LE CEFALEE
CLASSIFICAZIONE
• CEFALEE PRIMARIE
– emicrania
– cefalea tensiva
– cefalea a grappolo ed emicrania cronica parossistica
• CEFALEE SECONDARIE
– associate a trauma cranico
– associate a patologie vascolari
– associate a pat. Endocrina
– da assunzione o sospensione di sostanze
– associate ad infezioni
– associate a pat. Metaboliche
– cefalee o dolori facciali associati a pat. Del cranio, collo,
occhio, orecchio, naso e seni paranasali, denti
– nevralgie craniche
Diagnosi di Cefalea
Anamnesi accurata
Obiettività generale
e neurologica
Eventuale esecuzione
di esami strumentali e
di laboratorio
Diagnosi
3
EMICRANIA
Prevalenza dell’emicrania
per sesso ed età
EMICRANIA
1. Emicrania senza aura
2. Emicrania con aura
1. Aura tipica con cefalea di tipo
emicranico
o non emicranico
1. Aura tipica senza cefalea
2. Emicrania emiplegica familiare,
3. Emicrania emiplegica sporadica
4. Emicrania basilare
3. Sindromi periodiche dell’infanzia
4. Emicrania retinica
EMICRANIA
1. Emicrania senz’aura: Criteri diagnostici
A. Almeno 5 attacchi che soddisfano i criteri B-D.
B. Durata degli attacchi 4-72 h (senza trattamento o con trattamento
inefficace). Nei bambini < 15 a gli attacchi possono durare 2-48h
C. La cefalea presenta almeno una delle seguenti caratteristiche:
1. Unilateralità.
2. Dolore di tipo pulsante.
3. Intensità media o severa (limita o impedisce le attività).
4. Peggioramento con l’attività fisica.
D. La cefalea è accompagnata da almeno uno dei seguenti sintomi:
1. Nausea e/o vomito.
2. Fotofobia e fonofobia.
E. Non evidenza di condizioni patologiche:
1. La storia clinica, l’esame obiettivo generale e neurologico ndr
EMICRANIA
2. Emicrania con aura: Criteri diagnostici
A. Almeno 2 attacchi che soddisfano il criterio B.
B. Sono presenti almeno 3 delle seguenti quattro caratteristiche:
1. Uno o più sintomi di disfunzione focale emisferica e/o tronco,
completamente reversibili.
2. Almeno un sintomo neurologico dell’aura che si sviluppi gradualmente in più
di 4 min o 2 o più sintomi che si presentano in successione.
VISIVA (scotomi, fosfeni, forme geometriche, spettri di fortificazione, abbagliamento,
metamorfopsie, zoom o visione a mosaico, macropsia)
SENSITIVA (parestesie spesso cheiro-orali)
MOTORIA (debolezza o atassia)
LINGUAGGIO (disartria, afasia)
COSCIENZA (déjà vu, “trance”)
3. Nessun sintomo dell’aura che dura > 60 min; se è presente più di un
sintomo, la durata accettata è più lunga.
4. La cefalea segue l’aura con un intervallo libero < 60 min (ma talora può
esordire prima o contemporaneamente all’aura).
