“FORUM DELLA TECNICA DELLE COSTRUZIONI” IL RUOLO DELLA SPERIMENTAZIONE NELLO SVILUPPO DELLE NUOVE TECNOLOGIE PER LE COSTRUZIONI M. Savoia, C. Mazzotti, B. Ferracuti, M. Bovo, N. Buratti DICAM - Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e dei Materiali PERCHE’ LA SPERIMENTAZIONE? DOMANDE (INPUT) SPERIMENTAZIONE CAMPAGNA SPERIMENTALE CAMPAGNA DI PROVA (RICERCA APPLICATA) RISPOSTE (OUTPUT) DOMANDE (INPUT) Da chi può venire la “domanda”? • imprese • industria • enti normatori • enti pubblici • tecnici del settore (Ordini professionali) Quali possono essere le possibili “domande”? • testare un nuovo materiale / applicazione / sistema costruttivo • richiesta di un parere autorevole / certificazione • richiesta di un attestato di conformità • calibrazione di modelli matematici / teorici • validazione di modelli matematici / teorici RISPOSTE (OUTPUT) Quali possono essere le possibili “risposte”? • fornire un parere positivo (o negativo) sull’impiego di un nuovo materiale / applicazione / sistema costruttivo • rilasciare un certificato o un attestato di conformità • valori numerici da usare in modelli matematici o di simulazione • grandezze fisiche (in termini di portata / resistenza / spostamenti) • restituzione dei parametri da usare in modelli matematici / teorici • fornire indicazioni ai tecnici / imprese / enti ( Linee Guida, Normative) LA SPERIMENTAZIONE FORNISCE RISULTATI APPLICATIVI E TANGIBILI ! ! APPROCCIO CORRETTO ALLA SPERIMENTAZIONE = PROGETTO DELLA PROVA La campagna di sperimentazione DEVE essere progettata. Come? 1. Raccolta delle domande a cui rispondere 2. Raccolta delle informazioni esistenti in merito al campione da testare (sono già state analizzate problematiche simili? esistono già risultati di prove analoghe? ecc.) 3. Scelta del campione da testare 4. Scelta del tipo di carico (ciclico, monotonico, statico, dinamico ecc.) 5. Progetto dell’apparecchiatura di prova (per il vincolo e il caricamento ecc.) 6. Predisposizione dei campioni 7. Realizzazione della prova 8. Interpretazione dei risultati E COSA DICE LA NORMATIVA (ITALIANA)? (1) - D.M. 14/01/2008 “ Nuove norme tecniche per le costruzioni “ - Circolare 02/02/2009 – n.° 617 “ Istruzioni per l’applicazione delle Nuove norme tecniche per le costruzioni di cui al D.M. 14 gennaio 2008 “ Costruzioni in cls Costruzioni in acciaio Costruzioni in legno (4.2.7 “progettazione integrata da prove”) (4.4.2 “calcoli supportati da prove” – 4.4.9 “capacità portante dei collegamenti deve essere determinata sulla base di prove meccaniche”) Costruzioni in muratura (4.5.3 “resistenze meccaniche ricavate per via sperimentale su campioni di muro”) Costruzioni di altri materiali (4.6) E COSA DICE LA NORMATIVA (ITALIANA)? (2) Costruzioni esistenti I DIVERSI LIVELLI E OBIETTIVI DELLA SPERIMENTAZIONE DA REALIZZARE Prove su nuove tecnologie, materiali, ipotesi