, non comunica ufficialmente la fine del concorso AIB od il
termine dell’intervento/missione di quell’aeromobile;
− la missione ha termine per sopraggiunte effemeridi (in tal caso, se lo stesso incendio
rimanesse attivo anche il giorno seguente, la missione relativa sarà svolta con una nuova
scheda ed una nuova assegnazione).
La condizione normale perché un mezzo aereo possa operare sul fuoco è il contatto radio con
il “coordinatore delle operazioni”, fondamentale in presenza di squadre a terra. E’, pertanto,
determinante che le SOUP, nell’atto di richiedere l’intervento di un mezzo aereo dello Stato,
abbiano già acquisito la certezza di poter disporre, sul luogo dell’incendio, di apparati radio
efficienti per le comunicazioni T.B.T. da utilizzare secondo le procedure illustrate
nell’apposito capitolo.
3. RICHIESTA DI CONCORSO DELLA FLOTTA AEREA DELLO STATO
Uno dei principali fattori che influisce sull’efficacia dell’intervento aereo sugli incendi boschivi
è la celerità con cui si muove l’intero “sistema “ per la lotta AIB. Pertanto, ogni Regione deve
predisporre un sistema di rapido avvistamento degli incendi ed una struttura preposta a valutare
l’incendio ed il suo possibile sviluppo, i rischi e le capacità per combatterlo, al fine di decidere
rapidamente sulla necessità di richiedere il concorso aereo dei velivoli di Stato.
Il concorso aereo A.I.B. si attiva mediante l’inoltro, da parte delle SOUP/COR al COAU, della
scheda di richiesta di concorso aereo. I dati dei vari campi di competenza sono, indicativamente,
riferiti al momento della compilazione della scheda, ma ciò non esonera la SOUP
dall’aggiornare il COAU anche dopo l’assegnazione del velivolo. Tutti i campi devono essere
compilati obbligatoriamente. Alcuni prevedono la possibilità di una indicazione successiva
all’inoltro della scheda.
E' assolutamente necessario che la SOUP/COR invii al COAU la richiesta di concorso
aereo non appena se ne determini l'esigenza, prescindendo dall’avvio della fase di attacco
al fuoco e da qualsiasi considerazione in ordine dell’effettiva disponibilità, in quel
momento, di mezzi della flotta aerea statale.
A tale proposito si ribadisce il principio che la SOUP/COR richieda l’intervento in via
prioritaria dei mezzi dello Stato di maggiore capacità (CL-415 e S-64) qualora l’incendio si
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presenti non affrontabile adeguatamente con le sole risorse regionali aeree e
terrestri,destinando l’impiego dei mezzi aerei regionali in attività di supporto al velivolo di
Stato.
All'arrivo della richiesta, il personale in servizio presso la Sala Operativa del COAU effettua con
immediatezza le valutazioni di competenza:
L’Ufficiale del CFS verifica l’esattezza dei dati riportati, vaglia le informazioni contenute nella
scheda con particolare riguardo ai valori ambientali della vegetazione coinvolta dall’incendio
evidenziando altresì le eventuali norme di tutela che caratterizzano l’area e suggerisce
l’eventuale priorità da assegnare. Egli fornisce al Capo Sala tutti gli elementi di supporto,
necessari per la decisione finale in merito al numero ed al tipo di aeromobili da assegnare.
Inoltre, assicura un costante aggiornamento sulla situazione degli incendi a livello nazionale, di
appropriata importanza, anche sulla base delle segnalazioni pervenute al 1515, al fine di
ottimizzare i tempi decisionali di intervento in attesa delle richieste da parte delle SOUP/COR.
Il Funzionario del CNVVF, in servizio di supporto presso il COAU durante la Campagna AIB
estiva, fornisce consulenza al Capo Sala per organizzare il concorso aereo nel caso l’incendio
possa interessare infrastrutture e aree antropizzate ed aggiorna sulla situazione degli incendi a
livello nazionale anche sulla base delle segnalazioni pervenute al 115.
Il Capo Sala del COAU ultimato in maniera quanto più rapida possibile il processo decisionale,
che comunque non viene interrotto dall’assenza di alcune delle informazioni di cui ai capoversi
precedenti, completa la scheda nella parte di competenza, la firma e la trasmette quale “ordine di
missione” al rappresentante dell’Ente/Società di gestione ed alle rispettive sale operative che
hanno il controllo tattico dell’aeromobile assegnato.
L’Ente/Società di Gestione emette l’ordine di volo ad un determinato equipaggio e effettua tutti
i necessari coordinamenti per l’esecuzione della missione assegnata. Informa il COAU qualora il
rifornimento d’acqua avvenga in prossimità della costa o dei porti, per interessare (tramite il
rappresentante del Comando Generale delle Capitanerie di Porto) la Capitaneria di Porto di
competenza per attuare eventuali misure che garantiscano sicure operazioni di rifornimento
idrico (in All. “F” la comunicazione tipo da inviare alle Capitanerie di Porto).
In All. “G” sono riportate le principali competenze degli organismi interessati nella procedura
della richiesta di concorso aereo ed assegnazione dell’aeromobile.
4. DISPOSIZIONI OPERATIVE
4.1. Prontezza operativa ed inizio del servizio
La prontezza e l’inizio del servizio per ogni singolo mezzo della flotta di Stato, definiti la
sera precedente e validi normalmente per tutta la giornata successiva, sono strettamente
correlati a:
- previsione del rischio incendi;
- incendi rimasti attivi o suscettibili di “riprese”;
- condizioni meteorologiche generali e di area;
- disponibilità delle risorse dello Stato e regionali;
- limitazioni degli aeroporti e dei servizi sulle basi di schieramento degli aeromobili.
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La prontezza, espressa in tempo, misurata dalla ricezione dell’ordine di missione al blockoff od al decollo, secondo valori sanciti dai contratti/convenzioni, viene giornalmente
notificata dal COAU (la sera per il giorno successivo) con un messaggio (All. “H”) in cui
viene anche indicato l’inizio del servizio (normalmente nel periodo alba-tramonto) e la
dislocazione degli aeromobili. Nel corso della giornata la prontezza può essere cambiata
rispetto a quella iniziale, sulla base di una più aggiornata valutazione della situazione e degli
indicatori. L’impossibilità di assicurare la prontezza richiesta deve essere tempestivamente
notificata al COAU.
Nel caso di incendi ancora attivi al tramonto, che abbiano altissima probabilità di persistere
il giorno successivo, così come le richieste per incendi sviluppatisi durante le ore notturne,
la SOUP/COR competete dovrà trasmettere al COAU tempestivamente e, comunque, in
tempo utile per disporre l'impiego di aeromobili sin dalle prime ore del giorno, la richiesta
di concorso.
Le Regioni comunicheranno al COAU, con sollecitudine, e possibilmente in via anticipata,
ogni variazione significativa delle proprie disponibilità e dislocazioni di mezzi aerei, perché
si possa adeguare la prontezza della flotta di Stato.
4.2. Coordinatore delle operazioni
Il coordinatore delle operazioni, normalmente un funzionario del CFS basato a terra, ha il
compito di gestire i mezzi aerei e terrestri a sua disposizione, per un’azione coordinata
finalizzata ad ottenere la massima efficacia nello spegnimento. Prima di far intervenire gli
aeromobili, dovrà procedere allo sgombero dell’area interessata al lancio della miscela
acqua/ritardante o di acqua, stabilire il contatto radio col singolo aeromobile sulla frequenza
T.B.T. di lavoro (riportata sulla scheda), dare all’equipaggio tutte le opportune informazioni
ed avvisi di sicurezza in suo possesso (presenza di ostacoli al volo a bassa quota, una stima
sulla direzione ed intensità del vento, presenza di altri aeromobili, ed eventualmente
posizione delle squadre a terra e area del fuoco da attaccare, etc.), proporre le direttrici di
intervento ed autorizzare il lancio. E’ opportuno, quindi, che il Coordinatore delle
operazioni abbia una visuale completa sull’area dell’incendio e della rotta d’attacco dei
velivoli fino al momento del lancio; in tale contesto, e per facilitare la comprensione del
proprio punto di osservazione, al pilota si fornirà la propria posizione rispetto al fuoco,
facendosi individuare nella ricognizione iniziale. E’ importante, pertanto, che gli operatori
addetti alle comunicazioni radio siano adeguatamente addestrati ed in grado di dare
istruzioni precise agli equipaggi degli aeromobili, utilizzando la fraseologia standard
durante le comunicazioni, garantendo l’uso di formali nominativi radio, sinteticità di
linguaggio, pertinenza delle comunicazioni, per una disciplina-radio che persegua il duplice
obiettivo dell’efficacia degli interventi e della sicurezza del volo.
Il Coordinatore potrà autorizzare al lancio un aeromobile col quale non abbia il contatto
radio, se la comunicazione è attivata con altro velivolo o persona che abbia in contatto
l’aeromobile interessato al lancio.
