Auditorium al Duomo
Firenze, 5 Dicembre 2011
L’attività fisica e i comportamenti
nutrizionali
Nadia Olimpi
Osservatorio di Epidemiologia
Agenzia Regionale di Sanità Toscana
L’adozione nei bambini e negli adolescenti di sane abitudini
rispetto alla pratica dell’attività fisica ed al regime
alimentare possono aiutare a ridurre il loro rischio di obesità
e malattie croniche nell’età adulta
L’attività fisica nei più giovani:
• favorisce lo sviluppo sano dei tessuti muscolo-scheletrici, del sistema
cardiovascolare, del coordinamento e del controllo del movimento e il
mantenimento di un giusto peso corporeo
• è associata a benefici psicologici, migliorando il controllo su sintomi di
ansia e depressione
• contribuisce alla socializzazione, offrendo opportunità di autoespressione,
costruendo fiducia in se stessi, interazione sociale ed integrazione
• gli studi sembrano indicare che i giovani fisicamente attivi più facilmente
adottano altri comportamenti sani (ad esempio rispetto al consumo di
tabacco, alcol e droghe) e dimostrano maggiore rendimento scolastico
L’attività fisica viene definita come “qualsiasi movimento
del corpo prodotto dalla contrazione dei muscoli
scheletrici che incrementa il dispendio energetico al di
sopra del livello basale di riposo”
Nei più giovani, bambini e adolescenti, l’attività fisica comprende il
gioco, lo sport, quella svolta durante gli spostamenti, l’educazione fisica,
svolti nel contesto familiare, a scuola, nelle strutture del territorio.
La rilevazione Edit 2011 ha ripreso gli item delle indagini
precedenti che facevano riferimento allo svolgimento di
sport ed ha aggiunto un ulteriore quesito più generico
sulla pratica dell’attività fisica.
“In una settimana normale, quanti giorni svolgi attività fisica per un totale
di almeno un’ora al giorno?”
Raccomandazioni Oms sulla pratica dell’attività fisica (2010)
I bambini e i ragazzi di età 5-17 anni dovrebbero compiere
almeno 60 minuti al giorno di attività fisica di intensità da
moderata a vigorosa (…)
Distribuzione percentuale dei soggetti che praticano attività fisica per
almeno un’ora al giorno per n° di giorni a settimana
N° di giorni nella
settimana in cui viene
svolta attività fisica per
almeno un’ora
Totale
Non faccio mai attività
fisica
11,8
1 giorno
13,0
2 giorni
16,5
3 giorni
22,4
4 giorni
14,2
5 giorni
8,3
6 giorni
7,0
7 giorni
6,8
Totale
100
Solo il 6,8% del campione raggiunge il
valore raccomandato
Indagine statunitense Youth Risk
Behavior Survellaince (2009), negli
studenti della high school (14-18 anni):
18,4% raggiunge il valore raccomandato
30,0
Maschi
Femmine
25,0
25,0
19,7
Distribuzione (%)
dei soggetti che
praticano attività
fisica per almeno
un’ora al giorno
per n° di giorni a
settimana, per
genere
19,5
20,0
17,9
17,2
16,7
13,7
15,0
10,2
11,1
9,2
10,0
8,0
7,8
7,2
6,1
5,5
6 giorni
7 giorni
5,2
5,0
0,0
Non faccio
mai attività
fisica
1 giorno
2 giorni
3 giorni
4 giorni
5 giorni
Attività fisica per almeno un’ora al giorno per più di 3 gg a settimana
Hbsc Italia 2010 (15enni): 47,5% maschi Edit 2011 (14-19 anni): 44,9% maschi
26,6% femmine
27% femmine
L’Italia era al 32° posto rispetto agli altri Paesi nell’Hbsc internazionale 2006
Distribuzione percentuale dei soggetti che non svolgono attività fisica,
per Ausl della Toscana
18,0
16,3
16,0
15,0
13,1
14,0
12,0
12,9
11,8
11,3
10,9
10,4
10,6
9,8
10,0
8,6
8,4
Aus l 4
Prato
Aus l 5
Pis a
8,0
6,0
4,0
2,0
0,0
Aus l 1
M as s a
Carrara
Aus l 2
Lucca
Aus l 3
Pis to ia
Aus l 6
Livo rno
Aus l 7
Siena
Aus l 8
Arezzo
Aus l 9
Gro s s eto
Aus l 10
Firenze
Aus l 11
Emp o li
Aus l 12
Viareg g io
Toscana:
11,8%
L’impegno nello sport è uno dei modi per mantenersi
fisicamente attivi
Distribuzione percentuale dei soggetti che hanno praticato sport
nell’ultimo anno, per genere – Anni 2005, 2008 e 2011.
