autostrade // per l’Italia Aggiornato al 30/11/2004 Quadro Tecnico/Politico Europeo ed italiano sui Sistemi ITS dal 1997 Paolo Giorgi DSEV/SRT/SVT/SZP 1 autostrade // per l’Italia Aggiornato al 30/11/2004 INDICE 1. INTRODUZIONE.......................................................................................................................3 2. L'ATTIVITA' IN ITALIA: SITUAZIONE GENERALE..........................................................4 2.1 I PIANI NAZIONALI DELLA TELEMATICA STRADALE ED IL PROGETTO ARTIST6 2.2 TTS-Italia........................................................................................................................................ 7 2.3 Stato dell’Arte di leggi, Regolamenti e norme tecniche relative al Telepass (sistema DSRC 5.8 GHz) ....................................................................................................................................................... 7 3. IL CONTESTO TECNICO/POLITICO EUROPEO.................................................................9 3.4 LA SITUAZIONE DELL’EFC IN EUROPA.............................................................................. 9 3.4.1 3.4.2 La situazione del DSRC in Europa.............................................................................................................. 18 La Deviazione di Tipo-A in sede CEN........................................................................................................ 21 3.5 I DIRETTORATI EUROPEI.......................................................................................................22 3.6 RISOLUZIONI DEL PARLAMENTO EUROPEO..................................................................23 3.6.1 3.6.2 3.6.3 Bruxelles 11 Marzo 1997............................................................................................................................. 23 Bruxelles 20 Aprile 1998............................................................................................................................. 25 La Direttiva Europea sul Telepedaggio....................................................................................................... 26 Article 1 Objective and scope .................................................................................................27 Article 2 Technological solutions...........................................................................................28 3.7 PROGRAMMI QUADRO, ENTI, PROGETTI E CONSESSI ................................................29 3.8 I PROGETTI EUROPEI CONNESSI ALL’EFC ......................................................................31 3.8.1 4. Altri progetti................................................................................................................................................. 35 GLI ENTI DI STANDARDIZZAZIONE.................................................................................40 4.9 ENTI ITALIANI ...........................................................................................................................40 4.9.1 4.10 4.10.1 4.10.2 4.11 4.11.1 5. Norme di interesse in ambito UNI............................................................................................................... 41 ENTI COINVOLTI A LIVELLO EUROPEO ......................................................................42 Il CEN...................................................................................................................................................... 42 L’ ETSI.................................................................................................................................................... 45 ENTI COINVOLTI A LIVELLO MONDIALE....................................................................45 Situazione in ISO .................................................................................................................................... 46 GLOSSARIO .............................................................................................................................48 2 autostrade // per l’Italia Aggiornato al 30/11/2004 1. INTRODUZIONE Il presente documento cerca di rappresentare una fotografia del contesto italiano ed internazionale per quanto riguarda le attività collegate agli ITS (Intelligent Transport Systems) ed in particolar modo all’esazione elettronica ed al Dedicated Short Range Communication (DSRC), sia da un punto di vista degli Enti di Standardizzazione che dei tavoli e dei progetti connessi. La trattazione svolta copre molteplici aspetti tra loro intersecati, da quelli legali e tecnici a quelli di natura gestionale ed amministrativa. La complicata descrizione del contesto è stata divisa su più livelli (nazionale, ed internazionale) cercando di dettagliarne i vari consessi presso i quali le attività trovano collocazione. Si è definito un glossario delle sigle più ricorrenti degli enti coinvolti e per le attività che ruotano attorno all’ITS. Questo documento sarà aggiornato al momento in cui si inseriscano nuove attività o varino sostanzialmente le situazioni descritte, in modo da avere uno strumento per seguire l'andamento delle problematiche. Partendo dalla descrizione delle attività nell'ambito del Piano Generale dei Trasporti, varato dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, si è poi descritta l’attività in ambito Europeo, cercando di dare un ordine corretto al flusso di informazioni ed alle gerarchie identificate tra i processi che derivano dalle risoluzioni del Parlamento Europeo in merito alla Telematica Stradale (RTTT Road Transport and Traffic Telematics). La principale difficoltà riscontrata risiede proprio nel corretto disegno del mosaico che compone le interazioni tra gli Operatori, Enti di Standardizzazione, tavoli Ministeriali, Gruppi ad alto livello e quanto altro faccia parte, anche se apparentemente in modo marginale, dei progetti con co-finanziamento da parte della Commissione Europea. 3 autostrade // per l’Italia Aggiornato al 30/11/2004 2. L'ATTIVITA' IN ITALIA: SITUAZIONE GENERALE Nel presente capitolo è riepilogata l'attività in Italia collegata alla telematica stradale. La telematica per i trasporti offre un contributo fondamentale per cercare di risolvere i grandi problemi del trasporto su strada, con l’obiettivo di ridurre congestione ed inquinamento e aumentare la sicurezza. Le prime applicazioni (che risalgono alla fine degli anni ‘80) sono state certamente favorite dall'azione dell'ente pubblico e degli enti concessionari di strade ed autostrade ed il ruolo di questi enti sarà determinante anche in futuro. I benefici reali si otterranno solo in seguito alla diffusione massiccia della telematica sul vasto mercato potenziale degli utenti individuali: questo mercato può essere raggiunto solo dall'industria e dai servizi privati; appare pertanto urgente pensare allo sviluppo di un mercato nazionale, creandone le condizioni favorevoli, rimuovendo i principali ostacoli, assicurando coordinamento ed integrazione delle iniziative in ambito europeo. Sono infatti nati negli anni 90 organismi con raggio di azione nazionale ed internazionale (ERTICO Europa, ITS America, VERTIS Giappone, TTS-Italia) per coordinare lo sviluppo delle attività. A livello italiano, sia il Piano Nazionale della Telematica (nato su iniziativa dell’ex Ministero LL PP nel 1996), che le azioni successive ad esso connesse hanno contribuito alla nascita di una rete di diffusione dell’informazione su questi temi. Occorre sempre più allargare la partecipazione a tutti i possibili attori, creando un tavolo permanente di consultazione e confronto tra industria, fornitori di servizi, Enti Pubblici centrali e locali, operatori del trasporto. A tale scopo, l’8/3/1999 è stata costituita l’organizzazione TTS-Italia (http://www.ttsitalia.it) che annovera partner come MIZAR, Autostrade per l’Italia S.p.A., Autostrada BS-VR-VI-PD, FIAT S.p.A., ACI, FIAT Auto S.p.A. con l’ obiettivo di: • riunire i soggetti interessati nello sviluppo delle telecomunicazioni per il trasporto; • analizzare i problemi e le opportunità mirati al miglioramento dei trasporti e della sicurezza. La presenza, spesso isolata, degli operatori autostradali italiani in molti dei progetti europei non ha rappresentato adeguatamente la posizione nazionale sui vari temi relativi all’ITS quali i sistemi di esazione elettronica ed il monitoraggio del traffico autostradale. Questo ha portato a far pensare che la realtà italiana fosse in regime di gestione monopolizzata e non ha in molti casi dato una adeguata informativa sull’alto livello di interoperabilità che si è raggiunto nel sistema delle autostrade a pedaggio italiane. Dato che a livello nazionale l’Italia vanta una esperienza gestionale che non ha eguali probabilmente al mondo, l'impressione che i partner stranieri hanno spesso ricevuto è che tutto in Italia funzioni perché c'è un unico operatore che tira le fila per ciò che ritiene opportuno, che elabora centralmente i dati, sfruttando la posizione strategicamente vantaggiosa data dalle maggiori dimensioni della propria rete di competenza. La presenza di AISCAT come rappresentante di tutte le Concessionarie a pedaggio assume quindi spesso un carattere decisivo. Si deve tener presente che ogni attore autostradale è a sua volta parte di un sistema più ampio che si chiama "operatori autostradali in Italia" (AISCAT 4 autostrade // per l’Italia Aggiornato al 30/11/2004 per l’appunto), che a sua volta fa parte di un sistema ancora più ampio che si chiama "operatori autostradali in Europa" (ASECAP). Le relazioni con il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti sono concentrate attorno alle attività relative all’Architettura Nazionale della Telematica (progetto ARTIST), ufficialmente presentata in Febbraio 2003. Su questo tavolo, sono fondamentali i rapporti con tra i diversi operatori del settore, intendendo per questi sia gli operatori autostradali nazionali che l’industria, i broadcaster (RAI, Mediaset), le Forze dell'ordine (Polizia Stradale, Carabinieri) ed altri Enti che, se pur marginalmente, sono coinvolti (ACI, rappresentanze di Comuni). L'Italia, attualmente, è in una fase interlocutoria di graduale trasformazione ed anche il settore della telematica stradale non fa eccezione. L'attuazione del piano organico connesso ad ARTIST, prevede un approfondito studio dei punti deboli dell'attuale sistema, delle necessità e delle priorità da assegnare alle azioni migliorative, nel tentativo di creare una rete, non solo telematica, attraverso la quale potenzialmente tutte le infrastrutture stradali possano colloquiare tra loro. E' evidente che un altro ruolo determinante è giocato dagli Enti di Normazione che, traendo spunto dalle conclusioni che gli operatori suggeriscono, debbono assicurare gli standard sui quali l'industria poi si baserà per la diffusione sul mercato. A tale scopo in UNI si è conclusa la stesura della Norma Quadro per la Telematica Stradale, il cui obiettivo è proprio quello di fotografare le esigenze nazionali del settore; UNINFO ha gestito il segretariato del BT-141 in ambito CEN con l’arduo compito di redigere una normativa europea per il trasporto intermodale passeggeri e merci. In passato, con il lavoro in UNINFO, si è riusciti a redigere le norme UNI-10607 ed UNI10772 che descrivono rispettivamente il profilo di comunicazione del sistema Telepass e la normativa per il video enforcement che si sono perfettamente inserite nel Regolamento Tecnico approvato dal governo tramite il D.P.R. 250 del Giugno 1999 tramite il quale anche le suddette norme hanno automaticamente trovato la loro collocazione legale, permettendo altresì all’Italia di richiedere in ambito CEN una deviazione di tipo A dal nascente standard europeo sul DSRC. Tali norme CEN sono state definitivamente approvate nel Marzo 2004 nell’assemblea plenaria di Copenhagen. Il Parlamento Europeo ha altresì approvato la Direttiva Europea sul Telepedaggio che impone l’utilizzo di sistemi basati su comunicazione a corto raggio a 5.8 GHz (senza descrizione tecnica dei profili), e/o tecnologia GPS/GPRS a partire dal 2009 per i mezzi pesanti. Questo significa che il sistema Telepass a tutti gli effetti ha pari dignità a livello europeo ed è quindi scongiurato il pericolo di una migrazione a livello nazionale italiano verso il sistema basato sulle norme CEN. 5 autostrade // per l’Italia Aggiornato al 30/11/2004 2.1 I PIANI NAZIONALI DELLA TELEMATICA STRADALE ED IL PROGETTO ARTIST Il Primo Piano Nazionale della Telematica, denominato PITAGORA 1, fu varato nel 1995 con durata fino al 1998. Essenzialmente considerava lo sviluppo, coerente con le linee guida europee, di un sistema avanzato di informazione all'utenza basato su tecnologie RDS-TMC; considerava inoltre lo sviluppo dei Cartelli a Messaggio Variabile, anche dato il loro progressivo inserimento come cartellonistica usuale definita anche nel Codice della Strada. La prosecuzione della prima fase, denominata PITAGORA 3, doveva coincidere con la realizzazione del servizio pilota RDS-TMC su alcune direttrici, in particolare quella con l'Austria e quella verso la frontiera francese nel settore dei tunnel del Monte Bianco e del Frejus. Nel Settembre 1997, con i partner ACI, Carabinieri, Ministero degli Interni, ANAS, RAI, AISCAT, AINE ed Autostrade (lasciando volutamente fuori l'industria per la fase iniziale) si è iniziato a parlare del Secondo Piano Nazionale della Telematica, dapprima come una rivisitazione estetica del Primo Piano, ma successivamente con un taglio nettamente diverso ed una visione più ampia che ha portato i partner verso la costituzione di un nuovo ente denominato TTS-Italia. I gruppi di lavoro individuati nel SPNT erano: WG1: WG2: WG3: WG4: WG5: Trasmissione dati RDS-TMC Pannelli a Messaggio Variabile Gestione e Controllo traffico Assistenza e Sicurezza pre/on trip Gestione Intermodale delle flotte Commerciali Il Secondo PN della Telematica Stradale fu presentato ufficialmente dal Ministero dei LL PP ai media nel corso dell’appuntamento annuale 1999 con il congresso di Stresa, ma in realtà non ha mai avuto un inizio effettivo. Nell’anno 2000 si è iniziato a lavorare, con il supporto di TTS-Italia e dei suoi soci su base volontaria, all’Architettura Nazionale della Telematica Stradale che ha avuto la sua consacrazione nel 2003 con la presentazione ufficiale del progetto ARTIST finanziato dal Ministero Infrastrutture e Trasporti. Attorno a questo disegno hanno ruotato tre progetti pilota (Chiamate di emergenza, Gestione delle Merci in ambito urbano, Gestione delle merci pericolose) e due gruppi di lavoro (Scambio dati e Trasporto Pubblico Locale). • 2003: Nell’ambito di questo progetto architetturale, il Ministero I&T ha pensato di effettuare un esercizio teorico di validazione di ARTIST utilizzando il sistema Telepass 3G di Autostrade per l’Italia. Lo studio, effettuato dal Politecnico di Torino, ha un duplice scopo: da un lato dimostrare la validità di ARTIST tramite un progetto esistente ad ampio respiro e dall’altro definire ed assegnare una collocazione corretta al Telepass 3G ad esempio nel caso sia oggetto di bando di gara a livello nazionale. • 2004: Autostrade per l’Italia, in collaborazione con il Politecnico di Torino, ha redatto un documento sul sistema Telepass 3G quale prodotto rispondente alle linee guida 6 autostrade // per l’Italia Aggiornato al 30/11/2004 dell’architettura ARTIST (e di fatto validandone la struttura). Questo documento è stato presentato in uno stand congiunto con il Ministero al congresso ITS di Budapest dell’Aprile 2004. 