Qualora, in prossimità di un incendio su cui è in atto un concorso aereo, dovesse svilupparsi
un altro focolaio dello stesso incendio, più pericoloso del primo, il Coordinatore delle
operazioni a terra potrà chiedere, via radio, direttamente all’equipaggio del velivolo di
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effettuare dei lanci sul nuovo focolaio, comunicandolo immediatamente alla SOUP da cui
dipende, che provvederà tempestivamente ad avvisare la Sala Operativa del COAU.
Si ribadisce l’importanza che il Coordinatore aggiorni la SOUP/COR sugli sviluppi
dell’incendio in relazione agli stati di avanzamento:
• in corso (incendio attivo e nello stato precedentemente comunicato);
• sotto controllo (incendio attivo ma affrontabile con i mezzi disponibili ed assegnati);
• in bonifica (incendio attivo ma con un perimetro consolidato ed in sicurezza);
• spento (incendio estinto, area senza presenza di fiamma);
ciò affinché la SOUP/COR informi tempestivamente il COAU, ed entrambi prendano le
necessarie decisioni sull’impiego delle risorse assegnate o da assegnare.
4.3. Il Capo equipaggio di velivolo di Stato
L’equipaggio di un aeromobile di Stato, nell’ambito delle operazioni antincendio, opererà
secondo le regole della Società/Ente di gestione e le indicazioni di questa procedura
operativa. In particolare, gli aeromobili sotto giurisdizione civile potranno operare con le
prerogative del traffico B.A.T. (Buster Air Traffic), così come previsto dalla pubblicazione
A.I.P. Italia R.A.C. 1.2.2.(stralcio in All. “I”).
Il Capo equipaggio del velivolo di Stato impegnato in attività di AIB qualora constati, in
virtù dell’ampia visione dell’area interessata dall’incendio derivante dal suo punto di
osservazione e in base alla sua personale esperienza, che l’incendio si trova nelle condizioni
di entrare nella fase di bonifica, informa il COAU ed il Coordinatore delle operazioni ed
attende la decisione di rimanere sull’incendio o di interrompere la missione.
Qualora un equipaggio, durante il volo di trasferimento per raggiungere l’area di operazioni
assegnata avvistasse un incendio, deve immediatamente rilevarne le coordinate/località, lo
sviluppo e la pericolosità inoltrando tali informazioni sulla catena di C&C affinché il
COAU decida eventualmente di dirottarlo sul nuovo incendio.
La separazione tra più velivoli operanti nella stessa area operativa dovrà essere assicurata da
ciascun capo equipaggio, che si avvarrà degli opportuni coordinamenti via radio, sino al
contatto visivo con gli altri aeromobili, in assenza del quale il pilota non potrà operare sul
fuoco.
4.4. Società ed Enti che operano per il Dipartimento (All. “L”)
Le Società e gli Enti cui il Dipartimento della Protezione Civile ha affidato o noleggiato i
velivoli garantiranno la presenza costante di un loro rappresentante presso il COAU al fine
di contribuire ad una ottimale gestione dei velivoli e degli equipaggi, monitorizzando
l’attività di volo in atto.
Le Società e gli Enti che operano per il Dipartimento assicurano, attraverso le loro sale
operative, il costante e continuo controllo tattico della missione secondo le modalità e
procedure d’impiego previste, comunicando al COAU, in tempo reale, tutti i dati d’interesse
ed importanti per un razionale ed ottimale impiego, quali:
- ora e base di decollo;
- ora d’ingresso in zona di operazioni (IN);
- ora di uscita dalla zona di operazioni (OUT);
- ora e base di atterraggio e/o di rifornimento;
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- ore residue di volo per ciascuna componente del binomio macchina - pilota.
Le Società e gli Enti che operano per il Dipartimento assicurano la disponibilità, la
prontezza e la configurazione prevista (in particolare per il CL-415 e S-64 il rifornimento di
estinguente per ogni decollo in missione AIB a meno di giustificati motivi).
Entro le 22.00 inoltreranno al COAU i rapporti dell’attività effettuata e confermeranno le
prontezze ricevute per la giornata successiva.
4.5. Comunicazioni
4.5.1. Comunicazioni telefoniche
Considerata la responsabilità soggettiva ed oggettiva cui gli operatori del COAU sono
soggetti, questi intratterranno contatti telefonici di tipo operativo unicamente con il
personale di servizio presso le SOUP/COR o le sale operative delle Società o degli
Enti gestori .
Gli operatori del COAU hanno precise disposizioni, qui ufficialmente ribadite, di non
prendere in considerazione contatti telefonici con chi non appartenga alla linea
operativa, soprattutto quando gli stessi siano volti a perorare interventi aerei in favore
di talune aree piuttosto che altre. Azioni in tal senso, qualora ritenute necessarie,
devono essere ricondotte all’interno delle strutture regionali istituzionali e non
devono frapporsi alla già complessa attività del COAU.
4.5.2. Collegamenti radio T.B.T.
I collegamenti radio Terra-Bordo-Terra (T.B.T.) nell’area dell’incendio tra gli
aeromobili dello Stato ed il Coordinatore a terra saranno effettuati sulle frequenze
VHF aeronautiche assegnate:
• 122.150 e 122.350 MHz (intero territorio nazionale);
• 134.550 Mhz Lombardia e Emilia Romagna;
• 128.500 Mhz Val d’Aosta, Piemonte, Liguria e Sicilia;
• 118.775 Mhz Toscana e Umbria;
• 118.525 Mhz Sardegna, Calabria, Puglia e Basilicata;
• 119.025 Mhz Lazio;
• 118.625 Mhz Campania;
• 118.925 Mhz Abruzzo, Molise e Marche;
• 141.100 e 142.500 Mhz (militare aereo, intero territorio nazionale, secondaria);.
• 156.800 Mhz (canale 16 nautico per primo contatto con Capitaneria di Porto).
Tutti i velivoli che operano sullo stesso incendio dovranno essere sintonizzati sulla
medesima frequenza radio, scelta tra quelle sopraindicate, che deve essere riportata
sulla scheda di richiesta di concorso aereo.
Per evitare disguidi, in presenza di più velivoli antincendio statali e/o regionali che
operano su due incendi limitrofi, è importante che l’operatore a terra utilizzi il
nominativo radio riportato sulla scheda di richiesta di concorso. Il nominativo radio è
costituito dalla sigla della provincia e da un numero di due cifre.
9
In caso di difficoltà nelle comunicazioni T.B.T. tra Coordinatore e gli aeromobili di
Stato, le informazioni e le autorizzazioni potranno pervenire da chiunque (altri
aeromobili, società esercente, ente ATS etc) su qualsiasi frequenza e banda, da
ritenere formali ed esecutive se è riconosciuta l’autorità che le ha emanate.
Quando non sia possibile stabilire il collegamento radio con l’aeromobile di Stato, il
Coordinatore dovrà:
- informare tempestivamente la SOUP;
- informare gli eventuali altri mezzi aerei operanti in zona con i quali è in contatto.
Qualora altri aeromobili siano in contatto radio con l’aeromobile di Stato, tramite loro
il Coordinatore potrà dare informazioni ed autorizzare il lancio.
Pertanto, l’aeromobile di Stato che non riuscisse a stabilire i collegamenti radio con il
Coordinatore delle operazioni a terra dovrà rimanere fuori dalla zona di operazioni e
richiedere al competente Ente ATS le informazioni circa eventuali altri aeromobili
antincendio operanti nella zona. In caso affermativo tenterà il collegamento con
questi mezzi che userà come "ponte" per poter ricevere le indicazioni e le
autorizzazioni ad operare dal Coordinatore delle operazioni a terra.
Se non risultassero informazioni di altro traffico aereo interessante l'area dell'incendio,
l’aeromobile potrà entrare in zona e potrà iniziare ad operare solo dopo aver
effettuato una congrua ricognizione sull’incendio, per poi lanciare se autorizzato.
Qualora il Capo Equipaggio non ricevesse alcuna autorizzazione al lancio, lascerà
l’area dell’incendio, tentando un contatto con la catena di C&C, per rientrare od
essere deviato su altro incendio.
4.6. Limiti di sorvolo delle aree del fuoco
Il sorvolo delle aree soggette ad incendio è rigorosamente limitato per gli aeromobili non
coinvolti in attività AIB.
Sull’AIP-ITALIA sezione RAC 1-2.2.2. sono riportate le limitazioni al sorvolo dell’area
del fuoco da parte di velivoli non partecipanti all’attività A.I.B. All. “M”.
4.7. Fonti di approvvigionamento idrico
Per il rifornimento d’acqua in mare o bacini idrici andranno rispettati i limiti operativi
propri e le eventuali restrizioni nell’area del rifornimento. Nei porti ed entro i 500 mt dalla
linea di costa il rifornimento potrà essere effettuato solo dopo che il pilota o il COAU avrà
coordinato l’utilizzo con la Centrale Operativa della Capitaneria di Porto interessata, che
verrà coinvolta anche nel caso in cui il pilota necessiti assistenza per sgombrare una zona di
mare da barche o bagnanti.
