Relazione generale
Indice
1. Premessa
2
2. Aspetti generali
2
3. Aspetti di contesto e stato di fatto
3
4. Aspetti tecnici e finalità degli interventi
4
Categoria interventi C1 - Interventi per il risparmio energetico
6
Categoria interventi C2 - Interventi per garantire la sicurezza degli
edifici scolastici (messa a norma degli impianti)
11
Categoria interventi C3 - Interventi per aumentare l’attrattività degli
istituti scolastici
14
Categoria interventi C4 - Interventi per garantire l’accessibilità a
tutti degli edifici scolastici
16
Categoria interventi C5 - Interventi finalizzati a promuovere le
attività sportive, artistiche e ricreative
20
5. Benefici attesi
21
Appendice
22
1 1. PREMESSA
Il patrimonio dell’edilizia scolastica, nato con l’urgenza imposta dalla scolarizzazione di
massa degli anni ‘50 e ’60, è frequentemente caratterizzato da un elevato livello di
degrado ed obsolescenza che richiede ingenti interventi di riqualificazione.
Si
riscontrano, inoltre, rilevanti carenze rispetto all’attuale quadro normativo in termini di
sicurezza, accessibilità e rendimento energetico. Nell’ambito di un programma
strategico di azioni convergenti verso un complessivo progetto urbano sostenibile il 3°
Circolo Didattico Madre Teresa di Calcutta e l’Amministrazione Comunale di
Casalnuovo di Napoli hanno recepito gli obiettivi prefigurati dal PON - Programma
Operativo Nazionale, “Ambienti per l’apprendimento”, FESR 2007–2013, Asse II –
“Qualità degli ambienti scolastici”. Le azioni promosse dal bando, nato dall’apporto
congiunto dei Ministeri MIUR e MATTM, considerano il fattore ambientale e la
promozione di un uso ecoefficiente delle risorse come condizione per una migliore
qualità della vita e fattore capace di valorizzare l’indotto economico ed occupazionale
alla scala locale. In particolare, in aderenza agli obiettivi delineati dal bando, il progetto
è finalizzato a definire interventi di retrofit tecnologico che comprendono operazioni
volte al ripristino delle prestazioni originarie degradate e all’incremento di prestazioni
già offerte o che originariamente non erano previste, al fine di “incrementare la qualità
delle infrastrutture scolastiche, l’ecosostenibilità e la sicurezza degli edifici scolastici;
potenziare le strutture per garantire la partecipazione delle persone diversamente abili e
quelle finalizzate alla qualità della vita degli studenti”1.
I necessari processi di riqualificazione richiedono di misurarsi sul piano degli interventi
relativi agli edifici con le tematiche emergenti della vivibilità urbana, della
partecipazione e del miglior controllo delle condizioni di comfort individuabili nei
consolidati principi della sostenibilità locale, in cui l’innovazione tecnologica si integri
con soluzioni che garantiscano la qualità sociale e ambientale degli interventi riportati
alla scala locale.
1
Programma Operativo Nazionale FESR “Ambienti per l’Apprendimento” Asse II –“Qualità degli ambienti
scolastici”Obiettivo C Avviso congiunto MIUR-MATTM AOODGAI/ 7667 del 15.06.2010 e s.m.i. Annualità 2012 e
2013, p. 12.
2 2. ASPETTI GENERALI
Il Programma finanziato dal FERS 2007–2013,“Ambienti per l’apprendimento”, Asse II
– “Qualità degli ambienti scolastici”, costituisce uno strumento essenziale per
completare il piano degli investimenti infrastrutturali avviato con la precedente
programmazione in riferimento alle tecnologie didattiche, ai laboratori collegati alle
competenze di base (lingue, matematica, scienze, laboratori settoriali, musica ecc.)
nonché alla qualificazione degli edifici scolastici. Il PON in oggetto prevede interventi
infrastrutturali finalizzati a migliorare la sostenibilità ambientale e l’innovatività delle
strutture scolastiche per valorizzare l’offerta formativa. Per la valutazione degli
interventi FERS è stato individuato come criterio premiante l’adozione di misure di
risparmio energetico e di contenimento delle emissioni di gas serra nella realizzazione
degli interventi, prevedendo per le scuole attuatrici, con il supporto degli Enti Locali
proprietari, il monitoraggio costante del fabbisogno energetico degli edifici a partire dal
momento in cui gli interventi saranno completati. A tal fine gli interventi delineati si
attengono alle indicazione di urgenza dichiarate dall’Ente Locale proprietario,
prevedendo l’integrazione e/o la complementarietà agli altri programmati dall’Ente o a
carico di altre linee di finanziamento. Il presente progetto esecutivo è redatto sulla base
del finanziamento assegnato con nota ministeriale prot. n. AOODGAI/1130 del 25
gennaio 2013, rispetto alle categorie di interventi C1 - Interventi per il risparmio
energetico, C2 - Interventi per garantire la sicurezza degli edifici scolastici (messa a
norma degli impianti), C3 - Interventi per aumentare l’attrattività degli istituti scolastici,
C4 - Interventi per garantire l’accessibilità a tutti degli edifici scolastici, Categoria
interventi C5 - Interventi finalizzati a promuovere le attività sportive, artistiche e
ricreative.
3. ASPETTI DI CONTESTO E STATO DI FATTO
Gli interventi previsti si fondano sulla base di analisi specifiche sulle condizioni di
degrado proponendo soluzioni tecniche in relazione alle tipologie e agli specifici
caratteri dei luoghi. La dimensione ambientale incide direttamente sul problema della
riqualificazione urbana, dove l’analisi del contesto rappresenta uno degli elementi
prioritari di indirizzo per la definizione del progetto. Le scelte condivise degli interventi,
3 effettuate sulla base di audit con i diversi attori del processo di riqualificazione e sulla
base di questionari indirizzati alle varie categorie delle utenze scolastiche, si inseriscono
in una prassi di buona pratica sostenibile per il progetto di retrofit tecnologico,
fondandosi su attività di confronto e di partecipazione al progetto e su interventi di
retrofit energetico e ambientale.
