1 PROVINCIA DI TERAMO V SETTORE URBANISTICA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE DIFESA DEL SUOLO PIANO D’AREA DELLA BASSA E MEDIA VALLATA DEL TORDINO PROGETTO DEFINITIVO ANALISI ECONOMICO-TERRITORIALE Consulenti incaricati: Prof. Piergiorgio Landini – Dott. Fabrizio Ferrari (Convenzione del 18.11.2008) Teramo, febbraio 2009 2 Indice 1 1. 1 1. 2 Quadro economico di riferimento Il contesto europeo p. p. 3 3 Il contesto regionale e provinciale p. 6 2 2. 1 2. 2 2. 3 Localizzazione delle attività economiche Analisi dei dati p. p. 9 9 Specializzazioni localizzative p. 27 Baricentri produttivi p. 49 3 3. 1 3. 2 Indagine sul campo Questionario alle imprese p. 78 p. 78 Metodo Delphi p. 82 3.2.1 3.2.2 3.2.3 3.2.4 Industria Commercio e servizi Turismo Infrastrutture e portualità p. p. p. p. 82 84 86 89 4 Scenari di internazionalizzazione p. 91 5 Analisi delle risorse pubbliche p. 111 6 6. 1 6. 2 6. 3 6. 4 Possibili traiettorie processuali Rivalutazione della centralità d’area p. 128 p. 128 Revisione dell’approccio distrettuale p. 129 Potenziamento infrastrutturale p. 130 Nuove strategie per il turismo p. 131 3 Quadro economico di riferimento 1.1. Il contesto europeo Il Progetto definitivo del Piano d’Area della Bassa e Media Val Tordino viene a ricadere in uno scenario economico – ad ogni scala geografica, da globale a locale – segnato dall’esplosione della crisi finanziaria, le cui ripercussioni sull’economia reale si vanno facendo sempre più pesanti. Da tempo, tuttavia, i segnali di squilibrio erano divenuti chiaramente percepibili: volatilità dei mercati borsistici, sovrastima dei patrimoni immobiliari, difficoltà dei Paesi maturi nel fronteggiare la concorrenza sfrenata di quelli emergenti, delocalizzazioni e rilocalizzazioni delle attività produttive eccessivamente legate a fattori marginali quali il basso costo del lavoro. Per l’Italia, in particolare, gli effetti combinati di tali squilibri (aggravati dal peso del debito pubblico) si manifestano vistosamente all’interno del processo di allargamento dell’Unione Europea. Quest’ultimo ha prodotto, infatti, una convergenza economica regionale a tutto vantaggio dei nuovi Stati membri, i quali, offrendo in abbondanza i fattori marginali di localizzazione sopra richiamati, hanno compiuto progressi notevoli, mentre regressi altrettanto sensibili si sono manifestati nei Paesi maturi, e non soltanto nelle regioni deboli o in transizione. Nel periodo 1995-2005, il Pil pro capite reale a parità di potere d’acquisto (fatta = 100 la media teorica dell’UE27) è sceso, per l’Italia, da 121 a 105 punti. Solo la Germania ha registrato una perdita confrontabile (da 129 a 115); assai più contenuto il regresso della Francia (da 116 a 112 punti). Di contro, il progresso più vistoso spetta all’Irlanda (da 103 a 144 punti). Dei dieci Paesi che hanno aderito all’UE nel 2004, gli Stati baltici ex sovietici – che partivano da basi estremamente depresse, intorno ai 30÷35 punti – ne hanno guadagnati in media 20÷25; gli Stati dell’Europa centro-orientale (Polonia, Ungheria, Slovacchia), fino all’affaccio sull’Adriatico (Slovenia e la candidata Croazia) in media 10÷15, con l’eccezione della Repubblica Ceca, dove l’andamento del Pil pro capite è risultato oscillante. A scala regionale italiana, se la Lombardia ha perduto ben 23 punti relativi (da 160 a 137), pesano ben maggiormente i 19 punti dell’Abruzzo (da 104 a 85), valore quest’ultimo che torna ad avvicinarlo alla soglia dell’intervento straordinario per le regioni in ritardo di sviluppo (75 punti): in effetti si osserva, paradossalmente, una riconvergenza con i valori medi del Mezzogiorno, che pure perde 10 punti relativi. La vicina regione Marche, classico punto di riferimento dell’Abruzzo sia per prossimità geografia, sia per continuità di quello che è stato definito “modello adriatico di sviluppo”, a sua volta agganciato al Nordest-Centro o “Terza Italia”, ha subito un regresso analogo (17 punti), e tuttavia si mantiene oltre la media dell’UE27 (tab. 1). 4 Considerando, per confronto, i tassi di crescita del Pil totale in volume, i differenziali possono apparire ridimensionati: le medie dell’UE27 risultano solo lievemente più alte rispetto all’UE15 e, a sua volta, all’Area Euro. Ciò dipende, come ovvio, dal peso assoluto del prodotto lordo nei grandi Paesi ad economia matura, che, crescendo più lentamente, “frena” i valori aggregati (tab. 2). I valori disaggregati confermano, viceversa, come proprio i Paesi più industrializzati si attestassero su valori di crescita contenuti già nell’ultimo decennio del secolo trascorso, quando emergevano le economie periferiche dell’Europa occidentale (Irlanda, Spagna), mentre quelle dell’Europa centro-orientale, uscite dall’orbita sovietica, mettevano in campo i fattori competitivi di cui si è detto sopra, uniti ad alcune significative preesistenze industriali (così per Polonia e Repubblica Ceca). Nell’arco del periodo considerato si osserva, in particolare, l’accelerazione dei nuovi Paesi membri, che sembrano trarre deciso vantaggio dall’ingresso nell’Unione Europea, ancorché il biennio 2006-2007 segni una fase positiva generalizzata. L’Italia, in questo quadro, evidenzia le maggiori difficoltà, con tassi nettamente inferiori a tutte le aggregazioni di riferimento ed agli stessi Paesi maturi, fatta parziale eccezione – ancora – per la Germania. Solo le regioni più solide per struttura insediativa e produttiva, come la Lombardia, fanno registrare dati lievemente migliori. A sua volta, l’Abruzzo manifesta addirittura sintomi di recessione, con tassi di crescita negativi che raggiungono il cavo nel 2004; gli stessi segnali di apparente ripresa nel biennio successivo risultano effimeri, fino a confluire nella crisi odierna (fig. 1). Il rallentamento dell’economia abruzzese si deve ascrivere a un duplice ordine di fattori: esterni, rappresentati dall’evoluzione dello scenario geopolitico ed economico globale, con la crescente concorrenzialità delle economie emergenti proprio su quei fattori di cui l’Abruzzo aveva largamente usufruito nella fase di sviluppo, a partire dal costo del lavoro; interni, legati alla scarsa capacità innovativa del pur consistente apparato industriale regionale nonché delle funzioni terziarie urbane, a riemergenti carenze infrastrutturali e a marcati ritardi nelle decisioni strategiche. 5 Tab. 1 – Livelli del Pil pro capite in Europa, Italia e Abruzzo (1995-2005) (Stati, regioni o aggregazioni regionali; a parità di potere d’acquisto; UE27 = 100) Aree UE 15 Irlanda Regno Unito Germania Francia Spagna Grecia Area Euro Nuovi Paesi Membri Estonia Slovenia Ungheria Repubblica Ceca Slovacchia Italia Lombardia Marche Mezzogiorno Abruzzo 1995 115,9 102,9 111,7 129,2 116,2 91,9 84,3 115,9 49,3 35,9 72,6 52,0 73,6 47,7 121,3 160,1 121,2 79,9 104,2 2000 115,2 131,0 117,2 118,8 115,6 97,6 84,3 114,0 52,9 44,7 78,8 56,2 68,6 50,2 117,1 155,7 116,3 77,3 100,9 2005 112,7 143,7 119,3 115,2 111,9 103,0 96,4 110,7 59,0 62,9 86,9 64,3 76,6 60,6 104,8 136,5 104,4 69,6 85,1 Fonte. Elaborazioni CRESA su dati Eurostat. Tab. 2 – Tassi di crescita del Pil totale in Europa, Italia e Abruzzo (1995-2007) (Stati, regioni o aggregazioni regionali; valori %) Aree UE27 UE15 Irlanda Regno Unito Germania Francia Spagna Area Euro Nuovi Paesi Membri Polonia Repubblica Ceca Italia Lombardia Emilia-Romagna Sicilia Abruzzo 1995-2004 2,2 2,1 6,5 2,9 1,2 2,2 3,2 1,9 4,5 3,7 2,9 1,0 1,1 0,4 0,8 − 0,3 2000-2004 2,2 2,1 6,0 2,9 1,1 2,1 3,1 1,9 4,7 3,2 3,2 0,8 0,9 0,1 0,5 − 0,7 2006-2007 2,9 2,6 5,3 3,0 2,5 2,2 3,8 2,6 6,7 6,5 6,5 1,5 2,3 2,2 1,0 1,6 Nota. Nella terza colonna, i dati delle regioni italiane sono riferiti al biennio 2005-2006. Fonte. Elaborazioni CRESA su dati Eurostat. 6 Fig. 1 – Andamento del Pil totale in Italia e in Abruzzo (2001-2007) (valori %; anno di riferimento 2000) Fonte. Elaborazioni CRESA su dati Istat e Unioncamere-Prometeia. 1.2. Il contesto regionale e provinciale Nel contesto regionale, la provincia di Teramo rappresenta da alcuni decenni il caso tipico di sviluppo locale generato da una diffusa imprenditorialità endogena e fondato sulla identificazione di ambiti distrettuali specializzati nell’industria manifatturiera. Non a caso, la composizione del valore aggiunto per settori produttivi vede l’industria nel suo complesso realizzare quasi il 36% del totale, ovvero 5 punti in più della media regionale e 9 in più della media nazionale. Tale performance si deve quasi interamente al comparto manifatturiero, in quanto il comparto delle costruzioni supera di appena 0,5÷1 punto i valori medi delle circoscrizioni di riferimento (tab. 3). Lievemente sovradimensionata risulta anche l’agricoltura, mentre è il settore terziario a risultare penalizzato, con oltre 5 punti in meno della media regionale e 10 in meno della media nazionale (v. ancora tab. 3). Gli indicatori del tenore di vita, a scala provinciale, rispecchiano per molti versi la struttura produttiva: reddito disponibile e spese per consumi non si discostano dalla media regionale; entrambe risultano decisamente più basse di quella nazionale (tab. 4). Il carattere fortemente industriale della provincia di Teramo – come pure dell’intera regione Abruzzo – trova riscontro nella quota di usi domestici sul totale dei consumi di energia, di 3 punti inferiore alla media nazionale, e, per converso, nella dimensione e composizione del parco veicolare circolante (v. ancora tab. 4). La rilevanza di quest’ultimo indicatore è certamente sostenuta dalle caratteristiche del sistema infrastrutturale (tab. 5), che vede la dotazione stradale della provincia di Teramo superiore 7 alla media italiana di quasi 75 punti (Abruzzo: 45), mentre quella ferroviaria è pari ad appena 52 punti su 100 (Abruzzo: 104,5) e quella portuale a 20 (Abruzzo: 81). Si può certamente discutere la rispondenza di tali indicatori alla qualità delle singole infrastrutture, ma è indiscutibile la predisposizione del territorio teramano al trasporto su gomma, anche in relazione alla dispersione del tessuto insediativo e produttivo. Ed è significativo che le elaborazioni condotte da Unioncamere (Atlante della produttività delle province e delle regioni) individuino il baricentro economico provinciale nel comune di Castellalto, in Val Tordino, nel quale si trova localizzato l’autoporto che rappresenta uno degli elementi decisionali importanti nell’ambito di questo Piano d’Area. Altri aspetti da sottolineare, nel quadro infrastrutturale, sono rappresentati dalle dotazioni di impianti e reti energetico-ambientali (93 punti rispetto alla media italiana fatta = 100), di quasi 20 punti superiore alla media della regione Abruzzo, di strutture e reti per la telefonia e la telematica (83 punti; Abruzzo: 70). Pressoché identici (intorno ai 71 punti) risultano invece gli indicatori provinciale e regionale relativi a reti bancarie e servizi, che prefigurano condizioni di almeno relativa debolezza. Ove si consideri, invece, il mix delle infrastrutture economiche e sociali, il dato della provincia di Teramo (poco più di 69 punti) appare decisamente debole anche nei confronti del valore medio abruzzese (oltre 83: v. ancora tab. 5), scontando ampiamente la marginalità delle aree interne e indicando uno degli obiettivi di riequilibrio da perseguire in sede di pianificazione e programmazione economica. 8 Tab. 3 – Composizione del valore aggiunto nella provincia di Teramo e in Abruzzo (2006) (valori % e milioni di euro; confronto con valori Italia) Settori produttivi Agricoltura Industria manifatturiera costruzioni Terziario Valore aggiunto totale Teramo 3,00 35,75 28,74 7,01 61,25 5.478 Abruzzo 2,81 30,62 24,04 6,58 66,57 23.618 Italia 2,07 26,54 20,47 6,07 71,40 1.315.120 Fonte. Elaborazioni Unioncamere, Istituto Tagliacarne. Tab. 4 – Indicatori del tenore di vita nella provincia di Teramo e in Abruzzo (confronto con valori Italia) Indicatori Reddito disponibile pro capite (euro, 2005) Consumi finali interni pro capite (euro, 2006) alimentari (%) non alimentari (%) Consumo energia elettrica a uso domestico pro capite (kWh, 2007) Consumo energia elettrica a uso domestico su totale (%, 2007) Autoveicoli circolanti per 1.000 abitanti (n., 2007) Autovetture circolanti per 1.000 abitanti (n., 2007) Teramo 13.818,65 12.631,31 18,75 81,25 996,19 19,55 817,91 624,15 Abruzzo 13.995,63 12.915,05 18,52 81,48 1.008,77 19,65 802,07 609,93 Italia 16.090,66 14.978,30 17,53 82,47 1.117,13 21,16 777,08 597,99 Fonte. Elaborazioni Unioncamere, Istituto Tagliacarne. Tab. 5 – Indicatori infrastrutturali nella provincia di Teramo e in Abruzzo (2007) (valori Italia = 100) Indicatori Rete stradale Rete ferroviaria Porti (e bacini di utenza) Aeroporti (e bacini di utenza) Impianti e reti energetico-ambientali Strutture e reti per la telefonia e la telematica Reti bancarie e servizi vari Indice generale delle infrastrutture economiche e sociali Fonte. Unioncamere, Istituto Tagliacarne. Teramo 173,75 52,40 20,37 93,43 82,80 71,27 69,26 Abruzzo 144,84 104,49 81,19 32,38 74,03 69,83 71,24 83,31 9 Localizzazione delle attività economiche 1.3. Analisi dei dati L’analisi economico-territoriale delle localizzazioni produttive, alla scala disaggregata per unità amministrative elementari (comuni), pone il problema – peraltro ben noto – relativo alla disponibilità di dati esaustivi, omogenei e sufficientemente aggiornati. Poiché la rilevazione sistematica delle attività economiche (aziende e superfici nell’agricoltura; unità locali e addetti nell’industria e nel terziario), a livello comunale, fa riferimento alla sola fonte ufficiale Istat, peraltro vincolata alla cadenza decennale dei censimenti, l’attuale periodo di fine decennio e, in aggiunta, le trasformazioni e le crisi sempre più frequenti ed incisive che attraversano gli assetti economici regionali ad ogni scala territoriale ne compromettono ormai la piena attendibilità. In considerazione della loro caratteristica strutturale, i dati censuari sono stati utilizzati nella prima fase del presente Piano d’Area, anche su brevi serie storiche. Nell’attuale fase definitiva di pianificazione si rende viceversa necessario ricorrere alla banca-dati delle attività produttive aggiornata in continuo, ovvero quella delle Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura (CCIAA). Tale banca-dati presenta, a sua volta, due tipi di limitazioni legate al fatto che si tratta non di rilevazione diretta bensì di iscrizione, su domanda, al Registro delle imprese: la prima consiste nella tendenziale sopravvalutazione del numero di unità locali (qui definite localizzazioni), soprattutto a causa di possibili scostamenti temporali nell’inizio di attività e/o nella cancellazione, nonché di eventuali duplicazioni nel caso di attività della stessa impresa in più comparti; la seconda, nella ancor più marcata sottovalutazione del numero di addetti, la cui dichiarazione non è obbligatoria. Un indubbio vantaggio sta invece nel fatto che presso la CCIAA vengono ora registrate anche le imprese agricole, censite separatamente dall’Istat (Censimento dell’Agricoltura). In questo caso, la sottovalutazione quantitativa è anche delle localizzazioni e risulta massiccia, escludendo la massima parte delle microaziende a conduzione diretta o part time: tuttavia, essa può valere a individuare la quota di aziende che, per essere iscritte al Registro camerale delle imprese, si deve ritenere svolgano un’attività specializzata e comunque rivolta alla commercializzazione del prodotto. L’ulteriore problema che si è dovuto affrontare riguarda la disaggregazione territoriale dei dati all’interno dei singoli territori comunali. Trattandosi, infatti, di un’area valliva delimitata da 10 confini non amministrativi bensì idrografici, si è reso necessario esaminare singolarmente le oltre 16.500 unità locali registrate presso la CCIAA di Teramo e relative al 2008 (indicativamente, 2° trimestre), al fine di ubicarle sui singoli territori comunali in corrispondenza delle effettive localizzazioni (v. par. 2.3). L’apparato tabellare e cartografico che segue riporta analiticamente il settore economico (per cui v. la legenda Ateco 2002 in tab. 6) delle localizzazioni e la loro distribuzione all’interno dei nove comuni dell’area. Va subito precisato che la disaggregazione settoriale dei dati è stata contenuta all’interno delle 2 cifre: dunque, non particolarmente fine, ma commisurata alle esigenze di semplificazione e rappresentazione della grande massa di dati utilizzati. La base-dati analitica resta comunque disponibile fra i materiali del Piano, per eventuali ulteriori elaborazioni. La tab. 7 mostra i valori assoluti del numero di localizzazioni, con l’ovvia dominanza di Teramo nella quantità totale (oltre 6.000 unità), seguita dagli altri due centri urbani, Giulianova e Roseto degli Abruzzi, entrambi non lontani dalle 3.000 unità. Le masse minori sono quelle di Canzano (234 unità) e Morro d’Oro (480). Il capoluogo vanta, generalmente, le percentuali più rilevanti sui totali d’area dei singoli settori e comparti (tab. 8). Da sottolineare come ciò avvenga anche nel comparto delle attività agricole (01, con il 25%, pari a ben 655 aziende). Le incidenze maggiori, fra i comparti industriali, si hanno nell’editoria (61%) e nella fabbricazione di macchine per ufficio, elaboratori e sistemi informatici (58%), mentre nei comparti terziari i valori superano molto spesso il 40÷45%, a cominciare dal commercio al dettaglio (42%) per andare all’intermediazione monetaria e finanziaria (51%), ai servizi assicurativi (50%) e alle relative attività ausiliarie (55%). Fra le attività innovative, risulta basso il valore della ricerca e sviluppo (33%), che peraltro costituisce uno dei punti deboli dell’intera area. Ovviamente importanti i valori relativi a servizi sociali (istruzione, 45%; sanità, 55%) e attività associative (59%). Degli altri comuni, Bellante fa registrare le incidenze più elevate, sul totale dell’area, per le industrie della carta (20%), dell’abbigliamento (14%), tessili (11%), della gomma e plastica (10%). Castellalto evidenzia il suo profilo marcatamente industriale, con numerosi comparti del settore che superano il 20% dei rispettivi totali d’area: carta, gomma e plastica, metallurgia, apparecchi per le comunicazioni, mezzi di trasporto, recupero e preparazione per il riciclaggio. Maggiormente diversificato appare il ruolo industriale di Mosciano Sant’Angelo, dove quasi tutti i comparti manifatturieri presentano valori compresi fra 10% e 20%, con la punta del 26% per 11 l’industria del mobile (ancorché il dato, nella classificazione Ateco, venga “mixato” con altre industrie manifatturiere). Qui, il fatto che la base-dati sia fondata sul numero di localizzazioni, e non su forza lavoro o valore della produzione, attenua indubbiamente la rilevanza del comparto alimentare (12% del totale d’area), che annovera un impianto di grandi dimensioni. Per Notaresco si evidenziano il 16% dell’industria tessile e il 15% della chimica. Un peso decisamente inferiore, e prevedibilmente spostato sulle attività primarie, si rileva per Canzano e Morro d’Oro: per quest’ultimo comune, in particolare, proprio nel versante del Tordino (v. oltre, par. 2.3). I centri urbani costieri incidono in misura sensibile tanto sulle attività industriali quanto sulle terziarie, con un peso important – specie nel caso di Roseto degli Abruzzi – anche sulle localizzazioni primarie (quasi 16%). A Giulianova emerge il comparto metallurgico (31,5%) e, soprattutto, degli “altri mezzi di trasporto” (Ateco 35: 60%). Nel terziario spiccano ovviamente le localizzazioni commerciali e ricettive, con valori superiori al 20%; nonché le attività ausiliarie dei trasporti (28%) e immobiliari (23%), legate anche alle funzioni portuale e turistica. Significativa è, poi, l’incidenza sui totali d’area per i servizi pubblici e sociali, fra cui lo smaltimento dei rifiuti. Roseto denota, a sua volta, un quadro manifatturiero assai diversificato, con valori superiori al 15% dei rispettivi totali d’area per i comparti alimentare, dell’abbigliamento, del legno, della lavorazione di minerali non metalliferi, dei prodotti in metallo, elettromeccanico, degli apparecchi per le comunicazioni, della meccanica di precisione e dei mezzi di trasporto. Rilevante anche il comparto delle costruzioni (18%), secondo solo a Teramo. Nel terziario spiccano le localizzazioni ricettive (26%) e le attività assicurative (30%). La composizione delle localizzazioni all’interno dei singoli comuni (tab. 9) precisa molte delle evidenze di cui appena sopra, ed altre ne fa emergere con maggiore chiarezza. Innanzi tutto, il peso delle localizzazioni primarie, con valori intorno al 40% per Canzano e Morro d’Oro, ma superiori al 30% per Bellante e vicini al 25% per Mosciano Sant’Angelo e Notaresco. Il valore dell’intera area si attesta oltre il 15%. I comparti industriali (sommatoria dei codici Ateco 1, 2, 3) superano il 20% a Castellalto, dove si aggiunge il 18% delle costruzioni, e Mosciano Sant’Angelo (costruzioni: 12%); il 15% a Bellante (costruzioni: 13%) e Notaresco, dove l’industria edilizia aggiunge, peraltro, ben il 26% delle unità locali. 12 Proprio l’edilizia si affianca in misura importante alle attività primarie nei comuni agricoli (21% a Morro d’Oro, 15% a Canzano), supplendo alla carenza di attività manifatturiere e terziarie. Nei comuni urbani, infine, all’interno della scontata prevalenza di attività terziarie (mentre l’industria pesa per l’11÷12%), risalta il relativo sovradimensionamento dei comparti commerciali (codice Ateco 5, pur sostenuto dal turismo lungo la costa) rispetto a servizi maggiormente qualificanti, rivolti in particolare alle imprese (codice Ateco 7): in quest’ultimo comparto, solo Roseto supera decisamente il 10% delle proprie localizzazioni totali, precedendo anche Teramo. Le carte in figg. 2-11 visualizzano le quantità di unità locali per codici Ateco a una cifra nei singoli comuni. Come detto, si tratta di un’aggregazione che, specie in taluni settori, raggruppa attività diverse (codice Ateco 1: industria estrattiva e alcune manifatturiere; Ateco 4: produzione e distribuzione di energia, gase, acqua e costruzioni; Ateco 5: servizi commerciali e ricettivi), peraltro specificate nelle tabelle. Ne risultano, tuttavia, quadri di sintesi che preludono alla puntuale localizzazione intracomunale delle attività stesse (v. par. 2.3, con il relativo apparato statistico e cartografico). In tesi generale, le attività del settore primario (fig. 2) mostrano consistenze equilibrate sul territorio, tenendo conto della dimensione delle unità amministrative comunali; mentre le attività del settore secondario (figg. 3-5) evidenziano le polarità manifatturiere della sezione valliva nel quadrilatero Mosciano Sant’Angelo-Bellante- Castellalto-Notaresco, accanto alle masse pur sempre rilevanti dei comuni urbani. La carta in fig. 6, le cui consistenze sono da attribuire per la massima parte al settore delle costruzioni, evidenzia la concentrazione nel capoluogo, a Roseto degli Abruzzi e – fra i comuni intermedi – a Notaresco. Particolarmente evidente risulta, ancora, la polarizzazione delle attività del settore terziario (figg. 7-11), sia commerciali che di servizi, sui vertici del triangolo urbano Teramo-GiulianovaRoseto degli Abruzzi. In fine, la carta in fig. 12 distribuisce, ancora a scala comunale aggregata, le masse totali delle unità locali, distinte per macrosettori, confermando i profili emersi dalla precedente analisi dei dati e definendo, in prima approssimazione, comuni agricoli (Canzano, Morro d’Oro), agricoloindustriali (Bellante, Notaresco), prettamente industriali (Mosciano Sant’Angelo, Castellalto) e terziari (Teramo, Giulianova, Roseto degli Abruzzi). 13 Tab. 6 – Legenda delle Ateco Codice 0 01 coltivazioni agricole, orticoltura, floricoltura 02 silvicoltura e utilizzazione di aree forestali e servizi connessi 05 pesca, piscicoltura e servizi connessi Codice 1 11 estrazione di petrolio greggio e di gas naturale e servizi connessi, esclusa la prospezione 14 altre industrie estrattive 15 industrie alimentari e delle bevande 16 industria del tabacco 17 industrie tessili 18 confezione di articoli di abbigliamento; preparazione, tintura e confezione di pellicce 19 preparazione e concia del cuoio; fabbricazione di articoli da viaggio, borse, marocchineria, selleria e calzature Codice 2 20 industria del legno e dei prodotti in legno e sughero, esclusi i mobili; fabbricazione di articoli in materiali da intreccio 21fabbricazione della pasta-carta, della carta e del cartone e dei prodotti di carta 22 editoria, stampa e riproduzione di supporti registrati 24 fabbricazione di prodotti chimici e di fibre sintetiche e artificiali 25 fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche 26 fabbricazione di prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 27 metallurgia 28 fabbricazione e lavorazione dei prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti 29 fabbricazione di macchine ed apparecchi meccanici Codice 3 30 fabbricazione di macchine per ufficio, di elaboratori e sistemi informatici 31fabbricazione di macchine ed apparecchi elettrici nca 32 fabbricazione di apparecchi radiotelevisivi e di apparecchiature per le comunicazioni 33 fabbricazione di apparecchi medicali, di apparecchi di precisione, di strumenti ottici e di orologi 34 fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 35 fabbricazione di altri mezzi di trasporto 36 fabbricazione di mobili; altre industrie manifatturiere 37 recupero e preparazione per il riciclaggio Codice 4 40 produzione e distribuzione di energia elettrica, di gas, di calore 41 raccolta, depurazione e distribuzione d’acqua 45 costruzioni Codice 5 50 commercio, manutenzione e riparazione di autoveicoli e motocicli; vendita al dettaglio di carburanti per autotrazione 51 commercio all’ingrosso e intermediari del commercio, autoveicoli e motocicli esclusi 52 commercio al dettaglio (escluso quello di autoveicoli e di motocicli); riparazione di beni personali e per la casa 55 alberghi e ristoranti 14 segue Tab. 6 Codice 6 60 trasporti terrestri; trasporti mediante condotte 61 trasporti marittimi e per vie d’acqua 62 trasporti aerei 63 attività di supporto ed ausiliarie dei trasporti; attività delle agenzie di viaggio 64 poste e telecomunicazioni 65 intermediazione monetaria e finanziaria (escluse le assicurazioni e i fondi pensione) 66 assicurazioni e fondi pensione, escluse le assicurazioni sociali obbligatorie 67 attività ausiliarie dell’intermediazione finanziaria e delle assicurazioni Codice 7 70 attività immobiliari 71 noleggio di macchinari e attrezzature senza operatore e di beni per uso personale e domestico 72 informatica e attività connesse 73 ricerca e sviluppo 74 attività di servizi alle imprese Codice 8 80 istruzione 85 sanità e assistenza sociale Codice 9 90 smaltimento dei rifiuti solidi, delle acque di scarico e simili 91 attività di organizzazioni associative 92 attività ricreative, culturali e sportive 93 servizi alle famiglie Fonte. Istat. 15 Tab. 7 – Localizzazioni delle attività produttive nella Val Tordino. Valori assoluti (2008) Ateco 1 cifra Ateco 2 cifre 0 01 0 02 0 05 Totale codice 0 1 11 1 14 1 15 1 16 1 17 1 18 1 19 Totale codice 1 2 20 2 21 2 22 2 24 2 25 2 26 2 27 2 28 2 29 Totale codice 2 3 30 3 31 3 32 3 33 3 34 3 35 3 36 3 37 Totale codice 3 4 40 Bellante Canzano Castellalto Giulianova 227 1 18 246 1 4 69 272 1 99 197 273 99 197 20 4 1 39 7 41 8 76 5 8 1 1 3 9 1 1 5 7 3 19 9 54 3 4 11 2 1 8 1 1 2 3 14 4 3 38 16 97 7 11 9 3 10 13 4 23 19 99 5 4 7 5 16 5 42 12 47 12 145 14 2 10 6 9 17 6 42 20 126 2 9 20 6 26 5 68 11 Morro d’Oro 189 Mosciano S. Angelo 319 189 2 321 2 14 2 50 5 21 4 1 3 1 8 3 20 4 1 1 6 8 29 9 98 9 4 7 5 10 15 2 30 15 97 2 7 3 6 4 1 56 3 82 1 Notaresco 215 1 216 2 5 15 1 10 23 5 61 15 1 5 3 2 21 7 54 1 1 4 1 8 4 19 4 Roseto d. Abruzzi 402 1 34 437 Teramo 655 6 1 662 3 72 4 142 6 51 10 142 18 3 8 3 1 27 15 57 29 247 40 11 55 10 13 52 4 60 32 277 7 11 3 46 5 1 79 4 156 7 62 16 138 1 14 3 21 5 2 24 3 73 2 Area 2.575 10 55 2.640 3 21 425 1 62 292 92 896 113 39 90 33 49 140 19 268 125 876 12 50 16 118 21 10 213 24 464 25 16 4 41 2 2 segue Tab. 7 Ateco 1 cifra Ateco 2 cifre 4 45 Totale codice 4 5 50 5 51 5 52 5 55 Totale codice 5 6 60 6 61 6 62 6 63 6 64 6 65 6 66 6 67 Totale codice 6 7 70 7 71 7 72 7 73 7 74 Totale codice 7 8 80 8 85 Totale codice 8 9 90 9 91 9 92 9 93 Totale codice 9 X Totale generale Bellante Canzano Castellalto Giulianova 35 35 5 9 19 16 49 9 185 185 39 39 132 49 259 20 315 326 145 227 581 248 1.201 39 1 1 5 4 1 1 3 7 3 4 34 5 2 5 11 1 1 1 26 9 22 2 58 157 100 13 51 111 111 19 46 118 39 222 20 6 39 11 3 10 1 30 55 2 2 4 1 21 33 5 2 7 4 7 9 30 39 4 5 9 12 37 50 118 282 17 23 40 9 2 86 123 220 863 234 1.027 2811 0 Morro d’Oro 101 101 10 15 40 19 84 11 Mosciano S. Angelo 156 157 44 105 157 63 369 22 2 1 3 8 4 7 1 7 49 35 6 20 2 38 101 2 5 7 3 1 18 27 49 2 1.332 4 21 2 1 5 6 14 1 2 3 4 16 20 1 480 Notaresco 226 230 31 39 93 27 190 22 2 4 4 1 4 37 12 6 9 8 35 2 3 5 2 2 6 21 31 1 879 Roseto d. Abruzzi 448 450 103 238 451 287 1.079 55 21 8 17 6 52 159 65 17 52 1 126 261 14 11 25 3 4 69 110 186 2.950 Teramo 860 869 207 427 1144 361 2.139 107 1 29 34 64 10 163 408 196 44 149 2 401 792 35 60 95 11 13 94 255 373 3 6.021 Area 2.437 2.464 603 1145 2735 1109 5.592 305 1 1 92 73 125 20 298 915 427 93 302 6 752 1.580 78 108 186 29 22 302 624 977 7 16.597 17 Nota. X = localizzazioni non attribuibili a singoli comparti per incompletezza delle informazioni. Fonte. CCIAA Teramo. 