In pieno svolgimento la stagione di vela: il Trasimeno grande protagonista È entrata nel vivo la stagione per gli appassionati al Club Velico Castiglionese. Dal 7 al 10 maggio si è svolto con successo il XX Campionato Italiano Homerus di Vela per non vedenti, con il supporto importante di Regione dell’Umbria, Parchi Attivi dell’Umbria, Comitato paraolimpico del Coni di Perugia, Provincia di Perugia, Camera di Commercio, Comune di Castiglione del Lago. Vediamo la classifica. Al termine della finale, premiati dal presidente del CVC, Francesco De Regis, è risultato 1° l’equipaggio composto Luigi Bertanza, Brescia, e Alberto Prudenzano, Torino, mentre 2° è stato l’equipaggio tutto al femminile di Silvia Parente, Milano, e Elisabetta Bardella, Padova. Solo 4° Danilo Malerba, portacolori del Club castiglionese. Bella manifestazione il campionato Homerus, nel quale le barche condotte da non vedenti (due per barca, su un percorso circoscritto con boe sonore) si sono sfidate in una serie di regate “uno contro uno”. Al di là dei risultati individuali, è stata grande la soddisfazione per tutti gli equipaggi e per l’Associazione Homerus. Ottime le performance ottenute, addirittura sorprendenti, se si considera che le barche erano condotte da non vedenti. Era questa la prima volta in cui i non vedenti sono stati soli ed autonomi in barca, senza l’ausilio di “osservatori” vedenti, come invece accade abitualmente. Il presidente di Homerus, Alessandro Gaoso, ha affermato con convinzione che “i ciechi sono capaci di una prodezza, anche se ancora non lo sanno, ossia navigare da soli in barca”. Illuminante è, per 13 Comuneinforma AG O S T O 2 0 1 4 passione e serenità, quanto dice Danilo Malerba: “Andare in barca a vela in totale autonomia, è stata una esperienza entusiasmante totalmente nuova: è come se un bambino andasse sulla sua biciclettina a cui per la prima volta hanno tolto le rotelle laterali”. Ora, occhi puntati al 2016, anno nel quale il Club Velico Castiglionese si candida ad ospitare il campionato mondiale, progettato ancora dall’Associazione Homerus che giudica il Club Velico Castiglionese come una delle migliori strutture veliche, in termini organizzativi, di dotazioni e di accoglienza. Altro appuntamento di alto profilo ha visto, il 7 e l’8 giugno, il XIII trofeo Dinghy 12’ classico, prova valida per il campionato italiano, con circa 40-50 imbarcazioni in legno partecipanti. Il Dinghy è nato nel 1913, con l’idea di riunire in una sola barca monotipo di circa 12 piedi le caratteristiche di tanti scafi allora usati per fare piccole regate, nei porti e nelle rade del nord Europa. Nell’Inghilterra di fine ‘800 queste imbarcazioni si assomigliavano tutte: fasciame sovrapposto, due banchi per vogare, poppa a specchio, bordo libero quanto bastava e albero con vela al terzo. Tanti, quindi, 100 anni, anche se gli appassionati sostengono che non li dimostri e il successo continua ad essere grande. Il 12’ Dinghy ha disputato il numero maggiore di campionati italiani, tanto che questo del 2014 a Castiglione del Lago è il 79°, tra i pochissimi che possono vantare una partecipazione tanto ampia alle regate. Economico, maneggevole, adatto al diporto nautico, il Dinghy 12’ è una imbarcazione raffinata, la cui conduzione in regata richiede capacità tecniche e tattiche di prim’ordine, senza spazio per chi ha un malinteso senso dell’agonismo: fair play, competizione e semplice gusto della vela da diporto. Per chi ama la vela e il lago, continua l’impegno del CVC nella diffusione e l’insegnamento della vela in un contesto naturalistico ottimale, con pochi eguali, come il Lago Trasimeno: lezioni, campus, corsi qualificati e tanta passione, per imparare a navigare e volendo ottenere anche la patente nautica vela/motore entro ed oltre le 12 miglia, programmati e condotti da istruttori competenti e fortemente motivati. Per tutti gli appuntamenti, sportivi o amatoriali che siano, si prevede una grossa affluenza di atleti e semplici appassionati, una sfida per Castiglione del Lago e le sue istituzioni, una importante opportunità per le attività turistiche e ricettive. w Cos’è Homerus? Alessandro Gaoso è il presidente di Homerus, associazione nata da una sua intuizione nel 1995. Alessandro Gaoso, non è uno qualsiasi: ha vinto due campionati mondiali con il Miniton GGG (1990 e 1992) e sei campionati italiani tra il 1989 e il 1995. Dalla fondazione, gli atleti velisti non vedenti sono diventati centinaia in tutto il mondo: Australia, Nuova Zelanda, Israele, Canada, USA, Francia, Spagna, Regno Unito, Finlandia, Giappone (cui si stanno aggiungendo Germania e Austria) e naturalmente Italia. Presidente, come è nata Homerus? Fa sempre notizia che un disabile riesca a fare cose che a volte non fanno nemmeno i cosiddetti normali. Io sono un velista appassionato e mi sono convinto che la vela è uno sport che ben si adatta ad ogni condizione psico-fisica. Ecco nascere nel 1996 Homerus (dapprima onlus, poi, dal 2002 ente giuridico, con sede legale a Maderno in provincia di Brescia) sede operativa a Vobarno e sede nautica a Bogliaco, dove ha la scuola di vela ed un proprio porticciolo; dal 1997, il primo campionato con formula match-race, e ogni anno un campionato in una località diversa. È stato facile oppure ha incontrato delle difficoltà nel promuovere questa formula? C’è un forte e diffuso scetticismo; l’unico modo per convincere le persone