ORDINE FRANCESCANO SECOLARE
FRATERNITA’ SACRO CUORE E SAN RAFFAELE
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Fratelli e sorelle carissimi,
il Signore vi dia pace!
E’ il primo notiziario del 2010. Il tempo vola, e anche se siamo solo a febbraio, la nostra
fraternità ha già vissuto dei momenti importanti e altri appuntamenti bellissimi ci aspettano.
Il ricordo del pellegrinaggio in Terra Santa è ancora vivissimo; alcuni di noi hanno vissuto
forti momenti di spiritualità e preghiera.
Un grande grazie è “dovuto” a Padre Pasquale Rota, dovuto, perche nonostante la sua età
e reduce da un periodo molto delicato per la sua salute, ci ha profondamente coinvolto
guidandoci con sapienza e gioiosa partecipazione, donandoci la sua carica spirituale,
presentandoci Gesù nei luoghi dove il Signore ha vissuto, rendendocelo vivo presente in
mezzo a noi. Rimane nel cuore di tutti noi una profonda nostalgia per quei luoghi davvero
santi perché santificati da Colui che è fonte di ogni santità. A San Giovanni d’Acri (Akko)
abbiamo visitato la cittadella dei crociati, dove è approdato Francesco d’Assisi come risulta
dai documenti storici.
Nella chiesa di San Giovanni noi Terziari abbiamo rinnovato la nostra professione: gli occhi
lucidi per l’emozione; personalmente mi si chiudeva la gola, quasi non riuscivo a parlare,
pensando al luogo dove il serafico Padre Francesco andava incontro al sultano proclamando
la pace e la lieta novella.
La recente visita fraterna/pastorale del nostro Ministro Regionale Luigi Bozzi e
dell’Assistente Regionale Padre Piero Bolchi, è stato davvero un momento importante di
confronto e di comunione fraterna. Ogni visita genera in tutti noi un’istanza di
rinnovamento, ci fa crescere come fraternità francescana presente nel mondo e inviata nel
mondo a testimoniare la buona novella.
E’ anche tempo di capitoli. La nostra fraternità domenica 18 aprile 2010, l’Ofs d’Italia si
ritroverà il 24 - 27 giugno, la fraternità regionale della Lombardia rinnoverà il consiglio nel
mese di settembre. Penso che il modo più bello per preparare i capitoli sia la preghiera. E’
per questo che vi allego una bellissima preghiera inviataci dall’Ofs d’Italia. Recitiamola con
fede nei nostri momenti spirituali quotidiana, perché davvero lo Spirito Santo, Generale
dell’Ordine, e Maria Immacolata patrona, orientino le decisioni che dobbiamo prendere e ci
guidino nella scelta di coloro che dovranno guidarci in spirito di servizio nel prossimo
triennio. I fratelli professi che desiderano candidarsi per le elezioni diano il proprio
nominativo al ministro della fraternità.
Inoltre, ricordo che siamo tutti invitati a partecipare all’evento “Semplicemente fratelli”
organizzato dall’Ofs d’Italia a Padova il 28/30 maggio 2010. E’ un momento importante che
ci permetterà incontrare tanti fratelli e sorelle provenienti da tutta Italia e sentire così di
appartenere a una realtà più ampia.
Carissimi, domenica 14 febbraio faremo festa! Dopo le Lodi, la Santa Messa e la catechesi
di Padre Raffaele ci sarà l’agape fraterna ospiti della mensa di Opera San Francesco, “che
ringraziamo sin d’ora”. In un luogo significativo dove si vive ogni giorno la carità, ci
ritroveremo forti delle parole di quel canto che dice “Com’è bello e gioioso che i fratelli
stiano insieme”. Puoi invitare a questo momento conviviale parenti e amici; inoltre saranno
inviatati anche i pellegrini della Terra Santa. Al termine dell’agape ci trasferiremo nel salone
del convento per proiettare le fotografie del pellegrinaggio e rivivere cosi le intense
emozioni vissute laggiù.
Per le prenotazioni rivolgersi anticipatamente come di consueto a Marisa e a Daniela.
Domenica 28 febbraio dopo la preghiera delle Lodi, la Santa Messa e il caffè vivremmo una
esperienza diversa e interessante. In occasione delle celebrazioni per l’ottavo centenario
della Regola, visiteremo a gruppi il Museo dei Beni Culturali dei Cappuccini. La Dott.ssa
Rosa Giorgi, direttrice del Museo che ringraziamo per la sua gentile disponibilità, ci
presenterà:
“L’ARTE DI SEGUIRE FRANCESCO DA CIMABUE AI GIORNI NOSTRI”.
Con gioia e amore vi abbraccio tutti.
Laudato sii… mi Signore.
Anna
Sorella vostra
Cimabue
1
RIFLESSIONI DELL’ASSISTENTE
PADRE RAFFAELE
L’angelo è partito
Carissimi fratelli carissime sorelle,
Nei giorni immediatamente precedenti al Natale del Signore, ho avuto la Grazia di
portare una parola di benedizione e di augurio a tanti fratelli e sorelle che vivono esperienze di fatica, di solitudine,
di malattia , che sono ospiti in case di accoglienza che la carità cristiana e la solidarietà umana hanno preparato per
loro.
