PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE ATTO DI APPROVAZIONE APPROVO LA PUBBLICAZIONE “PROCEDURE PER IL CONCORSO DELLA FLOTTA AEREA DELLO STATO NEL CASO DI INCENDI BOSCHIVI” ANNO 2006 Roma, 06 giugno 2006 II INDICE 1. GENERALITA’ 1.1 Mezzi aerei 1.1.1 Mezzi aerei dello Stato 1.1.2 Mezzi aerei regionali pag. 1 pag. 1 pag. 1 pag. 2 2. ELEMENTI PER L’IMPIEGO DEI MEZZI AEREI DELLO STATO 2.1 Tipologia di missioni 2.1.1 Sorveglianza 2.1.2 Ricognizione 2.1.3 Sorveglianza Armata 2.1.4 Soppressione 2.1.5 Contenimento 2.1.6 Bonifica 2.2 Assegnazione di un aeromobile sull’incendio 2.3 Conduzione delle missioni pag. 2 pag. 2 pag. 2 pag. 3 pag. 3 pag. 3 pag. 3 pag. 3 pag. 4 pag. 5 3. RICHIESTA DI CONCORSO DELLA FLOTTA AEREA DELLO STATO pag. 5 4. DISPOSIZIONI OPERATIVE 4.1 Prontezza operativa ed inizio del servizio 4.2 Coordinatore delle operazioni 4.3 Il Capo equipaggio di un velivolo di Stato 4.4 Società ed Enti che operano per il Dipartimento 4.5 Comunicazioni 4.5.1 Comunicazioni telefoniche 4.5.2 Collegamenti radio T.B.T. 4.6 Limitazioni di sorvolo delle aree del fuoco 4.7 Fonti di approvvigionamento idrico 4.8 Elettrodotti 4.9 Rapporti pag. 6 pag. 6 pag. 7 pag. 8 pag. 8 pag. 9 pag. 9 pag. 9 pag. 10 pag. 10 pag. 11 pag. 11 ELENCO ALLEGATI All. “A” All. “B” All. “C” All. “D” All. “E” All. “F” All. “G” All. “H” All. “I” All. “L” Caratteristiche dei mezzi aerei componenti la flotta aerea dello Stato utilizzati in operazioni A.I.B. Scheda Richiesta di Concorso Aereo A.I.B. Modalità di compilazione della Scheda e Recapiti telefonici. Elementi di valutazione per l’assegnazione e la scelta di uno specifico aeromobile. Criteri di priorità sulle richieste di concorso aereo. Ordine di volo per missione di ricognizione/ sorveglianza Modello Comunicazione alle Capitanerie di Porto e recapiti telefonici Sale Operative C.P. Competenze nella richiesta di concorso aereo ed assegnazione di un aeromobile Messaggio delle Prontezze Operative AIP – ITALIA stralcio RAC 1-2.2 e Circolare Enav sul volo BAT Società ed Enti di gestione dei mezzi aerei III All. “M” Bacini idrici idonei per velivoli Canadair CL 415 – Indice generale per Regione All. “N” TERNA- Istruzione Operativa - Disattivazione di linee aeree in occasione di incendi boschivi. All “O” Schieramento iniziale della flotta dei velivoli di Stato IV RIFERIMENTI NORMATIVI - legge 24 febbraio 1992, n° 225, Istituzione del “Servizio Nazionale di Protezione Civile”; - decreto legislativo 31 marzo 1998, n° 112 “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni e agli enti locali in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n° 59; - legge 21 novembre 2000, n° 353, “Legge-quadro in materia di incendi boschivi”; - decreto Legge n° 343 del 7 settembre 2001 convertito con la Legge 9 novembre 2001, n° 401, “Disposizioni urgenti per assicurare il coordinamento operativo delle strutture preposte alle attività di protezione civile e per migliorare le strutture logistiche nel settore della difesa civile”; - D.P.C.M. 20 dicembre 2001, “Linee guida relative ai piani regionali per la programmazione delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi”; - decreto Legge n° 90 del 31 maggio 2005, convertito in Legge 152 del 26 luglio 2005; - Atto del Presidente del Consiglio dei Ministri recante ”Indirizzi operativi per fronteggiare il rischio incendi boschivi”. V 1. GENERALITA’ Il Dipartimento della Protezione Civile garantisce e coordina sul territorio nazionale, attraverso l’Ufficio Gestione delle Emergenze – COAU (Centro Operativo Aereo Unificato), le attività di spegnimento degli incendi boschivi con la flotta aerea antincendio dello Stato, assicurandone l'efficacia operativa in coordinamento con le Regioni. Le Regioni inviano al Dipartimento (COAU) l’elenco degli obiettivi prioritari da difendere,per consentire allo stesso di definire il più opportuno schieramento e, sul piano tattico, stabilire le priorità di invio dei mezzi aerei. Con il presente documento il Dipartimento della Protezione Civile definisce in particolare le procedure operative concernenti: - la richiesta, da parte delle Regioni, per il tramite delle Sale Operative Unificate Permanenti (SOUP)/COR, del concorso della flotta aerea dello Stato; - gli elementi di principio per l’assegnazione di vettori e la condotta delle operazioni di spegnimento da parte del COAU. 1.1. Mezzi aerei Per la lotta A.I.B. sono impiegati mezzi aerei ad ala fissa o rotante, resi disponibili dallo Stato e dalle Regioni, la cui gestione, pur nella totale autonomia, deve ispirarsi a principi e procedure che consentano di ottenere la massima efficacia. 1.1.1. Mezzi aerei dello Stato I mezzi aerei che fanno parte della flotta dello Stato (caratteristiche in All. “A”) devono intendersi gli aeromobili: • di proprietà del Dipartimento (ed affidati in gestione a Società di lavoro aereo); • appartenenti ad altre Amministrazioni dello Stato quali, l’Esercito Italiano, la Marina Militare, l’Aeronautica Militare, il Corpo Forestale dello Stato ed il Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco, assegnati temporaneamente al Dipartimento; • appositamente noleggiati dal Dipartimento. I mezzi aerei di proprietà dello Stato, sia civili che militari, operanti per la lotta AIB sono velivoli di Stato. I mezzi aerei noleggiati dal Dipartimento al fine di contrastare il fenomeno degli incendi boschivi sono assimilati a velivoli di Stato. Lo schieramento base della flotta dello Stato sul territorio è stabilito in ragione dei seguenti elementi: - obiettivi prioritari da difendere; - numero di vettori disponibili; - caratteristiche degli aeromobili e delle linee di supporto logistico-tecnico; - indicatori statistici ed indice stagionale di pericolo incendi sul territorio nazionale; - caratteristiche orografiche del territorio da proteggere e le capacità territoriali nell’affrontare il rischio incendi boschivi. Per obiettivi prioritari da difendere (anche indicati dalle Regioni) si intendono quelli risultanti dal livello di protezione del territorio, in relazione al suo valore ambientale, 1 e/o alla presenza di aree urbanizzate che richiedono il primario impegno di salvaguardia della vita umana. La flotta AIB dello Stato è impiegata a favore delle Regioni e delle Province Autonome di Trento e Bolzano, che ne facciano richiesta al COAU attraverso le competenti SOUP/COR. Nella lotta attiva agli incendi boschivi taluni velivoli potranno essere impiegati anche con funzioni di ricognizione, sorveglianza e/o comando e controllo nei casi in cui la situazione e l’entità dell’incendio dovesse richiederlo. 1.1.2. Mezzi aerei regionali Nell’ambito della propria competenza, ogni Regione che utilizzi propri aeromobili per la lotta AIB dovrà, tenendo conto delle loro limitate capacità, far sì che gli stessi interagiscano con i mezzi aerei resi disponibili dallo Stato. Allo scopo di consentire al Dipartimento una corretta pianificazione, tutte le Regioni dovranno fornire, prima dell’inizio di ogni campagna antincendio, le necessarie informazioni in ordine al proprio dispositivo aereo previsto nel piano A.I.B. attraverso un documento che illustri in particolare i seguenti elementi: • numero e tipologie di aeromobili disponibili; • decorrenza e durata dei contratti di noleggio dei mezzi (periodo di disponibilità); • dislocazione logistica dei mezzi in fase operativa e prontezza operativa quotidiana; • compiti assegnati (ricognizione, avvistamento, trasporto personale, ecc.); • ogni altra informazione ritenuta significativa. Ogni mezzo aereo opererà sotto il controllo della rispettiva SOUP/COR regionale e, nell’area dell’incendio, sotto la direzione tattica del Coordinatore delle operazioni a terra. 2. ELEMENTI PER L’IMPIEGO DEI MEZZI AEREI DELLO STATO 2.1. Tipologia di missioni Ai fini della lotta AIB, i mezzi aerei possono essere impiegati per attività di: - Sorveglianza; - Ricognizione; - Sorveglianza e Ricognizione armata; - Soppressione; - Contenimento; - Bonifica. 2.1.1. Sorveglianza La sorveglianza aerea prevede l’impiego e la permanenza in un’area di uno o più vettori, con il compito di inoltrare informazioni in tempo reale sugli incendi, avvistati od acquisiti, ai centri di Comando e Controllo di competenza. La missione può essere finalizzata alla funzione di “Allarme” al verificarsi di un incendio, o di “Monitorizzazione” di un particolare incendio o di un’area già intaccata da incendi, 2 per seguirne lo sviluppo dinamico, al fine di fare un più preciso quadro di situazione ed impiegare le risorse AIB in modo ottimale. La sorveglianza aerea, essendo un’attività dispendiosa in termini di ore di volo, è normalmente effettuata con aeromobili a basso costo, ma può essere svolta con vettori non pilotati o satelliti, dotati di specifici sensori e sistemi di trasmissione dati. Normalmente la sorveglianza è svolta da sistemi terrestri di telesorveglianza o da personale di vedetta. In ogni caso, a prescindere dalla fonte, i dati dovrebbero essere resi immediatamente disponibili ai centri di analisi e di Comando e Controllo (C&C). 2.1.2. Ricognizione La ricognizione aerea prevede l’impiego non continuativo di un aeromobile per recuperare informazioni più dettagliate su uno o più incendi in atto. Come per la sorveglianza, anche per questa attività possono essere utilizzati aeromobili pilotati e non pilotati con la capacità di poter inviare dati ai centri di C&C. Può essere un’attività mirata anche a rilevamenti pre-post incendio per valutarne gli effetti (informazioni da rendere disponibili non necessariamente in tempo reale). 