2005
2008
2011
%
%
%
Maschi
81,7
86,9
84,8
Femmine
68,6
71,8
69,5
Totale
74,5
78,6
77,4
Genere
Gli adolescenti e lo sport
• I maschi praticano in maggior quota sport rispetto alle femmine, e lo
fanno in genere con frequenza maggiore
• Gli studenti degli istituti professionali e dei licei artistici ed istituti d’arte
praticano in quota minore attività sportiva
• La pratica sportiva risulta un’abitudine diffusa in maniera sostanzialmente
omogenea sul territorio regionale
• La % di ragazzi che ha praticato sport nell’ultimo anno cresce
all’aumentare del livello di istruzione familiare
Distribuzione (%) dei soggetti
che hanno praticato sport
nell’ultimo anno, per livello di
istruzione familiare – Anni 2005,
2008 e 2011.
Livello di
istruzione familiare
Basso
Medio
Alto
Totale
Pratica sport
2005
2008
2011
66,9
67,6
65,9
74,6
79,2
78,0
79,0
87,0
82,9
74,6
78,8
77,6
Classifica degli sport praticati - Maschi
Pattinaggio
0,2
Scherma
0,2
Podismo, jogging
0,3
Equitazione
0,4
Sci
0,4
Baseball-softball
0,6
Danza, aerobica
0,6
M oto-cross
1,2
Palla a nuoto
1,3
Altri sport di squadra
1,6
Ciclismo
1,8
Atletica leggera
2,2
Altro
2,3
Pallavolo
2,3
Rugby
2,3
Altri sport individuali
2,4
Body building
2,5
Boxe
3,4
Tennis
4,6
Arti marziali
4,7
6,6
Nuoto
Pallacanestro
7,4
Ginnastica, palestra
7,5
Calcio-calcetto
43,3
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
50
Classifica degli sport praticati - Femmine
M oto-cross
0,1
Baseball-softball
0,2
Rugby
0,2
Sci
0,3
Body building
0,3
Palla a nuoto
0,4
0,6
Scherma
Podismo, jogging
1,0
Pallacanestro
1,0
Ciclismo
1,1
Pattinaggio
1,2
Altri sport di squadra
1,2
Arti marziali
1,4
Boxe
1,4
Atletica leggera
2,6
Calcio-calcetto
2,8
2,9
Altri sport individuali
3,4
Equitazione
Tennis
4,3
Altro
4,7
15,2
Nuoto
17,1
Pallavolo
Danza, aerobica
18,1
Ginnastica, palestra
18,5
0
5
10
15
20
25
Gli adolescenti rappresentano un gruppo vulnerabile dal punto di
vista nutrizionale, per le loro elevate esigenze di nutrienti, le
caratteristiche degli stili di vita, la propensione a mettere in atto
comportamenti a rischio e la suscettibilità alle influenze
ambientali.
Possono così presentarsi problematiche come sottoalimentazione e obesità
L’adolescenza, il periodo di transizione tra l’infanzia e l’età matura, offre
l’opportunità di prepararsi ad una vita sana e di prevenire l’insorgenza
delle malattie croniche correlate alla nutrizione nell’adulto, affrontando,
nello stesso tempo, problemi alimentari specifici di questa fase.
I comportamenti alimentari: principali caratteristiche osservate
nelle rilevazioni Edit.
• negli anni sembra ridursi il consumo di verdura cruda e di pesce
• nel 2011, il 35,3% consuma verdura cruda e il 25,9% verdura cotta almeno una
volta al giorno
• i consumi di frutta sono stabili (nel 2011, circa il 56% del campione ne consuma
almeno una volta al giorno)
• circa la metà del campione consuma snack dolci e/o salati almeno una volta al
giorno; rispetto al 2008, è aumentata la percentuale di chi ne consuma almeno una
volta a settimana
• il 41,7% consuma bibite zuccherate e/o gassate almeno una volta al giorno
• il pattern alimentare delle femmine sembra migliore di quello dei maschi (maggiori
consumi di verdura e frutta, minor consumo di bibite)
Il livello di istruzione familiare e le abitudini alimentari
All’aumentare del livello di istruzione familiare tendono ad aumentare i
consumi di frutta, verdura, mentre diminuiscono i consumi di snack dolci
e/o salati e bibite gassate e/o zuccherate.