L’elenco relativo alle fonti di approvvigionamento idrico nelle acque interne per velivoli
Canadair è riportato in All. “N”.
I bacini idrici interni, ordinati per Regione, sono suddivisi in:
CATEGORIA A: utilizzabili senza particolari limitazioni. L’ampiezza ed il livello
dell’acqua è sufficiente a compiere lo “scooping” senza rischio. E’ comunque opportuna la
ricognizione prima dello scooping per individuare eventuali ostacoli e la direzione del
vento;
CATEGORIA B: utilizzabili con limitazioni. E’ obbligatorio effettuare una ricognizione
aerea accurata prima dello “scooping”, per valutare la lunghezza effettiva del bacino idrico e
10
la profondità (potrebbero essere variate dall’ultima ricognizione terrestre effettuata), nonché
eventuali ostacoli che possono limitare l’avvicinamento e/o lo “scooping”.
Sarà cura delle Regioni favorire l’utilizzo delle fonti idriche interne disponibili, facendo
pervenire al COAU prima dell’inizio della campagna l’elenco aggiornato e le restrizioni
permanenti e comunicando poi, tempestivamente, ogni variante ed ogni restrizione
temporanea. Sarà cura del COAU comunicare tali informazioni alle Sale Operative degli
Enti/Società di gestione.
Alle stesse Regioni competono i rapporti con i responsabili di parchi e riserve perché
notifichino le restrizioni, l’assenza di notifica pregiudica la possibilità di rimborso per gli
eventuali danni provocati. La continua e tempestiva informazione agli equipaggi può essere
perseguita, in aggiunta, pubblicando le restrizioni sul portale internet delle Regioni.
Per quanto riguarda le restrizioni nelle acque costiere, nei porti e nel mare aperto, saranno
consultati dagli equipaggi il “bollettino del mare” e gli “avvisi ai naviganti”.
Per gli elicotteri sono disponibili le stesse fonti di cui sopra oltre a fonti di prelievo di
piccole o medie dimensioni. Il prelievo da tali fonti deve essere autorizzato dal coordinatore
delle operazioni di spegnimento. Qualora, ad insindacabile giudizio del Capo equipaggio
dell’aeromobile di Stato, la fonte di rifornimento idrico fosse giudicata non idonea, il
Coordinatore, in collaborazione con lo stesso Capo equipaggio, individuerà la fonte idrica
alternativa. In ogni caso il prelievo di acqua è effettuato sotto la diretta responsabilità del
Capo equipaggio.
4.8. Elettrodotti
In presenza di elettrodotti attivi che possano essere coinvolti durante le fasi di lancio, ubicati
a distanza inferiore ai 500 metri dal fronte del fuoco, con condizioni di rischio di
elettrocuzione sul personale a terra, le SOUP dovranno chiederne la disattivazione secondo
le norme operative trasmesse dalla Società TERNA S.p.A. (All. "N"), dando tempestiva
comunicazione al COAU dell’avvenuta interruzione.
Se l’elettrodotto non è disattivabile, per gravi motivi preventivamente rappresentati
dall’Ente gestore della linea ad alta tensione (per esempio danni a strutture industriali,
ospedaliere, ecc.) la SOUP lo dovrà notificare sulla scheda di richiesta di concorso aereo. In
questo caso, il coordinatore delle operazioni a terra autorizzerà i lanci solo a distanza di
sicurezza. In tale contesto ed in assenza di collegamenti radio T.B.T., il pilota del velivolo
antincendio non è autorizzato al lancio.
4.9. Rapporti
Le Società e gli Enti operanti per il Dipartimento inoltreranno al COAU, attraverso le loro
sale operative, il riepilogo dell’attività giornaliera AIB effettuata, anche se negativa,
secondo i formati previsti, entro le 22.00, via Fax/ E-mail.
11
ALL “A”
CARATTERISTICHE DEI MEZZI AEREI
COMPONENTI LA FLOTTA AEREA DELLO STATO
UTILIZZATI IN OPERAZIONI A.I.B.
TIPO DI
CAPACITA’ CAPACITA’
AEROMOBILE
MAX
MAX
CARICO
CARICO
ACQUA
FOAM
MODALITA’ RIFORNIMENTO
ACQUA
PRESTAZIONI
Durata *
MIX AIB
Velocità
trasferimento
LT 6.000
LT 680
IN VOLO DA FONTE IDRICA
IDONEA CON MANOVRA DI
AMMARAGGIO
3h 00’
300 Km/h
CH 47
LT 6.300
NO
IN VOLO DA FONTE IDRICA
IDONEA CON SECCHIO
SMOOKYE
2h 30’
215 Km/h
AB 212
LT 600
NO
IN VOLO DA FONTE IDRICA
IDONEA CON BENNA FLOSCIA
2h 00’
200 Km/h
AB 412
LT 1.000
NO
IN VOLO DA FONTE IDRICA
IDONEA CON BENNA FLOSCIA
2h 15’
220 Km/h
NH 500
LT 360
NO
IN VOLO DA FONTE IDRICA
IDONEA CON BENNA FLOSCIA
2h 00’
200 Km/h
LT 290
IN VOLO DA FONTE IDRICA
IDONEA CON TUBO DI
ASPIRAZIONE DA HOVERING O
SNORKEL DINAMICO (PER
PRELEVAMENTO IN MARE)
CL 415
ERICKSON
S64
E o F MODEL
LT 9.000
2h 15’
180 Km/h
NOTE
Il sistema di
pescaggio è idoneo
anche per prelevare
acqua da laghi
ghiacciati.
* La durata della missione è la risultante di una media negli interventi sul fuoco (inferiore alla teorica autonomia oraria per un
maggior uso del motore ed il carico trasportato).
SCHEDA RICHIESTA CONCORSO AEREO AIB DATA
SOUP/COR REGIONE………………...
SCHEDA COAU N°
SCHEDA N°
A: DPC – COAU fax: 06-68202472 06-33220016
ORA ACCERT. INCEN.
ORA DI RICEZIONE
SOPPRESSIONE
NOMENCLATURA
A RISCHIO
FRONTE DEL FUOCO
LOCALITA’
HA
HA
INFRASTRUTTURE
ELETTRODOTTI
ALTRI OSTACOLI
1
VAL. AMB.
UNICO
mt.
1
SI
2
4
3
PIAN.
NO
DA DEFINIRE
NO
SI
4
E
TELEF.
PROVINCIA
TIPOLOGIA
TIPOLOGIA
I
I
II
II
III
III
N
E
MOTIVO MANCATA
ACCETTAZIONE
ASSEGNAZIONE AEROMOBILI
IV
IV
TIPO
NOMINATIVO
BASE
ORARIO ASS.
mt
MODERATO
COLL.
FORTE
MONT.
IMPERVIA
NOTE
ATTIVI
FILI A SBALZO
FUNIVIE
3
DEBOLE
QUOTA mt.
SI
2
DIVERSI N°
NO
COORDINATE
GEOGRAFICHE
N
COMUNE
VAL. AMB.
VENTO
OROGRAFIA ZONA
BONIFICA
COORDINATE
GEOGRAFICHE
FOGLIO ………..
BRUCIATA
FIRMA
CONTENIMENTO
COORDINATE UTM
VEGET.
UFFICIALE C.F.S. DI TURNO
ORA RICH. AL COAU
RICHIESTA PER
ALL “B”
NON ATTIVI
IN DISATTIV.
NO
SI
DA DETERM.
NO
SI
DA DETERM.
UFFICIALE COAU DI TURNO
FIRMA
ALTRO
FONTE IDRICA
PERSONALE E MEZZI
PER HELI
COORDINATORE
SULL’INCENDIO
NOTE
PER VEL.
NO
SI
RADIO
TERMINE
CONCORSO
ORA
NOMINATIVO
122.150
122.350
SQUADRE
NO
SI
N° PERSONE
AEROMOBILI
NO
SI
NOME
141.110
142.500
NOTE
RADIO
ORA
INCENDIO
EFF.DI
ASSETTI
SI
NO
RILASCIATI
DEVIATI
ALTRO
Segue ALL “B”
MODALITA’ DI COMPILAZIONE DELLA SCHEDA
La richiesta di concorso (scheda) è trasmessa al COAU, a mezzo fax, dalla SOUP/COR e
sottoscritta dal personale di servizio richiedente o da un suo delegato che, pertanto, dovrà curare
l’esattezza delle informazioni in esso contenute.
L’orario ufficiale di ricezione da parte del COAU della scheda di richiesta di
concorso aereo trasmessa dalle SOUP, è quello impresso sulla scheda
dall’apparato FAX della Sala Operativa del COAU.
Tutti i campi della scheda sono obbligatori . I dati sono da riferirsi al momento della richiesta.
1) Ora accertamento
incendio
2) Ora richiesta al COAU
3) Scopo della richiesta
3) Coordinate
4) Nomenclatura
5) Vegetazione
Indicare l’orario in cui la SOUP/COR è venuta a conoscenza
dell’incendio.
