1
PROVINCIA DI TERAMO
V SETTORE
URBANISTICA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE DIFESA DEL SUOLO
PIANO D’AREA
DELLA BASSA E MEDIA VALLATA DEL TORDINO
PROGETTO DEFINITIVO
ANALISI ECONOMICO-TERRITORIALE
Consulenti incaricati:
Prof. Piergiorgio Landini – Dott. Fabrizio Ferrari
(Convenzione del 18.11.2008)
Teramo, febbraio 2009
2
Indice
1
1.
1
1.
2
Quadro economico di riferimento
Il contesto europeo
p.
p.
3
3
Il contesto regionale e provinciale
p.
6
2
2.
1
2.
2
2.
3
Localizzazione delle attività economiche
Analisi dei dati
p.
p.
9
9
Specializzazioni localizzative
p. 27
Baricentri produttivi
p. 49
3
3.
1
3.
2
Indagine sul campo
Questionario alle imprese
p. 78
p. 78
Metodo Delphi
p. 82
3.2.1
3.2.2
3.2.3
3.2.4
Industria
Commercio e servizi
Turismo
Infrastrutture e portualità
p.
p.
p.
p.
82
84
86
89
4
Scenari di internazionalizzazione
p. 91
5
Analisi delle risorse pubbliche
p. 111
6
6.
1
6.
2
6.
3
6.
4
Possibili traiettorie processuali
Rivalutazione della centralità d’area
p. 128
p. 128
Revisione dell’approccio distrettuale
p. 129
Potenziamento infrastrutturale
p. 130
Nuove strategie per il turismo
p. 131
3
Quadro economico di riferimento
1.1. Il contesto europeo
Il Progetto definitivo del Piano d’Area della Bassa e Media Val Tordino viene a ricadere in
uno scenario economico – ad ogni scala geografica, da globale a locale – segnato dall’esplosione
della crisi finanziaria, le cui ripercussioni sull’economia reale si vanno facendo sempre più pesanti.
Da tempo, tuttavia, i segnali di squilibrio erano divenuti chiaramente percepibili: volatilità
dei mercati borsistici, sovrastima dei patrimoni immobiliari, difficoltà dei Paesi maturi nel
fronteggiare la concorrenza sfrenata di quelli emergenti, delocalizzazioni e rilocalizzazioni delle
attività produttive eccessivamente legate a fattori marginali quali il basso costo del lavoro.
Per l’Italia, in particolare, gli effetti combinati di tali squilibri (aggravati dal peso del debito
pubblico) si manifestano vistosamente all’interno del processo di allargamento dell’Unione
Europea. Quest’ultimo ha prodotto, infatti, una convergenza economica regionale a tutto vantaggio
dei nuovi Stati membri, i quali, offrendo in abbondanza i fattori marginali di localizzazione sopra
richiamati, hanno compiuto progressi notevoli, mentre regressi altrettanto sensibili si sono
manifestati nei Paesi maturi, e non soltanto nelle regioni deboli o in transizione.
Nel periodo 1995-2005, il Pil pro capite reale a parità di potere d’acquisto (fatta = 100 la
media teorica dell’UE27) è sceso, per l’Italia, da 121 a 105 punti. Solo la Germania ha registrato
una perdita confrontabile (da 129 a 115); assai più contenuto il regresso della Francia (da 116 a 112
punti). Di contro, il progresso più vistoso spetta all’Irlanda (da 103 a 144 punti).
Dei dieci Paesi che hanno aderito all’UE nel 2004, gli Stati baltici ex sovietici – che
partivano da basi estremamente depresse, intorno ai 30÷35 punti – ne hanno guadagnati in media
20÷25; gli Stati dell’Europa centro-orientale (Polonia, Ungheria, Slovacchia), fino all’affaccio
sull’Adriatico (Slovenia e la candidata Croazia) in media 10÷15, con l’eccezione della Repubblica
Ceca, dove l’andamento del Pil pro capite è risultato oscillante.
A scala regionale italiana, se la Lombardia ha perduto ben 23 punti relativi (da 160 a 137),
pesano ben maggiormente i 19 punti dell’Abruzzo (da 104 a 85), valore quest’ultimo che torna ad
avvicinarlo alla soglia dell’intervento straordinario per le regioni in ritardo di sviluppo (75 punti): in
effetti si osserva, paradossalmente, una riconvergenza con i valori medi del Mezzogiorno, che pure
perde 10 punti relativi. La vicina regione Marche, classico punto di riferimento dell’Abruzzo sia per
prossimità geografia, sia per continuità di quello che è stato definito “modello adriatico di
sviluppo”, a sua volta agganciato al Nordest-Centro o “Terza Italia”, ha subito un regresso analogo
(17 punti), e tuttavia si mantiene oltre la media dell’UE27 (tab. 1).
4
Considerando, per confronto, i tassi di crescita del Pil totale in volume, i differenziali
possono apparire ridimensionati: le medie dell’UE27 risultano solo lievemente più alte rispetto
all’UE15 e, a sua volta, all’Area Euro. Ciò dipende, come ovvio, dal peso assoluto del prodotto
lordo nei grandi Paesi ad economia matura, che, crescendo più lentamente, “frena” i valori
aggregati (tab. 2).
I valori disaggregati confermano, viceversa, come proprio i Paesi più industrializzati si
attestassero su valori di crescita contenuti già nell’ultimo decennio del secolo trascorso, quando
emergevano le economie periferiche dell’Europa occidentale (Irlanda, Spagna), mentre quelle
dell’Europa centro-orientale, uscite dall’orbita sovietica, mettevano in campo i fattori competitivi di
cui si è detto sopra, uniti ad alcune significative preesistenze industriali (così per Polonia e
Repubblica Ceca).
Nell’arco del periodo considerato si osserva, in particolare, l’accelerazione dei nuovi Paesi
membri, che sembrano trarre deciso vantaggio dall’ingresso nell’Unione Europea, ancorché il
biennio 2006-2007 segni una fase positiva generalizzata.
L’Italia, in questo quadro, evidenzia le maggiori difficoltà, con tassi nettamente inferiori a
tutte le aggregazioni di riferimento ed agli stessi Paesi maturi, fatta parziale eccezione – ancora –
per la Germania. Solo le regioni più solide per struttura insediativa e produttiva, come la
Lombardia, fanno registrare dati lievemente migliori.
A sua volta, l’Abruzzo manifesta addirittura sintomi di recessione, con tassi di crescita
negativi che raggiungono il cavo nel 2004; gli stessi segnali di apparente ripresa nel biennio
successivo risultano effimeri, fino a confluire nella crisi odierna (fig. 1).
Il rallentamento dell’economia abruzzese si deve ascrivere a un duplice ordine di fattori:
esterni, rappresentati dall’evoluzione dello scenario geopolitico ed economico globale, con la
crescente concorrenzialità delle economie emergenti proprio su quei fattori di cui l’Abruzzo aveva
largamente usufruito nella fase di sviluppo, a partire dal costo del lavoro; interni, legati alla scarsa
capacità innovativa del pur consistente apparato industriale regionale nonché delle funzioni terziarie
urbane, a riemergenti carenze infrastrutturali e a marcati ritardi nelle decisioni strategiche.
5
Tab. 1 – Livelli del Pil pro capite in Europa, Italia e Abruzzo (1995-2005)
(Stati, regioni o aggregazioni regionali; a parità di potere d’acquisto; UE27 = 100)
Aree
UE 15
Irlanda
Regno Unito
Germania
Francia
Spagna
Grecia
Area Euro
Nuovi Paesi Membri
Estonia
Slovenia
Ungheria
Repubblica Ceca
Slovacchia
Italia
Lombardia
Marche
Mezzogiorno
Abruzzo
1995
115,9
102,9
111,7
129,2
116,2
91,9
84,3
115,9
49,3
35,9
72,6
52,0
73,6
47,7
121,3
160,1
121,2
79,9
104,2
2000
115,2
131,0
117,2
118,8
115,6
97,6
84,3
114,0
52,9
44,7
78,8
56,2
68,6
50,2
117,1
155,7
116,3
77,3
100,9
2005
112,7
143,7
119,3
115,2
111,9
103,0
96,4
110,7
59,0
62,9
86,9
64,3
76,6
60,6
104,8
136,5
104,4
69,6
85,1
Fonte. Elaborazioni CRESA su dati Eurostat.
Tab. 2 – Tassi di crescita del Pil totale in Europa, Italia e Abruzzo (1995-2007)
(Stati, regioni o aggregazioni regionali; valori %)
Aree
UE27
UE15
Irlanda
Regno Unito
Germania
Francia
Spagna
Area Euro
Nuovi Paesi Membri
Polonia
Repubblica Ceca
Italia
Lombardia
Emilia-Romagna
Sicilia
Abruzzo
1995-2004
2,2
2,1
6,5
2,9
1,2
2,2
3,2
1,9
4,5
3,7
2,9
1,0
1,1
0,4
0,8
− 0,3
2000-2004
2,2
2,1
6,0
2,9
1,1
2,1
3,1
1,9
4,7
3,2
3,2
0,8
0,9
0,1
0,5
− 0,7
2006-2007
2,9
2,6
5,3
3,0
2,5
2,2
3,8
2,6
6,7
6,5
6,5
1,5
2,3
2,2
1,0
1,6
Nota. Nella terza colonna, i dati delle regioni italiane sono riferiti al biennio 2005-2006.
Fonte. Elaborazioni CRESA su dati Eurostat.
6
Fig. 1 – Andamento del Pil totale in Italia e in Abruzzo (2001-2007)
(valori %; anno di riferimento 2000)
Fonte. Elaborazioni CRESA su dati Istat e Unioncamere-Prometeia.
1.2. Il contesto regionale e provinciale
Nel contesto regionale, la provincia di Teramo rappresenta da alcuni decenni il caso tipico di
sviluppo locale generato da una diffusa imprenditorialità endogena e fondato sulla identificazione di
ambiti distrettuali specializzati nell’industria manifatturiera. Non a caso, la composizione del
valore aggiunto per settori produttivi vede l’industria nel suo complesso realizzare quasi il 36%
del totale, ovvero 5 punti in più della media regionale e 9 in più della media nazionale. Tale
performance si deve quasi interamente al comparto manifatturiero, in quanto il comparto delle
costruzioni supera di appena 0,5÷1 punto i valori medi delle circoscrizioni di riferimento (tab. 3).
Lievemente sovradimensionata risulta anche l’agricoltura, mentre è il settore terziario a
risultare penalizzato, con oltre 5 punti in meno della media regionale e 10 in meno della media
nazionale (v. ancora tab. 3).
Gli indicatori del tenore di vita, a scala provinciale, rispecchiano per molti versi la
struttura produttiva: reddito disponibile e spese per consumi non si discostano dalla media
regionale; entrambe risultano decisamente più basse di quella nazionale (tab. 4).
Il carattere fortemente industriale della provincia di Teramo – come pure dell’intera regione
Abruzzo – trova riscontro nella quota di usi domestici sul totale dei consumi di energia, di 3 punti
inferiore alla media nazionale, e, per converso, nella dimensione e composizione del parco veicolare
circolante (v. ancora tab. 4).
La rilevanza di quest’ultimo indicatore è certamente sostenuta dalle caratteristiche del
sistema infrastrutturale (tab. 5), che vede la dotazione stradale della provincia di Teramo superiore
7
alla media italiana di quasi 75 punti (Abruzzo: 45), mentre quella ferroviaria è pari ad appena 52
punti su 100 (Abruzzo: 104,5) e quella portuale a 20 (Abruzzo: 81). Si può certamente discutere la
rispondenza di tali indicatori alla qualità delle singole infrastrutture, ma è indiscutibile la
predisposizione del territorio teramano al trasporto su gomma, anche in relazione alla dispersione
del tessuto insediativo e produttivo. Ed è significativo che le elaborazioni condotte da Unioncamere
(Atlante della produttività delle province e delle regioni) individuino il baricentro economico
provinciale nel comune di Castellalto, in Val Tordino, nel quale si trova localizzato l’autoporto che
rappresenta uno degli elementi decisionali importanti nell’ambito di questo Piano d’Area.
Altri aspetti da sottolineare, nel quadro infrastrutturale, sono rappresentati dalle dotazioni di
impianti e reti energetico-ambientali (93 punti rispetto alla media italiana fatta = 100), di quasi 20
punti superiore alla media della regione Abruzzo, di strutture e reti per la telefonia e la telematica
(83 punti; Abruzzo: 70). Pressoché identici (intorno ai 71 punti) risultano invece gli indicatori
provinciale e regionale relativi a reti bancarie e servizi, che prefigurano condizioni di almeno
relativa debolezza.
Ove si consideri, invece, il mix delle infrastrutture economiche e sociali, il dato della
provincia di Teramo (poco più di 69 punti) appare decisamente debole anche nei confronti del
valore medio abruzzese (oltre 83: v. ancora tab. 5), scontando ampiamente la marginalità delle aree
interne e indicando uno degli obiettivi di riequilibrio da perseguire in sede di pianificazione e
programmazione economica.
8
Tab. 3 – Composizione del valore aggiunto nella provincia di Teramo e in Abruzzo (2006)
(valori % e milioni di euro; confronto con valori Italia)
Settori produttivi
Agricoltura
Industria
manifatturiera
costruzioni
Terziario
Valore aggiunto totale
Teramo
3,00
35,75
28,74
7,01
61,25
5.478
Abruzzo
2,81
30,62
24,04
6,58
66,57
23.618
Italia
2,07
26,54
20,47
6,07
71,40
1.315.120
Fonte. Elaborazioni Unioncamere, Istituto Tagliacarne.
Tab. 4 – Indicatori del tenore di vita nella provincia di Teramo e in Abruzzo
(confronto con valori Italia)
Indicatori
Reddito disponibile pro capite (euro, 2005)
Consumi finali interni pro capite (euro, 2006)
alimentari (%)
non alimentari (%)
Consumo energia elettrica a uso domestico pro capite (kWh, 2007)
Consumo energia elettrica a uso domestico su totale (%, 2007)
Autoveicoli circolanti per 1.000 abitanti (n., 2007)
Autovetture circolanti per 1.000 abitanti (n., 2007)
Teramo
13.818,65
12.631,31
18,75
81,25
996,19
19,55
817,91
624,15
Abruzzo
13.995,63
12.915,05
18,52
81,48
1.008,77
19,65
802,07
609,93
Italia
16.090,66
14.978,30
17,53
82,47
1.117,13
21,16
777,08
597,99
Fonte. Elaborazioni Unioncamere, Istituto Tagliacarne.
Tab. 5 – Indicatori infrastrutturali nella provincia di Teramo e in Abruzzo (2007)
(valori Italia = 100)
Indicatori
Rete stradale
Rete ferroviaria
Porti (e bacini di utenza)
Aeroporti (e bacini di utenza)
Impianti e reti energetico-ambientali
Strutture e reti per la telefonia e la telematica
Reti bancarie e servizi vari
Indice generale delle infrastrutture economiche e sociali
Fonte. Unioncamere, Istituto Tagliacarne.
Teramo
173,75
52,40
20,37
93,43
82,80
71,27
69,26
Abruzzo
144,84
104,49
81,19
32,38
74,03
69,83
71,24
83,31
9
Localizzazione delle attività economiche
1.3. Analisi dei dati
L’analisi economico-territoriale delle localizzazioni produttive, alla scala disaggregata per
unità amministrative elementari (comuni), pone il problema – peraltro ben noto – relativo alla
disponibilità di dati esaustivi, omogenei e sufficientemente aggiornati. Poiché la rilevazione
sistematica delle attività economiche (aziende e superfici nell’agricoltura; unità locali e addetti
nell’industria e nel terziario), a livello comunale, fa riferimento alla sola fonte ufficiale Istat,
peraltro vincolata alla cadenza decennale dei censimenti, l’attuale periodo di fine decennio e, in
aggiunta, le trasformazioni e le crisi sempre più frequenti ed incisive che attraversano gli assetti
economici regionali ad ogni scala territoriale ne compromettono ormai la piena attendibilità.
In considerazione della loro caratteristica strutturale, i dati censuari sono stati utilizzati nella
prima fase del presente Piano d’Area, anche su brevi serie storiche. Nell’attuale fase definitiva di
pianificazione si rende viceversa necessario ricorrere alla banca-dati delle attività produttive
aggiornata in continuo, ovvero quella delle Camere di Commercio, Industria, Artigianato e
Agricoltura (CCIAA).
Tale banca-dati presenta, a sua volta, due tipi di limitazioni legate al fatto che si tratta non di
rilevazione diretta bensì di iscrizione, su domanda, al Registro delle imprese: la prima consiste nella
tendenziale sopravvalutazione del numero di unità locali (qui definite localizzazioni), soprattutto a
causa di possibili scostamenti temporali nell’inizio di attività e/o nella cancellazione, nonché di
eventuali duplicazioni nel caso di attività della stessa impresa in più comparti; la seconda, nella
ancor più marcata sottovalutazione del numero di addetti, la cui dichiarazione non è obbligatoria.
Un indubbio vantaggio sta invece nel fatto che presso la CCIAA vengono ora registrate
anche le imprese agricole, censite separatamente dall’Istat (Censimento dell’Agricoltura). In questo
caso, la sottovalutazione quantitativa è anche delle localizzazioni e risulta massiccia, escludendo la
massima parte delle microaziende a conduzione diretta o part time: tuttavia, essa può valere a
individuare la quota di aziende che, per essere iscritte al Registro camerale delle imprese, si deve
ritenere svolgano un’attività specializzata e comunque rivolta alla commercializzazione del
prodotto.
L’ulteriore problema che si è dovuto affrontare riguarda la disaggregazione territoriale dei
dati all’interno dei singoli territori comunali. Trattandosi, infatti, di un’area valliva delimitata da
10
confini non amministrativi bensì idrografici, si è reso necessario esaminare singolarmente le oltre
16.500 unità locali registrate presso la CCIAA di Teramo e relative al 2008 (indicativamente, 2°
trimestre), al fine di ubicarle sui singoli territori comunali in corrispondenza delle effettive
localizzazioni (v. par. 2.3).
L’apparato tabellare e cartografico che segue riporta analiticamente il settore economico (per
cui v. la legenda Ateco 2002 in tab. 6) delle localizzazioni e la loro distribuzione all’interno dei
nove comuni dell’area. Va subito precisato che la disaggregazione settoriale dei dati è stata
contenuta all’interno delle 2 cifre: dunque, non particolarmente fine, ma commisurata alle esigenze
di semplificazione e rappresentazione della grande massa di dati utilizzati. La base-dati analitica
resta comunque disponibile fra i materiali del Piano, per eventuali ulteriori elaborazioni.
La tab. 7 mostra i valori assoluti del numero di localizzazioni, con l’ovvia dominanza di
Teramo nella quantità totale (oltre 6.000 unità), seguita dagli altri due centri urbani, Giulianova e
Roseto degli Abruzzi, entrambi non lontani dalle 3.000 unità. Le masse minori sono quelle di
Canzano (234 unità) e Morro d’Oro (480).
Il capoluogo vanta, generalmente, le percentuali più rilevanti sui totali d’area dei singoli
settori e comparti (tab. 8). Da sottolineare come ciò avvenga anche nel comparto delle attività
agricole (01, con il 25%, pari a ben 655 aziende). Le incidenze maggiori, fra i comparti industriali,
si hanno nell’editoria (61%) e nella fabbricazione di macchine per ufficio, elaboratori e sistemi
informatici (58%), mentre nei comparti terziari i valori superano molto spesso il 40÷45%, a
cominciare dal commercio al dettaglio (42%) per andare all’intermediazione monetaria e finanziaria
(51%), ai servizi assicurativi (50%) e alle relative attività ausiliarie (55%). Fra le attività innovative,
risulta basso il valore della ricerca e sviluppo (33%), che peraltro costituisce uno dei punti deboli
dell’intera area. Ovviamente importanti i valori relativi a servizi sociali (istruzione, 45%; sanità,
55%) e attività associative (59%).
Degli altri comuni, Bellante fa registrare le incidenze più elevate, sul totale dell’area, per le
industrie della carta (20%), dell’abbigliamento (14%), tessili (11%), della gomma e plastica (10%).
Castellalto evidenzia il suo profilo marcatamente industriale, con numerosi comparti del
settore che superano il 20% dei rispettivi totali d’area: carta, gomma e plastica, metallurgia,
apparecchi per le comunicazioni, mezzi di trasporto, recupero e preparazione per il riciclaggio.
Maggiormente diversificato appare il ruolo industriale di Mosciano Sant’Angelo, dove quasi
tutti i comparti manifatturieri presentano valori compresi fra 10% e 20%, con la punta del 26% per
11
l’industria del mobile (ancorché il dato, nella classificazione Ateco, venga “mixato” con altre
industrie manifatturiere). Qui, il fatto che la base-dati sia fondata sul numero di localizzazioni, e
non su forza lavoro o valore della produzione, attenua indubbiamente la rilevanza del comparto
alimentare (12% del totale d’area), che annovera un impianto di grandi dimensioni.
Per Notaresco si evidenziano il 16% dell’industria tessile e il 15% della chimica.
Un peso decisamente inferiore, e prevedibilmente spostato sulle attività primarie, si rileva
per Canzano e Morro d’Oro: per quest’ultimo comune, in particolare, proprio nel versante del
Tordino (v. oltre, par. 2.3).
I centri urbani costieri incidono in misura sensibile tanto sulle attività industriali quanto sulle
terziarie, con un peso important – specie nel caso di Roseto degli Abruzzi – anche sulle
localizzazioni primarie (quasi 16%).
A Giulianova emerge il comparto metallurgico (31,5%) e, soprattutto, degli “altri mezzi di
trasporto” (Ateco 35: 60%). Nel terziario spiccano ovviamente le localizzazioni commerciali e
ricettive, con valori superiori al 20%; nonché le attività ausiliarie dei trasporti (28%) e immobiliari
(23%), legate anche alle funzioni portuale e turistica. Significativa è, poi, l’incidenza sui totali
d’area per i servizi pubblici e sociali, fra cui lo smaltimento dei rifiuti.
Roseto denota, a sua volta, un quadro manifatturiero assai diversificato, con valori superiori
al 15% dei rispettivi totali d’area per i comparti alimentare, dell’abbigliamento, del legno, della
lavorazione di minerali non metalliferi, dei prodotti in metallo, elettromeccanico, degli apparecchi
per le comunicazioni, della meccanica di precisione e dei mezzi di trasporto. Rilevante anche il
comparto delle costruzioni (18%), secondo solo a Teramo. Nel terziario spiccano le localizzazioni
ricettive (26%) e le attività assicurative (30%).
La composizione delle localizzazioni all’interno dei singoli comuni (tab. 9) precisa molte
delle evidenze di cui appena sopra, ed altre ne fa emergere con maggiore chiarezza. Innanzi tutto, il
peso delle localizzazioni primarie, con valori intorno al 40% per Canzano e Morro d’Oro, ma
superiori al 30% per Bellante e vicini al 25% per Mosciano Sant’Angelo e Notaresco. Il valore
dell’intera area si attesta oltre il 15%.
I comparti industriali (sommatoria dei codici Ateco 1, 2, 3) superano il 20% a Castellalto,
dove si aggiunge il 18% delle costruzioni, e Mosciano Sant’Angelo (costruzioni: 12%); il 15% a
Bellante (costruzioni: 13%) e Notaresco, dove l’industria edilizia aggiunge, peraltro, ben il 26%
delle unità locali.
12
Proprio l’edilizia si affianca in misura importante alle attività primarie nei comuni agricoli
(21% a Morro d’Oro, 15% a Canzano), supplendo alla carenza di attività manifatturiere e terziarie.
Nei comuni urbani, infine, all’interno della scontata prevalenza di attività terziarie (mentre
l’industria pesa per l’11÷12%), risalta il relativo sovradimensionamento dei comparti commerciali
(codice Ateco 5, pur sostenuto dal turismo lungo la costa) rispetto a servizi maggiormente
qualificanti, rivolti in particolare alle imprese (codice Ateco 7): in quest’ultimo comparto, solo
Roseto supera decisamente il 10% delle proprie localizzazioni totali, precedendo anche Teramo.
Le carte in figg. 2-11 visualizzano le quantità di unità locali per codici Ateco a una cifra nei
singoli comuni. Come detto, si tratta di un’aggregazione che, specie in taluni settori, raggruppa
attività diverse (codice Ateco 1: industria estrattiva e alcune manifatturiere; Ateco 4: produzione e
distribuzione di energia, gase, acqua e costruzioni; Ateco 5: servizi commerciali e ricettivi), peraltro
specificate nelle tabelle. Ne risultano, tuttavia, quadri di sintesi che preludono alla puntuale
localizzazione intracomunale delle attività stesse (v. par. 2.3, con il relativo apparato statistico e
cartografico).
In tesi generale, le attività del settore primario (fig. 2) mostrano consistenze equilibrate sul
territorio, tenendo conto della dimensione delle unità amministrative comunali; mentre le attività
del settore secondario (figg. 3-5) evidenziano le polarità manifatturiere della sezione valliva nel
quadrilatero Mosciano Sant’Angelo-Bellante- Castellalto-Notaresco, accanto alle masse pur sempre
rilevanti dei comuni urbani.
La carta in fig. 6, le cui consistenze sono da attribuire per la massima parte al settore delle
costruzioni, evidenzia la concentrazione nel capoluogo, a Roseto degli Abruzzi e – fra i comuni
intermedi – a Notaresco.
Particolarmente evidente risulta, ancora, la polarizzazione delle attività del settore terziario
(figg. 7-11), sia commerciali che di servizi, sui vertici del triangolo urbano Teramo-GiulianovaRoseto degli Abruzzi.
In fine, la carta in fig. 12 distribuisce, ancora a scala comunale aggregata, le masse totali
delle unità locali, distinte per macrosettori, confermando i profili emersi dalla precedente analisi dei
dati e definendo, in prima approssimazione, comuni agricoli (Canzano, Morro d’Oro), agricoloindustriali (Bellante, Notaresco), prettamente industriali (Mosciano Sant’Angelo, Castellalto) e
terziari (Teramo, Giulianova, Roseto degli Abruzzi).
13
Tab. 6 – Legenda delle Ateco
Codice 0
01 coltivazioni agricole, orticoltura, floricoltura
02 silvicoltura e utilizzazione di aree forestali e servizi connessi
05 pesca, piscicoltura e servizi connessi
Codice 1
11 estrazione di petrolio greggio e di gas naturale e servizi connessi, esclusa la prospezione
14 altre industrie estrattive
15 industrie alimentari e delle bevande
16 industria del tabacco
17 industrie tessili
18 confezione di articoli di abbigliamento; preparazione, tintura e confezione di pellicce
19 preparazione e concia del cuoio; fabbricazione di articoli da viaggio, borse, marocchineria, selleria e
calzature
Codice 2
20 industria del legno e dei prodotti in legno e sughero, esclusi i mobili; fabbricazione di articoli in materiali
da intreccio
21fabbricazione della pasta-carta, della carta e del cartone e dei prodotti di carta
22 editoria, stampa e riproduzione di supporti registrati
24 fabbricazione di prodotti chimici e di fibre sintetiche e artificiali
25 fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche
26 fabbricazione di prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi
27 metallurgia
28 fabbricazione e lavorazione dei prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti
29 fabbricazione di macchine ed apparecchi meccanici
Codice 3
30 fabbricazione di macchine per ufficio, di elaboratori e sistemi informatici
31fabbricazione di macchine ed apparecchi elettrici nca
32 fabbricazione di apparecchi radiotelevisivi e di apparecchiature per le comunicazioni
33 fabbricazione di apparecchi medicali, di apparecchi di precisione, di strumenti ottici e di orologi
34 fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi
35 fabbricazione di altri mezzi di trasporto
36 fabbricazione di mobili; altre industrie manifatturiere
37 recupero e preparazione per il riciclaggio
Codice 4
40 produzione e distribuzione di energia elettrica, di gas, di calore
41 raccolta, depurazione e distribuzione d’acqua
45 costruzioni
Codice 5
50 commercio, manutenzione e riparazione di autoveicoli e motocicli; vendita al dettaglio di carburanti per
autotrazione
51 commercio all’ingrosso e intermediari del commercio, autoveicoli e motocicli esclusi
52 commercio al dettaglio (escluso quello di autoveicoli e di motocicli); riparazione di beni personali e per
la casa
55 alberghi e ristoranti
14
segue Tab. 6
Codice 6
60 trasporti terrestri; trasporti mediante condotte
61 trasporti marittimi e per vie d’acqua
62 trasporti aerei
63 attività di supporto ed ausiliarie dei trasporti; attività delle agenzie di viaggio
64 poste e telecomunicazioni
65 intermediazione monetaria e finanziaria (escluse le assicurazioni e i fondi pensione)
66 assicurazioni e fondi pensione, escluse le assicurazioni sociali obbligatorie
67 attività ausiliarie dell’intermediazione finanziaria e delle assicurazioni
Codice 7
70 attività immobiliari
71 noleggio di macchinari e attrezzature senza operatore e di beni per uso personale e domestico
72 informatica e attività connesse
73 ricerca e sviluppo
74 attività di servizi alle imprese
Codice 8
80 istruzione
85 sanità e assistenza sociale
Codice 9
90 smaltimento dei rifiuti solidi, delle acque di scarico e simili
91 attività di organizzazioni associative
92 attività ricreative, culturali e sportive
93 servizi alle famiglie
Fonte. Istat.
15
Tab. 7 – Localizzazioni delle attività produttive nella Val Tordino. Valori assoluti (2008)
Ateco
1 cifra
Ateco
2 cifre
0
01
0
02
0
05
Totale codice 0
1
11
1
14
1
15
1
16
1
17
1
18
1
19
Totale codice 1
2
20
2
21
2
22
2
24
2
25
2
26
2
27
2
28
2
29
Totale codice 2
3
30
3
31
3
32
3
33
3
34
3
35
3
36
3
37
Totale codice 3
4
40
Bellante
Canzano
Castellalto
Giulianova
227
1
18
246
1
4
69
272
1
99
197
273
99
197
20
4
1
39
7
41
8
76
5
8
1
1
3
9
1
1
5
7
3
19
9
54
3
4
11
2
1
8
1
1
2
3
14
4
3
38
16
97
7
11
9
3
10
13
4
23
19
99
5
4
7
5
16
5
42
12
47
12
145
14
2
10
6
9
17
6
42
20
126
2
9
20
6
26
5
68
11
Morro
d’Oro
189
Mosciano
S. Angelo
319
189
2
321
2
14
2
50
5
21
4
1
3
1
8
3
20
4
1
1
6
8
29
9
98
9
4
7
5
10
15
2
30
15
97
2
7
3
6
4
1
56
3
82
1
Notaresco
215
1
216
2
5
15
1
10
23
5
61
15
1
5
3
2
21
7
54
1
1
4
1
8
4
19
4
Roseto
d. Abruzzi
402
1
34
437
Teramo
655
6
1
662
3
72
4
142
6
51
10
142
18
3
8
3
1
27
15
57
29
247
40
11
55
10
13
52
4
60
32
277
7
11
3
46
5
1
79
4
156
7
62
16
138
1
14
3
21
5
2
24
3
73
2
Area
2.575
10
55
2.640
3
21
425
1
62
292
92
896
113
39
90
33
49
140
19
268
125
876
12
50
16
118
21
10
213
24
464
25
16
4
41
2
2
segue Tab. 7
Ateco
1 cifra
Ateco
2 cifre
4
45
Totale codice 4
5
50
5
51
5
52
5
55
Totale codice 5
6
60
6
61
6
62
6
63
6
64
6
65
6
66
6
67
Totale codice 6
7
70
7
71
7
72
7
73
7
74
Totale codice 7
8
80
8
85
Totale codice 8
9
90
9
91
9
92
9
93
Totale codice 9
X
Totale generale
Bellante
Canzano
Castellalto
Giulianova
35
35
5
9
19
16
49
9
185
185
39
39
132
49
259
20
315
326
145
227
581
248
1.201
39
1
1
5
4
1
1
3
7
3
4
34
5
2
5
11
1
1
1
26
9
22
2
58
157
100
13
51
111
111
19
46
118
39
222
20
6
39
11
3
10
1
30
55
2
2
4
1
21
33
5
2
7
4
7
9
30
39
4
5
9
12
37
50
118
282
17
23
40
9
2
86
123
220
863
234
1.027
2811
0
Morro
d’Oro
101
101
10
15
40
19
84
11
Mosciano
S. Angelo
156
157
44
105
157
63
369
22
2
1
3
8
4
7
1
7
49
35
6
20
2
38
101
2
5
7
3
1
18
27
49
2
1.332
4
21
2
1
5
6
14
1
2
3
4
16
20
1
480
Notaresco
226
230
31
39
93
27
190
22
2
4
4
1
4
37
12
6
9
8
35
2
3
5
2
2
6
21
31
1
879
Roseto
d. Abruzzi
448
450
103
238
451
287
1.079
55
21
8
17
6
52
159
65
17
52
1
126
261
14
11
25
3
4
69
110
186
2.950
Teramo
860
869
207
427
1144
361
2.139
107
1
29
34
64
10
163
408
196
44
149
2
401
792
35
60
95
11
13
94
255
373
3
6.021
Area
2.437
2.464
603
1145
2735
1109
5.592
305
1
1
92
73
125
20
298
915
427
93
302
6
752
1.580
78
108
186
29
22
302
624
977
7
16.597
17
Nota. X = localizzazioni non attribuibili a singoli comparti per incompletezza delle informazioni.
Fonte. CCIAA Teramo.
18
Tab. 8 – Localizzazioni delle attività produttive nella Val Tordino. Valori percentuali dell'area (2008)
Ateco
1 cifra
Ateco
2 cifre
0
01
0
02
0
05
Totale codice 0
1
11
1
14
1
15
1
16
1
17
1
18
1
19
Totale codice 1
2
20
2
21
2
22
2
24
2
25
2
26
2
27
2
28
2
29
Totale codice 2
3
30
3
31
3
32
3
33
3
34
3
35
3
36
3
37
Totale codice 3
4
40
4
41
Bellante
10,56
10,00
0,00
10,34
0,00
0,00
4,71
0,00
11,29
14,04
8,70
8,48
4,42
20,51
0,00
3,03
10,20
5,00
0,00
7,09
7,20
6,16
0,00
4,00
6,25
6,78
0,00
0,00
1,41
0,00
3,02
0,00
0,00
Canzano
3,84
0,00
0,00
3,75
0,00
0,00
0,94
0,00
1,61
0,34
3,26
1,00
0,88
0,00
0,00
0,00
0,00
2,14
0,00
1,12
3,20
1,26
0,00
2,00
6,25
1,69
0,00
0,00
0,00
0,00
0,86
0,00
0,00
Castellalto
Giulianova
7,65
0,00
0,00
7,46
0,00
4,76
9,18
0,00
4,84
13,01
17,39
10,83
6,19
28,21
10,00
9,09
20,41
9,29
21,05
8,58
15,20
11,30
0,00
10,00
25,00
5,93
23,81
0,00
7,51
20,83
9,05
0,00
0,00
8,82
10,00
32,73
9,32
33,33
19,05
16,24
0,00
19,35
16,10
13,04
16,18
12,39
5,13
11,11
18,18
18,37
12,14
31,58
15,67
16,00
14,38
16,67
18,00
0,00
16,95
0,00
60,00
12,21
20,83
14,66
44,00
0,00
Morro
d’Oro
7,34
0,00
0,00
7,16
0,00
9,52
3,29
0,00
0,00
1,71
0,00
2,34
3,54
0,00
0,00
0,00
2,04
2,14
5,26
2,99
2,40
2,28
0,00
0,00
0,00
3,39
4,76
0,00
0,47
0,00
1,29
0,00
0,00
Mosciano
S. Angelo
12,39
0,00
3,64
12,16
0,00
9,52
11,76
0,00
12,90
9,93
9,78
10,94
7,96
10,26
7,78
15,15
20,41
10,71
10,53
11,19
12,00
11,07
16,67
14,00
18,75
5,08
19,05
10,00
26,29
12,50
17,67
4,00
0,00
Notaresco
8,35
10,00
0,00
8,18
66,67
23,81
3,53
100,00
16,13
7,88
5,43
6,81
13,27
0,00
1,11
15,15
0,00
2,14
10,53
7,84
5,60
6,16
0,00
2,00
6,25
3,39
4,76
0,00
3,76
16,67
4,09
16,00
0,00
Roseto
d. Abruzzi
15,61
10,00
61,82
16,55
0,00
14,29
16,94
0,00
9,68
17,47
10,87
15,85
15,93
7,69
8,89
9,09
2,04
19,29
0,00
23,13
12,80
15,75
8,33
28,00
18,75
17,80
23,81
20,00
11,27
12,50
15,73
8,00
0,00
Teramo
25,44
60,00
1,82
25,08
0,00
19,05
33,41
0,00
24,19
19,52
31,52
27,57
35,40
28,21
61,11
30,30
26,53
37,14
21,05
22,39
25,60
31,62
58,33
22,00
18,75
38,98
23,81
10,00
37,09
16,67
33,62
28,00
100,00
Area
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
19
segue Tab. 8
Ateco
1 cifra
Ateco
2 cifre
4
45
Totale codice 4
5
50
5
51
5
52
5
55
Totale codice 5
6
60
6
61
6
62
6
63
6
64
6
65
6
66
6
67
Totale codice 6
7
70
7
71
7
72
7
73
7
74
Totale codice 7
8
80
8
85
Totale codice 8
9
90
9
91
9
92
9
93
Totale codice 9
X
Totale generale
Bellante
4,55
4,50
3,15
4,02
4,31
3,52
3,97
6,56
0,00
0,00
1,09
6,85
3,20
0,00
1,34
3,72
1,17
2,15
1,66
0,00
2,79
2,09
6,41
1,85
3,76
0,00
0,00
2,98
4,81
3,99
0,00
5,20
Canzano
1,44
1,42
0,83
0,79
0,69
1,44
0,88
2,95
0,00
0,00
0,00
1,37
0,80
0,00
0,00
1,20
0,23
1,08
0,33
0,00
0,53
0,44
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
1,32
0,80
0,92
0,00
1,41
Castellalto
Giulianova
7,59
7,51
6,47
3,41
4,83
4,42
4,63
6,56
0,00
0,00
3,26
9,59
2,40
0,00
2,01
4,26
2,58
3,23
3,31
16,67
3,99
3,48
2,56
1,85
2,15
3,45
0,00
3,97
5,93
5,12
0,00
6,19
12,93
13,23
24,05
19,83
21,24
22,36
21,48
12,79
100,00
0,00
28,26
12,33
17,60
10,00
19,46
17,16
23,42
13,98
16,89
0,00
15,69
17,85
21,79
21,30
21,51
31,03
9,09
28,48
19,71
22,52
0,00
16,94
Morro
d’Oro
4,14
4,10
1,66
1,31
1,46
1,71
1,50
3,61
0,00
0,00
2,17
1,37
2,40
0,00
1,34
2,30
0,47
1,08
1,66
0,00
0,80
0,89
1,28
1,85
1,61
0,00
0,00
1,32
2,56
2,05
14,29
2,89
Nota. X = localizzazioni non attribuibili a singoli comparti per incompletezza delle informazioni.