C. Non evidenza di condizioni patologiche
EMICRANIA
2.2 Emicrania emiplegica familiare (FHM)
•
Emicrania con aura che include deficit motori e nella
quale almeno un parente di I o II grado è affetto da
attacchi simili
Trasmissione autosomica dominante
• Sono stati identificati specifici sottotipi genetici di
questa entità clinica
• Nella FHM1: mutazione del gene CACNA1A del
cromosoma 19 [55%]
• Nella FHM2: mutazione del gene ATP1A2 del
cromosoma 1 [15%]
• Necessità di studio di Neuroimaging e di altri
accertamenti
EMICRANIA
Emicrania emiplegica sporadica
•
Emicrania con aura che include deficit motori ma
nella quale nessun parente di I o di II grado
presenta auree emicraniche con deficit motori
•
I casi sporadici hanno la stessa prevalenza dei casi
familiari
I casi sporadici hanno le stesse caratteristiche
cliniche di quelli familiari
Necessità di studio di Neuroimaging e di altri
accertamenti
•
•
EMICRANIA
Emicrania tipo basilare
•
emicrania con aura caratterizzata da sintomi che
originano chiaramente dal tronco encefalo e/o da
entrambi gli emisferi simultaneamente affetti, ma senza
deficit motori
–
–
–
–
–
–
–
–
–
disartria
vertigini
acufeni
ipoacusia
Diplopia
sintomi visivi bilaterali presenti simultaneamente nel campo sia
temporale che nasale di entrambi gli occhi
Atassia
riduzione del livello di coscienza
parestesie bilaterali simultanee
EMICRANIA
Complicanze dell’emicrania
1. emicrania cronica ( 15 gg/mese per più
di 3 mesi)
2. stato emicranico (>72h fino a 2 sett)
3. Aura persistente senza infarto (> 1 sett)
4. Infarto emicranico
EMICRANAIA: FISIOPATOLOGIA
Emicrania con aura
TEORIA NEUROVASCOLARE
Eccitabilità neuronale corticale (TMS, fMRI, EEG)
Allodinia cutanea (sensitizzazione via trigeminotalamica)
(1) CSD nella corteccia: onda di eccitazione
neuronale a 2-6 mm/min (aumento CBF)
seguita da depressione neuronale
(diminuzione CBF= oligoemia);
rilascio di NO, K+, e adenosina, nello spazio
extracellulare e perivasale
Ach=acetylcholine; VIP=vasoactive intestinal protein; NK=neurokinine; CGRP=calcitonin gene-related
peptide;SP=substance P; TG=trigeminal ganglion; SPG=sphenopalatine ganglio
EMICRANAIA: FISIOPATOLOGIA
Emicrania con aura
(A)Progressione scintillii e deficit CV sin
(B)Ricostruzione MRI. Modificazioni nel tempo del
segnale MR a livello della porzione posteromediale del lobo occipitale
(voxels lungo la scissura
calcarina) Inizia nella regione
della fovea e si estende verso
la periferia (A e C).
(C) Corrispettivo della attivazione
retinica:
fovea = rosso
parafovea= blue
periferica= verde
EMICRANAIA: FISIOPATOLOGIA
Emicrania con aura
L’effetto della CSD raggiunge le
fibre trigeminali della dura
madre
(2) Sensitizzazione delle fibre
trigeminali con conseguente
“infiammazione sterile”,
rilascio NK, CGRP, sost. P e
dilatazione dei vasi cranici;
trasmissione antidromica del
segnale al nu. trigenimale
caudale (TNC).
Ach=acetylcholine; VIP=vasoactive intestinal protein; NK=neurokinine; CGRP=calcitonin gene-related
peptide;SP=substance P; TG=trigeminal ganglion; SPG=sphenopalatine ganglio
EMICRANAIA: FISIOPATOLOGIA
Emicrania con aura
(4) Dal TNC, il segnale è trasmesso
a. al talamo e poi alla corteccia
(percezione del dolore).
b. Al nu. Salivatorio superiore (SSN)
(vasodilatazione durale e sintomi
autonomici.
c. Ipotalamo (Hyp), sostanza grigia
periacqueduttale (PAG), locus
coeruleus (modulazione del
dolore).
Ach=acetylcholine; VIP=vasoactive intestinal protein; NK=neurokinine; CGRP=calcitonin gene-related
peptide;SP=substance P; TG=trigeminal ganglion; SPG=sphenopalatine ganglio
EMICRANAIA: FISIOPATOLOGIA
Emicrania senza aura
• L’evento iniziale origina nelle
regioni dorsali del tronco, come
nu. Dorsale del rafe, locus
coeruleus, e PAG (modulazione
del dolore).
• La disfunzione di tali strutture
comporterebbe una attivazione
anomala del sistema
trigeminale.
