ISTITUTO TECNICO AGRARIO STATALE - “G. PASTORI” BRESCIA
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE QUINTA Sez. E
INDIRIZZO: SPERIMENTALE “CERERE UNITARIO”
Modulo Vivaismo e colture protette
Anno scolastico 2012/2013
COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
MATERIA
DOCENTE
CONTINUITÀ
3
Montefusco Sandro
4
5
x
x
Religione
Prof.
Italiano
Prof.ssa Maione Carmela
x
Storia
Prof.ssa Maione Carmela
x
Lingua stran. (Ingl.)
Prof.ssa Aglieri Ignazio
x
Matematica
Prof.ssa Franceschini Piera
Chimica Agraria
Prof.
Torselli Marco
Biologia Applicata
Prof.
Tecnica di Gestione
Prof.
Tec. di Prod. Animali
Prof. Bonometti Gianandrea
Produzioni Vivaistiche
Prof.
Stimoli Nunzio
Strutture vivaistiche
x
INS. TECNICO-PRATICO
CONTINUITÀ
3
4
5
x
x
x
x
Prof. Croci Paolo
x
x
x
Restuccia Pasqualino
x
Prof. Costa Pierangelo
x
x
x
Bernocchi Giorgio
x
Prof. Vezzini Marco
x
x
x
Prof. Fornari Paolo
x
x
x
x
Prof. Costa Pierangelo
Prof.ssa Fogazzi Paola
x
x
x
Prof. Costa Pierangelo
x
Educazione fisica
Prof.ssa Santus Edvige
x
x
x
Area di Progetto
Prof.
Stimoli Nunzio
x
Prof. Costa Pierangelo
x
Area di Progetto
Prof.ssa Fogazzi Paola
x
Prof. Costa Pierangelo
x
Sostegno
Prof.ssa Izzinosa Marina Iliana
x
x
x
x
x
ALUNNI
01
Avanzi
Jacopo
10
Diego
19
Mondini
Stefano
Monica
20
Papa
Alessio
12
Fieni
Frongia
Lanzanova
Giacomini
02
Benvenuti
Greta
11
03
Berardinelli
Claudio
Annalisa
21
Prandini
Francesca
04
Binetti
Francesca
13
Lanfranchi
Daniele
22
Rabaioli
Marco
05
Botteri
Cristina
14
Lucchini
Stefano
23
Sarnico
Giulia
06
Brunelli
Matteo
15
Marengoni
Sara
24
Terzi
Veronica
07
Conter
Piercarlo
16
Mariotti
Francesco
25
Vezzola
Claudio
08
Dusi
Giovanni
17
Mellini
Roberta
09
Faini
Federico
18
Mensi
Andrea
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PROFILO PROFESSIONALE
Premesso che nell'ambito dell'istruzione secondaria superiore si va delineando la
tendenza ad una formazione globale dell'allievo e si demanda la specializzazione
professionale a corsi post-diploma, tenuto conto che il diplomato, per svolgere la
professione di perito agrario, dovrà superare un tirocinio biennale e l'esame di Stato,
l'Istituto individua come finalità della sua funzione formativa quella di fornire agli
allievi le sotto elencate competenze:
1. gestire aziende agrarie e di trasformazione o collaborare alla loro conduzione;
2. assistere, sotto l'aspetto tecnico, economico-contabile e fitoiatrico, aziende
agrarie ed organismi associativi nell'ambito della produzione, conservazione,
trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli;
3. gestire strutture di trasformazione del settore agro-alimentare o collaborare alla
loro gestione;
4. prestare assistenza nella realizzazione di opere di miglioramento e di
trasformazione delle realtà territoriali;
5. conoscere le problematiche economiche ed estimative riguardanti i fondi rustici,
interpretare ed attuare progettazioni aziendali, in funzione dell'assetto territoriale,
e nel rispetto del punto di vista ecologico ed ambientale;
6. fornire adeguate indicazioni sugli indirizzi e sulle scelte relative alla zootecnia e
alla modalità di allevamento;
7. prestare attività di tecnico intermedio nelle organizzazioni di servizi sia privati sia
pubblici.
OBIETTIVI PREFISSATI DAL CONSIGLIO DI CLASSE
1
Obiettivi culturali
Osservare e analizzare da più punti di
vista realtà diverse, al fine di formulare
giudizi ed operare scelte in modo
autonomo, motivato e consapevole.
2 Esprimersi in modo preciso ed efficace e
3
4
5
comprendere significati ed implicazioni dei
messaggi altrui.
Adattarsi con flessibilità ai diversi
contesti e a situazioni professionali
nuove, attuando processi di educazione
permanente anche attraverso l'attitudine
all'autoapprendimento.
Obiettivi trasversali
Esprimersi efficacemente in
forma sia scritta sia orale,
utilizzando
appropriati
linguaggi
tecnici
e
specialistici.
Analizzare ed interpretare
testi e documenti di diversa
natura
Effettuare scelte e prendere
decisioni
ricercando
le
opportune informazioni.
Obiettivi comportamentali
Superare la visione egocentrica e
acquisire un'ottica più vasta che
tenga conto del punto di vista degli
altri.
Organizzare il proprio sapere
in modo interdisciplinare.
Esprimere
giudizi
adeguatamente motivati.
Lavorare
produttivamente
sia
autonomamente sia in gruppo.
Acquisire senso di responsabilità
anche attraverso la consapevolezza
delle conseguenze del proprio
operato.
Essere disponibile al dialogo e al
riesame delle proprie posizioni
attraverso il confronto.
Essere capaci di autocontrollo.
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CRITERI PER L'ASSEGNAZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO
Il Consiglio di classe, vista la normativa vigente sull'attribuzione del credito scolastico, stabilisce quanto segue:
PREMESSO CHE
ogni allievo avrà una valutazione del credito scolastico individualizzato,
STABILISCE CHE
1. all’alunno promosso a giugno, che ha frequentato con regolarità ed ha dimostrato particolare interesse e
partecipazione al dialogo educativo, viene assegnato il punteggio massimo della banda di oscillazione;
2. all’alunno promosso a settembre, in seguito a scioglimento della sospensione di giudizio, viene assegnato il
punteggio massimo della banda di oscillazione quando il punteggio supera il mezzo punto;
3. all’alunno che ha avuto richiami disciplinari, viene assegnato il punteggio minimo della banda di oscillazione;
4. per gli studenti della classe quinta, ammessi all’Esame, l’assegnazione del credito scolastico avviene con le
stesse modalità indicate al punto sub 2 per gli studenti promossi a settembre.
CRITERI PER L'ASSEGNAZIONE DEL CREDITO FORMATIVO
Il Consiglio di classe, vista la normativa vigente sull'attribuzione del credito formativo,
PREMESSO CHE
Le attività da riconoscere ai fini dell’assegnazione del credito formativo devono comprendere attività di
approfondimento dei programmi scolastici svolti con particolare attenzione alle materie professionali del corso di
studi o attività di volontariato sociale, ambientale, ecc., che implichino comunque una responsabilità nei confronti
degli altri o una gestione di un gruppo;
Tali attività devono essere debitamente documentate e la certificazione, che deve essere rilasciata da
Enti, Istituzioni oppure da Amministrazioni riconosciute, deve essere relativa ad un impegno non inferiore a 50
ore;
Le attività sportive vengono riconosciute solo se si tratta di impegni continuativi nel corso dell’anno e
relativi ad attività svolte almeno a livello provinciale.
STABILISCE CHE
1. all’alunno che abbia frequentato corsi o partecipato ad attività di carattere culturale (nei campi letterario,
artistico, linguistico, lavorativo) coerenti con l’indirizzo di studi, viene assegnato il punteggio massimo della banda
di oscillazione;
2. all’alunno che si sia particolarmente distinto partecipando ad attività di carattere sportivo viene assegnato il
punteggio massimo della banda di oscillazione.
CRITERI DI VALUTAZIONE
Al fine di consentire condizioni di omogeneità tra le diverse sezioni e pur nel rispetto dell'autonomia di ogni insegnante, il
Consiglio di Classe, in base agli obiettivi prefissati, ha fatto proprie le indicazioni del Collegio dei docenti adottando i seguenti
criteri di valutazione e la corrispondenza tra i voti decimali e i livelli tassonomici:
Parametri
Voto
Parametri
Voto
Conoscenza di termini, contenuti, regole, principi:
Analisi:
nessuna:
1-2-3 non sa analizzare:
1-2-3
frammentaria e superficiale:
4-5 effettua analisi parziali o imprecise:
4-5
adeguata, ma limitata:
6
analizza le conoscenze, ma deve essere guidato:
6
analizza in modo autonomo le procedure
completa:
7-10
7-10
acquisite:
Comprensione:
Sintesi:
nessuna:
1-2-3 non sa sintetizzare:
1-2-3
limitata e/o imprecisa:
4-5 effettua sintesi parziali o imprecise:
4-5
sintetizza le conoscenze, ma deve essere
completa ma non approfondita:
6
6
guidato:
completa e approfondita:
7-10 sintetizza in modo autonomo:
7-10
Applicazione:
Valutazione (capacità di giudizio):
non sa applicare il metodo e/o le norme espresse:
1-2-3 non sa esprimere giudizi:
1-2-3
applica con incertezza il metodo e/o le norme
esprime giudizi generici:
4-5
4-5
espresse:
applica con sufficiente sicurezza il metodo e/o le
sa esprimere giudizi solo se guidato:
6
6
norme espresse:
applica in modo personale:
7-10 esprime giudizi autonomi e motivati:
7-10
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PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe, che si è formata in terza con studenti provenienti da sezioni diverse, è
composta da 25 alunni (15 maschi e 10 femmine): 23 provenienti dalla quarta sez.