Mosciano
S. Angelo
6,40
6,37
7,30
9,17
5,74
5,68
6,60
7,21
0,00
0,00
8,70
5,48
5,60
5,00
2,35
5,36
8,20
6,45
6,62
33,33
5,05
6,39
2,56
4,63
3,76
10,34
4,55
5,96
4,33
5,02
28,57
8,03
Notaresco
9,27
9,33
5,14
3,41
3,40
2,43
3,40
7,21
0,00
0,00
2,17
5,48
3,20
5,00
1,34
4,04
2,81
6,45
2,98
0,00
1,06
2,22
2,56
2,78
2,69
6,90
9,09
1,99
3,37
3,17
14,29
5,30
Roseto
d. Abruzzi
18,38
18,26
17,08
20,79
16,49
25,88
19,30
18,03
0,00
0,00
22,83
10,96
13,60
30,00
17,45
17,38
15,22
18,28
17,22
16,67
16,76
16,52
17,95
10,19
13,44
10,34
18,18
22,85
17,63
19,04
0,00
17,77
Teramo
35,29
35,27
34,33
37,29
41,83
32,55
38,25
35,08
0,00
100,00
31,52
46,58
51,20
50,00
54,70
44,59
45,90
47,31
49,34
33,33
53,32
50,13
44,87
55,56
51,08
37,93
59,09
31,13
40,87
38,18
42,86
36,28
Area
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
Fonte. CCIAA Teramo.
20
Tab. 9 – Localizzazioni delle attività produttive nella Val Tordino. Valori percentuali dei comuni (2008)
Ateco
1 cifra
Ateco
2 cifre
0
01
0
02
0
05
Totale codice 0
1
11
1
14
1
15
1
16
1
17
1
18
1
19
Totale codice 1
2
20
2
21
2
22
2
24
2
25
2
26
2
27
2
28
2
29
Totale codice 2
3
30
3
31
3
32
3
33
3
34
3
35
3
36
3
37
Totale codice 3
4
40
4
41
Bellante
Canzano
Castellalto
Giulianova
31,52
0,12
0,00
31,63
0,00
0,00
2,32
0,00
0,81
4,75
0,93
8,81
0,58
0,93
0,00
0,12
0,58
0,81
0,00
2,20
1,04
6,26
0,00
0,23
0,12
0,93
0,00
0,00
0,35
0,00
1,62
0,00
0,00
42,31
0,00
0,00
42,31
0,00
0,00
1,71
0,00
0,43
0,43
1,28
3,85
0,43
0,00
0,00
0,00
0,00
1,28
0,00
1,28
1,71
4,70
0,00
0,43
0,43
0,85
0,00
0,00
0,00
0,00
1,71
0,00
0,00
19,18
0,00
0,00
19,18
0,00
0,10
3,80
0,00
0,29
3,70
1,56
9,44
0,68
1,07
0,88
0,29
0,97
1,27
0,39
2,24
1,85
9,64
0,00
0,49
0,39
0,68
0,49
0,00
1,56
0,49
4,09
0,00
0,00
8,08
0,04
0,64
8,75
0,04
0,14
2,45
0,00
0,43
1,67
0,43
5,16
0,50
0,07
0,36
0,21
0,32
0,60
0,21
1,49
0,71
4,48
0,07
0,32
0,00
0,71
0,00
0,21
0,92
0,18
2,42
0,39
0,00
Morro
d’Oro
39,38
0,00
0,00
39,38
0,00
0,42
2,92
0,00
0,00
1,04
0,00
4,38
0,83
0,00
0,00
0,00
0,21
0,63
0,21
1,67
0,63
4,17
0,00
0,00
0,00
0,83
0,21
0,00
0,21
0,00
1,25
0,00
0,00
Mosciano
S. Angelo
23,95
0,00
0,15
24,10
0,00
0,15
3,75
0,00
0,60
2,18
0,68
7,36
0,68
0,30
0,53
0,38
0,75
1,13
0,15
2,25
1,13
7,28
0,15
0,53
0,23
0,45
0,30
0,08
4,20
0,23
6,16
0,08
0,00
Notaresco
24,46
0,11
0,00
24,57
0,23
0,57
1,71
0,11
1,14
2,62
0,57
6,94
1,71
0,00
0,11
0,57
0,00
0,34
0,23
2,39
0,80
6,14
0,00
0,11
0,11
0,46
0,11
0,00
0,91
0,46
2,16
0,46
0,00
Roseto
d. Abruzzi
13,63
0,03
1,15
14,81
0,00
0,10
2,44
0,00
0,20
1,73
0,34
4,81
0,61
0,10
0,27
0,10
0,03
0,92
0,00
2,10
0,54
4,68
0,03
0,47
0,10
0,71
0,17
0,07
0,81
0,10
2,47
0,07
0,00
Teramo
10,88
0,10
0,02
10,99
0,00
0,07
2,36
0,00
0,25
0,95
0,48
4,10
0,66
0,18
0,91
0,17
0,22
0,86
0,07
1,00
0,53
4,60
0,12
0,18
0,05
0,76
0,08
0,02
1,31
0,07
2,59
0,12
0,03
Area
15,51
0,06
0,33
15,91
0,02
0,13
2,56
0,01
0,37
1,76
0,55
5,40
0,68
0,23
0,54
0,20
0,30
0,84
0,11
1,61
0,75
5,28
0,07
0,30
0,10
0,71
0,13
0,06
1,28
0,14
2,80
0,15
0,01
21
segue Tab. 9
Ateco
Ateco
1 cifra
2 cifre
4
45
Totale codice 4
5
50
5
51
5
52
5
55
Totale codice 5
6
60
6
61
6
62
6
63
6
64
6
65
6
66
6
67
Totale codice 6
7
70
7
71
7
72
7
73
7
74
Totale codice 7
8
80
8
85
Totale codice 8
9
90
9
91
9
92
9
93
Totale codice 9
X
Totale generale
Bellante
12,86
12,86
2,20
5,33
13,67
4,52
25,72
2,32
0,00
0,00
0,12
0,58
0,46
0,00
0,46
3,94
0,58
0,23
0,58
0,00
2,43
3,82
0,58
0,23
0,81
0,00
0,00
1,04
3,48
4,52
0,00
100,00
Canzano
14,96
14,96
2,14
3,85
8,12
6,84
20,94
3,85
0,00
0,00
0,00
0,43
0,43
0,00
0,00
4,70
0,43
0,43
0,43
0,00
1,71
2,99
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
1,71
2,14
3,85
0,00
100,00
Castellalto
Giulianova
18,01
18,01
3,80
3,80
12,85
4,77
25,22
1,95
0,00
0,00
0,29
0,68
0,29
0,00
0,58
3,80
1,07
0,29
0,97
0,10
2,92
5,36
0,19
0,19
0,39
0,10
0,00
1,17
3,60
4,87
0,00
100,00
11,21
11,60
5,16
8,08
20,67
8,82
42,73
1,39
0,04
0,00
0,92
0,32
0,78
0,07
2,06
5,59
3,56
0,46
1,81
0,00
4,20
10,03
0,60
0,82
1,42
0,32
0,07
3,06
4,38
7,83
0,00
100,00
Morro
d’Oro
21,04
21,04
2,08
3,13
8,33
3,96
17,50
2,29
0,00
0,00
0,42
0,21
0,63
0,00
0,83
4,38
0,42
0,21
1,04
0,00
1,25
2,92
0,21
0,42
0,63
0,00
0,00
0,83
3,33
4,17
0,21
100,00
Nota. X = localizzazioni non attribuibili a singoli comparti per incompletezza delle informazioni.
Mosciano
S. Angelo
11,71
11,79
3,30
7,88
11,79
4,73
27,70
1,65
0,00
0,00
0,60
0,30
0,53
0,08
0,53
3,68
2,63
0,45
1,50
0,15
2,85
7,58
0,15
0,38
0,53
0,23
0,08
1,35
2,03
3,68
0,15
100,00
Notaresco
25,71
26,17
3,53
4,44
10,58
3,07
21,62
2,50
0,00
0,00
0,23
0,46
0,46
0,11
0,46
4,21
1,37
0,68
1,02
0,00
0,91
3,98
0,23
0,34
0,57
0,23
0,23
0,68
2,39
3,53
0,11
100,00
Roseto
d. Abruzzi
15,19
15,25
3,49
8,07
15,29
9,73
36,58
1,86
0,00
0,00
0,71
0,27
0,58
0,20
1,76
5,39
2,20
0,58
1,76
0,03
4,27
8,85
0,47
0,37
0,85
0,10
0,14
2,34
3,73
6,31
0,00
100,00
Teramo
14,28
14,43
3,44
7,09
19,00
6,00
35,53
1,78
0,00
0,02
0,48
0,56
1,06
0,17
2,71
6,78
3,26
0,73
2,47
0,03
6,66
13,15
0,58
1,00
1,58
0,18
0,22
1,56
4,24
6,19
0,05
100,00
Area
14,68
14,85
3,63
6,90
16,48
6,68
33,69
1,84
0,01
0,01
0,55
0,44
0,75
0,12
1,80
5,51
2,57
0,56
1,82
0,04
4,53
9,52
0,47
0,65
1,12
0,17
0,13
1,82
3,76
5,89
0,04
100,00
Fonte. CCIAA Teramo.
22
Fig. 2 – Distribuzione delle unità locali per comune. Agricoltura, caccia, silvicoltura (2008)
UL Ateco 0
Valori assoluti
670
GIULIANOVA
335
67
BELLANTE
MOSCIANO SANT'ANGELO
ROSETO DEGLI ABRUZZI
CASTELLALTO
TERAMO
MORRO D'ORO
NOTARESCO
CANZANO
Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.
Fig. 3 – Distribuzione delle unità locali per comune. Estrazione di minerali,
industrie alimentari, tessili, abbigliamento, cuoio e pelli (2008)
UL Ateco 1
Valori assoluti
250
GIULIANOVA
125
25
BELLANTE
MOSCIANO SANT'ANGELO
ROSETO DEGLI ABRUZZI
CASTELLALTO
TERAMO
MORRO D'ORO
NOTARESCO
CANZANO
Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.
23
Fig. 4 – Distribuzione delle unità locali per comune. Industrie del legno e carta,
chimiche, metallurgiche, meccaniche (2008)
UL Ateco 2
Valori assoluti
280
GIULIANOVA
140
28
BELLANTE
MOSCIANO SANT'ANGELO
ROSETO DEGLI ABRUZZI
CASTELLALTO
TERAMO
MORRO D'ORO
NOTARESCO
CANZANO
Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.
Fig. 5 – Distribuzione delle unità locali per comune. Industrie elettromeccaniche, elettroniche,
meccanica di precisione, mezzi di trasporto, altre industrie manifatturiere (2008)
UL Ateco 3
Valori assoluti
160
GIULIANOVA
80
16
BELLANTE
MOSCIANO SANT'ANGELO
ROSETO DEGLI ABRUZZI
CASTELLALTO
TERAMO
MORRO D'ORO
NOTARESCO
CANZANO
Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.
24
Fig. 6 – Distribuzione delle unità locali per comune. Produzione e distribuzione
di energia elettrica, gas e acqua. Costruzioni (2008)
UL Ateco 4
Valori assoluti
870
GIULIANOVA
435
87
BELLANTE
MOSCIANO SANT'ANGELO
ROSETO DEGLI ABRUZZI
CASTELLALTO
TERAMO
MORRO D'ORO
NOTARESCO
CANZANO
Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.
Fig. 7 – Distribuzione delle unità locali per comune. Commercio all’ingrosso e al dettaglio,
riparazioni, servizi ricettivi, ristorazione (2008)
UL Ateco 5
Valori assoluti
2.200
GIULIANOVA
1.100
220
BELLANTE
MOSCIANO SANT'ANGELO
ROSETO DEGLI ABRUZZI
CASTELLALTO
TERAMO
MORRO D'ORO
NOTARESCO
CANZANO
Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.
25
Fig. 8 – Distribuzione delle unità locali per comune. Trasporti e comunicazioni (2008)
UL Ateco 6
Valori assoluti
410
GIULIANOVA
205
41
BELLANTE
MOSCIANO SANT'ANGELO
ROSETO DEGLI ABRUZZI
CASTELLALTO
TERAMO
MORRO D'ORO
NOTARESCO
CANZANO
Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.
Fig. 9 – Distribuzione delle unità locali per comune. Attività immobiliari, noleggio,
informatica, ricerca, servizi alle imprese (2008)
UL Ateco 7
Valori assoluti
800
GIULIANOVA
400
80
BELLANTE
MOSCIANO SANT'ANGELO
ROSETO DEGLI ABRUZZI
CASTELLALTO
TERAMO
MORRO D'ORO
NOTARESCO
CANZANO
Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.
26
Fig. 10 – Distribuzione delle unità locali per comune. Istruzione, sanità (2008)
UL Ateco 8
Valori assoluti
95
GIULIANOVA
47,5
9,5
BELLANTE
MOSCIANO SANT'ANGELO
ROSETO DEGLI ABRUZZI
CASTELLALTO
TERAMO
MORRO D'ORO
NOTARESCO
CANZANO
Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.
Fig. 11 – Distribuzione delle unità locali per comuni. Servizi pubblici, sociali, personali (2008)
UL Ateco 9
Valori assoluti
380
GIULIANOVA
190
38
BELLANTE
MOSCIANO SANT'ANGELO
ROSETO DEGLI ABRUZZI
CASTELLALTO
TERAMO
MORRO D'ORO
NOTARESCO
CANZANO
Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.
27
Fig. 12 – Distribuzione delle unità locali per comuni e settori produttivi (2008)
U L in c o m p le s s o p e r c o m u n e
Valori assoluti
6 .1 0 0
3.050
GIULIANOVA
610
BELLANTE
v__ass_Codice_0
v__ass_Codice_1
v__ass_Codice_2
v__ass_Codice_3
v__ass_Codice_4
v__ass_Codice_5
v__ass_Codice_6
v__ass_Codice_7
v__ass_Codice_8
v__ass_Codice_9
MOSCIANO SANT'ANGELO
ROSETO DEGLI ABRUZZI
CASTELLALTO
TERAMO
MORRO D'ORO
NOTARESCO
CANZANO
Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.
28
1.4. Specializzazioni localizzative
I dati analizzati nel paragrafo precedente hanno formato il quadro produttivo dei comuni
ricadenti nella Valle del Tordino, tuttavia isolato dal contesto. Un primo affinamento dell’analisi,
mediante il calcolo degli indici di specializzazione, mira pertanto ad una valutazione comparativa
con il territorio esterno all’area, allo scopo di misurare la centralità di quest’ultima rispetto alle
singole funzioni produttive.
Nel Rapporto di prima fase di questo Piano, gli indici di specializzazione erano stati
calcolati con riferimento all’intero territorio della regione Abruzzo, privilegiando un orientamento
dell’analisi che collocasse il Piano stesso in una dimensione transcalare più ampia del solo Piano
Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP). Va richiamato, peraltro, che la base-dati era
costituita dal Censimento Istat 2001 e, pertanto, se consentiva comparazioni molto più ampie ed
omogenee all’interno delle attività industriali e di servizi, escludeva viceversa il comparto delle
attività agricole.
In questa seconda fase, strettamente operativa, si è ritenuto preferibile il riferimento al
territorio della sola provincia di Teramo, al fine di ottenere indicazioni maggiormente mirate, non
soltanto di tipo economico sull’efficienza dei comparti produttivi, ma anche di tipo pianificatorio
sulla centralità dell’Area del Tordino rispetto al contesto provinciale, al fine di meglio valutare le
scelte localizzative del Piano d’Area, con riflessi sull’intera circoscrizione amministrativa.
Va rilevato, ancora, che la base-dati CCIAA non consente di calcolare gli indici sul numero
degli addetti ai singoli comparti (così come era avvenuto nella prima fase, su base-dati Istat), bensì
soltanto sul numero delle localizzazioni (unità locali): viene forzatamente meno, pertanto, ogni
possibilità di confronto che non sia meramente indicativa. In più, mentre i dati Istat al 2001
facevano riferimento alla classificazione Ateco 1991, i dati qui utilizzati sono parametrati sulla
successiva classificazione Ateco 2002, che contiene alcune difformità, pur se non estremamente
rilevanti. Per questi motivi, non si è ritenuta vincolante la precisa reiterazione dei comparti
analizzati in quella sede, ma, ai fini cartografici, sono stati selezionati i comparti emergenti
dall’apparato statistico esaminato nel precedente par. 2.1 come significativi dei profili economici
comunali e di area, dal punto di vista sia delle quantità assolute, sia della distribuzione relativa.
Nel calcolo dell’indice sono stati utilizzati ancora i dati aggregati comunali, in quanto i dati
disaggregati a scala intracomunale (di cui al successivo par. 2.3) – oltre ad avere dovuto subire
aggiustamenti e una parziale selezione, per i motivi che verranno ivi esposti – non sarebbero stati
confrontabili con i dati a scala comunale dell’area esterna di riferimento, né trasferibili sulla base
cartografica provinciale per motivi tecnici legati alla mancanza delle necessarie coordinate.
29
Per formare – anche in questo caso – il quadro generale, la tab. 10 riporta, gli indici di
specializzazione1 dei comuni e dell’area della Val Tordino per tutti i comparti rilevati.
Si osserva come, su 54 comparti, l’indice di specializzazione dell’intera area Val Tordino
risulti ≥100 in 33 casi, non tutti peraltro significativi: valga l’esempio dell’Ateco 16 (industria del
tabacco), dove la sola unità localizzata nel comune di Notaresco vi determina un valore dell’indice
pari a 4.535, che si traduce in un valore d’area pari a 236, senza che ciò rappresenti un’attività
significativa.
Ai fini dell’analisi cartografica che segue, si sono pertanto selezionati – come detto sopra – i
comparti più solidi per numero assoluto di localizzazioni e/o più rilevanti sia per specializzazione
consolidata (comparti industriali e di servizi “maturi”), sia per specializzazione emergente, sia per
rilevanza strategica nello scenario di sviluppo che il Piano d’Area mira a definire.
Tenendo conto delle istanze scaturenti dai Forum Tematici di discussione nella prima fase
del Piano, non si è trascurato il settore agricolo (Ateco 01; fig. 13). Pur se il dato relativo alle sole
localizzazioni presenta, in questo caso, limiti ancora più evidenti rispetto ai comparti industriali e
terziari, non fornendo indicazioni sulle caratteristiche colturali, si può osservare che i comuni della
media valle (con l’eccezione di Castellalto) rientrano in un’ampia corona di specializzazione
primaria che circonda il capoluogo, occupando quasi per intero la fascia collinare del territorio
provinciale e risalendo nella fascia montana, in particolare nella Laga (dove, ovviamente, la
specializzazione assume carattere marginale rispetto all’intensità produttiva agricola e l’indicatore
viene enfatizzato dalla debolezza degli altri settori produttivi). Al contrario, nel caso di Canzano e,
soprattutto, Morro d’Oro, i valori più elevati (254 e 238, rispettivamente: v. tab. 10) configurano
vocazioni primarie (agricoltura, allevamento) già in atto e/o da recuperare e intensificare, come pure
in larga parte dei territori di Bellante (186) e Notaresco (142).
Fra gli obiettivi del Piano si delinea una stretta connessione fra il comparto agricolo e quello
dell’industria alimentare (Ateco 15; fig.14), che risulta viceversa estremamente polarizzato su
Mosciano Sant’Angelo e Castellalto (indici di specializzazione pari, rispettivamente, a 151 e 159),
mentre complessivamente despecializzati appaiono proprio i comuni a vocazione agricola, salvo
Morro d’Oro (125).
Dei comparti definiti “maturi”, il più problematico può essere considerato quello
dell’abbigliamento (Ateco 18; fig.15), che ha risentito maggiormente della concorrenza dei Paesi
orientali, europei e non, oltre che della struttura eccessivamente sbilanciata verso il contoterzismo.
Le localizzazioni restano tuttavia consistenti (quasi 300 nell’area del Tordino: v. tab. 7) e le
Calcolati pertanto come segue: (localizzazioni del comparto nel comune o area / localizzazioni del comparto nella
provincia) / (totale localizzazioni. nel comune o area / totale localizzazioni nella provincia) x 100.
1
30
specializzazioni disegnano, con Bellante (indice: 195) e Castellalto (168) una sorta di
protendimento meridionale del distretto vibratiano.
Buone aspettative vengono riposte dagli operatori industriali sul comparto della gomma e
plastica (Ateco 25; fig.16), per il quale, nella Val Tordino, si delinea un polo particolarmente forte,
costituito da Castellalto (indice di specializzazione: 337), Mosciano Sant’Angelo (255) e Bellante
(200).
Al contrario, si presenta diffuso il comparto della lavorazione di prodotti in metallo (Ateco
28; fig. 17), che distribuisce la sua notevole consistenza numerica (circa 270 unità locali) in maniera
tale che gli indici di specializzazione risultino contenuti: da 129 per Castellalto a 114 per Roseto
degli Abruzzi, fra i quali si collocano Notaresco (126), Bellante (122) e Mosciano Sant’Angelo
(121). Si tratta di un comparto tipicamente manifatturiero, che, nella dimensione dell’area,
costituisce un importante sostegno all’economia reale, anche in virtù dell’ampia diversificazione dei
prodotti.
Altrettanto può dirsi dei comparti meccanico (Ateco 29; fig. 18) ed elettromeccanico
(Ateco 31; fig. 19), i quali tuttavia aggiungono caratteri potenzialmente innovativi. La difficoltà di
discriminare i due profili si evidenzia nella distribuzione degli indici di specializzazione, che, per il
primo, vedono sorprendentemente al primo posto Canzano (238)2; seguono Castellalto (211),
Bellante (156) e Mosciano Sant’Angelo (140). Nel secondo, emerge anche Roseto degli Abruzzi
(167, terzo valore a poca distanza dall’indice 183 di Mosciano e dal 173 di Castellalto).
La classica specializzazione di Mosciano Sant’Angelo nell’industria mobiliera emerge
appieno nell’Ateco 36 (fig. 20), con il valore di 312, nonostante il mix statistico con altre industrie
manifatturiere.
Nell’ambito industriale si individua – dunque – un potenziale distretto plurispecializzato
nel tratto mediano della valle, con fulcri in nella stessa Mosciano e in Castellalto, che rafforza
l’ipotesi di un polo logistico nel primo dei due comuni e induce a rivalutarne l’integrazione con
l’autoporto realizzato, ma non attivato, nel secondo.
Il settore terziario, invece, sdoppia la sua polarizzazione fra il capoluogo e la costa, in
corrispondenza con i comuni propriamente urbani, non senza evidenziare talune criticità.
La prima riguarda il commercio all’ingrosso (Ateco 51; fig. 21), che, a scala provinciale,
mostra un allineamento relativamente forte lungo l’asse costiero, tuttavia con i valori più elevati
palesemente influenzati, agli estremi, dal distretto marchigiano (Martinsicuro), cui si associa la
polarità interna alla Val Vibrata (Sant’Egidio), e dall’area metropolitana pescarese (Silvi). Appare
Si tratta, in questo caso, di un tipico “effetto statistico”: su una massa di localizzazioni totali decisamente limitata, una
pur piccola concentrazione di localizzazioni del comparto ne enfatizza l’indice di specializzazione. Ciò non toglie che si
tratti di una indicazione interessante per il comune industrialmente più debole dell’area.
2
31
singolare, invece, che l’asse centrale del territorio, ovvero la Val Tordino, mostri sì valori
relativamente alti (120÷130) nell’area Giulianova-Mosciano Sant’Angelo-Roseto, ma solo di 108
nel capoluogo, mentre tutti i comuni industriali ed agricoli della sponda destra risultano
marcatamente despecializzati.
Sorprende meno il livellamento dei valori nel commercio al dettaglio (Ateco 52; fig. 22), in
quanto anche dall’analisi sul campo (v. oltre) si evidenzia la buona tenuta del dettaglio tradizionale,
mentre il polo principale del dettaglio organizzato è del tutto recente. Inoltre, la natura stessa dei
dati per numero di localizzazioni penalizza la grande distribuzione, che emergerebbe maggiormente
ove si disponesse di dati utilizzabili relativi al numero di addetti. Rilevante, in ogni caso, il valore di
specializzazione espresso da Giulianova (123).
Altro punto debole dell’area Val Tordino sta nei servizi ricettivi (Ateco 55; fig. 23), di cui
gli alberghieri sono ovviamente polarizzati dai comuni turistici costieri, mentre quelli di
ristorazione, certamente più diffusi, non valgono a far emergere specializzazioni significative
nell’interno, con l’eccezione di Canzano. Quest’ultima è tuttavia rilevante nel richiamare attenzione
per l’enogastronomia, all’interno di uno scenario evolutivo dei turismi “plurimi” di qualità.
I servizi di intermediazione monetaria e finanziaria (Ateco 65; fig. 24) trovano nel
capoluogo un polo di radicata tradizione a livello di banche locali, in fase di cauta evoluzione verso
le più moderne strutture del settore. Con un indice di specializzazione pari a 175, Teramo traina
dunque l’intera area, seguita a distanza da Giulianova (126). A scala provinciale, va precisato che
gli altri valori ricadenti nella prima classe (peraltro molto ampia: 130÷264) si devono ascrivere a
preesistenze urbane importanti (Atri), alla presenza di un denso tessuto industriale (Val Vibrata:
Sant’Egidio, Nereto), all’influenza del turismo montano (Pietracamela) e solo in un caso (Valle
Castellana) al presidio territoriale del credito in carenza di altre localizzazioni terziarie.
Fra i servizi innovativi, l’informatica (Ateco 72; fig. 25) esalta il polo di Teramo (indice di
specializzazione: 185) e, nell’ambito provinciale, mostra la sua adattabilità localizzativa alle aree
interne, mentre appare relativamente debole nella fascia costiera (per l’area di Piano: Giulianova,
125; Roseto degli Abruzzi: 124).
Il comparto di ricerca e sviluppo (Ateco 73; fig. 26) è probabilmente quello che risente
maggiormente delle caratteristiche della banca-dati utilizzata: questa infatti, rispetto alla rilevazione
censuaria, tende ad escludere le strutture pubbliche e i servizi internalizzati dalle aziende. Ne
derivano un universo estremamente limitato e valori di specializzazione che non danno ragione dei
progressi documentati nel Rapporto di prima fase (89% degli addetti provinciali e 23% degli addetti
regionali concentrati nell’area Val Tordino, per oltre i 9/10 a Teramo; tasso di crescita del 200% nel
periodo 1991-2001, quasi dieci volte superiore alla media abruzzese).
32
La polarità di Teramo appare invece assoluta per quanto riguarda i servizi alle imprese
(Ateco 74; fig. 27), all’interno dei quali non risulta peraltro possibile – a questo livello di analisi –
distinguere i servizi “rutinari” da quelli innovativi. Non appare tuttavia azzardato – anche in base
alle verifiche effettuate sul campo – ritenere che i primi costituiscano l’ampia maggioranza delle
750 unità locali presenti nell’area (v. tab. 7). Resta questo, pertanto, un punto di attacco
fondamentale per gli interventi del Piano.
33
Tab. 10 - Specializzazione localizzativa nei comuni della Val Tordino (2008)
(Provincia di Teramo = 100)
Ateco
2 cifre
01
02
05
11
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
Bellante
186
67
0
0
0
87
0
93
195
66
74
499
22
0
85
200
74
0
122
156
144
82
96
166
0
0
17
0
Canzano
254
0
0
0
0
55
0
51
16
84
57
0
0
0
0
0
141
0
70
238
0
156
364
158
0
0
0
0
Castellalto
115
0
0
0
68
159
0
45
168
94
63
548
169
0
72
337
125
345
129
211
0
173
242
123
413
0
109
413
Giulianova
47
20
138
686
72
110
0
52
81
31
49
30
73
172
76
119
55
244
82
103
129
86
0
124
0
356
85
117
Morro
d’Oro
238
0
0
0
298
125
0
0
38
0
110
0
0
0
0
74
46
189
90
116
0
0
0
154
181
0
32
0
Mosciano
S. Angelo
139
0
33
0
103
151
0
102
103
38
85
160
100
0
272
255
142
196
121
140
183
183
183
80
250
109
312
125
Notaresco
142
66
0
2268
318
67
4535
131
111
36
205
0
22
0
588
79
49
202
126
123
0
81
94
82
96
0
85
289
Roseto
d. Abruzzi
80
19
187
0
94
99
0
23
70
26
78
44
71
0
99
23
100
30
114
59
42
167
56
109
142
149
60
28
Teramo
63
56
0
0
45
94
0
28
43
36
81
133
182
0
96
84
99
57
59
77
141
75
27
134
55
24
93
55
Area
90
34
59
236
83
105
236
46
78
38
81
133
112
29
127
113
92
121
90
101
103
107
64
123
100
105
97
95
34
35
segue Tab. 10
Ateco
2 cifre
40
41
45
50
51
52
55
60
61
62
63
64
65
66
67
70
71
72
73
74
80
5
90
91
92
93
X
Bellante
0
0
89
71
81
85
66
119
0
0
26
117
77
0
35
25
55
51
0
69
193
47
0
0
43
105
77
Canzano
0
0
116
68
60
51
122
215
0
0
0
89
73
0
0
19
105
32
0
38
0
0
0
0
94
67
27
Castellalto
0
0
118
114
64
85
58
101
0
0
22
139
48
0
44
46
46
72
0
83
33
40
88
0
73
109
92
Giulianova
412
0
74
157
125
134
123
75
0
0
211
56
126
102
144
132
107
125
0
118
173
156
250
114
159
124
108
Morro
d’Oro
0
0
147
72
52
57
49
116
0
0
97
43
106
0
65
18
51
79
0
30
71
88
0
0
46
91
59
Nota. X = localizzazioni non attribuibili a singoli comparti per incompletezza delle informazioni.
Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.
Mosciano
S. Angelo
147
0
81
95
121
77
60
92
0
0
117
60
86
109
39
113
105
104
367
78
49
91
133
0
63
60
93
Notaresco
340
0
181
109
68
71
47
124
0
0
52
93
94
168
35
44
163
67
0
29
76
70
206
0
24
72
74
Roseto
d. Abruzzi
0
0
107
107
129
98
138
102
0
0
152
55
106
297
128
90
112
124
84
117
157
62
91
0
126
110
95
Teramo
64
430
97
105
108
121
81
89
0
0
99
115
175
263
193
130
143
185
121
182
190
203
176
322
87
125
112
Area
124
157
100
111
107
107
92
96
0
0
117
88
127
184
129
102
116
132
88
125
149
130
150
138
97
110
99
36
Fig. 13 – Specializzazione localizzativa dell’agricoltura (Ateco 01 – 2008)
Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.
37
Fig. 14 – Specializzazione localizzativa dell’industria alimentare (Ateco 15 – 2008)
Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.
38
Fig. 15 – Specializzazione localizzativa dell’industria dell’abbigliamento (Ateco 18 – 2008)
Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.
39
Fig. 16 – Specializzazione localizzativa dell’industria della gomma e plastica (Ateco 25 – 2008)
Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.
40
Fig. 17 – Specializzazione localizzativa della lavorazione di prodotti in metallo
(Ateco 28 – 2008)
Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.
41
Fig. 18 – Specializzazione localizzativa dell’industria meccanica (Ateco 29 – 2008)
Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.
42
Fig. 19 – Specializzazione localizzativa dell’industria elettromeccanica (Ateco 31 – 2008)
Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.
43
Fig. 20 – Specializzazione localizzativa dell’industria mobiliera e altre manifatturiere
(Ateco 36 – 2008)
Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.
44
Fig. 21 – Specializzazione localizzativa del commercio all’ingrosso (Ateco 51 – 2008)
Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.
45
Fig. 22 – Specializzazione localizzativa del commercio al dettaglio (Ateco 52 – 2008)
Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.
46
Fig. 23 – Specializzazione localizzativa di alberghi e ristoranti (Ateco 55 – 2008)
Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.
47
Fig. 24 – Specializzazione localizzativa dei servizi di intermediazione monetaria e finanziaria
(Ateco 65 – 2008)
Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.
48
Fig. 25 – Specializzazione localizzativa dei servizi di informatica (Ateco 72 – 2008)
Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.
49
Fig. 26 – Specializzazione localizzativa dei servizi di ricerca e sviluppo (Ateco 73 – 2008)
Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.
50
Fig. 27 – Specializzazione localizzativa dei servizi alle imprese (Ateco 74 – 2008)
Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.
51
2.3.
Baricentri produttivi
L’attività di analisi geografico-economica più impegnativa, all’interno delle elaborazioni
presentate in questo Rapporto, ha riguardato la disaggregazione territoriale delle localizzazioni (in
numero di circa 16.600) a scala intracomunale.
Poiché tale operazione, ove effettuata in forma assolutamente puntuale, avrebbe comportato
una dispersione estrema e, con essa, la sostanziale inefficacia dell’analisi in termini di
individuazione dei baricentri produttivi, si è proceduto a suddividere i singoli spazi comunali in
sub-aree, attribuendo al centro principale di ogni sub-area il complesso delle localizzazioni (unità
locali) ivi ricadenti.
Di fatto, è risultato possibile ubicare circa l’80% delle unità locali (UL), come risulta dal
prospetto seguente, dove:
-
la colonna n.c. riporta il numero di unità locali non conteggiate in quanto ubicate in vie o strade
al di sotto della soglia di 10 unità locali e non riconducibili a località abitate secondo il
Censimento Istat della popolazione al 2001 né designate con toponimi nella cartografia IGM
1:25.000 della serie 25/V;
- la colonna n.u. riporta il numero di unità locali non ubicate per lacune o contraddizioni negli
elementi forniti dalla base informativa.
Comune
Bellante
Canzano
Castellalto
Giulianova
Morro dOro
Mosciano Sant'Angelo
Notaresco
Roseto degli Abruzzi
Teramo
Totale complessivo
Totale UL
863
234
1.027
2.811
480
1.332
879
2.950
6.021
16.597
n.c.
n.u.
1
17
5
13
24
45
228
333
47
19
253
648
68
189
114
392
1.261
2.991
UL ubicate
v.a.
%
816
94,55
214
91,45
757
73,71
2.163
76,95
407
84,79
1.130
84,83
741
84,30
2.513
85,19
4.532
75,27
13.273
79,97
Nelle schede territoriali comunali che seguono sono cartografate le suddivisioni interne
ai singoli territori comunali. Vengono poi elencati le località abitate (Censimento Istat della
popolazione al 2001) incluse nelle aree intracomunali (sub-aree) nonché i riferimenti alla
toponomastica di fonte IGM (tavolette della serie 25/V) per l’intero comune, parimenti ubicati
nella carta. Le tabelle riportano, infine, i dati relativi alle quantità di unità locali per macrosettori
52
(codici Ateco a una cifra: v. par. 2.1) nelle sub-aree, in valori assoluti e percentuali, questi ultimi
riferiti ai totali comunali.
Le due tavole consentono, a loro volta, di formare un quadro di sintesi della distribuzione
dei baricentri produttivi nell’intera area, sia per massa totale delle localizzazioni (tavola 1), sia per
composizione settoriale (tavola 2). I valori sono posizionati in corrispondenza dei centri più
significativi: al termine baricentro va pertanto attribuito un significato non strettamente tecnico,
bensì indicativo delle concentrazioni areali delle attività produttive.
Ciò che interessa, ai fini del Piano, è innanzi tutto misurare la consistenza dei baricentri
ubicati lungo la direttrice della Val Tordino rispetto ai dati aggregati comunali in precedenza
analizzati.
Stante la dominanza – peraltro scontata – dei poli urbani principali (Teramo: 2.937 unità
locali, pari al 50,6% del totale comunale; Giulianova: 1.883, 67%; Roseto degli Abruzzi: 1.610,
54,6%) con marcata connotazione terziaria, si osservano chiaramente due tipi di allineamenti: di
fondovalle e di crinale.
I primi individuano, da nord a sud, le direttrici vallive del Salinello, del Tordino e del
Vomano. Appare subito evidente la complessiva maggiore consistenza delle localizzazioni lungo
il fondovalle del Tordino: San Nicolò (791 unità locali ubicate), Bellante Stazione (379), Villa
Zaccheo-Petricione (163), Mosciano Stazione (511), Colleranesco (244), Cologna Spiaggia (168).
L’industria assume qui un peso importante, anche se, trattandosi di un asse fortemente urbanizzato,
le localizzazioni terziarie risultano notevolmente incidenti, specie a San Nicolò a Tordino, per
probabile effetto di decentramento da Teramo, e a Mosciano, dove nell’area industriale e artigianale
tendono sempre più a localizzarsi servizi alle imprese.
Meno rilevante è l’allineamento lungo il fondovalle del Vomano: Forcella (88 unità locali
ubicate), Castelnuovo Vomano (287), Guardia Vomano (268), Bivio Fontanelle (194), Piane
Vomano (474), dove il profilo produttivo diviene più marcatamente industriale, sia nei comparti
manifatturieri, sia in quello delle costruzioni.
Sostanzialmente irrilevante, infine, l’allineamento lungo il fondovalle del Salinello: Villa
Tassoni (45 unità locali ubicate), Sant’Angelo a Marano (125), Fonte Luca (40), Montone (126),
Marina (30), il cui profilo tende maggiormente alle attività agricole.
Gli allineamenti di crinale risentono in parte della dissimmetria dei versanti, in parte del
conseguente andamento della rete viaria.
A nord (spartiacque Tordino-Salinello), i baricentri più consistenti corrispondono ai
capoluoghi comunali di Bellante (160 unità locali ubicate) e Mosciano Sant’Angelo (423), entrambi
53
gravitanti sul fondovalle del Tordino. Il profilo funzionale è definibile come agricolo-industriale,
con maggiore incidenza del terziario per Mosciano, legata alle funzioni semi-urbane del centro.
A sud (spartiacque Tordino-Vomano), l’area di Castellalto (269 unità locali ubicate)
gravita decisamente sul Tordino; mentre l’area di Notaresco (356), dove lo spartiacque si allontana
sensibilmente, gravita piuttosto sul Vomano. Quest’ultima vede ridursi la componente agricola a
vantaggio dell’industria (soprattutto costruzioni) e del terziario, ancora in dipendenza dal rango
urbano intermedio. Le attività economiche riferite ai baricentri di Canzano (109) e Morro d’Oro
(129) vedono invece la netta prevalenza delle unità locali agricole, carattere comune alla numerosa
serie di baricentri minori individuati lungo entrambi i versanti della Val Tordino, specie il
meridionale, e nelle aree marginali extra-urbane del comune di Teramo.
