Comune di Agnadello
Comune di Monte Cremasco
DISTRETTO DIFFUSO DEL
COMMERCIO VISCONTEO
Integrazione dei Comuni di Agnadello e
Monte Cremasco
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Distretto del Commercio Visconteo
SOMMARIO
1
RELAZIONE PROGRAMMATICA DI SVILUPPO DEL DISTRETTO ............................3
1.1 IL LAVORO DI PREPARAZIONE DEL BANDO ......................................................................... 4
2
I NUOVI COMUNI PARTECIPANTI AL BANDO .......................................................7
2.1 AGNADELLO .......................................................................................................... 7
2.1.1
Attrazioni turistiche e culturali ............................................................................................ 7
2.1.2
Storia.................................................................................................................................. 11
2.1.3
La popolazione................................................................................................................... 12
2.1.4
La rete distributiva............................................................................................................. 13
2.1.5
Eventi ................................................................................................................................. 14
2.1.6
Interventi pubblici a Agnadello.......................................................................................... 15
2.1.7
Interventi privati a Agnadello ............................................................................................ 15
2.2 MONTE CREMASCO...............................................................................................16
2.2.1
Il territorio ......................................................................................................................... 16
2.2.2
La Popolazione .................................................................................................................. 16
2.2.3
La rete distributiva............................................................................................................. 18
2.2.4
Le politiche comunali per il commercio............................................................................. 19
2.2.5
Interventi pubblici a Monte Cremasco............................................................................... 21
2.2.6
Interventi privati a Monte Cremasco ................................................................................. 21
2.3 RIEPILOGO E CRONOPROGRAMMA DEGLI INTERVENTI...........................................22
3
IL NUOVO DISTRETTO .........................................................................................24
3.1 LE CARATTERISTICHE.................................................................................................24
3.2 NUOVE OPPORTUNITÀ E INTEGRAZIONE DELLE STRATEGIE DI DISTRETTO .................................25
2
Distretto del Commercio Visconteo
1 RELAZIONE PROGRAMMATICA DI SVILUPPO DEL DISTRETTO
Il Programma d’intervento del Distretto Visconteo si estendeva originariamente tra
quattro Comuni: Pandino, Dovera, Rivolta d’Adda e Spino d’Adda, una rete di territori
in grado di offrire attrazioni artistiche, ambientali e sportive di elevato interesse e alta
qualità culturale.
A questi comuni ora si aggiungono altre due aree che completano la territorialità verso
est del distretto: Agnadello e Monte Cremasco.
Si tratta di due comuni direttamente confinanti che intendono integrarsi nel distretto
non solo rispetto alle politiche di marketing commerciale, ma anche rispetto ad altre
tematiche quali ad esempio lo sviluppo di servizi comuni come il SUAP.
Agnadello ha previsto interventi di iniziativa sia pubblica che privata, mentre Monte
Cremasco partecipa al distretto solo con un investimento privato.
Il territorio del distretto si colloca in posizione baricentrica rispetto cinque province:
Milano, Brescia, Bergamo, Cremona e Lodi; questo, se da un lato favorisce la
migrazione dai comuni del distretto verso le aree maggiormente dotate di servizi, per
questioni legate al lavoro e all’offerta commerciale, dall’altro può contare su un alto
grado di appetibilità per quanto riguarda l’offerta di servizi per il tempo libero, lo
svago, lo sport e l’intrattenimento culturale, che opportunamente messi a sistema
costituiscono un’importante caratteristica da valorizzare allo scopo di attrarre turisti e
visitatori.
I nuovi comuni, attraverso interventi pubblici e privati integreranno le iniziative che gli
altri comuni hanno già intrapreso e, acquisendone le linee di intervento e le finalità del
progetto, amplieranno ulteriormente la valorizzazione del territorio.
Gli interventi oggetto della relazione programmatica aderiscono precisamente
programma di interventi del Distretto Diffuso del Commercio già attivato, in
particolare mirano a:
1. consolidare la qualità e il decoro urbano del centro dei nuovi nuclei urbani
costituenti il Distretto;
2. consolidare l’attrattività del sistema commerciale di vicinato attraverso una
riqualificazione diffusa e coordinata del fronte commerciale;
3. potenziare la coesione e il dialogo tra attori economici e Amministrazioni.