2.2 TTS-Italia L’associazione no-profit, creata per sostenere l’impegno di Torino 2000 (congresso mondiale dell’ITS) sia per proporre a cadenza annuale programmi coerenti da seguire affinché si dia risalto allo sviluppo della telematica stradale in Italia, con i vincoli attuali e nel rispetto delle esigenze del mercato. Il tavolo si pone come valutatore, assieme al Ministero I&T, delle iniziative legate alla telematica stradale in Italia e cerca di definire i contorni per uno sviluppo organico delle applicazioni multimediali legate al trasporto di cose e persone. • 2003: TTS-Italia in collaborazione col Ministero Infrastrutture e Trasporti presentato i risultati dei lavori effettuati su ARTIST; nel mese di Novembre preparato e gestito lo stand presso il Congresso ITS di Madrid. Autostrade partecipato con uno stand dedicato all’interoperabilità tecnica e gestionale telepedaggio. ha ha ha del 2.3 Stato dell’Arte di leggi, Regolamenti e norme tecniche relative al Telepass (sistema DSRC 5.8 GHz) 1. Nel 1989, le conclusioni del progetto europeo SMILER (Short MIcrowave Links for European Roads) (DGXIII) portano ad una raccomandazione della DGXIII stessa al CEPT ed ERC per le bande di frequenza da utilizzare dai sistemi RTTT. 2. Nel 1991 l’ERC raccomanda l’uso della banda di frequenza 5.8 GHz 3. Nel 1990 il sistema italiano viene quindi sviluppato sulla base di queste specifiche. 4. Nel 1995 il Ministero delle Comunicazioni autorizza provvisoriamente l’esercizio della frequenza 5.8GHz in attesa della adeguata normativa armonizzata tecnica europea emessa dall’ETSI. 5. L’UNI pubblica lo standard 10607 (Dicembre 1996) contenente la descrizione del DSRC usato in Italia con un unico profilo di comunicazione per garantire compatibilità fra i sistemi dei vari costruttori alfine di permettere l’interoperabilità tra gli operatori che li hanno in esercizio. 6. Nel 1998 il Governo Italiano promuove la legge Bassanini-ter che permette l’uso dei sistemi telematici per l’accesso ai centri urbani ed il road pricing. 7. Nel Giugno 1999 il Governo Italiano approva il Regolamento tecnico richiesto dalla legge Bassanini-Ter che ingloba le Norme UNI-10607 (per il DSRC) e la UNI-10772 (per il video enforcement) rendendole così cogenti a livello nazionale per quanto attiene al territorio pubblico e per gli usi consentiti. 8. Nel Marzo 1999, ETSI pubblica la norma EN 300 674 e riconosce come ETSI standard la ES 200 674-1 che contiene i test procedure per il sistema italiano e che è contenuta nelle raccomandazioni CEPT. 9. Al fine di ratificare in sede CEN la posizione italiana, UNINFO ha richiesto una ADeviation dal futuro standard CEN stesso relativo al DSRC (layer 1 prENV 12253). 7 autostrade // per l’Italia Aggiornato al 30/11/2004 10. E’ stata valutata la possibilità che il Ministero delle Comunicazioni non riconosca lo standard ETSI 300 674, ma chieda una analoga deviazione da essa, come fatto per lo standard CEN sul DSRC, sulla base dell’ES 200 674-1. In realtà dopo l’emissione della Direttiva sul telepedaggio ETSI pensa di integrare lo standard Telepass all’interno del più ampio spettro Europeo, sulla base di documentazione tecnica ulteriore che è stata redatta e presentata in CEN in Aprile 2004. 11. Le norme CEN sullo standard Europeo DSRC 5.8 GHz sono state approvate nel Marzo 2004 ma non sono cogenti a livello Europeo poiché la Direttiva del Parlamento Europeo non ne impone l’utilizzo, salvando di fatto tutti i sistemi esistenti (Telepass compreso). 12. Si sta tracciando insieme al WG1 CEN una road map per l’inclusione in un unico documento di tutti i sistemi DSRC esistenti in Europa che faccia base sulle specifiche CEN + le specifiche Telepass riscritte in formato CEN. Per ciò che attiene alla conformità degli apparati di terra e bordo DSRC rispetto a documenti tecnici possiamo quindi disporre di un quadro normativo legale e tecnico supportato dalla Direttiva 99/5 che permette a chi è bollato ISO 9002 di autocertificare le misure effettuate su apparati ed impianti ed ottenere la notifica da parte degli enti competenti. In data Settembre 1998 fu presentata al Ministero dei Lavori Pubblici la Bozza di Regolamento Tecnico per l’autorizzazione all’installazione ed esercizio di sistemi per l’ accesso ai centri storici ed alle zone a traffico limitato, nonché per il road-pricing, ai fini anche dell’accertamento delle violazioni delle disposizioni in tema di limitazione di traffico veicolare e della irrogazione delle relative sanzioni. Il Regolamento contiene espliciti riferimenti alle norme UNI-10607 (DSRC) e UNI-10772 (Video Enforcement) e, come tale rende cogente l’uso di apparecchiature conformi a tali normative agli Enti pubblici che vogliano installare detti sistemi. In data 9 Giugno 1999 il Regolamento Tecnico è stato approvato dal Governo. 8 autostrade // per l’Italia Aggiornato al 30/11/2004 3. IL CONTESTO TECNICO/POLITICO EUROPEO A livello di Telematica per il trasporto la situazione Europea si presenta molto intricata dato il numero di attori coinvolti nello scenario. Le direttive della Comunità Europea, emesse tramite risoluzioni dell’European Council, trovano poi applicazione attraverso i Direttorati Comunitari e nella fattispecie DGIII (Impresa-Enterprise), DGVII (Trasporti Energia-Tren), DGXIII (Società dell’Informazione-Info Society). Tramite l'emissione dei Programmi Quadro (che generalmente sono a cadenza quadriennale ed attualmente siamo all’inizio del VI Programma Quadro) i Direttorati aprono il bando di gara per la valutazione delle proposte alle quali affidare il finanziamento comunitario (la cui quota è variabile fino al 50%) a seconda delle priorità e della completezza dei progetti presentati. I progetti debbono rispettare precisi elementi tecnici, politici economici, ma principalmente debbono gettare le basi per collaborazioni internazionali che saranno la piattaforma di lavoro in ambito europeo. Parallelamente ai Direttorati comunitari si trovano molti altri tavoli di discussione il cui operato è comunque strettamente connesso ad essi: • • • • • • • • Enti europei di normazione (CEN, ETSI, CENELEC, ICTSB...) Associazioni industriali (ERTICO) Associazioni di Operatori del settore (ASECAP, IBTTA, …) Tavoli di tecnici nominati da Enti Pubblici e Privati (CARDME, High Level Group), Enti di ricerca universitaria, Operatori stradali e autostradali Broadcaster Società di Consulenza Alla naturale difficoltà di movimento in un ambiente così variegato, va aggiunta anche la eterogeneità culturale di ogni paese europeo in merito alle problematiche connesse con la gestione stradale ed autostradale ed alla Telematica applicata al trasporto. Perciò, importantissimi si rivelano gli aspetti legali ed istituzionali che in ogni nazione sono il frutto della locale esperienza maturata nel settore. Le diverse visioni sulla telematica stradale in Europa sono quindi la naturale conseguenza di esperienze maturate in contesti profondamente diversi per la geografia e la gestione del traffico e dei trasporti nei singoli paesi, nonché per le regole normative vigenti in ogni singolo contesto. La convergenza di vedute, intesa sia in senso gestionale che tecnico, è quindi un cammino ricco di difficoltà e di scontri a volte molto aspri e quasi mai soddisfa tutte le parti in gioco. 3.4 LA SITUAZIONE DELL’EFC IN EUROPA Per ragioni storiche, legate soprattutto alle diverse politiche gestionali dei vari paesi europei, il pedaggio stradale ed autostradale non è inteso ovunque con lo stesso significato politico/fiscale. Infatti, se da un lato esistono paesi come l’Italia dalla lunga tradizione di gestione di autostrade a pedaggio (oltre 40 anni) ed in cui il pedaggio rappresenta effettivamente il costo dell’usura del bene proporzionalmente al consumo (legato ad una specifica classificazione dei veicoli), esistono altresì paesi (come la 9 autostrade // per l’Italia Aggiornato al 30/11/2004 Svizzera) in cui il pedaggio è inteso come tassa che il cittadino paga o su base annua o addirittura la prima volta, nel corso dell'anno, che egli percorre le strade o autostrade facenti parte della rete a pagamento. Evidentemente questo criterio di pagamento è applicabile in regioni in cui la superficie coperta dalle strade a pagamento è relativamente circoscritta. Detto criterio sarebbe difficilmente applicabile in paesi come l’Italia (la cui rete autostradale è longitudinalmente molto estesa) e per la quale difficilmente un criterio statistico di pagamento rispetterebbe poi l’effettiva usura del bene. Oltre a ciò, esistono diversi pareri riguardo alla classificazione da adottare per i veicoli, in quanto paesi che tradizionalmente sono legati al pedaggio hanno, per esperienza diretta, preso a classificare i veicoli dinamicamente, mentre un'altra corrente di pensiero vorrebbe classificare i veicoli con una classe pre-assegnata a bordo. La nostra cultura di gestione autostradale propende per il primo criterio. L’Europa autostradale si divide in due grandi fette di Operatori autostradali: • i Paesi aderenti ad ASECAP (ASsociation Europeenne des Concessionaires d'Autoroutes et d'ouvrages a Peage) l’organizzazione europea che riunisce gli operatori autostradali di Portogallo, Spagna, Francia, Italia, Belgio, Ungheria, Austria, Grecia, Norvegia, Slovenia e Croazia che hanno una lunga tradizione gestionale e tecnica di autostrade e sistemi di pagamento del pedaggio; • i paesi anglo-sassoni (UK, Germania, Svezia, Olanda,..) che hanno poca esperienza nel campo della gestione autostradale a pedaggio. L’ASECAP è molto attiva fin dalla fine degli anni ‘90 soprattutto sui fronti relativi alle Direttive Europee (Telepedaggio, E-safety, Tariffazione). Ha redatto varie posizioni frutto dell’espressione dei paesi latini sui concetti di Concessione, toll piuttosto che tax e supporto del DSRC Microonde a 5.8 GHz come sistema utilizzato ed ancora valido per l’EFC. In particolare è stato creato il tavolo Road Platform al quale partecipano tutti i membri ASECAP, la Commissione Europea, lo Stockholm Group (formato dai paesi anglosassoni) ed anche i nuovi ingressi in UE. Questo tavolo si riunisce regolarmente a Bruxelles trattando delle varie tematiche di interesse (EFC, aspetti tecnici, aspetti gestionali, enforcement, satellite,…) ITALIA: ha oltre 40 anni di esperienza nella gestione di autostrade a pedaggio. 24 Operatori autostradali che fanno capo ad AISCAT; 2 reti maggiori di operatori interconnessi che risultano trasparenti per l’utente. Lo scambio dati avviene a livelli amministrativi e statistici. Ha un sistema di esazione elettronica, il TELEPASS (la cui proprietà intellettuale è della società Autostrade), in operatività dal 1990, le cui specifiche tecniche rientrano nella norma UNI-10607 del Dicembre 1996 ed è inserito come sistema DSRC nel Regolamento Tecnico del Ministero LL PP approvato nel Maggio 1999. Dall’Aprile 1998 tutte le stazioni delle 2 reti italiane (450) sono dotate di impianti TELEPASS di Entrata ed Uscita, le piste equipaggiate con tecnologia TELEPASS sono oltre 3.000, gli apparati distribuiti sono oltre 4.000.000, il trend di distribuzione mensile è di circa 60.000, le transazioni Telepass sono circa 2 milioni al giorno, il picco percentuale dei transiti Telepass sul totale traffico ha superato in alcune realtà il 45%. 10 autostrade // per l’Italia Aggiornato al 30/11/2004 PORTOGALLO: ha autostrade a pedaggio, 2 operatori autostradali (Brisa e Lusoponte), ha un sistema di EFC (Via-Verde) funzionante con circa 1.500.000 utenti costruito dalla Q-Free (Norvegia) solo in parte compatibile con il pre-standard europeo (è in corso l’upgrade da low-data rate a high data rate); attualmente, schierata a fianco della Norvegia. Si sta gradualmente adeguando il vecchio sistema con low-data rate ad un medium-high data rate che possa consentire l’interoperabilità con la vicina Spagna. SPAGNA: ha molte autostrade a pedaggio svariati operatori autostradali (16) che fanno capo ad ASETA (organizzazione nazionale); ha alcuni piccoli sistemi locali di EFC che si sono trasformati col tempo nella soluzione VIA-T (sostenuta anche tramite il progetto PISTA). Politicamente si è schierata prima contro e poi a favore dello standard DSRC CEN (seguendo i vicini francesi), anche se una corrente politica (che fa capo alla Commissaria Trasporti in Eu Loyola de Palacio) spinge per l’adozione a lungo termine di un sistema satellitare basato su GALILEO. E’ molto presente e competente a livello di gestione autostradale. Il governo Spagnolo (dopo l’emissione del bando di gara per la costruzione di un sistema di EFC basato sul pre-standard CEN DSRC) ha parzialmente intrapreso una strada politica per lo sviluppo interoperabile dell'EFC, pare basata su un terminale multitecnologia e multi-standard. FRANCIA: ha autostrade a pedaggio e alcuni operatori autostradali (11) che fanno capo alla ASFA, ma è mancante di una politica di interconnessione e di una visione unitaria sia come gestione che come espansione della tecnica. Ha alcuni sistemi di EFC operanti e nel progetto LiberT-è (entrato in operatività dal Giugno 2000 con attualmente circa 800.000 apparati circolanti) ripone le sue aspettative di interoperabilità. LiberT-è ha tecnicamente il profilo 0 dello standard CEN, ma tratta solo veicoli pesanti, facendo uso di classificazione a bordo. E’ prevista l’estensione a tutti i veicoli nel 2005. Al di là dell’EFC non c'è molta coesione tra i vari operatori autostradali. Nel 2005 è prevista la costituzione di una società a livello nazionale che gestisca il Telepedaggio. E' da sempre nostro antagonista in progetti europei o comunque in ogni contesto in cui si tratti di scegliere tra la nostra tecnologia e la loro. La sua capacità sta nelle lobby e nel piazzare gli uomini al posto giusto in comunità Europea. Ha svariate industrie alle spalle (THALES, CGA, CS-Route, Cofiroute). U.K.: ha iniziato il tolling con il sistema per il controllo accessi nel centro di Londra, recentemente sviluppato a standard CEN profilo francese (circa 200.000 apparati); non ha operatori autostradali; la politica è quella di imporre un sistema di EFC che possibilmente non sia limitato al tolling, ma abbia la possibilità di essere esteso ad altre applicazioni e multilane. Per adesso il Governo ha rimandato qualunque decisione. Vorrebbero una targa elettronica a bordo del veicolo per risolvere, tra le altre cose, i problemi legati al sistema di classificazione. Non sono esperti di gestione autostradale e sono spesso rappresentati da consulenti e mai da operatori del settore. Sono generalmente filo-francesi, ma in generale supportano scelte che non penalizzino troppo alcuno a livello europeo. Il Governo ha presentato un bando di gara per la costituzione di un sistema presumibilmente basato su GPS-GPRS/DSRC ed è stata appena terminata la fase di pre-qualifica dei partecipanti. GERMANIA: La politica del paese è stata quella di emettere un bando di gara per un sistema di pedaggio basato sul satellitare (Daimler-Chrysler); dopo essere stato 11 autostrade // per l’Italia Aggiornato al 30/11/2004 nettamente schierato a favore dello standard CEN (tedesco è il chairman del WG9 del TC278 in cui si è combattuta la battaglia dello standard ed è il padre dello standard CEN, supportato da Combitech e dalla Siemens), attualmente sembra in fase di attesa. Generalmente presiede tutti i tavoli con tecnici validi, ma con scarsa esperienza gestionale. Ha alle spalle grosse industrie (BOSCH, MANNESMANN, Siemens, DeTecom). recentemente dichiarato che l’interoperabilità a livello europeo è un argomento non prioritario per la Germania stessa. 