Il software di competencies managing
� GLOSSARIO �
A
Attestato di competenza
B
Bilancio di competenze
• Bilancio di orientamento
• Bilancio di prossimità
C
Certificazione
• Processo di certificazione
Codice ateco/nace
Competenza
• Elementi di competenza
• Tipologie di competenza
Credito formativo
Curriculum Vitae europeo (Dispositivo Europass)
Codice Excelsior
Codice isco
Codice istat delle professioni
D
Dizionario di competenza
E
European Qualifications Framework EQF
F
Figura professionale
GHILMNO
P
Processo
Professione
Profilo professionale
INDICA for job, © 2008-2013 Skill Match S.r.l. La presente documentazione è tutelata dalla legislazione in materia di Diritto d'Autore ed è stata
depositata presso la SIAE e registrata con atto notarile in Verona. Tutti i diritti appartengono in via esclusiva a Skill Match S.r.l. Nessun elemento può
essere riprodotto con qualsiasi mezzo analogico o digitale, in modo diretto o indiretto, temporaneamente o permanentemente, in tutto o in parte, senza
l'autorizzazione scritta di Skill Match Srl che si riserva ogni forma di tutela nelle opportune sedi.
Q
Qualifica
R
Riconoscimento
S
Standard
• Standard minimi di competenza
• Standard minimo formativo
T
Titolo di studio
U
Unità Formativa Capitalizzabile UFC
V
Valutazione competenze
Z
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Attestato di competenza
Titolo validato e/o dichiarazione rilasciata in seguito ad un “apprezzamento delle qualità personali, delle attitudini o delle conoscenze del richiedente da parte di un’autorità, senza preventiva
formazione.”1
Bilancio di competenze
Metodo di analisi delle competenze e delle attitudini professionali dell’individuo finalizzato alla realizzazione di un progetto personale di crescita professionale o formativo. Il lavoro prevede la ricostruzione
della storia di vita della persona con particolare riferimento alle sue esperienze lavorative, nonché
l’individuazione e la descrizione delle sue competenze. I principali strumenti utilizzati sono: il colloquio,
l’autovalutazione attraverso l’uso di questionari, test attitudinali, schede, questionari al fine di arrivare
alla ricostruzione delle proprie esperienze personali formative e lavorative. Le informazioni così raccolte vengono rielaborate fino a confluire in un documento di sintesi e in un progetto di sviluppo professionale e/o formativo.
ISFOL ha distinto due tipologie fondamentali di applicazione del Bilancio delle Competenze:
• Bilancio di orientamento: finalizzato alla costruzione del proprio progetto formativo o professionale,
in una logica di rafforzamento dell’immagine del soggetto, di valorizzazione delle sue risorse e di
realizzazione delle sue aspettative.
• Bilancio di prossimità: finalizzato a determinare le competenze del soggetto in questione in funzio-
ne del loro riconoscimento e certificazione, al fine di renderle maggiormente spendibili nel sistema
formativo o professionale, anche attraverso la loro configurazione in crediti.
Certificazione
Documento ufficiale con cui un’autorità riconosciuta attesta ad un soggetto il possesso di determinate competenze sulla base di determinati standard di riferimento. A livello italiano e comunitario riveste
particolare importanza perché costituisce il dispositivo che rende possibile la realizzazione dei processi di integrazione dei processi di integrazione dei vari sistemi formativi (scuola, formazione professionale, università, istruzione e formazione tecnica superiore, apprendistato).
• Processo di certificazione:
Possiamo definire certificazione il processo attraverso cui un soggetto istituzionalmente legittimato
attesta l’esistenza o il possesso di determinati “oggetti”. In ambito formativo questi ultimi possono
riguardare:
• l’esito della partecipazione individuale ad un determinato percorso formativo (in questo caso si
1
Cfr. D.CEE art. 1 punto C
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parla di certificazione del percorso o di certificazione formativa);
• il tipo e il livello di competenze comunque acquisite da un soggetto attraverso un determinato per-
corso formativo e/o attraverso la propria esperienza personale, professionale e formativa;
• la qualità di un prodotto formativo (materiale didattico, corso di formazione);
• la qualità del processo formativo;
• la qualità delle caratteristiche di una struttura deputata all’erogazione di interventi formativi;
• le competenze del personale operante nel sistema formativo.