E e 2 non ammessi all’esame di stato dello scorso anno.
Sono presenti due studenti diversamente abili ed un ragazzo con certificazione
D.S.A..
Nello scrutinio finale dello scorso anno otto studenti sono stati promossi con merito
alla classe successiva, otto promossi con un debito, sei con due debiti, uno con tre
debiti e uno bocciato.
La classe ha beneficiato, nel corso del triennio, della continuità didattica in
matematica, in produzioni vivaistiche (comprese le attività di laboratorio), in strutture
vivaistiche, in educazione fisica, in laboratorio di chimica e in quello di biologia. Nelle
rimanenti materie l’insegnante è cambiato almeno una volta nel corso del triennio. Da
segnalare il caso di inglese: gli studenti, nel corso del quinquennio, hanno avuto
almeno quattro diversi insegnanti.
La preparazione degli allievi, nonostante la situazione suesposta, può considerarsi
nel complesso adeguata. Gli obiettivi prefissati dal Consiglio di Classe sono stati
parzialmente raggiunti. Per quanto riguarda la preparazione si evidenziano tre
diverse fasce: una prima formata da alunni che non si sono impegnati in modo
costante; una seconda con alunni che, con parecchie difficoltà, hanno raggiunto una
preparazione accettabile ma eminentemente nozionistica, e una terza fascia,
contenente un numero ristretto di individui, con alunni che hanno profuso un impegno
costante, raggiungendo competenze soddisfacenti nelle varie materie.
Nei confronti degli insegnanti il comportamento è stato corretto, i rapporti all’interno
del gruppo classe sono stati nel complesso soddisfacenti e collaborativi,
particolarmente positivo l’atteggiamento e l’accoglienza dei due studenti portatori di
handicap.
Nel corso dell’anno è stata effettuata l’uscita didattica alle cantine Avanzi ed al vivaio
Dester.
La classe ha partecipato ad un corso sulla sicurezza in agricoltura di complessive sei
ore tenuto da un ingegnere dell’ASL.
In allegato le relazioni degli studenti diversamente abili F.M. e F.F. e dello studente
con certificazione D.S.A. J.A. .
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AREA DI PROGETTO
Professori responsabili: Costa Pierangelo, Fogazzi Paola, Stimoli Nunzio
Discipline coinvolte: Produzioni Vivaistiche, Strutture Vivaistiche
ALUNNO
1 Avanzi Jacopo
2 Benvenuti Greta
3 Berardinelli Claudio
PROGETTO
“Eden”. Realizzazione di un giardino pubblico
“Growtech”. Serra per colture idroponiche
“Eden”. Realizzazione di un giardino pubblico
“Fotoled”. Serra con impianto fotovoltaico ed
4 Binetti Francesca
illuminazione a LED
“Serre Monteclarensi”. Serra per ortaggi di IV
5 Botteri Cristina
gamma
“Fotoled”. Serra con impianto fotovoltaico ed
6 Brunelli Matteo
illuminazione a LED
“Esotic Garden”. Progettazione di due serre e di un
7 Conter Piercarlo
giardino acquatico
“Serre Monteclarensi”. Serra per ortaggi di IV
8 Dusi Giovanni
gamma
9 Faini Federico
“La serra: un paradiso protetto”
“Esotic Garden”. Progettazione di due serre e di un
10 Fieni Diego
giardino acquatico
11 Frongia Lanzanova Monica “Floracomp” . Realizzazione di un giardino privato
“Serre Monteclarensi”. Serra per ortaggi di IV
12 Giacomini Annalisa
gamma
“Serre Monteclarensi”. Serra per ortaggi di IV
13 Lanfranchi Daniele
gamma
14 Lucchini Stefano
“Eden”. Realizzazione di un giardino pubblico
15 Marengoni Sara
“Growtech”. Serra per colture idroponiche
16 Mariotti Francesco
“La serra: un paradiso protetto”
17 Mellini Roberta
Floracomp” . Realizzazione di un giardino privato
18 Mensi Andrea
Floracomp” . Realizzazione di un giardino privato
19 Mondini Stefano
Floracomp” . Realizzazione di un giardino privato
“Fotoled”. Serra con impianto fotovoltaico ed
20 Papa Alessio
illuminazione a LED
“Fotoled”. Serra con impianto fotovoltaico ed
21 Prandini Francesca
illuminazione a LED
22 Rabaioli Marco
“Growtech”. Serra per colture idroponiche
Sarnico Giulia
“Growtech”. Serra per colture idroponiche
23
“Esotic Garden”. Progettazione di due serre e di un
24 Terzi Veronica
giardino acquatico
25 Vezzola Claudio
“Eden”. Realizzazione di un giardino pubblico
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RELAZIONI DELLE SINGOLE DISCIPLINE
INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA
INSEGNANTE: Prof. Sandro Montefusco
La classe ha risposto con buon interesse sin da subito nei confronti delle tematiche
affrontate. Questo ha permesso sul piano didattico e metodologico un continuo confronto
tra docente e alunni, ma soprattutto tra gli alunni mediante dibattiti guidati.
Si denota, dall’inizio dell’anno a oggi, una maturazione, da parte dell'intero gruppo
classe, nella consapevolezza di doversi costantemente confrontare su argomenti di
carattere antropologico-religioso, senza mete e prospettive di carattere definitivo.
Gli obiettivi minimi a oggi sono stati raggiunti da tutti e i contenuti sono stati svolti e
affrontati con buon profitto.
OBIETTIVI
Secondo l’aggiornamento dei programmi in base al D.P.R. del 20 agosto del 2012,
l'Irc alla fine del quinquennio si pone come obiettivi generali di «sapersi interrogare sulla
propria identità umana, religiosa e spirituale, in relazione con gli altri e col mondo, al
fine di sviluppare un maturi senso critico e un personale progetto di vita. Riconoscere la
presenza e l’incidenza del cristianesimo nel corso della storia, nella valutazione e
trasformazione della realtà e nella comunicazione contemporanea, in dialogo con altre
religioni e sistemi di significato. Confrontarsi con la visione cristiana del mondo,
utilizzando le fonti autentiche della rivelazione ebraico-cristiana e interpretandone
correttamente i contenuti, in modo da elaborare una posizione personale libera e
responsabile, aperta alla ricerca della verità e alla pratica della giustizia e della
solidarietà».
Obiettivi conseguiti: alcuni alunni conoscono i contenuti essenziali del
cattolicesimo, altri ne elaborano i contenuti e li organizzano in modo esaustivo e sanno
stabilire in modo proficuo opportuni punti di collegamento tra l'Irc e le altre discipline.
Tutti gli alunni sono stati invitati a riflettere e a maturare i valori del rispetto, della
tolleranza, del dialogo, dell’impegno comune, della solidarietà.
CONTENUTI
1. Conoscere le linee fondamentali del discorso etico cattolico relativo alla libertà
umana.
2. Saper individuare i termini della discussione sulla responsabilità dell'uomo nei
confronti di se stesso, degli altri, del mondo.
3. Essere in grado di fornire indicazioni di massima per una sintetica ma corretta
trattazione sulle tematiche a favore della vita; approfondire le loro implicazioni
antropologiche, sociali e quindi religiose.
4. Sapersi confrontare con se stessi, con le proprie emozioni in una comunicazione
interpersonale efficace e consapevole.
METODI E STRUMENTI
La metodologia, come da programma e piano di lavoro annuale del docente in relazione
alla classe V, ha previsto momenti di lezione frontale con discussioni e dibattiti; momenti
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di laboratori e approfondimenti attraverso mediatori didattici di tipo multimediale e
informatico.
VALUTAZIONI
Il livello di apprendimento e il conseguimento degli obiettivi e delle competenze proprie
della disciplina, è stato determinato attraverso verifiche orali volte a cogliere quanti più
elementi possibili di giudizio. Il livello di sufficienza è conseguito dall'alunno in seguito
ad un’esposizione corretta dei contenuti essenziali, tenuto conto che sempre si è
sottolineata l'importanza di esprimere opinioni personali con coerenza argomentativa.
Un ulteriore elemento propositivo nella valutazione è la disponibilità al dialogo ed il
riesame delle proprie posizioni attraverso il confronto.
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ITALIANO
INSEGNANTE: Prof.ssa Carmela Maione
Libro di testo adottato:
“Letteratura Letterature” Il secondo Ottocento vol.3.1
Il Novecento vol. 3.2
Armellini- Colombo /Zanichelli Editore
OBIETTIVI DISCIPLINARI REALIZZATI (O PARZIALMENTE REALIZZATI)
Produzione scritta
1. Produrre testi scritti corretti rispetto a tutti gli elementi linguistici: punteggiaturaorografia-lessico-grammatica-sintassi.
