LE NOVELLE
• Deste Susanna, GualcoAlessandro, Norci Lorena, Rossi Vera
• Novelle per un anno
Caratteristiche generali
Tratti surrealisti
Denuncia delle convenzioni
sociali
Tendenza al grottesco
Ricerca della verità relativa
Narrazione discorsiva
TRE FILONI PRINCIPALI DI
NOVELLE
• Novelle siciliane
• Novelle romane
• Novelle surreali
Novelle siciliane
• Le figure contadine vengono deformate:
diventano caricature di sè stesse,
diventano grottesche, bizzarre,
allucinanti, paradossali.
• Descrizione dell'ambiente contadino
Novelle romane
• Il tema principale è quello della "trappola
" che imprigiona l'uomo in un mondo di
monotonia
• Atteggiamento umoristico
• Rifiuto anarchico d'ogni forma di società
che spegne la spontaneità della vita.
Novelle surreali
• Emergere della psiche, delle angosce, degli
impulsi.
• Scava nella dimensione dell'inconscio,
bisogno di autenticità, di vitalità, di
ritorno alla natura, creando dei climi
fantastici, surreali.
L'IMBECILLE
• Pubblicata nel Corriere della Sera nel 1912, poi
in Novelle per un anno.
Ambientazione
• ufficio di un giornale, la “Vedetta
Repubblicana” di Costanova.
Personaggi
• Luca Fazio
• Pulino
• Leopoldo Paroni, direttore del giornale
• Guido Mazzarini, deputato
L'IMBECILLE
• Il Direttore del giornale e tutta la Redazione sono
molto indignati contro il deputato Guido Mazzarini
che, odiato a Costanova, è riuscito lo stesso a farsi
eleggere .
• Luca Fazio è ammalato di tisi. Come lui anche
Pulino, che sfinito dalla malattia si è suicidato
impiccandosi.
L'IMBECILLE
•
Paroni è molto irritato: Pulino si è comportato da imbecille,
Prima di impiccarsi avrebbe potuto uccidere Mazzarini.
•
Fazio per non essere considerato stupido come il suo collega
suicida, dice di aver accettato l'incarico da Mazzarini di uccidere
il direttore.
•
Luca gli promette pietà, ma Leopoldo dovrà sottoscrivere una
lettera in cui dichiara di essere lui stesso un imbecille.
L'IMBECILLE
•
« PARONI:Doveva far di meglio! Stavamo a dir questo tra noi. Dato
che si doveva uccidere per fare un bene a sé, poteva far prima un
bene anche agli altri, al suo paese, andando a uccidere a Roma il
nemico di tutti, Guido Mazzarini! Non gli sarebbe costato nulla,
neanche il viaggio; glielo avrei pagato io, parola d'onore! Così è
morto proprio da imbecille! »
•
«Né credo», aggiunge, «d’essere un imbecille se non t’ammazzo. Ho
pietà di te, della tua buffoneria. Ti vedo ormai, se sapessi, da cosi
lontano! E mi sembri piccolo e carino, anche, sì, povero omettino
rosso, con quella cravatta lì... – Ah, ma sai? la tua buffoneria però,
la voglio patentare».
L'IMBECILLE
PARONI è una persona superficiale ed insensibile, capace di essere
molto crudele anche di fronte alla sofferenza e alla morte disperata
di un suicida.
LUCA è una specie di tragico eroe che, nel momento estremo, pur
offeso è capace di fare giustizia con ironia e senza commettere
vendetta.
TEMA
Insensatezza dei giudizi umani che quando sono dettati da una cieca
ambizione sono in contrasto con chi è vicino alla morte.
Ciàula scopre la Luna
E' uno dei testi
pirandelliani più noti
delle Novelle per un
Anno.
Pubblicata per la prima
volta nel 1907
Ambientazione:
• Sicilia rurale, cava di
zolfo
Ciàula scopre la Luna
Personaggi
•Cacciagallina:
sorvegliante della miniera
•Ciàula: caruso, agli ordini
di Zi’ Scarda, ignorante e
sottomesso.
•Zi’ Scarda: vecchio
minatore, cieco da un occhio
Ciàula scopre la Luna
• Ciàula non ha paura del buio della miniera,
però teme l’ oscurità della notte.
Paura dovuta alla morte in miniera del figlio di Zi’
Scarda, dal momento che, una volta uscito dalla
miniera, aveva trovato un’ oscurità che non
conosceva.
Notte senza Luna
• Paura di rivivere lo stesso terrore
Ciàula scopre la Luna
• Finale a sorpresa: Ciàula esce dalla cava e, per
la prima volta, vede la Luna che rischiara ed
illumina il paesaggio circostante.
• Commozione liberatoria
Commento
•Il rapporto tra Verga e Pirandello:
•Pirandello: maggior attenzione all’introspezione
psicologica dei personaggi che è evidente nel corso
della narrazione.