L’edificio scolastico, ubicato in Casalnuovo di Napoli alla Via Nazionale delle Puglie, è
stato realizzato negli anni ’50 utilizzando un sistema costruttivo in muratura con solai in
conglomerato cementizio armato e laterizi. Presenta una superficie di 860 mq con ampi
spazi aperti.
Sulla base di indagini visive lo stato dei materiali utilizzati in origine è in avanzato stato
di degrado, essendo mancata nel tempo una adeguata manutenzione. In particolare,
l’intonaco delle pareti esterne si presenta deteriorato e distaccato in vari punti, mentre
presenta negli ambienti interni del seminterrato segni di rigonfiamento ed efflorescenze
dovuti all’umidità di risalita e di spinta.
I muri in tufo del piano seminterrato, infatti sono a diretto contatto con il terreno,
assorbendo per la caratteristica porosità del tufo molta acqua e compromettendo, di
conseguenza, la salubrità degli ambienti scolastici. Inoltre, i sali minerali del terreno
disciolti in acqua, spinti dal movimento capillare dell’acqua, giungono all’intonaco
delle pareti perimetrali cristallizzandosi e provocando distacchi, efflorescenze e muffe.
Anche i solai posti a quota – 2,70 non sono stati preventivamente isolati dal terreno
mediante la realizzazione di vespaio, causando la formazione di un’alta percentuale di
umidità degli ambienti scolastici.
Il problema è di rilevante importanza poiché nei locali seminterrati sono ubicati diversi
laboratori polifunzionali, tra cui la biblioteca aperta alla cittadinanza e il laboratorio per
utenti diversamente abili, che ampliano e supportano l’offerta formativa curricolare ed
extracurricolare, allestiti con strumentazione acquisita con fondi FESR e PON. L’ASL
per tale locali ha certificato la semi-igienicità per l’alta percentuale di umidità e,
pertanto, essi non possono essere pienamente utilizzati. Gli stessi laboratori non sono
accessibili agli allievi diversamente abili, mancando un ascensore di collegamento dei
tre livelli dell’edificio.
Mancano, inoltre, servizi igienici per gli utenti diversamente abili adeguati alle
normative vigenti.
4 La pavimentazione dello spazio esterno di pertinenza dell’edificio scolastico si presenta
disconnessa in molti punti compromettendo la sicurezza degli utenti della scuola.
4. ASPETTI TECNICI E FINALITÀ DELL’INTERVENTO
La progettazione esecutiva riguarda un edificio
ricadente in Zona Territoriale
Omogenea F del PRG vigente del Comune di Casalnuovo di Napoli, sottozona F1
destinata ad area per l’istruzione. L’area non ricade in aree vincolate ai sensi delle
norme vigenti. In riferimento agli indicatori riportati nel bando Asse II “Qualità degli
ambienti scolastici” Obiettivo C che prevede interventi volti ad incrementare la qualità
delle infrastrutture scolastiche, l’ecosostenibilità e la sicurezza degli edifici, potenziare
le strutture per garantire la partecipazione delle persone diversamente abili e quelle
finalizzate alla qualità della vita degli studenti, il progetto di riqualificazione del 3°
Circolo Didattico Madre Teresa di Calcutta prevede i seguenti interventi:
- CATEGORIA D’INTERVENTI C1 – INTERVENTI PER IL RISPARMIO
ENERGETICO
- C1.01. Coibentazione in intercapedine sui muri esterni
- C1.01. Isolamento pavimentazione su suolo
- CATEGORIA D’INTERVENTI C2 – INTERVENTI PER GARANTIRE LA
SICUREZZA DEGLI EDIFICI SCOLASTICI (MESSA A NORMA DEGLI
IMPIANTI)
- C2.02. Scale metalliche esterne di sicurezza – Adeguamento
- C2.04 Porta tagliafuoco REI 120
- CATEGORIA D’INTERVENTI C3 – INTERVENTI
L’ATTRATTIVITA’ DEGLI ISTITUTI SCOLASTICI
- C3.2.6 Rifacimento di pavimentazione esterne
PER AUMENTARE
- CATEGORIA D’INTERVENTI
C4 – INTERVENTI PER GARANTIRE
L’ACCESSIBILITA’ A TUTTI DEGLI EDIFICI SCOLASTICI
- C4.3 Servizi igienici
- C4.7 Ascensore
- C4.10. Percorsi esterni
- CATEGORIA D’INTERVENTI
C5 – INTERVENTI FINALIZZATI A
PROMUOVERE LE ATTIVITA’ SPORTIVE, ARTISTICHE E RICREATIVE
- C5.24.1. Acquisto attrezzi sportivi
5 CATEGORIA D’INTERVENTI C1 – INTERVENTI PER IL
RISPARMIO ENERGETICO
CUP: C-1-FESR06_POR_CAMPANIA-2010-618 CUP F18G10001240007
Descrizione dello stato attuale
Sulla base di indagini visive lo stato dei materiali utilizzati in origine è in avanzato stato
di degrado, essendo mancata nel tempo una adeguata manutenzione. In particolare,
l’intonaco delle pareti esterne si presenta deteriorato e distaccato in vari punti, mentre
presenta negli ambienti interni del seminterrato segni di rigonfiamento ed efflorescenze
dovuti all’umidità di risalita e di spinta.
I muri in tufo del piano seminterrato, infatti sono a diretto contatto con il terreno,
assorbendo per la caratteristica porosità del materiale molta acqua e compromettendo, di
conseguenza, la salubrità degli ambienti scolastici. Inoltre, i sali minerali del terreno
disciolti in acqua, spinti dal movimento capillare dell’acqua, giungono all’intonaco
delle pareti perimetrali cristallizzandosi e provocando distacchi, efflorescenze e muffe.
