Comune di Agnadello Comune di Monte Cremasco DISTRETTO DIFFUSO DEL COMMERCIO VISCONTEO Integrazione dei Comuni di Agnadello e Monte Cremasco Iscom Group Srl Via Tiarini, 22 40129 Bologna Tel. 051/4156040 Fax 051/4156041 www.iscomgroup.it [email protected] Distretto del Commercio Visconteo SOMMARIO 1 RELAZIONE PROGRAMMATICA DI SVILUPPO DEL DISTRETTO ............................3 1.1 IL LAVORO DI PREPARAZIONE DEL BANDO ......................................................................... 4 2 I NUOVI COMUNI PARTECIPANTI AL BANDO .......................................................7 2.1 AGNADELLO .......................................................................................................... 7 2.1.1 Attrazioni turistiche e culturali ............................................................................................ 7 2.1.2 Storia.................................................................................................................................. 11 2.1.3 La popolazione................................................................................................................... 12 2.1.4 La rete distributiva............................................................................................................. 13 2.1.5 Eventi ................................................................................................................................. 14 2.1.6 Interventi pubblici a Agnadello.......................................................................................... 15 2.1.7 Interventi privati a Agnadello ............................................................................................ 15 2.2 MONTE CREMASCO...............................................................................................16 2.2.1 Il territorio ......................................................................................................................... 16 2.2.2 La Popolazione .................................................................................................................. 16 2.2.3 La rete distributiva............................................................................................................. 18 2.2.4 Le politiche comunali per il commercio............................................................................. 19 2.2.5 Interventi pubblici a Monte Cremasco............................................................................... 21 2.2.6 Interventi privati a Monte Cremasco ................................................................................. 21 2.3 RIEPILOGO E CRONOPROGRAMMA DEGLI INTERVENTI...........................................22 3 IL NUOVO DISTRETTO .........................................................................................24 3.1 LE CARATTERISTICHE.................................................................................................24 3.2 NUOVE OPPORTUNITÀ E INTEGRAZIONE DELLE STRATEGIE DI DISTRETTO .................................25 2 Distretto del Commercio Visconteo 1 RELAZIONE PROGRAMMATICA DI SVILUPPO DEL DISTRETTO Il Programma d’intervento del Distretto Visconteo si estendeva originariamente tra quattro Comuni: Pandino, Dovera, Rivolta d’Adda e Spino d’Adda, una rete di territori in grado di offrire attrazioni artistiche, ambientali e sportive di elevato interesse e alta qualità culturale. A questi comuni ora si aggiungono altre due aree che completano la territorialità verso est del distretto: Agnadello e Monte Cremasco. Si tratta di due comuni direttamente confinanti che intendono integrarsi nel distretto non solo rispetto alle politiche di marketing commerciale, ma anche rispetto ad altre tematiche quali ad esempio lo sviluppo di servizi comuni come il SUAP. Agnadello ha previsto interventi di iniziativa sia pubblica che privata, mentre Monte Cremasco partecipa al distretto solo con un investimento privato. Il territorio del distretto si colloca in