La valutazione delle competenze nell’esperienza dell’AUSL di Reggio E Corrado Ruozi [email protected] 1998 Inizio della valutazione delle competenze nell’AUSL di Reggio E. Circa il 70% delle determinanti del benessere organizzativo deì professionisti sono all’interno della relazione CAPO - COLLABORATORE LA RELAZIONE INDIVIDUALE CAPO - COLLABORATORE E’ POCO FREQUENTE E QUASI MAI ORIENTATA A TRASMETTERE GIUDIZI SULL’ATTIVITA’ DEL COLLABORATORE Analisi clima AUSL RE “Una delle chiavi dell’efficienza, di gruppo e aziendale, consiste nel parlare apertamente dei problemi e discuterne a fondo. Effettivamente è necessario procedere periodicamente a “revisioni” del “motore” umano – del gruppo come dell’azienda -, come si fa con quello di un’automobile. Senza manutenzione adatta, l’insieme del veicolo andrà in panne.” (C. Argyris “Interpersonal Barriers to Decision-Making”, Harvard Business Review). La valutazione del personale Strumento di governo delle politiche del personale Strumento di riferimento per la gestione di sistemi premianti o di sanzione Strumento strategico di crescita e sviluppo dei professionisti d’organizzazione Strumento dei capi per il governo delle risorse umane La Valutazione delle Competenze PARZIALE NON OBIETTIVA Aumentare i feedback fra capo e collaboratore Orientare lo sviluppo professionale CARATTERISTICHE SISTEMA DI VALUTAZIONE DIRIGENZA REPUTAZIONE Sviluppo professionale Organizzative CO M Posizioni PA RT O Valutazione competenze retribuzione carriera LA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE Formazione dei Valutatori 6 principi 1 IL TEMPO La valutazione si riferisce sempre ad un arco di tempo prestabilito 2 LO SPAZIO Il collaboratore deve essere valutato nell’ambito dello spazio organizzativo ricoperto (ruolo professionale,posizione organizzativa) 3 IL MANDATO al collaboratore vanno esplicitamente assegnate attività, obiettivi, responsabilità nell’ambito di ciò che il capo (azienda) si aspetta da lui 4 I CONTENUTI occorre definire l’oggetto della valutazione: • competenze tecnico-professionali • comportamenti organizzativi • risultati 5 IL VALUTATORE deve essere individuato nella persona che ricopre un ruolo di responsabilità gerarchica il più possibile contiguo alla persona valutata 6 L’OSSERVAZIONE la valutazione si basa sulla “banca dati” delle osservazioni che il capo colleziona in merito al comportamento professionale del valutato 7 L’ASCOLTO La valutazione si basa su una relazione di interdipendenza capo-collaboratore nella quale l’ascolto, la dialettica e l’elaborazione congiunta delle tematiche professionali rappresentano il valore guida IL PERCORSO DI VALUTAZIONE: DICHIARARE LE ATTESE: profilo di posizione, contratto in essere, comunicazione degli obtv annuali DARE FEEDBACK RACCOGLIERE INFORMAZIONI colloquio profilo sviluppo individuale diario del valutatore report (URP, controllo di gestione, ecc) VALUTARE , scheda di autovalutazione scheda di valutazione IL PERCORSO LOGICO DOVE COSTRUIRE LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA COSA MAPPARE LE POSIZIONI E I RELATIVI CONTENUTI aree organizzative sistemi di respons. risultati attesi Chi deve agire in quel contesto Quali sono le attese di performance CHI ASSEGNARE IL Il contratto individuale PROFESSIONISTA COME DICHIARARE Colloqui CONTENUTI, TEMPI, Schede di valutaz. MODI DELLA Profili di sviluppo VALUTAZIONE DELLE PERFORMANCE Profili di posizione Profili di competenza attesi Mappe competenze Obiettivi di lavoro Incarico di posizione Valutazione di posizione e di prestazione LE DIFFICOLTA’ INIZIALI La disabitudine ad esprimere e ricevere giudizi L’abitudine storica di delegare alle trattative sindacali la definizione delle differenze La preoccupazione per la gestione degli effetti della differenzazione Trovare il tempo n. professionisti annuale competenze n. professionisti autovalutazione 77 55 Dirigenti professionnisti 459 279 Tot. 536 334 Responsabili SOS DATI 2011 n. % Ottimo 164 31 Buono 269 50 Adeguato 99 18 Mediocre 3 1 Insoddisfacente 1 0 536 100 TOT. GLI STRUMENTI Scheda di valutazione Contratti individuali Curriculum professionale Scheda di autovalutazione Diario del valutatore Piani di sviluppo COLLOQUIO SCHEDA REGISTRAZIONE allegato Diario del Valutatore Nome Cognome Legenda Data di registrazione Situazione Comportamenti