che ciò è possibile è far vedere attraverso le regate che si può fare bene. La mia intuizione è nata dalla convinzione che “i ciechi sono capaci di una prodezza, anche se ancora non lo sanno”, ossia navigare da soli in barca. Come trova Castiglione del Lago per le manifestazioni veliche? Questa è una occasione di livello nazionale il che significa tra le migliori a livello internazionale. Anche se il campionato è una manifestazione itinerante, debbo dire che nel Club Velico Castiglionese ho trovato rara sensibilità competenza e disponibilità. È una rassegna che per qualche giorno mette insieme tanti velisti che poi fanno gruppo con un entusiasmo che ripaga di ogni sforzo. w Estate in vela per piccoli “lupi di lago”, avviati i Campus 2014 Estate di vela per piccoli lupi di… lago e per velisti over 45. Anche quest’anno, il Club Velico Castiglionese ha organizzato numerose attività incentrate sullo sport della vela, finalizzate alla divulgazione della cultura velica e alla formazione di esperti marinai. Sono in pieno svolgimento i campus del 2014 per bambini/e-ragazzi/e, tutti di età compresa tra i 6 e i 13 anni. Ogni campus dura 6 giorni, dal lunedì al sabato, dalle 10 alle 18. Ben 16 gli iscritti già al primo campus: al termine della stagione ci sarà qualche decina di velisti di belle speranze in più, in giro per il Trasimeno. Durante i corsi, i bambini iniziano a prendere conoscenza con la barca, con il lago e con il vento, fino ad arrivare alla piena autonomia. Con due corsi, iniziazione e perfezionamento, ognuno sarà in grado di navigare e fare le prime regate. L’approccio è volutamente soft, divertimento e nuove esperienze formative, barca a vela, canoa, tuffi, bagno e pranzo assieme. Alla fine del corso, sarà rilasciato un brevetto e la tessera federale. Il calendario dei campus estivi 2014 prevede 5 sessioni: 16-21 giugno; 30 giugno-5 luglio; 21-26 luglio; 4-9 agosto; campus avanzato 22-24 agosto. I corsi sono condotti con la spontanea collaborazione di molti soci che, nel tempo e dopo adeguati percorsi formativi, sono diventati istruttori della Federazione Italiana Vela (FIV); gli istruttori di 1° e 2° grado FIV garantiscono la massima qualità didattica e metodologica nell’insegnamento velico nei suoi vari aspetti e nella conduzione della barca, con lezioni teoriche e soprattutto molta attività pratica, per imparare a navigare. Accanto ai corsi per velisti in erba, ci sono i corsi di vela per adulti: 9 lezioni in tre fine settimana, tra il sabato e la giornata della domenica. Chi si iscrive ai campus o alla scuola di vela ha l’opportunità di diventare socio del CVC, con la possibilità di continuare ad andare a vela e proseguire nel percorso di addestramento per tutto l’anno, utilizzando le barche e assaporando la vita del Club. Diventare un buon velista non è difficile, ma ci vogliono passione e almeno tre corsi: iniziazione, perfezionamento, specializzazione. Nel corso di iniziazione si incomincia a prendere confidenza con la barca, il vento e l’acqua arrivando ad uscire e rientrare autonomamente dal porto in condizioni meteo tranquille. Si imparano le andature e la rosa dei venti. Nel perfezionamento si approfondiscono i concetti, arrivando ad essere autonomi nella gestione della barca in ogni condizione meteo; si inizia a parlare di regata. Nel corso di specializzazione si arriva ad eseguire i gesti tecnici in modo ottimale, si riprende il concetto di regata focalizzando l’attenzione sulla strategia e sulla tattica, con nozioni base di meteorologica. Non c’è un’età precisa per cominciare. Iniziando da bambini l’apprendi- mento sarà facilitato, ma si avvicinano a questo sport persone di ogni età. Per i bambini consigliamo almeno 7 anni di età e, seppure per andare in barca a vela non è necessario saper nuotare bene, avere un buon rapporto con l’acqua è quanto meno utile. w Via Firenze, 68/B - 06061 CASTIGLIONE DEL LAGO (PG) Tel. e Fax 075.951663 www.ciclivalentini.it 14 Comuneinforma La castiglionese Nadia Bugossi ha conquistato il titolo iridato a Lione La campionessa di Ghiri Sport Anche Castiglione del Lago può fregiarsi di un titolo iridato. Merito di Nadia Bugossi che ha conquistato la medaglia d’oro nel Campionato del Mondo Ghiri Sport. Non è uno sport conosciuto alla massa, ma richiede una preparazione psico-fisica di altissimo livello in una disciplina dove a primeggiare è lo forzo fisico. Il Ghiri Sport impegna gli atleti nel sollevamento di un peso proporzionato a quello dell’atleta, in un tempo determinato, calcolando il maggior numero di ripetizioni effettuate. Bugossi ha primeggiato nella categoria 70kg, slancio completo, con ben 134 ripetizioni in 10 minuti, con una Ghiria di 16 kg. Una impresa che ha coinvolto tutto il pubblico presente per l’eccezionale gesto atletico della castiglionese, che ha ricevuto applausi a “scena aperta” nei secondi finali, quando è rimasta l’unica atleta ancora impegnata nelle ripetizioni. Un orgoglio per tutta la comunità umbra per l’iride vinto in questa specialità alla quale la campionessa si è avvicinata grazie all’attuale preparatore: “Ho conosciuto questo sport grazie ad Enrico Ferrini- afferma Nadia- il mio personal-trainer, che usava già le Ghirie come strumento per alcuni esercizi fisici legati al fitness non convenzionale. Ha capito subito che potevo essere portata per questo sport e abbiamo iniziato la preparazione specifica. Ho spesso pensato