2003: nel mese di settembre è stato annunciato dalla stampa tedesca il fallimento del sistema satellitare. Ancora non si conoscono le strategie nel breve termine, ma da indiscrezioni sembra che il consorzio Toll-Collect (45% DT, 45% Daimler-Chrisler, 10% Cofiroute) debba risarcire danni ingenti. Si pensa di tornare momentaneamente alla vignette (non prima di aver di nuovo legiferato) ed attendere l’entrata in orbita di Galileo per riprendere il progetto. Pare che i problemi siano stati legati ad incompatibilità tecnica tra gli apparati (fatti costruire da Siemens e Grundig). AUSTRIA: ha alcune autostrade a pedaggio ed operatori che fanno capo ad ASFINAG che a sua volta fa capo al Ministero LL PP; Europpass-autostrade ha vinto la gara per la gestione del sistema di pedaggio elettronico per i mezzi pesanti effettuato con un sistema mutilane. Tale sistema sarà fornito come primo fornitore da Kapsch e sarà un DSRC basato sul pre-standard CEN profilo francese con modello transazionale CARDME. Si è iniziata una attività di investigazione sulla possibilità di realizzare l’interoperabilità italoaustriaca tra Asfinag ed Autostrade per l’Italia basata sull’utilizzo del Telepass Dual-Mode. SVIZZERA: ha scarsa esperienza dal punto di vista gestionale e tecnico. Non ha operatori autostradali e gestisce il pedaggio con la Vignette. E' comunque legata alla Germania. Ha realizzato (con l’industria FELA) un nuovo sistema di pedaggio che fa uso del sistema satellitare di puntamento, collegato all’odometro, molto costoso per l’utente e attualmente senza sistemi di pagamento alternativi per gli utenti sprovvisti. E’ molto presente nei tavoli europei. Dal punto di vista industriale ha due Società legate alla Francia ed è schierata al suo fianco per quanto riguarda il DSRC. La Dogana Svizzera sta intraprendendo un accordo di interoperabilità con Autostrade per l’Italia che prevede l’utilizzo del chip Telepass a bordo dell’apparato Svizzero. Le trattative sono in corso. BELGIO, OLANDA: hanno un buon sistema di autostrade non a pedaggio; non hanno operatori. Hanno buoni tecnici inseriti in postazioni di rilievo a livello europeo. Seguono tendenzialmente lo standard europeo e si schierano spesso dalla parte della Germania. Industria alle spalle (PHILIPS). E’ recentemente fallito il tentativo di mettere a pedaggio il Rijkengrinden, anello autostradale di circonvallazione di Amsterdam; l’Olanda pare schierarsi contro lo standard. DANIMARCA: ha un unico operatore sul ponte dell’Oresund con un sistema di EFC (125.000 apparati). Ha ottimi tecnici ed ottimi istituti di ricerca per sistemi avanzati di enforcement, sicurezza e classificazione dei veicoli; si è spesso schierato con l’Italia. NORVEGIA: ha qualche autostrada a pedaggio, qualche operatore. Ha un sistema di EFC costruito dalla Q-Free (standard CEN profilo 1) con circa 800.000 utenti. Ha ottimi tecnici e partecipa attivamente a tutti i consessi. Supporta un programma a lungo termine che 12 autostrade // per l’Italia Aggiornato al 30/11/2004 riunisca tutte le tecnologie e gli standard esistenti (DSRC e GALILEO) in un unico apparato. SVEZIA: non ha autostrade a pedaggio né sistemi di EFC; ha momentaneamente rimandato il problema. Combitech (industria svedese) è stata comprata dai francesi. UNGHERIA: ha alcune autostrade a pedaggio e 2 operatori. AKA gestisce circa 100 Km di autostrade. La situazione politica è tale per cui si sta pensando di nazionalizzare la gestione autostradale, in pratica in controtendenza a quanto si sta facendo nel resto d’Europa. Non esistono sistemi di EFC ed il solo pagamento automatico viene effettuato tramite carte corporate o smart card. GRECIA: ha alcune autostrade a pedaggio ed 1 solo operatore, ma non ha sistemi di EFC. L’ente nazionale responsaile è il TEO, legato al Ministero dei Lavori pubblici greco. Come gestione autostradale ha cultura scarsa. Non ha grandi tecnici e segue solo le attività che le fanno comodo in modo abbastanza parassita. Non e' dalla parte italiana ed è in fase organizzativa. Sta sviluppando dei sistemi multipli di pagamento elettronico e di accesso urbano (con la Thomson e la Combitech) per cui è schierata a favore dello standard perchè vi sono greci che stanno guadagnando da Thomson e Combitech. E’ recentemente partita la realizzazione del tratto autostradale a pedaggio Egnatia-Odos, in cui in un secondo tempo verranno installate anche piste EFC. SLOVENIA: ha un sistema (ABC DSRC a 2.45 GHz) con circa 125.000 apparati distribuiti. E’ in piena espansione e potrebbe costituire un ottimo terreno vista la sua vicinanza con Austria ed Italia. Si sono iniziati contatti per la realizzazione di un accordo che prevede interoperabilità tra Slovenia ed Italia, basata sull’utilizzo del Telepass Dual mode. TABELLE DI RIEPILOGO PER NAZIONE PAESE Operatori ASECAP Sistemi EFC Kapsch Autostrade Infrastrutture a Pedaggio AUSTRIA 2 ASFINAG (GO), Si BELGIO DANIMARCA FRANCIA 1 1 11 N.V. Tunnel ØRESUNDSBRO ASFA GERMANIA 1 NO ITALIA 24 AISCAT NORVEGIA OLANDA PORTOGALLO SPAGNA 1 NORWEGFINANS Combitech Thales, CGA,Combitech (Liber-T) Siemens, Grundig Si (Toll Collect) Autostrade Si (TELEPASS) Q-Free Si 2 28 BRISA ASETA Q-Free Televent (Via-T) Ponte Ponte Si Si Si 13 autostrade // per l’Italia SVEZIA SVIZZERA U.K. UNGHERIA CROAZIA GRECIA SERBIA SLOVENIA UCRAINA 1 1 1 1 1 1 Aggiornato al 30/11/2004 NO NO NO AKA RT BINA-ISTRA TEO SRA DARS CTT Combitech Fela Ponte Si Si Si Le seguenti figure sono tratte dal report Road User Charging Systems Market redatto nel 2003 da Frost and Sullivan. 14 autostrade // per l’Italia Aggiornato al 30/11/2004 15 autostrade // per l’Italia Aggiornato al 30/11/2004 16 autostrade // per l’Italia Aggiornato al 30/11/2004 17 autostrade // per l’Italia Aggiornato al 30/11/2004 3.4.1 La situazione del DSRC in Europa Nel corso degli ultimi anni si è affacciato sul mondo dei trasporti un certo numero di tecnologie telematiche che hanno portato alla introduzione di innovazioni tali da modificare anche radicalmente il modo con cui operatori ed amministratori del settore gestiscono i flussi di traffico. Lo specifico campo dell’esazione del pedaggio autostradale è stato uno di quelli in cui si è concentrato l’interesse delle industrie e del mondo della ricerca; infatti numerose applicazioni di tali tecnologie sono state realizzate ed analizzate a partire dai primi anni ‘90 lungo la rete autostradale a pedaggio europea. Le prime applicazioni si sono sviluppate Italia, con il sistema TELEPASS, ed in Norvegia, con il sistema Q-FREE; a seguito di ciò, ed anche sotto la spinta della Commissione Europea che ha finanziato in maniera cospicua studi in questo campo (programmi DRIVE), sono quindi nate diverse sperimentazioni in Francia, Svezia, Germania, Spagna, Grecia ed altri paesi mirate a valutare la fattibilità tecnica di tali sistemi. Anche paesi in cui non esiste la cultura del pedaggio associato all’utilizzo di una infrastruttura stradale si sono quindi interessati alle nuove tecnologie, nella speranza di 18 autostrade // per l’Italia Aggiornato al 30/11/2004 poter a loro volta introdurre un sistema di finanziamento per la manutenzione delle loro reti autostradali. La Germania, l’Inghilterra e l’Olanda in particolare hanno messo in piedi attività per la sperimentazione delle tecnologie attualmente disponibili sul mercato, con particolare riferimento a scenari non canalizzati (multilane), senza però un conforto derivante dall’interesse politico alla implementazione di tali sistemi in tempi brevi. L’Unione Europea, individuando i benefici derivanti dall’applicazione di tali tecnologie, ha quindi affidato diverse attività per la standardizzazione dei vari sistemi, sia dal punto di vista tecnologico che operativo, al fine di consentire una uniformità a livello europeo. I vari enti di normazione (CEN, ETSI, CENELEC) sono stati incaricati di definire lo standard per i sistemi DSRC a 5.8 GHz, frequenza allocata per questo tipo di sistemi da CEPT, mentre altri consessi sono stati formati con l’obiettivo di analizzare gli aspetti legali e contrattuali per l’ottenimento della interoperabilità fra operatori europei. Tali attività sono state condotte tenendo in minimo conto le esperienze già realizzate da alcuni paesi come l'Italia o sistemi già installati e da tempo operativi (come il TELEPASS). Piuttosto, riferendosi principalmente agli aspetti legati alla comunicazione radio a corto raggio, sono prevalsi i vincoli normativi esistenti e soprattutto la volontà industriale di sviluppo di standard in grado di operare in un ambiente multiservizio e in scenari non canalizzati. Questo ha portato alla nascita di standard incompatibili con i sistemi già implementati in larga scala a livello nazionale, e quindi alla necessità di attivare opportune strategie per realizzare la convergenza tra i sistemi per la interoperabilità a livello europeo. La necessità di una convergenza tra i sistemi esistenti ed i sistemi futuri, aderenti questi ultimi agli standard europei emergenti in materia, è stata tra l’altro richiesta da una Risoluzione del Consiglio d’Europa in merito ai sistemi elettronici di pedaggio e, più in generale, ai sistemi telematici per la gestione del traffico, adottata nel Marzo 1997, che ha riconosciuto “…la necessità di adottare una strategia per la convergenza, entro un lasso di tempo ragionevole, dei sistemi di telepedaggio al fine di raggiungere una interoperabilità a livello europeo ed ha invitato gli Stati Membri e la Commissione Europea ad operare in modo da favorire tale convergenza, attraverso una progressiva migrazione dei sistemi esistenti e di quelli di prossima implementazione, sviluppati secondo gli standard attualmente vigenti, verso uno standard europeo di seconda generazione che garantisca gli operatori e gli utenti in termini di funzionalità e prestazioni.” L’adozione della suddetta Risoluzione del Consiglio d’Europa ha fatto nascere una serie di iniziative parallele mirate allo definizione ed alla implementazione della strategia di convergenza tra i sistemi di telepedaggio, e quindi a mettere le basi per la nascita di uno standard a livello europeo che soddisfi tutte le parti in gioco. La Commissione Europea, per conto suo, è stata chiamata direttamente in causa dalla stessa risoluzione, il che ha provocato una immediata accelerazione delle attività di progetti come MOVE-it e del tavolo CARDME, interessati, ciascuno per la sua parte, al tema in oggetto. I due ambiti citati, interessati finora a valutare per lo più le difficoltà esistenti e gli ostacoli alla interoperabilità, sono stati quindi incaricati dalla Commissione di sviluppare e sostenere la strategia di convergenza tra i sistemi. In particolare il progetto denominato CARDME-Support ha rivestito strategica importanza visto il contesto tecnico/politico attraverso cui la Commissione Europea intende risolvere il problema dell’interoperabilità dei sistemi di telepedaggio. Non è casuale che per affrontare il problema si sia scelta una strada “politica”. 19 autostrade // per l’Italia Aggiornato al 30/11/2004 Il progetto CARDME-Support ha avuto obiettivi che si sono sovrapposti a quelli dell’analogo gruppo di lavoro ASECAP tramite il progetto CESARE, ma in più ha ispezionato la strada alternativa del GPS-GSM come nuovo strumento da affiancare al DSRC. Ciò nonostante le due attività non devono essere viste come sovrapponenti, ma come attività che si supportano a vicenda; in particolare CESARE sostiene il punto di vista degli operatori nel tentativo di influenzare la strategia ufficiale a livello europeo, cercando di imporre i risultati dell’esperienza gestionale ASECAP come punto di vista comune europeo. Dal punto di vista degli enti di normazione, dopo un ristagno di diversi anni, si è giunti ad un compromesso che consente sia al profilo filo-norvegese che a quello filo-francese di coesistere nei documenti relativi al Layer 1 (12253) e dei profili di comunicazione (13372). Parallelamente in ambito ETSI, dopo un improvviso arresto delle attività, si sta rivedendo lo standard EN 300 674. Il TC278 WG9 ha sviluppato lo standard DSRC per l’EFC che è stato votato nel 1997 dopo aspre battaglie combattute in sede CEN. Tramite il progetto con finanziamento europeo VASCO (che utilizzava un portale multilane sull'autostrada vicino a Colonia) è stata dimostrata la funzionalità del sistema con la simulazione, ma non è stata effettuate alcuna esperienza diretta in field trial. Attualmente quindi, da Settembre 1997, è stato approvato un pre-standard per il DSRC (layer 1,2,7 per il quale il progetto CESARE ha dimostrato la non coesistenza con il sistema Telepass se posizionati sulla stessa pista o su piste affiancate. Ciò è dovuto alla particolare conformazione di potenza del sistema Telepass che inibisce completamente altre comunicazioni vicine durante il colloquio con il proprio TBA. I probabili motivi per cui vi è sempre stato ostracismo nei confronti italiani sono vari: • iniziale (primi anni 90) chiusura da parte italiana verso qualsivoglia paese europeo e/o mondiale che volesse avere informazioni sul Telepass; • politica italiana di attesa e contemporaneo sviluppo e diffusione interna; conseguente scetticismo da parte degli altri paesi europei sul corretto funzionamento del sistema Telepass e sulla sua utilizzazione per applicazioni diverse dall'EFC; • il TELEPASS è un prodotto depositato ed industrializzato con costi e tempi di ricerca e sviluppo già ammortizzati; • la generale reputazione dell’immagine italiana; • l’apparente non flessibilità del sistema (monolane, erroneamente ritenuto dedicato solo alla EFC, dato che le multiapplicazioni del Telepass erano ai più ignote). Comunque, se il sistema Telepass è stato dai più considerato obsoleto, il sistema a standard CEN non presenta innovazioni tecnologicamente rivoluzionarie, per cui la sensazione che si ha adesso è che questo sia un periodo di stasi nell’attesa di immettere sul mercato un nuovo sistema di pedaggio dinamico misto GPS-DSRC che consenta un cambiamento nella filosofia del tolling. A conferma di questo è la posizione attuale di molti paesi europei riguardo all’interoperabilità gestionale e tecnica: Spagna, Germania, Danimarca, Norvegia hanno più volte pubblicamente dichiarato di non essere interessati all’interoperabilità per motivi vari: posizione geografica decentrata, nascita di svariati sistemi di EFC difficilmente compatibili, mercato europeo non particolarmente attraente. D’altro canto si cerca di privilegiare i sistemi locali che invece presentano fette appetibili di clientela (Telepass). 