BOVES 10 venerdì 3 aprile 2015 Trovata una soluzione, quella annunciata («salvare il salvabile»), per i locali dell’ex «Ospedale di Comunità» vuoti ormai da tempo «Malati psichici» e sorta di «Condominio sanitario» re della «Fondazione Orizzonti di Speranza» («Stella del Mattino» e «Tetto Termine») attive sul territorio, con curate attività di riabilitazione (e convenzioni)… Intanto i bovesani vanno a trovare i loro malati (e a volte i loro morti) a Caraglio, dove finiscono dimessi dal «Santa Croce e Car- Adriano Toselli Un tempo nessuno voleva i malati mentali… A Boves si auto-ironizzava, prendendo spunto dalle riflessioni di Donato Dutto ed altri poeti, sui vari «matti locali» («se li prendiamo e poi scappano si mimetizzano troppo, non li riacciuffiamo più…»). Ricordiamo (erano i primi mesi delle nostre cronache su queste pagine) le perplessità dell’allora presidente della Casa di Riposo, proprietaria dei locali, dottor Giovanni Ghinamo, di fronte alla decisione, presa dalla Amministrazione Comunale, guidata da Riccardo Pellegrino, con appoggi regionali, di realizzare una «eccellenza sanitaria», un «Ospedale di Comunità», senza troppo coinvolgerlo, senza rivedere il discorso «affitto», mantenuto sempre, piuttosto, «di favore», nonostante esigenze finanziarie, mutui da pagare, spese da coprire, che mai mancano alla «Monsignor Calandri», ristrutturata radicalmente negli anni precedenti (e che continuano, con costanti adeguamenti, che pensa, come si sta molto facendo in zona, a «Centro Diurno»)… Partito, comunque, il nuovo «Ospedale di Comunità», dopo inaugurazione nel luglio 2006, ha lasciato tutti piuttosto soddisfatti, per la qualità del servizio, per la comodità di avere i propri malati vicini, in città, seguiti dai loro medici curanti, cui erano stati concessi ambulatori… Poi son cambiati i tempi e le decisioni politiche, è arrivata la «crisi senza fine» in cui ancora ci si dibatte, e non si vede ancora ben chiara uscita, che, forse, diventerà più nuova stabile situazione, un modo di vita cui adeguarsi, con i «tagli di spese» che si doveva vedere dove fare… Quando, correva il 2012, si son palesate le decisioni to da almeno tre annetti: «salvato il salvabile», creata, ed attiva dal mese scorso, una «Comunità alloggio» per «pazienti psichiatrici lievi» (demenze senili allo stadio iniziale e recupero neurologico posttraumatico), a pieno regime una ventina di «letti» (pazienti provenienti da Demonte, che era, sinora, il punto di riferimento per simili patologie), con ambulatori SERT e CIM (sulle tossicodipendenze), di neurologia, psicoterapia, geriatria, psicologia… Restano, ovviamente, in sorta di «condominio sanitario» (questo lo spirito) i «medici di famiglia», le cure domiciliari, servizi infermieristici… Qualcosa è, ma non certo da definire «progresso» rispetto al passato, da autorizzare entusiasmi bovesani (anche da quanto ci traspare da vari lettori)… La «Casa di Riposo», che molto si è impegnata, risolve il problema di locali inutilizzati, il Sindaco può parlare di una «Boves che sa accogliere» e «rendersi utile per il territorio» (ricordando che, ormai, per certe prestazioni ambulatoriali si arriva a Cuneo in meno di dieci minuti, sulla «EstOvest»)… Quatto posti in due stanze daranno «continuità assistenziali» a chi ne abbisogni, dopo dimissioni dall’ospedale, per tamponare difficoltà ed emergenze improvvise, che si affiancano a struttu- «Musike 2015», continua l’articolato programma dell’Istituto bovesano le», in struttura (lontana