Anche i solai posti a quota – 2,70 m non sono stati preventivamente isolati dal terreno,
mediante la realizzazione di vespaio, causando la formazione di un’alta percentuale di
umidità degli ambienti scolastici.
Immagine 1. Aula polifunzionale posta a quota -2,70 m.
6 Descrizione degli interventi
4.1.C1.01. Coibentazione in intercapedine sui muri esterni
L’intervento prevede la coibentazione dei muri esterni dell’edificio scolastico costruiti
controterra e privi di isolamento, prevedendo la realizzazione di un isolamento specifico
e di una intercapedine aerata. L’intervento consisterà nella realizzazione di uno scavo a
sezione tronco piramidale, con una base inferiore di misura almeno pari a 1,50 m ed una
superiore pari a 2,50 m, come illustrato nei grafici di progetto. Lo scavo resterà aperto
per almeno trenta giorni allo scopo di consentire l’evaporazione dell’acqua contenuta
nei muri in tufo. Si procederà con un rivestimento impermeabilizzante delle pareti
esterne dei muri, sul quale saranno posti in opera i pannelli isolanti in polistirene
espanso con colla bituminosa, a partire dal magrone di sottofondo, in fasce orizzontali e
a giunti sfalsati. L’intercapedine ventilata sarà realizzata mediante la posa in opera di
moduli in plastica riciclata delle dimensioni 580x580x90 mm che, grazie a fori
predisposti nella loro struttura, garantiranno il drenaggio dell’acqua, conseguentemente
convogliata nel canale di raccolta in basso, in corrispondenza del magrone. Il rinterro
sarà realizzato con pietrisco al fine di favorire il drenaggio delle acque piovane,
appositamente convogliate mediante tubi di raccolta delle acque.
Si segnala l’impiego di prodotti edilizi innovativi e sostenibili, con particolari
caratteristiche tecnologiche, selezionati con l’obiettivo di assicurare nel tempo la
riuscita dell’intervento. Nella fattispecie i pannelli isolanti per l’isolamento dei muri
controterra sono in polistirene espanso, rivestiti in geotessile, stampati e battentati sui
quattro lati allo scopo di assicurare il drenaggio e il filtraggio delle acque dei terrapieni
grazie alla loro conformazione scanalata. L’isolante sarà applicato con il lato in EPS
verso il muro, preventivamente impermeabilizzato, e con il lato con geotessile verso
l'esterno. L’incollaggio del pannello contro il muro sarà effettuato su 5 punti con
l’utilizzo di colla bituminosa a freddo compatibile con il polistirene espanso e
completando, se necessario, con un puntellamento provvisorio. I pannelli saranno
incastrati grazie alla battentatura, mentre il rivestimento geotessile sarà realizzato
tramite sovrapposizione dei bordi.
7 Saranno successivamente posti in opera, in verticale, gli elementi modulari di
protezione dei muri controterra costituiti da cassaforma in plastica riciclata aerata,
drenante, resistente alle sostanze chimiche ed organiche, di altezza cm 9 e dimensione
in pianta di cm 58x58. Gli elementi drenanti autobloccanti, saranno provvisti di appositi
agganci per la stabilità verticale e saranno forniti di n° 39 piedi il mq con la base
circolare, arrotondata e predisposti sfalsati, avente una resistenza alla compressione di
oltre kg/mq 10.000. Gli elementi in plastica riciclata aerata saranno dotati di n°192 fori
per mq con apposito diametro per il drenaggio dell’acqua e per evitare il passaggio delle
radici. L’intercapedine formata tra lo strato di pannelli isolanti e gli elementi modulari
drenanti sarà chiusa applicando, in prossimità dei lati perimetrali, una spondina ricavata
dai pannelli fermagetto, appoggiata di lato o infilata tra gli appositi agganci, e la parete
dei pilastrini. Si provvederà a proteggere gli angoli esterni ed interni incastrando gli
elementi in plastica agli angoli l'uno contro l'altro ed applicando una fascia verticale
larga circa cm 50 per lato di T.N.T. (Tessuto non Tessuto) di 200 gr/mq in fibre di
poliestere coesionato mediante agugliatura meccanica, resistente in senso longitudinale
e trasversale all'ossidazione, agli agenti chimici, agli attacchi microbiologici. Privo di
leganti chimici, termici o solventi, il geotessile è atossico, non soggetto a
decomposizione e non inquinante.
La parete interna del muro sarà trattata con un ciclo deumidificante dettagliatamente
descritto nel capitolato speciale d’appalto, così costituito:
- applicazione di trattamento preventivo “sali resistente” per intonaci deumidificanti
macroporosi, realizzato, in spessore di 5 mm, con malta premiscelata esente da cemento,
a base di leganti idraulici speciali a reattività pozzolanica, sabbie naturali, speciali
additivi e fibre sintetiche;
- Esecuzione di intonaco deumidificante macroporoso mediante applicazione a cazzuola
di malta chiara, a reazione pozzolanica, solfato resistente e priva di cemento. Prima
dell’esecuzione delle fasce, qualora nella malta d’allettamento tra mattoni o pietre
esistano grosse mancanze dovute all’azione dell’idropulizia precedente, si dovrà
procedere ad una stilatura preventiva con la stessa malta deumidificante;
- Primer a base di silicato di potassio modificato in soluzione acquosa specifico per
uniformare l’assorbimento del supporto che deve ricevere la pittura;
8 - Pitturazione di intonaci deumidificanti, superfici cementizie in genere, mediante
applicazione di finitura monocomponente a base di silicati modificati, cariche
selezionate e pigmenti resistenti alla luce.
