IL RICORSO INDIVIDUALE ALLA CEDU qualità di vittima e previo esaurimento dei ricorsi interni Unione forense per i diritti umani Roma, 20 marzo 2015 Cesare Pitea Professore aggregato in diritto internazionale, Università degli Studi di Parma Avvocato, Foro di Milano [email protected] Sommario 1. Chi può introdurre un ricorso individuale? 1.1 Capacità processuale 1.2 La rappresentanza nel giudizio 1.3 Legittimazione processuale: la qualità di «vittima» 1.4 La perdita della qualità di «vittima» 2. Il previo esaurimento dei ricorsi interni (effettivi) 2.1 Profili generali 2.2 Il contenuto della regola 2.3 Effettività ed eccezioni alla regola 2.4 Aspetti processuali 1. Chi può introdurre un ricorso individuale? Art. 34 (Ricorsi individuali) La Corte può essere investita di un ricorso da parte di una persona fisica, un’organizzazione non governativa o un gruppo di privati che sostenga d’essere vittima di una violazione da parte di una delle Alte Parti contraenti dei diritti riconosciuti nella Convenzione o nei suoi protocolli (...). 1.1 La «capacità» processuale (1) Profili comuni Irrilevanza di questioni relative a cittadinanza, residenza, condizione giuridica e capacità legale Natura autonoma (rispetto alla qualificazione nel diritto nazionale) della nozione di capacità ad agire in giudizio Categorie di ricorrenti Le persone fisiche Le organizzazioni non governative I gruppi di persone 1.1 La «capacità» processuale (2) Persone fisiche, viventi, anche se prive di autonoma capacità di agire in giudizio secondo il diritto interno Incapaci, anche contro la volontà del loro tutore Minori, se hanno un grado di maturità sufficiente Organizzazioni non governative: due criteri generali di individuazione Ogni aggregazione organizzata di individui Che non eserciti prerogative sovrane dello Stato I gruppi di persone Anche temporanei Purché regolarmente costituiti e capace di azione unitaria 1.2 La rappresentanza nel giudizio Rappresentanza processuale « necessaria» deceduti (nelle more della procedura) incapaci minori società per procura eccezioni Rappresentanza (difesa) tecnica Casi, condizioni,assistenza giudiziaria Perdita di contatti con il ricorrente 1.3 La qualità di «vittima» (1) Il ricorrente deve dimostrare che la condotta (commissiva o omissiva) delle autorità statali che si assume lesiva lo colpisce direttamente e personalmente Conseguenze principali (salvo eccezioni): No actio popularis Le associazioni non possono agire per la tutela dei diritti dei propri aderenti Leggi o prassi contrarie alla Convenzione possono formare oggetto di doglianza solo se sono state concretamente applicate al ricorrente No denuncia di violazioni future 1.3 La qualità di «vittima» (2) Le associazioni possono agire solo a tutela di diritti propri Non possono agire a tutela di diritti dei propri aderenti Eccezione: in materia di manifestazione della libertà religiosa a tutela di interessi che difendono nel perseguimento del loro fine statutario Tutela delle persone in stato di incoscienza terminale Tutela dell’ambiente Tutela dei lavoratori Caso eccezionale: Centre for Legal resources per conto di Valentin Campeanu c. Romania (2014) 1.3 La qualità di «vittima» (3) Eccezioni e interpretazioni particolari Azione di terzi in nome e per conto della vittima La vittima «indiretta» La vittima «potenziale» La vittima «futura» 1.4 La perdita della qualità di «vittima» Conseguenza: radiazione della causa dal ruolo Presupposti Non è sufficiente una mera misura in favore del ricorrente È necessario che essa, anche implicitamente, comporti un riconoscimento ufficiale della violazione L’offerta di una riparazione adeguata NB: in caso di accordo transattivo, la Corte non valuta la congruità del risarcimento 2. Il previo esaurimento dei ricorsi interni Art. 35 (Condizioni di ricevibilità) 1. La Corte non può essere adita se non dopo l’esaurimento delle vie di ricorso interne, come inteso secondo i principi di diritto internazionale generalmente riconosciuti (…). (…) 4. La Corte respinge ogni ricorso che consideri irricevibile in applicazione del presente articolo. Essa può procedere in tal modo in ogni stato del procedimento. 