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1.1 Il lavoro di preparazione del bando
La presentazione del presente bando è stata preceduta da numerosi incontri sia con i
comuni nuovi entranti e con gli operatori dei loro comuni sia con i comuni già presenti
nel distretto, attraverso la cabina di regia e con gli operatori del distretto.
Il presente progetto discende quindi da questi incontri nei quali si è valutato:
• l’utilità del distretto per i comuni aderenti,
• i mutamenti del distretto ed in primo luogo l’allargamento al settore turismo e
servizi e le sue implicazioni per la strategia di distretto;
• l’utilità di ampliare il distretto, sia per i comuni esistenti che per quelli entranti
e la coerenza territoriale complessiva del nuovo distretto;
• la disponibilità e l’interesse degli operatori del nuovo distretto.
Il lavoro si è svolto attraverso i seguenti momenti di incontro:
• Martedi 15 febbraio 2011 - incontro con operatori privati dei Comuni,
illustrazione delle linee del IV bando
• Mercoledi 23 febbraio 2011 – incontro con Comuni – Cabina di Regia a Pandino,
illustrazione delle linee del IV bando
• Mercoledi 19 aprile 2011 – incontro di presentazione del IV bando
• Mercoledi 27 aprile 2011 - incontro con operatori privati dei Comuni
presentazione del IV bando
• Venerdi 6 maggio 2011 – incontro con Comuni – Cabina di Regia a Pandino:
sintesi degli interventi previsti
4
Spino d'Adda
Dovera
MONTE CREMASCO
Pandino
AGNADELLO
Rivolta d'Adda
Individuazione del DiD con in rosso i nuovi comuni entranti
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Il territorio del DID Visconteo
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2 I NUOVI COMUNI PARTECIPANTI AL BANDO
2.1 AGNADELLO
Il territorio comunale è totalmente pianeggiante. Il livello fondamentale della pianura
varia tra i 91,7 e i 99,8 m. s.l.m.. Il reticolo idrico è composto da numerose rogge di
origine risorgiva, tra le quali emerge per maggior imponenza il fiume Tormo, che
attraversa da nord a sud anche l'abitato.
Agnadello in cifre
Superficie
Abitanti (Istat al 1 Gennaio 2010)
Densità abitanti per Kmq
Comuni confinanti
12 km²
3.719
310 ab/kmq
Arzago d'Adda (BG), Palazzo Pignano, Pandino,
Rivolta d'Adda, Torlino Vimercati, Vailate
2.1.1 Attrazioni turistiche e culturali
Fanno da corona al paese ben ventotto cascineLe piazze di Agnadello sono due:
• Piazza Castello
• Piazza Chiesa
La Chiesa Parrocchiale
Questa chiesa fu costruita nel 1748, come
si rileva dall'epigrafe posta sulla facciata
principale che è orientata verso sera. Essa
rappresenta un bell'esempio di stile tardo
barocco, molto curato nelle forme e nei
particolari. E' dedicata alla Madonna e a
S. Vittore ed è l'attuale chiesa
parrocchiale.
Nel 1998, nel 250° anniversario della sua
edificazione, è stato realizzato per opera
del parroco don Carlo Severgnini un
restauro conservativo della struttura e nel 2002, con il parroco don Angelo Ramella, è
stato rifatto l'intero sagrato. La costruzione si trova quasi nel centro del paese e misura
38 metri di lunghezza e 27 metri di altezza.
7
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La struttura possiede una sola navata centrale ornata da colonne con capitelli in stile
tardo barocco, l'altare maggiore e cinque altari laterali, con cappelle sostenute da
maestose colonne di granito.
Ai lati dell'altare maggiore ci sono due cantorie : in quella di sinistra è collocato il
magnifico organo a canne, quella di destra è decorata da un affresco che raffigura S.
Cecilia, eseguito dal pittore Gaetano Miolato di Verona (1885-1960) nel 1942. Le
balaustre degli altari laterali sono di marmo, quella dell'altare maggiore e delle
cantorie sono di marmo e di ferro battuto. Ogni altare è arricchito da una pala (grande
tavola dipinta che sovrasta la mensa dell'altare ).
La volta della navata centrale è decorata da quattro affreschi realizzati nel 1942 dal
pittore Gaetano Miolato di Verona ; essi rappresentano : S. Vittore e S. Defendente, S.
Antonio da Padova e un miracolo eucaristico, S. Bernardino da Siena e San Giuseppe.