Pur richiamando i limiti della base-dati utilizzata e gli aggiustamenti di metodo che ne
derivano nella rappresentazione cartografica dei dati, si può concludere che la distribuzione delle
attività produttive nella media e bassa Val Tordino risulta congruente con l’impostazione del Piano
d’Area, in quanto:
-
l’asse urbano-industriale forte si conferma lungo l’asta del fiume Tordino, e in particolare fra
le polarità di Teramo e Giulianova, dove appare da rafforzare la polarità di Colleranesco;
-
il nodo di Mosciano Sant’Angelo si configura come polarità intermedia, ricettiva per
localizzazioni sia manifatturiere che di servizi;
-
la polarità di San Nicolò a Tordino mostra potenzialità di integrazione con il capoluogo, non
solo in termini di decentramento industriale;
-
le altre polarità intermedie appaiono suscettibili di rafforzamento dei rispettivi profili
manifatturieri, nei termini di una distrettualizazione policentrica e di filiera, adeguatamente
sostenuta dall’individuazione di nuove centralità per servizi;
-
la diffusione di attività agricole nelle aree di versante e collinari consolida l’ipotesi di
potenziamento della filiera agro-alimentare, da centrare sul neocostituito distretto di Mosciano
Sant’Angelo.
In una visione più generale degli assetti territoriali a scala provinciale, possono dirsi
nettamente definite le gravitazioni sulla Val Tordino dei comuni di Bellante e Mosciano
Sant’Angelo, nel versante nord, nonché di Castellalto), nel versante sud, pur senza trascurare, nel
territorio di quest’ultimo comune, l’importante agglomerato di Castelnuovo Vomano. Ancora nel
versante sud, i comuni di Notaresco e Morro d’Oro vedono le proprie gravitazioni industriali volte,
invece, alla Val Vomano, mentre le porzioni di territorio volte alla Val Tordino mostrano buone
potenzialità agricole. Resta la posizione interstiziale del comune di Canzano, il cui peso
localizzativo appare, allo stato, debole e di gravitazione incerta.
54
Fra i poli urbani, infine, Roseto degli Abruzzi appare sensibilmente decentrato.
55
Scheda territoriale comunale 1 – Bellante
Spaccio Santomo
0
1
Villa Gatti
2
A
A
Mos_81
Bel_49
Bel_108
Villa de Luca
Villa Tassoni
Sant'Angelo a Marano
B
Case di Pasquale
Colle Montone
Fonte Luca
Spaccio di Pietro
Bel_119
Colle Montone
Colle Troia
Mos_84
Penna
Bel_120
Bel_47
Bellante
Colle Arenario
Case Pilotti
Case Pediconi
Colle Leone
Case Ippoliti
San Gabriele
Casaleno Case Loretone
C
Croce del Fiore
Santa Maria Assunta
Collepietro
D
D
Bel_46
Santa Filomena
Case Traini
Colle Izzano
Bel_42
E
Mos_69
Capoposta
F
Bel_39
Bel_36
Tofo Sant'Eleuterio
Ter_354
Colle Santa Maria-Varano
C
D
Villa Turri
Villa Falchini
Monticelli
H
Bel_107
Sant'Atto
Di Bonaventura
Cordesco
Villa Zaccheo-Petriccione
Ter_73
Ter_248
Ter_345
Ter_292
Ter_250
G
Cas_98
Casemolino
Nepezzano
Colleminuccio
Villa Ardente
Bellante Stazione
San Nicol• a Tordino
Ponzano
Ripattoni
G San Mauro
Chiaretto
L.P. Casemolino
Cas_76
Cas_29 San Lorenzo
Cas_26
Cas_100
Villa Torre
Not_56
A
A: Villa
Tassoni;
B: Sant'Angelo a Marano; C: Casaleno; D: Bellante; E: Capodimonte (rif. IGM
Colleatterrato
Alto
39); F: Colle Izzano; G: Bellante Stazione.
Località abitate, al censimento 2001, incluse nelle aree intracomunali:
A: Penna, Penna Alta, Villa de Luca, Villa Tassoni.
B: Case di Pasquale, Colle Montone, Colle Troia, Sant'Angelo a Marano, Spaccio di Pietro, Spaccio Santomo.
C: Casaleno, Case Pediconi, Case Pilotti, Case Traini, Colle Arenario.
D: Bellante, Case Loretone, Croce del Fiore, San Gabriele.
F: Case Ippoliti, Colle Izzano.
G: Bellante Stazione, Di Bonaventura, Ripattoni, San Mauro, Villa Ardente.
Riferimenti alla toponomastica di fonte IGM (tavolette della serie 25/V):
1 acq.to del ruzzo (idrografia). 2 bellante (sedi - centri). 3 c. adriani (sedi - case isolate). 4 c. baio (sedi - case isolate). 5
c. bizzarri (sedi - case isolate). 6 c. candeloro (sedi - case isolate). 7 c. d'agostino (sedi - case isolate). 8 c. de martinis
(sedi - case isolate). 9 c. de santis (sedi - case isolate). 10 c. dei frati (sedi - case isolate). 11 c. del sordo (sedi - case
isolate). 12 c. di pietro (sedi - case isolate). 13 c. di silvestre (sedi - case isolate). 14 c. gabriele (sedi - case isolate). 15
c. gatti (sedi - case isolate). 16 c. gialluca (sedi - nuclei e simili). 17 c. gialluca (sedi - case isolate). 18 c. gramenzi (sedi
- case isolate). 19 c. iaconi (sedi - case isolate). 20 c. il monte (sedi - case isolate). 21 c. ippoliti (sedi - case isolate). 22
c. melchiorre (sedi - case isolate). 23 c. morosi (sedi - case isolate). 24 c. muzi (sedi - case isolate). 25 c. paolucci (sedi case isolate). 26 c. pilotti (sedi - case isolate). 27 c. rastelli (sedi - case isolate). 28 c. rozzi (sedi - case isolate). 29 c.
rozzi (sedi - case isolate). 30 c. sabatini (sedi - case isolate). 31 c. sabatini (sedi - case isolate). 32 c. scarozzo (sedi case isolate). 33 c. tacchetti (sedi - case isolate). 34 c. tacchetti (sedi - case isolate). 35 c. urbani (sedi - case isolate). 36
c.le izzano (orografia e morfologia). 37 c.le montone (orografia e morfologia). 38 c.se collemoro (sedi - nuclei e simili).
56
segue Scheda territoriale comunale 1 – Bellante
39 capodimonte (area geografica). 40 casaleno (sedi - nuclei e simili). 41 case alte (sedi - nuclei e simili). 42 chiareto
(area geografica). 43 colle cera (orografia e morfologia). 44 colle dei nidi (orografia e morfologia). 45 colle ginestra
(orografia e morfologia). 46 colle moro (orografia e morfologia). 47 colle troia (orografia e morfologia). 48 colle troia
(orografia e morfologia). 49 collerent (area geografica). 50 colonia lupini (sedi - case isolate). 51 conv.to (dir.) (sedi ruderi). 52 f.so cavallo (idrografia). 53 f.so ceco (idrografia). 54 f.so di chiareto (idrografia). 55 f.te a marano
(idrografia - sorgenti). 56 f.te caporale (idrografia - laghi, stagni, paludi). 57 f.te la brecciola (idrografia - sorgenti). 58
forn.ce mingioni (fornaci e stabilimenti). 59 il goscio (idrografia). 60 il monte (area geografica). 61 la madonna (sedi culto). 62 m.o di daniele (fornaci e stabilimenti). 63 m.o gramenzi (sedi - mulini e segherie). 64 mass.a antonietti (sedi case isolate). 65 mass.a barba (sedi - case isolate). 66 mass.a biancucci (sedi - case isolate). 67 mass.a bizzarri (sedi case isolate). 68 mass.a budiani (sedi - case isolate). 69 mass.a caccioni (sedi - case isolate). 70 mass.a caporali (sedi case isolate). 71 mass.a carlone (sedi - case isolate). 72 mass.a ciafardoni (sedi - case isolate). 73 mass.a de berardinis
(sedi - case isolate). 74 mass.a de berardinis (sedi - case isolate). 75 mass.a de berardinis (sedi - case isolate). 76 mass.a
de berardinis (sedi - case isolate). 77 mass.a de silvestri (sedi - case isolate). 78 mass.a d'eugeni (sedi - case isolate). 79
mass.a di biagio (sedi - case isolate). 80 mass.a di germani (sedi - case isolate). 81 mass.a di silvestri (sedi - case
isolate). 82 mass.a felicioni (sedi - case isolate). 83 mass.a ferraioli (sedi - case isolate). 84 mass.a giambattista (sedi case isolate). 85 mass.a giammieri (sedi - case isolate). 86 mass.a iannetti (sedi - nuclei e simili). 87 mass.a ianuari (sedi
- case isolate). 88 mass.a marziali (sedi - case isolate). 89 mass.a melchiorre (sedi - case isolate). 90 mass.a muscella
(sedi - case isolate). 91 mass.a muzi (sedi - case isolate). 92 mass.a nardi (sedi - case isolate). 93 mass.a palma (sedi case isolate). 94 mass.a pilotti (sedi - case isolate). 95 mass.a rozzi (sedi - case isolate). 96 mass.a rozzi (sedi - case
isolate). 97 mass.a rozzi (sedi - case isolate). 98 mass.a ruscitti (sedi - case isolate). 99 mass.a tanzi (sedi - case isolate).
100 mass.a tassoni (sedi - case isolate). 101 mass.a tattoni (sedi - case isolate). 102 mass.a tattoni (sedi - case isolate).
103 mass.a tattoni (sedi - case isolate). 104 parr.a di penna (sedi - culto). 105 penna alta (sedi - nuclei e simili). 106
penna bassa (sedi - nuclei e simili). 107 ripattoni (sedi - centri). 108 s. angelo a marano (area geografica). 109 s. angelo
a marano (sedi - nuclei e simili). 110 s. arcangelo (area geografica). 111 s. arcangelo (area geografica). 112 s. mauro
(sedi - centri). 113 spaccio di pietro (sedi - case isolate). 114 spaccio santomo (sedi - case isolate). 115 staz.e bellante
ripattoni (viabilità, aeroporti, porti ). 116 t. ripattoni (idrografia). 117 v.la rasicci (sedi - nuclei e simili). 118 v.la renzi
(sedi - case isolate). 119 villa de luca (sedi - nuclei e simili). 120 villa tassoni (sedi - nuclei e simili).
Bellante – Localizzazioni per sub-aree (valori assoluti)
Area
A
B
C
D
E
F
G
n.u.
UL
Denominazione
Villa Tassoni
Sant'Angelo a Marano
Casaleno
Bellante
Capodimonte
Colle Izzano
Bellante Stazione
0
17
72
1
48
60
1
69
5
273
1
2
3
2
5
1
19
6
1
35
7
76
1
5
0
7
5
0
34
2
54
1
1
0
3
0
0
9
0
14
4
12
16
1
18
11
2
44
7
111
Codici Ateco
5
6
9
1
19
5
1
0
45
6
11
3
1
0
119
15
17
4
222
34
4
10,8
14,4
0,9
16,2
9,9
1,8
39,6
6,3
100
Codici Ateco
5
6
4,1
2,9
8,6 14,7
0,5
0
20,3 17,6
5
8,8
0,5
0
53,6 44,1
7,7 11,8
100 100
7
8
2
0
0
5
1
0
23
2
33
9
0
0
0
1
0
0
6
0
7
X
0
2
0
8
1
0
25
3
39
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Tot.
45
125
4
160
98
5
379
47
863
Bellante – Localizzazioni per sub-aree (valori percentuali)
Area
A
B
C
D
E
F
G
n.u.
UL
Denominazione
Villa Tassoni
Sant'Angelo a Marano
Casaleno
Bellante
Capodimonte
Colle Izzano
Bellante Stazione
0
6,2
26,4
0,4
17,6
22
0,4
25,3
1,8
100
1
2,6
6,6
1,3
25
7,9
1,3
46,1
9,2
100
2
1,9
9,3
0
13
9,3
0
63
3,7
100
3
7,1
7,1
0
21,4
0
0
64,3
0
100
Nota. X = localizzazioni non attribuibili a singoli comparti per incompletezza delle informazioni.
7
6,1
0
0
15,2
3
0
69,7
6,1
100
8
9
0
0
0
14,3
0
0
85,7
0
100
0
5,1
0
20,5
2,6
0
64,1
7,7
100
X
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Tot.
5,2
14,5
0,5
18,5
11,4
0,6
43,9
5,4
100
57
Scheda territoriale comunale 2 – Canzano
Bel_107
Colle Santa Maria-Varano
D
Villa Turri
Villa Falchini
H
Monticelli
Bellante Stazione
San Nicol• a Tordino
Ponzano
Ter_73
Ter_248
Villa Zaccheo-Petriccione
Ter_345
L.P. Casemolino
Ter_292
Ter_250
Campogrande
Sodere
Piano d'Accio
Ter_59
Colleatterrato Alto
A
Castellalto
Ter_347
Ter_310
Cas_57
Cas_93
Cas_88
Guzzano
Cas_61
Can_9
Cas_60
Ter_265
Cas_25
Feudo Alto
Valle Canzano
Ter_288
San Gervasio
Colli
Ter_266
Poggio Cono
Santa Lucia
B
B
O
Villa Pasqualone
Cas_86
Can_40
Poggio San Vittorino
Cas_87
Cas_31
Secciola
Ter_77
Cas_29 San Lorenzo
Cas_26
A
Cas_76
G
Teramo
Ter_95
Cas_98
Casemolino
Nepezzano
Colleminuccio
Can_35
Ter_99
Ter_87
Can_37
Castelbasso
Canzano
P
C
Ter_160
Feudo Basso
Cas_54
Santa Lucia
Can_34
Sardinara
Cas_78
Can_30
Can_32
Caprafico
Can_31
Can_8
Can_23
Can_4
Can_20
Ter_76
D
Forcella
Can_29
Maciera
Can_7
Piano di Corte
Villa Vomano
Ter_261
Ter_259
Cas_53
Castelnuovo Vomano
D
Cas_34
Castelnuovo Vomano Ovest
Castelnuovo Vomano Est
Cas_85 Cas_91
A: Sodere; B: Valle Canzano; C: Canzano; D: Maciera.
Località abitate, al censimento 2001, incluse nelle aree intracomunali:
A: Sodere.
B: Colli, Valle Canzano.
C: Canzano, Santa Lucia.
D: Maciera, Piano di Corte.
Riferimenti alla toponomastica di fonte IGM (tavolette della serie 25/V):
1 borea di valle (area geografica). 2 c. costanzi (sedi - case isolate). 3 c. forti (sedi - case isolate). 4 c.le cinghiale
(orografia e morfologia). 5 c.le turri (orografia e morfologia). 6 canzano (sedi - centri). 7 casale (area geografica). 8
colle di corte (orografia e morfologia). 9 colli (area geografica). 10 croce di valle (sedi - case isolate). 11 f.so dell'acqua
santa (idrografia). 12 f.so delle noci (idrografia). 13 f.so s. stefano (idrografia). 14 f.te acquaviva (pozzo in genere). 15
f.te antica (idrografia - sorgenti). 16 f.te cupa (idrografia - sorgenti). 17 f.te dota (pozzo in genere). 18 f.te rano
(idrografia - sorgenti). 19 fonte (area geografica). 20 gerenzano (area geografica). 21 la ricciolina (sedi - case isolate).
22 m.o s. giacomo (fornaci e stabilimenti). 23 macera (area geografica). 24 mad.na del perdono (sedi - culto). 25 mass.a
cerulli (sedi - case isolate). 26 mass.a gariulante (sedi - case isolate). 27 mass.a guerrieri (sedi - case isolate). 28 mass.a
puglia (sedi - case isolate). 29 piano di corte (area geografica). 30 pluvicciano (area geografica). 31 s. lucia (sedi culto). 32 s. maria (sedi - culto). 33 s. maria (sedi - culto). 34 s. martino (sedi - nuclei e simili). 35 s. pietro (sedi culto). 36 s. salvatore (sedi - culto). 37 s. stefano (area geografica). 38 s.s. 150 (viabilità, aeroporti, porti ). 39 salcone
(area geografica). 40 sodera (area geografica). 41 v.la spinozzi (sedi - case isolate). 42 valle canzano (sedi - centri). 43
valli (area geografica). 44 viscini (area geografica).
58
segue Scheda territoriale comunale 2 – Canzano
Canzano – Localizzazioni per sub-aree (valori assoluti)
Area
A
B
C
D
n.c
n.u.
UL
Denominazione
Sodere
Valle Canzano
Canzano
Maciera
0
9
15
53
20
0
2
99
1
2
3
0
3
1
0
2
9
2
0
0
6
1
2
11
5
0
21
5
0
4
35
Codici Ateco
5
6
4
0
7
2
23
4
9
4
0
0
6
1
49
11
4
14,3
0
60
14,3
0
11,4
100
Codici Ateco
5
6
8,2
0
14,3 18,2
46,9 36,4
18,4 36,4
0
0
12,2
9,1
100 100
3
4
1
0
0
2
0
1
4
7
8
3
0
2
1
0
1
7
9
X
0
0
0
0
0
0
0
3
2
3
1
0
0
9
0
0
0
0
0
0
0
9
33,3
22,2
33,3
11,1
0
0
100
0
0
0
0
0
0
0
Tot.
30
26
109
49
1
19
234
0
0
0
0
0
0
0
Tot.
12,8
11,1
46,6
20,9
0,4
8,1
100
Canzano – Localizzazioni per sub-aree (valori percentuali)
Area
A
B
C
D
n.c
n.u.
UL
Denominazione
Sodere
Valle Canzano
Canzano
Maciera
0
9,1
15,2
53,5
20,2
0
2
100
1
33,3
0
33,3
11,1
0
22,2
100
2
18,2
0
0
54,5
9,1
18,2
100
3
25
0
0
50
0
25
100
Nota. X = localizzazioni non attribuibili a singoli comparti per incompletezza delle informazioni.
7
42,9
0
28,6
14,3
0
14,3
100
8
X
59
Scheda territoriale comunale 3 – Castellalto
Chiaretto
D
G
Villa Falchini
H
Di Bonaventura
Bellante Stazione
San Nicol• a Tordino
Ter_250
A
Campogrande
Santa Lucia
B
B
Ter_310
Poggio Cono
San Gervasio
Not_105
Not_45
Cas_88
Guzzano
Cas_61
Can_9
Can_35
Ter_87
Can_37
C
Can_30
D
Forcella
Can_29
Maciera
Can_7
Piano di Corte
Villa Vomano
Ter_261
Ter_259
C
Cas_53
Guardia Vomano
Not_82
Not_55
Castelnuovo Vomano
Can_4
Can_20
Ter_76
Not_94
Magnanella
Not_106
Colleluccio
Can_23
Not_69
Not_50
Can_31
Can_8
Can_32
Caprafico
Not_77
Not_46
Castelbasso
Feudo Basso
Cas_54
Santa Lucia
Can_34
Capracchia
Cas_78
Canzano
P
Not_108
Cupo-Casarino
Cas_25
Feudo Alto
Valle Canzano
C
Not_99
Cas_60
Ter_265
B
Vallevignale
Cas_57
Cas_93
Colli
Ter_266
Not_52
Sant'Andrea-Caporipe
Castellalto
Secciola
O
Villa Pasqualone
Cas_86
Can_40
Poggio San Vittorino
Santa Croce
Cas_87
Cas_31
A
Not_56
Villa Torre
Cas_29 San Lorenzo
Cas_26
Cas_76
Sodere
Cordesco
Cas_100
Cas_98
Casemolino
L.P. Casemolino
Ter_292
Notaresco Stazione
Selva Piana
Cordesco
Villa Zaccheo-Petriccione
Ter_73
Piano d'Accio
Ter_59
Villa Ardente
Bel_107
Sant'Atto
Villa Turri
E
Ripattoni
San Mauro
Pianura Vomano
D
Cas_39
Cas_34
Not_101
Castelnuovo Vomano Ovest
Castelnuovo Vomano Est
Casabianca
Cas_85 Cas_91
A: Villa Zaccheo-Petriccione; B: Castellalto; C: Castelbasso; D: Castelnuovo Vomano.
Località abitate, al censimento 2001, incluse nelle aree intracomunali:
A: Campogrande, Casemolino, Cordesco, L.P. Casemolino, San Lorenzo, Villa Torre, Villa Zaccheo-Petriccione.
B: Castellalto, Feudo Alto, Guzzano, San Gervasio, Santa Lucia, Villa Pasqualone.
C: Castelbasso, Feudo Basso.
D: Castelnuovo Vomano, Castelnuovo Vomano Est, Castelnuovo Vomano Ovest.
Riferimenti alla toponomastica di fonte IGM (tavolette della serie 25/V):
1 c. ciccoloni (sedi - case isolate). 2 c. crisanti (sedi - case isolate). 3 c. d'emilio (sedi - case isolate). 4 c. dentini (sedi case isolate). 5 c. d'eugenio (sedi - case isolate). 6 c. di gregorio (sedi - case isolate). 7 c. di lodovico (sedi - case
isolate). 8 c. di mattia (sedi - case isolate). 9 c. ferroni (sedi - case isolate). 10 c. forti (sedi - case isolate). 11 c. forti
(sedi - case isolate). 12 c. forti (sedi - case isolate). 13 c. mancini (sedi - case isolate). 14 c. micheletti (sedi - case
isolate). 15 c. piccioni (sedi - case isolate). 16 c. prosperi (sedi - case isolate). 17 c. puliti (sedi - case isolate). 18 c. s.
michele (sedi - case isolate). 19 c. treccurilla (sedi - case isolate). 20 c. zacchei (sedi - nuclei e simili). 21 c.le coccu
(orografia e morfologia). 22 c.le degli zingari (orografia e morfologia). 23 c.le della penna (orografia e morfologia). 24
c.le della penna (orografia e morfologia). 25 c.le di giorgio (orografia e morfologia). 26 c.le traveduto (orografia e
morfologia). 27 c.se c.le traveduto (sedi - nuclei e simili). 28 c.se campilio (sedi - case isolate). 29 c.se mulini (sedi nuclei e simili). 30 c.se pinciaie (sedi - case isolate). 31 campo grande (area geografica). 32 castelbasso (sedi - centri).
33 castellalto (sedi - centri). 34 castelnuovo al vomano (sedi - centri). 35 colli di giorgio (orografia e morfologia). 36 f.
tordino (idrografia). 37 f. vomano (idrografia). 38 f.so cesa (idrografia). 39 f.so cupo (idrografia). 40 f.so della fonte
60
segue Scheda territoriale comunale 3 –Castellalto
(idrografia). 41 f.so della fonte (idrografia). 42 f.so dell'acqua salata (idrografia). 43 f.so delle paludi (idrografia). 44
f.so delle paludi (idrografia). 45 f.so di cordesco (idrografia). 46 f.so grande (idrografia). 47 f.so magliano (idrografia).
48 f.so magliano (idrografia). 49 f.te cupa (idrografia - sorgenti). 50 f.te cupo (idrografia - sorgenti). 51 f.te isa
(idrografia - sorgenti). 52 f.te pretella (idrografia - sorgenti). 53 f.te trocco (idrografia). 54 feudo (area geografica). 55
feudo (area geografica). 56 fonte trocco (area geografica). 57 fontiana (idrografia - sorgenti). 58 forcatarola (sedi - case
isolate). 59 fosso cupo (area geografica). 60 guzzano- inf.e (sedi - nuclei e simili). 61 guzzano- sup.e (sedi - nuclei e
simili). 62 la torre (area geografica). 63 le ripe (area geografica). 64 le ripe (area geografica). 65 m.o di giovannantonio
(fornaci e stabilimenti). 66 m.o michetti (fornaci e stabilimenti). 67 mad.na degli angeli (sedi - culto). 68 mass.a aceti
(sedi - case isolate). 69 mass.a capanna (sedi - case isolate). 70 mass.a d'agostino (sedi - case isolate). 71 mass.a di
marco (sedi - case isolate). 72 mass.a di saverio (sedi - case isolate). 73 mass.a manucci (sedi - case isolate). 74 mass.a
pompa (sedi - case isolate). 75 mass.a zancocchia (sedi - case isolate). 76 montecchia (area geografica). 77 montepietro
(sedi - case isolate). 78 mulano (area geografica). 79 pianella (area geografica). 80 pianovilla (area geografica). 81
pianvilla (area geografica). 82 pozzali (area geografica). 83 rena (area geografica). 84 rio canale (idrografia). 85 s.
cipriano (sedi - nuclei e simili). 86 s. gervasio (sedi - nuclei e simili). 87 s. lorenzo (area geografica). 88 s. lucia (area
geografica). 89 s. lucia (sedi - nuclei e simili). 90 s. pasquale (sedi - nuclei e simili). 91 s.s. 150 (viabilità, aeroporti,
porti ). 92 v.la cerulli (sedi - case isolate). 93 v.la gramenzi (sedi - case isolate). 94 v.la palombaia (sedi - case isolate).
95 villa cecco (sedi - case isolate). 96 villa della monaca (sedi - nuclei e simili). 97 villa pasqualone (sedi - nuclei e
simili). 98 villa petriccione (sedi - nuclei e simili). 99 villa torre (sedi - nuclei e simili). 100 zaccheo (area geografica).
101 zaccheo (sedi - nuclei e simili).
Castellalto – Localizzazioni per sub-aree (valori assoluti)
Area
A
B
C
D
n.c.
n.u.
UL
Denominazione
Villa ZaccheoPetriccione
Castellalto
Castelbasso
Castelnuovo Vomano
Codici Ateco
5
6
7
0
1
2
3
4
8
9
X
Tot.
41
22
29
13
20
24
8
4
0
2
0
163
76
14
25
1
40
197
20
0
22
3
30
97
22
7
23
1
17
99
6
1
12
4
6
42
50
11
48
1
55
185
56
5
116
4
54
259
4
0
14
1
12
39
20
0
10
0
21
55
1
0
2
0
1
4
14
0
15
2
17
50
0
0
0
0
0
0
269
38
287
17
253
1027
7
8
9
X
Tot.
Castellalto – Localizzazioni per sub-aree (valori percentuali)
Area
A
B
C
D
n.c.
n.u.
UL
Denominazione
Villa ZaccheoPetriccione
Castellalto
Castelbasso
Castelnuovo Vomano
3
4
Codici Ateco
5
6
0
1
2
20,8
22,7
29,3
31
10,8
9,3
20,5
7,3
0
4
0
15,9
38,6
7,1
12,7
0,5
20,3
100
20,6
0
22,7
3,1
30,9
100
22,2
7,1
23,2
1
17,2
100
14,3
2,4
28,6
9,5
14,3
100
27
5,9
25,9
0,5
29,7
100
21,6
1,9
44,8
1,5
20,8
100
10,3
0
35,9
2,6
30,8
100
36,4
0
18,2
0
38,2
100
25
0
50
0
25
100
28
0
30
4
34
100
0
0
0
0
0
0
26,2
3,7
27,9
1,7
24,6
100
Nota. X = localizzazioni non attribuibili a singoli comparti per incompletezza delle informazioni.
61
Scheda territoriale comunale 4 – Giulianova
Artigianale Marina
Villa Gatti
Maggi
B
A
Mos_50
Marina I
Mos_75
Montone
Mos_51
Mos_81
C
Marina II
Colle Imperatore
Colle Santa Maria
Fonte Luca
Giulianova
Colledoro
Giu_76
Mos_84
Mosciano Sant'Angelo
Colle Leone
A
Case di Trento
B
Santa Maria Assunta
D
Convento Zoccolanti
Lug_77
Mos_77
Santa Filomena
Mos_69
Cologna Spiaggia
Capoposta
Zona Industriale di Colleranesco
Ripoli
Artigianale Ripoli
B
Colleranesco
Mos_111
E
C
Ros_88
Mosciano Stazione
Mulinetto
Mos_106
Di Bonaventura
Mos_113
Notaresco Stazione
Selva Piana
Area Produttiva Mosciano
M os_37
Ros_90
Coste Lanciano
Villa MaisŠ
Case Muzi
Ros_87
A
Colle Vraddo
Cupo Biancucci
Bonaduce
Mazzocco
Cas_100
Villa Torre
Ros_4
Cordesco
Grasciano
Not_56
Cologna Paese
Ros_60
A
C
Ros_92
A: Giulianova; B: Case di Trento; C: Colleranesco.
Località abitate, al censimento 2001, incluse nelle aree intracomunali:
A: Colledoro, Giulianova.
B: Case di Trento.
C: Case Muzi, Colleranesco, Zona Industriale di Colleranesco.
Riferimenti alla toponomastica di fonte IGM (tavolette della serie 25/V):
1 annunziata (area geografica). 2 belfieri (area geografica). 3 brecciolla (area geografica). 4 c. bernardi (sedi - case
isolate). 5 c. biondi (sedi - case isolate). 6 c. campanara (sedi - case isolate). 7 c. caprioni (sedi - case isolate). 8 c.
cardelli (sedi - case isolate). 9 c. cardilli (sedi - case isolate). 10 c. cenzone (sedi - case isolate). 11 c. cerulli (sedi - case
isolate). 12 c. cerulli (sedi - case isolate). 13 c. cianella (sedi - case isolate). 14 c. coticchia (sedi - case isolate). 15 c.
crocefisso (sedi - case isolate). 16 c. d'angelo (sedi - case isolate). 17 c. de matteis (sedi - case isolate). 18 c. del sordo
(sedi - case isolate). 19 c. d'ilio (sedi - case isolate). 20 c. falcione (sedi - case isolate). 21 c. goldini (sedi - case isolate).
22 c. lenzo (sedi - case isolate). 23 c. maggi (sedi - case isolate). 24 c. mastrilli (sedi - nuclei e simili). 25 c. mastrilli
(sedi - case isolate). 26 c. mastrilli (sedi - case isolate). 27 c. meo (sedi - case isolate). 28 c. meo (sedi - case isolate). 29
c. migliorisi (sedi - case isolate). 30 c. muzi (sedi - case isolate). 31 c. parere (sedi - nuclei e simili). 32 c. parere (sedi case isolate). 33 c. pignelli (sedi - case isolate). 34 c. ronchi (sedi - case isolate). 35 c. santarelli (sedi - case isolate). 36
c. traversa moruzzi (sedi - nuclei e simili). 37 c.le s. tommaso (orografia e morfologia). 38 c.se paoloni (sedi - nuclei e
simili). 39 c.se piercecchi (sedi - nuclei e simili). 40 c.se pozzo di riccio (sedi - nuclei e simili). 41 campetto (area
geografica). 42 campocellette (area geografica). 43 case di trento (area geografica). 44 castorano (area geografica). 45
cerulli (area geografica). 46 colledoro (area geografica). 47 colleranesco (sedi - centri). 48 colonia i.n.a.m. (sedi - case
isolate). 49 f. tordino (idrografia). 50 f. tordino (idrografia). 51 f.so belfiori (idrografia). 52 f.so case di trento
(idrografia). 53 f.so mustacchio (idrografia). 54 f.so mustaccio (idrografia). 55 f.so mustaccio (idrografia). 56 f.so
62
segue Scheda territoriale comunale 4 – Giulianova
paduni (idrografia). 57 f.so trifoni (idrografia). 58 fornace serafini (fornaci e stabilimenti). 59 frant.o ferrone (fornaci e
stabilimenti). 60 giulianova (sedi - centri). 61 giulianova (sedi - centri). 62 giulianova (sedi - centri). 63 la torre (sedi case isolate). 64 l'eternita (sedi - culto). 65 m.o matteucci (sedi - mulini e segherie). 66 mad.na dello splendore (sedi culto). 67 mass.a campanara (sedi - case isolate). 68 mass.a giandomenico (sedi - case isolate). 69 mass.a trifoni (sedi nuclei e simili). 70 mass.a trifoni (sedi - nuclei e simili). 71 mass.a trifoni (sedi - case isolate). 72 molino (sedi - mulini
e segherie). 73 paduni (area geografica). 74 pozzo di riccio (area geografica). 75 s. nicola (area geografica). 76 s.s. 16
(viabilità, aeroporti, porti ). 77 s.s. 80 (viabilità, aeroporti, porti ). 78 salinello (area geografica). 79 v.la brigiotti (sedi case isolate). 80 v.la castorani (sedi - case isolate). 81 v.la cerulli (sedi - case isolate). 82 v.la cerulli (sedi - case isolate).
83 v.la ferroni (sedi - case isolate). 84 vill.o cerulli - irelli (sedi - case isolate). 85 villa giafardone (sedi - case isolate).
86 villa volpe (area geografica).
Giulianova – Localizzazioni per sub-aree (valori assoluti)
Area
A
B
C
n.u.
UL
Denominazione
Giulianova
Case di Trento
Colleranesco
0
101
16
48
81
246
1
81
2
33
29
145
2
71
0
34
21
126
3
42
0
10
16
68
4
169
8
35
114
326
Codici Ateco
5
6
917 117
8
0
52
10
224
30
1.201 157
7
185
2
14
81
282
8
32
0
0
8
40
9
168
0
8
44
220
X
0
0
0
0
0
Tot.
1.883
36
244
648
2.811
Codici Ateco
5
6
7
76,4 74,5 65,6
0,7
0
0,7
4,3
6,4
5
18,7 19,1 28,7
100 100 100
8
80
0
0
20,0
100
9
76,4
0
3,6
20,0
100
X
0
0
0
0
0
Tot.
67,0
1,3
8,7
23,1
100
Giulianova – Localizzazioni per sub-aree (valori percentuali)
Area
A
B
C
n.u.
UL
Denominazione
Giulianova
Case di Trento
Colleranesco
0
41,1
6,5
19,5
32,9
100
1
55,9
1,4
22,8
20,0
100
2
56,3
0
27
16,7
100
3
61,8
0
14,7
23,5
100
4
51,8
2,5
10,7
35
100
Nota. X = localizzazioni non attribuibili a singoli comparti per incompletezza delle informazioni.
63
Scheda territoriale comunale 5 – Morro d’Oro
Di Bonaventura
Area Produttiva Mosciano
Mos_37
Selva Piana
Cordesco
Villa Zaccheo-Petriccione
A
Notaresco Stazione
Bonaduce
Mazzocco
Cordesco
Cas_100
Cologna Paese
Grasciano
Not_56
Villa Torre
Case Razzano
Sant'Andrea-Caporipe
B
B
Case Romani
Not_110
Contrada Colle San Pietr0
Mor_25
Mor_22
Periferia
Not_45
Case di Pasquale
C
Sant'Antonio
Not_108
Cupo-Casarino
Capracchia
Not_77
Notaresco
Not_69
Not_71
Not_50
Cas_78
Not_46
Guardia Vomano Via Vomano
Not_82
Not_55
D
Castelnuovo Vomano
Pianura Vomano
Colle Verde
Contrada Fonte Doti
Mor_30
Case de' Cesari
Mor_69
Zona Industriale Propezzano
Piana degli Ulivi
Spinaci
Casal Thaulero
C
Colleluccio
Montepagano
Santa Caterina
Contrada Cancrini
Piano Cesare
Not_94
D
Torrenera
Morro d'Oro Case Sacchetti
Contrada Acquasanta
Magnanella
Not_106
C
Belsito
Colle del Sole
Case di Bonaventura
Piano Cecchino
Not_96
Not_105
Not_99
Centovie
Ros_59
Not_52
Vallevignale
Tanesi
Mor_6
Mor_27
Ros_92
Ros_104
Capo le Coste
A
Villa Pasqualone
C
Ros_60
A
Santa Croce
Santa Lucia
Cupo Biancucci
Colle Vraddo
Pagliare Vecchia San Giovanni
Case Cavicchi
Mor_63
Mor_31
Santa Lucia
Mor_26
Palazzese
F
Piane Vomano
Pagliare
Case Merluzzo
Mor_58
Bivio Fontanelle
D
Mor_64
Cas_39
Cas_34
Not_101
Castelnuovo Vomano Ovest
Castelnuovo Vomano Est
Not_103
Casabianca
Cas_85 Cas_91
A: Capo le Coste; B: Morro d'Oro; C: Case de' Cesari; D: Bivio Fontanelle.
Località abitate, al censimento 2001, incluse nelle aree intracomunali:
A: Capo le Coste, Case Razzano.
B: Case di Bonaventura, Case di Pasquale, Case Romani, Case Sacchetti, Contrada Acquasanta, Contrada Cancrini,
Contrada Colle San Pietro, Morro d'Oro, Periferia, Piano Cecchino, Torrenera.
C: Case Cavicchi, Case de' Cesari, Contrada Fonte Doti, Pagliare Vecchia, Piano Cesare.
D: Bivio Fontanelle, Case Merluzzo, Pagliare, Zona Industriale Propezzano.
Riferimenti alla toponomastica di fonte IGM (tavolette della serie 25/V):
1 c. baldati (sedi - case isolate). 2 c. barbieri (sedi - case isolate). 3 c. caproletti (sedi - case isolate). 4 c. cermignani
(sedi - nuclei e simili). 5 c. cerulli (sedi - nuclei e simili). 6 c. di bonaventura (sedi - nuclei e simili). 7 c. di bonaventura
(sedi - nuclei e simili). 8 c. di marco (sedi - case isolate). 9 c. donnini (sedi - case isolate). 10 c. grande (sedi - case
isolate). 11 c. marenotta (sedi - case isolate). 12 c. osmi (sedi - case isolate). 13 c. paris (sedi - case isolate). 14 c. paris
(sedi - case isolate). 15 c. savini (sedi - case isolate). 16 c. savini (sedi - case isolate). 17 c. savini (sedi - case isolate).
18 c. savini (sedi - case isolate). 19 c. seghini (sedi - case isolate). 20 c. terranera (sedi - case isolate). 21 c.le cavaliere
(orografia e morfologia). 22 c.le croce (orografia e morfologia). 23 c.le crocetta (orografia e morfologia). 24 c.le
misticone (orografia e morfologia). 25 c.le s. pietro (orografia e morfologia). 26 c.se cavicchio (sedi - nuclei e simili).