18 Tab. 8 – Localizzazioni delle attività produttive nella Val Tordino. Valori percentuali dell'area (2008) Ateco 1 cifra Ateco 2 cifre 0 01 0 02 0 05 Totale codice 0 1 11 1 14 1 15 1 16 1 17 1 18 1 19 Totale codice 1 2 20 2 21 2 22 2 24 2 25 2 26 2 27 2 28 2 29 Totale codice 2 3 30 3 31 3 32 3 33 3 34 3 35 3 36 3 37 Totale codice 3 4 40 4 41 Bellante 10,56 10,00 0,00 10,34 0,00 0,00 4,71 0,00 11,29 14,04 8,70 8,48 4,42 20,51 0,00 3,03 10,20 5,00 0,00 7,09 7,20 6,16 0,00 4,00 6,25 6,78 0,00 0,00 1,41 0,00 3,02 0,00 0,00 Canzano 3,84 0,00 0,00 3,75 0,00 0,00 0,94 0,00 1,61 0,34 3,26 1,00 0,88 0,00 0,00 0,00 0,00 2,14 0,00 1,12 3,20 1,26 0,00 2,00 6,25 1,69 0,00 0,00 0,00 0,00 0,86 0,00 0,00 Castellalto Giulianova 7,65 0,00 0,00 7,46 0,00 4,76 9,18 0,00 4,84 13,01 17,39 10,83 6,19 28,21 10,00 9,09 20,41 9,29 21,05 8,58 15,20 11,30 0,00 10,00 25,00 5,93 23,81 0,00 7,51 20,83 9,05 0,00 0,00 8,82 10,00 32,73 9,32 33,33 19,05 16,24 0,00 19,35 16,10 13,04 16,18 12,39 5,13 11,11 18,18 18,37 12,14 31,58 15,67 16,00 14,38 16,67 18,00 0,00 16,95 0,00 60,00 12,21 20,83 14,66 44,00 0,00 Morro d’Oro 7,34 0,00 0,00 7,16 0,00 9,52 3,29 0,00 0,00 1,71 0,00 2,34 3,54 0,00 0,00 0,00 2,04 2,14 5,26 2,99 2,40 2,28 0,00 0,00 0,00 3,39 4,76 0,00 0,47 0,00 1,29 0,00 0,00 Mosciano S. Angelo 12,39 0,00 3,64 12,16 0,00 9,52 11,76 0,00 12,90 9,93 9,78 10,94 7,96 10,26 7,78 15,15 20,41 10,71 10,53 11,19 12,00 11,07 16,67 14,00 18,75 5,08 19,05 10,00 26,29 12,50 17,67 4,00 0,00 Notaresco 8,35 10,00 0,00 8,18 66,67 23,81 3,53 100,00 16,13 7,88 5,43 6,81 13,27 0,00 1,11 15,15 0,00 2,14 10,53 7,84 5,60 6,16 0,00 2,00 6,25 3,39 4,76 0,00 3,76 16,67 4,09 16,00 0,00 Roseto d. Abruzzi 15,61 10,00 61,82 16,55 0,00 14,29 16,94 0,00 9,68 17,47 10,87 15,85 15,93 7,69 8,89 9,09 2,04 19,29 0,00 23,13 12,80 15,75 8,33 28,00 18,75 17,80 23,81 20,00 11,27 12,50 15,73 8,00 0,00 Teramo 25,44 60,00 1,82 25,08 0,00 19,05 33,41 0,00 24,19 19,52 31,52 27,57 35,40 28,21 61,11 30,30 26,53 37,14 21,05 22,39 25,60 31,62 58,33 22,00 18,75 38,98 23,81 10,00 37,09 16,67 33,62 28,00 100,00 Area 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 19 segue Tab. 8 Ateco 1 cifra Ateco 2 cifre 4 45 Totale codice 4 5 50 5 51 5 52 5 55 Totale codice 5 6 60 6 61 6 62 6 63 6 64 6 65 6 66 6 67 Totale codice 6 7 70 7 71 7 72 7 73 7 74 Totale codice 7 8 80 8 85 Totale codice 8 9 90 9 91 9 92 9 93 Totale codice 9 X Totale generale Bellante 4,55 4,50 3,15 4,02 4,31 3,52 3,97 6,56 0,00 0,00 1,09 6,85 3,20 0,00 1,34 3,72 1,17 2,15 1,66 0,00 2,79 2,09 6,41 1,85 3,76 0,00 0,00 2,98 4,81 3,99 0,00 5,20 Canzano 1,44 1,42 0,83 0,79 0,69 1,44 0,88 2,95 0,00 0,00 0,00 1,37 0,80 0,00 0,00 1,20 0,23 1,08 0,33 0,00 0,53 0,44 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 1,32 0,80 0,92 0,00 1,41 Castellalto Giulianova 7,59 7,51 6,47 3,41 4,83 4,42 4,63 6,56 0,00 0,00 3,26 9,59 2,40 0,00 2,01 4,26 2,58 3,23 3,31 16,67 3,99 3,48 2,56 1,85 2,15 3,45 0,00 3,97 5,93 5,12 0,00 6,19 12,93 13,23 24,05 19,83 21,24 22,36 21,48 12,79 100,00 0,00 28,26 12,33 17,60 10,00 19,46 17,16 23,42 13,98 16,89 0,00 15,69 17,85 21,79 21,30 21,51 31,03 9,09 28,48 19,71 22,52 0,00 16,94 Morro d’Oro 4,14 4,10 1,66 1,31 1,46 1,71 1,50 3,61 0,00 0,00 2,17 1,37 2,40 0,00 1,34 2,30 0,47 1,08 1,66 0,00 0,80 0,89 1,28 1,85 1,61 0,00 0,00 1,32 2,56 2,05 14,29 2,89 Nota. X = localizzazioni non attribuibili a singoli comparti per incompletezza delle informazioni. Mosciano S. Angelo 6,40 6,37 7,30 9,17 5,74 5,68 6,60 7,21 0,00 0,00 8,70 5,48 5,60 5,00 2,35 5,36 8,20 6,45 6,62 33,33 5,05 6,39 2,56 4,63 3,76 10,34 4,55 5,96 4,33 5,02 28,57 8,03 Notaresco 9,27 9,33 5,14 3,41 3,40 2,43 3,40 7,21 0,00 0,00 2,17 5,48 3,20 5,00 1,34 4,04 2,81 6,45 2,98 0,00 1,06 2,22 2,56 2,78 2,69 6,90 9,09 1,99 3,37 3,17 14,29 5,30 Roseto d. Abruzzi 18,38 18,26 17,08 20,79 16,49 25,88 19,30 18,03 0,00 0,00 22,83 10,96 13,60 30,00 17,45 17,38 15,22 18,28 17,22 16,67 16,76 16,52 17,95 10,19 13,44 10,34 18,18 22,85 17,63 19,04 0,00 17,77 Teramo 35,29 35,27 34,33 37,29 41,83 32,55 38,25 35,08 0,00 100,00 31,52 46,58 51,20 50,00 54,70 44,59 45,90 47,31 49,34 33,33 53,32 50,13 44,87 55,56 51,08 37,93 59,09 31,13 40,87 38,18 42,86 36,28 Area 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 Fonte. CCIAA Teramo. 20 Tab. 9 – Localizzazioni delle attività produttive nella Val Tordino. Valori percentuali dei comuni (2008) Ateco 1 cifra Ateco 2 cifre 0 01 0 02 0 05 Totale codice 0 1 11 1 14 1 15 1 16 1 17 1 18 1 19 Totale codice 1 2 20 2 21 2 22 2 24 2 25 2 26 2 27 2 28 2 29 Totale codice 2 3 30 3 31 3 32 3 33 3 34 3 35 3 36 3 37 Totale codice 3 4 40 4 41 Bellante Canzano Castellalto Giulianova 31,52 0,12 0,00 31,63 0,00 0,00 2,32 0,00 0,81 4,75 0,93 8,81 0,58 0,93 0,00 0,12 0,58 0,81 0,00 2,20 1,04 6,26 0,00 0,23 0,12 0,93 0,00 0,00 0,35 0,00 1,62 0,00 0,00 42,31 0,00 0,00 42,31 0,00 0,00 1,71 0,00 0,43 0,43 1,28 3,85 0,43 0,00 0,00 0,00 0,00 1,28 0,00 1,28 1,71 4,70 0,00 0,43 0,43 0,85 0,00 0,00 0,00 0,00 1,71 0,00 0,00 19,18 0,00 0,00 19,18 0,00 0,10 3,80 0,00 0,29 3,70 1,56 9,44 0,68 1,07 0,88 0,29 0,97 1,27 0,39 2,24 1,85 9,64 0,00 0,49 0,39 0,68 0,49 0,00 1,56 0,49 4,09 0,00 0,00 8,08 0,04 0,64 8,75 0,04 0,14 2,45 0,00 0,43 1,67 0,43 5,16 0,50 0,07 0,36 0,21 0,32 0,60 0,21 1,49 0,71 4,48 0,07 0,32 0,00 0,71 0,00 0,21 0,92 0,18 2,42 0,39 0,00 Morro d’Oro 39,38 0,00 0,00 39,38 0,00 0,42 2,92 0,00 0,00 1,04 0,00 4,38 0,83 0,00 0,00 0,00 0,21 0,63 0,21 1,67 0,63 4,17 0,00 0,00 0,00 0,83 0,21 0,00 0,21 0,00 1,25 0,00 0,00 Mosciano S. Angelo 23,95 0,00 0,15 24,10 0,00 0,15 3,75 0,00 0,60 2,18 0,68 7,36 0,68 0,30 0,53 0,38 0,75 1,13 0,15 2,25 1,13 7,28 0,15 0,53 0,23 0,45 0,30 0,08 4,20 0,23 6,16 0,08 0,00 Notaresco 24,46 0,11 0,00 24,57 0,23 0,57 1,71 0,11 1,14 2,62 0,57 6,94 1,71 0,00 0,11 0,57 0,00 0,34 0,23 2,39 0,80 6,14 0,00 0,11 0,11 0,46 0,11 0,00 0,91 0,46 2,16 0,46 0,00 Roseto d. Abruzzi 13,63 0,03 1,15 14,81 0,00 0,10 2,44 0,00 0,20 1,73 0,34 4,81 0,61 0,10 0,27 0,10 0,03 0,92 0,00 2,10 0,54 4,68 0,03 0,47 0,10 0,71 0,17 0,07 0,81 0,10 2,47 0,07 0,00 Teramo 10,88 0,10 0,02 10,99 0,00 0,07 2,36 0,00 0,25 0,95 0,48 4,10 0,66 0,18 0,91 0,17 0,22 0,86 0,07 1,00 0,53 4,60 0,12 0,18 0,05 0,76 0,08 0,02 1,31 0,07 2,59 0,12 0,03 Area 15,51 0,06 0,33 15,91 0,02 0,13 2,56 0,01 0,37 1,76 0,55 5,40 0,68 0,23 0,54 0,20 0,30 0,84 0,11 1,61 0,75 5,28 0,07 0,30 0,10 0,71 0,13 0,06 1,28 0,14 2,80 0,15 0,01 21 segue Tab. 9 Ateco Ateco 1 cifra 2 cifre 4 45 Totale codice 4 5 50 5 51 5 52 5 55 Totale codice 5 6 60 6 61 6 62 6 63 6 64 6 65 6 66 6 67 Totale codice 6 7 70 7 71 7 72 7 73 7 74 Totale codice 7 8 80 8 85 Totale codice 8 9 90 9 91 9 92 9 93 Totale codice 9 X Totale generale Bellante 12,86 12,86 2,20 5,33 13,67 4,52 25,72 2,32 0,00 0,00 0,12 0,58 0,46 0,00 0,46 3,94 0,58 0,23 0,58 0,00 2,43 3,82 0,58 0,23 0,81 0,00 0,00 1,04 3,48 4,52 0,00 100,00 Canzano 14,96 14,96 2,14 3,85 8,12 6,84 20,94 3,85 0,00 0,00 0,00 0,43 0,43 0,00 0,00 4,70 0,43 0,43 0,43 0,00 1,71 2,99 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 1,71 2,14 3,85 0,00 100,00 Castellalto Giulianova 18,01 18,01 3,80 3,80 12,85 4,77 25,22 1,95 0,00 0,00 0,29 0,68 0,29 0,00 0,58 3,80 1,07 0,29 0,97 0,10 2,92 5,36 0,19 0,19 0,39 0,10 0,00 1,17 3,60 4,87 0,00 100,00 11,21 11,60 5,16 8,08 20,67 8,82 42,73 1,39 0,04 0,00 0,92 0,32 0,78 0,07 2,06 5,59 3,56 0,46 1,81 0,00 4,20 10,03 0,60 0,82 1,42 0,32 0,07 3,06 4,38 7,83 0,00 100,00 Morro d’Oro 21,04 21,04 2,08 3,13 8,33 3,96 17,50 2,29 0,00 0,00 0,42 0,21 0,63 0,00 0,83 4,38 0,42 0,21 1,04 0,00 1,25 2,92 0,21 0,42 0,63 0,00 0,00 0,83 3,33 4,17 0,21 100,00 Nota. X = localizzazioni non attribuibili a singoli comparti per incompletezza delle informazioni. Mosciano S. Angelo 11,71 11,79 3,30 7,88 11,79 4,73 27,70 1,65 0,00 0,00 0,60 0,30 0,53 0,08 0,53 3,68 2,63 0,45 1,50 0,15 2,85 7,58 0,15 0,38 0,53 0,23 0,08 1,35 2,03 3,68 0,15 100,00 Notaresco 25,71 26,17 3,53 4,44 10,58 3,07 21,62 2,50 0,00 0,00 0,23 0,46 0,46 0,11 0,46 4,21 1,37 0,68 1,02 0,00 0,91 3,98 0,23 0,34 0,57 0,23 0,23 0,68 2,39 3,53 0,11 100,00 Roseto d. Abruzzi 15,19 15,25 3,49 8,07 15,29 9,73 36,58 1,86 0,00 0,00 0,71 0,27 0,58 0,20 1,76 5,39 2,20 0,58 1,76 0,03 4,27 8,85 0,47 0,37 0,85 0,10 0,14 2,34 3,73 6,31 0,00 100,00 Teramo 14,28 14,43 3,44 7,09 19,00 6,00 35,53 1,78 0,00 0,02 0,48 0,56 1,06 0,17 2,71 6,78 3,26 0,73 2,47 0,03 6,66 13,15 0,58 1,00 1,58 0,18 0,22 1,56 4,24 6,19 0,05 100,00 Area 14,68 14,85 3,63 6,90 16,48 6,68 33,69 1,84 0,01 0,01 0,55 0,44 0,75 0,12 1,80 5,51 2,57 0,56 1,82 0,04 4,53 9,52 0,47 0,65 1,12 0,17 0,13 1,82 3,76 5,89 0,04 100,00 Fonte. CCIAA Teramo. 22 Fig. 2 – Distribuzione delle unità locali per comune. Agricoltura, caccia, silvicoltura (2008) UL Ateco 0 Valori assoluti 670 GIULIANOVA 335 67 BELLANTE MOSCIANO SANT'ANGELO ROSETO DEGLI ABRUZZI CASTELLALTO TERAMO MORRO D'ORO NOTARESCO CANZANO Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo. Fig. 3 – Distribuzione delle unità locali per comune. Estrazione di minerali, industrie alimentari, tessili, abbigliamento, cuoio e pelli (2008) UL Ateco 1 Valori assoluti 250 GIULIANOVA 125 25 BELLANTE MOSCIANO SANT'ANGELO ROSETO DEGLI ABRUZZI CASTELLALTO TERAMO MORRO D'ORO NOTARESCO CANZANO Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo. 23 Fig. 4 – Distribuzione delle unità locali per comune. Industrie del legno e carta, chimiche, metallurgiche, meccaniche (2008) UL Ateco 2 Valori assoluti 280 GIULIANOVA 140 28 BELLANTE MOSCIANO SANT'ANGELO ROSETO DEGLI ABRUZZI CASTELLALTO TERAMO MORRO D'ORO NOTARESCO CANZANO Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo. Fig. 5 – Distribuzione delle unità locali per comune. Industrie elettromeccaniche, elettroniche, meccanica di precisione, mezzi di trasporto, altre industrie manifatturiere (2008) UL Ateco 3 Valori assoluti 160 GIULIANOVA 80 16 BELLANTE MOSCIANO SANT'ANGELO ROSETO DEGLI ABRUZZI CASTELLALTO TERAMO MORRO D'ORO NOTARESCO CANZANO Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo. 24 Fig. 6 – Distribuzione delle unità locali per comune. Produzione e distribuzione di energia elettrica, gas e acqua. Costruzioni (2008) UL Ateco 4 Valori assoluti 870 GIULIANOVA 435 87 BELLANTE MOSCIANO SANT'ANGELO ROSETO DEGLI ABRUZZI CASTELLALTO TERAMO MORRO D'ORO NOTARESCO CANZANO Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo. Fig. 7 – Distribuzione delle unità locali per comune. Commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazioni, servizi ricettivi, ristorazione (2008) UL Ateco 5 Valori assoluti 2.200 GIULIANOVA 1.100 220 BELLANTE MOSCIANO SANT'ANGELO ROSETO DEGLI ABRUZZI CASTELLALTO TERAMO MORRO D'ORO NOTARESCO CANZANO Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo. 25 Fig. 8 – Distribuzione delle unità locali per comune. Trasporti e comunicazioni (2008) UL Ateco 6 Valori assoluti 410 GIULIANOVA 205 41 BELLANTE MOSCIANO SANT'ANGELO ROSETO DEGLI ABRUZZI CASTELLALTO TERAMO MORRO D'ORO NOTARESCO CANZANO Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo. Fig. 9 – Distribuzione delle unità locali per comune. Attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca, servizi alle imprese (2008) UL Ateco 7 Valori assoluti 800 GIULIANOVA 400 80 BELLANTE MOSCIANO SANT'ANGELO ROSETO DEGLI ABRUZZI CASTELLALTO TERAMO MORRO D'ORO NOTARESCO CANZANO Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo. 26 Fig. 10 – Distribuzione delle unità locali per comune. Istruzione, sanità (2008) UL Ateco 8 Valori assoluti 95 GIULIANOVA 47,5 9,5 BELLANTE MOSCIANO SANT'ANGELO ROSETO DEGLI ABRUZZI CASTELLALTO TERAMO MORRO D'ORO NOTARESCO CANZANO Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo. Fig. 11 – Distribuzione delle unità locali per comuni. Servizi pubblici, sociali, personali (2008) UL Ateco 9 Valori assoluti 380 GIULIANOVA 190 38 BELLANTE MOSCIANO SANT'ANGELO ROSETO DEGLI ABRUZZI CASTELLALTO TERAMO MORRO D'ORO NOTARESCO CANZANO Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo. 27 Fig. 12 – Distribuzione delle unità locali per comuni e settori produttivi (2008) U L in c o m p le s s o p e r c o m u n e Valori assoluti 6 .1 0 0 3.050 GIULIANOVA 610 BELLANTE v__ass_Codice_0 v__ass_Codice_1 v__ass_Codice_2 v__ass_Codice_3 v__ass_Codice_4 v__ass_Codice_5 v__ass_Codice_6 v__ass_Codice_7 v__ass_Codice_8 v__ass_Codice_9 MOSCIANO SANT'ANGELO ROSETO DEGLI ABRUZZI CASTELLALTO TERAMO MORRO D'ORO NOTARESCO CANZANO Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo. 28 1.4. Specializzazioni localizzative I dati analizzati nel paragrafo precedente hanno formato il quadro produttivo dei comuni ricadenti nella Valle del Tordino, tuttavia isolato dal contesto. Un primo affinamento dell’analisi, mediante il calcolo degli indici di specializzazione, mira pertanto ad una valutazione comparativa con il territorio esterno all’area, allo scopo di misurare la centralità di quest’ultima rispetto alle singole funzioni produttive. Nel Rapporto di prima fase di questo Piano, gli indici di specializzazione erano stati calcolati con riferimento all’intero territorio della regione Abruzzo, privilegiando un orientamento dell’analisi che collocasse il Piano stesso in una dimensione transcalare più ampia del solo Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP). Va richiamato, peraltro, che la base-dati era costituita dal Censimento Istat 2001 e, pertanto, se consentiva comparazioni molto più ampie ed omogenee all’interno delle attività industriali e di servizi, escludeva viceversa il comparto delle attività agricole. In questa seconda fase, strettamente operativa, si è ritenuto preferibile il riferimento al territorio della sola provincia di Teramo, al fine di ottenere indicazioni maggiormente mirate, non soltanto di tipo economico sull’efficienza dei comparti produttivi, ma anche di tipo pianificatorio sulla centralità dell’Area del Tordino rispetto al contesto provinciale, al fine di meglio valutare le scelte localizzative del Piano d’Area, con riflessi sull’intera circoscrizione amministrativa. Va rilevato, ancora, che la base-dati CCIAA non consente di calcolare gli indici sul numero degli addetti ai singoli comparti (così come era avvenuto nella prima fase, su base-dati Istat), bensì soltanto sul numero delle localizzazioni (unità locali): viene forzatamente meno, pertanto, ogni possibilità di confronto che non sia meramente indicativa. In più, mentre i dati Istat al 2001 facevano riferimento alla classificazione Ateco 1991, i dati qui utilizzati sono parametrati sulla successiva classificazione Ateco 2002, che contiene alcune difformità, pur se non estremamente rilevanti. Per questi motivi, non si è ritenuta vincolante la precisa reiterazione dei comparti analizzati in quella sede, ma, ai fini cartografici, sono stati selezionati i comparti emergenti dall’apparato statistico esaminato nel precedente par. 2.1 come significativi dei profili economici comunali e di area, dal punto di vista sia delle quantità assolute, sia della distribuzione relativa. Nel calcolo dell’indice sono stati utilizzati ancora i dati aggregati comunali, in quanto i dati disaggregati a scala intracomunale (di cui al successivo par. 2.3) – oltre ad avere dovuto subire aggiustamenti e una parziale selezione, per i motivi che verranno ivi esposti – non sarebbero stati confrontabili con i dati a scala comunale dell’area esterna di riferimento, né trasferibili sulla base cartografica provinciale per motivi tecnici legati alla mancanza delle necessarie coordinate. 29 Per formare – anche in questo caso – il quadro generale, la tab. 10 riporta, gli indici di specializzazione1 dei comuni e dell’area della Val Tordino per tutti i comparti rilevati. Si osserva come, su 54 comparti, l’indice di specializzazione dell’intera area Val Tordino risulti ≥100 in 33 casi, non tutti peraltro significativi: valga l’esempio dell’Ateco 16 (industria del tabacco), dove la sola unità localizzata nel comune di Notaresco vi determina un valore dell’indice pari a 4.535, che si traduce in un valore d’area pari a 236, senza che ciò rappresenti un’attività significativa. Ai fini dell’analisi cartografica che segue, si sono pertanto selezionati – come detto sopra – i comparti più solidi per numero assoluto di localizzazioni e/o più rilevanti sia per specializzazione consolidata (comparti industriali e di servizi “maturi”), sia per specializzazione emergente, sia per rilevanza strategica nello scenario di sviluppo che il Piano d’Area mira a definire. Tenendo conto delle istanze scaturenti dai Forum Tematici di discussione nella prima fase del Piano, non si è trascurato il settore agricolo (Ateco 01; fig. 13). Pur se il dato relativo alle sole localizzazioni presenta, in questo caso, limiti ancora più evidenti rispetto ai comparti industriali e terziari, non fornendo indicazioni sulle caratteristiche colturali, si può osservare che i comuni della media valle (con l’eccezione di Castellalto) rientrano in un’ampia corona di specializzazione primaria che circonda il capoluogo, occupando quasi per intero la fascia collinare del territorio provinciale e risalendo nella fascia montana, in particolare nella Laga (dove, ovviamente, la specializzazione assume carattere marginale rispetto all’intensità produttiva agricola e l’indicatore viene enfatizzato dalla debolezza degli altri settori produttivi). Al contrario, nel caso di Canzano e, soprattutto, Morro d’Oro, i valori più elevati (254 e 238, rispettivamente: v. tab. 10) configurano vocazioni primarie (agricoltura, allevamento) già in atto e/o da recuperare e intensificare, come pure in larga parte dei territori di Bellante (186) e Notaresco (142). Fra gli obiettivi del Piano si delinea una stretta connessione fra il comparto agricolo e quello dell’industria alimentare (Ateco 15; fig.14), che risulta viceversa estremamente polarizzato su Mosciano Sant’Angelo e Castellalto (indici di specializzazione pari, rispettivamente, a 151 e 159), mentre complessivamente despecializzati appaiono proprio i comuni a vocazione agricola, salvo Morro d’Oro (125). Dei comparti definiti “maturi”, il più problematico può essere considerato quello dell’abbigliamento (Ateco 18; fig.15), che ha risentito maggiormente della concorrenza dei Paesi orientali, europei e non, oltre che della struttura eccessivamente sbilanciata verso il contoterzismo. Le localizzazioni restano tuttavia consistenti (quasi 300 nell’area del Tordino: v. tab. 7) e le Calcolati pertanto come segue: (localizzazioni del comparto nel comune o area / localizzazioni del comparto nella provincia) / (totale localizzazioni. nel comune o area / totale localizzazioni nella provincia) x 100. 1 30 specializzazioni disegnano, con Bellante (indice: 195) e Castellalto (168) una sorta di protendimento meridionale del distretto vibratiano. Buone aspettative vengono riposte dagli operatori industriali sul comparto della gomma e plastica (Ateco 25; fig.16), per il quale, nella Val Tordino, si delinea un polo particolarmente forte, costituito da Castellalto (indice di specializzazione: 337), Mosciano Sant’Angelo (255) e Bellante (200). Al contrario, si presenta diffuso il comparto della lavorazione di prodotti in metallo (Ateco 28; fig. 17), che distribuisce la sua notevole consistenza numerica (circa 270 unità locali) in maniera tale che gli indici di specializzazione risultino contenuti: da 129 per Castellalto a 114 per Roseto degli Abruzzi, fra i quali si collocano Notaresco (126), Bellante (122) e Mosciano Sant’Angelo (121). Si tratta di un comparto tipicamente manifatturiero, che, nella dimensione dell’area, costituisce un importante sostegno all’economia reale, anche in virtù dell’ampia diversificazione dei prodotti. Altrettanto può dirsi dei comparti meccanico (Ateco 29; fig. 18) ed elettromeccanico (Ateco 31; fig. 19), i quali tuttavia aggiungono caratteri potenzialmente innovativi. La difficoltà di discriminare i due profili si evidenzia nella distribuzione degli indici di specializzazione, che, per il primo, vedono sorprendentemente al primo posto Canzano (238)2; seguono Castellalto (211), Bellante (156) e Mosciano Sant’Angelo (140). Nel secondo, emerge anche Roseto degli Abruzzi (167, terzo valore a poca distanza dall’indice 183 di Mosciano e dal 173 di Castellalto). La classica specializzazione di Mosciano Sant’Angelo nell’industria mobiliera emerge appieno nell’Ateco 36 (fig. 20), con il valore di 312, nonostante il mix statistico con altre industrie manifatturiere. Nell’ambito industriale si individua – dunque – un potenziale distretto plurispecializzato nel tratto mediano della valle, con fulcri in nella stessa Mosciano e in Castellalto, che rafforza l’ipotesi di un polo logistico nel primo dei due comuni e induce a rivalutarne l’integrazione con l’autoporto realizzato, ma non attivato, nel secondo. Il settore terziario, invece, sdoppia la sua polarizzazione fra il capoluogo e la costa, in corrispondenza con i comuni propriamente urbani, non senza evidenziare talune criticità. La prima riguarda il commercio all’ingrosso (Ateco 51; fig. 21), che, a scala provinciale, mostra un allineamento relativamente forte lungo l’asse costiero, tuttavia con i valori più elevati palesemente influenzati, agli estremi, dal distretto marchigiano (Martinsicuro), cui si associa la polarità interna alla Val Vibrata (Sant’Egidio), e dall’area metropolitana pescarese (Silvi). Appare Si tratta, in questo caso, di un tipico “effetto statistico”: su una massa di localizzazioni totali decisamente limitata, una pur piccola concentrazione di localizzazioni del comparto ne enfatizza l’indice di specializzazione. Ciò non toglie che si tratti di una indicazione interessante per il comune industrialmente più debole dell’area. 2 31 singolare, invece, che l’asse centrale del territorio, ovvero la Val Tordino, mostri sì valori relativamente alti (120÷130) nell’area Giulianova-Mosciano Sant’Angelo-Roseto, ma solo di 108 nel capoluogo, mentre tutti i comuni industriali ed agricoli della sponda destra risultano marcatamente despecializzati. Sorprende meno il livellamento dei valori nel commercio al dettaglio (Ateco 52; fig. 22), in quanto anche dall’analisi sul campo (v. oltre) si evidenzia la buona tenuta del dettaglio tradizionale, mentre il polo principale del dettaglio organizzato è del tutto recente. Inoltre, la natura stessa dei dati per numero di localizzazioni penalizza la grande distribuzione, che emergerebbe maggiormente ove si disponesse di dati utilizzabili relativi al numero di addetti. Rilevante, in ogni caso, il valore di specializzazione espresso da Giulianova (123). Altro punto debole dell’area Val Tordino sta nei servizi ricettivi (Ateco 55; fig. 23), di cui gli alberghieri sono ovviamente polarizzati dai comuni turistici costieri, mentre quelli di ristorazione, certamente più diffusi, non valgono a far emergere specializzazioni significative nell’interno, con l’eccezione di Canzano. Quest’ultima è tuttavia rilevante nel richiamare attenzione per l’enogastronomia, all’interno di uno scenario evolutivo dei turismi “plurimi” di qualità. I servizi di intermediazione monetaria e finanziaria (Ateco 65; fig. 24) trovano nel capoluogo un polo di radicata tradizione a livello di banche locali, in fase di cauta evoluzione verso le più moderne strutture del settore. Con un indice di specializzazione pari a 175, Teramo traina dunque l’intera area, seguita a distanza da Giulianova (126). A scala provinciale, va precisato che gli altri valori ricadenti nella prima classe (peraltro molto ampia: 130÷264) si devono ascrivere a preesistenze urbane importanti (Atri), alla presenza di un denso tessuto industriale (Val Vibrata: Sant’Egidio, Nereto), all’influenza del turismo montano (Pietracamela) e solo in un caso (Valle Castellana) al presidio territoriale del credito in carenza di altre localizzazioni terziarie. Fra i servizi innovativi, l’informatica (Ateco 72; fig. 25) esalta il polo di Teramo (indice di specializzazione: 185) e, nell’ambito provinciale, mostra la sua adattabilità localizzativa alle aree interne, mentre appare relativamente debole nella fascia costiera (per l’area di Piano: Giulianova, 125; Roseto degli Abruzzi: 124). Il comparto di ricerca e sviluppo (Ateco 73; fig. 26) è probabilmente quello che risente maggiormente delle caratteristiche della banca-dati utilizzata: questa infatti, rispetto alla rilevazione censuaria, tende ad escludere le strutture pubbliche e i servizi internalizzati dalle aziende. Ne derivano un universo estremamente limitato e valori di specializzazione che non danno ragione dei progressi documentati nel Rapporto di prima fase (89% degli addetti provinciali e 23% degli addetti regionali concentrati nell’area Val Tordino, per oltre i 9/10 a Teramo; tasso di crescita del 200% nel periodo 1991-2001, quasi dieci volte superiore alla media abruzzese). 32 La polarità di Teramo appare invece assoluta per quanto riguarda i servizi alle imprese (Ateco 74; fig. 27), all’interno dei quali non risulta peraltro possibile – a questo livello di analisi – distinguere i servizi “rutinari” da quelli innovativi. Non appare tuttavia azzardato – anche in base alle verifiche effettuate sul campo – ritenere che i primi costituiscano l’ampia maggioranza delle 750 unità locali presenti nell’area (v. tab. 7). Resta questo, pertanto, un punto di attacco fondamentale per gli interventi del Piano. 33 Tab. 10 - Specializzazione localizzativa nei comuni della Val Tordino (2008) (Provincia di Teramo = 100) Ateco 2 cifre 01 02 05 11 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 Bellante 186 67 0 0 0 87 0 93 195 66 74 499 22 0 85 200 74 0 122 156 144 82 96 166 0 0 17 0 Canzano 254 0 0 0 0 55 0 51 16 84 57 0 0 0 0 0 141 0 70 238 0 156 364 158 0 0 0 0 Castellalto 115 0 0 0 68 159 0 45 168 94 63 548 169 0 72 337 125 345 129 211 0 173 242 123 413 0 109 413 Giulianova 47 20 138 686 72 110 0 52 81 31 49 30 73 172 76 119 55 244 82 103 129 86 0 124 0 356 85 117 Morro d’Oro 238 0 0 0 298 125 0 0 38 0 110 0 0 0 0 74 46 189 90 116 0 0 0 154 181 0 32 0 Mosciano S. Angelo 139 0 33 0 103 151 0 102 103 38 85 160 100 0 272 255 142 196 121 140 183 183 183 80 250 109 312 125 Notaresco 142 66 0 2268 318 67 4535 131 111 36 205 0 22 0 588 79 49 202 126 123 0 81 94 82 96 0 85 289 Roseto d. Abruzzi 80 19 187 0 94 99 0 23 70 26 78 44 71 0 99 23 100 30 114 59 42 167 56 109 142 149 60 28 Teramo 63 56 0 0 45 94 0 28 43 36 81 133 182 0 96 84 99 57 59 77 141 75 27 134 55 24 93 55 Area 90 34 59 236 83 105 236 46 78 38 81 133 112 29 127 113 92 121 90 101 103 107 64 123 100 105 97 95 34 35 segue Tab. 10 Ateco 2 cifre 40 41 45 50 51 52 55 60 61 62 63 64 65 66 67 70 71 72 73 74 80 5 90 91 92 93 X Bellante 0 0 89 71 81 85 66 119 0 0 26 117 77 0 35 25 55 51 0 69 193 47 0 0 43 105 77 Canzano 0 0 116 68 60 51 122 215 0 0 0 89 73 0 0 19 105 32 0 38 0 0 0 0 94 67 27 Castellalto 0 0 118 114 64 85 58 101 0 0 22 139 48 0 44 46 46 72 0 83 33 40 88 0 73 109 92 Giulianova 412 0 74 157 125 134 123 75 0 0 211 56 126 102 144 132 107 125 0 118 173 156 250 114 159 124 108 Morro d’Oro 0 0 147 72 52 57 49 116 0 0 97 43 106 0 65 18 51 79 0 30 71 88 0 0 46 91 59 Nota. X = localizzazioni non attribuibili a singoli comparti per incompletezza delle informazioni. Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo. Mosciano S. Angelo 147 0 81 95 121 77 60 92 0 0 117 60 86 109 39 113 105 104 367 78 49 91 133 0 63 60 93 Notaresco 340 0 181 109 68 71 47 124 0 0 52 93 94 168 35 44 163 67 0 29 76 70 206 0 24 72 74 Roseto d. Abruzzi 0 0 107 107 129 98 138 102 0 0 152 55 106 297 128 90 112 124 84 117 157 62 91 0 126 110 95 Teramo 64 430 97 105 108 121 81 89 0 0 99 115 175 263 193 130 143 185 121 182 190 203 176 322 87 125 112 Area 124 157 100 111 107 107 92 96 0 0 117 88 127 184 129 102 116 132 88 125 149 130 150 138 97 110 99 36 Fig. 13 – Specializzazione localizzativa dell’agricoltura (Ateco 01 – 2008) Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo. 37 Fig. 14 – Specializzazione localizzativa dell’industria alimentare (Ateco 15 – 2008) Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo. 38 Fig. 15 – Specializzazione localizzativa dell’industria dell’abbigliamento (Ateco 18 – 2008) Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo. 39 Fig. 16 – Specializzazione localizzativa dell’industria della gomma e plastica (Ateco 25 – 2008) Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo. 40 Fig. 17 – Specializzazione localizzativa della lavorazione di prodotti in metallo (Ateco 28 – 2008) Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo. 41 Fig. 18 – Specializzazione localizzativa dell’industria meccanica (Ateco 29 – 2008) Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo. 42 Fig. 19 – Specializzazione localizzativa dell’industria elettromeccanica (Ateco 31 – 2008) Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo. 43 Fig. 20 – Specializzazione localizzativa dell’industria mobiliera e altre manifatturiere (Ateco 36 – 2008) Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo. 44 Fig. 21 – Specializzazione localizzativa del commercio all’ingrosso (Ateco 51 – 2008) Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo. 45 Fig. 22 – Specializzazione localizzativa del commercio al dettaglio (Ateco 52 – 2008) Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo. 46 Fig. 23 – Specializzazione localizzativa di alberghi e ristoranti (Ateco 55 – 2008) Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo. 47 Fig. 24 – Specializzazione localizzativa dei servizi di intermediazione monetaria e finanziaria (Ateco 65 – 2008) Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo. 48 Fig. 25 – Specializzazione localizzativa dei servizi di informatica (Ateco 72 – 2008) Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo. 49 Fig. 26 – Specializzazione localizzativa dei servizi di ricerca e sviluppo (Ateco 73 – 2008) Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo. 50 Fig. 27 – Specializzazione localizzativa dei servizi alle imprese (Ateco 74 – 2008) Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo. 51 2.3. Baricentri produttivi L’attività di analisi geografico-economica più impegnativa, all’interno delle elaborazioni presentate in questo Rapporto, ha riguardato la disaggregazione territoriale delle localizzazioni (in numero di circa 16.600) a scala intracomunale. Poiché tale operazione, ove effettuata in forma assolutamente puntuale, avrebbe comportato una dispersione estrema e, con essa, la sostanziale inefficacia dell’analisi in termini di individuazione dei baricentri produttivi, si è proceduto a suddividere i singoli spazi comunali in sub-aree, attribuendo al centro principale di ogni sub-area il complesso delle localizzazioni (unità locali) ivi ricadenti. Di fatto, è risultato possibile ubicare circa l’80% delle unità locali (UL), come risulta dal prospetto seguente, dove: - la colonna n.c. riporta il numero di unità locali non conteggiate in quanto ubicate in vie o strade al di sotto della soglia di 10 unità locali e non riconducibili a località abitate secondo il Censimento Istat della popolazione al 2001 né designate con toponimi nella cartografia IGM 1:25.000 della serie 25/V; - la colonna n.u. riporta il numero di unità locali non ubicate per lacune o contraddizioni negli elementi forniti dalla base informativa. Comune Bellante Canzano Castellalto Giulianova Morro dOro Mosciano Sant'Angelo Notaresco Roseto degli Abruzzi Teramo Totale complessivo Totale UL 863 234 1.027 2.811 480 1.332 879 2.950 6.021 16.597 n.c. n.u. 1 17 5 13 24 45 228 333 47 19 253 648 68 189 114 392 1.261 2.991 UL ubicate v.a. % 816 94,55 214 91,45 757 73,71 2.163 76,95 407 84,79 1.130 84,83 741 84,30 2.513 85,19 4.532 75,27 13.273 79,97 Nelle schede territoriali comunali che seguono sono cartografate le suddivisioni interne ai singoli territori comunali. Vengono poi elencati le località abitate (Censimento Istat della popolazione al 2001) incluse nelle aree intracomunali (sub-aree) nonché i riferimenti alla toponomastica di fonte IGM (tavolette della serie 25/V) per l’intero comune, parimenti ubicati nella carta. Le tabelle riportano, infine, i dati relativi alle quantità di unità locali per macrosettori 52 (codici Ateco a una cifra: v. par. 2.1) nelle sub-aree, in valori assoluti e percentuali, questi ultimi riferiti ai totali comunali. Le due tavole consentono, a loro volta, di formare un quadro di sintesi della distribuzione dei baricentri produttivi nell’intera area, sia per massa totale delle localizzazioni (tavola 1), sia per composizione settoriale (tavola 2). I valori sono posizionati in corrispondenza dei centri più significativi: al termine baricentro va pertanto attribuito un significato non strettamente tecnico, bensì indicativo delle concentrazioni areali delle attività produttive. Ciò che interessa, ai fini del Piano, è innanzi tutto misurare la consistenza dei baricentri ubicati lungo la direttrice della Val Tordino rispetto ai dati aggregati comunali in precedenza analizzati. Stante la dominanza – peraltro scontata – dei poli urbani principali (Teramo: 2.937 unità locali, pari al 50,6% del totale comunale; Giulianova: 1.883, 67%; Roseto degli Abruzzi: 1.610, 54,6%) con marcata connotazione terziaria, si osservano chiaramente due tipi di allineamenti: di fondovalle e di crinale. I primi individuano, da nord a sud, le direttrici vallive del Salinello, del Tordino e del Vomano. Appare subito evidente la complessiva maggiore consistenza delle localizzazioni lungo il fondovalle del Tordino: San Nicolò (791 unità locali ubicate), Bellante Stazione (379), Villa Zaccheo-Petricione (163), Mosciano Stazione (511), Colleranesco (244), Cologna Spiaggia (168). L’industria assume qui un peso importante, anche se, trattandosi di un asse fortemente urbanizzato, le localizzazioni terziarie risultano notevolmente incidenti, specie a San Nicolò a Tordino, per probabile effetto di decentramento da Teramo, e a Mosciano, dove nell’area industriale e artigianale tendono sempre più a localizzarsi servizi alle imprese. Meno rilevante è l’allineamento lungo il fondovalle del Vomano: Forcella (88 unità locali ubicate), Castelnuovo Vomano (287), Guardia Vomano (268), Bivio Fontanelle (194), Piane Vomano (474), dove il profilo produttivo diviene più marcatamente industriale, sia nei comparti manifatturieri, sia in quello delle costruzioni. Sostanzialmente irrilevante, infine, l’allineamento lungo il fondovalle del Salinello: Villa Tassoni (45 unità locali ubicate), Sant’Angelo a Marano (125), Fonte Luca (40), Montone (126), Marina (30), il cui profilo tende maggiormente alle attività agricole. Gli allineamenti di crinale risentono in parte della dissimmetria dei versanti, in parte del conseguente andamento della rete viaria. A nord (spartiacque Tordino-Salinello), i baricentri più consistenti corrispondono ai capoluoghi comunali di Bellante (160 unità locali ubicate) e Mosciano Sant’Angelo (423), entrambi 53 gravitanti sul fondovalle del Tordino. Il profilo funzionale è definibile come agricolo-industriale, con maggiore incidenza del terziario per Mosciano, legata alle funzioni semi-urbane del centro. A sud (spartiacque Tordino-Vomano), l’area di Castellalto (269 unità locali ubicate) gravita decisamente sul Tordino; mentre l’area di Notaresco (356), dove lo spartiacque si allontana sensibilmente, gravita piuttosto sul Vomano. Quest’ultima vede ridursi la componente agricola a vantaggio dell’industria (soprattutto costruzioni) e del terziario, ancora in dipendenza dal rango urbano intermedio. Le attività economiche riferite ai baricentri di Canzano (109) e Morro d’Oro (129) vedono invece la netta prevalenza delle unità locali agricole, carattere comune alla numerosa serie di baricentri minori individuati lungo entrambi i versanti della Val Tordino, specie il meridionale, e nelle aree marginali extra-urbane del comune di Teramo. Pur richiamando i limiti della base-dati utilizzata e gli aggiustamenti di metodo che ne derivano nella rappresentazione cartografica dei dati, si può concludere che la distribuzione delle attività produttive nella media e bassa Val Tordino risulta congruente con l’impostazione del Piano d’Area, in quanto: - l’asse urbano-industriale forte si conferma lungo l’asta del fiume Tordino, e in particolare fra le polarità di Teramo e Giulianova, dove appare da rafforzare la polarità di Colleranesco; - il nodo di Mosciano Sant’Angelo si configura come polarità intermedia, ricettiva per localizzazioni sia manifatturiere che di servizi; - la polarità di San Nicolò a Tordino mostra potenzialità di integrazione con il capoluogo, non solo in termini di decentramento industriale; - le altre polarità intermedie appaiono suscettibili di rafforzamento dei rispettivi profili manifatturieri, nei termini di una distrettualizazione policentrica e di filiera, adeguatamente sostenuta dall’individuazione di nuove centralità per servizi; - la diffusione di attività agricole nelle aree di versante e collinari consolida l’ipotesi di potenziamento della filiera agro-alimentare, da centrare sul neocostituito distretto di Mosciano Sant’Angelo. In una visione più generale degli assetti territoriali a scala provinciale, possono dirsi nettamente definite le gravitazioni sulla Val Tordino dei comuni di Bellante e Mosciano Sant’Angelo, nel versante nord, nonché di Castellalto), nel versante sud, pur senza trascurare, nel territorio di quest’ultimo comune, l’importante agglomerato di Castelnuovo Vomano. Ancora nel versante sud, i comuni di Notaresco e Morro d’Oro vedono le proprie gravitazioni industriali volte, invece, alla Val Vomano, mentre le porzioni di territorio volte alla Val Tordino mostrano buone potenzialità agricole. Resta la posizione interstiziale del comune di Canzano, il cui peso localizzativo appare, allo stato, debole e di gravitazione incerta. 