posizione baricentrica rispetto cinque province: Milano, Brescia, Bergamo, Cremona e Lodi; questo, se da un lato favorisce la migrazione dai comuni del distretto verso le aree maggiormente dotate di servizi, per questioni legate al lavoro e all’offerta commerciale, dall’altro può contare su un alto grado di appetibilità per quanto riguarda l’offerta di servizi per il tempo libero, lo svago, lo sport e l’intrattenimento culturale, che opportunamente messi a sistema costituiscono un’importante caratteristica da valorizzare allo scopo di attrarre turisti e visitatori. I nuovi comuni, attraverso interventi pubblici e privati integreranno le iniziative che gli altri comuni hanno già intrapreso e, acquisendone le linee di intervento e le finalità del progetto, amplieranno ulteriormente la valorizzazione del territorio. Gli interventi oggetto della relazione programmatica aderiscono precisamente programma di interventi del Distretto Diffuso del Commercio già attivato, in particolare mirano a: 1. consolidare la qualità e il decoro urbano del centro dei nuovi nuclei urbani costituenti il Distretto; 2. consolidare l’attrattività del sistema commerciale di vicinato attraverso una riqualificazione diffusa e coordinata del fronte commerciale; 3. potenziare la coesione e il dialogo tra attori economici e Amministrazioni. 3 Distretto del Commercio Visconteo 1.1 Il lavoro di preparazione del bando La presentazione del presente bando è stata preceduta da numerosi incontri sia con i comuni nuovi entranti e con gli operatori dei loro comuni sia con i comuni già presenti nel distretto, attraverso la cabina di regia e con gli operatori del distretto. Il presente progetto discende quindi da questi incontri nei quali si è valutato: • l’utilità del distretto per i comuni aderenti, • i mutamenti del distretto ed in primo luogo l’allargamento al settore turismo e servizi e le sue implicazioni per la strategia di distretto; • l’utilità di ampliare il distretto, sia per i comuni esistenti che per quelli entranti e la coerenza territoriale complessiva del nuovo distretto; • la disponibilità e l’interesse degli operatori del nuovo distretto. Il lavoro si è svolto attraverso i seguenti momenti di incontro: • Martedi 15 febbraio 2011 - incontro con operatori privati dei Comuni, illustrazione delle linee del IV bando • Mercoledi 23 febbraio 2011 – incontro con Comuni – Cabina di Regia a Pandino, illustrazione delle linee del IV bando • Mercoledi 19 aprile 2011 – incontro di presentazione del IV bando • Mercoledi 27 aprile 2011 - incontro con operatori privati dei Comuni presentazione del IV bando • Venerdi 6 maggio 2011 – incontro con Comuni – Cabina di Regia a Pandino: sintesi degli interventi previsti 4 Spino d'Adda Dovera MONTE CREMASCO Pandino AGNADELLO Rivolta d'Adda Individuazione del DiD con in rosso i nuovi comuni entranti 5 Distretto del Commercio Visconteo Il territorio del DID Visconteo 6 Distretto del Commercio Visconteo Distretto del Commercio Visconteo 2 I NUOVI COMUNI PARTECIPANTI AL BANDO 2.1 AGNADELLO Il territorio comunale è totalmente pianeggiante. Il livello fondamentale della pianura varia tra i 91,7 e i 99,8 m. s.l.m.. Il reticolo idrico è composto da numerose rogge di origine risorgiva, tra le quali emerge per maggior imponenza il fiume Tormo, che attraversa da nord a sud anche l'abitato. Agnadello in cifre Superficie Abitanti (Istat al 1 Gennaio 2010) Densità abitanti per Kmq Comuni confinanti 12 km² 3.719 310 ab/kmq Arzago d'Adda (BG), Palazzo Pignano, Pandino, Rivolta d'Adda, Torlino Vimercati, Vailate 2.1.1 Attrazioni turistiche e culturali Fanno da corona al paese ben ventotto cascineLe piazze di Agnadello sono due: • Piazza Castello • Piazza Chiesa La Chiesa Parrocchiale Questa chiesa fu costruita nel 1748, come si rileva dall'epigrafe posta sulla facciata principale che è orientata verso sera. Essa rappresenta un bell'esempio di stile tardo barocco, molto curato nelle forme e nei particolari. E' dedicata alla Madonna e a S. Vittore ed è l'attuale chiesa parrocchiale. Nel 1998, nel 250° anniversario della sua edificazione, è stato realizzato per opera del parroco don Carlo Severgnini un restauro conservativo della struttura e nel 2002, con il parroco don Angelo Ramella, è stato rifatto l'intero sagrato. La costruzione si trova quasi nel centro del paese e misura 38 metri di lunghezza e 27 metri di altezza. 