FAHRENHEIT 451 “Riempiti gli occhi di meraviglie, vivi come se dovessi cadere morto fra dieci secondi! Guarda il mondo: è più fantastico di qualunque sogno studiato e prodotto dalle più grandi fabbriche.” Se la società uccide le parole… Muore la cultura, muore il sapere, muore il ricordo. La tecnologia ha annacquato l’amore per le cose del mondo: niente stelle, niente tramonti… tutto diventa plumbeo e triste. Anche i rapporti tra la gente sono asettici, freddi, disumani. …e i libri? • Che fine hanno fatto le pagine, i fogli, le parole? Tutto viene distrutto. E tutto brucia alla temperatura di 451 F°. • Le parole sono importanti, ci educano, ci raccontano verità, ci regalano emozioni. Ma se le parole non ci sono più restano solo incubi. Emozioni, pensieri, libertà • “Andavo in biblioteca. Sfogliavo le riviste, guardavo le figure. Un giorno mi avvicinai agli scaffali, ne tirai fuori uno. Mi sedetti a un lungo tavolo di mogano e cominciai a leggere. All’improvviso il mondo si capovolse. Il cielo precipitò. Il libro mi inchiodava. Mi vennero le lacrime agli occhi. Il cuore mi batteva forte. Lessi fino a quando mi bruciarono gli occhi. Mi portai il libro a casa. Leggevo e leggevo, ed ero affranto e solo e innamorato di un libro, di molti libri”. John Fante, “Sogni di Bunker Hill” Fahrenheit 451: il film e il libro IL FILM: la cronaca dei fatti IL LIBRO: la cronaca delle sensazioni IL FILM IL LIBRO • Riduce al minimo le invenzioni, introduce oggetti passati. Sembra che Truffaut realizzi un lavoro al rovescio, una sorta di involuzione. • Focalizza la sua attenzione sull’amore, l’amore che esiste solo verso la copia di se stessi. • Gli uomini-libro perdono la loro significatività: appaiono come poveri pazzi, destinati a scomparire. • È il romanzo di fantascienza più realistico. • Focalizza principalmente l’amore verso la cultura e il sapere. • Gli uomini-libro risultano, alla fine, vincitori assoluti: “Incontreremo una grande quantità di persone…e quando ci domanderanno che cosa stiamo facendo, tu potrai rispondere: noi ricordiamo”. Ecco, quindi, la loro vittoria. Il nostro grande fratello • Ormai siamo soggiogati dalla grande famiglia, dalla televisione che attua un sistema di conformazione e di pilotata influenza sui cittadini. È l’ignoranza a dominare, nessuno si ribella, nessuno dice no. Il grande fratello è un occhio che ci guarda e ci comanda, imponendo dall’alto le sue idee. …e domani cosa accadrà? • I libri sono stati sempre distrutti, fanno paura ai perbenisti e all’ipocrisia…e domani? Se continueremo a non fermarci, a correre e ad inseguire falsi miti, la situazione si prospetta inquietante. Dobbiamo imparare a leggere perché i libri hanno sostanza; perché i libri sono agio e tempo libero; perché i libri ci danno il diritto di agire. Leggere tocca a pochi, alle anime appassionate e pure, le uniche che possono conservare il segreto più prezioso del mondo. Contro l’omologazione, contro l’essere antisociale… Continua a sognare e a crescere. Continua ad osservare il mondo e a formare il tuo spirito critico. Trova la tua essenza: Fermati, ribellati, rifletti, vivi.