Regione Friuli Venezia Giulia Follow-up del cardiopatico con Aritmie Documento di consenso regionale 2011 Hanno collaborato alla stesura del Documento di consenso: Dr. Massimo Zecchin; SOC Cardiologia, AOU Trieste Dr. Tullio Morgera; SOC Cardiologia, PO Monfalcone Dr. Ermanno Dametto; SOC Cardiologia, AOR Pordenone Dr. Alessandro Proclemer; SOC Cardiologia, AOU Udine Dr. Luca Rebellato; SOC Cardiologia, AOU Udine Il Presidente ANMCO Friuli Venezia Giulia del biennio 2011-2012: Dr. Antonio di Chiara; SOC Cardiologia, PO Tolmezzo Il Presidente AIAC Friuli Venezia Giulia del biennio 2011-2012: Dr. Domenico Facchin; SOC Cardiologia, AOU Udine PREFAZIONE Il “Follow-up del paziente cardiopatico cronico” è un progetto nato all'interno del direttivo regionale ANMCO sezione Friuli Venezia-Giulia nel biennio 2009-2010. Lo scopo è di definire i modi ed i tempi dei principali percorsi di follow-up del cardiopatico cronico. La presa in carico del paziente e l'individuazione di un percorso definito ha la potenzialità di migliorarne la prognosi, di dare sicurezza, di aumentare l’appropriatezza delle richieste, di razionalizzare l’impiego delle risorse e, non ultimo, di limitare l’autoprescrizione delle visite specialistiche. Tuttavia ciò impone di stabilire un calendario che sia razionale dal punto di vista della patologia e dell’impiego di risorse, cosa non sempre facile e codificata. A questo progetto hanno contribuito i cardiologi e i cardiochirurghi della nostra regione, all'interno di quattro gruppi di lavoro che hanno avuto il compito di individuare il percorso del paziente per le varie patologie e gravità, sulla base della letteratura e dei protocolli esistenti. I temi affrontati sono stati quelli che hanno maggiore rilevanza clinica e organizzativa: − aritmologia − valvulopatie e malattia dell'aorta − scompenso cardiaco − cardiopatia ischemica Il Presidente ANMCO del biennio 2009-2010 Dott. Tullio Morgera La coordinatrice del Progetto Dott.ssa Marika Werren ARITMIE PAROSSISTICHE SOPRAVENTRICOLARI: 1° Episodio: • Valutazione ambulatoriale cardiologica non urgente (visita, ECG, ecocardiogramma); in assenza di cardiopatia evidente e/o sintomi maggiori non necessità di programmazione ulteriori visite. • In presenza di WPW considerare stratificazione prognostica mediante SETE o SEF con ablazione della via anomala a seconda della sua sede e delle preferenze del paziente. Recidiva: Inviare a valutazione ambulatoriale cardiologica. • Considerare le opzioni terapeutiche in base alla cadenza/durata delle recidive aritmiche, alla severità dei sintomi ed alla preferenza del paziente: nessuna terapia/ ”pill in the pocket” / farmaci/ ablazione. • Modificare la terapia antiaritmica farmacologia solo in presenza di recidive frequenti e/o mal tollerate e dopo aver verificato l’efficacia, la tollerabilità ed i dosaggi testati nei trattamenti precedenti (portare un farmaco fino ai massimi dosaggi consigliati/tollerati, prima di accantonarlo!). 1 Controlli ambulatoriali successivi: Pazienti senza cardiopatia, non in terapia antiaritmica: • Solo dopo ulteriori recidive se il paziente si ritiene insoddisfatto della sua qualità di vita o se il medico inviante giudica necessario rivedere la strategia terapeutica (inviare con richiesta motivata). Pazienti con cardiopatia, senza recidive: • Secondo la cardiopatia di base (in genere ogni 6 mesi-2 anni). Pazienti in terapia antiaritmica: • Controlli 1 volta l’anno in assenza di modifiche della terapia. • ECG dopo 5-7 gg dall’ inizio o dopo modifica della terapia; controllo clinico dopo 3 mesi, poi 1 volta l’anno se asintomatici. • Eventuale Holter (se iniziali disturbi di conduzione, sintomi sospetti di proaritmia, o per controllo di aritmie paucisintomatiche). 