progettuali (es. rilascio certificazione ). IN REALIZZAZIONE Prove di carico, prelievo di campioni (es. collaudo). IN USO Prove di carico, prelievo campioni esistenti (es. valutazione sicurezza). INDAGINI SPERIMENTALI SU NODI TRAVE-COLONNA PREFABBRICATI “TECNOLOGIA APE spa” Vista trave Sistema assemblato Vista pilastro Tipologia di solaio INDAGINI SPERIMENTALI SU NODI TRAVE-COLONNA PREFABBRICATI TECNOLOGIA APE spa Fasi di montaggio del sistema INDAGINI SPERIMENTALI SU NODI TRAVE-COLONNA PREFABBRICATI TECNOLOGIA APE spa Completamento in opera INDAGINI SPERIMENTALI SU NODI TRAVE-COLONNA PREFABBRICATI TECNOLOGIA APE spa Sperimentazione sul comportamento dei nodi INDAGINI SPERIMENTALI SU NODI TRAVE-COLONNA PREFABBRICATI TECNOLOGIA APE spa Set-up sperimentale INDAGINI SPERIMENTALI SU NODI TRAVE-COLONNA PREFABBRICATI TECNOLOGIA APE spa Posizionamento dei trasduttori INDAGINI SPERIMENTALI SU NODI TRAVE-COLONNA PREFABBRICATI TECNOLOGIA APE spa Risultati sperimentali INDAGINI SPERIMENTALI SU NODI TRAVE-COLONNA PREFABBRICATI TECNOLOGIA APE spa Risultati sperimentali INDAGINI SPERIMENTALI SU NODI TRAVE-COLONNA PREFABBRICATI TECNOLOGIA APE spa Modello teorico di deformazione INDAGINI SPERIMENTALI SU NODI TRAVE-COLONNA PREFABBRICATI TECNOLOGIA APE spa Risultato teorico vs Risultato sperimentale INDAGINI SPERIMENTALI SU ANCORAGGI DI PILASTRI PREFABBRICATI TECNOLOGIA APE spa Verifica comportamento per forze cicliche orizzontali a N costante INDAGINI SPERIMENTALI SU ANCORAGGI DI PILASTRI PREFABBRICATI TECNOLOGIA APE spa Sviluppo cerniera plastica INDAGINI SPERIMENTALI SU ANCORAGGI DI PILASTRI PREFABBRICATI TECNOLOGIA APE spa Forza Spostamento 300 250 200 Ottimo comportamento dissipativo 150 100 Forza [kN] 50 0 -180 -160 -140 -120 -100 -80 -60 -40 -20 0 20 40 60 80 100 120 140 160 180 200 220 240 260 280 300 -50 -100 -150 Cicli 5-10-20-40 mm Cicli 60 mm -200 Cicli 100 mm Cicli 140 mm Ciclo 170 mm -250 -300 Spostamento orizzontale [mm] INDAGINI SPERIMENTALI SU NODI TRAVE-PILASTRO PREFABBRICATI TECNOLOGIA APE spa 10 21 21 10 21 21 42 42 INDAGINI SPERIMENTALI SU NODI TRAVE-PILASTRO PREFABBRICATI TECNOLOGIA APE spa INDAGINI SPERIMENTALI SU NODI TRAVE-PILASTRO PREFABBRICATI TECNOLOGIA APE spa Ancoraggio efficace 27-7-2010 Ancoraggio inefficace 9-12-2009 INDAGINI SPERIMENTALI SU NODI TRAVE-PILASTRO PREFABBRICATI TECNOLOGIA APE spa Modellazione agli Elementi finiti con comportamento non lineare delle prove effettuate. INDAGINI SPERIMENTALI SU NODI TRAVE-PILASTRO PREFABBRICATI TECNOLOGIA APE spa Descrizione precisa del quadro fessurativo INDAGINI SPERIMENTALI SU TRAVI COMPLETATE IN DUE FASI TECNOLOGIA APE spa INDAGINI SPERIMENTALI SU TRAVI COMPLETATE IN DUE FASI TECNOLOGIA APE spa INDAGINI SPERIMENTALI SU TRAVI COMPLETATE IN DUE FASI TECNOLOGIA APE spa INDAGINI SPERIMENTALI SU SISTEMI A PARETI DIFFUSE CON BLOCCHI