2.1.3. Sorveglianza e Ricognizione Armata Le missioni di sorveglianza e ricognizione armata devono prevedere l’impiego di un velivolo configurato AIB perché, oltre al compito specifico della sorveglianza o ricognizione su zone ad alto rischio, l’aeromobile deve aver la capacità di intervenire sull’incendio, previo coordinamento con l’autorità di C&C. Condizione fondamentale di tale attività è, pertanto, l’autorizzazione allo sgancio preventiva o condizionata, anche in assenza del Coordinatore delle operazioni. Come per le missioni “non armate”, considerato il possibile alto rapporto di costo/beneficio, queste possono essere programmate e svolte per periodi limitati, in situazioni aree particolari ed a più alto rischio. 2.1.4. Soppressione La soppressione è la missione tipica di un vettore AIB che, sfruttando al massimo le capacità di trasporto e lancio d’acqua ed estinguente, opera sull’incendio fino allo spegnimento dello stesso. 2.1.5. Contenimento Il contenimento è l’impiego di un velivolo AIB con lo scopo di arginare il fronte del fuoco, o per frenare il suo sviluppo oppure orientarlo verso determinate direzioni. Tale attività viene effettuata anche con specifici ritardanti di lungo periodo e tende a permettere l’impiego di risorse più convenienti. 2.1.6. Bonifica La bonifica è l’attività di un vettore AIB su un incendio apparentemente spento, ma che potrebbe riaccendersi se abbandonato. La funzione di tale attività è marginale, spesso viene effettuata di concerto con le squadre a terra e, pertanto, dovrebbero essere utilizzati vettori di secondaria importanza. Per tale attività, in assenza di altri vettori ovvero in prossimità delle effemeridi, potrà essere concesso un aeromobile di dimensioni e capacità maggiori solo nel caso in cui ci sia la forte probabilità di una ripresa dell’incendio con significativo rischio. 3 2.2. Assegnazione di un aeromobile sull’incendio Le missioni di sorveglianza e ricognizione, armate o non armate, possono impiegare aeromobili in allarme od essere programmate in anticipo rispetto alle attività di contrasto del fuoco. Tali missioni richiedono opportuni coordinamenti con la/le SOUP/COR interessate e le sale operative degli Enti/Società di gestione (sia perché interessate alla raccolta dati ed alla gestione delle risorse aeree, sia per eventuali coordinamenti da effettuarsi con gli enti del controllo dello spazio aereo perché l’orbitazione e la quota di volo possono interferire con aree poco permeabili a tale traffico, che normalmente vola in VFR). Le missioni di contrasto (soppressione, contenimento e bonifica) nascono all’atto della notifica di un incendio e vengono sviluppate da aeromobili in prontezza. L’ordine di missione viene diramato dal COAU, con l’assegnazione di un aeromobile di Stato su un incendio, dopo aver svolto un processo decisionale, di norma, sulla base della richiesta di concorso di una SOUP/COR (All. “B”). Il principio base del concorso della flotta AIB dello Stato è quello di combattere il fuoco col massimo sforzo e tempestività. Gli elementi per l’assegnazione di uno specifico aeromobile sono riportati in All. “C” ed attengono essenzialmente a tre fattori: - le risorse disponibili; - la tipologia dell’incendio; - l’ambiente circostante. Di fronte a due o più richieste contemporanee, il COAU può essere nella condizione di non poterle soddisfare entrambe e di dover procedere, di concerto con la regione competente, a valutazioni di priorità dando la massima attenzione agli obiettivi di salvaguardia della vita umana e di tutela dell’ambiente naturale con particolare attenzione alle aree protette. In All. “D” sono riportati i principali criteri di priorità. Quando la situazione delle risorse disponibili è tale da dover applicare i criteri di priorità, l’assegnazione coinvolge non solo i velivoli a terra ma anche quelli in volo che possono essere “deviati” su un incendio prioritario. Il COAU, qualora sia a conoscenza di un incendio attivo che interessa un obiettivo prioritario da difendere, od in situazione di alto rischio, può ordinare su disposizione del Capo dell’Ufficio Gestione delle Emergenze, il decollo immediato di un velivolo della flotta di Stato anche in assenza di una specifica richiesta di concorso aereo. In tale situazione il COAU emetterà un ordine di missione (All. “E”) per Sorveglianza/Ricognizione o Sorveglianza/Ricognizione armata. Sarà cura del COAU informare immediatamente la SOUP/COR interessata sull’iniziativa presa e dell’avvenuto decollo. In caso di Sorveglianza o Ricognizione armata, l’autorizzazione allo sgancio può essere preventiva e, quindi, già inserita nell’ordine di missione. Nel caso sia “condizionata” l’autorizzazione potrebbe pervenire all’equipaggio solo dopo una più accurata analisi dei dati che perverranno dalla sorveglianza/ricognizione effettuata dall’equipaggio. Qualora un aeromobile in missione di sorveglianza/ricognizione venga inviato su un incendio connesso ad una richiesta (scheda), all’atto della notifica l’equipaggio terminerà la missione in corso per iniziare quella di contrasto (soppressione, contenimento e bonifica). 4 Normalmente gli aeromobili di maggiore capacità (Canadair CL-415 ed Erikson S-64) non vengono specificatamente assegnati per missioni di bonifica. Se durante la loro missione l’incendio assegnato raggiunge la fase di bonifica, tali aeromobili possono rimanere sull’incendio previa autorizzazione del COAU solo se non ci sono più utili impieghi, fermo restando le indicazioni di cui al punto 2.1.6. 2.3. Conduzione delle missioni Tute le missioni saranno normalmente condotte in condizioni di volo a vista (VMC), utilizzando gli spazi aerei secondo le corrispondenti regole (VFR) e, per gli aeromobili con marche civili, utilizzando le prerogative e le condizioni del traffico BAT . L’aeromobile rimane assegnato all’incendio fino a quando: − Il Coordinatore delle operazioni non rilascia l’aeromobile; − il COAU, sentita la SOUP, non comunica ufficialmente la fine del concorso AIB od il termine dell’intervento/missione di quell’aeromobile; − la missione ha termine per sopraggiunte effemeridi (in tal caso, se lo stesso incendio rimanesse attivo anche il giorno seguente, la missione relativa sarà svolta con una nuova scheda ed una nuova assegnazione). La condizione normale perché un mezzo aereo possa operare sul fuoco è il contatto radio con il “coordinatore delle operazioni”, fondamentale in presenza di squadre a terra. E’, pertanto, determinante che le SOUP, nell’atto di richiedere l’intervento di un mezzo aereo dello Stato, abbiano già acquisito la certezza di poter disporre, sul luogo dell’incendio, di apparati radio efficienti per le comunicazioni T.B.T. da utilizzare secondo le procedure illustrate nell’apposito capitolo. 3. RICHIESTA DI CONCORSO DELLA FLOTTA AEREA DELLO STATO Uno dei principali fattori che influisce sull’efficacia dell’intervento aereo sugli incendi boschivi è la celerità con cui si muove l’intero “sistema “ per la lotta AIB. Pertanto, ogni Regione deve predisporre un sistema di rapido avvistamento degli incendi ed una struttura preposta a valutare l’incendio ed il suo possibile sviluppo, i rischi e le capacità per combatterlo, al fine di decidere rapidamente sulla necessità di richiedere il concorso aereo dei velivoli di Stato. Il concorso aereo A.I.B. si attiva mediante l’inoltro, da parte delle SOUP/COR al COAU, della scheda di richiesta di concorso aereo. I dati dei vari campi di competenza sono, indicativamente, riferiti al momento della compilazione della scheda, ma ciò non esonera la SOUP dall’aggiornare il COAU anche dopo l’assegnazione del velivolo. Tutti i campi devono essere compilati obbligatoriamente. Alcuni prevedono la possibilità di una indicazione successiva all’inoltro della scheda. E' assolutamente necessario che la SOUP/COR invii al COAU la richiesta di concorso aereo non appena se ne determini l'esigenza, prescindendo dall’avvio della fase di attacco al fuoco e da qualsiasi considerazione in ordine dell’effettiva disponibilità, in quel momento, di mezzi della flotta aerea statale. A tale proposito si ribadisce il principio che la SOUP/COR richieda l’intervento in via prioritaria dei mezzi dello Stato di maggiore capacità (CL-415 e S-64) qualora l’incendio si 5 presenti non affrontabile adeguatamente con le sole risorse regionali aeree e terrestri,destinando l’impiego dei mezzi aerei regionali in attività di supporto al velivolo di Stato. All'arrivo della richiesta, il personale in servizio presso la Sala Operativa del COAU effettua con immediatezza le valutazioni di competenza: L’Ufficiale del CFS verifica l’esattezza dei dati riportati, vaglia le informazioni contenute nella scheda con particolare riguardo ai valori ambientali della vegetazione coinvolta dall’incendio evidenziando altresì le eventuali norme di tutela che caratterizzano l’area e suggerisce l’eventuale priorità da assegnare. Egli fornisce al Capo Sala tutti gli elementi di supporto, necessari per la decisione finale in merito al numero ed al tipo di aeromobili da assegnare. Inoltre, assicura un costante aggiornamento sulla situazione degli incendi a livello nazionale, di appropriata importanza, anche sulla base delle segnalazioni pervenute al 1515, al fine di ottimizzare i tempi decisionali di intervento in attesa delle richieste da parte delle SOUP/COR. Il Funzionario del CNVVF, in servizio di supporto presso il COAU durante la Campagna AIB estiva, fornisce consulenza al Capo Sala per organizzare il concorso aereo nel caso l’incendio possa interessare infrastrutture e aree antropizzate ed aggiorna sulla situazione degli incendi a livello nazionale anche sulla base delle segnalazioni pervenute al 115. Il Capo Sala del COAU ultimato in maniera quanto più rapida possibile il processo decisionale, che comunque non viene interrotto dall’assenza di alcune delle informazioni di cui ai capoversi precedenti, completa la scheda nella parte di competenza, la firma e la trasmette quale “ordine di missione” al rappresentante dell’Ente/Società di gestione ed alle rispettive sale operative che hanno il controllo tattico dell’aeromobile assegnato. L’Ente/Società di Gestione emette l’ordine di volo ad un determinato equipaggio e effettua tutti i necessari coordinamenti per l’esecuzione della missione assegnata. Informa il COAU qualora il rifornimento d’acqua avvenga in prossimità della costa o dei porti, per interessare (tramite il rappresentante del Comando Generale delle Capitanerie di Porto) la Capitaneria di Porto di competenza per attuare eventuali misure che garantiscano sicure operazioni di rifornimento idrico (in All. “F” la comunicazione tipo da inviare alle Capitanerie di Porto). In All. “G” sono riportate le principali competenze degli organismi interessati nella procedura della richiesta di concorso aereo ed assegnazione dell’aeromobile. 