2 FIBRILLAZIONE ATRIALE 1° Episodio • Valutazione ambulatoriale cardiologica (visita, ECG, ecocardiogramma, valutazione ematochimica generale, ormoni tiroidei). • Valutare CHADS2/CHA2DS2VASc score per TAO / rischio emorragico / compliance (considerare TAO permanente anche dopo un primo episodio di FA non secondaria a patologie acute/trattabili se il profilo di rischio è elevato). • Ottimizzare la terapia per la patologia di base. • In assenza di cardiopatia/copatologia evidente / sintomi maggiori / TAO non è necessario programmare ulteriori visite. Recidiva: Inviare a valutazione ambulatoriale cardiologica. • Ri-valutare CHADS2 / CHA2DS2VASc score per TAO/ Rischio emorragico /compliance. • Modificare la terapia antiaritmica farmacologia solo in presenza di recidive frequenti e/o mal tollerate e dopo aver verificato l’ efficacia, la tollerabilità ed i dosaggi testati nei trattamenti precedenti (portare un farmaco fino ai massimi dosaggi consigliati/tollerati, prima di accantonarlo!). 3 Controlli ambulatoriali successivi: In generale: • Se il paziente si ritiene insoddisfatto della terapia precedente e desidera migliorare la sua qualità di vita o se il medico inviante giudica necessario rivedere la strategia terapeutica (inviare con richiesta motivata). • Ad ogni controllo valutare inoltre: - necessità/rischio/beneficio TAO - ottimizzazione della terapia per la patologia di base. Pazienti senza cardiopatia, non in terapia antiaritmica: • Solo dopo ulteriori recidive. Pazienti con cardiopatia, senza recidive: • Secondo la cardiopatia di base (in genere ogni 6 mesi – 2 anni). Pazienti in terapia antiaritmica: • Controlli 1 volta l’ anno in assenza di modifiche della terapia. • ECG dopo 5-7 gg dall’ inizio o dopo modifica della terapia; controllo clinico dopo 3 mesi, poi 1 volta l’ anno se asintomatici. • Eventuale Holter (se iniziali disturbi di conduzione, sintomi sospetti di proaritmia o per controllo di aritmie paucisintomatiche). 4 FA cronica asintomatica: • Controlli clinici con ECG ogni 1-2 anni in assenza di modifiche della terapia. • Eventuale Holter se il controllo della frequenza viene perseguito con strategia “strict” o se risulta clinicamente non soddisfacente. ARITMIE VENTRICOLARI Al 1° riscontro di extrasistolia ventricolare complessa (BEV > 1000/die, BEV ripetitivi): • Ecocardiogramma, Holter, test ergometrico; ECG ad alta risoluzione; RMN se sospetta ARVD o miocardite. Controlli successivi in assenza di cardiopatia; Paziente asintomatico: • Ecocardiogramma, Holter, eventuale test ergometrico ogni anno per 3 anni, poi ogni 3-5 anni, se persistenza di aritmie. Dismettere il paziente se eco stabile e scomparsa definitiva delle aritmie ventricolari. Il paziente diventa sintomatico per sincopi o presincopi: • Valutazione strumentale invasiva e non invasiva. 5 Il paziente sviluppa cardiopatia: • F-Up secondo cardiopatia. 