54 Fra i poli urbani, infine, Roseto degli Abruzzi appare sensibilmente decentrato. 55 Scheda territoriale comunale 1 – Bellante Spaccio Santomo 0 1 Villa Gatti 2 A A Mos_81 Bel_49 Bel_108 Villa de Luca Villa Tassoni Sant'Angelo a Marano B Case di Pasquale Colle Montone Fonte Luca Spaccio di Pietro Bel_119 Colle Montone Colle Troia Mos_84 Penna Bel_120 Bel_47 Bellante Colle Arenario Case Pilotti Case Pediconi Colle Leone Case Ippoliti San Gabriele Casaleno Case Loretone C Croce del Fiore Santa Maria Assunta Collepietro D D Bel_46 Santa Filomena Case Traini Colle Izzano Bel_42 E Mos_69 Capoposta F Bel_39 Bel_36 Tofo Sant'Eleuterio Ter_354 Colle Santa Maria-Varano C D Villa Turri Villa Falchini Monticelli H Bel_107 Sant'Atto Di Bonaventura Cordesco Villa Zaccheo-Petriccione Ter_73 Ter_248 Ter_345 Ter_292 Ter_250 G Cas_98 Casemolino Nepezzano Colleminuccio Villa Ardente Bellante Stazione San Nicol• a Tordino Ponzano Ripattoni G San Mauro Chiaretto L.P. Casemolino Cas_76 Cas_29 San Lorenzo Cas_26 Cas_100 Villa Torre Not_56 A A: Villa Tassoni; B: Sant'Angelo a Marano; C: Casaleno; D: Bellante; E: Capodimonte (rif. IGM Colleatterrato Alto 39); F: Colle Izzano; G: Bellante Stazione. Località abitate, al censimento 2001, incluse nelle aree intracomunali: A: Penna, Penna Alta, Villa de Luca, Villa Tassoni. B: Case di Pasquale, Colle Montone, Colle Troia, Sant'Angelo a Marano, Spaccio di Pietro, Spaccio Santomo. C: Casaleno, Case Pediconi, Case Pilotti, Case Traini, Colle Arenario. D: Bellante, Case Loretone, Croce del Fiore, San Gabriele. F: Case Ippoliti, Colle Izzano. G: Bellante Stazione, Di Bonaventura, Ripattoni, San Mauro, Villa Ardente. Riferimenti alla toponomastica di fonte IGM (tavolette della serie 25/V): 1 acq.to del ruzzo (idrografia). 2 bellante (sedi - centri). 3 c. adriani (sedi - case isolate). 4 c. baio (sedi - case isolate). 5 c. bizzarri (sedi - case isolate). 6 c. candeloro (sedi - case isolate). 7 c. d'agostino (sedi - case isolate). 8 c. de martinis (sedi - case isolate). 9 c. de santis (sedi - case isolate). 10 c. dei frati (sedi - case isolate). 11 c. del sordo (sedi - case isolate). 12 c. di pietro (sedi - case isolate). 13 c. di silvestre (sedi - case isolate). 14 c. gabriele (sedi - case isolate). 15 c. gatti (sedi - case isolate). 16 c. gialluca (sedi - nuclei e simili). 17 c. gialluca (sedi - case isolate). 18 c. gramenzi (sedi - case isolate). 19 c. iaconi (sedi - case isolate). 20 c. il monte (sedi - case isolate). 21 c. ippoliti (sedi - case isolate). 22 c. melchiorre (sedi - case isolate). 23 c. morosi (sedi - case isolate). 24 c. muzi (sedi - case isolate). 25 c. paolucci (sedi case isolate). 26 c. pilotti (sedi - case isolate). 27 c. rastelli (sedi - case isolate). 28 c. rozzi (sedi - case isolate). 29 c. rozzi (sedi - case isolate). 30 c. sabatini (sedi - case isolate). 31 c. sabatini (sedi - case isolate). 32 c. scarozzo (sedi case isolate). 33 c. tacchetti (sedi - case isolate). 34 c. tacchetti (sedi - case isolate). 35 c. urbani (sedi - case isolate). 36 c.le izzano (orografia e morfologia). 37 c.le montone (orografia e morfologia). 38 c.se collemoro (sedi - nuclei e simili). 56 segue Scheda territoriale comunale 1 – Bellante 39 capodimonte (area geografica). 40 casaleno (sedi - nuclei e simili). 41 case alte (sedi - nuclei e simili). 42 chiareto (area geografica). 43 colle cera (orografia e morfologia). 44 colle dei nidi (orografia e morfologia). 45 colle ginestra (orografia e morfologia). 46 colle moro (orografia e morfologia). 47 colle troia (orografia e morfologia). 48 colle troia (orografia e morfologia). 49 collerent (area geografica). 50 colonia lupini (sedi - case isolate). 51 conv.to (dir.) (sedi ruderi). 52 f.so cavallo (idrografia). 53 f.so ceco (idrografia). 54 f.so di chiareto (idrografia). 55 f.te a marano (idrografia - sorgenti). 56 f.te caporale (idrografia - laghi, stagni, paludi). 57 f.te la brecciola (idrografia - sorgenti). 58 forn.ce mingioni (fornaci e stabilimenti). 59 il goscio (idrografia). 60 il monte (area geografica). 61 la madonna (sedi culto). 62 m.o di daniele (fornaci e stabilimenti). 63 m.o gramenzi (sedi - mulini e segherie). 64 mass.a antonietti (sedi case isolate). 65 mass.a barba (sedi - case isolate). 66 mass.a biancucci (sedi - case isolate). 67 mass.a bizzarri (sedi case isolate). 68 mass.a budiani (sedi - case isolate). 69 mass.a caccioni (sedi - case isolate). 70 mass.a caporali (sedi case isolate). 71 mass.a carlone (sedi - case isolate). 72 mass.a ciafardoni (sedi - case isolate). 73 mass.a de berardinis (sedi - case isolate). 74 mass.a de berardinis (sedi - case isolate). 75 mass.a de berardinis (sedi - case isolate). 76 mass.a de berardinis (sedi - case isolate). 77 mass.a de silvestri (sedi - case isolate). 78 mass.a d'eugeni (sedi - case isolate). 79 mass.a di biagio (sedi - case isolate). 80 mass.a di germani (sedi - case isolate). 81 mass.a di silvestri (sedi - case isolate). 82 mass.a felicioni (sedi - case isolate). 83 mass.a ferraioli (sedi - case isolate). 84 mass.a giambattista (sedi case isolate). 85 mass.a giammieri (sedi - case isolate). 86 mass.a iannetti (sedi - nuclei e simili). 87 mass.a ianuari (sedi - case isolate). 88 mass.a marziali (sedi - case isolate). 89 mass.a melchiorre (sedi - case isolate). 90 mass.a muscella (sedi - case isolate). 91 mass.a muzi (sedi - case isolate). 92 mass.a nardi (sedi - case isolate). 93 mass.a palma (sedi case isolate). 94 mass.a pilotti (sedi - case isolate). 95 mass.a rozzi (sedi - case isolate). 96 mass.a rozzi (sedi - case isolate). 97 mass.a rozzi (sedi - case isolate). 98 mass.a ruscitti (sedi - case isolate). 99 mass.a tanzi (sedi - case isolate). 100 mass.a tassoni (sedi - case isolate). 101 mass.a tattoni (sedi - case isolate). 102 mass.a tattoni (sedi - case isolate). 103 mass.a tattoni (sedi - case isolate). 104 parr.a di penna (sedi - culto). 105 penna alta (sedi - nuclei e simili). 106 penna bassa (sedi - nuclei e simili). 107 ripattoni (sedi - centri). 108 s. angelo a marano (area geografica). 109 s. angelo a marano (sedi - nuclei e simili). 110 s. arcangelo (area geografica). 111 s. arcangelo (area geografica). 112 s. mauro (sedi - centri). 113 spaccio di pietro (sedi - case isolate). 114 spaccio santomo (sedi - case isolate). 115 staz.e bellante ripattoni (viabilità, aeroporti, porti ). 116 t. ripattoni (idrografia). 117 v.la rasicci (sedi - nuclei e simili). 118 v.la renzi (sedi - case isolate). 119 villa de luca (sedi - nuclei e simili). 120 villa tassoni (sedi - nuclei e simili). Bellante – Localizzazioni per sub-aree (valori assoluti) Area A B C D E F G n.u. UL Denominazione Villa Tassoni Sant'Angelo a Marano Casaleno Bellante Capodimonte Colle Izzano Bellante Stazione 0 17 72 1 48 60 1 69 5 273 1 2 3 2 5 1 19 6 1 35 7 76 1 5 0 7 5 0 34 2 54 1 1 0 3 0 0 9 0 14 4 12 16 1 18 11 2 44 7 111 Codici Ateco 5 6 9 1 19 5 1 0 45 6 11 3 1 0 119 15 17 4 222 34 4 10,8 14,4 0,9 16,2 9,9 1,8 39,6 6,3 100 Codici Ateco 5 6 4,1 2,9 8,6 14,7 0,5 0 20,3 17,6 5 8,8 0,5 0 53,6 44,1 7,7 11,8 100 100 7 8 2 0 0 5 1 0 23 2 33 9 0 0 0 1 0 0 6 0 7 X 0 2 0 8 1 0 25 3 39 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Tot. 45 125 4 160 98 5 379 47 863 Bellante – Localizzazioni per sub-aree (valori percentuali) Area A B C D E F G n.u. UL Denominazione Villa Tassoni Sant'Angelo a Marano Casaleno Bellante Capodimonte Colle Izzano Bellante Stazione 0 6,2 26,4 0,4 17,6 22 0,4 25,3 1,8 100 1 2,6 6,6 1,3 25 7,9 1,3 46,1 9,2 100 2 1,9 9,3 0 13 9,3 0 63 3,7 100 3 7,1 7,1 0 21,4 0 0 64,3 0 100 Nota. X = localizzazioni non attribuibili a singoli comparti per incompletezza delle informazioni. 7 6,1 0 0 15,2 3 0 69,7 6,1 100 8 9 0 0 0 14,3 0 0 85,7 0 100 0 5,1 0 20,5 2,6 0 64,1 7,7 100 X 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Tot. 5,2 14,5 0,5 18,5 11,4 0,6 43,9 5,4 100 57 Scheda territoriale comunale 2 – Canzano Bel_107 Colle Santa Maria-Varano D Villa Turri Villa Falchini H Monticelli Bellante Stazione San Nicol• a Tordino Ponzano Ter_73 Ter_248 Villa Zaccheo-Petriccione Ter_345 L.P. Casemolino Ter_292 Ter_250 Campogrande Sodere Piano d'Accio Ter_59 Colleatterrato Alto A Castellalto Ter_347 Ter_310 Cas_57 Cas_93 Cas_88 Guzzano Cas_61 Can_9 Cas_60 Ter_265 Cas_25 Feudo Alto Valle Canzano Ter_288 San Gervasio Colli Ter_266 Poggio Cono Santa Lucia B B O Villa Pasqualone Cas_86 Can_40 Poggio San Vittorino Cas_87 Cas_31 Secciola Ter_77 Cas_29 San Lorenzo Cas_26 A Cas_76 G Teramo Ter_95 Cas_98 Casemolino Nepezzano Colleminuccio Can_35 Ter_99 Ter_87 Can_37 Castelbasso Canzano P C Ter_160 Feudo Basso Cas_54 Santa Lucia Can_34 Sardinara Cas_78 Can_30 Can_32 Caprafico Can_31 Can_8 Can_23 Can_4 Can_20 Ter_76 D Forcella Can_29 Maciera Can_7 Piano di Corte Villa Vomano Ter_261 Ter_259 Cas_53 Castelnuovo Vomano D Cas_34 Castelnuovo Vomano Ovest Castelnuovo Vomano Est Cas_85 Cas_91 A: Sodere; B: Valle Canzano; C: Canzano; D: Maciera. Località abitate, al censimento 2001, incluse nelle aree intracomunali: A: Sodere. B: Colli, Valle Canzano. C: Canzano, Santa Lucia. D: Maciera, Piano di Corte. Riferimenti alla toponomastica di fonte IGM (tavolette della serie 25/V): 1 borea di valle (area geografica). 2 c. costanzi (sedi - case isolate). 3 c. forti (sedi - case isolate). 4 c.le cinghiale (orografia e morfologia). 5 c.le turri (orografia e morfologia). 6 canzano (sedi - centri). 7 casale (area geografica). 8 colle di corte (orografia e morfologia). 9 colli (area geografica). 10 croce di valle (sedi - case isolate). 11 f.so dell'acqua santa (idrografia). 12 f.so delle noci (idrografia). 13 f.so s. stefano (idrografia). 14 f.te acquaviva (pozzo in genere). 15 f.te antica (idrografia - sorgenti). 16 f.te cupa (idrografia - sorgenti). 17 f.te dota (pozzo in genere). 18 f.te rano (idrografia - sorgenti). 19 fonte (area geografica). 20 gerenzano (area geografica). 21 la ricciolina (sedi - case isolate). 22 m.o s. giacomo (fornaci e stabilimenti). 23 macera (area geografica). 24 mad.na del perdono (sedi - culto). 25 mass.a cerulli (sedi - case isolate). 26 mass.a gariulante (sedi - case isolate). 27 mass.a guerrieri (sedi - case isolate). 28 mass.a puglia (sedi - case isolate). 29 piano di corte (area geografica). 30 pluvicciano (area geografica). 31 s. lucia (sedi culto). 32 s. maria (sedi - culto). 33 s. maria (sedi - culto). 34 s. martino (sedi - nuclei e simili). 35 s. pietro (sedi culto). 36 s. salvatore (sedi - culto). 37 s. stefano (area geografica). 38 s.s. 150 (viabilità, aeroporti, porti ). 39 salcone (area geografica). 40 sodera (area geografica). 41 v.la spinozzi (sedi - case isolate). 42 valle canzano (sedi - centri). 43 valli (area geografica). 44 viscini (area geografica). 58 segue Scheda territoriale comunale 2 – Canzano Canzano – Localizzazioni per sub-aree (valori assoluti) Area A B C D n.c n.u. UL Denominazione Sodere Valle Canzano Canzano Maciera 0 9 15 53 20 0 2 99 1 2 3 0 3 1 0 2 9 2 0 0 6 1 2 11 5 0 21 5 0 4 35 Codici Ateco 5 6 4 0 7 2 23 4 9 4 0 0 6 1 49 11 4 14,3 0 60 14,3 0 11,4 100 Codici Ateco 5 6 8,2 0 14,3 18,2 46,9 36,4 18,4 36,4 0 0 12,2 9,1 100 100 3 4 1 0 0 2 0 1 4 7 8 3 0 2 1 0 1 7 9 X 0 0 0 0 0 0 0 3 2 3 1 0 0 9 0 0 0 0 0 0 0 9 33,3 22,2 33,3 11,1 0 0 100 0 0 0 0 0 0 0 Tot. 30 26 109 49 1 19 234 0 0 0 0 0 0 0 Tot. 12,8 11,1 46,6 20,9 0,4 8,1 100 Canzano – Localizzazioni per sub-aree (valori percentuali) Area A B C D n.c n.u. UL Denominazione Sodere Valle Canzano Canzano Maciera 0 9,1 15,2 53,5 20,2 0 2 100 1 33,3 0 33,3 11,1 0 22,2 100 2 18,2 0 0 54,5 9,1 18,2 100 3 25 0 0 50 0 25 100 Nota. X = localizzazioni non attribuibili a singoli comparti per incompletezza delle informazioni. 7 42,9 0 28,6 14,3 0 14,3 100 8 X 59 Scheda territoriale comunale 3 – Castellalto Chiaretto D G Villa Falchini H Di Bonaventura Bellante Stazione San Nicol• a Tordino Ter_250 A Campogrande Santa Lucia B B Ter_310 Poggio Cono San Gervasio Not_105 Not_45 Cas_88 Guzzano Cas_61 Can_9 Can_35 Ter_87 Can_37 C Can_30 D Forcella Can_29 Maciera Can_7 Piano di Corte Villa Vomano Ter_261 Ter_259 C Cas_53 Guardia Vomano Not_82 Not_55 Castelnuovo Vomano Can_4 Can_20 Ter_76 Not_94 Magnanella Not_106 Colleluccio Can_23 Not_69 Not_50 Can_31 Can_8 Can_32 Caprafico Not_77 Not_46 Castelbasso Feudo Basso Cas_54 Santa Lucia Can_34 Capracchia Cas_78 Canzano P Not_108 Cupo-Casarino Cas_25 Feudo Alto Valle Canzano C Not_99 Cas_60 Ter_265 B Vallevignale Cas_57 Cas_93 Colli Ter_266 Not_52 Sant'Andrea-Caporipe Castellalto Secciola O Villa Pasqualone Cas_86 Can_40 Poggio San Vittorino Santa Croce Cas_87 Cas_31 A Not_56 Villa Torre Cas_29 San Lorenzo Cas_26 Cas_76 Sodere Cordesco Cas_100 Cas_98 Casemolino L.P. Casemolino Ter_292 Notaresco Stazione Selva Piana Cordesco Villa Zaccheo-Petriccione Ter_73 Piano d'Accio Ter_59 Villa Ardente Bel_107 Sant'Atto Villa Turri E Ripattoni San Mauro Pianura Vomano D Cas_39 Cas_34 Not_101 Castelnuovo Vomano Ovest Castelnuovo Vomano Est Casabianca Cas_85 Cas_91 A: Villa Zaccheo-Petriccione; B: Castellalto; C: Castelbasso; D: Castelnuovo Vomano. Località abitate, al censimento 2001, incluse nelle aree intracomunali: A: Campogrande, Casemolino, Cordesco, L.P. Casemolino, San Lorenzo, Villa Torre, Villa Zaccheo-Petriccione. B: Castellalto, Feudo Alto, Guzzano, San Gervasio, Santa Lucia, Villa Pasqualone. C: Castelbasso, Feudo Basso. D: Castelnuovo Vomano, Castelnuovo Vomano Est, Castelnuovo Vomano Ovest. Riferimenti alla toponomastica di fonte IGM (tavolette della serie 25/V): 1 c. ciccoloni (sedi - case isolate). 2 c. crisanti (sedi - case isolate). 3 c. d'emilio (sedi - case isolate). 4 c. dentini (sedi case isolate). 5 c. d'eugenio (sedi - case isolate). 6 c. di gregorio (sedi - case isolate). 7 c. di lodovico (sedi - case isolate). 8 c. di mattia (sedi - case isolate). 9 c. ferroni (sedi - case isolate). 10 c. forti (sedi - case isolate). 11 c. forti (sedi - case isolate). 12 c. forti (sedi - case isolate). 13 c. mancini (sedi - case isolate). 14 c. micheletti (sedi - case isolate). 15 c. piccioni (sedi - case isolate). 16 c. prosperi (sedi - case isolate). 17 c. puliti (sedi - case isolate). 18 c. s. michele (sedi - case isolate). 19 c. treccurilla (sedi - case isolate). 20 c. zacchei (sedi - nuclei e simili). 21 c.le coccu (orografia e morfologia). 22 c.le degli zingari (orografia e morfologia). 23 c.le della penna (orografia e morfologia). 24 c.le della penna (orografia e morfologia). 25 c.le di giorgio (orografia e morfologia). 26 c.le traveduto (orografia e morfologia). 27 c.se c.le traveduto (sedi - nuclei e simili). 28 c.se campilio (sedi - case isolate). 29 c.se mulini (sedi nuclei e simili). 30 c.se pinciaie (sedi - case isolate). 31 campo grande (area geografica). 32 castelbasso (sedi - centri). 33 castellalto (sedi - centri). 34 castelnuovo al vomano (sedi - centri). 35 colli di giorgio (orografia e morfologia). 36 f. tordino (idrografia). 37 f. vomano (idrografia). 38 f.so cesa (idrografia). 39 f.so cupo (idrografia). 40 f.so della fonte 60 segue Scheda territoriale comunale 3 –Castellalto (idrografia). 41 f.so della fonte (idrografia). 42 f.so dell'acqua salata (idrografia). 43 f.so delle paludi (idrografia). 44 f.so delle paludi (idrografia). 45 f.so di cordesco (idrografia). 46 f.so grande (idrografia). 47 f.so magliano (idrografia). 48 f.so magliano (idrografia). 49 f.te cupa (idrografia - sorgenti). 50 f.te cupo (idrografia - sorgenti). 51 f.te isa (idrografia - sorgenti). 52 f.te pretella (idrografia - sorgenti). 53 f.te trocco (idrografia). 54 feudo (area geografica). 55 feudo (area geografica). 56 fonte trocco (area geografica). 57 fontiana (idrografia - sorgenti). 58 forcatarola (sedi - case isolate). 59 fosso cupo (area geografica). 60 guzzano- inf.e (sedi - nuclei e simili). 61 guzzano- sup.e (sedi - nuclei e simili). 62 la torre (area geografica). 63 le ripe (area geografica). 64 le ripe (area geografica). 65 m.o di giovannantonio (fornaci e stabilimenti). 66 m.o michetti (fornaci e stabilimenti). 67 mad.na degli angeli (sedi - culto). 68 mass.a aceti (sedi - case isolate). 69 mass.a capanna (sedi - case isolate). 70 mass.a d'agostino (sedi - case isolate). 71 mass.a di marco (sedi - case isolate). 72 mass.a di saverio (sedi - case isolate). 73 mass.a manucci (sedi - case isolate). 74 mass.a pompa (sedi - case isolate). 75 mass.a zancocchia (sedi - case isolate). 76 montecchia (area geografica). 77 montepietro (sedi - case isolate). 78 mulano (area geografica). 79 pianella (area geografica). 80 pianovilla (area geografica). 81 pianvilla (area geografica). 82 pozzali (area geografica). 83 rena (area geografica). 84 rio canale (idrografia). 85 s. cipriano (sedi - nuclei e simili). 86 s. gervasio (sedi - nuclei e simili). 87 s. lorenzo (area geografica). 88 s. lucia (area geografica). 89 s. lucia (sedi - nuclei e simili). 90 s. pasquale (sedi - nuclei e simili). 91 s.s. 150 (viabilità, aeroporti, porti ). 92 v.la cerulli (sedi - case isolate). 93 v.la gramenzi (sedi - case isolate). 94 v.la palombaia (sedi - case isolate). 95 villa cecco (sedi - case isolate). 96 villa della monaca (sedi - nuclei e simili). 97 villa pasqualone (sedi - nuclei e simili). 98 villa petriccione (sedi - nuclei e simili). 99 villa torre (sedi - nuclei e simili). 100 zaccheo (area geografica). 101 zaccheo (sedi - nuclei e simili). Castellalto – Localizzazioni per sub-aree (valori assoluti) Area A B C D n.c. n.u. UL Denominazione Villa ZaccheoPetriccione Castellalto Castelbasso Castelnuovo Vomano Codici Ateco 5 6 7 0 1 2 3 4 8 9 X Tot. 41 22 29 13 20 24 8 4 0 2 0 163 76 14 25 1 40 197 20 0 22 3 30 97 22 7 23 1 17 99 6 1 12 4 6 42 50 11 48 1 55 185 56 5 116 4 54 259 4 0 14 1 12 39 20 0 10 0 21 55 1 0 2 0 1 4 14 0 15 2 17 50 0 0 0 0 0 0 269 38 287 17 253 1027 7 8 9 X Tot. Castellalto – Localizzazioni per sub-aree (valori percentuali) Area A B C D n.c. n.u. UL Denominazione Villa ZaccheoPetriccione Castellalto Castelbasso Castelnuovo Vomano 3 4 Codici Ateco 5 6 0 1 2 20,8 22,7 29,3 31 10,8 9,3 20,5 7,3 0 4 0 15,9 38,6 7,1 12,7 0,5 20,3 100 20,6 0 22,7 3,1 30,9 100 22,2 7,1 23,2 1 17,2 100 14,3 2,4 28,6 9,5 14,3 100 27 5,9 25,9 0,5 29,7 100 21,6 1,9 44,8 1,5 20,8 100 10,3 0 35,9 2,6 30,8 100 36,4 0 18,2 0 38,2 100 25 0 50 0 25 100 28 0 30 4 34 100 0 0 0 0 0 0 26,2 3,7 27,9 1,7 24,6 100 Nota. X = localizzazioni non attribuibili a singoli comparti per incompletezza delle informazioni. 61 Scheda territoriale comunale 4 – Giulianova Artigianale Marina Villa Gatti Maggi B A Mos_50 Marina I Mos_75 Montone Mos_51 Mos_81 C Marina II Colle Imperatore Colle Santa Maria Fonte Luca Giulianova Colledoro Giu_76 Mos_84 Mosciano Sant'Angelo Colle Leone A Case di Trento B Santa Maria Assunta D Convento Zoccolanti Lug_77 Mos_77 Santa Filomena Mos_69 Cologna Spiaggia Capoposta Zona Industriale di Colleranesco Ripoli Artigianale Ripoli B Colleranesco Mos_111 E C Ros_88 Mosciano Stazione Mulinetto Mos_106 Di Bonaventura Mos_113 Notaresco Stazione Selva Piana Area Produttiva Mosciano M os_37 Ros_90 Coste Lanciano Villa MaisŠ Case Muzi Ros_87 A Colle Vraddo Cupo Biancucci Bonaduce Mazzocco Cas_100 Villa Torre Ros_4 Cordesco Grasciano Not_56 Cologna Paese Ros_60 A C Ros_92 A: Giulianova; B: Case di Trento; C: Colleranesco. Località abitate, al censimento 2001, incluse nelle aree intracomunali: A: Colledoro, Giulianova. B: Case di Trento. C: Case Muzi, Colleranesco, Zona Industriale di Colleranesco. Riferimenti alla toponomastica di fonte IGM (tavolette della serie 25/V): 1 annunziata (area geografica). 2 belfieri (area geografica). 3 brecciolla (area geografica). 4 c. bernardi (sedi - case isolate). 5 c. biondi (sedi - case isolate). 6 c. campanara (sedi - case isolate). 7 c. caprioni (sedi - case isolate). 8 c. cardelli (sedi - case isolate). 9 c. cardilli (sedi - case isolate). 10 c. cenzone (sedi - case isolate). 11 c. cerulli (sedi - case isolate). 12 c. cerulli (sedi - case isolate). 13 c. cianella (sedi - case isolate). 14 c. coticchia (sedi - case isolate). 15 c. crocefisso (sedi - case isolate). 16 c. d'angelo (sedi - case isolate). 17 c. de matteis (sedi - case isolate). 18 c. del sordo (sedi - case isolate). 19 c. d'ilio (sedi - case isolate). 20 c. falcione (sedi - case isolate). 21 c. goldini (sedi - case isolate). 22 c. lenzo (sedi - case isolate). 23 c. maggi (sedi - case isolate). 24 c. mastrilli (sedi - nuclei e simili). 25 c. mastrilli (sedi - case isolate). 26 c. mastrilli (sedi - case isolate). 27 c. meo (sedi - case isolate). 28 c. meo (sedi - case isolate). 29 c. migliorisi (sedi - case isolate). 30 c. muzi (sedi - case isolate). 31 c. parere (sedi - nuclei e simili). 32 c. parere (sedi case isolate). 33 c. pignelli (sedi - case isolate). 34 c. ronchi (sedi - case isolate). 35 c. santarelli (sedi - case isolate). 36 c. traversa moruzzi (sedi - nuclei e simili). 37 c.le s. tommaso (orografia e morfologia). 38 c.se paoloni (sedi - nuclei e simili). 39 c.se piercecchi (sedi - nuclei e simili). 40 c.se pozzo di riccio (sedi - nuclei e simili). 41 campetto (area geografica). 42 campocellette (area geografica). 43 case di trento (area geografica). 44 castorano (area geografica). 45 cerulli (area geografica). 46 colledoro (area geografica). 47 colleranesco (sedi - centri). 48 colonia i.n.a.m. (sedi - case isolate). 49 f. tordino (idrografia). 50 f. tordino (idrografia). 51 f.so belfiori (idrografia). 52 f.so case di trento (idrografia). 53 f.so mustacchio (idrografia). 54 f.so mustaccio (idrografia). 55 f.so mustaccio (idrografia). 56 f.so 62 segue Scheda territoriale comunale 4 – Giulianova paduni (idrografia). 57 f.so trifoni (idrografia). 58 fornace serafini (fornaci e stabilimenti). 59 frant.o ferrone (fornaci e stabilimenti). 60 giulianova (sedi - centri). 61 giulianova (sedi - centri). 62 giulianova (sedi - centri). 63 la torre (sedi case isolate). 64 l'eternita (sedi - culto). 65 m.o matteucci (sedi - mulini e segherie). 66 mad.na dello splendore (sedi culto). 67 mass.a campanara (sedi - case isolate). 68 mass.a giandomenico (sedi - case isolate). 69 mass.a trifoni (sedi nuclei e simili). 70 mass.a trifoni (sedi - nuclei e simili). 71 mass.a trifoni (sedi - case isolate). 72 molino (sedi - mulini e segherie). 73 paduni (area geografica). 74 pozzo di riccio (area geografica). 75 s. nicola (area geografica). 76 s.s. 16 (viabilità, aeroporti, porti ). 77 s.s. 80 (viabilità, aeroporti, porti ). 78 salinello (area geografica). 79 v.la brigiotti (sedi case isolate). 80 v.la castorani (sedi - case isolate). 81 v.la cerulli (sedi - case isolate). 82 v.la cerulli (sedi - case isolate). 83 v.la ferroni (sedi - case isolate). 84 vill.o cerulli - irelli (sedi - case isolate). 85 villa giafardone (sedi - case isolate). 86 villa volpe (area geografica). Giulianova – Localizzazioni per sub-aree (valori assoluti) Area A B C n.u. UL Denominazione Giulianova Case di Trento Colleranesco 0 101 16 48 81 246 1 81 2 33 29 145 2 71 0 34 21 126 3 42 0 10 16 68 4 169 8 35 114 326 Codici Ateco 5 6 917 117 8 0 52 10 224 30 1.201 157 7 185 2 14 81 282 8 32 0 0 8 40 9 168 0 8 44 220 X 0 0 0 0 0 Tot. 1.883 36 244 648 2.811 Codici Ateco 5 6 7 76,4 74,5 65,6 0,7 0 0,7 4,3 6,4 5 18,7 19,1 28,7 100 100 100 8 80 0 0 20,0 100 9 76,4 0 3,6 20,0 100 X 0 0 0 0 0 Tot. 67,0 1,3 8,7 23,1 100 Giulianova – Localizzazioni per sub-aree (valori percentuali) Area A B C n.u. UL Denominazione Giulianova Case di Trento Colleranesco 0 41,1 6,5 19,5 32,9 100 1 55,9 1,4 22,8 20,0 100 2 56,3 0 27 16,7 100 3 61,8 0 14,7 23,5 100 4 51,8 2,5 10,7 35 100 Nota. X = localizzazioni non attribuibili a singoli comparti per incompletezza delle informazioni. 63 Scheda territoriale comunale 5 – Morro d’Oro Di Bonaventura Area Produttiva Mosciano Mos_37 Selva Piana Cordesco Villa Zaccheo-Petriccione A Notaresco Stazione Bonaduce Mazzocco Cordesco Cas_100 Cologna Paese Grasciano Not_56 Villa Torre Case Razzano Sant'Andrea-Caporipe B B Case Romani Not_110 Contrada Colle San Pietr0 Mor_25 Mor_22 Periferia Not_45 Case di Pasquale C Sant'Antonio Not_108 Cupo-Casarino Capracchia Not_77 Notaresco Not_69 Not_71 Not_50 Cas_78 Not_46 Guardia Vomano Via Vomano Not_82 Not_55 D Castelnuovo Vomano Pianura Vomano Colle Verde Contrada Fonte Doti Mor_30 Case de' Cesari Mor_69 Zona Industriale Propezzano Piana degli Ulivi Spinaci Casal Thaulero C Colleluccio Montepagano Santa Caterina Contrada Cancrini Piano Cesare Not_94 D Torrenera Morro d'Oro Case Sacchetti Contrada Acquasanta Magnanella Not_106 C Belsito Colle del Sole Case di Bonaventura Piano Cecchino Not_96 Not_105 Not_99 Centovie Ros_59 Not_52 Vallevignale Tanesi Mor_6 Mor_27 Ros_92 Ros_104 Capo le Coste A Villa Pasqualone C Ros_60 A Santa Croce Santa Lucia Cupo Biancucci Colle Vraddo Pagliare Vecchia San Giovanni Case Cavicchi Mor_63 Mor_31 Santa Lucia Mor_26 Palazzese F Piane Vomano Pagliare Case Merluzzo Mor_58 Bivio Fontanelle D Mor_64 Cas_39 Cas_34 Not_101 Castelnuovo Vomano Ovest Castelnuovo Vomano Est Not_103 Casabianca Cas_85 Cas_91 A: Capo le Coste; B: Morro d'Oro; C: Case de' Cesari; D: Bivio Fontanelle. Località abitate, al censimento 2001, incluse nelle aree intracomunali: A: Capo le Coste, Case Razzano. B: Case di Bonaventura, Case di Pasquale, Case Romani, Case Sacchetti, Contrada Acquasanta, Contrada Cancrini, Contrada Colle San Pietro, Morro d'Oro, Periferia, Piano Cecchino, Torrenera. C: Case Cavicchi, Case de' Cesari, Contrada Fonte Doti, Pagliare Vecchia, Piano Cesare. D: Bivio Fontanelle, Case Merluzzo, Pagliare, Zona Industriale Propezzano. Riferimenti alla toponomastica di fonte IGM (tavolette della serie 25/V): 1 c. baldati (sedi - case isolate). 2 c. barbieri (sedi - case isolate). 3 c. caproletti (sedi - case isolate). 4 c. cermignani (sedi - nuclei e simili). 5 c. cerulli (sedi - nuclei e simili). 6 c. di bonaventura (sedi - nuclei e simili). 7 c. di bonaventura (sedi - nuclei e simili). 8 c. di marco (sedi - case isolate). 9 c. donnini (sedi - case isolate). 10 c. grande (sedi - case isolate). 11 c. marenotta (sedi - case isolate). 12 c. osmi (sedi - case isolate). 13 c. paris (sedi - case isolate). 14 c. paris (sedi - case isolate). 15 c. savini (sedi - case isolate). 16 c. savini (sedi - case isolate). 17 c. savini (sedi - case isolate). 18 c. savini (sedi - case isolate). 19 c. seghini (sedi - case isolate). 20 c. terranera (sedi - case isolate). 21 c.le cavaliere (orografia e morfologia). 22 c.le croce (orografia e morfologia). 23 c.le crocetta (orografia e morfologia). 24 c.le misticone (orografia e morfologia). 25 c.le s. pietro (orografia e morfologia). 26 c.se cavicchio (sedi - nuclei e simili). 27 capo le coste (area geografica). 28 cappignetti (area geografica). 29 collacchione (area geografica). 30 colle di mezzo (orografia e morfologia). 31 conv.to propezzano (sedi - culto). 32 costa del gallo (area geografica). 33 f. vomano (idrografia). 34 f. vomano (idrografia). 35 f.so acqua salata (idrografia). 36 f.so cavaliere (idrografia). 37 f.so crocifossa (idrografia). 38 f.so di morro (idrografia). 39 f.so pagliare (idrografia). 40 f.so pagliare (idrografia). 41 f.so s. antonio (idrografia). 42 f.so s. antonio (idrografia). 43 f.so sanguinetto (idrografia). 44 f.te cancrine (idrografia - sorgenti). 45 f.te crocifossa (idrografia - sorgenti). 46 f.te dama (idrografia - sorgenti). 47 f.te dei frati (idrografia - sorgenti). 48 f.te doti (idrografia - sorgenti). 49 f.te la torre (idrografia - sorgenti). 50 f.te pagliare (idrografia - sorgenti). 51 f.te pellicce 64 segue Scheda territoriale comunale 5 – Morro d’Oro (idrografia - sorgenti). 52 m.o s. maria (fornaci e stabilimenti). 53 mad.na delle grazie (sedi - culto). 54 mass.a marziano (sedi - case isolate). 55 mass.a molino grande (sedi - case isolate). 56 mass.a s. lucia (sedi - case isolate). 57 morro d'oro (sedi - centri). 58 p.te murato (viabilità, aeroporti, porti ). 