4. DISPOSIZIONI OPERATIVE 4.1. Prontezza operativa ed inizio del servizio La prontezza e l’inizio del servizio per ogni singolo mezzo della flotta di Stato, definiti la sera precedente e validi normalmente per tutta la giornata successiva, sono strettamente correlati a: - previsione del rischio incendi; - incendi rimasti attivi o suscettibili di “riprese”; - condizioni meteorologiche generali e di area; - disponibilità delle risorse dello Stato e regionali; - limitazioni degli aeroporti e dei servizi sulle basi di schieramento degli aeromobili. 6 La prontezza, espressa in tempo, misurata dalla ricezione dell’ordine di missione al blockoff od al decollo, secondo valori sanciti dai contratti/convenzioni, viene giornalmente notificata dal COAU (la sera per il giorno successivo) con un messaggio (All. “H”) in cui viene anche indicato l’inizio del servizio (normalmente nel periodo alba-tramonto) e la dislocazione degli aeromobili. Nel corso della giornata la prontezza può essere cambiata rispetto a quella iniziale, sulla base di una più aggiornata valutazione della situazione e degli indicatori. L’impossibilità di assicurare la prontezza richiesta deve essere tempestivamente notificata al COAU. Nel caso di incendi ancora attivi al tramonto, che abbiano altissima probabilità di persistere il giorno successivo, così come le richieste per incendi sviluppatisi durante le ore notturne, la SOUP/COR competete dovrà trasmettere al COAU tempestivamente e, comunque, in tempo utile per disporre l'impiego di aeromobili sin dalle prime ore del giorno, la richiesta di concorso. Le Regioni comunicheranno al COAU, con sollecitudine, e possibilmente in via anticipata, ogni variazione significativa delle proprie disponibilità e dislocazioni di mezzi aerei, perché si possa adeguare la prontezza della flotta di Stato. 4.2. Coordinatore delle operazioni Il coordinatore delle operazioni, normalmente un funzionario del CFS basato a terra, ha il compito di gestire i mezzi aerei e terrestri a sua disposizione, per un’azione coordinata finalizzata ad ottenere la massima efficacia nello spegnimento. Prima di far intervenire gli aeromobili, dovrà procedere allo sgombero dell’area interessata al lancio della miscela acqua/ritardante o di acqua, stabilire il contatto radio col singolo aeromobile sulla frequenza T.B.T. di lavoro (riportata sulla scheda), dare all’equipaggio tutte le opportune informazioni ed avvisi di sicurezza in suo possesso (presenza di ostacoli al volo a bassa quota, una stima sulla direzione ed intensità del vento, presenza di altri aeromobili, ed eventualmente posizione delle squadre a terra e area del fuoco da attaccare, etc.), proporre le direttrici di intervento ed autorizzare il lancio. E’ opportuno, quindi, che il Coordinatore delle operazioni abbia una visuale completa sull’area dell’incendio e della rotta d’attacco dei velivoli fino al momento del lancio; in tale contesto, e per facilitare la comprensione del proprio punto di osservazione, al pilota si fornirà la propria posizione rispetto al fuoco, facendosi individuare nella ricognizione iniziale. E’ importante, pertanto, che gli operatori addetti alle comunicazioni radio siano adeguatamente addestrati ed in grado di dare istruzioni precise agli equipaggi degli aeromobili, utilizzando la fraseologia standard durante le comunicazioni, garantendo l’uso di formali nominativi radio, sinteticità di linguaggio, pertinenza delle comunicazioni, per una disciplina-radio che persegua il duplice obiettivo dell’efficacia degli interventi e della sicurezza del volo. Il Coordinatore potrà autorizzare al lancio un aeromobile col quale non abbia il contatto radio, se la comunicazione è attivata con altro velivolo o persona che abbia in contatto l’aeromobile interessato al lancio. Qualora, in prossimità di un incendio su cui è in atto un concorso aereo, dovesse svilupparsi un altro focolaio dello stesso incendio, più pericoloso del primo, il Coordinatore delle operazioni a terra potrà chiedere, via radio, direttamente all’equipaggio del velivolo di 7 effettuare dei lanci sul nuovo focolaio, comunicandolo immediatamente alla SOUP da cui dipende, che provvederà tempestivamente ad avvisare la Sala Operativa del COAU. Si ribadisce l’importanza che il Coordinatore aggiorni la SOUP/COR sugli sviluppi dell’incendio in relazione agli stati di avanzamento: • in corso (incendio attivo e nello stato precedentemente comunicato); • sotto controllo (incendio attivo ma affrontabile con i mezzi disponibili ed assegnati); • in bonifica (incendio attivo ma con un perimetro consolidato ed in sicurezza); • spento (incendio estinto, area senza presenza di fiamma); ciò affinché la SOUP/COR informi tempestivamente il COAU, ed entrambi prendano le necessarie decisioni sull’impiego delle risorse assegnate o da assegnare. 4.3. Il Capo equipaggio di velivolo di Stato L’equipaggio di un aeromobile di Stato, nell’ambito delle operazioni antincendio, opererà secondo le regole della Società/Ente di gestione e le indicazioni di questa procedura operativa. In particolare, gli aeromobili sotto giurisdizione civile potranno operare con le prerogative del traffico B.A.T. (Buster Air Traffic), così come previsto dalla pubblicazione A.I.P. Italia R.A.C. 1.2.2.(stralcio in All. “I”). Il Capo equipaggio del velivolo di Stato impegnato in attività di AIB qualora constati, in virtù dell’ampia visione dell’area interessata dall’incendio derivante dal suo punto di osservazione e in base alla sua personale esperienza, che l’incendio si trova nelle condizioni di entrare nella fase di bonifica, informa il COAU ed il Coordinatore delle operazioni ed attende la decisione di rimanere sull’incendio o di interrompere la missione. Qualora un equipaggio, durante il volo di trasferimento per raggiungere l’area di operazioni assegnata avvistasse un incendio, deve immediatamente rilevarne le coordinate/località, lo sviluppo e la pericolosità inoltrando tali informazioni sulla catena di C&C affinché il COAU decida eventualmente di dirottarlo sul nuovo incendio. La separazione tra più velivoli operanti nella stessa area operativa dovrà essere assicurata da ciascun capo equipaggio, che si avvarrà degli opportuni coordinamenti via radio, sino al contatto visivo con gli altri aeromobili, in assenza del quale il pilota non potrà operare sul fuoco. 4.4. Società ed Enti che operano per il Dipartimento (All. “L”) Le Società e gli Enti cui il Dipartimento della Protezione Civile ha affidato o noleggiato i velivoli garantiranno la presenza costante di un loro rappresentante presso il COAU al fine di contribuire ad una ottimale gestione dei velivoli e degli equipaggi, monitorizzando l’attività di volo in atto. Le Società e gli Enti che operano per il Dipartimento assicurano, attraverso le loro sale operative, il costante e continuo controllo tattico della missione secondo le modalità e procedure d’impiego previste, comunicando al COAU, in tempo reale, tutti i dati d’interesse ed importanti per un razionale ed ottimale impiego, quali: - ora e base di decollo; - ora d’ingresso in zona di operazioni (IN); - ora di uscita dalla zona di operazioni (OUT); - ora e base di atterraggio e/o di rifornimento; 8 - ore residue di volo per ciascuna componente del binomio macchina - pilota. Le Società e gli Enti che operano per il Dipartimento assicurano la disponibilità, la prontezza e la configurazione prevista (in particolare per il CL-415 e S-64 il rifornimento di estinguente per ogni decollo in missione AIB a meno di giustificati motivi). Entro le 22.00 inoltreranno al COAU i rapporti dell’attività effettuata e confermeranno le prontezze ricevute per la giornata successiva. 4.5. Comunicazioni 4.5.1. Comunicazioni telefoniche Considerata la responsabilità soggettiva ed oggettiva cui gli operatori del COAU sono soggetti, questi intratterranno contatti telefonici di tipo operativo unicamente con il personale di servizio presso le SOUP/COR o le sale operative delle Società o degli Enti gestori . Gli operatori del COAU hanno precise disposizioni, qui ufficialmente ribadite, di non prendere in considerazione contatti telefonici con chi non appartenga alla linea operativa, soprattutto quando gli stessi siano volti a perorare interventi aerei in favore di talune aree piuttosto che altre. Azioni in tal senso, qualora ritenute necessarie, devono essere ricondotte all’interno delle strutture regionali istituzionali e non devono frapporsi alla già complessa attività del COAU. 4.5.2. Collegamenti radio T.B.T. I collegamenti radio Terra-Bordo-Terra (T.B.T.) nell’area dell’incendio tra gli aeromobili dello Stato ed il Coordinatore a terra saranno effettuati sulle frequenze VHF aeronautiche assegnate: • 122.150 e 122.350 MHz (intero territorio nazionale); • 134.550 Mhz Lombardia e Emilia Romagna; • 128.500 Mhz Val d’Aosta, Piemonte, Liguria e Sicilia; • 118.775 Mhz Toscana e Umbria; • 118.525 Mhz Sardegna, Calabria, Puglia e Basilicata; • 119.025 Mhz Lazio; • 118.625 Mhz Campania; • 118.925 Mhz Abruzzo, Molise e Marche; • 141.100 e 142.500 Mhz (militare aereo, intero territorio nazionale, secondaria);. • 156.800 Mhz (canale 16 nautico per primo contatto con Capitaneria di Porto). Tutti i velivoli che operano sullo stesso incendio dovranno essere sintonizzati sulla medesima frequenza radio, scelta tra quelle sopraindicate, che deve essere riportata sulla scheda di richiesta di concorso aereo. Per evitare disguidi, in presenza di più velivoli antincendio statali e/o regionali che operano su due incendi limitrofi, è importante che l’operatore a terra utilizzi il nominativo radio riportato sulla scheda di richiesta di concorso. Il nominativo radio è costituito dalla sigla della provincia e da un numero di due cifre. 