Il termine SPORT ha una lunga storia,
trae origini dal termine latino
“DEPORTARE” che tra i suoi significati
aveva anche quello di “uscire fuori
porta”, cioè “uscire dalle mura
cittadine” per dedicarsi alle attività
sportive. Da questo termine derivano il
Francese “desporter”, lo Spagnolo
“deportar” e l’inglese “disport”,
abbreviato nel XVI sec. in SPORT
Nell’antichità lo sport fu quasi sempre
legato ad attività religiose e magiche in
cui la componenete estetica e la
spettacolarità prevalevano sugli aspetti
propriamente agonistici.
MEZZO PER DIMOSTRARE LA
SUPERIORITA’ delle CLASSI
DOMINANTI
GRECI
La società che si avvicina di più al nostro
concetto di sport è la GRECA CLASSICA.
La FORZA, la BELLEZZA e l’ARMONIA
(aspetto fisico) erano qualità che davano
lustro ad una persona come l’INTELLIGENZA
e la BONTA’ d’ANIMO (aspetto morale).
I greci chiamavano l’uomo ideale Kalos Kai
Agathos (bello e buono).
POPOLI ANTICA
GRECIA
GIOCHI PANELLENICI "di tutti i greci"
Erano competizioni sportive che impegnavano tutte le
città dell’Ellade. Nati come celebrazione di riti religiosi in
onore degli Dei. Successivamente assunsero un VALORE
SOCIALE e CIVILE.
In essi prevaleva l’esaltazione della forza gli atleti si
sottoponevano a duri allenamenti e a rigide diete, con il
passare degli anni questi ideali sportivi entrarono in crisi e
cominciarono ad affermarsi gli ATLETI PROFESSIONISTI
che si allenavano a tempo pieno dietro pagamento di
elevati ingaggi. Nel 393 d.C. (dopo 11 secoli e 293
edizioni), l’Imperatore Teodosio con un editto, mise fine ai
giochi in quanto rappresentazione di riti pagani.
GIOCHI PANALLENICI è un termine
collettivo con cui si indicano quattro diverse
manifestazioni sportive che si tenevano
nell’Antica Grecia.
GIOCHI
OLIMPICI:
più
importanti
e
prestigiosi, si tenevano ogni quattro anni ad
Olimpia nell’Elide ed erano dedicati a Zeus.
GIOCHI PITICI: si tenevano ogni quattro anni
nei pressi di Delfi ed erano dedicati ad Apollo.
GIOCHI NEMEI: si tenevano ogni due anni a
Nemea ed erano dedicati a Zeus.
GIOCHI ISTMICI: si tenevano ogni due anni a
Corinto ed erano dedicati a Poseidone.
I giochi venivano organizzati seguendo un
ciclo di quattro anni, noto come OLIMPIADE,
che era uno dei modi in cui gli antichi Greci
misuravano il tempo. I Giochi Olimpici
venivano presi come punto di partenza,
ovvero rappresentavano il 1° anno del ciclo;
nel 2° anno si tenevano sia i Giochi Nemei che
i Giochi Istmici (in mesi diversi), seguiti dai
Giochi Pitici nel 3° anno e da una nuova
edizione dei Nemei e Pitici nel 4°, a quel punto
il ciclo ricominciava con la disputa dei Giochi
Olimpici. Tutto era organizzato affinchè gli
atleti potessero partecipare a tutti i giochi.