La stratificazione progettata sarà così composta:
•
Intonaco interno deumidificante macroporoso sp.2,5 cm
•
Parete in tufo, sp.100cm
•
Rivestimento impermeabilizzante sp. 3 mm
•
Isolante termico in pannelli di polistirene espanso stampato per muri contro terra
sp 68 mm
•
Elementi in plastica riciclata per la creazione della camera di ventilazione sp. 9
cm
L’intervento descritto consente il raggiungimento del valore della trasmittanza pari a
0,314 W/m2K<0,36W/m2K
C1.01. Isolamento pavimentazione su suolo
L’intervento prevede, per gli ambienti destinati ad aula polifunzionale e a laboratorio
per utenti diversamente abili, un intervento di isolamento della pavimentazione su
suolo. In seguito alla demolizione dei solai esistenti controterra verrà realizzato un vespaio aerato di altezza 20 cm mediante il posizionamento, su piano appositamente
preformato, di elementi in polipropilene rigenerato delle dimensioni in pianta massima
di 60x60 cm, con forma a cupola ribassata e cono centrale con vertice verso il basso. Gli
elementi posati a secco, mutuamente collegati, saranno atti a ricevere il getto di
calcestruzzo armato avente classe di resistenza C25/30, spessore non inferiore a 8 cm e
acciaio B450C. La rete elettrosaldata sarà di diametro di almeno 6 mm, maglia 20x20
cm. L'intercapedine risultante sarà atta all'areazione. Le chiusure laterali saranno
eseguite con accessori dello stesso materiale per impedire l'ingresso del calcestruzzo nel
vespaio. La cassaforma in plastica riciclata non deve rilasciare sostanze inquinanti,
deve essere corredata da Certificato di Conformità Ambientale e prodotta da Azienda
9 Certificata secondo le Norme Internazionali UNI EN ISO 9001 (Qualità), UNI EN ISO
14001 (Ambiente); BSI OHSAS 18001 (Sicurezza) e SA 8000 (Responsabilità Sociale).
La
suddetta
stratigrafia
sarà
ottimizzata
mediante
la
realizzazione
dell’impermeabilizzazione e dell’isolamento termico dello spessore di 5 cm realizzato
con pannelli in polistirene espanso sinterizzato, reazione al fuoco euroclasse E, applicati
con tasselli in materiale sintetico.
L’isolamento è posizionato verso la “parte fredda” sopra il vespaio in casseri aerati, il
quale impedisce la risalita dell’umidità e di gas nocivi come il Gas Radon. La struttura
di calcestruzzo, ad alta inerzia termica, si trova al di sopra dello strato isolante, verso la
“parte calda”.Questa massa posta sopra l’isolamento mantiene ottimale la temperatura
media radiante e procura una sensazione piacevole di freschezza in clima estivo.
D’inverno, invece, la massa permette di accumulare calore senza disperderlo per poi
restituirlo gradualmente una volta che viene meno la fonte di calore principale. Questa
caratteristica e la capacità d’isolamento mantengono pressoché costante la temperatura
all’interno dell’ambiente riducendo i frequenti sbalzi di temperatura che creano disagio
al corpo umano.
Il vespaio in casseri aerati sarà messo in comunicazione con l’intercapedine ventilata
realizzata in corrispondenza dei muri controterra, migliorando ulteriormente l'aerazione
del vespaio e l'evacuazione del gas radon per mezzo “dell'effetto camino”.
La struttura sarà così composta:
• Pavimentazione con piastrelle in litogres sp.2,0 cm
• Massetto in cls con argilla espansa, sp.10cm
• Isolamento termico in pannelli di polistirene espanso sinterizzato sp. 5cm
• Rivestimento impermeabilizzate sp. 3 mm
• Soletta in cls e rete elettrosaladatasp 5 cm
• Casseri a perdere in plastica per la creazione della camera di ventilazione sp.15
cm
• Magrone di sottofondo sp. 10 cm
Verifica valore di Trasmittanza
Con
tale
soluzione
si
ottiene
un
valore
della
trasmittanza
pari
a
0,33
W/m2K<0,38W/m2K.
Si rimanda alla relazione specialistica per maggiori dettagli.
10 CATEGO
ORIA D’INT
TERVENTI C2 – INTE
ERVENTI PER
P
GARAN
NTIRE LA
SICUREZZA DEGLI
D
EDIF
FICI SCOL
LASTICI (M
MESSA A NO
ORMA DEG
GLI IMPIAN
NTI)
CUP: C-2-FESR06_
C
_POR_CAM
MPANIA-20
010-415 CUP
P F18G100001260007
C2.002. Scale meetalliche estterne di sicu
urezza – Ad
deguamentoo
Desccrizione delllo stato attuuale
Allo stato attuale, sul fronnte Est prosppiciente il cortile
c
interrno della sccuola, è preesente
una scala
s
di sicuurezza esterrna in struttuura metallicca costituitaa da gradini in lamiera piena
stam
mpata. La sccala, atta a superare unn dislivello di 5,20 m,
m è costituiita da una prima
p
ramppa da cinquue alzate chee collega ill piano rialzzato (quota +0,75 m) aal cortile essterno
(quotta 0,00) e da
d ulteriori due rampe ognuna daa 13 alzate che portanoo al piano primo
p
(quotta +5,20 m ). Le ram
mpe presenttano largheezza pari a 1.10 m e su tutta laa loro
lunghhezza sono dotate di apposito
a
parrapetto di sicurezza di altezza 1m
m. Da una analisi
a
visivva e qualitattiva della sttruttura porttante, non sono
s
stati evvidenziati ggravi dissestti che
possaano pregiuudicare la stabilità deella scala stessa. In corrispondenza del primo
p
pianeerottolo di smonto, a quota + 0,75m, la struttura presenta
p
tutttavia una lieve
penddenza dovuta ad un parzziale cedim
mento dell’ellemento di appoggio.
a
Innoltre l’anzidetta
lamieera metallicca costituennte i gradinni e i pianerrottoli, com
mporta problemi conneessi al
ristaggno prolunggato di acquua in caso di piogge. Trattandosii infatti di llamiera pien
na ed
orizzzontale, l’acqua tendee ad accum
mularsi sui gradini deella scala ccon conseg
guenti
periccoli di scivoolamento chhe comprom
mettono l’uso
o in sicurezzza della viaa di fuga.