9 In caso di difficoltà nelle comunicazioni T.B.T. tra Coordinatore e gli aeromobili di Stato, le informazioni e le autorizzazioni potranno pervenire da chiunque (altri aeromobili, società esercente, ente ATS etc) su qualsiasi frequenza e banda, da ritenere formali ed esecutive se è riconosciuta l’autorità che le ha emanate. Quando non sia possibile stabilire il collegamento radio con l’aeromobile di Stato, il Coordinatore dovrà: - informare tempestivamente la SOUP; - informare gli eventuali altri mezzi aerei operanti in zona con i quali è in contatto. Qualora altri aeromobili siano in contatto radio con l’aeromobile di Stato, tramite loro il Coordinatore potrà dare informazioni ed autorizzare il lancio. Pertanto, l’aeromobile di Stato che non riuscisse a stabilire i collegamenti radio con il Coordinatore delle operazioni a terra dovrà rimanere fuori dalla zona di operazioni e richiedere al competente Ente ATS le informazioni circa eventuali altri aeromobili antincendio operanti nella zona. In caso affermativo tenterà il collegamento con questi mezzi che userà come "ponte" per poter ricevere le indicazioni e le autorizzazioni ad operare dal Coordinatore delle operazioni a terra. Se non risultassero informazioni di altro traffico aereo interessante l'area dell'incendio, l’aeromobile potrà entrare in zona e potrà iniziare ad operare solo dopo aver effettuato una congrua ricognizione sull’incendio, per poi lanciare se autorizzato. Qualora il Capo Equipaggio non ricevesse alcuna autorizzazione al lancio, lascerà l’area dell’incendio, tentando un contatto con la catena di C&C, per rientrare od essere deviato su altro incendio. 4.6. Limiti di sorvolo delle aree del fuoco Il sorvolo delle aree soggette ad incendio è rigorosamente limitato per gli aeromobili non coinvolti in attività AIB. Sull’AIP-ITALIA sezione RAC 1-2.2.2. sono riportate le limitazioni al sorvolo dell’area del fuoco da parte di velivoli non partecipanti all’attività A.I.B. All. “M”. 4.7. Fonti di approvvigionamento idrico Per il rifornimento d’acqua in mare o bacini idrici andranno rispettati i limiti operativi propri e le eventuali restrizioni nell’area del rifornimento. Nei porti ed entro i 500 mt dalla linea di costa il rifornimento potrà essere effettuato solo dopo che il pilota o il COAU avrà coordinato l’utilizzo con la Centrale Operativa della Capitaneria di Porto interessata, che verrà coinvolta anche nel caso in cui il pilota necessiti assistenza per sgombrare una zona di mare da barche o bagnanti. L’elenco relativo alle fonti di approvvigionamento idrico nelle acque interne per velivoli Canadair è riportato in All. “N”. I bacini idrici interni, ordinati per Regione, sono suddivisi in: CATEGORIA A: utilizzabili senza particolari limitazioni. L’ampiezza ed il livello dell’acqua è sufficiente a compiere lo “scooping” senza rischio. E’ comunque opportuna la ricognizione prima dello scooping per individuare eventuali ostacoli e la direzione del vento; CATEGORIA B: utilizzabili con limitazioni. E’ obbligatorio effettuare una ricognizione aerea accurata prima dello “scooping”, per valutare la lunghezza effettiva del bacino idrico e 10 la profondità (potrebbero essere variate dall’ultima ricognizione terrestre effettuata), nonché eventuali ostacoli che possono limitare l’avvicinamento e/o lo “scooping”. Sarà cura delle Regioni favorire l’utilizzo delle fonti idriche interne disponibili, facendo pervenire al COAU prima dell’inizio della campagna l’elenco aggiornato e le restrizioni permanenti e comunicando poi, tempestivamente, ogni variante ed ogni restrizione temporanea. Sarà cura del COAU comunicare tali informazioni alle Sale Operative degli Enti/Società di gestione. Alle stesse Regioni competono i rapporti con i responsabili di parchi e riserve perché notifichino le restrizioni, l’assenza di notifica pregiudica la possibilità di rimborso per gli eventuali danni provocati. La continua e tempestiva informazione agli equipaggi può essere perseguita, in aggiunta, pubblicando le restrizioni sul portale internet delle Regioni. Per quanto riguarda le restrizioni nelle acque costiere, nei porti e nel mare aperto, saranno consultati dagli equipaggi il “bollettino del mare” e gli “avvisi ai naviganti”. Per gli elicotteri sono disponibili le stesse fonti di cui sopra oltre a fonti di prelievo di piccole o medie dimensioni. Il prelievo da tali fonti deve essere autorizzato dal coordinatore delle operazioni di spegnimento. Qualora, ad insindacabile giudizio del Capo equipaggio dell’aeromobile di Stato, la fonte di rifornimento idrico fosse giudicata non idonea, il Coordinatore, in collaborazione con lo stesso Capo equipaggio, individuerà la fonte idrica alternativa. In ogni caso il prelievo di acqua è effettuato sotto la diretta responsabilità del Capo equipaggio. 4.8. Elettrodotti In presenza di elettrodotti attivi che possano essere coinvolti durante le fasi di lancio, ubicati a distanza inferiore ai 500 metri dal fronte del fuoco, con condizioni di rischio di elettrocuzione sul personale a terra, le SOUP dovranno chiederne la disattivazione secondo le norme operative trasmesse dalla Società TERNA S.p.A. (All. "N"), dando tempestiva comunicazione al COAU dell’avvenuta interruzione. Se l’elettrodotto non è disattivabile, per gravi motivi preventivamente rappresentati dall’Ente gestore della linea ad alta tensione (per esempio danni a strutture industriali, ospedaliere, ecc.) la SOUP lo dovrà notificare sulla scheda di richiesta di concorso aereo. In questo caso, il coordinatore delle operazioni a terra autorizzerà i lanci solo a distanza di sicurezza. In tale contesto ed in assenza di collegamenti radio T.B.T., il pilota del velivolo antincendio non è autorizzato al lancio. 4.9. Rapporti Le Società e gli Enti operanti per il Dipartimento inoltreranno al COAU, attraverso le loro sale operative, il riepilogo dell’attività giornaliera AIB effettuata, anche se negativa, secondo i formati previsti, entro le 22.00, via Fax/ E-mail. 11 ALL “A” CARATTERISTICHE DEI MEZZI AEREI COMPONENTI LA FLOTTA AEREA DELLO STATO UTILIZZATI IN OPERAZIONI A.I.B. TIPO DI CAPACITA’ CAPACITA’ AEROMOBILE MAX MAX CARICO CARICO ACQUA FOAM MODALITA’ RIFORNIMENTO ACQUA PRESTAZIONI Durata * MIX AIB Velocità trasferimento LT 6.000 LT 680 IN VOLO DA FONTE IDRICA IDONEA CON MANOVRA DI AMMARAGGIO 3h 00’ 300 Km/h CH 47 LT 6.300 NO IN VOLO DA FONTE IDRICA IDONEA CON SECCHIO SMOOKYE 2h 30’ 215 Km/h AB 212 LT 600 NO IN VOLO DA FONTE IDRICA IDONEA CON BENNA FLOSCIA 2h 00’ 200 Km/h AB 412 LT 1.000 NO IN VOLO DA FONTE IDRICA IDONEA CON BENNA FLOSCIA 2h 15’ 220 Km/h NH 500 LT 360 NO IN VOLO DA FONTE IDRICA IDONEA CON BENNA FLOSCIA 2h 00’ 200 Km/h LT 290 IN VOLO DA FONTE IDRICA IDONEA CON TUBO DI ASPIRAZIONE DA HOVERING O SNORKEL DINAMICO (PER PRELEVAMENTO IN MARE) CL 415 ERICKSON S64 E o F MODEL LT 9.000 2h 15’ 180 Km/h NOTE Il sistema di pescaggio è idoneo anche per prelevare acqua da laghi ghiacciati. * La durata della missione è la risultante di una media negli interventi sul fuoco (inferiore alla teorica autonomia oraria per un maggior uso del motore ed il carico trasportato). SCHEDA RICHIESTA CONCORSO AEREO AIB DATA SOUP/COR REGIONE………………... SCHEDA COAU N° SCHEDA N° A: DPC – COAU fax: 06-68202472 06-33220016 ORA ACCERT. INCEN. ORA DI RICEZIONE SOPPRESSIONE NOMENCLATURA A RISCHIO FRONTE DEL FUOCO LOCALITA’ HA HA INFRASTRUTTURE ELETTRODOTTI ALTRI OSTACOLI 1 VAL. AMB. UNICO mt. 1 SI 2 4 3 PIAN. NO DA DEFINIRE NO SI 4 E TELEF. PROVINCIA TIPOLOGIA TIPOLOGIA I I II II III III N E MOTIVO MANCATA ACCETTAZIONE ASSEGNAZIONE AEROMOBILI IV IV TIPO NOMINATIVO BASE ORARIO ASS. mt MODERATO COLL. FORTE MONT. IMPERVIA NOTE ATTIVI FILI A SBALZO FUNIVIE 3 DEBOLE QUOTA mt. SI 2 DIVERSI N° NO COORDINATE GEOGRAFICHE N COMUNE VAL. AMB. VENTO OROGRAFIA ZONA BONIFICA COORDINATE GEOGRAFICHE FOGLIO ……….. BRUCIATA FIRMA CONTENIMENTO COORDINATE UTM VEGET. UFFICIALE C.F.S. DI TURNO ORA RICH. AL COAU RICHIESTA PER ALL “B” NON ATTIVI IN DISATTIV. NO SI DA DETERM. NO SI DA DETERM. UFFICIALE COAU DI TURNO FIRMA ALTRO FONTE IDRICA PERSONALE E MEZZI PER HELI COORDINATORE SULL’INCENDIO NOTE PER VEL. NO SI RADIO TERMINE CONCORSO ORA NOMINATIVO 122.150 122.350 SQUADRE NO SI N° PERSONE AEROMOBILI NO SI NOME 141.110 142.500 NOTE RADIO ORA INCENDIO EFF.DI ASSETTI SI NO RILASCIATI DEVIATI ALTRO Segue ALL “B” MODALITA’ DI COMPILAZIONE DELLA SCHEDA La richiesta di concorso (scheda) è trasmessa al COAU, a mezzo fax, dalla SOUP/COR e sottoscritta dal personale di servizio richiedente o da un suo delegato che, pertanto, dovrà curare l’esattezza delle informazioni in esso contenute. L’orario ufficiale di ricezione da parte del COAU della scheda di richiesta di concorso aereo trasmessa dalle SOUP, è quello impresso sulla scheda dall’apparato FAX della Sala Operativa del COAU. Tutti i campi della scheda sono obbligatori . I dati sono da riferirsi al momento della richiesta. 