•Verga: descrizione fisiognomica dei personaggi
Ciàula scopre la Luna
• Pirandello: esprime giudizi sui personaggi
• Verga: narratore naturalista che racconta con
obiettività la vicenda
• Entrambi: veridicità storica dei fatti
• Ciaula(corvo, in siciliano)/Rosso Malpelo
• Ciàula, lo scemo, scopre una nuova realtà, prima
mascherata ai suoi occhi.
LA PATENTE
• Scritta nel 1911, dal 1922 nella raccolta
“Novelle per un anno”
• Ambientazione: in un paese meridionale
• PERSONAGGI
• Giudice D'Andrea
• Rosario Chiàrchiaro
LA PATENTE
• Rosario Chiàrchiaro: ritenuto iettatore,
persona capace di portare sfortuna e disgrazie.
Perde il lavoro.
• Sporge querela per diffamazione nei confronti
dei suoi concittadini.
LA PATENTE
• Chiàrchiaro confessa la sua intenzione di
ottenere la “patente” di iettatore, per
trasformare in una professione lucrosa i
pregiudizi di cui è vittima.
• Il giudice D’ Andrea lo appoggia nella sua
causa.
STRUTTURA DELLA
NOVELLA
• 1. Descrizione psicologica e morale del giudice
D’ Andrea, atto alla ricerca della verità.
• 2. Entra in scena lo iettatore, il signor
Chiàrchiaro, che incontra il giudice D’Andrea.
ANALISI DEI PERSONAGGI
•
Giudice D'Andrea: sulla quarantina, ma di
aspetto molto sciupato. Disagio interiore. Molto
ligio al suo dovere. Aspetto grottesco(giudici).
•
Rosario Chiàrchiaro: anziano , fama da iettatore,
caratterizzazione grottesca-disagio esistenziale,
forte legame con la famiglia e un atteggiamento
rispettoso di fronte alla legge.
RIFLESSIONI
Tema principale: la maschera.
• Schemi nei quali l’uomo o da solo, o per
opera della società ,si rinchiude.
• Chiàrchiaro non cerca di svincolarsi dalla
forma che gli è stata imposta ma , al
contrario, di farla completamente sua.
RIFLESSIONI
• La vittima si trasforma in vendicatore
minaccioso nei confronti dei suoi stessi
torturatori.
• La comicità si trasforma in umorismo(testo)
RELATIVISMO
• Nella caratterizzazione del giudice D’Andrea:
consapevolezza di non poter avere certezze
oggettive
• Chiàrchiaro, in particolare nel contrasto tra
realtà e apparenza
Finale:
• Sconfitta dell’essere (la vita) nei confronti del
parere (la forma).
LA VERITA'
• Edita nel 1912, nella raccolta “Novelle per un anno”nel
volume L’uomo solo. E' anche un'opera teatrale.
• Ambientazione: un'aula di tribunale, e la campagna
siciliana.
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Personaggi
Saru Argentu detto Tararà, un bracciante
rosaria Femminella, moglie di Tararà
donna Graziella Fiorica
Agostino Fiorica
LA VERITA'
• Inizia in medias res, in un tribunale.
PRESENTAZIONE DEL PROTAGONISTA
• Tutto parato a festa, con nuovo l’abito
• Carattere del personaggio primitivo, nel suo
ignorare anche la propria età.
• Fa la parte del giullare davanti ai compaesani,
ignorante
LA VERITA'
• ANTEFATTO
Tararà è incolpato di uxoricidio doloso
Diversi punti di vista:
• Giudice: razionale, lo proclama colpevole per
aver compiuto un omicidio;
• Avvocato: cerca di discolpare Tararà
affermando che era una vendetta perché la
moglie l’aveva tradito col Cavaliere don Agatino
Fiorica.
LA VERITA'
Tararà: afferma di averlo fatto perché era necessario, per
non finire lui stesso nella vergogna.
La responsabile del delitto è la donna tradita.
Semplice “verità”
LA VERITA'
CONCLUSIONE
• Giudice legge l' accusa
• Tararà verrà condannato a scontare tredici anni di prigione,
in nome della verità.
• La legge italiana di quei tempi, considerava l'omicidio del/la
consorte delitto d’onore, punito in modo molto meno severo.
LA VERITA'
TEMATICA della relatività.
Verità che non è mai unica.
Lati paradossali della verità. Il paradosso deriva
dall' ipocrisia della società.
Una relazione nascosta, viene considerata come
una colpa solo in caso di apparenza davanti al
mondo.
LA VERITA'
LINGUAGGIO:
Nomi dei Personaggi
Tararà: macchina agricola che, grazie a una
corrente d’aria creata da un ventilatore, separa le
impurità dai cereali.
Cav. Fiorica (casa dei fiori) che invece di prendersi
cura e far “fiorire” la sua donna Beatrice (che
rende beato) si compiace con Rosaria Femminella.
LA VERITA'
Espressioni sottolineano le differenze socio
economiche:
pane fino, francese / tozzo di pane duro;
signora / donnaccia.
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LUIGI PIRANDELLO (Novelle 2)