Stati fisici • Uno stato fisico è rappresentato da un vettore di stato (ket) in uno spazio vettoriale complesso: E • Un ket contiene tutte le informazioni su di uno stato fisico. • La somma di due ket è un altro ket: Operatori C, P e T + = , , E • La moltiplicazione di un ket per un numero complesso c è un altro ket: prof. Domenico Galli c = c= , E • I ket e c , c = Aei rappresentano il medesimo stato fisico: Temi di Fisica delle Particelle Elementari al LHC Dottorato di ricerca in Fisica, Bologna Domenico Galli c , – Soltanto la direzione è significativa nello spazio dei ket. – Gli stati fisici sono raggi, non vettori. – Raggio: sottospazio c E;c , E . { Digitally signed by Domenico Galli DN: c=IT, o=INFN, ou=Personal Certificate, l=Bologna, cn=Domenico Galli Date: 2010.07.20 14:37:43 +02'00' } DOMENICO GALLI — Temi di Fisica delle Particelle elementari al LHC — Operatori C, P e T Osservabili 2 Osservabili (II) • Un osservabile (p. es.: una componente della quantità di moto o dello spin) è rappresentato da un operatore A. • In generale un operatore agisce su di un ket da sinistra originando un altro ket: • L’applicazione dell’operatore A a un autoket riproduce lo stesso autoket a meno di un fattore moltiplicativo. • Lo stato fisico corrispondente a un autoket è chiamato autostato. • I numeri dell’insieme: {a, a, a, …} A = sono chiamati autovalori dell’operatore A. • In generale lo stato A non è la moltiplicazione dello stato per uno scalare complesso. • Tuttavia ci sono dei ket particolarmente importanti (autoket dell’operatore A), che si indicano con: a , a , a , … e che soddisfano la proprietà: A a = a a , A a = a a , ecc., a, a, a DOMENICO GALLI — Temi di Fisica delle Particelle elementari al LHC — Operatori C, P e T 3 DOMENICO GALLI — Temi di Fisica delle Particelle elementari al LHC — Operatori C, P e T 4 Componenti dei ket Lo spazio dei bra • La dimensione N dello spazio vettoriale è determinata dal numero di alternative nel risultato di un esperimento. • In tale spazio, gli N autoket dell’osservabile A formano una base. • Ogni ket arbitrario si può scrivere, per componenti: • Lo spazio dei bra è uno spazio vettoriale E *, duale rispetto allo spazio dei ket E: – Spazio duale: insieme di tutti i funzionali lineari su E a valori complessi. ( ) ( ) E N i = ci a( ) , ci – La linearità implica che: ( ) c + c = c + c , , i=1 • Addizione di bra e moltiplicazione un bra per uno scalare sono definite dalle relazioni: ( + ) = (c ) = c DOMENICO GALLI — Temi di Fisica delle Particelle elementari al LHC — Operatori C, P e T 5 DOMENICO GALLI — Temi di Fisica delle Particelle elementari al LHC — Operatori C, P e T Lo spazio dei bra (II) • Il corrispondente duale di una somma è la somma dei corrispondenti duali dei singoli addendi: CD { + dove CD = corrispondenza duale. • Una base nello spazio dei bra è costituita dagli autobra corrispondenti duali di una base di autoket: } { } CD + + + • Il corrispondente duale del prodotto di un ket per un numero è il prodotto del bra duale per il complesso coniugato del numero: { a( ) ,i = 1,2,…} { a( ) ,i = 1,2,…} CD 6 Lo spazio dei bra (III) • A ogni ket corrisponda un bra : i + i CD c* c , c • Per le combinazioni lineari di ket si ha perciò: {c * DOMENICO GALLI — Temi di Fisica delle Particelle elementari al LHC — Operatori C, P e T 7 } { } CD + c* + c + c + DOMENICO GALLI — Temi di Fisica delle Particelle elementari al LHC — Operatori C, P e T 8 Prodotto interno Ortonormalità • Il prodotto interno è il prodotto di un bra per un ket , che si scrive: • Dato un ket non nullo si può formare il ket normalizzato ˆ , definito come: ˆ = • Il prodotto interno per definizione soddisfa due proprietà: = 0 =0 =0 che rappresenta il medesimo stato fisico. • Due ket e si dicono ortogonali se: * ( 1 ) =0 • La norma del ket o del bra è definita come: DOMENICO GALLI — Temi di Fisica delle Particelle elementari al LHC — Operatori C, P e T 9 DOMENICO GALLI — Temi di Fisica delle Particelle elementari al LHC — Operatori C, P e T Operatori 10 Operatori (II) • Un operatore X agisce su di un ket da sinistra e il prodotto risultante è ancora un ket: • Gli operatori possono essere sommati: (X + Y ) X = =X +Y , • La somma è commutativa e associativa: • Due operatori X e Y si dicono uguali se: X +Y = Y +X X =Y , ( ) ( ) X + Y +Z = X +Y +Z • Un operatore X si dice nullo se: • Un operatore X si dice lineare se: ( X = 0, X c + c )=c X + c X , , • Vedremo che gli operatori C e P sono lineari, mentre l’operatore T è anti-lineare: ( T c + c DOMENICO GALLI — Temi di Fisica delle Particelle elementari al LHC — Operatori C, P e T 11 )=c T * + c* T , , DOMENICO GALLI — Temi di Fisica delle Particelle elementari al LHC — Operatori C, P e T 12 Operatori (III) Operatori (IV) • Un operatore X agisce su di un bra da destra e il prodotto risultante è ancora un bra: • Gli operatori X e Y possono essere moltiplicati: (XY ) = X (Y ) , (XY ) = ( X ) Y, X= • Il ket X e il bra X non sono in generale duali tra loro. • Si definisce operatore hermitiano coniugato o aggiunto dell’operatore X, l’operatore X † tale che: XY YX ma è associativa: ( ) ( ) X YZ = XY Z • Un operatore si dice hermitiano o autoaggiunto se e è uguale al suo aggiunto: • Si noti che: ( Y )X X =X † † (XY ) † 13 ket ket ( ) ( ) CD Y †X † XY = Y †X † 14 CD X † X e dunque: , , ( ) † numero = • Inoltre si osservi che, per l’assioma associativo, si ha, per operatori lineari: dove è semplicemente un numero, mentre è definito prodotto esterno. • Come si vede, un prodotto esterno, applicato a un ket produce un altro ket. • Il prodotto esterno di un ket e un bra può essere considerato come un operatore. • L’operatore ruota nella direzione di . DOMENICO GALLI — Temi di Fisica delle Particelle elementari al LHC — Operatori C, P e T CD • In particolare, per l’assioma associativo, si ha: prodotto esterno ) • Si osservi che: – Non vale per operatori anti-lineari. ( CD X Y Assioma Associativo e Prodotto Esterno (II) • Assioma associativo: La proprietà associativa vale in generale, fintanto che abbiamo a che fare con moltiplicazioni consentite tra operatori, bra e ket e operatori lineari. def † DOMENICO GALLI — Temi di Fisica