Ho incontrato, giovani mamme sole con i loro figli, ex prostitute strappate dall’orrore della strada e dalle botte,
ammalati terminali indigenti e senza famiglia. Tutte queste persone hanno trovato un luogo dove vivere
dignitosamente, percepire attenzione e affetto, hanno cominciato a intravedere una serena speranza per il futuro, a
sperimentare la guarigione lenta ma progressiva di ferite che hanno offeso la dignità, l’affettività e non in pochi casi
anche le membra.
Il 23 dicembre in una casa per ammalati gravi, la maggior parte persone straniere in cura chemioterapica, la suora
che con amore condivide la propria giornata con questi fratelli, mi ha consegnato la lettera di una giovane mamma
dell’America del sud, che aveva appena perso il suo bambino, colpito da una grave malattia cerebrale. Ve la
trascrivo:
Cari amici, oggi con immenso dolore vi annuncio che il mio piccolo Ricki è volato in paradiso come un angelo. Avrei
dato la vita per lui se fosse stato possibile, però il Signore aveva altri progetti.
Posso solo ringraziare dal profondo del mio cuore per l’immenso amore e per tutte le preghiere nei confronti del mio
Kiki, che fu felice fino all’ultimo momento, illuminando la mia vita e quella di quanti l’hanno condivisa con questo
angelo di Dio.
Che onore immenso mi fece il Signore nel permettermi di mettere al mondo un figlio tanto speciale, sono una madre
proprio fortunata.
Mi ha dato il privilegio di lottare con lui fino alla fine con coraggio, per sopportare questa terribile malattia. Grazie al
mio amato Padre Celeste perché so che saprà accudire Ricki molto meglio di me. Ora non ho più fisicamente il mio
Kiki, però questa è la volontà del Signore, la mia vita e la mia casa appartengono a Lui. Per questo con il dolore che
solo una madre può comprendere, al mio Ricki dico: “Arrivederci” perché sono certa che ora non soffre più ed è
felice.
Ricki, un giorno tua mamma “Ocky”, tuo papi Nino con Ate e Momi si riuniranno ancora per completare la famiglia
che oggi ti ha perso fisicamente ma nella quale resterai sempre vivo per tutta la vita.
Cordialmente
Rosy.
Volevo commentare, ma non lo faccio, rischio
di essere banale e scontato. Condivido solo ciò
che ho provato quando ho terminato di leggere
questa lettera: oltre ad essermi sentito piccolo,
piccolo davanti a questa testimonianza, ho
ringraziato il Signore perché mi ha reso
partecipe di un miracolo, quello di una giovane
mamma che nel suo dolore immenso legge ciò
che gli è accaduto usando queste parole:
onore, privilegio per il dono di un figlio e
certezza che Dio in paradiso lo accudirà meglio
di lei. Rosy ha rafforzato la mia fede, vi auguro
che lo stesso accada per voi.
Con fraterno affetto.
fra Raffaele.
Mamma con bimbo
2
RELAZIONE DEL MINISTRO IN OCCASIONE DELLA VISITA FRATERNA E PASTORALE
IN VISTA DEL CAPITOLO ELETTIVO DEL 18 APRILE 2010.
Carissimo Gigi, carissimo fra Piero e carissimi tutti fratelli e sorelle,
oltre a un fraterno saluto di pace e bene a voi tutti, inizio la relazione ringraziando in particolare Gigi e fra Piero, non
solo per essere tra noi oggi, ma per il servizio che svolgono a favore delle numerose fraternità della Lombardia.
Anch’io per sette anni ho fatto parte del consiglio regionale e so quanto sia importante il lavoro di formazione delle
fraternità locali.
Sta per terminare il mandato del consiglio eletto da questa fraternità il 23 aprile 2007.
Il consiglio è formato da:
Anna Franco, Ministro - Enzo Terranova, Viceministro - Marisa Devoti, Segretaria
Anna Maria Fornasari, Formazione - Luciano Bina, Economo - Francesco Sina, Accoglienza
Piera Cinquemani, Liturgia. Padre Raffaele Della Torre, Assistente
Carissimi fratelli e sorelle,
i sentimenti che portiamo nel cuore sono di riconoscenza e di gratitudine al Signore perché in ciascuno di voi
abbiamo veramente incontrato un dono del suo amore e della sua presenza. Con Francesco dico: Laudato sii, mi
Signore per il dono di tanti fratelli! Con umiltà, riconoscendo i miei limiti e le mie povertà, ringrazio ancora il Signore
perché ha dato a me e al consiglio la grazia di servire la fraternità.
Abbiamo desiderato di crescere insieme alla sequela di Francesco annunciando con la parola e con le opere che
l’Altissimo onnipotente e bon Signore è colui al quale si volge il nostro sguardo e che orienta il nostro cammino di
francescani secolari.