Immagine 2. Vistaa della scala di
d sicurezza essterna
11 Descrizione degli interventi
Sulla base delle considerazione esposte, risulta necessario intervenire sulla struttura in
lamiera in modo da eliminare il problema del ristagno d’acqua. Un eventuale intervento
volto a conferire una lieve pendenza ai gradini è comunque da scartare in quanto si
innescherebbe un flusso continuo di acqua lungo la rampa, che pur non ristagnando,
tenderebbe a defluire lungo i gradini compromettendo ugualmente l’aderenza con il
rischio di caduta e scivolamento.
Il progetto prevede, pertanto, la sostituzione della lamiera esistente con un grigliato
metallico di tipo “Orsogril”. I gradini, grazie alla loro particolare struttura metallica
aperta, permettono lo smaltimento dell’acqua attraverso i fori evitandone il ristagno e
garantendo quindi ottima aderenza indipendentemente dalle condizioni atmosferiche
esterne. Inoltre l’elevato rapporto vuoto/pieno consente una rapida dissipazione dei fumi
in caso di incendio.
110
alzata 15.5
profilo a C: h165 mm
SEZIONE TRASVERSALE GRADINO IN GRIGLIATO ORSOGRIL
315
275
60
33
30
40
Foro Ø 14
40
Asola 14x25
maglia 15x76
120
Il nuovo grigliato verrà inserito anche in corrispondenza dei tre pianerottoli in
sostituzione alla lamiera esistente.
Il grigliato Orsogril è:
• antitacco: interasse delle barre portanti 15 mm;
• antighiaccio: assenza di superfici su cui si possa formare del ghiaccio;
12 • antiscivolo: ottima aderenza in ogni condizione.
I gradini hanno dimensioni 1100 x 315 mm e sono costituiti da una griglia con maglia di
dimensioni 15x76 mm alle cui estremità sono applicate due testate provviste di forature
per il montaggio dei gradini alla struttura portante. Nella parte anteriore del gradino è
presente una rompivisuale in lamiera, che funge da antiscivolo, irrobustisce il gradino e
conferisce un riferimento ottico per un corretto appoggio del piede. I nuovi gradini
saranno imbullonati, mediante le due testate laterali, ai profili a C metallici esistenti,
così come meglio rappresentato negli elaborati grafici.
Si precisa infine che, in occasione della sostituzione della lamiera con il grigliato
“Orsogril”, si provvederà anche a rettificare le quote della prima rampa di scale (che
dalla quota 0,00 giunge a quota +0,75) e del relativo pianerottolo di smonto dove, come
già detto precedentemente, è visibile una lieve pendenza che ne compromette
parzialmente la sicurezza in uso.
Gli interventi descritti non determineranno modifiche sostanziali al comportamento
globale della scala, ma avranno come obiettivo quello di migliorarne la sicurezza in
modo da eliminare eventuali rischi di caduta e scivolamento.
C2.04 Porta tagliafuoco REI 120
Descrizione dello stato attuale
Attualmente l’edificio scolastico presenta un piano di evacuazione, redatto ai sensi del
D.Lgs. 81/2008, che prevede un’unica via di fuga in corrispondenza della scala di
collegamento dell’edificio alla spazio esterno posto a quota 0,00.
Descrizione degli interventi
Il progetto prevede l’installazione di una porta tagliafuoco a due battenti, conforme alle
norme vigenti, di colore avorio chiaro, REI 120, delle dimensioni di 1,2 x 2,00 mm da
collocare nel laboratorio per gli utenti diversamente abili. Avendo previsto, al
contempo, la realizzazione di una rampa con pendenza dell’8% tendente a superare il
dislivello di 9 cm in corrispondenza del marciapiede esterno, installando la porta
tagliafuoco provvista di maniglione antipanico, sarà possibile realizzare un’ulteriore
uscita di emergenza in modo da garantire la sicurezza degli utenti dell’edificio
scolastico, in caso di eventuali emergenze.
13 CATEGORIA D’INTERVENTI C3 – INTERVENTI PER AUMENTARE
L’ATTRATTIVITA’ DEGLI ISTITUTI SCOLASTICI
CUP: C-3-FESR06_POR_CAMPANIA-2010-509 CUP F18G10001270007
C3.2.6 Rifacimento di pavimentazione esterne
Descrizione dello stato attuale
La pavimentazione attuale dello spazio esterno di pertinenza dell’edificio scolastico,
realizzata con mattonelle di cemento,
si presenta disconnessa in molti punti
compromettendo la sicurezza degli utenti della scuola.