2. Produrre testi diversi a seconda dello scopo o della situazione: testi argomentativi
(attualità-storia), testi informativi (relazione-riassunto-schema riassuntivo), testi
valutativi (commento).
3. Produrre testi scritti coerenti nella esposizione delle idee e coesi nell’articolazione del
discorso.
4. Esprimere osservazioni e motivare valutazioni personali.
Produzione orale
1. Esporre in modo chiaro e corretto le informazioni essenziali relative ad un argomento.
2. Collegare le informazioni in un discorso coerente, coeso e completo.
3. Usare un linguaggio appropriato e specifico.
Comprensione di un testo scritto
1. Riconoscere ed analizzare le strutture che caratterizzano tipi diversi di testo (informativoargomentativi-narrativo-espressivo).
2. Riconoscere ed analizzare gli elementi costitutivi di un testo letterario (contenutomessaggio-stile).
3. Collegare un testo letterario al contesto storico culturale e alla poetica dell’autore.
METODI DI INSEGNAMENTO UTILIZZATI
1. Lezioni frontali
2. Lezioni interattive
MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO
1. Testo in adozione per la sistemazione delle- conoscenze di Storia della Letteratura.
2. Testi antologici per l’analisi della Letteratura italiana e straniera.
3. Testi integrali di narrativa (romanzi-racconti) per l’approfondimento di autori italiani e
stranieri.
4. Articoli o brevi saggi per l’informazione e l’approfondimento di temi o problemi di
attualità.
5. Interrogazioni svolte secondo le seguenti modalità di conduzione:
 richiesta di esposizione autonoma su argomenti generali o specifici.
 esposizione guidata attraverso richieste circostanziate di argomenti generali o
specifici.
 richiesta di confronto, collegamento su autori, movimenti relativi alla storia della
Letteratura.
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
Lettura di testi poetici o di brevi brani da testi in prosa (precedentemente
analizzati in classe) e richiesta di analisi, contestualizzazione, commento.
STRUMENTI DI VERIFICA UTILIZZATI
1.
Compito in classe:
 Argomento da sviluppare liberamente.
 Saggio breve.
 Articolo di giornale
 Argomento di attualità
 Argomento storico letterario.
Elenco analitico dei parametri valutati:
Produzione
 Selezionare le informazioni in base alla traccia data.
 Organizzare le informazioni essenziali in una scaletta.
 Stendere il testo, ampliando le informazioni dalla scaletta, in paragrafi logicamente
collegati e coesi tra loro.
 Esprimere osservazioni e valutazioni personali.
 Usare correttamente tutti gli elementi linguistici (punteggiatura – ortografia – lessico –
strutture grammaticali).
Analisi
 Enucleare le informazioni essenziali del testo.
 Sintetizzare il contenuto in modo coerente.
 Rielaborare il testo analiticamente rispondendo a richieste specifiche.
 Esprimere osservazioni e valutazioni personali.
 Usare correttamente tutti gli elementi linguistici.
2.
Interrogazioni
Elenco analitico indicatori valutati
 conoscere le informazioni relative agli argomenti proposti.
 esporre in modo autonomo – chiaro – corretto.
 esporre in modo guidato – chiaro – corretto.
 esprimere osservazioni e valutazioni personali.
 operare confronti e collegamenti.
 Contestualizzare.
3.
Prove strutturate (test a risposta chiusa ed aperta)
4.
Elenco analitico indicatori valutati
 conoscere le informazioni richieste dai quesiti.
 inserire pertinentemente le informazioni.
Prove semistrutturate (risposte aperte, trattazione breve….)
Elenco analitico indicatori valutati
 Conoscere le informazioni relative agli argomenti proposti.
 Comprendere dati – informazioni – situazioni – concetti.
 Stabilire relazioni tra informazioni – situazioni.
 Utilizzare un lessico pertinente all’argomento.
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RAPPORTO CON LA CLASSE
Il rapporto con la classe è stato dal punto di vista disciplinare nella norma,sia con
l’insegnante che con i compagni. Lo svolgimento del programma è stato caratterizzato da una
partecipazione ed attenzione non sempre costante da parte di un piccolo gruppo. I risultati
conseguiti nella materia sono per alcuni alunni modesti a causa di un’attività di studio non
sempre costante ed effettuata, a volte, con superficialità.
CONTENUTI DISCIPLINARI STUDIATI (Programma svolto)
1°Modulo introduttivo: Inquadramento storico culturale del secondo Ottocento
Il Positivismo- Inquadramento culturale
 La scienza e l’evoluzionismo- La teoria dell’Evoluzione di Charles Darwin. Il Positivismo.- Le idee chiave di Comte e Spencer. Il Materialismo storico.- La teoria di Marx ed Engels  La Crisi della Ragione.- Il pensiero di Nietzsche; il Superuomo; Dio è morto. I letterati e la società borghese.- I simbolisti; Il poeta maledetto C. Baudelaire; L’Albatro. Il Romanzo sperimentale.- Naturalismo,Verismo: Caratteri generali. Verga:ciclo dei vinti,
il principio di regressione, le tecniche narrative, l’ideologia. Le novelle: Libertà, Rosso
malpelo.
2° Modulo: -Il Romanzo della crisi - il romanzo estetizzante del primo NovecentoDecadentismo caratteri generali.- La scienza umana e la Psicanalisi









Le avanguardie- Il Futurismo e il CrepuscolarismoFilippo Tommaso Marinetti- Il manifesto del FuturismoIl romanzo della crisi, le scienze umane e la Psicanalisi
Vita e opere, La Coscienza di Zeno.-Italo SvevoLa fine.- Franz. KafcaIl monologo di Molly Bloome.-James Joyce
Vita e opere. Pascoli e i simbolisti
Il pensiero e la poetica, i temi e lo stile
La poetica del Fanciullino “ E’ forse dentro di noi un fanciullino….”
I temi e lo stile.
Liriche da Miricae e dai Canti di Castelvecchio
Lavandare
X Agosto
L’Assiuolo
Novembre
Il gelsomino Notturno
La mia sera
Vita e opere G. D’Annunzio, Il Panismo D’Annunziano.
Alcione- La pioggia nel pineto, I pastori.3° Modulo: Secondo novecento, La narrativa in Italia negli anni del Neorealismo.
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



Il dibattito culturale.
Il Neorealismo.
La Memorialistica.
Ricordi di guerra e Resistenza.
Brani:
Emilio Lussu “Al confino”
Elio Vittorini “ Conversazione in Sicilia”
Primo Levi “Sul fondo”
Ignazio Silone “Senza illuminazione elettrica”
Beppe Fenoglio –Lettura integrale “La malora”.
Pagina 11 di 36
STORIA
INSEGNANTE: Prof.ssa Carmela Maione
Libro di testo adottato:
“Le ragioni della Storia” vol.3 Dalla fine dell’Ottocento al
Novecento.
Matteini/Barducci/Giocondi. Zanichelli Editore
OBIETTIVI DISCIPLINARI REALIZZATI ( O PARZIALMENTE REALIZZATI)
1.
Approfondire l’analisi degli aspetti economici e sociali di una società attraverso la Storia
dell’industria e della tecnica, collegandoli al quadro politico e culturale del periodo
esaminato.
2.
Cogliere i nessi di cause ed effetto tra fatti e fenomeni.
3.
Comprendere e utilizzare il linguaggio specifico della disciplina.
4.
Capacità di analisi, spiegazione dei fatti storici.
METODI DI INSEGNAMENTO UTILIZZATI
1.
2.
Lezioni frontali
Lezioni interattive
MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO
1.
2.
3.
Lezioni frontali.
Fotocopie e testi integrativi.
Documenti video e filmati.
STRUMENTI DI VERIFICA UTILIZZATI
Interrogazioni e questionari
Elenco analitico indicatori valutati




Conoscenza argomenti richiesti.
Esposizione chiara e appropriata.
Capacità di operare confronti e collegamenti.
Operare confronti e collegamenti
Prove strutturate (risposte aperte, trattazione sintetica)
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Elenco analitico indicatori valutati
Conoscere delle informazioni relative agli argomenti richiesti.
Comprendere dati, informazioni, concetti.
Capacità di collocare nel tempo e nello spazio.
Utilizzare un linguaggio corretto ed appropriato.




EVENTUALI OSSERVAZIONI DEL DOCENTE
Nonostante il lavoro svolto in classe, anche mediante attività di recupero e ripasso con
schemi, permangono in alcuni alunni difficoltà e carenze dovute ad un impegno non sempre
costante sia durante le lezioni che nell’attività svolta a casa.
CONTENUTI DISCIPLINARI STUDIATI (Programma svolto)
Modulo introduttivo ( ripasso): L’Italia dal 1861 al 1914- Il decollo industriale.



Politica Interna, Estera ed Economica della Sinistra.
L’Età Giolittiana.
Tempi, Luoghi, Settori, Caratteri e limiti del decollo industriale.
1° Modulo: La grande Guerra e i Totalitarismi.



