Abbiamo lavorato perché tutti si sentissero a casa nella fraternità; ci siamo impegnati perché la vita della fraternità
non fosse solo un “dovere” in virtù di una promessa, ma una realtà alla quale ci si sente di appartenere.
Per questo abbiamo cercato sia nella formazione che nella concretezza dei gesti, di creare dialogo, accoglienza,
ascolto, stima reciproca, confronto. Spesso dico con semplicità che “è bello ritrovarsi, stare insieme” perché la
fraternità è il luogo dove ci riconosciamo fratelli e sorelle amati dal Signore inviati per una missione nel mondo
secondo la nostra Regola e le Costituzioni.
Ci ha sempre accompagnato la convinzione che ogni fratello, ogni sorella è unico e l’assenza di uno è impoverimento
di tutta la fraternità come la presenza rappresenta invece una ricchezza.
Le parole di Gesù siano per noi sempre luce e certezza: “Amatevi gli uni altri come io ho amato voi”. Dice San Paolo
che “l’amore di Cristo è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito”. Pensate quale tesoro che nessuno
potrà togliere abbiamo nel nostro cuore: l’amore di Dio!
Sin dall’inizio abbiamo cercato di stabilire un rapporto “speciale” con i fratelli del primo Ordine, un rapporto di affetto
e di collaborazione, non dovuto “dall’obbligo dell’ospitalità”.
La loro risposta è stata immediata, ci hanno aperto non solo le porte, ma – e credo di interpretare il pensiero di tutti
– anche il loro cuore. Lo confermano i tanti momenti di comunione fraterna vissuti sia nella chiesa che nei luoghi del
convento.
La presenza dell’Ofs in questo convento dei Cappuccini di Monforte, ha una storia molto antica. Vorrei citare alcune
righe del libro che parla della storia del convento e della Chiesa: “Al termine di gennaio del 1897 si tennero nella
chiesa conventuale le Missioni. Frutto di quella predicazione più intensa e straordinaria fu l’introduzione della dottrina
cristiana. Dalle Missioni e dalla catechesi nacque il Terz’Ordine che si aveva intenzione di fondare nel 1898. Mancano
date più precise. Sappiamo però che nel 1902 gli iscritti erano più di 100” (pag. 16)
In questi anni tra gli iscritti ricordiamo anche i genitori di Santa Gianna Beretta Molla e del Servo di Dio Padre Alberto
Beretta Cappuccino e il Servo di Dio Guido Bellenghi.
Certamente nel corso degli anni l’Ofs ha subito tante trasformazioni anche in ordine al numero di professi: oggi la
nostra fraternità conta 94 professi, frequentano 54, 4 defunti, (37 non frequentano perché anziani o ammalati, 1 si
è ritirata) 6 novizi e 12 iniziandi. Ci sono anche alcuni simpatizzanti.
In questo triennio sono tornati alla casa del Padre tre fratelli:
Bruno Chiesa, Enrica Chiaffarelli e Vittorina Bernasconi, Bruno Chierichetti belle figure di terziari francescani, a cui va
tutto il nostro ricordo e la nostra preghiera.
In questi ultimi anni è cominciato anche un lento cambiamento generazionale. Fratelli e sorelle più giovani giungono
in fraternità portando entusiasmo e voglia di vivere e di fare, instaurando un rapporto affettuoso con i fratelli e
sorelle più anziani.
Una particolare attenzione merita il “notiziario mensile della fraternità”, organo di informazione, al cui interno
non mancano articoli “di nostra produzione”. Ciò permette a tutti di essere contemporaneamente scrittori e lettori,
facendolo diventare uno strumento di comunicazione, di catechesi, di conoscenza reciproca,
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di rafforzamento dell’amicizia tra noi. Il notiziario ci consente di mantenere i contatti anche con i fratelli e sorelle
lontani, viene inviato a coloro che sono ammalati o ricoverati nelle case di riposo. So che è molto atteso da tutti loro.
Il contatto con gli anziani e gli ammalati è continuamente tenuto attraverso il “telefono amico”, dalle sorelle Maria
Dolores Figgiani, dalla segreteria in Viale Piave, e Edda Briani da casa propria a causa della sua salute un po’
precaria. A loro un grazie di cuore perché svolgono questo servizio con vera dedizione e sensibilità.
Colgo l'occasione per ringraziare tutti i fratelli e le sorelle che si prodigano a visitare gli ammalati e chi è nella
sofferenza per la solitudine.
Il bilancio di tre anni del mio mandato.
1. Abbiamo dato priorità alla preghiera personale e comunitaria, all’ascolto della Parola di Dio, alla celebrazione
eucaristica, alla catechesi. La seconda e quarta domenica del mese sono state fedelmente consacrate perché
ciascuno di noi dall’ascolto e dalla celebrazione trovasse giovamento per la propria vita cristiana e di francescano
secolare.