7 Distretto del Commercio Visconteo La struttura possiede una sola navata centrale ornata da colonne con capitelli in stile tardo barocco, l'altare maggiore e cinque altari laterali, con cappelle sostenute da maestose colonne di granito. Ai lati dell'altare maggiore ci sono due cantorie : in quella di sinistra è collocato il magnifico organo a canne, quella di destra è decorata da un affresco che raffigura S. Cecilia, eseguito dal pittore Gaetano Miolato di Verona (1885-1960) nel 1942. Le balaustre degli altari laterali sono di marmo, quella dell'altare maggiore e delle cantorie sono di marmo e di ferro battuto. Ogni altare è arricchito da una pala (grande tavola dipinta che sovrasta la mensa dell'altare ). La volta della navata centrale è decorata da quattro affreschi realizzati nel 1942 dal pittore Gaetano Miolato di Verona ; essi rappresentano : S. Vittore e S. Defendente, S. Antonio da Padova e un miracolo eucaristico, S. Bernardino da Siena e San Giuseppe. La porta centrale della chiesa è provvista di una bussola in legno di stile neoclassico fatta realizzare tra il 1805 ed il 1810 da don Luigi Lodigiani parroco di Agnadello. E' interessante notare sulle pareti esterne della bussola alcune scritte e frasi che risalgono agli ultimi decenni dell'ottocento ed ai primi decenni del novecento. La porta laterale, anch'essa in legno, è a due battenti contornati da una struttura fissa arricchita da legno intarsiato e sovrastata da due vetri decorati. La facciata principale presenta una vetrata istoriata raffigurante Maria, Madre della Chiesa e i pontefici del Concilio Giovanni XXIII e Paolo VI. Essa fu commissionata nel 1965 dal parroco don Luigi Possenti all'amico pittore e scultore Domenico Colpani di Fornovo, per ricordare il Concilio Vaticano II che si era concluso l'8 dicembre 1965. Sempre nel medesimo anno fu realizzato dallo stesso autore anche l'altorilievo della facciata raffigurante S. Vittore a cavallo. Annessa alla chiesa parrocchiale e comunicante con la cappella della Madonna, c'è la cosiddetta "cappella invernale", costruita da don Luigi Possenti nel 1969, demolendo un rustico adiacente al retro del campanile. Risale al settecento il primo strumento a canne di cui fu dotata la chiesa: un organetto, probabilmente un Serassi, che fu in seguito venduto, perché ormai deteriorato, a Luigi Bernasconi per 550 lire. Quest'ultimo, organaro varesino, progettò nel febbraio 1896 un nuovo organo meccanico che fu realizzato nel 1897 e collaudato nel 1899. A cent'anni di distanza, nel 1996, per l'impegno del parroco don Carlo Severgnini e grazie al lascito delle sorelle Cervi, l'organo è stato completamente restaurato dalla ditta organaria Inzoli-Bonizzi di Crema. Questo strumento è entrato a far parte degli "organi storici" della Lombardia e rappresenta un importante elemento del nostro patrimonio artistico e culturale. 8 Distretto del Commercio Visconteo La chiesa di San Bernardino Oltre alla chiesa parrocchiale, esiste proprio al centro del paese una chiesa che, anticamente, era la chiesa parrocchiale stessa e che risale al 1400 circa: la chiesa di S. Bernardino. Essa rappresenta un esempio di architettura romanico-gotica, dalle forme semplici ed essenziali. Caratteristico è il tessuto murario: una particolare amalgama di ciottoli e mattoni, spesso disposti a "spina di pesce", con grande effetto decorativo. La facciata, a capanna,scandita da contrafforti e decorata alla sommità da una cornice in cotto ornata da archetti ciechi, ospita solo gli elementi strettamente funzionali: il rosone e il portale