L’Europa sull’orlo della guerra.
Lo scoppio del conflitto.
Movimenti contro la guerra.
La Russia fra la guerra e rivoluzione.
La fine del conflitto.
L’occupazione di Fiume.
La Società delle Nazioni.
L’affermazione del fascismo.
Le difficoltà della ricostruzione.
I nuovi equilibri ed i nuovi stati.
Giolitti al governo.
La nascita del Partito comunista italiano.
Le novità del fascismo.
La marcia su Roma.
Il delitto Matteotti e l’Aventino.
Il regime fascista in Italia e il corporativismo.
L’accordo tra stato e Chiesa; I Patti Lateranensi.
La grande depressione ed il New Deal.
La repubblica di Weimar.
2° Modulo:



La nascita dell’Unione Sovietica.
La crisi del 1929, l’industrializzazione sovietica.
La politica economica dell’Italia fascista.
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
La politica estera; la guerra di Etiopia.
3° Modulo:
 L’asse Roma - Berlino fino ai limiti del Totalitarismo fascista.
 Il Nazionalsocialismo al potere in Germania.
 Le leggi di Norimberga.
4° Modulo:









Verso la Seconda guerra mondiale.
Lo scoppio della guerra.
Il predominio tedesco.
Operazione Barbarossa.
L’intervento degli Stati Uniti d’America.
La svolta del 1942 – 1943 fino alla Repubblica di Salò.
La Resistenza e l’ultima fase del conflitto
I Trattati di Pace
Il processo di Norimberga.
5° Modulo:













L’età della guerra fredda e il sistema dei due blocchi.
Il Mondo diviso:
Le due Germanie;
Il Patto Atlantico;
Patto Di Varsavia.
La ripresa economica.
Il modello occidentale.
La nascita della Repubblica Italiana.
La Costituzione repubblicana.
La Comunità Europea.
La decolonizzazione e il Terzo mondo.
L’indipendenza delle Indie.
La nascita di Israele.
Il Crollo del Muro di Berlino.
La Fine del Mondo Bipolare.
La globalizzazione.
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LINGUA INGLESE
INSEGNANTE: Prof. Ignazio Aglieri
OBIETTIVI PREFISSATI
L’insegnamento della lingua straniera e’ volto ai seguenti obiettivi:
o Comprensione globale e analitica di messaggi orali di carattere generale e settoriale
o Comprensione globale e analitica di testi scritti su argomenti vari, di carattere
generale e relativi al settore di specializzazione
o Produzione efficace e appropriata di messaggi orali e scritti su argomenti di vita
quotidiana, di interesse generale e su argomenti specifici inerenti alla microlingua
o Inferenza del significato di elementi non noti di un testo sulla base delle informazioni
ricavabili dal contesto
CONTENUTI
L’acquisizione di strutture grammaticali si è necessariamente inserita nel più ampio
contesto comunicativo, al fine di espandere l’orizzonte linguistico e culturale degli
studenti. Particolare rilevanza e’ stata data all’insegnamento ed all’acquisizione del
lessico specifico del settore agroindustriale; tale acquisizione ha permesso una sufficiente
conoscenza della microlingua e del suo uso in un contesto comunicativo. Non si e’
tralasciata l’attività interdisciplinare (lettura di testi, articoli e proiezione di filmati),
volta all’acquisizione della capacità di operare collegamenti con altre discipline.
Tuttavia, a causa di continui cambi di docenti di inglese nel corso del quinquennio e delle
conseguenti diverse metodologie, si segnala la presenza di un piccolo gruppo di studenti
che, nonostante l’impegno e la costanza nello studio della disciplina, manifestano alcune
difficoltà nell’esprimersi fluentemente in L2.
GRAMMATICA
GRAMMAR
Dal testo di English Grammar consigliato “Grammar Files” di E. Jordan /P. Fiocchi
Ed.Trinity Whitebridge, sono stati approfonditi i seguenti argomenti:
Past Simple/Past Continuous
Pres. Perfect/Pres. Perfect Continuous (For /Since)
Past Perfect
Passive Form
The Future
If clauses (0/1st/2nd/3rd type)
Indirect Speech
MICROLINGUA
MODULE 9
PLANT DISEASES
Dialogue
The adversities of crops
Factors which affect the plant
HOW TO CONTROL PLANT DISEASES
Prevention is the best cure
pag. 238
pag 239
pag 239
pag 255
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MODULE 10
PESTS AND WEEDS
Pests and weeds a threat to the life of plant
The beginning of a vicious circle
pag. 265
pag. 285
MODULE 11
THE FOOD YOU CAN TRUST
Consumers’ concerns about food
What is genetic engineering?
Olive oil drops of gold
Wine (Red and White ones)
pag. 304
pag. 309
pag. 317
pag 322
DAIRY PRODUCTS
Milk
Butter
Cheese
pag. 333
pag 337
pag 342
MEZZI E STRUMENTI
Il principale mezzo utilizzato per lo svolgimento dell’attività’ didattica e’ stato il libro di
testo “New Challenges in Agriculture”. Internet. Il laboratorio linguistico è stato
utilizzato come supporto per ampliare l’abilità della comprensione orale attraverso
l’ascolto di testi orali di vario tipo.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
La maggior parte degli alunni ha evidenziato un sufficiente interesse ed impegno
personale nei confronti della disciplina partecipando attivamente alle lezioni ma,
raggiungendo competenze linguistiche mediamente sufficienti. La classe ha nel
complesso rivelato una conoscenza sufficiente degli argomenti trattati. Permangono
ancora alcune difficoltà nel corretto uso delle strutture grammaticali e nell’applicazione
di queste ultime in un contesto comunicativo.
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MATEMATICA E INFORMATICA
INSEGNANTE: Prof.ssa Piera Franceschini
OBIETTIVI
Obiettivi di carattere generale:
Operare con il simbolismo matematico relativo sia al programma del triennio che del
biennio.
Affrontare situazioni problematiche avvalendosi di modelli matematici atti alla loro
rappresentazione.
Costruire procedure di soluzione di un problema, e, ove sia il caso, tradurle
sull’elaboratore.
In particolare gli allievi devono saper:
utilizzare semplici integrali indefiniti e definiti;
interpretare grafici di vario tipo anche inerenti a situazioni concrete;
METODI
Dato l’esiguo numero di ore dedicato alla materia, il metodo didattico è stato adattato
alla situazione. Si sono utilizzati:
lezione frontale nella quale gli argomenti vengono presentati attraverso
esempi significativi, cercando di non puntare sulla memorizzazione ma sull’acquisizione
di metodi risolutivi generali;
esercizi svolti in classe sotto la guida dell’insegnante;
esercizi svolti autonomamente a casa dagli allievi, riguardanti soprattutto la
fase di calcolo e di esecuzione di formule e procedure anche con l’ausilio (ove possibile)
dell’elaboratore o di calcolatrici;
computer per analizzare e risolvere alcuni degli argomenti proposti.
STRUMENTI
Libri di testo: Bergamini-Trifone / Probabilità e statistica descrittiva / Ed. Zanichelli;
Dodero-Baroncini-Manfredi / Lineamenti di matematica / Ed. Ghisetti e Corvi.
VERIFICA e VALUTAZIONE
La verifica è stata basata su:
osservazione del modo in cui gli alunni lavorano in classe,
controllo del lavoro svolto a casa dagli allievi,
somministrazione periodica di prove oggettive quali :
o interrogazioni di tipo tradizionale (finalizzate anche alla risoluzione-correzione di
esercizi);
o rapide interrogazioni anche dal posto;
o interrogazioni scritte con quesiti teorici e/o esercizi di applicazione;
o prove scritte richiedenti la soluzione di problemi complessi.
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I risultati forniti dalle verifiche hanno consentito di stabilire il livello di comprensione
degli argomenti proposti permettendo la valutazione degli allievi e l’adeguatezza dei
ritmi di lavoro.
La valutazione esprime il livello globale raggiunto dagli allievi analizzando i seguenti
aspetti :
conoscenza degli argomenti
esecuzione puntuale delle consegne
capacità di elaborare gli argomenti in termini di:
 applicazione delle regole
 organizzazione delle conoscenze
 esecuzione del lavoro in tempo utile
 uso del linguaggio specifico
Circa la corrispondenza fra voti e livelli tassonomici si è fatto riferimento alla seguente
griglia:
VOTI
1
2
3-4
5
6
7
8
9
10
LIVELLO CORRISPONDENTE
rifiuto sistematico della materia
nessuna conoscenza-capacità
conoscenze molto frammentarie e superficiali
conoscenze e capacità di elaborazione frammentarie o superficiali
conoscenze e capacità di elaborazione adeguate ma limitate
conoscenza quasi completa dei contenuti e discreta capacità di elaborarli
conoscenza completa dei contenuti e buona capacità di elaborarli
conoscenza esaustiva dei contenuti e ottima capacità di elaborarli
valutazione che premia a fine anno chi si è mantenuto con costanza a livello 9
e/o conoscenza completa di argomenti che richiedono abilità particolari
CONTENUTI
INTEGRALI
L’integrale indefinito: ricerca della primitiva
Integrazioni immediate.