2. La formazione ha sempre avuto un ruolo preminente, cercando di seguire le indicazioni date a livello regionale
e nazionale e tenendo conto delle esigenze della nostra fraternità. Il triennio è iniziato senza l’assistente fisso,
anche se P. Piero – che ringraziamo di cuore – si era reso disponibile a seguirci, ma poteva essere poco presente
per gli innumerevoli impegni dell’Ofs regionale.
Per sopperire a questo mancanza, il consiglio decideva, con l’approvazione del Guardiano del convento, Padre
Costanzo Natali, di presentare la “Lettura delle FF - Francesco e la storia dell’ordine – Bonaventura e la leggenda
maggiore” proponendo gli incontri a coloro che frequentano la nostra chiesa e alle parrocchie del decanato
affiggendo locandine e distribuendo depliants.
La presentazione è stata affidata a Stefania Griffini, che con professionalità e grande preparazione ha presentato
il tema per due anni consecutivi.
Grazie di vero cuore a Stefania, per la sua disponibilità per un impegno complesso e prolungato nel tempo.
3. Nel mese di ottobre 2007, insperabilmente sono arrivati fra noi fra Raffaele Della Torre come assistente della
fraternità e fra Maurizio Annoni come sostituto.
Desidero a proposito esprimere tutta la mia e nostra “gratitudine al Signore” per il grande “dono” di Padre
Raffaele. La sua venuta tra noi, davvero inaspettata, ha ridato entusiasmo e fiducia a tutta la fraternità. Non si è
limitato ad essere presente “per dovere”, nelle domeniche stabilite per la celebrazione della Santa Messa, ma
con grande umiltà si è lasciato totalmente coinvolgere, rendendosi sempre disponibile, sostenendoci in tutte le
iniziative, partecipandovi in prima persona, presenziando anche ai consigli di fraternità nonostante il suo
ministero di vicario provinciale.
Grazie alla sua esperienza di educatore e di missionario, ha dato una svolta al modo di fare formazione.
Ha curato la formazione continua promuovendo incontri sulla Parola di Dio e sulla catechesi a temi. Insieme ad
Anna Maria Fornasari, consigliera responsabile della formazione, da quest’anno coadiuvata da Marcella Genovesi
ha curato anche la formazione degli Iniziandi.
Stefania, oltre alla formazione continua in alternativa a Padre Raffaele, segue tuttora la formazione dei novizi e
neoprofessi con un programma di nuova impostazione: ha cercato il modo di togliere alla Regola quell’aspetto
troppo rigido e freddo che il nome suggerirebbe, perché tornasse ad essere la “forma di vita” pensata da
Francesco, in modo che i novizi possano in ogni occasione cercarvi e trovarvi la luce e la guida per il loro
cammino incontro a Cristo. È intenzione del consiglio creare un team di formatori che insieme possano proporre
nella formazione iniziale e in quella continua opportuni temi di approfondimento e di riflessione.
4. Per maggiormente fraternizzare tra noi e creare rapporti di amicizia, (il tempo dedicato agli incontri bimensili è
a volte ristretto) sono state proposte le Porziuncole. Le Porziuncole sono piccoli gruppi che si ritrovano in casa di
un fratello o sorella disponibili ad accogliere. Si è ritenuto di dare un piccolo regolamento a questi incontri
fissando innanzitutto un tema: la Regola. Sono ancora in fase di sperimentazione. In futuro ritengo che si possa
realizzare alcuni progetti voluti dai fratelli e sorelle riguardanti soprattutto la possibilità di ritrovarsi a pregare o a
leggere e meditare la parola e le Fonti Francescane. È l’esigenza di nutrimento spirituale che ognuno di noi ha!
5. Nel triennio abbiamo partecipato a diverse iniziative regionali; riteniamo necessaria una sempre maggiore
sensibilizzazione nei confronti delle attività dell’OFS regionale e nazionale, perché la fraternità è inserita in
una realtà più ampia.
La nostra fraternità è rappresentata da 9 anni al consiglio nazionale dell’Ofs dal fratello Enzo Terranova. Lo
sottolineo con un pizzico di orgoglio, perché Enzo ha lavorato alacremente come Tesoriere nazionale e ha dato
vita all’Associazione Attività dell’Ofs d’Italia Onlus, facendo così assumere all’Ofs Italiano personalità giuridica e,
di questo, anche noi ne beneficiamo.
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SEGRETERIA Responsabile: Marisa Devoti.
Ha proceduto subito con zelo ad organizzare la segreteria, dando un ordine logico agli archivi e a tutta la
documentazione, seguendo le indicazioni regionali circa i verbali, i registri, la corrispondenza, la formazione,
gli eventi.
TESORERIA Responsabile: Bina Luciano
Si è proceduto secondo le indicazioni regionali. Dal mese di luglio 2008 per meglio gestire le opere caritative
il Consiglio, dopo aver informato la fraternità, ha deciso di assumere personalità giuridica diventando socia
della Onlus nazionale.
ACCOGLIENZA Responsabile: Francesco Sina.