dal capoluogo più o meno quanto Boves) non chiusa, probabilmente per lucida scelta «tecnica», ma sembrata anche difesa, da cittadini ed Amministrazione, con impegno e convinzione, con «le unghie ed i denti», senza immediata rassegnazione… MACELLERIA «MARTINI» DIVENTA «LA STORICA» dell’ASL di «accentrare», di chiudere alcuni ospedali provinciali, tra cui quello bovesano, vi sono state prevedibili reazioni. La nuova Amministrazione, guidata da Mario Giuliano, è parsa subito alquanto rassegnata, al di là di raccolte firme in Piazza, parse quasi dei «doverosi proforma», un per dire «quel che potevamo lo abbiam fatto»… Le attrezzature ed il personale sono finite in altre strutture… A Boves son rimasti alcuni ambulatori ed i medici cittadini, «di famiglia», con i loro studi e servizio di prenotazione… Si son notati, negli ultimi tempi, nuovi segni di vita nell’edificio, vari lavori, con un intervento per 300.000 euro che ci spiegano finanziati dalla «Casa di Riposo» (che auspica, pur nei presenti «chiari di luna», comprensione comunale), alcune attrezzature son tornate… Poi è arrivata la «conferenza stampa» (presenti il Presidente della Fondazione Monsignor Calandri, Giorgio Rossi, il direttore dell’ASL 1 di Cuneo Gianni Bonelli, il direttore del Distretto cuneese Domenico Barbero, il direttore del dipartimento di salute mentale dell’ASL Francesco Risso, il Primo Cittadino Maurizio Paoletti…), con tutti soddisfatti, sorridenti come si conviene in tali circostanze, ad annunciare quanto era stata prefigura- NOTIZIE IN BREVE La rassegna primaverile «Musike 2015» dell’Istituto Musicale bovesane continua, all’Auditorium Borelli, esplorando i vari generi musicali... Dopo la sera jazz di venerdì 20 marzo («Jammin Five Fusion Quintet», di Roberto Chiriaco), domenica sera 29, è stata la volta di un vivace «viaggio musicale tra stile ed emozioni», «Le note del tempo», con il trio «Akoè» (Andrea Sarotto, Laura ed Elisa Ferrara), con programma spaziante da Mozart ad Astor Piazzolla. La serata del 12 aprile, sempre in Auditorium, alle 21, vedrà il «Luca Peirone Acustic Trio» (cantautori italiani affrontati dal giovane e brillante chitarrista presidente dell’Istituto Musicale con il basso di Roberto Chiriaco e la batteria di Armando De Angelis). Foto di Michele Siciliano. Consiglio comunale dopo Pasqua È stata affollata, sabato 28, la prima giornata di gestione (alle 10 l’inaugurazione è partita con ricco buffet, campionario della carne e dei prodotti da «pasta fresca» offerti) alla «Macelleria Martini», punto vendita di Via Roma, che diventa «La Storica». L’esercizio è quello in cui si sono succedute varie generazioni della famiglia Martini (a Boves tutti ancora ricordano il patriarca Michele, classe 1926, sulla breccia per decenni, tuttora vivente), adeguando ai tempi la loro attività, facendo costantemente salire la qualità della carne venduta, aumentando la varietà dei prodotti. Il titolare, Marco Martini, impegnato a portare a termine un progetto di «spaccio» (che sarà inaugurato dopo Pasqua) collegato, in Via Milia, al macello, ha affiancato per mesi il suo successore, il giovane Matteo Dalmasso, classe 1991, mellanese, circondato da altri ragazzi, già con una lunga esperienza in macellerie della zona. In tutto la «transizione» è stata curata per «cambiare le facce, senza modificare la qualità»… RADUNO DEGLI ALPINI Il prossimo Consiglio comunale è previsto dopo Pasqua, prima di «pellegrinaggio di pace bovesano», con la Parrocchia, fissato dal 10 al 13, al