27 capo le coste (area geografica). 28 cappignetti (area geografica). 29 collacchione (area geografica). 30 colle di mezzo
(orografia e morfologia). 31 conv.to propezzano (sedi - culto). 32 costa del gallo (area geografica). 33 f. vomano
(idrografia). 34 f. vomano (idrografia). 35 f.so acqua salata (idrografia). 36 f.so cavaliere (idrografia). 37 f.so crocifossa
(idrografia). 38 f.so di morro (idrografia). 39 f.so pagliare (idrografia). 40 f.so pagliare (idrografia). 41 f.so s. antonio
(idrografia). 42 f.so s. antonio (idrografia). 43 f.so sanguinetto (idrografia). 44 f.te cancrine (idrografia - sorgenti). 45
f.te crocifossa (idrografia - sorgenti). 46 f.te dama (idrografia - sorgenti). 47 f.te dei frati (idrografia - sorgenti). 48 f.te
doti (idrografia - sorgenti). 49 f.te la torre (idrografia - sorgenti). 50 f.te pagliare (idrografia - sorgenti). 51 f.te pellicce
64
segue Scheda territoriale comunale 5 – Morro d’Oro
(idrografia - sorgenti). 52 m.o s. maria (fornaci e stabilimenti). 53 mad.na delle grazie (sedi - culto). 54 mass.a
marziano (sedi - case isolate). 55 mass.a molino grande (sedi - case isolate). 56 mass.a s. lucia (sedi - case isolate). 57
morro d'oro (sedi - centri). 58 p.te murato (viabilità, aeroporti, porti ). 59 p.te s. antonio (viabilità, aeroporti, porti ). 60
pagliare (area geografica). 61 piano cecchino (area geografica). 62 piano cecchino (area geografica). 63 piano cesari
(area geografica). 64 piano vomano (area geografica). 65 piano vomano (area geografica). 66 s. antonio (area
geografica). 67 s.s. 150 (viabilità, aeroporti, porti ). 68 sorbo (area geografica). 69 trapannara (area geografica). 70 v.la
piano cecchino (sedi - case isolate). 71 valviano (area geografica).
Morro d'Oro – Localizzazioni per sub-aree (valori assoluti)
Area
A
B
C
D
n.c.
n.u.
UL
Denominazione
Capo le Coste
Morro d'Oro
Case de' Cesari
Bivio Fontanelle
0
7
79
40
52
3
8
189
1
2
0
8
2
8
0
3
21
0
2
4
12
0
2
20
3
4
0
0
1
5
0
0
6
0
20
11
38
2
30
101
Codici Ateco
5
6
1
0
13
4
8
6
47
7
0
0
15
4
84
21
7
0
1
2
9
0
2
14
8
0
0
1
2
0
0
3
9
0
2
0
14
0
4
20
X
0
0
1
0
0
0
1
7
8
9
X
0
7,1
14,3
64,3
0
14,3
100
0
0
33,3
66,7
0
0
100
0
10
0
70
0
20
100
0
0
100
0
0
0
100
Tot.
8
129
76
194
5
68
480
Morro d'Oro – Localizzazioni per sub-aree (valori percentuali)
Area
A
B
C
D
n.c.
n.u.
UL
Denominazione
Capo le Coste
Morro d'Oro
Case de' Cesari
Bivio Fontanelle
0
3,7
41,8
21,2
27,5
1,6
4,2
100
1
2
3
4
0
38,1
9,5
38,1
0
14,3
100
0
10
20
60
0
10
100
0
0
16,7
83,3
0
0
100
0
19,8
10,9
37,6
2
29,7
100
Codici Ateco
5
6
1,2
0
15,5
19
9,5 28,6
56 33,3
0
0
17,9
19
100 100
Nota. X = localizzazioni non attribuibili a singoli comparti per incompletezza delle informazioni.
Tot.
1,7
26,9
15,8
40,4
1
14,2
100
65
Scheda territoriale comunale 6 – Mosciano Sant’Angelo
Artigianale Marina
Spaccio Santomo
Villa Gatti
Maggi
B
Sant'Angelo a Marano
B
Case di Pasquale
Mos_81
Bel_108
Mos_50
Colle Montone
Colle Imperatore
Colle Santa Maria
Fonte Luca
Spaccio di Pietro
Colledoro
Colle Montone
Colle Troia
Bel_47
D
Convento Zoccolanti
Bel_46
Mos_77
Santa Filomena
Colle Izzano
B
Santa Maria Assunta
Collepietro
D
A
Case di Trento
Mosciano Sant'Angelo
Colle Leone
Case Ippoliti
Giu_76
Mos_84
Croce del Fiore
San Gabriele
Marina I
Mos_75
Montone
Mos_51
A
Bel_49
C
Marina II
Mos_69
Capoposta
Zona Industriale di Colleranesco
Ripoli
Artigianale Ripoli
F
Colleranesco
Bel_36
G
E
Ripattoni
San Mauro
Mos_111
Bel_107
Mulinetto
Villa Ardente
Mos_106
Di Bonaventura
Bellante Stazione
Cordesco
Villa Zaccheo-Petriccione
Cas_98
Casemolino
L.P. Casemolino
Cas_29 San Lorenzo
Cas_26
A
C
Mosciano Stazione
Cas_100
Villa Torre
Coste Lanciano
Villa MaisŠ
Mos_113
Case Muzi
Notaresco Stazione
Selva Piana
Area Produttiva Mosciano
Mos_37
A
Colle Vraddo
Cupo Biancucci
Bonaduce
Cordesco
Grasciano
Not_56
Santa Croce
Cologna Paese
Ros_60
A
Ros_104
Capo le Coste
A
Case Razzano
Tanesi
A: Fonte Luca; B: Montone; C: Marina I; D: Mosciano Sant'Angelo; E: Mosciano Stazione.
Località abitate, al censimento 2001, incluse nelle aree intracomunali:
A: Colle Montone, Fonte Luca.
B: Colle Imperatore, Colle Santa Maria, Maggi, Montone.
C: Artigianale Marina, Marina I, Marina II.
D: Capoposta, Colle Leone, Collepietro, Convento Zoccolanti, Mosciano Sant'Angelo, Santa Filomena, Santa Maria
Assunta.
E: Area Produttiva Mosciano, Artigianale Ripoli, Mosciano Stazione, Mulinetto , Notaresco Stazione, Ripoli, Selva
Piana.
Riferimenti alla toponomastica di fonte IGM (tavolette della serie 25/V):
1 c. bonaduce (sedi - case isolate). 2 c. bonaluce (sedi - case isolate). 3 c. cadaleda (sedi - case isolate). 4 c. cardelli
(sedi - case isolate). 5 c. cicullini (sedi - case isolate). 6 c. crocetti (sedi - case isolate). 7 c. d'angelo (sedi - case isolate).
8 c. de annibalis (sedi - nuclei e simili). 9 c. de benedictis (sedi - case isolate). 10 c. de benedictis (sedi - case isolate).
11 c. de benedictis (sedi - case isolate). 12 c. de rospis (sedi - case isolate). 13 c. de victoris (sedi - case isolate). 14 c. de
victoris (sedi - case isolate). 15 c. del vescovo (sedi - case isolate). 16 c. di giannuario (sedi - case isolate). 17 c. faraone
(sedi - case isolate). 18 c. faraone (sedi - case isolate). 19 c. forti (sedi - case isolate). 20 c. iacovone (sedi - case isolate).
21 c. lanciaprimi (sedi - case isolate). 22 c. lupinetti (sedi - case isolate). 23 c. maiorani (sedi - case isolate). 24 c.
marangoni (sedi - case isolate). 25 c. mezzoprete (sedi - case isolate). 26 c. nocelli (sedi - case isolate). 27 c. palandrini
(sedi - case isolate). 28 c. parasi (sedi - case isolate). 29 c. patella (sedi - case isolate). 30 c. pigliacampo (sedi - case
isolate). 31 c. ranalli (sedi - case isolate). 32 c. ripani (sedi - case isolate). 33 c. ruffino (sedi - case isolate). 34 c.
sabatini (sedi - case isolate). 35 c. sabatini (sedi - case isolate). 36 c. sabatini (sedi - case isolate). 37 c. salette (sedi -
66
segue Scheda territoriale comunale 6 – Mosciano Sant’Angelo
case isolate). 38 c. savini (sedi - case isolate). 39 c. savini (sedi - case isolate). 40 c. savini (sedi - case isolate). 41 c.
savini (sedi - case isolate). 42 c. savini (sedi - case isolate). 43 c. savini (sedi - case isolate). 44 c. savini (sedi - case
isolate). 45 c. sbarrini (sedi - case isolate). 46 c. sciarroli (sedi - case isolate). 47 c. taraschi (sedi - case isolate). 48 c.
tattoni (sedi - case isolate). 49 c. veroni (sedi - case isolate). 50 c.le cacio (orografia e morfologia). 51 c.le cerreto
(orografia e morfologia). 52 c.le crisanti (orografia e morfologia). 53 c.le imperatore (orografia e morfologia). 54 c.le
nasone (orografia e morfologia). 55 c.le pizzuto (orografia e morfologia). 56 c.le s. filomena (orografia e morfologia).
57 c.le s. maria (orografia e morfologia). 58 c.se campanara (sedi - nuclei e simili). 59 c.se costa del monte (sedi nuclei e simili). 60 c.se di egidio (sedi - nuclei e simili). 61 c.se fidanza (sedi - nuclei e simili). 62 c.se pompizi (sedi nuclei e simili). 63 c.se quaresima (sedi - nuclei e simili). 64 c.se rovano (sedi - nuclei e simili). 65 c.se s. giovanni (sedi
- nuclei e simili). 66 c.se toscano (sedi - nuclei e simili). 67 c.se veroni (sedi - nuclei e simili). 68 c.se zecchini (sedi nuclei e simili). 69 capoposto (area geografica). 70 cim.ro di mosciano (sedi - culto). 71 colle della pietra (orografia e
morfologia). 72 colle forchetta (orografia e morfologia). 73 collegio ventillii (sedi - case isolate). 74 collepietro (sedi centri). 75 contrada maggi (area geografica). 76 contrada veroni (area geografica). 77 conv.to zoccolanti (sedi - culto).
78 f. salinello (idrografia). 79 f.so di f.te galliano (idrografia). 80 f.so f.te luca (idrografia). 81 f.so grande (idrografia).
82 f.so pozzo di riccio (idrografia). 83 f.te galliano (idrografia - sorgenti). 84 f.te luca (idrografia). 85 fatt.a s. pietro
(sedi - case isolate). 86 fatt.a savini (sedi - nuclei e simili). 87 forn.ce crisanti (fornaci e stabilimenti). 88 frant.o core
(sedi - case isolate). 89 il casone (sedi - case isolate). 90 la croce (sedi - case isolate). 91 la fontana (idrografia sorgenti). 92 la selva alta (area geografica). 93 la selva dei colli (area geografica). 94 m.o roscoli (fornaci e
stabilimenti). 95 mass.a de laurentis (sedi - case isolate). 96 mass.a del seminario (sedi - case isolate). 97 mass.a iobbi
(sedi - case isolate). 98 mass.a massi (sedi - case isolate). 99 mass.a sabatini (sedi - case isolate). 100 mass.a tattoni
(sedi - case isolate). 101 mass.a valle (sedi - case isolate). 102 montone (sedi - centri). 103 mosciano s. angelo (sedi centri). 104 p.te scorticalasino (viabilità, aeroporti, porti ). 105 ripoli (area geografica). 106 rovano (area geografica).
107 s. angelo (sedi - case isolate). 108 s. anna (sedi - culto). 109 s. filomena (sedi - nuclei e simili). 110 s. giovanni (sedi
- culto). 111 s. maria dell'arco (area geografica). 112 s.s. del gran sasso d'italia (viabilità, aeroporti, porti ). 113 staz.e di
mosciano (viabilità, aeroporti, porti ). 114 staz.e di notaresco (viabilità, aeroporti, porti ). 115 t. rovano (idrografia). 116
tavoliere a borea (area geografica). 117 v.la maggi (sedi - case isolate). 118 v.la savini (sedi - case isolate). 119 v.le della
fonte (idrografia). 120 v.no parere (sedi - case isolate). 121 valle della pietra (idrografia). 122 villa palombieri (sedi case isolate).
Mosciano Sant'Angelo – Localizzazioni per sub-aree (valori assoluti)
Codici Ateco
Area
Denominazione
0
1
2
3
4
5
6
A
Fonte Luca
30
2
0
0
6
2
0
B
Montone
61
3
3
4
17
24
3
C
Marina I
3
4
6
2
4
7
1
D
Mosciano Sant'Angelo
109
20
17
15
55 131
11
E
Mosciano Stazione
67
46
63
46
46 160
22
n.c.
2
0
1
3
3
3
1
n.u.
49
23
7
12
26
42
11
UL
321
98
97
82 157 369
49
7
0
7
2
31
51
0
10
101
Mosciano Sant'Angelo – Localizzazioni per sub-aree (valori percentuali)
Codici Ateco
Area
Denominazione
0
1
2
3
4
5
6
7
A
Fonte Luca
9,3
2
0
0
3,8
0,5
0
0
B
Montone
19
3,1
3,1
4,9 10,8
6,5
6,1
6,9
C
Marina I
0,9
4,1
6,2
2,4
2,5
1,9
2
2
D
Mosciano Sant'Angelo
34 20,4 17,5 18,3
35 35,5 22,4 30,7
E
Mosciano Stazione
20,9 46,9 64,9 56,1 29,3 43,4 44,9 50,5
n.c.
0,6
0
1
3,7
1,9
0,8
2
0
n.u.
15,3 23,5
7,2 14,6 16,6 11,4 22,4
9,9
UL
100 100 100 100 100 100 100 100
Nota. X = localizzazioni non attribuibili a singoli comparti per incompletezza delle informazioni.
8
9
X
0
0
0
7
0
0
0
7
0
4
1
26
9
0
9
49
0
0
0
1
1
0
0
2
8
9
X
0
0
0
100
0
0
0
100
0
8,2
2
53,1
18,4
0
18,4
100
0
0
0
50,0
50,0
0
0
100
Tot.
40
126
30
423
511
13
189
1332
Tot.
3,0
9,5
2,3
31,8
38,4
1,0
14,2
100
67
Scheda territoriale comunale 7 – Notaresco
G
Mos_111
E
Ripattoni
San Mauro
Mulinetto
Villa Ardente
Bel_107
Mos_106
Di Bonaventura
A
Cas_76
Campogrande
Capo le Coste
A
Villa Pasqualone
Not_52
Cas_86
Sant'Andrea-Caporipe
Castellalto
Santa Lucia
San Gervasio
B
Vallevignale
Case di Pasquale
C
Not_99
Capracchia
Not_77
Not_46
C
D
Maciera
Can_29
Piano di Corte
Cas_53
Can_7
C
Mor_69
Guardia Vomano Via Vomano
Not_82
Not_55
Contrada Fonte Doti
Mor_30
Case de' Cesari
Piano Cesare
Case Cavicchi
Mor_63
Mor_31
Zona Industriale Propezzano
Castelnuovo Vomano
Can_4
Not_71
Not_94
Colleluccio
Can_20
Not_69
Morro d'Oro Case Sacchetti
Contrada Acquasanta
Magnanella
Not_106
Can_31
Can_23
Notaresco
Not_50
Cas_78
Castelbasso
Feudo Basso
Cas_54
Sant'Antonio
Not_108
Cupo-Casarino
Cas_25
Feudo Alto
B
Contrada Colle San Pietr0
Mor_25
Mor_22
Periferia
Not_45
Cas_60
Can_8
Case Romani
Not_110
Cas_88
Guzzano
Cas_61
Can_30
Case di Bonaventura
Piano Cecchino
Not_96
Not_105
Cas_57
Cas_93
Case Razzano
Mor_6
Mor_27
Cas_31
Santa Lucia
A
Santa Croce
Cas_87
B
Cologna Paese
Grasciano
Not_56
Villa Torre
Cas_29 San Lorenzo
Cas_26
A
Colle Vraddo
Cordesco
Cas_100
Cas_98
Casemolino
Case Muzi
Area Produttiva Mosciano
Mos_37
Selva Piana
Cordesco
Villa Zaccheo-Petriccione
Mos_113
Notaresco Stazione
Bellante Stazione
L.P. Casemolino
C
Mosciano Stazione
Mor_26
Case Merluzzo
D
Mor_58
Bivio Fontanelle
Pianura Vomano
D
Cas_39
Cas_34
Not_101
Castelnuovo Vomano Ovest
Castelnuovo Vomano Est
Cas_85
Not_103
Casabianca
Cas_91
A: Santa Croce; B: Vallevignale; C: Notaresco; D: Guardia Vomano.
Località abitate, al censimento 2001, incluse nelle aree intracomunali:
A: Cordesco, Grasciano, Santa Croce.
B: Sant'Andrea-Caporipe, Vallevignale.
C: Capracchia, Cupo-Casarino, Notaresco, Sant'Antonio.
D: Casabianca, Colleluccio, Guardia Vomano, Magnanella, Pianura Vomano, Via Vomano.
Riferimenti alla toponomastica di fonte IGM (tavolette della serie 25/V):
1 c. alessandroni (sedi - case isolate). 2 c. amorotti (sedi - case isolate). 3 c. belvedere (sedi - case isolate). 4 c.
boccabella (sedi - case isolate). 5 c. boccabella (sedi - case isolate). 6 c. bonaduce (sedi - case isolate). 7 c. castorani
(sedi - case isolate). 8 c. censoni (sedi - case isolate). 9 c. censoni (sedi - case isolate). 10 c. de alba (sedi - case isolate).
11 c. de santis (sedi - case isolate). 12 c. de santis (sedi - case isolate). 13 c. de santis (sedi - case isolate). 14 c. de santis
(sedi - case isolate). 15 c. di blasio (sedi - case isolate). 16 c. di donato (sedi - case isolate). 17 c. di stanislao (sedi - case
isolate). 18 c. forcella (sedi - case isolate). 19 c. forcella (sedi - case isolate). 20 c. forcella (sedi - case isolate). 21 c.
forcella (sedi - case isolate). 22 c. forcella (sedi - case isolate). 23 c. forcella (sedi - case isolate). 24 c. franceschi (sedi case isolate). 25 c. marziani (sedi - case isolate). 26 c. nicodemi (sedi - case isolate). 27 c. pellecchia (sedi - case
isolate). 28 c. pica (sedi - case isolate). 29 c. rampa (sedi - case isolate). 30 c. savini (sedi - case isolate). 31 c. savini
(sedi - case isolate). 32 c. savini (sedi - case isolate). 33 c. savini (sedi - case isolate). 34 c. sbraccia (sedi - case isolate).
35 c. sciarroni (sedi - case isolate). 36 c. taraschi (sedi - case isolate). 37 c. taraschi (sedi - case isolate). 38 c. temperini
(sedi - case isolate). 39 c. zanni (sedi - case isolate). 40 c.le giardino (orografia e morfologia). 41 c.le montarone
68
segue Scheda territoriale comunale 7 – Notaresco
(orografia e morfologia). 42 c.le pelato (orografia e morfologia). 43 c.le venia (orografia e morfologia). 44 c.se giorgini
(sedi - nuclei e simili). 45 capo di ripa (area geografica). 46 capracchia (sedi - nuclei e simili). 47 caprioni (sedi - case
isolate). 48 cas.o de albertiis (sedi - case isolate). 49 casa bianca (sedi - nuclei e simili). 50 casarino (sedi - nuclei e
simili). 51 casette (sedi - case isolate). 52 cavallo morto (area geografica). 53 colle delle casette (orografia e
morfologia). 54 colle marino (orografia e morfologia). 55 colleluccio (area geografica). 56 cordesco (sedi - nuclei e
simili). 57 croce vecchia (area geografica). 58 f.so cavone (idrografia). 59 f.so cupo (idrografia). 60 f.so di grasciano
(idrografia). 61 f.so maiorano (idrografia). 62 f.so saggio (idrografia). 63 f.so saggio (idrografia). 64 f.te moretti
(idrografia - sorgenti). 65 f.te pozzo (idrografia - sorgenti). 66 f.te s. andrea (idrografia - sorgenti). 67 f.te veniglia
(idrografia - sorgenti). 68 f.te zolfo (idrografia - sorgenti). 69 gallo (area geografica). 70 giammarino (area geografica).
71 giardino (area geografica). 72 giardino (area geografica). 73 grasciano (sedi - nuclei e simili). 74 guardia vomano
(sedi - centri). 75 il casone (sedi - case isolate). 76 la collina (area geografica). 77 la crocetta (sedi - culto). 78 la torretta
(sedi - case isolate). 79 le torri (sedi - case isolate). 80 l'irgine (area geografica). 81 m.o sabatini (fornaci e stabilimenti).
82 magnanella (area geografica). 83 mass.a branella (sedi - nuclei e simili). 84 mass.a cicchetti (sedi - nuclei e simili).
85 mass.a di liberatore (sedi - case isolate). 86 mass.a paris (sedi - case isolate). 87 molinello (sedi - nuclei e simili). 88
notaresco (sedi - centri). 89 piagge (area geografica). 90 pianacci (area geografica). 91 pod.e casarino (sedi - case
isolate). 92 pod.e magliorano (sedi - case isolate). 93 pod.e s. gabriele (sedi - case isolate). 94 pozzo (area geografica).
95 pozzo (area geografica). 96 s. andrea (sedi - culto). 97 s. clemente (sedi - nuclei e simili). 98 s. clemente (sedi - case
isolate). 99 s. lucia (area geografica). 100 s.s. della valle del vomano (viabilità, aeroporti, porti ). 101 salarotta (area
geografica). 102 santa croce (area geografica). 103 selvetta (area geografica). 104 selvetta (sedi - nuclei e simili). 105
sorg.te saggio (idrografia - sorgenti). 106 tascione (area geografica). 107 torrio (sedi - nuclei e simili). 108 vallevignale
(area geografica). 109 vallevignale (sedi - nuclei e simili). 110 veniglia (area geografica). 111 veniglia (area geografica).
112 vigne (area geografica). 113 villa scapoli (sedi - nuclei e simili). 114 villa scarpone (sedi - nuclei e simili).
Notaresco – Localizzazioni per sub-aree (valori assoluti)
Area
A
B
C
D
n.c.
n.u.
UL
Denominazione
Santa Croce
Vallevignale
Notaresco
Guardia Vomano
0
50
18
53
67
6
22
216
1
2
3
2
2
20
30
2
5
61
3
2
15
28
1
5
54
1
1
8
6
0
3
19
4
16
9
116
42
3
44
230
Codici Ateco
5
6
3
1
2
2
90
12
71
14
9
0
15
8
190
37
7
4
0
18
6
2
5
35
8
9
0
0
3
0
0
2
5
X
1
0
20
4
1
5
31
0
0
1
0
0
0
1
9
3,2
0
64,5
12,9
3,2
16,1
100
X
Tot.
81
36
356
268
24
114
879
Notaresco – Localizzazioni per sub-aree (valori percentuali)
Area
A
B
C
D
n.c.
n.u.
UL
Denominazione
Santa Croce
Vallevignale
Notaresco
Guardia Vomano
0
23,1
8,3
24,5
31,0
2,8
10,2
100
1
3,3
3,3
32,8
49,2
3,3
8,2
100
2
5,6
3,7
27,8
51,9
1,9
9,3
100
3
5,3
5,3
42,1
31,6
0
15,8
100
4
7
3,9
50,4
18,3
1,3
19,1
100
Codici Ateco
5
6
1,6
2,7
1,1
5,4
47,4 32,4
37,4 37,8
4,7
0
7,9 21,6
100 100
Nota. X = localizzazioni non attribuibili a singoli comparti per incompletezza delle informazioni.
7
11,4
0
51,4
17,1
5,7
14,3
100
8
0
0
60
0
0
40,0
100
0
0
100
0
0
0
100
Tot.
9,2
4,1
40,5
30,5
2,7
13,0
100
69
Scheda territoriale comunale 8 – Roseto degli Abruzzi
Convento Zoccolanti
Lug_77
Mos_77
Cologna Spiaggia
Zona Industriale di Colleranesco
Ripoli
Artigianale Ripoli
B
Colleranesco
Mos_111
C
Ros_88
Mosciano Stazione
Mulinetto
Mos_106
Mos_113
Case Muzi
Ros_87
A
Notaresco Stazione
Area Produttiva Mosciano
Mos_37
Ros_90
Coste Lanciano
Villa MaisŠ
Cupo Biancucci
Colle Vraddo
Bonaduce
Mazzocco
Ros_4
Cologna Paese
Grasciano
C
Ros_60
A
Ros_92
Ros_104
Capo le Coste
A
Case Razzano
Tanesi
Centovie
Mor_6
Mor_27
Belsito
Ros_59
Sant'Andrea-Caporipe
Not_96
B
Case Romani
Not_110
Periferia
Contrada Colle San Pietr0
Mor_25
Mor_22
Case di Pasquale
Sant'Antonio
Notaresco
Not_69
Not_71
Roseto degli Abruzzi
Colle del Sole
Case di Bonaventura
Piano Cecchino
D
Torrenera
E
Piana Grande
Montepagano
Giardino
Santa Caterina
Contrada Cancrini
Piana degli Ulivi
Spinaci
Morro d'Oro Case Sacchetti
Casal Thaulero
Contrada Acquasanta
Mor_30
Case de' Cesari
Piano Cesare
Colle Verde
Contrada Fonte Doti
Ros_69
Pagliare Vecchia San Giovanni
Palazzese
C
Mor_69
Zona Industriale Propezzano
Guardia Vomano Via Vomano
D
Case Cavicchi
Mor_63
Mor_31
Santa Lucia
Mor_26
F
Piane Vomano
Molino San Antimo
Pagliare
Case Merluzzo
Mor_58
Bivio Fontanelle
D
Mor_64
Not_103
A: Colle Vraddo; B: Cologna Spiaggia; C: Cologna Paese; D: Montepagano; E: Roseto degli
Abruzzi; F: Piane Vomano.
Località abitate, al censimento 2001, incluse nelle aree intracomunali:
A: Colle Vraddo, Coste Lanciano, Villa Maisè.
B: Cologna Spiaggia.
C: Bonaduce, Cologna Paese, Cupo Biancucci, Mazzocco.
D: Centovie, Colle del Sole, Montepagano, Santa Caterina, Tanesi.
E: Belsito, Giardino, Molino San Antimo, Piana degli Ulivi, Piana Grande, Roseto degli Abruzzi.
F: Casal Thaulero, Colle Verde, Palazzese, Piane Vomano, San Giovanni, Santa Lucia, Spinaci.
Riferimenti alla toponomastica di fonte IGM (tavolette della serie 25/V):
1 accolle (area geografica). 2 bonaduce (area geografica). 3 bonofizi (area geografica). 4 borsacchio (area geografica). 5
c. bagattiera (sedi - case isolate). 6 c. bonaduce (sedi - case isolate). 7 c. cardelli (sedi - nuclei e simili). 8 c. cardelli
(sedi - case isolate). 9 c. castelli (sedi - nuclei e simili). 10 c. castelli (sedi - case isolate). 11 c. castelli (sedi - case
isolate). 12 c. d'andrea (sedi - case isolate). 13 c. del sordo (sedi - case isolate). 14 c. felice (sedi - case isolate). 15 c.
gasbarrone (sedi - nuclei e simili). 16 c. mataloni (sedi - case isolate). 17 c. mazzarosa (sedi - case isolate). 18 c.
mazzarosa (sedi - case isolate). 19 c. possenti (sedi - case isolate). 20 c. profico (sedi - case isolate). 21 c. ranalli (sedi -
70
segue Scheda territoriale comunale 8 – Roseto degli Abruzzi
case isolate). 22 c. rossini (sedi - case isolate). 23 c. ruscitti (sedi - case isolate). 24 c. savini (sedi - case isolate). 25 c.
trifone (sedi - case isolate). 26 campo a mare (area geografica). 27 campo a mare (area geografica). 28 canale (sedi nuclei e simili). 29 cardinale (area geografica). 30 cardinale (area geografica). 31 casaccia (sedi - case isolate). 32 casal
thaulero (sedi - nuclei e simili). 33 casale (area geografica). 34 case bruciate (area geografica). 35 centovie (area
geografica). 36 colle d'ascenzo (orografia e morfologia). 37 colle della corte (orografia e morfologia). 38 colle della
corte (orografia e morfologia). 39 colle quatrino (orografia e morfologia). 40 cologna (sedi - centri). 41 cologna
spiaggia (sedi - centri). 42 cortino (area geografica). 43 costa lanciano (area geografica). 44 costa lanciano (area
geografica). 45 f.so canale (idrografia). 46 f.so canale (idrografia). 47 f.so corno (idrografia). 48 f.so della macciotta
(idrografia). 49 f.so giardini (idrografia). 50 f.so pagliare (idrografia). 51 f.so s. martino (idrografia). 52 f.so spinace
(idrografia). 53 fonte dell'olmo (area geografica). 54 fonte vecchia (area geografica). 55 forcina (area geografica). 56
fornace branella (fornaci e stabilimenti). 57 fornace catarra (fornaci e stabilimenti). 58 fornace diodoro (fornaci e
stabilimenti). 59 frischio (area geografica). 60 giammartino (sedi - nuclei e simili). 61 giardini (area geografica). 62 m.o
massimi (fornaci e stabilimenti). 63 marina (area geografica). 64 mass.a de nigris (sedi - case isolate). 65 mass.a
marcozzi (sedi - case isolate). 66 mass.a silenzi (sedi - case isolate). 67 mazzarosa (area geografica). 68 mazzocco (area
geografica). 69 molino s. antimo (area geografica). 70 montepagano (sedi - centri). 71 ospedale (area geografica). 72
p.te vomano (viabilità, aeroporti, porti ). 73 padune (area geografica). 74 pagliare (area geografica). 75 piano di costa
lanciano (area geografica). 76 piano grande (area geografica). 77 piano tordino (area geografica). 78 roseto degli
abruzzi (sedi - centri). 79 roseto degli abruzzi (sedi - centri). 80 s. anna (sedi - culto). 81 s. antonio (sedi - culto). 82 s.
caterina (area geografica). 83 s. giovanni (area geografica). 84 s. lucia (area geografica). 85 s. lucia (sedi - nuclei e
simili). 86 s. marco (area geografica). 87 s. martino (area geografica). 88 s. salvatore (area geografica). 89 s. stefano
(area geografica). 90 s.s. adriatica (viabilità, aeroporti, porti ). 91 s.s. della v. del vomano (viabilità, aeroporti, porti ). 92
solagne (area geografica). 93 spinace (area geografica). 94 t. borsacchio (idrografia). 95 tanesi (area geografica). 96
tanesi (area geografica). 97 tesoro (area geografica). 98 villa clemente (sedi - case isolate). 99 villa maioli (area
geografica). 100 villa maise (sedi - case isolate). 101 villa mazzarosa (sedi - case isolate). 102 villa patrizi (sedi - case
isolate). 103 villa rossi (sedi - case isolate). 104 volpe (area geografica). 105 voltarrosto (area geografica). 106
voltarrosto (area geografica).
Roseto degli Abruzzi – Localizzazioni per sub-aree (valori assoluti)
Area
Denominazione
8
9
0
9
0
8
181
33
6
24
261
1
1
0
1
14
2
0
6
25
0
4
5
2
146
16
0
13
186
X
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Tot.
46
168
85
130
1.610
474
45
392
2.950
Roseto degli Abruzzi – Localizzazioni per sub-aree (valori percentuali)
Codici Ateco
Area
Denominazione
0
1
2
3
4
5
6
7
A
Colle Vraddo
8,5
0,7
1,4
0,0
0,7
0,2
0,0
0,0
B
Cologna Spiaggia
10,3
9,2
9,4
1,4
7,6
4,3
1,3
3,4
C
Cologna Paese
7,3
1,4
1,4
0,0
7,1
1,0
0,6
0,0
D
Montepagano
11,4 12,7
1,4
4,1
2,7
2,4
5,0
3,1
E
Roseto degli Abruzzi
25,4 40,1 37,7 43,8 43,3 65,8 70,4 69,3
F
Piane Vomano
23,1 20,4 33,3 31,5 17,1 12,1 10,1 12,6
n.c.
1,6
0,0
2,2
4,1
3,3
1,0
0,0
2,3
n.u.
12,4 15,5 13,0 15,1 18,2 13,2 12,6
9,2
UL
100 100 100 100 100 100 100 100
8
4,0
4,0
0,0
4,0
56,0
8,0
0,0
24,0
100
9
0,0
2,2
2,7
1,1
78,5
8,6
0,0
7,0
100
X
0
0
0
0
0
0
0
0
_0
Tot.
1,6
5,7
2,9
4,4
54,6
16,1
1,5
13,3
100
A
B
C
D
E
F
n.c.
n.u.
UL
Colle Vraddo
Cologna Spiaggia
Cologna Paese
Montepagano
Roseto degli Abruzzi
Piane Vomano
0
37
45
32
50
111
101
7
54
437
1
2
1
13
2
18
57
29
0
22
142
2
13
2
2
52
46
3
18
138
3
0
1
0
3
32
23
3
11
73
4
Codici Ateco
5
6
2
0
46
2
11
1
26
8
710 112
131
16
11
0
142
20
1.079 159
3
34
32
12
195
77
15
82
450
Nota. X = localizzazioni non attribuibili a singoli comparti per incompletezza delle informazioni.
7
71
Scheda territoriale comunale 9 – Teramo
B
Villa de Luca
A
Villa Tassoni
Penna
Bel_120
Bel_119
Colle Montone
Spaccio di Pietro
Colle Montone
Colle Troia
Croce del Fiore
BellanteBel_47
Case Ippoliti
San Gabriele
Case Loretone
Casaleno
Colle Arenario
C
Collepietro
Case Pilotti
D
Bel_46
Case PediconiCase Traini
Colle Izzano
Bel_42 E
Tofo Sant'Eleuterio
Bel_39
F
Bel_36
Ripattoni
San Mauro
Chiaretto
G
Villa Ardente
Ter_354
Sant'Atto
Villa Turri
Colle
Santa
Maria-Varano
D
Collicelli
Villa
Falchini
Roiano
San Pietro Ad Lacum
Bellante Stazione
Garrano Alto
Monticelli
San Nicol• a Tordino
Ponzano
Villa Zaccheo-Petriccione
Sciusciano
Garrano Basso
Ter_345
Galeotti
Cas_98
Villa Gesso
Nepezzano
Casemolino
L.P. Casemolino
Colleminuccio
Magnanella Ter_344 Rupo
San
Lorenzo
Cas_29
Cannelli
Ter_250
A
Cas_26
Putignano
Ter_74 Ter_96
Campogrande
Sodere
Ter_187
Piano
d'Accio
Viola
Cas_31
Villa Pasqualone
Colleatterrato Alto
Ter_269
Ter_59
A
Cas_86
Ter_333
Castellalto
Santa Lucia
San
Secciola
Ter_263
B Gervasio
Ter_95
B
Castagneto
Cas_93 Cas_57
Guzzano Cas_88
Poggio San Vittorino
Colli
Cas_61
Teramo Ter_346
Cas_60
Ter_77 Poggio Cono
Cas_25
Feudo Alto
Valle Canzano
Ter_288
C
B
H
A
G
E
0
1
km
F
O
2
Villa Stangheri
Villa Romita
Cavuccio
Tordinia-Villa Ripa
Ter_81
Valle
I San Giovanni
Ter_262
Ter_334
Ter_335
L
Rocciano
Frondarola
M
N
Ter_99
Ter_353
Sardinara
Ter_62
Miano
Ter_246
Can_37 Can_30
Castelbasso
Canzano
Feudo Basso
Cas_54
Ter_160
C
Santa Lucia
Can_34Can_8
Cas_53
Castelnuovo Vomano
Can_4
Caprafico
Can_20
D
Maciera
D
Forcella
Can_29 Can_7
Cas_34
Piano Castelnuovo
di Corte
Vomano Ovest
Castelnuovo
Vomano Es
Cas_85
Cas_91
Villa Vomano Ter_259
P
Spiano
Rapino
Casette di Spiano
Casette
Ter_270
A: Magnanella; B: Villa Gesso; C: Colle Santa Maria-Varano; D: Tofo Sant'Eleuterio; E:
Castagneto; F: Teramo; G: Colleatterrato Alto; H: San Nicolò a Tordino; I: Valle San Giovanni; L:
Tordinia-Villa Ripa; M: Villa Romita; N: Rapino; O: Poggio Cono; P: Forcella.