2. Il previo esaurimento dei ricorsi interni 2.1. Questioni generali 2.2. Il contenuto della regola 1) Natura giuridica dei ricorsi da esperire 2) Esaurimento «verticale» 3) Esaurimento «orizzontale» 2.3. Effettività dei ricorsi ed eccezioni alla regola 1) Accessibilità 2) Adeguatezza 3) Prospettive di successo 4) Circostanze speciali che esonerano dall’obbligo 5) Eccessiva durata dei ricorsi interni 6) Pluralità di ricorsi 2.4. Profili processuali 2.1 Questioni generali Rilevanza, ambito di applicazione, funzione e natura La regola nel contesto del diritto internazionale L’interpretazione della regola 2.2 Il contenuto della regola (1) Natura giuridica dei ricorsi da esperire Devono essere esperiti i ricorsi a carattere «giuridico» Giurisdizionali Amministrativi, purché la decisione sia Vincolante Fondata sull’applicazione di norme giuridiche I caratteri dell’organo adìto e la procedura garantiscano un esame equo ed imparziale Non devono essere esperiti i ricorsi «discrezionali» volti a sollecitare un riesame del caso (es: autotutela) all’ottenimento di provvedimenti di clemenza (es: grazia) 2.2 Il contenuto della regola (2) Esaurimento «verticale» Impugnazioni ordinarie fino all’istanza più elevata in grado Giudizi civili, penali e tributari: Corte di Cassazione Giudizi amministrativi: Consiglio di Stato Giudizi in materia pensionistica e di funzione pubblica: Sezioni centrali della Corte dei Conti No ricorsi e impugnazioni «straordinari» Domanda di revisione delle sentenze penali Domanda di revocazione delle sentenze civili Il caso del ricorso straordinario al Presidente della Repubblica 2.2 Il contenuto della regola (3) Esaurimento «orizzontale» Sostanziale Invocazione esplicita della CEDU o di corrispondenti disposizioni legislative o costituzionali interne Invocazione «nella sostanza» della doglianza Procedurale Rispetto delle regole processuali Forma dei ricorsi Termini per la loro presentazione Disposizioni in materia di prova Salvo Il ricorso sia stato comunque esaminato nel merito Tali regole determino l’inefficacia del ricorso, costituendo un diniego di accesso alla giustizia 2.3. Effettività ed eccezioni alla regola (1) Accessibilità = assenza di impedimenti in diritto: diritto di azionare il rimedio direttamente senza l’intermediazione di una pubblica autorità in fatto: condizioni concrete che consentano l’effettivo esercizio del diritto riconosciuto in teoria Termine di decadenza di 10 giorni per la domanda di rimessione in termini per l’impugnazione di condannato in contumacia arrestato all’estero senza avere prima avuto notizia della condanna (Sejdovic c. Italia [GC], 1.3.2006, §§52-55) Terrorista detenuto in regime speciale di isolamento senza contatti con l’esterno, neanche con gli avvocati (Öcalan c. Turchia [GC], 12.5.2005, §§62-71) Richiedente asilo trattenuto ed espulso senza ricevere alcuna informazione sulle vie di ricorso (M.S.S. c. Belgio e Grecia,[GC], 21.1.2011, §§294-321) 2.3. Effettività ed eccezioni alla regola (2) Adeguatezza Idoneità a sollevare la violazione E rimuoverne gli effetti Casistica: Violazioni continue: devono consentire la cessazione Violazioni puntali: devono consentire La restitutio in integrum, se possibile Il risarcimento per equivalente di tutte le voci di danno Violazione di artt. 2 e 3: non è sufficiente il rimedio risarcitorio ma vi sono obblighi positivi di inchiesta penale Il ricorrente deve esercitare con diligenza le possibilità di partecipazione offerte dal diritto interno (denuncia, opposizione all’archiviazione, costituzione di parte civile, etc…) Ricorsi contro espulsioni in presenza di rischio di tortura: devono avere effetto sospensivo 2.3. Effettività ed eccezioni alla regola (3) Prospettive di successo Perché il ricorso sia ineffettivo sotto questo profilo Non è sufficiente che il ricorrenta nutra dubbi circa le sue possibilità di successo È necessario che il ricorso sia votato all’insuccesso per l’esistenza di una decisione «superiore» che si imporrebbe al giudice per l’esistenza di una consolidata giurisprudenza 2.3. Effettività ed eccezioni alla regola (4) Circostanze speciali che esonerano dall’obbligo «Prassi amministrativa» di violazione della Convenzione sotto il profilo lamentato Diffusa conflittualità sul territorio dello Stato interessato che determini l’inefficacia dei sistemi di tutela nazionali NON esonerano: Ignoranza della Convenzione o del diritto interno Insufficienza di mezzi finanziari Il fatto che la violazione allegata abbia avuto luogo sul territorio di uno Stato privo di riconoscimento internazionale e che i rimedi da esperire appartengano all’ordinamento di tale Stato 2.3. Effettività ed eccezioni alla regola (5) Eccessiva durata dei ricorsi interni L’esistenza di un endemico problema di durata dei processi non giustifica di per sé il mancato esaurimento L’eccessiva durata rileva solo se essa impedisce la tutela effettiva Contestazione della legalità di un provvedimento privativo della libertà o della decisione di applicazione di regimi di detenzione, se impedisce una pronuncia prima della cessazione dello stato di detenzione o della misura speciale Inchiesta penale nel quadro degli obblighi procedurali ex artt. 2e3 2.3. Effettività ed eccezioni alla regola (6) Pluralità di ricorsi accessibili Se solo uno è effettivo deve essere correttamente individuato ed esperito Se più di un ricorso è effettivo se ne deve esperire uno solo (a scelta del ricorrente) Se i ricorsi si rivelano effettivi cumulativamente devono essere esperiti tutti 2.4 Profili processuali Il momento rilevante per la valutazione Rinuncia alla regola Onere della prova