1) Ora accertamento incendio 2) Ora richiesta al COAU 3) Scopo della richiesta 3) Coordinate 4) Nomenclatura 5) Vegetazione Indicare l’orario in cui la SOUP/COR è venuta a conoscenza dell’incendio. Indicare l’orario al momento dell’inoltro della scheda al COAU Indicare lo scopo per l’intervento degli aeromobili del DPC, sbarrando le diciture: Soppressione, Contenimento, Bonifica (eccezionalmente). Indicare le coordinate UTM o Geografiche del fronte del fuoco Indicare la località interessata dall’incendio, ove possibile come toponimo, specificando il Comune e la Provincia. Vegetazione Bruciata (ha). Indicare la superficie boscata già percorsa dal fuoco in ettari, Vegetazione a rischio (ha). Indicare la superficie boscata che potrebbe essere interessata dal fuoco. Valore ambientale. Indicare, barrando, il valore ambientale per l’importanza del settore a rischio secondo una valutazione su 4 livelli secondo la seguente leggenda: 1. basso: nessuna protezione, erbe, sterpaglie, arbusteti e macchia bassa; 2. medio: Parchi e Riserve Regionali, boschi e macchia alta; 3. alto: Parchi Nazionali, Riserve Statali, boschi vetusti e ad alta naturalità; 4. eccezionale: Riserve Integrali, specie particolarmente protette, aree di monitoraggio. Tipologia. Indicare, barrando, il tipo di vegetazione interessata dell’incendio secondo la seguente classifica a livelli: I. erba e sterpaglia; II. arbusti, bassa macchia e forteti degradati; III. alta macchia, cedui, frustaia di latifoglie, bosco di conifere di altezza inferiore a metri 2. Rimboschimenti; IV. bosco di conifere di altezza superiore a metri 2. 6) Fronte del fuoco (m) Indicare l’estensione in metri lineari del fronte del fuoco e precisare, altresì, se il fronte del fuoco è frazionato. In tal caso indicare il numero 7) Vento 8) Orografia della zona dei fronti e l’estensione riguarderà il fronte principale. Indicare l’eventuale presenza di vento, e, se presente, indicare qualitativamente l’intensità. Quota della zona. Indicare la quota dell’incendio in metri (sul livello del mare). Orografia. Barrare una delle quattro caselle disponibili. 9) Infrastrutture in zona 10) Elettrodotti. 11) Altri Ostacoli 12) Fonte idrica 13) Personale e Mezzi 14) NOTE Indicare se sono presenti infrastrutture o se il dato è in via di acquisizione. Se esistenti, indicare la tipologia: abitazioni sparse; in prossimità di centri abitati; industrie e/o indicare eventuali situazioni di pericolo; discariche; serbatoi di carburante e/o gas; polveriere. Indicare la presenza di elettrodotti. In caso affermativo indicare, barrando, se questi sono attivi, non attivi o in disattivazione. Con questi dati si danno ulteriori informazioni su possibili ostacoli che, riguardando essenzialmente la Sicurezza del Volo, dovrebbero già essere a conoscenza dell’equipaggio, ma la cui indicazione sono certamente di grande ausilio e che il Coordinatore andrà ad aggiornare al momento del contatto radio. Barrare la casella più appropriata. Indicare la fonte di approvvigionamento idrica più vicina al fuoco e idonea alla tipologia di aeromobile (elicottero, velivolo). Indicare il nominativo del coordinatore (costituito da sigla della provincia e numero progressivo) che opera sull’incendio e la frequenza radio VHF in AM (barrare quella da utilizzare) per i collegamenti Terra-Bordo-Terra (TBT) tra il Coordinatore del fuoco e gli aeromobili antincendio. Dovrà essere indicata l’entità del personale coinvolto nelle squadre a terra. Eventuali aeromobili già assegnati sull’incendio dalla SOUP/COR dovranno essere indicati col nominativo e con la frequenza radio, se diversa da quella del coordinatore. La scheda riserva un campo note che la SOUP utilizzerà in particolare per indicare i parchi, le aree protette e urbane a rischio e, eventualmente, la desiderabile tipologia e numero di aeromobili (la determinazione rimane una insindacabile decisione del COAU). PARTE COAU Per quanto riguarda la parte riservata al COAU, essa verrà compilata per l’assegnazione dell’aeromobile ed inoltrata all’Ente/Società di gestione degli aeromobili sotto la sua gestione. 1) Ora ricezione 2) Ufficiale CFS 3) Coordinate Geografiche Viene indicato l’orario impresso dal fax alla ricezione Viene indicato il nominativo ed apporrà la firma dopo l’analisi dei dati di competenza Se non già indicate, saranno desunte e trasformate da quelle UTM 4) Assegnazione Aeromobili - viene individuato un numero progressivo di scheda COAU a cui associare tutti gli interventi sullo stesso incendio (scheda SOUP/COR). - viene indicato ogni supporto (aeromobile) in termini di: o tipologia; o nominativo radio; o base di partenza; o orario di assegnazione (momento di inoltro fax all’Ente/Società di gestione 5) Mancata Accettazione Qualora la richiesta di supporto non venga soddisfatta, si indicherà il motivo e la scheda sarà ri-inviata alla SOUP/COR richiedente. 6) Ufficiale COAU o Viene indicato il nominativo dell’Ufficiale di turno o del Coordinatore; Coordinatore con la firma si assume la responsabilità dell’analisi e dell’assegnazione. Dopo la firma, la scheda viene inviata all’Ente/Società di gestione degli aeromobili assegnati; ma verrà inviata ad ogni successiva assegnazione di aeromobili sullo stesso incendio poiché assume il valore di “ordine di missione”. 7) Termine Concorso Sarà indicato: Aereo - l’orario comunicato dalla SOUP/COR; - lo stato dell’incendio al momento del termine del concorso aereo. Se l’incendio è spento o in bonifica, ciò può definire anche la motivazione del cessato concorso; - ulteriori motivazioni possono essere: scadenza delle effemeridi, il rilascio o la deviazione degli aeromobili assegnati, od altro. 9) NOTE Campo libero per annotazioni per ampliare le indicazioni dei campi precedenti o per una mancata assegnazione Segue ALL. “B” COMUNICAZIONI Capo Ufficio Gestione delle Emergenze 066820-2547 Coordinatore COAU 066820-2286 SETTORE AEREO Capo Sala (Ufficiale di turno) Assistente SETTORE METEO 066820-2288 Veglia Meteo 066820-2398 066820-2525 066820-2287 Ufficiale CFS 066820-2289 0633219679 0633219795 Funzionario CNVVF 066820-2212 Capitaneria di Porto 066820-4317 FAX COAU 066820-2472 FAX 0633220016 METEO E-MAIL: [email protected] COAU 066820-2987 E-MAIL:[email protected] METEO ALL ”C” ELEMENTI DI VALUTAZIONE PER LA L’ASSEGNAZIONE E LA SCELTA DI UNO SPECIFICO AEROMOBILE Seppur non esaustivi, gli elementi da valutare per la scelta del più idoneo ed opportuno vettore aereo su un incendio sono: 1. In relazione all’incendio a. b. c. d. Tipo di vegetazione ( in livelli da I a IV) bruciata ed a rischio Valori ambientali ( in livelli da 1 a 4) perduti ed a rischio Situazione operativa in corso e suo possibile sviluppo Priorità dell’obiettivo da proteggere 2. In relazione alle risorse a. b. c. d. N° e tipo di aeromobili disponibili Dislocazione rispetto all’incendio Tipologia e distanza dal fuoco della fonte idrica utilizzabile Vettori già assegnati all’incendio 3. In relazione all’ambiente a. b. c. d. Orografia Condizioni meteorologiche Tempo mancante alle effemeridi Ostacoli a bassa quota ALL ”D” CRITERI DI PRIORITA’ SULLE RICHIESTE DI CONCORSO AEREO Difronte a numerosi incendi e limitate risorse aeree disponibili, si procederà con una prioritizzazione delle richieste, assegnando priorità massima alla salvaguardia della vita umana e alla tutela dell’ambiente naturale. Pertanto, per assegnare una corretta priorità, indicata sotto in ordine decrescente, deve essere ogni volta precisato se l’area interessata dal fuoco è: • limitrofa a zone abitate ed altre zone boscate e/o cespugliate con presenza di case e/o altre strutture civili, industriali e/o limitrofa a grandi arterie stradali • interna e/o limitrofa a parchi nazionali e/o regionali, aree protette sottoposte a tutela ambientale o di particolare pregio • tale da minacciare persone, strutture abitative, industriali, commerciali, beni culturali ed architettonici • interessata da vento per cui la propagazione del fuoco si sviluppa in modo sensibile a vista • inaccessibile da terra per ostacoli naturali, per assenza di strade, per impraticabilità di piste forestali • Un giovane rimboschimento • Un bosco di conifere Tale indicazione permette di percepire il rischio in gioco, togliendo ogni incertezza nell’avanzare la richiesta di contrastare il fuoco con gli aeromobili di Stato. ALL. ”E” PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE Ufficio Gestione delle Emergenze DA:DPC - COAU A ENTE/SOCIETA’ ……………….. info: SOUP/COR ……………… Via Vitorchiano, 4 ROMA (TEL. 06/68202288)(FAX 06/68202472) (TEL. ………………..) (FAX …………………) (TEL. ……………) (FAX ……………..) OGGETTO: ORDINE DI MISSIONE PER ATTIVITA’ AIB PREVENTIVA. RIFE: DIRETTIVA AIB 2006 1. CONSIDERATA LA SITUAZIONE AMBIENTALE SU ……. E L’ALTISSIMO RISCHIO INCENDI, SI RICHIEDE UNA MISSIONE: a. SCOPO: (selezionare una voce: SORVEGLIANZA, RICOGNIZIONE, SORVEGLIANZA ARMATA, RICOGNIZIONE ARMATA); b. AREA: (indicare l’area come territorio definito, come poligonale con vertici su paesi definibili, superficie circoscritta in un cerchio di raggio da indicare etc.); c. TIPO AEROMOBILE E CONFIGURAZIONE: (se necessario specificare) d. TEMPO: (di decollo o d’inizio della sorveglianza sull’area); e. DURATA: (indicare la permanenza in zona; ciò potrebbe richiedere un successivo velivolo); f. COMUNICAZIONI: FREQUENZE E CONTATTI (quelle standard a meno di specifiche esigenze) g. RAPPORTI: RIPORTARE IMMEDIATAMENTE AL COAU I DATI DI LOCALIZZAZIONE DI UN INCENDIO E QUALSIASI ALTRO DATO CHE PUO’ ESSERE UTILE ALL’INTERVENTO (Può essere richiesto al