Francesco oltre all’accoglienza, ha svolto un grande lavoro di organizzazione per le Porziuncole; ha creato il
data base della fraternità con fotografia di ognuno. Inoltre sta lavorando per creare un Sito Web e un
memorandum in modo tale che i consigli futuri possano conoscere il lavoro svolto.
LITURGIA Responsabile: Piera Cinquemani
Ha curato e organizzato con sensibilità i lettori e tutte le cerimonie, dedicandosi anche all’accoglienza.
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EVENTI ORGANIZZATI CON UNA BUONA PARTECIPAZIONE AI VARI LIVELLI
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PEREGRINATIO di Santa Elisabetta (2 febbraio 2008) in occasione dell’ottavo centenario.

RITIRO quaresimale cittadino (27 febbraio 2008).
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MOFRA – Il 17 settembre 2008, la celebrazione delle Sacre Stimmate è stata organizzata nella nostra chiesa
con una massiccia presenza di quasi tutte le fraternità della zona 1.

ESERCIZI – Si sono tenuti regolarmente alla fine di settembre nel 2007 e nel 2008 ad Eupilio. Il primo corso
è stato predicato da Padre Piero, il secondo da Padre Raffaele.
Nel 2009 si sono tenuti invece alla fine di ottobre ad Armeno con Padre Raffaele. Sono stati sempre molto
arricchenti e partecipati.
Inoltre un buon numero di fratelli e sorelle ha puntualmente aderito agli esercizi regionali de La Verna.

PROFESSIONI
In questo triennio hanno emesso la professione perpetua – Stefania Giuliani, Giuseppe
Genovesi, Daniela Tibaldi e Gabriella Dacrema.
Guarnieri, Marcella
NOVIZI – hanno iniziato lo studio della regola: Estelita Javod, Anna Rita Sala, Anna Chiaromonte, Lina Borelli
Fiore e Lucia Mastropasqua.
Per l’occasione abbiamo organizzato un’agape – ospiti della mensa di Opera San Francesco – dove hanno
partecipato con grande gioia fratelli e sorelle della fraternità con parenti e amici.
Eravamo in 125.

PELLEGRINAGGI
Abbiamo sempre partecipato ai pellegrinaggi regionali di Caravaggio.
Nel 2008 abbiamo organizzato un pellegrinaggio ad Assisi con la partecipazione di 40 fratelli e altri
ospiti.
Nel 2009 per l’anno di san Paolo abbiamo realizzato un pellegrinaggio nella Roma Cristiana
partecipando all’udienza del mercoledì del Santo Padre in piazza San Pietro (45 fratelli e ospiti).
Quest’anno siamo reduci da un entusiasmante pellegrinaggio in Terra Santa celebrando
l’Epifania e Betlemme. Con 45 pellegrini.

OPERE CARITATIVE
Non è mancato da parte del consiglio e della fraternità il servizio e l’attenzione agli ultimi e ai più poveri. La
realtà che ci circonda, vicina e lontana, è spesso foriera di situazioni di povertà, di fatica, di emarginazione.
Possiamo e dobbiamo dare risposte mettendoci in gioco, donando il nostro tempo, le risorse che abbiamo.
Francesco ci insegna a restituire attraverso la carità ciò che abbiamo ricevuto in dono e condividere nella
solidarietà con chi è nel bisogno.
Come Ministro e sorella, desidero esprimere la mia gioia e la mia gratitudine, perché davvero tutti hanno
dato la loro disponibilità per le attività caritative che il Consiglio di volta in volta proponeva. Anche la
partecipazione ai momenti conviviali nel refettorio dei frati per festeggiare il gruppo missionario e per
celebrare Sant’Elisabetta è stato un segno di condivisione e di assunzione di responsabilità.
5

Continua il sostegno al micro nido il Germoglio di Qiqajon a cui va tutta la nostra simpatia e la nostra
preghiera.

Come soci Onlus:
Abbiamo organizzato concerti, mailing, cene povere e vari banchi missionari.
I banchi in occasione della giornata missionaria mondiale in ottobre e della festa della mamma alla 2°
domenica di maggio sono state iniziative gradite e simpatiche per valorizzare il nostro rapporto con chi
frequenta la nostra chiesa.
Nel mese di novembre 2007 è stato organizzato un concerto nella prestigiosa chiesa di Santa Maria del
Carmine.
Nel 2009 il Coro Haendel ha proposto un concerto di Natale nella parrocchia di San Bartolomeo in via
Moscova, il cui ricavato è stato destinato alle missioni. Entrambi i concerti hanno avuto buon esito e
partecipazione.
Con queste attività
Abbiamo contribuito alla realizzazione del “Villaggio della Pace” ad Addis Abeba e al sostegno del “progetto
nutrizionale da 0 a 3 anni” dell’Asilo nido delle Suore Cappuccine per i bimbi della favelas a Saõ Luís do
Maranhão- Brasile.
Abbiamo prontamente accolto l’invito dei ministri nazionale e regionale raccogliendo e inviando
€ 1.840,00 per il terremoto dell’Abruzzo.