Distribuzione percentuale del consumo di frutta fresca secondo il livello di
istruzione familiare – Anno 2011
Livello di
istruzione familiare
Basso
Medio
Alto
Totale
p=0,000
Almeno
una volta
al giorno
%
Almeno
una volta
a settimana
%
46,0
55,7
63,0
55,8
34,6
32,8
30,1
32,6
Raramente
o mai
Totale
%
%
19,5
11,5
6,9
11,6
100
100
100
100
Distribuzione percentuale del consumo di snack dolci e/o salati secondo il
livello di istruzione familiare – Anno 2011
Livello di
istruzione familiare
Basso
Medio
Alto
Totale
p=0,4343
Almeno
una volta
al giorno
%
Almeno
una volta
a settimana
%
54,9
50,9
47,5
50,8
37,5
40,8
43,4
40,9
Raramente
o mai
Totale
%
%
7,6
8,3
9,1
8,3
100
100
100
100
La merenda di metà mattina
•I ragazzi provvedono a procurarsi la merenda di metà mattina
prevalentemente attraverso un venditore all’interno della scuola.
•Nei maschi, questa modalità è nettamente prevalente (49,7%),
seguita dal portarsi la merenda da casa (27,3%).
•Nelle femmine, le abitudini di acquistare la merenda da un venditore
all’interno della scuola e portarla da casa sono quasi equivalenti
(34,5% vs 32,8%).
•Al crescere dell’età, tende a ridursi la percentuale di ragazzi che si
porta la merenda da casa. Aumenta, invece, la quota di adolescenti
che acquista la merenda prima di recarsi a scuola e quella dei ragazzi
che non hanno l’abitudine di fare merenda a metà mattina.
La percezione del peso corporeo ed i comportamenti correlati
Rispetto al tuo peso,
attualmente tu
stai cercando di:
2005
M
F
2008
Totale
M
F
2011
Totale
M
F
Totale
Perdere peso
26,6 54,8
42,3
30,9 55,6
44,5
27,8 58,4
42,7
Mettere su peso
12,2
3,6
7,5
13,2
4,3
8,3
15,1 4,2
9,8
21,1 18,3
19,5
19,3 17,5
18,3
23,4 17,5
20,5
40,1 23,3
30,7
36,6 22,6
28,9
33,7 19,9
27,0
100
100
100
100
100
100
Mantenere
il peso attuale
Non stai cercando
di fare nulla
Totale
60,0
100
100
52,0
M aschi
47,2
50,0
Femmine
42,6
Totale
Distribuzione percentuale delle
modalità attuate per perdere
peso per genere – Anno 2011
40,0
30,0
20,0
10,0
100
Distribuzione
(%)
dei comportamenti
attuati
per
mantenere
o
modificare il proprio
peso per genere –
Confronto
2005,
2008, 2011
14,8
9,0
5,5
3,6
2,6
3,1
0,8
1,1
0,0
Dieta dimagrante
Attività sportiva
Modalità evacuativa
Pillole
1,8
Lo stato nutrizionale degli adolescenti toscani nell’indagine Edit
• Misure antropometriche peso e altezza auto-riferite
• Calcolo del BMI (Body Mass Index): peso (kg)/altezza2(m2)
• Identificazione delle categorie di sovrappeso e obesità secondo i cutoff pubblicati da Cole et al (2000).
• Identificazione delle categorie di magrezza (di I, II e III grado),
secondo i cut-off pubblicati da Cole et al (2007).
Distribuzione (%) del campione per classi di BMI - Confronto
anni 2005, 2008 e 2011
76,9
80,0
75,0
74,6
70,0
60,0
50,0
40,0
30,0
20,0
10,0
9,9 11,9 12,7
9,4 9,0 7,6
0,4 0,5 0,8
1,7 1,7 1,2
Sottopeso III
Sottopeso II
1,7 2,3 2,7
0,0
Sottopeso I
2005
Normopeso
2008
Sovrappeso
2011
La percentuale di adolescenti in sovrappeso ed obesi tende ad
aumentare nei tre anni.
Obeso
Distribuzione (%) del campione per classi di BMI e genere - Anni
2005, 2008 e 2011
90,0
Maschi
78,8 75,5 76,5
80,0
• Il sovrappeso e l’obesità
interessano maggiormente il
genere maschile
70,0
60,0
50,0
40,0
30,0
15,8 15,2
13,7
20,0
10,0
3,9 4,5 3,8
0,3 0,3 0,5
0,7 0,8 0,7
Sottopeso III
Sottopeso II
• La magrezza sembra
interessare maggiormente il
genere femminile
3,1 3,3
2,6
0,0
Sottopeso I
2005
80
Normopeso
2008
Femmine
Sovrappeso
Obeso
2011
• In entrambi i generi tende
ad aumentare la
percentuale di ragazzi obesi.