basso e ampio. Lo spazio interno è regolato a navata unica; la volta è sostenuta da travi e travette in legno e da archi in muratura. Il soffitto, a cassettoni, presenta disegni geometrici e gli archi sono decorati con affreschi; il tutto è stato eseguito dai pittori Giovanni e Domenico Zappettini di Bergamo alla fine dell'800 e nei primi anni del '900. Sull'arco trionfale che delimita il presbiterio sono raffigurati a destra San Paolo con la spada, a sinistra San Pietro con le chiavi, al centro c'è il monogramma di Cristo attorniato da angeli in adorazione. Sugli altri archi ci sono le immagini dei quattro evangelisti. Sulle pareti laterali si possono ammirare pregevoli affreschi quattrocenteschi raffiguranti Gesù deposto dalla croce, la Madonna con il Bambino, diversi Santi e pellegrini, realizzati come ex voto e attribuiti al frate pittore Stefano da Pandino. La chiesa, dopo la prima visita pastorale del 1500, fu interdetta perché pericolante e molto deteriorata in quanto era circondata da acque stagnanti, restaurata alla meglio nel 1621e in ultimo nel 1994; I lavori, terminati nel 1995, permisero di rinnovare la costruzione nella sua completezza. La chiesa di Sant'Antonio A nord-est del territorio di Agnadello e appena al di là della roggia Badessa, quasi sul limite del confine comunale con il territorio di Arzago,si eleva il campanile di una chiesetta dedicata a S. Antonio da Padova. Vi si arriva mediante una strada di campagna staccandosi dalla strada comunale per Vailate, a circa 9 Distretto del Commercio Visconteo 600 m dall'abitato di Agnadello, transitando per la cascina Paradiso, per il ponte sulla roggia del Brolo e quella sulla roggia Badessa, vicino a un gruppo di case che appartengono appunto alla frazione denominata cascina S. Antonio. La costruzione, che risale al 1663, ha una forma quasi quadrata ed è composta da chiesetta, campanile, casa del custode, cortiletto e il tutto è cintato da un muro.La chiesa è divisa in due parti da un muro con tre grandi aperture arcuate provviste di cancelletto. Si possono distinguere, pertanto, l'atrio e la chiesa propriamente detta. Sul muro dell'atrio si può notare un affresco che rappresenta l'apparizione della Madonna di Caravaggio. Nella chiesa, il sito dell'altare maggiore è situato sull'alzata di un gradino. Sulla parete centrale si trova un grande affresco rappresentante S. Antonio da Padova; sul lato destro c'è un piccolo affresco dedicato a S. Defendente. Sempre sul lato destro ma nel sito dei fedeli si trova un quadro di grandi dimensioni con l'immagine del santo di Padova. La costruzione fu restaurata nel 1984 per interessamento del parroco di quel tempo, Don Luigi Possenti, delle famiglie residenti nella cascina e della popolazione di Agnadello. Molto sentita, inoltre, è anche la tradizionale "sagra di S. Antonio " che si festeggia l'ultimo lunedì di luglio. La chiesa della cascina Costa Cremasca La chiesa è sorta sul precedente oratorio cinquecentesco dedicato a S. Marco, allungato con un'abside quadrata sul tetto dalla quale sorge un campanile di piccole dimensioni. La nuova chiesa fu costruita per volere del proprietario del terreno il vescovo Premoli e fu inaugurata presumibilmente nel 1686. Essa non si trova sul territorio di Agnadello ma su quello di Palazzo Pignano, tuttavia è collegata al nostro paese per le vicende della famosa battaglia. Si tratta di un edificio barocco, con alcuni elementi tardo-rinascimentali. La facciata è semplice e lineare, con un timpano semiovale, una trifora e lavori a stucco. L'interno,abbastanza elegante, è dipinto in blu e giallo e si presenta con tre campate in una navata, più il presbiterio. Attorno corre una trabeazione in stucco sorretta da colonne scure su basamento. 10 Distretto del Commercio Visconteo Cappella dei Morti della Vittoria Essa è dedicata alla Madonna della Vittoria, sorge sul luogo della vecchia chiesa nel territorio di Agnadello. 