delle Particelle elementari al LHC — Operatori C, P e T Assioma Associativo e Prodotto Esterno ) = ( )= ( • La moltiplicazione, in generale, non è commutativa: CD X † X DOMENICO GALLI — Temi di Fisica delle Particelle elementari al LHC — Operatori C, P e T ( ) ( ) def X = X = X bra 15 ket bra ket DOMENICO GALLI — Temi di Fisica delle Particelle elementari al LHC — Operatori C, P e T 16 Assioma Associativo e Prodotto Esterno (III) Operatori hermitiani • Poiché: • Teorema: Gli autovalori di un operatore hermitiano sono reali; gli autoket corrispondenti ad autovalori distinti sono ortogonali. A = A† A a( i ) = a( i ) a( i ) a( j ) A a( i ) = a( i ) a( j ) a( i ) j j* j ( j) ( j) ( j) CD a( ) A † = a( ) a( ) A a = a a a( j ) A = a( j )* a( j ) a( j ) A a( i ) = a( j )* a( j ) a( i ) i j i j* j i i j* j i 0 = a( ) a( ) a( ) a( ) a( ) a( ) a( ) a( ) a( ) a( ) = 0 X X † CD = * si ha: ) {( ( X = X = X = X† ) } = X X† * † * * ( i )* (i) j = i a = a j i j i a( ) a( ) 0 j i ( j) a , a( ) a( ) = DOMENICO GALLI — Temi di Fisica delle Particelle elementari al LHC — Operatori C, P e T 17 { a , a , a , …, a } = { a ,i = 1,…, N • Per quanto detto possiamo scrivere: } N i = i a( ) , i i=1 = a( j ) j formano un insieme completo ortonormale. • Un generico ket si può scrivere, per componenti: N i = i a( ) , i j • Moltiplicando per a( ) a sinistra si ottiene la componente j-esima: a = a i=1 i a (i) N N i=1 i=1 i i i = a( ) a( ) = a( ) i=1 ( j) 18 Relazione di chiusura • Gli autoket normalizzati dell’operatore A: (N ) (i) ( j) ) j,i DOMENICO GALLI — Temi di Fisica delle Particelle elementari al LHC — Operatori C, P e T Basi di autoket N ( N N i=1 i=1 N a( ) j i = i a( ) a( ) = i j,i = j i a( ) = 1 i i=1 j j = a( ) DOMENICO GALLI — Temi di Fisica delle Particelle elementari al LHC — Operatori C, P e T i a( ) (relazione di chiusura o di completezza). 19 DOMENICO GALLI — Temi di Fisica delle Particelle elementari al LHC — Operatori C, P e T 20 Relazione di chiusura (II) Operatori di proiezione • Dalla relazione di chiusura troviamo: N a( ) • Consideriamo l’operatore: a( ) = 1 i i i i = a( ) i=1 N = a( ) i * i=1 N i=1 2 i N = a( ) i N i i a( ) = a( ) i=1 N a( ) = a( ) i a( ) = ( i 2 N i=1 =1 21 =1 N k U = b( ) 1 =U N k i U a( ) = b( ) k =1 † i b( ) ,i = 1,…, N N k UU † = b( ) k =1 } N esiste un operatore unitario U tale che: N N k l a( ) a( ) l =1 N k i k i a( ) a( ) = k ,i b( ) = b( ) N N l k b( ) = b( ) k =1 l =1 N k l k = b( ) k ,l b( ) = b( ) i i b( ) = U a( ) , i = 1,…, N DOMENICO GALLI — Temi di Fisica delle Particelle elementari al LHC — Operatori C, P e T N k i k a( ) a( ) = b( ) k =1 k =1 inoltre U è unitario: • Teorema: Date due basi di ket ortonormali e complete: }{ k a( ) k =1 U U = UU = 1 U ,i = 1,…, N 22 U soddisfa la relazione richiesta: • Un operatore unitario soddisfa la relazione: † DOMENICO GALLI — Temi di Fisica delle Particelle elementari al LHC — Operatori C, P e T • Infatti, definito: U †U = { i Operatori unitari e cambiamento di base (II) • Si chiama operatore unitario un operatore che conserva il prodotto interno: a i i a( ) = i