paese bavarese, Schondorf, dove è sepolto Joachim Peiper, l’autore della rappresaglia tedesca del 19 settembre 1943 su Boves, cui parteciperanno vari Amministratori (praticamente tutti, con volo su Monaco di Baviera e pullman). All’ordine del giorno vi saranno le novità sulla «Unione dei Comuni», che, finalmente, dopo lunghe sofferenze, nasce, con adesione bovesana, almeno con Peveragno e Chiusa Pesio, sperando di riuscire, poi, ad ampliare verso le Valli Vermenagna e Gesso… Con le elezioni peveragnesi confermate per il 31 maggio son passi da fare entro il 15 aprile… Per il resto si decideranno convenzioni con le Associazioni sportive per la gestione di strutture sportive dei cui costi l’Amministrazione vuole sgravarsi… Corso di difesa personale femminile Il Comune, in collaborazione con la «Consulta Giovani», lo «Yamato Judo Boves», la «Aiki No Kokoro» e il «Wing Tsun Kung Fu», ha invitato a nuovo corso (quasi simbolico costo di iscrizione di 5 euro) di «Difesa personale femminile», «Tecniche base e prevenzione», per donne dai diciotto anni, con dozzina di partecipanti, diviso in cinque lezioni, dal 20 marzo, tutti i venerdì sera, nella palestra delle Scuole Medie «Antonio Vassallo». Nuova Apertura La Boutique del Fiore Istruttore è ancora l’esperto Giuseppe «Giuspi» Pellegrino, con presenti gli istruttori della varie associazioni che praticano discipline marziali orientali, cinesi (coreane) e giapponesi (foto di gruppo sotto lo strizione del grande sponsor bovesano Cassa Rurale ed Artigiana). di Sara Giubergia Il leader dei «Nomadi» a Boves Augura a tutti Buona Pasqua CORSO TRIESTE, 18 - 12012 BOVES TEL. 349 3569130 - e-mail: [email protected] Erano in settantina, a Boves, domenica 29 marzo, il raduno degli «Alpini della Caserma Musso di Saluzzo», della «Caserma Beltricco» di Dronero e della «Caserma Huber» di Bolzano. Arrivavano da ogni parte del Piemonte (da Casale, a Novi, a Biellla) e qualcuno anche da Lombardia (come la Penna Nera Papanapoleone da Brescia) e Liguria (come Francesco Pecollo, imperiese della abbarbicata Castelvittorio, nell’entroterra). L’appuntamento era, nella tarda mattinata, alla sede del gruppo alpini bovesano, in Via Polveriera 3, frazione Cerati, dove l’organizzatore Gianpiero Meineri aspettava ed il catering del ristorante pizzeria «Saloon» di San Chiaffredo di Tarantasca preparava aperitivo e tipico pranzo piemontese di qualità, con giovane ed efficiente gruppo guidato dal titolare Alfio Lingua in persona. Non è mancata la foto di gruppo, la presenza di famigliari, l’affiorare di tanti ricordi (si è trovato anche numeroso gruppo di «reduci» dalla bovesana «Caserma Cerutti»). Beppe Carletti, attuale leader dello storico gruppo musicale cantautorale «I Nomadi» (che un tempo era identificato nella figura dello scomparso, nel 1992, Augusto Daolio, cofondatore), è tornato a Boves, dove è «di casa», per una mattina memorabile, soprattutto per i ragazzi (in trecento circa, esibitisi davanti all’ospite), alle Scuole Medie che ha visitato (iniziativa a «porte chiuse», da comunicare solo dopo), lunedì 9 marzo, presenti Amministratori comunali, con esibizioni dei tanti «musicisti in erba» dell’Istituto. Carletti ha fondato associazione benefica «Crescerai» a cui contributi sono arrivati anche da esibizioni del giovane batterista bovesano (della frazione Sant’Anna), Simone Baudino. Figura importante del nostro panorama musicale, è diventato esempio da seguire, sopra e fuori del palco, per varie generazioni di giovani, ormai.