20 autostrade // per l’Italia Aggiornato al 30/11/2004 Nel caso in cui si dovesse giungere ad un compromesso (nel senso che risulti possibile arrivare alla definizione di un sistema di telepedaggio comune per lo meno a livello ASECAP), sarebbe auspicabile poi che gli enti di normalizzazione ratificassero un siffatto sistema attraverso una rivisitazione dell’attuale pre-standard. Un importante impatto sulla strategia di migrazione dei sistemi verso il sistema di telepedaggio comune, ed in particolare sulla coesistenza dei sistemi esistenti con il nuovo sistema nel corso del periodo di migrazione, deriva dall’attività di enti quali CEPT e ETSI, che si interessano della allocazione delle bande di frequenza e della redazione degli standard di omologazione degli apparati radioelettrici. La disponibilità o meno di bande di frequenza di dimensioni maggiori di quelle attualmente allocate può infatti influenzare notevolmente il tipo di strategia perseguibile; basti pensare per esempio alle possibilità che si aprono qualora sia possibile separare le bande di frequenza rispettivamente allocate ai sistemi esistenti a livello nazionale ed al sistema europeo. La DGXIII aveva tentato, nel Marzo 1998 a Bruxelles, di convincere tutti i Paesi europei a supportare lo standard CEN in sede ISO (in maniera anche abbastanza subdola), ma questo non è avvenuto perché alcuni paesi (soprattutto l'Italia) si sono opposti ad una "posizione europea coesa" che di fatto non esiste, anche per l’effettiva attuale mancanza di mercato. In tale riunione, COMBITECH ha apertamente dichiarato che l'industria non si interessa allo standard ma segue il mercato. I sistemi presentati ufficialmente in ambito ISO sono quindi: sistema sistema sistema sistema USA a 915 MHz (tra breve 5.9 GHz) Giapponese a 5.8 Ghz CEN a 5.8 GHz standard italiano a 5.8 GHz Si è inoltre proposto di accettare qualunque sistema purchè su base regionale (dove la definizione di regione è molto variabile). 3.4.2 La Deviazione di Tipo-A in sede CEN Un paese europeo può richiedere, ai competenti Enti Europei di normazione, una deviazione di tipo-A che consenta in tal modo alla Nazione richiedente di poter applicare le proprie normative nazionali invece di recepire quelle contenute in norme europee che vengano imposte tramite Direttive. E’ il caso dell’Italia che, data la situazione del Telepass, chiede al CEN di tenere conto della norma UNI-10607 che regolamenta il DSRC per applicazioni legate al pedaggio ed agli accessi urbani. Gli aspetti di una richiesta di Deviazione-A sono di seguito brevemente descritti come estratti dal documento preparato nell’Ottobre 99 e consegnato al CEN: • Perché una A-deviation dal prEN-12253 RTTT (DSRC Physical layer using microwave at 5.8GHz (date of ratification 1997-09-97) Descrizione della legge Bassanini-ter e del conseguente contesto legale che si è creato in Italia riguardo al controllo degli accessi ed al Road Pricing basati su DSRC e tecnicamente descritti nella norma italiana UNI-10607 “Road traffic and transport telematics. Automatic 21 autostrade // per l’Italia Aggiornato al 30/11/2004 dynamic debiting systems and automatic access control systems using dedicated shortrange communication at 5.8 GHz” emessa in Italia nel Dicembre 1996. • Riferimenti (motivi ammissibili per richiedere una A-deviation) - Soluzione tecnica alternativa - Larga diffusione nazionale - Cornice legale • Come si esplicita - Con critiche all’operato del CEN che non ha tenuto in considerazione il sistema italiano. - Dimostrazione tecnica dell’impossibilità di coesistenza tra Telepass ed il sistema a standard CEN. - Costi ingenti degli investimenti e costi per una eventuale migrazione • Appunti a corredo Fin dai primi anni 80, allo scopo di favorire il flusso veicolare, si avvertì la necessità di attuare una interconnessione fisica e di conseguenza gestionale fra tutte le tratte autostradali in concessione a diversi Operatori, eliminando quelle infrastrutture che separavano i territori di competenza solo ai fini procedurali della riscossione delle tariffe. Unico esempio al mondo per complessità e vastità, si e’ così realizzata in Italia una rete autostradale interconnessa, gestita da 24 Società che, stipulando una opportuna convenzione, hanno stabilito i criteri e le modalità di gestione delle operazioni relative ai riparti dei proventi tariffari, scambio dei dati informativi, risoluzione di problematiche legali, definizione delle procedure comuni di esazione. L’interconnessione autostradale ha così introdotto un concetto molto più ampio a livello operativo permettendo la realizzazione di una interoperabilità gestionale, nell’ottica di facilitare sempre più il viaggio degli utenti. Il concetto di interoperabilita’ nella gestione di un servizio di trasporti implica un reticolo funzionale in cui gli attori devono necessariamente concertare le proprie azioni in maniera da ottimizzare l’erogazione del servizio stesso. E’ evidente che, affinché questo modello presenti caratteri preferenziali, debbono essere soddisfatti criteri di economicità e di efficienza che permettano di definire in maniera soddisfacente due aspetti: - l’ interoperabilita’ della gestione dei servizi; - l’ integrazione modale delle reti e delle infrastrutture. In questo contesto la fusione operativa tra Istituzioni Pubbliche, enti, imprese, operatori, gestori di rete e di infrastrutture e’ condizione imprescindibile per la piena realizzazione dell’interoperabilità. 3.5 I DIRETTORATI EUROPEI La Commissione Europea e’ suddivisa in Direzioni Generali (per brevita’ denominate DG) ognuna delle quali si occupa di finanziare attività di ricerca relative al proprio campo di interesse. Le tre principali DG che coinvolgono attività per cui Autostrade e’ chiamata a collaborare sono: 22 autostrade // per l’Italia Aggiornato al 30/11/2004 (DG III)-ENTERPRISE: Direttore Generale J.P. MINGASSON (F) Fra le varie attività risiede quella di finanziamento per le attività dei comitati di standardizzazione quali CEN, CENELEC..., nell’ambito della Direzione G il cui responsabile è VARDAKAS (GR). http://europa.eu.int/comm/dgs/enterprise/index_it.htm (DG VII)-TREN: Direttore Generale F. LAMOUREUX (F) I rami che interessano sono quelli relativi alla Direzione B (Trans European Energy and Transport Networks) il cui responsabile è GONZALES FINAT ed alla Direzione E (Inland Transport) il cui responsabile è HILBRECHT (D) ed al cui interno opera ONIDI (per quanto riguarda la navigazione satellitare), che è il capo di P. HAMET. http://europa.eu.int/comm/dgs/energy_transport/index_it.html (DG XIII)-INFO SOCIETY: Direttore Generale F. COLASANTI (I) [Tel.: +32.2.2994374] http://europa.eu.int/comm/dgs/information_society/directory/index_en.htm La branca che interessa da vicino è la Direzione A (Info Society Strategy and e-Europe) il cui responsabile è P de SAMPAIO NUNES. La DGXIII ha il proprio organo di diffusione delle informazioni nominato CORDIS (Community R&D Information Service) che fornisce informazioni su tutte le attività di ricerca e sviluppo supportate dalla comunità Europea incluso programmi, Progetti, risultati, pubblicazioni e partners coinvolti (http://www.cordis.lu/en/home.html). 3.6 RISOLUZIONI DEL PARLAMENTO EUROPEO Le risoluzioni del Parlamento Europeo determinano le azioni successive che sono intraprese sia dai Direttorati nell'ambito dei Programmi Quadro, sia dagli Enti di normazione, dato che debbono lavorare nel rispetto delle suddette direttive. Di seguito sono elencate le ultime risoluzioni in ordine di tempo e la proposta nuova Direttiva sull EFC in fase di approvazione. 3.6.1 Bruxelles 11 Marzo 1997 Meeting del Ministero dei Trasporti e dei Lavori Pubblici Europeo EFC/RTT Risoluzione del Consiglio ... a) Il Consiglio dell'Unione Europea ....avendo valutato ... 13. laddove i sistemi di EFC sono stato sviluppati con successo ed introdotti in alcuni stati membri; 14. laddove gli Stati Membri introducendo nuovi sistemi di EFC dovessero cercare di raggiungere un adeguato livello di interoperabilità tra quei sistemi 23 autostrade // per l’Italia Aggiornato al 30/11/2004 15. laddove ci sia necessità di una strategia per la convergenza, entro un tempo ragionevole, dei sistemi di EFC per raggiungere l'interoperabilità a livello europeo, tenendo in debito conto i sistemi esistenti ed il Know-how , così come il lavoro svolto dagli enti europei di standardizzazione ... 2. Richiama gli Stati Membri e la Commissione ad: • avere il dovuto riguardo alla necessità di raggiungere l'interoperabilità nello sviluppo e nell'implementazione dei sistemi di EFC; • sviluppare una strategia per la convergenza dei sistemi di EFC in modo da raggiungere un appropriato livello di interoperabilità a livello europeo, tenendo in considerazione sistemi già esistenti ed il lavoro effettuato presso gli enti di standardizzazione. 3) Richiede agli Enti di standardizzazione di contribuire allo sviluppo di questa strategia, con la definizione di standard tecnici e specifiche per i sistemi interoperabili di EFC a livello europeo che permettano operazioni multilane e l'introduzione di servizi telematici addizionali usando la stessa tecnologia. L'obiettivo rimanendo quello di adottare questo standard al massimo in tre anni. ... Bruxelles 5 Maggio 1997: Comunicazione dalla Commissione al Consiglio ed al Parlamento Europeo su una strategia comunitaria ed una cornice di sviluppo della telematica per il trasporto su strada in Europa e proposte di azioni iniziali. SOMMARIO ... • Electronic Fee Collection: l'azione chiave è di individuare ed implementare una strategia per la convergenza tra i sistemi esistenti ed i nuovi sistemi in modo da assicurare un appropriato livello di interoperabilità a largo raggio europeo. ... 3.2 EFC ... Alcuni paesi hanno già investito pesantemente in sistemi di EFC. Comunque le proposte dei pre-standard per il link DSRC sviluppate nel CEN rispondono a requisiti differenti. Quindi è necessaria una strategia per la convergenza di tutti i sistemi di EFC per raggiungere l'interoperabilità a livello europeo. ... B. Armonizzazione tecnica • Agli enti europei di normazione verrà richiesto di definire gli standard tecnici e le specifiche per l'interoperabilità dei sistemi di EFC a livello europeo, tenendo conto di operazioni multilane e dell'introduzione di servizi telematici addizionali che usino la stessa tecnologia, come prenotazione e pagamento di facility. Lo scopo sarà completare il lavoro entro il 2000 al più tardi. • La Commissione esaminerà con autorità competenti la reperibilità europea di ulteriore banda per il DSRC nella frequenza già allocata per l'RTT. C. Coordinamento dell'implementazione 24 autostrade // per l’Italia • • Aggiornato al 30/11/2004 La Commissione e gli stati membri svilupperanno una strategia per la convergenza dei sistemi di EFC in modo da raggiungere l'interoperabilità a livello europeo, tenendo in debito conto sistemi già esistenti ed il lavoro svolto dagli Enti europei di normazione. Allo Steering Committee di CARD-ME è richiesto di accelerare il lavoro sulla interoperabilità contrattuale e procedurale su argomenti come: - classificazione dei veicoli (usando i lavori in corso al CEN) - enforcement giusto ed affidabile - utenti sprovvisti - argomenti legali ed istituzionali come privacy, protezione dei dati,... Siamo in attesa di una imminente risoluzione del Parlamento Europeo; da parte italiana è stata presentata una proposta che riporto di seguito, ma per la quale ancora la Commissione non si è pronunciata. Nella proposta è stato esplicitamente chiesto di tenere conto anche degli investimenti che alcune nazioni, tra cui l'Italia, hanno effettuato nel campo della EFC. 3.6.2 Bruxelles 20 Aprile 1998 Proposta di risoluzione europea della Commissione per i trasporti ed il turismo. Strategia e quadro comunitari per lo sviluppo della telematica applicata ai trasporti stradali. Comunicazione. PROPOSTA DI RISOLUZIONE Il Parlamento Europeo... ... A. PROPOSTA DI RISOLUZIONE ... Il Parlamento Europeo ... A. considerando che le applicazioni telematiche rivestono un'importanza strategica per lo sviluppo di una politica dei trasporti sostenibile e sicura e quindi per il sostegno ad una crescita economica... ... G. considerando che nell'ottica delle nuove prospettive finanziarie, sarà bene strutturare i necessari collegamenti tra sviluppo della telematica stradale ed intermodale da un lato e politica ambientale e regionale dall'altro,... ... 9. incoraggia la Commissione a procedere nel campo dell' EFC secondo una strategia che punti alla interoperabilità mediante il minore costo di un adattamento strutturale per l'U.E. e, tenendo conto quindi dei sistemi già operanti e più diffusi è consapevole che in questo ambito la situazione si presenta diversa tra i vari Stati Membri e di non facile armonizzazione; 25 autostrade // per l’Italia Aggiornato al 30/11/2004 10. tenendo conto della posizione da difendere dell'industria europea, ritiene urgente uno sviluppo coerente della standardizzazione nelle applicazioni telematiche; si richiede in particolare: a) un aggiornamento del programma di lavoro del CEN/TC 278 sul trasporto stradale con riferimento alle aree tematiche indicate dalla Commissione nella comunicazione COM(97)0223, oltre che nel settore del trasporto delle merci,... b) una più forte rappresentanza degli interessi europei nei consessi di standardizzazione internazionale (ISO); c) un coinvolgimento più responsabile dell'industria europea nei processi di standardizzazione, secondo principi di trasparenza e coerenza leale;... B. MOTIVAZIONE ... Tra le più importanti osservazioni e richieste del Parlamento, la prima riguardava l'impatto della telematica sugli utenti, in termini di salute mentale e fisica, con la proposta di creare uno specifico gruppo di lavoro permanente.... ... Esso si basa su un rapporto presentato da un Gruppo ad Alto Livello sulla Telematica Stradale, creato su invito del Consiglio (Risoluzione 8493/95 del 28/9/95) e la cui riunione sostitutiva risale al dicembre 1995... 3.6.3 La Direttiva Europea sul Telepedaggio Nel Maggio 2002, la Commissione Europea ha iniziato a prendere contatto con i paesi interessati per emettere una Direttiva sul Telepedaggio. Alterne vicende hanno fatto temere la forzata adozione del futuro standard TC278 profilo francese da parte di tutti i paesi europei. Questo fatto avrebbe costretto l’Italia ad un doppio shift tecnologico. Si è giunti, anche per merito di azioni concertate a livello tecnico e politico col nostro governo e la Rappresentanza permanente a Bruxelles, ad una versione definitiva che non fa riferimento ad alcuno standard DSRC, ma eleva tutti i sistemi attualmente esistenti nel territorio dell’Unione allo stesso livello, concependo di fatto un terminale multi profilo (per il medio termine) ed un terminale multi-tecnologia e multi profilo per il lungo. Di seguito è citato un estratto della Direttiva che è stata presentata nell’Aprile 2003. …omissis Articolo 2 Soluzioni tecnologiche 1. Tutti I sistemi di telepedaggio messi in servizio a partire dal 1° gennaio 2005 e destinati all’uso dei veicoli pesanti di tutte le categorie e/o autocarri, si baseranno su l’utilizzo di una o più delle tre tecnologie seguenti per la regolamentazione delle transazioni di telepedaggio:: (a) localizzazione via satellite (b) telefonia mobile secondo le norme GSM–GPRS (riferimento GSM TS 03.60/23.060) (c) Micro-onde a 5.8 GHz. 26 autostrade // per l’Italia Aggiornato al 30/11/2004 2. Viene creato un “Servizio Europeo di Telepedaggio” regolato dall’Articolo 3 al 1 Gennaio 2005. A partire da questa data gli operatori dovranno mettere a disposizione degli utenti interessati un apparato di bordo fornito a titolo di tutti i sistemi di telepedaggio in servizio nell’Unione, e destinato ai veicoli di tutti i tipi (microonde) che sia interoperabile ed in grado di comunicare con tutti i sistemi in funzione sul territorio dell’Unione 3. Questi apparati potranno egualmente funzionare come tachigrafi elettronici dei veicoli per le esigenze di calcolo del rispetto degli obblighi. 