La porta centrale della chiesa è provvista di una bussola in legno di stile neoclassico
fatta realizzare tra il 1805 ed il 1810 da don Luigi Lodigiani parroco di Agnadello. E'
interessante notare sulle pareti esterne della bussola alcune scritte e frasi che
risalgono agli ultimi decenni dell'ottocento ed ai primi decenni del novecento.
La porta laterale, anch'essa in legno, è a due battenti contornati da una struttura fissa
arricchita da legno intarsiato e sovrastata da due vetri decorati.
La facciata principale presenta una vetrata istoriata raffigurante Maria, Madre della
Chiesa e i pontefici del Concilio Giovanni XXIII e Paolo VI. Essa fu commissionata nel
1965 dal parroco don Luigi Possenti all'amico pittore e scultore Domenico Colpani di
Fornovo, per ricordare il Concilio Vaticano II che si era concluso l'8 dicembre 1965.
Sempre nel medesimo anno fu realizzato dallo stesso autore anche l'altorilievo della
facciata raffigurante S. Vittore a cavallo.
Annessa alla chiesa parrocchiale e comunicante con la cappella della Madonna, c'è la
cosiddetta "cappella invernale", costruita da don Luigi Possenti nel 1969, demolendo
un rustico adiacente al retro del campanile.
Risale al settecento il primo strumento a canne di cui fu dotata la chiesa: un organetto,
probabilmente un Serassi, che fu in seguito venduto, perché ormai deteriorato, a Luigi
Bernasconi per 550 lire. Quest'ultimo, organaro varesino, progettò nel febbraio 1896
un nuovo organo meccanico che fu realizzato nel 1897 e collaudato nel 1899. A
cent'anni di distanza, nel 1996, per l'impegno del parroco don Carlo Severgnini e grazie
al lascito delle sorelle Cervi, l'organo è stato completamente restaurato dalla ditta
organaria Inzoli-Bonizzi di Crema. Questo strumento è entrato a far parte degli "organi
storici" della Lombardia e rappresenta un importante elemento del nostro patrimonio
artistico e culturale.
8
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La chiesa di San Bernardino
Oltre alla chiesa parrocchiale, esiste
proprio al centro del paese una chiesa
che, anticamente, era la chiesa
parrocchiale stessa e che risale al 1400
circa: la chiesa di S. Bernardino.
Essa rappresenta un esempio di
architettura romanico-gotica, dalle
forme
semplici
ed
essenziali.
Caratteristico è il tessuto murario: una
particolare amalgama di ciottoli e
mattoni, spesso disposti a "spina di
pesce", con grande effetto decorativo.
La facciata, a capanna,scandita da contrafforti e decorata alla sommità da una cornice
in cotto ornata da archetti ciechi, ospita solo gli elementi strettamente funzionali: il
rosone e il portale basso e ampio.
Lo spazio interno è regolato a navata unica; la volta è sostenuta da travi e travette in
legno e da archi in muratura. Il soffitto, a cassettoni, presenta disegni geometrici e gli
archi sono decorati con affreschi; il tutto è stato eseguito dai pittori Giovanni e
Domenico Zappettini di Bergamo alla fine dell'800 e nei primi anni del '900. Sull'arco
trionfale che delimita il presbiterio sono raffigurati a destra San Paolo con la spada, a
sinistra San Pietro con le chiavi, al centro c'è il monogramma di Cristo attorniato da
angeli in adorazione. Sugli altri archi ci sono le immagini dei quattro evangelisti. Sulle
pareti laterali si possono ammirare pregevoli affreschi quattrocenteschi raffiguranti
Gesù deposto dalla croce, la Madonna con il Bambino, diversi Santi e pellegrini,
realizzati come ex voto e attribuiti al frate pittore Stefano da Pandino.
La chiesa, dopo la prima visita pastorale del 1500, fu interdetta perché pericolante e
molto deteriorata in quanto era circondata da acque stagnanti, restaurata alla meglio
nel 1621e in ultimo nel 1994; I lavori, terminati nel
1995, permisero di rinnovare la costruzione nella sua
completezza.
La chiesa di Sant'Antonio
A nord-est del territorio di Agnadello e appena al di là
della roggia Badessa, quasi sul limite del confine
comunale con il territorio di Arzago,si eleva il
campanile di una chiesetta dedicata a S. Antonio da
Padova.