59 p.te s. antonio (viabilità, aeroporti, porti ). 60 pagliare (area geografica). 61 piano cecchino (area geografica). 62 piano cecchino (area geografica). 63 piano cesari (area geografica). 64 piano vomano (area geografica). 65 piano vomano (area geografica). 66 s. antonio (area geografica). 67 s.s. 150 (viabilità, aeroporti, porti ). 68 sorbo (area geografica). 69 trapannara (area geografica). 70 v.la piano cecchino (sedi - case isolate). 71 valviano (area geografica). Morro d'Oro – Localizzazioni per sub-aree (valori assoluti) Area A B C D n.c. n.u. UL Denominazione Capo le Coste Morro d'Oro Case de' Cesari Bivio Fontanelle 0 7 79 40 52 3 8 189 1 2 0 8 2 8 0 3 21 0 2 4 12 0 2 20 3 4 0 0 1 5 0 0 6 0 20 11 38 2 30 101 Codici Ateco 5 6 1 0 13 4 8 6 47 7 0 0 15 4 84 21 7 0 1 2 9 0 2 14 8 0 0 1 2 0 0 3 9 0 2 0 14 0 4 20 X 0 0 1 0 0 0 1 7 8 9 X 0 7,1 14,3 64,3 0 14,3 100 0 0 33,3 66,7 0 0 100 0 10 0 70 0 20 100 0 0 100 0 0 0 100 Tot. 8 129 76 194 5 68 480 Morro d'Oro – Localizzazioni per sub-aree (valori percentuali) Area A B C D n.c. n.u. UL Denominazione Capo le Coste Morro d'Oro Case de' Cesari Bivio Fontanelle 0 3,7 41,8 21,2 27,5 1,6 4,2 100 1 2 3 4 0 38,1 9,5 38,1 0 14,3 100 0 10 20 60 0 10 100 0 0 16,7 83,3 0 0 100 0 19,8 10,9 37,6 2 29,7 100 Codici Ateco 5 6 1,2 0 15,5 19 9,5 28,6 56 33,3 0 0 17,9 19 100 100 Nota. X = localizzazioni non attribuibili a singoli comparti per incompletezza delle informazioni. Tot. 1,7 26,9 15,8 40,4 1 14,2 100 65 Scheda territoriale comunale 6 – Mosciano Sant’Angelo Artigianale Marina Spaccio Santomo Villa Gatti Maggi B Sant'Angelo a Marano B Case di Pasquale Mos_81 Bel_108 Mos_50 Colle Montone Colle Imperatore Colle Santa Maria Fonte Luca Spaccio di Pietro Colledoro Colle Montone Colle Troia Bel_47 D Convento Zoccolanti Bel_46 Mos_77 Santa Filomena Colle Izzano B Santa Maria Assunta Collepietro D A Case di Trento Mosciano Sant'Angelo Colle Leone Case Ippoliti Giu_76 Mos_84 Croce del Fiore San Gabriele Marina I Mos_75 Montone Mos_51 A Bel_49 C Marina II Mos_69 Capoposta Zona Industriale di Colleranesco Ripoli Artigianale Ripoli F Colleranesco Bel_36 G E Ripattoni San Mauro Mos_111 Bel_107 Mulinetto Villa Ardente Mos_106 Di Bonaventura Bellante Stazione Cordesco Villa Zaccheo-Petriccione Cas_98 Casemolino L.P. Casemolino Cas_29 San Lorenzo Cas_26 A C Mosciano Stazione Cas_100 Villa Torre Coste Lanciano Villa MaisŠ Mos_113 Case Muzi Notaresco Stazione Selva Piana Area Produttiva Mosciano Mos_37 A Colle Vraddo Cupo Biancucci Bonaduce Cordesco Grasciano Not_56 Santa Croce Cologna Paese Ros_60 A Ros_104 Capo le Coste A Case Razzano Tanesi A: Fonte Luca; B: Montone; C: Marina I; D: Mosciano Sant'Angelo; E: Mosciano Stazione. Località abitate, al censimento 2001, incluse nelle aree intracomunali: A: Colle Montone, Fonte Luca. B: Colle Imperatore, Colle Santa Maria, Maggi, Montone. C: Artigianale Marina, Marina I, Marina II. D: Capoposta, Colle Leone, Collepietro, Convento Zoccolanti, Mosciano Sant'Angelo, Santa Filomena, Santa Maria Assunta. E: Area Produttiva Mosciano, Artigianale Ripoli, Mosciano Stazione, Mulinetto , Notaresco Stazione, Ripoli, Selva Piana. Riferimenti alla toponomastica di fonte IGM (tavolette della serie 25/V): 1 c. bonaduce (sedi - case isolate). 2 c. bonaluce (sedi - case isolate). 3 c. cadaleda (sedi - case isolate). 4 c. cardelli (sedi - case isolate). 5 c. cicullini (sedi - case isolate). 6 c. crocetti (sedi - case isolate). 7 c. d'angelo (sedi - case isolate). 8 c. de annibalis (sedi - nuclei e simili). 9 c. de benedictis (sedi - case isolate). 10 c. de benedictis (sedi - case isolate). 11 c. de benedictis (sedi - case isolate). 12 c. de rospis (sedi - case isolate). 13 c. de victoris (sedi - case isolate). 14 c. de victoris (sedi - case isolate). 15 c. del vescovo (sedi - case isolate). 16 c. di giannuario (sedi - case isolate). 17 c. faraone (sedi - case isolate). 18 c. faraone (sedi - case isolate). 19 c. forti (sedi - case isolate). 20 c. iacovone (sedi - case isolate). 21 c. lanciaprimi (sedi - case isolate). 22 c. lupinetti (sedi - case isolate). 23 c. maiorani (sedi - case isolate). 24 c. marangoni (sedi - case isolate). 25 c. mezzoprete (sedi - case isolate). 26 c. nocelli (sedi - case isolate). 27 c. palandrini (sedi - case isolate). 28 c. parasi (sedi - case isolate). 29 c. patella (sedi - case isolate). 30 c. pigliacampo (sedi - case isolate). 31 c. ranalli (sedi - case isolate). 32 c. ripani (sedi - case isolate). 33 c. ruffino (sedi - case isolate). 34 c. sabatini (sedi - case isolate). 35 c. sabatini (sedi - case isolate). 36 c. sabatini (sedi - case isolate). 37 c. salette (sedi - 66 segue Scheda territoriale comunale 6 – Mosciano Sant’Angelo case isolate). 38 c. savini (sedi - case isolate). 39 c. savini (sedi - case isolate). 40 c. savini (sedi - case isolate). 41 c. savini (sedi - case isolate). 42 c. savini (sedi - case isolate). 43 c. savini (sedi - case isolate). 44 c. savini (sedi - case isolate). 45 c. sbarrini (sedi - case isolate). 46 c. sciarroli (sedi - case isolate). 47 c. taraschi (sedi - case isolate). 48 c. tattoni (sedi - case isolate). 49 c. veroni (sedi - case isolate). 50 c.le cacio (orografia e morfologia). 51 c.le cerreto (orografia e morfologia). 52 c.le crisanti (orografia e morfologia). 53 c.le imperatore (orografia e morfologia). 54 c.le nasone (orografia e morfologia). 55 c.le pizzuto (orografia e morfologia). 56 c.le s. filomena (orografia e morfologia). 57 c.le s. maria (orografia e morfologia). 58 c.se campanara (sedi - nuclei e simili). 59 c.se costa del monte (sedi nuclei e simili). 60 c.se di egidio (sedi - nuclei e simili). 61 c.se fidanza (sedi - nuclei e simili). 62 c.se pompizi (sedi nuclei e simili). 63 c.se quaresima (sedi - nuclei e simili). 64 c.se rovano (sedi - nuclei e simili). 65 c.se s. giovanni (sedi - nuclei e simili). 66 c.se toscano (sedi - nuclei e simili). 67 c.se veroni (sedi - nuclei e simili). 68 c.se zecchini (sedi nuclei e simili). 69 capoposto (area geografica). 70 cim.ro di mosciano (sedi - culto). 71 colle della pietra (orografia e morfologia). 72 colle forchetta (orografia e morfologia). 73 collegio ventillii (sedi - case isolate). 74 collepietro (sedi centri). 75 contrada maggi (area geografica). 76 contrada veroni (area geografica). 77 conv.to zoccolanti (sedi - culto). 78 f. salinello (idrografia). 79 f.so di f.te galliano (idrografia). 80 f.so f.te luca (idrografia). 81 f.so grande (idrografia). 82 f.so pozzo di riccio (idrografia). 83 f.te galliano (idrografia - sorgenti). 84 f.te luca (idrografia). 85 fatt.a s. pietro (sedi - case isolate). 86 fatt.a savini (sedi - nuclei e simili). 87 forn.ce crisanti (fornaci e stabilimenti). 88 frant.o core (sedi - case isolate). 89 il casone (sedi - case isolate). 90 la croce (sedi - case isolate). 91 la fontana (idrografia sorgenti). 92 la selva alta (area geografica). 93 la selva dei colli (area geografica). 94 m.o roscoli (fornaci e stabilimenti). 95 mass.a de laurentis (sedi - case isolate). 96 mass.a del seminario (sedi - case isolate). 97 mass.a iobbi (sedi - case isolate). 98 mass.a massi (sedi - case isolate). 99 mass.a sabatini (sedi - case isolate). 100 mass.a tattoni (sedi - case isolate). 101 mass.a valle (sedi - case isolate). 102 montone (sedi - centri). 103 mosciano s. angelo (sedi centri). 104 p.te scorticalasino (viabilità, aeroporti, porti ). 105 ripoli (area geografica). 106 rovano (area geografica). 107 s. angelo (sedi - case isolate). 108 s. anna (sedi - culto). 109 s. filomena (sedi - nuclei e simili). 110 s. giovanni (sedi - culto). 111 s. maria dell'arco (area geografica). 112 s.s. del gran sasso d'italia (viabilità, aeroporti, porti ). 113 staz.e di mosciano (viabilità, aeroporti, porti ). 114 staz.e di notaresco (viabilità, aeroporti, porti ). 115 t. rovano (idrografia). 116 tavoliere a borea (area geografica). 117 v.la maggi (sedi - case isolate). 118 v.la savini (sedi - case isolate). 119 v.le della fonte (idrografia). 120 v.no parere (sedi - case isolate). 121 valle della pietra (idrografia). 122 villa palombieri (sedi case isolate). Mosciano Sant'Angelo – Localizzazioni per sub-aree (valori assoluti) Codici Ateco Area Denominazione 0 1 2 3 4 5 6 A Fonte Luca 30 2 0 0 6 2 0 B Montone 61 3 3 4 17 24 3 C Marina I 3 4 6 2 4 7 1 D Mosciano Sant'Angelo 109 20 17 15 55 131 11 E Mosciano Stazione 67 46 63 46 46 160 22 n.c. 2 0 1 3 3 3 1 n.u. 49 23 7 12 26 42 11 UL 321 98 97 82 157 369 49 7 0 7 2 31 51 0 10 101 Mosciano Sant'Angelo – Localizzazioni per sub-aree (valori percentuali) Codici Ateco Area Denominazione 0 1 2 3 4 5 6 7 A Fonte Luca 9,3 2 0 0 3,8 0,5 0 0 B Montone 19 3,1 3,1 4,9 10,8 6,5 6,1 6,9 C Marina I 0,9 4,1 6,2 2,4 2,5 1,9 2 2 D Mosciano Sant'Angelo 34 20,4 17,5 18,3 35 35,5 22,4 30,7 E Mosciano Stazione 20,9 46,9 64,9 56,1 29,3 43,4 44,9 50,5 n.c. 0,6 0 1 3,7 1,9 0,8 2 0 n.u. 15,3 23,5 7,2 14,6 16,6 11,4 22,4 9,9 UL 100 100 100 100 100 100 100 100 Nota. X = localizzazioni non attribuibili a singoli comparti per incompletezza delle informazioni. 8 9 X 0 0 0 7 0 0 0 7 0 4 1 26 9 0 9 49 0 0 0 1 1 0 0 2 8 9 X 0 0 0 100 0 0 0 100 0 8,2 2 53,1 18,4 0 18,4 100 0 0 0 50,0 50,0 0 0 100 Tot. 40 126 30 423 511 13 189 1332 Tot. 3,0 9,5 2,3 31,8 38,4 1,0 14,2 100 67 Scheda territoriale comunale 7 – Notaresco G Mos_111 E Ripattoni San Mauro Mulinetto Villa Ardente Bel_107 Mos_106 Di Bonaventura A Cas_76 Campogrande Capo le Coste A Villa Pasqualone Not_52 Cas_86 Sant'Andrea-Caporipe Castellalto Santa Lucia San Gervasio B Vallevignale Case di Pasquale C Not_99 Capracchia Not_77 Not_46 C D Maciera Can_29 Piano di Corte Cas_53 Can_7 C Mor_69 Guardia Vomano Via Vomano Not_82 Not_55 Contrada Fonte Doti Mor_30 Case de' Cesari Piano Cesare Case Cavicchi Mor_63 Mor_31 Zona Industriale Propezzano Castelnuovo Vomano Can_4 Not_71 Not_94 Colleluccio Can_20 Not_69 Morro d'Oro Case Sacchetti Contrada Acquasanta Magnanella Not_106 Can_31 Can_23 Notaresco Not_50 Cas_78 Castelbasso Feudo Basso Cas_54 Sant'Antonio Not_108 Cupo-Casarino Cas_25 Feudo Alto B Contrada Colle San Pietr0 Mor_25 Mor_22 Periferia Not_45 Cas_60 Can_8 Case Romani Not_110 Cas_88 Guzzano Cas_61 Can_30 Case di Bonaventura Piano Cecchino Not_96 Not_105 Cas_57 Cas_93 Case Razzano Mor_6 Mor_27 Cas_31 Santa Lucia A Santa Croce Cas_87 B Cologna Paese Grasciano Not_56 Villa Torre Cas_29 San Lorenzo Cas_26 A Colle Vraddo Cordesco Cas_100 Cas_98 Casemolino Case Muzi Area Produttiva Mosciano Mos_37 Selva Piana Cordesco Villa Zaccheo-Petriccione Mos_113 Notaresco Stazione Bellante Stazione L.P. Casemolino C Mosciano Stazione Mor_26 Case Merluzzo D Mor_58 Bivio Fontanelle Pianura Vomano D Cas_39 Cas_34 Not_101 Castelnuovo Vomano Ovest Castelnuovo Vomano Est Cas_85 Not_103 Casabianca Cas_91 A: Santa Croce; B: Vallevignale; C: Notaresco; D: Guardia Vomano. Località abitate, al censimento 2001, incluse nelle aree intracomunali: A: Cordesco, Grasciano, Santa Croce. B: Sant'Andrea-Caporipe, Vallevignale. C: Capracchia, Cupo-Casarino, Notaresco, Sant'Antonio. D: Casabianca, Colleluccio, Guardia Vomano, Magnanella, Pianura Vomano, Via Vomano. Riferimenti alla toponomastica di fonte IGM (tavolette della serie 25/V): 1 c. alessandroni (sedi - case isolate). 2 c. amorotti (sedi - case isolate). 3 c. belvedere (sedi - case isolate). 4 c. boccabella (sedi - case isolate). 5 c. boccabella (sedi - case isolate). 6 c. bonaduce (sedi - case isolate). 7 c. castorani (sedi - case isolate). 8 c. censoni (sedi - case isolate). 9 c. censoni (sedi - case isolate). 10 c. de alba (sedi - case isolate). 11 c. de santis (sedi - case isolate). 12 c. de santis (sedi - case isolate). 13 c. de santis (sedi - case isolate). 14 c. de santis (sedi - case isolate). 15 c. di blasio (sedi - case isolate). 16 c. di donato (sedi - case isolate). 17 c. di stanislao (sedi - case isolate). 18 c. forcella (sedi - case isolate). 19 c. forcella (sedi - case isolate). 20 c. forcella (sedi - case isolate). 21 c. forcella (sedi - case isolate). 22 c. forcella (sedi - case isolate). 23 c. forcella (sedi - case isolate). 24 c. franceschi (sedi case isolate). 25 c. marziani (sedi - case isolate). 26 c. nicodemi (sedi - case isolate). 27 c. pellecchia (sedi - case isolate). 28 c. pica (sedi - case isolate). 29 c. rampa (sedi - case isolate). 30 c. savini (sedi - case isolate). 31 c. savini (sedi - case isolate). 32 c. savini (sedi - case isolate). 33 c. savini (sedi - case isolate). 34 c. sbraccia (sedi - case isolate). 35 c. sciarroni (sedi - case isolate). 36 c. taraschi (sedi - case isolate). 37 c. taraschi (sedi - case isolate). 38 c. temperini (sedi - case isolate). 39 c. zanni (sedi - case isolate). 40 c.le giardino (orografia e morfologia). 41 c.le montarone 68 segue Scheda territoriale comunale 7 – Notaresco (orografia e morfologia). 42 c.le pelato (orografia e morfologia). 43 c.le venia (orografia e morfologia). 44 c.se giorgini (sedi - nuclei e simili). 45 capo di ripa (area geografica). 46 capracchia (sedi - nuclei e simili). 47 caprioni (sedi - case isolate). 48 cas.o de albertiis (sedi - case isolate). 49 casa bianca (sedi - nuclei e simili). 50 casarino (sedi - nuclei e simili). 51 casette (sedi - case isolate). 52 cavallo morto (area geografica). 53 colle delle casette (orografia e morfologia). 54 colle marino (orografia e morfologia). 55 colleluccio (area geografica). 56 cordesco (sedi - nuclei e simili). 57 croce vecchia (area geografica). 58 f.so cavone (idrografia). 59 f.so cupo (idrografia). 60 f.so di grasciano (idrografia). 61 f.so maiorano (idrografia). 62 f.so saggio (idrografia). 63 f.so saggio (idrografia). 64 f.te moretti (idrografia - sorgenti). 65 f.te pozzo (idrografia - sorgenti). 66 f.te s. andrea (idrografia - sorgenti). 67 f.te veniglia (idrografia - sorgenti). 68 f.te zolfo (idrografia - sorgenti). 69 gallo (area geografica). 70 giammarino (area geografica). 71 giardino (area geografica). 72 giardino (area geografica). 73 grasciano (sedi - nuclei e simili). 74 guardia vomano (sedi - centri). 75 il casone (sedi - case isolate). 76 la collina (area geografica). 77 la crocetta (sedi - culto). 78 la torretta (sedi - case isolate). 79 le torri (sedi - case isolate). 80 l'irgine (area geografica). 81 m.o sabatini (fornaci e stabilimenti). 82 magnanella (area geografica). 83 mass.a branella (sedi - nuclei e simili). 84 mass.a cicchetti (sedi - nuclei e simili). 85 mass.a di liberatore (sedi - case isolate). 86 mass.a paris (sedi - case isolate). 87 molinello (sedi - nuclei e simili). 88 notaresco (sedi - centri). 89 piagge (area geografica). 90 pianacci (area geografica). 91 pod.e casarino (sedi - case isolate). 92 pod.e magliorano (sedi - case isolate). 93 pod.e s. gabriele (sedi - case isolate). 94 pozzo (area geografica). 95 pozzo (area geografica). 96 s. andrea (sedi - culto). 97 s. clemente (sedi - nuclei e simili). 98 s. clemente (sedi - case isolate). 99 s. lucia (area geografica). 100 s.s. della valle del vomano (viabilità, aeroporti, porti ). 101 salarotta (area geografica). 102 santa croce (area geografica). 103 selvetta (area geografica). 104 selvetta (sedi - nuclei e simili). 105 sorg.te saggio (idrografia - sorgenti). 106 tascione (area geografica). 107 torrio (sedi - nuclei e simili). 108 vallevignale (area geografica). 109 vallevignale (sedi - nuclei e simili). 110 veniglia (area geografica). 111 veniglia (area geografica). 112 vigne (area geografica). 113 villa scapoli (sedi - nuclei e simili). 114 villa scarpone (sedi - nuclei e simili). Notaresco – Localizzazioni per sub-aree (valori assoluti) Area A B C D n.c. n.u. UL Denominazione Santa Croce Vallevignale Notaresco Guardia Vomano 0 50 18 53 67 6 22 216 1 2 3 2 2 20 30 2 5 61 3 2 15 28 1 5 54 1 1 8 6 0 3 19 4 16 9 116 42 3 44 230 Codici Ateco 5 6 3 1 2 2 90 12 71 14 9 0 15 8 190 37 7 4 0 18 6 2 5 35 8 9 0 0 3 0 0 2 5 X 1 0 20 4 1 5 31 0 0 1 0 0 0 1 9 3,2 0 64,5 12,9 3,2 16,1 100 X Tot. 81 36 356 268 24 114 879 Notaresco – Localizzazioni per sub-aree (valori percentuali) Area A B C D n.c. n.u. UL Denominazione Santa Croce Vallevignale Notaresco Guardia Vomano 0 23,1 8,3 24,5 31,0 2,8 10,2 100 1 3,3 3,3 32,8 49,2 3,3 8,2 100 2 5,6 3,7 27,8 51,9 1,9 9,3 100 3 5,3 5,3 42,1 31,6 0 15,8 100 4 7 3,9 50,4 18,3 1,3 19,1 100 Codici Ateco 5 6 1,6 2,7 1,1 5,4 47,4 32,4 37,4 37,8 4,7 0 7,9 21,6 100 100 Nota. X = localizzazioni non attribuibili a singoli comparti per incompletezza delle informazioni. 7 11,4 0 51,4 17,1 5,7 14,3 100 8 0 0 60 0 0 40,0 100 0 0 100 0 0 0 100 Tot. 9,2 4,1 40,5 30,5 2,7 13,0 100 69 Scheda territoriale comunale 8 – Roseto degli Abruzzi Convento Zoccolanti Lug_77 Mos_77 Cologna Spiaggia Zona Industriale di Colleranesco Ripoli Artigianale Ripoli B Colleranesco Mos_111 C Ros_88 Mosciano Stazione Mulinetto Mos_106 Mos_113 Case Muzi Ros_87 A Notaresco Stazione Area Produttiva Mosciano Mos_37 Ros_90 Coste Lanciano Villa MaisŠ Cupo Biancucci Colle Vraddo Bonaduce Mazzocco Ros_4 Cologna Paese Grasciano C Ros_60 A Ros_92 Ros_104 Capo le Coste A Case Razzano Tanesi Centovie Mor_6 Mor_27 Belsito Ros_59 Sant'Andrea-Caporipe Not_96 B Case Romani Not_110 Periferia Contrada Colle San Pietr0 Mor_25 Mor_22 Case di Pasquale Sant'Antonio Notaresco Not_69 Not_71 Roseto degli Abruzzi Colle del Sole Case di Bonaventura Piano Cecchino D Torrenera E Piana Grande Montepagano Giardino Santa Caterina Contrada Cancrini Piana degli Ulivi Spinaci Morro d'Oro Case Sacchetti Casal Thaulero Contrada Acquasanta Mor_30 Case de' Cesari Piano Cesare Colle Verde Contrada Fonte Doti Ros_69 Pagliare Vecchia San Giovanni Palazzese C Mor_69 Zona Industriale Propezzano Guardia Vomano Via Vomano D Case Cavicchi Mor_63 Mor_31 Santa Lucia Mor_26 F Piane Vomano Molino San Antimo Pagliare Case Merluzzo Mor_58 Bivio Fontanelle D Mor_64 Not_103 A: Colle Vraddo; B: Cologna Spiaggia; C: Cologna Paese; D: Montepagano; E: Roseto degli Abruzzi; F: Piane Vomano. Località abitate, al censimento 2001, incluse nelle aree intracomunali: A: Colle Vraddo, Coste Lanciano, Villa Maisè. B: Cologna Spiaggia. C: Bonaduce, Cologna Paese, Cupo Biancucci, Mazzocco. D: Centovie, Colle del Sole, Montepagano, Santa Caterina, Tanesi. E: Belsito, Giardino, Molino San Antimo, Piana degli Ulivi, Piana Grande, Roseto degli Abruzzi. F: Casal Thaulero, Colle Verde, Palazzese, Piane Vomano, San Giovanni, Santa Lucia, Spinaci. Riferimenti alla toponomastica di fonte IGM (tavolette della serie 25/V): 1 accolle (area geografica). 2 bonaduce (area geografica). 3 bonofizi (area geografica). 4 borsacchio (area geografica). 5 c. bagattiera (sedi - case isolate). 6 c. bonaduce (sedi - case isolate). 7 c. cardelli (sedi - nuclei e simili). 8 c. cardelli (sedi - case isolate). 9 c. castelli (sedi - nuclei e simili). 10 c. castelli (sedi - case isolate). 11 c. castelli (sedi - case isolate). 12 c. d'andrea (sedi - case isolate). 13 c. del sordo (sedi - case isolate). 14 c. felice (sedi - case isolate). 15 c. gasbarrone (sedi - nuclei e simili). 16 c. mataloni (sedi - case isolate). 17 c. mazzarosa (sedi - case isolate). 18 c. mazzarosa (sedi - case isolate). 19 c. possenti (sedi - case isolate). 20 c. profico (sedi - case isolate). 21 c. ranalli (sedi - 70 segue Scheda territoriale comunale 8 – Roseto degli Abruzzi case isolate). 22 c. rossini (sedi - case isolate). 23 c. ruscitti (sedi - case isolate). 24 c. savini (sedi - case isolate). 25 c. trifone (sedi - case isolate). 26 campo a mare (area geografica). 27 campo a mare (area geografica). 28 canale (sedi nuclei e simili). 29 cardinale (area geografica). 30 cardinale (area geografica). 31 casaccia (sedi - case isolate). 32 casal thaulero (sedi - nuclei e simili). 33 casale (area geografica). 34 case bruciate (area geografica). 35 centovie (area geografica). 36 colle d'ascenzo (orografia e morfologia). 37 colle della corte (orografia e morfologia). 38 colle della corte (orografia e morfologia). 39 colle quatrino (orografia e morfologia). 40 cologna (sedi - centri). 41 cologna spiaggia (sedi - centri). 42 cortino (area geografica). 43 costa lanciano (area geografica). 44 costa lanciano (area geografica). 45 f.so canale (idrografia). 46 f.so canale (idrografia). 47 f.so corno (idrografia). 48 f.so della macciotta (idrografia). 49 f.so giardini (idrografia). 50 f.so pagliare (idrografia). 51 f.so s. martino (idrografia). 52 f.so spinace (idrografia). 53 fonte dell'olmo (area geografica). 54 fonte vecchia (area geografica). 55 forcina (area geografica). 56 fornace branella (fornaci e stabilimenti). 57 fornace catarra (fornaci e stabilimenti). 58 fornace diodoro (fornaci e stabilimenti). 59 frischio (area geografica). 60 giammartino (sedi - nuclei e simili). 61 giardini (area geografica). 62 m.o massimi (fornaci e stabilimenti). 63 marina (area geografica). 64 mass.a de nigris (sedi - case isolate). 65 mass.a marcozzi (sedi - case isolate). 66 mass.a silenzi (sedi - case isolate). 67 mazzarosa (area geografica). 68 mazzocco (area geografica). 69 molino s. antimo (area geografica). 70 montepagano (sedi - centri). 71 ospedale (area geografica). 72 p.te vomano (viabilità, aeroporti, porti ). 73 padune (area geografica). 74 pagliare (area geografica). 75 piano di costa lanciano (area geografica). 76 piano grande (area geografica). 77 piano tordino (area geografica). 78 roseto degli abruzzi (sedi - centri). 79 roseto degli abruzzi (sedi - centri). 80 s. anna (sedi - culto). 81 s. antonio (sedi - culto). 82 s. caterina (area geografica). 83 s. giovanni (area geografica). 84 s. lucia (area geografica). 85 s. lucia (sedi - nuclei e simili). 86 s. marco (area geografica). 87 s. martino (area geografica). 88 s. salvatore (area geografica). 89 s. stefano (area geografica). 90 s.s. adriatica (viabilità, aeroporti, porti ). 91 s.s. della v. del vomano (viabilità, aeroporti, porti ). 92 solagne (area geografica). 93 spinace (area geografica). 94 t. borsacchio (idrografia). 95 tanesi (area geografica). 96 tanesi (area geografica). 97 tesoro (area geografica). 98 villa clemente (sedi - case isolate). 99 villa maioli (area geografica). 100 villa maise (sedi - case isolate). 101 villa mazzarosa (sedi - case isolate). 102 villa patrizi (sedi - case isolate). 103 villa rossi (sedi - case isolate). 104 volpe (area geografica). 105 voltarrosto (area geografica). 106 voltarrosto (area geografica). Roseto degli Abruzzi – Localizzazioni per sub-aree (valori assoluti) Area Denominazione 8 9 0 9 0 8 181 33 6 24 261 1 1 0 1 14 2 0 6 25 0 4 5 2 146 16 0 13 186 X 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Tot. 46 168 85 130 1.610 474 45 392 2.950 Roseto degli Abruzzi – Localizzazioni per sub-aree (valori percentuali) Codici Ateco Area Denominazione 0 1 2 3 4 5 6 7 A Colle Vraddo 8,5 0,7 1,4 0,0 0,7 0,2 0,0 0,0 B Cologna Spiaggia 10,3 9,2 9,4 1,4 7,6 4,3 1,3 3,4 C Cologna Paese 7,3 1,4 1,4 0,0 7,1 1,0 0,6 0,0 D Montepagano 11,4 12,7 1,4 4,1 2,7 2,4 5,0 3,1 E Roseto degli Abruzzi 25,4 40,1 37,7 43,8 43,3 65,8 70,4 69,3 F Piane Vomano 23,1 20,4 33,3 31,5 17,1 12,1 10,1 12,6 n.c. 1,6 0,0 2,2 4,1 3,3 1,0 0,0 2,3 n.u. 12,4 15,5 13,0 15,1 18,2 13,2 12,6 9,2 UL 100 100 100 100 100 100 100 100 8 4,0 4,0 0,0 4,0 56,0 8,0 0,0 24,0 100 9 0,0 2,2 2,7 1,1 78,5 8,6 0,0 7,0 100 X 0 0 0 0 0 0 0 0 _0 Tot. 1,6 5,7 2,9 4,4 54,6 16,1 1,5 13,3 100 A B C D E F n.c. n.u. UL Colle Vraddo Cologna Spiaggia Cologna Paese Montepagano Roseto degli Abruzzi Piane Vomano 0 37 45 32 50 111 101 7 54 437 1 2 1 13 2 18 57 29 0 22 142 2 13 2 2 52 46 3 18 138 3 0 1 0 3 32 23 3 11 73 4 Codici Ateco 5 6 2 0 46 2 11 1 26 8 710 112 131 16 11 0 142 20 1.079 159 3 34 32 12 195 77 15 82 450 Nota. X = localizzazioni non attribuibili a singoli comparti per incompletezza delle informazioni. 7 71 Scheda territoriale comunale 9 – Teramo B Villa de Luca A Villa Tassoni Penna Bel_120 Bel_119 Colle Montone Spaccio di Pietro Colle Montone Colle Troia Croce del Fiore BellanteBel_47 Case Ippoliti San Gabriele Case Loretone Casaleno Colle Arenario C Collepietro Case Pilotti D Bel_46 Case PediconiCase Traini Colle Izzano Bel_42 E Tofo Sant'Eleuterio Bel_39 F Bel_36 Ripattoni San Mauro Chiaretto G Villa Ardente Ter_354 Sant'Atto Villa Turri Colle Santa Maria-Varano D Collicelli Villa Falchini Roiano San Pietro Ad Lacum Bellante Stazione Garrano Alto Monticelli San Nicol• a Tordino Ponzano Villa Zaccheo-Petriccione Sciusciano Garrano Basso Ter_345 Galeotti Cas_98 Villa Gesso Nepezzano Casemolino L.P. Casemolino Colleminuccio Magnanella Ter_344 Rupo San Lorenzo Cas_29 Cannelli Ter_250 A Cas_26 Putignano Ter_74 Ter_96 Campogrande Sodere Ter_187 Piano d'Accio Viola Cas_31 Villa Pasqualone Colleatterrato Alto Ter_269 Ter_59 A Cas_86 Ter_333 Castellalto Santa Lucia San Secciola Ter_263 B Gervasio Ter_95 B Castagneto Cas_93 Cas_57 Guzzano Cas_88 Poggio San Vittorino Colli Cas_61 Teramo Ter_346 Cas_60 Ter_77 Poggio Cono Cas_25 Feudo Alto Valle Canzano Ter_288 C B H A G E 0 1 km F O 2 Villa Stangheri Villa Romita Cavuccio Tordinia-Villa Ripa Ter_81 Valle I San Giovanni Ter_262 Ter_334 Ter_335 L Rocciano Frondarola M N Ter_99 Ter_353 Sardinara Ter_62 Miano Ter_246 Can_37 Can_30 Castelbasso Canzano Feudo Basso Cas_54 Ter_160 C Santa Lucia Can_34Can_8 Cas_53 Castelnuovo Vomano Can_4 Caprafico Can_20 D Maciera D Forcella Can_29 Can_7 Cas_34 Piano Castelnuovo di Corte Vomano Ovest Castelnuovo Vomano Es Cas_85 Cas_91 Villa Vomano Ter_259 P Spiano Rapino Casette di Spiano Casette Ter_270 A: Magnanella; B: Villa Gesso; C: Colle Santa Maria-Varano; D: Tofo Sant'Eleuterio; E: Castagneto; F: Teramo; G: Colleatterrato Alto; H: San Nicolò a Tordino; I: Valle San Giovanni; L: Tordinia-Villa Ripa; M: Villa Romita; N: Rapino; O: Poggio Cono; P: Forcella. 72 segue Scheda territoriale comunale 9 – Teramo Sviluppo Teramo 1 Colle Santa Maria-Varano Collicelli Roiano San Pietro Ad Lacum Garrano Alto Garrano Basso C Sciusciano B A Villa Gesso Ter_344 Magnanella Ponzano Galeotti Rupo Ter_268 Colleminuccio Cannelli Putignano Ter_96 Ter_187 Viola Ter_269 E F Castagneto Colleatterrato Alto Ter_333 Ter_263 Teramo Ter_346 Villa Stangheri M Ter_85 Ter_79 I N Rocciano Valle San Giovanni Ter_262 Ter_334 Ter_353 L Tordinia-Villa Ripa Ter_348 Ter_81 Ter_349 Villa Romita Cavuccio Ter_325 Miano Frondarola Ter_157 Ter_335 Ter_246 Spiano Rapino Casette di Spiano Ter_315 Casette Ter_270 Ter_62 73 segue Scheda territoriale comunale 9 – Teramo Sviluppo Teramo 2 Garrano Basso C Sciusciano B A Villa Gesso Ter_344 Magnanella Ter_73 Galeotti Rupo Ter_248 Ter_345 Nepezzano Cannelli Putignano Ter_250 G Ter_96 Ter_187 Viola Ter_269 E F Castagneto L.P. Casemolino Ter_292 Colleminuccio Sodere Campogrande Piano d'Accio Colleatterrato Alto A Ter_333 Castellalto Can_40 Secciola Ter_263 Ter_95 Teramo Ter_347 B Ter_310 Poggio San Vittorino Ter_346 Ter_77 Colli Ter_266 O Poggio Cono Can_9 Ter_265 Valle Canzano Ter_288 Can_35 Villa Stangheri M Ter_85 Ter_79 N C Ter_62 Can_32 Caprafico Ter_76 Miano Frondarola Ter_157 Ter_246 Spiano Rapino Casette di Spiano Ter_315 Casette Ter_270 Santa Lucia Can_34 Forcella Ter_325 Can_30 Canzano P Sardinara Rocciano Can_37 Ter_160 Ter_353 L Tordinia-Villa Ripa Ter_348 Ter_87 Ter_349 Villa Romita Cavuccio Ter_99 Villa Vomano Ter_261 Ter_259 74 segue Scheda territoriale comunale 9 – Teramo Sviluppo Teramo 3 Ter_354 Colle Santa Maria-Varano D San Pietro Ad Lacum Garrano Alto Garrano Basso C Sciusciano B Villa Gesso Rupo H Monticelli San Nicol• a Tordino Ponzano Galeotti Ter_73 Ter_248 Ter_345 Nepezzano Cannelli Ter_250 Viola Ter_269 F Cas_76 G Ter_96 Ter_74 L.P. Casemolino Ter_292 Colleminuccio Putignano Sant'Atto Villa Turri Villa Falchini Piano d'Accio Ter_59 Colleatterrato Alto Campogrande Sodere Cas_31 A Ter_333 Castellalto Can_40 Secciola Ter_263 Ter_95 Teramo Ter_347 B Ter_310 Poggio San Vittorino Ter_346 Ter_77 Colli Ter_266 O Poggio Cono Can_9 Ter_265 Valle Canzano Ter_288 Can_35 Villa Stangheri M C Ter_62 Can_32 Caprafico Ter_76 Forcella Can_29 Miano Ter_246 Spiano Rapino Casette di Spiano Ter_315 Casette Ter_270 Santa Lucia Can_34 Sardinara Ter_157 Can_30 Canzano P L N Can_37 Ter_160 Ter_353 Tordinia-Villa Ripa Rocciano Ter_87 Ter_349 Villa Romita Cavuccio Ter_99 Villa Vomano Ter_261 Ter_259 75 segue Scheda territoriale comunale 9 – Teramo Sviluppo Teramo 4 San Gabriele Casaleno Case Loretone Colle Arenario C Case Pilotti Case Pediconi D Bel_46 Case Traini Colle Izzano Bel_39 E Bel_42 Bel_36 Tofo Sant'Eleuterio Ter_354 Colle Santa Maria-Varano D San Pietro Ad Lacum C Sciusciano H Monticelli Bellante Stazione San Nicol• a Tordino Ponzano Galeotti Ter_73 Ter_248 Nepezzano Ter_250 Viola Cas_86 Castellalto Can_40 B Secciola Teramo Ter_347 B Ter_310 Poggio San Vittorino Ter_346 Ter_77 Poggio Cono Cas_57 Cas_93 Guzzano Cas_61 Can_9 Cas_60 Ter_265 Feudo Alto Valle Canzano Ter_288 San Gervasio Colli Ter_266 O Cas_87 Cas_31 A Ter_333 Ter_95 A Campogrande Sodere Piano d'Accio Ter_59 Colleatterrato Alto Cas_29 San Lorenzo Cas_26 Cas_76 G Ter_96 Casemolino L.P. Casemolino Ter_292 Cannelli F Villa Zaccheo-Petriccione Ter_345 Colleminuccio Ter_74 Bel_107 Sant'Atto Villa Turri Villa Falchini Ripattoni G San Mauro Chiaretto Can_35 Villa Stangheri Ter_99 Ter_87 P Ter_349 Villa Romita M Ter_160 Ter_353 Can_30 Canzano C Feudo Basso Cas_54 Santa Lucia Can_34 Sardinara N Can_37 Ter_62 Caprafico Can_32 Can_31 Can_8 Can_23 Can_4 Can_20 76 segue Scheda territoriale comunale 9 – Teramo Località abitate, al censimento 2001, incluse nelle aree intracomunali: A: Magnanella. B: Garrano Alto, Garrano Basso, Rupo, Villa Gesso. C: Cannelli, Caprafico, Colle Santa Maria-Varano, Colleminuccio, Galeotti, Monticelli, Ponzano, San Pietro Ad Lacum, Sciusciano. D: Tofo Sant'Eleuterio. E: Castagneto. F: Putignano, Teramo, Viola. G: Colleatterrato Alto. H: Nepezzano, Piano d'Accio, San Nicolò a Tordino, Sant'Atto, Villa Falchini. I: Frondarola, Valle San Giovanni. L: Cavuccio, Rocciano, Tordinia-Villa Ripa. M: Chiaretto, Villa Romita, Villa Stangheri, Villa Turri. N: Casette, Miano, Rapino, Sardinara, Spiano. O: Poggio Cono, Poggio San Vittorino, Secciola. P: Forcella, Villa Vomano. Riferimenti alla toponomastica di fonte IGM (tavolette della serie 25/V): 1 acq.to del ruzzo (idrografia). 2 acquaviva (area geografica). 3 avilla (sedi - nuclei e simili). 4 basso (sedi - case isolate). 5 bruzzolana (area geografica). 6 c. adamoli (sedi - case isolate). 7 c. cascione (sedi - case isolate). 8 c. cerulli (sedi - case isolate). 9 c. cerulli (sedi - case isolate). 10 c. ciardelli (sedi - case isolate). 11 c. de amicis (sedi - case isolate). 12 c. de juliis (sedi - case isolate). 13 c. de santis (sedi - nuclei e simili). 14 c. della chiesa (sedi - case isolate). 15 c. di biagio (sedi - case isolate). 16 c. di emanuele (sedi - case isolate). 17 c. di felice (sedi - case isolate). 18 c. di marco (sedi - case isolate). 19 c. evangelisti (sedi - case isolate). 20 c. facchini (sedi - case isolate). 21 c. farinelli (sedi case isolate). 22 c. ferri (sedi - case isolate). 23 c. giosia (sedi - case isolate). 24 c. giosia (sedi - case isolate). 25 c. lotti (sedi - case isolate). 26 c. mancini (sedi - case isolate). 27 c. marinaro (sedi - case isolate). 28 c. marini (sedi - case isolate). 29 c. massacci (sedi - case isolate). 30 c. massacci (sedi - case isolate). 31 c. mego (sedi - case isolate). 32 c. mego (sedi - case isolate). 33 c. mezzanotte (sedi - case isolate). 34 c. moschetti (sedi - case isolate). 35 c. pachina (sedi - case isolate). 36 c. palombieri (sedi - case isolate). 37 c. paoletti (sedi - case isolate). 38 c. paolone (sedi - case isolate). 39 c. pio (sedi - case isolate). 40 c. pompetti (sedi - case isolate). 41 c. ranalli (sedi - case isolate). 42 c. rastelli (sedi case isolate). 43 c. recchia (sedi - case isolate). 44 c. roscioli (sedi - case isolate). 