Ach=acetylcholine; VIP=vasoactive intestinal protein; NK=neurokinine; CGRP=calcitonin gene-related
peptide;SP=substance P; TG=trigeminal ganglion; SPG=sphenopalatine ganglio
FATTORI SCATENANTI
PSICOLOGICI
Emozioni
Rilassamento dopo stress
Alcool
Eccesso/privazione di cibo
Cibi/bevande contenenti:
nitrati
glutammato
tiramina feniletilamina
Ciclo
Ovulazione
ALTRI
FARMACI
Nitroglicerina
Reserpina
Fenfluramina
Contraccettivi orali
HRT
ORMONALI
ALIMENTARI
AMBIENTALI
Privazione/eccesso di sonno
Stanchezza fisica
Fattori climatici Altitudine
Viaggi Rumori Odori
Fumo di sigaretta
18
EMICRANIA:CLINICA
IL CONCETTO DI SOGLIA
EMICRANICA
TRIGGERS
Eventi stressanti
Ciclo mestruale
Variazioni del ritmo di vita
Cambiamenti climatici
Alimenti
ATTACCO DI
EMICRANIA
SOGLIA
TRATTO
Familiarità
Disturbi di personalità e dell’umore
EMICRANIA: CLINICA
Quando si scatena un attacco di emicrania ?
Emicrania
• Fattori interni
e/o esterni
• Farmaci
Soglia oltrepassata
Variazioni ormonali
Alimentazione sregolata
Stress lavorativo
Lungo viaggio per raggiungere il posto lavoro
Perdita di ore di sonno
SOGLIA
Impossibilità di
raggiungere la
soglia
EMICRANIA: CLINICA
FASI DELL’ATTACCO EMICRANICO
CEFALEA
Normalità
I
II
Prodromi Aura
III
Cefalea
IV
V
Posdromi Recupero Normalità
Modificato da Blau, 1997
1.5 COMPLICANZE DELL’EMICRANIA
1.5.1 Emicrania cronica
1.5.2 Stato emicranico
1.5.3 Aura persistente senza
infarto
1.5.4 Infarto emicranico
1.5.5 Emicrania scatenante
crisi epilettica
A. Cefalea che soddisfa i criteri per
emicrania senza aura per > 15 gg/mese
per > 3 mesi
B. Non attribuibile ad altra patologia
Cefalea che soddisfa i criteri per ESA:
1. Durata > 72 ore (1-2 sett)
2. Intensità severa
L’attacco di ECA ma uno o più sintomi
dell’aura persiste >1 settimana
A. L’attacco in corso in paziente con ECA è
simile ad attacchi precedenti ma uno o più
sintomi dell’aura persiste > 60 min
B. Neurimaging dimostrano infarto ischemico in
area compatibile
Attacco epilettico che si verifica durante o dopo
un’aura con un intervallo libero <60 minuti
22
CEFALEA DI TIPO TENSIVO
CEFALEA DI TIPO TENSIVO
CEFALEA DI TIPO TENSIVO
1. Cefalea di tipo tensivo episodica
sporadica
2. Cefalea di tipo tensivo episodica
frequente
3. Cefalea di tipo tensivo cronica
CEFALEA DI TIPO TENSIVO
A.
Almeno 10 episodi che si verifichino in media
SPORADICA: <1 g/mese (<12 giorni all’anno)
FREQUENTE: >1 ma <15 g/mese per almeno 3 mesi
soddisfino i criteri B-D
B. La cefalea dura da 30 minuti a 7 giorni
C. La cefalea presenta almeno due delle seguenti caratteristiche:
1. localizzazione bilaterale
2. qualità gravativo-costrittiva (non pulsante)
3. intensità lieve o media
4. non è aggravata dall’attività fisica di routine, come camminare o
salire
le scale
D. Si verificano entrambe le seguenti condizioni:
1. assenza di nausea e vomito (può manifestarsi anoressia)
2. può essere presente fotofobia oppure fonofobia, ma non entrambe
E. Non attribuita ad altra condizione o patologia
CEFALEA DI TIPO TENSIVO: FISIOPATOLOGIA
• Aumento sensibilità della cute e della muscolatura
pericranica per sensitizzazione nocicettori periferici
• Alterata modulazione del dolore a livello centrale
(talamo) per prolungato input nocicettivo (corno
dorsale cervicale sup./nu. Trigeminale)
• Stress, conflitti, ansia e depressione modificano la
modulazione del dolore a livello periferico e
centrale
• La cefalea di per sé si comporta come stressor
CEFALEA DI TIPO TENSIVO: FISIOPATOLOGIA
Evento iniziale
STRESS PSICOFISICO
(soggetti predisposti)
Alterazione
modulazione dolore
Ricorrenza attacchi
Dolorabilità muscoli
pericranici
CEFALEA DI TIPO TENSIVO
\
EPISODICA FREQUENTE
DISFUNZIONE
PERMANENTE SISTEMA
ANTINOCICETTIVO
Sensibilizzazione
meccanocettori e
nocicettori periferici
SENSIBILIZZAZIONE
CENTRALE (tronco,
nu.caudale trigemino,
corno dorsale cervicale)
CEFALEA DI TIPO TENSIVO
CRONICA
CEFALEA A GRAPPOLO
CEFALEA A GRAPPOLO
1. Cefalea a grappolo
episodica
2. Cefalea a grappolo
cronica
3. Emicrania parossistica
4. SUNCT (Short Lasting
Unilaterale
Neuralgiform
headache attacks)
CEFALEA A GRAPPOLO
A. Almeno 5 attacchi che soddisfano i criteri B-D
B. Dolore severo, unilaterale, in sede orbitaria, sovraorbitaria e/o
temporale della durata da 15 a 180 min (senza trattamento).