Vi si arriva mediante una strada di campagna
staccandosi dalla strada comunale per Vailate, a circa
9
Distretto del Commercio Visconteo
600 m dall'abitato di Agnadello, transitando per la cascina Paradiso, per il ponte sulla
roggia del Brolo e quella sulla roggia Badessa, vicino a un gruppo di case che
appartengono appunto alla frazione denominata cascina S. Antonio.
La costruzione, che risale al 1663, ha una forma quasi quadrata ed è composta da
chiesetta, campanile, casa del custode, cortiletto e il tutto è cintato da un muro.La
chiesa è divisa in due parti da un muro con tre grandi aperture arcuate provviste di
cancelletto.
Si possono distinguere, pertanto, l'atrio e la chiesa propriamente detta. Sul muro
dell'atrio si può notare un affresco che rappresenta l'apparizione della Madonna di
Caravaggio.
Nella chiesa, il sito dell'altare maggiore è situato sull'alzata di un gradino. Sulla parete
centrale si trova un grande affresco rappresentante S. Antonio da Padova; sul lato
destro c'è un piccolo affresco dedicato a S. Defendente. Sempre sul lato destro ma nel
sito dei fedeli si trova un quadro di grandi dimensioni con l'immagine del santo di
Padova.
La costruzione fu restaurata nel 1984 per interessamento del parroco di quel tempo,
Don Luigi Possenti, delle famiglie residenti nella cascina e della popolazione di
Agnadello.
Molto sentita, inoltre, è anche la tradizionale "sagra di S. Antonio " che si festeggia
l'ultimo lunedì di luglio.
La chiesa della cascina Costa Cremasca
La chiesa è sorta sul precedente oratorio cinquecentesco dedicato a S. Marco,
allungato con un'abside quadrata sul
tetto dalla quale sorge un campanile di
piccole dimensioni. La nuova chiesa fu
costruita per volere del proprietario del
terreno il vescovo Premoli e fu
inaugurata presumibilmente nel 1686.
Essa non si trova sul territorio di
Agnadello ma su quello di Palazzo
Pignano, tuttavia è collegata al nostro
paese per le vicende della famosa
battaglia. Si tratta di un edificio barocco,
con alcuni elementi tardo-rinascimentali.
La facciata è semplice e lineare, con un timpano semiovale, una trifora e lavori a
stucco.
L'interno,abbastanza elegante, è dipinto in blu e giallo e si presenta con tre campate in
una navata, più il presbiterio. Attorno corre una trabeazione in stucco sorretta da
colonne scure su basamento.
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Distretto del Commercio Visconteo
Cappella dei Morti della Vittoria
Essa è dedicata alla Madonna della
Vittoria, sorge sul luogo della vecchia
chiesa nel territorio di Agnadello.
2.1.2 Storia
Il più antico documento in cui è citato il nome di Agnadello risale probabilmente al
1046 ed è rappresentato da un decreto in lingua latina inviato dall'imperatore Enrico III
al vescovo Ubaldo di Cremona. In tale documento sono nominati anche altri paesi della
zona e Agnadello è citato con l'appellativo di "Castrum".
Nel 1300 iniziarono opere di canalizzazione in rogge, tutt'oggi presenti, delle acque del
fiume Adda. Scoppiarono liti tra i comuni a tal proposito perché ognuno voleva far
passare le rogge dal proprio paese per sostenerne il settore agricolo e ciò continuò fino
al secolo successivo quando, sotto il dominio dei Visconti prima e degli Sforza poi, si
diede inizio alla realizzazione al progetto.
Nel 1414 Agnadello venne concesso in feudo, insieme con Pandino, Misano di Gera
d'Adda e Crema, a Giorgio Benzoni, successore dei fratelli Paolo e Bartolomeo Benzoni,
Signori di Crema dal 12 novembre 1403.
Poco tempo dopo, nel 1423, tutto il territorio della Gera d'Adda passò sotto l'influenza
del Ducato di Milano sotto il dominio della famiglia Visconti fino al 1447.
Durante la seconda metà del XV secolo la Gera d'Adda fu contesa dalla Repubblica di
Venezia e dal Ducato di Milano guidato dagli Sforza.
In questo periodo avvenne la famosa battaglia di Agnadello fra i francesi ed i
veneziani,(1509) un episodio bellico significativo che ha lasciato numerose tracce sia
nelle tradizioni che sul territorio.
11
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Dopo le vicende della battaglia, il territorio fu annesso a quello di Milano, di cui
condivise le sorti fino all’epoca moderna.
