Comune di Settala Provincia di Milano Prima Variante al Piano di Governo del Territorio Documento di Piano Norme Tecniche di Attuazione Sindaco: E. Sozzi Assessore all'urbanistica T. Lupi Responsabile al procedimento: S. Comi Progettisti: P.L. Roccatagliata U. Targetti Gruppo di lavoro E. Solomatin, B. Vielmi Maggio 2013 Comune di Settala Documento di Piano – Norme Tecniche di Attuazione Variante 2012 al PGT INDICE CAPITOLO I. GENERALITA’ ........................................................................................................ 3 Art. 1. Elementi costitutivi del PGT ................................................................................. 3 Art. 2. Previsioni dei piani di livello sovracomunale ......................................................... 4 Art. 3. Previsioni infrastrutturali sovraordinate ................................................................ 4 Art. 4. Criteri di compensazione perequazione e incentivazione ..................................... 5 Art. 5. Schema strutturale ............................................................................................... 6 CAPITOLO II. GENERALITA’ ........................................................................................................ 7 Art. 6. Classificazione degli ambiti di trasformazione ...................................................... 7 Art. 7. Schede programmatiche e schemi progettuali ..................................................... 7 Art. 8. Attuazione degli ambiti di trasformazione ............................................................. 7 Art. 9. Opere di compensazione per l’ adeguamento della struttura urbana e del paesaggio ............................................................................................................ 8 Art. 10. Capacità insediativa degli Ambiti di Trasformazione ......................................... 8 Art. 11. Destinazioni funzionali.................................................................................... 10 Art. 12. Modalità di intervento ..................................................................................... 10 Art. 13. Edilizia residenziale sociale ............................................................................ 10 Art. 14. Ambiti prevalentemente produttivi .................................................................. 10 Art. 15. Sito Natura 2000: SIC Sorgenti della Muzzetta .............................................. 10 2 Comune di Settala Documento di Piano – Norme Tecniche di Attuazione Variante 2012 al PGT CAPITOLO I. GENERALITA’ Art. 1. Elementi costitutivi del PGT 1. Il PGT è costituito dal Documento di piano, dal Piano dei Servizi e dal Piano delle Regole; ciascuna parte del PGT è costituita dagli elaborati indicati ai successivi commi. Il PGT è accompagnato dai documenti integrativi di legge, di seguito elencati. 2. Il Documento di Piano è costituito dai seguenti elaborati. Relazione Vol.1 - Quadro Conoscitivo Vol.2 – Quadro Interpretativo Vol.3 – Quadro Progettuale Allegati: All.1 Verifica degli indicatori di sostenibilita’ All. 2 Indagini conoscitive sul sistema distributivo comunale e gli indirizzi del PGT per il settore Norme Tecniche di Attuazione Ambiti di Trasformazione - Schede d’ambito Tavole Quadro conoscitivo tavola 1.1: Inquadramento territoriale - uso del suolo e reti infrastrutturali tavola 1.2: Servizi di livello sovracomunale tavola 1.3: Sistema paesistico-ambientale tavola 2.1. Sistema insediativo - stato di fatto e stato di attuazione del prg tavola 2.2: Sistema insediativo - assetto morfologico tavola 2.3: Sistema insediativo - sistema dei servizi tavola 2.4: Sistema agricolo/ colture prevalenti tavola 2.5: Sistema paesistico tavola 2.6: Istanze pervenute al comune tavola 2.7. Commercio nel Comune di Settala Quadro interpretativo tavola : Quadro interpretativo Quadro progettuale tavola DP.1: Schema strutturale tavola DP.2: Ambiti di trasformazione, tessuto urbano consolidato, ambiti agricoli strategici tavola DP.3: Classi di sensibilità paesaggistica tavola DP.4: Sistema ambientale