C. associata ad almeno uno dei seguenti 8 segni omolateralial dolore:
1. Iniezione congiuntivale
2. Lacrimazione
3. Ostruzione nasale
4. Rinorrea
5. Sudorazione facciale
6. Miosi
7. Ptosi palpebrale
8. Edema palpebrale.
D. frequenza degli attacchi: tra 1 ogni 2 giorni e 8 al giorno.
E. La storia clinica, l’esame obiettivo generale e neurologico e le eventuali
indagini strumentali escludono causa organica.
EPISODICA: Almeno 2 grappoli della durata da 7 giorni a 1
anno (senza trattamento), separati da remissione della durata di
almeno 14 giorni.
CRONICA: Assenza di periodi di remissione, o periodi di remissione di
durata inferiore a 1 mese, da almeno un anno
CEFALEA A GRAPPOLO: FISIOPATOLOGIA
IPOTALAMO: struttura chiave
(ritmicità circadiana e disfunzione
endocrina)
Connessioni con strutture del tronco
(modulazione del dolore): nu.caudale
trigeminale (TNC), grigio
periacqueduttale (PAG), area
tegmentale ventrale (VTA).
Attivazione branca oftalmica V= dolore
Attivazione parasimpatico= sintomi
autonomici
NK=neurokinine; CGRP=calcitonin generelated
peptide; SP=substance P; Ach=acetylecholine;
VIP=vasoactive intestinal peptide; RN=raphe
nucleus; TG=trigeminal ganglion;
PG=sphenopalatine ganglion; SSN=superior
salivary nucleus.
CEFALEA A GRAPPOLO: FISIOPATOLOGIA
INFLUENZE
NEUROENDOCRINE
STILE DI VITA
STAGIONI
STRESS
gangio pterigopalatino
PORZIONE
INF
IPOTALAMO
Nu. Salivatorio sup (SSN)
nu. Intermediolaterale (VPM)
grigio periacqueduttale (PAG)
PARASIMPATICO
ORBITA
G. cervicale sup
SIMPATICO
Complesso
trigemino
cervicale
CEFALEE PRIMARIE
CRITERI DIAGNOSTICI IHS
A. Almeno 5 attacchi
B. Durata di 4-72 ore
C. Almeno 2
• unilaterale
• dolore pulsante
• intensità moderataforte
• aggravato da attività
fisica
D. Almeno 1:
• nausea e/o vomito
• fono e fotofobia
EMICRANIA
A. Almeno 10 attacchi
B. Durata da 30 minuti a 7
giorni
C. Almeno 2
- bilaterale
- dolore gravativotrafittivo
- intensità lievemoderata
- non aggravato da
attività fisica
D. Entrambi i seguenti:
- non nausea o vomito
- fono o fotofobia
A. Almeno 5 attacchi
B. Dolore di intensità marcata,
unilaterale costante,
periorbitario, della durata da
15 a 180 minuti
C. Associata a (almenouno):
‒ Iniezione congiuntivale
‒ Sudorazione facciale
‒ Lacrimazione
‒ Miosi
‒ Ostruzione nasale
‒ Ptosi palpebrale
‒ Rinorrea
‒ Edema palpebrale
‒ Irrequietezza
D. Frequenza da 1 attacco ogni 2
gg a 8 al dì
CEFALEA TENSIVA
CEFALEA A GRAPPOLO
33
Forme primarie
- Cefalea da attività sessuale
- Cefalea da sforzo fisico
- Cefalea indotta da colpi di tosse
- Benign thunderclap headache
Forme secondarie
- Emorragia intracerebrale
- Infarto della ghiandola pineale
- Sinusite sfenoidale
- Aneurisma cerebrale
- Dissezione carotidea
- Emorragia subaracnoidea
- Trombosi dei seni venosi
Campanelli di allarme
•First and worst headache”
•Esordio improvviso, esplosivo o sotto sforzo
•Cefalea subacuta ingravescente nell’arco di giorni/settimane
•Inspiegabile modificazione di una cefalea o variazione di una