45 c. rozzi (sedi - case isolate). 46 c. rusciti (sedi - case isolate). 47 c. ruscitti (sedi - case isolate). 48 c. santucci (sedi - case isolate). 49 c. silveri (sedi - case isolate). 50 c. terribili (sedi - case isolate). 51 c. tini (sedi - case isolate). 52 c. venturoni (sedi - case isolate). 53 c.le addina (orografia e morfologia). 54 c.le caprino (orografia e morfologia). 55 c.le castrogno (orografia e morfologia). 56 c.le ceppata (orografia e morfologia). 57 c.le dell'asino (orografia e morfologia). 58 c.le izzone (orografia e morfologia). 59 c.le marino (orografia e morfologia). 60 c.le pizzuto (orografia e morfologia). 61 c.le s. andrea (orografia e morfologia). 62 c.le s. pietro (orografia e morfologia). 63 c.le sicone (orografia e morfologia). 64 c.le torrone (orografia e morfologia). 65 c.se cavicci (sedi - case isolate). 66 c.se cecci (sedi - nuclei e simili). 67 c.se cunetta (sedi - nuclei e simili). 68 c.se de michetti (sedi - nuclei e simili). 69 c.se gasbarrini (sedi - case isolate). 70 c.se magnanella (sedi - case isolate). 71 c.se monaco (sedi - nuclei e simili). 72 c.se savini (sedi - nuclei e simili). 73 c.se taraschi (sedi - nuclei e simili). 74 cannelli (sedi - centri). 75 cannieto (area geografica). 76 caprafico (sedi - centri). 77 carapollo (area geografica). 78 cas.o rubini (sedi - case isolate). 79 caselle (area geografica). 80 casetta (area geografica). 81 casette (area geografica). 82 castagneto (sedi - centri). 83 castelli (area geografica). 84 catullo (area geografica). 85 cavuccio (sedi - centri). 86 cerqueto (area geografica). 87 cerreto (sedi - nuclei e simili). 88 chiareto (sedi - nuclei e simili). 89 colle caruno (sedi - nuclei e simili). 90 colle piano (orografia e morfologia). 91 colle rubini (orografia e morfologia). 92 colle s. maria (sedi - centri). 93 colle secco (orografia e morfologia). 94 colleatterrato alto (sedi - centri). 95 colleatterrato basso (sedi - centri). 96 colleminuccio (sedi - centri). 97 colli (area geografica). 98 colli di monsignore (orografia e morfologia). 99 collurania (area geografica). 100 coste s. agostino (area geografica). 101 coste s. agostino (area geografica). 102 coste s.agostino (area geografica). 103 de contra (area geografica). 104 de contra (area geografica). 105 f. tordino (idrografia). 106 f. tordino (idrografia). 107 f. tordino (idrografia). 108 f. tordino (idrografia). 109 f. vezzola (idrografia). 110 f. vezzola (idrografia). 111 f. vomano (idrografia). 112 f.so brignoli (idrografia). 113 f.so camminate (idrografia). 114 f.so capriccioso (idrografia). 115 f.so ceppata (idrografia). 116 f.so della fece (idrografia). 117 f.so della torre (idrografia). 118 f.so dello zolfo (idrografia). 119 f.so di cannelli (idrografia). 120 f.so di ponzano (idrografia). 121 f.so di rupo (idrografia). 122 f.so di spiano (idrografia). 123 f.so di spiano (idrografia). 124 f.so di viscini (idrografia). 125 f.so fiumicello (idrografia). 126 f.so fontecchio (idrografia). 127 f.so giserga (idrografia). 128 f.so giserga (idrografia). 129 f.so grande (idrografia). 130 f.so grande (idrografia). 131 f.so grasso (idrografia). 132 f.so mazzone (idrografia). 133 f.so nero (idrografia). 134 f.so piscia l'acqua (idrografia). 135 f.so ponticelli (idrografia). 136 f.so raganello (idrografia). 137 f.so rio (idrografia). 138 f.so rio (idrografia). 139 f.so s. antonio (idrografia). 140 f.so s. antonio (idrografia). 141 f.so s. stefano (idrografia). 142 f.so trentamano (idrografia). 77 segue Scheda territoriale comunale 9 – Teramo 143 f.so vena corvo (idrografia). 144 f.te canale (idrografia - sorgenti). 145 f.te carestia (idrografia - sorgenti). 146 f.te ciotti (idrografia - sorgenti). 147 f.te del lupo (idrografia - sorgenti). 148 f.te della reppa (idrografia - sorgenti). 149 f.te dell'acqua salata (idrografia - sorgenti). 150 f.te marzo (idrografia - sorgenti). 151 f.te melone (idrografia - sorgenti). 152 f.te onega (idrografia - sorgenti). 153 f.te patrella (idrografia). 154 f.te picola (idrografia - sorgenti). 155 f.te pisciarello (idrografia - sorgenti). 156 f.te urscia (idrografia - sorgenti). 157 fagnano (area geografica). 158 feudo (area geografica). 159 fontacciano (area geografica). 160 fontanelle (area geografica). 161 fontazzini (area geografica). 162 fonte damiano (idrografia). 163 forcella (area geografica). 164 forcella (sedi - centri). 165 forn.ce gattarossa (fornaci e stabilimenti). 166 fratte (area geografica). 167 frondarola (sedi - centri). 168 frunti (area geografica). 169 galeotti (sedi nuclei e simili). 170 garrano (sedi - nuclei e simili). 171 genebleto (area geografica). 172 gesso (area geografica). 173 il feudo (area geografica). 174 la croce (area geografica). 175 la palombara (sedi - case isolate). 176 la ramiera (sedi - case isolate). 177 la torre (sedi - nuclei e simili). 178 lagonesco (area geografica). 179 le piane (area geografica). 180 le vene (area geografica). 181 legnano (area geografica). 182 m.o di battista (sedi - mulini e segherie). 183 m.o pomante (sedi mulini e segherie). 184 mad.na del ponte a porto (sedi - culto). 185 mad.na di cartecchio (sedi - culto). 186 madonna della cona (area geografica). 187 magnanella (sedi - centri). 188 malli (area geografica). 189 marchese (area geografica). 190 mass.a brandimarte (sedi - case isolate). 191 mass.a brandimarte (sedi - case isolate). 192 mass.a camillotti (sedi - case isolate). 193 mass.a castellana (sedi - case isolate). 194 mass.a castellana (sedi - case isolate). 195 mass.a castelli (sedi - case isolate). 196 mass.a cerulli (sedi - case isolate). 197 mass.a cerulli (sedi - case isolate). 198 mass.a cerulli (sedi - case isolate). 199 mass.a cerulli (sedi - case isolate). 200 mass.a cerulli (sedi - case isolate). 201 mass.a cerulli (sedi - case isolate). 202 mass.a ceulli (sedi - case isolate). 203 mass.a cipollone (sedi - case isolate). 204 mass.a de cicco (sedi - case isolate). 205 mass.a de matteis (sedi - case isolate). 206 mass.a del piccolo (sedi - case isolate). 207 mass.a di francesco (sedi - case isolate). 208 mass.a di marcelli (sedi - case isolate). 209 mass.a di marco (sedi - case isolate). 210 mass.a di marco (sedi - case isolate). 211 mass.a di salvatore (sedi - case isolate). 212 mass.a di saverio (sedi - case isolate). 213 mass.a di saverio (sedi - case isolate). 214 mass.a ferretti (sedi - case isolate). 215 mass.a gemignani (sedi - case isolate). 216 mass.a gioiosa (sedi - case isolate). 217 mass.a grisanti (sedi - case isolate). 218 mass.a ianuari (sedi - case isolate). 219 mass.a la bambina (sedi - case isolate). 220 mass.a lanciaprima (sedi - case isolate). 221 mass.a mancini (sedi - case isolate). 222 mass.a manente (sedi - case isolate). 223 mass.a manetta (sedi case isolate). 224 mass.a martelli (sedi - case isolate). 225 mass.a mattoni (sedi - case isolate). 226 mass.a mazzetti (sedi - case isolate). 227 mass.a miracoli (sedi - case isolate). 228 mass.a montani (sedi - nuclei e simili). 229 mass.a montani (sedi - case isolate). 230 mass.a palmarini (sedi - case isolate). 231 mass.a piersanti (sedi - case isolate). 232 mass.a pilotti (sedi - case isolate). 233 mass.a pilotti (sedi - case isolate). 234 mass.a pompilii (sedi - case isolate). 235 mass.a puglia (sedi - case isolate). 236 mass.a recchia (sedi - case isolate). 237 mass.a ruggieri (sedi - case isolate). 238 mass.a ruscitti (sedi - case isolate). 239 mass.a scapriano (sedi - case isolate). 240 mass.a striglioni (sedi - case isolate). 241 mass.a striglioni (sedi - case isolate). 242 mass.a tarquini (sedi - case isolate). 243 mass.a tassoni (sedi - case isolate). 244 mass.a tulli (sedi - case isolate). 245 mass.a zaraca (sedi - nuclei e simili). 246 miano (sedi - centri). 247 montagnola (area geografica). 248 monticelli (sedi - centri). 249 montiene (area geografica). 250 nepezzano (sedi centri). 251 orciane (area geografica). 252 p.te corvo (viabilità, aeroporti, porti ). 253 p.te di garrano (viabilità, aeroporti, porti ). 254 paccarotta (area geografica). 255 paduli (area geografica). 256 pantaneto (sedi - case isolate). 257 pantano (area geografica). 258 pedagna (area geografica). 259 piana grande (area geografica). 260 piana pavone (area geografica). 261 piana piccola (area geografica). 262 piane (area geografica). 263 piano della lenta (sedi - nuclei e simili). 264 piano diacci (area geografica). 265 poggio cono (sedi - nuclei e simili). 266 poggio s. vittorino (sedi centri). 267 ponte storto (viabilità, aeroporti, porti ). 268 ponzano (sedi - centri). 269 putignano (sedi - centri). 270 rapino (area geografica). 271 rapino (sedi - centri). 272 renicci (sedi - case isolate). 273 rif.o dell'acquachiara (sedi alberghi, osterie, rifugi). 274 rivacciolo (idrografia). 275 rocciano (sedi - centri). 276 rupo (area geografica). 277 rupo (sedi - nuclei e simili). 278 s. atto (sedi - centri). 279 s. attone (sedi - culto). 280 s. egidio (sedi - nuclei e simili). 281 s. egidio (sedi - culto). 282 s. giacomo (sedi - culto). 283 s. giovanni (rov.e) (sedi - ruderi). 284 s. lucia (area geografica). 285 s. maria (sedi - nuclei e simili). 286 s. maria (sedi - culto). 287 s. maria (sedi - culto). 288 s. martino (area geografica). 289 s. martino (sedi - nuclei e simili). 290 s. michele (sedi - culto). 291 s. nicola (sedi - culto). 292 s. nicolo a tordino (sedi - centri). 293 s. pietro ad lacum (sedi - nuclei e simili). 294 s. severo (area geografica). 295 s. venanzio (area geografica). 296 s.s. 80 (viabilità, aeroporti, porti ). 297 s.s. 81 (viabilità, aeroporti, porti ). 298 s.s. 81 (viabilità, aeroporti, porti ). 299 s.s. 81 (viabilità, aeroporti, porti ). 300 s.s. 81 (viabilità, aeroporti, porti ). 301 s.s. del gran sasso d'italia (viabilità, aeroporti, porti ). 302 s.s. del gran sasso d'italia (viabilità, aeroporti, porti ). 303 s.s. piceno aprutina (viabilità, aeroporti, porti ). 304 salette (area geografica). 305 santa vittoria (area geografica). 306 santiene (area geografica). 307 sardinara (sedi - nuclei e simili). 308 scapriano (sedi - case isolate). 309 sciusciano (sedi - nuclei e simili). 310 secciola (sedi - nuclei e simili). 311 silo (sedi - case isolate). 312 sorg.te f.te vergine (idrografia - sorgenti). 313 sorrenti (sedi - nuclei e simili). 314 sparazzano (area geografica). 315 spiano (sedi - centri). 316 t. cartecchio (idrografia). 317 t. fiumicino (idrografia). 318 t. rimaiano (idrografia). 319 t. rimaiano (idrografia). 320 t. vezzola (idrografia). 321 teramo (sedi - centri). 322 terra bianca (area geografica). 323 tesa (area geografica). 324 toramo (sedi centri). 325 travazzano (area geografica). 326 v.la bartolini (sedi - case isolate). 327 v.la costantini (sedi - case isolate). 78 328 v.la de nardis (sedi - nuclei e simili). 329 v.la mary (sedi - case isolate). 330 v.la rossi (sedi - case isolate). 331 v.la ruscitti (sedi - case isolate). 332 v.la saccoccia (sedi - case isolate). 333 v.la viola (sedi - case isolate). 334 valle s. 79 segue Scheda territoriale comunale 9 – Teramo giovanni (sedi - centri). 335 valle soprana (sedi - case isolate). 336 valli (area geografica). 337 vallone (area geografica). 338 varano (sedi - centri). 339 varano (sedi - nuclei e simili). 340 vena pizzuta (area geografica). 341 verdimani (area geografica). 342 vicenne (area geografica). 343 villa butteri (sedi - nuclei e simili). 344 villa gesso (sedi - nuclei e simili). 345 villa marini (sedi - nuclei e simili). 346 villa mosca (sedi - nuclei e simili). 347 villa pavone (sedi - nuclei e simili). 348 villa ripa (sedi - centri). 349 villa romita (area geografica). 350 villa romita (area geografica). 351 villa romita (sedi - nuclei e simili). 352 villa schiavoni (sedi - nuclei e simili). 353 villa stanghieri (sedi - nuclei e simili). 354 villa tofo (sedi - nuclei e simili). 355 villa torri (sedi - nuclei e simili). 356 villa turri (sedi - nuclei e simili). 357 villa turri (sedi - case isolate). 358 villa vomano (sedi - nuclei e simili). 359 viola (sedi - nuclei e simili). Teramo – Localizzazioni per sub-aree (valori assoluti) Area A B C D E F G H I L M N O P n.c. n.u. Denominazione Magnanella Villa Gesso Colle Santa MariaVarano Tofo Sant'Eleuterio Castagneto Teramo Colleatterrato Alto San Nicolò a Tordino Valle San Giovanni Tordinia-Villa Ripa Villa Romita Rapino Poggio Cono Forcella UL 0 1 2 4 Codici Ateco 5 6 1 0 9 0 8 14 0 7 0 1 3 0 0 42 2 0 0 14 9 16 8 126 6 37 13 13 12 39 27 42 17 209 4 0 119 5 42 2 2 1 1 1 6 13 42 2 2 113 9 30 1 0 2 2 0 3 6 81 3 4 368 15 88 3 19 5 9 13 14 38 229 629 247 252 0 1 66 0 25 0 0 1 2 1 0 11 31 13 8 835 7 6 7 0 1 8 0 0 9 0 0 X 0 0 Tot. 16 38 4 1 0 1 0 73 9 0 1.157 23 272 5 11 8 14 8 19 87 351 2 0 216 6 148 0 4 0 2 0 2 15 96 1 1 500 13 76 3 2 2 1 2 1 27 134 0 0 55 2 14 0 0 0 0 0 0 3 22 1 1 216 2 56 0 3 2 0 3 1 11 65 0 0 1 0 3 0 0 0 0 0 0 0 1 38 17 2.937 81 791 27 54 33 70 55 88 228 1.261 1.983 495 765 96 362 5 5.807 9 X Teramo – Localizzazioni per sub-aree (valori percentuali) Area A B C D E F G H I L M N O P n.c. n.u. UL Magnanella Villa Gesso Colle Santa MariaVarano Tofo Sant'Eleuterio Castagneto Teramo Colleatterrato Alto San Nicolò a Tordino Valle San Giovanni Tordinia-Villa Ripa Villa Romita Rapino Poggio Cono Forcella 3 Codici Ateco 5 6 0,1 0 0,5 0 0 1,3 2,2 1 2 0 2,8 0 0,4 0 0 4 0,8 0,7 6,7 0,8 0 0 1,7 0,5 2,5 1,3 20 1 5,9 2,1 2,1 1,9 6,2 4,3 6,7 2,7 33,2 100 1,6 0 48,2 2 17 0,8 0,8 0,4 0,4 0,4 2,4 5,3 17 100 0,8 0,8 44,8 3,6 11,9 0,4 0 0,8 0,8 0 1,2 2,4 32,1 100 0 0,7 47,8 0 18,1 0 0 0,7 1,4 0,7 0 8 22,5 100 0,4 0,5 44,1 1,8 10,5 0,4 2,3 0,6 1,1 1,6 1,7 4,6 27,4 100 0,5 0 58,3 1,2 13,7 0,3 0,6 0,4 0,7 0,4 1 4,4 17,7 100 Nota. X = localizzazioni non attribuibili a singoli comparti per incompletezza delle informazioni. 7 0 0,1 8 0 0 0 0 0 0 Tot. 0,3 0,7 0,8 0,1 0 0,3 0 1,3 0,4 0 43,6 1,2 29,9 0 0,8 0 0,4 0 0,4 3 19,4 100 0,1 0,1 65,4 1,7 9,9 0,4 0,3 0,3 0,1 0,3 0,1 3,5 17,5 100 0 0 57,3 2,1 14,6 0 0 0 0 0 0 3,1 22,9 100 0,3 0,3 59,7 0,6 15,5 0 0,8 0,6 0 0,8 0,3 3 18 100 0 0 20 0 60 0 0 0 0 0 0 0 20 100 0,7 0,3 50,6 1,4 13,6 0,5 0,9 0,6 1,2 0,9 1,5 3,9 21,7 100 80 Tavola 1 – Numerosità totale delle unità locali (localizzazioni) negli areali intracomunali della Val Tordino (2008) Areali Tordino - UL in complesso 1.000 500 100 C B B A D A D C B F C E D E H A B A A G B O D M C C L D D P N 5 chilometri Nota. Per la simbologia, v. tab. 6 (codici Ateco) e schede territoriali comunali 1-9. B C B 2,5 A B F E C A E 0 B G C I A C A D D F 81 Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo e basi Istat, IGM. 82 Tavola 2 – Numerosità delle unità locali (localizzazioni) per settori produttivi negli areali intracomunali della Val Tordino (2008) Areali Tordino - riparto delle UL Ateco con codice a una cifra 500 250 50 C Ateco_0 Ateco_1 Ateco_2 Ateco_3 Ateco_4 Ateco_5 Ateco_6 Ateco_7 Ateco_8 Ateco_9 B B A D C B F C E B E G C H A A B E C A G A B E A D B F O M C C L D D P I N 5 chilom etri Nota. Per la simbologia, v. tab. 6 (codici Ateco) e schede territoriali comunali 1-9. Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo e basi Istat, IGM. B C B 2,5 D A D 0 A C A D D F 83 3. Indagine sul campo 3.1. Questionario alle imprese I limiti – più volte rilevati – dei dati relativi alle localizzazioni produttive hanno suggerito di effettuare una verifica sul campo mediante somministrazione di un questionario ad un campione di imprese opportunamente stratificato per territorio e per settore. Il questionario (riportato a pag. 80) è stato impostato su un numero volutamente limitato di domande/argomenti, al fine di stimolare la risposta degli intervistati, evitandone ogni possibile diffidenza; nonostante ciò, si ritiene che esso copra in termini sufficientemente esaustivi le tematiche considerate significative allo scopo di costruire traiettorie di sviluppo nell’area. In particolare: - dimensione per numero di addetti e bacino di provenienza della manodopera (domanda 1); - livelli e fabbisogni formativi (domande 2, 3); - mercati di approvvigionamento delle materie prime (domanda 4); - mercati di sbocco dei prodotti/servizi (domanda 5); - vettori di trasporto (domanda 6); - internalizzazione/esternalizzazione dei servizi (domanda 7); - percezione/identità dell’Area Val Tordino (domanda 8); - accessibilità dell’area (domanda 9); - disponibilità/efficienza dei servizi pubblici/privati (domande 10, 11 12); - grado di soddisfazione per le politiche pubbliche (domande 13, 14); - esigenze infrastrutturali (domanda 15); - grado di coesione interna all’area nei rapporti fra imprese, attori sociali e pubblici, sistema creditizio (domande 16, 17, 18); - punti di forza e di debolezza dell’area (domande 19, 20). Il campione (v. pag. 81) comprende 165 aziende, pari a circa l’1% dell’universo. Come detto, la stratificazione ha tenuto conto della numerosità delle aziende nei comparti produttivi e nei comuni dell’area; essa, tuttavia, non è stata interamente casuale, bensì parzialmente guidata in base alla ragione sociale (con preferenza per le società di capitali), al fine di ricomprendere aziende che fossero in grado, per dimensione organizzativa presumibile, di esprimere competenze adeguate in fase di compilazione e, per consistenza delle attività, di fornire risposte significative ad uno spettro il più ampio possibile di domande/argomenti. 84 La somministrazione del questionario è stata effettuata dal Settore Urbanistica, Pianificazione Territoriale, Difesa del Suolo della Provincia di Teramo, quale soggetto committente il Piano d’Area, al fine di accrescere le garanzie istituzionali per le aziende intervistate e di promuoverne un più stretto coinvolgimento. Il questionario è stato anche pubblicato nel sito web dell’Amministrazione Provinciale, al fine di consentirne l’eventuale compilazione on-line; in tal modo, esso è entrato a far parte delle attività di disseminazione del Piano. L’elaborazione dei dati, una volta pervenuto un numero congruo di risposte, farà parte delle attività di pianificazione in progress. 85 Questionario alle aziende 1) Indicare la provenienza dei lavoratori impiegati nell’azienda. 2) Specificare le mansioni e il livello formativo dei dipendenti (facoltativa). 3) Indicare le figure professionali di cui si avverte carenza. 4) Indicare il mercato di approvvigionamento delle materie prime/merci utilizzate dall’azienda. 5) Indicare il mercato di sbocco dei prodotti/servizi dell’azienda. 6) Indicare i mezzi di trasporto impiegati per l’approvvigionamento e la commercializzazione dei prodotti. 7) Indicare le attività di servizi svolte all’interno all’azienda e quelle delegate all’esterno. 8) Indicare cosa viene percepito come “Area del Tordino” dall’intervistato. 9) Indicare un giudizio sull’accessibilità complessiva dell’area. 10) Indicare i servizi esterni privati di più difficile reperimento nell’area. 11) Indicare i servizi pubblici di più difficile reperimento nell’area. 12) Indicare i servizi pubblici più efficienti nell’area. 13) Indicare un giudizio sulle politiche pubbliche intraprese nell’area negli ultimi dieci anni. 14) Indicare le opere pubbliche ritenute più utili realizzate negli ultimi dieci anni. 15) Indicare gli interventi pubblici infrastrutturali ritenuti più urgenti e prioritari. 16) dicare un giudizio sul grado di interrelazione con gli altri attori economici che operano nello stesso settore d’impresa nella Val Tordino. 17) Indicare un giudizio sul grado di interrelazione con gli attori economici che operano in altri settori d’impresa nella Val Tordino e con le associazioni di categoria, sindacati, pubbliche amministrazioni. 18) Indicare un giudizio sui rapporti con il sistema creditizio dell’area. 19) Indicare i principali punti di forza della Val Tordino 20) Indicare i principali punti di debolezza della Val Tordino. 86 Campione per comune Comuni Bellante Canzano Castellalto Giulianova Morro d’Oro Mosciano Sant’Angelo Notaresco Roseto degli Abruzzi Teramo Totale Campione per settore Aziende (n.) 9 4 14 27 6 19 10 25 51 165 Codice Ateco 01 15 17 18 19 20 21 22 24 25 26 27 28 29 31 32 33 34 36 45 50 51 52 55 60 63 64 65 67 70 71 72 74 80 85 92 93 Totale Aziende (n.) 25 15 87 2 8 3 5 1 3 1 1 4 1 8 5 2 1 4 1 9 10 4 5 6 10 3 1 1 3 2 2 1 2 5 3 2 2 3 165 88 3.2. Metodo Delphi Al fine di mirare ulteriormente l’indagine sul campo, oltre alla somministrazione del questionario alle imprese si è ritenuto di utilizzare il cosiddetto “metodo Delphi”. Sperimentato negli Stati Uniti a partire dalla metà del secolo scorso, tale metodo mira ad ottenere il giudizio informato di persone competenti nel settore di riferimento. Esso consiste, propriamente, nella somministrazione di un questionario ad un panel di esperti anonimi, le cui risposte vengono elaborate e il documento che ne deriva riproposto al panel per una nuova consultazione, eventualmente reiterata, fino a pervenire alla valutazione finale. Il metodo può tuttavia essere utilizzato anche nella forma di colloqui frontali con gruppi di interlocutori (testimoni) privilegiati: in questo caso, viene definito mini-Delphi. Per le finalità del Piano e in considerazione della tempistica stabilita, è stata prescelta la variante mini-Delphi. Nel mese di febbraio 2009 sono state svolte tre distinte sessioni, mirate rispettivamente a focalizzare le problematiche dei settori ritenuti portanti negli indirizzi del Piano stesso sotto il profilo economico-territoriale: industria; commercio e servizi; infrastrutture e portualità. Nell’ambito della seconda, è stata sviluppata una specifica sessione dedicata al turismo. 3.2.1. Industria La sessione dedicata all’industria si è svolta presso la sede dell’Unione degli Industriali della Provincia di Teramo, con la partecipazione dei vertici dell’associazione e di imprenditori. Una prima risultanza significativa, che verrà confermata nelle sessioni successive, riguarda la provenienza delle forze di lavoro, per il 90% dall’area Val Tordino: questa può dunque definirsi un sistema autocontenuto. Ne emerge l’opportunità di una revisione della attuale definizione dei sistemi locali del lavoro (SLL), che vede l’area divisa fra i sistemi di Teramo (comprendente i comuni di: Bellante, Campli, Canzano, Castellalto, Cortino, Rocca Santa Maria, Torricella Sicura) e Giulianova (comprendente i comuni di: Alba Adriatica, Cellino Attanasio, Corropoli, Morro d'Oro, Mosciano Sant'Angelo, Nereto, Notaresco, Roseto degli Abruzzi, Sant'Omero, Torano Nuovo, Tortoreto). Il livello formativo dei lavoratori non appare elevato, il che non sorprende, in considerazione del carattere “maturo” dei principali comparti industriali. Le figure professionali di cui si avverte carenza riguardano i servizi interni all’impresa (in particolare, controllo di gestione), i quadri tecnici (ingegneri meccanici ed elettronici, in genere provenienti da regioni dell’Italia settentrionale), e gli operai specializzati. Il mercato di approvvigionamento delle materie prime viene indicato come prevalentemente nazionale, ad eccezione di comparti quali la lavorazione di materie plastiche. Dei 89 mercati di sbocco, quello nazionale è percepito forte per le parti componenti di autoveicoli, mentre fra i Paesi esteri si evidenziano Germania e Francia 3. I mezzi di trasporto utilizzati si concentrano totalmente sulla gomma. Ciò si deve alla diffusione delle localizzazioni e alla dimensione d’impresa (PMI), oltre che alla inutilizzabilità per il trasporto merci degli altri vettori e infrastrutture presenti nell’area (ferro, portualità). Per contro, l’efficienza della rete stradale – grazie anche all’entrata in esercizio del primo tronco di superstrada Teramo-Mare, che ha completato l’inserimento nella rete autostradale nazionale – consente di definire ottima l’accessibilità dell’area. La containerizzazione è indicata come mediamente utilizzata. Sotto tutti questi profili, viene ravvisata e sostenuta l’importanza dell’autoporto di Castellalto, assolutamente da attivare come nodo di smistamento delle merci su gomma; ciò consentirebbe alle aziende di liberare notevoli spazi interni attualmente utilizzati per lo stoccaggio e la movimentazione di materie prime e prodotti finiti. Fra i servizi alle imprese, vengono esternalizzati ricerche di mercato, pubblicità, trasporti e spedizioni, servizi informatici. Si rileva la difficoltà di reperire, nell’area, servizi di progettazione finanziaria (ivi compreso l’accesso a fondi europei), consulenza legale in materia industriale e internazionale, logistica. Per quest’ultimo aspetto, viene pertanto sostenuta l’opportunità di localizzare un polo di servizi specializzati. Si rileva anche la mancanza di una struttura ricettiva adeguata a servizio delle aree industriali, la cui localizzazione ottimale viene indicata a San Nicolò a Tordino. I servizi pubblici considerati carenti riguardano il trasporto di persone e lo smaltimento dei rifiuti; scarsi e poco efficienti sono giudicati gli sportelli unici. Nel complesso, il parere sulle politiche pubbliche di sostegno all’impresa è molto debole. Gli interventi infrastrutturali prioritari vengono individuati nel del ciclo dei rifiuti con il ricorso alla termovalorizzazione, nel completamento della superstrada Teramo-Mare e nel potenziamento della linea ferroviaria Teramo-Giulianova nella tratta attualmente esistente. Per quest’ultima si stima una domanda potenziale crescente. Per quanto riguarda le previste espansioni di spazi per attività produttive, la domanda proveniente dall’esterno della Val Tordino è giudicata scarsa, quella interna attualmente limitata. In più si sottolinea la lentezza nell’assegnazione di lotti da parte del Consorzio per il Nucleo Industriale di Teramo. 3 L’analisi dei mercati internazionali verrà comunque approfondita nel successivo par. 4. 90 Un’ultima tematica, peraltro di grande rilevanza, ha riguardato la percezione della Val Tordino in termini di identità e di coesione interna. Per il primo aspetto, l’area viene identificata con l’espansione industriale, non mancandosi di sottolineare come la competizione per l’uso del suolo che ne è conseguita abbia fortemente penalizzato l’agricoltura. La vocazione agricola viene peraltro recuperata nella rilevanza attribuita alla costituzione del distretto agro-alimentare. Sotto il profilo distrettuale, peraltro, viene sostenuta la tesi della multispecializzazione e dell’integrazione con altre aree produttive (distretto di filiera: metalmeccanico, della gomma e plastica, del mobile). Un importante elemento di coesione interna si ravvisa nel radicamento e nella affezione all’azienda della manodopera locale. Viceversa, il grado di interrelazione fra i soggetti economici operanti nello stesso settore d’impresa è giudicato scarso. Si propongono, pertanto, iniziative consortili per quanto attiene all’acquisizione sia di input produttivi (per esempio, approvvigionamento di materie prime e semilavorati), sia di servizi, nonché la promozione di immagine attraverso il marketing territoriale. I principali punti di forza dell’area sono individuati nella sua centralità rispetto non soltanto al territorio provinciale, ma anche allo snodo Tirreno-Adriatico posto in essere dai collegamenti stradali; nell’imprenditorialità endogena; nella fidelizzazione delle forze di lavoro; nella bassa conflittualità sociale. Al contrario, sono considerati punti di debolezza la cultura di impresa ancora tradizionale, che comporta un basso livello manageriale, a sua volta riscontrabile nella scarsità di figure professionali specializzate; il debole grado di innovazione tecnologica, sia di prodotto che di processo; lo scarso apporto delle istituzioni, pur se viene riconosciuto l’impegno di programmazione e pianificazione da parte dell’ente Provincia. 3.2.2. Commercio e servizi La sessione dedicata a commercio e servizi si è svolta presso la sede della Camera di Commercio, Industria, Artigianato, Agricoltura, con la partecipazione di rappresentanti delle principali associazioni di categoria, imprenditori e dirigenti camerali. La specificità di interlocutori privilegiati per il turismo ha suggerito di trattare a parte i risultati del mini-Delphi per questo settore (v. par. 3.2.3). Confermato il carattere autocontenuto del bacino di lavoro, si è evidenziata anche per il settore commerciale la carenza di talune figure professionali (in particolare, responsabili di puntivendita), ascrivibile peraltro anche alla dimensione d’impresa estremamente frazionata. 91 Tale caratteristica di piccola impresa, unita ad un buon livello qualitativo specie nei centri urbani, ha tuttavia garantito la tenuta del dettaglio tradizionale nei confronti del grande dettaglio organizzato, di cui si lamenta, al contrario, un profilo qualitativo medio-basso. I principali mercati di approvvigionamento delle merci sono rappresentati da regioni italiane del Nordest-Centro (Emilia-Romagna, Toscana, Lazio), che mediano anche i rapporti con il mercato estero. Quest’ultimo incide in misura significativa sul comparto alimentare, specie per quanto riguarda i prodotti primaticci (da Sudafrica, Argentina, Cile, Australia). L’impiego totalizzante del trasporto su gomma induce anche queste categorie a sostenere il recupero funzionale dell’autoporto di Castellalto, con adeguata dotazione di servizi e in connessione con il polo logistico in via di formazione a Mosciano Sant’Angelo. Per quest’ultimo si prefigura un bacino di utenza potenziale esteso all’Abruzzo interno e alle Marche meridionali. Per quanto concerne il trasporto di persone, si sottolinea l’importanza del collegamento ferroviario e della connessione diretta fra la linea Teramo-Giulianova e la linea adriatica, non solo in direzione sud (Pescara), ma anche in direzione nord (Ancona), a servizio sia degli operatori, sia degli utenti del settore terziario. Al conseguimento di una reale funzione metropolitana dell’asse ferroviario se ne condiziona l’eventuale prolungamento nell’agglomerato urbano di Teramo, di cui si rilevano peraltro gli elevati costi di costruzione a fronte di un potenziamento di servizi-navetta dalla stazione del capoluogo, ritenuto pertanto preferibile. Nell’insieme, l’accessibilità dell’area è giudicata buona per l’asse vallivo, scarsa per il resto del territorio. I servizi all’impresa vengono per la massima parte esternalizzati, tuttavia con difficoltà di reperire tanto alcuni servizi rutinari (manutenzioni specializzate) quanto servizi innovativi come la comunicazione. Fra i servizi pubblici vengono giudicati insufficienti i trasporti, la distribuzione idrica (anche sotto il profilo degli alti costi per l’utenza), lo smaltimento dei rifiuti e il decoro urbano. Ne deriva un giudizio complessivamente scarso sulle politiche generali e di sostegno alle attività economiche, pur riconoscendosi l’utilità di alcune opere infrastrutturali, come il collegamento stradale San Nicolò-Garrufo. Fra le priorità, si indica ovviamente il completamento della superstrada Teramo-Mare – peraltro sottolineando la difficoltà di localizzarne il terminale costiero, per i problemi di traffico dei comuni urbani litoranei – e del Lotto Zero. Viene anche sostenuta l’urgenza di razionalizzare il sistema di depurazione delle acque, mediante la costruzione di nuovi impianti e la revisione o rilocalizzazione degli impianti esistenti. 92 Non viene percepita una identità d’area, pur se è giudicato discreto il grado di interrelazione fra gli operatori del settore terziario, come pure con gli altri attori economici, le associazioni di categoria, sindacali e le amministrazioni pubbliche. Punti di forza dell’area sono giudicati – anche in questo caso – la centralità alle varie scale geografiche (da provinciale a interregionale) e l’imprenditorialità endogena. I punti di debolezza vengono invece rilevati nella scarsità dei servizi logistici, nella debolezza di immagine e nella “periferizzazione politica”, cui si assocerebbe una carenza di programmazione concertata. 