di mollare, però ha sempre prevalso la mia caparbietà anche quando l’allenamento era sempre più pesante. È subentrata l’ansia, la tensione e un’adrenalina difficile da gestire, anche perché non potevo di certo lasciare il mio lavoro di commessa. La Federazione Italiana. Altro ricordo indelebile è difficoltà di abbinare l’intenso allenamento con il complimento che mi è stato rivolto in pedana: i turni di lavoro e il rigido regime alimentare, “occhio della tigre.” Ora il prossimo impegno, o ha richiesto una determinazione che mai avevo meglio, il prossimo sogno, è il Mondiale a San trovato prima. Non sono mancati i momenti di Diego in programma in autunno, molto gravoso sconforto, soprattutto la settimana prima della economicamente che, purtroppo, non essendo gara, quando ho pensato più volte di non partire. uno sport popolare, le spese di trasferta sono Poi, quando sali in pedana cambia tutto. Inizi a a carico degli atleti. La speranza è che il sogno “sparare” ripetizioni. La mente si libera e conti- continui... e magari qualche azienda decida di nui la lottare. Poi, a pochi secondi dal limite del supportare la campionessa castiglionese. w tempo imposto, dalle tribune di Lione arriva l’urDomenico Luiso lo di un francese “Italy-Italy”, allora capisci che hai centrato La straordinaria serie di successi di Nadia Bugossi l’obiettivo.” Cosa porti con te di questa vittoria: “Mi por1° al Campionato Italiano di Scandicci (3 mar 2013); 1° al Trofeo Internazionale Turbigo (25 mag 2013); to il ricordo di tutto il lavoro. 1° al Campionato Italiano Biathlon Ghiri Sport di Livorno (27 ott 2013); Delle persone a me care, co1° all’Open Croazia Championship Pisarovina (1° mar 2014); me mia sorella Roberta che 1° al Campionato Italiano Scandicci (30 mar 2014); mi ha spronata a non mollare. 1° al Camp. Italiano Mezza Maratona Ghiri Sport Scandicci (30 mar 2014); Roberto Cappelletti, responVittoria al World Championship 2014 di Lione il 7 giugno 2014. sabile della Girevoy Sport e la Giancarlo Boccacci ancora campione Ancora un successo per il M.llo della Polizia Municipale Boccacci Giancarlo, al Campionato Nazionale di tiro a volo svoltosi a Fasano (BR) dal 4 al 7 giugno scorso, a cui hanno partecipato circa 70 tiratori provenienti da tutte le regioni d’Italia. Ha vinto infatti il titolo di Campione Italiano Assoluto nel Double Trap dopo aver disputato una finale perfetta, riuscendo a superare, al termine dei 15 doppietti, il primo in classifica per un piattello. Nella Fossa Olimpica non è riuscito a bissare il successo ma si è dovuto accontentare del secondo posto sul podio. Un bel risultato comunque che lo riporta al vertice delle graduatorie nazionali dopo un anno di lontananza dai campi di tiro. Buon auspicio quindi per la stagione tiravolistica in corso ed in particolare per l’anno prossimo che lo vedrà nuovamente impegnato a rappresentare i colori del nostro Comune negli U.S.A. ai World Police & Fire Games, i Campionati Mondiali delle Polizie e Vigili del Fuoco, che nel 2015 si svolgeranno a Fairfax, a pochissimi chilometri dalla capitale Washington. «I WP&FG, che ho già vinto in tre passate edizioni, (Spagna, Australia e America), sono il traguardo più ambito per un tiratore. Battere i più grandi tiratori del mondo sarà una grande sfida che spero di poter nuovamente vincere». Castiglione del Lago sarà inoltre la sede del prossimo Campionato Nazionale delle Polizie Locali. w AG O S T O 2 0 1 4 Le malattie non vanno in vacanza Puntualmente, come ogni anno, in concomitanza con l’arrivo dell’estate, si registra a livello nazionale un crollo delle donazioni. Ci sono quindi gravi conseguenze per interventi programmati che saltano o che vengono rinviati per la carenza di sangue per le trasfusioni; si pensi solo alla grande richiesta di sangue nei trapianti, per operazioni urgenti a seguito di traumi e incidenti. Per non parlare dei malati di leucemia che hanno continuo bisogno di trasfusioni: è per questo che nel periodo estivo servirebbero molti più donatori. Ricordiamoci che in Italia solo il 3% dona il proprio sangue, mentre la richiesta è molto maggiore: l’invito che rivolgiamo a tutti coloro che sono in buona salute (che pesano più di 50 kg.) e che vogliono fare un piccolo gesto per un futuro migliore, è di donare il sangue, tutti i martedì, mercoledì e sabato dalle 8 alle 9,30 presso il Centro Raccolta dell’Ospedale di Castiglione del Lago, sito a piano terra del reparto di medicina. Anche e soprattutto in estate, si può fare la donazione: si avranno in cambio analisi gratuite, controlli e tanti sorrisi. Le malattie non vanno in vacanza! Non dimenticarlo. Sede ristrutturata, nostro orgoglio Tra qualche giorno, finalmente dopo qualche mese, termineranno i lavori di ristrutturazione della nostra sede Casa del Mutilato che, finita di costruire negli anni 1957/1958, non aveva mai subito una vera e propria ristrutturazione: dopo 10 anni dal nostro acquisto avevamo sempre dovuto rimandare per far fronte al pagamento del mutuo. Ora sarà ancora di più un orgoglio per noi e per tutti i castiglionesi, vederla nel suo splendore. La Casa del Mutilato è considerata un vero e proprio “monumento” e, dopo la Fontana del Donatore, stiamo preparando una festa per l’inaugurazione con intitolazione al nostro carissimo e compianto Giuseppe Lolli, uno dei volontari che ha dedicato tutta la vita alla nostra associazione. La nostra Avis in