cefalea preesistente
•Resistenza alla terapia
•Sede unilaterale fissa e costante
•Insorgenza con sforzo
•Età>50 anni
•Rigidità nucale
•Febbre
•Nausea e vomito incoercibile
•Deficit neurologici persistenti
•Disturbo di coscienza o deficit cognitivi
•Malattie sistemiche note (AIDS,neoplasie), o alterazioni di
laboratorio o strumentali
35
CEFALEE SECONDARIE POTENZIALMENTE PERICOLOSE
Neoplasie intracraniche
Raramente sono causa di cefalea prima che la massa causi una ipertensione
intracranica con segni e sintomi caratteristici; segni neurologici focali.
Meningite
La cefalea della meningite è tensiva, si presenta con febbre, associata a rigidità
nucale.
Emorragia Subaracnoidea
Va sempre sospettata in caso di cefalea violenta ad esordio improvviso. Può
essere accompagnata sin dall’esordio a vomito, perdita di coscienza, diplopia,
ma potrebbe presentarsi da sola.
La rigidità nucale può comparire dopo ore.
Il 50% dei soggetti colpiti da ESA muore, spesso prima di arrivare all’ospedale,
ed il 50% dei sopravvissuti rimane disabile.
36
CEFALEE SECONDARIE POTENZIALMENTE PERICOLOSE
Arterite temporale
Va sempre sospettata in caso di:
• Cefalea comparsa in pazienti dopo i 50 anni.
• dolore temporale o tensione dello scalpo; aumento VES.
•La “claudicatio mandibolare” è il sintomo più suggestivo di tale disturbo
che deve essere prontamente diagnosticato e trattato per evitarne le
complicanze.
Glaucoma ad angolo chiuso:
In questi casi il dolore è oculare.
Generalmente l’occhio si presenta arrossato e la pupilla in media
midriasi e fissa con visione disturbata,
ma in altri casi il dolore oculare può essere episodico e lieve.
37
ALTRE CEFALEE NELLA MEDICINA DI BASE
Ipertensione intracranica idiopatica:
Rara cefalea gravativa, fluttuante che si presenta nell’adulto con
papilledema, alterazione visus specie con valsalva, obesità.
Cefalea cronica post-traumatica:
non ha caratteristiche specifiche ma spesso fa parte della sindrome posttraumatica assieme ad altri sintomi quali disturbi dell’equilibrio, difficoltà
di concentrazione, ridotta abilità lavorativa, irritabilità, depressione del
tono dell’umore e disturbi del sonno.
Cefalea da ipotensione liquorale:
caratteristica comune è una cefalea ortostatica secondaria alla puntura
lombare o a traumi anche lievi. In molti casi l’ipotensione liquorale e la
cefalea ortostatica associata, si possono sviluppare in modo spontaneo.
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Risonanza Megnatica Encefalo
Trombosi venosa
RM encefalo: .. Lesione emorragica temporale destra cortico sottocorticale
Risonanza Megnatica Encefalo
Trombosi venosa
RM vasi venosi: mancata visualizzazione seno trasverso
sigmoideo destro. Irregolarità di calibro della porzione terminale
del seno sagittale superiore
Risonanza Megnatica Encefalo
MAV
Malformazione artero venosa in sede parieto occipitale sin
ARM vasi intracranici
MAV
Risonanza Megnatica Encefalo
Cefalea da tosse !