2.1.2 Storia Il più antico documento in cui è citato il nome di Agnadello risale probabilmente al 1046 ed è rappresentato da un decreto in lingua latina inviato dall'imperatore Enrico III al vescovo Ubaldo di Cremona. In tale documento sono nominati anche altri paesi della zona e Agnadello è citato con l'appellativo di "Castrum". Nel 1300 iniziarono opere di canalizzazione in rogge, tutt'oggi presenti, delle acque del fiume Adda. Scoppiarono liti tra i comuni a tal proposito perché ognuno voleva far passare le rogge dal proprio paese per sostenerne il settore agricolo e ciò continuò fino al secolo successivo quando, sotto il dominio dei Visconti prima e degli Sforza poi, si diede inizio alla realizzazione al progetto. Nel 1414 Agnadello venne concesso in feudo, insieme con Pandino, Misano di Gera d'Adda e Crema, a Giorgio Benzoni, successore dei fratelli Paolo e Bartolomeo Benzoni, Signori di Crema dal 12 novembre 1403. Poco tempo dopo, nel 1423, tutto il territorio della Gera d'Adda passò sotto l'influenza del Ducato di Milano sotto il dominio della famiglia Visconti fino al 1447. Durante la seconda metà del XV secolo la Gera d'Adda fu contesa dalla Repubblica di Venezia e dal Ducato di Milano guidato dagli Sforza. In questo periodo avvenne la famosa battaglia di Agnadello fra i francesi ed i veneziani,(1509) un episodio bellico significativo che ha lasciato numerose tracce sia nelle tradizioni che sul territorio. 11 Distretto del Commercio Visconteo Dopo le vicende della battaglia, il territorio fu annesso a quello di Milano, di cui condivise le sorti fino all’epoca moderna. 2.1.3 La popolazione La popolazione del comune di Agnadello presenta una crescita abbastanza costante negli ultimi decenni, dopo la riduzione che si era registrata negli anni ’60 e ’70. Tra il 2001 ed il 2009 i residenti sono aumentati di quasi 800 unità superando ampiamente la soglia dei 3.000 abitanti. Anno Residenti Variazione 1861 1.325 1871 1.461 10,3% 1881 1.663 13,8% 1901 2.087 25,5% 1911 2.213 6,0% 1921 2.329 5,2% 1931 2.299 -1,3% 1936 2.293 -0,3% 1951 2.413 5,2% 1961 2.008 -16,8% 1971 2.043 1,7% 1981 2.189 7,1% 1991 2.414 10,3% 2001 2.980 23,4% 2009 3.719 24,8% Come si può notare dal grafico seguente anche il saldo naturale si mantiene sia pure di poco, positivo fatto non usuale per i comuni della provincia e del nord Italia. 12 Distretto del Commercio Visconteo 2.1.4 La rete distributiva Il comune di Agnadello presenta una rete distributiva ben articolata composta da una media struttura alimentare e da 25 esercizi commerciali di cui 9 alimentari. Si tratta di esercizi di dimensioni limitate, comprese per lo più tra i 30 e gli 80 mq. Gli esercizi sono concentrati lungo via Dante (9 esercizi) e piazza Chiesa (3 esercizi), altre 2 attività sono presenti in piazza Castello. Numerosi pubblici esercizi sono presenti sia nel capoluogo che nel territorio, fra questi tre ristoranti: • Ristorante il Laghetto Blu, via ex S.S. Bergamina, 5 • Pizzeria Monti, via Garibaldi, 12 • Trattoria Fontana, Cascina S. Antonio. e 7 bar: • • • • • • • Bar Portici, Piazza Chiesa,7. Bar Brambibar, via Dante, 6. Lucky Bar, via Della Vittoria, 3. Bar Gelateria Pasticceria Trè Mirtilli, via Dante, 58. Bar Tiffany, via Dante, 1 . Bar Oasi Pub, via Garibaldi, 13. Bar Su misura Café, via Delle Alpi, 2. Da segnalare la presenza di un agriturismo a Cascina San Francesco. 13 Distretto del Commercio Visconteo 2.1.5 Eventi Il comune ha una notevole vitalità di iniziative attivate anche grazie alla locale proloco; fra le iniziative si segnalano quelle rievocative direttamente o indirettamente la battaglia di Agnadello. Oltre a questi altri eventi del comune sono i seguenti: 1. Sagra del paese 1ª domenica di ottobre. 2. Sagra di S. Antonio ultimo lunedì di luglio 3. Festa patronale 8 maggio, S. Vittore. 4. Festa della Madonna della neve 5 agosto. 5. Festa dell'AVIS e dello Sport week-end di giugno-luglio. 