Giuseppe Se capisco bene, il tono delle tue parole non è certo di gioia. Sembra che ti sia rassegnato a scegliere questo re. È così? SONO SAMUELE, IL SIGNORE MI HA CHIAMATO A SERVIRE IL POPOLO COME GIUDICE. ABITO IN RAMA DOVE HO COSTRUITO UN ALTARE AL SIGNORE. MI SI PROSPETTA UNA SITUAZIONE SERIA: IL POPOLO VUOLE UN RE… NON SO CHE FARE. Deborah Non sarà che ti fai troppi problemi? Tutti i popoli che io conosco hanno dei re, eppure sono forti! Samuele Hai compreso perfettamente il mio stato d’animo: scopriranno che il regno sarà un peso per loro. Dovranno mantenere la corte e tutte le sue pretese. Sicuramente non andranno in meglio anche solo dal punto di vista economico: il re vorrà far guerre, e loro dovranno combattere; combattere e morire! Samuele Noi non siamo come tutti gli altri popoli; noi siamo il popolo di Dio! Lui solo può regnare su di noi. La differenza sta qui. Saul poteva anche essere un brav’uomo, ma come sovrano non risponde alla volontà di Dio; vuole fare di testa sua, non cerca la parola di Dio che lo può guidare. Me lo ha detto il Signore stesso: «Non hanno rigettato te, ma hanno rigettato me, perché io non regni più su di loro... ammoniscili chiaramente e annuncia il diritto del re che regnerà su di loro». Io gli porto ancora rispetto in pubblico, ma non posso ignorare che non gode più del favore di Dio. C’è qualcosa di nuovo all’orizzonte, devo ancora capire cosa. Giuseppe Ma hanno combattuto anche per avere la terra che Dio aveva promesso ai Patriarchi! HANNO VOLUTO UN RE Samuele Certo, abbiamo lottato contro tanti popoli e abbiamo vinto. Ma la guerra era necessaria; ora invece potrebbe diventare solo un capriccio del re, per la sua gloria, per estendere il suo territorio. Il problema però non è questo; è ben più profondo. E SI SONO ALLONTANATI DA DIO «Vogliamo essere come gli altri popoli», vanno dicendo continuamente... e insistono. Chiedono che un re li guidi. Mi sto opponendo con tutte le mie forze: unico re è l’Altissimo. Lui manda dei giudici che guidano il suo popolo, e sono delle belle figure di persone semplici. Ho paura che il re dimentichi di essere solo rappresentante di Dio e diventi un sovrano come i nostri padri hanno provato in Egitto. Sarebbe la fine della nostra unicità. Qualche tempo dopo, ascoltando la parola del Signore, ho ceduto: che scelgano un re; prendano uno di loro perché regni sul popolo eletto. Proveranno cosa vuol dire sottostare al volere di un uomo. Si è fatto vivo un discendente di Beniamino di Gabaa: Saul, che cercava il veggente del Signore. L’ho consacrato in privato versando sul suo capo l’olio: lo Spirito è sceso su di lui, e Dio gli ha dato un cuore nuovo. Il mio compito di giudice è finito. Ora un uomo regna sul popolo dell’Alleanza. Leggi 1 Sam 8 e ss 26 27