La certificazione implica tre sottopassaggi distinti:
• la verifica/valutazione del possesso da parte dei soggetti delle competenze oggetto della certifica-
zione;
• la certificazione quale atto formale con il quale un soggetto giudicante attesta l’acquisizione da
parte dell’individuo delle competenze in questione;
• il riconoscimento delle competenze stesse che ne consente la spendibilità nel mercato del lavoro.
Il processo di certificazione richiede l’uso di format condivisi, la descrizione trasparente delle competenze ed il riferimento a standard professionali nazionali.
Codice ateco / nace
Tipologia di classificazione delle attività economiche adottata dall’istat per le rilevazioni statistiche
nazionali di carattere economico. Il codice ateco è l’adattamento della Nomenclatura delle Attività
Economiche nace, creata da eurostat, alle caratteristiche specifiche del sistema economico italiano. Il
codice ateco è registrato nella visura camerale dell’azienda. Si tratta di una classificazione alfa-numerica. Le lettere indicano il macro-settore di attività economica, mentre i numeri (che vanno da due fino
a sei cifre) rappresentano, con diversi gradi di dettaglio, le articolazioni e le disaggregazioni dei settori
stessi. Le varie attività economiche sono raggruppate, dal generale al particolare, in sezioni, divisioni,
gruppi, classi, categorie e sotto categorie. Ciascun codice numerico incorpora i precedenti.
Codice Excelsior
La rilevazione Excelsior-Unioncamere è un’indagine annuale sulle previsioni di assunzione e sui fabbisogni professionali delle imprese che si basa sulle segnalazioni fornite da oltre centomila imprese di
ogni dimensione e settore economico, distribuite su tutto il territorio nazionale. Questa grande mole
di dati ha consentito la realizzazione di un Dizionario delle professioni. Questa Classificazione delle
professioni utilizza tecniche di rilevazione e codifica delle figure professionali che si basano su una
metodologia in grado di semplificare la rilevazione. E’ stata, infatti, messa a punto una nomenclatura dinamica, utilizzabile già in sede di intervista telefonica, annualmente aggiornata sulla base delle
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segnalazioni di figure emergenti fornite direttamente dalle imprese e integrate sulla base di specifici
repertori di settore.
La nomenclatura delle figure professionali, pur inquadrata nella struttura della classificazione internazionale delle professioni isco-88 risulta utilizzabile e comprensibile dagli imprenditori e dalle aziende
intervistate, in quanto basata sul linguaggio e sulle terminologie da questi stessi utilizzati. Tale nomenclatura è inoltre facilmente aggiornabile, in modo da poter recepire costantemente le naturali evoluzioni del mondo del lavoro ed è immediatamente raccordabile con altre fonti o classificazioni ufficiali.
La nomenclatura delle figure elementari Excelsior conta circa 2.000 voci distinguibili e quindi da non
considerare alla stregua di sinonimi. Per le figure professionali più citate dalle imprese o più significative, si presenta, oltre all’indicazione del nome della figura, anche un’apposita scheda, che descrive la
figura basandosi sulle caratteristiche più rilevanti segnalate in sede di intervista. Una parte delle schede riporta, inoltre, una selezione di alcune citazioni fornite dalle imprese con riferimento ai compiti che
la figura sarà chiamata a svolgere in azienda.
Codice isco
Classificazione Europea delle Professioni per grandi gruppi, sottograndi gruppi, gruppi minori e unità elementari, secondo le direttive dell’organismo statistico dell’Unione Europea (eurostat) in tema di
armonizzazione del dato statistico.
La logica della Classificazione si fonda sul criterio della competenza (skill) definito come la capacità di
svolgere i compiti di una data professione e visto nella sua duplice dimensione del livello (skill level) e
del campo delle competenze (skill specialization).
Codice istat delle professioni
Classificazione analitica delle professioni per gruppi, classi e categorie redatta dall’istat con il doppio
vincolo metodologico del raccordo con la precedente classificazione (Classificazione delle professioni,
istat,
Metodi e norme, serie C, n. 12, Roma, 1991) e con l’isco-88 (Comunità Europea). Come ogni
altra classificazione, quella delle professioni è da considerarsi il complesso dei criteri utilizzati per raggruppare o distinguere, a diversi livelli di dettaglio e di astrazione, l’insieme degli oggetti che intende
classificare: la sua completezza non dipende necessariamente dalla chiarezza denotativa, dall’estensione, dalla esaustività o dall’aggiornamento dell’elenco di tali oggetti, ma dalla capacità dello strumento di organizzare e distinguere significativamente l’esistente e di cogliere quanto di nuovo va
emergendo.