questi ultimi 20 anni, è diventata un’eccel- lenza nazionale. La sede comunque porterà per sempre anche lo storico nome di Casa del Mutilato in ricordo dell’Associazione Mutilati ed Invalidi di Guerra, che ha voluto fortemente l’acquisto da parte nostra della sede, alienata dall’associazione nazionale, ma che ancora ospita tanti ricordi, nella speranza sempre viva che non ci siano mai più guerre. Proporremo al prossimo consiglio di intestare il salone per le riunioni, sito a piano terra e fruibile da tutti coloro che ne fanno richiesta, al nostro amico Andrea Antonelli, grande e illustre testimonial della nostra AVIS, scomparso un anno fa, e che grazie alla sua dedizione e al grande ricordo che ha lasciato, spinge i sui “fans” a diventare donatori in suo onore. Noi vogliamo ricordarlo per sempre. Sempre al lavoro per nuove iniziative Dopo il grande successo della Festa del Donatore di Sanfatucchio, già stiamo lavorando per la prossima festa del 2015, che coinvolgerà ancora le frazioni, proseguendo così la linea che ci eravamo dati all’insediamento del nuovo consiglio direttivo nel 2013: coinvolgere sempre di più le frazioni dove si trovano tanti dei nostri 1.300 soci/donatori. Prossime iniziative: presumibilmente il 21 settembre inaugurazione sede e poi, entro la fine dell’anno, tante altre attività promozionali per sensibilizzare chi donatore ancora non lo è, e stimolare i nostri donatori a donare di più. Basterebbe infatti che ognuno di loro effettuasse almeno 2 donazioni l’anno, per arrivare ad oltre le 2.000 sacche di sangue intero raccolto che rappresenta il nostro obiettivo: pensate poi se ognuno di loro portasse con sé un familiare, un amico per farlo diventare donatore… sarebbe quasi da Guinness dei Primati e soprattutto tanto sollievo per tutti coloro che hanno bisogno. E ricorda sempre: il sangue non si produce artificialmente ma può essere solo donato da un’altra persona… manchi solo tu!!! Segatori e Riscaio campioni italiani di Mountain Bike Cross Country Tomas Segatori e Gianfranco Riscaio sul gradino più alto del podio italiano. Domenica 22 giugno si è svolto a Saviano (BO), il Campionato Italiano di Mountain Bike, disciplina Cross Country. Per la categoria “Allievi” è campione Italiano 2014, Tomas Segatori, residente a Borghetto classe 1998. Per la giovane età e per le eccellenti prestazioni ottenute in questa prima parte dell’anno, siamo convinti che ne sentiremo parlare ancora. Nella categoria “A6”, ad indossare la maglia di campione Italiano 2014, è Gianfranco Riscaio, residente in Loc. Carraia classe 1949. Non una speranza, ma l’età e le numerose vittorie conseguite in questi anni, ne fanno sicuramente un punto di riferimento per tanti appassionati della bicicletta. w AG O S T O 2 0 1 4 Comuneinforma 15 Lettere al giornale Viabilità in via Pellico e “conservone” del lungolago In una mia precedente lettera dell’ottobre 2012 avevo già segnalato la situazione di estremo disagio per la viabilità in via Silvio Pellico a Castiglione e l’allora assessore Matteo Burico mi aveva risposto fornendomi ampie garanzie che il problema a breve termine sarebbe stato risolto o comunque preso in considerazione. Da allora è trascorso un anno e mezzo e la situazione non è affatto mutata. Via Pellico rimane una strada angusta, scarsamente illuminata con un doppio senso di marcia che ingombra e intralcia la circolazione veicolare, specie quando trattasi di veicoli di considerevoli dimensione e con una segnaletica stradale pressocchè inesistrente. Per i residenti e i turisti insomma è un grave impaccio. Apprendo poi che il Comune, nell’ambito della riqualificazione del territorio, ha disposto l’abbattimento del conservone di Sanfatucchio, dimenticando che pure a Castiglione esiste un conservone in via Lungolago, proprio sotto la Rocca: si tratta di una struttura fatiscente, corrosa dalla ruggine e invasa da erbacce e piante infestanti e ormai inutilizzata da decenni e che andrebbe sicuramente smantellata a beneficio del paesaggio. Enrico Pinto Egregio signor Pinto, stiamo per aprire la circolazione di via Salvo D’Acquisto che diminuirebbe il carico di traffico in quell’area, compresa via Silvio Pellico. Con questo intervento preliminare potremo affrontare con la partecipazione dei cittadini un intervento più generale per quanto riguarda la stessa via Silvio Pellico. Inoltre, sfruttando un decreto legge del 2013 sul federalismo demaniale, il Comune di Castiglione del Lago si è prontamente attivato per acquisire gratuitamente una serie di beni dello Stato, come è già avvenuto per l’aeroporto, compreso il potabilizzatore di via Lungolago che lei mette in evidenza, delineandone la possibile riqualificazione e destinazione. Dopo questo passaggio sarà possibile preparare un piano di valorizzazione degli immobili e poi redigere bandi comunali per la gestione della zona, un’area sicuramente di grande pregio e molto appetibile per investimenti nel settore turistico. Sergio Batino (Sindaco di Castiglione del Lago) «La scuola di Piana è “un forno”» Egregio signor Sindaco e cari lettori di Comuneinforma, siamo un gruppo di genitori di bambini che frequentano la scuola materna di Piana e vorremmo sottoporre all’attenzione di tutti il problema esistente presso la struttura. Come saprete la nuova scuola materna, inaugurata lo scorso anno, è stata costruita seguendo regole di bioedilizia ed il risultato, a livello estetico, è