3.2.3. Turismo Nell’ambito della sessione mini-Delphi dedicata al settore terziario, si sono evidenziati – come detto – alcuni punti focali specifici del comparto turistico. Per quanto concerne le forze di lavoro, la componente locale si ridimensiona lievemente (80%), a vantaggio non tanto della componente straniera (stimata non oltre il 10%), quanto di una componente extra-regionale (10%) legata a figure professionali di cui, in area, si riscontra la carenza. Si tratta sia di quadri e/o impiegati da assegnare a funzioni gestionali e amministrative, sia di personale specializzato in mansioni tipiche del comparto (cucina, ecc.). Per questi motivi un interlocutore privilegiato ha espresso riserve sulla adeguatezza dell’offerta formativa, riguardanti sia la strutturazione di corsi universitari per le attività turistiche esistenti nell’area, sia i livelli di istruzione secondaria superiore mirata al comparto alberghiero. Si lamentano, nel primo caso, lo sbilanciamento verso discipline genericamente “culturali” piuttosto che tecnico-economiche e aziendali specifiche; nel secondo caso, la carenza di attrezzature professionali e la scarsa attenzione per i mercati di provenienza del turismo, anche in termini di preparazione linguistica. L’analisi della domanda turistica contenuta nel Rapporto di prima fase del Piano d’Area aveva già evidenziato la debolezza della componente estera rispetto ai flussi totali: arrivi e presenze degli stranieri infatti, raggiungono appena il 15% (Italia, 42). Tale dato viene pienamente confermato in questa sede, rilevandosi la scarsa accessibilità dell’area ai flussi di portata mediolunga. A ciò i aggiunge l’inadeguatezza dei servizi integrativi di trasporto localmente offerti dalle strutture ricettive, cui gioverebbe un’organizzazione di tipo consortile. Un aspetto positivo risiede, tuttavia, nell’evoluzione di immagine dell’area nella direzione di turismi plurimi integrati, assecondando dunque le tendenze recenti del mercato. Mentre il segmento balneare mantiene un’utenza nazionale, fidelizzata ma di profilo medio, si afferma nei poli urbani costieri (in particolare, a Giulianova) il turismo business, legato allo sviluppo 93 economico, cui si affiancano segmenti di nicchia sempre più diversificati (turismo all’aria aperta, sportivo, enogastronomico), che trovano punti di forza nelle caratteristiche morfologiche e socioculturali del territorio. Un vuoto relativo è costituito dalla insufficiente capacità ricettiva della città di Teramo, che dovrebbe svolgere un ruolo ben più significativo nel turismo culturale e convegnistico (anche per la presenza dell’Università), oltre che di affari. Pur essendo giudicato discreto il grado di interrelazione fra operatori turistici (specie del comparto alberghiero), si rileva tuttora un forte individualismo nelle piccole aziende complementari diffuse sul territorio (agriturismo, bed & breakfast, ristorazione), di cui peraltro, ancora nel Rapporto di prima fase, si rilevava la debole consistenza complessiva. Risultano deboli i servizi privati di supporto al settore (tour operator), mentre la rete internet copre il 50÷60% delle prenotazioni. Decisamente negativo è il giudizio espresso sulle politiche turistiche, considerate disconnesse dalle attività d’impresa sotto il profilo sia territoriale, sia temporale e strategico. Ulteriori punti di debolezza sono considerati il rapporto con il sistema finanziario, per cui il sistema turistico soffrirebbe più di altri della difficoltà di accesso al credito, e la scarsa qualità dell’espansione edilizia, con effetti negativi sul mercato immobiliare connesso al settore. Allo scopo di approfondire ulteriormente le tematiche del settore, è stato infine predisposto un questionario specifico per le imprese turistiche (v. pag. seguente), che le stesse associazioni di categoria si sono assunte l’onere di somministrare ad un campione opportunamente individuato. Anche in questo caso la valutazione dei risultati farà parte delle attività di pianificazione in progress. 94 Questionario alle aziende turistiche 1) Indicare la provenienza dei lavoratori impiegati nell’azienda. 2) Specificare le mansioni e il livello formativo dei dipendenti (%) (facoltativa). 3) Indicare le figure professionali di cui si avverte carenza. 4) Indicare le attività di servizi svolte all’interno all’azienda e quelle delegate all’esterno. 5) Indicare le principali provenienze degli utenti. 6) Indicare i mezzi di trasporto impiegati dagli utenti per raggiungere la struttura. 7) Indicare un giudizio sull’accessibilità complessiva dell’area. 8) Indicare cosa viene percepito come immagine turistica dell’area dall’intervistato. 9) Indicare cosa viene percepito come immagine turistica dell’area dagli utenti. 10) Indicare i servizi esterni privati di più difficile reperimento nell’area. 11) Indicare i servizi pubblici di più difficile reperimento nell’area. 12) Indicare i servizi pubblici più efficienti nell’area. 13) Indicare un giudizio sulle politiche turistiche intraprese nell’area negli ultimi dieci anni. 14) Indicare gli interventi pubblici infrastrutturali ritenuti più urgenti e prioritari. 15) Indicare un giudizio sul grado di interrelazione con gli altri operatori turistici nella Val Tordino. 16) Indicare un giudizio sul grado di interrelazione con gli attori economici che operano in altri settori d’impresa nella Val Tordino e con le associazioni di categoria, sindacati, pubbliche amministrazioni. 17) Indicare un giudizio sui rapporti con il sistema creditizio dell’area. 18) Indicare i principali punti di forza della Val Tordino. 19) Indicare i principali punti di debolezza della Val Tordino. 95 3.2.4. Infrastrutture e portualità L’ultima sessione mini-Delphi si è svolta presso la sede dell’Ente Porto di Giulianova, con la partecipazione dei vertici dello stesso. Inizialmente mirata alle tematiche della portualità e relativo indotto, essa si è estesa a valutazioni sul sistema infrastrutturale complessivo, con particolare attenzione alla fascia costiera. Il nuovo Piano Regolatore del porto di Giulianova prevede il potenziamento di entrambe le funzioni svolte dallo scalo, peschereccia e turistica, con la realizzazione di banchine dedicate e attrezzate per le relative operazioni. Il porto ospita attualmente 100 imbarcazioni da pesca e 310 imbarcazioni da diporto; per l’ormeggio di queste ultime esistono circa 300 domande inevase, cui si tende a far fronte con i lavori di ampliamento. Gli operatori della pesca risultano per il 60% locali e per il 40% provenienti da regioni italiane meridionali e insulari (Puglia, Sicilia). I primi utilizzano soprattutto imbarcazioni dette “vongolare”, i secondi praticano la pesca a strascico e su “lampare”. L’utenza diportistica proviene per il 70% dall’Abruzzo, ivi compresa la provincia di L’Aquila, e per il 30% da regioni italiane centro-settentrionali, prime fra le quali Lombardia, Emilia-Romagna e Lazio. Attività industriale connessa alla portualità è la cantieristica, con due unità locali operanti rispettivamente nella costruzione di natanti da pesca e nella manutenzione e vendita di natanti da diporto. La forza di lavoro impiegata nel complesso delle attività portuali risiede per il 90% nell’area, mentre il restante 10% è costituito in prevalenza da stranieri imbarcati. Il mercato di approvvigionamento delle materie prime e delle parti componenti impiegate nella cantieristica da pesca è costituito per il 70% dall’area Val Tordino e per il 30% da altre regioni italiane, in particolare del Nord-Est. Le imbarcazioni da diporto provengono, invece, per l’80% da cantieri della Liguria (Genova) e dell’Emilia-Romagna (Ravenna), per il 20% da cantieri esteri. Per quanto concerne i prodotti della pesca, il mercato ittico locale ne assorbe il 10÷15%, mentre il 55÷60% è destinato a regioni italiane del Nord-Est e del Mezzogiorno e il 25÷30 all’estero (in prevalenza, Spagna). I movimenti di merci si effettuano per il 100% su gomma, ivi compresi i prodotti siderurgici (palancole) impiegati nei lavori di ampliamento del porto. Ciò indica come il vettore ferro non risulti competitivo per tale tipo di trasporto neppure lungo la linea adriatica;. Al contrario, il potenziamento della linea ferroviaria Teramo-Giulianova è considerato utile in funzione metropolitana, per il trasporto di pendolari lungo l’asta del Tordino. L’accessibilità complessiva dell’area viene giudicata non più che discreta. 96 Fra i servizi privati di cui si avverte la carenza vengono segnalati quelli organizzativi specifici per il comparto della pesca. Con riferimento al settore manifatturiero, si sottolinea la mancanza di industrie per la trasformazione dei prodotti ittici. Nel campo dei servizi pubblici si evidenzia positivamente il Piano di raccolta dei rifiuti portuali (in gran parte speciali e pericolosi: oli esausti, batterie, ecc.), elaborato dallo stesso Ente. Gli interventi infrastrutturali ritenuti prioritari sono il completamento della superstrada Teramo-Mare e la piena attivazione dell’autoporto di Castellalto, anche in funzione della delocalizzazione di servizi portuali come la dogana (frattanto effettivamente intervenuta). Nella fascia costiera la percezione di un’area del Tordino risulta inesistente. Viene invece identificata la foce fluviale come oggetto di recupero ambientale (dove semmai localizzare, successivamente, attività veliche e altre del tempo libero), ma anche come cesura fra i due centri urbani di Giulianova e Roseto degli Abruzzi. Il grado di coesione interna fra gli attori economici che partecipano alle attività portuali è scarso, nonostante l’esistenza di alcune associazioni di operatori della pesca. Sono giudicate buone, invece, le relazioni con altri soggetti, ivi comprese le pubbliche amministrazioni. Punti di forza dell’area sono considerati la centralità e le risorse turistiche diversificate; di debolezza, le carenze infrastrutturali. 97 4. Scenari di internazionalizzazione Fra gli indicatori di competitività di un’area, oltre a quelli infrastrutturali (v. tab. 5), assume particolare rilevanza l’apertura ai mercati internazionali. Questa si misura come propensione all’esportazione (incidenza % dell’export sul valore aggiunto totale) e come grado di apertura (incidenza % dell’import+export sul valore aggiunto totale). Entrambi gli indicatori (rispettivamente pari a circa 19% e 32%) collocano la provincia di Teramo intorno al 65° posto nella graduatoria italiana e al 3° in quella abruzzese, distaccata da Chieti (55% e 84%, grazie al peso determinante della grande industria automotive) e vicina a L’Aquila (20% e 35%): dunque, apparentemente debole. Tuttavia, la tendenza recente – pur se anteriore, ovviamente, all’attuale crisi globale – ha segnato, nel 2007, una crescita delle esportazioni pari all'8,5% rispetto all’anno precedente, mentre le importazioni sono diminuite dello 0,3% (tab. 11). Cresce dunque – oltre al grado di apertura totale – il saldo attivo della bilancia commerciale con l’estero, dopo quasi un decennio di stagnazione (v. anche fig. 28), e ciò sta pur sempre a indicare un dinamismo che si osserverà particolarmente intenso in alcuni comparti (v. oltre). Purtroppo, l’indisponibilità di dati disaggregati al di sotto della scala provinciale non permette valutazioni più puntuali sul sistema produttivo della Val Tordino, né si segnalano in letteratura metodi di analisi regressiva che vadano oltre il semplice proporzionamento con il numero delle aziende presenti in un’area (in questo caso, la sommatoria dei comuni ricadenti nella Val Tordino) rispetto all’universo di riferimento (in questo caso, la provincia di Teramo): esercizio in sé banale e non necessariamente significativo, nonostante le specializzazioni localizzative settoriali indichino, per molti comparti, un peso della Val Tordino più che proporzionale alla media provinciale. Si è scelto, pertanto, di limitare l’analisi ai dati aggregati della provincia di Teramo, ribadendo che la massa produttiva e la centralità territoriale dell’area oggetto di Piano rendono tale analisi comunque significativa di tendenze in atto e scenari futuri. La tab. 12 mostra i valori assoluti di import/export disaggregati per comparti produttivi. Fra le esportazioni, i valori più elevati – e fra loro sostanzialmente equivalenti, intorno ai 135 milioni di € – si evidenziano per le industrie tessili e dell’abbigliamento, metallurgiche e dei prodotti in metallo, mobiliere e altre manifatturiere; queste ultime fanno registrare il saldo attivo di gran lunga più elevato. Saldi attivi importanti si riscontrano anche per le industrie dei mezzi di trasporto, elettromeccanica e meccanica. 98 La ripartizione dei flussi commerciali internazionali per grandi aree geografiche (tab. 13) evidenzia l’assoluta prevalenza dell’Europa – e, al suo interno, dell’Unione Europea nell’attuale estensione a 27 Paesi – per quanto riguarda le esportazioni ancor più che le importazioni, sulle quali ultime pesano maggiormente le materie prime provenienti da altri continenti. L’andamento della bilancia commerciale con l’Europa (tab. 14; fig. 29), nell’arco dell’ultimo decennio, si presenta anche come il più stabile, con un’impennata nel 2007 cui si deve ascrivere gran parte della crescita complessiva sopra evidenziata. Con l’Asia invece (tab. 15; fig. 30), muovendo dal pareggio nel 1998, la bilancia commerciale si è divaricata in passivo, prima lievemente (fino al 2002) e poi nettamente (2004), per riconvergere solo in parte negli anni più recenti. Tende a ridursi, a sua volta, il saldo commerciale attivo con l’America Settentrionale (tab. 16; fig. 31), dopo il picco del 2002. Analizzando l’andamento dell’import/export con i principali Paesi (tabb. 18, 19; figg. 32, 33) si osserva, in effetti, la crescita dirompente della Cina, che avvicina ormai la Germania per incidenza sulle importazioni ed esportazioni totali della provincia di Teramo (12,7% e 12%, rispettivamente, contro 14,7% e 14,9% nel 2007: v. tabb. 17, 19), mentre oscillano entro variazioni relativamente contenute i valori riferiti ai Paesi ch seguono nella graduatoria (Paesi Bassi, 7,8% e 7,5% dei rispettivi totali nel 2007; Francia, 6,2% per entrambi; Spagna, 5,3% 5,4%). Maggiormente interessante ai fini della pianificazione provinciale, in termini di orientamento sia produttivo che infrastrutturale, appare l’analisi dell’import/export per singoli comparti. Escludendo il settore terziario, in ragione dei deboli valori assoluti di import/export dei servizi (v. tab. 12), si è ritenuto di prendere in considerazione solo le attività agricole e industriali già considerate rilevanti nell’analisi delle specializzazioni localizzative della Val Tordino su scala provinciale. Pur con un saldo totale ancora negativo (v. tab. 12), l’agricoltura (scheda import/export 1) mostra una tendenza sensibilmente crescente delle esportazioni, mentre le importazioni, dopo una progressiva diminuzione nel periodo 1998-2006, hanno fatto registrare una lieve ripresa nel 2007. Fra i Paesi di provenienza delle importazioni spicca la Cina (19,1%), mentre per destinazione delle esportazioni prevale nettamente la Germania (29%). Il comparto della pesca (scheda import/export 2) è stato inserito nell’analisi, nonostante valori assoluti scarsamente rilevanti, per evidenziare la necessità di interventi finalizzati a sostenere le vocazioni del porto di Giulianova. Si osserva infatti il forte declino delle esportazioni, certamente legato anche al deterioramento delle condizioni ambientali. Nonostante la tendenziale convergenza delle esportazioni con le importazioni, su valori assoluti non irrilevanti, il comparto dell’industria alimentare (scheda import/export 3) sembra non 99 mostrare ancora quel dinamismo cui dovrebbe preludere la costituzione di un distretto agroalimentare nella Val Tordino. I principali partners commerciali risultano europei, con l’incidenza di oltre il 43% della Francia sul totale delle esportazioni. La provenienza di quote di importazioni da Paesi africani (Senegal) e asiatici (Vietnam), come pure la destinazione di esportazioni verso gli Stati Uniti, pone il problema dei trasporti su lunga distanza, necessariamente specializzati (in particolare per questo comparto, che richiede spesso l’impiego della catena del freddo e di altre tecnologie per l’adeguata conservazione delle merci) e intermodali, sostenendo l’esigenza di rafforzamento dei servizi logistici. Il problema, già implicitamente evidenziato dalla crescente rilevanza degli scambi con la Cina, riguarda numerosi altri comparti, come si potrà osservare nel seguito dell’analisi. Proprio la Cina guida la graduatoria delle importazioni per l’industria tessile e dell’abbigliamento (scheda import/export 4), seguita dalla Tunisia: dati sintomatici degli effetti di delocalizzazione dai distretti teramani, fenomeno in sé non negativo, e tuttavia da monitorare con attenzione. L’andamento decrescente dell’import/export nel comparto denuncia, in effetti, una crisi legata soprattutto all’eccesso di contoterzismo e alla mancanza di innovazione nei distretti locali. In forte espansione, al contrario, le esportazioni del comparto gomma e plastica (scheda import/export 5), nel quale sembra potersi concretizzare quella struttura distrettuale di filiera indicata dai testimoni privilegiati del settore industriale nel corso della specifica sessione miniDelphi (v. par. 3.3.1). Destinatari dei maggiori flussi sono Francia, Germania, Regno Unito, Paesi Bassi, Finlandia, Grecia e Svezia, in Europa; ma anche Stati Uniti, Australia e Argentina. Nel comparto dell’industria metallurgica e dei prodotti in metallo (scheda import/export 6) tendono a crescere le importazioni di materie prime e semilavorati, con provenienze molto diversificate (al primo posto la Turchia, con il 14,2% del totale). Le esportazioni viceversa ristagnano, il che indica probabilmente la necessità di innovazioni di prodotto e/o processo al fine di aumentare la capacità competitiva. Andamenti differenti ma tendenze assimilabili si rilevano nelle industrie meccanica (scheda import/export 7) ed elettromeccanica (scheda import/export 8). Nel comparto meccanico la bilancia commerciale, dall’iniziale pareggio (1998), vede i due valori divergere, pur con oscillazioni, fino alla massima divaricazione nel 2007. Fra i partners si segnalano, per le importazioni, Germania (19,7%) e Sudafrica (13,4%); per le esportazioni, Spagna (17,8%) e Romania (13,7%). Anche in quest’ultimo caso possono apparire sottostanti fenomeni di delocalizzazione. L’industria elettromeccanica vede la curva delle importazioni dapprima impennarsi fino al 2003-2005, scavalcando nettamente le esportazioni, per poi decrescere bruscamente: dato, 100 quest’ultimo, non positivo specie in un comparto nel quale il grado di apertura internazionale risulta – in generale – particolarmente elevato. La curva delle esportazioni cresce invece con regolarità dal 2004, fino a segnare un netto divario positivo generato soprattutto dagli Stati Uniti e dai grandi Paesi europei occidentali. Fra le importazioni, Cina e Corea del Sud assommano ben oltre il 40% del totale, mentre quote non irrilevanti provengono anche da Singapore, Hong Kong ed Emirati Arabi Uniti. La bilancia commerciale maggiormente positiva spetta all’industria mobiliera, insieme ad altre manifatturiere (scheda import/export 9): un comparto decisamente maturo, che esporta su mercati estremamente diversificati dal punto di vista geografico ed economico, con in testa la Russia (13,8%), seguita da Francia (8,4%), Stati Uniti (7%), Grecia, Spagna, Romania, Emirati Arabi Uniti, Giappone, Venezuela, Croazia. Anche in questo caso, però, il debolissimo livello delle importazioni potrebbe risultare indicativo di una chiusura in qualche modo “autoreferenziale”, in sé rischiosa. 101 Tab. 11 – Andamento della bilancia commerciale nella provincia di Teramo (1998-2008) (valori in € o equivalenti) Anno 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 I-III trimestre Importazioni 446.008.968 477.342.636 582.196.202 654.499.137 651.566.293 653.899.513 696.011.804 692.801.666 677.047.628 675.199.557 523.605.067 Esportazioni 791.589.216 828.074.132 930.517.671 1.031.207.372 1.030.446.494 996.282.313 1.038.374.617 1.073.915.030 1.046.993.815 1.122.072.102 881.940.852 Fonte. Istat. Fig. 28 – Andamento della bilancia commerciale nella provincia di Teramo (1998-2007) (valori in milioni di € o equivalenti) 1200 1000 800 600 400 200 0 1998 1999 2000 2001 2002 Importazioni Fonte. Elaborazione su dati Istat. 2003 2004 2005 Esportazioni 2006 2007 102 Tab. 12 – Bilancia commerciale della provincia di Teramo per comparti produttivi (2007) (valori in €) Comparti produttivi Agricoltura, allevamento e silvicoltura Pesca Minerali energetici Minerali non energetici Alimentare e tabacco Tessile e vestiario Pelli e cuoio Legno Carta ed editoria Prodotti energetici Chimica Gomma e plastica Lavorazione di minerali non metalliferi Metallurgia e prodotti in metallo Meccanica Macchinari e apparecchi elettrici Mezzi di trasporto Mobili e altre industrie manifatturiere Servizi alle imprese Altri servizi personali e sociali Importazioni 21.239.007 1.666.832 79.187 1.870.657 98.385.908 107.031.168 32.351.488 20.049.831 11.767.447 197.052 97.364.996 21.419.002 26.852.166 100.958.532 23.434.126 70.954.664 23.244.049 16.207.794 9.217 116.434 Esportazioni 14.111.259 2.417.564 4.830 11.418 88.274.053 137.965.074 88.943.755 5.977.844 44.665.989 4.545 40.470.271 92.526.803 35.860.968 136.054.550 61.216.847 123.702.448 115.053.204 133.189.245 1.021 1.620.414 Fonte. Istat. Tab. 13 – Bilancia commerciale della provincia di Teramo per continenti e grandi aree (2007) (valori in €) Aree geografiche Africa America Centro-Meridionale America Settentrionale Asia Europa di cui: Unione Europea a 27 Oceania Fonte. Istat. Importazioni 44.925.387 6.670.603 19.797.813 145.693.472 457.339.353 401.822.801 772.929 Esportazioni 33.958.892 24.977.870 67.416.264 70.383.695 928.700.319 772.227.033 10.714.008 103 Tab. 14 – Andamento della bilancia commerciale della provincia di Teramo con l’Europa (1998-2007) (valori in € o equivalenti) Anno Importazioni 330.433.991 360.917.443 449.179.500 504.363.886 506.083.945 453.400.640 483.916.507 427.443.372 439.216.702 457.339.353 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Esportazioni 629.149.594 659.755.344 718.670.774 792.169.609 786.029.281 776.728.683 791.075.472 853.152.317 827.248.765 928.700.319 Fonte. Istat. Fig. 29 – Andamento della bilancia commerciale della provincia di Teramo con l’Europa (1998-2007) (valori in milioni di € o equivalenti) 1000 900 800 700 600 500 400 300 200 100 0 1998 1999 2000 2001 2002 Importazioni Fonte. Elaborazione su dati Istat. 2003 2004 2005 Esportazioni 2006 2007 104 Tab. 15 – Andamento della bilancia commerciale della provincia di Teramo con l’Asia (1998-2007) (valori in € o equivalenti) Anno Importazioni 54.291.566 54.034.857 73.383.445 79.879.661 84.971.860 142.651.977 178.950.656 178.079.763 169.225.156 145.693.472 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Esportazioni 53.417.325 46.324.909 54.077.634 59.826.590 60.492.051 79.654.427 79.338.180 84.997.581 85.244.533 70.383.695 Fonte. Istat. Fig. 30 – Andamento della bilancia commerciale della provincia di Teramo con l’Asia (1998-2007) (valori in milioni di € o equivalenti) 200 180 160 140 120 100 80 60 40 20 0 1998 1999 2000 2001 2002 Importazioni Fonte. Elaborazione su dati Istat. 2003 2004 2005 Esportazioni 2006 2007 105 Tab. 16 – Andamento della bilancia commerciale della provincia di Teramo con l’America Settentrionale (1998-2007) (valori in € o equivalenti) Anno 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Importazioni 21.753.275 25.569.331 18.448.356 17.572.764 16.410.770 15.763.084 12.811.237 13.655.353 18.349.810 19.797.813 Esportazioni 58.043.963 68.797.263 82.710.606 109.886.551 113.333.973 81.252.160 80.300.514 73.256.632 73.131.708 67.416.264 Fonte. Istat. Fig. 31 – Andamento della bilancia commerciale della provincia di Teramo con l’America Settentrionale (1998-2007) (valori in milioni di € o equivalenti) 120 100 80 60 40 20 0 1998 1999 2000 2001 2002 Importazioni Fonte. Elaborazione su dati Istat. 2003 2004 2005 Esportazioni 2006 2007 106 Tab. 17 – Primi 10 Paesi per importazioni nella provincia di Teramo (2007) (valori in €) Paesi Germania Cina Paesi Bassi Francia Spagna Turchia Belgio Regno Unito Tunisia Austria Importazioni 99.554.594 86.121.333 53.028.112 41.564.204 35.630.050 25.167.534 23.281.230 23.176.269 23.160.357 20.913.851 % su totale 14,74 12,75 7,85 6,16 5,28 3,73 3,45 3,43 3,43 3,10 Fonte. Istat. Tab. 18 – Andamento delle importazioni nella provincia di Teramo dai principali Paesi (1998-2007) (valori in € o equivalenti) Anno 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Germania 80.449.831 81.305.406 122.436.851 112.800.087 90.595.642 88.862.570 98.599.401 81.882.719 86.217.818 99.554.594 Cina 11.205.201 12.512.035 20.409.282 34.267.278 33.985.904 44.092.957 50.287.319 62.060.404 74.807.281 86.121.333 Paesi Bassi 23.076.260 32.004.742 37.474.662 38.028.545 47.431.202 35.045.441 35.913.959 32.673.186 38.190.385 53.028.112 Francia 28.383.059 31.782.092 45.976.245 40.937.466 38.026.083 35.443.297 42.821.285 36.053.221 36.988.961 41.564.204 Spagna 24.625.848 34.076.365 35.158.552 43.782.668 67.303.850 49.125.298 48.085.567 31.774.945 28.755.432 35.630.050 Fonte. Istat. Fig. 32 – Andamento delle importazioni nella provincia di Teramo dai principali Paesi (1998-2007) (valori in milioni di € o equivalenti) 140 120 100 80 60 40 20 0 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Germania Cina Fonte. Elaborazione su dati Istat. Paesi Bassi Francia Spagna 107 Tab. 19 – Primi 10 Paesi per esportazioni dalla provincia di Teramo (2007) (valori in €) Paesi Germania Cina Paesi Bassi Francia Spagna Turchia Belgio Regno Unito Tunisia Austria Esportazioni % su totale 169.433.466 14,91 136.008.450 11,97 85.243.914 7,50 70.758.905 6,23 61.434.661 5,41 49.209.413 4,33 45.044.964 3,96 35.353.307 3,11 30.857.002 2,72 27.879.878 2,45 Fonte. Istat. Tab. 20 – Andamento delle esportazioni dalla provincia di Teramo nei principali Paesi (1998-2007) (valori in € o equivalenti) Anno 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Germania 197.214.267 224.711.393 218.300.998 217.253.367 185.138.846 161.414.212 166.512.790 181.817.348 149.286.565 169.433.466 Francia 73.914.997 88.082.113 88.915.275 96.067.383 111.023.736 135.492.133 116.141.208 122.562.858 124.764.177 136.008.450 Spagna 39.855.889 46.091.094 57.319.850 65.249.744 69.284.720 58.946.617 63.832.819 76.821.276 74.131.169 85.243.914 Regno Unito 31.322.690 32.086.821 32.150.459 39.083.724 53.910.047 59.736.691 73.430.474 77.948.609 66.395.851 70.758.905 Stati Uniti 53.179.424 62.706.767 74.352.679 99.476.238 102.066.418 74.867.267 74.899.116 67.556.355 64.206.111 61.434.661 Fonte. Istat. Fig. 33 – Andamento delle esportazioni dalla provincia di Teramo nei principali Paesi (1998-2007) (valori in milioni di € o equivalenti) 250 200 150 100 50 0 1998 1999 2000 2001 2002 2003 Germania Francia Regno Unito Stati Uniti Fonte. Elaborazione su dati Istat. 