rientro dell’equipaggio un rapporto post-missione) h. AUTORIZZAZIONI: (in caso di sorveglianza e ricognizione armate indicare esplicitamente se l’autorizzazione al lancio è concessa preventivamente o soggetta a condizioni, poiché molto probabilmente la missione non sarà controllata dal Coordinatore a terra. In quest’ultimo caso il testo potrebbe essere: “al fine di precludere un rapido estendersi di un incendio, qualora il capo equipaggio ritenga di intervenire, dopo aver comunicato la sua localizzazione, dovrà notificare le sue intenzioni e, fatte salve le condizioni previste dalle disposizioni in atto, attuando tutte le misure cautelative per la salvaguardia di beni e persone, potrà attaccare il fuoco anche senza un contatto radio a terra, a meno di ricevere via radio un diniego”). IL DIRETTORE DELL’UFFICIO GESTIONE DELLE EMERGENZE (Dott. Marcello FIORI) ALL “F” MODELLO DI COMUNICAZIONE ALLE CAPITANERIE DI PORTO Qualifica di precedenza Ordinario Urgente Spazio riservato al Centro trasmissioni Classifica di segretezza Non Classificato Riservato Segreto Ora di Ricezione Ora di Trasmissione Sistema Telex X di trasmissione Fono Corr Note dell’operatore FAX X X DATA _______________________2004 DA (From): A (To): CAPITANERIA DI PORTO DI _____________________________ FAX ________________ PERCO: MARICOGECAP C.O. FAX 06/59084793 - 5922737 DIREZIONE MARITTIMA DI ___________________________ FAX ________________ OGGETTO: si comunica che per operazioni antincendio il localita’ _______________________________ ___________________________________________________________ il velivolo denominato ___________________________________ e’ previsto giungere in zona alle ore __________/B tale velivolo dovra’ effettuare rifornimento idrico in mare nei pressi di ______________ _______________________________________________________________________________ _ dove e’ pertanto necessario predisporre le opportune misure di sicurezza/vigilanza . al fine di individuare esattamente la zona di ammaraggio per l’operazione di approvvigionamento idrico, codesta capitaneria provveda tramite comunicazioni dirette con il velivolo o tramite lo scrivente al n° ________ Visto: Si autorizza la trasmissione del msg. FIRMA NUMERO DI PAGINE, COMPRESA LA PRESENTE: ___1 (uno)___Il presente telefax costituisce comunicazione agli effetti di cui all’art. 6 legge 30.12.1991, n° 412. ALL. “G” COMPETENZE NELLA RICHIESTA DI CONCORSO AEREO ED ASSEGNAZIONE DI UN AEROMOBILE ORGANISMO SOUP/COR COAU SALA OPERATIVA Enti/Società esercenti AZIONE DA SVOLGERE Invia al COAU la scheda di richiesta di concorso aereo Mod. “B”COAU, completa di tutti i dati, indicando la priorità di intervento in caso di più richieste Aggiorna il COAU (rappresentante CFS) sullo stato dell’incendio e sui dati della relativa scheda Ricevuta la richiesta valuta le informazioni trasmesse secondo i parametri indicati nell’All.”C”; Su un preavviso delle SOUP pre-allerta l’Ente/Società di gestione che potrebbe essere successivamente interessato; Completa la valutazione della situazione in atto, tenendo conto dei criteri generali dell’All. “D”, assegna gli aeromobili e invia, secondo pertinenza, l’ordine di missione alle sale operative presso: - Reparti per gli elicotteri delle Forze Armate - COA URBE per gli elicotteri del Corpo Forestale dello Stato - VVF-Viminale* per gli elicotteri del Corpo Naz. Vigili del Fuoco - SOREM per i Canadair CL-415 - E.A.C. per gli Erickson S64 *Nota: i mezzi del CNVF saranno resi disponibili fatti salvi gli impegni istituzionali Ricevuta la richiesta di concorso aereo emana l’ordine di volo agli aeromobili assegnati e comunica al COAU l’ora di decollo degli stessi Assicura il costante controllo tattico della missione in relazione alle esigenze di impiego fornendo al COAU le seguenti informazioni, per ciascuna sortita: ora di decollo; ora di ingresso in zona di intervento (IN); ora di uscita dalla zona di intervento(OUT); ora e base di atterraggio; ore residue di volo; effettua i necessari coordinamenti con gli Enti del traffico aereo; tiene costantemente aggiornato il COAU sull’operatività degli aeromobili in prontezza ed in volo. ALL. “H” MESSAGGIO DELLE PRONTEZZE OPERATIVE ALL ”I” AIP – ITALIA STRALCIO RAC .1.2 1.2.2 Operazioni di sicurezza pubblica, dogana e protezione civile in attività di pronto intervento. 1.2.2.1.1 Se l’attività degli aeromobili di stato in servizio di sicurezza pubblica, dogana e protezione civile (Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, Capitanerie di Porto, Protezione Civile e Corpo Forestale dello Stato), assume caratteristiche di pronto intervento: a. il pilota integrerà il proprio nominativo radio con l’identificativo “BAT” (Buster Air Traffic) dandone immediata comunicazione all’Ente ATS con cui è in contatto radio; b. i servizi del traffico aereo forniti ai voli GAT in relazione alla classe di spazio aereo impegnato, potrebbero risultare incompleti in quanto gli Enti ATS interessati possono non essere a conoscenza, in tutto o in parte, dell’area di impegno e delle relative modalità di utilizzazione, stante le finalità e le caratteristiche di urgenza e possibile riservatezza dell’attività operativa svolta 1-2.2.2. Voli per lo spegnimento di incendi boschivi Disposizione DGAC 42/739/r1/6-1 del 28/05/97. In caso di incendi boschivi l’area del fuoco può essere sorvolata da ACFT militari o civili partecipanti alle operazioni di spegnimento. In funzione della classificazione dello spazio aereo i piloti non partecipanti alle operazioni di spegnimento dovranno osservare le seguenti procedure: a. Negli spazi aerei di Classe A,C e D è proibito volare al disotto di 2500 FT AGL all’interno di un’area di 2 NM dal fuoco. NOTA: Se un CTR è interessato dal fuoco, le SID’s le STARs e le procedure di avvicinamento potrebbero essere temporaneamente sospese o modificate. b. Negli spazi aerei di Classe E, F e G è proibito volare al di sotto di 3000 FT AGL all’interno di un area di 5 NM dal fuoco. I piloti dovranno tenersi ben fuori dall’area ed usare la massima cautela durante le operazioni di volo condotte in prossimità della suddetta area allo scopo di non interferire con eventuali aeromobili impegnati nelle operazioni di spegnimento dell’incendio. Gli ACFT partecipanti alle operazioni di spegnimento avranno la priorità su tutti gli altri. ALL. “L” ENTI/SOCIETA’ DI GESTIONE DEI MEZZI AEREI TIPO DI AEROMOBILE ENTE CL 415 SOREM CH 47 AB-205 E.I. CONTROLLO SALA OPERATIVA CIAMPINO SALA OPERATIVA VITERBO C.F.S. COA URBE VV.F. VV.F.VIMINALE COM.DI VOLO VV.F AB 212 M.M. SALA OPERATIVA LUNI o CATANIA NH 500 C.F.S. COA URBE AB 412 ERICKSON S64 EUROPEAN AIR-CRANE CFS SALA OPERATIVA FIRENZE COA URBE ALL. “M” BACINI IDRICI IDONEI PER VELIVOLI CANADAIR CL 415 INDICE GENERALE PER REGIONI Categoria A senza limitazioni, B con limitazioni. REGIONE LAGO CATEGORIA ABRUZZO Barrea B Bomba A Campotosto A Camastra B Pietra di Pertusillo B S.Giuliano A BASILICATA Senise B Serra Corvo B Ampollino A Angitola B Arvo A Cecita A CAMPANIA Patria B EMILIA ROMAGNA Suviana B FRIULI Cavazzo B LAZIO Albano B CALABRIA Bolsena Bracciano A A Caprolace B Fogliano B Fondi A COORDINATE N E 41°46’ – 13°58’ 41°59’ – 14°22’ 42°32’ – 13°23’ 41°59’ – 14°22’ 42°32’ – 13°23’ 40°36’ – 16°30’ 40°10’ - 16°21’ 40°51’ – 16°14’ 39°12’ – 16°37’ 38°44’ – 16°14’ 39°14’ –16°30’ 39°22’ – 16°31’ 40°56’ – 14°02’ 44°08’ – 11°02’ 46°20’ – 13°04’ 41°45’ – 12°39’ 42°35’ – 11°56’ 42°08’ – 12°12’ 41°21’ – 12°58’ 41°24’ – 12°53’ 41°20’ – 13°19’ Lungo B Sabaudia B Salto A Turano B Vico A LIGURIA Brugnetto (privato) B LOMBARDIA Annone B Cancano Comabbio A Como A D. lei A Endine B Gallo B Iarlate A Idro A Iseo A Lugano A Mezzola MARCHE B A Monate B Montespulga B Pusiano A Varese B Castreccione B 41°16’ – 13°24’ 41°16’ – 13°02’ 42°15’ - 13°04’ 42°13’ – 12°57’ 42°19’ – 12°11’ 44°32’ – 09°11’ 45°48’ – 09°21’ 46°32’ – 10°16’ 45°46’ – 08°41’ 45°52’ – 09°09’ 46°26’ – 09°26’ 45°47’ – 09°56’ 46°35’ – 10°10’ 45°49’ – 09°23’ 45°46’ – 10°31’ 45°46’ – 10°04’ 46°01’ – 09°04’ 46°12’ – 09°26’ 45°48’ – 08°40’ 46°29’ – 09°21’ 45°48’ – 09°16’ 45°49’ – 08°44’ 43°22’ – 13°09’ Gerosa B MOLISE Guardialfiera A PIEMONTE Candia B Ceresole B D’orta A Maggiore A Mergozzo B Viverone PUGLIA SARDEGNA A Alimini Grande B Capaciotti B Lesina B Mare Piccolo A Occhito A Serra Corvo B Varatio A Alto Flumendosa B Casaraccio B Coghinas A Gusana B Liscia B Monte Pranu A Monteleone B Mulargia A 42°54’ – 13°23’ 41°49’ – 14°50’ 45°20’ – 07°55’ 45°26’ – 07°13’ 45°49’ – 08°23’ 45°54’ – 08°24’ 45°57’ – 08°28’ 45°25’ – 08°02’ 40°12’ – 18°26’ 41°10’ – 15°47’ 41°53’ – 15°25’ 40°29’ – 17°18’ 41°33’ – 14°37’ 40°51’ – 16°14’ 41°52’ – 15°44’ 39°56’ – 09°27’ 40°55’ – 08°13’ 40°45’ - 09°03’ 40°08’ –09°12’ 41°00’ – 09°17’ 39°05’ – 08°37’ 40°29’ – 08°33’ 39°37’ – 09°14’ SICILIA TOSCANA Omodeo B Pattada B Posada B Stagno Cabras B Stagno Pilo B Stagno S. Giusta B Stagno Tortoli B Ancia B Arancio B Birillo B Piana Albanesi B Poma A Pozzillo B Raffo Rosso B Rubino B Trinità B Bilancino B Roffia B Massaciuccoli B Monte Doglio B TRENTINO A.A. Ledreo B Levico B Molveno B 40°08’ – 08°55’ 40°35’ – 09°10’ 40°38’ – 09°35’ 39°57’ – 08°29’ 40°51’ – 08°17’ 39°52’ – 08°35’ 39°56’ – 09°40’ 37°50’ – 14°33’ 37°39’ – 13°05’ 37°08’ – 14°42’ 37°59’ – 13°18’ 37°59’ – 13°06’ 37°40’ – 14°35’ 37°06’ – 14°19 37°43’ – 12°43’ 37°42’ – 12°45’ 43° 58’ – 11°17’ 43°43’ – 10°50’ 43°50’ –10°20’ 43°36’ – 12°04’ 45°52’ – 10°45’ 46°01’ –11°17’ 46°08’ –10°58’ UMBRIA VENETO Resia A S, Giustina B Zoccolo B Piediluco B Trasimeno A Garda A Mis B Burano B Laguna di Ponente B Laguna di Levante B Pieve di Cadore B S. Croce A Canale Spignon A Canale Fisolo A Canale S.Feline tratto a A nord isola la Salina Canale S.Feline tratto a A sud isola la salina Corridoio Lido Corridoio Pellestrina A A 46°48’ –10°32’ 46°22’ – 11°04’ 46°32’ –10°58’ 42°32’ – 12°45’ 43°08’ –12°06 45°46’ – 10°47’ 46°10’ – 12°04’ 42°24’ – 11°23’ 42°27’ – 11°12’ 42°26’ – 11°13’ 46°26’ – 12°23’ 46°07’ – 12°20’ 45°20’- 12°17’ 45°20’ – 12°18’ 45°30’ – 12°28’ 45°29’ – 12°28’ 45°24’- 12°24’ 45°17’ - 12°20’ ALL. “N” NORME PER LA DISATTIVAZIONE ELETTRODOTTI Codifica IO400DC Istruzione Operativa Rev. N° 01 Pag. 1 di 10 del 19/05/06 Disattivazione di linee aeree a 380-220-150-132 kV in occasione di incendi boschivi Norme Operative Storia delle revisioni Rev. n° Data 01 19/05/06 Descrizione Modifiche dovute alla cessione del ramo di azienda Dispacciamento a Terna e nuova organizzazione. Inserito paragrafo n. 8. Redatto Redatto Verificato Verificato Approvato A. Pascucci G. di Leva A. Pascucci G. di Leva C. Sabelli DIS G. Lignola DIS TER DIS A. Tromboni TER Incendi Boschivi-IO400DC-r01 Istruzione Operativa Codifica IO400DC Disattivazione di linee aeree a 380-220-150-132 kV in occasione di incendi boschivi – Norme operative Rev . N° 01 Pag. Sommario 1. Scopo del documento .......................................................................................................................... 