a( ) i=1 Operatori unitari e cambiamento di base (i) i i a( ) a = a( ) i • La relazione di chiusura si può scrivere come: i DOMENICO GALLI — Temi di Fisica delle Particelle elementari al LHC — Operatori C, P e T † ) i a = a( ) i=1 2 i detto operatore di proiezione. (i) • Esso seleziona la parte del ket parallela ad a : =1 N i = a( ) i=1 a( ) k =1 l =1 23 k l a( ) a( ) l b( ) = l b( ) = 1 k =1 DOMENICO GALLI — Temi di Fisica delle Particelle elementari al LHC — Operatori C, P e T 24 Operatori unitari e cambiamento di base (III) Operatori unitari e cambiamento di base (IV) • La matrice di trasformazione relativa al cambiamento di base si (i) (i) scrive, essendo b = U a : • Troviamo ora la relazione tra i vecchi e i nuovi elementi di matrice. • Essendo: i j i j Ui, j = a( ) U a( ) = a( ) b( ) N a( N k k a( ) = 1 N nuovo elemento di matrice k j k k a( ) = a( ) U † a( ) a( ) k =1 nuova componente U †j ,k 25 N N m n a( ) X a( ) i i Tr X = a( ) X a( ) i=1 e risulta indipendente dalla rappresentazione a • Si può anche dimostrare che: n j a( ) b( ) = i m m n n j = a( ) U † a( ) a( ) X a( ) a( ) U a( ) m=1 n=1 vecchio elemento di matrice Un ,l DOMENICO GALLI — Temi di Fisica delle Particelle elementari al LHC — Operatori C, P e T 26 • Vi sono osservabili (come lo spin) con uno spettro discreto di autovalori. • Vi sono osservabili (come le componenti dell’impulso) con uno spettro continuo di autovalori. • Molti risultati sono generalizzabili (i) ( j ) N ( i ) scelta. = i, j a a ( ) ( ) Tr ( U XU ) = Tr (X ) Tr XY = Tr YX N a( ) † ) a( ) ) = a( ) b( ) i a( ) = 1 i i=1 j a( ) = i, j N i = a( ) i a( ) i i=1 N i=1 DOMENICO GALLI — Temi di Fisica delle Particelle elementari al LHC — Operatori C, P e T N Spettri continui • La traccia di un operatore è la somma dei suoi elementi diagonali: i N Ui†,m Traccia di un operatore i i i b( ) = a( ) U † vecchia componente DOMENICO GALLI — Temi di Fisica delle Particelle elementari al LHC — Operatori C, P e T i n a( ) = 1 n=1 N j j k b( ) = b( ) a( ) k =1 i n i j i m b( ) X b( ) = b( ) a( ) m=1 n=1 La matrice colonna delle nuove componenti di un ket si ottengono dalla matrice colonna delle vecchie, moltiplicando per la matrice U†i,j: ( Tr ( b( ) a( ) • Si ottiene la trasformazione di similarità X = U †X U : j j b( ) = a( ) U † Tr a( ) N m a( ) = 1, j j b( ) = U a( ) , k =1 ( ) ) m=1 • Inoltre, poiché: a( ) m 27 a( ) i 2 = 1 ( = ) d = 1 = d d DOMENICO GALLI — Temi di Fisica delle Particelle elementari al LHC — Operatori C, P e T 2 =1 28 Spettri continui (II) N i = a( ) a( ) i = d A = i=1 i j j a( ) A a( ) = a( ) i, j Spazio delle coordinate ( • Gli autoket dell’operatore posizione X, soddisfano l’equazione agli autovalori: X x = x x ) • Il ket di stato per un arbitrario stato si può scrivere come: = + x d x x • Consideriamo una misura della posizione: – Mettiamo un rivelatore sottile nella posizione x che scatta quando una particella si trova in un piccolo intervallo intorno a x: [x, x+]; – Quando si registra un conteggio il ket cambia come: = + x d x x DOMENICO GALLI — Temi di Fisica delle Particelle elementari