2004 2005 2006 Spagna 2007 108 Scheda import/export 1 – Agricoltura Andamento della bilancia commerciale (1998-2007) (valori in milioni di € o equivalenti) 40 35 30 25 20 15 10 5 0 1998 1999 2000 2001 2002 2003 Importazioni 2004 2005 2006 2007 Esportazioni Fonte. Elaborazione su dati Istat. Primi 10 Paesi per importazioni nella provincia di Teramo (2007) (valori in €) Paesi Cina Canada Francia Paesi Bassi Germania Stati Uniti Tagikistan Grecia Turchia Pakistan Importazioni % su totale 4.066.333 19,15 2.063.657 9,72 1.738.748 8,19 1.568.576 7,39 1.265.720 5,96 802.328 3,78 796.297 3,75 734.550 3,46 651.387 3,07 575.419 2,71 Fonte. Istat. Primi 10 Paesi per esportazioni dalla provincia di Teramo (2007) (valori in €) Paesi Germania Francia Turchia Polonia Romania Slovenia Austria Ungheria Grecia Stati Uniti Fonte. Istat. Esportazioni % su totale 4.088.141 28,97 1.806.976 12,81 1.033.150 7,32 998.008 7,07 938.458 6,65 798.170 5,66 793.111 5,62 475.243 3,37 463.048 3,28 405.875 2,88 109 Scheda import/export 2 – Pesca Andamento della bilancia commerciale (1998-2007) (valori in milioni di € o equivalenti) 7 6 5 4 3 2 1 0 1998 1999 2000 2001 2002 2003 Importazioni 2004 2005 2006 Esportazioni Fonte. Elaborazione su dati Istat. Primi Paesi per importazioni nella provincia di Teramo (2007) (valori in €) Paesi Grecia Spagna Francia Paesi Bassi Svezia Stati Uniti Belgio Danimarca Regno Unito Importazioni % su totale 1.008.854 60,53 208.548 12,51 180.808 10,85 131.576 7,89 78.937 4,74 27.936 1,68 12.353 0,74 11.379 0,68 6.441 0,39 Fonte. Istat. Primi Paesi per esportazioni dalla provincia di Teramo (2007) (valori in €) Paesi Spagna Canada Svizzera Kazakistan Albania Stati Uniti Francia Fonte. Istat. Esportazioni 2.230.594 159.852 10.014 5.633 5.132 3.814 2.525 % su totale 92,27 6,61 0,41 0,23 0,21 0,16 0,10 2007 110 Scheda import/export 3 - Industria alimentare Andamento della bilancia commerciale (1998-2007) (valori in milioni di € o equivalenti) 120 100 80 60 40 20 0 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Importazioni Esportazioni Fonte. Elaborazione su dati Istat. Primi 10 Paesi per importazioni nella provincia di Teramo (2007) (valori in €) Paesi Spagna Paesi Bassi Danimarca Tunisia Grecia Germania Francia Regno Unito Senegal Vietnam Importazioni % su totale 17.890.094 18,18 15.195.102 15,44 12.073.644 12,27 6.667.824 6,78 6.541.284 6,65 5.710.342 5,80 4.644.364 4,72 4.498.766 4,57 4.270.219 4,34 2.878.847 2,93 Fonte. Istat. Primi 10 Paesi per esportazioni dalla provincia di Teramo (2007) (valori in €) Paesi Francia Germania Regno Unito Paesi Bassi Stati Uniti Spagna Polonia Grecia Canada Croazia Fonte. Istat. Esportazioni % su totale 38.366.432 43,46 15.389.399 17,43 8.041.186 9,11 4.299.504 4,87 3.133.480 3,55 2.676.289 3,03 2.515.677 2,85 2.259.718 2,56 1.434.486 1,63 1.100.314 1,25 111 Scheda import/export 4 - Industria tessile e dell’abbigliamento Andamento della bilancia commerciale (1998-2007) (valori in milioni di € o equivalenti) 300 250 200 150 100 50 0 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Importazioni Esportazioni Fonte. Elaborazione su dati Istat. Primi 10 Paesi per importazioni nella provincia di Teramo (2007) (valori in €) Paesi Cina Tunisia Turchia Germania Portogallo Albania Regno Unito Marocco India Spagna Importazioni % su totale 23.903.951 22,33 14.331.232 13,39 9.212.757 8,61 8.536.938 7,98 8.437.444 7,88 8.213.420 7,67 6.464.061 6,04 5.379.597 5,03 3.222.597 3,01 2.679.474 2,50 Fonte. Istat. Primi 10 Paesi per esportazioni dalla provincia di Teramo (2007) (valori in €) Paesi Germania Spagna Svizzera Albania Tunisia Stati Uniti Francia Russia Hong Kong Marocco Fonte. Istat. Esportazioni 14.094.820 13.441.739 12.273.019 9.512.730 9.346.390 8.292.982 8.181.075 7.361.400 6.324.475 5.481.550 % su totale 10,22 9,74 8,90 6,90 6,77 6,01 5,93 5,34 4,58 3,97 112 Scheda import/export 5 – Industria della gomma e plastica Andamento della bilancia commerciale (1998-2007) (valori in milioni di € o equivalenti) 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Importazioni Esportazioni Fonte. Elaborazione su dati Istat. Primi 10 Paesi per importazioni nella provincia di Teramo (2007 (valori in €) Paesi Slovacchia Germania Regno Unito Malaysia Stati Uniti Cina Polonia Spagna Paesi Bassi Svizzera Importazioni % su totale 3.954.260 18,46 3.862.592 18,03 2.780.223 12,98 2.098.426 9,80 1.933.499 9,03 1.638.368 7,65 935.708 4,37 721.773 3,37 661.832 3,09 539.837 2,52 Fonte. Istat. Primi 10 Paesi per esportazioni dalla provincia di Teramo (2007) (valori in €) Paesi Francia Germania Stati Uniti Regno Unito Paesi Bassi Australia Finlandia Argentina Grecia Svezia Fonte. Istat. Esportazioni % su totale 13.116.803 14,18 12.438.399 13,44 8.104.978 8,76 6.825.223 7,38 5.967.239 6,45 3.867.508 4,18 3.763.719 4,07 3.378.251 3,65 3.228.776 3,49 3.152.516 3,41 113 Scheda import/export 6 – Industria metallurgica e dei prodotti in metallo Andamento della bilancia commerciale (1998-2007) (valori in milioni di € o equivalenti) 160 140 120 100 80 60 40 20 0 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Importazioni Esportazioni Fonte. Elaborazione su dati Istat. Primi 10 Paesi per importazioni nella provincia di Teramo (2007) (valori in €) Paesi Turchia Germania Cina Belgio Grecia India Ungheria Austria Francia Namibia Importazioni % su totale 14.313.270 14,18 13.262.282 13,14 12.068.131 11,95 10.242.830 10,15 7.906.225 7,83 4.854.431 4,81 4.660.982 4,62 4.178.385 4,14 3.993.468 3,96 3.855.974 3,82 Fonte. Istat. Primi 10 Paesi per esportazioni dalla provincia di Teramo (2007) (valori in €) Paesi Germania Regno Unito Spagna Francia Slovenia Romania Grecia Belgio Austria Polonia Fonte. Istat. Esportazioni % su totale 22.770.173 16,74 22.374.969 16,45 12.860.646 9,45 9.941.643 7,31 7.851.583 5,77 6.470.598 4,76 4.230.310 3,11 3.765.469 2,77 3.614.358 2,66 2.980.507 2,19 114 Scheda import/export 7 – Industria meccanica Andamento della bilancia commerciale (1998-2007) (valori in milioni di € o equivalenti) 70 60 50 40 30 20 10 0 1998 1999 2000 2001 2002 2003 Importazioni 2004 2005 2006 Esportazioni Fonte. Elaborazione su dati Istat. Primi 10 Paesi per importazioni nella provincia di Teramo (2007) (valori in €) Paesi Germania Sudafrica Paesi Bassi Tunisia Ungheria Francia Spagna Austria Finlandia Regno Unito Importazioni % su totale 4.613.027 19,69 3.146.645 13,43 2.576.058 10,99 2.072.236 8,84 1.990.630 8,49 1.778.335 7,59 946.775 4,04 917.931 3,92 879.765 3,75 714.836 3,05 Fonte. Istat. Primi 10 Paesi per esportazioni dalla provincia di Teramo (2007) (valori in €) Paesi Spagna Romania Francia India Germania Venezuela Regno Unito Russia Messico Stati Uniti Fonte. Istat. Esportazioni % su totale 10.924.335 17,85 8.410.399 13,74 7.516.105 12,28 3.095.407 5,06 2.906.688 4,75 2.207.534 3,61 1.740.899 2,84 1.539.023 2,51 1.515.311 2,48 1.514.817 2,47 2007 115 Scheda import/export 8 – Industria elettromeccanica Andamento della bilancia commerciale (1998-2007) (valori in milioni di € o equivalenti) 180 160 140 120 100 80 60 40 20 0 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Importazioni Esportazioni Fonte. Elaborazione su dati Istat. Primi 10 Paesi per importazioni nella provincia di Teramo (2007) (valori in €) Paesi Cina Corea del Sud Paesi Bassi Svizzera Germania Emirati Arabi Uniti Regno Unito Singapore Francia Hong Kong Importazioni 21.125.340 9.475.440 7.699.819 5.291.831 4.671.357 4.064.257 2.850.031 1.960.441 1.557.548 1.521.867 % su totale 29,77 13,35 10,85 7,46 6,58 5,73 4,02 2,76 2,20 2,14 Fonte. Istat. Primi 10 Paesi per esportazioni dalla provincia di Teramo (2007) (valori in €) Paesi Stati Uniti Germania Francia Spagna Regno Unito Paesi Bassi Belgio Ungheria Svezia Hong Kong Fonte. Istat. Esportazioni 22.961.426 20.890.340 14.059.733 10.530.678 6.058.581 4.098.674 3.752.041 3.686.904 3.073.022 3.054.534 % su totale 18,56 16,89 11,37 8,51 4,90 3,31 3,03 2,98 2,48 2,47 116 Scheda import/export 9 – Industria mobiliera e altre manifatturiere Andamento della bilancia commerciale (1998-2007) (valori in milioni di € o equivalenti) 140 120 100 80 60 40 20 0 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Importazioni Esportazioni Fonte. Elaborazione su dati Istat. Primi 10 Paesi per importazioni nella provincia di Teramo (2007) (valori in €) Paesi Cina Austria Germania Francia Romania Polonia Taiwan Stati Uniti Brasile Giappone Importazioni 7.863.136 2.791.706 792.629 769.835 546.626 513.291 408.207 376.879 357.048 315.273 % su totale 48,51 17,22 4,89 4,75 3,37 3,17 2,52 2,33 2,20 1,95 Fonte. Istat. Primi 10 Paesi per esportazioni dalla provincia di Teramo (2007) (valori in €) Paesi Russia Francia Stati Uniti Grecia Spagna Romania Emirati Arabi Uniti Giappone Venezuela Croazia Fonte. Istat. Esportazioni 18.322.623 11.135.355 9.390.512 8.326.395 7.222.593 5.276.153 4.028.285 3.537.453 2.673.524 2.668.572 % su totale 13,76 8,36 7,05 6,25 5,42 3,96 3,02 2,66 2,01 2,00 117 5. Analisi delle risorse pubbliche La disponibilità di risorse pubbliche costituisce un elemento fondamentale per l’organizzazione del territorio. Oltre a consentire, in prima istanza, il finanziamento delle attività di pianificazione e programmazione, tale disponibilità misura il grado di sviluppo del sistema economico-territoriale (dal lato delle entrate dirette), la struttura del sistema politico-amministrativo di riferimento (dal lato dei trasferimenti), nonché l’efficienza di gestione e di governance dell’ente territoriale (dal lato della capacità di riscossione e degli orientamenti di spesa). Per questi motivi si è ritenuto di inserire, nel quadro generale delle analisi di Piano, una specifica analisi dei bilanci comunali, mediante l’elaborazione di una serie di indicatori a partire dai dati forniti dal Ministero dell’Interno e dall’Istat. La lettura e interpretazione dei risultati deve tenere conto, ovviamente, della incompiuta transizione del sistema normativo nazionale verso l’autonomia impositiva e il federalismo fiscale; inoltre, delle possibili distorsioni derivanti dal complesso “percorso” dei dati, dalla compilazione dei bilanci alla rilevazione e calcolo degli indicatori. Pertanto, le considerazioni di seguito esposte prescindono da valutazioni politicoamministrative di merito e tendono, piuttosto, a fornire un quadro comparativo della situazione evolutiva, nel breve-medio periodo (1998-2007), per quanto riguarda la formazione ed allocazione delle risorse finanziarie pubbliche nell’area. L’indice di pressione finanziaria (tab. 21) è stato calcolato come sommatoria delle entrate tributarie (tasse e imposte locali) ed extra-tributarie (tariffe per fornitura di servizi) dei comuni, rapportata alla quantità di popolazione. Il quadro che ne deriva è decisamente composito: la crescita relativa più forte sembra riguardare i comuni meno industrializzati e urbanizzati (Canzano, Morro d’Oro), quella più lenta i comuni industriali (Bellante, Mosciano Sant’Angelo; solo in parte Castellalto), mentre quelli urbani si dividono fra complessiva stabilità su valori alti (Giulianova) e una sorta di “adeguamento” (Teramo, Roseto degli Abruzzi) a partire da valori relativamente bassi. La tendenza generale è verso un allineamento con la media regionale, a sua volta non troppo discosta da quella nazionale. La comparazione con l’indice della sola pressione tributaria (rapporto fra entrate tributarie dei comuni e quantità di popolazione: tab. 22) mostra peraltro come gli incrementi siano da ascrivere in misura maggiore alla tariffazione dei servizi, dato in sé non negativo nella misura in cui esprima anche migliore efficienza e capacità organizzativa. Solo nei comuni urbani costieri si coglie una tendenza opposta, ovvero di aumentata incidenza della componente tributaria sulla pressione totale. 118 I trasferimenti da parte dello Stato risultano, nel periodo considerato, in sensibile diminuzione, assecondando una tendenza generale ben nota e derivante dalla restrizione delle risorse pubbliche a scala nazionale: lo dimostra l’andamento dell’indice di intervento erariale (rapporto fra contributi erogati dallo Stato ai comuni e quantità di popolazione: tab. 23). In questo caso, sono i comuni marginali ad avvertire meno la riduzione di risorse, mentre per quelli urbani e industriali l’abbattimento appare drastico, almeno fino al 2006. Andamento tendenzialmente opposto, pur con notevoli oscillazioni, mostra l’indice di intervento regionale (rapporto fra contributi erogati dalla Regione ai comuni e quantità di popolazione: tab. 24). Si osserva come – nei limiti di valori assoluti modesti – esso risulti sensibilmente più elevato nei comuni urbani e turistici costieri e per il resto allineato sulla media dell’intera regione, a sua volta di ben il 65% inferiore alla media italiana. L’indice di velocità di riscossione delle entrate proprie (rapporto percentuale fra sommatoria delle riscossioni in conto competenza, delle entrate tributarie e delle entrate extratributarie e accertamenti delle stesse: tab: 25) cresce moderatamente nel periodo, mantenendosi in linea con le medie di riferimento, su valori sostanzialmente equidistribuiti nell’area (con la sola eccezione del comune di Canzano), e dunque manifestando un tendenziale aumento di efficienza. Non altrettanto si può osservare circa l’indice di velocità di gestione delle spese correnti (rapporto percentuale fra pagamenti in conto competenza delle spese correnti e impegni delle stesse: tab. 26), che tende semmai a decrescere, in alcuni casi (Bellante, Giulianova) più nettamente. Particolarmente significativo della capacità di intervento pubblico sul territorio è l’indice di autonomia finanziaria (tab. 27), espresso dal rapporto percentuale fra entrate tributarie ed extratributarie e spese per cassa (entrambe in conto competenza e residui). La crescita dell’indicatore appare sensibilmente positiva nell’intera area, ancorché si tratti di una tendenza generale alle diverse scale di riferimento. Nel 2007 il comune maggiormente autonomo appare Teramo (con quasi il 96%: oltre 41 punti in più rispetto al 1998), seguito da Mosciano Sant’Angelo (91%, con una crescita di 35 punti); intorno all’85% si collocano Giulianova (che tuttavia partiva dal valore di gran lunga più alto all’inizio del periodo considerato: 73,3% nel 1998), Roseto degli Abruzzi e Notaresco, mentre Castellato ha toccato un picco dell’86% nel 2006. Decisamente più deboli i valori di Morro d’Oro e Canzano; per quest’ultimo si deve tuttavia rilevare un progresso relativo notevolissimo, guardando al valore di partenza (meno del 30% nel 1998). Sorprende, infine, il dato di Bellante, il più basso in assoluto (56,4% nel 2007), in netta diminuzione dal massimo del 67% registrato nel 2005. Una considerazione positiva, nell’insieme dell’area, è che i valori dei comuni urbani e industriali si pongano – talora nettamente – al di sopra della media regionale, a sua volta superiore di 2÷3 punti rispetto a quella nazionale. 119 Anche in questo caso, l’indice di autonomia impositiva (rapporto percentuale fra entrate tributarie e spese per cassa, entrambe in conto competenza e residui: tab. 28) permette di evidenziare la quota di autonomia finanziaria che deriva dalla sola imposizione fiscale. Nel 2007 superano il 60% Roseto degli Abruzzi, Giulianova e Mosciano Sant’Angelo, mentre Teramo resta al di sotto del 50%. La crescita di questo indice nel periodo, specie per alcuni comuni (Mosciano Sant’Angelo in particolare, ma anche Notaresco e Giulianova) appare, invero, assai più che proporzionale rispetto ai valori medi di riferimento. Si è calcolato, infine, l’indice di rigidità della spesa corrente, dato dal rapporto percentuale fra le spese per gli oneri più rigidi (spese per il personale e oneri di mutui) e il totale delle spese correnti in conto competenza: esso denota, per differenza, la capacità reale di spesa per investimenti. La rigidità da sempre più elevata, nel periodo considerato, si rileva per il comune di Roseto degli Abruzzi, mentre il dato di Teramo registra una brusca impennata nel 2007. In quest’ultimo anno, all’opposto, la minima rigidità spetta ai comuni di Mosciano (38,4%, con valori dapprima in lieve crescita e poi stabili, nel periodo), Morro d’Oro (39%) e Castellalto (41,2%), i due ultimi in forte rientro. Buono anche il dato di Giulianova (44,5%, seppure in tendenziale crescita). La tab. 30 fornisce, poi, il quadro di sintesi dell’andamento di entrate e uscite (sia in conto corrente che in conto capitale) nei comuni della Val Tordino, durante il periodo 1998-2007, utile a fornire la misura dei valori assoluti di disponibilità finanziaria e capacità di spesa. Al fine di individuare la tipologia e la consistenza degli interventi sul territorio, si è ritenuto soprattutto utile esaminare analiticamente, nello stesso periodo, la composizione degli impegni di spesa in conto capitale (tab. 31). Una prima osservazione generale mostra come tra le voci di spesa più diffuse e consistenti siano presenti le funzioni nel campo della viabilità e trasporti (viabilità, circolazione stradale, illuminazione pubblica e servizi connessi), che, nei singoli comuni e nei diversi anni, superano molto spesso il 35÷40% degli impegni totali. Notevole consistenza e continuità mostrano anche le spese per funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente (urbanistica; edilizia residenziale pubblica e locale; piani di edilizia economico-popolare; servizio idrico integrato; servizio di smaltimento dei rifiuti), dove si toccano picchi elevatissimi (fino all’80%) in evidente corrispondenza con interventi di espansione e/o infrastrutturazione particolarmente rilevanti. I comuni più attivi appaiono Giulianova e, nella prima parte del periodo considerato, Canzano e Morro d’Oro; nella seconda metà del periodo si segnala anche Castellalto, mentre i valori di Bellante risultano fortemente discontinui. Appaiono 120 relativamente meno dinamici i comuni di Roseto degli Abruzzi, Mosciano Sant’Angelo, Notaresco (salvo un picco nel 2004) e, in qualche misura, Teramo. La funzione di istruzione pubblica, essendo limitata per competenza ai livelli scolari inferiori (scuola materna, elementare, media; assistenza scolastica, refezione e altri servizi) e dunque a classi di età in fase restrizione numerica (v. Rapporto preliminare, par. 2.2), sembra comportare un impegno meno rilevante. Ciò non esclude alcuni valori elevati (così per Bellante, Castellalto, Morro d’Oro, Notaresco) pur se sporadici, senza dimenticare i problemi diffusi – si deve presumere, anche nell’area di Piano – relativi all’adeguamento del patrimonio esistente. Dato positivo è l’incidenza rilevante che, in alcuni comuni ed anni, presenta il settore sportivo e ricreativo (in particolare per Bellante, Castellalto, Morro d’Oro, Notaresco, Roseto degli Abruzzi), fra gli indicatori di sviluppo socio-territoriale più interessanti e attuali. Al contrario, risultano estremamente limitati, se non del tutto assenti, gli investimenti nel campo dei beni culturali, con parziali eccezioni per Roseto degli Abruzzi e Giulianova; carenza ancor più evidente nel caso del turismo. Per le funzioni legate allo sviluppo economico si osserva un impegno relativamente continuo nei bilanci di Bellante e soprattutto di Mosciano Sant’Angelo, oltre ad alcuni dati rilevanti ma isolati per Giulianova, Notaresco e Roseto degli Abruzzi; questi ultimi, con l’aggiunta di Castellalto, riscontrabili anche nella voce relativa ai servizi produttivi. Diffuso, infine, l’impegno nel settore sociale, dove, in proporzione alle risorse disponibili, si segnalano forse maggiormente i comuni della fascia intermedia o marginale (Bellante, Canzano, Castellalto, Notaresco, Mosciano Sant’Angelo). 121 Tab. 21 – Indice di pressione finanziaria nei comuni della Val Tordino (1998-2007) (valori in € o equivalenti per abitante) Comuni/Aree Bellante Canzano Castellalto Giulianova Morro d'Oro Mosciano Sant'Angelo Notaresco Roseto degli Abruzzi Teramo Provincia di Teramo Regione Abruzzo Italia 1998 146,53 134,21 244,71 603,11 199,14 502,83 457,41 302,80 317,60 347,28 359,03 432,54 1999 154,43 142,30 243,60 670,58 224,84 539,34 477,50 297,44 358,56 369,42 382,74 450,68 2000 175,41 161,32 268,66 671,71 273,16 463,76 588,51 353,33 381,23 394,24 406,13 479,88 2001 174,69 169,00 264,65 655,73 255,22 357,75 573,89 391,29 474,12 406,81 413,96 480,21 2002 204,03 194,62 349,89 837,63 326,77 497,23 679,50 555,97 552,36 482,49 468,49 549,23 2003 288,38 206,24 360,90 845,11 390,72 470,72 431,62 567,63 594,94 510,60 527,24 600,35 2004 300,66 237,57 355,29 694,64 486,33 514,89 448,34 638,46 627,14 528,03 548,73 625,20 2005 296,99 251,85 516,77 805,36 502,20 556,63 481,06 679,40 618,65 568,85 571,30 647,27 2006 286,61 318,83 475,46 632,31 538,70 542,13 456,92 561,07 591,90 527,42 588,60 2007 255,06 374,94 409,51 637,14 432,44 611,79 477,15 635,58 568,13 - Fonte. Elaborazione su dati Ministero dell’Interno e Istat. Tab. 22 – Indice di pressione tributaria nei comuni della Val Tordino (1998-2007) (valori in € o equivalenti per abitante) Comuni/Aree Bellante Canzano Castellalto Giulianova Morro d'Oro Mosciano Sant'Angelo Notaresco Roseto degli Abruzzi Teramo Provincia di Teramo Regione Abruzzo Italia 1998 119,55 96,09 174,39 271,73 150,51 181,73 131,66 266,21 240,52 238,85 236,12 290,55 1999 126,79 100,01 176,45 311,43 167,60 175,56 180,11 232,31 267,29 253,71 246,58 297,10 2000 128,32 117,43 193,01 347,27 213,87 197,43 251,23 269,20 284,41 276,58 264,80 315,77 2001 124,30 124,11 187,78 303,14 206,57 193,94 208,60 292,08 346,45 278,49 262,48 306,20 2002 146,10 156,03 280,43 439,31 276,54 280,25 256,93 408,88 425,74 342,37 315,46 380,20 2003 228,31 138,70 288,39 453,36 320,18 301,76 287,53 432,60 469,04 380,07 376,31 423,90 2004 233,96 149,88 276,05 495,95 305,99 342,07 290,44 431,11 469,06 388,21 394,40 442,04 2005 240,44 162,24 353,74 587,82 312,38 361,74 326,73 534,65 372,96 410,21 425,06 460,99 2006 231,37 213,70 292,91 513,68 347,32 323,73 335,49 437,29 398,46 396,76 417,82 2007 202,84 221,64 305,09 470,38 260,42 410,41 290,42 512,18 290,66 - Fonte. Elaborazione su dati Ministero dell’Interno e Istat. Tab. 23 – Indice di intervento erariale nei comuni della Val Tordino (1998-2007) (valori in € o equivalenti per abitante) Comuni/Aree Bellante Canzano Castellalto Giulianova Morro d'Oro Mosciano Sant'Angelo Notaresco Roseto degli Abruzzi Teramo Provincia di Teramo Regione Abruzzo Italia 1998 214,30 298,79 170,03 208,98 217,32 188,51 197,53 210,69 253,12 214,23 222,62 228,20 1999 209,17 317,37 171,65 201,71 213,32 184,89 192,32 203,73 239,76 208,01 218,01 229,56 2000 200,24 309,40 148,42 178,50 199,49 167,47 171,14 170,97 183,71 184,00 196,63 210,22 2001 216,69 339,54 175,28 207,84 220,32 195,80 187,51 195,07 216,92 211,62 222,67 235,87 Fonte. Elaborazione su dati Ministero dell’Interno e Istat. 2002 213,89 324,05 137,93 142,96 165,81 130,83 139,74 121,97 128,50 161,37 181,22 184,30 2003 144,34 312,62 128,36 118,27 145,27 101,11 122,37 104,70 103,70 136,23 143,77 150,19 2004 134,26 299,33 104,85 102,15 137,86 96,02 119,85 90,28 87,23 126,32 129,15 134,83 2005 119,71 285,27 104,02 86,45 141,87 86,20 119,47 88,08 78,29 116,57 122,79 129,69 2006 113,17 310,03 102,60 80,75 153,25 77,93 125,79 83,58 129,21 124,68 133,51 2007 152,79 267,59 133,87 154,02 165,42 146,66 155,84 139,79 105,80 - 122 Tab. 24 – Indice di intervento regionale nei comuni della Val Tordino (1998-2007) (valori in € o equivalenti per abitante) Comuni/Aree Bellante Canzano Castellalto Giulianova Morro d'Oro Mosciano Sant'Angelo Notaresco Roseto degli Abruzzi Teramo Provincia di Teramo Regione Abruzzo Italia 1998 12,89 15,90 10,92 10,25 15,13 16,57 17,45 18,08 9,41 13,92 15,65 51,44 1999 13,79 21,76 20,52 16,11 27,35 27,95 32,34 15,02 14,69 18,70 20,89 59,33 2000 12,94 19,22 16,78 19,54 32,51 17,86 19,87 22,14 20,75 21,74 22,49 68,05 2001 23,37 12,75 23,89 42,57 46,10 37,15 28,86 43,67 21,64 31,67 34,64 78,47 2002 18,09 13,30 23,80 46,27 25,96 27,45 30,36 27,77 35,87 31,45 30,75 86,81 2003 33,73 22,25 21,72 48,55 20,87 20,24 23,49 45,26 24,01 26,20 31,61 80,33 2004 21,60 15,20 11,85 44,85 26,04 27,72 25,30 38,39 32,73 26,80 32,11 79,37 2005 25,71 13,75 15,34 36,44 17,84 21,70 26,13 44,57 17,05 25,49 32,46 74,12 2006 27,55 8,46 33,59 56,51 28,72 25,11 32,11 41,73 21,34 27,79 78,27 2007 20,65 16,22 15,86 58,82 15,31 20,93 15,34 33,90 23,25 - Fonte. Elaborazione su dati Ministero dell’Interno e Istat. Tab. 25 – Indice di velocità di riscossione delle entrate proprie nei comuni della Val Tordino (1998-2007) (valori %: v. testo) Comuni/Aree Bellante Canzano Castellalto Giulianova Morro d'Oro Mosciano Sant'Angelo Notaresco Roseto degli Abruzzi Teramo Provincia di Teramo Regione Abruzzo Italia 1998 55,69 51,25 53,62 64,17 46,13 68,55 53,09 44,95 68,81 60,08 53,98 57,11 1999 52,67 60,73 52,38 57,01 43,21 61,38 52,24 66,40 58,53 56,51 52,66 60,25 2000 51,54 56,40 44,96 56,64 40,16 76,77 50,32 51,15 44,43 52,94 54,79 59,03 2001 47,72 57,15 44,04 66,50 58,62 57,47 59,14 57,62 44,81 56,14 57,87 60,03 2002 45,95 63,01 54,42 64,07 62,66 75,39 62,70 59,06 54,74 60,17 62,86 64,39 2003 60,29 61,26 62,80 68,41 63,85 67,86 61,03 62,46 65,41 67,88 69,54 68,33 2004 60,48 57,74 69,62 80,97 71,12 71,22 64,71 67,85 66,32 69,74 71,68 71,29 2005 62,94 56,87 74,23 79,70 70,94 72,87 66,55 66,28 62,93 68,63 70,25 69,47 2006 62,90 53,74 69,35 73,57 73,09 67,70 67,25 63,63 55,70 67,03 66,70 2007 49,42 53,34 65,84 70,76 63,27 75,86 68,28 64,90 67,42 - Fonte. Elaborazione su dati Ministero dell’Interno e Istat. Tab. 26 – Indice di velocità di gestione delle spese correnti nei comuni della Val Tordino (19982007) (valori %: v. testo) Comuni/Aree Bellante Canzano Castellalto Giulianova Morro d'Oro Mosciano Sant'Angelo Notaresco Roseto degli Abruzzi Teramo Provincia di Teramo Regione Abruzzo Italia 1998 89,75 87,20 86,10 83,88 85,33 81,28 81,09 82,18 81,73 83,23 82,65 76,06 1999 89,28 91,56 87,36 82,09 82,23 77,02 75,01 81,96 83,09 81,54 79,99 76,36 2000 81,86 82,79 79,13 80,68 77,70 80,73 71,57 78,51 75,01 78,03 78,00 74,13 2001 82,21 87,35 82,32 75,49 78,91 79,99 72,17 67,09 76,36 76,25 77,43 75,04 Fonte. Elaborazione su dati Ministero dell’Interno e Istat. 2002 82,46 77,45 73,77 79,30 81,50 79,19 70,88 76,65 79,75 77,65 77,36 74,14 2003 77,28 86,13 75,20 76,08 75,12 82,48 75,72 72,93 77,38 76,75 77,49 73,54 2004 74,50 87,66 78,98 80,03 80,34 85,08 71,59 79,22 77,08 78,32 77,89 74,16 2005 69,56 78,60 81,39 79,17 81,56 81,83 78,09 73,56 78,43 77,95 75,97 73,12 2006 73,01 78,67 82,88 73,80 82,79 85,15 78,61 74,77 79,25 78,14 74,08 2007 66,40 75,57 81,59 66,99 81,22 82,03 70,72 75,47 79,15 - 123 Tab. 27 – Indice di autonomia finanziaria nei comuni della Val Tordino (1998-2007) (valori %: v. testo) Comuni/Aree Bellante Canzano Castellalto Giulianova Morro d'Oro Mosciano Sant'Angelo Notaresco Roseto degli Abruzzi Teramo Provincia di Teramo Regione Abruzzo Italia 1998 39,07 29,90 57,44 73,28 45,27 55,96 67,91 56,96 54,56 59,39 59,71 60,21 1999 40,88 29,56 55,90 74,09 45,51 51,59 67,82 57,62 58,00 60,47 61,07 60,38 2000 44,23 32,93 61,92 77,19 53,13 52,47 75,39 64,35 64,74 64,46 64,37 62,70 2001 41,43 32,42 56,80 72,30 48,15 59,49 72,34 61,58 66,40 61,99 61,17 59,88 2002 46,56 36,58 68,15 81,51 62,03 73,75 78,37 77,92 76,59 70,79 68,32 66,35 2003 61,55 38,00 69,62 83,03 68,64 75,78 74,73 77,63 82,00 75,10 74,39 71,59 2004 65,08 42,90 72,19 82,30 72,76 74,36 71,23 82,80 83,84 76,49 76,48 73,64 2005 66,99 44,66 80,66 86,44 74,76 78,69 75,42 83,18 86,62 79,31 77,83 75,16 2006 63,29 55,40 85,96 82,26 78,42 78,97 72,65 84,27 82,41 78,59 76,16 2007 56,36 65,07 77,64 86,51 67,29 90,93 83,43 84,65 95,96 - Fonte. Elaborazione su dati Ministero dell’Interno e Istat. Tab. 28 – Indice di autonomia impositiva nei comuni della Val Tordino (1998-2007) (valori %: v. testo) Comuni/Aree Bellante Canzano Castellalto Giulianova Morro d'Oro Mosciano Sant'Angelo Notaresco Roseto degli Abruzzi Teramo Provincia di Teramo Regione Abruzzo Italia 1998 31,88 21,41 40,93 33,02 34,21 20,23 19,55 50,08 41,32 40,85 39,27 40,44 1999 33,56 20,77 40,49 36,97 33,93 16,79 25,58 45,01 43,24 41,53 39,35 39,80 2000 32,35 23,97 44,49 39,91 41,60 22,34 32,19 49,02 48,30 45,22 41,97 41,26 2001 29,48 23,81 40,30 33,42 38,97 32,25 26,29 45,97 48,52 42,43 38,79 38,18 2002 33,34 29,33 54,62 42,75 52,50 41,57 29,63 57,30 59,03 50,23 46,01 45,93 2003 48,73 25,55 55,63 44,54 56,25 48,58 49,78 59,16 64,64 55,90 53,09 50,55 2004 50,64 27,06 56,09 58,76 45,78 49,40 46,14 55,91 62,70 56,23 54,97 52,07 2005 54,23 28,77 55,22 63,09 46,50 51,14 51,22 65,46 52,22 57,19 57,91 53,53 2006 51,09 37,13 52,96 66,83 50,56 47,15 53,34 65,68 55,48 59,12 54,06 2007 44,82 38,47 57,84 63,87 40,52 61,00 50,78 68,22 49,09 - Fonte. Elaborazione su dati Ministero dell’Interno e Istat. Tab. 29 – Indice di rigidità della spesa corrente nei comuni della Val Tordino (1998-2007) (valori %: v. testo) Comuni/Aree Bellante Canzano Castellalto Giulianova Morro d'Oro Mosciano Sant'Angelo Notaresco Roseto degli Abruzzi Teramo Regione Abruzzo Italia 1998 57,88 62,11 55,26 41,55 56,82 34,07 40,60 60,18 51,20 - 1999 53,84 59,96 55,77 39,59 55,58 32,56 39,92 58,43 48,90 - 2000 53,48 62,94 55,85 36,81 50,90 32,63 36,03 53,62 51,32 47,53 45,79 2001 47,23 59,53 51,57 37,95 52,49 41,45 39,62 59,68 52,21 46,69 44,85 Fonte. Elaborazione su dati Ministero dell’Interno e Istat. 2002 48,58 58,83 53,48 34,49 47,30 39,05 44,34 53,28 49,87 47,60 45,99 2003 48,67 54,03 50,26 33,97 49,06 37,09 59,49 56,29 56,45 46,40 45,81 2004 49,83 55,05 50,69 43,43 44,44 38,82 61,69 54,66 55,36 47,29 47,08 2005 51,42 57,76 43,92 37,57 39,53 38,50 52,18 55,42 51,34 47,97 46,31 2006 53,78 54,61 43,16 43,47 41,19 39,48 51,05 62,12 47,16 48,96 48,62 2007 53,42 52,79 41,25 44,46 39,03 38,37 52,12 56,51 59,57 - 124 Tab. 30 – Quadro riassuntivo delle entrate e delle uscite in c/corrente e in c/capitale nei comuni della Val Tordino (1998-2007) (valori in € o equivalenti) Bellante Anno Accertamenti 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 3.539.232,65 3.987.441,83 4.195.563,12 4.222.297,51 4.474.129,00 5.163.509,00 4.792.796,00 5.772.525,00 7.832.068,00 6.478.060,00 Riscossioni in Riscossioni in Impegni di c/competenza c/residui spesa corrente 2.037.879,01 2.352.182,81 2.372.091,19 2.704.592,33 3.267.439,00 3.143.739,00 3.208.410,00 3.782.945,00 5.149.755,00 4.529.559,00 1.400.093,48 1.241.852,12 1.487.227,50 1.846.785,31 1.360.958,00 1.170.623,00 1.247.788,00 1.773.663,00 1.698.354,00 1.919.618,00 2.349.559,20 2.410.267,16 2.616.678,98 2.758.665,37 2.905.475,00 3.120.330,00 3.207.695,00 3.332.940,00 3.242.875,00 3.577.971,00 Spese correnti Impegni di Spese in conto Spese in conto Spese correnti in spesa in conto capitale in capitale in in c/residui c/competenza capitale c/competenza c/residui 2.108.804,04 167.001,50 743.540,42 49.086,13 762.749,51 2.410.267,16 221.559,49 1.124.234,22 154.914,86 456.410,52 2.141.900,15 254.441,79 1.156.550,48 94.172,30 943.231,06 2.267.826,80 418.958,10 930.845,90 84.922,56 1.113.355,06 2.395.998,00 451.714,00 1.151.439,00 267.708,00 605.424,00 2.411.296,00 510.892,00 1.436.812,00 142.216,00 1.064.379,00 2.389.793,00 580.282,00 995.036,00 54.824,00 757.091,00 2.318.271,00 800.956,00 1.260.423,00 243.012,00 1.196.753,00 2.367.594,00 930.407,00 2.075.015,00 41.951,00 1.067.942,00 2.375.635,00 924.703,00 913.817,00 34.025,00 1.220.523,00 Canzano Anno Accertamenti Riscossioni in c/competenza 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 1.612.853,58 1.565.911,78 1.324.208,40 1.406.218,14 1.257.249,00 1.932.999,00 1.440.002,00 2.689.230,00 1.456.483,00 1.722.443,00 284.395,77 864.755,95 587.258,49 1.020.956,79 952.817,00 1.018.535,00 1.070.518,00 1.882.864,00 1.115.165,00 1.154.263,00 Riscossioni in Impegni di c/residui spesa corrente 1.274.217,44 1.137.483,41 787.786,31 809.712,49 306.369,00 411.071,00 350.683,00 1.017.272,00 492.010,00 393.096,00 773.060,58 824.005,95 817.208,34 861.663,40 904.769,00 956.239,00 986.491,00 1.001.350,00 1.092.181,00 1.173.522,00 Spese correnti Impegni di Spese in conto Spese in conto Spese correnti in spesa in conto capitale in capitale in in c/residui c/competenza capitale c/competenza c/residui 674.100,72 128.081,83 699.267,66 1.833,42 573.442,24 754.450,57 88.416,90 544.995,27 169.670,55 857.676,87 676.540,46 51.978,80 294.488,37 38.711,03 441.881,04 752.704,43 116.368,07 312.120,21 23.943,97 235.361,80 700.712,00 85.984,00 205.400,00 10.890,00 158.906,00 823.603,00 190.299,00 816.574,00 12.226,00 262.559,00 864.786,00 123.024,00 247.258,00 66.255,00 448.734,00 787.087,00 113.863,00 593.388,00 33.326,00 594.432,00 859.255,00 211.711,00 157.014,00 25.730,00 211.018,00 886.841,00 196.989,00 367.036,00 62.883,00 223.825,00 125 segue Tab. 30 Castellalto Anno Accertamenti Riscossioni in c/competenza 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 3.590.038,06 3.684.625,59 5.250.660,29 4.806.731,50 4.848.358,00 5.843.466,00 4.763.895,00 6.818.813,00 6.080.938,00 5.241.966,00 2.479.280,27 2.509.822,49 3.026.453,96 3.598.301,37 3.012.660,00 3.234.981,00 3.550.398,00 5.526.996,00 4.539.187,00 3.765.086,00 Riscossioni in Impegni di c/residui spesa corrente 1.584.945,80 1.243.973,72 1.124.844,68 1.826.112,06 1.233.875,00 1.732.085,00 1.784.518,00 1.684.664,00 1.419.183,00 1.565.229,00 2.713.420,13 2.660.640,82 2.656.074,82 2.890.715,65 3.158.589,00 3.206.344,00 3.232.165,00 3.852.508,00 4.034.457,00 3.923.728,00 Spese correnti Impegni di Spese in conto Spese in conto Spese correnti in spesa in conto capitale in capitale in in c/residui c/competenza capitale c/competenza c/residui 2.336.361,66 318.053,78 511.467,41 51.790,81 807.252,09 2.324.256,95 367.094,47 497.748,25 64.725,48 714.452,01 2.101.809,15 289.695,14 1.828.561,62 271.479,70 649.185,29 2.379.500,28 481.126,08 420.290,56 51.617,28 1.085.666,77 2.330.078,00 376.318,00 1.085.642,00 137.236,00 465.348,00 2.411.320,00 713.590,00 2.159.345,00 176.876,00 737.856,00 2.552.865,00 787.130,00 837.119,00 121.484,00 1.418.735,00 3.135.486,00 645.243,00 945.823,00 198.662,00 860.563,00 3.343.605,00 655.730,00 874.980,00 212.105,00 774.029,00 3.201.201,00 679.153,00 639.293,00 26.004,00 754.133,00 Giulianova Anno Accertamenti Riscossioni in c/competenza Riscossioni in Impegni di c/residui spesa corrente 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 23.699.183,48 25.784.329,15 28.880.492,91 26.264.440,91 30.120.989,00 31.772.742,00 23.470.369,00 42.680.238,00 41.941.435,00 29.546.579,00 16.624.956,75 17.577.988,61 19.221.142,20 19.743.590,00 20.310.725,00 21.239.281,00 18.486.816,00 24.867.697,00 18.513.649,00 19.454.030,00 8.045.367,12 7.125.287,80 8.476.691,78 7.322.647,67 7.657.745,00 7.240.800,00 8.270.260,00 6.704.557,00 10.553.261,00 8.291.339,00 18.137.232,93 18.315.764,85 18.329.026,43 19.786.623,77 20.797.057,00 21.795.604,00 17.213.524,00 18.747.327,00 19.060.515,00 19.697.414,00 Spese correnti Impegni di Spese in conto Spese in conto Spese correnti in spesa in conto capitale in capitale in in c/residui c/competenza capitale c/competenza c/residui 15.213.611,22 2.669.473,78 2.111.100,72 354.735,65 2.262.301,75 15.035.857,09 3.036.688,58 3.239.922,63 586.058,25 2.169.533,69 14.788.473,71 3.340.254,72 5.875.336,60 2.483.803,40 1.746.541,03 14.936.864,18 3.169.634,40 2.379.902,08 918.122,99 2.417.330,74 16.492.071,00 4.256.421,00 4.764.940,00 908.550,00 2.538.031,00 16.582.603,00 3.732.922,00 5.215.564,00 668.933,00 2.504.914,00 13.775.668,00 4.554.455,00 3.359.325,00 506.465,00 2.269.046,00 14.842.581,00 2.676.618,00 14.501.944,00 377.689,00 4.077.976,00 14.066.194,00 3.214.915,00 19.918.260,00 746.097,00 8.574.527,00 13.195.699,00 3.715.774,00 4.769.369,00 118.688,00 4.399.183,00 126 segue Tab. 30 Morro d’Oro Anno 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Accertamenti 2.062.249,58 2.040.607,46 2.068.725,95 2.407.494,82 2.315.732,00 3.542.213,00 3.157.241,00 3.447.270,00 3.238.133,00 