2.1.3 La popolazione
La popolazione del comune di Agnadello presenta una crescita abbastanza costante
negli ultimi decenni, dopo la riduzione che si era registrata negli anni ’60 e ’70.
Tra il 2001 ed il 2009 i residenti sono aumentati di quasi 800 unità superando
ampiamente la soglia dei 3.000 abitanti.
Anno
Residenti
Variazione
1861
1.325
1871
1.461
10,3%
1881
1.663
13,8%
1901
2.087
25,5%
1911
2.213
6,0%
1921
2.329
5,2%
1931
2.299
-1,3%
1936
2.293
-0,3%
1951
2.413
5,2%
1961
2.008
-16,8%
1971
2.043
1,7%
1981
2.189
7,1%
1991
2.414
10,3%
2001
2.980
23,4%
2009
3.719
24,8%
Come si può notare dal grafico seguente anche il saldo naturale si mantiene sia pure di
poco, positivo fatto non usuale per i comuni della provincia e del nord Italia.
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2.1.4 La rete distributiva
Il comune di Agnadello presenta una rete distributiva ben articolata composta da una
media struttura alimentare e da 25 esercizi commerciali di cui 9 alimentari. Si tratta di
esercizi di dimensioni limitate, comprese per lo più tra i 30 e gli 80 mq.
Gli esercizi sono concentrati lungo via Dante (9 esercizi) e piazza Chiesa (3 esercizi),
altre 2 attività sono presenti in piazza Castello.
Numerosi pubblici esercizi sono presenti sia nel capoluogo che nel territorio, fra questi
tre ristoranti:
• Ristorante il Laghetto Blu, via ex S.S. Bergamina, 5
• Pizzeria Monti, via Garibaldi, 12
• Trattoria Fontana, Cascina S. Antonio.
e 7 bar:
•
•
•
•
•
•
•
Bar Portici, Piazza Chiesa,7.
Bar Brambibar, via Dante, 6.
Lucky Bar, via Della Vittoria, 3.
Bar Gelateria Pasticceria Trè Mirtilli, via Dante, 58.
Bar Tiffany, via Dante, 1 .
Bar Oasi Pub, via Garibaldi, 13.
Bar Su misura Café, via Delle Alpi, 2.
Da segnalare la presenza di un agriturismo a Cascina San Francesco.
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2.1.5 Eventi
Il comune ha una notevole vitalità di iniziative attivate anche grazie alla locale proloco;
fra le iniziative si segnalano quelle rievocative direttamente o indirettamente la
battaglia di Agnadello.
Oltre a questi altri eventi del comune sono i seguenti:
1. Sagra del paese 1ª domenica di ottobre.
2. Sagra di S. Antonio ultimo lunedì di luglio
3. Festa patronale 8 maggio, S. Vittore.
4. Festa della Madonna della neve 5 agosto.
5. Festa dell'AVIS e dello Sport week-end di giugno-luglio.
14
Fontana Alimentari snc
Fontana Alimentari snc
Magazzini Danelli
Magazzini Danelli
Misura 1
Misura 6
Misura 2
Misura 7
TOTALE
Attuatore
Videosorveglianza
Opere edili
Videosorveglianza
Arredo Urbano
Tipologia di
investimento
Agnadello
Localizzazio
ne
12 MESI
Tempistica
attuazione
Agnadello
Agnadello
Agnadello
Agnadello
18 mesi
18 mesi
12 mesi
12 mesi
Localizzazione Tempistica
attuazione
VIDEO
SORVEGLIANZA
DEL COMUNE E DI
UNA FRAZIONE (2
TELECAMERE PER
OGNUNO)
Tipologia di
investimento
2.1.7 Interventi privati a Agnadello
TOTALE
COMUNE DI
AGNADELLO
Attuatore
Titolo
sicurezza
Misura 5
Titolo
2.1.6 Interventi pubblici a Agnadello
€
€
€
€
€ 36.177,00
6.050,50
25.975,00
1.276,50
2.875,00
Quota carico
partenariato
€
€
€
€ 36.177,00
6.050,50
25.975,00
1.276,50
2.875,00
€
€
€
€
€
€ 14.892,55
€ 14.892,55
Quota
contributo
richiesto a RL
Quota
contributo
richiesto a RL
€
€ 14.892,55
€ 14.892,55
Quota carico
partenariato
72.354,00
12.101,00
51.950,00
2.553,00
5.750,00
15
Costo totale
investimento
€ 29.785,11
€ 29.785,11
Costo totale
investimento
Distretto del Commercio Visconteo
Distretto del Commercio Visconteo
2.2 MONTE CREMASCO
2.2.1 Il territorio
Il comune di Monte Cremasco è localizzato a nord-ovest della provincia di Cremona,
delimitato dai limiti amministrativi dei comuni di Dovera ad ovest, Pandino e Palazzo
Pignano a nord, Vaiano Cremasco ad est e dal limite con la provincia di Lodi a sud
(comune di Crespiatica).
