I DIFETTI DELLA PARETE ADDOMINALE
I DIFETTI DELLA PARETE ADDOMINALE
LAPAROCELI
ERNIE
Mediani
Epigastriche
Laterali
L1: sottocostale
L2: trasverso
L3: iliaco
L4: lombare
Ernie di Spigelio
Ombelicali
Inguinali
Crurali
Lombari
Otturatorie
W1: 0 - 4cm
W2: 5 - 10cm
W3: ›10cm
R0: non recidiva
R1: prima recidiva
R2. seconda recidiva
R3: terza recidiva
LE ERNIE
ERNIE DELLA PARETE ADDOMINALE
DEFINIZIONE
PER ERNIA SI INTENDE LA
PROTRUSIONE DEL CONTENUTO
DELLA CAVITÀ ADDOMINALE
OLTRE I LIMITI FISIOLOGICI
RAPPRESNTATI DALLA PARETE
ADDOMINALE, ATTRAVERSO UNA
SUA ZONA DI DEBOLEZZA E/OUNA
SOLUZIONE DI CONTINUO
ERNIE DELLA PARETE ADDOMINALE
EPIDEMIOLOGIA
INCIDENZA ESTREMAMENTE ELEVATA
le ernie addominali interessano il 5% della popolazione
maschile
NEGLI U.S.A. OGNI ANNO VENGONO ESEGUITI CIRCA
500.000 INTERVENTI DI ERNIOPLASTICA DI CUI 1/5 PER
ERNIA RICORRENTE
ERNIE DELLA PARETE ADDOMINALE
EZIOLOGIA
ERNIE CONGENITE
ERNIE ACQUISITE:
-Spontanee
-Traumatiche
-Iatrogene
ERNIE DELLA PARETE ADDOMINALE
CLASSIFICAZIONE
IN RELAZIONE ALLA SEDE IN CUI SI
MANIFESTANO LE ERNIE DELLA PARETE
ADDOMINALE SONO CLASSIFICABILI IN :
INGUINALI
CRURALI
EPIGASTRICHE
OMBELICALI
LOMBARI
OTTURATORIE
INTERSTIZIALI
DI SPIGELIO
ERNIE DELLA PARETE ADDOMINALE
MORFOLOGIA
COLLETTO: segmento prossimale e ristretto del
sacco situato a livello della porta erniaria
CORPO: porzione intermedia dell’ernia, che occupa
il tragitto erniario e contiene a volte visceri
addominali o mesentere
FONDO: estremità distale espansa del sacco erniario
ERNIE DELLA PARETE ADDOMINALE
MORFOLOGIA
ERNIE DELLA PARETE ADDOMINALE
EVOLUZIONE
-INGRANDIMENTO PROGRESSIVO
-INSORGENZA DI COMPLICANZE
Raramente le piccole ernie congenite regrediscono
per obliterazione spontanea del sacco
ERNIE DELLA PARETE ADDOMINALE
COMPLICANZE
-STROZZAMENTO
-INTASAMENTO
-IRRIDUCIBILITA’
-COMPLICANZE FLOGISTICHE
-COMPLICANZE TRAUMATICHE
ERNIE DELLA PARETE ADDOMINALE
STROZZAMENTO ERNIARIO
Costrizione serrata dell’intestino, dell’epiploon o altro
viscere nel sacco erniario, caratterizzata da:
- OSTRUZIONE DEL TRANSITO INTESTINALE
Lo strozzamento erniario dell’intestino tenue è una delle
cause più comuni di occlusione intestinale
(ILEO MECCANICO)
-DISTURBI CIRCOLATORI DEL VISCERE STROZZATO
L’edema è seguito da necrosi ischemica e gangrena, causa di
PERITONITE
ERNIE DELLA PARETE ADDOMINALE
STROZZAMENTO ERNIARIO
A: STROZZAMENTO
DI ANSA LIBERA
Figure A e B
B: STROZZAMENTO
RETROGRADO
ERNIE DELLA PARETE ADDOMINALE
STROZZAMENTO ERNIARIO
-MAGGIORE RISCHIO IN ERNIE DI PICCOLE DIMENSIONI
(ernie crurali, donne)
-VISCERE COINVOLTO CON MAGGIORE FREQUENZA:
INTESTINO TENUE
RARO STROZZAMENTO DI EPIPLOON E COLON
-SINTOMI IMMEDIATI:
IRRIDUCIBILITA’ DELL’ERNIA
DOLORE LOCALE E IRRADIATO IN EPIGASTRIO