3 2. Campo di applicazione del documento .............................................................................................. 3 3. Definizioni e sigle.................................................................................................................................. 3 4. Richiesta di disattivazione da UR a CR e valutazioni di sicurezza .................................................. 4 4.1. Disattivazione senza gravi conseguenze ............................................................................................ 4 4.2. Disattivazione con gravi conseguenze................................................................................................ 4 5. Disattivazione della linea AT................................................................................................................ 5 5.1. Disattivazione senza gravi conseguenze ............................................................................................ 5 5.2. Disattivazione con gravi conseguenze................................................................................................ 5 6. Conferma di disattivazione della linea................................................................................................ 5 7. Superamento delle distanze di sicurezza........................................................................................... 6 8. Richiesta di tempestivo rientro in servizio della linea esclusa........................................................ 6 9. Ripresa del servizio .............................................................................................................................. 6 2 di 10 Istruzione Operativa Codifica IO400DC Disattivazione di linee aeree a 380-220-150-132 kV in occasione di incendi boschivi – Norme operative 1. Rev . N° 01 Pag. 3 di 10 Scopo del documento Scopo del documento è definire le modalità operative per le richieste di disattivazione di linee aeree ad alta tensione (AT) effettuate dalle Unità preposte allo spegnimento di incendi boschivi (vedi diagramma di flusso allegato). Se le modalità di spegnimento comportano la necessità di superamento delle distanze di sicurezza della linea AT occorre procedere secondo le norme vigenti contro i rischi da elettrocuzione. 2. Campo di applicazione del documento Il presente documento si applica alle linee aeree a tensione 380, 220, 150 e 132 kV ed a quelle linee a tensione inferiore controllate dal Territorio Dispacciamento/CR. 3. Definizioni e sigle Ai fini del presente documento, si adottano le seguenti sigle e definizioni: • UR: Unità Richiedente la disattivazione di elettrodotti (SOUP-Sala Operativa Unificata Permanente, COPCOR/Centro Operativo Provinciale-Regionale della Protezione Civile, Corpo Forestale dello Stato, Vigili del Fuoco, Carabinieri, etc.); • DSC/DIS-CNC: Dispacciamento e Conduzione/Dispacciamento/Centro di Controllo Nazionale (per brevità CNC) - Terna S.p.A., responsabile del controllo della rete elettrica AAT – AT sul territorio nazionale; • DSC/TER-CR: Dispacciamento e Conduzione/Territorio Dispacciamento/Centro Ripartizione (per brevità CR) - Terna S.p.A., responsabile del controllo della rete AT sul territorio nel quale è in corso un incendio boschivo; • CO: Centro Operativo competente del telecomando (o del comando) degli organi di manovra posti agli estremi dell’elettrodotto AT interessato dall’incendio boschivo [ad esempio: il CTI di Terna, il C.O.AT/MT di ENEL Distribuzione, il CEI/DOTE di RFI (Ferrovie dello Stato), Altri Titolari e/o Distributori, etc.]; • UC: Unità Consegnataria (società proprietaria o che ne ha disponibilità) della linea AT interessata da un incendio boschivo; • Disattivazione (o disalimentazione o messa fuori servizio) di linea aerea AT o di un suo tronco: apertura degli interruttori agli estremi della linea stessa oppure agli estremi attivi della linea che alimenta il tronco da disattivare (linea a tre o più estremi); • Disattivazione di linea AT senza gravi conseguenze: disattivazione di una linea AT che non comporta disalimentazioni di utenza né gravi conseguenze per l'esercizio della rete AT; • Disattivazione di linea AT con gravi conseguenze: disattivazione di una linea AT che comporta disalimentazione di utenza o comunque gravi conseguenze per l'esercizio della rete AT, portando la rete elettrica in uno stato di criticità. Istruzione Operativa Codifica IO400DC Disattivazione di linee aeree a 380-220-150-132 kV in occasione di incendi boschivi – Norme operative 4. Rev . N° 01 Pag. 4 di 10 Richiesta di disattivazione da UR a CR e valutazioni di sicurezza Per ottenere la disattivazione di una linea AT interessata da un incendio, l'UR deve inviare la richiesta al CR di competenza. Qualora tale richiesta pervenga ad altra unità, quest’ultima unità, se non in grado di trasferire la comunicazione al CR, deve invitare l'UR a rivolgersi al CR. La richiesta viene registrata dal CR sul modulo IB1 (vedi allegato), che assume valore di fonogramma. Tale modulo riporta le informazioni fornite dalla UR richiedente: alcune di carattere generale (nominativo del richiedente e luogo dell'incendio) e altre più specifiche orientate alla possibile individuazione della linea da disalimentare. Poiché la disattivazione della linea in caso di incendio boschivo riveste in generale carattere di urgenza, la possibile individuazione della stessa si basa, nella fase iniziale, sulle informazioni fornite dalla UR. Il preciso riconoscimento dell’elettrodotto è possibile solo dopo che personale della UC si è recato sul posto e ciò richiede tempi più lunghi, spesso incompatibili con le necessità manifestate dalla UR. Nel caso in cui le notizie fornite dalla UR non siano sufficienti ad individuare la linea in oggetto, il CR attende il preciso riconoscimento da parte del personale della UC, di cui viene chiesto l’intervento, prima di procedere secondo le successive fasi della presente normativa. Il CR fa sempre riferimento al Centro Operativo (CO) appartenente all’Unità Consegnataria (UC) della linea interessata dall’incendio, al fine della sua precisa individuazione. Qualora il Centro Operativo (CO) responsabile delle manovre appartenga ad Unità diversa dalla UC della linea (es.: Distributore, etc.), il CR interessa la UC competente, tramite il Centro Operativo della medesima UC, per le azioni finalizzate al preciso riconoscimento della linea ed in pari tempo informa della situazione in corso anche il CO responsabile delle manovre. 4.1. Disattivazione senza gravi conseguenze TERNA (CNC e CR) effettua la valutazione in merito alle conseguenze della disalimentazione richiesta sulla gestione del sistema elettrico. Il CR, qualora la disattivazione della linea non comporti gravi conseguenze per l'esercizio della rete, trasmette copia del mod.IB1 al CO competente per la messa fuori servizio della linea come da richiesta UR. Il CR invia copia del mod.IB1 anche al CO dell’Unità Consegnataria della linea (se i CO interessati appartengono a società distinte), al fine di inviare personale sul posto. 4.2. Disattivazione con gravi conseguenze Qualora la valutazione effettuata da CNC e CR rilevi che la disattivazione della linea comporta gravi conseguenze per l’esercizio della rete, il CR trasmette alla Prefettura competente un fax, per informarla della richiesta pervenuta dalla UR, precisando le conseguenze di tale manovra sull’esercizio del sistema elettrico, chiedendone altresì la formalizzazione tramite stesso mezzo. Contemporaneamente il CR allerta il CO dell’Unità Consegnataria della linea, al fine di inviare personale dell’UC sul luogo dell’incendio ed informa dell’evento in corso il CO interessato alle manovre (CO distinti). Il Istruzione Operativa Codifica IO400DC Disattivazione di linee aeree a 380-220-150-132 kV in occasione di incendi boschivi – Norme operative Rev . N° 01 Pag. 5 di 10 CO dell’Unità Consegnataria della linea richiede l’invio di un responsabile dell’UC stessa sul luogo dell’incendio, con il compito di effettuare il preciso e tempestivo riconoscimento della linea, fornendo tutte le informazioni utili per facilitarne l’individuazione. In questo caso la disattivazione potrà essere attuata solo dopo l’identificazione certa della linea da parte dell’UC. Nel caso di mancata conferma da parte della Prefettura, la procedura è da intendersi interrotta. 