stato soddisfacente e piacevole alla vista. Purtroppo però la struttura ha un grave difetto che, da noi genitori, è stato sottoposto all’attenzione dei tecnici del comune di Castiglione del Lago sin dall’inizio del trascorso anno scolastico, a settembre 2013. L’asilo, dai mesi primaverili in poi, si trasforma in un vero e proprio “forno”, in cui i nostri bambini, le maestre e i bidelli devono stare per 8 ore sopportando un caldo veramente eccessivo con la non remota possibilità che qualcuno si senta male. Inoltre, avendo abbattuto le piante esi- stenti all’esterno, non esiste un filo d’ombra se non nelle ore del tardo pomeriggio quando ormai l’asilo è chiuso. La situazione è davvero insostenibile ed insopportabile; più volte i rappresentanti di classe si sono recati in Comune per chiedere di intervenire. La risposta degli addetti è stata che si sarebbe provveduto quantomeno all’installazione di appositi frangisole (che comunque vanno bene per il periodo autunnale/invernale, per schermare il sole che entra all’interno delle sale) ma, a tutt’oggi non sono stati montati, nonostante, verso febbraio, era stato promesso che almeno quelli ci sarebbero stati. Per ovviare al caldo davvero insopportabile del periodo primavera/estate, l’unica soluzione è dotare l’asilo di un impianto di condizionamento, che, a detta dei tecnici, sarebbe stato anche predisposto dall’impresa che ha eseguito i lavori, ma ancora non è stato installato. Signor Sindaco provi a stare 8 ore di una giornata come quelle che abbiamo vissuto la prima settimana di giugno insieme ai nostri figli e forse le verrà il dubbio che c’è stata qualche lacuna nella progettazione di questo asilo che, come sappiamo, è costato parecchio e per il quale, magari prima di inaugurarlo, si sarebbero dovute fare delle verifiche in tale senso e non delle prove sulla pelle dei bimbi e delle maestre che ci lavorano! Un consiglio, poi, per tutti i genitori che hanno iscritto i loro figli all’asilo di Piana: per il prossimo anno scolastico, appurate se sono stati presi dei provvedimenti per migliorare la condizione di vivibilità all’interno della struttura, altrimenti toccherà a voi vedere i vostri figli rossi in viso e sudatissimi quando li andrete a riprendere alla fine della giornata! Sperando che il problema venga risolto entro breve, porgiamo i nostri più cordiali saluti. I genitori delle sezioni della Scuola Materna di Piana Gentili genitori, ci scusiamo per il problema e per il ritardo nella sua risoluzione causato anche dalla ditta fornitrice: siamo finalmente in procinto di installare i frangisole. Sono inoltre allo studio interventi per diminuire l’impatto dell’area vetrata all’interno. Vi garantisco la massima attenzione per rendere questa scuola funzionale oltre che bella. Sergio Batino (Sindaco di Castiglione del Lago) Il ricordo di Luigi Pierini Caro Luigi, è con profonda commozione che a nome di tutti noi colleghi, sento il dovere di porgerti un ultimo saluto. Certamente da lassù... ci vedrai. Siamo in molti a salutarti pur con tanta tristezza nei nostri cuori. In silenzio, senza disturbare, hai risposto “presente” alla chiamata ed hai girato l’ultima pagina della tua vita lasciando affranti nel dolore i tuoi cari: la tua amata Vera, i diletti figli Riccardo e Francesca unitamente a Daniela, Massimiliano ed i nipotini Manuel, Miriam e Azzurra, parenti e conoscenti che ti hanno conosciuto ai quali ci sentiamo particolarmente vicini con profondo cordoglio. Senza ombra di smentita, per noi colleghi di lavoro sei stato un amico vero, per tutti un collega esemplare per il tuo vivo senso del dovere, per il grande rispetto del Corpo ed istituzioni, molto disciplinato, corretto nei confronti di tutti e dotato di una tecnica professionale superiore per mezzo della quale hai fatto conseguire al tuo cane Nodet GF. 686 il titolo di campione italiano di lavoro, dando notevole lustro al Corpo della Guardia di Finanza ed al suo “Servizio Cinofili”. E infi- ne, grazie alle tue notevoli capacità didattiche, hai contribuito alla formazione professionale di molti finanzieri allievi conduttori. Non possiamo dimenticare un’altra tua dote di cui siamo stati testimoni. Poco tempo dopo che il terribile morbo ti aveva aggredito e minato con i primi disagi di deambulazione, ricordo che mi confidasti di essere contento e fiducioso perché eri stato incluso, da parte della equipe medica che ti curava, in una lista sperimentale di un nuovo farmaco destinata ai 77 infermi umbri affetti del tuo stesso male e mi dicesti: «Non so se avrò la fortuna di essere scelto tra quelli che faranno effettivamente la sperimentazione.... penso, che prima toccherà ai più giovani. Io sono un po’ avanti con l’età... e credo sia più giusto così...». Non lo ritenete un lodevole esempio di altruismo e generosità? Noi ne siamo convinti. La tua è stata un lunga e dolorosa degenza confortata dalle amorevoli cure dei tuoi cari e persone qualificate, impegnati a renderti la sofferenza più accettabile. Ora sento il dovere di chiedere a te ed ai tuoi cari, a nome di tutti noi colleghi un po’ di comprensione: se non ti siamo stati vicini con una più frequente presenza di solidarietà e conforto, forse non ci rendevamo conto della nostra indifferenza senza pensare che una nostra visita a te e ai familiari era molto gradita. Vi chiediamo perdono. La presenza di tanti tuoi amici che oggi sono qui è la testimonianza