La conformazione del territorio, che si estende per circa 2 kmq, è di natura
prevalentemente pianeggiante, anche se da un punto di vista geomorfologico è
caratterizzata dalla presenza di un orlo di scarpata, che attraversa il centro abitato del
comune in direzione nord-sud.
L’abitato di Monte Cremasco è impostato quasi interamente sul livello fondamentale
della pianura (l.f.d.p.) altimetricamente più rilevato e, solo nel settore meridionale, al
piede della scarpata principale. Qui l’urbanizzazione e lo sviluppo dell’edificato ha
ridotto sensibilmente i dislivelli e le pendenze al punto da rendere non sempre
riconoscibile il tracciato della stessa scarpata; in alcuni tratti si presenta squadrato e
tagliato quasi ad angolo retto (con altezze di 3-5 m) a testimonianza degli interventi
antropici.
Nel settore occidentale poi l’attività d’escavazione pregressa d’inerti (sabbia e ghiaia)
ha determinato vistosi arretramenti della scarpata principale e conseguenti alterazioni
delle locali caratteristiche geomorfologiche, pedologiche e litologiche. Attualmente
queste aree presentano una morfologia depressa, delimitata dai fronti residui di scavo
(h < 3 m lungo i lati ovest-sud-nord).
Alla luce di queste considerazioni appare evidente che, all’interno del territorio
esaminato, la scarpata principale abbia perso completamente i suoi caratteri di
naturalità essendo stata oggetto di numerosi interventi di rimaneggiamento antropico.
2.2.2 La Popolazione
Il comune presenta una costante crescita della popolazione residente che lo ha portato
ad essere il comune della provincia di Cremona con la più alta densità abitativa, se si
esclude il capoluogo.
16
Distretto del Commercio Visconteo
Nel corso degli ultimi decenni, il comune di Monte Cremasco alla pari di altri comuni
della provincia di Cremona, ha subito un deciso incremento della popolazione
residente.
I dati dei censimenti ISTAT del 1971, 1981, 1991, 2001, indicano un trend di crescita
pari a 111,5% dal 1971 al 2001, poiché la popolazione è passata da 910 a 1.925 unità.
Incremento
%
Anno
Popolazione
1861
412
1871
515
25,0%
1881
541
5,0%
1901
631
16,6%
1911
696
10,3%
1921
703
1,0%
1931
711
1,1%
1936
777
9,3%
1951
741
-4,6%
1961
715
-3,5%
1971
910
27,3%
1981
1.209
32,9%
1991
1.637
35,4%
2001
1.923
17,5%
2009
2.324
20,9%
Negli ultimi anni la popolazione è cresciuta ulteriormente superando ampiamente la
soglia delle 2.000 unità.
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Distretto del Commercio Visconteo
Monte Cremasco in cifre
Superficie
Abitanti (Istat 2010)
Densità abitanti per Kmq
Comuni confinanti
2 km²
2.324
1.162 ab/kmq
Crespiatica (LO), Dovera, Palazzo Pignano, Pandino,
Vaiano Cremasco
Il nucleo abitato di Monte Cremasco si è sviluppato in direzione nord-sud rispetto al
territorio comunale ed appare compatto e organico con un nucleo storico ben
individuabile ed oggetto, come vedremo di politiche di tutela e valorizzazione. Oltre al
capoluogo non vi sono frazioni abitate.
La viabilità principale è rappresentata dalla ex S.S. 415 (via Paullese), che attraversa da
ovest ad est il settore più settentrionale del territorio comunale, lungo la direttrice
Crema-Spino d’Adda- Paullo e dalle S.P. 36 e S.P. 73 ad andamento nord-sud.
Da un punto di vista altimetrico, le quote assolute maggiori (87,9 m s.l.m.) si registrano
nel settore nord-occidentale mentre quelle minori (77,8 m s.l.m.) lungo il confine
meridionale.