Indicare l’orario al momento dell’inoltro della scheda al COAU
Indicare lo scopo per l’intervento degli aeromobili del DPC,
sbarrando le diciture: Soppressione, Contenimento, Bonifica
(eccezionalmente).
Indicare le coordinate UTM o Geografiche del fronte del fuoco
Indicare la località interessata dall’incendio, ove possibile come
toponimo, specificando il Comune e la Provincia.
Vegetazione Bruciata (ha).
Indicare la superficie boscata già percorsa dal fuoco in ettari,
Vegetazione a rischio (ha).
Indicare la superficie boscata che potrebbe essere interessata dal fuoco.
Valore ambientale.
Indicare, barrando, il valore ambientale per l’importanza del settore a
rischio secondo una valutazione su 4 livelli secondo la seguente
leggenda:
1. basso: nessuna protezione, erbe, sterpaglie, arbusteti e macchia
bassa;
2. medio: Parchi e Riserve Regionali, boschi e macchia alta;
3. alto: Parchi Nazionali, Riserve Statali, boschi vetusti e ad alta
naturalità;
4. eccezionale: Riserve Integrali, specie particolarmente protette, aree
di monitoraggio.
Tipologia.
Indicare, barrando, il tipo di vegetazione interessata dell’incendio
secondo la seguente classifica a livelli:
I.
erba e sterpaglia;
II.
arbusti, bassa macchia e forteti degradati;
III.
alta macchia, cedui, frustaia di latifoglie, bosco di conifere di
altezza inferiore a metri 2. Rimboschimenti;
IV.
bosco di conifere di altezza superiore a metri 2.
6) Fronte del fuoco (m)
Indicare l’estensione in metri lineari del fronte del fuoco e precisare,
altresì, se il fronte del fuoco è frazionato. In tal caso indicare il numero
7) Vento
8) Orografia della zona
dei fronti e l’estensione riguarderà il fronte principale.
Indicare l’eventuale presenza di vento, e, se presente, indicare
qualitativamente l’intensità.
Quota della zona.
Indicare la quota dell’incendio in metri (sul livello del mare).
Orografia.
Barrare una delle quattro caselle disponibili.
9) Infrastrutture in zona
10) Elettrodotti.
11) Altri Ostacoli
12) Fonte idrica
13) Personale e Mezzi
14) NOTE
Indicare se sono presenti infrastrutture o se il dato è in via di
acquisizione. Se esistenti, indicare la tipologia:
ƒ abitazioni sparse;
ƒ in prossimità di centri abitati;
ƒ industrie e/o indicare eventuali situazioni di pericolo;
ƒ discariche;
ƒ serbatoi di carburante e/o gas;
ƒ polveriere.
Indicare la presenza di elettrodotti. In caso affermativo indicare,
barrando, se questi sono attivi, non attivi o in disattivazione.
Con questi dati si danno ulteriori informazioni su possibili ostacoli
che, riguardando essenzialmente la Sicurezza del Volo, dovrebbero già
essere a conoscenza dell’equipaggio, ma la cui indicazione sono
certamente di grande ausilio e che il Coordinatore andrà ad aggiornare
al momento del contatto radio. Barrare la casella più appropriata.
Indicare la fonte di approvvigionamento idrica più vicina al fuoco e
idonea alla tipologia di aeromobile (elicottero, velivolo).
Indicare il nominativo del coordinatore (costituito da sigla della
provincia e numero progressivo) che opera sull’incendio e la frequenza
radio VHF in AM (barrare quella da utilizzare) per i collegamenti
Terra-Bordo-Terra (TBT) tra il Coordinatore del fuoco e gli aeromobili
antincendio. Dovrà essere indicata l’entità del personale coinvolto
nelle squadre a terra.
Eventuali aeromobili già assegnati sull’incendio dalla SOUP/COR
dovranno essere indicati col nominativo e con la frequenza radio, se
diversa da quella del coordinatore.
La scheda riserva un campo note che la SOUP utilizzerà in particolare
per indicare i parchi, le aree protette e urbane a rischio e,
eventualmente, la desiderabile tipologia e numero di aeromobili (la
determinazione rimane una insindacabile decisione del COAU).
PARTE COAU
Per quanto riguarda la parte riservata al COAU, essa verrà compilata per l’assegnazione
dell’aeromobile ed inoltrata all’Ente/Società di gestione degli aeromobili sotto la sua
gestione.
1) Ora ricezione
2) Ufficiale CFS
3) Coordinate
Geografiche
Viene indicato l’orario impresso dal fax alla ricezione
Viene indicato il nominativo ed apporrà la firma dopo l’analisi dei dati
di competenza
Se non già indicate, saranno desunte e trasformate da quelle UTM
4) Assegnazione
Aeromobili
-
viene individuato un numero progressivo di scheda COAU a cui
associare tutti gli interventi sullo stesso incendio (scheda
SOUP/COR).
- viene indicato ogni supporto (aeromobile) in termini di:
o tipologia;
o nominativo radio;
o base di partenza;
o orario di assegnazione (momento di inoltro fax
all’Ente/Società di gestione
5) Mancata Accettazione Qualora la richiesta di supporto non venga soddisfatta, si indicherà il
motivo e la scheda sarà ri-inviata alla SOUP/COR richiedente.
6) Ufficiale COAU o
Viene indicato il nominativo dell’Ufficiale di turno o del Coordinatore;
Coordinatore
con la firma si assume la responsabilità dell’analisi e
dell’assegnazione. Dopo la firma, la scheda viene inviata
all’Ente/Società di gestione degli aeromobili assegnati; ma verrà
inviata ad ogni successiva assegnazione di aeromobili sullo stesso
incendio poiché assume il valore di “ordine di missione”.
7) Termine Concorso
Sarà indicato:
Aereo
- l’orario comunicato dalla SOUP/COR;
- lo stato dell’incendio al momento del termine del concorso aereo.
Se l’incendio è spento o in bonifica, ciò può definire anche la
motivazione del cessato concorso;
- ulteriori motivazioni possono essere: scadenza delle effemeridi, il
rilascio o la deviazione degli aeromobili assegnati, od altro.
9) NOTE
Campo libero per annotazioni per ampliare le indicazioni dei campi
precedenti o per una mancata assegnazione
Segue ALL. “B”
COMUNICAZIONI
Capo Ufficio Gestione delle Emergenze 066820-2547
Coordinatore COAU 066820-2286
SETTORE AEREO
Capo Sala
(Ufficiale di turno)
Assistente
SETTORE METEO
066820-2288 Veglia Meteo
066820-2398
066820-2525
066820-2287
Ufficiale CFS
066820-2289
0633219679
0633219795
Funzionario CNVVF
066820-2212
Capitaneria di Porto
066820-4317
FAX
COAU
066820-2472 FAX
0633220016 METEO
E-MAIL: [email protected]
COAU
066820-2987
E-MAIL:[email protected]
METEO
ALL ”C”
ELEMENTI DI VALUTAZIONE PER LA L’ASSEGNAZIONE
E LA SCELTA DI UNO SPECIFICO AEROMOBILE
Seppur non esaustivi, gli elementi da valutare per la scelta del più idoneo ed
opportuno vettore aereo su un incendio sono:
1. In relazione all’incendio
a.
b.
c.
d.
Tipo di vegetazione ( in livelli da I a IV) bruciata ed a rischio
Valori ambientali ( in livelli da 1 a 4) perduti ed a rischio
Situazione operativa in corso e suo possibile sviluppo
Priorità dell’obiettivo da proteggere
2. In relazione alle risorse
a.
b.
c.
d.
N° e tipo di aeromobili disponibili
Dislocazione rispetto all’incendio
Tipologia e distanza dal fuoco della fonte idrica utilizzabile
Vettori già assegnati all’incendio
3. In relazione all’ambiente
a.
b.
c.
d.
Orografia
Condizioni meteorologiche
Tempo mancante alle effemeridi
Ostacoli a bassa quota
ALL ”D”
CRITERI DI PRIORITA’ SULLE RICHIESTE DI CONCORSO AEREO
Difronte a numerosi incendi e limitate risorse aeree disponibili, si procederà con
una prioritizzazione delle richieste, assegnando priorità massima alla salvaguardia
della vita umana e alla tutela dell’ambiente naturale.
Pertanto, per assegnare una corretta priorità, indicata sotto in ordine decrescente,
deve essere ogni volta precisato se l’area interessata dal fuoco è:
• limitrofa a zone abitate ed altre zone boscate e/o cespugliate con presenza di
case e/o altre strutture civili, industriali e/o limitrofa a grandi arterie stradali
• interna e/o limitrofa a parchi nazionali e/o regionali, aree protette sottoposte
a tutela ambientale o di particolare pregio
• tale da minacciare persone, strutture abitative, industriali, commerciali, beni
culturali ed architettonici
• interessata da vento per cui la propagazione del fuoco si sviluppa in modo
sensibile a vista
• inaccessibile da terra per ostacoli naturali, per assenza di strade, per
impraticabilità di piste forestali
• Un giovane rimboschimento
• Un bosco di conifere
Tale indicazione permette di percepire il rischio in gioco, togliendo ogni incertezza
nell’avanzare la richiesta di contrastare il fuoco con gli aeromobili di Stato.