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Abbiamo raccolto e devoluto:
Nell’anno 2007 € 12.000,00 - nel 2008 € 9.500,00 - nel 2009 € 14.500,00.
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Desidero inoltre ricordare le attività caritative che impegnano a livello personale i fratelli e le sorelle
svolgono: molti di loro sono impegnati nelle proprie parrocchie, alcuni sono Ministri straordinari
dell’Eucarestia, altri sono volontari di Opera San Francesco, in strutture ospedaliere, alla Caritas oppure
prestano assistenza agli handicappati, ai carcerati e ai malati di Aids nella Comunità di Quintosole.
CONCLUSIONI
Quando si scrive una relazione siamo coscienti che ciò che viene detto è solo una minima parte del vissuto:
sentimenti, emozioni, incontri, parole, silenzi, abbracci… non possono trovare posto nella carta e nella penna.
Ognuno porta in sé e con sé un’esperienza che non può essere descritta.
C’è però un aspetto che ci accomuna e appartiene a tutti noi: il dovere di ringraziare il Signore, di lodarlo perché
ancora una volta ci sentiamo strumenti del suo amore e del suo messaggio di salvezza.
Certo, siamo convinti che ciò che si fa non è mai abbastanza e che molto resta ancora da fare, ma, fiduciosi
nell'aiuto del Signore e dei fratelli, realizzeremo quanto di meglio si potrà fare per la crescita della fraternità a gloria
di Dio, di San Francesco e Santa Chiara. Francesco al termine della sua vita dice
“Io ho fatto la mia parte, Cristo vi insegni la vostra”
Con affetto profondo, grazie di cuore a tutto il consiglio, a Padre Raffaele Della Torre e a Padre Maurizio Annoni per
il sostegno e la collaborazione.
Ma soprattutto grazie ai fratelli e alle sorelle, perché ho ricevuto da voi quell’amore e quell’affetto più di quanto io sia
riuscita a dare, grazie perché mi avete aiutato nell’incarico che mi avete affidato.
Grazie ancora.
Laudato sii … mi Signore.
Anna Franco
sorella vostra
Ministro
Norberto
6
Pubblichiamo con piacere i fraterni auguri del nostro Guardiano fra Costanzo.
Sorella Rosy ci scrive dalla Casa di Riposo Giuseppe Verdi
S. Natale 2009
Carissimi fratelli e sorelle,
molti di voi non mi conoscono, ma io sono sempre con voi spiritualmente.
Buon Natale e un nuovo felice Anno di pace e serenità. Uniti nel nostro Padre Serafico un abbraccio per tutti
Rosy Mirabelli
16 gennaio 2010
Fratelli e sorelle carissimi,
sono appena tornata dalle esequie del fratello Bruno Chierichetti tornato alla casa del Padre il 13 gennaio e sento la
necessità di comunicare quanto ho vissuto.
Il Sacerdote celebrante all’omelia, parlando di Bruno lo ha ricordato come terziario francescano, come appartenente al
nostro ordine... ma pochi di noi erano presenti per dargli l'estremo saluto. Marisa ed io rappresentavamo la nostra
fraternità.
Ho chiesto scusa a Bruno perché forse non sono stata sollecita a sensibilizzare maggiormente tutti i fratelli e le sorelle della
fraternità, i più anziani soprattutto, quelli che l'hanno conosciuto. Ho chiesto scusa se eravamo così in pochi a celebrare il
suo transito nella casa dell'onnipotente, altissimo e bon Signore.
Mi viene quasi spontaneo pensare al transito di Francesco: i frati sono con lui, le persone a lui più care si stringono attorno
a lui, Chiara e le sorelle pregano, le esequie diventano un avvenimento per la città di Assisi. Penso che da questo quadro
storico abbiamo molto da imparare: l'appartenenza alla fraternità ci spinge a condividere nella fede e nella preghiera il
mistero della morte di un nostro fratello. Impegniamoci in futuro a presenziare al rito delle esequie dei confratelli anche se
questi non sono state figure eclatanti, non hanno fatto rumore o in parte sconosciuti. Tutti siamo uniti dalla stessa
professione, tutti ci riconosciamo figli ed eredi di un stesso Padre.
Da questa pagina del notiziario voglio anche ricordare Padre Gabriele Maroscia che per molti anni ha vissuto nel convento
di Viale Piave. Abbiamo tutti gustato la sua capacità di suonare l'organo, molte delle celebrazioni sono state animate da lui.
Aveva compiuto da poco 90 anni. Ho partecipato alle sue esequie celebrate nel cimitero di Bergamo. È stato un momento
dove dolore e speranza si sono incontrate. La fatica del distacco si associa alla speranza della Risurrezione. Le parole del
Ministro provinciale, cariche di affetto e di tenerezza, hanno ricordato i vari passaggi della vita di Padre Gabriele, la sua
presenza nella fraternità, il suo impegno in Università Cattolica, la sua preghiera assidua e costante. I frati presenti hanno
pregato per lui, l'hanno consegnato perché ricevesse l'abbraccio misericordioso del Padre godendo della gioia senza fine.