2.2.3 La rete distributiva
La rete distributiva del comune è costituita da una quindicina di esercizi di vicinato di
cui 3 alimentari a cui si aggiungono i pubblici esercizi e le altre attività artigianali e di
servizio.
Si tratta quindi di una rete ancora abbastanza completa almeno in relazione alle
dimensioni del comune ed alla funzione di prossimità che è chiamata a svolgere.
La compattezza del tessuto urbano ha sicuramente contribuito al mantenimento di un
servizio minimo efficace, anche se non mancano le tendenze all’evasione di consumi
verso poli commerciali di maggiori dimensioni.
Fra i beni culturali puntuali, di interesse artistico e storico, vincolati ai sensi degli artt.
10 del D. Lgs. 22 gennaio 2004 “Codice dei beni culturali e del paesaggio” n. 42, tra cui:
la Chiesa SS Nazario e Celsio ed il Santuario della Madonna delle Assi.
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Distretto del Commercio Visconteo
2.2.4 Le politiche comunali per il commercio
Il comune si è posto alcuni obiettivi significativi, inserendoli nel proprio PGT, rispetto
alle tematiche della valorizzazione commerciale.
In primo luogo il recupero e la tutela del nucleo storico del comune di Monte
Cremasco, attraverso azioni di mantenimento degli impianti urbanistici originari e dei
caratteri architettonici, in equilibrio con un suo utilizzo residenziale, adeguato alle
esigenze abitative.
E’ previsto il miglioramento e potenziamento qualitativo degli ambiti destinati a verde
pubblico già di proprietà dell’Amministrazione Comunale e/o in fase di acquisizione
dalla medesima.
L’intervento previsto è finalizzato non solo alla manutenzione del verde e delle essenze
arboree esistenti ma anche all’arredo urbano nella sua interezza, per garantirne e
migliorarne la fruizione da parte dei cittadini.
La stessa integrazione di interventi migliorativi è rivolta ai parcheggi pubblici esistenti,
in particolare al reperimento di nuovi nelle maglie dell’edificato, alla ridistribuzione
funzionale degli esistenti, nonché ad una più attuale disposizione planimetrico
distributiva per migliorare la fruizione dell’utente.
Un altro obbiettivo del comune è la promozione dell’insediamento di piccole e medie
strutture di vendita all’interno del tessuto urbano, vietando la realizzazione delle
grandi strutture commerciali.
L’ingresso nel DID delle terre viscontee si inserisce quindi in un più generale disegno
urbano che vede la riqualificazione dell’esistente fare premio rispetto all’espansione
degli insediamenti residenziali e produttivi.
19
Distretto del Commercio Visconteo
20
LA PERLA SAS
INTERVENTO DI
RIQUALIFICAZIONE DEL FRONTE
COMMERCIALE
TOTALE
Attuatore
Titolo
Tinteggiatura
esterni
Tipologia di
investimento
2.2.6 Interventi privati a Monte Cremasco
Via Santi Nazario e Celso
37
Localizzazione
Non sono previste richieste di finanziamento per interventi pubblici
2.2.5 Interventi pubblici a Monte Cremasco
12 mesi
Tempistic
a
attuazion
e
€
€ 825,00
825,00
Quota
carico
partenariat
o
€
€ 825,00
825,00
Quota
contributo
richiesto a
RL
€
€
21
1.650,00
1.650,00
Costo totale
investimento
Distretto del Commercio Visconteo
Fontana
Alimentari
snc
Magazzini
Danelli
Magazzini
Danelli
Misura 6
Misura 2
Misura 7
TOTALE
INTERVENTO DI
RIQUALIFICAZION
E DEL FRONTE
COMMERCIALE
LA PERLA
SAS
Tinteggiatura
esterni
Videosorveglianz
a
Opere edili
Videosorveglianz
a
Via Santi
Nazario e
Celso 37
Agnadello
Agnadello
Agnadello
Agnadello
Fontana
Alimentari
snc
Misura 1
Arredo Urbano
COMUNE
DI
AGNADELL
O e frazioni
Attuatore
VIDEO
COMUNE DI Videosorveglianz
SORVEGLIANZA
AGNADELLO a
DEL COMUNE E DI
UNA FRAZIONE (2
TELECAMERE PER
OGNUNO)
Titolo
Localizzazio
ne
Tipologia di