Integrale definito e calcolo di aree.
CALCOLO COMBINATORIO (Modulo1-U.D.1)
Permutazioni, disposizioni, combinazioni semplici e con ripetizione.
PROBABILITA’(Modulo3-U.D.1)
Le tre diverse concezioni e la teoria assiomatica.
Teoremi fondamentali della teoria della probabilità.
La probabilità e il calcolo combinatorio.
TESTO DELL’ESERCIZIO inserito nella SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA
Date le funzioni: y = (6x-20)/(x-5) e y = 0,25x2-5/4 , dopo averne disegnato i grafici, calcolare l’area
tra le due curve.
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CHIMICA AGRARIA
INSEGNANTE: Prof. Marco Torselli
Insegnante Tecnico Pratico: Prof. Paolo Croci
OBIETTIVI PREFISSATI
Conoscenza del biochimismo e delle tecnologie relative alla trasformazione e
conservazione dei prodotti;
Conoscenza delle anomalie, adulterazioni e sofisticazioni dei prodotti
agroalimentari.
CONTENUTI
Il programma svolto, vista la realtà territoriale in cui è posto l'istituto, é stato
strutturato sui programmi della chimica enologica, olearia e lattiero-casearia.
Enologia
Valutazione della qualità del prodotto di partenza (uva, indice di maturazione).
Mosto: caratteristiche chimico - fisiche.
Processi di vinificazione.
Fermentazione alcolica e fermentazioni secondarie.
Composizione e caratteristiche del prodotto finale (vino).
Trattamenti per la conservazione e stabilizzazione del prodotto.
Difetti e malattie.
Vini speciali: Tecnologia di spumantizzazione.
Oleificio
Lavorazione delle olive.
Classificazione e definizione degli oli d'oliva.
Metodi di estrazione dell' olio d'oliva.
Rettifica degli oli.
Chimica lattiero-casearia
Aspetti qualitativi del latte, composizione chimica e classificazione (in base al
tenore in grasso ed ai trattamenti termici subiti).
Microrganismi del latte.
Risanamento del latte
Trattamenti termici del latte per uso alimentare (pastorizzazione, sterilizzazione).
Latte fermentato: yogurt.
Burro: composizione e definizione.
Processi di burrificazione.
Aspetti biochimici e tecnologici della trasformazione del latte nel processo di
caseificazione; tecnologie di produzione: Grana Padano, Parmigiano Reggiano.
Esercitazioni di chimica agraria
1.
Analisi del mosto
Sono stati determinati i seguenti parametri:
Zuccheri: metodi fisici (densimetrico e rifrattometrico),
metodo chimico (zuccheri riduttori)
Grado alcolico probabile, Acidità totale, Indice di maturazione,
Anidride solforosa totale.
2.
Analisi dei vini
Sono stati determinati i seguenti parametri:
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Grado alcolico: metodo ebulliometrico per distillazione e densimetria (Gibertini)
Zuccheri totali, Acidità totale, volatile e fissa, pH, Anidride solforosa totale e libera,
estratto secco totale, netto e ridotto, Ceneri, Alcalinità delle ceneri.
3.
Analisi dell’olio
Sono stati determinati i seguenti parametri: Densità, Grado rifrattometrico, Grado
termosolforico, Acidità, numero di iodio, Numero di saponificazione, Numero dei
perossidi.
4.
Analisi del latte
Sono stati determinati i seguenti parametri: indice crioscopico, densità (latte e
siero), Acidità titolabile, pH, Materia grassa, proteine totali (metodo Kjedahl e
metodo Steinegger), Lattosio, Residuo secco totale.
Per ogni analisi è stata effettuata l’interpretazione dei risultati ed una verifica
pratica individuale.
METODI, MEZZI E STRUMENTI
Oltre alla lezione frontale é stata data notevole rilevanza alle esercitazione tecnicolaboratoriali “ di analisi “, per dare rilevanza, sono stati utilizzati i metodi analitici di
controllo sulla qualità e sulle caratteristiche dei prodotti ( mosto, vino, olio e latte ). Con
le esercitazioni si é cercato di alimentare le capacità degli studenti di leggere ed
interpretare i risultati e di intervenire con opportune correzioni qualora necessarie.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
La classe ha complessivamente raggiunto gli obiettivi prefissati;nonostante ciò si sono
riscontrate nella maggior parte degli allievi delle difficoltà nell’applicazione delle
procedure relative al biochimismo. Gli allievi hanno dimostrato buona autonomia nelle
esercitazioni di laboratorio, rispettando le consegne e i termini prefissati.
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BIOLOGIA APPLICATA
INSEGNANTE: prof. Pasqualino Restuccia
Insegnante Tecnico Pratico: prof. Pierangelo Costa
Obiettivi prefissati
Recuperare le conoscenze acquisite nel corso degli studi precedenti per utilizzarle in
un nuovo contesto.
Organizzare e collegare tra loro i contenuti specifici di ogni materia anche a livello
interdisciplinare.
Consolidare le capacità di esprimersi mediante l’uso di termini appropriati.
Conoscenza delle nozioni fondamentali di tutti i contenuti disciplinari;
Conoscenza dei rapporti tra parassiti ed antagonisti allo scopo di definire con criterio
le epoche di intervento;
Capacità di individuare le diverse sintomatologie e competenza nell’effettuare
interventi fitoiatrici eco-compatibili.
CONTENUTI
Parte generale
Fitoiatria: definizione di fitoiatria.
Mezzi e metodologia di lotta:interventi di tipo agronomico,con mezzi fisici e
meccanici,legislativi; interventi fitoiatrici a basso impatto ambientale;
Lotta biologica: definizione,vantaggi e svantaggi,metodi di lotta biologica,lotta
biologica contro insetti e acari.
Lotta microbiologica con utilizzo di agenti patogeni: Virus, batteri, Nematodi
entomoparassiti, funghi, protozoi;
Lotta biologica contro le crittogame e i batteri;
Interventi fitoiatrici con mezzi biotecnologici:strategie di tipo genetico,tecniche di uso
dei feromoni, tecnica dell’autocidio, tecniche di uso dei regolatori dello sviluppo.
Interventi con mezzi chimici: generalità, principali tipi di prodotti fitosanitari,
composizione di un prodotto fitosanitario, principali formulati (polveri secche e
bagnabili, liquidi solubili, paste, microincapsulati, granulari e fumiganti) e
coformulanti (tensioattivi, disperdenti, adesivanti ed antideriva).
Caratteristiche dei prodotti fitosanitari: aspetti qualitativi di un fitofarmaco
(tossicità intrinseca e disponibilità), aspetti quantitativi di un fitofarmaco (copertura,
deposito e residuo), aspetti collaterali di un fitofarmaco (prontezza di azione,
persistenza e miscibilità, sistemia, citotropicità e translaminarità), tossicità di un
fitofarmaco (acuta e cronica), tempo di carenza e limite di tolleranza, classificazione
dei prodotti fitosanitari.
Norme legislative e pratiche relative a: vendita, acquisto, trasporto e conservazione,
preparazione delle miscele, distruzione delle confezioni vuote e distribuzione dei
prodotti fitosanitari;
Resistenza dei parassiti ai prodotti fitosanitari.
Cenni di endoterapia.
Fungicidi
Generalità su esofarmaci ed endofarmaci
Caratteristiche generali delle seguenti classi di prodotti: zolfi, rameici.
Insetticidi
Caratteristiche generali e modalità di azione dei principali principi attivi
(fosforganici, carbammati, piretroidi, oli minerali, ecc.);
Caratteristiche generali dei principali prodotti biologici e biotecnologici
registrati in Italia (chitino-inibitori, regolatori di crescita).
Acaricidi e nematocidi
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Caratteristiche generali;
Macchine per la distribuzione dei fitofarmaci
Generalità e classificazione delle macchine, tecniche di intervento;
Parte speciale
Identificazione, sintomatologia, ciclo e lotta dei principali parassiti che si manifestano
sulle colture arboree della zona, e cioè:
1. Vite
Peronospora, Oidio o mal bianco, Muffa grigia o Botrite, Marciume Acido, Mal
dell’esca o Apoplessia, Flavescenza dorata, Cicalina della flavescenza
dorata,Fillossera della vite, Tignoletta e Tignola della vite.
Esercitazioni
Riconoscimento dei parassiti animali e vegetali in campo.
Riconoscimento delle principali sintomatologie inerenti alle specie
nell’ambito dell’Azienda dell’Istituto Pastori.
studiate
Metodi
Le spiegazioni con lezioni frontali da parte dell’insegnante, hanno seguito
essenzialmente l’impostazione dei testi scolastici in uso agli studenti..
Mezzi e strumenti
Libro di testo: Ferrari, Menta, Marcon “Fitopatologia, Entomologia e Biologia
applicata”- Edagricole.
Obiettivi raggiunti
In linea di massima gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti in modo completo
dalla maggioranza della classe. Pochi allievi denotano delle incertezze nell’individuare le
diverse sintomatologie e nel fare collegamenti interdisciplinari.
