PROVINCIA DI UDINE
NOTIZIE PER LA STAMPA
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comunicato del 1º luglio 2010
A TOLMEZZO L’ASSESSORE MACORIG HA INCONTRATO I
RAPPRESENTANTI ISTITUZIONALI DEL CLUSTER ALTO FRIULI
“Come dimostrano i dati più recenti, l’Alto Friuli ha saputo rispondere alla crisi meglio di altre
aree della Provincia. A parte il Gemonese, che ha patito i problemi della grande industria della
trasformazione del metallo, la Carnia e il Tarvisiano hanno tenuto grazie al tessuto di piccole e
medie imprese che caratterizza le due zone”.
In questi termini si è espresso l’assessore al Lavoro della Provincia di Udine Daniele Macorig in
occasione dell’incontro con i rappresentanti istituzionali (sindaci, sindacati, associazioni di
categoria e Inps) e gli operatori del Cluster Alto Friuli tenutosi ieri a Tolmezzo nella sede della
Comunità montana della Carnia. L’obiettivo di questi appuntamenti, che hanno già coinvolto i
restanti tre Distretti provinciali che si occupano del collocamento, è stato quello di fornire
informazioni in merito alle novità dal mondo del lavoro per favorire l’incontro tra offerta e
domanda di impiego.
Del Cluster Alto Friuli fanno parte i tre Centri per l’impiego (Cpi) di Tolmezzo, Gemona del Friuli
e Pontebba, che in totale coprono 44 comuni. Nei primi cinque mesi del 2010 il saldo tra
assunzioni e cessazioni dal lavoro è in equilibrio: 3778 assunzioni (+4 per cento rispetto allo
stesso periodo dello scorso anno) a fronte di 3780 cessazioni (+13 per cento). Esaminando i dati
sportello per sportello, se a Gemona le cifre presentano un meno 9 per cento, a Tolmezzo invece
c’è stata una crescita del numero degli occupati pari al 12 per cento e a Pontebba dell’11 per
cento. Prendendo in considerazione solamente i primi cinque mesi dell’anno, è stato registrato
un aumento delle cessazioni dal lavoro del 15 per cento a Tolmezzo, dell’8 a Gemona e del 18 a
Pontebba.
“La Provincia sta attuando tutto quanto è nelle sue facoltà per quanto riguarda gli strumenti di
politica attiva per fornire un aiuto concreto a quanti stanno cercando un’occupazione” ha
sottolineato l’assessore Macorig. “Questo avviene tramite i tre Cpi dell’Alto Friuli, che
dispongono di altrettanti Operatori unici, nuova figura chiave nell’intermediazione tra domanda
e offerta di lavoro. L’Operatore si occupa di seguire passo passo il lavoratore espulso dal
mercato per puntare al suo pieno reinserimento in stretta collaborazione con le aziende”.
Per quanti invece si trovino in stato di disoccupazione da almeno 18 mesi, diventa fondamentale
l’iscrizione alle liste dei Lavori di Pubblica utilità (Lpu) presso i Cpi di appartenenza, come
previsto dal Regolamento del Decreto regionale 945/10. I fondi sono pari a due milioni 400 mila
euro dal bilancio regionale e 4 milioni e mezzo da parte del Fondo Sociale Europeo. “Entro il 15
luglio i residenti in regione che soddisfino i requisiti richiesti, ovvero disoccupazione da almeno
18 mesi, 40 anni compiuti per gli uomini e 35 per le donne, non percepire ammortizzatori
sociali, esiste la possibilità di iscriversi alle liste pressi i Cpi della Provincia” ha ricordato
Macorig. “Sono cinque le aree cui è possibile iscriversi: valorizzazione del patrimonio pubblico
urbano e rurale; valorizzazione di beni culturali e artistici mediante l’attività di salvaguardia,
promozione, allestimento e custodia di mostre; riordino di archivi; servizi di custodia e vigilanza
finalizzati a migliorare la fruibilità degli impianti e attrezzature sportive, centri sociali,
educativi o documenti di interesse storico e culturale; servizi ausiliari di tipo sociale a carattere
temporaneo. Ricordo che è anche possibile iscriversi a tutte e cinque le aree.” ha chiuso
Macorig.
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Un territorio eterogeneo e molto suggestivo, che racchiude 137