4. A partire dal 1 Gennaio 2008 tutti i nuovi sistemi messi in servizio nel quadro del “Servizio Europeo di telepedaggio” visto all’articolo 3, si baseranno unicamente sulle tecnologie di localizzazione via satellite e di telefonia mobile viste all’articolo 2 paragrafo 1. 5. I Sistemi messi in servizio nel quadro del “Servizio Europeo di telepedaggio” prima del 1 Gennaio 2008 dovranno avere abbandonato la tecnologia a microonde 5.8 GHz entro il 1 Gennaio 2012. Una strategia di migrazione di questi sistemi dovrà essere presentata e messa in opera tra il 1 Gennaio 2008 ed il 1 Gennaio 2012. 6. Alfine di assicurare che ragioni tecniche non siano sufficienti per mantenere l’utilizzo delle micro-onde in parallelo con quella satellite/telefonia mobile la Commissione presenterà, prima del 31 Dicembre 2010, un rapporto preparato con l’assistenza del Comitato telepedaggio e, se il caso lo richiede, una proposta per prorogare l’utilizzo dei sistemi a micro-onde. 7. Gli Stati Membri prenderanno le misure necessarie per aumentare l’utilizzo dei sistemi di telepedaggio. Questo in modo che, al più tardi nel 2005, almeno il 50% delle porte di pagamento di qualunque stazione siano equipaggiate col pedaggio elettronico.. …omissis In parallelo, la Commissione Europea ha creato un Comitato Telepedaggio (del quale fanno parte esperti nominati dai vari Ministeri competenti nazionali) che si occuperà tra le altre cose di emendare la Direttiva (e tra esse in particolare saranno tolti tutti i riferimenti temporali di ingresso del sistema satellitare e migrazione dal DSRC al satellitare), ferme rimanendo (si presume) le indicazioni sui sistemi attualmente esistenti DSRC. Tale Comitato seguirà l’iter di approvazione della Direttiva nel corso della Presidenza Italiana e di quella Irlandese. • Dicembre 2003: è stata conclusa la revisione del documento di Direttiva da parte del Consiglio dell’UE. Il Documento che è stato presentato rivela aspetti molto vantaggio si per l’Italia poiché in pratica sono scomparsi tutti i riferimenti a sistemi DSRC legati allo standard europeo CEN. La direttiva nella forma attuale in pratica vede come apparato interoperabile quello in grado di colloquiare con tutti i sistemi esistenti (Telepass compreso), ha tolto tutti i riferimenti temporali che comparivano nella bozza ed ha trasformato l’obbligo di passaggio al satellite in una raccomandazione. …omissis Article 1 Objective and scope 1. This Directive prescribes the conditions necessary to allow the widespread introduction of electronic road toll systems in the Community and to ensure the interoperability between such systems. It applies to the electronic collection of all types of road fees, on all parts of the Community road network, urban and interurban, motorways, major and minor roads, and various structures such as tunnels, bridges and ferries. 2. This Directive does not apply: (a) to road toll systems for which no electronic means of toll collection exists; (b) to electronic road toll systems which do not need equipment being installed on board of 27 autostrade // per l’Italia Aggiornato al 30/11/2004 vehicles; (c) to small, strictly local road toll systems for which the costs of compliance with the requirements of the Directive would be disproportionate to the benefits. 3. To achieve the objective set in the first paragraph, a European electronic toll service shall be created. This service, which is complementary to the national electronic toll services of the Member States, shall ensure the interoperability, for users, of the electronic toll systems that have already been introduced at national or regional level by the Member States and of those to be introduced in the future in respect of this Directive throughout the territory of the Member States of the European Union. Article 2 Technological solutions 1. All new electronic toll systems brought into service on or after [1 January 2007 1] and intended for use by all vehicles shall, for carrying out electronic toll transactions, use one or more of the following technologies: (a) satellite positioning; (b) mobile communications using 03.60/23.060); (c) 5,8 GHz microwave technology. the GSM-GPRS standard (reference GSM TS 2. A European electronic toll service shall be brought into service pursuant to Article 3. Operators shall make available to interested users on-board equipment which is suitable for use with the electronic toll systems in service in the Member States and in all types of vehicle, in accordance with the timetable set out in Article 3(3). This equipment shall at least be interoperable and capable of communicating with all the systems operating in the territory of the Member States using one or more of the technologies listed in paragraph 1 above. The detailed arrangements in this respect shall be determined by the Committee referred to in Article 5. 3. It is recommended that new electronic toll systems brought into service use the satellite positioning and mobile communications technologies referred to in paragraph 1. In respect of the possible migration to systems using such technologies by systems using other technologies, the Commission, in liaison with the Committee referred to in Article 5, shall draw up a report by [31 December 2009] at the latest. This report shall include a study of use of each of the technologies referred to in paragraph 1, as well as a costbenefit analysis. If appropriate, the Commission shall accompany the report with a proposal to the European Parliament and the Council for a migration strategy. 4. Without prejudice to paragraph 1, on-board equipment may also be suitable for other technologies, on condition that this shall not lead to an additional burden for users or create discrimination between them. Where relevant, on-board equipment may also be linked to the vehicle's electronic tachograph. 5. Where Member States have toll systems, they shall take the necessary measures to increase the use of electronic toll systems. They shall endeavour that by [1 January 2007] at the latest, at least 50% of traffic flow in each toll station can use electronic toll systems. Lanes used for electronic toll collection may also be used for toll collection by other means, with due regard to safety. 6. Member States shall ensure that processing of personal data necessary for the operation of the European electronic toll service is carried out in accordance with the European rules protecting the freedoms and fundamental rights of individuals, including Directive 95/46/EC and Directive 2002/58/EC. 28 autostrade // per l’Italia • Aggiornato al 30/11/2004 Marzo 2004: La Direttiva Europea sul Telepedaggio è stata approvata dal Parlamento Europeo. 3.7 PROGRAMMI QUADRO, ENTI, PROGETTI E CONSESSI Nel Dicembre 1984 una risoluzione del Parlamento Europeo sulla sicurezza stradale invitò la Commissione a predisporre una ricerca adeguata. Come risultato, furono condotti studi (1985-1986) per sviluppi correnti e futuri nel campo dell'informatica per il trasporto su strada in modo da investigare il potenziale per l'applicazione alla strada ed alla sicurezza stradale. Questi studi, insieme con le iniziative di ricerca per il trasporto su strada partite nel contesto di EUREKA, confermarono le urgenti necessità di un programma strategico in questo campo, come rilevato dalla Commissione. Gli obiettivi del programma furono definiti come miglioramento della sicurezza stradale, efficienza nei trasporti e qualità dell'ambiente. Seguendo le favorevoli opinioni del Comitato Economico e Sociale, del Parlamento Europeo e del Consiglio dei Ministri, DRIVE fu formalmente adottato come programma di ricerca nel Giugno 1988, per un periodo di 3 anni. DRIVE 1: Il programma DRIVE 1 fu definito in uno Piano di studi disegnato dalla Comunità in collaborazione con gli Stati Membri, parti interessate nell'industria e rappresentanti delle organizzazioni degli utenti stradali. Il piano approvato dal Comitato di Gestione DRIVE (comprendente rappresentanti di ogni Stato Membro e presieduto dalla Commissione) il 29 Giugno 1988 dopo l'adozione finale del programma da parte del Consiglio dei Ministri. Il Piano formò le basi per una chiamata di proposte nel Luglio 1988 e più tardi per una seconda chiamata supplementare di proposte nell'Aprile 1989. DRIVE 2: dall'inizio del programma DRIVE si era presentata un'importante percezione: ciò che sembrava essere una visione futuristica all'inizio del programma maturò per diventare alla fine una opportunità reale. L'introduzione sul mercato dei sistemi di ATT (Advanced Transport Telematics) era attesa entro 5 anni. Oltretutto, era evidente, con l'arrivo del programma VICS in Giappone e del programma IVHS (Intelligent Vehicle Highway Systems) negli USA, che lo sviluppo di sistemi ATT era di significato mondiale in termini socio-economici ed ambientali. Questi fattori erano stati riconosciuti nel Terzo Programma Quadro di ricerca e sviluppo (1991-1994), che forniva la continuazione della R&D nel campo dei Servizi Telematici di Interesse Generale. Il Terzo Programma Quadro fu approvato dal Consiglio Europeo nell'Aprile 1990. Lo specifico programma nei Sistemi Telematici ad Interesse Generale fu approvato nel Giugno 1991. Richieste per lavori futuri nella Telematica per il Trasporto furono identificati con tutti i maggiori attori europei nel campo della Telematica per il Trasporto. DRIVE continua come DRIVE 2 all'interno del Programma Telematico e con esso i principali obiettivi di sicurezza, efficienza e miglioramento ambientale. ERTICO (European Road Transport Telematics Implementation Coordination Organization): Seguendo le raccomandazioni del SCC (Strategic Consultative Committee) di DRIVE nel suo meeting di Aprile 1991, i maggiori attori nel settore del trasporto decisero di creare una organizzazione senza profitto nella forma di una Società belga 29 autostrade // per l’Italia Aggiornato al 30/11/2004 cooperativa a Bruxelles denominata ERTICO. Le principali funzioni di ERTICO sono quelle di investigare e consigliare gli industriali e la Comunità Europea usando sia risorse proprie che esterne. Queste attività riguardano: - Analisi strategiche Analisi delle necessità di mercato per ATT; Sviluppo di Architetture di ATT risultanti in specifiche comuni appropriate Raccolta continua di richieste e di opzioni tecnologiche Promozione, coordinamento e realizzazione di sperimentazioni Promozione di specifiche comuni e consigli su appropriate legislazioni Iniziazione e partecipazione nei progetti di implementazione, assistenza nella formazione di consorzi e sviluppo di pacchetti di finanziamento. CARDME: (Concerted Action for Research of Demand Management in Europe http://concord.cscdc.be/sectors/tr/9992) è un tavolo di tecnici che si riunisce di solito presso la DGXIII (Karamitsos, Philippe Hamet, Brian Bourne, Beth Ann Bostok,..) nominato dai vari Ministeri dei Lavori Pubblici Europei che deve occuparsi di armonizzare le azioni che vengono intraprese dai vari progetti europei in maniera da cercare di distribuire uniformemente gli sforzi. Il consesso, in sé e per sé, non dice molto perché le persone che vi partecipano generalmente sanno poco o nulla di telematica applicata ai trasporti, però è rognoso perché diventa spesso il tavolo politico in cui una azione riscuote o meno consenso a seconda del rispetto apportato dai partecipanti verso gli altri partner europei. Per il biennio 1998-99 si è deciso di lavorare tramite workshop in parallelo col progetto CARDME-support. HIGH LEVEL GROUP SULLA TELEMATICA STRADALE: è un gruppo congiunto creato tra la DGVII e la DGXIII Europee e coordinato dai Ministeri dei Lavori Pubblici nazionali. Ha come obiettivo quello di individuare le priorità europee nel campo della telematica stradale specialmente sulle direttrici TEN e definire le strategie per ottenere un rapido sviluppo dei sistemi connessi, seguendo le linee guida indicate nelle direttive comunitarie di riferimento. Sotto il coordinamento della DGVII e DGXIII della CE, sono rappresentati tutti gli Stati Membri da alti dirigenti delle Amministrazioni Nazionali, supportati in molti casi da esperti di diversa provenienza (Università, centri di ricerca, etc,...). Fino ad Aprile 1997 il gruppo si è riunito cinque volte (una nel 1995, tre nel 1996, una nel 1997 in concomitanza di un Forum Industriale sulla telematica per il trasporto tenutosi il 22/1/97). E' stato emesso un documento nel Gennaio 1997, intitolati Road Transport Telematics - High level Group, che detta il piano d'azione per lo sviluppo della telematica applicata al trasporto in Europa verso un sistema di trasporto intelligente; nell'ambito di questo documento è riportata una strategia di sviluppo e l'individuazione delle priorità d'azione come derivanti dalle risoluzioni del Consiglio del Settembre 1995. Nel 2000 l’HIGH LEVEL GROUP è stato sostituito da un EXPERT GROUP sotto l’egida della DGVII. ECORTIS: è una iniziativa di coordinamento europeo per l'implementazione dei servizi di informazione sul traffico col sistema RDS-TMC sulla rete TERN. Si tratta in pratica della diffusione dei lavori che vengono svolti nell'ambito dello sviluppo del Piano Nazionale per la Telematica Stradale presso il Ministero LL. PP. In questa iniziativa sono presenti i soggetti già attivi nel progetto denominato FORCE. 30 autostrade // per l’Italia Aggiornato al 30/11/2004 VITA (Vehicle Information and Transaction Aid): è un documento di riferimento scritto da ASECAP, pubblicato a Parigi nel Marzo 1990, che presenta i punti di vista degli operatori autostradali italiani, francesi e spagnoli (AISCAT, ASFA, ASETA) sull'Automatic Debiting Systems per l'esazione del pedaggio. Il sistema costituisce una pietra miliare per le autostrade europee: per la prima volta nella storia, obiettivi e linee guida funzionali e tecniche sono state standardizzate in modo da sviluppare un sistema di addebito automatico, integrato e compatibile su scala europea. La partecipazione al programma europeo DRIVE-1 e successivamente al progetto TARDIS hanno poi delineato le dimensioni di importanza del documento VITA. Sviluppi da quando VITA è stato pubblicato inizialmente hanno generato un interesse vero nell'addebito automatico all'interno degli organismi della Comunità, specialmente alla luce delle prevalenti condizioni socio economiche in Europa. Questo ha portato l'ASECAP, la corporazione europea delle associazioni delle concessionarie a pedaggio, a giocare un ruolo chiave nel progetto CASH del programma DRIVE 2. 