Anche da questa celebrazione ho imparato una cosa: donare del tempo per riflettere e pregare insieme ad altri sul
profondo mistero della vita e della morte.
"Il Signore ha dato, il Signore ha tolto. Sia benedetto il nome del Signore"
Con affetto.
Vostra Anna
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IL NOSTRO PELLEGRINAGGIO IN TERRA SANTA GENNAIO 2010
Prime impressioni…
E’ un po’ presto per scrivere qualcosa, perché a tutt’oggi è come se non fossi ancora atterrata, ho bisogno di altro tempo e
di meditazione per cogliere quello che il Signore ha voluto dirmi in questi giorni trascorsi in Terra Santa.
Ma proverò ugualmente a dipingere qualche pennellata qua e là.
La prima volta che sono stata a Gerusalemme, nel 2007, ero come travolta dal continuo immaginare Gesù sulla stessa
terra dove io mettevo i piedi, prevalevano lo sbalordimento, la meraviglia, e il sentirmi sovrastata dal mistero. Questa volta
l’esperienza è più profonda, c’è stato meno stordimento e i luoghi mi hanno aiutato ancora di più ad entrare in
meditazione. Perché oltre la Parola scritta ho assaporato gli odori, i colori, i segni che richiamano il vangelo e questo mi ha
permesso una comprensione più vissuta, più sentita, più intensa, con la carne e i sensi tutti. Il rapporto con Dio non è
stato di solo “spirito”, ma ho potuto toccare i sassi, l’acqua, la sabbia, la roccia. Così da poter affermare con certezza che
Gesù è nella storia, quella di tutti gli uomini, di ogni uomo… nella mia storia, nella mia vita.
Il Padre che ci ha guidato, fra Pasquale, diceva: “siediti su queste pietre e senti cosa ti dicono…”. Mi piacerebbe invitare
tutti a fare questo: a restare in ascolto, in silenzio, semplicemente seduti, immersi nella Sua presenza.
E l’intensità di questa esperienza deve ancora sedimentarsi dentro di me e probabilmente ha ancora molte cose da dirmi.
L’altra cosa straordinaria che mi è successa è che man mano che scorrevano i giorni, il mio cuore si alleggeriva: si liberava,
senza nessuna fatica da parte mia, di tanti pesi inutili, tanti carichi superflui e dannosi, che appesantiscono il cammino
della vita. Ero sempre più leggera, con l’unico obiettivo di incontraLo, ascoltarLo, riconoscerLo. E questa sensazione
profonda non se ne è andata: è ancora con me e voglio tenermela stretta. Risuona continuamente in me la frase che Gesù
dice a Marta e che abbiamo letto a Betania: “tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, ma una sola è la cosa di cui c’è
bisogno!” (Luca 10,38-42).
E il trascorrere questo tempo con il Signore, in sua compagnia, leggendo la sua Parola o stando in silenzio, ha prodotto
frutti nel mio rapporto coi miei fratelli. Sto imparando cammin facendo a non attaccarmi ai particolari, a lasciare andare le
mie pretese di perfezione, o di puntualità, a stare con uno o con l’altro, felice solo di potermi sentire in “famiglia”,
scoprendo volti nuovi, persone inaspettate, lo stesso desiderio di pace, di comunione, la stessa gioia per questo regalo
immenso che ci sta facendo il Signore di poter stare qui con Lui. Senza uno sforzo consapevole: avviene lentamente come
se qualcosa stesse agendo dal di dentro.
Il Signore ci ha donato giornate di sole meravigliose, ci ha fatto ammirare colori stupendi, tramonti indimenticabili,
facendoci sperimentare la bellezza della comunione nel suo nome. Mi sono accorta che Dio può fare di persone diverse un
corpo con un cuore solo e un’anima sola. Questo ho vissuto con la maggior parte dei fratelli che hanno condiviso questo
pellegrinaggio con me. E sono anche loro che mi convertono piano piano, smussando i miei spigoli, le mie durezze, le mie
resistenze.
Un grazie immenso ad Anna che si è resa strumento per la realizzazione di questo pellegrinaggio. A fra Raffaele che si è
messo al nostro fianco proprio come uno di noi, e ci ha fatto sentire ancora di più famiglia. A fra Pasquale che non si è
risparmiato mai un secondo, instancabile, desideroso di trasmetterci tutto il possibile. Sono per me un esempio concreto
dell’amore del Signore per noi!
E grazie a tutti i fratelli che hanno condiviso con me anche solo un sorriso, una parola, un abbraccio o un momento di
silenzio in preghiera.
Vi siete impadroniti di un posto grande nel mio cuore.
Marcella.
Gerusalemme
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Dalla terrazza della chiesa di San Pietro in Gallicantu
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CALENDARIO DI FEBBRAIO
PORTARE SEMPRE LA PREGHIERA DEL FRANCESCANO E LA BIBBIA DI GERUSALEMME
Sabato
6
ore 10/12
Formazione Novizi e Neoprofessi.