che hanno apprezzato le tue doti umane, la tua correttezza, la riservatezza e la tua bontà d’animo. Noi colleghi desideriamo renderti omaggio recitando insieme per te “La preghiera del Finanziere”, quella preghiera che tu già conosci per averla già recitata molte volte. Ciao Luigi. I tuoi amici finanzieri «Non vogliamo l’antenna al cimitero» Nel numero di aprile di Comuneinforma veniva dato ampio risalto alla urgente necessità di costruire nuovi loculi e un bagno al Cimitero di Pozzuolo, illustrando anche con una foto e una dettagliata piantina il luogo dei lavori e aggiungendo che la realizzazione del bagno sarebbe stata anticipata “onde soddisfare prima possibile le esigenze dei numerosi visitatori del cimitero”. Così quando a fine maggio è stato aperto un cantiere edile proprio nella zona cerchiata di rosso sulla piantina del Cimitero pubblicata da Comuneinforma e che sembrava essere proprio il luogo previsto per il bagno, tutti i visitatori del Cimitero hanno pensato che la promessa era stata mantenuta anche a elezioni concluse. Ma la sorpresa è stata enorme e soprattutto brutta quando invece del bagno è comparso un basamento di una “stazione radio mobile srb 5-4199-A Petrignano”, come si legge nella tabella autorizzativa del Comune. A questo punto l’indignazione dei cittadini di Pozzuolo è stata grande, perché oltre alla beffa anche il danno. Tutti sanno che le stazio- Per le vostre “Lettere al giornale” l’indirizzo di posta elettronica è: [email protected] ni radio mobili hanno un forte impatto visivo con antenne che raggiungono altezze anche di 30 metri e producono campi elettromagnetici. Questa antenna andrebbe poi ad aggiungersi ad un altra installata sempre al Cimitero di Pozzuolo appena due anni fa e anche questa all’insaputa della popolazione. Il Cimitero di Pozzuolo si trova tra l’altro in una delle zone collinari panoramicamente più belle del territorio comunale ed è esso stesso di particolare pregio adorno com’è di maestosi cipressi secolari. È stata quindi presentata dai residenti un’istanza al Sindaco per esprimere preoccupazione per il danno paesaggistico e da inquinamento ambientale e quindi alla salute specialmente per chi abita nelle case più vicine. C’è poi anche lo sdegno per la mancanza di rispetto del luogo sacro e per l’offesa alla sensibilità di chi lo frequenta; gli abitanti di Pozzuolo vanno spesso e in molti a visitare i loro defunti. Si attende ora la risposta del Sindaco all’istanza e ci si aspetta un ripensamento dell’Amministrazione, che dovrà rendersi conto dell’errore commesso. Marina Capri, residente in loc. Bologni (firmataria con altri cittadini dell’istanza) Gentile signora Capri, in merito all’istanza da lei presentata insieme ad altri cittadini firmatari, le espongo le regole che il Comune di Castiglione del Lago applica relativamente alla installazione sul proprio territorio di impianti di telecomunicazioni e trasmissioni come antenne e stazioni radio. In passato gli impianti per telecomunicazioni come Ie antenne potevano essere installati anche su aree private e, ad oggi, sono presenti i seguenti impianti: a Piana, a Villastrada (in loc. Trincea), a Castiglione del Lago (sul campanile della Chiesa), a Castiglione del Lago in via Trasimeno. Con il Prg vigente è stata fatta la scelta di autorizzare tali impianti solo su aree pubbliche, come cimiteri e impianti sportivi. Fino ad oggi risultano installati i seguenti impianti: 4 a Castiglione del Lago (2 al cimitero, 1 presso l’ex-Valtrasimeno e 1 a Soccorso), 3 a Sanfatucchio, 1 a Poggio S. Maria, 1 a Pozzuolo (installata dalla Comunità Montana per connessione reti). L’antenna di prossima installazione al cimitero di Pozzuolo (alta 26 metri) si riferisce a servizi di telefonia e coprirà tre aree territoriali: Pozzuolo, Piana e Petrignano. Per motivi tecnici, la collocazione migliore per la copertura delle tre zone è stata indicata dalla ditta installatrice nel cimitero di Pozzuolo. Per quanto riguarda la salvaguardia ambientale è espressa cura di questa Amministrazione Comunale agire in tal senso: è stato richiesto all’azienda di salvaguardare i cipressi, proprio con il tipo di installazione che è stata predisposta ed è vietato l’abbattimento delle piante. Sottolineo come la salvaguardia ambientale e la tutela delle bellezze paesaggistiche, che sono principi da applicare all’intero territorio comunale, devono necessariamente trovare un punto di equilibrio con la fornitura di servizi e la dotazione di infrastrutture tecnologiche avanzate a servizio della collettività. Infine, per quanto riguarda la partecipazione e le forme di consultazione dci cittadini, tutto ció che e contenuto nell’atto di pianificazione generale del territorio, trova forme e tempi di consultazione e partecipazione al momento deIl’adozione del Piano Regolatore Generale, poiché in quell’atto vengono definite le regole che presiedono alla gestione ed uso del territorio che non possono essere rimesse in discussione su ogni singola, successiva, applicazione concreta. Cordiali saluti. Sergio Batino (Sindaco di Castiglione del Lago) 16 Comuneinforma AG O S T O 2 0 1 4 Grandi meriti all’impegno dei volontari dell’Archeoclub del Trasimeno I risultati della prima campagna di scavi alla Rocca Sono stati presentati a Palazzo della Corgna lo scorso 26 giugno, i risultati preliminari della prima campagna di scavo archeologico presso la Rocca di Castiglione