3.8 I PROGETTI EUROPEI CONNESSI ALL’EFC I progetti presentati e sviluppati nella Commissione Europea debbono ovviamente rispondere a requisiti che sono dettati da programmi a loro volta rispondenti ai dettami derivanti dalle risoluzioni del Parlamento Europeo e del Consiglio dei Ministri interessato (nel nostro caso Trasporti). Per quanto ci riguarda si tratta del V Programma quadro (DRIVE) europeo finalizzato allo studio ed alla ricerca applicata di sistemi telematici nel settore stradale (2000-2006). Ovviamente per avere respiro europeo debbono coinvolgere partner dei vari paesi europei, disegnando così mappe euro-regionali nel rispetto delle esigenze dei partecipanti. CASH (V2024-Coordination of Activities for the Standardization of Harmonization of automatic debiting systems - Maggio 1993-1994) : è stato un progetto del programma DRIVE 2 il cui scopo era quello di approvare le specifiche funzionali del pagamento automatico e di armonizzarle come suggerito dal programma DRIVE 1 del 1991. L'obiettivo di CASH era quello di promuovere, all'interno di DRIVE, cooperazione tra utenti di ADS col risultato di scrivere un documento di specifiche funzionali da essere usato come input al CEN per i processi di standardizzazione ed anche come base per sviluppi competitivi industriali. CASH considera solo servizi che coinvolgono sia il pagamento che l'uso del veicolo ed inizialmente ha limitato il suo raggio d'azione alla combinazione di infrastrutture (ponti, tunnel, viadotti, reti autostradali, aree) e principi di tariffazione (aperto e chiuso). CASH si è indirizzato principalmente ai servizi di addebito automatico quali passaggio ed entrata/uscita. Il Coordinamento era affidato a Dick van Wijk (NL). ADS (V2053-Automatic debiting system): il progetto aveva l'obiettivo di migliorare i flussi di traffico nelle reti autostradali attraverso i paesi europei con l'applicazione di sistemi di addebito automatico. Multilane, pagamenti non-stop e scambio multimodale di informazioni per prenotazioni avanzate erano gli argomenti di ricerca con due siti sperimentali in Italia vicino al Monte Bianco ed al porto di Brindisi. 31 autostrade // per l’Italia Aggiornato al 30/11/2004 CARDME-support-3 (TR4102 - http://www.cardme.org): progetto nato sotto l’egida di CARDME e presentato ed approvato alla fine del 1997 con lo specifico intento di creare la convergenza dei sistemi di EFC. Il progetto è terminato nel Dicembre 1999. Per i propositi del progetto, il cuore del lavoro è diviso nei seguenti tre task: • Specifica di sistemi europei di pagamento comuni • Impatto dei sistemi che usano navigazione satellitare e tecnologia telefonica mobile • Cammini di migrazione per la convergenza dei nuovi ed esistenti sistemi di EFC Coordina il progetto Mr Brian Bourne [UK], Segretario di CARDME. CARDME-4 (IST-1999-29053 http://www.cardme.org): proposta che rappresenta il lavoro del team CARDME team a supporto dell’interoperabilità d’oltre confine dei sistemi di Electronic Fee Collection. L’intenzione è quella di raggiungere un accordo tra gli stati membri su un set di caratteristiche dichiarate, cge possa formare la base per futuri standard. La continuazione del lavoro determinerà la possibilità di usare carte di credito tramite link di comunicazione e di tramite l’introduzione di un borsellino elettronico Europeo adatto per le applicazioni di EFC. VASCO (TR1062 VAlidation of Short COmmunication): progetto, ormai concluso, che doveva dimostrare la validazione del sistema di DSRC sviluppato in sede CEN/TC 278 proposto per la standardizzazione in Europa come tecnologia affidabile per supportare importanti applicazioni RTTT (come AFC, Controllo degli accessi, Informazioni sul viaggio e sul traffico, guida dinamica,...) tramite due test sites: uno in Germania (Autostrada A555 vicino a Colonia) e l'altro in Francia a S. Quentin con le specifiche del TIS. Gli utenti del DSRC e delle applicazioni RTTT sono organizzazioni come autorità della strada o cittadine, operatori autostradali, possessori di flotte commerciali ed utenti dell'auto. I bisogni e le richieste di questi utenti sono state prese in considerazione da cooperazioni con altri progetti del IV Programma Quadrop (MOVE-it) ed analisi di risultati di DRIVE II e risultati di altri project che contribuiscono alla standardizzazione dell'RTTT. Il risultato finale di VASCO è stata la validazione degli apparati DSRC di tutti i principale manufatturieri europei basati su due differenti mezzi (5.8 GHz e Infrarosso) in vari ambienti (multi-lane, multiapplicazione, attenuazione dovuta a parabrezza, condizioni estreme di tempo atmosferico, etc.), validando anche la compatibilità/interoperabilità di apparati di bordo DSRC e apparati di terra di diversi manufatturieri. MOVE-it (TR1105-Motorway Operators Validate EFC for interoperable transport): progetto concluso nel 1997 con lo scopo di dimostrare l’interoperabilità gestionale in Europa. Gli obiettivi primari di MOVE-it si sono principalmente diretti sugli aspetti concernenti l'interoperabilità contrattuale. E' comunque ancora in vita il sottogruppo Telepedaggio istituito con il preciso scopo di affrontare tutte quelle problematiche connesse all'EFC, specialmente per i paesi ASECAP. Attualmente il gruppo è attivo in ERTICO sul problema dell'attenuazione ed interferenza da parte dei parabrezza al titanio recentemente immessi sul mercato dall'industria automobilistica. I partners ASECAP hanno riunito gli sforzi per raggiungere consenso sul modo di identificare e risolvere problemi legislativi, istituzionali ed ostacoli commerciali verso l'interoperabilità. Inoltre i partner non-ASECAP hanno riunito gli sforzi per identificare i loro requisiti specifici nel rispetto dell'interoperabilità contrattuale. Nell'area dell'EFC per l'esazione autostradale uno dei principali argomenti riguarda l'interoperabilità 32 autostrade // per l’Italia Aggiornato al 30/11/2004 contrattuale. E' necessario raggiungere consenso sull'identificazione e la giusta collocazione di basi commerciali, legislative ed istituzionali per i sistemi interoperabili. Nel progetto MOVE-it, gli operatori autostradali europei hanno cercato di superare gli ostacoli assieme a partner non facenti parte di Associazioni Autostradali che si sono uniti per identificare i loro particolari bisogni. Sono state investigate soluzioni tecniche giungendo ad un alto livello di analisi degli user needs. Ci si è basati sui risultati di altri progetti DRIVE II collegati, tenendo in considerazione sistemi esistenti e standard emergenti. Esempi degli argomenti trattati sono protezione dei dati, sicurezza, sistemi di classificazione, e gestione delle eccezioni. I risultati sono stati convenuti tramite consenso tra operatori autostradali ed autorità nazionali. Gli aspetti di interoperabilità di classificazione dei veicoli hanno richiesto interazione tra MOVE-it ed il lavoro svolto sotto CARD-ME. Il coordinamento del progetto è stato affidato alla Spagna (Pere Rigau ACESA). CESARE-1 (Common EFC System for an ASECAP Road-tolling European service): progetto presentato ed approvato (400.000 Euro) in DGVII dal mese di Settembre 1998 con lo scopo di creare convergenza per un sistema di EFC nell’ambito dei paesi aderenti all’ASECAP (Coordinamento Rigau [Spagna]). Il progetto è terminato con la presa visione del fatto che non può esistere coesistenza di sistemi a standard CEN con il sitema Telepass per colpa dello stesso Telepass. La soluzione proposta dal gruppo al vaglio di ASECAP è stata quella di considerare un apparato bi-standard per coloro che viaggiano in Italia e che vogliano recarsi all’estero. ASECAP non ha deciso nulla in merito, propendendo per una soluzione di attesa e di richiesta di spostamento di altri 2 anni per la valutazione del prestandard CEN. Il progetto ha comunque effettuato lo studio di fattibilità completo delle applicazioni collegate all’EFC ed ha gettato le basi per poter risolvere in un eventuale CESARE-2 le problematiche finanziarie legate ai diversi framework legali dei vari paesi europei. CESARE-2: Il proposito di CESARE II è stato di: Completare la definizione del Memorandum of Understanding (MoU) sul quale sarà basata l’implementazione di un servizio comune di EFC e di produrre i corrispondenti documenti contrattuali e gli annessi tecnici; Esaminare i processi che hanno lo scopo di definire la partecipazione di terzi interessati alla fornitura del servizio, in particolare operatori autostradali, emettitori di titoli di pagamento ed utenti; Finalizzare specifiche tecniche per apparati di EFC equipment, RSE, OBU monolitici e basati su Smart Card; Valicare la soluzione tecnica definita durante la prima fase operando prove appropriate; Esaminare e definire soluzioni temporali in modo da consentire un certo grado di interoperabilità all’interno del contesto di CESARE durante il periodo nel quale i sistemi non sono ancora totalmente interoperabili; Stabilire un forum di scambio informazioni tra paesi ASECAP e non-ASECAP in modo da estendere il MoU CESARE II MoU ai paesi non-ASECAP. CESARE-3: il progetto, probabilmente iniziato nel 2005, avrà lo scopo di completare il contesto legale, finanziario e procedurale definito in CESARE 2 per tutti i paesi europei. 33 autostrade // per l’Italia Aggiornato al 30/11/2004 ARCMED (Sistema interoperabile di pagamento elettronico autostradale dell'Arco Mediterraneo): Il progetto si è basato sul disegno di un sistema di pagamento elettronico su carta magnetica e poi con esazione dinamica conforme alle pre-norme europee sviluppato nel quadro del progetto Cesare. I partner sono stati Società Autostrade, Autostrada dei Fiori in Italia, Autoroutes du Sud de la France ed Escota in Francia e Autopistas CESA in Spagna). L'accordo, il primo del genere in Europa, ha rappresentato il primo passo fondamentale verso l'interconnessione delle autostrade europee. Tecnicamente le fasi del processo di interconnessione sono state due: 1) l'accettazione di titoli di pagamento validi sull'insieme delle reti di competenza di ciascuna società autostradale: per l'Italia la Viacard-telepass emessa dalla Società Autostrade, per la Francia la Voie Libre e Caplis emesse da Asf e Escota, e per la Spagna, Acesa emessa dall'Acesa. 2) La seconda fase del progetto Arcmed ha comportato inizialmente l'utilizzo di un terminale di bordo multimodale in grado di garantire la compatibilità con i sistemi già esistenti, da sviluppare nell'ambito di un progetto sotto l'egida dell'UE. PISTA: questo progetto, promosso dall’ASETA, è co-finanziato dalla EU ed include, come partecipanti, membri dell’Associazione Spagnola, così some altri operatori europei di altri paesi. Il proposito è di implementare sistemi interoperabilidi ETC con apparati che siano conformi ai future standard CEN, tenendo in considerazione I lavori effettuati in altri progetti sull’interoperabilità dell’ETC (CESARE, ARCMED, CARDME, etc.). Il nuovo apparato sarà costruito seguendo le specifiche definite nel progetto e sarà testato dapprima nel nuovo Radial Toll Access Roads a Madrid e poi in alter autostrade a pedaggio in Spagna ed in Europa. • • 2003: la situazione del progetto a Dicembre vede l’Italia in attesa di una valutazione della propria proposta di adozione del Telepass bi-standard all’interno del WP6. Questa proposta è stata presentata presso la CE (Jaskelainen) e siamo in attesa di una convocazione. La proposta è stata presentata visto anche il cambio del contesto di riferimento dal 2001 (anno di inizio della proposta) ad oggi e visto anche il positivo effetto della Direttiva sull’EFC riguardo al Telepass. Il progetto è nella sua fase conclusiva di test incrociati degli apparati. 2004: Autostrade per l’Italia ha deciso di uscire dal progetto dato che il Consorzio Pista non accetta l’utilizzo del terminale Telepass Bistandard quale mezzo per il raggiungimento dll’interoperabilità. A1: alter-ego di CESARE, con lo scopo di creare un unico sistema standard CEN tra i paesi non-ASECAP (Coordinamento Rokitanski [Germania]). E’ positiva la partecipazione a questo progetto dell’Università di Valencia (LISITT) dato che siamo in ottimi rapporti con Gregorio Martin (professore coordinatore del settore progetti europei) che più volte ha espressamente affermato di riconoscere il sistema italiano come il migliore a livello europeo. ADVICE (TR4002-Advanced VehIcle Classification and Enforcement): progetto, legato a CARDME-support che studia sistemi avanzati di Enforcement e di Classificazione esplicitamente diretti ad un sistema di EFC Multilane (Coordinamento Ken Perrett [UK]). 34 autostrade // per l’Italia Aggiornato al 30/11/2004 VERA (TR4027-Video Enforcement for Road Authorities): il progetto tratta di argomenti collegati alla risoluzione di problemi legali, gestionali e operativi connessi all’ utilizzo delle telecamere per la ripresa delle targhe dei veicoli che transitano in maniera anomala in prossimità di barriere di pagamento di pedaggio o di regolamentazione degli accessi ad aree regolamentate; argomenti trattati sono il disciplinamento procedurale e legale relativo all’ enforcement, l'esazione del pedaggio (per il recupero crediti, la gestione delle violazioni delle norme sul traffico (multe) tramite l'utilizzo della tecnologia esistente VERA-2: lo scopo del progetto VERA-2 sarà quello di fornire strumenti per l’enforcement di oltre confine, definire procedure Europee di type-approval, indirizzare l’enforcement d’oltre confine verso un contesto comune, supportare il lavoro della Commissione Telepedaggio verso l’approvazione della Direttiva Europea sull’EFC. INITIATIVE: il progetto ha dimostrato l’interoperabilità tecnica di sistemi basati su apparati multi tecnologia con moduli DSRC e moduli satellitari. La dimostrazione è stata effettuate lo scorso Dicembre 2002 presso il laboratorio TRL in UK. RCI: il progetto (che inizierà nel 2005), co-finanziato dalla DG-Infso e coordinato da ERTICO ha come scopo la realizzazione di un terminale di bordo capace di ospitare tutte le tecnologie riconosciute dalla Direttiva Europea sul Telepedaggio (Satellite e Microonde a 5.8 GHz) ed ha come campo di applicazione anche lo strade non riconosciute come autostrade. MEDIA-ALPINE: il progetto (iniziato nel Luglio 2004) ha lo scopo di realizzare l’interoperabilità tecnica e gestionale tra i paesi dell’arco alpino (Francia, Italia, Svizzera, Austria, Slovenia). Il progetto è auto finanziato dal consorzio e coordinato dalla Svizzera Rapp. 3.8.1 Altri progetti HANNIBAL (TR1028 High Altitude Network for the Needs of Integrated Border-crossing Applications and Links) Indirizzo internet: http://www.sinelec.it/Webeng/pages/realiz05b.htm Progetto della DGXIII nell'ambito del IV PROGRAMMA QUADRO che si è occupato di applicazioni telematiche per l'informazione all’utenza relative alla gestione del traffico, in particolare sul corridoio Parigi - Lione - Milano - Trieste. L'obiettivo è quello di predisporre un sistema che consenta in primo luogo di raccogliere e convogliare le notizie e le informazioni, con data base delle località e data base degli eventi, in un unico centro a livello nazionale. Si è concordato l’utilizzo del protocollo comune DATEX per il quale è stato firmato un documento di agreement internazionale e si sono definite le specifiche necessarie per lo scambio dati tra Italia e Francia sulla rete autostradale tra Parigi-LioneFrejus e Monte Bianco-Torino-Milano-Verona-Venezia-Trieste. Il livello di traffico su detto corridoio sta raggiungendo i suoi livelli critici. I principali problemi sulla rete autostradale hanno incluso: - significative percentuali di veicoli pesanti - alti picchi nel traffico specialmente in periodi di esodo 35 autostrade // per l’Italia Aggiornato al 30/11/2004 - condizioni climatiche spesso sfavorevoli per l'attraversamento delle Alpi. Lo scopo di HANNIBAL è stato di creare, sviluppare e testare svariate applicazioni di telematica avanzata applicata al trasporto per migliorare la gestione del traffico, incrementare l'efficienza del trasporto e meglio incontrare le richieste degli utenti. Il progetto ha incluso tre principali dimostrativi (Corridor, Alps Crossing, and Sestriere) e svariate componenti innovative e prototipi nel dominio