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TECNICHE DI GESTIONE E VALUTAZIONE CON ELEMENTI DI
LEGISLAZIONE
INSEGNANTE: Prof. Giorgio Bernocchi
Insegnante Tecnico Pratico: Prof. Marco Vezzini
OBIETTIVI DIDATTICI
Lo studio della disciplina inizia dalla Classe 3ª, tuttavia il programma della classe
5ª risulta abbastanza autonomo e comprende lo studio dell’estimo e del diritto agrario.
Tenuto conto della programmazione collegiale dell'attività didattica, gli obiettivi
possono essere articolati come segue:
Conoscenze. La conoscenza dell’estimo si poggia sull’apprendimento di tematiche in
apparenza non pienamente correlate tra loro, quali la matematica finanziaria, la
gestione dell’azienda agraria, il bilancio economico dell’azienda, la legislazione
vigente relativa ad alcune problematiche del diritto civile. Esse hanno lo scopo di
fornire le basi cui il Perito deve attingere per affrontare correttamente e
razionalmente un eventuale quesito estimativo, che per sua natura può assumere
forme particolari ed impreviste.
Capacità. Consistono nell’acquisire capacità di analizzare un quesito estimativo, di
coglierne gli aspetti essenziali e quindi di elaborare una risposta pertinente ed
equilibrata. La difficoltà maggiore nell’ampia variabilità dei percorsi possibili che
rendono la risposta al quesito ogni volta unica.
VERIFICHE
Il raggiungimento degli obiettivi indicati è stato misurato attraverso un congruo
numero di prove di verifica.
Attraverso le interrogazioni orali si è cercato di verificare la conoscenza teorica
delle nozioni di base della disciplina ed i relativi richiami legislativi.
Attraverso le verifiche scritte si è cercato di controllare il livello di capacità e di
abilità acquisito nell’interpretare i quesiti e di organizzare una risposta che fosse logica,
coerente e contenesse opportune scelte individuali.
VALUTAZIONE
In ogni caso si è cercato di utilizzare una gamma di valutazioni compresa tra 1 e 10,
con voti interi senza frazioni.
In linea generale si è tenuto conto, ad un livello minimo delle conoscenze acquisite e
della capacità di riferire in modo chiaro e linguisticamente corretto i contenuti appresi.
Ad un livello superiore si è posta la capacità di analisi e di sviluppo autonomo delle
problematiche.
Nelle interrogazioni orali la verifica ha riguardato soprattutto la conoscenza della
componente teorica della disciplina, le norme legislative, le chiavi di interpretazione
dei quesiti e la capacità di orientamento tra i diversi argomenti.
Nelle verifiche scritte del primo quadrimestre è stata privilegiata la conoscenza
e la capacità di sviluppare analiticamente i calcoli, sia finanziari, del Beneficio
Fondiario o di altri aspetti economici oggetto della pratica estimativa.
Nelle verifiche scritte del secondo quadrimestre è stata privilegiata la
conoscenza del contesto normativo e procedurale con la capacità rispondere al quesito
estimativo in modo formalmente corretto. I calcoli analitici sono stati considerati
secondari rispetto alla stesura di una relazione che motivasse in modo pertinente le
scelte ed il procedimento estimativo.
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CONTENUTI E PROGRAMMA
Estimo generale
Estimo Agrario
Stima analitica; determinazione del Bf di una azienda agricola condotta in economia
diretta; ricerca del saggio di capitalizzazione; aggiunte e detrazioni al valore capitale;
determinazione del Bf in base al canone d'affitto.
Stima delle scorte aziendali
Stima dei frutti pendenti e delle anticipazioni colturali.
Stima delle colture arboree
Stima dei boschi. Valore del prezzo di macchiatico.
Giudizi di convenienza dei miglioramenti. Stima dell'indennità spettante a chi che
esegue miglioramenti su fondi altrui.
I Consorzi di bonifica ed i riparti delle spese per opere consortili.
Stima dei danni.
Estimo Civile.
Stime inerenti l'usufrutto
Stima del diritto di superficie.
Stime inerenti le espropriazioni per cause di pubblica utilità
Stima delle servitù prediali coattive
Stime per successione ereditarie
Estimo Catastale
Il catasto terreni
Testo adottato: M. Vizzardi - L. Piatti,
Bologna
Estimo agrario, civile, catastale., EDAGRICOLE -
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TECNICHE DELLE PRODUZIONI ANIMALI
INSEGNANTE: prof. Gianandrea Bonometti
Insegnante Tecnico Pratico: prof. Paolo Fornari
Obiettivi
Nel corso dell'anno scolastico il lavoro svolto mirava al raggiungimento dei seguenti
obiettivi:
Conoscere gli aspetti fondamentali dell'allevamento, con particolare riguardo
all'alimentazione, agli aspetti genetico-riproduttivi e a quelli igienico-sanitari;
Saper osservare e analizzare le situazioni pratiche quotidiane e trovare soluzioni
adeguate ai problemi;
Capire il linguaggio tecnico, esprimersi con chiarezza e precisione, saper argomentare
e giustificare le proprie scelte.
Contenuti
BOVINI
- Tipi morfologici;
- Principali razze italiane da latte: frisona italiana, bruna italiana, reggiana, Rendena,
Pezzata Rossa Italiana, Brownswiss;
-Razze estere da latte: ayrshire, jersey, guernsey.
-Principali razze da carne: charolaise, limousine, Aberdeen angus, Piemontese,
Maremmana, Romagnola, Chianina, Hereford, Blonde d’ Aquitaine, Simmenthal, Blue
Belga, Devon, Shorthorn, Highland, Podolica.
principali razze bovine a duplice attitudine: Marchigiana.
principali razze non esattamente specializzate: Normanna, Grigio Alpina, Valdostana,
Sarda.
- Gestazione e parto della vacca; curva di lattazione.
- Il vitello dalla nascita allo svezzamento: le prime cure del vitello neonato; gli alimenti
del primo periodo del vitello; colostro, latte bovino, latte ricostituito, fieno e concentrati;
razionamento; benessere animale.
- L’allevamento della manza e l’età favorevole al primo parto; taglio cesareo.
- Collasso puerperale ipocalcemico.
- Chetosi bovina.
- Tecniche di allevamento e di alimentazione delle bovine: fabbisogni di mantenimento,
gravidanza, accrescimento.
- Unifeed
- Embryo- Transfer
- Mammella e mungitura. Latte vaccino, pastorizzato, UHT. Mastiti.
- L’ingrasso dei bovini. La scottona.
- Macellazione dei bovini.
- La carne bovina : i tagli; tagli commerciali e anatomici.
- Tempo di sospensione di un farmaco.
Malattie del vitello: Colibacillosi, Broncopolmonite enzootica,Salmonellosi.
- Afta epizootica; leucosi Bovina enzootica; brucellosi; TBC. Prova della tubercolina.
SUINI
- Le razze suine aventi il L.G. in Italia le “vecchie”razze autoctone Italiane, alcune
delle razze estere di maggiore prestigio; ibridi commerciali; la riproduzione suina;
caratteristiche fisiologiche e funzionali dell’apparato digerente, comportamento
alimentare e alimentazione del suino nelle varie fasi.; allattamento della scrofa e
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-
svezzamento dei suinetti ; detenzione e alimentazione delle scrofe primipare e
pluripare; detenzione e alimentazione dei verretti e verri; i ricoveri per la
riproduzione e il benessere “comunitario” degli animali; tipi genetici ; la carne suina;
i tagli; alcune delle principali malattie dei suini; Sib-Test; Test alotano.
Afta epizootica, Rogne, Trichinosi, Enterite Necrotica superficiale, Peste suina,
malattia di Aujesky, Mal Rossino.
Ectoparassitosi, endoparassitosi, pediculosi;
Strongilosi gastrica, ascaridiosi.
EQUINI
- Razze di cavalli da salto, corsa, tiro, trotto.
- specie asinina e razze più importanti;
- Tecniche di allevamento del cavallo
- Alimentazione e razionamento del cavallo
- Norme igieniche di allevamento
- Vaccinazioni nel cavallo: influenza equina, tetano, west nile disease, rinopneumonite
equina.
- Sverminazione nel cavallo.
- Anemia infettiva. Coggins test.
- Adenite equina. Oftalmite periodica.
AVICUNICOLI
- Conigli: Principale razze cunicole; razze da carne; razze da pelo e da pelliccia; tecniche
di allevamento e detenzione; alcune delle principali malattie del coniglio (vaccinazioni).
- Polli: razze, allevamento e malattie ( pseudopeste, coccidiosi, salmonellosi, colera).
Cenni su:
- Capponi
- Tacchini
- Faraone
- Anatre e principale razze
- Oche e principali razze
- Colombi
OVICAPRINI
- Ovini
Razze ovine Italiane; principale razze ovine estere; indirizzi produttivi ; tecniche di
allevamento e di selezione e di detenzione; alimentazione.
- Caprini
Le principali razze; alcune delle principali razze caprine estere, produzioni caprine;
tecniche di allevamento e di detenzione; alimentazione.
- Mungitura di pecore e capre
- Principali malattie degli ovicaprini
- Idatidosi o echinococcosi.
- Rogne.