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Competenza
Può essere definita come l’insieme delle conoscenze, abilità e atteggiamenti che consentono ad un
individuo di ottenere risultati utili al proprio adattamento negli ambienti per lui significativi e che si
manifesta come capacità di affrontare e padroneggiare problemi attraverso l’uso di abilità cognitive e
sociali. Le competenze si configurano inoltre come strutturalmente capaci di trasferire la loro valenza
in diversi campi generando così dinamicamente anche una spirale di altre conoscenze e competenze.
Per competenza si intende l’essere in grado di integrare le conoscenze, le capacità ed i comportamenti per realizzare l’output richiesto di un attività, attribuendo a queste componenti il seguente
significato:
• Conoscenza = insieme delle informazioni e nozioni sia di tipo tecnico che generale possedute dal
soggetto.
• Capacità = abilità manuale e concettuale di mettere in pratica le conoscenze teoriche servendosi
anche di specifici strumenti operativi.
• Comportamento = tratti personali, doti e attitudini personali che concorrono all’efficacia delle pre-
stazioni sul lavoro in coerenza con le necessità espresse dal contesto ambientale ed organizzativo.
Le competenze, intese come risorse strategiche di diversa natura che il soggetto può sviluppare, si
distinguono in:
• Competenze di base: sono gli elementi riconosciuti consensualmente come prerequisiti per l’ac-
cesso alla formazione e considerati imprescindibili per inserirsi o reinserirsi positivamente nel mondo del lavoro e per fronteggiare in modo positivo le situazioni di cambiamento (informatica di base,
lingua straniera, sicurezza e antinfortunistica, economia, organizzazione, diritto legislativo).
• Competenze tecnico-professionali: sono costituite dai saperi e dalle tecniche connessi all’esercizio
delle attività operative richiesti da funzioni e processi di lavoro (conoscenze specifiche o procedurali di un determinato settore lavorativo).
• Competenze trasversali: comprendono l’abilità di diagnosi, di relazione, di problem solving, di de-
cisione, ecc. e in generale, quelle caratteristiche personali che entrano in gioco quando un soggetto si attiva a fronte di una richiesta dell’ambiente organizzativo e che sono ormai ritenute essenziali
al fine di produrre la trasformazione di un sapere professionale in un comportamento lavorativo
efficace.
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Credito formativo
Valore attribuibile a competenze acquisite dall’individuo, che può essere riconosciuto ai fini dell’inserimento in percorsi di istruzione o di formazione professionale, determinandone la personalizzazione
o la riduzione della durata. Il valore del credito è attribuito dalla struttura educativa e formativa che
accoglie la persona.2
Curriculum vitae europeo
Strumento che offre agli individui un modello standardizzato di informazione sui percorsi formativi
compiuti e sulle esperienze lavorative capitalizzate nel tempo. È destinato ogni cittadino che desideri
studiare o lavorare in uno Stato membro e agli istituti di insegnamento e di formazione nonché ai datori di lavoro per aiutarli a valutare meglio le conoscenze acquisite dal candidato. L’obiettivo è quello
di consentire a tutti i cittadini europei di riconoscere e valorizzare le proprie competenze per proporsi
o riproporsi sul mercato del lavoro con un curriculum più trasparente e spendibile sia nel proprio Paese di origine sia all’estero. La scelta di adottare un formato standard per tutti i Pesi è determinata dalla necessità di eliminare le barriere causate da diversi metodi istituzionali e nazionali di riconoscimento
delle competenze, permettendo alle persone di esprimere il proprio profilo in modo comprensibile per
tutti. Per adattarsi ai diversi profili delle qualifiche al livello europeo tale modello è stato concepito nella
maniera più elastica possibile.
Dizionario di competenza
Strumento mediante il quale riorganizzare le definizioni e le descrizioni relative ai profili professionali,
con lo scopo di renderle più dettagliate, confrontabili e comprensibili anche per tutti coloro che non
hanno una conoscenza diretta della professione.
I dizionari vengono creati attraverso interviste semi-strutturate ad esperti (top performer) dei vari
settori professionali che consentono di allineare le competenze professionali dei candidati ai processi
aziendali (produttivi, organizzativo gestionali, ecc.), declinandole in elementi di competenza (conoscenze, abilità, comportamenti) più agevolmente individuabili e formabili.