14 Fontana Alimentari snc Fontana Alimentari snc Magazzini Danelli Magazzini Danelli Misura 1 Misura 6 Misura 2 Misura 7 TOTALE Attuatore Videosorveglianza Opere edili Videosorveglianza Arredo Urbano Tipologia di investimento Agnadello Localizzazio ne 12 MESI Tempistica attuazione Agnadello Agnadello Agnadello Agnadello 18 mesi 18 mesi 12 mesi 12 mesi Localizzazione Tempistica attuazione VIDEO SORVEGLIANZA DEL COMUNE E DI UNA FRAZIONE (2 TELECAMERE PER OGNUNO) Tipologia di investimento 2.1.7 Interventi privati a Agnadello TOTALE COMUNE DI AGNADELLO Attuatore Titolo sicurezza Misura 5 Titolo 2.1.6 Interventi pubblici a Agnadello € € € € € 36.177,00 6.050,50 25.975,00 1.276,50 2.875,00 Quota carico partenariato € € € € 36.177,00 6.050,50 25.975,00 1.276,50 2.875,00 € € € € € € 14.892,55 € 14.892,55 Quota contributo richiesto a RL Quota contributo richiesto a RL € € 14.892,55 € 14.892,55 Quota carico partenariato 72.354,00 12.101,00 51.950,00 2.553,00 5.750,00 15 Costo totale investimento € 29.785,11 € 29.785,11 Costo totale investimento Distretto del Commercio Visconteo Distretto del Commercio Visconteo 2.2 MONTE CREMASCO 2.2.1 Il territorio Il comune di Monte Cremasco è localizzato a nord-ovest della provincia di Cremona, delimitato dai limiti amministrativi dei comuni di Dovera ad ovest, Pandino e Palazzo Pignano a nord, Vaiano Cremasco ad est e dal limite con la provincia di Lodi a sud (comune di Crespiatica). La conformazione del territorio, che si estende per circa 2 kmq, è di natura prevalentemente pianeggiante, anche se da un punto di vista geomorfologico è caratterizzata dalla presenza di un orlo di scarpata, che attraversa il centro abitato del comune in direzione nord-sud. L’abitato di Monte Cremasco è impostato quasi interamente sul livello fondamentale della pianura (l.f.d.p.) altimetricamente più rilevato e, solo nel settore meridionale, al piede della scarpata principale. Qui l’urbanizzazione e lo sviluppo dell’edificato ha ridotto sensibilmente i dislivelli e le pendenze al punto da rendere non sempre riconoscibile il tracciato della stessa scarpata; in alcuni tratti si presenta squadrato e tagliato quasi ad angolo retto (con altezze di 3-5 m) a testimonianza degli interventi antropici. Nel settore occidentale poi l’attività d’escavazione pregressa d’inerti (sabbia e ghiaia) ha determinato vistosi arretramenti della scarpata principale e conseguenti alterazioni delle locali caratteristiche geomorfologiche, pedologiche e litologiche. Attualmente queste aree presentano una morfologia depressa, delimitata dai fronti residui di scavo (h < 3 m lungo i lati ovest-sud-nord). Alla luce di queste considerazioni appare evidente che, all’interno del territorio esaminato, la scarpata principale abbia perso completamente i suoi caratteri di naturalità essendo stata oggetto di numerosi interventi di rimaneggiamento antropico. 2.2.2 La Popolazione Il comune presenta una costante crescita della popolazione residente che lo ha portato ad essere il comune della provincia di Cremona con la più alta densità abitativa, se si esclude il capoluogo. 16 Distretto del Commercio Visconteo Nel corso degli ultimi decenni, il comune di Monte Cremasco alla pari di altri comuni della provincia di Cremona, ha subito un deciso incremento della popolazione residente. I dati dei censimenti ISTAT del 1971, 1981, 1991, 2001, indicano un trend di crescita pari a 111,5% dal 1971 al 2001, poiché la popolazione è passata da 910 a 1.925 unità. Incremento % Anno Popolazione 1861 412 1871 515 25,0% 1881 541 5,0% 1901 631 16,6% 1911 696 10,3% 1921 703 1,0% 1931 711 1,1% 1936 777 9,3% 1951 741 -4,6% 1961 715 -3,5% 1971 910 27,3% 1981 1.209 32,9% 1991 1.637 35,4% 2001 1.923 17,5% 2009 2.324 20,9% Negli ultimi anni la popolazione è cresciuta ulteriormente superando ampiamente la soglia delle 2.000 unità. 