- Pedaina
- Ectima contagioso
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Metodi
L'intendimento è sempre stato quello di creare un rapporto di fiducia, lasciando la
massima possibilità di espressione agli alunni, questo ha fatto sviluppare un rapporto
sereno e democratico, in cui la lezione si è svolta sia con stimoli dell'insegnante, sia con
stimoli provenienti dalla classe, attraverso domande ed osservazioni pertinenti. In
questo modo si è ottenuto un maggior coinvolgimento dei singoli e del gruppo.
Mezzi e strumenti
Oltre all'utilizzo dei normali mezzi didattici ( libro di testo; sussidi audiovisivi di
cui dispone il laboratorio; testi di lettura ) si è data estrema importanza all'osservazione
diretta nelle stalle di bovine da latte e di bovini all'ingrasso annesse all'Istituto con delle
esercitazioni pratiche , inerenti ad alcuni argomenti trattati in classe come la
determinazione dell’età dell’animale, i rilievi morfologici, Mungitura, diagnosi di
gravidanza manuale o con ecografo, prelievi ematici con lettura vetrini.
TEMPI
I tempi previsti per affrontare alcuni argomenti contemplati nel piano di lavoro
sono stati un po' dilatati a causa di scadenze non sempre prevedibili, per cui altri
argomenti sono stati trattati più superficialmente.
Verifiche e valutazioni
Le verifiche del livello di apprendimento e del raggiungimento degli obiettivi sono
state effettuate sia oralmente sia in forma scritta e pratica in stalla.
Per la valutazione è stata utilizzata la griglia approvata dal Consiglio di classe.
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PRODUZIONI VIVAISTICHE
INSEGNANTE: prof. Nunzio Stimoli
Insegnante Tecnico Pratico: prof. Pierangelo Costa
Obiettivi
Nella classe V gli alunni dovranno conoscere gli aspetti caratterizzanti la coltivazione in
ambiente protetto.
È pertanto essenziale il raggiungimento delle capacità di saper elaborare le nozioni
apprese durante lo studio della parte generale svoltasi durante il quarto anno.
Questa elaborazione non deve restare fine a se stessa, infatti gli allievi dovranno
acquisire la necessaria capacità di applicazione nei casi concreti di studio.
Quest’anno è stata inoltre introdotta una nuova parte, con lo scopo di far acquisire le
conoscenze necessarie alla progettazione e alla gestione del verde pubblico e privato.
Contenuti
- Ortaggi: asparago, fragola, lattuga, melone, pomodoro e insalata di IV gamma.
- Fiori: anthurim, crisantemo, gardenia, garofano, gerbera, orchidea, rosa, strelitzia.
- Bulbose e Rizomatose da fiore: alstroemeria, anemone, calla, clivia, freesia, gladiolo,
iris, lilium, narciso, nerine, tulipano, ranuncolo.
- Colture ornamentali da vaso fiorito: azalea, begonia, bromeliacee, calceolarea
ciclamino, cineraria, geranio, gloxinia, kalanchoe, ortensia, poinsettia, primula.
- Colture ornamentali da vaso a fogliame decorativo: araliacee, dieffenbachia, dracaena,
felci, ficus, palme, piante grasse e philodendron.
- Riconoscimento di piante ornamentali da esterno.
- Verde pubblico e privato.
- Gli alberi e l’ambiente.
- Come fare il giardino e perché.
- Le piante autoctone e il giardino “naturale”.
- Il clima e le piante.
- La messa a dimora delle piante.
- La potatura.
- Come preparare il terriccio.
- Piante e colori.
Mezzi e strumenti
Per raggiungere gli obiettivi generali e specifici sono stati utilizzati i seguenti mezzi e
metodi: lezione frontale con l’uso della lavagna; uso di audiovisivi tematici; uso di
manuali e riviste del settore; visite didattiche; esercitazioni in azienda.
Il testi utilizzato è stato: R. Tesi: “Colture protette ortoflorovivaismo” – Ediz. Edagricole.
Metodi
Il rapporto docente - discente è da considerarsi ottimo avendo avviato fin dall’inizio un
dialogo che è risultato proficuo nel tempo.
L’insegnamento della materia è stato impostato sulla lezione dialogata e su gruppi di
lavoro.
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Tempi
Le lezioni di produzioni vivaistiche, pari a due ore settimanali, sono state svolte nel
giorno di lunedì e Venerdi.
Obiettivi raggiunti
Gli obiettivi prefissati, grazie ad un impegno e ad una partecipazione al dialogo
educativo abbastanza costanti, sono stati complessivamente conseguiti.
La maggioranza degli studenti ha maturato una sufficiente conoscenza della materia,
mentre la rimanente parte ha conseguito invece un preparazione discreta o buona.
Verifiche e valutazioni
Sono state effettuate verifiche orali.
Le verifiche sono servite ad accertare le seguenti capacità e conoscenze:
Conoscenza e riconoscimento delle tecniche agricole adottate e dei macchinari
utilizzati
Saper giustificare le differenze tra le varie tecniche colturali in base a parametri
agronomici ed economici
Capacità di visualizzare le diverse situazioni agronomiche e saper applicare
correttamente le conoscenze possedute
Uso di una terminologia corretta ed appropriata
La scala dei voti utilizzati è stata quella deliberata dal Collegio Docenti e dal Consiglio
di Classe (da 1 a 10).
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STRUTTURE VIVAISTICHE
INSEGNANTE: prof.ssa Paola Fogazzi
Insegnante Tecnico Pratico: prof. Pierangelo Costa
Obiettivi
Obiettivo del corso è la conoscenza dei diversi mezzi di protezione per
l’ortoflorofrutticoltura ed il vivaismo a partire dai più semplici fino ad arrivare ai più
evoluti in termini di investimenti tecnologici ed economici.
L’obiettivo specifico di questa disciplina è sviluppare nell'allievo gli strumenti di
osservazione, di analisi, di valutazione critica e di espressione che lo rendano in grado di
scegliere, all’interno di una vasta gamma di alternative, la soluzione ottimale in
riferimento al tipo di produzione che si decide di attuare ed all’ambiente specifico in cui
ciò verrà effettuato.
Il gruppo classe costituito da venticinque elementi, di cui due diversamente abili,
ha seguito con interesse gli argomenti trattati rispettando le scadenze.
Il livello raggiunto dagli studenti è da ritenersi medio.
La classe ha partecipato ad un corso di sei ore tenuto da un ingegnere dello PSAL
inerente la sicurezza in agricoltura.
Contenuti
Le condizioni climatiche del territorio italiano.
La produzione delle colture protette e indirizzi di mercato.
Diffusione dei mezzi di protezione.
Mezzi per la difesa.
Mezzi per la semiforzatura.
Mezzi per la forzatura – Serre.
La climatizzazione della serra.
Aspetti economici e normativi dei mezzi di protezione.
La progettazione di un giardino: aspetti teorici ed applicazione pratica.
La sicurezza nella serra.
La sicurezza in agricoltura (docente esterno).
Metodi
Il rapporto docente - discente è da considerarsi nella norma.
L’insegnamento della materia è stato impostato sulla lezione di tipo frontale; le
verifiche programmate hanno dato buoni risultati.
Il corso “Sicurezza in agricoltura” della durata di sei ore è stato tenuto da un
ingegnere dello PSAL.
Mezzi e strumenti
Il principale mezzo utilizzato per lo svolgimento dell'attività didattica è stato il
dialogo insegnante-studente.
È stato seguito il testo: autore Romano Tesi ed. Edagricole: “Mezzi di protezione
per l’ortofloro-frutticoltura ed il vivaismo”. È stato utilizzato il supporto informatico nella
redazione delle tesine per il progetto.
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Tempi
Le lezioni di Strutture Vivaistiche, pari a 2 ore settimanali, sono state collocale la
seconda ora del mercoledì e la seconda ora del sabato.
La totalità delle lezioni si è svolta nell'ambito della classe assegnata. Lo
svolgimento del programma è stato lineare.
Non sono da segnalare all’interno della disciplina fenomeni particolari di
assenteismo.
Verifiche e valutazioni
Nel corso dell’anno scolastico sono state effettuate verifiche scritte in forma di
domande aperte e di test, parte dei recuperi è stata svolta oralmente, tutti gli studenti
hanno affrontato un’interrogazione orale su tutto il programma svolto.
Per la valutazione è stato considerato il livello di conoscenze raggiunto dagli
allievi.
La scala dei voti utilizzati è stata quella deliberata dal Collegio Docenti e dal
Consiglio di Classe (da 1 a 10).
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AREA di PROGETTO
INSEGNANTE: prof. Nunzio Stimoli
INSEGNANTE: prof.ssa Paola Fogazzi
Insegnante Tecnico Pratico: prof. Pierangelo Costa
Nella classe quinta E è stata scelta una tipologia di progetto che tenesse conto del
modulo del corso, ovvero la coltura in ambiente protetto e la progettazione di spazi
aperti.
La classe è stata suddivisa in gruppi al fine di sviluppare altrettanti progetti e
coinvolgere maggiormente i singoli alunni.
Le discipline che sono state direttamente coinvolte sono: Produzioni Vivaistiche e
Strutture Vivaistiche per un’ora settimanale ciascuna.