CASSERO - TECNOLOGIA ISOBLOC INDAGINI SPERIMENTALI SU SISTEMI A PARETI DIFFUSE CON BLOCCHI CASSERO - TECNOLOGIA ISOBLOC LINEE GUIDA PER SISTEMI COSTRUTTIVI A PANNELLI PORTANTI BASATI SULL’IMPIEGO DI BLOCCHI CASSERO E CALCESTRUZZO DEBOLMENTE ARMATO GETTATO IN OPERA Approvato dalla Prima Sezione del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici con parere n.117 del 10.02.2011 INDAGINI SPERIMENTALI SU SISTEMI A PARETI DIFFUSE CON BLOCCHI CASSERO - TECNOLOGIA ISOBLOC Provino n.2 4000 3500 Carico - [kN] 3000 2500 LVDT 1-4 LVDT 2-3 2000 1500 1000 500 0 0 0.2 0.4 0.6 0.8 Spostamento Verticale - [mm] 1 1.2 INDAGINI SPERIMENTALI SU SISTEMI A PARETI DIFFUSE CON BLOCCHI CASSERO - TECNOLOGIA ISOBLOC INDAGINI SPERIMENTALI SU SISTEMI A PARETI DIFFUSE CON BLOCCHI CASSERO - TECNOLOGIA ISOBLOC Carico ciclico orizzontale Carico assiale monotono Carico ciclico (costante) con o senza orizzontale controllo della rotazione Cordolo distribuzione carichi Fondazione rigida in c.a. Carico assiale monotono (costante) con o senza controllo della rotazione Cordolo distribuzione carichi Fondazione rigida in c.a. Rapporto di forma b:h = 1:1 Carico ciclico orizzontale Carico assiale monotono (costante) con o senza controllo della rotazione Cordolo distribuzione carichi Carico ciclico orizzontale Carico assiale monotono (costante) con o senza controllo della rotazione Cordolo distribuzione carichi Fondazione rigida in c.a. Fondazione rigida in c.a. Rapporto di forma b:h = 1:1 o 4:3 Rapporto di forma b:h = 1:1 o 4:3 INDAGINI SPERIMENTALI SU SISTEMI A PARETI DIFFUSE CON BLOCCHI CASSERO - TECNOLOGIA ISOBLOC Carico assiale Carico assiale Carico ciclico Carico trasversale ciclico NUOVA CONFIGURAZIONE DI CARICO PER PROVE DI DELAMINAZIONE TRA FRP-CALCESTRUZZO Si è proposto una nuova configurazione di test per eseguire prove di delaminazione tra fibre di FRP e calcestruzzo. Set-up 2 Set-up 1 Mazzotti et al., FRAMCOS 5, Vail (CO) 2004 Mazzotti et al., ICF XI, Turin 2005 NUOVA PROPOSTA Set-up 3 Sezione incastrata Mazzotti et al., FRPRCS 7, Kansas City (MO) 2005 NUOVA CONFIGURAZIONE DI CARICO PER PROVE DI DELAMINAZIONE TRA FRP-CALCESTRUZZO 80 mm di vincolo NUOVA CONFIGURAZIONE DI CARICO PER PROVE DI DELAMINAZIONE TRA FRP-CALCESTRUZZO Set-up sperimentale (3) – Risultati sperimentali Prova in controllo di spostamento 6000 C FORZA APPLICATA 5000 B 4000 Modello SP 2 3000 SP 1 2000 A 1000 0 0 0,2 0,4 0,6 0,8 1 ALLUNGAMENTO 1,2 1,4 1,6 NUOVA CONFIGURAZIONE DI CARICO PER PROVE DI DELAMINAZIONE TRA FRP-CALCESTRUZZO 6000 C 5000 B 4000 Modello SP 2 3000 SP 1 SI OTTIENE UNA DELAMINAZIONE DISTRIBUITA SUL TRATTO A CONTATTO 2000 A 1000 4000 0 0,2 ε x 0,4 0,6 Deformazione (microepsilon) 0 35001 0,8 1,2 1,4 1,6 3000 C 2500 2000 1500 1000 B A 500 0 0 50 100 150 200 250 Distanza dall'origine (cm) 300 350 NUOVA CONFIGURAZIONE DI CARICO PER PROVE DI DELAMINAZIONE TRA FRP-CALCESTRUZZO Si è potuto inoltre, proporre una nuova legge di interfaccia calibrata attraverso i risultati ottenuti. L’applicazione di tale legge ha portato ad un miglioramento della soluzione numerica trovata riproducendo ora più fedelmente i risultati sperimentali. 