Sabato
6
ore 15,30/17
Formazione Iniziandi.
ore 8,30
VI domenica del tempo ordinario.
Domenica
14
Beato l’uomo che confida nel Signore (Sal 1)
Lodi II sett. – Santa Messa con Padre Raffaele
incontro fraterno – Catechesi dell’Assistente
Angelus – “AGAPE” alla mensa di
Opera San Francesco per i poveri.
(Festa degli Innamorati)
Per le prenotazione all’agape chiamare Daniela e Marisa
Sabato
27
15,30/17
Formazione Iniziandi
Domenica
28
ore 8,30
II domenica di Quaresima. Il Signore è mia luce e mia salvezza (Sal 26)
Lodi IV sett. – Santa Messa con Padre Raffaele
Incontro fraterno – formazione continua.
Visita guidata al museo dei Beni Culturali dei Cappuccini, Via Kramer 5.
Nascite
Maria Luisa Colombo dopo Riccardo è diventata nonna di Aurora Ginevra:
auguri a mamma Livia e a papà Massimo.
10
Buon Compleanno:
Alessandretti Francesca 2, Rizzini Giuseppe 4, Catalano Grazia 7, Notarbartolo Fabio 8,
Girelli Ezio 9, Trabattoni Maria Laura 16, Tibaldi Neri Daniela 17, Muratori Bruna 25.
Sono tornati alla casa del Padre
Il 5 dicembre ‘09 è tornata alla casa del Padre la sorella Vittorina Bernasconi, era ammalata e da anni
assente dalla fraternità, ora ha raggiunto la numerosa fraternità del cielo.
Ci stringiamo con affetto fraterno alla sorella Vincenza d’Arcangelo e alla sua famiglia in questo
momento di dolore per la perdita del caro papà.
Siamo vicini a tutti i fratelli del primo Ordine, per Padre Gabriele Maroscia, che il 28 dicembre ’09 è
tornato alla casa del Padre alla bella età di 90 anni. Il suo ricordo resterà vivo nel cuore per la sua
grande cultura e mitezza.
Il 13 gennaio ’10 anche il fratello Bruno Chierichetti ci lasciato, all’età di anni 85 professo dal 1972.
Da anni assente dalla fraternità per malattia. Alla moglie Lucia e alla famiglia tutto il nostro affetto.
Alla sorella Vittorina, al papà di Vincenza, a fra Gabriele e al fratello Bruno assicuriamo il nostro ricordo e la nostra
preghiera.
Comunicato: il bilancio della Fraternità e della Onlus per questioni di spazio verranno pubblicati con il notiziario
del mese di marzo.
Preghiera per la celebrazione del Capitolo Elettivo
dell’Ordine Francescano Secolare
Fraternità Sacro Cuore San Raffaele, 18 aprile 2010
Fraternità Ofs d’Italia, 24 – 27 giugno 2010
Fraternità Ofs Regionale Lombardia, settembre 2010
Glorioso e nostro Signore,
ti presentiamo quest’Ordine nuovo, rinato dal fuoco che genera
amore.
Io, piccola fiamma, ti prego con tutti i suoi figli per chi li governa e ne
ha cura e li nutre di fede nel nome del Serafico Padre.
Signore, noi tutti, siamo chiamati a vivere con gioia ed intenso fervore,
questo Capitolo: momento solenne di vita fraterna;
momento prezioso di grazie per noi.
In ogni luogo del mondo che ci vede impegnati, fermiamo il nostro
pensiero.
Con slancio ed unica voce eleviamo un canto di lode e uniamo le
mani, segno di fraterna letizia.
Signore, aiutaci a dire di SI, senza timori, quando ci chiedi di prestare
servizio ai fratelli.
Signore dacci la forza e il coraggio di esserci, quando ci chiami. Signore,
vogliamo donarti con tutti i fratelli, le attese, le speranze, la ricchezza
della povertà, l’appartenenza al nostro Ordine.
E vogliamo deporre ai tuoi piedi le nostre debolezze, le mancanze, le assenze colpevoli ed i lunghi
silenzi dell’anima.
Signore, noi tutti insieme, siamo quella parte di un corpo che, nella Tua Chiesa, vive l’ardente
amore di Francesco e Chiara.
Noi li vogliamo seguire sulla difficile strada del Tuo Vangelo:
Uomini e donne che non hanno paura di dire di SI.
Uomini e donne che danno speranza a chi soffre, che sanno donarsi a chi chiede,
che vanno nel mondo a parlare di Te.
Signore, illumina la mente di chi nel Capitolo,
dovrà esprimere i voti; dona saggezza e limpida fede a coloro che saranno prescelti.
Dona loro purezza di cuore,
dedizione completa al servizio, umiltà d’ascolto e tutto l’ardore, nell’attesa della promessa di un
posto prescelto che, nel Tuo amore, Francesco ha ottenuto per noi.
Amen.
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