72
segue Scheda territoriale comunale 9 – Teramo
Sviluppo Teramo 1
Colle Santa Maria-Varano
Collicelli
Roiano
San Pietro Ad Lacum
Garrano Alto
Garrano Basso
C
Sciusciano
B
A
Villa Gesso
Ter_344
Magnanella
Ponzano
Galeotti
Rupo
Ter_268
Colleminuccio
Cannelli
Putignano
Ter_96
Ter_187
Viola
Ter_269
E
F
Castagneto
Colleatterrato Alto
Ter_333
Ter_263
Teramo
Ter_346
Villa Stangheri
M
Ter_85
Ter_79
I
N
Rocciano
Valle San Giovanni
Ter_262
Ter_334
Ter_353
L
Tordinia-Villa Ripa Ter_348
Ter_81
Ter_349
Villa Romita
Cavuccio
Ter_325
Miano
Frondarola
Ter_157
Ter_335
Ter_246
Spiano
Rapino
Casette di Spiano
Ter_315
Casette
Ter_270
Ter_62
73
segue Scheda territoriale comunale 9 – Teramo
Sviluppo Teramo 2
Garrano Basso
C
Sciusciano
B
A
Villa Gesso
Ter_344
Magnanella
Ter_73
Galeotti
Rupo
Ter_248
Ter_345
Nepezzano
Cannelli
Putignano
Ter_250
G
Ter_96
Ter_187
Viola
Ter_269
E
F
Castagneto
L.P. Casemolino
Ter_292
Colleminuccio
Sodere
Campogrande
Piano d'Accio
Colleatterrato Alto
A
Ter_333
Castellalto
Can_40
Secciola
Ter_263
Ter_95
Teramo
Ter_347
B
Ter_310
Poggio San Vittorino
Ter_346
Ter_77
Colli
Ter_266
O
Poggio Cono
Can_9
Ter_265
Valle Canzano
Ter_288
Can_35
Villa Stangheri
M
Ter_85
Ter_79
N
C
Ter_62
Can_32
Caprafico
Ter_76
Miano
Frondarola
Ter_157
Ter_246
Spiano
Rapino
Casette di Spiano
Ter_315
Casette
Ter_270
Santa Lucia
Can_34
Forcella
Ter_325
Can_30
Canzano
P
Sardinara
Rocciano
Can_37
Ter_160
Ter_353
L
Tordinia-Villa Ripa Ter_348
Ter_87
Ter_349
Villa Romita
Cavuccio
Ter_99
Villa Vomano
Ter_261
Ter_259
74
segue Scheda territoriale comunale 9 – Teramo
Sviluppo Teramo 3
Ter_354
Colle Santa Maria-Varano
D
San Pietro Ad Lacum
Garrano Alto
Garrano Basso
C
Sciusciano
B
Villa Gesso
Rupo
H
Monticelli
San Nicol• a Tordino
Ponzano
Galeotti
Ter_73
Ter_248
Ter_345
Nepezzano
Cannelli
Ter_250
Viola
Ter_269
F
Cas_76
G
Ter_96
Ter_74
L.P. Casemolino
Ter_292
Colleminuccio
Putignano
Sant'Atto
Villa Turri
Villa Falchini
Piano d'Accio
Ter_59
Colleatterrato Alto
Campogrande
Sodere
Cas_31
A
Ter_333
Castellalto
Can_40
Secciola
Ter_263
Ter_95
Teramo
Ter_347
B
Ter_310
Poggio San Vittorino
Ter_346
Ter_77
Colli
Ter_266
O
Poggio Cono
Can_9
Ter_265
Valle Canzano
Ter_288
Can_35
Villa Stangheri
M
C
Ter_62
Can_32
Caprafico
Ter_76
Forcella
Can_29
Miano
Ter_246
Spiano
Rapino
Casette di Spiano
Ter_315
Casette
Ter_270
Santa Lucia
Can_34
Sardinara
Ter_157
Can_30
Canzano
P
L
N
Can_37
Ter_160
Ter_353
Tordinia-Villa Ripa
Rocciano
Ter_87
Ter_349
Villa Romita
Cavuccio
Ter_99
Villa Vomano
Ter_261
Ter_259
75
segue Scheda territoriale comunale 9 – Teramo
Sviluppo Teramo 4
San Gabriele
Casaleno Case Loretone
Colle Arenario
C
Case Pilotti
Case Pediconi
D
Bel_46
Case Traini
Colle Izzano
Bel_39
E
Bel_42
Bel_36
Tofo Sant'Eleuterio
Ter_354
Colle Santa Maria-Varano
D
San Pietro Ad Lacum
C
Sciusciano
H
Monticelli
Bellante Stazione
San Nicol• a Tordino
Ponzano
Galeotti
Ter_73
Ter_248
Nepezzano
Ter_250
Viola
Cas_86
Castellalto
Can_40
B
Secciola
Teramo
Ter_347
B
Ter_310
Poggio San Vittorino
Ter_346
Ter_77
Poggio Cono
Cas_57
Cas_93
Guzzano
Cas_61
Can_9
Cas_60
Ter_265
Feudo Alto
Valle Canzano
Ter_288
San Gervasio
Colli
Ter_266
O
Cas_87
Cas_31
A
Ter_333
Ter_95
A
Campogrande
Sodere
Piano d'Accio
Ter_59
Colleatterrato Alto
Cas_29 San Lorenzo
Cas_26
Cas_76
G
Ter_96
Casemolino
L.P. Casemolino
Ter_292
Cannelli
F
Villa Zaccheo-Petriccione
Ter_345
Colleminuccio
Ter_74
Bel_107
Sant'Atto
Villa Turri
Villa Falchini
Ripattoni
G San Mauro
Chiaretto
Can_35
Villa Stangheri
Ter_99
Ter_87
P
Ter_349
Villa Romita
M
Ter_160
Ter_353
Can_30
Canzano
C
Feudo Basso
Cas_54
Santa Lucia
Can_34
Sardinara
N
Can_37
Ter_62
Caprafico
Can_32
Can_31
Can_8
Can_23
Can_4
Can_20
76
segue Scheda territoriale comunale 9 – Teramo
Località abitate, al censimento 2001, incluse nelle aree intracomunali:
A: Magnanella.
B: Garrano Alto, Garrano Basso, Rupo, Villa Gesso.
C: Cannelli, Caprafico, Colle Santa Maria-Varano, Colleminuccio, Galeotti, Monticelli, Ponzano, San Pietro Ad
Lacum, Sciusciano.
D: Tofo Sant'Eleuterio.
E: Castagneto.
F: Putignano, Teramo, Viola.
G: Colleatterrato Alto.
H: Nepezzano, Piano d'Accio, San Nicolò a Tordino, Sant'Atto, Villa Falchini.
I: Frondarola, Valle San Giovanni.
L: Cavuccio, Rocciano, Tordinia-Villa Ripa.
M: Chiaretto, Villa Romita, Villa Stangheri, Villa Turri.
N: Casette, Miano, Rapino, Sardinara, Spiano.
O: Poggio Cono, Poggio San Vittorino, Secciola.
P: Forcella, Villa Vomano.
Riferimenti alla toponomastica di fonte IGM (tavolette della serie 25/V):
1 acq.to del ruzzo (idrografia). 2 acquaviva (area geografica). 3 avilla (sedi - nuclei e simili). 4 basso (sedi - case
isolate). 5 bruzzolana (area geografica). 6 c. adamoli (sedi - case isolate). 7 c. cascione (sedi - case isolate). 8 c. cerulli
(sedi - case isolate). 9 c. cerulli (sedi - case isolate). 10 c. ciardelli (sedi - case isolate). 11 c. de amicis (sedi - case
isolate). 12 c. de juliis (sedi - case isolate). 13 c. de santis (sedi - nuclei e simili). 14 c. della chiesa (sedi - case isolate).
15 c. di biagio (sedi - case isolate). 16 c. di emanuele (sedi - case isolate). 17 c. di felice (sedi - case isolate). 18 c. di
marco (sedi - case isolate). 19 c. evangelisti (sedi - case isolate). 20 c. facchini (sedi - case isolate). 21 c. farinelli (sedi case isolate). 22 c. ferri (sedi - case isolate). 23 c. giosia (sedi - case isolate). 24 c. giosia (sedi - case isolate). 25 c. lotti
(sedi - case isolate). 26 c. mancini (sedi - case isolate). 27 c. marinaro (sedi - case isolate). 28 c. marini (sedi - case
isolate). 29 c. massacci (sedi - case isolate). 30 c. massacci (sedi - case isolate). 31 c. mego (sedi - case isolate). 32 c.
mego (sedi - case isolate). 33 c. mezzanotte (sedi - case isolate). 34 c. moschetti (sedi - case isolate). 35 c. pachina (sedi
- case isolate). 36 c. palombieri (sedi - case isolate). 37 c. paoletti (sedi - case isolate). 38 c. paolone (sedi - case isolate).
39 c. pio (sedi - case isolate). 40 c. pompetti (sedi - case isolate). 41 c. ranalli (sedi - case isolate). 42 c. rastelli (sedi case isolate). 43 c. recchia (sedi - case isolate). 44 c. roscioli (sedi - case isolate). 45 c. rozzi (sedi - case isolate). 46 c.
rusciti (sedi - case isolate). 47 c. ruscitti (sedi - case isolate). 48 c. santucci (sedi - case isolate). 49 c. silveri (sedi - case
isolate). 50 c. terribili (sedi - case isolate). 51 c. tini (sedi - case isolate). 52 c. venturoni (sedi - case isolate). 53 c.le
addina (orografia e morfologia). 54 c.le caprino (orografia e morfologia). 55 c.le castrogno (orografia e morfologia). 56
c.le ceppata (orografia e morfologia). 57 c.le dell'asino (orografia e morfologia). 58 c.le izzone (orografia e morfologia).
59 c.le marino (orografia e morfologia). 60 c.le pizzuto (orografia e morfologia). 61 c.le s. andrea (orografia e
morfologia). 62 c.le s. pietro (orografia e morfologia). 63 c.le sicone (orografia e morfologia). 64 c.le torrone (orografia
e morfologia). 65 c.se cavicci (sedi - case isolate). 66 c.se cecci (sedi - nuclei e simili). 67 c.se cunetta (sedi - nuclei e
simili). 68 c.se de michetti (sedi - nuclei e simili). 69 c.se gasbarrini (sedi - case isolate). 70 c.se magnanella (sedi - case
isolate). 71 c.se monaco (sedi - nuclei e simili). 72 c.se savini (sedi - nuclei e simili). 73 c.se taraschi (sedi - nuclei e
simili). 74 cannelli (sedi - centri). 75 cannieto (area geografica). 76 caprafico (sedi - centri). 77 carapollo (area
geografica). 78 cas.o rubini (sedi - case isolate). 79 caselle (area geografica). 80 casetta (area geografica). 81 casette
(area geografica). 82 castagneto (sedi - centri). 83 castelli (area geografica). 84 catullo (area geografica). 85 cavuccio
(sedi - centri). 86 cerqueto (area geografica). 87 cerreto (sedi - nuclei e simili). 88 chiareto (sedi - nuclei e simili). 89
colle caruno (sedi - nuclei e simili). 90 colle piano (orografia e morfologia). 91 colle rubini (orografia e morfologia). 92
colle s. maria (sedi - centri). 93 colle secco (orografia e morfologia). 94 colleatterrato alto (sedi - centri). 95
colleatterrato basso (sedi - centri). 96 colleminuccio (sedi - centri). 97 colli (area geografica). 98 colli di monsignore
(orografia e morfologia). 99 collurania (area geografica). 100 coste s. agostino (area geografica). 101 coste s. agostino
(area geografica). 102 coste s.agostino (area geografica). 103 de contra (area geografica). 104 de contra (area
geografica). 105 f. tordino (idrografia). 106 f. tordino (idrografia). 107 f. tordino (idrografia). 108 f. tordino (idrografia).
109 f. vezzola (idrografia). 110 f. vezzola (idrografia). 111 f. vomano (idrografia). 112 f.so brignoli (idrografia). 113
f.so camminate (idrografia). 114 f.so capriccioso (idrografia). 115 f.so ceppata (idrografia). 116 f.so della fece
(idrografia). 117 f.so della torre (idrografia). 118 f.so dello zolfo (idrografia). 119 f.so di cannelli (idrografia). 120 f.so
di ponzano (idrografia). 121 f.so di rupo (idrografia). 122 f.so di spiano (idrografia). 123 f.so di spiano (idrografia). 124
f.so di viscini (idrografia). 125 f.so fiumicello (idrografia). 126 f.so fontecchio (idrografia). 127 f.so giserga
(idrografia). 128 f.so giserga (idrografia). 129 f.so grande (idrografia). 130 f.so grande (idrografia). 131 f.so grasso
(idrografia). 132 f.so mazzone (idrografia). 133 f.so nero (idrografia). 134 f.so piscia l'acqua (idrografia). 135 f.so
ponticelli (idrografia). 136 f.so raganello (idrografia). 137 f.so rio (idrografia). 138 f.so rio (idrografia). 139 f.so s.
antonio (idrografia). 140 f.so s. antonio (idrografia). 141 f.so s. stefano (idrografia). 142 f.so trentamano (idrografia).
77
segue Scheda territoriale comunale 9 – Teramo
143 f.so vena corvo (idrografia). 144 f.te canale (idrografia - sorgenti). 145 f.te carestia (idrografia - sorgenti). 146 f.te
ciotti (idrografia - sorgenti). 147 f.te del lupo (idrografia - sorgenti). 148 f.te della reppa (idrografia - sorgenti). 149 f.te
dell'acqua salata (idrografia - sorgenti). 150 f.te marzo (idrografia - sorgenti). 151 f.te melone (idrografia - sorgenti).
152 f.te onega (idrografia - sorgenti). 153 f.te patrella (idrografia). 154 f.te picola (idrografia - sorgenti). 155 f.te
pisciarello (idrografia - sorgenti). 156 f.te urscia (idrografia - sorgenti). 157 fagnano (area geografica). 158 feudo (area
geografica). 159 fontacciano (area geografica). 160 fontanelle (area geografica). 161 fontazzini (area geografica). 162
fonte damiano (idrografia). 163 forcella (area geografica). 164 forcella (sedi - centri). 165 forn.ce gattarossa (fornaci e
stabilimenti). 166 fratte (area geografica). 167 frondarola (sedi - centri). 168 frunti (area geografica). 169 galeotti (sedi nuclei e simili). 170 garrano (sedi - nuclei e simili). 171 genebleto (area geografica). 172 gesso (area geografica). 173 il
feudo (area geografica). 174 la croce (area geografica). 175 la palombara (sedi - case isolate). 176 la ramiera (sedi - case
isolate). 177 la torre (sedi - nuclei e simili). 178 lagonesco (area geografica). 179 le piane (area geografica). 180 le vene
(area geografica). 181 legnano (area geografica). 182 m.o di battista (sedi - mulini e segherie). 183 m.o pomante (sedi mulini e segherie). 184 mad.na del ponte a porto (sedi - culto). 185 mad.na di cartecchio (sedi - culto). 186 madonna
della cona (area geografica). 187 magnanella (sedi - centri). 188 malli (area geografica). 189 marchese (area
geografica). 190 mass.a brandimarte (sedi - case isolate). 191 mass.a brandimarte (sedi - case isolate). 192 mass.a
camillotti (sedi - case isolate). 193 mass.a castellana (sedi - case isolate). 194 mass.a castellana (sedi - case isolate). 195
mass.a castelli (sedi - case isolate). 196 mass.a cerulli (sedi - case isolate). 197 mass.a cerulli (sedi - case isolate). 198
mass.a cerulli (sedi - case isolate). 199 mass.a cerulli (sedi - case isolate). 200 mass.a cerulli (sedi - case isolate). 201
mass.a cerulli (sedi - case isolate). 202 mass.a ceulli (sedi - case isolate). 203 mass.a cipollone (sedi - case isolate). 204
mass.a de cicco (sedi - case isolate). 205 mass.a de matteis (sedi - case isolate). 206 mass.a del piccolo (sedi - case
isolate). 207 mass.a di francesco (sedi - case isolate). 208 mass.a di marcelli (sedi - case isolate). 209 mass.a di marco
(sedi - case isolate). 210 mass.a di marco (sedi - case isolate). 211 mass.a di salvatore (sedi - case isolate). 212 mass.a di
saverio (sedi - case isolate). 213 mass.a di saverio (sedi - case isolate). 214 mass.a ferretti (sedi - case isolate). 215
mass.a gemignani (sedi - case isolate). 216 mass.a gioiosa (sedi - case isolate). 217 mass.a grisanti (sedi - case isolate).
218 mass.a ianuari (sedi - case isolate). 219 mass.a la bambina (sedi - case isolate). 220 mass.a lanciaprima (sedi - case
isolate). 221 mass.a mancini (sedi - case isolate). 222 mass.a manente (sedi - case isolate). 223 mass.a manetta (sedi case isolate). 224 mass.a martelli (sedi - case isolate). 225 mass.a mattoni (sedi - case isolate). 226 mass.a mazzetti (sedi
- case isolate). 227 mass.a miracoli (sedi - case isolate). 228 mass.a montani (sedi - nuclei e simili). 229 mass.a montani
(sedi - case isolate). 230 mass.a palmarini (sedi - case isolate). 231 mass.a piersanti (sedi - case isolate). 232 mass.a
pilotti (sedi - case isolate). 233 mass.a pilotti (sedi - case isolate). 234 mass.a pompilii (sedi - case isolate). 235 mass.a
puglia (sedi - case isolate). 236 mass.a recchia (sedi - case isolate). 237 mass.a ruggieri (sedi - case isolate). 238 mass.a
ruscitti (sedi - case isolate). 239 mass.a scapriano (sedi - case isolate). 240 mass.a striglioni (sedi - case isolate). 241
mass.a striglioni (sedi - case isolate). 242 mass.a tarquini (sedi - case isolate). 243 mass.a tassoni (sedi - case isolate).
244 mass.a tulli (sedi - case isolate). 245 mass.a zaraca (sedi - nuclei e simili). 246 miano (sedi - centri). 247
montagnola (area geografica). 248 monticelli (sedi - centri). 249 montiene (area geografica). 250 nepezzano (sedi centri). 251 orciane (area geografica). 252 p.te corvo (viabilità, aeroporti, porti ). 253 p.te di garrano (viabilità,
aeroporti, porti ). 254 paccarotta (area geografica). 255 paduli (area geografica). 256 pantaneto (sedi - case isolate). 257
pantano (area geografica). 258 pedagna (area geografica). 259 piana grande (area geografica). 260 piana pavone (area
geografica). 261 piana piccola (area geografica). 262 piane (area geografica). 263 piano della lenta (sedi - nuclei e
simili). 264 piano diacci (area geografica). 265 poggio cono (sedi - nuclei e simili). 266 poggio s. vittorino (sedi centri). 267 ponte storto (viabilità, aeroporti, porti ). 268 ponzano (sedi - centri). 269 putignano (sedi - centri). 270
rapino (area geografica). 271 rapino (sedi - centri). 272 renicci (sedi - case isolate). 273 rif.o dell'acquachiara (sedi alberghi, osterie, rifugi). 274 rivacciolo (idrografia). 275 rocciano (sedi - centri). 276 rupo (area geografica). 277 rupo
(sedi - nuclei e simili). 278 s. atto (sedi - centri). 279 s. attone (sedi - culto). 280 s. egidio (sedi - nuclei e simili). 281 s.
egidio (sedi - culto). 282 s. giacomo (sedi - culto). 283 s. giovanni (rov.e) (sedi - ruderi). 284 s. lucia (area geografica).
285 s. maria (sedi - nuclei e simili). 286 s. maria (sedi - culto). 287 s. maria (sedi - culto). 288 s. martino (area
geografica). 289 s. martino (sedi - nuclei e simili). 290 s. michele (sedi - culto). 291 s. nicola (sedi - culto). 292 s. nicolo
a tordino (sedi - centri). 293 s. pietro ad lacum (sedi - nuclei e simili). 294 s. severo (area geografica). 295 s. venanzio
(area geografica). 296 s.s. 80 (viabilità, aeroporti, porti ). 297 s.s. 81 (viabilità, aeroporti, porti ). 298 s.s. 81 (viabilità,
aeroporti, porti ). 299 s.s. 81 (viabilità, aeroporti, porti ). 300 s.s. 81 (viabilità, aeroporti, porti ). 301 s.s. del gran sasso
d'italia (viabilità, aeroporti, porti ). 302 s.s. del gran sasso d'italia (viabilità, aeroporti, porti ). 303 s.s. piceno aprutina
(viabilità, aeroporti, porti ). 304 salette (area geografica). 305 santa vittoria (area geografica). 306 santiene (area
geografica). 307 sardinara (sedi - nuclei e simili). 308 scapriano (sedi - case isolate). 309 sciusciano (sedi - nuclei e
simili). 310 secciola (sedi - nuclei e simili). 311 silo (sedi - case isolate). 312 sorg.te f.te vergine (idrografia - sorgenti).
313 sorrenti (sedi - nuclei e simili). 314 sparazzano (area geografica). 315 spiano (sedi - centri). 316 t. cartecchio
(idrografia). 317 t. fiumicino (idrografia). 318 t. rimaiano (idrografia). 319 t. rimaiano (idrografia). 320 t. vezzola
(idrografia). 321 teramo (sedi - centri). 322 terra bianca (area geografica). 323 tesa (area geografica). 324 toramo (sedi centri). 325 travazzano (area geografica). 326 v.la bartolini (sedi - case isolate). 327 v.la costantini (sedi - case isolate).
78
328 v.la de nardis (sedi - nuclei e simili). 329 v.la mary (sedi - case isolate). 330 v.la rossi (sedi - case isolate). 331
v.la ruscitti (sedi - case isolate). 332 v.la saccoccia (sedi - case isolate). 333 v.la viola (sedi - case isolate). 334 valle s.
79
segue Scheda territoriale comunale 9 – Teramo
giovanni (sedi - centri). 335 valle soprana (sedi - case isolate). 336 valli (area geografica). 337 vallone (area
geografica). 338 varano (sedi - centri). 339 varano (sedi - nuclei e simili). 340 vena pizzuta (area geografica). 341
verdimani (area geografica). 342 vicenne (area geografica). 343 villa butteri (sedi - nuclei e simili). 344 villa gesso (sedi
- nuclei e simili). 345 villa marini (sedi - nuclei e simili). 346 villa mosca (sedi - nuclei e simili). 347 villa pavone (sedi
- nuclei e simili). 348 villa ripa (sedi - centri). 349 villa romita (area geografica). 350 villa romita (area geografica). 351
villa romita (sedi - nuclei e simili). 352 villa schiavoni (sedi - nuclei e simili). 353 villa stanghieri (sedi - nuclei e
simili). 354 villa tofo (sedi - nuclei e simili). 355 villa torri (sedi - nuclei e simili). 356 villa turri (sedi - nuclei e simili).
357 villa turri (sedi - case isolate). 358 villa vomano (sedi - nuclei e simili). 359 viola (sedi - nuclei e simili).
Teramo – Localizzazioni per sub-aree (valori assoluti)
Area
A
B
C
D
E
F
G
H
I
L
M
N
O
P
n.c.
n.u.
Denominazione
Magnanella
Villa Gesso
Colle Santa MariaVarano
Tofo Sant'Eleuterio
Castagneto
Teramo
Colleatterrato Alto
San Nicolò a Tordino
Valle San Giovanni
Tordinia-Villa Ripa
Villa Romita
Rapino
Poggio Cono
Forcella
UL
0
1
2
4
Codici Ateco
5
6
1
0
9
0
8
14
0
7
0
1
3
0
0
42
2
0
0
14
9
16
8
126
6
37
13
13
12
39
27
42
17
209
4
0
119
5
42
2
2
1
1
1
6
13
42
2
2
113
9
30
1
0
2
2
0
3
6
81
3
4
368
15
88
3
19
5
9
13
14
38
229
629
247
252
0
1
66
0
25
0
0
1
2
1
0
11
31
13
8
835
7
6
7
0
1
8
0
0
9
0
0
X
0
0
Tot.
16
38
4
1
0
1
0
73
9
0
1.157
23
272
5
11
8
14
8
19
87
351
2
0
216
6
148
0
4
0
2
0
2
15
96
1
1
500
13
76
3
2
2
1
2
1
27
134
0
0
55
2
14
0
0
0
0
0
0
3
22
1
1
216
2
56
0
3
2
0
3
1
11
65
0
0
1
0
3
0
0
0
0
0
0
0
1
38
17
2.937
81
791
27
54
33
70
55
88
228
1.261
1.983
495
765
96
362
5
5.807
9
X
Teramo – Localizzazioni per sub-aree (valori percentuali)
Area
A
B
C
D
E
F
G
H
I
L
M
N
O
P
n.c.
n.u.
UL
Magnanella
Villa Gesso
Colle Santa MariaVarano
Tofo Sant'Eleuterio
Castagneto
Teramo
Colleatterrato Alto
San Nicolò a Tordino
Valle San Giovanni
Tordinia-Villa Ripa
Villa Romita
Rapino
Poggio Cono
Forcella
3
Codici Ateco
5
6
0,1
0
0,5
0
0
1,3
2,2
1
2
0
2,8
0
0,4
0
0
4
0,8
0,7
6,7
0,8
0
0
1,7
0,5
2,5
1,3
20
1
5,9
2,1
2,1
1,9
6,2
4,3
6,7
2,7
33,2
100
1,6
0
48,2
2
17
0,8
0,8
0,4
0,4
0,4
2,4
5,3
17
100
0,8
0,8
44,8
3,6
11,9
0,4
0
0,8
0,8
0
1,2
2,4
32,1
100
0
0,7
47,8
0
18,1
0
0
0,7
1,4
0,7
0
8
22,5
100
0,4
0,5
44,1
1,8
10,5
0,4
2,3
0,6
1,1
1,6
1,7
4,6
27,4
100
0,5
0
58,3
1,2
13,7
0,3
0,6
0,4
0,7
0,4
1
4,4
17,7
100
Nota. X = localizzazioni non attribuibili a singoli comparti per incompletezza delle informazioni.
7
0
0,1
8
0
0
0
0
0
0
Tot.
0,3
0,7
0,8
0,1
0
0,3
0
1,3
0,4
0
43,6
1,2
29,9
0
0,8
0
0,4
0
0,4
3
19,4
100
0,1
0,1
65,4
1,7
9,9
0,4
0,3
0,3
0,1
0,3
0,1
3,5
17,5
100
0
0
57,3
2,1
14,6
0
0
0
0
0
0
3,1
22,9
100
0,3
0,3
59,7
0,6
15,5
0
0,8
0,6
0
0,8
0,3
3
18
100
0
0
20
0
60
0
0
0
0
0
0
0
20
100
0,7
0,3
50,6
1,4
13,6
0,5
0,9
0,6
1,2
0,9
1,5
3,9
21,7
100
80
Tavola 1 – Numerosità totale delle unità locali (localizzazioni) negli areali intracomunali della Val Tordino (2008)
Areali Tordino - UL in complesso
1.000
500
100
C
B
B
A
D
A
D
C
B
F
C
E
D
E
H
A
B
A
A
G
B
O
D
M
C
C
L
D
D
P
N
5
chilometri
Nota. Per la simbologia, v. tab. 6 (codici Ateco) e schede territoriali comunali 1-9.
B
C
B
2,5
A
B
F
E
C
A
E
0
B
G
C
I
A
C
A
D
D
F
81
Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo e basi Istat, IGM.
82
Tavola 2 – Numerosità delle unità locali (localizzazioni) per settori produttivi negli areali intracomunali della Val Tordino (2008)
Areali Tordino - riparto delle UL
Ateco con codice a una cifra
500
250
50
C
Ateco_0
Ateco_1
Ateco_2
Ateco_3
Ateco_4
Ateco_5
Ateco_6
Ateco_7
Ateco_8
Ateco_9
B
B
A
D
C
B
F
C
E
B
E
G
C
H
A
A
B
E
C
A
G
A
B
E
A
D
B
F
O
M
C
C
L
D
D
P
I
N
5
chilom etri
Nota. Per la simbologia, v. tab. 6 (codici Ateco) e schede territoriali comunali 1-9.
Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo e basi Istat, IGM.
B
C
B
2,5
D
A
D
0
A
C
A
D
D
F
83
3. Indagine sul campo
3.1. Questionario alle imprese
I limiti – più volte rilevati – dei dati relativi alle localizzazioni produttive hanno suggerito di
effettuare una verifica sul campo mediante somministrazione di un questionario ad un campione di
imprese opportunamente stratificato per territorio e per settore.
Il questionario (riportato a pag. 80) è stato impostato su un numero volutamente limitato di
domande/argomenti, al fine di stimolare la risposta degli intervistati, evitandone ogni possibile
diffidenza; nonostante ciò, si ritiene che esso copra in termini sufficientemente esaustivi le
tematiche considerate significative allo scopo di costruire traiettorie di sviluppo nell’area. In
particolare:
-
dimensione per numero di addetti e bacino di provenienza della manodopera (domanda 1);
-
livelli e fabbisogni formativi (domande 2, 3);
-
mercati di approvvigionamento delle materie prime (domanda 4);
-
mercati di sbocco dei prodotti/servizi (domanda 5);
-
vettori di trasporto (domanda 6);
-
internalizzazione/esternalizzazione dei servizi (domanda 7);
-
percezione/identità dell’Area Val Tordino (domanda 8);
-
accessibilità dell’area (domanda 9);
-
disponibilità/efficienza dei servizi pubblici/privati (domande 10, 11 12);
-
grado di soddisfazione per le politiche pubbliche (domande 13, 14);
-
esigenze infrastrutturali (domanda 15);
-
grado di coesione interna all’area nei rapporti fra imprese, attori sociali e pubblici, sistema
creditizio (domande 16, 17, 18);
-
punti di forza e di debolezza dell’area (domande 19, 20).
Il campione (v. pag. 81) comprende 165 aziende, pari a circa l’1% dell’universo. Come detto, la
stratificazione ha tenuto conto della numerosità delle aziende nei comparti produttivi e nei comuni
dell’area; essa, tuttavia, non è stata interamente casuale, bensì parzialmente guidata in base alla
ragione sociale (con preferenza per le società di capitali), al fine di ricomprendere aziende che
fossero in grado, per dimensione organizzativa presumibile, di esprimere competenze adeguate in
fase di compilazione e, per consistenza delle attività, di fornire risposte significative ad uno spettro
il più ampio possibile di domande/argomenti.
84
La somministrazione del questionario è stata effettuata dal Settore Urbanistica,
Pianificazione Territoriale, Difesa del Suolo della Provincia di Teramo, quale soggetto committente
il Piano d’Area, al fine di accrescere le garanzie istituzionali per le aziende intervistate e di
promuoverne un più stretto coinvolgimento.
Il questionario è stato anche pubblicato nel sito web dell’Amministrazione Provinciale, al
fine di consentirne l’eventuale compilazione on-line; in tal modo, esso è entrato a far parte delle
attività di disseminazione del Piano.
L’elaborazione dei dati, una volta pervenuto un numero congruo di risposte, farà parte delle
attività di pianificazione in progress.
85
Questionario alle aziende
1)
Indicare la provenienza dei lavoratori impiegati nell’azienda.
2) Specificare le mansioni e il livello formativo dei dipendenti (facoltativa).
3)
Indicare le figure professionali di cui si avverte carenza.
4)
Indicare il mercato di approvvigionamento delle materie prime/merci utilizzate dall’azienda.
5)
Indicare il mercato di sbocco dei prodotti/servizi dell’azienda.
6)
Indicare i mezzi di trasporto impiegati per l’approvvigionamento e la commercializzazione dei
prodotti.
7)
Indicare le attività di servizi svolte all’interno all’azienda e quelle delegate all’esterno.
8)
Indicare cosa viene percepito come “Area del Tordino” dall’intervistato.
9)
Indicare un giudizio sull’accessibilità complessiva dell’area.
10) Indicare i servizi esterni privati di più difficile reperimento nell’area.
11)
Indicare i servizi pubblici di più difficile reperimento nell’area.
12) Indicare i servizi pubblici più efficienti nell’area.
13) Indicare un giudizio sulle politiche pubbliche intraprese nell’area negli ultimi dieci anni.
14) Indicare le opere pubbliche ritenute più utili realizzate negli ultimi dieci anni.
15) Indicare gli interventi pubblici infrastrutturali ritenuti più urgenti e prioritari.
16) dicare un giudizio sul grado di interrelazione con gli altri attori economici che operano nello stesso
settore d’impresa nella Val Tordino.
17) Indicare un giudizio sul grado di interrelazione con gli attori economici che operano in altri settori
d’impresa nella Val Tordino e con le associazioni di categoria, sindacati, pubbliche amministrazioni.
18) Indicare un giudizio sui rapporti con il sistema creditizio dell’area.
19) Indicare i principali punti di forza della Val Tordino
20) Indicare i principali punti di debolezza della Val Tordino.
86
Campione per comune
Comuni
Bellante
Canzano
Castellalto
Giulianova
Morro d’Oro
Mosciano Sant’Angelo
Notaresco
Roseto degli Abruzzi
Teramo
Totale
Campione per settore
Aziende (n.)
9
4
14
27
6
19
10
25
51
165
Codice Ateco
01
15
17
18
19
20
21
22
24
25
26
27
28
29
31
32
33
34
36
45
50
51
52
55
60
63
64
65
67
70
71
72
74
80
85
92
93
Totale
Aziende (n.)
25
15
87
2
8
3
5
1
3
1
1
4
1
8
5
2
1
4
1
9
10
4
5
6
10
3
1
1
3
2
2
1
2
5
3
2
2
3
165
88
3.2. Metodo Delphi
Al fine di mirare ulteriormente l’indagine sul campo, oltre alla somministrazione del
questionario alle imprese si è ritenuto di utilizzare il cosiddetto “metodo Delphi”.
Sperimentato negli Stati Uniti a partire dalla metà del secolo scorso, tale metodo mira ad
ottenere il giudizio informato di persone competenti nel settore di riferimento. Esso consiste,
propriamente, nella somministrazione di un questionario ad un panel di esperti anonimi, le cui
risposte vengono elaborate e il documento che ne deriva riproposto al panel per una nuova
consultazione, eventualmente reiterata, fino a pervenire alla valutazione finale.
Il metodo può tuttavia essere utilizzato anche nella forma di colloqui frontali con gruppi di
interlocutori (testimoni) privilegiati: in questo caso, viene definito mini-Delphi.
Per le finalità del Piano e in considerazione della tempistica stabilita, è stata prescelta la
variante mini-Delphi. Nel mese di febbraio 2009 sono state svolte tre distinte sessioni, mirate
rispettivamente a focalizzare le problematiche dei settori ritenuti portanti negli indirizzi del Piano
stesso sotto il profilo economico-territoriale: industria; commercio e servizi; infrastrutture e
portualità. Nell’ambito della seconda, è stata sviluppata una specifica sessione dedicata al turismo.
3.2.1. Industria
La sessione dedicata all’industria si è svolta presso la sede dell’Unione degli Industriali della
Provincia di Teramo, con la partecipazione dei vertici dell’associazione e di imprenditori.
Una prima risultanza significativa, che verrà confermata nelle sessioni successive, riguarda
la provenienza delle forze di lavoro, per il 90% dall’area Val Tordino: questa può dunque definirsi
un sistema autocontenuto. Ne emerge l’opportunità di una revisione della attuale definizione dei
sistemi locali del lavoro (SLL), che vede l’area divisa fra i sistemi di Teramo (comprendente i
comuni di: Bellante, Campli, Canzano, Castellalto, Cortino, Rocca Santa Maria, Torricella Sicura) e
Giulianova (comprendente i comuni di: Alba Adriatica, Cellino Attanasio, Corropoli, Morro d'Oro,
Mosciano Sant'Angelo, Nereto, Notaresco, Roseto degli Abruzzi, Sant'Omero, Torano Nuovo,
Tortoreto).
Il livello formativo dei lavoratori non appare elevato, il che non sorprende, in considerazione
del carattere “maturo” dei principali comparti industriali. Le figure professionali di cui si avverte
carenza riguardano i servizi interni all’impresa (in particolare, controllo di gestione), i quadri
tecnici (ingegneri meccanici ed elettronici, in genere provenienti da regioni dell’Italia
settentrionale), e gli operai specializzati.
Il mercato di approvvigionamento delle materie prime viene indicato come
prevalentemente nazionale, ad eccezione di comparti quali la lavorazione di materie plastiche. Dei
89
mercati di sbocco, quello nazionale è percepito forte per le parti componenti di autoveicoli, mentre
fra i Paesi esteri si evidenziano Germania e Francia 3.
I mezzi di trasporto utilizzati si concentrano totalmente sulla gomma. Ciò si deve alla
diffusione delle localizzazioni e alla dimensione d’impresa (PMI), oltre che alla inutilizzabilità per
il trasporto merci degli altri vettori e infrastrutture presenti nell’area (ferro, portualità). Per contro,
l’efficienza della rete stradale – grazie anche all’entrata in esercizio del primo tronco di superstrada
Teramo-Mare, che ha completato l’inserimento nella rete autostradale nazionale – consente di
definire ottima l’accessibilità dell’area.
La containerizzazione è indicata come mediamente utilizzata.
Sotto tutti questi profili, viene ravvisata e sostenuta l’importanza dell’autoporto di
Castellalto, assolutamente da attivare come nodo di smistamento delle merci su gomma; ciò
consentirebbe alle aziende di liberare notevoli spazi interni attualmente utilizzati per lo stoccaggio e
la movimentazione di materie prime e prodotti finiti.
Fra i servizi alle imprese, vengono esternalizzati ricerche di mercato, pubblicità, trasporti e
spedizioni, servizi informatici. Si rileva la difficoltà di reperire, nell’area, servizi di progettazione
finanziaria (ivi compreso l’accesso a fondi europei), consulenza legale in materia industriale e
internazionale, logistica. Per quest’ultimo aspetto, viene pertanto sostenuta l’opportunità di
localizzare un polo di servizi specializzati.
Si rileva anche la mancanza di una struttura ricettiva adeguata a servizio delle aree
industriali, la cui localizzazione ottimale viene indicata a San Nicolò a Tordino.
I servizi pubblici considerati carenti riguardano il trasporto di persone e lo smaltimento dei
rifiuti; scarsi e poco efficienti sono giudicati gli sportelli unici. Nel complesso, il parere sulle
politiche pubbliche di sostegno all’impresa è molto debole.
Gli interventi infrastrutturali prioritari vengono individuati nel del ciclo dei rifiuti con il
ricorso alla termovalorizzazione, nel completamento della superstrada Teramo-Mare e nel
potenziamento della linea ferroviaria Teramo-Giulianova nella tratta attualmente esistente. Per
quest’ultima si stima una domanda potenziale crescente.
Per quanto riguarda le previste espansioni di spazi per attività produttive, la domanda
proveniente dall’esterno della Val Tordino è giudicata scarsa, quella interna attualmente limitata. In
più si sottolinea la lentezza nell’assegnazione di lotti da parte del Consorzio per il Nucleo
Industriale di Teramo.
3
L’analisi dei mercati internazionali verrà comunque approfondita nel successivo par. 4.
90
Un’ultima tematica, peraltro di grande rilevanza, ha riguardato la percezione della Val
Tordino in termini di identità e di coesione interna. Per il primo aspetto, l’area viene identificata
con l’espansione industriale, non mancandosi di sottolineare come la competizione per l’uso del
suolo che ne è conseguita abbia fortemente penalizzato l’agricoltura. La vocazione agricola viene
peraltro recuperata nella rilevanza attribuita alla costituzione del distretto agro-alimentare.
Sotto il profilo distrettuale, peraltro, viene sostenuta la tesi della multispecializzazione e
dell’integrazione con altre aree produttive (distretto di filiera: metalmeccanico, della gomma e
plastica, del mobile).
Un importante elemento di coesione interna si ravvisa nel radicamento e nella affezione
all’azienda della manodopera locale.
Viceversa, il grado di interrelazione fra i soggetti economici operanti nello stesso settore
d’impresa è giudicato scarso. Si propongono, pertanto, iniziative consortili per quanto attiene
all’acquisizione sia di input produttivi (per esempio, approvvigionamento di materie prime e
semilavorati), sia di servizi, nonché la promozione di immagine attraverso il marketing
territoriale.
I principali punti di forza dell’area sono individuati nella sua centralità rispetto non
soltanto al territorio provinciale, ma anche allo snodo Tirreno-Adriatico posto in essere dai
collegamenti stradali; nell’imprenditorialità endogena; nella fidelizzazione delle forze di lavoro;
nella bassa conflittualità sociale.
Al contrario, sono considerati punti di debolezza la cultura di impresa ancora
tradizionale, che comporta un basso livello manageriale, a sua volta riscontrabile nella scarsità di
figure professionali specializzate; il debole grado di innovazione tecnologica, sia di prodotto che
di processo; lo scarso apporto delle istituzioni, pur se viene riconosciuto l’impegno di
programmazione e pianificazione da parte dell’ente Provincia.
3.2.2. Commercio e servizi
La sessione dedicata a commercio e servizi si è svolta presso la sede della Camera di
Commercio, Industria, Artigianato, Agricoltura, con la partecipazione di rappresentanti delle
principali associazioni di categoria, imprenditori e dirigenti camerali. La specificità di interlocutori
privilegiati per il turismo ha suggerito di trattare a parte i risultati del mini-Delphi per questo settore
(v. par. 3.2.3).
Confermato il carattere autocontenuto del bacino di lavoro, si è evidenziata anche per il
settore commerciale la carenza di talune figure professionali (in particolare, responsabili di puntivendita), ascrivibile peraltro anche alla dimensione d’impresa estremamente frazionata.