1° riscontro TV sostenuta/FV: • Valutazione strumentale completa invasiva e non invasiva. Controlli post-ricovero TVs: Dipendono da: - Presenza di cardiopatia ed ICD. - Severità dei sintomi. - Efficacia della terapia farmacologia (valutazione con telemetria, Holter, test ergometrico). - Trattamento con ablazione. • In generale: controllo clinico dopo 3, 6, 12 mesi, poi ogni 12 mesi se asintomatici; eco dopo 6, 12 mesi poi ogni 12 mesi-24 mesi (se eco normale o non evolutivo); test ergometrico dopo 6, 12 mesi e poi ogni 12 mesi. 6 PAZIENTI TRATTATI CON ABLAZIONE TRANSCATETERE Tachicardie da rientro nodale o coinvolgenti una via anomala: • Controllo clinico + ECG dopo 1 mese. • Eventuale Holter a 1 mese dopo ablazione di tachicardie da rientro nodale o vie anomale parahisiane. Tachicardia atriale, Flutter atriale: • Controllo clinico, ECG e Holter dopo 1 mese, 6 mesi, 1 anno; in seguito non controlli in assenza di sintomi e/o recidive. Fibrillazione atriale (isolamento delle vene polmonari): • Controllo clinico + ECG dopo 1 mese; ulteriori controlli clinici + Holter dopo 3 mesi, 6 mesi, 1 anno e poi annualmente. • Holter prolungato o “loop recorder” esterno se si considera sospensione dellaTAO in pazienti con fattori di rischio. Aritmie ventricolari idiopatiche: • Controllo clinico + Holter dopo 1 mese, 6 mesi ed 1 anno; poi secondo sintomatologia. Aritmie ventricolari in portatori di ICD: • Follow-up presso l’Ambulatorio PM/ICD secondo programma ed eventuali controlli clinici presso l’Ambulatorio Cardiologico di riferimento. 7 PAZIENTI TRATTATI CON PACEMAKER Controllo pre-dimissione: • Spesso affidato a Medici in Strutture ospedaliere di rete. • ECG ed RXT in AP – LL. • Analisi del ritmo (p. es. FA di nuova comparsa) e definizione di un eventuale approccio terapeutico antiaritmico ora possibile grazie al PM. • Stabilire F-Up della cardiopatia di base indipendente dalla protesi impiantata. 1° Controllo: • 5-10 gg dall’ impianto. • ECG (a 12 derivazioni nei pz con terapia di resincronizzazione), Controllo PM, tasca e ferita chirurgica, rimozione suture (eventuale). 2° controllo: • 2-6 mesi dall’ impianto. • Valutazione della funzionalità del PM con analisi della soglia di stimolazione in atrio ed in ventricolo e adeguamento dell’ energia dell’ impulso. Successivi controlli funzionalità PM: • Ogni 12 mesi (in assenza di problematiche particolari, per i primi 5 anni dall’impianto). • In casi selezionati è possibile un prolungamento dell’ intervallo dei controlli. • Ogni 6 mesi per PM biventricolari. • Controlli ravvicinati in fase di avvicinamento all’ERI (Elective Repacement Indicator – Indicatore di sostituzione elettiva) . 8 PAZIENTI TRATTATI CON DEFIBRILLATORE IMPIANTABILE (ICD) 1° Controllo: • 5-10 gg dall’ impianto. • ECG (a 12 derivazioni nei pz con terapia di resincronizzazione), Controllo ICD, tasca e ferita chirurgica, rimozione suture (eventuale). 2° controllo: • 2-6 mesi dall’ impianto. • Valutazione della funzionalità dell’ ICD con analisi della soglia di stimolazione in atrio ed in ventricolo ed adeguamento dell’ energia dell’ impulso. Successivi controlli funzionalità ICD: In assenza di problematiche particolari: • Ogni 6 mesi. • Controlli ravvicinati in fase di avvicinamento all’ERI (Elective Repacement Indicator – Indicatore di sostituzione elettiva). Paziente con shock singolo dell’ICD: • Controllo ambulatoriale appena possibile; non è necessari il ricovero in assenza di pronta disponibilità all’interrogazione dell’ ICD. Paziente con shock multipli ravvicinati dell’ICD: • Controllo ICD appena possibile; ricovero in Cardiologia / ADE in assenza di pronta disponibilità all’interrogazione dell’ ICD. 9 PAZIENTI PORTATORI DI PM/ICD DOTATI DI MONITORAGGIO REMOTO • Invio dei controlli via modem (manuale o automatico) secondo gli accordi ed il tipo di dispositivo. • Controlli ambulatoriali ogni 12 mesi. • In casi selezionati è possibile un prolungamento dell’ intervallo dei controlli. • Controllo ambulatoriale secondo necessità in presenza di allarmi del dispositivo (inviati in automatico all’ambulatorio PM/ICD di competenza) . 10