Olismologia: Intervista
al Dott. Lorenzo Paride Capello
Pubblicato: 18 dicembre 2015
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A cura di Claudia Notargiacomo
Sono molte le persone che oggi si avvicinano alla Medicina Complementare.
Probabilmente quest’apertura deriva da una progressiva diffusione della conoscenza della filosofia e
delle discipline orientali, il cui approccio entra nelle pratiche quotidiane di chi è tanto aperto da
interessarsi e abbracciare modelli diversi da quelli imposti per decenni dalla nostra società. In questa
particolare fase evolutiva del nostro Occidente, sembra esserci perciò spazio per nuove forme di
Medicina che, tanto quanto le pratiche orientali, si basano su fondamenta olistiche e cioè considerano
l’essere umano nella sua interezza, completezza e interconnessione.
In questo filone si inseriscono nuove brillanti e interessantissime concezioni: per esempio, per mano e
intuizione del dottor Lorenzo Paride Capello, nasce l’Olismologia, la Disciplina della Sintesi, ovvero lo
studio della totalità della Persona in un atto medico unitario e simultaneo. Approfondiamo questo nuovo
modello medico e approccio clinico con il suo creatore, il dottor Capello.
Da cosa partire per spiegare questa Disciplina e la visione dalla quale nasce?
Anzitutto, dobbiamo capire e definire cosa è l’essere umano, che rappresenta l’oggetto della nostra
attenzione e cura. Per la Medicina complementare l’essere umano è un mondo complesso
caratterizzato da una globalità psico-fisica da indagare appieno, se si vuole individuare dove si
collocano le reali cause dei disturbi. L’approccio sintomatico e specialistico tradizionale presenta limiti
ormai decisamente evidenti: lo Specialista nella gran parte dei casi non vede oltre l’oggetto della sua
disciplina – il piede, la tonsilla, lo stomaco – e limitando il campo di ciò che deve indagare, non riesce a
mettere in relazione la sintomatologia con il funzionamento generale del Paziente e, tanto meno, con la
sua dimensione psicologica.
La rivoluzione dell’Olismologia risiede esattamente in questo: non lavoro sui singoli “software
funzionali”, ma sull’intero PC. Inoltre l’Olismologia permette di resettare il “PC umano” consentendogli
di far girare i propri programmi in modo coerente e non più disfunzionale. Fuor di metafora, è
importante riequilibrare l’organismo di ciascun Paziente contemporaneamente in tutte le sue
componenti (struttura, funzioni e mente) affinché esso possa funzionare nel miglior modo che gli è
possibile.
In che modo questo può essere fatto? Da dove si inizia e come si procede?
Solitamente i Medici, pur avendo studiato anatomia e fisiologia, partono dalla sola patologia,
approcciano direttamente i sitomi e dimenticano il resto. Invece si deve prima ricordare e pensare come
siamo fatti e come funzioniamo. Occorre contestualizzare il problema prima di procedere; e prima di
decidere che siamo ammalati, occorre analizzare nella sua complessità l’organismo-uomo nella sua
interezza. L’Olismologia afferma che la normalità è un concetto relativo, e si pone come primo step
quello di riconoscere chi è veramente malato da chi è “diversamente sano” (che non è detto debba
essere curato), e chi è ritenuto sano mentre è “diversamente malato”, ma non è creduto. Può sembrare
difficile di primo acchito, ma davvero i nostri organismi presentano un funzionamento perfetto e
individuale, ogni Paziente ha delle peculiarità che vanno considerate nel loro contesto e che non
possono essere appiattite con una standardizzazione statistica. Alcuni organismi trovano delle risposte
di compensazione autonome, altri sono veramente malati e necessitano di un intervento farmacologico.
Quali strumenti pratici utilizza nell’ambito dell’Olismologia?
L’Estimologia Clinica, che consente di esprimere la diagnosi e nel contempo di individuare la terapia
mirata su ogni singolo Paziente, e la Manipolazione Clinica, che permette di resettare il PC corporeo.
Già nel 2003 descrissi queste pratiche nel testo “Massaggio Curativo integrato”, poi nel 2007 diedi loro
una veste maggiormente clinica nel secondo libro “Massaggio curativo e cure integrate”, dove
presentavo per la prima volta le basi dell’Olismologia, senza ancora sistematizzarla perché la materia
pareva ancora troppo rivoluzionaria. Nel terzo libro del 2013 “Olismologia, la Disciplina della Sintesi –
Fondamenti di un nuovo concetto di Medicina” e sul mio sito www.olismologia.it ho esposto
chiaramente tutte le informazioni sulla mia “Clinica olismologica”. Nel 2016 uscirà il mio quarto libro
“Olismologia e psicosomatica” in cui indicherò una via breve ed efficace per la psicologia e la
psicoterapia. Questo perché la psiche è una componente fondamentale per il riequilibrio globale
dell’individuo con la Manipolazione Clinica è possibile aiutare e responsabilizzare in tempi brevi il
Paziente sulle sue problematiche. Capire è già guarire!
Lei è registrato presso l’Ordine dei Medici di Milano come Omotossicologo, Esperto in Medicina
Biologica e Discipline Integrate; come cura a livello farmacologico?