75,3 73,8 73,4
70
60
50
• Il sovrappeso aumenta nelle
femmine ma non nei maschi
40
30
20
10
13,8 12,8 11,6
0,6 0,8 1,3
2,5 2,4 1,7
Sottopeso III
Sottopeso II
9,9
6,9 8,6
1,0 1,6 2,0
0
Sottopeso I
2005
Normopeso
2008
2011
Sovrappeso
Obeso
Sovrappeso
Hbsc Italia 2010 (15enni): 21,58% maschi
10,91% femmine
Edit 2011(14-19 anni): 15,2% maschi
9,9% femmine
Obesità
Hbsc Italia 2010 (15enni): 4,0% maschi
1,4% femmine
Edit 2011 (14-19 anni): 3,3% maschi
2,0% femmine
L’Italia era al 9° posto per sovrappeso/obesità nei quindicenni rispetto agli altri
Paesi nell’Hbsc internazionale 2006
Distribuzione percentuale del campione per classi di BMI, per
ASL - Anno 2011
Ausl 12 Viareggio
7,6*
Ausl 11 Empoli
11,9*
Ausl 10 Firenze
+
72,7
71,7
9,0*
75,1
14,0*
Ausl 9 Grosseto
67,6
10,6*
Ausl 8 Arezzo
Ausl 7 Siena
8,2*
Ausl 6 Livorno
9,5*
Ausl 5 Pisa
Ausl 4 Prato
9,6*
Ausl 3 Pistoia
8,1*
0%
Sottopeso III
13,4
2,5
3,5
9,6
4,2
11,2
74,0
13,8
71,9
16,4
75,2
12,1
74,5
Sottopeso II
40%
Sottopeso I
11,3
60%
Normopeso
80%
Sovrappeso
0,8
10,6
79,8
20%
3,1
10,9
76,8
11,2*
Ausl 1 Massa Carrara
2,9
15,3
77,7
9,3*
Ausl 2 Lucca
13,5
77,7
7,9*
3,7
16,0
1,0
2,5
3,5
3,4
3,0
100%
Obeso
* Il valore riportato in figura rappresenta la somma delle tre classi di sottopeso
Distribuzione percentuale della percezione del proprio peso per
classe di BMI – Anno 2011
Percezione
del proprio peso
BMI
Sottopeso
III
Sottopeso II
Sottopeso I
Normopeso
Sovrappeso
Obeso
Molto al di sotto della
norma
4,3
10,0
6,4
1,1
1,8
1,2
Un po’ al di sotto
della norma
21,0
58,1
32,8
9,9
4,2
4,1
Nella norma
57,9
31,9
55,3
60,3
17,7
17,2
Un po’ al di sopra
della norma
8,8
0,0
5,6
25,9
61,5
39,8
Molto al di sopra
della norma
8,0
0,0
0,0
2,8
14,8
37,7
Totale
100
100
100
100
100
100
p=0,0000
Totale
1,7
11,4
53,1
28,7
5,0
100
Distribuzione percentuale delle classi di BMI per livello di istruzione
familiare – Anno 2011
%
Livello di
istruzione
familiare
BMI
Sottopeso
III
Sottopeso
II
Sottopeso
I
Basso
1,6
0,8
7,2
66,8
18,3
5,3
100
Medio
0,7
1,1
7,7
75,4
12,7
2,4
100
Alto
0,6
1,9
6,7
79,3
9,0
2,5
100
Totale
0,8
1,2
7,5
75,1
12,7
2,7
100
Normopeso Sovrappeso Obeso
Totale
p=0,0025
Come conseguenza attesa della maggior diffusione di stili di vita poco
salutari, la prevalenza di obesità e sovrappeso è più alta nei ragazzi con
livello di istruzione familiare basso.
Distribuzione dei soggetti secondo classi di Indice di Massa
Corporea e fasce d’età. Toscana Ricomposizione di più fonti informative - OKkio 2010, EDIT
2011, Istat 2010
Istat
70 +
2,1
60-69
0,5
50-59
0,7
40-49
30-39
41,6
44,4
37,8
48,3
49,1
1,5
57,6
4,6
Okkio EDIT
11,2
8,2
32,7
65,7
25,6
4,1
19,7
4,1
73,0
18-24
8,9
76,3
14-19
9,6
75
0,8
0%
13,4
39,0
25-29 3,2
8-9
11,9
13,5
12,7
70,7
10%
20%
30%
21,2
40%
Sottopeso
50%
Normopeso
60%
Sovrappeso
70%
Obesità
80%
1,3
2,7
7,2
90%
100%
Conclusioni
Emerge la necessità di favorire l’incremento della pratica dell’attività
fisica nei giovani adolescenti, con particolare riferimento alle
ragazze che risultano complessivamente più sedentarie. Risultano
migliorabili anche le abitudini alimentari.
Le differenze osservate nei tre anni per quanto riguarda l’eccesso di
peso sono di lieve entità, ma in crescita, e pongono l’attenzione sul
fatto di continuare a monitorare il fenomeno anche in questa fascia
di età.
Le fasce culturalmente più deboli necessitano di una maggiore
attenzione, in quanto più a rischio di abitudini scorrette.
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Totale - ARS Toscana