al LHC — Operatori C, P e T 29 Spazio delle coordinate (II) ( • Si chiama funzione d’onda per lo stato il prodotto interno: DOMENICO GALLI — Temi di Fisica delle Particelle elementari al LHC — Operatori C, P e T O †O x = x () • Spesso, per indicare lo stato avente x d’onda si scrive: 30 2 2 = • Questa condizione può essere soddisfatta in due modi: come funzione O †O = O †O = () = x DOMENICO GALLI — Temi di Fisica delle Particelle elementari al LHC — Operatori C, P e T x d x x • Dato un ket consideriamo uno stato simmetrico che supponiamo sia stato ottenuto applicando un operatore O. • Poiché O è un operatore di simmetria, l’azione di O non deve cambiare il risultato di una misura. Dovrà perciò valere la condizione: ) ( ) x Operatori di simmetria • La condizione di ortonormalità della base di ket si scrive: x x = x x x + 31 * ( operatore unitario) ( operatore anti-unitario) DOMENICO GALLI — Temi di Fisica delle Particelle elementari al LHC — Operatori C, P e T 32 Inversione spaziale Inversione spaziale (II) P, X = 0 • Vediamo ora come si trasforma per parità un autoket delle coordinate: x P x X P x = X P x = PX x = P x x = x P x • Dunque P x è un autoket di X corrispondente all’autovalore x . • Si ha anche, per definizione: X x = x x • Dato un ket consideriamo uno stato spazialmente invertito che supponiamo sia stato ottenuto applicando un operatore P, noto come operatore di parità: • Dunque P anticommuta con X : { P P = P • Detto X l’operatore posizione, ci aspettiamo che il valor medio delle ( coordinate — preso rispetto allo stato spazialmente invertito — sia l’opposto: P †X P = X P †X P = X P †X P = X PP †X P = PX X P = PX X P + PX = 0 i e =1 • Per cui si ha: P x = x ) P x = ei x 33 DOMENICO GALLI — Temi di Fisica delle Particelle elementari al LHC — Operatori C, P e T 34 Coniugazione di Carica • L’operazione della coniugazione di carica cambia il segno della carica e del momento magnetico, lasciando inalterate le altre coordinate. • Nella fisica classica la coniugazione di carica cambia in segno della densità di carica, della densità di corrente, del campo elettrico e del campo magnetico: P e L = e R P 0 = 0 P n =+ n C , C , C C E E, B B. • Inoltre: P 2 x = PP x = P x = x • Per cui: • Le equazioni di Maxwell sono invarianti per coniugazione di carica. • Nella fisica quantistica relativistica implica anche lo scambio di particella e antiparticella. P2 = 1 • Pertanto l’operatore P è hermitiano oltre che unitario: P 1 = P † = P DOMENICO GALLI — Temi di Fisica delle Particelle elementari al LHC — Operatori C, P e T ( )( • Pertanto P x deve essere uguale all’autoket delle coordinate x a meno di un fattore di fase: Inversione spaziale (III) • Per convenzione si sceglie: ) ( ) • Questo è vero se: DOMENICO GALLI — Temi di Fisica delle Particelle elementari al LHC — Operatori C, P e T } – Per i leptoni implica anche un cambio di segno nel numero leptonico. – Per i barioni implica anche un cambio di segno nel numero barionico. 