investimento
12 mesi
18 mesi
18 mesi
12 mesi
12 mesi
12 MESI
€ 51.894,55
€ 825,00
€ 6.050,50
€ 25.975,00
€ 1.276,50
€ 2.875,00
€ 14.892,55
Quota
Tempistic
carico
a
partenariat
attuazione
o
1.650,00
12.101,00
51.950,00
2.553,00
5.750,00
29.785,11
Costo totale
investiment 1 2 3 4 5 6 7 8 9
o
€ 51.894,55 € 103.789,11
€ 825,00
€ 6.050,50
€ 25.975,00
€ 1.276,50
€ 2.875,00
€ 14.892,55
Quota
contributo
richiesto a
RL
2.3 RIEPILOGO E CRONOPROGRAMMA DEGLI INTERVENTI
1
0
1
1
12
1
3
1
4
22
1
5
Distretto del Commercio Visconteo
1
6
1
7
18
TOTALE
INTERVENTI PRIVATI
INTERVENTI PUBBLICI
QUOTA COFINANZIAMENTO
€ 14.892,55
€ 37.002,00
€ 51.894,55
QUOTA CONTRIBUTO R.L
€ 14.892,55
€ 37.002,00
€ 51.894,55
€ 103.789,11
€ 74.004,00
29.785,11
COSTO TOTALE
100,0%
71,3%
28,7%
%
23
Distretto del Commercio Visconteo
Distretto del Commercio Visconteo
3 IL NUOVO DISTRETTO
3.1 Le caratteristiche
Il nuovo distretto visconteo viene ad avere la seguente conformazione:
Abitanti: dati Istat al 01/01/2010
COMUNI
MASCHI
FEMMINE
TOTALE
Agnadello
1889
1830
3719
Monte Cremasco
1140
1184
2324
Pandino
4527
4563
9090
Dovera
1998
1945
3943
Rivolta d’Adda
3863
4087
7950
Spino d’Adda
3484
3498
6982
16.901
17.107
34.008
Totale
L’ampliamento del distretto avviene con due dei tre comuni confinanti con il distretto
originario e appartenenti alla provincia di Cremona e comporta un incremento in
termini di popolazione di oltre il 20%.
Il distretto comprende quindi i sei comuni più occidentali della provincia con una
compattezza territoriale significativa.
24
Distretto del Commercio Visconteo
3.2 Nuove opportunità e integrazione delle strategie di distretto
L’ingresso dei nuovi comuni integra significativamente il distretto visconteo, sia da un
punto di vista territoriale, come sopra detto, che delle strategie di marketing del
distretto.
La scelta di entrare a far parte del distretto non è quindi legata solamente alle
opportunità del IV bando, ma rientra in una valutazione, da parte dei comuni entranti,
delle potenzialità dello strumento del distretto e, più in generale, della necessità di
collaborazione fra comuni contermini.
Il DiD diviene in quest’ottica una delle modalità di collaborazione privilegiate perché
può integrare non solo interventi strettamente commerciali, ma anche misure di
valorizzazione del patrimonio artistico e ambientale.
Con l’inserimento nel distretto si apre la possibilità di migliorare la rete commerciale
riqualificando i fronti commerciali, nonché dotando gli stessi di sistemi di
videosorveglianza.
Per gli operatori dei nuovi comuni si apre infine la possibilità di usufruire delle iniziative
di marketing realizzate dal distretto in primis il sito internet ed il marchio del distretto.
Sono interventi puntuali, da parte dei titolari degli esercizi commerciali, di rinnovo
delle qualità estetiche delle proprie attività attraverso la valorizzazione del contesto ed
il rafforzamento dell’identità commerciale, sviluppando omogeneità ed unitarietà tra
le attività, sperimentando un progetto di valorizzazione dell’arredo urbano.
L’obiettivo è attivare un processo di rilancio delle vie e delle iniziative commerciali
partendo dal rinnovamento degli elementi architettonici che maggiormente
caratterizzano l’ambito di intervento.
La riqualificazione urbana delle vie dei nuovi comuni che partecipano al Distretto
Visconteo avviene attraverso la riqualificazione dei fronti commerciali, attraverso
interventi di ristrutturazione e decorazione delle facciate degli edifici afferenti agli
esercizi commerciali e attraverso l’installazione di impianti di videosorveglianza.
25
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distretto diffuso del commercio visconteo