-EVOLUZIONE:
CRISI SUBOCCLUSIVE E OCCLUSIONE INTESTINALE
PERITONITE
ERNIE DELLA PARETE ADDOMINALE
STROZZAMENTO ERNIARIO
ERNIA DI RICHTER
immagine
ERNIE DELLA PARETE ADDOMINALE
STROZZAMENTO ERNIARIO
ERNIA DI RICHTER
-PINZAMENTO DELLA PARETE ANTIMESENTERICA
DELL’INTESTINO ALL’INTERNO DEL SACCO ERNIARIO
-ASSENZA DI OCCLUSIONE FRANCA
-PERITONITE PER GANGRENA E PERFORAZIONE
INTESTINALE
-EVOLUZIONE SUBDOLA
-MAGGIORE FREQUENZA IN ERNIE CRURALI, NELLE
DONNE
ERNIE DELLA PARETE ADDOMINALE
INTASAMENTO
-ACCUMULO DI MATERIALE SOLIDO NELLA PORZIONE DI
INTESTINO ERNIATO
-INGRANDIMENTO ED IRRIDUCIBILITA’ DELL’ERNIA
-BLOCCO DEL TRANSITO ALIMENTARE CARATTERIZZATO
DA INIZIALI CRISI SUBOCCLUSIVE, SEGUITE DA
OCCLUSIONE FRANCA E, IN CASO DI MANCATO
INTERVENTO, DA PERITONITE
-MAGGIORE FREQUENZA IN ERNIE INGUINALI
VOLUMINOSE E ERNIE OMBELICALI, NEL SESSO
MASCHILE, IN ETA’ AVANZATA
-FATTORI PREDISPONENTI: STIPSI CRONICA, ABUSO DI
LASSATIVI
ERNIE DELLA PARETE ADDOMINALE
IRRIDUCIBILITA’
ECCESSIVO VOLUME:
MAGGIORE FREQUENZA IN ERNIE INGUINALI E OMBELICALI
ERNIE DI VECCHIA DATA
PERDITA DEL DIRITTO DI DOMICILIO IN ADDOME
I TENTATIVI DI RIDUZIONE O LA RIDUZIONE CHIRURGICA
POSSONO CAUSARE DISTURBI RESPIRATORI E CIRCOLATORI
ADERENZE SECONDARIE A FLOGOSI:
USO DI CINTI ERNIARI
TENTATIVI MALDESTRI DI RIDUZIONE
INCOMPLETEZZA DEL SACCO ERNIARIO:
PAZIENTI ANZIANI
CONTENUTO ERNIARIO COSTITUITO DA ORGANI PARZIALMENTE
O COMPLETAMENTE EXTRAPERITONEALI
ERNIE DELLA PARETE ADDOMINALE
COMPLICANZE FLOGISTICHE
EPIPLOITE:
MAGGIORE FREQUENZA IN ERNIE OMBELICALI
COMPORTA FORMAZIONE DI ADERENZE E
IRRIDUCIBILITA’ DELL’ERNIA
RARA EVOLUZIONE ASCESSUALE
PERITONITE ERNIARIA:
ERNIA CONTENENTE APPENDICE O DIVERTICOLO
DI MECKEL
COMPLICANZE TRAUMATICHE
CONTUSIONE E ROTTURA INTESTINALE:
TRAUMI, COMPRESSIONI, INCONGRUE MANOVRE
DI RIDUZIONE
ERNIE INGUINALI
ERNIE INGUINALI
IL 90% DELLE ERNIE ADDOMINALI SI
ESTRINSECANO NELLA REGIONE INGUINALE
MAGGIORE INCIDENZA IN ETÀ PEDIATRICA (congenite)
E IN ETÀ AVANZATA (acquisite)
PREVALENZA NEL SESSO MASCHILE
(frequenza cinque volte superiore)
ERNIE DELLA PARETE ADDOMINALE
ERNIE INGUINALI
ANATOMIA
-REGIONE INGUINALE:
Area triangolare compresa fra legamento inguinale, linea
verticale che parte dal tubercolo pubico lungo il margine
laterale del muscolo retto e linea orizzontale che passa
attraverso la spina iliaca antero-superiore
ERNIE DELLA PARETE ADDOMINALE
ERNIE INGUINALI
ANATOMIA
-CANALE INGUINALE:
Tragitto muscolo-aponeurotico che attraversa la regione
inguinale con direzione obliqua in basso e anteromedialmente e che ospita
-NELL’
UOMO: IL FUNICOLO SPERMATICO COSTITUITO
DA DOTTO DEFERENTE E FASCIO VASCOLARE
-NELLA
DONNA: IL LEGAMENTO ROTONDO, CHE
ANCORA L’UTERO ALLA PARETE ADDOMINALE