Le olimpiadi antiche
Planimetria di Olimpia
Olimpia antica
Plastico di Olimpia antica in cui
spicca il Tempio di ZEUS
Olimpia
LEONIDAION più grande
edificio di Olimpia
destinato ad ospitare gli stranieri
HERAION la più antica costruzione Templare
Olimpia
PALESTRA
Gli atleti che intendevano
partecipare ai giochi
dovevano allenarsi
all’interno del GINNASIO
per un mese
Olimpia
PHILIPPEION: tempietto circolare in stile Ionico
Olimpia
Palestra di Olimpia antica
Ricostruzione di Olimpia antica
Lo Stadio di Olimpia ai giorni nostri
Lo Stadio era lungo 211 metri e largo 32 metri
Olimpia
Tempio di Zeus
L’ingresso dello stadio di
Olimpia antica
Le Olimpiadi antiche
L'origine delle Olimpiadi antiche è avvolta nel
mito. La storia non ci dà dati certi sulla nascita e
sugli istitutori della manifestazione, mentre il mito
ci lascia l'imbarazzo della scelta. Una delle
versioni tradizionali ci racconta del giovane
Pelope, sacrificato agli Dei dal padre, e di Giove
che, impietosito, gli ridonò la vita. Pelope celebrò
l'avvenimento con una festa e con una serie di
competizioni di lotta, pugilato e corsa. Da allora,
siamo nel 1700 a.C., i Giochi si ripeterono
occasionalmente, per poi finire quasi per
scomparire nel corso dei secoli.
Mille anni dopo Pelope, nel 784 a.C. il Re
di Ifito dopo aver conquistato l'Elide
seppe dell'antica tradizione dei Giochi e
fece così celebrare a Olimpia, nel 776
a.C. i "Giochi dell'Olimpico Giove". I Greci
dimostrarono subito grande entusiasmo
per l'Olimpiade, che divenne così un
avvenimento fisso, da ripetere ogni
quattro anni. Le proposte di una cadenza
annuale caddero per l'enorme impegno
nell'organizzazione e per le grandi spese.
Le Olimpiadi divennero perfetta espressione
della cultura greca, che attribuiva grande
importanza alla fisicità. L'educazione alla
formazione del corpo, le gare, le sfide, erano
incoraggiate non solo per rendere i giovani
forti e pronti alla guerra, ma anche per dare
loro la forza di sostenere le fatiche della vita.
Forza del corpo e forza dello spirito.
In occasione dei giochi olimpici venivano
rappresentate, opere di grandi drammaturghi,
si tenevano gare di poesia e si donavano alle
divinità statue votive.
Le Olimpiadi raggiunsero una tale importanza che durante il
loro svolgimento pare si sospendessero tutte le guerre “Pace
Olimpica”. In realtà i Greci non parlarono mai di “pace” ma di
“IMMUNITA”. Tale era il prestigio di tale manifestazione che
negli 11 Sec. (292 edizioni), in cui durarono i Giochi (dal 776
al a.C. 393 d.C.) la tregua o immunità fu violata solo due
volte.
Nel mese precedente ai Giochi gli atleti e i tifosi al loro
seguito potevano raggiungere Olimpia passando attraverso
tutti i territori godendo di una sorta di immunità. Il territorio di
Olimpia era considerato SACRO. Al seguito degli atleti si
organizzavano imponenti pellegrinaggi (tifosi, avventori,
delegazioni sportive etc.), tutto questo costituiva un’ingente
fonte di ricchezza per tutta l’Elide. I Giochi si tenevano
sempre tra la metà di AGOSTO e la metà di SETTEMBRE e
duravano 5 GIORNI:
Per poter partecipare alle gare bisognava essere cittadini
Greci, di condizione libera e non aver subito condanne.
Gli atleti gareggiavano nudi, per non avere l'ingombro
dell'abito e perché la competizione sportiva rappresentava
un momento di estrema purezza. Momento al quale le
donne non potevano né partecipare né assistere, visto
che per loro era vietato nella maniera più assoluta persino
l'ingresso nel luogo delle esibizioni. Tutti gli atleti si
riunivano 1 mese prima dei Giochi nella Valle dell’Alfeo
per gli allenamenti e prima di essere ammessi alle gare
venivano esaminati da 10 anziani gli Hellanodices (giudici
di gara) che ne vagliavano i requisiti. Gli atleti abitavano in
una specie di villaggio Olimpico che comprendeva anche
le strutture sportive per gli allenamenti, bagni e sale per i
massaggi.