Immagine 3. Vista della pavimentazione dello spazio esterno
di pertinenza dell’edificio scolastico
Descrizione degli interventi
L’intervento prevede la rimozione della pavimentazione disconnessa delle aree esterne
di pertinenza dell’edificio e del relativo sottofondo. In particolare il progetto esecutivo
prevede la fornitura e la posa in opera di una pavimentazione monolitica in
conglomerato cementizio colorato e stampato, realizzata mediante getto di un massetto
di calcestruzzo di spessore cm 15. Si eseguirà preliminarmente la posa in opera di un
tessuto non tessuto con grammatura 200 g/mq e della rete elettrosaldata di diametro 8
mm e maglia 10x10 cm. Sarà realizzato il getto di conglomerato cementizio con classe
di resistenza C20/25 e classe di consistenza S4, addittivato con l'aggiunta all'impasto di
fibre in polipropilene nella misura di 600 gr/mc. Gli inerti non dovranno essere troppo
14 grandi. Dopo aver fatto riposare il getto per almeno 15 minuti, si provvederà a lisciare la
superficie con il frattazzo di magnesio e ad applicare, successivamente, il corazzante. Le
proprietà chimico-fisiche del magnesio favoriranno l’affioramento superficiale
dell’acqua e l’apertura dei pori del getto, permettendo cosi al corazzante di idratarsi e
penetrare all’interno del calcestruzzo. Il corazzante sarà applicato al fine di consentire
l’indurimento e la colorazione del getto, nella misura di almeno 4 kg di prodotto ogni
mq in riferimento al colore scelto. Verrà applicato prevedendo due stesure del prodotto:
la prima utilizzerà i 2/3 della quantità indicata e la seconda la parte restante, prevedendo
sempre la lisciatura del prodotto con il frattazzo di magnesio favorendo la completa
aderenza del materiale alla superficie del calcestruzzo. Successivamente si passerà alla
lisciatura con il fratazzo di acciaio e il nasello per la finitura dei bordi. Quando il
calcestruzzo avrà raggiunto la giusta consistenza per essere stampato, si procederà
all’applicazione del distaccante in polvere della colorazione desiderata. Il distaccante
dovrà essere utilizzato nella misura massima di 100 gr/mq. Si procederà alla stampaggio
della superficie. Entro le ventiquattrore dalla conclusione della posa saranno realizzati i
giunti di dilatazione, con profondità pari ad almeno 1/3 dello spessore totale del getto e
una distanza pari allo spessore del getto per il numero fisso 20. Di conseguenza sarà
lavata la superficie avendo cura di tenere il getto ad una distanza di circa 50 cm,
evitando di posizionarlo direttamente sulla pavimentazione. Si procederà dopo 48 ore
alla rimozione del distaccante utilizzando una idropulitrice a bassa pressione oppure
impiegando una monospazzola ed abbondante acqua.
Si procederà alla sigillatura del pavimento con specifica resina antipolvere e
antimacchia. Con l’ausilio di un soffia foglie sarà eliminata l’acqua in eccesso e sarà
spruzzata la resina direttamente sulla superficie umida. La resina sarà applicata in 2 fasi
diverse. La prima mano in misura del 40% del quantitativo totale, la seconda con il
quantitativo restante. Alla resina sarà aggiunto l’additivo antiscivolo in proporzione del
4% della quantità impiegata di resina e il prodotto colorante per i disegni stampati. La
pavimentazione sarà realizzata prevedendo pendenze del 2% al fine di consentire un
idoneo deflusso delle acque meteoriche. Lo stampaggio della pavimentazione sarà
realizzato con idoneo pantogramma appositamente realizzato, in MDF (Medium density
fibreboard) dello spessore di almeno 19 mm.
15 CATEGORIA D’INTERVENTI C4 – INTERVENTI PER GARANTIRE
L’ACCESSIBILITA’ A TUTTI DEGLI EDIFICI SCOLASTICI
CUP: C-4-FESR06_POR_CAMPANIA-2010-497 CUP F18G10001290007
Descrizione dello stato attuale
L’edificio scolastico posto su tre livelli, presenta soltanto il livello alla quota + 0,75
fruibile anche da parte di persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale.
Tale livello è reso accessibile mediante la rampa ubicata in corrispondenza dell’ingresso
principale sul fronte sud dell’edificio, larga 1,50 m e con inclinazione pari all’8%. I
livelli dell’edificio posti a quota – 2,70 e + 5,45 risultano inaccessibile agli utenti
diversamente abili. In particolare, il livello seminterrato posto a quota – 2,70 ospita
laboratori e aule multifunzionali aperte all’intera cittadinanza, disattendendo le norme
vigenti relative al superamento delle barriere architettoniche. Dai sopralluoghi effettuati
emerge che l’edificio presenta le problematiche di seguito descritte:
- presenza di un dislivello di 9 cm in corrispondenza dell’accesso al laboratorio per
utenti diversamente abili che si trova, dunque, a quota superiore rispetto a quella del
corridoio. Il suddetto gradino limita pertanto l’accessibilità per le persone diversamente
abili a questa parte dell’edificio;
- assenza di rampe in prossimità delle uscite di emergenza poste al piano seminterrato,
nell’aula polifunzionale e nel laboratorio per utenti diversamente abili. Tali uscite infatti
non prospettano direttamente sulle aree esterne, ma si aprono sul marciapiede,
quest’ultimo rialzato dal piano stradale di 9 cm. Non vi è pertanto alcun sistema che
consenta alla persone con ridotta capacità motoria di superare il salto di quota esistente;
- assenza di ascensore per consentire ai diversamente abili l’accesso ai livelli posti alla
quota + 0,75 e + 5,45;
- assenza di servizio igienico per utenti diversamente abili.
Descrizione degli interventi
In base alle considerazioni innanzi esposte si è deciso di effettuare gli interventi di
seguito decritti al fine di garantire la piena accessibilità della struttura anche da parte di
utenze diversamente abili, in ottemperanza al DM 236/89.
16 C4.3 Servizi igienici
L’intervento prevede l’adeguamento ai sensi del DM 236/89 del servizio igienico
collocato al piano seminterrato dell’edificio scolastico al fine di consentirne
l’accessibilità agli utenti diversamente abili. L’intervento comporta la demolizione
della parete di separazione dei servizi igienici con la sala ceramica al fine di creare un
ingresso e un disimpegno accessibile agli utenti diversamente abili di lunghezza pari a
1,50 m. Si prevedono la rimozione delle tre porte di accesso all’antibagno e al bagno in
adeguamento, consentendo l’installazione di porte con apertura verso l’esterno
provvisto di maniglione antipanico.