I progetti sviluppati sono i seguenti:
Progetto N° 1:
“Fotoled”. Realizzazione di una serra adibita alla coltivazione di
verdure con impianto fotovoltaico e illuminazione artificiale a LED.
Componenti: Binetti, Brunelli, Papa, Prandini.
Progetto N° 2:
“Eden”. Realizzazione di un giardino pubblico in Manerba,
utilizzando piante autoctone.
Componenti: Avanzi, Berardinelli, Lucchini, Vezzola.
Progetto N° 3:
“Floracomp”. Realizzazione di un giardino privato.
Componenti: Frongia Lanzanova, Mellini, Mensi, Mondini.
Progetto N° 4:
“Serre Monteclarensi”. Progettazione di una serra per la produzione
di ortaggi di IV gamma.
Componenti: Botteri, Dusi, Giacomini, Lanfranchi.
Progetto N° 5:
“Growtech”. Progettazione di una serra con colture idroponiche.
Componenti: Benvenuti, Marengoni, Rabaioli, Sarnico.
Progetto N° 6:
“Esotic Garden”. Progettazione di due serre e di un giardino
acquatico.
Componenti: Conter, Fieni, Terzi.
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EDUCAZIONE FISICA
INSEGNANTE: prof.ssa Edvige Santus
Finalità specifiche della materia
Acquisizione del valore della corporeità, tramite esperienze motorie e sportive per la
formazione di una personalità equilibrata e stabile.
Acquisizione di una cultura motoria quale costume di vita.
Raggiungimento del completo sviluppo corporeo e motorio, tramite l’affinamento delle
capacità di utilizzare le qualità fisiche e le funzioni neuromuscolari.
Approfondimento operativo e teorico di attività motorie e sportive, per favorire
l’acquisizione di capacità trasferibili all’esterno della scuola.
Arricchimento della coscienza sociale tramite la consapevolezza di sé, l’acquisizione
della capacità critica nei riguardi del linguaggio del corpo e dello sport.
Obiettivi generali
a. Miglioramento delle capacità motorie.
b. Potenziamento fisiologico (miglioramento delle capacità coordinative e condizionali).
c. Consapevolezza dei percorsi effettuati.
d. Apprendimento motorio.
e. Rielaborazione degli schemi motori.
f. Conoscenza e pratica delle attività sportive.
g. Affinamento delle funzioni neuromuscolari.
h. Acquisizione di capacità operative e sportive.
i. Aspetti teorico pratici.
j. Conoscenza e pratica delle attività sportive.
k. Informazioni fondamentali sulla tutela della salute e prevenzione degli infortuni.
l. Conoscenza delle norme elementari sulla tutela della salute.
m. Conoscenza degli aspetti tecnici tattici e metodologici degli sport praticati.
Obiettivi di apprendimento
Considerata la particolare struttura della disciplina, gli obiettivi minimi prefissati sono,
oltre al miglioramento individuale del livello di partenza, rilevato nei test e valutato in
alcuni casi soggettivamente, i seguenti:
1. Strutturazione dello schema corporeo ed affinamento dell’equilibrio dinamico.
2. Acquisizione di una buona mobilità e scioltezza articolare.
3. Affinamento della coordinazione.
4. Potenziamento organico generale e miglioramento della funzione cardio-respiratoria.
5. Miglioramento della resistenza organica e della potenza muscolare.
6. Velocità e prontezza come capacità di pronta reazione ad uno stimolo ed alle varie
situazioni ambientali.
7. Conoscenza culturale dell’educazione fisica, apprendimento di nozioni generali di
pronto soccorso.
8. Raggiungimento di qualità morali quali la lealtà e il rispetto degli altri, la forza di
volontà e il coraggio, la capacità di collaborazione e di iniziativa.
Obiettivi trasversali
Si è previsto il raggiungimento degli obiettivi trasversali concordati con il consiglio di
Classe.
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Contenuti
Scansione quadrimestrale dei contenuti:
Corsa di resistenza con ostacoli naturali e in forma agonistica.
Potenziamento muscolare globale con carichi ed eseguito in circuito.
Esercizi di affinamento della coordinazione.
Esercizi di mobilizzazione e scioltezza articolare.
Preacrobatica al suolo e ai grandi attrezzi.
Esercizi in forma globale e analitica per l’apprendimento del gesto tecnico.
Atletica leggera: corse salti lanci.
Giochi sportivi: pallavolo, pallacanestro, calcio.
Parte teorica: traumatologia dello sport.
Metodi d’insegnamento
A. Approcci didattici, tipologia di attività e modalità di lavoro.
B. Osservazione ed analisi dell’alunno per stabilire il reale livello psicomotorio.
C. Presentazione delle attività in modo tale da sollecitare l’interesse dell’alunno,
motivandone i contenuti ed i fini; fissare la sua attenzione sulla necessità di abituarsi
al “fare ragionato”; creare l’entusiasmo sia per il movimento in sé, sia per le sue
applicazioni utilitarie e ricreative.
D. Guida dei tentativi e delle ripetizioni.
E. Dosaggio del numero delle ripetizioni sia nei tempi d'esecuzione che nella quantità.
F. Incoraggiare l’alunno ad insistere a perseverare, conservando il suo interesse.
Strumenti di lavoro
Palestra, piccoli e grandi attrezzi, campo sportivo.
Verifica e valutazione
Per la verifica formativa si è proceduto con il controllo in itinere del processo di
apprendimento.
Si è valutato in ogni momento, con l’osservazione diretta, la partecipazione di ogni
allievo, lo sforzo e l’intensità dell’attenzione.
Strumenti per la verifica sommativa: controllo del profitto scolastico ai fini della
valutazione.
Per quanto riguarda la valutazione psicomotoria, va intesa come momento di verifica
periodica degli obiettivi, mediante l’effettuazione di test motori diretti a valutare i
miglioramenti delle capacità coordinative e condizionali.
Scala dei voti effettivamente utilizzati da 1 a 10.
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Tipologia: due domande, risposte in massimo dieci righe
PRIMA SIMULAZIONE TERZA PROVA
23 marzo 2013
STRUTTURE VIVAISTICHE
Caratteristiche ottiche dei più diffusi materiali di copertura utilizzati nella
realizzazione di serre.
La climatizzazione della serra: illuminazione artificiale.
BIOLOGIA APPLICA
Quali sono gli obbiettivi e i limiti applicativi della lotta biologica?
Descrivete il ciclo biologico della Plasmopara viticola.
CHIMICA AGRARIA
La stabilizzazione è una pratica enologica di notevole importanza per prevenire e curare
gli intorbidimenti: come vengono classificati? Cosa sono i chiarificanti e come vengono
utilizzati.
MATEMATICA
Rispondi alle seguenti domande:
Date le curve y = (6x-20)/(x-5) e y = (1/4)x2-5/4, dopo averne disegnato il grafico, calcolare
l’area della superficie compresa tra le curve.
SECONDA SIMULAZIONE TERZA PROVA
19 aprile 2013
STORIA
Le cause politico-economiche della prima guerra mondiale.
Quali decisioni prese Stalin nel campo dell’economia industriale e quali furono le
scelte nei riguardi dell’agricoltura?
TECNICA DI GESTIONE
Concetto di servitù prediale e modi di formazione
Calcolo dell’indennizzo per servitù prediale coattiva di passaggio
PRODUZIONI VIVAISTICHE
Descrivere sinteticamente le generalità (origine e diffusione), esigenze climatiche, idriche
e nutritive, la coltivazione e produzione e la difesa della strelitzia reginae e della fragola.
INGLESE
Why is olive oil produced in Mediterranean areas and how is extra-virgin oil
obtained?
Why is it considered an organic product and how do consumers use extra-virgin
oil?
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MATERIA
Religione
DOCENTE
prof.
Sandro
FIRMA
MONTEFUSCO
Italiano
prof.ssa Carmela
COLOSIO
MAIONE
Storia
prof.ssa Carmela
MAIONE
Lingua Inglese
prof.
AGLIERI
Matematica
Chimica Agraria
Biologia Applicata
Tecnica di Gestione
prof.ssa Piera
Strutture
Vivaistiche
Area di Progetto
FRANCESCHINI
prof.
Marco
prof.
Paolo
prof.
Pasqualino
RESTUCCIA
prof.
Pierangelo
COSTA
prof.
Giorgio
prof.
Marco
Tecnica di
prof.
ProduzioneAnimale
Produzioni
Vivaistiche
Ignazio
Gianandrea
prof.
Paolo
prof.
Nunzio
prof.
Pierangelo
prof.ssa Paola
prof.
Pierangelo
prof.
Nunzio
prof.ssa Paola
prof.
Pierangelo
Educazione fisica
prof.ssa Edvige
Sostegno
prof.ssa Marina Iliana
TORSELLI
CROCI
B ERNOCCHI
VEZZINI
BONOMETTI
FORNARI
STIMOLI
COSTA
FOGAZZI
COSTA
STIMOLI
FOGAZZI
COSTA
SANTUS
IZZINOSA
Brescia, 15 maggio 2013
IL DIRIGENTE SCOLATICO
(prof. Luciano Tonidandel)
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ISTITUTO TECNICO AGRARIO STATALE