91
Tale caratteristica di piccola impresa, unita ad un buon livello qualitativo specie nei centri
urbani, ha tuttavia garantito la tenuta del dettaglio tradizionale nei confronti del grande dettaglio
organizzato, di cui si lamenta, al contrario, un profilo qualitativo medio-basso.
I principali mercati di approvvigionamento delle merci sono rappresentati da regioni
italiane del Nordest-Centro (Emilia-Romagna, Toscana, Lazio), che mediano anche i rapporti con il
mercato estero. Quest’ultimo incide in misura significativa sul comparto alimentare, specie per
quanto riguarda i prodotti primaticci (da Sudafrica, Argentina, Cile, Australia).
L’impiego totalizzante del trasporto su gomma induce anche queste categorie a sostenere il
recupero funzionale dell’autoporto di Castellalto, con adeguata dotazione di servizi e in connessione
con il polo logistico in via di formazione a Mosciano Sant’Angelo. Per quest’ultimo si prefigura un
bacino di utenza potenziale esteso all’Abruzzo interno e alle Marche meridionali.
Per quanto concerne il trasporto di persone, si sottolinea l’importanza del collegamento
ferroviario e della connessione diretta fra la linea Teramo-Giulianova e la linea adriatica, non solo
in direzione sud (Pescara), ma anche in direzione nord (Ancona), a servizio sia degli operatori, sia
degli utenti del settore terziario. Al conseguimento di una reale funzione metropolitana dell’asse
ferroviario se ne condiziona l’eventuale prolungamento nell’agglomerato urbano di Teramo, di cui
si rilevano peraltro gli elevati costi di costruzione a fronte di un potenziamento di servizi-navetta
dalla stazione del capoluogo, ritenuto pertanto preferibile.
Nell’insieme, l’accessibilità dell’area è giudicata buona per l’asse vallivo, scarsa per il resto
del territorio.
I servizi all’impresa vengono per la massima parte esternalizzati, tuttavia con difficoltà di
reperire tanto alcuni servizi rutinari (manutenzioni specializzate) quanto servizi innovativi come la
comunicazione.
Fra i servizi pubblici vengono giudicati insufficienti i trasporti, la distribuzione idrica
(anche sotto il profilo degli alti costi per l’utenza), lo smaltimento dei rifiuti e il decoro urbano.
Ne deriva un giudizio complessivamente scarso sulle politiche generali e di sostegno alle
attività economiche, pur riconoscendosi l’utilità di alcune opere infrastrutturali, come il
collegamento stradale San Nicolò-Garrufo.
Fra le priorità, si indica ovviamente il completamento della superstrada Teramo-Mare –
peraltro sottolineando la difficoltà di localizzarne il terminale costiero, per i problemi di traffico dei
comuni urbani litoranei – e del Lotto Zero. Viene anche sostenuta l’urgenza di razionalizzare il
sistema di depurazione delle acque, mediante la costruzione di nuovi impianti e la revisione o
rilocalizzazione degli impianti esistenti.
92
Non viene percepita una identità d’area, pur se è giudicato discreto il grado di
interrelazione fra gli operatori del settore terziario, come pure con gli altri attori economici, le
associazioni di categoria, sindacali e le amministrazioni pubbliche.
Punti di forza dell’area sono giudicati – anche in questo caso – la centralità alle varie
scale geografiche (da provinciale a interregionale) e l’imprenditorialità endogena.
I punti di debolezza vengono invece rilevati nella scarsità dei servizi logistici, nella
debolezza di immagine e nella “periferizzazione politica”, cui si assocerebbe una carenza di
programmazione concertata.
3.2.3. Turismo
Nell’ambito della sessione mini-Delphi dedicata al settore terziario, si sono evidenziati –
come detto – alcuni punti focali specifici del comparto turistico.
Per quanto concerne le forze di lavoro, la componente locale si ridimensiona lievemente
(80%), a vantaggio non tanto della componente straniera (stimata non oltre il 10%), quanto di una
componente extra-regionale (10%) legata a figure professionali di cui, in area, si riscontra la
carenza. Si tratta sia di quadri e/o impiegati da assegnare a funzioni gestionali e amministrative, sia
di personale specializzato in mansioni tipiche del comparto (cucina, ecc.).
Per questi motivi un interlocutore privilegiato ha espresso riserve sulla adeguatezza
dell’offerta formativa, riguardanti sia la strutturazione di corsi universitari per le attività turistiche
esistenti nell’area, sia i livelli di istruzione secondaria superiore mirata al comparto alberghiero. Si
lamentano, nel primo caso, lo sbilanciamento verso discipline genericamente “culturali” piuttosto
che tecnico-economiche e aziendali specifiche; nel secondo caso, la carenza di attrezzature
professionali e la scarsa attenzione per i mercati di provenienza del turismo, anche in termini di
preparazione linguistica.
L’analisi della domanda turistica contenuta nel Rapporto di prima fase del Piano d’Area
aveva già evidenziato la debolezza della componente estera rispetto ai flussi totali: arrivi e
presenze degli stranieri infatti, raggiungono appena il 15% (Italia, 42). Tale dato viene pienamente
confermato in questa sede, rilevandosi la scarsa accessibilità dell’area ai flussi di portata mediolunga. A ciò i aggiunge l’inadeguatezza dei servizi integrativi di trasporto localmente offerti dalle
strutture ricettive, cui gioverebbe un’organizzazione di tipo consortile.
Un aspetto positivo risiede, tuttavia, nell’evoluzione di immagine dell’area nella direzione
di turismi plurimi integrati, assecondando dunque le tendenze recenti del mercato. Mentre il
segmento balneare mantiene un’utenza nazionale, fidelizzata ma di profilo medio, si afferma nei
poli urbani costieri (in particolare, a Giulianova) il turismo business, legato allo sviluppo
93
economico, cui si affiancano segmenti di nicchia sempre più diversificati (turismo all’aria aperta,
sportivo, enogastronomico), che trovano punti di forza nelle caratteristiche morfologiche e socioculturali del territorio. Un vuoto relativo è costituito dalla insufficiente capacità ricettiva della città
di Teramo, che dovrebbe svolgere un ruolo ben più significativo nel turismo culturale e
convegnistico (anche per la presenza dell’Università), oltre che di affari.
Pur essendo giudicato discreto il grado di interrelazione fra operatori turistici (specie del
comparto alberghiero), si rileva tuttora un forte individualismo nelle piccole aziende complementari
diffuse sul territorio (agriturismo, bed & breakfast, ristorazione), di cui peraltro, ancora nel
Rapporto di prima fase, si rilevava la debole consistenza complessiva.
Risultano deboli i servizi privati di supporto al settore (tour operator), mentre la rete
internet copre il 50÷60% delle prenotazioni.
Decisamente negativo è il giudizio espresso sulle politiche turistiche, considerate
disconnesse dalle attività d’impresa sotto il profilo sia territoriale, sia temporale e strategico.
Ulteriori punti di debolezza sono considerati il rapporto con il sistema finanziario, per
cui il sistema turistico soffrirebbe più di altri della difficoltà di accesso al credito, e la scarsa
qualità dell’espansione edilizia, con effetti negativi sul mercato immobiliare connesso al settore.
Allo scopo di approfondire ulteriormente le tematiche del settore, è stato infine predisposto
un questionario specifico per le imprese turistiche (v. pag. seguente), che le stesse associazioni di
categoria si sono assunte l’onere di somministrare ad un campione opportunamente individuato.
Anche in questo caso la valutazione dei risultati farà parte delle attività di pianificazione in
progress.
94
Questionario alle aziende turistiche
1)
Indicare la provenienza dei lavoratori impiegati nell’azienda.
2)
Specificare le mansioni e il livello formativo dei dipendenti (%) (facoltativa).
3)
Indicare le figure professionali di cui si avverte carenza.
4)
Indicare le attività di servizi svolte all’interno all’azienda e quelle delegate all’esterno.
5)
Indicare le principali provenienze degli utenti.
6)
Indicare i mezzi di trasporto impiegati dagli utenti per raggiungere la struttura.
7)
Indicare un giudizio sull’accessibilità complessiva dell’area.
8)
Indicare cosa viene percepito come immagine turistica dell’area dall’intervistato.
9)
Indicare cosa viene percepito come immagine turistica dell’area dagli utenti.
10)
Indicare i servizi esterni privati di più difficile reperimento nell’area.
11)
Indicare i servizi pubblici di più difficile reperimento nell’area.
12)
Indicare i servizi pubblici più efficienti nell’area.
13)
Indicare un giudizio sulle politiche turistiche intraprese nell’area negli ultimi dieci anni.
14) Indicare gli interventi pubblici infrastrutturali ritenuti più urgenti e prioritari.
15)
Indicare un giudizio sul grado di interrelazione con gli altri operatori turistici nella Val Tordino.
16)
Indicare un giudizio sul grado di interrelazione con gli attori economici che operano in altri settori
d’impresa nella Val Tordino e con le associazioni di categoria, sindacati, pubbliche amministrazioni.
17)
Indicare un giudizio sui rapporti con il sistema creditizio dell’area.
18)
Indicare i principali punti di forza della Val Tordino.
19)
Indicare i principali punti di debolezza della Val Tordino.
95
3.2.4. Infrastrutture e portualità
L’ultima sessione mini-Delphi si è svolta presso la sede dell’Ente Porto di Giulianova, con la
partecipazione dei vertici dello stesso. Inizialmente mirata alle tematiche della portualità e relativo
indotto, essa si è estesa a valutazioni sul sistema infrastrutturale complessivo, con particolare
attenzione alla fascia costiera.
Il nuovo Piano Regolatore del porto di Giulianova prevede il potenziamento di entrambe le
funzioni svolte dallo scalo, peschereccia e turistica, con la realizzazione di banchine dedicate e
attrezzate per le relative operazioni. Il porto ospita attualmente 100 imbarcazioni da pesca e 310
imbarcazioni da diporto; per l’ormeggio di queste ultime esistono circa 300 domande inevase, cui si
tende a far fronte con i lavori di ampliamento.
Gli operatori della pesca risultano per il 60% locali e per il 40% provenienti da regioni
italiane meridionali e insulari (Puglia, Sicilia). I primi utilizzano soprattutto imbarcazioni dette
“vongolare”, i secondi praticano la pesca a strascico e su “lampare”.
L’utenza diportistica proviene per il 70% dall’Abruzzo, ivi compresa la provincia di
L’Aquila, e per il 30% da regioni italiane centro-settentrionali, prime fra le quali Lombardia,
Emilia-Romagna e Lazio.
Attività industriale connessa alla portualità è la cantieristica, con due unità locali operanti
rispettivamente nella costruzione di natanti da pesca e nella manutenzione e vendita di natanti da
diporto.
La forza di lavoro impiegata nel complesso delle attività portuali risiede per il 90%
nell’area, mentre il restante 10% è costituito in prevalenza da stranieri imbarcati.
Il mercato di approvvigionamento delle materie prime e delle parti componenti impiegate
nella cantieristica da pesca è costituito per il 70% dall’area Val Tordino e per il 30% da altre regioni
italiane, in particolare del Nord-Est. Le imbarcazioni da diporto provengono, invece, per l’80% da
cantieri della Liguria (Genova) e dell’Emilia-Romagna (Ravenna), per il 20% da cantieri esteri.
Per quanto concerne i prodotti della pesca, il mercato ittico locale ne assorbe il 10÷15%,
mentre il 55÷60% è destinato a regioni italiane del Nord-Est e del Mezzogiorno e il 25÷30 all’estero
(in prevalenza, Spagna).
I movimenti di merci si effettuano per il 100% su gomma, ivi compresi i prodotti
siderurgici (palancole) impiegati nei lavori di ampliamento del porto. Ciò indica come il vettore
ferro non risulti competitivo per tale tipo di trasporto neppure lungo la linea adriatica;. Al contrario,
il potenziamento della linea ferroviaria Teramo-Giulianova è considerato utile in funzione
metropolitana, per il trasporto di pendolari lungo l’asta del Tordino.
L’accessibilità complessiva dell’area viene giudicata non più che discreta.
96
Fra i servizi privati di cui si avverte la carenza vengono segnalati quelli organizzativi
specifici per il comparto della pesca. Con riferimento al settore manifatturiero, si sottolinea la
mancanza di industrie per la trasformazione dei prodotti ittici.
Nel campo dei servizi pubblici si evidenzia positivamente il Piano di raccolta dei rifiuti
portuali (in gran parte speciali e pericolosi: oli esausti, batterie, ecc.), elaborato dallo stesso Ente.
Gli interventi infrastrutturali ritenuti prioritari sono il completamento della superstrada
Teramo-Mare e la piena attivazione dell’autoporto di Castellalto, anche in funzione della
delocalizzazione di servizi portuali come la dogana (frattanto effettivamente intervenuta).
Nella fascia costiera la percezione di un’area del Tordino risulta inesistente. Viene invece
identificata la foce fluviale come oggetto di recupero ambientale (dove semmai localizzare,
successivamente, attività veliche e altre del tempo libero), ma anche come cesura fra i due centri
urbani di Giulianova e Roseto degli Abruzzi.
Il grado di coesione interna fra gli attori economici che partecipano alle attività portuali è
scarso, nonostante l’esistenza di alcune associazioni di operatori della pesca. Sono giudicate buone,
invece, le relazioni con altri soggetti, ivi comprese le pubbliche amministrazioni.
Punti di forza dell’area sono considerati la centralità e le risorse turistiche diversificate;
di debolezza, le carenze infrastrutturali.
97
4. Scenari di internazionalizzazione
Fra gli indicatori di competitività di un’area, oltre a quelli infrastrutturali (v. tab. 5),
assume particolare rilevanza l’apertura ai mercati internazionali. Questa si misura come
propensione all’esportazione (incidenza % dell’export sul valore aggiunto totale) e come grado di
apertura (incidenza % dell’import+export sul valore aggiunto totale).
Entrambi gli indicatori (rispettivamente pari a circa 19% e 32%) collocano la provincia di
Teramo intorno al 65° posto nella graduatoria italiana e al 3° in quella abruzzese, distaccata da
Chieti (55% e 84%, grazie al peso determinante della grande industria automotive) e vicina a
L’Aquila (20% e 35%): dunque, apparentemente debole. Tuttavia, la tendenza recente – pur se
anteriore, ovviamente, all’attuale crisi globale – ha segnato, nel 2007, una crescita delle
esportazioni pari all'8,5% rispetto all’anno precedente, mentre le importazioni sono diminuite dello
0,3% (tab. 11). Cresce dunque – oltre al grado di apertura totale – il saldo attivo della bilancia
commerciale con l’estero, dopo quasi un decennio di stagnazione (v. anche fig. 28), e ciò sta pur
sempre a indicare un dinamismo che si osserverà particolarmente intenso in alcuni comparti (v.
oltre).
Purtroppo, l’indisponibilità di dati disaggregati al di sotto della scala provinciale non
permette valutazioni più puntuali sul sistema produttivo della Val Tordino, né si segnalano in
letteratura metodi di analisi regressiva che vadano oltre il semplice proporzionamento con il numero
delle aziende presenti in un’area (in questo caso, la sommatoria dei comuni ricadenti nella Val
Tordino) rispetto all’universo di riferimento (in questo caso, la provincia di Teramo): esercizio in sé
banale e non necessariamente significativo, nonostante le specializzazioni localizzative settoriali
indichino, per molti comparti, un peso della Val Tordino più che proporzionale alla media
provinciale.
Si è scelto, pertanto, di limitare l’analisi ai dati aggregati della provincia di Teramo,
ribadendo che la massa produttiva e la centralità territoriale dell’area oggetto di Piano rendono tale
analisi comunque significativa di tendenze in atto e scenari futuri.
La tab. 12 mostra i valori assoluti di import/export disaggregati per comparti produttivi.
Fra le esportazioni, i valori più elevati – e fra loro sostanzialmente equivalenti, intorno ai 135
milioni di € – si evidenziano per le industrie tessili e dell’abbigliamento, metallurgiche e dei
prodotti in metallo, mobiliere e altre manifatturiere; queste ultime fanno registrare il saldo attivo
di gran lunga più elevato. Saldi attivi importanti si riscontrano anche per le industrie dei mezzi di
trasporto, elettromeccanica e meccanica.
98
La ripartizione dei flussi commerciali internazionali per grandi aree geografiche (tab. 13)
evidenzia l’assoluta prevalenza dell’Europa – e, al suo interno, dell’Unione Europea nell’attuale
estensione a 27 Paesi – per quanto riguarda le esportazioni ancor più che le importazioni, sulle quali
ultime pesano maggiormente le materie prime provenienti da altri continenti.
L’andamento della bilancia commerciale con l’Europa (tab. 14; fig. 29), nell’arco
dell’ultimo decennio, si presenta anche come il più stabile, con un’impennata nel 2007 cui si deve
ascrivere gran parte della crescita complessiva sopra evidenziata. Con l’Asia invece (tab. 15; fig.
30), muovendo dal pareggio nel 1998, la bilancia commerciale si è divaricata in passivo, prima
lievemente (fino al 2002) e poi nettamente (2004), per riconvergere solo in parte negli anni più
recenti. Tende a ridursi, a sua volta, il saldo commerciale attivo con l’America Settentrionale (tab.
16; fig. 31), dopo il picco del 2002.
Analizzando l’andamento dell’import/export con i principali Paesi (tabb. 18, 19; figg. 32,
33) si osserva, in effetti, la crescita dirompente della Cina, che avvicina ormai la Germania per
incidenza sulle importazioni ed esportazioni totali della provincia di Teramo (12,7% e 12%,
rispettivamente, contro 14,7% e 14,9% nel 2007: v. tabb. 17, 19), mentre oscillano entro variazioni
relativamente contenute i valori riferiti ai Paesi ch seguono nella graduatoria (Paesi Bassi, 7,8% e
7,5% dei rispettivi totali nel 2007; Francia, 6,2% per entrambi; Spagna, 5,3% 5,4%).
Maggiormente interessante ai fini della pianificazione provinciale, in termini di
orientamento sia produttivo che infrastrutturale, appare l’analisi dell’import/export per singoli
comparti. Escludendo il settore terziario, in ragione dei deboli valori assoluti di import/export dei
servizi (v. tab. 12), si è ritenuto di prendere in considerazione solo le attività agricole e industriali
già considerate rilevanti nell’analisi delle specializzazioni localizzative della Val Tordino su scala
provinciale.
Pur con un saldo totale ancora negativo (v. tab. 12), l’agricoltura (scheda import/export 1)
mostra una tendenza sensibilmente crescente delle esportazioni, mentre le importazioni, dopo una
progressiva diminuzione nel periodo 1998-2006, hanno fatto registrare una lieve ripresa nel 2007.
Fra i Paesi di provenienza delle importazioni spicca la Cina (19,1%), mentre per destinazione delle
esportazioni prevale nettamente la Germania (29%).
Il comparto della pesca (scheda import/export 2) è stato inserito nell’analisi, nonostante
valori assoluti scarsamente rilevanti, per evidenziare la necessità di interventi finalizzati a sostenere
le vocazioni del porto di Giulianova. Si osserva infatti il forte declino delle esportazioni,
certamente legato anche al deterioramento delle condizioni ambientali.
Nonostante la tendenziale convergenza delle esportazioni con le importazioni, su valori
assoluti non irrilevanti, il comparto dell’industria alimentare (scheda import/export 3) sembra non
99
mostrare ancora quel dinamismo cui dovrebbe preludere la costituzione di un distretto agroalimentare nella Val Tordino. I principali partners commerciali risultano europei, con l’incidenza di
oltre il 43% della Francia sul totale delle esportazioni. La provenienza di quote di importazioni da
Paesi africani (Senegal) e asiatici (Vietnam), come pure la destinazione di esportazioni verso gli
Stati Uniti, pone il problema dei trasporti su lunga distanza, necessariamente specializzati (in
particolare per questo comparto, che richiede spesso l’impiego della catena del freddo e di altre
tecnologie per l’adeguata conservazione delle merci) e intermodali, sostenendo l’esigenza di
rafforzamento dei servizi logistici.
Il problema, già implicitamente evidenziato dalla crescente rilevanza degli scambi con la
Cina, riguarda numerosi altri comparti, come si potrà osservare nel seguito dell’analisi.
Proprio la Cina guida la graduatoria delle importazioni per l’industria tessile e
dell’abbigliamento (scheda import/export 4), seguita dalla Tunisia: dati sintomatici degli effetti di
delocalizzazione dai distretti teramani, fenomeno in sé non negativo, e tuttavia da monitorare con
attenzione. L’andamento decrescente dell’import/export nel comparto denuncia, in effetti, una crisi
legata soprattutto all’eccesso di contoterzismo e alla mancanza di innovazione nei distretti locali.
In forte espansione, al contrario, le esportazioni del comparto gomma e plastica (scheda
import/export 5), nel quale sembra potersi concretizzare quella struttura distrettuale di filiera
indicata dai testimoni privilegiati del settore industriale nel corso della specifica sessione miniDelphi (v. par. 3.3.1). Destinatari dei maggiori flussi sono Francia, Germania, Regno Unito, Paesi
Bassi, Finlandia, Grecia e Svezia, in Europa; ma anche Stati Uniti, Australia e Argentina.
Nel comparto dell’industria metallurgica e dei prodotti in metallo (scheda import/export
6) tendono a crescere le importazioni di materie prime e semilavorati, con provenienze molto
diversificate (al primo posto la Turchia, con il 14,2% del totale). Le esportazioni viceversa
ristagnano, il che indica probabilmente la necessità di innovazioni di prodotto e/o processo al fine di
aumentare la capacità competitiva.
Andamenti differenti ma tendenze assimilabili si rilevano nelle industrie meccanica (scheda
import/export 7) ed elettromeccanica (scheda import/export 8).
Nel comparto meccanico la bilancia commerciale, dall’iniziale pareggio (1998), vede i due
valori divergere, pur con oscillazioni, fino alla massima divaricazione nel 2007. Fra i partners si
segnalano, per le importazioni, Germania (19,7%) e Sudafrica (13,4%); per le esportazioni, Spagna
(17,8%) e Romania (13,7%). Anche in quest’ultimo caso possono apparire sottostanti fenomeni di
delocalizzazione.
L’industria elettromeccanica vede la curva delle importazioni dapprima impennarsi fino al
2003-2005, scavalcando nettamente le esportazioni, per poi decrescere bruscamente: dato,
100
quest’ultimo, non positivo specie in un comparto nel quale il grado di apertura internazionale risulta
– in generale – particolarmente elevato. La curva delle esportazioni cresce invece con regolarità dal
2004, fino a segnare un netto divario positivo generato soprattutto dagli Stati Uniti e dai grandi
Paesi europei occidentali. Fra le importazioni, Cina e Corea del Sud assommano ben oltre il 40%
del totale, mentre quote non irrilevanti provengono anche da Singapore, Hong Kong ed Emirati
Arabi Uniti.
La bilancia commerciale maggiormente positiva spetta all’industria mobiliera, insieme ad
altre manifatturiere (scheda import/export 9): un comparto decisamente maturo, che esporta su
mercati estremamente diversificati dal punto di vista geografico ed economico, con in testa la
Russia (13,8%), seguita da Francia (8,4%), Stati Uniti (7%), Grecia, Spagna, Romania, Emirati
Arabi Uniti, Giappone, Venezuela, Croazia. Anche in questo caso, però, il debolissimo livello delle
importazioni potrebbe risultare indicativo di una chiusura in qualche modo “autoreferenziale”, in sé
rischiosa.
101
Tab. 11 – Andamento della bilancia commerciale nella provincia di Teramo (1998-2008)
(valori in € o equivalenti)
Anno
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008 I-III trimestre
Importazioni
446.008.968
477.342.636
582.196.202
654.499.137
651.566.293
653.899.513
696.011.804
692.801.666
677.047.628
675.199.557
523.605.067
Esportazioni
791.589.216
828.074.132
930.517.671
1.031.207.372
1.030.446.494
996.282.313
1.038.374.617
1.073.915.030
1.046.993.815
1.122.072.102
881.940.852
Fonte. Istat.
Fig. 28 – Andamento della bilancia commerciale nella provincia di Teramo (1998-2007)
(valori in milioni di € o equivalenti)
1200
1000
800
600
400
200
0
1998
1999
2000
2001
2002
Importazioni
Fonte. Elaborazione su dati Istat.
2003
2004
2005
Esportazioni
2006
2007
102
Tab. 12 – Bilancia commerciale della provincia di Teramo per comparti produttivi (2007)
(valori in €)
Comparti produttivi
Agricoltura, allevamento e silvicoltura
Pesca
Minerali energetici
Minerali non energetici
Alimentare e tabacco
Tessile e vestiario
Pelli e cuoio
Legno
Carta ed editoria
Prodotti energetici
Chimica
Gomma e plastica
Lavorazione di minerali non metalliferi
Metallurgia e prodotti in metallo
Meccanica
Macchinari e apparecchi elettrici
Mezzi di trasporto
Mobili e altre industrie manifatturiere
Servizi alle imprese
Altri servizi personali e sociali
Importazioni
21.239.007
1.666.832
79.187
1.870.657
98.385.908
107.031.168
32.351.488
20.049.831
11.767.447
197.052
97.364.996
21.419.002
26.852.166
100.958.532
23.434.126
70.954.664
23.244.049
16.207.794
9.217
116.434
Esportazioni
14.111.259
2.417.564
4.830
11.418
88.274.053
137.965.074
88.943.755
5.977.844
44.665.989
4.545
40.470.271
92.526.803
35.860.968
136.054.550
61.216.847
123.702.448
115.053.204
133.189.245
1.021
1.620.414
Fonte. Istat.
Tab. 13 – Bilancia commerciale della provincia di Teramo per continenti e grandi aree (2007)
(valori in €)
Aree geografiche
Africa
America Centro-Meridionale
America Settentrionale
Asia
Europa
di cui: Unione Europea a 27
Oceania
Fonte. Istat.
Importazioni
44.925.387
6.670.603
19.797.813
145.693.472
457.339.353
401.822.801
772.929
Esportazioni
33.958.892
24.977.870
67.416.264
70.383.695
928.700.319
772.227.033
10.714.008
103
Tab. 14 – Andamento della bilancia commerciale
della provincia di Teramo con l’Europa (1998-2007)
(valori in € o equivalenti)
Anno
Importazioni
330.433.991
360.917.443
449.179.500
504.363.886
506.083.945
453.400.640
483.916.507
427.443.372
439.216.702
457.339.353
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
Esportazioni
629.149.594
659.755.344
718.670.774
792.169.609
786.029.281
776.728.683
791.075.472
853.152.317
827.248.765
928.700.319
Fonte. Istat.
Fig. 29 – Andamento della bilancia commerciale
della provincia di Teramo con l’Europa (1998-2007)
(valori in milioni di € o equivalenti)
1000
900
800
700
600
500
400
300
200
100
0
1998
1999
2000
2001
2002
Importazioni
Fonte. Elaborazione su dati Istat.
2003
2004
2005
Esportazioni
2006
2007
104
Tab. 15 – Andamento della bilancia commerciale
della provincia di Teramo con l’Asia (1998-2007)
(valori in € o equivalenti)
Anno
Importazioni
54.291.566
54.034.857
73.383.445
79.879.661
84.971.860
142.651.977
178.950.656
178.079.763
169.225.156
145.693.472
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
Esportazioni
53.417.325
46.324.909
54.077.634
59.826.590
60.492.051
79.654.427
79.338.180
84.997.581
85.244.533
70.383.695
Fonte. Istat.
Fig. 30 – Andamento della bilancia commerciale
della provincia di Teramo con l’Asia (1998-2007)
(valori in milioni di € o equivalenti)
200
180
160
140
120
100
80
60
40
20
0
1998
1999
2000
2001
2002
Importazioni
Fonte. Elaborazione su dati Istat.
2003
2004
2005
Esportazioni
2006
2007
105
Tab. 16 – Andamento della bilancia commerciale
della provincia di Teramo con l’America Settentrionale (1998-2007)
(valori in € o equivalenti)
Anno
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
Importazioni
21.753.275
25.569.331
18.448.356
17.572.764
16.410.770
15.763.084
12.811.237
13.655.353
18.349.810
19.797.813
Esportazioni
58.043.963
68.797.263
82.710.606
109.886.551
113.333.973
81.252.160
80.300.514
73.256.632
73.131.708
67.416.264
Fonte. Istat.
Fig. 31 – Andamento della bilancia commerciale
della provincia di Teramo con l’America Settentrionale (1998-2007)
(valori in milioni di € o equivalenti)
120
100
80
60
40
20
0
1998
1999
2000
2001
2002
Importazioni
Fonte. Elaborazione su dati Istat.
2003
2004
2005
Esportazioni
2006
2007
106
Tab. 17 – Primi 10 Paesi per importazioni nella provincia di Teramo (2007)
(valori in €)
Paesi
Germania
Cina
Paesi Bassi
Francia
Spagna
Turchia
Belgio
Regno Unito
Tunisia
Austria
Importazioni
99.554.594
86.121.333
53.028.112
41.564.204
35.630.050
25.167.534
23.281.230
23.176.269
23.160.357
20.913.851
% su totale
14,74
12,75
7,85
6,16
5,28
3,73
3,45
3,43
3,43
3,10
Fonte. Istat.
Tab. 18 – Andamento delle importazioni nella provincia di Teramo
dai principali Paesi (1998-2007)
(valori in € o equivalenti)
Anno
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
Germania
80.449.831
81.305.406
122.436.851
112.800.087
90.595.642
88.862.570
98.599.401
81.882.719
86.217.818
99.554.594
Cina
11.205.201
12.512.035
20.409.282
34.267.278
33.985.904
44.092.957
50.287.319
62.060.404
74.807.281
86.121.333
Paesi Bassi
23.076.260
32.004.742
37.474.662
38.028.545
47.431.202
35.045.441
35.913.959
32.673.186
38.190.385
53.028.112
Francia
28.383.059
31.782.092
45.976.245
40.937.466
38.026.083
35.443.297
42.821.285
36.053.221
36.988.961
41.564.204
Spagna
24.625.848
34.076.365
35.158.552
43.782.668
67.303.850
49.125.298
48.085.567
31.774.945
28.755.432
35.630.050
Fonte. Istat.
Fig. 32 – Andamento delle importazioni nella provincia di Teramo
dai principali Paesi (1998-2007)
(valori in milioni di € o equivalenti)
140
120
100
80
60
40
20
0
1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
Germania
Cina
Fonte. Elaborazione su dati Istat.
Paesi Bassi
Francia
Spagna
107
Tab. 19 – Primi 10 Paesi per esportazioni dalla provincia di Teramo (2007)
(valori in €)
Paesi
Germania
Cina
Paesi Bassi
Francia
Spagna
Turchia
Belgio
Regno Unito
Tunisia
Austria
Esportazioni
% su totale
169.433.466
14,91
136.008.450
11,97
85.243.914
7,50
70.758.905
6,23
61.434.661
5,41
49.209.413
4,33
45.044.964
3,96
35.353.307
3,11
30.857.002
2,72
27.879.878
2,45
Fonte. Istat.
Tab. 20 – Andamento delle esportazioni dalla provincia di Teramo
nei principali Paesi (1998-2007)
(valori in € o equivalenti)
Anno
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
Germania
197.214.267
224.711.393
218.300.998
217.253.367
185.138.846
161.414.212
166.512.790
181.817.348
149.286.565
169.433.466
Francia
73.914.997
88.082.113
88.915.275
96.067.383
111.023.736
135.492.133
116.141.208
122.562.858
124.764.177
136.008.450
Spagna
39.855.889
46.091.094
57.319.850
65.249.744
69.284.720
58.946.617
63.832.819
76.821.276
74.131.169
85.243.914
Regno Unito
31.322.690
32.086.821
32.150.459
39.083.724
53.910.047
59.736.691
73.430.474
77.948.609
66.395.851
70.758.905
Stati Uniti
53.179.424
62.706.767
74.352.679
99.476.238
102.066.418
74.867.267
74.899.116
67.556.355
64.206.111
61.434.661
Fonte. Istat.
Fig. 33 – Andamento delle esportazioni dalla provincia di Teramo
nei principali Paesi (1998-2007)
(valori in milioni di € o equivalenti)
250
200
150
100
50
0
1998
1999 2000 2001 2002
2003
Germania
Francia
Regno Unito
Stati Uniti
Fonte. Elaborazione su dati Istat.
2004
2005 2006
Spagna
2007
108
Scheda import/export 1 – Agricoltura
Andamento della bilancia commerciale (1998-2007)
(valori in milioni di € o equivalenti)
40
35
30
25
20
15
10
5
0
1998
1999
2000
2001
2002
2003
Importazioni
2004
2005
2006
2007
Esportazioni
Fonte. Elaborazione su dati Istat.
Primi 10 Paesi per importazioni nella provincia di Teramo (2007)
(valori in €)
Paesi
Cina
Canada
Francia
Paesi Bassi
Germania
Stati Uniti
Tagikistan
Grecia
Turchia
Pakistan
Importazioni % su totale
4.066.333
19,15
2.063.657
9,72
1.738.748
8,19
1.568.576
7,39
1.265.720
5,96
802.328
3,78
796.297
3,75
734.550
3,46
651.387
3,07
575.419
2,71
Fonte. Istat.
Primi 10 Paesi per esportazioni dalla provincia di Teramo (2007)
(valori in €)
Paesi
Germania
Francia
Turchia
Polonia
Romania
Slovenia
Austria
Ungheria
Grecia
Stati Uniti
Fonte. Istat.
Esportazioni % su totale
4.088.141
28,97
1.806.976
12,81
1.033.150
7,32
998.008
7,07
938.458
6,65
798.170
5,66
793.111
5,62
475.243
3,37
463.048
3,28
405.875
2,88
109
Scheda import/export 2 – Pesca
Andamento della bilancia commerciale (1998-2007)
(valori in milioni di € o equivalenti)
7
6
5
4
3
2
1
0
1998
1999
2000
2001
2002
2003
Importazioni
2004
2005
2006
Esportazioni
Fonte. Elaborazione su dati Istat.
Primi Paesi per importazioni nella provincia di Teramo (2007)
(valori in €)
Paesi
Grecia
Spagna
Francia
Paesi Bassi
Svezia
Stati Uniti
Belgio
Danimarca
Regno Unito
Importazioni % su totale
1.008.854
60,53
208.548
12,51
180.808
10,85
131.576
7,89
78.937
4,74
27.936
1,68
12.353
0,74
11.379
0,68
6.441
0,39
Fonte. Istat.
Primi Paesi per esportazioni dalla provincia di Teramo (2007)
(valori in €)
Paesi
Spagna
Canada
Svizzera
Kazakistan
Albania
Stati Uniti
Francia
Fonte. Istat.
Esportazioni
2.230.594
159.852
10.014
5.633
5.132
3.814
2.525
% su totale
92,27
6,61
0,41
0,23
0,21
0,16
0,10
2007
110
Scheda import/export 3 - Industria alimentare
Andamento della bilancia commerciale (1998-2007)
(valori in milioni di € o equivalenti)
120
100
80
60
40
20
0
1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
Importazioni
Esportazioni
Fonte. Elaborazione su dati Istat.
Primi 10 Paesi per importazioni nella provincia di Teramo (2007)
(valori in €)
Paesi
Spagna
Paesi Bassi
Danimarca
Tunisia
Grecia
Germania
Francia
Regno Unito
Senegal
Vietnam
Importazioni % su totale
17.890.094
18,18
15.195.102
15,44
12.073.644
12,27
6.667.824
6,78
6.541.284
6,65
5.710.342
5,80
4.644.364
4,72
4.498.766
4,57
4.270.219
4,34
2.878.847
2,93
Fonte. Istat.
Primi 10 Paesi per esportazioni dalla provincia di Teramo (2007)
(valori in €)
Paesi
Francia
Germania
Regno Unito
Paesi Bassi
Stati Uniti
Spagna
Polonia
Grecia
Canada
Croazia
Fonte. Istat.
Esportazioni % su totale
38.366.432
43,46
15.389.399
17,43
8.041.186
9,11
4.299.504
4,87
3.133.480
3,55
2.676.289
3,03
2.515.677
2,85
2.259.718
2,56
1.434.486
1,63
1.100.314
1,25
111
Scheda import/export 4 - Industria tessile e dell’abbigliamento
Andamento della bilancia commerciale (1998-2007)
(valori in milioni di € o equivalenti)
300
250
200
150
100
50
0
1998
1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
Importazioni
Esportazioni
Fonte. Elaborazione su dati Istat.
Primi 10 Paesi per importazioni nella provincia di Teramo (2007)
(valori in €)
Paesi
Cina
Tunisia
Turchia
Germania
Portogallo
Albania
Regno Unito
Marocco
India
Spagna
Importazioni % su totale
23.903.951
22,33
14.331.232
13,39
9.212.757
8,61
8.536.938
7,98
8.437.444
7,88
8.213.420
7,67
6.464.061
6,04
5.379.597
5,03
3.222.597
3,01
2.679.474
2,50
Fonte. Istat.
Primi 10 Paesi per esportazioni dalla provincia di Teramo (2007)
(valori in €)
Paesi
Germania
Spagna
Svizzera
Albania
Tunisia
Stati Uniti
Francia
Russia
Hong Kong
Marocco
Fonte. Istat.
Esportazioni
14.094.820
13.441.739
12.273.019
9.512.730
9.346.390
8.292.982
8.181.075
7.361.400
6.324.475
5.481.550
% su totale
10,22
9,74
8,90
6,90
6,77
6,01
5,93
5,34
4,58
3,97
112
Scheda import/export 5 – Industria della gomma e plastica
Andamento della bilancia commerciale (1998-2007)
(valori in milioni di € o equivalenti)
100
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
1998
1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
Importazioni
Esportazioni
Fonte. Elaborazione su dati Istat.
Primi 10 Paesi per importazioni nella provincia di Teramo (2007
(valori in €)
Paesi
Slovacchia
Germania
Regno Unito
Malaysia
Stati Uniti
Cina
Polonia
Spagna
Paesi Bassi
Svizzera
Importazioni % su totale
3.954.260
18,46
3.862.592
18,03
2.780.223
12,98
2.098.426
9,80
1.933.499
9,03
1.638.368
7,65
935.708
4,37
721.773
3,37
661.832
3,09
539.837
2,52
Fonte. Istat.
Primi 10 Paesi per esportazioni dalla provincia di Teramo (2007)
(valori in €)
Paesi
Francia
Germania
Stati Uniti
Regno Unito
Paesi Bassi
Australia
Finlandia
Argentina
Grecia
Svezia
Fonte. Istat.