I GIOCHI SEGUIVANO SEMPRE UN PROGRAMMA
FISSO:
La PRIMA GIORNATA era dedicata esclusivamente alla
cerimonia di apertura che si apriva con un pomposo corteo
(hellanodices, delegati delle polis, gli atleti e infine gli
allenatori). Il corteo si ammassava intorno alla statua di
ZEUS, dove venivano sacrificati 2 tori, faceva seguito il
giuramento solenne di tutti gli atleti.
La SECONDA GIORNATA vedeva lo svolgimento delle gare
di corsa, corsa di velocità “Stadio” (c.a. 200 metri)
(corrispondeva alla lunghezza dello stadio), corsa di
mezzofondo “diaulos” (c.a. 400 metri), corsa di “dolichos”
(dodici giri dello stadio) (c.a. 5000 metri).
La TERZA GIORNATA era riservata al “pugilato” (gli atleti
combattevano con guantoni irti di bullette di piombo che
spesso erano causa di incidenti mortali), alla “lotta” e al
“pancrazio” (lotta libera molto cruenta dove erano ammessi
tutti i tipi di colpi, tranne i morsi e l’accecamento).
La QUARTA GIORNATA era dedicata agli sport equestri:
le corse dei carri e quelle con i cavalli (su un percorso di
10 Km.). Gli sport equestri erano gli spettacoli più nobili e
che riscuotevano enorme successo. Spesso venivano
ingaggiati a pagamento FANTINI E AURIGHI. spettacoli
che riscuotevano enorme successo e godevano di grande
prestigio.
La QUINTA GIORNATA era dedicata allo
svolgimento del pentathlon, una gara composta
da 5 gare (lungo,giavellotto, corsa, disco, lotta).
Dopo ogni specialità solo i migliori potevano
accedere alla prova successiva, cosicché alla fine
i due più forti si trovavano di fronte nella lotta.
Lultima manifestazione era la corsa con le armi
che aveva un contenuto più spettacolare che
agonistico.
Il giorno successivo all’ultima giornata di
Giochi era dedicato alla cerimonia di chiusura
con la solenne incoronazione con rami di ULIVO
SELVATICO di tutti i vincitori nel TEMPIO DI
ZEUS con un sacrificio di più di 100 buoi.
La decadenza dei Giochi avvenne in modo decisivo con la
conquista Romana.
Le Olimpiadi antiche si svolsero fino al 393 d. C. quando
l'imperatore Teodosio, su esplicita richiesta del vescovo di
Milano, decise di sopprimere l'evento sportivo. Le Olimpiadi,
infatti, con il passare dei secoli si erano trasformate
profondamente, avevano perso l'iniziale spirito sportivo ed
erano diventate, un po' alla volta, un immenso giro di affari
nel quale regnava incontrastata la corruzione .
Gli ATLETI divennero dei veri e propri “professionisti”,
mantenuti dallo Stato e gli ALLENATORI degli “usurai”, in
quanto la loro occupazione primaria era quella di vendere gli
atleti al prezzo più alto possibile, e spesso vendevano e
compravano anche le vittorie …..
Vaso François, su cui è raffigurato una delle gare dei più
antichi agoni sportivi greci, quelli svoltisi in occasione dei
funerali di Patroclo, narrati da Omero nel XXIII canto
dell’Iliade.
Le discipline sportive greche sono documentate nella loro
totalità da vasi greci figurati, che tuttavia, con l’eccezione
delle anfore panatenaiche (di cui è qui esposta quella
splendida del ceramografo Lydòs), non rappresentano le
gare che si svolgevano nel corso degli agoni sportivi, bensì si
riferiscono all’attività preparatoria degli atleti nelle palestre dei
ginnasi.
Le Olimpiadi moderne
L' EMBLEMA OLIMPICO è costituito da 5 anelli di
vario colore intrecciati, che significano l’IDEA DI
CONCORDIA E DI FRATELLANZA CHE LO
SPORT DOVREBBE CREARE FRA I 5
CONTINENTI, mentre i colori sono stati scelti da
De Couberten perché utilizzati in tutte le bandiere
del mondo.