ALL. ”E”
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE
Ufficio Gestione delle Emergenze
DA:DPC - COAU
A ENTE/SOCIETA’ ………………..
info: SOUP/COR ………………
Via Vitorchiano, 4 ROMA
(TEL. 06/68202288)(FAX 06/68202472)
(TEL. ………………..)
(FAX …………………)
(TEL. ……………)
(FAX ……………..)
OGGETTO: ORDINE DI MISSIONE PER ATTIVITA’ AIB PREVENTIVA.
RIFE: DIRETTIVA AIB 2006
1. CONSIDERATA LA SITUAZIONE AMBIENTALE SU ……. E L’ALTISSIMO RISCHIO
INCENDI, SI RICHIEDE UNA MISSIONE:
a. SCOPO:
(selezionare
una
voce:
SORVEGLIANZA,
RICOGNIZIONE,
SORVEGLIANZA ARMATA, RICOGNIZIONE ARMATA);
b. AREA: (indicare l’area come territorio definito, come poligonale con vertici su paesi
definibili, superficie circoscritta in un cerchio di raggio da indicare etc.);
c. TIPO AEROMOBILE E CONFIGURAZIONE: (se necessario specificare)
d. TEMPO: (di decollo o d’inizio della sorveglianza sull’area);
e. DURATA: (indicare la permanenza in zona; ciò potrebbe richiedere un successivo
velivolo);
f. COMUNICAZIONI: FREQUENZE E CONTATTI (quelle standard a meno di specifiche
esigenze)
g. RAPPORTI: RIPORTARE IMMEDIATAMENTE AL COAU I DATI DI
LOCALIZZAZIONE DI UN INCENDIO E QUALSIASI ALTRO DATO CHE PUO’
ESSERE UTILE ALL’INTERVENTO (Può essere richiesto al rientro dell’equipaggio un
rapporto post-missione)
h. AUTORIZZAZIONI: (in caso di sorveglianza e
ricognizione armate indicare
esplicitamente se l’autorizzazione al lancio è concessa preventivamente o soggetta a
condizioni, poiché molto probabilmente la missione non sarà controllata dal Coordinatore
a terra. In quest’ultimo caso il testo potrebbe essere: “al fine di precludere un rapido
estendersi di un incendio, qualora il capo equipaggio ritenga di intervenire, dopo aver
comunicato la sua localizzazione, dovrà notificare le sue intenzioni e, fatte salve le
condizioni previste dalle disposizioni in atto, attuando tutte le misure cautelative per la
salvaguardia di beni e persone, potrà attaccare il fuoco anche senza un contatto radio a
terra, a meno di ricevere via radio un diniego”).
IL DIRETTORE DELL’UFFICIO
GESTIONE DELLE EMERGENZE
(Dott. Marcello FIORI)
ALL “F”
MODELLO DI COMUNICAZIONE ALLE CAPITANERIE DI PORTO
Qualifica di
precedenza
Ordinario
Urgente
Spazio riservato al Centro trasmissioni
Classifica di segretezza
Non
Classificato
Riservato
Segreto
Ora di
Ricezione
Ora di
Trasmissione
Sistema
Telex
X
di trasmissione
Fono
Corr
Note dell’operatore
FAX
X
X
DATA _______________________2004
DA (From):
A (To): CAPITANERIA DI PORTO DI _____________________________ FAX ________________
PERCO: MARICOGECAP C.O.
FAX 06/59084793 - 5922737
DIREZIONE MARITTIMA DI ___________________________ FAX ________________
OGGETTO:
si comunica che per operazioni antincendio il localita’ _______________________________
___________________________________________________________ il velivolo denominato
___________________________________ e’ previsto giungere in zona alle ore __________/B tale velivolo dovra’ effettuare rifornimento idrico in mare nei pressi di ______________
_______________________________________________________________________________
_
dove e’ pertanto necessario predisporre le opportune misure di sicurezza/vigilanza .
al fine di individuare esattamente la zona di ammaraggio per l’operazione di approvvigionamento
idrico, codesta capitaneria provveda tramite comunicazioni dirette con il velivolo o tramite lo
scrivente al n° ________
Visto: Si autorizza la trasmissione del
msg.
FIRMA
NUMERO DI PAGINE, COMPRESA LA PRESENTE: ___1 (uno)___Il presente telefax costituisce
comunicazione agli effetti di cui all’art. 6 legge 30.12.1991, n° 412.
ALL. “G”
COMPETENZE NELLA RICHIESTA DI CONCORSO AEREO
ED ASSEGNAZIONE DI UN AEROMOBILE
ORGANISMO
SOUP/COR
COAU
SALA
OPERATIVA
Enti/Società
esercenti
AZIONE DA SVOLGERE
Invia al COAU la scheda di richiesta di concorso aereo Mod. “B”COAU,
completa di tutti i dati, indicando la priorità di intervento in caso di più
richieste
Aggiorna il COAU (rappresentante CFS) sullo stato dell’incendio e sui
dati della relativa scheda
Ricevuta la richiesta valuta le informazioni trasmesse secondo i parametri
indicati nell’All.”C”;
Su un preavviso delle SOUP pre-allerta l’Ente/Società di gestione che
potrebbe essere successivamente interessato;
Completa la valutazione della situazione in atto, tenendo conto dei criteri
generali dell’All. “D”, assegna gli aeromobili e invia, secondo pertinenza,
l’ordine di missione alle sale operative presso:
- Reparti per gli elicotteri delle Forze Armate
- COA URBE
per gli elicotteri del Corpo Forestale dello Stato
- VVF-Viminale*
per gli elicotteri del Corpo Naz. Vigili del Fuoco
- SOREM
per i Canadair CL-415
- E.A.C.
per gli Erickson S64
*Nota: i mezzi del CNVF saranno resi disponibili fatti salvi gli impegni
istituzionali
Ricevuta la richiesta di concorso aereo emana l’ordine di volo agli
aeromobili assegnati e comunica al COAU l’ora di decollo degli stessi
Assicura il costante controllo tattico della missione in relazione alle
esigenze di impiego fornendo al COAU le seguenti informazioni, per
ciascuna sortita:
ora di decollo;
ora di ingresso in zona di intervento (IN);
ora di uscita dalla zona di intervento(OUT);
ora e base di atterraggio;
ore residue di volo;
effettua i necessari coordinamenti con gli Enti del traffico aereo;
tiene costantemente aggiornato il COAU sull’operatività degli aeromobili
in prontezza ed in volo.
ALL. “H”
MESSAGGIO DELLE PRONTEZZE OPERATIVE
ALL ”I”
AIP – ITALIA STRALCIO RAC .1.2
1.2.2
Operazioni di sicurezza pubblica, dogana e protezione civile in attività di
pronto intervento.
1.2.2.1.1 Se l’attività degli aeromobili di stato in servizio di sicurezza pubblica,
dogana e protezione civile (Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza,
Vigili del Fuoco, Capitanerie di Porto, Protezione Civile e Corpo Forestale
dello Stato), assume caratteristiche di pronto intervento:
a.
il pilota integrerà il proprio nominativo radio con l’identificativo
“BAT” (Buster Air Traffic) dandone immediata comunicazione
all’Ente ATS con cui è in contatto radio;
b.
i servizi del traffico aereo forniti ai voli GAT in relazione alla classe di
spazio aereo impegnato, potrebbero risultare incompleti in quanto gli
Enti ATS interessati possono non essere a conoscenza, in tutto o in
parte, dell’area di impegno e delle relative modalità di utilizzazione,
stante le finalità e le caratteristiche di urgenza e possibile riservatezza
dell’attività operativa svolta
1-2.2.2.
Voli per lo spegnimento di incendi boschivi
Disposizione DGAC 42/739/r1/6-1 del 28/05/97.
In caso di incendi boschivi l’area del fuoco può essere sorvolata da ACFT
militari o civili partecipanti alle operazioni di spegnimento.
In funzione della classificazione dello spazio aereo i piloti non partecipanti
alle operazioni di spegnimento dovranno osservare le seguenti procedure:
a.
Negli spazi aerei di Classe A,C e D è proibito volare al disotto di
2500 FT AGL all’interno di un’area di 2 NM dal fuoco.
NOTA:
Se un CTR è interessato dal fuoco, le SID’s le STARs e le
procedure di avvicinamento potrebbero essere temporaneamente
sospese o modificate.
b.
Negli spazi aerei di Classe E, F e G è proibito volare al di sotto di
3000 FT AGL all’interno di un area di 5 NM dal fuoco.
I piloti dovranno tenersi ben fuori dall’area ed usare la massima
cautela durante le operazioni di volo condotte in prossimità della
suddetta area allo scopo di non interferire con eventuali aeromobili
impegnati nelle operazioni di spegnimento dell’incendio.