17 Distretto del Commercio Visconteo Monte Cremasco in cifre Superficie Abitanti (Istat 2010) Densità abitanti per Kmq Comuni confinanti 2 km² 2.324 1.162 ab/kmq Crespiatica (LO), Dovera, Palazzo Pignano, Pandino, Vaiano Cremasco Il nucleo abitato di Monte Cremasco si è sviluppato in direzione nord-sud rispetto al territorio comunale ed appare compatto e organico con un nucleo storico ben individuabile ed oggetto, come vedremo di politiche di tutela e valorizzazione. Oltre al capoluogo non vi sono frazioni abitate. La viabilità principale è rappresentata dalla ex S.S. 415 (via Paullese), che attraversa da ovest ad est il settore più settentrionale del territorio comunale, lungo la direttrice Crema-Spino d’Adda- Paullo e dalle S.P. 36 e S.P. 73 ad andamento nord-sud. Da un punto di vista altimetrico, le quote assolute maggiori (87,9 m s.l.m.) si registrano nel settore nord-occidentale mentre quelle minori (77,8 m s.l.m.) lungo il confine meridionale. 2.2.3 La rete distributiva La rete distributiva del comune è costituita da una quindicina di esercizi di vicinato di cui 3 alimentari a cui si aggiungono i pubblici esercizi e le altre attività artigianali e di servizio. Si tratta quindi di una rete ancora abbastanza completa almeno in relazione alle dimensioni del comune ed alla funzione di prossimità che è chiamata a svolgere. La compattezza del tessuto urbano ha sicuramente contribuito al mantenimento di un servizio minimo efficace, anche se non mancano le tendenze all’evasione di consumi verso poli commerciali di maggiori dimensioni. Fra i beni culturali puntuali, di interesse artistico e storico, vincolati ai sensi degli artt. 10 del D. Lgs. 22 gennaio 2004 “Codice dei beni culturali e del paesaggio” n. 42, tra cui: la Chiesa SS Nazario e Celsio ed il Santuario della Madonna delle Assi. 18 Distretto del Commercio Visconteo 2.2.4 Le politiche comunali per il commercio Il comune si è posto alcuni obiettivi significativi, inserendoli nel proprio PGT, rispetto alle tematiche della valorizzazione commerciale. In primo luogo il recupero e la tutela del nucleo storico del comune di Monte Cremasco, attraverso azioni di mantenimento degli impianti urbanistici originari e dei caratteri architettonici, in equilibrio con un suo utilizzo residenziale, adeguato alle esigenze abitative. E’ previsto il miglioramento e potenziamento qualitativo degli ambiti destinati a verde pubblico già di proprietà dell’Amministrazione Comunale e/o in fase di acquisizione dalla medesima. L’intervento previsto è finalizzato non solo alla manutenzione del verde e delle essenze arboree esistenti ma anche all’arredo urbano nella sua interezza, per garantirne e migliorarne la fruizione da parte dei cittadini. La stessa integrazione di interventi migliorativi è rivolta ai parcheggi pubblici esistenti, in particolare al reperimento di nuovi nelle maglie dell’edificato, alla ridistribuzione funzionale degli esistenti, nonché ad una più attuale disposizione planimetrico distributiva per migliorare la fruizione dell’utente. Un altro obbiettivo del comune è la promozione dell’insediamento di piccole e medie strutture di vendita all’interno del tessuto urbano, vietando la realizzazione delle grandi strutture commerciali. L’ingresso nel DID delle terre viscontee si inserisce quindi in un più generale disegno urbano che vede la riqualificazione dell’esistente fare premio rispetto all’espansione degli insediamenti residenziali e produttivi. 19 Distretto del Commercio Visconteo 20 LA PERLA SAS INTERVENTO DI RIQUALIFICAZIONE DEL FRONTE COMMERCIALE TOTALE Attuatore Titolo Tinteggiatura esterni Tipologia di investimento 2.2.6 Interventi privati a Monte Cremasco Via Santi Nazario e Celso 37 Localizzazione Non sono previste richieste di finanziamento per interventi pubblici 2.2.5 Interventi pubblici a Monte Cremasco 12 mesi Tempistic a attuazion e € € 825,00 825,00 Quota carico partenariat o € € 825,00 825,00 Quota contributo richiesto a RL € € 21 1.650,00 1.650,00 Costo totale investimento Distretto del Commercio Visconteo Fontana Alimentari snc Magazzini Danelli Magazzini Danelli Misura 6 Misura 2 Misura 7 TOTALE INTERVENTO DI RIQUALIFICAZION E DEL FRONTE COMMERCIALE LA PERLA