BLU
NERO
ROSSO
VERDE
GIALLO
OCEANIA
AFRICA
AMERICHE
EUROPA
ASIA
Il 16 giugno del 1894, durante il Congresso
internazionale di Parigi sui problemi del
dilettantismo e del professionismo nello sport, il
barone De Coubertin (1863 – 1937) pedagogo
sportivo, illustra il suo progetto: far rinascere le
Olimpiadi.
LA PRATICA DELLO SPORT DEVE FAVORIRE
L’EQUILIBRIO TRA IL CORPO E LA MENTE,
DEVE FORMARE I CITTADINI E QUINDI AVERE
UNA VALENZA EDUCATIVA, SOCIALE e
POLITICA.
De Coubertin ottiene un grande successo: vengono
decisi subito data, il 1896, e luogo, Atene, della
prima edizione delle olimpiadi dell'età moderna.
Il 6 aprile, lunedì di Pasqua, del 1896 è il
grande giorno: dopo 1503 anni, davanti
a 70.000 persone, le Olimpiadi tornano
finalmente a vivere. Da allora ogni quattro
anni i più grandi atleti del mondo
gareggiano per entrare nella grande storia
olimpica. A differenza delle Olimpiadi
dell'antichità, che facevano fermare anche
le guerre, quelle moderne sono state
costrette all'annullamento in tre edizioni
(1916, 1940, 1944) per gli eventi bellici.
Atene 1896
Ai primi giochi di Atene del 1896 erano
presenti 13 nazioni e 285 concorrenti.
Dieci gli sport in programma:
ATLETICA LEGGERA, NUOTO,
CANOTTAGGIO, SCHERMA,
GINNASTICA, LOTTA,
PUGILATO, SOLLEVAMENTO PESI,
CICLISMO, TENNIS.
(le gare di canottaggio, non ebbero luogo
per mancanza di iscrizioni).
Da quel momento le Olimpiadi
vengono celebrate ogni quattro anni
in un Paese diverso…
LOGHI OLIMPICI
1900 Parigi
1920 Anversa
1904 St.Louis
1924 Parigi
1908 Londra
1928 Amsterdam
1912 Stoccolma
1932 Los Angeles
1936 Berlino
1960 Roma
1948 Londra
1964 Tokio
1952 Helsinki
1968 Messico
1956 Melbourne
1972 Monaco
1976 Montreal
1992 Barcellona
1980 Mosca
1996 Atlanta
1984 Los Angeles
2000 Sidney
1988 Seoul
2004 Atene
All'apertura di ogni olimpiade, un atleta
del paese organizzatore pronuncia un
giuramento. Il programma di gare nei
giochi comprende 19 sport ormai fissi
(atletica
leggera,
calcio,
canoa,
canottaggio, ciclismo, ginnastica, hockey su
prato, nuoto e tuffo, pallacanestro,
pallavolo, pentahlon moderno, pugilato,
scherma,
sollevamento
pesi,
sport
equestri), ai quali però possono essere
aggiunti altri sport così detti facoltativi (judo,
palla mano, tennis, tiro col l'arco, ecc.).
Nel programma di ogni Olimpiade figurano più
di 2 sport " dimostrativi " che non hanno
medaglie e titoli in palio, uno sport folkloristico
del paese organizzatore e uno richiesto dalla
federazione internazionale.
Dal 1924 i giochi si divisero in Olimpiadi Invernali
ed Estive, che dal 1994 si disputano ad anni
alternati.
Le Olimpiadi invernali
Le Olimpiadi invernali
Ai primi Giochi Olimpici Invernali, che si
svolsero a Chamonix nel 1924, sedici paesi
inviarono le proprie squadre; i concorrenti
furono 294, tra cui 13 donne.