35 DOMENICO GALLI — Temi di Fisica delle Particelle elementari al LHC — Operatori C, P e T 36 Coniugazione di Carica (II) Coniugazione di Carica (III) • Consideriamo particelle di spin , nella rappresentazione delle coordinate x = x . • Per un elettrone l’equazione di Dirac si scrive: • Corrispondenza 1-1 tra soluzioni a energia negativa dell’equazione di Dirac per l’elettrone: ( ) • e e e μ p c A mc = i c A mc = i x μ c Aμ mc = 0 Prendendo = c = 1, si scrive: μ p eA m = i eA m = i μ eAμ m = 0 x Una lacuna nel mare delle energie negative registra l’assenza di una energia E (E > 0) e l’assenza di una carica +e (e < 0). E = ± me2 + p 2 Essa è equivalente alla presenza di un positrone di energia +E > 0 e carica e > 0. Ma si può scrivere direttamente anche l’equazione di Dirac per il positrone. ( • • • ) ( ) DOMENICO GALLI — Temi di Fisica delle Particelle elementari al LHC — Operatori C, P e T 37 ( p eA m) = ( i eA m) = i x ( p + eA m) = ( i + eA m) C ( ) Aμ = Aμ * • Cerchiamo un operatore che trasformi le due equazioni l’una nell’altra. DOMENICO GALLI — Temi di Fisica delle Particelle elementari al LHC — Operatori C, P e T 0 μ * 0 1 μ i μ eAμ m = 0 x * i μ + m * = 0 x μ + eAμ = ( ) (C ) 0 ( ) ( ) (C ) 1 0 * μ ( C † 0 ) =C = † 0 T μ μ 0 * 0 * i μ + eAμ + m C = 0 i μ + eAμ m C = 0 x x ( ) ( 0 0 0 i 0 0 i 0 , 3= 0 i 0 0 i 0 0 0 1 0 , 2= 0 0 0 0 1 0 μ † ) 0 0 μ 0 39 * 0 0 0 C DOMENICO GALLI — Temi di Fisica delle Particelle elementari al LHC — Operatori C, P e T 0 0 0 0 0 1 0 1 0 1 0 0 μ =0 T g μ = 1 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 0 0 0 1 1 0 0 1 0 0 0 0 0,2 { , } = 2g 1, μ, = 0,1,2,3 ( ) = , , μμ == 1,3 ( ) = ( ) = ( ) = ( ) = , ( ) = , = 1,2,3 ( ) = ( ) = ( ) = ( ) = ( ) = ( ) = ( ) = = = ( ) ( ) ( ) = ( ) , μ = 0,1,2,3 (C )( ) (C ) = C ( ) ( ) C = C ( ) C = C ( ) C 0 + m C 0 0 0 0 1 0 0 , 1 = 0 1 0 0 0 1 Si ha: • Allora avremo, come cercato: * 1 0 0 0 0 = μ μ i μ + eAμ x 38 • Costruiamo esplicitamente C 0 nella rappresentazione in cui: • Se riusciamo a trovare una matrice non-singolare C 0 tale che: (C )( ) (C ) = i μ + eAμ μ m C = 0 x C Coniugazione di Carica (V) • Prendendo la complessa coniugata dell’equazione di Dirac per l’elettrone, moltiplicando per 1 e ricordando che Aμ è reale si ottiene: * eAμ μ m = 0 e soluzioni a energia positiva dell’equazione di Dirac per il positrone: Coniugazione di Carica (IV) i μ = i μ , x x μ * * * 0 0 0 0 μ T * 0 1 0 0 μ 0 1 0 0 0 T * 0 0 0 0 μ 0 * 0 * † μ T μ 0 0 * 0 μ * * † * T T 0 1 DOMENICO GALLI — Temi di Fisica delle Particelle elementari al LHC — Operatori C, P e T 1 0 1 μ T 1 40 Coniugazione di Carica (VI) Coniugazione di Carica (VII) • Per cui si deve avere: (C )( ) (C ) C ( ) C = ( ) = C C C ( ) = C μ 0 μ T * μ μ = μ T μ , μ = 0,2 = μ , μ = 1,3 { μ } , = 2g μ 1, μ , = 0,1,2,3 DOMENICO GALLI — Temi di Fisica delle Particelle elementari al LHC — Operatori C, P e T 41 2 1 T 0 0 2 2 2 2 ( ) μ 0 ( ) 0 μ T μ , μ = 0,2 = μ , μ = 1,3 Cu = u C = C 0 * = i 2 * Cd = d ( ) ( ) ( i ) = = ( )( ) 2 2 2 C n = n C = C 0 = + 0 DOMENICO GALLI — Temi di Fisica delle Particelle elementari al LHC — Operatori C, P e T 42 • Un bra, per definizione è un funzionale lineare: ( ) ( ) E • Tuttavia