e rete ecologica comunale tavola DP5a: Schemi progettuali. Settala e Premenugo tavola DP5b: Schemi progettuali. Caleppio 3. Il Piano dei servizi è costituito dai seguenti elaborati. Relazione Norme tecniche di attuazione Tavole 3 Comune di Settala Documento di Piano – Norme Tecniche di Attuazione Variante 2012 al PGT tavola S.1 – Lo stato dell’offerta dei servizi tavola S.2 – Previsioni e priorità d’intervento 4. Il Piano delle regole è costituito dai seguenti elaborati. Norme tecniche di attuazione Tavole tavole R.1.1. e R.1.2. – Classificazione del territorio comunale e tessuti urbani - scala 1:5.000 tavole R.2.1, R.2.2, R.2.3, R.2.4 - Classificazione del territorio comunale e tessuti urbani - scala 1: 2.000 tavole R.3.1, R.3.2, R.3.3 - Tessuto urbano storico, nuclei di antica formazione:modalità di intervento – scala 1:1.000 tavole R.4.1 e R4.2. - Vincoli di difesa del suolo, amministrativi e di tutela e salvaguardia - scala 1:5.000 5. tavola : Tavola delle previsioni di Piano 6. Documenti integrativi del PGT Piano urbano generale dei sottoservizi - PUGSS Reticolo idrico minore Studio geologico Studio del Sito di Interesse Comunitario Art. 2. Previsioni dei piani di livello sovracomunale 1. Piano Territoriale di Coordinamento del Parco agricolo sud Milano. Il PGT recepisce le indicazioni del Piano Territoriale di Coordinamento del Parco Sud e costituisce atto di adeguamento ai sensi dell’art.3 delle NTA del PTC del Parco. Il PGT definisce puntualmente il perimetro del Parco e quelli corrispondenti ai diversi ambiti di applicazione della disciplina del relativo PTC, nelle tavole R1 e R2: “Classificazione del territorio comunale e tessuti urbani”. Nelle aree interne al perimetro del Parco vigono le norme di attuazione del PTC; il PGT individua aree agricole di riqualificazione del paesaggio agrario che comprendono aree agricole sia interne che esterne al parco; tali aree sono quelle prioritariamente indicate per azioni di riqualificazione del paesaggio a titolo di compensazione di altri interventi di trasformazione. 2. Piano Territoriale di Coordinamento provinciale - Ambiti agricoli strategici Il PGT recepisce le indicazioni del Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia vigente. Ai fini dell’applicazione delle disposizioni di cui all’articolo 15 della legge regionale 12/2005 e dei criteri contenuti nella deliberazione GR n° VII del 19/9/2008 il PGT indica gli ambiti agricoli considerati strategici nella tavola DP. 2: “Ambiti di trasformazione, tessuto urbano consolidato, ambiti agricoli strategici”. Art. 3. Previsioni infrastrutturali sovraordinate 1. Variante strada provinciale n. 39 Cerca Lo schema strutturale del PGT indica il tracciato di massima della variante alla SP n. 39, Cerca stabilito dall’accordo di programma tra Regione Lombardia, Provincia di Milano e 4 Comune di Settala Documento di Piano – Norme Tecniche di Attuazione Variante 2012 al PGT Comuni interessati, come opera complementare all’attuazione Tangenziale Est Esterna. Il progetto esecutivo redatto dalla Provincia di Milano dovrà prevedere opere di mitigazione dell’impatto acustico, opere di inserimento nel paesaggio agrario e di deframmentazione ecologica, quali ecodotti e sottopassaggi faunistici. Il Piano delle Regole individua una fascia di territorio entro la quale si sviluppa il progetto esecutivo della strada; su tale fascia vige il regime di salvaguardia. 2. Strada provinciale n.415 Paullese Il PGT recepisce il progetto preliminare esecutivo per il potenziamento della strada provinciale n. 415 Paullese e le relative opere laterali, redatto dalla Provincia di Milano e approvato dal CIPE nel 2007.Nell’ipotesi in cui si verificasse una sovrapposizione di diverse discipline concernenti una medesima area o parte di essa, prevale la disciplina più restrittiva e/o sovraordinata. 3. Variante alla strada provinciale n.14 Rivoltana Lo schema strutturale riporta il tracciato del progetto preliminare della variante alla strada provinciale n. 14 Rivoltana, approvato come opera complementare della nuova autostrada BREBEMI, dal Ministero delle infrastrutture d’intesa con la Regione Lombardia, come tracciato di massima; il tracciato definitivo sarà stabilito dall’accordo di programma tra gli enti interessati e il comune di Settala. 