Esportazioni % su totale
13.116.803
14,18
12.438.399
13,44
8.104.978
8,76
6.825.223
7,38
5.967.239
6,45
3.867.508
4,18
3.763.719
4,07
3.378.251
3,65
3.228.776
3,49
3.152.516
3,41
113
Scheda import/export 6 – Industria metallurgica e dei prodotti in metallo
Andamento della bilancia commerciale (1998-2007)
(valori in milioni di € o equivalenti)
160
140
120
100
80
60
40
20
0
1998
1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
Importazioni
Esportazioni
Fonte. Elaborazione su dati Istat.
Primi 10 Paesi per importazioni nella provincia di Teramo (2007)
(valori in €)
Paesi
Turchia
Germania
Cina
Belgio
Grecia
India
Ungheria
Austria
Francia
Namibia
Importazioni % su totale
14.313.270
14,18
13.262.282
13,14
12.068.131
11,95
10.242.830
10,15
7.906.225
7,83
4.854.431
4,81
4.660.982
4,62
4.178.385
4,14
3.993.468
3,96
3.855.974
3,82
Fonte. Istat.
Primi 10 Paesi per esportazioni dalla provincia di Teramo (2007)
(valori in €)
Paesi
Germania
Regno Unito
Spagna
Francia
Slovenia
Romania
Grecia
Belgio
Austria
Polonia
Fonte. Istat.
Esportazioni % su totale
22.770.173
16,74
22.374.969
16,45
12.860.646
9,45
9.941.643
7,31
7.851.583
5,77
6.470.598
4,76
4.230.310
3,11
3.765.469
2,77
3.614.358
2,66
2.980.507
2,19
114
Scheda import/export 7 – Industria meccanica
Andamento della bilancia commerciale (1998-2007)
(valori in milioni di € o equivalenti)
70
60
50
40
30
20
10
0
1998
1999
2000 2001
2002
2003
Importazioni
2004
2005 2006
Esportazioni
Fonte. Elaborazione su dati Istat.
Primi 10 Paesi per importazioni nella provincia di Teramo (2007)
(valori in €)
Paesi
Germania
Sudafrica
Paesi Bassi
Tunisia
Ungheria
Francia
Spagna
Austria
Finlandia
Regno Unito
Importazioni % su totale
4.613.027
19,69
3.146.645
13,43
2.576.058
10,99
2.072.236
8,84
1.990.630
8,49
1.778.335
7,59
946.775
4,04
917.931
3,92
879.765
3,75
714.836
3,05
Fonte. Istat.
Primi 10 Paesi per esportazioni dalla provincia di Teramo (2007)
(valori in €)
Paesi
Spagna
Romania
Francia
India
Germania
Venezuela
Regno Unito
Russia
Messico
Stati Uniti
Fonte. Istat.
Esportazioni % su totale
10.924.335
17,85
8.410.399
13,74
7.516.105
12,28
3.095.407
5,06
2.906.688
4,75
2.207.534
3,61
1.740.899
2,84
1.539.023
2,51
1.515.311
2,48
1.514.817
2,47
2007
115
Scheda import/export 8 – Industria elettromeccanica
Andamento della bilancia commerciale (1998-2007)
(valori in milioni di € o equivalenti)
180
160
140
120
100
80
60
40
20
0
1998
1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
Importazioni
Esportazioni
Fonte. Elaborazione su dati Istat.
Primi 10 Paesi per importazioni nella provincia di Teramo (2007)
(valori in €)
Paesi
Cina
Corea del Sud
Paesi Bassi
Svizzera
Germania
Emirati Arabi Uniti
Regno Unito
Singapore
Francia
Hong Kong
Importazioni
21.125.340
9.475.440
7.699.819
5.291.831
4.671.357
4.064.257
2.850.031
1.960.441
1.557.548
1.521.867
% su totale
29,77
13,35
10,85
7,46
6,58
5,73
4,02
2,76
2,20
2,14
Fonte. Istat.
Primi 10 Paesi per esportazioni dalla provincia di Teramo (2007)
(valori in €)
Paesi
Stati Uniti
Germania
Francia
Spagna
Regno Unito
Paesi Bassi
Belgio
Ungheria
Svezia
Hong Kong
Fonte. Istat.
Esportazioni
22.961.426
20.890.340
14.059.733
10.530.678
6.058.581
4.098.674
3.752.041
3.686.904
3.073.022
3.054.534
% su totale
18,56
16,89
11,37
8,51
4,90
3,31
3,03
2,98
2,48
2,47
116
Scheda import/export 9 – Industria mobiliera e altre manifatturiere
Andamento della bilancia commerciale (1998-2007)
(valori in milioni di € o equivalenti)
140
120
100
80
60
40
20
0
1998
1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
Importazioni
Esportazioni
Fonte. Elaborazione su dati Istat.
Primi 10 Paesi per importazioni nella provincia di Teramo (2007)
(valori in €)
Paesi
Cina
Austria
Germania
Francia
Romania
Polonia
Taiwan
Stati Uniti
Brasile
Giappone
Importazioni
7.863.136
2.791.706
792.629
769.835
546.626
513.291
408.207
376.879
357.048
315.273
% su totale
48,51
17,22
4,89
4,75
3,37
3,17
2,52
2,33
2,20
1,95
Fonte. Istat.
Primi 10 Paesi per esportazioni dalla provincia di Teramo (2007)
(valori in €)
Paesi
Russia
Francia
Stati Uniti
Grecia
Spagna
Romania
Emirati Arabi Uniti
Giappone
Venezuela
Croazia
Fonte. Istat.
Esportazioni
18.322.623
11.135.355
9.390.512
8.326.395
7.222.593
5.276.153
4.028.285
3.537.453
2.673.524
2.668.572
% su totale
13,76
8,36
7,05
6,25
5,42
3,96
3,02
2,66
2,01
2,00
117
5. Analisi delle risorse pubbliche
La disponibilità di risorse pubbliche costituisce un elemento fondamentale per
l’organizzazione del territorio. Oltre a consentire, in prima istanza, il finanziamento delle attività di
pianificazione e programmazione, tale disponibilità misura il grado di sviluppo del sistema
economico-territoriale (dal lato delle entrate dirette), la struttura del sistema politico-amministrativo
di riferimento (dal lato dei trasferimenti), nonché l’efficienza di gestione e di governance dell’ente
territoriale (dal lato della capacità di riscossione e degli orientamenti di spesa).
Per questi motivi si è ritenuto di inserire, nel quadro generale delle analisi di Piano, una
specifica analisi dei bilanci comunali, mediante l’elaborazione di una serie di indicatori a partire
dai dati forniti dal Ministero dell’Interno e dall’Istat. La lettura e interpretazione dei risultati deve
tenere conto, ovviamente, della incompiuta transizione del sistema normativo nazionale verso
l’autonomia impositiva e il federalismo fiscale; inoltre, delle possibili distorsioni derivanti dal
complesso “percorso” dei dati, dalla compilazione dei bilanci alla rilevazione e calcolo degli
indicatori. Pertanto, le considerazioni di seguito esposte prescindono da valutazioni politicoamministrative di merito e tendono, piuttosto, a fornire un quadro comparativo della situazione
evolutiva, nel breve-medio periodo (1998-2007), per quanto riguarda la formazione ed allocazione
delle risorse finanziarie pubbliche nell’area.
L’indice di pressione finanziaria (tab. 21) è stato calcolato come sommatoria delle entrate
tributarie (tasse e imposte locali) ed extra-tributarie (tariffe per fornitura di servizi) dei comuni,
rapportata alla quantità di popolazione. Il quadro che ne deriva è decisamente composito: la crescita
relativa più forte sembra riguardare i comuni meno industrializzati e urbanizzati (Canzano, Morro
d’Oro), quella più lenta i comuni industriali (Bellante, Mosciano Sant’Angelo; solo in parte
Castellalto), mentre quelli urbani si dividono fra complessiva stabilità su valori alti (Giulianova) e
una sorta di “adeguamento” (Teramo, Roseto degli Abruzzi) a partire da valori relativamente bassi.
La tendenza generale è verso un allineamento con la media regionale, a sua volta non troppo
discosta da quella nazionale.
La comparazione con l’indice della sola pressione tributaria (rapporto fra entrate tributarie
dei comuni e quantità di popolazione: tab. 22) mostra peraltro come gli incrementi siano da
ascrivere in misura maggiore alla tariffazione dei servizi, dato in sé non negativo nella misura in cui
esprima anche migliore efficienza e capacità organizzativa. Solo nei comuni urbani costieri si coglie
una tendenza opposta, ovvero di aumentata incidenza della componente tributaria sulla pressione
totale.
118
I trasferimenti da parte dello Stato risultano, nel periodo considerato, in sensibile
diminuzione, assecondando una tendenza generale ben nota e derivante dalla restrizione delle
risorse pubbliche a scala nazionale: lo dimostra l’andamento dell’indice di intervento erariale
(rapporto fra contributi erogati dallo Stato ai comuni e quantità di popolazione: tab. 23). In questo
caso, sono i comuni marginali ad avvertire meno la riduzione di risorse, mentre per quelli urbani e
industriali l’abbattimento appare drastico, almeno fino al 2006.
Andamento tendenzialmente opposto, pur con
notevoli oscillazioni, mostra l’indice di
intervento regionale (rapporto fra contributi erogati dalla Regione ai comuni e quantità di
popolazione: tab. 24). Si osserva come – nei limiti di valori assoluti modesti – esso risulti
sensibilmente più elevato nei comuni urbani e turistici costieri e per il resto allineato sulla media
dell’intera regione, a sua volta di ben il 65% inferiore alla media italiana.
L’indice di velocità di riscossione delle entrate proprie (rapporto percentuale fra
sommatoria delle riscossioni in conto competenza, delle entrate tributarie e delle entrate extratributarie e accertamenti delle stesse: tab: 25) cresce moderatamente nel periodo, mantenendosi in
linea con le medie di riferimento, su valori sostanzialmente equidistribuiti nell’area (con la sola
eccezione del comune di Canzano), e dunque manifestando un tendenziale aumento di efficienza.
Non altrettanto si può osservare circa l’indice di velocità di gestione delle spese correnti
(rapporto percentuale fra pagamenti in conto competenza delle spese correnti e impegni delle stesse:
tab. 26), che tende semmai a decrescere, in alcuni casi (Bellante, Giulianova) più nettamente.
Particolarmente significativo della capacità di intervento pubblico sul territorio è l’indice di
autonomia finanziaria (tab. 27), espresso dal rapporto percentuale fra entrate tributarie ed extratributarie e spese per cassa (entrambe in conto competenza e residui). La crescita dell’indicatore
appare sensibilmente positiva nell’intera area, ancorché si tratti di una tendenza generale alle
diverse scale di riferimento. Nel 2007 il comune maggiormente autonomo appare Teramo (con
quasi il 96%: oltre 41 punti in più rispetto al 1998), seguito da Mosciano Sant’Angelo (91%, con
una crescita di 35 punti); intorno all’85% si collocano Giulianova (che tuttavia partiva dal valore di
gran lunga più alto all’inizio del periodo considerato: 73,3% nel 1998), Roseto degli Abruzzi e
Notaresco, mentre Castellato ha toccato un picco dell’86% nel 2006. Decisamente più deboli i
valori di Morro d’Oro e Canzano; per quest’ultimo si deve tuttavia rilevare un progresso relativo
notevolissimo, guardando al valore di partenza (meno del 30% nel 1998). Sorprende, infine, il dato
di Bellante, il più basso in assoluto (56,4% nel 2007), in netta diminuzione dal massimo del 67%
registrato nel 2005. Una considerazione positiva, nell’insieme dell’area, è che i valori dei comuni
urbani e industriali si pongano – talora nettamente – al di sopra della media regionale, a sua volta
superiore di 2÷3 punti rispetto a quella nazionale.
119
Anche in questo caso, l’indice di autonomia impositiva (rapporto percentuale fra entrate
tributarie e spese per cassa, entrambe in conto competenza e residui: tab. 28) permette di
evidenziare la quota di autonomia finanziaria che deriva dalla sola imposizione fiscale. Nel 2007
superano il 60% Roseto degli Abruzzi, Giulianova e Mosciano Sant’Angelo, mentre Teramo resta al
di sotto del 50%. La crescita di questo indice nel periodo, specie per alcuni comuni (Mosciano
Sant’Angelo in particolare, ma anche Notaresco e Giulianova) appare, invero, assai più che
proporzionale rispetto ai valori medi di riferimento.
Si è calcolato, infine, l’indice di rigidità della spesa corrente, dato dal rapporto percentuale
fra le spese per gli oneri più rigidi (spese per il personale e oneri di mutui) e il totale delle spese
correnti in conto competenza: esso denota, per differenza, la capacità reale di spesa per
investimenti. La rigidità da sempre più elevata, nel periodo considerato, si rileva per il comune di
Roseto degli Abruzzi, mentre il dato di Teramo registra una brusca impennata nel 2007. In
quest’ultimo anno, all’opposto, la minima rigidità spetta ai comuni di Mosciano (38,4%, con valori
dapprima in lieve crescita e poi stabili, nel periodo), Morro d’Oro (39%) e Castellalto (41,2%), i
due ultimi in forte rientro. Buono anche il dato di Giulianova (44,5%, seppure in tendenziale
crescita).
La tab. 30 fornisce, poi, il quadro di sintesi dell’andamento di entrate e uscite (sia in conto
corrente che in conto capitale) nei comuni della Val Tordino, durante il periodo 1998-2007, utile a
fornire la misura dei valori assoluti di disponibilità finanziaria e capacità di spesa.
Al fine di individuare la tipologia e la consistenza degli interventi sul territorio, si è
ritenuto soprattutto utile esaminare analiticamente, nello stesso periodo, la composizione degli
impegni di spesa in conto capitale (tab. 31).
Una prima osservazione generale mostra come tra le voci di spesa più diffuse e consistenti
siano presenti le funzioni nel campo della viabilità e trasporti (viabilità, circolazione stradale,
illuminazione pubblica e servizi connessi), che, nei singoli comuni e nei diversi anni, superano
molto spesso il 35÷40% degli impegni totali.
Notevole consistenza e continuità mostrano anche le spese per funzioni riguardanti la
gestione del territorio e dell’ambiente (urbanistica; edilizia residenziale pubblica e locale; piani di
edilizia economico-popolare; servizio idrico integrato; servizio di smaltimento dei rifiuti), dove si
toccano picchi elevatissimi (fino all’80%) in evidente corrispondenza con interventi di espansione
e/o infrastrutturazione particolarmente rilevanti. I comuni più attivi appaiono Giulianova e, nella
prima parte del periodo considerato, Canzano e Morro d’Oro; nella seconda metà del periodo si
segnala anche Castellalto, mentre i valori di Bellante risultano fortemente discontinui. Appaiono
120
relativamente meno dinamici i comuni di Roseto degli Abruzzi, Mosciano Sant’Angelo, Notaresco
(salvo un picco nel 2004) e, in qualche misura, Teramo.
La funzione di istruzione pubblica, essendo limitata per competenza ai livelli scolari
inferiori (scuola materna, elementare, media; assistenza scolastica, refezione e altri servizi) e
dunque a classi di età in fase restrizione numerica (v. Rapporto preliminare, par. 2.2), sembra
comportare un impegno meno rilevante. Ciò non esclude alcuni valori elevati (così per Bellante,
Castellalto, Morro d’Oro, Notaresco) pur se sporadici, senza dimenticare i problemi diffusi – si
deve presumere, anche nell’area di Piano – relativi all’adeguamento del patrimonio esistente.
Dato positivo è l’incidenza rilevante che, in alcuni comuni ed anni, presenta il settore
sportivo e ricreativo (in particolare per Bellante, Castellalto, Morro d’Oro, Notaresco, Roseto degli
Abruzzi), fra gli indicatori di sviluppo socio-territoriale più interessanti e attuali.
Al contrario, risultano estremamente limitati, se non del tutto assenti, gli investimenti nel
campo dei beni culturali, con parziali eccezioni per Roseto degli Abruzzi e Giulianova; carenza
ancor più evidente nel caso del turismo.
Per le funzioni legate allo sviluppo economico si osserva un impegno relativamente
continuo nei bilanci di Bellante e soprattutto di Mosciano Sant’Angelo, oltre ad alcuni dati rilevanti
ma isolati per Giulianova, Notaresco e Roseto degli Abruzzi; questi ultimi, con l’aggiunta di
Castellalto, riscontrabili anche nella voce relativa ai servizi produttivi.
Diffuso, infine, l’impegno nel settore sociale, dove, in proporzione alle risorse disponibili,
si segnalano forse maggiormente i comuni della fascia intermedia o marginale (Bellante, Canzano,
Castellalto, Notaresco, Mosciano Sant’Angelo).
121
Tab. 21 – Indice di pressione finanziaria nei comuni della Val Tordino (1998-2007)
(valori in € o equivalenti per abitante)
Comuni/Aree
Bellante
Canzano
Castellalto
Giulianova
Morro d'Oro
Mosciano Sant'Angelo
Notaresco
Roseto degli Abruzzi
Teramo
Provincia di Teramo
Regione Abruzzo
Italia
1998
146,53
134,21
244,71
603,11
199,14
502,83
457,41
302,80
317,60
347,28
359,03
432,54
1999
154,43
142,30
243,60
670,58
224,84
539,34
477,50
297,44
358,56
369,42
382,74
450,68
2000
175,41
161,32
268,66
671,71
273,16
463,76
588,51
353,33
381,23
394,24
406,13
479,88
2001
174,69
169,00
264,65
655,73
255,22
357,75
573,89
391,29
474,12
406,81
413,96
480,21
2002
204,03
194,62
349,89
837,63
326,77
497,23
679,50
555,97
552,36
482,49
468,49
549,23
2003
288,38
206,24
360,90
845,11
390,72
470,72
431,62
567,63
594,94
510,60
527,24
600,35
2004
300,66
237,57
355,29
694,64
486,33
514,89
448,34
638,46
627,14
528,03
548,73
625,20
2005
296,99
251,85
516,77
805,36
502,20
556,63
481,06
679,40
618,65
568,85
571,30
647,27
2006
286,61
318,83
475,46
632,31
538,70
542,13
456,92
561,07
591,90
527,42
588,60
2007
255,06
374,94
409,51
637,14
432,44
611,79
477,15
635,58
568,13
-
Fonte. Elaborazione su dati Ministero dell’Interno e Istat.
Tab. 22 – Indice di pressione tributaria nei comuni della Val Tordino (1998-2007)
(valori in € o equivalenti per abitante)
Comuni/Aree
Bellante
Canzano
Castellalto
Giulianova
Morro d'Oro
Mosciano Sant'Angelo
Notaresco
Roseto degli Abruzzi
Teramo
Provincia di Teramo
Regione Abruzzo
Italia
1998
119,55
96,09
174,39
271,73
150,51
181,73
131,66
266,21
240,52
238,85
236,12
290,55
1999
126,79
100,01
176,45
311,43
167,60
175,56
180,11
232,31
267,29
253,71
246,58
297,10
2000
128,32
117,43
193,01
347,27
213,87
197,43
251,23
269,20
284,41
276,58
264,80
315,77
2001
124,30
124,11
187,78
303,14
206,57
193,94
208,60
292,08
346,45
278,49
262,48
306,20
2002
146,10
156,03
280,43
439,31
276,54
280,25
256,93
408,88
425,74
342,37
315,46
380,20
2003
228,31
138,70
288,39
453,36
320,18
301,76
287,53
432,60
469,04
380,07
376,31
423,90
2004
233,96
149,88
276,05
495,95
305,99
342,07
290,44
431,11
469,06
388,21
394,40
442,04
2005
240,44
162,24
353,74
587,82
312,38
361,74
326,73
534,65
372,96
410,21
425,06
460,99
2006
231,37
213,70
292,91
513,68
347,32
323,73
335,49
437,29
398,46
396,76
417,82
2007
202,84
221,64
305,09
470,38
260,42
410,41
290,42
512,18
290,66
-
Fonte. Elaborazione su dati Ministero dell’Interno e Istat.
Tab. 23 – Indice di intervento erariale nei comuni della Val Tordino (1998-2007)
(valori in € o equivalenti per abitante)
Comuni/Aree
Bellante
Canzano
Castellalto
Giulianova
Morro d'Oro
Mosciano Sant'Angelo
Notaresco
Roseto degli Abruzzi
Teramo
Provincia di Teramo
Regione Abruzzo
Italia
1998
214,30
298,79
170,03
208,98
217,32
188,51
197,53
210,69
253,12
214,23
222,62
228,20
1999
209,17
317,37
171,65
201,71
213,32
184,89
192,32
203,73
239,76
208,01
218,01
229,56
2000
200,24
309,40
148,42
178,50
199,49
167,47
171,14
170,97
183,71
184,00
196,63
210,22
2001
216,69
339,54
175,28
207,84
220,32
195,80
187,51
195,07
216,92
211,62
222,67
235,87
Fonte. Elaborazione su dati Ministero dell’Interno e Istat.
2002
213,89
324,05
137,93
142,96
165,81
130,83
139,74
121,97
128,50
161,37
181,22
184,30
2003
144,34
312,62
128,36
118,27
145,27
101,11
122,37
104,70
103,70
136,23
143,77
150,19
2004
134,26
299,33
104,85
102,15
137,86
96,02
119,85
90,28
87,23
126,32
129,15
134,83
2005
119,71
285,27
104,02
86,45
141,87
86,20
119,47
88,08
78,29
116,57
122,79
129,69
2006
113,17
310,03
102,60
80,75
153,25
77,93
125,79
83,58
129,21
124,68
133,51
2007
152,79
267,59
133,87
154,02
165,42
146,66
155,84
139,79
105,80
-
122
Tab. 24 – Indice di intervento regionale nei comuni della Val Tordino (1998-2007)
(valori in € o equivalenti per abitante)
Comuni/Aree
Bellante
Canzano
Castellalto
Giulianova
Morro d'Oro
Mosciano Sant'Angelo
Notaresco
Roseto degli Abruzzi
Teramo
Provincia di Teramo
Regione Abruzzo
Italia
1998
12,89
15,90
10,92
10,25
15,13
16,57
17,45
18,08
9,41
13,92
15,65
51,44
1999
13,79
21,76
20,52
16,11
27,35
27,95
32,34
15,02
14,69
18,70
20,89
59,33
2000
12,94
19,22
16,78
19,54
32,51
17,86
19,87
22,14
20,75
21,74
22,49
68,05
2001
23,37
12,75
23,89
42,57
46,10
37,15
28,86
43,67
21,64
31,67
34,64
78,47
2002
18,09
13,30
23,80
46,27
25,96
27,45
30,36
27,77
35,87
31,45
30,75
86,81
2003
33,73
22,25
21,72
48,55
20,87
20,24
23,49
45,26
24,01
26,20
31,61
80,33
2004
21,60
15,20
11,85
44,85
26,04
27,72
25,30
38,39
32,73
26,80
32,11
79,37
2005
25,71
13,75
15,34
36,44
17,84
21,70
26,13
44,57
17,05
25,49
32,46
74,12
2006
27,55
8,46
33,59
56,51
28,72
25,11
32,11
41,73
21,34
27,79
78,27
2007
20,65
16,22
15,86
58,82
15,31
20,93
15,34
33,90
23,25
-
Fonte. Elaborazione su dati Ministero dell’Interno e Istat.
Tab. 25 – Indice di velocità di riscossione delle entrate proprie nei comuni della Val Tordino
(1998-2007)
(valori %: v. testo)
Comuni/Aree
Bellante
Canzano
Castellalto
Giulianova
Morro d'Oro
Mosciano Sant'Angelo
Notaresco
Roseto degli Abruzzi
Teramo
Provincia di Teramo
Regione Abruzzo
Italia
1998
55,69
51,25
53,62
64,17
46,13
68,55
53,09
44,95
68,81
60,08
53,98
57,11
1999
52,67
60,73
52,38
57,01
43,21
61,38
52,24
66,40
58,53
56,51
52,66
60,25
2000
51,54
56,40
44,96
56,64
40,16
76,77
50,32
51,15
44,43
52,94
54,79
59,03
2001
47,72
57,15
44,04
66,50
58,62
57,47
59,14
57,62
44,81
56,14
57,87
60,03
2002
45,95
63,01
54,42
64,07
62,66
75,39
62,70
59,06
54,74
60,17
62,86
64,39
2003
60,29
61,26
62,80
68,41
63,85
67,86
61,03
62,46
65,41
67,88
69,54
68,33
2004
60,48
57,74
69,62
80,97
71,12
71,22
64,71
67,85
66,32
69,74
71,68
71,29
2005
62,94
56,87
74,23
79,70
70,94
72,87
66,55
66,28
62,93
68,63
70,25
69,47
2006
62,90
53,74
69,35
73,57
73,09
67,70
67,25
63,63
55,70
67,03
66,70
2007
49,42
53,34
65,84
70,76
63,27
75,86
68,28
64,90
67,42
-
Fonte. Elaborazione su dati Ministero dell’Interno e Istat.
Tab. 26 – Indice di velocità di gestione delle spese correnti nei comuni della Val Tordino (19982007)
(valori %: v. testo)
Comuni/Aree
Bellante
Canzano
Castellalto
Giulianova
Morro d'Oro
Mosciano Sant'Angelo
Notaresco
Roseto degli Abruzzi
Teramo
Provincia di Teramo
Regione Abruzzo
Italia
1998
89,75
87,20
86,10
83,88
85,33
81,28
81,09
82,18
81,73
83,23
82,65
76,06
1999
89,28
91,56
87,36
82,09
82,23
77,02
75,01
81,96
83,09
81,54
79,99
76,36
2000
81,86
82,79
79,13
80,68
77,70
80,73
71,57
78,51
75,01
78,03
78,00
74,13
2001
82,21
87,35
82,32
75,49
78,91
79,99
72,17
67,09
76,36
76,25
77,43
75,04
Fonte. Elaborazione su dati Ministero dell’Interno e Istat.
2002
82,46
77,45
73,77
79,30
81,50
79,19
70,88
76,65
79,75
77,65
77,36
74,14
2003
77,28
86,13
75,20
76,08
75,12
82,48
75,72
72,93
77,38
76,75
77,49
73,54
2004
74,50
87,66
78,98
80,03
80,34
85,08
71,59
79,22
77,08
78,32
77,89
74,16
2005
69,56
78,60
81,39
79,17
81,56
81,83
78,09
73,56
78,43
77,95
75,97
73,12
2006
73,01
78,67
82,88
73,80
82,79
85,15
78,61
74,77
79,25
78,14
74,08
2007
66,40
75,57
81,59
66,99
81,22
82,03
70,72
75,47
79,15
-
123
Tab. 27 – Indice di autonomia finanziaria nei comuni della Val Tordino (1998-2007)
(valori %: v. testo)
Comuni/Aree
Bellante
Canzano
Castellalto
Giulianova
Morro d'Oro
Mosciano Sant'Angelo
Notaresco
Roseto degli Abruzzi
Teramo
Provincia di Teramo
Regione Abruzzo
Italia
1998
39,07
29,90
57,44
73,28
45,27
55,96
67,91
56,96
54,56
59,39
59,71
60,21
1999
40,88
29,56
55,90
74,09
45,51
51,59
67,82
57,62
58,00
60,47
61,07
60,38
2000
44,23
32,93
61,92
77,19
53,13
52,47
75,39
64,35
64,74
64,46
64,37
62,70
2001
41,43
32,42
56,80
72,30
48,15
59,49
72,34
61,58
66,40
61,99
61,17
59,88
2002
46,56
36,58
68,15
81,51
62,03
73,75
78,37
77,92
76,59
70,79
68,32
66,35
2003
61,55
38,00
69,62
83,03
68,64
75,78
74,73
77,63
82,00
75,10
74,39
71,59
2004
65,08
42,90
72,19
82,30
72,76
74,36
71,23
82,80
83,84
76,49
76,48
73,64
2005
66,99
44,66
80,66
86,44
74,76
78,69
75,42
83,18
86,62
79,31
77,83
75,16
2006
63,29
55,40
85,96
82,26
78,42
78,97
72,65
84,27
82,41
78,59
76,16
2007
56,36
65,07
77,64
86,51
67,29
90,93
83,43
84,65
95,96
-
Fonte. Elaborazione su dati Ministero dell’Interno e Istat.
Tab. 28 – Indice di autonomia impositiva nei comuni della Val Tordino (1998-2007)
(valori %: v. testo)
Comuni/Aree
Bellante
Canzano
Castellalto
Giulianova
Morro d'Oro
Mosciano Sant'Angelo
Notaresco
Roseto degli Abruzzi
Teramo
Provincia di Teramo
Regione Abruzzo
Italia
1998
31,88
21,41
40,93
33,02
34,21
20,23
19,55
50,08
41,32
40,85
39,27
40,44
1999
33,56
20,77
40,49
36,97
33,93
16,79
25,58
45,01
43,24
41,53
39,35
39,80
2000
32,35
23,97
44,49
39,91
41,60
22,34
32,19
49,02
48,30
45,22
41,97
41,26
2001
29,48
23,81
40,30
33,42
38,97
32,25
26,29
45,97
48,52
42,43
38,79
38,18
2002
33,34
29,33
54,62
42,75
52,50
41,57
29,63
57,30
59,03
50,23
46,01
45,93
2003
48,73
25,55
55,63
44,54
56,25
48,58
49,78
59,16
64,64
55,90
53,09
50,55
2004
50,64
27,06
56,09
58,76
45,78
49,40
46,14
55,91
62,70
56,23
54,97
52,07
2005
54,23
28,77
55,22
63,09
46,50
51,14
51,22
65,46
52,22
57,19
57,91
53,53
2006
51,09
37,13
52,96
66,83
50,56
47,15
53,34
65,68
55,48
59,12
54,06
2007
44,82
38,47
57,84
63,87
40,52
61,00
50,78
68,22
49,09
-
Fonte. Elaborazione su dati Ministero dell’Interno e Istat.
Tab. 29 – Indice di rigidità della spesa corrente nei comuni della Val Tordino (1998-2007)
(valori %: v. testo)
Comuni/Aree
Bellante
Canzano
Castellalto
Giulianova
Morro d'Oro
Mosciano Sant'Angelo
Notaresco
Roseto degli Abruzzi
Teramo
Regione Abruzzo
Italia
1998
57,88
62,11
55,26
41,55
56,82
34,07
40,60
60,18
51,20
-
1999
53,84
59,96
55,77
39,59
55,58
32,56
39,92
58,43
48,90
-
2000
53,48
62,94
55,85
36,81
50,90
32,63
36,03
53,62
51,32
47,53
45,79
2001
47,23
59,53
51,57
37,95
52,49
41,45
39,62
59,68
52,21
46,69
44,85
Fonte. Elaborazione su dati Ministero dell’Interno e Istat.