osservati Nome e Cognome: inserire nominativo della persona oggetto della valutazione Data: inserire la data di registrazione del comportamento Situazione: inserire la situazione org/aziendale all’interno della quale avviene l’osservazione Comportamenti osservati: inserire l’evento osservato descrivendo i comportamenti d’interesse con linguaggio naturale Modalità’ di registrazione: la registrazione dovrà riportare esclusivamente i comportamenti connotati come estremamente positivi o estremamente negativi mentre i comportamenti definiti “nella norma” non rappresentano oggetto di rilevazione IL COLLOQUIO Offrire uno spazio di relazione, guidato dalla scheda di valutazione, fra capo e collaboratore, oltre le routine del quotidiano, finalizzato a: •Definire le attese/obiettivi •Acquisire feedback sulle competenze espresse •Definire la differenza fra competenze possedute e competenze necessarie •Programmare gli investimenti sullo sviluppo professionale individuale LA SCHEDA DI VALUTAZIONE ANAGRAFICA PERSONALE VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE Trasversali Conoscitive Gestionali Relazionali Tecniche Professione sviluppata e valorizzata non solo sulle competenze tecniche DESCRIZIONE DEI PUNTI DI FORZA E DEI PUNTI DI DEBOLEZZA DEFINIZIONE DEL PROFILO DI SVILUPPO INDIVIDUALE + - E - VALUATION PORT VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE I PROFILI DI SVILUPPO INDIVIDUALI IL PERCORSO LOGICO PROFILO DI POSIZIONE (descritta e ...pesata) COMPETENZE ATTESE (Profilo di competenza teorico) COMPETENZE POSSEDUTE (Profilo di competenza reale) COMPETENZE CARENTI e MIGLIORAMENTO CONTINUO POTENZIALE DEI SINGOLI MOTIVAZIONE ALLA SPAZI ORGANIZZATIVI PROGRAMMA DI SVILUPPO E MIGLIORAMENTO AZIONI INDIVIDUALI formazione autosviluppo ....... AZIONI ORGANIZZATIVE mobilità revisioni organizzative ....... VALUTAZIONE POSITIVA Lo sviluppo professionale PROFILO COMPETENZA ATTESO Conoscenze necessarie Capacità attese Comportamenti attesi Esperienze richieste PROFILO COMPETENZA VALUTATO G A P PIANO DI SVILUPPO Conoscenze espresse Capacità agite Comportamenti esercitati Esperienze maturate FORMAZIONE perché i piani di sviluppo individuali ? AREE DI MIGLIORAMENTO AREE DI MIGLIORAMENTO AREE DI MIGLIORAMENTO Aree di miglioramento Competenze Competenze generali n. % 84 10 Competenze tecnico specialistiche 384 46 Competenze organizzative e gestionali 253 30 Competenze relazionali 109 13 830 100 MAPPA COMPETENZE C C C C C C C C C C C OFFERTA FORMATIVA TRASVERSALE LA GESTIONE DEGLI AUDIT CLINICI C INTRODUZIONE AL GOVERNO CLINICO C C C C C C C C C C C C C LA RELAZIONE MEDICO PAZIENTE LA SQUADRA VINCENTE Caro …, desidero informarti che il 29 (dalle 14 alle 18) e il 30 settembre (dalle 9-13 / 14-18 ) presso il Centro Formazione della nostra Azienda (Via Amendola 2, Reggio Emilia) si svolgerà il corso “La squadra vincente" tenuto dal Dott. X.. Ricordo che tale formazione è stata evidenziata nel suo piano di sviluppo individuale convenuto con la dott.ssa H. all'interno del percorso di valutazione delle competenze. Per formalizzare l'iscrizione è sufficiente inviare la propria richiesta di adesione alla dr.ssa Z., per e-mail, entro il 1 settembre Un cordiale saluto Corrado Ruozi CRITICITA’ La tendenza a essere «sbrigativi » con le valutazioni positive La tendenza da parte dei valutatori a considerare la valutazione come un "momento" anziché un processo che dura tutto l'anno La parziale copertura del sistema professionale (esclusione area comparto) L’assenza delle clinical competence nel sistema di competenze valutato La mancanza di una valutazione a 360° PUNTI DI FORZA RINFORZ0 DELLA LEADERSHIP: da giudici a committenti di competenze MAGGIOR COERENZA FRA I RISULTATI AZIENDALI ATTESI E LA DEFINIZIONE DEI PERCORSI DI SVILUPPO PROFESSIONALE RINFORZO DI UNA IDEA DI PROFESSIONE EQUILIBRATA SU TRE DIMENSIONI (relazionale – tecnica - organizzativa) MIGLIORAMENTO DEL CLIMA ORGANIZZATIVO “NUOVI” BISOGNI DEL PROFESSIONISTA: DIFFERENZA accendere un riflettore sul proprio quotidiano professionale avere un’idea di come si è percepiti essere riconosciuti per il proprio effettivo contributo sentirsi pensati non solo nel presente, ma anche nel futuro UNICITA’’ Una comparsa che si sente chiamare per nome si butta nel fuoco per il regista Marcello Mastroianni