4. Linea 3 e stazione della metropolitana Lo schema strutturale recepisce il progetto preliminare della linea metropolitana 3. Il Piano delle regole definisce una fascia di salvaguardia della linea metropolitana e detta le regole per gli interventi sugli edifici esistenti. Art. 4. Criteri di compensazione perequazione e incentivazione 1. Il PGT applica criteri di perequazione, compensazione e incentivazione. 2. Il principio di perequazione è applicato negli ambiti di trasformazione: le aree in essi comprese sono portatrici di diritti edificatori che si esercitano nelle aree di concentrazione volumetrica indicati negli schemi progettuali delle schede programmatiche d’ambito; limitatamente ai casi e ai criteri applicativi espressamente indicati al CAPITOLO II delle presenti norme, i diritti volumetrici possono essere trasferiti. 3. Il principio di compensazione si applica all’attuazione degli ambiti di trasformazione, laddove espressamente indicato dalle schede programmatiche e si concretizza con la realizzazione di opere di adeguamento della struttura urbana e di riqualificazione dell’ambiente e del paesaggio. 4. La slp indicata nelle schede d’ambito può essere incrementata fino ad un massimo del 10% in presenza di edificazioni con caratteristiche bioclimatiche e con fonti energetiche alternative, ovvero di edifici di classe A, ovvero ancora di interventi di riqualificazione ambientale e di risanamento e recupero di suoli inquinati, anche in aggiunta a quanto previsto dall’articolo 12 della legge 33/2007; in merito alle modalità di calcolo della volumetria; la misura dell’incremento è concordata in sede di Piano attuativo in relazione alle caratteristiche costruttive proposte. 5 Comune di Settala Documento di Piano – Norme Tecniche di Attuazione Art. 5. Variante 2012 al PGT Schema strutturale 1. Lo schema strutturale (Tavola DP1) stabilisce la rete delle principali infrastrutture, la struttura fondamentale del territorio edificato e l’assetto fondamentale dell’ambiente e del paesaggio; i programmi delle opere pubbliche e l’attività di trasformazione del territorio sia pubbliche che private devono realizzare la struttura fondamentale e gli obbiettivi di interesse pubblico indicati dallo schema strutturale ed esplicitati dalla relazione dello schema progettuale. 2. Lo schema strutturale (Tavola DP1) non produce effetti diretti sul regime giuridico dei suoli; diritti e obblighi si determinano con l’approvazione degli strumenti attuativi degli ambiti di trasformazione. 3. Campiture e simboli hanno carattere indicativo; gli strumenti urbanistici, i progetti pubblici e privati definiscono ad una scala di maggior dettaglio i tracciati e i sedimi delle infrastrutture e gli assetti areali e planivolumetrici precisi. 4. Lo schema strutturale (Tavola DP1) indica gli ambiti di trasformazione; l’attuazione di tali ambiti è regolata dal CAPITOLO II; il perimetro degli ambiti può essere corretto dai Piani attuativi affinché corrisponda in modo preciso ai confini dei mappali interessati e comunque ove ciò sia utile al migliore assetto urbanistico dell’area; tali variazioni non costituiscono variante al Piano delle Regole. 6 Comune di Settala Documento di Piano – Norme Tecniche di Attuazione Variante 2012 al PGT CAPITOLO II. GENERALITA’ Art. 6. Classificazione degli ambiti di trasformazione 1. Gli ambiti di trasformazione sono così classificati: Ambiti di organizzazione di funzioni prevalentemente pubbliche Ambiti di recupero prevalentemente residenziale Ambiti di nuova edificazione prevalentemente residenziale Ambiti per funzioni miste, prevalentemente terziarie Ambiti per funzioni prevalentemente produttive Art. 7. Schede programmatiche e schemi progettuali 1. A ciascun ambito di trasformazione corrisponde una scheda programmatica che contiene: la descrizione degli obbiettivi di interesse pubblico da perseguire con l’attuazione dell’ambito e gli obblighi che ne derivano all’operatore; le prevalenti destinazioni funzionali; il dimensionamento della capacità insediativa; le modalità di intervento per il recupero degli edifici. 