European Qualifications Framework - EQF
Sistema di 8 livelli di qualifica che descrivono risultati dell’apprendimento, indipendentemente da
come è stata acquisita una qualifica. I livelli di riferimento dell’EQF spostano quindi l’attenzione
dall’impostazione tradizionale che evidenzia gli input dell’apprendimento (durata dell’esperienza di
apprendimento, tipo di istituzione, ecc) ai risultati dell’apprendimento.
2
Disposizioni in materia di certificazione nel sistema di formazione professionale – Decreto n. 174 del 31 Maggio 2001.
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Nell’EQF i risultati dell’apprendimento sono definiti da una combinazione di conoscenze, abilità e
competenze professionali così definite:
• Conoscenze: fatti, principi, teorie e pratiche relative a un settore di studio o di lavoro;
• Abilità: Capacità di applicare conoscenze per portare a termine compiti e risolvere problemi. Sono
cognitive (come uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) o pratiche (implicano l’abilità manuale
e l’uso di metodi, materiali, strumenti);
• Competenze professionali: uso di conoscenze, attitudini e capacità personali, sociali e/o metodo-
logiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale. Sono valutate in termini di responsabilità e autonomia.
Il sistema EQF fungerà da riferimento per il coordinamento, l’equiparazione e la semplificazione dei
sistemi di classificazione, valutazione, validazione, riconoscimento e trasferimento delle competenze
professionali.
Passaporto delle Lingue
L’Europass Passaporto delle Lingue è una sezione del Portafoglio Europeo delle Lingue, messo a
punto dal Consiglio d’Europa nel 1998. Nella sua attuale formulazione l’EPL è uno strumento che
accompagna l’individuo nel proprio percorso di apprendimento delle lingue straniere lungo tutto l’arco
della vita. Esso offre, infatti, una descrizione puntuale delle competenze linguistiche acquisite sia in
ambito formale (scuola e formazione) sia in altri contesti (sul lavoro, con gli amici, in famiglia, ecc.). E’
una dichiarazione autocertificata e volontaria, quindi non ha bisogno di ulteriori validazioni. Non sostituisce le certificazioni formali ottenute, sia all’interno del sistema scolastico che all’esterno, ma le
ingloba con sistematicità in un documento che registra tutto il percorso di apprendimento.
Figura professionale
Standard stabilito a livello nazionale o regionale a seconda di un livello specifico di formazione conseguita.3
Processo
“Il processo viene definito come una serie di attività che da un input aggiungono valore e producono
un output”.4
Harrington H.J., Verso uno status di classe mondiale, The Quality, n. 2/3, Aprile – Settembre, 1993.
Tratto da “Fabbisogni e Competenze. Strumenti e metodi per l’incontro fra domanda ed offerta di lavoro.” Supporti a
servizio dell’incontro domanda-offerta di lavoro nei settori del Commercio, Turismo, Servizi, Artigianato e Cooperazione;
Confcommercio (Unione del Commercio, Turismo e Servizi della Provincia di Verona); Regione Veneto – Progetto FSE
Ob.3 Mis. A1, Verona 2004.
3
4
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Ogni processo è quindi composto da una serie di attività tra loro correlate e la correlazione è data dal
passaggio da un’azione sorgente di informazioni, prodotti o servizi ad azioni successive rese possibili
e/o necessarie da tale flusso. Il processo termina con output definitivo che corrisponde al prodotto o
servizio finale dell’azienda.
Ciascun processo aziendale è suddividibile in sottoprocessi, da sottoporre eventualmente ad un’ulteriore scomposizione, fino ad arrivare al livello ritenuto adeguato ai fini dell’analisi. Generalmente non è
conveniente approfondire eccessivamente l’analisi per evitare di frazionare troppo le informazioni, in
ogni caso ogni passo dell’analisi deve individuare un preciso output.
Ciò è maggiormente importante se si pensa chele sequenze di svolgimenti di un’attività possono
evolversi nel tempo (innovazioni tecnologiche, modifica delle tempistiche), senza che necessariamente si modifichino l’output finale ed il processo che lo ha generato. all’origine del sotto-processo vi è un
input (“a partire da”), costituito da informazioni o materiali immessi nel processo stesso affinché subiscano una trasformazione. L’output (il risultato del sotto-processo a monte) diventa l’input del sottoprocesso a valle: e così via in una concatenazione finalizzata al raggiungimento dell’output finale.
Professione
Una professione è un complesso di attività lavorative concrete, unitarie rispetto all’individuo che le
svolge, che richiama, a vari livelli, statuti, conoscenze, competenze, identità e sistemi di relazione
propri.