Gli ACFT partecipanti alle operazioni di spegnimento avranno la
priorità su tutti gli altri.
ALL. “L”
ENTI/SOCIETA’ DI GESTIONE DEI MEZZI AEREI
TIPO DI
AEROMOBILE
ENTE
CL 415
SOREM
CH 47
AB-205
E.I.
CONTROLLO
SALA OPERATIVA CIAMPINO
SALA OPERATIVA VITERBO
C.F.S.
COA URBE
VV.F.
VV.F.VIMINALE
COM.DI VOLO VV.F
AB 212
M.M.
SALA OPERATIVA LUNI o CATANIA
NH 500
C.F.S.
COA URBE
AB 412
ERICKSON S64
EUROPEAN
AIR-CRANE
CFS
SALA OPERATIVA FIRENZE
COA URBE
ALL. “M”
BACINI IDRICI IDONEI PER VELIVOLI CANADAIR CL 415
INDICE GENERALE PER REGIONI
Categoria A senza limitazioni, B con limitazioni.
REGIONE
LAGO
CATEGORIA
ABRUZZO
Barrea
B
Bomba
A
Campotosto
A
Camastra
B
Pietra di Pertusillo
B
S.Giuliano
A
BASILICATA
Senise
B
Serra Corvo
B
Ampollino
A
Angitola
B
Arvo
A
Cecita
A
CAMPANIA
Patria
B
EMILIA
ROMAGNA
Suviana
B
FRIULI
Cavazzo
B
LAZIO
Albano
B
CALABRIA
Bolsena
Bracciano
A
A
Caprolace
B
Fogliano
B
Fondi
A
COORDINATE
N
E
41°46’ – 13°58’
41°59’ – 14°22’
42°32’ – 13°23’
41°59’ – 14°22’
42°32’ – 13°23’
40°36’ – 16°30’
40°10’ - 16°21’
40°51’ – 16°14’
39°12’ – 16°37’
38°44’ – 16°14’
39°14’ –16°30’
39°22’ – 16°31’
40°56’ – 14°02’
44°08’ – 11°02’
46°20’ – 13°04’
41°45’ – 12°39’
42°35’ – 11°56’
42°08’ – 12°12’
41°21’ – 12°58’
41°24’ – 12°53’
41°20’ – 13°19’
Lungo
B
Sabaudia
B
Salto
A
Turano
B
Vico
A
LIGURIA
Brugnetto (privato)
B
LOMBARDIA
Annone
B
Cancano
Comabbio
A
Como
A
D. lei
A
Endine
B
Gallo
B
Iarlate
A
Idro
A
Iseo
A
Lugano
A
Mezzola
MARCHE
B
A
Monate
B
Montespulga
B
Pusiano
A
Varese
B
Castreccione
B
41°16’ – 13°24’
41°16’ – 13°02’
42°15’ - 13°04’
42°13’ – 12°57’
42°19’ – 12°11’
44°32’ – 09°11’
45°48’ – 09°21’
46°32’ – 10°16’
45°46’ – 08°41’
45°52’ – 09°09’
46°26’ – 09°26’
45°47’ – 09°56’
46°35’ – 10°10’
45°49’ – 09°23’
45°46’ – 10°31’
45°46’ – 10°04’
46°01’ – 09°04’
46°12’ – 09°26’
45°48’ – 08°40’
46°29’ – 09°21’
45°48’ – 09°16’
45°49’ – 08°44’
43°22’ – 13°09’
Gerosa
B
MOLISE
Guardialfiera
A
PIEMONTE
Candia
B
Ceresole
B
D’orta
A
Maggiore
A
Mergozzo
B
Viverone
PUGLIA
SARDEGNA
A
Alimini Grande
B
Capaciotti
B
Lesina
B
Mare Piccolo
A
Occhito
A
Serra Corvo
B
Varatio
A
Alto Flumendosa
B
Casaraccio
B
Coghinas
A
Gusana
B
Liscia
B
Monte Pranu
A
Monteleone
B
Mulargia
A
42°54’ – 13°23’
41°49’ – 14°50’
45°20’ – 07°55’
45°26’ – 07°13’
45°49’ – 08°23’
45°54’ – 08°24’
45°57’ – 08°28’
45°25’ – 08°02’
40°12’ – 18°26’
41°10’ – 15°47’
41°53’ – 15°25’
40°29’ – 17°18’
41°33’ – 14°37’
40°51’ – 16°14’
41°52’ – 15°44’
39°56’ – 09°27’
40°55’ – 08°13’
40°45’ - 09°03’
40°08’ –09°12’
41°00’ – 09°17’
39°05’ – 08°37’
40°29’ – 08°33’
39°37’ – 09°14’
SICILIA
TOSCANA
Omodeo
B
Pattada
B
Posada
B
Stagno Cabras
B
Stagno Pilo
B
Stagno S. Giusta
B
Stagno Tortoli
B
Ancia
B
Arancio
B
Birillo
B
Piana Albanesi
B
Poma
A
Pozzillo
B
Raffo Rosso
B
Rubino
B
Trinità
B
Bilancino
B
Roffia
B
Massaciuccoli
B
Monte Doglio
B
TRENTINO A.A. Ledreo
B
Levico
B
Molveno
B
40°08’ – 08°55’
40°35’ – 09°10’
40°38’ – 09°35’
39°57’ – 08°29’
40°51’ – 08°17’
39°52’ – 08°35’
39°56’ – 09°40’
37°50’ – 14°33’
37°39’ – 13°05’
37°08’ – 14°42’
37°59’ – 13°18’
37°59’ – 13°06’
37°40’ – 14°35’
37°06’ – 14°19
37°43’ – 12°43’
37°42’ – 12°45’
43° 58’ – 11°17’
43°43’ – 10°50’
43°50’ –10°20’
43°36’ – 12°04’
45°52’ – 10°45’
46°01’ –11°17’
46°08’ –10°58’
UMBRIA
VENETO
Resia
A
S, Giustina
B
Zoccolo
B
Piediluco
B
Trasimeno
A
Garda
A
Mis
B
Burano
B
Laguna di Ponente
B
Laguna di Levante
B
Pieve di Cadore
B
S. Croce
A
Canale Spignon
A
Canale Fisolo
A
Canale S.Feline tratto a A
nord isola la Salina
Canale S.Feline tratto a A
sud isola la salina
Corridoio Lido
Corridoio Pellestrina
A
A
46°48’ –10°32’
46°22’ – 11°04’
46°32’ –10°58’
42°32’ – 12°45’
43°08’ –12°06
45°46’ – 10°47’
46°10’ – 12°04’
42°24’ – 11°23’
42°27’ – 11°12’
42°26’ – 11°13’
46°26’ – 12°23’
46°07’ – 12°20’
45°20’- 12°17’
45°20’ – 12°18’
45°30’ – 12°28’
45°29’ – 12°28’
45°24’- 12°24’
45°17’ - 12°20’
ALL. “N”
NORME PER LA DISATTIVAZIONE ELETTRODOTTI
Codifica
IO400DC
Istruzione Operativa
Rev. N° 01
Pag.
1 di 10
del 19/05/06
Disattivazione di linee aeree a 380-220-150-132 kV
in occasione di incendi boschivi
Norme Operative
Storia delle revisioni
Rev. n°
Data
01
19/05/06
Descrizione
Modifiche dovute alla cessione del ramo di azienda Dispacciamento a Terna e nuova organizzazione.
Inserito paragrafo n. 8.
Redatto
Redatto
Verificato
Verificato
Approvato
A. Pascucci
G. di Leva
A. Pascucci
G. di Leva
C. Sabelli
DIS
G. Lignola
DIS
TER
DIS
A. Tromboni
TER
Incendi Boschivi-IO400DC-r01
Istruzione Operativa
Codifica
IO400DC
Disattivazione di linee aeree a 380-220-150-132 kV
in occasione di incendi boschivi – Norme operative
Rev . N° 01
Pag.
Sommario
1.
Scopo del documento .......................................................................................................................... 3
2.
Campo di applicazione del documento .............................................................................................. 3
3.
Definizioni e sigle.................................................................................................................................. 3
4.
Richiesta di disattivazione da UR a CR e valutazioni di sicurezza .................................................. 4
4.1.
Disattivazione senza gravi conseguenze ............................................................................................ 4
4.2.
Disattivazione con gravi conseguenze................................................................................................ 4
5.
Disattivazione della linea AT................................................................................................................ 5
5.1.
Disattivazione senza gravi conseguenze ............................................................................................ 5
5.2.
Disattivazione con gravi conseguenze................................................................................................ 5
6.
Conferma di disattivazione della linea................................................................................................ 5
7.
Superamento delle distanze di sicurezza........................................................................................... 6
8.
Richiesta di tempestivo rientro in servizio della linea esclusa........................................................ 6
9.
Ripresa del servizio .............................................................................................................................. 6
2 di 10
Istruzione Operativa
Codifica
IO400DC
Disattivazione di linee aeree a 380-220-150-132 kV
in occasione di incendi boschivi – Norme operative
1.