Arnold-Chiari
T2-weighted sagittal MRI of a 36-year-old woman with cough
headache. A. Note the presence of tonsilar descent (arrow) and
flattening of posterior fossa (asterisks) and the absence of cisterna
magna. B After posterior fossa reconstruction, notice
Risonanza Megnatica Encefalo
Cluster-like
• Dolore orbitario sin episodico severo associato a lacrimazione,
rinorrea, iniezione congiuntivale. Durata attacchi 15–60 min, 2-4
episodi al mese, parzialmente responsivi a verapamil e sumatriptan
• ipoestesia II branca del V n.c..
MRI: Massa nell’angolo ponto cerebellare che origina dal V n.c. sin
RM cranio in emicrania
• Evidenza di piccoli foci di iperintensità prevalenti nel centro
semiovale e nella sostanza bianca frontale in T2 e DP nel
31% dei casi vs l’11% dei controlli.
• Tali anomalie conseguenza delle crisi emicraniche? (Igarashi,
1991).
TCD ed emboli
Patent Foramen Ovale
CEFALEE SECONDARIE
5. Cefalea attribuita a trauma del capo o del collo
6. Cefalea attribuita a disordine vascolare cranico o cervicale
7. Cefalea attribuita a disordine endocranico non vascolare
8. Cefalea attribuita a una sostanza o alla sua sospensione
9. Cefalea attribuita a infezione
10. Cefalea attribuita a disordine dell’omeostasi
11. Cefalea o dolore facciale attribuito a disordine del cranio,
collo, occhi, orecchie, naso, seni paranasali, denti, bocca
o altra struttura cranica o facciale
12. Cefalea attribuita a disordine psichiatrico
Arterite temporale
 Anziani
 VES alla 1° ora > 50 mm/ora
 Cefalea temporale
 Malessere
 Polimialgia reumatica
 Alterazioni a. temporale (ispessita, dolente, nodulare,
non pulsante)
DOLORI FACCIALI
• NEVRALGIA DEL TRIGEMINO (2° e 3°; >50 a; parossismi di 1030 sec. Di dolore trafittivo, urente, zone trigger)
• NEVRALGIA POST ERPETICA (1°; continuo, urente con
riesacerbazioni, parestesie)
• SDR DI COSTEN (dietro o davanti orecchio, tempia emifaccia;
intenso continuo esacerbato dalla masticazione, pressione su
ATM)
• SDR TOLOSA-HUNT (retroorbitaria; intenso, acuto, continuo +
oftalmoplegia e ipoestesia 1°; lesione seno cavernoso o fessura
orbitaria sup)
• SDR. PARATRIGEMINALE DI RAEDER (fronto-temporale e
mascella; intenso e continuo; ptosi, miosi; tumore o
granulomatosi reg. parasellare)
• NEVRALGIA SFENO-PALATINA (emifaccia e laterale collo; sordo
e costante; carotidodinia; spesso arterite cranica)
Scheda raccolta dati cefalea
ANAMNESI CEFALEA
Età di esordio
Crisi nel tempo ○ peggiorate Tipi di cefalea
○ invariate
○ migliorate
Frequenza degli attacchi
giorni assunzione farmaco sintomatico:
Durata
Intervalli liberi
Intensità
Lato
○ lieve (non ostacola l’attività)
○ moderata (ostacola l’attività)
○ severa (impedisce l’attività)
○ unilaterale dx
○ unilaterale sn
○ unilaterale alternante ○ bilaterale
Sede del dolore
Tipo di dolore
○ pulsante
○ non pulsante ( specificare )
Fattori scatenanti
○ alcool
○ ciclo mestruale
○ cibi
○ ciclo unico fattore
○ stress
scatenante
○ variazioni metereologiche
○ altro
Fattori che migliorano (M) o peggiorano (P) la cefalea
○ E/P
○ HRT
○ Gravidanza 1°
○ il movimento
2°
3°
Sintomi di accompagnamento
○ fonofobia
○ fotofobia
○ nausea
○ vomito
○ osmofobia
○ sbadigli
○ lacrimazione
○ congestione nasale
○ altro
Aura
no si
Allodinia
no si
Data dell’ultimo attacco
Farmaco sintomatico:
Durata
Il diario della cefalea
TERAPIA