della gestione del traffico: - scambio dati - informazione all'utenza - previsioni di traffico e mezzi di supporto decisionale - pedaggio automatico - controllo della domanda eccezionale di traffico - monitoraggio di eventi atmosferici e flussi di traffico in periodo di esodo - rilevazione automatica degli incidenti Il progetto è terminato nell’Aprile 1999. CORVETTE (EU/AU/96/105-COordination and Validation of the Deployment of advanced Transport Telematic systems in the alpine area) Indirizzo internet: http://www.corvette-mip.com/ Per raggiungere l'obiettivo dell'uso interoperabile di ITS nell'area alpina, CORVETTE si è preposto questi obiettivi: - Acquisizione di dati di traffico - Definizione di: o Tipi di dati di traffico (numero, velocità e tipi di veicolo). o Formati comuni di dati. - Armonizzazione di sistemi di raccolta di dati, includendo requisiti per tempificazioni di elaborazione nella trasmissione dei dati dalla strada al centro di controllo traffico - Gestione dei dati di trasporto - Come formare le cooperazioni pubblico-private per raccogliere, elaborare e distribuire i dati di traffico. - Principi e regole per l'accesso privato ai dati pubblici di traffico. - Regole per il settore privato di installazione e mantenimento degli apparati di monitoraggio del traffico. - Inizio dello scambio dati di traffico stradale sull'attraversamento oltre confine. - Servizi di informazione di traffico RDS-TMC in modo che gli utenti possano ricevere messaggi nella loro lingua su eventi capitati sui tragitti selezionati usando l'RDS-TMC; tutti gli utenti hanno bisogno di un minimo livello di servizio sul loro equipaggiamento a prescindere dalla loro nazionalità, dal paese in cui si trovano o dal tipo di equipaggiamento che hanno. Questo significa: - Scambio dati per l'attraversamento del confine. - Un contesto legale per i servizi RDS-TMC. - Responsabilità per il data-base delle località nazionali e requisiti regionali per la lista degli eventi. - Armonizzazione dei meccanismi di pagamento. - Supporto allo sviluppo di versioni specifiche in lingua dei ricevitori RDS-TMC. - Automatic Toll Collection (ATC) 36 autostrade // per l’Italia Aggiornato al 30/11/2004 La combinazione del monitoraggio del traffico e l'ATC permettono la creazione di sinergie. I partner del progetto hanno posizioni di partenza differenti sull'ATC. Perciò, sarà sviluppata una statistica sui requisiti e sulle politiche facendo pieno uso dei risultati ottenuti in CARDME (l'iniziativa dell'Unione Europea per l'armonizzazione delle strategie ATC in Europa). Questo comprende: - Casi studio coinvolgenti paesi con confini comuni. - Armonizzazione della classificazione automatica dei veicoli. - Investigazione di tecniche di enforcement multilane incluso sicurezza e privacy. - Investigazione degli aspetti nazionali legali ed istituzionali visto che l'ATC coinvolge moneta elettronica e può coinvolgere targhe elettroniche. Traguardi: Fine 1997: Dimostratore inter-regionale RDS-TMC nell'area alpina e prima implementazione della rete di TIC Fine 1998: prima implementazione della gestione integrata del traffico sul corridoio tra Austria, Germany and Italy Fine 1999: prima infrastruttura ATC Il coordinamento è affidato alla Università di Norimberga (D) e per la parte italiana alla MIZAR. Nel mese di Novembre 1999 è stato presentato il budget da approvare per CORVETTE-4 il cui scopo continua ad essere quello legato al miglioramento delle infrastrutture legate allo scambio dati tra le concessionarie e gli enti preposti a diffondere dati per la gestione del traffico autostradale (nella fattispecie per Autostrade: pannelli VMS, ISORADIO, applicazione Telepass sui tempi di percorrenza, stazioni meteo, supporto al centro multimediale). • • 2003: Il progetto Corvette è poi continuato con il programma MIP (Multi annual Integrated Program) che ne prevede la durata fino al 2006. Autostrade ha saltato l’anno 2002 ed è rientrata nel 2003 con 6 Progetti (SIV, TE-AC, Infoviabilità, Infoinviaggio, Trasporti Eccezionali ed Incidenti, Telepass 3G). 2004: le linee guida del progetto per l’anno 2004 seguono quelle per il 2003. SERTI (DGVII - South Europe Road Telematics Implementation): Sperimentazione di un progetto di informazione all’ utenza tramite RDS-TMC sul TERN ed in particolare per l'Italia nei tunnel delle regioni del Nord-Ovest. Il progetto rappresenta, per questo tipo di applicazioni, il complemento geografico a CORVETTE. E’ stato inoltre proposto di realizzare applicazioni collegate alla diffusione del segnale radio in galleria ed in tal caso potrebbe essere opportuno il coinvolgimento di Autostrade; allo scopo AISCAT, col coordinamento del Ministero dei Lavori Pubblici, ha provvisoriamente lasciato aperto uno spiraglio per la monitorizzazione delle informazioni in galleria. EUROTOLL (DGVII): il progetto riguarda l'utilizzo di forme di pagamento per il trasporto multimodale e per diverse applicazioni; si studiano anche altre strategie di tariffazione tipo la diverisificazione delle tariffe per favorire la riduzione della congestione del traffico e quindi ridurre i consumi e l’inquinamento. Attraverso studi e risultati derivanti da sperimentazioni effettuate in specifici test-site, si stabilisce quali sono i sistemi e le 37 autostrade // per l’Italia Aggiornato al 30/11/2004 strategie che meglio soddisfano le riduzioni citate. In questo caso é il progetto stesso che si serve di test-site in essere per compiere lo studio e la ricerca necessaria. Autostrade partecipa con il test-site del progetto TISM di Firenze con la carta VIAPASS per il pagamento automatizzato con titolo unico di servizi svolti da operatori pubblici e privati in regime di interoperabilità gestionale quali Autostrade, ATAF, SCAF, CAP,.. Il progetto, per Autostrade, è terminato nell’Aprile 1999. GAUDI (V2027-Generalizad and Advanced Urban Debiting Innovation): il progetto europeo GAUDI associa cinque maggiori città europee (Barcellona, Bologna, Dublino, Marsiglia, Trondheim e Roma) che hanno incontrato problemi simili di congestione, difficoltà nell'accesso al centro città ed inquinamento. Le città GAUDI hanno deciso di lanciare un approccio congiunto per definire, sperimentare e valutare applicazioni urbane di addebito multiservizio: road pricing, bigliettaggio per il trasporto pubblico, parcheggi e sistemi di accesso a zone. ROMANTIC (ROMAN Traffic Information Center): Progetto EuroRegionale a carattere nazionale, proposto dal Ministero LL.PP. italiano ed approvato dalla CE in Aprile 1998. Lo scopo è quello di coordinare ed armonizzare il lavoro tra i vari enti coinvolti per informatizzare il tratto del GRA da Roma Nord a Roma Sud e coinvolgere tutte le direttrici convergenti verso la capitale nell' ambito delle attivita' del Giubileo del 2000. Come progetto pilota si è scelta l'informatizzazione di un tratto di GRA su specifiche simili ai TIC Autostrade. Il coordinamento è del Ministero dei LL PP. La fase 1 di Romantic è terminata con la presentazione in Ottobre 1999 dei Cost Statement (Autostrade ha chiesto il rimborso al 50% per l’allestimento dell’MCT di Fiano Romano). Romantic fase 2 è in dubbio per problemi collegati agli investimenti che RAI dovrebbe sostenere; si chiederà probabilmente lo slittamento di 1 anno. • 2003: il progetto è stato liquidato con circa € 55.000 per Autostrade; la richiesta di finanziamento era relativa all’allestimento del MCT di Fiano Romano. MARTA (V2030-Monitoring Attitude towards Road Traffic Automation): è il complemento di BATT (V2029-Behaviour and ATT) e concentra gli impatti dell' ATT sui flussi di persone inter-urbani ed intra-europei confrontando questi aspetti con gli studi che si stanno realizzando per la DGVII sui flussi delle flotte commerciali, dove aspetti modali saranno coinvolti dall'ATT. Lo scopo del progetto è di designare l'evidenza di fonti di dati e modelli in modo da offrire le necessarie previsioni. Obiettivo è l'armonizzazione dei sistemi ATT esistenti e la creazione di test site per informazioni sul traffico tramite DSRC (Dedicated Short Range Communication) in Europa. Sono coinvolti Città di Torino, Autostrade Telecomunicazioni, Gruppo Ricerche FIAT, con il coordinamento del Ministero dei Trasporti. Il tema è di grande interesse in quanto si tratta di presidiare un'area di business come la Trans European Network. L'Italia, trattandosi di finanziamenti infrastrutturali e quindi destinati a Stati EU, è presente con CSST e CRF. L 'interesse da parte di CRF e CSST è nello sperimentare i sistemi DSRC per verificare che soddisfino alle esigenze automotive, non tanto nella scelta di uno standard o di un sistema. La valutazione passa attraverso gli stati membri. FORCE: progetto nell'ambito della DGXIII che ha come obiettivo quello di avviare l'implementazione con dimostrativi su larga scala, del servizio RDS-TMC in Europa sulla 38 autostrade // per l’Italia Aggiornato al 30/11/2004 base dei Piani Nazionali dei 10 Stati Membri partecipanti e dei progetti pilota precedentemente condotti (GEMINI, ACCEPT, ATT-ALERT,..). Ad oggi il progetto può considerarsi "fuso" con l'iniziativa ECORTIS (vedi pag. 23). DELTA: progetto presentato in DGXIII e coordinato da ERTICO al quale hanno partecipato industrie costruttrici di auto (Fiat, Opel, Audi e Renault), industrie costruttrici di apparati da integrare a bordo del veicolo (Autostrade, Q-Free, Alcatel), Operatori del settore (Cofiroute). Il progetto, il cui budget è stato approvato a fine Ottobre 1999, è iniziato nel Gennaio 2000 e per Autostrade e Fiat ha previsto l’allestimento di un test-site sul tratto Milano Brescia con l’applicazione dell’applicazione sui tempi di percorrenza rilevati tramite il sistema Telepass. 39 autostrade // per l’Italia Aggiornato al 30/11/2004 4. GLI ENTI DI STANDARDIZZAZIONE Nel presente capitolo si è cercato di disegnare in maniera leggibile la struttura degli Enti di normazione nazionali, europei e mondiali cercando poi di descrivere sommariamente le situazioni attuali relativamente alle attività di interesse aziendale per la telematica applicata al trasporto. L'attività dei suddetti Enti si svolge generalmente all'interno di gruppi di lavoro formati da tecnici del settore (principalmente esperti in telecomunicazioni) che a cadenza sistematica si ritrovano in consessi nazionali ed internazionali a lavorare sulla stesura di documentazione utile alla creazione degli standard. Gli standard sono poi sottoposti a votazione (per quanto riguarda gli standard internazionali ogni paese affiliato all'ente ha un suo peso specifico) ed in caso di superamento della soglia di approvazione passati alla stesura definitiva. Come precedentemente detto, nessuno standard emesso dagli Enti di normazione è comunque cogente se non affiancato da precise direttive legislative che ne impongono l'utilizzo a livello politico-regionale. Per quanto riguarda l'attività collegata al DSRC, attualmente il tavolo principale di lavoro è in ISO, avendo il CEN concluso provvisoriamente il suo mandato di creazione di un pre-standard europeo dopo le ben note diatribe. L'aria che si respira in ISO è comunque ben diversa perché si cerca di dare spazio anche a soluzioni circoscritte purché se ne individui l'area di applicazione a carattere regionale. 4.9 ENTI ITALIANI UNI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione): Presidente: Ing. Paolo Scolari Direttore Generale: Ing. Paolo Morelli Si occupa della normazione di regole associate al protocollo software di trasmissione di tutti gli apparati di telecomunicazione. UNINFO (Ente Nazionale Italiano di Unificazione per l'Informatica): Presidente: Ing. Daniele Ferrario; Segretario Generale: Ing. Massimo Actis Dato. Direzione Tecnica: D.ssa Chiara Godio E' uno dei 14 enti federati all'UNI ed opera nel settore delle tecniche informatiche. CEI (Comitato Elettrotecnici Italiani): Presidente: Ing. Enrico Comellini Segretario Generale: Ing. Antonio Alberici Si occupa della normazione di regole associate a tutti gli apparati di trasmissione elettrica. CONCIT (Comitato Nazionale di Coordinamento per l'Informatica e le Telecomunicazioni): Comitato costituito da UNI, ISCTI, CEI. MINISTERO delle COMUNICAZIONI 40 autostrade // per l’Italia Aggiornato al 30/11/2004 Si occupa del rilascio e della gestione di frequenze radio, nonché del rilascio delle autorizzazioni all’immissione sul mercato degli apparati. ISCTI (Istituto Superiore delle Comunicazioni e Tecnologia dell’Informazione): Braccio del Ministero delle Comunicazioni che si occupa di rilasciare pareri sulle notifiche di conformità agli standard e radio link di apparati radio. 4.9.1 Norme di interesse in ambito UNI UNI-10607: Telematica per il traffico ed il trasporto su strada - Sistemi di addebito automatico dinamico e di controllo degli accessi utilizzanti comunicazioni radio a corto raggio a 5.8 GHz (Disponibile anche in lingua Inglese). La norma descrive le funzionalità e le caratteristiche di sistemi utilizzanti comunicazioni radio a corto raggio a 5.8 GHz, per applicazioni di addebito automatico dinamico nell'ambito dei trasporti su strada, con possibile estensione alle applicazioni di controllo degli accessi. Tramite il documento UNI-10607, nel Dicembre 1996 le caratteristiche del sistema TELEPASS sono diventate standard italiano per DSRC-layer fisico che usa microonde a 5,8 GHz. UNI-10772: Telematica per il traffico ed il trasporto su strada - Sistemi ottici di riconoscimento delle targhe per applicazioni telematiche per l'accertamento di violazioni delle regole del codice della strada e dei criteri di pedaggio. (Disponibile anche in lingua Inglese). La norma descrive il funzionamento e le caratteristiche di sistemi telematici che acquisiscono, riconoscono automaticamente e trasmettono a distanza immagini digitalizzate di veicoli che transitano in violazione alle norme del codice della strada. La norma costituisce la base per l'omologazione di tali sistemi da parte degli Enti competenti. L'applicazione di questa norma rende possibile l'interoperabilità dei sistemi telematici per il controllo e la gestione della mobilità all'interno delle aree urbane, extraurbane e metropolitane. UNI/CEI 70031: Telematica per il traffico ed il trasporto su strada; Norma Quadro RTTT. La norma offre un modello di riferimento e di consultazione a chi, come la Pubblica Amministrazione, deve elaborare e gestire il governo della mobilità ed a chi, come gli operatori, i costruttori ed i fornitori di servizi, deve realizzare o gestire sistemi offrendo garanzie di funzionalità, interoperabilità e compatibilità verso macrosistemi più ampi a livello urbano, regionale, nazionale od internazionale. La norma quadro è in via di conclusione. L’ultima riunione si è tenuta il 9 marzo a Torino. La difficoltà della stesura è stata quella riguardante la trattazione normativa (come presentare l’argomento perchè possa essere normato). Entro breve dovrebbe essere pronto il testo definitivo che verrà dato alla Commissione UNINFO RTTT ed al CEI per l’inchiesta. L’inchiesta CEI dura 3 mesi mentre per l’UNI vale l’inchiesta svolta dall’UNINFO. Inoltre vi sarà la presentazione alla CCT dell’UNI. Al termine dell’inchiesta UNINFO, si potrà sollecitare un parere verbale del CEI attraverso i canali UNI per presentare la norma al Ministero LL.PP. come anticipazione prima della fine dell’inchiesta CEI. La norma quadro è stata presentata al Convegno “Infomobility” del 22 Giugno 1999. 