L’intervento prevede la sostituzione degli apparecchi igienici con altri idonei all’utenza
disabile e l’installazione dell’arredo completo, fornito di porta con apertura verso
l'esterno con luce netta di cm 85 conforme alle indicazioni del D.P.R. 384/78. E’
previsto la realizzazione di un nuovo pavimento e di un nuovo rivestimento di piastrelle.
C4.7 Ascensore
L’intervento prevede la realizzazione di un ascensore utile a collegare i tre piani
dell’edificio posti a quota -2.70, + 0,75 e + 5,45, per una corsa complessiva pari a 8,30
m, ai fini del superamento delle barriere architettoniche in ottemperanza al DPR 236/89.
L’ascensore ad impianto oleodinamico, accessibile agli utenti diversamente abili,
prevede una cabina di dimensioni interne 1,40 x 1,10 m, con portata di 800 Kg,
l’accesso di 8 persone, 3 fermate ai piani e una velocità di percorso di m/sec pari a
0,50/0,10. Il vano è costituito da una torre metallica realizzata dalla struttura in acciaio
prevista dagli elaborati del progetto strutturale a cui si rimanda. La suddetta torre sarà
poggiata nella fossa di extracorsa da realizzarsi con le misure previste dallo stesso
progetto strutturale. La chiusura delle pareti della torre sarà realizzata in pannelli in
ferro e vetro regolamentare stratificato opaco sp. 6/7. La cabina sarà realizzata in
lamiera di acciaio, con rivestimento in laminato plastico ignifugo e tappetino in
linoleum colorato e presenterà finimenti in acciaio inox lucido, illuminazione con faretti
incassati, illuminazione di emergenza, specchio regolamentare, aereazione naturale.
L'accesso alla cabina posto a quota -2.70 e' costituito da 2 ingressi adiacenti con portine
scorrevoli automatiche. La bottoniera per i comandi generali, a colonna in acciaio inox,
17 sarà fornita dei pulsanti dei piani, dei pulsanti “alt” ed “allarme” con descrizione in
Braille, pulsante luminoso di allarme ricevuto, segnalazione luminosa a display di
posizione della cabina ai piani, citofono, segnalazione sonora di arrivo della cabina al
piano. Le porte ai piani saranno scorrevoli automatiche, costruite in lamiera di acciaio
ed abbinate alle porte della cabina, rivestite come la cabina e con i portali in lamiera
zincata. La centralina, contente il motore/pompa ed un gruppo di valvole di manovra e
di sicurezza, sarà poggiata a terra su appositi tamponi antivibranti. Il pistone sarà di
lunghezza e sezione adeguate alle caratteristiche tecniche dell’impianto, completo di
attacco in testa, valvola di sicurezza e dispositivo di recupero olio. L’olio sarà di tipo
speciale per dispositivi oleodinamici con specifiche caratteristiche fisico-chimiche e
preparato con gli additivi: antischiuma, antiusura, antiruggine, antiossidante,
idrorepellente. L'impianto sarà dotato di un dispositivo per il ritorno automatico della
cabina al piano in caso di mancanza di energia elettrica.
Immagine 4. Vista del prospetto Ovest rispetto alle cui aperture sarà installato l’ascensore.
18 L’intervento di installazione dell’ascensore comporterà la demolizione della scala
preesistente e la realizzazione di una nuova scala che consenta l’ingresso all’edificio
scolastico da Via Nazionale delle Puglie. La nuova scala in conglomerato cementizio
armato è dettagliatamente illustrata negli elaborati progettuali strutturali a cui si
rimanda.
C4.10. Percorsi esterni
Il progetto prevede la realizzazione di una rampa esterna per l’accesso all’ascensore di
nuova realizzazione, al fine di superare il dislivello esistente tra gli spazi interni
dell’edificio scolastico e quelli spazi esterni.
Inoltre, al piano seminterrato verrà realizzata anche una rampa interna in corrispondenza
dell’ingresso al laboratorio per gli utenti diversamente abili, attualmente a loro non
accessibile a causa della presenza di un dislivello di 15 cm rispetto alla quota del
pianerottolo delle scale dell’edificio.
Le rampe saranno realizzate in conformità a quanto previsto dalle vigenti normative in
materia di superamento delle barriere architettoniche; avranno struttura in cemento
armato, pendenza massima dell’8% in modo da garantire il transito senza affaticamento
anche in relazione alla lunghezza della stesse.
19 CATEGORIA D’INTERVENTI C5 – INTERVENTI FINALIZZATI A PROMUOVERE
LE ATTIVITA’ SPORTIVE, ARTISTICHE E RICREATIVE
C-5-FESR06_POR_CAMPANIA-2010-421 CUP F18G10001300007
C5.24.1. Acquisto attrezzi sportivi
E’ prevista la fornitura di attrezzi sportivi e psicomotori, tradizionali e di nuova
generazione, per meglio raccordare le esigenze tecnico-disciplinari con le innovazioni
metodologiche per una didattica innovativa e di applicazione finalizzata all'inserimento
di tutti gli alunni "NESSUNO ESCLUSO". In particolare si prevede l’acquisto di
piccoli attrezzi speciali, palloni psicomotricità e palloni multistrati, palle mediche
gonfiabili, carrello per psicomotricità, laboratorio creativo.