Agli undicesimi giochi invernali (Sapporo,
1972) trentacinque nazioni inviarono proprie
squadre: parteciparono 1.121 concorrenti, di
cui 217 donne.
Nel 1994 gli atleti furono 1920.
Nel frattempo è aumentato anche il
numero delle specialità incluse nel
programma dei giochi, che si
presenta oggi così articolata: sci
(discesa libera, slalom, fondo, salto
dal
trampolino);
pattinaggio
(pattinaggio artistico, pattinaggio
veloce); hockey su ghiaccio; bob e
slitta;
biathlon.
Dalle
recenti
Olimpiadi di Nagano (Febbraio
1998) sono inclusi nelle specialità
anche hockey femminile e curling.
Non sempre il clima Olimpico rispettò i principi pedagogici di
De Couberten: ASSOLUTO DISINTERESSE ECONOMICO e
UGUAGLIANZA FRA POPOLI E RAZZE
Le Olimpiadi del 1936 vissero in pieno il clima fortemente propagandistico
voluto dal regime hitleriano, il dittatore germanico usò la manifestazione
per diffondere l'immagine della cultura nazista nel mondo. Dovette però
fare i conti con Jesse Owens, il primo atleta di colore a ergersi protagonista
assoluto nella storia dei Giochi.
Durante le Olimpiadi di Monaco, del 1972, un gruppo armato, scatenò un
attacco terroristico contro la delegazione istraeliana: 18 VITTIME
Nel 1980 gli Stati Uniti si ritirarono per protestare contro l’invasione
Sovietica dell’Afganistan e altre 64 Nazioni boicottarono le Olimpiadi.
L’U.R.S.S. timorosa abbandonò I Giochi nel 1984 a Los Angeles e così
fecero altre 15 nazioni.
Nel 2004 le Olimpiadi
moderne si sono
disputate in Grecia dove
sono nate nell'antichità e
dove sono risorte
nel 1896…
Atene 2004:
201 nazioni presenti
10.500 atleti
33 impianti di gara
301 cerimonie di premiazione
45.000 volontari che collaboreranno nell'organizzazione
21.500 giornalisti che ci informeranno sugli eventi
4 miliardi i telespettatori
5.300.000 biglietti disponibili
67.500 posti letto occupati
45.000 gli uomini della sicurezza impegnati a sorvegliare
sui giochi
3.500 controlli antidoping effettuati da un team di 566
professionisti.
FUOCO OLIMPICO
Il BRACIERE OLIMPICO o TRIPODE è la "grande torcia"
dove arde il fuoco olimpico durante i giorni del programma di
gare. Di è solito posto nei pressi dello stadio dove si
svolgono le cerimonie e garantisce alla simbolica fiamma di
non spegnersi nemmeno un istante durante il periodo di
competizioni. La fiamma viene accesa dall'ultimo tedoforo
nella cerimonia d'apertura e viene spenta alla fine della
cerimonia di chiusura, per sottolineare la conclusione dei
giochi. Di solito è realizzato dal comitato organizzatore con
un design originale e differente dalle edizioni precedenti.
Per gli antichi greci, il fuoco aveva una connotazione divina si
credeva che fosse stato rubato agli Dei da Prometeo.
La fiamma non appare alle Olimpiadi moderne fino al 1928.
Nel 2008 le Olimpiadi si
sono disputate a
PECHINO
Ideogramma della parola Jing - Capitale
Il logo ufficiale della XXIX Olimpiade è rappresentato da
un sigillo ROSSO su cui campeggia l'ideogramma della
parola jing (che significa "capitale") in bianco.
L'ideogramma è stilizzato in modo da ricordare nella
forma di un atleta, con le braccia aperte a simboleggiare
la Cina che invita il mondo a conoscere e a condividere
la sua cultura. Secondo il CIO, è la prima volta che il
rosso viene usato come colore dominante in un logo
olimpico. il colore della buona sorte, ed è utilizzato per
decorazioni e addobbi nuziali.
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