7 Present tests Previous tests 6 τ (MPa) 5 4 Curve Parameters Present tests Prev. tests 3 2 τmax=6.43 MPa τmax=6.63 MPa smax=0.044 mm smax=0.038 mm n = 4.437 n = 3.64 1 0 0.0 0.1 0.2 s (mm) 0.3 0.4 0.5 CALIBRAZIONE DI LEGGI IN USO NELLA PROGETTAZIONE DI SISTEMI RINFORZATI CON FRP ISTRUZIONI C.N.R. DEFORMAZIONE DI PROGETTO f fdd,2 = f fdd = k cr γ f,d ⋅ γ c ⋅ 2 Ef ΓFk tf εfd 0.01 Taljsten (1994) Mazzotti et al. (2004) Brosens (2001) Chajes et al. (1996) De Lorenzis et al. (2001) Faella et al. (2002) Maeda (1997) Mean value 5% fractile CNR-DT200/2004 0.008 ε fdd = f fdd,2 Ef 0.006 0.004 εfd, mean εfd,5% fractile εfdd 0.002 0 0 10000 20000 30000 STUDIO DELLA DURABILITA’ DEI SISTEMI RINFORZATI CON FRP PER LA CALIBRAZIONE DI RELAZIONI PROGETTUALI (LINEE GUIDA CNR) Conditioning Treatment detail I II Moisture content: Salt Spray Fog 5% NaCl, 95% H O 30 days 60 days 2 (SS Fog) Temperature: 50°C cycle: –18°C / +4°C Freeze-Thaw Time: 5 hours per 133 cycle cycles (FT) (ASTM C666) Reference conditions 20° C – 70% RH - 409 cycles - STUDIO DELLA DURABILITA’ DEI SISTEMI RINFORZATI CON FRP 60 30 days SS fog effects • Force increase • Faster force ↑ 60 days 133 cycles 50 Fmax (kN) 40 30 FT effects 409 cycles 20 SS fog (30 days) Reference FT (409 cycles) FT (125 cyc) SS fog (15 days) 10 • Force decrease SS fog (60 days) FT (133 cycles) reference air FT (250 cyc) SS fog (30 days) • No effects after few cycles 0 0 100 200 300 Age at loading (days) 400 500 STUDIO DEL COMPORTAMENTO STRUTTURALE DEI CALCESTRUZZI FIBRORINFORZATI Studio dell’efficacia di diverse tipologie di fibre di acciaio e macro-sintetiche (strutturali) STUDIO DEL COMPORTAMENTO STRUTTURALE DEI CALCESTRUZZI FIBRORINFORZATI – ANALISI E MODELLAZIONE Risultati delle prove di flessione Effetti della dispersione delle fibre Modelli a concio fessurato Modelli FEM e meso-strutturali STUDIO DEL COMPORTAMENTO STRUTTURALE DEI CALCESTRUZZI FIBRORINFORZATI – COMPORTAMENTO DIFFERITO Armatura tradizionale Fibre sintetiche (micro) Fibre di acciaio Fibre sintentiche strutturali (macro) STUDIO DEL COMPORTAMENTO STRUTTURALE DEI CALCESTRUZZI FIBRORINFORZATI – COMPORTAMENTO DIFFERITO Incremento dell’apertura di fessura nel tempo sotto carico costante Effetti della temperatura Prof. Ing. Marco Savoia – [email protected] Prof. Ing. Claudio Mazzotti – [email protected] Dott. Ing. Barbara Ferracuti – [email protected] Dott. Ing. Marco Bovo – [email protected] Dott. Ing. Nicola Buratti – [email protected] DICAM - Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e dei Materiali www.dicam.unibo.it