Rev . N° 01
Pag.
3 di 10
Scopo del documento
Scopo del documento è definire le modalità operative per le richieste di disattivazione di linee aeree ad alta
tensione (AT) effettuate dalle Unità preposte allo spegnimento di incendi boschivi (vedi diagramma di flusso
allegato).
Se le modalità di spegnimento comportano la necessità di superamento delle distanze di sicurezza della linea
AT occorre procedere secondo le norme vigenti contro i rischi da elettrocuzione.
2.
Campo di applicazione del documento
Il presente documento si applica alle linee aeree a tensione 380, 220, 150 e 132 kV ed a quelle linee a
tensione inferiore controllate dal Territorio Dispacciamento/CR.
3.
Definizioni e sigle
Ai fini del presente documento, si adottano le seguenti sigle e definizioni:
• UR: Unità Richiedente la disattivazione di elettrodotti (SOUP-Sala Operativa Unificata Permanente, COPCOR/Centro Operativo Provinciale-Regionale della Protezione Civile, Corpo Forestale dello Stato, Vigili del
Fuoco, Carabinieri, etc.);
• DSC/DIS-CNC: Dispacciamento e Conduzione/Dispacciamento/Centro di Controllo Nazionale (per brevità
CNC) - Terna S.p.A., responsabile del controllo della rete elettrica AAT – AT sul territorio nazionale;
• DSC/TER-CR: Dispacciamento e Conduzione/Territorio Dispacciamento/Centro Ripartizione (per brevità
CR) - Terna S.p.A., responsabile del controllo della rete AT sul territorio nel quale è in corso un incendio
boschivo;
• CO: Centro Operativo competente del telecomando (o del comando) degli organi di manovra posti agli
estremi dell’elettrodotto AT interessato dall’incendio boschivo [ad esempio: il CTI di Terna, il C.O.AT/MT di
ENEL Distribuzione, il CEI/DOTE di RFI (Ferrovie dello Stato), Altri Titolari e/o Distributori, etc.];
• UC: Unità Consegnataria (società proprietaria o che ne ha disponibilità) della linea AT interessata da un
incendio boschivo;
• Disattivazione (o disalimentazione o messa fuori servizio) di linea aerea AT o di un suo tronco:
apertura degli interruttori agli estremi della linea stessa oppure agli estremi attivi della linea che alimenta il
tronco da disattivare (linea a tre o più estremi);
• Disattivazione di linea AT senza gravi conseguenze: disattivazione di una linea AT che non comporta
disalimentazioni di utenza né gravi conseguenze per l'esercizio della rete AT;
• Disattivazione di linea AT con gravi conseguenze: disattivazione di una linea AT che comporta
disalimentazione di utenza o comunque gravi conseguenze per l'esercizio della rete AT, portando la rete
elettrica in uno stato di criticità.
Istruzione Operativa
Codifica
IO400DC
Disattivazione di linee aeree a 380-220-150-132 kV
in occasione di incendi boschivi – Norme operative
4.
Rev . N° 01
Pag.
4 di 10
Richiesta di disattivazione da UR a CR e valutazioni di sicurezza
Per ottenere la disattivazione di una linea AT interessata da un incendio, l'UR deve inviare la richiesta al CR di
competenza. Qualora tale richiesta pervenga ad altra unità, quest’ultima unità, se non in grado di trasferire la
comunicazione al CR, deve invitare l'UR a rivolgersi al CR.
La richiesta viene registrata dal CR sul modulo IB1 (vedi allegato), che assume valore di fonogramma.
Tale modulo riporta le informazioni fornite dalla UR richiedente: alcune di carattere generale (nominativo del
richiedente e luogo dell'incendio) e altre più specifiche orientate alla possibile individuazione della linea da
disalimentare.
Poiché la disattivazione della linea in caso di incendio boschivo riveste in generale carattere di urgenza, la
possibile individuazione della stessa si basa, nella fase iniziale, sulle informazioni fornite dalla UR. Il preciso
riconoscimento dell’elettrodotto è possibile solo dopo che personale della UC si è recato sul posto e ciò
richiede tempi più lunghi, spesso incompatibili con le necessità manifestate dalla UR.
Nel caso in cui le notizie fornite dalla UR non siano sufficienti ad individuare la linea in oggetto, il CR attende il
preciso riconoscimento da parte del personale della UC, di cui viene chiesto l’intervento, prima di procedere
secondo le successive fasi della presente normativa.
Il CR fa sempre riferimento al Centro Operativo (CO) appartenente all’Unità Consegnataria (UC) della linea
interessata dall’incendio, al fine della sua precisa individuazione.
Qualora il Centro Operativo (CO) responsabile delle manovre appartenga ad Unità diversa dalla UC della
linea (es.: Distributore, etc.), il CR interessa la UC competente, tramite il Centro Operativo della medesima
UC, per le azioni finalizzate al preciso riconoscimento della linea ed in pari tempo informa della situazione in
corso anche il CO responsabile delle manovre.
4.1. Disattivazione senza gravi conseguenze
TERNA (CNC e CR) effettua la valutazione in merito alle conseguenze della disalimentazione richiesta sulla
gestione del sistema elettrico.
Il CR, qualora la disattivazione della linea non comporti gravi conseguenze per l'esercizio della rete, trasmette
copia del mod.IB1 al CO competente per la messa fuori servizio della linea come da richiesta UR.
Il CR invia copia del mod.IB1 anche al CO dell’Unità Consegnataria della linea (se i CO interessati
appartengono a società distinte), al fine di inviare personale sul posto.
4.2. Disattivazione con gravi conseguenze
Qualora la valutazione effettuata da CNC e CR rilevi che la disattivazione della linea comporta gravi
conseguenze per l’esercizio della rete, il CR trasmette alla Prefettura competente un fax, per informarla della
richiesta pervenuta dalla UR, precisando le conseguenze di tale manovra sull’esercizio del sistema elettrico,
chiedendone altresì la formalizzazione tramite stesso mezzo.
Contemporaneamente il CR allerta il CO dell’Unità Consegnataria della linea, al fine di inviare personale
dell’UC sul luogo dell’incendio ed informa dell’evento in corso il CO interessato alle manovre (CO distinti). Il
Istruzione Operativa
Codifica
IO400DC
Disattivazione di linee aeree a 380-220-150-132 kV
in occasione di incendi boschivi – Norme operative
Rev . N° 01
Pag.
5 di 10
CO dell’Unità Consegnataria della linea richiede l’invio di un responsabile dell’UC stessa sul luogo
dell’incendio, con il compito di effettuare il preciso e tempestivo riconoscimento della linea, fornendo tutte le
informazioni utili per facilitarne l’individuazione.
In questo caso la disattivazione potrà essere attuata solo dopo l’identificazione certa della linea da parte
dell’UC.
Nel caso di mancata conferma da parte della Prefettura, la procedura è da intendersi interrotta.
5.
Disattivazione della linea AT
5.1. Disattivazione senza gravi conseguenze
Ricevuta copia del mod. IB1 da parte del CR, il CO competente per le manovre, in accordo con il CR,
provvede alla disattivazione della linea AT individuata sulla base delle informazioni fornite dalla UR.
Il CO dell’Unità Consegnataria richiede l'invio di un responsabile della UC medesima sul luogo dell'incendio.
Inoltre comunica all'UC il nominativo (riportato sul mod. IB1) del referente della UR sul posto dell'incendio.
5.2. Disattivazione con gravi conseguenze
Ricevuta conferma dalla Prefettura, il CR trasmette il modello IB1 al CO dell’Unità Consegnataria. Questo
richiede l’invio di un responsabile dell’UC stessa sul luogo dell’incendio, con il compito di effettuare il preciso e
tempestivo riconoscimento della linea, fornendo tutte le informazioni utili per facilitarne l’individuazione.
Comunica, altresì, il nominativo del referente della UR riportato sul mod. IB1 al responsabile dell’UC.
Nel caso in cui siano interessati CO distinti, il CR invia il mod. IB1 anche al CO competente per le manovre.
Ricevuta comunicazione dal responsabile dell’UC sull’esatta identità della linea interessata dall’incendio, il CR
richiede al CO competente per le manovre di disattivare la linea in questione.
Nel caso di mancata conferma da parte della Prefettura, la procedura è da intendersi interrotta.
6.
Conferma di disattivazione della linea
La disattivazione della linea viene confermata alla UR richiedente a mezzo fonogramma (vedi mod. IB2).
Se l’individuazione della linea è avvenuta solo sulla base delle notizie fornite dalla UR, nell'ambito di tale
fonogramma si fa presente alla UR che, pur essendo stata esaudita la richiesta di messa fuori servizio, la linea
interessata dall'incendio viene chiaramente individuata solo dopo conferma da parte del personale della UC
che sta intervenendo sul luogo. In ogni caso devono essere mantenute le distanze di sicurezza
dall'elettrodotto.