2002
48,58
58,83
53,48
34,49
47,30
39,05
44,34
53,28
49,87
47,60
45,99
2003
48,67
54,03
50,26
33,97
49,06
37,09
59,49
56,29
56,45
46,40
45,81
2004
49,83
55,05
50,69
43,43
44,44
38,82
61,69
54,66
55,36
47,29
47,08
2005
51,42
57,76
43,92
37,57
39,53
38,50
52,18
55,42
51,34
47,97
46,31
2006
53,78
54,61
43,16
43,47
41,19
39,48
51,05
62,12
47,16
48,96
48,62
2007
53,42
52,79
41,25
44,46
39,03
38,37
52,12
56,51
59,57
-
124
Tab. 30 – Quadro riassuntivo delle entrate e delle uscite in c/corrente e in c/capitale nei comuni della Val Tordino (1998-2007)
(valori in € o equivalenti)
Bellante
Anno
Accertamenti
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
3.539.232,65
3.987.441,83
4.195.563,12
4.222.297,51
4.474.129,00
5.163.509,00
4.792.796,00
5.772.525,00
7.832.068,00
6.478.060,00
Riscossioni in Riscossioni in
Impegni di
c/competenza
c/residui
spesa corrente
2.037.879,01
2.352.182,81
2.372.091,19
2.704.592,33
3.267.439,00
3.143.739,00
3.208.410,00
3.782.945,00
5.149.755,00
4.529.559,00
1.400.093,48
1.241.852,12
1.487.227,50
1.846.785,31
1.360.958,00
1.170.623,00
1.247.788,00
1.773.663,00
1.698.354,00
1.919.618,00
2.349.559,20
2.410.267,16
2.616.678,98
2.758.665,37
2.905.475,00
3.120.330,00
3.207.695,00
3.332.940,00
3.242.875,00
3.577.971,00
Spese correnti
Impegni di Spese in conto Spese in conto
Spese correnti
in
spesa in conto
capitale in
capitale in
in c/residui
c/competenza
capitale
c/competenza
c/residui
2.108.804,04
167.001,50
743.540,42
49.086,13
762.749,51
2.410.267,16
221.559,49
1.124.234,22
154.914,86
456.410,52
2.141.900,15
254.441,79
1.156.550,48
94.172,30
943.231,06
2.267.826,80
418.958,10
930.845,90
84.922,56
1.113.355,06
2.395.998,00
451.714,00
1.151.439,00
267.708,00
605.424,00
2.411.296,00
510.892,00
1.436.812,00
142.216,00
1.064.379,00
2.389.793,00
580.282,00
995.036,00
54.824,00
757.091,00
2.318.271,00
800.956,00
1.260.423,00
243.012,00
1.196.753,00
2.367.594,00
930.407,00
2.075.015,00
41.951,00
1.067.942,00
2.375.635,00
924.703,00
913.817,00
34.025,00
1.220.523,00
Canzano
Anno
Accertamenti
Riscossioni in
c/competenza
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
1.612.853,58
1.565.911,78
1.324.208,40
1.406.218,14
1.257.249,00
1.932.999,00
1.440.002,00
2.689.230,00
1.456.483,00
1.722.443,00
284.395,77
864.755,95
587.258,49
1.020.956,79
952.817,00
1.018.535,00
1.070.518,00
1.882.864,00
1.115.165,00
1.154.263,00
Riscossioni in
Impegni di
c/residui
spesa corrente
1.274.217,44
1.137.483,41
787.786,31
809.712,49
306.369,00
411.071,00
350.683,00
1.017.272,00
492.010,00
393.096,00
773.060,58
824.005,95
817.208,34
861.663,40
904.769,00
956.239,00
986.491,00
1.001.350,00
1.092.181,00
1.173.522,00
Spese correnti
Impegni di Spese in conto Spese in conto
Spese correnti
in
spesa in conto
capitale in
capitale in
in c/residui
c/competenza
capitale
c/competenza
c/residui
674.100,72
128.081,83
699.267,66
1.833,42
573.442,24
754.450,57
88.416,90
544.995,27
169.670,55
857.676,87
676.540,46
51.978,80
294.488,37
38.711,03
441.881,04
752.704,43
116.368,07
312.120,21
23.943,97
235.361,80
700.712,00
85.984,00
205.400,00
10.890,00
158.906,00
823.603,00
190.299,00
816.574,00
12.226,00
262.559,00
864.786,00
123.024,00
247.258,00
66.255,00
448.734,00
787.087,00
113.863,00
593.388,00
33.326,00
594.432,00
859.255,00
211.711,00
157.014,00
25.730,00
211.018,00
886.841,00
196.989,00
367.036,00
62.883,00
223.825,00
125
segue Tab. 30
Castellalto
Anno
Accertamenti
Riscossioni in
c/competenza
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
3.590.038,06
3.684.625,59
5.250.660,29
4.806.731,50
4.848.358,00
5.843.466,00
4.763.895,00
6.818.813,00
6.080.938,00
5.241.966,00
2.479.280,27
2.509.822,49
3.026.453,96
3.598.301,37
3.012.660,00
3.234.981,00
3.550.398,00
5.526.996,00
4.539.187,00
3.765.086,00
Riscossioni in
Impegni di
c/residui
spesa corrente
1.584.945,80
1.243.973,72
1.124.844,68
1.826.112,06
1.233.875,00
1.732.085,00
1.784.518,00
1.684.664,00
1.419.183,00
1.565.229,00
2.713.420,13
2.660.640,82
2.656.074,82
2.890.715,65
3.158.589,00
3.206.344,00
3.232.165,00
3.852.508,00
4.034.457,00
3.923.728,00
Spese correnti
Impegni di Spese in conto Spese in conto
Spese correnti
in
spesa in conto
capitale in
capitale in
in c/residui
c/competenza
capitale
c/competenza
c/residui
2.336.361,66
318.053,78
511.467,41
51.790,81
807.252,09
2.324.256,95
367.094,47
497.748,25
64.725,48
714.452,01
2.101.809,15
289.695,14
1.828.561,62
271.479,70
649.185,29
2.379.500,28
481.126,08
420.290,56
51.617,28
1.085.666,77
2.330.078,00
376.318,00
1.085.642,00
137.236,00
465.348,00
2.411.320,00
713.590,00
2.159.345,00
176.876,00
737.856,00
2.552.865,00
787.130,00
837.119,00
121.484,00
1.418.735,00
3.135.486,00
645.243,00
945.823,00
198.662,00
860.563,00
3.343.605,00
655.730,00
874.980,00
212.105,00
774.029,00
3.201.201,00
679.153,00
639.293,00
26.004,00
754.133,00
Giulianova
Anno
Accertamenti
Riscossioni in
c/competenza
Riscossioni in
Impegni di
c/residui
spesa corrente
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
23.699.183,48
25.784.329,15
28.880.492,91
26.264.440,91
30.120.989,00
31.772.742,00
23.470.369,00
42.680.238,00
41.941.435,00
29.546.579,00
16.624.956,75
17.577.988,61
19.221.142,20
19.743.590,00
20.310.725,00
21.239.281,00
18.486.816,00
24.867.697,00
18.513.649,00
19.454.030,00
8.045.367,12
7.125.287,80
8.476.691,78
7.322.647,67
7.657.745,00
7.240.800,00
8.270.260,00
6.704.557,00
10.553.261,00
8.291.339,00
18.137.232,93
18.315.764,85
18.329.026,43
19.786.623,77
20.797.057,00
21.795.604,00
17.213.524,00
18.747.327,00
19.060.515,00
19.697.414,00
Spese correnti
Impegni di Spese in conto Spese in conto
Spese correnti
in
spesa in conto
capitale in
capitale in
in c/residui
c/competenza
capitale
c/competenza
c/residui
15.213.611,22
2.669.473,78
2.111.100,72
354.735,65
2.262.301,75
15.035.857,09
3.036.688,58
3.239.922,63
586.058,25
2.169.533,69
14.788.473,71
3.340.254,72
5.875.336,60
2.483.803,40
1.746.541,03
14.936.864,18
3.169.634,40
2.379.902,08
918.122,99
2.417.330,74
16.492.071,00
4.256.421,00
4.764.940,00
908.550,00
2.538.031,00
16.582.603,00
3.732.922,00
5.215.564,00
668.933,00
2.504.914,00
13.775.668,00
4.554.455,00
3.359.325,00
506.465,00
2.269.046,00
14.842.581,00
2.676.618,00 14.501.944,00
377.689,00
4.077.976,00
14.066.194,00
3.214.915,00 19.918.260,00
746.097,00
8.574.527,00
13.195.699,00
3.715.774,00
4.769.369,00
118.688,00
4.399.183,00
126
segue Tab. 30
Morro d’Oro
Anno
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
Accertamenti
2.062.249,58
2.040.607,46
2.068.725,95
2.407.494,82
2.315.732,00
3.542.213,00
3.157.241,00
3.447.270,00
3.238.133,00
3.609.946,00
Riscossioni in
c/competenza
942.528,68
1.066.610,55
1.167.627,45
1.563.123,94
1.584.596,00
2.061.099,00
2.523.425,00
2.474.332,00
2.321.345,00
2.216.778,00
Riscossioni in
c/residui
966.807,32
1.247.932,36
830.617,11
959.661,10
682.561,00
727.074,00
1.336.264,00
650.387,00
973.209,00
840.249,00
Impegni di
spesa corrente
1.272.937,66
1.432.076,62
1.501.154,80
1.641.132,69
1.582.001,00
1.745.338,00
2.033.198,00
2.061.467,00
2.235.530,00
2.337.045,00
Spese correnti
in
c/competenza
1.086.140,88
1.177.549,10
1.166.350,77
1.295.016,19
1.289.395,00
1.311.116,00
1.633.538,00
1.681.302,00
1.850.726,00
1.898.163,00
Spese correnti
in c/residui
280.235,19
162.180,89
244.423,56
289.257,18
279.525,00
259.920,00
405.553,00
356.569,00
516.604,00
382.658,00
Impegni di
spesa in conto
capitale
597.040,19
400.600,64
175.296,83
516.828,75
453.363,00
1.529.227,00
609.706,00
1.088.728,00
790.835,00
905.716,00
Spese in conto
capitale in
c/competenza
53.637,15
60.699,70
5.907,75
55.192,20
69.368,00
85.241,00
181.522,00
611.964,00
57.934,00
33.993,00
Spese in conto
capitale in
c/residui
254.580,20
600.566,04
548.628,03
225.835,24
245.382,00
580.715,00
1.082.136,00
364.136,00
325.077,00
715.037,00
Mosciano Sant’Angelo
Anno
Accertamenti
Riscossioni in
c/competenza
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
9.316.095,90
10.400.716,33
10.331.639,70
9.806.631,82
9.378.166,00
7.738.396,00
7.732.230,00
11.376.237,00
11.303.957,00
9.315.168,00
5.147.744,89
5.952.955,94
6.686.494,14
5.758.459,82
5.894.582,00
5.611.240,00
6.015.765,00
9.523.710,00
5.841.672,00
6.770.103,00
Riscossioni in
Impegni di
c/residui
spesa corrente
2.572.596,80
4.215.454,46
3.470.479,32
5.899.739,71
2.166.028,00
3.142.078,00
3.105.157,00
2.097.089,00
1.554.190,00
2.971.467,00
6.110.348,76
7.385.476,72
6.533.265,51
4.947.433,47
5.476.523,00
5.584.164,00
5.495.747,00
5.612.087,00
5.999.772,00
6.410.630,00
Spese correnti
Impegni di Spese in conto Spese in conto
Spese correnti
in
spesa in conto
capitale in
capitale in
in c/residui
c/competenza
capitale
c/competenza
c/residui
4.966.221,14
1.492.347,14
1.572.834,88
71.527,21
1.533.049,63
5.688.149,38
1.009.613,85
1.893.087,22
468.710,98
1.786.842,23
5.274.179,22
1.388.650,86
3.029.265,03
620.305,54
1.005.462,05
3.957.565,84
992.564,57
4.094.552,41
797.590,21
1.490.107,78
4.337.037,00
790.398,00
3.548.529,00
320.953,00
2.376.229,00
4.606.063,00
850.769,00
1.516.140,00
308.614,00
2.359.806,00
4.675.723,00
981.522,00
1.054.136,00
441.952,00
3.036.705,00
4.592.580,00
820.457,00
5.135.908,00
588.028,00
1.204.916,00
5.108.580,00
883.497,00
693.110,00
322.717,00
1.421.436,00
5.258.342,00
738.827,00
1.927.743,00
339.337,00
1.544.811,00
127
segue Tab. 30
Notaresco
Anno
Accertamenti
Riscossioni in
c/competenza
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
6.028.509,45
7.567.755,53
7.418.566,63
6.862.794,44
10.058.438,00
6.754.927,00
6.094.308,00
6.726.745,00
6.325.478,00
7.006.991,00
3.306.145,84
4.180.633,90
4.330.011,31
4.832.528,52
6.760.045,00
3.852.423,00
4.439.895,00
4.028.644,00
4.589.218,00
4.669.165,00
Riscossioni in
Impegni di
c/residui
spesa corrente
2.569.752,67
2.428.844,63
2.929.959,15
3.159.726,69
2.199.706,00
2.885.575,00
1.862.723,00
2.493.555,00
2.503.729,00
1.866.320,00
4.341.232,89
4.606.032,22
5.207.911,09
5.041.629,52
5.309.920,00
3.713.143,00
3.924.420,00
4.085.161,00
4.083.491,00
4.538.103,00
Spese correnti
Impegni di Spese in conto Spese in conto
Spese correnti
in
spesa in conto
capitale in
capitale in
in c/residui
c/competenza
capitale
c/competenza
c/residui
3.520.240,46
466.073,95
1.267.865,02
90.629,41
1.460.768,38
3.454.898,85
747.250,13
2.488.125,11
768.604,07
820.347,37
3.727.218,83
974.528,35
1.643.117,44
437.507,17
1.585.825,32
3.638.558,16
1.343.675,73
387.395,87
20.358,73
1.690.002,94
3.763.572,00
1.136.400,00
1.801.831,00
272.547,00
650.046,00
2.811.540,00
1.725.376,00
1.777.389,00
166.870,00
1.033.413,00
2.809.445,00
980.501,00
526.950,00
48.611,00
521.194,00
3.190.276,00
987.923,00
1.961.952,00
536.910,00
1.215.815,00
3.210.017,00
1.112.636,00
1.668.030,00
732.276,00
1.361.805,00
3.209.192,00
749.630,00
1.397.385,00
430.444,00
871.752,00
Roseto degli Abruzzi
Anno
Accertamenti
Riscossioni in
c/competenza
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
17.753.723,91
20.510.708,22
18.328.829,14
22.671.353,69
26.508.441,00
29.840.800,00
47.507.028,00
71.459.262,00
43.868.752,00
43.981.505,00
10.578.339,80
11.848.655,40
11.579.778,13
14.519.339,25
14.388.458,00
16.656.464,00
30.555.459,00
47.661.745,00
31.714.670,00
34.337.646,00
Riscossioni in
Impegni di
c/residui
spesa corrente
7.676.467,12
6.491.039,47
5.627.331,42
6.098.883,94
6.612.910,00
8.886.646,00
9.925.816,00
18.537.106,00
13.387.718,00
10.917.415,00
11.425.549,64
11.446.295,71
12.310.551,21
14.211.055,28
15.248.128,00
15.761.452,00
16.533.264,00
17.117.504,00
16.273.840,00
19.013.172,00
Spese correnti
Impegni di Spese in conto Spese in conto
Spese correnti
in
spesa in conto
capitale in
capitale in
in c/residui
c/competenza
capitale
c/competenza
c/residui
9.389.778,80
2.073.159,22
4.082.795,79
996.614,63
4.043.538,87
9.381.919,88
1.460.751,34
7.046.742,96
1.464.449,17
2.845.850,01
9.664.448,14
1.323.918,67
3.035.020,43
824.043,65
3.733.270,67
9.533.765,44
1.594.980,04
4.633.401,33
1.045.017,48
2.986.677,99
11.687.892,00
3.597.285,00
7.794.204,00
1.317.438,00
2.680.888,00
11.495.202,00
2.482.258,00
9.794.232,00
576.140,00
5.510.645,00
13.098.442,00
3.256.461,00 13.588.879,00
1.026.016,00
6.926.672,00
12.591.772,00
2.731.777,00 16.553.245,00 12.666.367,00
4.304.176,00
12.168.285,00
3.841.051,00
7.054.265,00
1.139.047,00
6.886.209,00
14.349.927,00
4.069.353,00
5.592.625,00
342.156,00
5.229.320,00
128
segue Tab. 30
Teramo
Anno
Accertamenti
Riscossioni in
c/competenza
Riscossioni in
Impegni di
c/residui
spesa corrente
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
44.783.561,69
48.541.297,44
46.609.405,71
54.372.862,77
58.717.076,00
56.336.353,00
53.702.384,00
67.964.937,00
88.082.665,00
45.643.753,00
18.052.614,05
22.598.163,48
23.405.242,04
29.667.199,82
31.013.543,00
34.574.425,00
36.807.816,00
40.294.061,00
40.428.927,00
30.483.608,00
24.594.238,41
26.137.637,31
21.471.043,81
21.431.907,22
22.262.888,00
18.921.297,00
18.674.991,00
13.855.622,00
23.712.835,00
25.126.739,00
Fonte. Elaborazione su dati Ministero dell’Interno..
29.677.388,48
31.538.084,05
31.804.065,55
34.338.048,41
35.040.203,00
33.588.102,00
35.762.810,00
36.294.497,00
39.655.026,00
32.006.520,00
Spese correnti
Impegni di Spese in conto Spese in conto
Spese correnti
in
spesa in conto
capitale in
capitale in
in c/residui
c/competenza
capitale
c/competenza
c/residui
24.255.291,36
4.740.711,26 12.348.814,47
1.477.726,25
8.160.622,23
26.206.137,57
5.748.976,64 12.605.355,14
914.810,95 11.476.440,27
23.857.520,90
4.503.087,38
9.004.076,39
2.321.391,13
8.626.239,11
26.221.229,99
6.741.975,03 11.406.446,42
433.287,71
7.018.272,25
27.943.423,00
6.315.083,00 15.734.223,00
5.368.980,00
7.466.789,00
25.989.743,00
6.658.782,00 13.768.218,00
2.338.187,00
7.746.092,00
27.567.453,00
7.895.944,00
7.367.179,00
1.292.027,00 10.170.018,00
28.465.832,00
7.152.755,00 17.788.928,00
4.791.611,00
7.101.365,00
31.428.088,00
7.714.816,00 43.674.835,00
9.710.469,00
8.114.875,00
25.333.257,00
7.087.160,00
8.324.533,00
3.515.480,00 10.823.347,00
129
Tab. 31 – Impegni di spesa in conto capitale nei comuni della Val Tordino (1998-2007)
(valori %)
Bellante
Voci
Funzioni generali di amministrazione, di direzione e controllo
Funzioni relative alla giustizia
Funzioni di polizia locale
Funzioni di istruzione pubblica
Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali
Funzioni nel settore sportivo e ricreativo
Funzioni nel campo turistico
Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti
Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente
Funzioni nel settore sociale
Funzioni nel campo dello sviluppo economico
Funzioni relative a servizi produttivi
Totale impegni di spesa in conto capitale
1998
5,01
0,00
0,88
1,94
0,00
4,38
0,00
50,65
13,14
15,22
8,78
0,00
100,00
1999
0,95
0,00
0,00
0,00
0,00
2,33
0,00
31,59
50,19
10,35
4,59
0,00
100,00
2000
2,94
0,00
0,94
61,76
0,00
0,67
0,00
15,54
7,16
8,60
2,40
0,00
100,00
2001
5,23
0,00
0,00
0,00
0,00
53,85
0,00
15,22
18,88
6,82
0,00
0,00
100,00
2002
4,96
0,00
0,00
9,69
0,00
1,01
0,00
27,63
16,16
15,25
25,30
0,00
100,00
2003
1,71
0,00
0,00
28,12
0,00
0,90
0,00
34,41
8,70
16,43
9,73
0,00
100,00
2004
2,31
0,00
0,00
14,06
0,00
15,33
0,00
46,76
0,00
9,33
12,21
0,00
100,00
2005
11,38
0,00
0,00
1,43
0,00
29,24
0,00
42,59
0,53
10,53
4,29
0,00
100,00
2006
12,15
0,00
0,00
0,00
0,00
15,59
0,00
29,26
40,13
2,87
0,00
0,00
100,00
2007
6,09
0,00
0,00
0,00
0,00
29,49
0,00
34,53
1,81
28,07
0,00
0,00
100,00
1998
5,31
0,00
0,00
6,38
0,00
0,00
0,00
3,27
82,83
2,21
0,00
0,00
100,00
1999
9,72
0,00
0,00
1,14
0,00
0,00
0,00
24,64
61,56
2,94
0,00
0,00
100,00
2000
19,47
0,00
0,08
4,58
0,00
0,00
0,00
2,16
44,72
29,00
0,00
0,00
100,00
2001
16,12
0,00
4,37
15,81
0,00
0,00
0,00
0,00
41,37
22,33
0,00
0,00
100,00
2002
17,72
0,00
0,00
8,52
0,00
0,00
0,00
43,42
1,46
28,88
0,00
0,00
100,00
2003
3,40
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
54,94
29,61
12,05
0,00
0,00
100,00
2004
45,24
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
32,24
0,00
22,52
0,00
0,00
100,00
2005
6,91
0,00
0,00
17,69
0,00
0,00
0,00
4,19
63,43
7,78
0,00
0,00
100,00
2006
25,20
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
49,48
12,38
12,94
0,00
0,00
100,00
2007
13,16
0,00
0,00
2,62
0,00
1,18
0,00
74,86
8,18
0,00
0,00
0,00
100,00
Canzano
Voci
Funzioni generali di amministrazione, di direzione e controllo
Funzioni relative alla giustizia
Funzioni di polizia locale
Funzioni di istruzione pubblica
Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali
Funzioni nel settore sportivo e ricreativo
Funzioni nel campo turistico
Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti
Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente
Funzioni nel settore sociale
Funzioni nel campo dello sviluppo economico
Funzioni relative a servizi produttivi
Totale impegni di spesa in conto capitale
130
segue Tab. 31
Castellalto
Voci
Funzioni generali di amministrazione, di direzione e controllo
Funzioni relative alla giustizia
Funzioni di polizia locale
Funzioni di istruzione pubblica
Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali
Funzioni nel settore sportivo e ricreativo
Funzioni nel campo turistico
Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti
Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente
Funzioni nel settore sociale
Funzioni nel campo dello sviluppo economico
Funzioni relative a servizi produttivi
Totale impegni di spesa in conto capitale
1998
10,16
0,00
0,00
16,26
4,04
8,47
0,00
45,64
10,30
3,11
2,02
0,00
100,00
1999
19,03
0,00
0,00
15,81
0,00
0,00
0,00
20,39
11,37
33,18
0,21
0,00
100,00
2000
3,47
0,00
0,00
26,72
0,00
0,68
0,00
46,18
16,76
5,80
0,40
0,00
100,00
2001
24,76
0,00
0,00
7,67
0,00
1,84
0,00
22,44
35,71
7,57
0,00
0,00
100,00
2002
7,76
0,00
2,38
3,91
0,00
44,24
0,00
16,80
22,95
1,97
0,00
0,00
100,00
2003
2,33
0,00
0,00
27,25
0,00
0,93
0,00
30,41
24,28
5,46
0,00
9,34
100,00
2004
9,06
0,00
0,00
2,20
0,00
16,44
0,00
23,17
32,56
12,70
1,19
2,68
100,00
2005
9,60
0,00
0,00
8,99
0,00
0,00
0,00
29,88
46,12
5,41
0,00
0,00
100,00
2006
29,16
0,00
0,00
4,69
0,00
0,00
0,00
43,48
11,21
11,47
0,00
0,00
100,00
2007
3,52
0,00
0,00
12,72
0,94
7,41
0,00
30,94
33,33
11,14
0,00
0,00
100,00
1998
0,21
0,00
0,00
0,00
2,78
4,81
0,00
58,83
33,37
0,00
0,00
0,00
100,00
1999
1,04
23,67
0,00
0,00
0,00
16,39
1,59
42,71
13,32
0,16
0,00
1,12
100,00
2000
13,57
0,07
0,34
1,36
0,00
0,00
0,00
18,51
25,24
0,73
20,56
19,63
100,00
2001
6,12
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
11,12
80,63
1,95
0,18
0,00
100,00
2002
2,91
0,88
0,47
6,41
3,25
0,40
0,33
47,53
31,65
2,65
1,21
2,31
100,00
2003
2,14
0,00
0,63
5,62
0,00
0,00
0,00
27,84
62,34
0,72
0,72
0,00
100,00
2004
4,09
0,00
0,00
4,23
24,74
0,00
0,00
5,07
45,84
14,32
1,71
0,00
100,00
2005
2,31
1,38
0,03
1,38
0,34
4,14
0,00
19,62
63,69
0,75
3,12
3,24
100,00
2006
3,23
0,28
0,02
12,51
5,88
7,91
2,54
38,95
22,22
3,07
0,89
2,51
100,00
2007
0,45
0,00
0,42
16,22
9,77
8,91
1,21
4,05
36,63
22,14
0,21
0,00
100,00
Giulianova
Voci
Funzioni generali di amministrazione, di direzione e controllo
Funzioni relative alla giustizia
Funzioni di polizia locale
Funzioni di istruzione pubblica
Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali
Funzioni nel settore sportivo e ricreativo
Funzioni nel campo turistico
Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti
Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente
Funzioni nel settore sociale
Funzioni nel campo dello sviluppo economico
Funzioni relative a servizi produttivi
Totale impegni di spesa in conto capitale
131
segue Tab. 31
Morro d’Oro
Voci
Funzioni generali di amministrazione, di direzione e controllo
Funzioni relative alla giustizia
Funzioni di polizia locale
Funzioni di istruzione pubblica
Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali
Funzioni nel settore sportivo e ricreativo
Funzioni nel campo turistico
Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti
Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente
Funzioni nel settore sociale
Funzioni nel campo dello sviluppo economico
Funzioni relative a servizi produttivi
Totale impegni di spesa in conto capitale
1998
15,70
0,00
0,00
4,11
0,61
3,03
0,00
25,95
45,85
4,76
0,00
0,00
100,00
1999
20,66
0,00
0,00
36,80
1,42
0,00
0,00
40,48
0,64
0,00
0,00
0,00
100,00
2000
57,41
0,00
0,00
42,59
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
100,00
2001
9,19
0,00
0,00
13,04
0,00
0,00
0,00
35,31
33,89
8,57
0,00
0,00
100,00
2002
28,19
0,00
0,00
4,56
0,00
0,00
0,00
19,31
45,66
2,28
0,00
0,00
100,00
2003
16,37
0,00
0,00
1,80
0,00
0,00
0,00
59,88
2,27
16,89
0,85
1,95
100,00
2004
15,73
0,00
0,00
8,86
0,00
12,14
0,00
16,40
25,41
20,50
0,00
0,96
100,00
2005
9,22
0,00
0,00
9,19
0,00
11,02
0,00
34,17
0,00
0,00
36,22
0,18
100,00
2006
22,10
0,00
0,00
15,81
0,00
37,93
0,00
18,97
0,00
5,06
0,00
0,13
100,00
2007
16,25
0,00
0,00
0,00
0,00
55,20
0,00
28,48
0,00
0,01
0,00
0,06
100,00
1998
8,40
0,00
0,00
5,50
0,00
17,57
0,00
42,93
20,65
1,11
3,84
0,00
100,00
1999
20,97
0,00
0,36
12,68
0,53
10,75
0,00
32,83
10,98
1,14
9,76
0,00
100,00
2000
29,68
0,00
1,26
3,59
0,00
10,30
0,00
19,69
6,55
13,91
15,02
0,00
100,00
2001
6,93
0,00
0,00
0,50
0,00
0,76
0,00
14,81
1,12
2,87
73,01
0,00
100,00
2002
15,26
0,00
0,00
3,66
0,00
2,03
0,00
20,43
10,54
6,20
40,47
1,41
100,00
2003
15,73
0,00
0,26
0,16
0,00
0,40
0,00
46,73
6,39
23,08
0,66
6,60
100,00
2004
16,75
0,00
0,00
0,04
0,00
1,15
0,00
35,82
17,28
14,99
9,23
4,74
100,00
2005
13,55
0,00
0,12
12,01
0,00
9,25
0,00
50,82
9,26
1,05
2,87
1,07
100,00
2006
29,59
0,00
5,91
16,22
0,00
0,00
0,00
35,13
7,60
0,00
5,55
0,00
100,00
2007
11,08
0,00
0,26
0,41
5,19
0,00
0,00
12,21
2,77
14,22
53,87
0,00
100,00
Mosciano Sant’Angelo
Voci
Funzioni generali di amministrazione, di direzione e controllo
Funzioni relative alla giustizia
Funzioni di polizia locale
Funzioni di istruzione pubblica
Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali
Funzioni nel settore sportivo e ricreativo
Funzioni nel campo turistico
Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti
Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente
Funzioni nel settore sociale
Funzioni nel campo dello sviluppo economico
Funzioni relative a servizi produttivi
Totale impegni di spesa in conto capitale
132
segue Tab. 31
Notaresco
Voci
Funzioni generali di amministrazione, di direzione e controllo
Funzioni relative alla giustizia
Funzioni di polizia locale
Funzioni di istruzione pubblica
Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali
Funzioni nel settore sportivo e ricreativo
Funzioni nel campo turistico
Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti
Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente
Funzioni nel settore sociale
Funzioni nel campo dello sviluppo economico
Funzioni relative a servizi produttivi
Totale impegni di spesa in conto capitale
1998
6,34
0,00
1,06
0,97
0,09
43,59
0,00
26,16
6,50
15,29
0,00
0,00
100,00
1999
23,88
0,00
0,08
9,98
0,00
25,95
0,00
16,46
16,05
5,94
0,00
1,66
100,00
2000
23,89
0,00
0,00
8,15
0,00
0,00
0,00
21,34
24,78
21,84
0,00
0,00
100,00
2001
1,02
0,00
0,00
20,24
0,00
21,33
0,00
24,93
13,62
18,87
0,00
0,00
100,00
2002
6,77
0,00
0,91
52,27
0,75
0,27
0,00
6,40
1,78
0,25
26,08
4,52
100,00
2003
33,16
0,25
0,00
35,86
1,97
0,00
0,00
5,62
4,06
1,62
0,02
17,44
100,00
2004
0,83
0,00
0,00
5,46
0,00
0,00
0,00
34,73
55,76
3,23
0,00
0,00
100,00
2005
12,18
0,00
0,00
22,43
0,00
4,61
0,00
60,27
0,00
0,51
0,00
0,00
100,00
2006
33,22
1,92
0,00
18,14
0,00
0,00
0,00
40,73
0,00
6,00
0,00
0,00
100,00
2007
21,11
0,00
0,00
0,00
0,00
2,86
0,00
57,14
3,65
15,23
0,00
0,00
100,00
1998
5,18
0,00
0,00
8,98
1,38
27,84
0,00
13,60
41,68
1,26
0,07
0,00
100,00
1999
5,70
0,00
0,00
21,45
15,14
11,18
0,00
21,03
19,81
4,98
0,00
0,72
100,00
2000
10,10
0,00
0,00
17,84
0,78
15,03
0,00
39,58
16,37
0,29
0,00
0,00
100,00
2001
41,39
0,00
0,00
9,76
5,99
10,54
0,00
19,98
10,25
2,10
0,00
0,00
100,00
2002
13,12
0,00
0,00
9,92
0,34
43,43
0,00
9,75
17,00
6,45
0,00
0,00
100,00
2003
3,17
0,00
0,00
1,87
0,00
16,64
0,00
43,80
4,00
4,94
25,60
0,00
100,00
2004
8,65
0,00
0,30
5,47
15,20
4,23
0,00
40,62
6,26
19,25
0,00
0,02
100,00
2005
78,16
0,00
0,00
0,62
0,02
6,00
0,00
9,61
4,95
0,63
0,00
0,00
100,00
2006
10,74
0,00
0,00
11,42
0,71
5,30
0,00
48,16
11,66
3,78
0,40
7,84
100,00
2007
13,40
0,00
0,00
1,72
1,43
9,94
0,00
54,77
5,33
13,41
0,00
0,00
100,00
Roseto degli Abruzzi
Voci
Funzioni generali di amministrazione, di direzione e controllo
Funzioni relative alla giustizia
Funzioni di polizia locale
Funzioni di istruzione pubblica
Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali
Funzioni nel settore sportivo e ricreativo
Funzioni nel campo turistico
Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti
Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente
Funzioni nel settore sociale
Funzioni nel campo dello sviluppo economico
Funzioni relative a servizi produttivi
Totale impegni di spesa in conto capitale
133
segue Tab. 31
Teramo
Voci
Funzioni generali di amministrazione, di direzione e controllo
Funzioni relative alla giustizia
Funzioni di polizia locale
Funzioni di istruzione pubblica
Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali
Funzioni nel settore sportivo e ricreativo
Funzioni nel campo turistico
Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti
Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente
Funzioni nel settore sociale
Funzioni nel campo dello sviluppo economico
Funzioni relative a servizi produttivi
Totale impegni di spesa in conto capitale
Fonte. Elaborazione su dati Ministero dell’Interno..
1998
40,75
0,00
0,31
3,53
0,16
4,16
0,00
14,16
29,33
3,88
3,15
3,72
100,00
1999
17,53
1,39
0,14
0,70
0,04
6,77
0,00
11,54
52,38
9,36
0,16
0,00
100,00
2000
17,72
3,57
0,00
4,41
0,00
10,31
0,00
33,66
23,12
7,21
0,00
0,00
100,00
2001
10,94
0,68
0,00
6,79
0,00
12,19
0,00
35,81
28,52
4,99
0,09
0,00
100,00
2002
43,35
0,00
0,22
11,97
0,17
7,06
0,00
18,17
13,60
2,79
2,67
0,00
100,00
2003
23,24
4,09
0,11
15,88
0,00
9,95
0,00
20,72
21,61
3,78
0,60
0,00
100,00
2004
33,60
0,00
0,14
8,77
0,00
0,00
0,00
38,17
11,95
5,72
1,65
0,00
100,00
2005
37,01
1,69
0,00
8,76
0,00
7,52
0,00
19,03
23,41
2,20
0,39
0,00
100,00
2006
20,90
1,14
0,17
7,03
8,31
12,65
0,00
23,62
25,55
0,61
0,01
0,00
100,00
2007
63,44
0,00
1,14
12,26
0,00
0,60
0,00
13,15
6,83
0,10
2,48
0,00
100,00
134
6. Possibili traiettorie processuali
L’analisi economico-territoriale condotta nella seconda fase del Piano ha contestualizzato e
approfondito i caratteri localizzativi delle attività economiche nell’area, inserendoli nel contesto
macroeconomico dei processi di internazionalizzazione e nel quadro finanziario della governance
locale. Unitamente all’analisi di prima fase, con carattere maggiormente strutturale e diacronico,
essa lascia emergere alcune possibili traiettorie di sviluppo, che pongono la Media e Bassa Vallata
del Tordino al centro di un processo di pianificazione integrata coinvolgente l’intero territorio della
Provincia di Teramo.
6.1. Rivalutazione della centralità d’area
L’analisi localizzativa ha mostrato con chiarezza come l’allineamento di poli produttivi
lungo la Val Todino individui un asse urbano-industriale forte fra Teramo e Giulianova, in
particolare sulla sinistra idrografica, mentre sul centro urbano di Roseto degli Abruzzi gravita,
piuttosto, la direttrice industriale della Val Vomano.
A saldare l’asse Teramo-Giulianova appare necessario definire il ruolo terziario del nodo
di Mosciano Sant’Angelo, finora letto soprattutto in chiave industriale. La localizzazione di servizi
alle imprese con carattere innovativo, volti in particolare al miglioramento della logistica, prelude
al rafforzamento di una cerniera Tirreno-Adriatico alternativa all’area metropolitana Pescara-Chieti,
dovendosi sottolineare come la Val Tordino si trovi in posizione geografica maggiormente
favorevole per i rapporti con le regioni del Centro-Nordest.
Tale centralità va a sottendere un’area di media e piccola impresa saldamente radicata,
con specializzazioni produttive sia consolidate che emergenti, in un ambiente sociale coeso, a
bassa conflittualità.
La struttura insediativa diffusa si annoda su una gerarchia urbana articolata sotto il profilo
dimensionale e funzionale, potendo contare su un polo terziario di primo livello (Teramo), due di
secondo livello (Giulianova, Roseto degli Abruzzi), nonché su due centri semi-urbani (Mosciano
Sant’Angelo, Notaresco) e quattro centri locali con profilo funzionale industriale (Castellalto),
agricolo-industriale (Bellante) o prevalentemente agricolo con interessanti prospettive di
valorizzazione ambientale (Canzano, Morro d’Oro).
Il sistema, nel suo complesso, è sotteso da una maglia amministrativa equilibrata, con
buone capacità – e, ancor più, potenzialità – di governance territoriale autonoma ed efficiente,
come dimostra l’analisi dei bilanci comunali.
135
6.2. Revisione dell’approccio distrettuale
L’area della Val Tordino costituisce anche l’asse mediano del primo distretto normativo ex
L. 317/91, comprendente a nord la Val Vibrata e a sud la Val Vomano: in realtà, l’unico a possedere
caratteristiche realmente distrettuali, a cominciare dall’assoluta prevalenza della impresa endogena
di piccole dimensioni.
Si rende tuttavia necessaria una sostanziale revisione dell’approccio distrettuale. Venuti
meno i vantaggi competitivi che, fino al penultimo decennio del secolo scorso, avevano decretato il
successo del “modello Val Vibrata”, emerge oggi una nuova concezione di distretto, non più
mono- bensì pluri-specializzato, fondato su integrazioni verticali ed orizzontali di filiera e
proiettato verso l’internazionalizzazione mediante innovazioni, sia di prodotto che di processo,
tendenti alla competizione qualitativa.
In questa logica rientra appieno il progetto del Distretto agro-alimentare di qualità della
Provincia di Teramo, nei cui documenti istitutivi si legge con chiarezza un più ampio progetto di
territorio, che si attaglia pienamente alle precondizioni e vocazioni dell’area Val Tordino4.
Le medesime linee-guida possono trovare applicazione in altri comparti produttivi. Sulla
base delle specializzazioni individuate, si segnalano: il tessile-abbigliamento, che solo nella nuova
logica distrettuale può trovare la necessaria riconversione dal contoterzismo alle produzioni di
marchio, permettendo così di non abbandonare un patrimonio di competenze degli imprenditori e
di capacità della manodopera; il meccanico ed elettromeccanico, che mostra crescente propensione
all’esportazione, come pure i comparti metallurgico e della gomma e plastica.
Si viene a formare, in tal modo, un quadro composito, in grado di sostenere l’economia
dell’area, di richiamare investimenti, domanda esterna e di sostanziare, con ciò, le ipotesi di piano
volte all’espansione delle aree produttive e al rafforzamento della rete di servizi.
4
Per “distretto agro-alimentare” si intende l’insieme delle produzioni agricole, ittiche, di trasformazione alimentare e
delle attività agroindustriali ad esse collegate, articolato in una rete stretta di rapporti di filiere e settori di filiere tale da
caratterizzare significativamente l’ambito produttivo locale;l’insieme si connota inoltre per l’integrazione con il sistema
distributivo, che seppur elemento relativamente esterno ad esso mantiene sempre una forte influenza sulle componenti
che si collocano soprattutto a monte dello stesso.
In linea con l’attuale normativa, può essere individuato un distretto agro-alimentare di qualità, se ai presupposti
precedenti, ovvero di un sistema economico locale di imprese agroindustriali,agroalimentari, agricole, ittiche,
agrituristiche e da imprese produttrici di materie prime, semilavorati e servizi e di distribuzione, si verifica la presenza
di un peculiare orientamento verso una produzione prevalente o tipica apprezzata in quanto realizzata secondo un
modello di qualità diffusa e riconoscibile.
Nel distretto, pertanto, le imprese si integrano in modo verticale, orizzontale e trasversale, cosicché possono godere di
economie informative (atmosfera tecnologica) e transnazionali (mercato comunitario ed extra-comunitario) realizzando
le economie di scala con una particolare specializzazione per le diverse fasi tipiche dei processi produttivi.
136
6.3. Potenziamento infrastrutturale
La rete delle infrastrutture di trasporto, nell’area, resta basata sul vettore gomma, che, del
resto, risulta il più idoneo a servire la trama insediativa diffusa, sia delle residenze che delle
localizzazioni produttive. Al completamento della direttrice trasversale Tirreno-Adriatico si deve
pertanto affiancare il miglioramento dei collegamenti non solo interni alla Val Tordino, ma di
raccordo con un più ampio territorio circostante. Sotto questo profilo, viene riconosciuto il ruolo
della direttrice San Nicolò-Garrufo e dello snodo Teramo-Val Vomano.
Proprio la dominanza del mezzo gommato, unita alla necessità di sviluppare il trasporto
containerizzato, portano in evidenza – anche sulla scorta dei risultati emergenti dall’indagine sul
campo – il ruolo funzionale dell’autoporto di Castellalto, in connessione con il polo logistico di
Mosciano Sant’Angelo.
Quanto alla direttrice ferroviaria, ancora l’indagine sul campo ha evidenziato l’esistenza di
una domanda latente per il trasporto di persone, che stenta ad esprimersi nelle condizioni attuali.
Peraltro, il recente Piano di bacino del trasporto pubblico locale della Provincia di Teramo,
nell’ambito del Piano Regionale Integrato dei Trasporti (PRIT), razionalizza la funzione dell’asta
ferroviaria nell’ottica del trasporto metropolitano, individuando una serie di interventi volti a
potenziare il sistema ferroviario sia in termini di capacità delle tratte, e quindi aumento delle
frequenze, sia di estensione territoriale dei servizi:
-
realizzazione di un punto di incrocio in corrispondenza della stazione di Mosciano
Sant’Angelo, , come previsto dal PRIT della Regione Abruzzo, che consentirebbe servizi ai 30’
fra Teramo e Giulianova durante l’intero arco della giornata;
-
estensione del servizio ferroviario metropolitano fino a San Benedetto del Tronto (-Ancona);
-
realizzazione della fermata di Piano d’Accio, in territorio comunale di Teramo;
-
prosecuzione della linea ferroviaria oltre la stazione di Teramo verso il centro storico della
città, anche con tecnologia treno-tram.
Tali interventi risultano pienamente compatibili con quelli previsti dal Piano d’Area in
termini di valorizzazione delle centralità in corrispondenza delle fermate ferroviarie esistenti, così
da integrare tale modalità di trasporto nel territorio, limitando l’uso del mezzo automobilistico.
L’analisi dei flussi pendolari condotta nella prima fase del Piano ha mostrato, infatti, come
ben il 47,5% dei flussi totali, nell’area, si effettuino su auto privata con il solo conducente. Non
appare azzardato stimare che la realizzazione degli interventi previsti dal PRIT possa spostare
almeno 10÷15 punti sul vettore ferro, limitato, nelle condizioni attuali, al solo 2,2%.
137
6.4. Nuove strategie per il turismo
La domanda turistica ha fatto registrare, negli ultimi due decenni, profonde trasformazioni a
scala sia internazionale che nazionale e regionale. In precedenza polarizzata su un numero limitato
di mete (prevalentemente balneari e montane), essa si è andato diffondendo su ogni parte del
territorio, purché capace di offrire una propria identità geografica accompagnata da una adeguata
offerta ricettiva e infrastrutturale. In tal modo, ad un periodo di villeggiatura concentrato in genere
nei mesi estivi – cui se ne aggiungeva, eventualmente, uno invernale – si sono sostituite più vacanze
brevi nell’arco dell’anno.
Per la provincia di Teramo e, nel suo ambito, per l’area del Tordino si rende dunque
necessaria una riconversione dalla dominanza del segmento balneare – alla quale si devono, in
gran parte, le pesanti trasformazioni urbanistiche della fascia costiera nella seconda metà del secolo
scorso – alle nuove strategie di mercato, fondate sulla promozione di forme diverse di turismo, fra
loro integrate.
Dalla indagine sul campo, sono emerse le caratteristiche del territorio e del sistema socioeconomico locale che si prestano in maniera ottimale allo sviluppo di turismi plurimi: oltre a mare
e montagna, le risorse naturalistiche e culturali stanno alla base dei nuovi possibili assetti
integrati. Dalle prime si alimentano il turismo all’aria aperta e sportivo (trekking, cicloturismo,
ippoturismo, golf, ecc.); dalle seconde, il turismo d’arte, convegnistico, enogastronomico. Lo
stesso sviluppo industriale è fonte di domanda turistica business.
Fondamentale è l’adeguamento delle strutture di offerta alle nuove forme di turismo,
sotto un duplice punto di vista: tipologico, con la localizzazione di alloggi agrituristici e bed &
breakfast, di cui la provincia di Teramo e l’area della Val Tordino risultano particolarmente carenti;
distributivo, con il riequilibrio geografico della dotazione ricettiva dai comuni costieri all’intero
territorio e particolare attenzione per il capoluogo, le cui capacità potenziali (soprattutto culturali)
sono state finora penalizzate proprio dall’insufficienza di tale dotazione.
Va sottolineato come solo l’integrazione di turismi “plurimi” sia in grado di estendere la
stagionalità dei flussi e garantire tassi di utilizzazione delle strutture ricettive ben superiori agli
attuali, che l’analisi di prima fase ha evidenziato assolutamente insufficienti a garantire l’equilibrio
economico delle aziende e, con esso, la competitività sul mercato nazionale ed estero,
Il turismo diffuso richiede inoltre una promozione complessiva del territorio in termini di
identità, carattere di cui si è verificata, per la Val Tordino, una pressoché totale assenza. Da qui
l’esigenza di promuovere marketing territoriale, accompagnato da informazione, comunicazione
138
e accessibilità, anche fisica, soprattutto per i flussi di portata ampia. Punto debole del sistema
turistico è, infatti, l’internazionalizzazione.
Nelle strategie complessive del Piano d’Area, il comparto turistico appare in grado di
generare forme importanti di indotto, come il recupero di insediamenti dismessi (in particolare,
rurali), la valorizzazione di beni ambientali, culturali e di produzioni tipiche, la
razionalizzazione dei sistemi di trasporto e distribuzione commerciale.
Altre connessioni importanti, nell’ampia matrice di interdipendenze turistiche, si
evidenziano con le attività formative (v. par. 3.2.3) e con infrastrutture specifiche, come la
portualità in funzione diportistica (v. par. 3.2.4).
Obiettivo finale può essere la creazione di un distretto turistico nell’area, a condizione di
sviluppare un adeguato sistema di impresa turistica, attivando, con la partecipazione delle
istituzioni locali, una più stretta interazione fra gli operatori, di cui si sono peraltro rilevati –
ancora nell’indagine sul campo – positivi punti di innesco.
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Relazione - Provincia di Teramo