SAS Tinteggiatura esterni Videosorveglianz a Opere edili Videosorveglianz a Via Santi Nazario e Celso 37 Agnadello Agnadello Agnadello Agnadello Fontana Alimentari snc Misura 1 Arredo Urbano COMUNE DI AGNADELL O e frazioni Attuatore VIDEO COMUNE DI Videosorveglianz SORVEGLIANZA AGNADELLO a DEL COMUNE E DI UNA FRAZIONE (2 TELECAMERE PER OGNUNO) Titolo Localizzazio ne Tipologia di investimento 12 mesi 18 mesi 18 mesi 12 mesi 12 mesi 12 MESI € 51.894,55 € 825,00 € 6.050,50 € 25.975,00 € 1.276,50 € 2.875,00 € 14.892,55 Quota Tempistic carico a partenariat attuazione o 1.650,00 12.101,00 51.950,00 2.553,00 5.750,00 29.785,11 Costo totale investiment 1 2 3 4 5 6 7 8 9 o € 51.894,55 € 103.789,11 € 825,00 € 6.050,50 € 25.975,00 € 1.276,50 € 2.875,00 € 14.892,55 Quota contributo richiesto a RL 2.3 RIEPILOGO E CRONOPROGRAMMA DEGLI INTERVENTI 1 0 1 1 12 1 3 1 4 22 1 5 Distretto del Commercio Visconteo 1 6 1 7 18 TOTALE INTERVENTI PRIVATI INTERVENTI PUBBLICI QUOTA COFINANZIAMENTO € 14.892,55 € 37.002,00 € 51.894,55 QUOTA CONTRIBUTO R.L € 14.892,55 € 37.002,00 € 51.894,55 € 103.789,11 € 74.004,00 29.785,11 COSTO TOTALE 100,0% 71,3% 28,7% % 23 Distretto del Commercio Visconteo Distretto del Commercio Visconteo 3 IL NUOVO DISTRETTO 3.1 Le caratteristiche Il nuovo distretto visconteo viene ad avere la seguente conformazione: Abitanti: dati Istat al 01/01/2010 COMUNI MASCHI FEMMINE TOTALE Agnadello 1889 1830 3719 Monte Cremasco 1140 1184 2324 Pandino 4527 4563 9090 Dovera 1998 1945 3943 Rivolta d’Adda 3863 4087 7950 Spino d’Adda 3484 3498 6982 16.901 17.107 34.008 Totale L’ampliamento del distretto avviene con due dei tre comuni confinanti con il distretto originario e appartenenti alla provincia di Cremona e comporta un incremento in termini di popolazione di oltre il 20%. Il distretto comprende quindi i sei comuni più occidentali della provincia con una compattezza territoriale significativa. 24 Distretto del Commercio Visconteo 3.2 Nuove opportunità e integrazione delle strategie di distretto L’ingresso dei nuovi comuni integra significativamente il distretto visconteo, sia da un punto di vista territoriale, come sopra detto, che delle strategie di marketing del distretto. La scelta di entrare a far parte del distretto non è quindi legata solamente alle opportunità del IV bando, ma rientra in una valutazione, da parte dei comuni entranti, delle potenzialità dello strumento del distretto e, più in generale, della necessità di collaborazione fra comuni contermini. Il DiD diviene in quest’ottica una delle modalità di collaborazione privilegiate perché può integrare non solo interventi strettamente commerciali, ma anche misure di valorizzazione del patrimonio artistico e ambientale. Con l’inserimento nel distretto si apre la possibilità di migliorare la rete commerciale riqualificando i fronti commerciali, nonché dotando gli stessi di sistemi di videosorveglianza. Per gli operatori dei nuovi comuni si apre infine la possibilità di usufruire delle iniziative di marketing realizzate dal distretto in primis il sito internet ed il marchio del distretto. Sono interventi puntuali, da parte dei titolari degli esercizi commerciali, di rinnovo delle qualità estetiche delle proprie attività attraverso la valorizzazione del contesto ed il rafforzamento dell’identità commerciale, sviluppando omogeneità ed unitarietà tra le attività, sperimentando un progetto di valorizzazione dell’arredo urbano. L’obiettivo è attivare un processo di rilancio delle vie e delle iniziative commerciali partendo dal rinnovamento degli elementi architettonici che maggiormente caratterizzano l’ambito di intervento. La riqualificazione urbana delle vie dei nuovi comuni che partecipano al Distretto Visconteo avviene attraverso la riqualificazione dei fronti commerciali, attraverso interventi di ristrutturazione e decorazione delle facciate degli edifici afferenti agli esercizi commerciali e attraverso l’installazione di impianti di videosorveglianza. 25