41 autostrade // per l’Italia 4.10 Aggiornato al 30/11/2004 ENTI COINVOLTI A LIVELLO EUROPEO CEN (Comitée Européen de Normalisation): Comitato europeo di normalizzazione per le questioni non elettrotecniche. CENELEC (Comitée Européen de Normalisation ELECtronique): Comitato europeo di normalizzazione elettrotecnica. ICTSB/ITS (Information and Communication Technology Standard Board): Presidente: Ing. Massimo Rusconi Sono membri di questo comitato CEN, CENELEC, ETSI, ERTICO più altre 11 istituzioni. ETSI (European Telecommunication Standard Institute): Chairman DG4: Ing. Tosato. Produce gli standard di test approval per l’ omologazione di ogni apparato ricetrasmittente. CEPT (Conferénce Européen administrations des Postes et Télécommunications): Traduce le indicazioni del WARC a livello Europeo. SOGITS (Senior Officials Group on Information Technology Standards): Technical board di alto livello di cui fanno parte CEN, CENELEC ed ETSI che rappresenta l'interfaccia tra la Commissione Europea (DGIII) e gli enti di standardizzazione. 4.10.1 Il CEN Il CEN è l'ente europeo che si occupa di standardizzazione dei sistemi con esclusione di quelli elettrotecnici. E' stato in passato diviso in Technical Committee a loro volta divisi in Project Team e Working Group. Attualmente in ambito CEN (Presidente il Prof. Christian P. Beckervordersandforth, Segretario Generale Georg Hongler) si è costituito un comitato denominato ISSS (il cui Direttore è John Ketchel, ex ETSI) , che sostituisce i Technical Committee, orientato a lavorare su ogni attività tramite Workshop che a loro volta sostituiscono i Working Group; gli output prodotti saranno poi ufficializzati con dei CWA (CEN Workshop Agreements) equivalenti ai documenti di pre-standard (pr-ENV). Una norma approvata dal CEN (con votazione pesata per ogni paese europeo, con novero minimo di paesi favorevoli oltre alla percentuale del 71%) passa dalla denominazione prENV a quella di ENV per un periodo di tre anni, durante i quali sono ammesse sperimentazioni. Trascorso questo periodo, la norma viene rivotata e si possono verificare le seguenti 3 possibilita': 1) adozione definitiva dello standard che prende la sigla EN 2) prolungamento (altri 2 anni) dell' attivita' di test 3) rigetto della norma e cancellazione del pre-standard. I singoli paesi europei sono comunque liberi, in ambito nazionale, di adottare o meno la normativa. I Technical Committee del CEN di interesse per Autostrade sono: 42 autostrade // per l’Italia Aggiornato al 30/11/2004 CEN TC119: Trasporto combinato di merci strada/ferrovia CEN TC224: Comitato Tecnico su carte Machine-readable, operazioni ed interfacce degli apparati relativi. Segreteria: J.C. Hesling (Comitato francese di normazione AFNOR - F) CEN TC278: Telematica del Traffico e Trasporto su Strada (RTTT) Chairman: G.A. van Toorenburg (Direttorato Generale Trasporto Passeggeri NL). Segretario: J.A. Dijkstra (Comitato Olandese di normazione NNI - NL). Il CEN/TC 278 è stato istituito dal Boureau Technique con lo scopo di normazione nel campo dell'informatica e delle comunicazioni applicate ai trasporti stradali, inclusi quegli elementi che hanno bisogno di una armonizzazione tecnica per l'operatività intermodale con altri mezzi di trasporto (includendo comunicazione tra veicoli e strutture stradali, interfaccia uomo-macchina a bordo dei veicoli, gestione del traffico e dei parcheggi, strumentazione stradale, l'uso dei pedaggi, gestione dei trasporti pubblici, informazione all'utenza). La prima riunione plenaria del CEN/TC278 si è tenuta a Bruxelles l'11/12 Luglio 1991 e fu nominato chairman Dick Van Wijk (NL) dell'Istituto Olandese di Normazione (NNI). Attualmente, dallo scorso mese di Marzo, il chairman è G.A. van Toorenburg (Direttorato Generale Trasporto Passeggeri NL). WG1: Automatic Fee Collection e Controllo degli Accessi Convenor: H Stoelhorst (NL) Scopo: pagamenti integrati (pedaggi stradali, parcheggi, traghetti, trasporti pubblici), pedaggio elettronico, controllo accessi e bigliettazione automatica. Le interfacce che rientrano nello scopo del WG1 sono IC-Card, interfacce tra operatori, comunicazione tra veicolo e bordo strada, DSRC, GSM/GNSS, sicurezza. SG1: Interfacce tra operatori SG2: Pedaggio elettronico basato su DSRC basata su EFC Convenor: P. Thoreau (F) SG3: Requisiti del pedaggio elettronico per le carte IC SG4: Sicurezza SG5: Pedaggio Elettronico basato su GNSS/CN Sono in fase di revisione per i commenti ricevuti nel corso dell’inchiesta i documenti “Application Interface Definition for DSRC” e “Test Procedures for user and fixed equipment - Part 1 : Description of test procedures” mentre si sta svolgendo il lavoro su “Definition of threats and security controls for EFC” che uscirà come Internal Technical Report. Si sta riprendendo l’attività su GSM/GNSS (Global Navigation Satellite System); la Svizzera è molto attiva al riguardo e sembra voglia applicare il sistema satellitare sul territorio, in sostituzione del sistema esistente; pure la Germania è interessata ad introdurre questo sistema. WG2: Sistemi di gestione delle flotte commerciali. 43 autostrade // per l’Italia Aggiornato al 30/11/2004 Convenors: P.O. Ryd (SW), Rennesson (F) Il convenor del Gruppo indirà una riunione nel giugno del 1998. Finora non sono circolati documenti. WG3: WG4: WG5: WG6: WG7: WG8: Trasporto pubblico. Informazione individuale di Traffico Traffic control Gestione dei Parcheggi Database geografico delle strade. Distribuzione, Archivio, Elaborazione di dati della strada. WG9: Comunicazione Dedicata a Corto Raggio (DSRC). Convenors: J. Kossack (D), K. H. Rokitanski (D) • • • • • • • • EN 12253 - Comunicazioni dedicate a corto raggio (DSRC) - Livello fisico DSRC utilizzante microonde a 5.8 GHz. Layer 1 (layer fisico a 5,8 GHz). EN 12795 - Telematica del traffico e del trasporto su strada - Comunicazioni dedicate a corto raggio (DSRC) - Livello DSRC di collegamento dati: accesso al mezzo e controllo logico del collegamento. Layer 2 (primo livello software): la proposta di pre-standard è passata il 13 Giugno 1997. EN 12834 - Comunicazioni dedicate a corto raggio (DSRC) - Livello applicazione (Livello OSI 7). Layer 7 (livello alto software). EN 13372 - Comunicazioni dedicate a corto raggio (DSRC) – Profili per le applicazioni RTTT EN 14822-1 - ISO/IEC WD 14822-1 Medium Range Pre-Information via DSRC – General Specification Part 1 -EN 14822-2 - ISO/IEC WD 14822-1 Medium Range Pre-Information via DSRC – General Specification Part 2 EN 14906 – Application Interface Definition EN 14907 – OBU test procedures Il lavoro tecnico del WG 9 è terminato. La maggioranza del WG 9, la stessa che ha prodotto la EN-12253, si sta adoperando per far togliere dal Draft la norma ETSI ES 300674, ora in inchiesta pubblica. • 2004: tutte le norme sono state approvate a Marzo 2004 durante la plenaria di Copenhagen; l’Italia aveva espresso due fundamental disagreements sull’operato del WG9, espressamente per il fatto di aver utilizzato un artificio editoriale per far rientrare 2 standard diversi in un unico documento. I commenti italiani non sono stati approvati. L’Italia, durante la plenaria TC278 di Lisbona, ha ufficialmente richiesto l’apertura di un nuovo Work Item dedicato alla normazione di un apparato che preveda uno strato superiore di riconoscimento applicativo; in questo modo si poteva inserire anche il profilo Telepass (in accordo alla architettura CALM) all’interno di quelli contemplati dall’attuale TC278. Di fronte ad un primo diniego da parte del TC278 e con molte pressioni da parte del BT (per merito dell’Ing. Lensi di UNI) ci è stata comunicata la positiva accettazione della scrittura di un documento di Road Map che sia basato su documenti ufficiali CEN. 44 autostrade // per l’Italia • Aggiornato al 30/11/2004 E’ stata conclusa l’attività di redazione delle norme relative al Telepass in una forma CEN-like in modo che si possano avere i 3 layer (1, 2, 7) in formato simile a quanto fatto dal WG9. Questa attività supporta gli sforzi effettuati sia in sede CEN, che in sede di CE che in sede di diffusione della tecnologia Telepass presso le altre industrie europee a seguito dell’adozione della Direttiva sull’EFC. Adesso si sta lavorando nel WG1 coordinando le attività con ETSI. WG10: Interfacce uomo-macchina. WG11: Interfacce di sottosistemi ed intersistemi. WG12: Identificazione automatica di veicoli ed equipaggiamenti. Convenor: K. Evensen (N) Da tempo ormai l’Italia non partecipa più all’attività del gruppo. Si attende un secondo voto su “Numbering and Data Structures” mentre sono allo studio alcuni punti riguardanti i trasporti intermodali. WG13: Architettura e terminologia. WG14: Ricerca after-theft WG15: Enforcement. 4.10.2 L’ ETSI E' l'organo europeo di normazione dei criteri di omologazione degli apparati che lavora in parallelo al CEPT delegato invece all'assegnazione delle frequenze. Il lavoro fatto ha supportato la NORMA EN 300 674 che conteneva anche i parametri di comunicazione del TELEPASS; in tal modo è stata emessa una seconda normativa ES 200 674 esclusivamente ad uso italiano. E' da tener presente che non esiste più il concetto di "apparato di debole potenza", quindi il DSRC rientra nella dicitura "apparati a corto raggio". • • 4.11 EN (European Norm) 300 674 - Electromagnetic compatibility and Radio spectrum Matters (ERM); Road Transport and Traffic Telematics (RTTT); Technical characteristics and test methods for data transmission equipment operating in the 5.8 GHz Industrial, Scientific and Medical (ISM) band. ES (Etsi Standard) 200 674 - Electromagnetic compatibility and Radio spectrum Matters (ERM); Road Transport and Traffic Telematics (RTTT); Technical characteristics and test methods for data transmission equipment operating in the 5.8 GHz Industrial, Scientific and Medical (ISM) band. ENTI COINVOLTI A LIVELLO MONDIALE ISO (International Standards Organization): Presidente: Oliver Smoot TC204 Intelligent Transport Systems Chairman: Martin Rowell (Navigation Technology USA); 45 autostrade // per l’Italia Aggiornato al 30/11/2004 Segretario: Paul B. Najarian. Comitato mondiale di normalizzazione per le questioni non elettrotecniche. IEC (International Electrotechnical Commission): Comitato mondiale di normalizzazione elettrotecnica. ITU (International Telecommunication Union): Organismo di normazione che fa parte dell'ONU. WARC (World Allocation Radio Conference): Alloca le frequenze a livello mondiale; si riunisce ogni 4 anni ed ha tempi lunghissimi di trattazione di proposte. A livello nazionale ne dipendono i Ministeri delle Poste e Telecomunicazioni. E’ responsabile dell’ assegnazione delle bande ISM (Industrial, Sanitary, Medical). • 2004: è stata avviata una attività di partecipazione al gruppo tecnico ETSI/CALM che sta redigendo la norma finale 300 674 in modo da includere anche la 200 674-1 relativa al Telepass. L’idea è quella di introdurre il documento di Road Map scritto in sede CEN e riportare all’interno di uno stesso documento tutti i sistemi ammessi dalla Direttiva sul Telepedaggio 4.11.1 Situazione in ISO Lo scopo dell'Ente risiede nella normazione dei sistemi di informazione, comunicazione e controllo nel campo dei trasporti di superficie urbani e rurali, compresi gli aspetti intermodali e multimodali, le informazioni ai viaggiatori, la gestione del traffico, i trasporti pubblici, i trasporti commerciali, i servizi di emergenza ed i servizi commerciali nel settore dei TICS (Sistemi di Controllo e di Informazione nei Trasporti). Nel Settembre 1992 il Technical Board dell'ISO, sulla base delle istanze ricevute da più parti e considerando l'avanzamento dei lavori in ambito CEN , concordò di chiedere all'ISO Council l'istituzione di un nuovo comitato Tecnico dal nome "Transport Information and Control Systems (TICS)" con lo scopo di standardizzazione nel campo delle autostrade intelligenti includendo servizi informativi avanzati all'utenza, sistemi avanzati di gestione dei trasporti publici, sistemi avanzati di gestione dei trasporti commerciali. L'ISO Council approvò la proposta e denominò il comitato ISO/TC 204, assegnando la segreteria all'ANSI (Istituto di Normazione Americano). I membri partecipanti all'ISO/TC 204 sono 18: Australia, Austria, Canada, Cecoslovacchia, Cina, Corea, Danimarca, Francia, Germania, Giappone, Iran, Italia, Norvegia, Nuova Zelanda, Olanda, Russia, Svezia, UK, USA. I Paesi osservatori sono 27. Sono stati costituiti 16 gruppi di lavoro: WG1: WG2: WG3: WG4: WG5: Architettura, tassonomia, terminologia Qualità, affidabilità e requisiti Procedure di riferimento e di aggiornamento Identificazione automatica del veicolo e dell'equipaggiamento Esazione del pedaggio 46 autostrade // per l’Italia Aggiornato al 30/11/2004 WG6: Gestione generale delle flotte WG7: Gestione commerciale delle flotte WG8: Trasporto pubblico ed emergenza WG9: Gestione e controllo dell'informazione del trasporto integrato WG10: Sistemi di informazione al viaggiatore WG11: Informazione dinamica nei TIC WG12: Gestione dei parcheggi WG13: Fattori umani e interfaccia uomo-macchina WG14: Sistemi di controllo e di avviso del veicolo WG15: DSRC per applicazioni TICS Convenor: K.H. Rokitanski (D) A livello ISO le stesse norme presentate in CEN non sono state accettate. Il Giappone ha un suo progetto di norma e gli Stati Uniti anche. La norma italiana è stata portata a livello ISO. In Giappone hanno molta banda a disposizione e gli apparati nasceranno con le automobili. • TR/ISO 15625 - Comunicazioni dedicate a corto raggio (DSRC) - Profili per applicazioni alla telematica dei trasporti. • TR/ISO 15626 - Comunicazioni dedicate a corto raggio (DSRC) - Livello fisico DSRC utilizzante microonde a 5.8 GHz. • TR/ISO 15627 - Comunicazioni dedicate a corto raggio (DSRC) - Livello DSRC di collegamento dati: accesso al mezzo e controllo logico del collegamento. • NP/ISO 15628 - Comunicazioni dedicate a corto raggio (DSRC) - Livello applicazione (Livello OSI 7) WG17: Protocolli ed interfacce nelle comunicazioni ad area vasta. 47 autostrade // per l’Italia Aggiornato al 30/11/2004 5. GLOSSARIO Sigla ARTIST CARDME CEI CEN CEN/ISSS CENELEC CEPT CONCIT DATEX DSRC ERTICO ETSI ICTSB IEC ISM ISO ITS ITU OBU RSE RTTT SOGITS TEN TTS-ITALIA UNI UNINFO WARC Significato Architettura Telematica Italiana per il Sistema dei Trasporti Concerted Action for Research of Demand Management in Europe Comitato Elettrotecnici Italiani Comitée Europèenne du Normalisation International Society Standardization Systems Comiteé Europeén de Normalisation Electronique Conferénce Européenne administrations des Postes et Télécommunications Comitato Nazionale di Coordinamento per l'Informatica e le Telecomunicazioni Standard per il Data Exchange Dedicated Short Range Communications European Road Transport Telematics Implementation Coordination Organization European Telecommunication Standard Institute Information and Communication Technology Standard Board International Electrotechnical Commission Industrial, Sanitary, Medical International Standards Organization Intelligent Transportation Systems International Telecommunication Union On board Unit Road Side Equipment Road Transport and Traffic Telematics Senior Officials Group on Information Technology Standards Trand European Network Traffico Trasporti Sicurezza Unione Normatori Italiani UNI-Tecnologie informatiche e loro applicazioni World Administrative Radio Conference 48