2. Lo schema progettuale di assetto urbanistico dell’area è indicato nelle tavole DP5a “Schemi progettuali . Settala e Premenugo” e DP5b “Schemi progettuali. Caleppio”; Art. 8. Attuazione degli ambiti di trasformazione 1. L’attuazione degli ambiti avviene con progetti di opere pubbliche e piani attuativi che stabiliscono l’assetto urbanistico definitivo e gli obblighi convenzionali; gli operatori possono concordare con il Comune il ricorso a distinti strumenti autorizzativi o a Piani Attuativi riferiti a sub-ambiti, fermo restando l’obbligo della realizzazione complessiva delle previsioni di interesse pubblico contenute nelle schede programmatiche e nelle tavole DP5a e DP5b, ripartite tra i distinti sub-ambiti, con il coordinamento dell’Amministrazione Comunale, nel rispetto dei principi di sostenibilità e proporzionalità, in coerenza con le indicazioni riportate nelle schede programmatiche che accompagnano il Documento di Piano; a tal fine l’Amministrazione Comunale può predisporre un Piano di Inquadramento di Iniziativa Pubblica volto a definire urbanizzazioni, allineamenti, spazi pubblici e contenuti negoziali inderogabili da recepire nelle convenzioni dei Piani Attuativi. 2. I planivolumetrici di detti piani e progetti devono svilupparsi nel rispetto degli schemi progettuali indicati nelle schede programmatiche e nelle tavole DP5a e DP5b; tali schemi contengono gli obbiettivi pubblici di assetto urbano; i progetti planivolumetrici dei piani attuativi definiscono l’assetto urbanistico ad una scala di maggior dettaglio, possono motivatamente apportare modifiche agli schemi, ma devono garantire l’attuazione dei contenuti di interesse pubblico ivi indicati. 3. In caso di inerzia dei privati nell’attuazione degli ambiti il Comune, al fine di garantire la realizzazione degli obbiettivi di interesse pubblico, può procedere nei seguenti modi: 7 Comune di Settala Documento di Piano – Norme Tecniche di Attuazione Variante 2012 al PGT acquisisce tutte le aree dell’ambito, realizza le opere pubbliche e cede i diritti edificatori, tramite gara di evidenza pubblica; in questo caso il comune può anche procedere direttamente alla realizzazione di edilizia residenziale come edilizia sociale; acquisisce le sole aree per le opere pubbliche, riconoscendo un indennizzo pari al valore di mercato delle capacità edificatorie relativa alle aree acquisite; in tal caso il Comune entra in possesso dei relativi diritti edificatori. acquisisce le sole aree per le opere pubbliche senza indennizzo e ne attribuisce i relativi diritti edificatori nelle aree di concentrazione volumetrica previste dal piano attuativo. 4. All’interno dei parcheggi relativi agli ambiti di trasformazione devono essere previsti idonei progetti ambientali, in particolare con alberature. 5. In tutti gli ambiti di trasformazione per l’illuminazione esterna devono essere utilizzate lampade conformi ai criteri anti-inquinamento luminoso, secondo quanto previsto dalla LR 17/2000 e dalla LR 38/2004. Art. 9. Opere di compensazione per l’ adeguamento della struttura urbana e del paesaggio 1. L’attuazione degli ambiti comporta, oltre alla realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria direttamente connesse, la realizzazione di opere di compensazione, in modo diretto o con la compartecipazione economica alla realizzazione di opere di adeguamento della struttura urbana e di opere ambientali, con particolare riferimento alla riqualificazione del paesaggio, come indicate nello schema strutturale; le opere di compensazione sono indicate, ove richieste, nelle schede programmatiche degli ambiti. 2. In seguito all’approvazione del PGT il Comune valuta l’onere per la realizzazione delle opere di adeguamento della struttura urbana e delle opere di compensazione ambientale e ripartisce l’onere tra gli ambiti soggetti a contribuzione, in ragione della capacità edificatoria degli stessi; alcuni ambiti sono esclusi dalla ripartizione in quanto assolvono al loro interno l’obbligo di adeguamento della struttura urbana e delle opere di compensazione ambientale; le schede programmatiche indicano gli ambiti soggetti a compensazione. 