20 1. BENEFICI ATTESI
Gli interventi previsti avranno riflessi positivi in molteplici campi sia diretti che
indiretti, in particolare tutti gli adeguamenti impiantistici consentiranno una fruizione in
piena sicurezza da parte di tutti gli utenti, permettendo di ottemperare a tutte le previste
prescrizioni di agibilità, nonché di tutte le normative cogenti attualmente in vigore. Gli
interventi di riqualificazione energetica, riducendo in maniera sensibile le molteplici
dispersioni termiche presenti, forniranno benefici sia in termini di comfort, sia in
termini di riduzione dei consumi energetici. Pertanto essi avranno riflessi positivi sul
comfort degli ambienti scolastici, sulla riduzione delle emissioni di gas serra e quindi
sull’ambiente in generale e al contempo sul bilancio economico dell’ente locale
proprietario, consentendo sensibili risparmi di combustibile fossile. La realizzazione di
servizi igienici adeguati renderanno possibile la fruizione dell’intero edificio da parte di
allievi e docenti diversamente abili, che ad oggi si vedono precluso l’uso del primo
piano, con effetti positivi sulla loro integrazione didattica e sociale in genere. Pertanto
l’attuazione del progetto di riqualificazione avrà riflessi positivi in ambito sociale,
economico ed ambientale consentendo un sensibile miglioramento delle condizioni di
vivibilità della struttura scolastica, fornendo in tal modo un ambiente più favorevole
all’apprendimento da parte degli allievi e migliorando le condizioni di lavoro per
dirigenti, docenti e personale tutto.
21 Appendice
Immissione degli interventi del progetto esecutivo in piattaforma
Gli interventi delineati nell’ambito del progetto esecutivo e descritti nella presente
relazione prevedono determinate modifiche migliorative rispetto agli interventi previsti
dal progetto definitivo inoltrato in piattaforma in data 26/11/2010 ai fini
dell’autorizzazione al finanziamento PON-FESR, Asse II, Obiettivo C. Tali modifiche
migliorative sono state promosse dall’Istituzione Scolastica e dall’Ente Locale
proprietario dell’edificio, in ottemperanza alle linee guida del bando in oggetto, in
riferimento alle attuali priorità di realizzazione degli interventi edilizi. Si illustrano di
seguito le variazioni apportate nel progetto esecutivo.
CATEGORIA D’INTERVENTI C1 – INTERVENTI PER IL RISPARMIO
ENERGETICO
Nell’ambito della categoria di interventi “C1-1 Isolamento termico dell’involucro” il
progetto esecutivo prevede la realizzazione dell’intervento “C1.01. Coibentazione in
intercapedine sui muri esterni” già autorizzato al finanziamento PON-FESR, Asse II,
Obiettivo C e il nuovo intervento “C1.01. Isolamento pavimentazione su suolo” per
prioritarie esigenze tecnico-funzionali.
Sono stati eliminati i seguenti interventi delineati nel progetto definitivo:
- C1 Isolamento di copertura con rifacimento manto;
- C1 Isolamento mediante intercapedine aerata;
- C1 Adeguamento normativo del locale caldaia
-C1 Attrezzatura per deposito temporaneo di rifiuti
CATEGORIA D’INTERVENTI
C2 –
INTERVENTI PER GARANTIRE LA
SICUREZZA DEGLI EDIFICI SCOLASTICI (MESSA A NORMA DEGLI IMPIANTI)
Il progetto esecutivo prevede la realizzazione dell’intervento “C2.02. Scale metalliche
esterne di sicurezza – Adeguamento” per sopraggiunte esigenze di priorità degli
interventi da realizzarsi al fine di garantire la sicurezza degli utenti dell’edificio
scolastico.
E’ stato eliminato il seguenti intervento:
- C2 Impianto di rivelazione e segnalazione incendi in locali non presidiati
22 CATEGORIA D’INTERVENTI
C3 –
INTERVENTI
L’ATTRATTIVITA’ DEGLI ISTITUTI SCOLASTICI
PER
AUMENTARE
L’intervento prioritario già previsto in ambito di progetto definitivo e confermato nel
presente progetto esecutivo è l’intervento “C3.2.6 Rifacimento di pavimentazione
esterne”. Sono stati eliminati nell’ambito del progetto esecutivo, perché non attuabili in
considerazione dell’adeguamento del prezzario della Regione Campania 2010 (adottato
per la redazione definitivo) a quello vigente 2013, rispetto alla disponibilità del
finanziamento preposto, i seguenti interventi:
- Allestimento di aree ludiche e di socializzazione
- Creazione di aree attrezzate per attività didattiche esterne
- Sistemazione a verde di spazi esterni
- Area di parcheggio
- Impianti di condizionamento
CATEGORIA
D’INTERVENTI
C4
–
INTERVENTI
PER
GARANTIRE
L’ACCESSIBILITA’ A TUTTI DEGLI EDIFICI SCOLASTICI
Gli interventi prioritari già previsti nell’ambito del progetto definitivo e confermati nel
progetto esecutivo sono gli interventi “C4.3 Servizi igienici”, “ C4.7 Ascensore”,
”C4.10. Percorsi esterni”.
E’ stato eliminato nel progetto esecutivo, perché non attuabile nell’adeguamento del
prezzario della Regione Campania 2010 (adottato per la redazione definitivo) a quello
vigente 2013, rispetto alla disponibilità del finanziamento preposto, il seguente
intervento:
- Tracciatura di parcheggio.
CATEGORIA D’INTERVENTI C5 – INTERVENTI FINALIZZATI A PROMUOVERE
LE ATTIVITA’ SPORTIVE, ARTISTICHE E RICREATIVE
Per esigenze di priorità tecnico-funzionali è stato eliminato l’intervento “Tracciatura di
campo di pallacanestro”, privilegiando la realizzazione dell’intervento “C5.24.1.
Acquisto attrezzi sportivi”, prevedendo per esso la fornitura di attrezzi sportivi e
psicomotori, tradizionali e di nuova generazione, per meglio raccordare le esigenze
tecnico-disciplinari con le innovazioni metodologiche per una didattica innovativa e di
applicazione finalizzata all'inserimento di tutti gli alunni "NESSUNO ESCLUSO".
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1.Relazione generale - Terzo Circolo Casalnuovo