Profilo professionale
Descrizione analitica delle caratteristiche di diverso ordine (attività/compiti, competenze, relazioni,
responsabilità, requisiti) che accomunano diversi ruoli lavorativi simili e che consiste nell’aggregazione
delle competenze necessarie per quel profilo specifico.
Qualifica
Il termine presenta due accezioni:
• denominazione della specifica
posizione
del prestatore di lavoro relativamente alle sue mansioni;
• titolo professionale conseguente al riconoscimento dei
titoli di studio
che si adeguano ai profili
professionali definiti per legge, e segnatamente quelli previsti dallo schema nazionale degli ordinamenti didattici, precisato attraverso regolamenti ministeriali.
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Riconoscimento
Funzione di natura formale posta a garanzia istituzionale, finalizzata a sancire da un lato le competenze già acquisite per l’accesso, dall’altro i crediti formativi ai fini di una fruizione personalizzata al percorso.
Procedimento attraverso cui un soggetto riconosce ad una persona, anche in assenza di una qualifica formale, il possesso di competenze maturate in ambito formativo ed esperienziale non formale ed
informale.
Standard
Si intende il riferimento essenziale per raggiungere livelli qualitativi e di spendibilità omogenei in seguito ad un percorso formativo. Standardizzare significa “normalizzare” la varietà e renderla comunemente riconosciuta e valida.
Gli standard minimi di competenza, intesi come l’insieme di competenze che consentono il raggiungimento di determinati livelli di performance in situazione lavorativa, contengono in relazione ai diversi
settori produttivi i seguenti requisiti:
• il riferimento alla figura o gruppi di figure professionali e alle attività o aree che le caratterizzano;
• la descrizione delle competenze professionali e i criteri per la valutazione del possesso di tali com-
petenze;
• l’individuazione della soglia minima di riferita al possesso delle competenze necessaria per la certi-
ficazione.
L’ISFOL, su incarico del Ministero del Lavoro e dell’Unione europea, ha progettato la struttura di un
sistema di standard formativi che siano univocamente riconosciuti a livello nazionale ed europeo: lo
standard minimo formativo è l’Unità Formativa Capitalizzabile (UFC).
Titolo di studio
Riconoscimento normativo in termini di istruzione, conseguito al termine di un percorso di studio.
Certificato pubblico, rilasciato dall’autorità accademica secondo quanto disposto dal competente
Ministro, a norma di legge.
Unità Formativa Capitalizzabile (UFC)
ISFOL definisce Unità Formative Capitalizzabili la descrizione delle caratteristiche essenziali che una
specifica azione formativa deve avere per assicurare lo sviluppo di specifiche unità di competenze.
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L’UFC descrive: il risultato atteso, le attività necessarie per il raggiungimento del risultato, le competenze necessarie per realizzare tali attività. Si tratta di uno “standard minimo” nel senso che può
essere personalizzata attraverso l’arricchimento dei suoi contenuti, della sua durata e dei suoi requisiti
metodologici, a seconda dei contesti in cui è utilizzata. Ogni UFC è aggregabile ad altre in funzione
di percorsi formativi mirati a profili professionali o a esigenze di aggiornamento, alternanza, formazione continua ed è quindi componibile nel senso che deve contenere l’indicazione delle modalità che
spieghino come collegarla con altre unità o crediti acquisiti in forma diversa dal percorso formativo.
Tuttavia ogni UFC è autonoma ovvero deve avere come obiettivo un’unità di competenza trasformabile in un credito dal valore riconoscibile sul mercato del lavoro. L’ultima caratteristica è quella della
pluridisciplinarietà in quanto le competenze presuppongono conoscenze e abilità riguardanti diverse
discipline e la capacità di farle convergere sinergicamente in un idoneo comportamento professionale.
La capitalizzazione delle competenze avviene attraverso il superamento di una prova di valutazione
a cui consegue una certificazione che costituisce un credito acquisito e quindi spendibile in qualsiasi
altro percorso che comprenda lo stesso tipo di competenze.
Valutazione competenze
Per valutazione/accertamento si intende la funzione di natura tecnica posta a garanzia delle istanze
progettuali, finalizzata a porre in trasparenza le effettive caratteristiche degli utenti e definirne la coerenza con i perquisiti del percorso, verificando in particolare il possesso dei requisiti culturali fondamentali, nonché il livello delle competenze relative ai nuovi alfabeti, al fine di consentirne l’acceso e di
assicurare il successo nel raggiungimento dei risultati attesi.
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