3. Le risorse derivanti dall’applicazione dell’art. 43 comma 2bis della Legge 12 del 2005 e dei successivi criteri applicativi definiti dalla Regione, sono prioritariamente indirizzati all’attuazone della rete ecologica comunale e alle zone di qualificazione del paesaggio agrario indicati nella Tavola DP4. Gli inteventi sono attuati secondo le tecniche del Repertorio degli interventi di riqualificazione ambientale del PTCP vigente. 4. Sono istituiti i Comparti di compensazione ambientale “Cca” la cui attuazione è connessa ad interventi di diversa natura. I comparti sono regolati da progetti e da convenzioni connessi a piani attuativi o a permessi di costruire convenzionati. I progetti di sistemazione ambientale seguiranno i criteri del repertorio allegato al PTCP e alle norme del Parco Sud. Art. 10. Capacità insediativa degli Ambiti di Trasformazione 1. L’entità dei diritti volumetrici complessivi è espressa in valore assoluto nelle schede programmatiche degli Ambiti di Trasformazione. Ai diritti volumetrici non partecipano le aree delle urbanizzazioni primarie esistenti. 8 Comune di Settala Documento di Piano – Norme Tecniche di Attuazione Variante 2012 al PGT 2. La capacità insediativa degli ambiti di recupero prevalentemente residenziali, corrisponde alla somma della volumetria effettivamente recuperabile sulla base delle modalità di intervento e della volumetria aggiuntiva espressa in valore assoluto, se prevista dalla scheda programmatica d’ambito. 9 Comune di Settala Documento di Piano – Norme Tecniche di Attuazione Variante 2012 al PGT Art. 11. Destinazioni funzionali 1. Le destinazioni funzionali sono regolate dalle norme degli analoghi tessuti urbani del Piano delle regole. 2. Il valore percentuale indicato nelle schede programmatiche per le funzioni commerciali corrisponde ad un obbiettivo minimo. Laddove tale percentuale non è indicata restano le quantità compatibili con diversi destinazioni funzionali. Art. 12. Modalità di intervento 1. Per gli ambiti di recupero prevalentemente residenziali le modalità di intervento per ciascun edificio sono indicate nelle tavole DP5a e DP5b; le norme per le diverse modalità di intervento sono quelle stabilite dal Piano delle regole. 2. Per le cascine interne al Parco Sud le modalità di intervento riportate nelle suddette tavole sono da intendersi indicative; le modalità di intervento effettive saranno stabilite dal Piano di Recupero come approvato dal Parco Sud. 3. Fino all’attuazione dell’ambito, per gli edifici esistenti sono consentite le sole opere di manutenzione ordinaria e straordinaria senza cambio di destinazione. Art. 13. Edilizia residenziale sociale 1. L’Ambito R2 prevede l’attuazione di residenza sociale in affitto nella misura del 20% della slp complessiva; vigono di massima le previsioni plani volumetriche del Piano Attuattivo del PEEP Art. 14. Ambiti prevalentemente produttivi 1. Funzioni Tali ambiti sono destinati a funzioni produttive, terziarie e commerciali; in caso di funzioni commerciali di media o grande distribuzione è prevista una dotazione di posteggi pubblici o di uso pubblico pari al 200% della Slp commerciale; i posteggi non possono essere realizzati a scapito delle aree di verde pubblico o ambientale indicato negli schemi progettuali. 2. Opere di adeguamento della struttura urbana e di riqualificazione dell’ambiente e del paesaggio. Gli ambiti produttivi partecipano alla realizzazione di nuove aree a posteggi per le zone industriali e alla riqualificazione paesistica dei margini urbani indicati nello schema strutturale (Tavola DP.1). Art. 15. Sito Natura 2000: SIC Sorgenti della Muzzetta 1. Ogni intervento di trasformazione dovrà essere coerente con i criteri di tutela riportati nello Studio di Incidenza sul sito Natura 2000 SIC: Sorgenti della Muzzetta relativamente agli ambiti di trasformazione. 10