essi hanno un diverso comportamento quando si applicano a combinazioni lineari di ket. Per un operatore lineare: • Per gli operatori lineari vale l’assioma associativo: c ,c ( L) • Si definisce invece anti-lineare un operatore per il quale: ( = L )= def L • Nel caso di un operatore anti-lineare A l’assioma associativo non vale, in quanto A è un funzionale anti-lineare, mentre si suppone che un bra sia un funzionale lineare. Dobbiamo perciò introdurre una coniugazione complessa per rendere A lineare: c ,c • In particolare un operatore anti-lineare non commuta con una costante, quando essa è considerata come un operatore moltiplicativo alla sua destra: ( A) Ac = c*A DOMENICO GALLI — Temi di Fisica delle Particelle elementari al LHC — Operatori C, P e T T 2 0 – Lineare se il numero di fattori anti-lineari è pari; – Anti-lineare se il numero di fattori anti-lineari è dispari. A ) 0 1 2 • Il prodotto di n operatori lineari o anti-lineari è: ( ) ( ) (E ) A (E ) ( T 0 2 μ μ=0 , = μ , μ = 1,2,3 μ , 1 μ=0 = μ , μ = 1,2,3 † Operatori anti-lineari (II) E L E A c + c = c* A + c* A , , E 1 0 C 2 = 1 C 1 = C † = C L ) μ C = C = C 0 * = i 2 0 0 * = i 2 * = i 2 • Sia un operatore lineare L, sia un operatore anti-lineare A mappa uno spazio di ket E in se stesso: ( 0 1 2 * Operatori anti-lineari L c + c = c L + c L , , E 2 0 0 † C 2 = CC = C i 2 * = i 2 i 2 * = i 2 i 2 = C 0 = i 2 0 0 = i 0 2 0 = 0C 1 2 0 1 2 1 0 1 2 0 1 C = i = i = +i = C 2 2 0 2 2 2 0 2 C = i = i = C C 3 = i 2 0 3 = i 2 3 0 = +i 3 2 0 = 3C C = i 2 0 2 † C † = C 1 = C T = C + • Avremo quindi, per l’operatore C di coniugazione di carica: C e L = e L μ • Una possibile scelta è: ( ) ( ) = i ( ) ( ) = i ( ) = i = C = ( i ) = i ( ) ( ) = i ( ) = i = C = ( i ) = i ( ) ( ) = i = i = C † C † = i 2 0 CT μ μ C = C, μ = 0,2 μ μ C = C, μ = 1,3 • Per C = i 2 0 si ottengono pertanto le proprietà: C 1 μ 1 T ( ) μ 1 T μ 0 1 43 ( ) * def = A = A DOMENICO GALLI — Temi di Fisica delle Particelle elementari al LHC — Operatori C, P e T * 44 Operatori anti-lineari (III) Operatori anti-unitari • Dalla definizione di coniugato hermitiano e di prodotto interno: • Un operatore anti-lineare che trasforma: X X CD † = = = * abbiamo trovato, per gli operatori lineari: ) {( L ) } = L ( L = L = * † † si dice anti-unitario se: ( * ) ( )( ) = ( ) ( )( ) = † • Per gli operatori anti-lineari troviamo invece: ( ) {( ) } (A ) = (A ) A = A† * ( = A† ) † = , , * * † segue che: † † = † = 1 DOMENICO GALLI — Temi di Fisica delle Particelle elementari al LHC — Operatori C, P e T 45 Operatori anti-unitari (II) DOMENICO GALLI — Temi di Fisica delle Particelle elementari al LHC — Operatori C, P e T 46 Operatori anti-unitari (III) • Un operatore anti-unitario si può sempre scrivere nella forma: • Consideriamo inoltre l’operatore K: K K = K = UK dove: • Sviluppando in una base di autoket U è un operatore unitario; K è l’operatore di complessa coniugazione: N i = a( ) • Genera il complesso coniugato di ogni coefficiente che moltiplica un ket e sta alla destra di K: N i=1 N • Infatti è antilineare, in quanto: ( ) ( + c K ) = Uc K = a( ) ) ( * * i * N N a( ) = K a( ) a( ) = a( ) i i=1 i i i * i K a( ) = i=1 a( ) i in quanto l’operatore K non modifica i ket della base (avendo essi componenti 0 o 1 rispetto alla base stessa): + Uc* K = i j a( ) a( ) = i, j = c* UK + c* UK = c* + c* DOMENICO GALLI — Temi di Fisica delle Particelle elementari al LHC — Operatori C, P e T , si ha: i=1 c + c = UK c + c = U Kc + Kc = = U c* K i i i K = K = K a ( ) Kc = c K ) a( ) { a( ) ,i = 1,…, N } i=1 * ( * • Dovendo essere: * L = L† )( = † = 47 DOMENICO GALLI — Temi di Fisica delle Particelle elementari al LHC — Operatori C, P e T 48 Operatori anti-unitari (IV) • Avremo quindi: N N i i i = = UK = UK a( ) a( ) = U a( ) i=1 i=1 N = a( ) i * Operatori anti-unitari (V) * • Per cui si ha: i a( ) = i U a( ) N N N i i i = = UK = UK a( ) a( ) = U a( ) i=1 i=1 N i * N = a( ) i=1 = a( ) N i j a( ) U † a( ) j=1 N i = a( ) i=1 * i j a( ) U † U a( ) i i a( ) = N N = a( ) i j a( ) a( ) i N = a( ) = j a( ) i a( ) i * N = a( ) i i=1 = = * N N i j = a( ) i, j a( ) * = i=1 j=1 i=1 CD : • Per quanto riguarda il corrispondente duale i * j a( ) i=1 j=1 i=1 = † = a( ) j U a( ) = i=1 j=1 i U a( ) N * N i i a( ) = a( ) a( ) = i i=1 * e l’operatore = UK risulta anti-unitario. a( ) U † i i=1 DOMENICO GALLI — Temi di Fisica delle Particelle elementari al LHC — Operatori C, P e T 49 Inversione temporale 50 Inversione temporale (II) • Dato un ket consideriamo uno stato temporalmente invertito che supponiamo sia stato ottenuto applicando un operatore T, noto come operatore di inversione temporale: • Se il moto soddisfa la simmetria per inversione temporale ci aspettiamo di ottenere lo stesso stato: 1. Applicando T al sistema al tempo t = 0 e lasciando evolvere il sistema per il tempo t > 0 sotto l’azione della hamiltoniana H; 2. Facendo evolvere il sistema per il tempo t = t < 0 e quindi applicando T: T = T T iH 1 t T = T • Consideriamo l’evoluzione temporale di uno stato fisico. Detto ,t0 ;t lo stato (al tempo t) di un sistema che al tempo t0 è rappresentato dal ket , si ha, essendo H l’operatore hamiltoniano: iH 1 t ( ) • Affinché questa relazione sia vera per ogni ket deve essere: iH ,t0 = 0;t = t = 1 t DOMENICO GALLI — Temi di Fisica delle Particelle elementari al LHC — Operatori C, P e T DOMENICO GALLI — Temi di Fisica delle Particelle elementari al LHC — Operatori C, P e T i HT = T i H 51 DOMENICO GALLI — Temi di Fisica delle Particelle elementari al LHC — Operatori C, P e T 52 Inversione temporale (III) • Se T fosse unitario: – Avremmo: HT = TH T 1HT = H p2 – Nel caso di una particella libera, H = detto p l’impulso, si ha: 2m p2 p2 T 1 T = 2m 2m 2 – Ma ci aspettiamo che p cambi segno, ma non p . • Se invece T è anti-unitario: iHT = TiH = iTH Prof. Domenico Galli Dipartimento di Fisica [email protected] – Si ha: iHT = T i H = iT H HT = T H T 1HT = H http://www.unibo.it/docenti/domenico.galli https://lhcbweb.bo.infn.it/GalliDidattica – Nel caso di una particella libera otteniamo, come atteso: T 1 p2 p2 T = 2m 2m DOMENICO GALLI — Temi di Fisica delle Particelle elementari al LHC — Operatori C, P e T 53