del Lago. Gli scavi e le indagini archeologiche si sono svolte nei mesi di maggio e giugno 2014, a cura di studenti e insegnanti dell’Umbra Institute di Perugia, guidati da archeologi di professione, sotto la direzione scientifica del dott. Paolo Bruschetti, con la concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la supervisione della dottoressa Marisa Scarpignato della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Umbria e con il contributo tecnico di Intrageo (Impresa Archeologica di Todi). Lo scavo è stato reso possibile grazie al fondamentale contributo del Comune di Castiglione del Lago e dell’Archeoclub del Trasimeno, i quali, insieme all’Umbra Institute, ripongono grandi aspettative nella prosecuzione delle ricerche. Fiorello Primi, presidente di Archeo Trasimeno, ha introdotto la conferenza stampa cedendo la parola al sindaco di Castiglione del Lago Sergio Batino. «Dobbiamo evidenziare il fatto che con il coinvolgimento di tutti - ha detto Batino - stiamo conseguendo risultati importanti sul fronte del recupero dei beni storici del nostro territorio. Questa è una grande esperienza per tutti con la presenza, che voglio sottolineare, degli studenti americani grazie all’Umbria Institute. Abbiamo deciso di trasferire parte degli uffici comunali in altra sede proprio per dare ulteriori spazi espositivi permanenti all’interno di Palazzo della Corgna e questo per valorizzare al meglio i reperti archeologici che vengono rinvenuti nel comune. Paolo Bruschetti ha illustrato il lavoro svolto, le scoperte finora effettuate e le prospettive di ricerca in atto. «Tutto sembra indicare Castiglione del Lago come uno dei territori archeologicamente più promettenti della regione - ha spiegato Bruschetti - e il progetto mirava a definire la consistenza delle emergenze monumentali di natura storico-archeologica presenti all’interno della Rocca di Castiglione del Lago ed alle sue pendici, e ad accertarne eventuali pre-esistenze di età romana o etrusca. A tale proposito sono stati aperti tre settori di scavo intorno e all’interno della chiesa della rocca. Dallo scavo del settore antistante l’attuale facciata della chiesa è stato possibile intercettare un piano di calpestio in calce e sabbia pressata (battuto), di forma e livello molto irregolare, rotto in più punti in corrispondenza con le fasi di ristrutturazione e rimaneggiamento della planimetria dell’edificio. Dall’interno degli scassi del pavimento riempiti di sabbia lacustre, sono stati recuperati alcuni frammenti di maiolica post-medievale (XVI-XVIII sec d.C.) raffiguranti degli stemmi nobiliari riferibili alla famiglia dai della Corgna. Inoltre uno di questi scassi si è rivelato essere la sepoltura di un individuo di sesso maschile, probabilmente appartenente a un alto livello sociale data la posizione di estrema rilevanza data dalla sepoltura (all’interno del perimetro della chiesa), la presenza di un minimo corredo (un anello di ferro) e la monumentale della struttura, delimitata a Nord dal muro perimetrale della navata e a Sud da blocchi di pietra squadrati». Un secondo settore di scavo, aperto all’interno dell’attuale abside della chiesa, ha permesso di individuare i crolli degli affreschi policromi (sia a motivi geometrici che figurati) che dovevano ornare la volta dell’edificio, oltre a mettere in luce la precedente fase costruttiva dello stesso, povera di materiali ma costituita da blocchi e lastre litici ben lavorati. Nel settore esterno all’abside è invece stata intercettata una parte del cimitero post-medievale della chiesa. Si tratta di inumazioni, alcune in connessione anatomica e altre sconvolte, di individui deposti principalmente in fossa semplice, privi di corredo. Sono stati individuati con certezza gli scheletri di un feto, di un bambino, di una giovane donna e di almeno altri cinque adulti. Tra i materiali di una certa rilevanza possiamo annoverare alcuni frammenti di ceramica in maiolica arcaica medievale (pertinente a coppette e a boccali) di produzione sia alto laziale-orvietana che toscana, alcuni frammenti di ceramica a lustro (post XV sec.), delle tessere mercantili in bronzo, delle punte di freccia e di pugnale in ferro. La fase insediativa di epoca classica è testimoniata da un unico frammento di ceramica a vernice nera di età romana e di natura sporadica. Allo stato attuale delle ricerche è invece possibile escludere la presenza di una significativa fase bizantina, dal momento che sono stati raggiunti in tutti i settori dei piani pavimentali ed i materiali più antichi rinvenuti sono generalmente datati alla fine del XIII, inizi XIV secolo. Parallelamente alle attività di scavo sarà presto terminato il lavoro di inventariazione e di studio dei materiali rinvenuti nel corso degli scavi e alla realizzazione di una ricostruzione digitale delle strutture murarie, che andrà a fare parte della documentazione di scavo. Durante tutto il periodo delle indagini archeologiche è stata prevista la realizzazione di un percorso di visita che ha consentito agli interessati di osservare il cantiere durante lo scavo e di assistere ai progressi della ricerca, in condizioni di massima sicurezza. Paolo Bruschetti ha promesso a breve ulteriori interventi nelle zone più interessanti dell’acropoli castiglionese: «Mi auguro di avere presto informazioni più dettagliate, con bibliografie, rilievi, ricostruzioni in 3D, anche attraverso lo studio