5. Disattivazione della linea AT 5.1. Disattivazione senza gravi conseguenze Ricevuta copia del mod. IB1 da parte del CR, il CO competente per le manovre, in accordo con il CR, provvede alla disattivazione della linea AT individuata sulla base delle informazioni fornite dalla UR. Il CO dell’Unità Consegnataria richiede l'invio di un responsabile della UC medesima sul luogo dell'incendio. Inoltre comunica all'UC il nominativo (riportato sul mod. IB1) del referente della UR sul posto dell'incendio. 5.2. Disattivazione con gravi conseguenze Ricevuta conferma dalla Prefettura, il CR trasmette il modello IB1 al CO dell’Unità Consegnataria. Questo richiede l’invio di un responsabile dell’UC stessa sul luogo dell’incendio, con il compito di effettuare il preciso e tempestivo riconoscimento della linea, fornendo tutte le informazioni utili per facilitarne l’individuazione. Comunica, altresì, il nominativo del referente della UR riportato sul mod. IB1 al responsabile dell’UC. Nel caso in cui siano interessati CO distinti, il CR invia il mod. IB1 anche al CO competente per le manovre. Ricevuta comunicazione dal responsabile dell’UC sull’esatta identità della linea interessata dall’incendio, il CR richiede al CO competente per le manovre di disattivare la linea in questione. Nel caso di mancata conferma da parte della Prefettura, la procedura è da intendersi interrotta. 6. Conferma di disattivazione della linea La disattivazione della linea viene confermata alla UR richiedente a mezzo fonogramma (vedi mod. IB2). Se l’individuazione della linea è avvenuta solo sulla base delle notizie fornite dalla UR, nell'ambito di tale fonogramma si fa presente alla UR che, pur essendo stata esaudita la richiesta di messa fuori servizio, la linea interessata dall'incendio viene chiaramente individuata solo dopo conferma da parte del personale della UC che sta intervenendo sul luogo. In ogni caso devono essere mantenute le distanze di sicurezza dall'elettrodotto. Nel caso in cui gli interruttori da manovrare per disattivare la linea richiesta siano telecomandati da CO diversi, la conferma di disattivazione all'UR sarà data dal CO dell'Unità Consegnataria della linea (o del tratto di essa) interessata dall'incendio, dopo notifica, avvenuta apertura, da parte di altro CO. Istruzione Operativa Codifica IO400DC Disattivazione di linee aeree a 380-220-150-132 kV in occasione di incendi boschivi – Norme operative Rev . N° 01 Pag. 6 di 10 Se i CO interessati alle manovre agli estremi della linea fanno capo alla medesima UC, è l’UC stessa a definire il CO incaricato di confermare alla UR la disattivazione della linea, dopo notifica, avvenuta apertura, da parte altro CO. Qualora entrambi gli estremi della linea siano manovrati da un CO non appartenente alla Unità Consegnataria, la conferma di disattivazione all’UR viene formalizzata da detto CO che ha eseguito le manovre per la disattivazione. 7. Superamento delle distanze di sicurezza Se le modalità di spegnimento comportano la necessità di superamento delle distanze di sicurezza dalla linea AT, l'UR deve richiedere all'incaricato dell'UC, non appena presente sul posto, la possibilità di operare nelle immediate vicinanze dell'elettrodotto. In tal caso si deve procedere secondo le norme vigenti contro i rischi da elettrocuzione. 8. Richiesta di tempestivo rientro in servizio della linea esclusa Qualora durante il fuori servizio dell’elettrodotto interessato dall’incendio, le condizioni di funzionamento del sistema elettrico evolvessero verso uno stato di criticità, il CR competente per azione, solleciterà lo svolgimento delle operazioni di spegnimento in corso, richiedendo successivamente il rientro in servizio della linea oggetto dell’esclusione al fine di ristabilire condizioni di funzionamento in sicurezza del sistema stesso. In tal caso l’UR invierà al CO di competenza il modulo IB2 per confermare la sospensione dello spegnimento dell’incendio e quindi la possibilità di far rientrare in servizio la linea. 9. Ripresa del servizio Nel caso in cui non sia stato necessario applicare la procedura contro i rischi da elettrocuzione e la linea non sia stata interessata dall'incendio, la linea viene rimessa in servizio dopo la dichiarazione, da parte dell'UR richiedente, che le operazioni di spegnimento dell'incendio sono state completate. Dal punto di vista formale detta comunicazione dell'UR richiedente viene registrata, a cura del CO, sul medesimo modulo IB2 (Fine Intervento) che assume valore di fonogramma. In mancanza di questo fonogramma, la linea viene rimessa in servizio solo dopo conferma da parte dell'UC. Qualora le operazioni di spegnimento abbiano richiesto l'applicazione della procedura contro i rischi da elettrocuzione la rimessa in servizio della linea può avvenire unicamente seguendo la procedura suddetta. Istruzione Operativa Codifica IO400DC Disattivazione di linee aeree a 380-220-150-132 kV in occasione di incendi boschivi – Norme operative SI Rev . N° 01 Pag. 7 di 10 Codifica Istruzione Operativa IO400DC Disattivazione di linee aeree a 380-220-150-132 kV in occasione di incendi boschivi – Norme operative Rev . N° 01 Pag. Dispacciamento e Conduzione Territorio Dispacciamento Centro Ripartizione di………… Modulo IB1 Territorio Dispacciamento/CR di DISATTIVAZIONE DI LINEA AEREA A CAUSA DI INCENDIO BOSCHIVO RICHIESTA N° in data Il Sig. alle ore del di (Prot. Civile, VV.FF., Corpo For., Altri) reperibile in località Comune di presso Provincia di numero telefonico ha comunicato che in località Comune di Provincia di si è verificato un incendio per cui ha richiesto a questa Sala Controllo la messa fuori servizio della linea elettrica contraddistinta da: (Numero di codice, denominazione, numero elementi catena isolatori, vicinanza strade, fiumi, ecc.) L’incaricato dell’Unità Consegnataria avrà come referente, sul posto dell’incendio, il Sig. del (Prot. Civile, VV.FF., Corpo For., Altri) Firma del Capo Turno ANALISI DELLA RICHIESTA DA PARTE DEL CR In base alle informazioni ricevute la linea è ritenuta essere: (Numero di codice e denominazione) La messa fuori servizio della linea comporta disalimentazioni di utenza o gravi conseguenze per l’esercizio della rete? SI NO (Sbarrare la voce d’interesse) E’ confermata la richiesta di messa fuori servizio da parte del Prefetto o Autorità Pubblica? SI NO (Sbarrare la voce d’interesse) Firma del Capo Turno 8 di 10 Codifica Istruzione Operativa IO400DC Disattivazione di linee aeree a 380-220-150-132 kV in occasione di incendi boschivi – Norme operative Rev . N° 01 Pag. 9 di 10 Modulo IB2 Centro Operativo di DISATTIVAZIONE DI LINEA AEREA A CAUSA DI INCENDIO BOSCHIVO CONFERMA in data alle ore Il Sig. del CO di (Nominativo Capo Turno) comunica al Sig. del (Prot. Civile, VV.FF., Corpo For., Altri) che alle ore del è stata messa fuori servizio la linea : (Numero di codice e denominazione) in base alle informazioni fornite nella richiesta n. ore del formulata alle al CR di Fa inoltre presente che la linea è stata individuata da personale dell’Unità Consegnataria intervenuto sul luogo. Fa inoltre presente che pur essendo stata esaudita la richiesta citata, la linea interessata dall’incendio sarà chiaramente individuata dopo conferma da parte di personale dell’Unità Consegnataria che sta intervenendo sul luogo. DEVONO ESSERE COMUNQUE MANTENUTE LE DISTANZE DI SICUREZZA DALL’ELETTRODOTTO Firma del Capo Turno FINE INTERVENTO in data alle ore Il Sig. del (Prot. Civile, VV.FF., Corpo For., Altri) di comunica al Sig. del CO di che la linea (Numero di codice e denominazione) di cui alla richiesta n. di formulata alle ore al CR può essere rimessa in servizio essendo state completate le operazioni di spegnimento dell’incendio. Firma del Capo Turno Codifica Istruzione Operativa IO400DC Disattivazione di linee aeree a 380-220-150-132 kV in occasione di incendi boschivi – Norme operative Rev . N° 01 Pag. 10 di 10 Dispacciamento e Conduzione Territorio Dispacciamento Centro Ripartizione di………… Territorio Dispacciamento/CR di Sede: Tel: Fax: in caso di erronea ricezione del fax chiamare il numero A: OGGETTO: Disattivazione elettrodotti AT per incendi boschivi Il responsabile del __________________ di _________________________________________ in data _________________ alle ore _________ ha comunicato che è in corso un incendio boschivo nella località ________________ comune di _________________ prov. di ____________, per cui ha richiesto a questa sala controllo, tramite fax n° _________, la disattivazione di una linea elettrica interessata, che è ritenuta essere, in base alle informazioni ricevute, l’elettrodotto: __________________________________________________ a _________ kV. Il personale preposto del _____________________ si sta recando nella località indicata per confermare l’individuazione della linea. Vi informiamo che la disattivazione di questa linea comporta: la totale disalimentazione (sospensione dell’erogazione dell’energia elettrica) stato di criticità della rete AT (minore sicurezza dell’alimentazione delle utenze) nelle seguenti località: Si richiede, pertanto, con urgenza Vs. conferma stesso mezzo, senza la quale non si procederà alla disattivazione del suddetto elettrodotto. Il Capo Turno del CR ALL. “O” SCHIERAMENTO INIZIALE DELLA FLOTTA DEI VELIVOLI DI STATO LOCALITÀ N° MEZZI ALBENGA N. 2 CANADAIR GENOVA N. 1 AB 412 VV.F. LUNI-SARZANA N. 1 AB 212 M.M. CECINA N. 1 NH 500 CFS VITERBO N. 1 CH 47 E.I. ROMA URBE N. 1 AB 412 del CFS CIAMPINO N. 3 CANADAIR PESCARA N. 1 AB 412 del CFS PONTECAGNANO (SA) N. 1 ERICKSON S-64 PISTICCI N. 1 ERICKSON S64 LAMETIA TERME N. 5 4 CANADAIR + 1 NH 500 CFS CATANIA N. 1 AB 212 M.M. TRAPANI N. 1 CANADAIR OLBIA N: 4 3 CANADAIR + 1 S-64 CAGLIARI N. 2 1 ERICKSON S-64 + 1 AB 205 E.I. _______________________________________________________________________ TOTALE BASI N. 15 TOTALE MEZZI N. 26