Nel caso in cui gli interruttori da manovrare per disattivare la linea richiesta siano telecomandati da CO diversi,
la conferma di disattivazione all'UR sarà data dal CO dell'Unità Consegnataria della linea (o del tratto di essa)
interessata dall'incendio, dopo notifica, avvenuta apertura, da parte di altro CO.
Istruzione Operativa
Codifica
IO400DC
Disattivazione di linee aeree a 380-220-150-132 kV
in occasione di incendi boschivi – Norme operative
Rev . N° 01
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Se i CO interessati alle manovre agli estremi della linea fanno capo alla medesima UC, è l’UC stessa a
definire il CO incaricato di confermare alla UR la disattivazione della linea, dopo notifica, avvenuta apertura,
da parte altro CO.
Qualora entrambi gli estremi della linea siano manovrati da un CO non appartenente alla Unità Consegnataria,
la conferma di disattivazione all’UR viene formalizzata da detto CO che ha eseguito le manovre per la
disattivazione.
7.
Superamento delle distanze di sicurezza
Se le modalità di spegnimento comportano la necessità di superamento delle distanze di sicurezza dalla linea
AT, l'UR deve richiedere all'incaricato dell'UC, non appena presente sul posto, la possibilità di operare nelle
immediate vicinanze dell'elettrodotto. In tal caso si deve procedere secondo le norme vigenti contro i rischi da
elettrocuzione.
8.
Richiesta di tempestivo rientro in servizio della linea esclusa
Qualora durante il fuori servizio dell’elettrodotto interessato dall’incendio, le condizioni di funzionamento del
sistema elettrico evolvessero verso uno stato di criticità, il CR competente per azione, solleciterà lo
svolgimento delle operazioni di spegnimento in corso, richiedendo successivamente il rientro in servizio della
linea oggetto dell’esclusione al fine di ristabilire condizioni di funzionamento in sicurezza del sistema stesso. In
tal caso l’UR invierà al CO di competenza il modulo IB2 per confermare la sospensione dello spegnimento
dell’incendio e quindi la possibilità di far rientrare in servizio la linea.
9.
Ripresa del servizio
Nel caso in cui non sia stato necessario applicare la procedura contro i rischi da elettrocuzione e la linea non
sia stata interessata dall'incendio, la linea viene rimessa in servizio dopo la dichiarazione, da parte dell'UR
richiedente, che le operazioni di spegnimento dell'incendio sono state completate. Dal punto di vista formale
detta comunicazione dell'UR richiedente viene registrata, a cura del CO, sul medesimo modulo IB2 (Fine
Intervento) che assume valore di fonogramma.
In mancanza di questo fonogramma, la linea viene rimessa in servizio solo dopo conferma da parte dell'UC.
Qualora le operazioni di spegnimento abbiano richiesto l'applicazione della procedura contro i rischi da
elettrocuzione la rimessa in servizio della linea può avvenire unicamente seguendo la procedura suddetta.
Istruzione Operativa
Codifica
IO400DC
Disattivazione di linee aeree a 380-220-150-132 kV
in occasione di incendi boschivi – Norme operative
SI
Rev . N° 01
Pag.
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Codifica
Istruzione Operativa
IO400DC
Disattivazione di linee aeree a 380-220-150-132 kV
in occasione di incendi boschivi – Norme operative
Rev . N° 01
Pag.
Dispacciamento e Conduzione
Territorio Dispacciamento
Centro Ripartizione di…………
Modulo IB1
Territorio Dispacciamento/CR di
DISATTIVAZIONE DI LINEA AEREA A CAUSA DI INCENDIO BOSCHIVO
RICHIESTA N°
in data
Il Sig.
alle ore
del
di
(Prot. Civile, VV.FF., Corpo For., Altri)
reperibile in località
Comune di
presso
Provincia di
numero telefonico
ha comunicato che in località
Comune di
Provincia di
si è verificato un incendio per cui ha richiesto a questa Sala
Controllo la messa fuori servizio della linea elettrica contraddistinta da:
(Numero di codice, denominazione, numero elementi catena isolatori, vicinanza strade, fiumi, ecc.)
L’incaricato dell’Unità Consegnataria
avrà come referente, sul posto dell’incendio, il
Sig.
del
(Prot. Civile, VV.FF., Corpo For., Altri)
Firma del Capo Turno
ANALISI DELLA RICHIESTA DA PARTE DEL CR
In base alle informazioni ricevute la linea è ritenuta essere:
(Numero di codice e denominazione)
La messa fuori servizio della linea comporta disalimentazioni di utenza o gravi conseguenze per l’esercizio della rete?
SI
NO
(Sbarrare la voce d’interesse)
E’ confermata la richiesta di messa fuori servizio da parte del Prefetto o Autorità Pubblica?
SI
NO
(Sbarrare la voce d’interesse)
Firma del Capo Turno
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Codifica
Istruzione Operativa
IO400DC
Disattivazione di linee aeree a 380-220-150-132 kV
in occasione di incendi boschivi – Norme operative
Rev . N° 01
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Modulo IB2
Centro Operativo di
DISATTIVAZIONE DI LINEA AEREA A CAUSA DI INCENDIO BOSCHIVO
CONFERMA
in data
alle ore
Il Sig.
del CO di
(Nominativo Capo Turno)
comunica al Sig.
del
(Prot. Civile, VV.FF., Corpo For., Altri)
che alle ore
del
è stata messa fuori servizio la linea :
(Numero di codice e denominazione)
in base alle informazioni fornite nella richiesta n.
ore
del
formulata alle
al CR di
Fa inoltre presente che la linea è stata individuata da personale dell’Unità Consegnataria intervenuto sul luogo.
Fa inoltre presente che pur essendo stata esaudita la richiesta citata, la linea interessata dall’incendio sarà
chiaramente individuata dopo conferma da parte di personale dell’Unità Consegnataria che sta intervenendo sul
luogo.
DEVONO ESSERE COMUNQUE MANTENUTE LE DISTANZE DI SICUREZZA DALL’ELETTRODOTTO
Firma del Capo Turno
FINE INTERVENTO
in data
alle ore
Il Sig.
del
(Prot. Civile, VV.FF., Corpo For., Altri)
di
comunica al Sig.
del CO di
che la linea
(Numero di codice e denominazione)
di cui alla richiesta n.
di
formulata alle ore
al CR
può essere rimessa in servizio essendo state completate le
operazioni di spegnimento dell’incendio.
Firma del Capo Turno
Codifica
Istruzione Operativa
IO400DC
Disattivazione di linee aeree a 380-220-150-132 kV
in occasione di incendi boschivi – Norme operative
Rev . N° 01
Pag.
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Dispacciamento e Conduzione
Territorio Dispacciamento
Centro Ripartizione di…………
Territorio Dispacciamento/CR di
Sede:
Tel:
Fax:
in caso di erronea ricezione del fax chiamare il numero
A:
OGGETTO: Disattivazione elettrodotti AT per incendi boschivi
Il responsabile del __________________ di _________________________________________
in data _________________ alle ore _________ ha comunicato che è in corso un incendio boschivo nella
località ________________ comune di _________________ prov. di ____________, per cui ha richiesto a
questa sala controllo, tramite fax n° _________, la disattivazione di una linea elettrica interessata, che è
ritenuta essere, in base alle informazioni ricevute, l’elettrodotto:
__________________________________________________ a _________ kV.
Il personale preposto del _____________________ si sta recando nella località indicata per confermare
l’individuazione della linea.
Vi informiamo che la disattivazione di questa linea comporta:
la totale disalimentazione (sospensione dell’erogazione dell’energia elettrica)
stato di criticità della rete AT (minore sicurezza dell’alimentazione delle utenze)
nelle seguenti località:
Si richiede, pertanto, con urgenza Vs. conferma stesso mezzo, senza la quale non si procederà alla
disattivazione del suddetto elettrodotto.
Il Capo Turno del CR
ALL. “O”
SCHIERAMENTO INIZIALE DELLA FLOTTA DEI VELIVOLI DI
STATO
LOCALITÀ
N° MEZZI
ALBENGA
N. 2
CANADAIR
GENOVA
N. 1
AB 412 VV.F.
LUNI-SARZANA
N. 1
AB 212 M.M.
CECINA
N. 1
NH 500 CFS
VITERBO
N. 1
CH 47 E.I.
ROMA URBE
N. 1
AB 412 del CFS
CIAMPINO
N. 3
CANADAIR
PESCARA
N. 1
AB 412 del CFS
PONTECAGNANO (SA)
N. 1
ERICKSON S-64
PISTICCI
N. 1
ERICKSON S64
LAMETIA TERME
N. 5
4 CANADAIR + 1 NH 500 CFS
CATANIA
N. 1
AB 212 M.M.
TRAPANI
N. 1
CANADAIR
OLBIA
N: 4
3 CANADAIR + 1 S-64
CAGLIARI
N. 2
1 ERICKSON S-64 + 1 AB 205 E.I.
_______________________________________________________________________
TOTALE BASI N. 15
TOTALE MEZZI N. 26
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Procedure operative per il concorso della flotta aerea dello Stato nel