3.609.946,00 Riscossioni in c/competenza 942.528,68 1.066.610,55 1.167.627,45 1.563.123,94 1.584.596,00 2.061.099,00 2.523.425,00 2.474.332,00 2.321.345,00 2.216.778,00 Riscossioni in c/residui 966.807,32 1.247.932,36 830.617,11 959.661,10 682.561,00 727.074,00 1.336.264,00 650.387,00 973.209,00 840.249,00 Impegni di spesa corrente 1.272.937,66 1.432.076,62 1.501.154,80 1.641.132,69 1.582.001,00 1.745.338,00 2.033.198,00 2.061.467,00 2.235.530,00 2.337.045,00 Spese correnti in c/competenza 1.086.140,88 1.177.549,10 1.166.350,77 1.295.016,19 1.289.395,00 1.311.116,00 1.633.538,00 1.681.302,00 1.850.726,00 1.898.163,00 Spese correnti in c/residui 280.235,19 162.180,89 244.423,56 289.257,18 279.525,00 259.920,00 405.553,00 356.569,00 516.604,00 382.658,00 Impegni di spesa in conto capitale 597.040,19 400.600,64 175.296,83 516.828,75 453.363,00 1.529.227,00 609.706,00 1.088.728,00 790.835,00 905.716,00 Spese in conto capitale in c/competenza 53.637,15 60.699,70 5.907,75 55.192,20 69.368,00 85.241,00 181.522,00 611.964,00 57.934,00 33.993,00 Spese in conto capitale in c/residui 254.580,20 600.566,04 548.628,03 225.835,24 245.382,00 580.715,00 1.082.136,00 364.136,00 325.077,00 715.037,00 Mosciano Sant’Angelo Anno Accertamenti Riscossioni in c/competenza 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 9.316.095,90 10.400.716,33 10.331.639,70 9.806.631,82 9.378.166,00 7.738.396,00 7.732.230,00 11.376.237,00 11.303.957,00 9.315.168,00 5.147.744,89 5.952.955,94 6.686.494,14 5.758.459,82 5.894.582,00 5.611.240,00 6.015.765,00 9.523.710,00 5.841.672,00 6.770.103,00 Riscossioni in Impegni di c/residui spesa corrente 2.572.596,80 4.215.454,46 3.470.479,32 5.899.739,71 2.166.028,00 3.142.078,00 3.105.157,00 2.097.089,00 1.554.190,00 2.971.467,00 6.110.348,76 7.385.476,72 6.533.265,51 4.947.433,47 5.476.523,00 5.584.164,00 5.495.747,00 5.612.087,00 5.999.772,00 6.410.630,00 Spese correnti Impegni di Spese in conto Spese in conto Spese correnti in spesa in conto capitale in capitale in in c/residui c/competenza capitale c/competenza c/residui 4.966.221,14 1.492.347,14 1.572.834,88 71.527,21 1.533.049,63 5.688.149,38 1.009.613,85 1.893.087,22 468.710,98 1.786.842,23 5.274.179,22 1.388.650,86 3.029.265,03 620.305,54 1.005.462,05 3.957.565,84 992.564,57 4.094.552,41 797.590,21 1.490.107,78 4.337.037,00 790.398,00 3.548.529,00 320.953,00 2.376.229,00 4.606.063,00 850.769,00 1.516.140,00 308.614,00 2.359.806,00 4.675.723,00 981.522,00 1.054.136,00 441.952,00 3.036.705,00 4.592.580,00 820.457,00 5.135.908,00 588.028,00 1.204.916,00 5.108.580,00 883.497,00 693.110,00 322.717,00 1.421.436,00 5.258.342,00 738.827,00 1.927.743,00 339.337,00 1.544.811,00 127 segue Tab. 30 Notaresco Anno Accertamenti Riscossioni in c/competenza 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 6.028.509,45 7.567.755,53 7.418.566,63 6.862.794,44 10.058.438,00 6.754.927,00 6.094.308,00 6.726.745,00 6.325.478,00 7.006.991,00 3.306.145,84 4.180.633,90 4.330.011,31 4.832.528,52 6.760.045,00 3.852.423,00 4.439.895,00 4.028.644,00 4.589.218,00 4.669.165,00 Riscossioni in Impegni di c/residui spesa corrente 2.569.752,67 2.428.844,63 2.929.959,15 3.159.726,69 2.199.706,00 2.885.575,00 1.862.723,00 2.493.555,00 2.503.729,00 1.866.320,00 4.341.232,89 4.606.032,22 5.207.911,09 5.041.629,52 5.309.920,00 3.713.143,00 3.924.420,00 4.085.161,00 4.083.491,00 4.538.103,00 Spese correnti Impegni di Spese in conto Spese in conto Spese correnti in spesa in conto capitale in capitale in in c/residui c/competenza capitale c/competenza c/residui 3.520.240,46 466.073,95 1.267.865,02 90.629,41 1.460.768,38 3.454.898,85 747.250,13 2.488.125,11 768.604,07 820.347,37 3.727.218,83 974.528,35 1.643.117,44 437.507,17 1.585.825,32 3.638.558,16 1.343.675,73 387.395,87 20.358,73 1.690.002,94 3.763.572,00 1.136.400,00 1.801.831,00 272.547,00 650.046,00 2.811.540,00 1.725.376,00 1.777.389,00 166.870,00 1.033.413,00 2.809.445,00 980.501,00 526.950,00 48.611,00 521.194,00 3.190.276,00 987.923,00 1.961.952,00 536.910,00 1.215.815,00 3.210.017,00 1.112.636,00 1.668.030,00 732.276,00 1.361.805,00 3.209.192,00 749.630,00 1.397.385,00 430.444,00 871.752,00 Roseto degli Abruzzi Anno Accertamenti Riscossioni in c/competenza 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 17.753.723,91 20.510.708,22 18.328.829,14 22.671.353,69 26.508.441,00 29.840.800,00 47.507.028,00 71.459.262,00 43.868.752,00 43.981.505,00 10.578.339,80 11.848.655,40 11.579.778,13 14.519.339,25 14.388.458,00 16.656.464,00 30.555.459,00 47.661.745,00 31.714.670,00 34.337.646,00 Riscossioni in Impegni di c/residui spesa corrente 7.676.467,12 6.491.039,47 5.627.331,42 6.098.883,94 6.612.910,00 8.886.646,00 9.925.816,00 18.537.106,00 13.387.718,00 10.917.415,00 11.425.549,64 11.446.295,71 12.310.551,21 14.211.055,28 15.248.128,00 15.761.452,00 16.533.264,00 17.117.504,00 16.273.840,00 19.013.172,00 Spese correnti Impegni di Spese in conto Spese in conto Spese correnti in spesa in conto capitale in capitale in in c/residui c/competenza capitale c/competenza c/residui 9.389.778,80 2.073.159,22 4.082.795,79 996.614,63 4.043.538,87 9.381.919,88 1.460.751,34 7.046.742,96 1.464.449,17 2.845.850,01 9.664.448,14 1.323.918,67 3.035.020,43 824.043,65 3.733.270,67 9.533.765,44 1.594.980,04 4.633.401,33 1.045.017,48 2.986.677,99 11.687.892,00 3.597.285,00 7.794.204,00 1.317.438,00 2.680.888,00 11.495.202,00 2.482.258,00 9.794.232,00 576.140,00 5.510.645,00 13.098.442,00 3.256.461,00 13.588.879,00 1.026.016,00 6.926.672,00 12.591.772,00 2.731.777,00 16.553.245,00 12.666.367,00 4.304.176,00 12.168.285,00 3.841.051,00 7.054.265,00 1.139.047,00 6.886.209,00 14.349.927,00 4.069.353,00 5.592.625,00 342.156,00 5.229.320,00 128 segue Tab. 30 Teramo Anno Accertamenti Riscossioni in c/competenza Riscossioni in Impegni di c/residui spesa corrente 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 44.783.561,69 48.541.297,44 46.609.405,71 54.372.862,77 58.717.076,00 56.336.353,00 53.702.384,00 67.964.937,00 88.082.665,00 45.643.753,00 18.052.614,05 22.598.163,48 23.405.242,04 29.667.199,82 31.013.543,00 34.574.425,00 36.807.816,00 40.294.061,00 40.428.927,00 30.483.608,00 24.594.238,41 26.137.637,31 21.471.043,81 21.431.907,22 22.262.888,00 18.921.297,00 18.674.991,00 13.855.622,00 23.712.835,00 25.126.739,00 Fonte. Elaborazione su dati Ministero dell’Interno.. 29.677.388,48 31.538.084,05 31.804.065,55 34.338.048,41 35.040.203,00 33.588.102,00 35.762.810,00 36.294.497,00 39.655.026,00 32.006.520,00 Spese correnti Impegni di Spese in conto Spese in conto Spese correnti in spesa in conto capitale in capitale in in c/residui c/competenza capitale c/competenza c/residui 24.255.291,36 4.740.711,26 12.348.814,47 1.477.726,25 8.160.622,23 26.206.137,57 5.748.976,64 12.605.355,14 914.810,95 11.476.440,27 23.857.520,90 4.503.087,38 9.004.076,39 2.321.391,13 8.626.239,11 26.221.229,99 6.741.975,03 11.406.446,42 433.287,71 7.018.272,25 27.943.423,00 6.315.083,00 15.734.223,00 5.368.980,00 7.466.789,00 25.989.743,00 6.658.782,00 13.768.218,00 2.338.187,00 7.746.092,00 27.567.453,00 7.895.944,00 7.367.179,00 1.292.027,00 10.170.018,00 28.465.832,00 7.152.755,00 17.788.928,00 4.791.611,00 7.101.365,00 31.428.088,00 7.714.816,00 43.674.835,00 9.710.469,00 8.114.875,00 25.333.257,00 7.087.160,00 8.324.533,00 3.515.480,00 10.823.347,00 129 Tab. 31 – Impegni di spesa in conto capitale nei comuni della Val Tordino (1998-2007) (valori %) Bellante Voci Funzioni generali di amministrazione, di direzione e controllo Funzioni relative alla giustizia Funzioni di polizia locale Funzioni di istruzione pubblica Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali Funzioni nel settore sportivo e ricreativo Funzioni nel campo turistico Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente Funzioni nel settore sociale Funzioni nel campo dello sviluppo economico Funzioni relative a servizi produttivi Totale impegni di spesa in conto capitale 1998 5,01 0,00 0,88 1,94 0,00 4,38 0,00 50,65 13,14 15,22 8,78 0,00 100,00 1999 0,95 0,00 0,00 0,00 0,00 2,33 0,00 31,59 50,19 10,35 4,59 0,00 100,00 2000 2,94 0,00 0,94 61,76 0,00 0,67 0,00 15,54 7,16 8,60 2,40 0,00 100,00 2001 5,23 0,00 0,00 0,00 0,00 53,85 0,00 15,22 18,88 6,82 0,00 0,00 100,00 2002 4,96 0,00 0,00 9,69 0,00 1,01 0,00 27,63 16,16 15,25 25,30 0,00 100,00 2003 1,71 0,00 0,00 28,12 0,00 0,90 0,00 34,41 8,70 16,43 9,73 0,00 100,00 2004 2,31 0,00 0,00 14,06 0,00 15,33 0,00 46,76 0,00 9,33 12,21 0,00 100,00 2005 11,38 0,00 0,00 1,43 0,00 29,24 0,00 42,59 0,53 10,53 4,29 0,00 100,00 2006 12,15 0,00 0,00 0,00 0,00 15,59 0,00 29,26 40,13 2,87 0,00 0,00 100,00 2007 6,09 0,00 0,00 0,00 0,00 29,49 0,00 34,53 1,81 28,07 0,00 0,00 100,00 1998 5,31 0,00 0,00 6,38 0,00 0,00 0,00 3,27 82,83 2,21 0,00 0,00 100,00 1999 9,72 0,00 0,00 1,14 0,00 0,00 0,00 24,64 61,56 2,94 0,00 0,00 100,00 2000 19,47 0,00 0,08 4,58 0,00 0,00 0,00 2,16 44,72 29,00 0,00 0,00 100,00 2001 16,12 0,00 4,37 15,81 0,00 0,00 0,00 0,00 41,37 22,33 0,00 0,00 100,00 2002 17,72 0,00 0,00 8,52 0,00 0,00 0,00 43,42 1,46 28,88 0,00 0,00 100,00 2003 3,40 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 54,94 29,61 12,05 0,00 0,00 100,00 2004 45,24 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 32,24 0,00 22,52 0,00 0,00 100,00 2005 6,91 0,00 0,00 17,69 0,00 0,00 0,00 4,19 63,43 7,78 0,00 0,00 100,00 2006 25,20 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 49,48 12,38 12,94 0,00 0,00 100,00 2007 13,16 0,00 0,00 2,62 0,00 1,18 0,00 74,86 8,18 0,00 0,00 0,00 100,00 Canzano Voci Funzioni generali di amministrazione, di direzione e controllo Funzioni relative alla giustizia Funzioni di polizia locale Funzioni di istruzione pubblica Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali Funzioni nel settore sportivo e ricreativo Funzioni nel campo turistico Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente Funzioni nel settore sociale Funzioni nel campo dello sviluppo economico Funzioni relative a servizi produttivi Totale impegni di spesa in conto capitale 130 segue Tab. 31 Castellalto Voci Funzioni generali di amministrazione, di direzione e controllo Funzioni relative alla giustizia Funzioni di polizia locale Funzioni di istruzione pubblica Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali Funzioni nel settore sportivo e ricreativo Funzioni nel campo turistico Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente Funzioni nel settore sociale Funzioni nel campo dello sviluppo economico Funzioni relative a servizi produttivi Totale impegni di spesa in conto capitale 1998 10,16 0,00 0,00 16,26 4,04 8,47 0,00 45,64 10,30 3,11 2,02 0,00 100,00 1999 19,03 0,00 0,00 15,81 0,00 0,00 0,00 20,39 11,37 33,18 0,21 0,00 100,00 2000 3,47 0,00 0,00 26,72 0,00 0,68 0,00 46,18 16,76 5,80 0,40 0,00 100,00 2001 24,76 0,00 0,00 7,67 0,00 1,84 0,00 22,44 35,71 7,57 0,00 0,00 100,00 2002 7,76 0,00 2,38 3,91 0,00 44,24 0,00 16,80 22,95 1,97 0,00 0,00 100,00 2003 2,33 0,00 0,00 27,25 0,00 0,93 0,00 30,41 24,28 5,46 0,00 9,34 100,00 2004 9,06 0,00 0,00 2,20 0,00 16,44 0,00 23,17 32,56 12,70 1,19 2,68 100,00 2005 9,60 0,00 0,00 8,99 0,00 0,00 0,00 29,88 46,12 5,41 0,00 0,00 100,00 2006 29,16 0,00 0,00 4,69 0,00 0,00 0,00 43,48 11,21 11,47 0,00 0,00 100,00 2007 3,52 0,00 0,00 12,72 0,94 7,41 0,00 30,94 33,33 11,14 0,00 0,00 100,00 1998 0,21 0,00 0,00 0,00 2,78 4,81 0,00 58,83 33,37 0,00 0,00 0,00 100,00 1999 1,04 23,67 0,00 0,00 0,00 16,39 1,59 42,71 13,32 0,16 0,00 1,12 100,00 2000 13,57 0,07 0,34 1,36 0,00 0,00 0,00 18,51 25,24 0,73 20,56 19,63 100,00 2001 6,12 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 11,12 80,63 1,95 0,18 0,00 100,00 2002 2,91 0,88 0,47 6,41 3,25 0,40 0,33 47,53 31,65 2,65 1,21 2,31 100,00 2003 2,14 0,00 0,63 5,62 0,00 0,00 0,00 27,84 62,34 0,72 0,72 0,00 100,00 2004 4,09 0,00 0,00 4,23 24,74 0,00 0,00 5,07 45,84 14,32 1,71 0,00 100,00 2005 2,31 1,38 0,03 1,38 0,34 4,14 0,00 19,62 63,69 0,75 3,12 3,24 100,00 2006 3,23 0,28 0,02 12,51 5,88 7,91 2,54 38,95 22,22 3,07 0,89 2,51 100,00 2007 0,45 0,00 0,42 16,22 9,77 8,91 1,21 4,05 36,63 22,14 0,21 0,00 100,00 Giulianova Voci Funzioni generali di amministrazione, di direzione e controllo Funzioni relative alla giustizia Funzioni di polizia locale Funzioni di istruzione pubblica Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali Funzioni nel settore sportivo e ricreativo Funzioni nel campo turistico Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente Funzioni nel settore sociale Funzioni nel campo dello sviluppo economico Funzioni relative a servizi produttivi Totale impegni di spesa in conto capitale 131 segue Tab. 31 Morro d’Oro Voci Funzioni generali di amministrazione, di direzione e controllo Funzioni relative alla giustizia Funzioni di polizia locale Funzioni di istruzione pubblica Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali Funzioni nel settore sportivo e ricreativo Funzioni nel campo turistico Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente Funzioni nel settore sociale Funzioni nel campo dello sviluppo economico Funzioni relative a servizi produttivi Totale impegni di spesa in conto capitale 1998 15,70 0,00 0,00 4,11 0,61 3,03 0,00 25,95 45,85 4,76 0,00 0,00 100,00 1999 20,66 0,00 0,00 36,80 1,42 0,00 0,00 40,48 0,64 0,00 0,00 0,00 100,00 2000 57,41 0,00 0,00 42,59 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 100,00 2001 9,19 0,00 0,00 13,04 0,00 0,00 0,00 35,31 33,89 8,57 0,00 0,00 100,00 2002 28,19 0,00 0,00 4,56 0,00 0,00 0,00 19,31 45,66 2,28 0,00 0,00 100,00 2003 16,37 0,00 0,00 1,80 0,00 0,00 0,00 59,88 2,27 16,89 0,85 1,95 100,00 2004 15,73 0,00 0,00 8,86 0,00 12,14 0,00 16,40 25,41 20,50 0,00 0,96 100,00 2005 9,22 0,00 0,00 9,19 0,00 11,02 0,00 34,17 0,00 0,00 36,22 0,18 100,00 2006 22,10 0,00 0,00 15,81 0,00 37,93 0,00 18,97 0,00 5,06 0,00 0,13 100,00 2007 16,25 0,00 0,00 0,00 0,00 55,20 0,00 28,48 0,00 0,01 0,00 0,06 100,00 1998 8,40 0,00 0,00 5,50 0,00 17,57 0,00 42,93 20,65 1,11 3,84 0,00 100,00 1999 20,97 0,00 0,36 12,68 0,53 10,75 0,00 32,83 10,98 1,14 9,76 0,00 100,00 2000 29,68 0,00 1,26 3,59 0,00 10,30 0,00 19,69 6,55 13,91 15,02 0,00 100,00 2001 6,93 0,00 0,00 0,50 0,00 0,76 0,00 14,81 1,12 2,87 73,01 0,00 100,00 2002 15,26 0,00 0,00 3,66 0,00 2,03 0,00 20,43 10,54 6,20 40,47 1,41 100,00 2003 15,73 0,00 0,26 0,16 0,00 0,40 0,00 46,73 6,39 23,08 0,66 6,60 100,00 2004 16,75 0,00 0,00 0,04 0,00 1,15 0,00 35,82 17,28 14,99 9,23 4,74 100,00 2005 13,55 0,00 0,12 12,01 0,00 9,25 0,00 50,82 9,26 1,05 2,87 1,07 100,00 2006 29,59 0,00 5,91 16,22 0,00 0,00 0,00 35,13 7,60 0,00 5,55 0,00 100,00 2007 11,08 0,00 0,26 0,41 5,19 0,00 0,00 12,21 2,77 14,22 53,87 0,00 100,00 Mosciano Sant’Angelo Voci Funzioni generali di amministrazione, di direzione e controllo Funzioni relative alla giustizia Funzioni di polizia locale Funzioni di istruzione pubblica Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali Funzioni nel settore sportivo e ricreativo Funzioni nel campo turistico Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente Funzioni nel settore sociale Funzioni nel campo dello sviluppo economico Funzioni relative a servizi produttivi Totale impegni di spesa in conto capitale 132 segue Tab. 31 Notaresco Voci Funzioni generali di amministrazione, di direzione e controllo Funzioni relative alla giustizia Funzioni di polizia locale Funzioni di istruzione pubblica Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali Funzioni nel settore sportivo e ricreativo Funzioni nel campo turistico Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente Funzioni nel settore sociale Funzioni nel campo dello sviluppo economico Funzioni relative a servizi produttivi Totale impegni di spesa in conto capitale 1998 6,34 0,00 1,06 0,97 0,09 43,59 0,00 26,16 6,50 15,29 0,00 0,00 100,00 1999 23,88 0,00 0,08 9,98 0,00 25,95 0,00 16,46 16,05 5,94 0,00 1,66 100,00 2000 23,89 0,00 0,00 8,15 0,00 0,00 0,00 21,34 24,78 21,84 0,00 0,00 100,00 2001 1,02 0,00 0,00 20,24 0,00 21,33 0,00 24,93 13,62 18,87 0,00 0,00 100,00 2002 6,77 0,00 0,91 52,27 0,75 0,27 0,00 6,40 1,78 0,25 26,08 4,52 100,00 2003 33,16 0,25 0,00 35,86 1,97 0,00 0,00 5,62 4,06 1,62 0,02 17,44 100,00 2004 0,83 0,00 0,00 5,46 0,00 0,00 0,00 34,73 55,76 3,23 0,00 0,00 100,00 2005 12,18 0,00 0,00 22,43 0,00 4,61 0,00 60,27 0,00 0,51 0,00 0,00 100,00 2006 33,22 1,92 0,00 18,14 0,00 0,00 0,00 40,73 0,00 6,00 0,00 0,00 100,00 2007 21,11 0,00 0,00 0,00 0,00 2,86 0,00 57,14 3,65 15,23 0,00 0,00 100,00 1998 5,18 0,00 0,00 8,98 1,38 27,84 0,00 13,60 41,68 1,26 0,07 0,00 100,00 1999 5,70 0,00 0,00 21,45 15,14 11,18 0,00 21,03 19,81 4,98 0,00 0,72 100,00 2000 10,10 0,00 0,00 17,84 0,78 15,03 0,00 39,58 16,37 0,29 0,00 0,00 100,00 2001 41,39 0,00 0,00 9,76 5,99 10,54 0,00 19,98 10,25 2,10 0,00 0,00 100,00 2002 13,12 0,00 0,00 9,92 0,34 43,43 0,00 9,75 17,00 6,45 0,00 0,00 100,00 2003 3,17 0,00 0,00 1,87 0,00 16,64 0,00 43,80 4,00 4,94 25,60 0,00 100,00 2004 8,65 0,00 0,30 5,47 15,20 4,23 0,00 40,62 6,26 19,25 0,00 0,02 100,00 2005 78,16 0,00 0,00 0,62 0,02 6,00 0,00 9,61 4,95 0,63 0,00 0,00 100,00 2006 10,74 0,00 0,00 11,42 0,71 5,30 0,00 48,16 11,66 3,78 0,40 7,84 100,00 2007 13,40 0,00 0,00 1,72 1,43 9,94 0,00 54,77 5,33 13,41 0,00 0,00 100,00 Roseto degli Abruzzi Voci Funzioni generali di amministrazione, di direzione e controllo Funzioni relative alla giustizia Funzioni di polizia locale Funzioni di istruzione pubblica Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali Funzioni nel settore sportivo e ricreativo Funzioni nel campo turistico Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente Funzioni nel settore sociale Funzioni nel campo dello sviluppo economico Funzioni relative a servizi produttivi Totale impegni di spesa in conto capitale 133 segue Tab. 31 Teramo Voci Funzioni generali di amministrazione, di direzione e controllo Funzioni relative alla giustizia Funzioni di polizia locale Funzioni di istruzione pubblica Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali Funzioni nel settore sportivo e ricreativo Funzioni nel campo turistico Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente Funzioni nel settore sociale Funzioni nel campo dello sviluppo economico Funzioni relative a servizi produttivi Totale impegni di spesa in conto capitale Fonte. Elaborazione su dati Ministero dell’Interno.. 1998 40,75 0,00 0,31 3,53 0,16 4,16 0,00 14,16 29,33 3,88 3,15 3,72 100,00 1999 17,53 1,39 0,14 0,70 0,04 6,77 0,00 11,54 52,38 9,36 0,16 0,00 100,00 2000 17,72 3,57 0,00 4,41 0,00 10,31 0,00 33,66 23,12 7,21 0,00 0,00 100,00 2001 10,94 0,68 0,00 6,79 0,00 12,19 0,00 35,81 28,52 4,99 0,09 0,00 100,00 2002 43,35 0,00 0,22 11,97 0,17 7,06 0,00 18,17 13,60 2,79 2,67 0,00 100,00 2003 23,24 4,09 0,11 15,88 0,00 9,95 0,00 20,72 21,61 3,78 0,60 0,00 100,00 2004 33,60 0,00 0,14 8,77 0,00 0,00 0,00 38,17 11,95 5,72 1,65 0,00 100,00 2005 37,01 1,69 0,00 8,76 0,00 7,52 0,00 19,03 23,41 2,20 0,39 0,00 100,00 2006 20,90 1,14 0,17 7,03 8,31 12,65 0,00 23,62 25,55 0,61 0,01 0,00 100,00 2007 63,44 0,00 1,14 12,26 0,00 0,60 0,00 13,15 6,83 0,10 2,48 0,00 100,00 134 6. Possibili traiettorie processuali L’analisi economico-territoriale condotta nella seconda fase del Piano ha contestualizzato e approfondito i caratteri localizzativi delle attività economiche nell’area, inserendoli nel contesto macroeconomico dei processi di internazionalizzazione e nel quadro finanziario della governance locale. Unitamente all’analisi di prima fase, con carattere maggiormente strutturale e diacronico, essa lascia emergere alcune possibili traiettorie di sviluppo, che pongono la Media e Bassa Vallata del Tordino al centro di un processo di pianificazione integrata coinvolgente l’intero territorio della Provincia di Teramo. 6.1. Rivalutazione della centralità d’area L’analisi localizzativa ha mostrato con chiarezza come l’allineamento di poli produttivi lungo la Val Todino individui un asse urbano-industriale forte fra Teramo e Giulianova, in particolare sulla sinistra idrografica, mentre sul centro urbano di Roseto degli Abruzzi gravita, piuttosto, la direttrice industriale della Val Vomano. A saldare l’asse Teramo-Giulianova appare necessario definire il ruolo terziario del nodo di Mosciano Sant’Angelo, finora letto soprattutto in chiave industriale. La localizzazione di servizi alle imprese con carattere innovativo, volti in particolare al miglioramento della logistica, prelude al rafforzamento di una cerniera Tirreno-Adriatico alternativa all’area metropolitana Pescara-Chieti, dovendosi sottolineare come la Val Tordino si trovi in posizione geografica maggiormente favorevole per i rapporti con le regioni del Centro-Nordest. Tale centralità va a sottendere un’area di media e piccola impresa saldamente radicata, con specializzazioni produttive sia consolidate che emergenti, in un ambiente sociale coeso, a bassa conflittualità. La struttura insediativa diffusa si annoda su una gerarchia urbana articolata sotto il profilo dimensionale e funzionale, potendo contare su un polo terziario di primo livello (Teramo), due di secondo livello (Giulianova, Roseto degli Abruzzi), nonché su due centri semi-urbani (Mosciano Sant’Angelo, Notaresco) e quattro centri locali con profilo funzionale industriale (Castellalto), agricolo-industriale (Bellante) o prevalentemente agricolo con interessanti prospettive di valorizzazione ambientale (Canzano, Morro d’Oro). Il sistema, nel suo complesso, è sotteso da una maglia amministrativa equilibrata, con buone capacità – e, ancor più, potenzialità – di governance territoriale autonoma ed efficiente, come dimostra l’analisi dei bilanci comunali. 135 6.2. Revisione dell’approccio distrettuale L’area della Val Tordino costituisce anche l’asse mediano del primo distretto normativo ex L. 317/91, comprendente a nord la Val Vibrata e a sud la Val Vomano: in realtà, l’unico a possedere caratteristiche realmente distrettuali, a cominciare dall’assoluta prevalenza della impresa endogena di piccole dimensioni. Si rende tuttavia necessaria una sostanziale revisione dell’approccio distrettuale. Venuti meno i vantaggi competitivi che, fino al penultimo decennio del secolo scorso, avevano decretato il successo del “modello Val Vibrata”, emerge oggi una nuova concezione di distretto, non più mono- bensì pluri-specializzato, fondato su integrazioni verticali ed orizzontali di filiera e proiettato verso l’internazionalizzazione mediante innovazioni, sia di prodotto che di processo, tendenti alla competizione qualitativa. In questa logica rientra appieno il progetto del Distretto agro-alimentare di qualità della Provincia di Teramo, nei cui documenti istitutivi si legge con chiarezza un più ampio progetto di territorio, che si attaglia pienamente alle precondizioni e vocazioni dell’area Val Tordino4. Le medesime linee-guida possono trovare applicazione in altri comparti produttivi. Sulla base delle specializzazioni individuate, si segnalano: il tessile-abbigliamento, che solo nella nuova logica distrettuale può trovare la necessaria riconversione dal contoterzismo alle produzioni di marchio, permettendo così di non abbandonare un patrimonio di competenze degli imprenditori e di capacità della manodopera; il meccanico ed elettromeccanico, che mostra crescente propensione all’esportazione, come pure i comparti metallurgico e della gomma e plastica. Si viene a formare, in tal modo, un quadro composito, in grado di sostenere l’economia dell’area, di richiamare investimenti, domanda esterna e di sostanziare, con ciò, le ipotesi di piano volte all’espansione delle aree produttive e al rafforzamento della rete di servizi. 4 Per “distretto agro-alimentare” si intende l’insieme delle produzioni agricole, ittiche, di trasformazione alimentare e delle attività agroindustriali ad esse collegate, articolato in una rete stretta di rapporti di filiere e settori di filiere tale da caratterizzare significativamente l’ambito produttivo locale;l’insieme si connota inoltre per l’integrazione con il sistema distributivo, che seppur elemento relativamente esterno ad esso mantiene sempre una forte influenza sulle componenti che si collocano soprattutto a monte dello stesso. In linea con l’attuale normativa, può essere individuato un distretto agro-alimentare di qualità, se ai presupposti precedenti, ovvero di un sistema economico locale di imprese agroindustriali,agroalimentari, agricole, ittiche, agrituristiche e da imprese produttrici di materie prime, semilavorati e servizi e di distribuzione, si verifica la presenza di un peculiare orientamento verso una produzione prevalente o tipica apprezzata in quanto realizzata secondo un modello di qualità diffusa e riconoscibile. Nel distretto, pertanto, le imprese si integrano in modo verticale, orizzontale e trasversale, cosicché possono godere di economie informative (atmosfera tecnologica) e transnazionali (mercato comunitario ed extra-comunitario) realizzando le economie di scala con una particolare specializzazione per le diverse fasi tipiche dei processi produttivi. 136 6.3. Potenziamento infrastrutturale La rete delle infrastrutture di trasporto, nell’area, resta basata sul vettore gomma, che, del resto, risulta il più idoneo a servire la trama insediativa diffusa, sia delle residenze che delle localizzazioni produttive. Al completamento della direttrice trasversale Tirreno-Adriatico si deve pertanto affiancare il miglioramento dei collegamenti non solo interni alla Val Tordino, ma di raccordo con un più ampio territorio circostante. Sotto questo profilo, viene riconosciuto il ruolo della direttrice San Nicolò-Garrufo e dello snodo Teramo-Val Vomano. Proprio la dominanza del mezzo gommato, unita alla necessità di sviluppare il trasporto containerizzato, portano in evidenza – anche sulla scorta dei risultati emergenti dall’indagine sul campo – il ruolo funzionale dell’autoporto di Castellalto, in connessione con il polo logistico di Mosciano Sant’Angelo. Quanto alla direttrice ferroviaria, ancora l’indagine sul campo ha evidenziato l’esistenza di una domanda latente per il trasporto di persone, che stenta ad esprimersi nelle condizioni attuali. Peraltro, il recente Piano di bacino del trasporto pubblico locale della Provincia di Teramo, nell’ambito del Piano Regionale Integrato dei Trasporti (PRIT), razionalizza la funzione dell’asta ferroviaria nell’ottica del trasporto metropolitano, individuando una serie di interventi volti a potenziare il sistema ferroviario sia in termini di capacità delle tratte, e quindi aumento delle frequenze, sia di estensione territoriale dei servizi: - realizzazione di un punto di incrocio in corrispondenza della stazione di Mosciano Sant’Angelo, , come previsto dal PRIT della Regione Abruzzo, che consentirebbe servizi ai 30’ fra Teramo e Giulianova durante l’intero arco della giornata; - estensione del servizio ferroviario metropolitano fino a San Benedetto del Tronto (-Ancona); - realizzazione della fermata di Piano d’Accio, in territorio comunale di Teramo; - prosecuzione della linea ferroviaria oltre la stazione di Teramo verso il centro storico della città, anche con tecnologia treno-tram. Tali interventi risultano pienamente compatibili con quelli previsti dal Piano d’Area in termini di valorizzazione delle centralità in corrispondenza delle fermate ferroviarie esistenti, così da integrare tale modalità di trasporto nel territorio, limitando l’uso del mezzo automobilistico. L’analisi dei flussi pendolari condotta nella prima fase del Piano ha mostrato, infatti, come ben il 47,5% dei flussi totali, nell’area, si effettuino su auto privata con il solo conducente. Non appare azzardato stimare che la realizzazione degli interventi previsti dal PRIT possa spostare almeno 10÷15 punti sul vettore ferro, limitato, nelle condizioni attuali, al solo 2,2%. 137 6.4. Nuove strategie per il turismo La domanda turistica ha fatto registrare, negli ultimi due decenni, profonde trasformazioni a scala sia internazionale che nazionale e regionale. In precedenza polarizzata su un numero limitato di mete (prevalentemente balneari e montane), essa si è andato diffondendo su ogni parte del territorio, purché capace di offrire una propria identità geografica accompagnata da una adeguata offerta ricettiva e infrastrutturale. In tal modo, ad un periodo di villeggiatura concentrato in genere nei mesi estivi – cui se ne aggiungeva, eventualmente, uno invernale – si sono sostituite più vacanze brevi nell’arco dell’anno. Per la provincia di Teramo e, nel suo ambito, per l’area del Tordino si rende dunque necessaria una riconversione dalla dominanza del segmento balneare – alla quale si devono, in gran parte, le pesanti trasformazioni urbanistiche della fascia costiera nella seconda metà del secolo scorso – alle nuove strategie di mercato, fondate sulla promozione di forme diverse di turismo, fra loro integrate. Dalla indagine sul campo, sono emerse le caratteristiche del territorio e del sistema socioeconomico locale che si prestano in maniera ottimale allo sviluppo di turismi plurimi: oltre a mare e montagna, le risorse naturalistiche e culturali stanno alla base dei nuovi possibili assetti integrati. Dalle prime si alimentano il turismo all’aria aperta e sportivo (trekking, cicloturismo, ippoturismo, golf, ecc.); dalle seconde, il turismo d’arte, convegnistico, enogastronomico. Lo stesso sviluppo industriale è fonte di domanda turistica business. Fondamentale è l’adeguamento delle strutture di offerta alle nuove forme di turismo, sotto un duplice punto di vista: tipologico, con la localizzazione di alloggi agrituristici e bed & breakfast, di cui la provincia di Teramo e l’area della Val Tordino risultano particolarmente carenti; distributivo, con il riequilibrio geografico della dotazione ricettiva dai comuni costieri all’intero territorio e particolare attenzione per il capoluogo, le cui capacità potenziali (soprattutto culturali) sono state finora penalizzate proprio dall’insufficienza di tale dotazione. Va sottolineato come solo l’integrazione di turismi “plurimi” sia in grado di estendere la stagionalità dei flussi e garantire tassi di utilizzazione delle strutture ricettive ben superiori agli attuali, che l’analisi di prima fase ha evidenziato assolutamente insufficienti a garantire l’equilibrio economico delle aziende e, con esso, la competitività sul mercato nazionale ed estero, Il turismo diffuso richiede inoltre una promozione complessiva del territorio in termini di identità, carattere di cui si è verificata, per la Val Tordino, una pressoché totale assenza. Da qui l’esigenza di promuovere marketing territoriale, accompagnato da informazione, comunicazione 138 e accessibilità, anche fisica, soprattutto per i flussi di portata ampia. Punto debole del sistema turistico è, infatti, l’internazionalizzazione. Nelle strategie complessive del Piano d’Area, il comparto turistico appare in grado di generare forme importanti di indotto, come il recupero di insediamenti dismessi (in particolare, rurali), la valorizzazione di beni ambientali, culturali e di produzioni tipiche, la razionalizzazione dei sistemi di trasporto e distribuzione commerciale. Altre connessioni importanti, nell’ampia matrice di interdipendenze turistiche, si evidenziano con le attività formative (v. par. 3.2.3) e con infrastrutture specifiche, come la portualità in funzione diportistica (v. par. 3.2.4). Obiettivo finale può essere la creazione di un distretto turistico nell’area, a condizione di sviluppare un adeguato sistema di impresa turistica, attivando, con la partecipazione delle istituzioni locali, una più stretta interazione fra gli operatori, di cui si sono peraltro rilevati – ancora nell’indagine sul campo – positivi punti di innesco.