Io curo con la Medicina vibrazionale (Omotossicologia, Fitoterapia, Floriterapia) mirando la cura con
una verifica Estimologica dello stato dell’organismo a livello energetico. L’energia è per me il punto di
partenza fondamentale.Anche la Medicina ufficiale utilizza abitualmente l’elettrocardiogramma,
l’elettroencefalogramma e la risonanza magnetica nucleare per studiare l’essere umano, però si ferma
lì. Togliere la corrente, l’energia, all’uomo significa far morire il corpo. Con un po’ di attenzione al nostro
organismo ognuno di noi potrebbe valutare il proprio fabbisogno energetico attraverso l’Estimo, che è
un “sesto senso”, un istinto primordiale, che ci fa capire di cosa il nostro fisico ha bisogno, cosa
mangiare, cosa inserire all’interno dell’organismo. Purtroppo questo senso la nostra società lo ha
definitivamente perso.
Il procedimento è sofisticato ma semplice da capire: se io nel tuo campo elettromagnetico inserisco una
sostanza che ti fa bene, questa ti dà forza. Ma, al contrario, se immetto una sostanza che ti fa male, per
esempio il latte se sei intollerante, si verifica un calo energetico. Infine, esistono sostanze che ci
lasciano biologicamente ‘indifferenti’, quindi sostanze che non ci servono. Un altro elemento da tenere
sempre in grande considerazione e su cui io lavoro molto sono i chakra, che semplicemente
corrispondono ai normali plessi nervosi dell’Anatomia accademica. Non tenerne in considerazione il
funzionamento perché non si conosce cosa realmente siano è un atteggiamento ottuso e
controproducente. La Medicina Energetica – basata sulle scoperte della Fisica applicata alla Biologia –
interpreta le reazioni dell’organismo, e il meccanismo è di una semplicità sconcertante: è come se il
corpo dicesse “sì, voglio questa sostanza; no, non voglio questa sostanza; di quest’altra non mi frega
nulla!”. Preciso però che non si tratta di un giochino: per eseguire i test Estimologici correttamente è
necessaria una lunga e profonda preparazione professionale.
Qual è la sua esperienza quotidiana con i Pazienti? Chi si rivolge a lei?
Da vent’anni, tutti i giorni, lavoro sulla “pattumiera della Medicina”. Con questa espressione – che non
vuole essere assolutamente offensiva per i Pazienti ma è chiarissima per chi vuole intendere ciò di cui
mi occupo – indico tutte quelle persone che hanno consultato ogni sorta di Specialista senza ottenere
risultati soddisfacenti. Questo accade a molti, è inutile negarlo, e dipende dal fatto che spesso uno
Specialista si concentra su un singolo organo e lì si ferma!
Il mio approccio è decisamente diverso, e così quello della Disciplina che ho fondato, l’Olismologia .
Esso prevede una prima fase di valutazione energetica; una seconda fase di valutazione degli squilibri
funzionali per capire quali sono i “buchi da stuccare” a livello funzionale, metabolico organico. La terza
fase prevede la Manipolazione Clinica, attraverso la quale si interviene direttamente non solo sulla Vis
Medicatrix Naturae del corpo, ma anche sulla mente inconsapevole, a livello del cervello rettiliano
(psicologia e psicoterapia per-cutanea): è in questa fase che avviene il vero e proprio reset del
Paziente. Il 70% delle patologie si risolvono così. Provocatoriamente direi che io non guarisco nessuno!
Mi limito a rendere consapevole il Paziente della legittimità dei suoi sintomi, perché le malattie sono
solo utili “spie sul cruscotto” che avvertono del guasto chi le sa ascoltare. Se c’è qualcosa che non va, il
corpo ce lo comunica, altrimenti non avremmo la possibilità di rendercene conto.
Mentre lavoro sul paziente con la Manipolazione faccio psicologia, perché tutto ciò che ci siamo buttati
dietro alle spalle non sparisce, ma è lì, nello zaino! E ha conseguenze serie a livello somato-psichico.
La presa di coscienza è un ottimo imprescindibile punto di partenza! Un individuo non può prescindere
dalla presa di coscienza delle proprie problematiche. Ecco cosa intendevo con “Capire è già guarire”.
Ovviamente i Pazienti sono diversi gli uni dagli altri, così come le malattie, che vanno risolte in maniera
differente, ma nel 70% dei casi questa è la via! Omotossicologia, fitoterapia, fiori di Bach sono i farmaci
naturali che utilizzo per completare i miei trattamenti. L’enorme vantaggio è che non ci sono effetti
collaterali e secondari che devono poi essere risolti con altre cure, in un loop che tende all’infinito.
Le mie cure sono pro-fisiologiche non anti-fisiologiche: il corpo sa cosa deve fare, sa guarirsi da solo e
può essere stimolato a farlo per quanto possibile! Purtroppo abbiamo consolidato comportamenti
scorretti e contraddittori che ci impediscono di guarire. L’infiammazione, per esempio, è il principale e
insostituibile processo di guarigione fornitoci dalla Natura, ma i Medici – paradossalmente – hanno
preso l’abitudine di prescrivere subito un anti-infiammatorio, togliendo al corpo la possibilità di guarirsi,
cosa che è stato programmato a fare! Ma avremo modo di riparlarne.
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Intervista di Sonda.Life