Farmaci di profilassi dell’emicrania
in base al livello di raccomandazione
evitare i fattori scatenanti
abitudini di vita regolari
Gruppo I
Gruppo II
Amitriptilina (10-50 mg/die)
Atenololo (50-100 mg/die)
Flunarizina (5-10 mg/die)
Propranololo (80-240 mg/die)
Cinnarizina (75-150mg/die)
Diidroergotamina (1-2 mg)
Fluoxetina (10-20 mg/die)
Gabapentin (900-1200 mg/die)
Topiramato (50-200 mg/die)
Paroxetina (10-20 mg/die)
Valproato di sodio (900- 1500 mg/die) Lamotrigina (100 mg/die)
Naprossene sodico
Verapamil (240 mg/die)
Acido acetilsalicilico (<1 g/die)
BETA-BLOCCANTI
Controindicazioni
- bradicardia spiccata,
- blocco A-V di grado superiore al I;
- insufficienza cardiaca scompensata;
- shock cardiogeno;
- acidosi metabolica;
- broncospasmo
- S. di Raynaud
Effetti collaterali
- Depressione
- Impotenza
- bradicardia
- sonnolenza, insonnia
- astenia, nausea, gastralgia
Interazioni farmacologiche
- triptani (necessario dimezzare la dose)
CALCIO-ANTAGONISTI
Controindicazioni
- gravidanza
- terza età (Parkinson)
Effetti collaterali
- Incremento ponderale
- Sonnolenza
- Depressione
- Sindrome acinetico-ipertonica (terza età)
Interazioni farmacologiche
- Non note
AEDS
acido valproico:
Controindicazioni:
- epatite acuta o cronica
Topiramato (25-50-100-200
mg cpr; 15-25 cps)
Controindicazioni:
- gravidanza, allattamento
- pancreatite (controllo amilasi!)
- gravidanza, allattamento
Effetti collaterali:
- sonnolenza,
Effetti collaterali:
- teratogeno
- nausea, gastralgia, diarrea
- tremore posturale e sonnolenza
- trombocitopenia
- amenorrea e mestruazioni irregolari
- Aumento di peso
- Perdita dei capelli
- vertigini, atassia, astenia, disturbi della
parola, disturbi della vista, nistagmo,
parestesia, diplopia,
- rallentamento psicomotorio, difficolta' di
concentrazione, nervosismo, disturbo della
memoria, confusione, depressione, disturbi
del comportamento
- anoressia, nausea, perdita di peso,, dolori
addominali
- glaucoma secondario ad angolo chiuso
TRICICLICI
Controindicazioni
- Turbe del ritmo e della conduzione cardiaca
- Ipertrofia della prostata
- glaucoma
- affezioni stenosanti dell'apparato gastro-enterico e
genito-urinario
Effetti collaterali
- Sonnolenza / agitazione
- Secchezza delle fauci
- Ritenzione dei liquidi
- Diminuzione della libido
- aumento di peso
- modificazioni EEG
Interazioni farmacologiche
- IMAO
- Ipotensivi
- Simpaticomimetici
- BDZ, anestetici
Farmaci di attacco
FANS
ASA
500-1000mg
Indometacina 25-50 mg os, 50-100 mg rettale
Naprossene sodico 550-1100 mg os rettale
Paracetamolo 1000 mg os rettale
ERGOT-DERIVATI
Ergotamina (os, rettale, im)
Diidroergotamina (spray)
TRIPTANI (agonisti selettivi rec 5-HT1)
Sumatriptan (sc,os,ret.,spray)
Zolmitriptan (os)
Rizatriptan (os)
Eletriptan (os)
Almotriptan (os)
Frovatriptan (os)
Terapia della cefalea a grappolo
SINTOMATICA
O2 terapia: 7 l/min per 15 min
SUMATRIPTAN: 6 mg s.c.; 20 mg spray nasale;
RIZATRIPTAN: os
PROFILASSI
VERAPAMIL: 360 mg/die 3 somministrazioni per os
PREDNISONE: 50 mg per 3 gg poi ridurre gradualmente
LITIO: 300 mg 3 volte die, max 1200 mg/die; siero 0,4-1,2 mEq/l
AC. VALPROICO: 600-1000 mg/die
TOPIRAMATO: 50-100 mg/die
CHIRURGICA
rizotomia retrogasseriana percutanea con radiofrequenzeo con
glicerolo; deep brain stimulation (ipotalamo posteriore)
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