dei reperti rinvenuti». w Gabriele Olivo Significativa elezione di un castiglionese al vertice dell’associazione “Les Plus Beaux Villages de la Terre” Fiorello Primi nuovo presidente dei Borghi più Belli del Mondo La Federazione de Les Plus Beaux Villages de la Terre (I Borghi più Belli del Mondo) nella riunione assembleare che si è tenuta lo scorso 10 maggio a Mozet in Belgio, tra le colline della Vallonia, ha eletto come nuovo presidente Fiorello Primi, presidente de I Borghi Più Belli d’Italia, che succede al francese Maurice Chabert. Il nuovo Presidente, che rimarrà in carica per due anni, è stato eletto dai Presidenti delle associazioni dei Borghi Più Belli di Francia, Belgio, Canada, Giappone e Italia, che ad oggi costituiscono la Federazione. Erano inoltre presenti, in veste di aspiranti soci, i rappresentanti delle analoghe associazioni di Spagna, Germania, Romania e Corea del Sud, che sono in attesa di essere ammesse nella Federazione internazionale. L’assemblea si è tenuta in occasione del 20° anniversario della nascita dell’associazione della Vallonia, guidata dal suo presidente Alain Colin. Le cinque associazioni, che rappresentano oggi più di 500 comuni certificati per le loro bellezze ed eccellenze, hanno deciso due anni fa di federarsi per diffondere nel mondo, con maggiore incisività, i principi e i valori che sono alla base dei propri atti costitutivi. Lo sviluppo sostenibile, durevole e solidale delle piccole comunità è la strada comune che si intende percorrere per salvare il grande patrimonio materiale ed immateriale che si trova in territori troppo spesso ritenuti marginali e che invece hanno rivestito e rivestono un ruolo cruciale nel passato e nel futuro delle comunità nazionali. Sono in corso di sviluppo progetti comuni di tutela, recupero, valorizzazione e promozione delle specificità territoriali e azioni di promo-commercializzazione turistica di itinerari e pacchetti transnazionali affidate, queste, al tour operator Borghi Travel (che collabora con I Borghi più Belli d’Italia) che avrà il compito di promuovere la federazione nei mercati internazionali, soprattutto in paesi quali Brasile, India, Cina e Russia, anche in vista di EXPO 2015. Il neo presidente Fiorello Primi, nel ringraziare i presidenti delle associazioni per la nomina, ha voluto rimarcare l’importanza della creazione di rapporti internazionali che pongano la bellezza quale elemento fondamentale per lo sviluppo e la creazione di nuove modalità di relazioni tra popoli e realtà diverse, ma accomunate dalla volontà di rendere le differenze un valore aggiunto e non un motivo di conflitto. Prossimo appuntamento della Federazione de Les Plus Beaux Villages de la Terre sarà a settembre, a Lovere sul lago d’Iseo in occasione del Festival Nazionale de I Borghi Più Belli d’Italia, momento in cui si discuterà di progetti di valorizzazione e recupero del patrimonio edilizio storico dei Borghi e della presentazione del primo catalogo di prodotto turistico per EXPO2015. L’assemblea annuale della Federazione si terrà invece a giugno 2015 in Giappone, nell’isola di Okkaido, durante la quale è previsto anche un incontro, il primo ufficiale, con la nascitura associazione dei Borghi della Corea del Sud. Un accordo strategico tra “Borghi” e Eataly L’Associazione de I Borghi più belli d’Italia e Eataly sono due realtà italiane i cui obiettivi sono la conservazione, la tutela, la valorizzazione e la promozione del patrimonio culturale, artistico, paesaggistico ed ambientale italiano, materiale e immateriale. I Borghi più belli d’Italia e Eataly credono che lo sviluppo delle piccole comunità italiane sia fondamentale per la rinascita dell’Italia e che il “Made in Italy” non solo per l’economia ma anche per la storia, la tradizione e la cultura del nostro paese. “Abbiamo deciso di raccontarci al mondo” è una manifestazione pensata per diffondere i suddetti valori al grande pubblico, italiano e internazionale. Si tratta di due eventi che si terranno presso le sedi di Eataly Roma e Eataly New York nell’autunno-inverno 2014/15, per la durata di 15 giorni ognuno. Conferenze, mostre, iniziative promozionali, degustazioni e momenti di intrattenimento - tutti targati I Borghi più belli d’Italia - animeranno le due sedi di Eataly per tutto il periodo. È così che l’Associazione ha deciso di raccontarsi al mondo, di portare in scena il fascino dell’Italia nascosta. E per questa rappresentazione lo scenario “ideale” e più “naturale” non poteva che essere quello di Eataly. «I paesaggi sono disegnati dai contadini - ha detto Oscar Farinetti patron di Eataly - Agricoltura e paesaggi hanno tanto in comune, figli della meravigliosa biodiversità italiana. I Borghi più belli d’Italia e Eataly insieme intendono celebrare e promuovere la meraviglia dei piccoli Borghi italiani. Si tratta di un patrimonio di bellezza e di eccellenze agroalimentari che merita di essere maggiormente conosciuto». «Vogliamo raccontare al mondo come la bellezza può essere strumento di creazione di un nuovo modello di sviluppo sostenibile, durevole e solidale e di relazioni sociali oltre che di ricchezza e lavoro – dichiara Fiorello Primi, Presidente de I Borghi più belli d’Italia. Eataly e I Borghi Più Belli d’Italia insieme rappresentano diverse e molteplici eccellenze italiane ed insieme vogliono contribuire a diffondere nel mondo la conoscenza del fascino dell’Italia nascosta». w