CULTURA ITALIANA CONTEMPORÁNEA MÓDULO 1: TRANSFORMACIÓN DE LA SOCIEDAD ITALIANA ACTUAL Fuensanta Piqueras Casado [email protected] BLOCCO 1 Da una società dialettale a una società multilingue Fuensanta Piqueras Casado [email protected] BLOCCO 2 Conseguenze politiche della crisi economica Fuensanta Piqueras Casado [email protected] BLOCCO 2: Conseguenze politiche della crisi economica Perché è così instabile la politica italiana? MATERIALI - Introduzione alla politica italiana - Video 1: Movimento Cinque Stelle– Parlamento Europeo • Approfondimento: Articolo Verso la terza Repubblica • Test di autovalutazione BLOCCO 2: Conseguenze politiche della crisi economica Attività 1 – Introduzione (obbligatoria): Questo video raccoglie una parte del primo intervento di Beppe Grillo al Parlamento Europeo. Beppe Grillo è un teatrante italiano che è entrato in politica come il fondatore del Movimento Cinque Stelle. Nel suo intervento ricorda una battuta che faceva spesso quando ancora faceva il comico nella quale parla degli italiani e dice: Un italiano è un latin lover, due italiani un casino e 3 italiani 4 partiti politici. BLOCCO 2: Conseguenze politiche della crisi economica Attività 2 – un po’ di teoria: In effetti, la battuta di Beppe Grillo corrisponde in parte alla realtà politica italiana. Nella presente legislatura ci sono più di 20 partiti politici con rappresentazione diretta nel Parlamento. La proliferazione dei partiti politici in Italia è stata in parte favorita dai diversi sistemi elettorali che ha avuto la Repubblica Italiana fin dal 1946 (anno della sua nascita). Nel seguente schema riportiamo le caratteristiche dei due sistemi elettorali vigenti in Italia in periodi alterni dal 1946 ad oggi nei diversi processi elettorali. Principali tipi di sistemi elettorali nelle Repubbliche Parlamentari: o o Sistema maggioritario corretto: Trasforma una minoranza di voti in una maggioranza di seggi* per garantire che ci sia un vincitore Dà una maggiore autonomia alla classe politica rispetto alla società civile Sfavorisce la nascita di nuove formazioni politiche (hanno bisogno di una percentuale elevata di voti per avere rappresentazione Aumenta la stabilità di forme politiche già presenti Produce maggioranze Sistema proporzionale corretto: I seggi devono corrispondere percentualmente il più possibile alla percentuale dei voti ottenuti Più rappresentativo Accentua la dipendenza della classe politica dalla società civile e la dipendenza del governo dal parlamento Sistema sensibile, più instabile Tendenza alla frammentazione delle forze politiche Tratto da: http://www.treccani.it/enciclopedia/ * Seggio: Sedile di funzionari, parlamentari, dignitari nel luogo dove esercitano la loro funzione BLOCCO 2: Conseguenze politiche della crisi economica LA POLITICA ITALIANA NEGLI ULTIMI 25 ANNI: In Italia c’è stato solo un periodo di vigenza del sistema elettorale maggioritario che ha durato 11 anni (1994-2005). Nei processi elettorali che hanno avuto luogo prima (1946 – 1994) e dopo questo periodo (2005-oggi), il sistema elettorale vigente è stato il sistema proporzionale. Il sistema proporzionale mostra una rappresentazione parlamentare abbastanza fedele alla proporzione di voti ottenuti da ogni singolo partito. Per questo motivo, il numero di partiti politici in Italia è così elevato, tutti i partiti avevano possibilità di ricevere seggi al Parlamento come infatti accadeva e accade ancora. I grandi partiti politici sono stati costretti a governare il più delle volte in coalizione. I governi in coalizione sono più instabili perché per un governo è sempre più facile governare quando ha una autonomia maggiore, cioè quando non dipende da altri partiti per approvare delle leggi in Parlamento. Le legislature in Italia prevedono una durata massima di 5 anni. Negli ultimi 20 anni c’è stato solo un governo che ha superato la soglia dei 4 anni di legislatura (La XIV Legislatura della Repubblica Italiana), essendo il Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi. I governi delle altre legislature sono stati interrotti per diversi motivi (mozioni di fiducia, instaurazione di governi tecnici, cambiamenti di Presidente del Consiglio nei governi in coalizione e cambiamenti di Presidente del Consiglio nello stesso partito). La seguente tabella è un riflesso di quanto detto fino ad ora. L’Italia ha avuto 14 governi diversi in 20 anni, 13 dei quali sono stati governi in coalizione. BLOCCO 2: Conseguenze politiche della crisi economica Dalla Prima alla Terza Repubblica: Come abbiamo appena accentato, la politica italiana è talmente instabile che quando c’è un cambiamento veramente forte si tende a dire che è iniziata un’altra repubblica. Queste denominazioni rappresentano cambiamenti all’interno del sistema politico, anziché del sistema politico. Si chiama comunemente Prima Repubblica il periodo compreso tra la nascita della Repubblica nel 1946 e il biennio 1992- 1994. Si utilizza il termine Seconda Repubblica per indicare il periodo che inizia dopo il biennio 1992-1994, marcato dallo scandalo di Tangentopoli e dall’indagine di Mani Pulite, con la conseguente scomparsa dei principali partiti politici italiani. Altri cambiamenti significativi che diedero luogo a questa nuova era politica furono: la crescita della Lega Nord e il suo ingresso in Parlamento, l’ingresso in politica di Silvio Berlusconi e la legge elettorale maggioritaria Mattarellum che abbiamo menzionato in precedenza. E adesso, in quale periodo è l’Italia? Si può parlare di Terza Repubblica? BLOCCO 2: Conseguenze politiche della crisi economica Attività 3: La Terza Repubblica (non obbligatoria-ma consigliabile): Leggi questo articolo del giornalista Miguel Mora e riflette su queste domande. Quali sono state le conseguenze della crisi economica nella politica italiana? C’è qualche partito di recente creazione? Chi sono i grillini? Il governo italiano è autonomo per prendere le decisioni economiche? BLOCCO 2: Conseguenze politiche della crisi economica Autovalutazione: Per finire questo primo blocco, devi completare il seguente test di autovalutazione. Chiavi test di autovalutazione BLOCCO 2: Conseguenze politiche della crisi economica GRAZIE PER LA VOSTRA ATTENZIONE