ANATOMIA
del canale inguinale
4 PARETI E 2 ORIFIZI:
-PARETE ANTERIORE: fascia aponeurotica del m. obliquo esterno
-PARETE POSTERIORE: fascia trasversalis rinforzata dal
legamento di Hesselbach lateralmente, dal leg. di Henle, tendine
congiunto e leg. di Colles medialmente (zona debole intermedia)
-PARETE SUPERIORE: fibre inferiori dei mm. obl. int. e trasverso
-PARETE INFERIORE: legamento inguinale di Poupart
-ORIFIZIO INTERNO o inguinale profondo: localizzato a metà del
legamento inguinale; è costituito da un’apertura ovalare della fascia
trasversalis rinforzata medialmente dal legamento di Hesselbach.
-ORIFIZIO ESTERNO o inguinale superficiale:
localizzato
lateralmente al tubercolo pubico; è limitato da 3 pilastri (2 ant. e 1
post.) costituiti dalle inserzioni dell’aponeurosi del m. grande
obliquo sul tubercolo pubico
ERNIE INGUINALI
ANATOMIA
del canale inguinale
m. trasverso
m. obliquo int.
Fascia trasversalis
Aponeurosi del
m. obliquo est.
Dotto deferente
Legamento inguinale
ERNIE INGUINALI
ANATOMIA
SUL LATO INTERNO DELLA
FASCIATRASVERSALIS SONO EVIDENTI DA
CIASCUN LATO DELLA LINEA MEDIANA 3
FOSSETTE INGUINALI:
FOSSETTA ESTERNA O LATERALE:
Situata lateralmente ai vasi epigastrici
FOSSETTA MEDIA:
Compresa tra residuo embrionario dell’arteria ombelicale e vasi
epigastrici
Zona debole della fascia trasversalis
FOSSETTA INTERNA O MEDIALE:
Compresa tra uraco e residuo embrionario dell’arteria ombelicale
ERNIE INGUINALI
EZIOLOGIA
CONGENITE
-Manifestazione di solito in età pediatrica
-Sacco: presente alla nascita per persistenza parziale o completa del
dotto peritoneo-vaginale
-Tipo: sempre obliqua esterna
-Rara recidiva
ACQUISITE
-Comparsa in età adulta
-Fattori predisponenti
A) anatomici: debolezza della parete muscolo-aponeurotica
B) aumento della pressione endoaddominale (sforzo,
trauma, tosse cronica, disturbi gastroenterici)
-Sacco: formato per estroflessione del peritoneo parietale che si
impegna nel tragitto avvolgendo in toto o parzialmente i visceri erniati
-Tipo: obliqua esterna, diretta, obliqua interna
ERNIE INGUINALI
CLASSIFICAZIONE (in relazione al tragitto)
OBLIQUA ESTERNA
DIRETTA
OBLIQUA INTERNA
ERNIE INGUINALI
CLASSIFICAZIONE (in relazione al tragitto)
OBLIQUA ESTERNA:
estrinsecazione a livello della fossetta inguinale laterale,
lateralmente ai vasi epigastrici
60% delle ernie inguinali, prevalente nel sesso maschile,
congenite o acquisite
varietà: (relativamente al livello del fondo del sacco)
Punta d’ernia: impegno dell’anello inguinale interno
Interstiziale: impegno dello spessore della parete
muscoloaponeurotica
Inguino-pubica: impegno dell’orifizio inguinale
esterno
Inguino-scrotale: impegno del sacco scrotale
ERNIE INGUINALI
CLASSIFICAZIONE (in relazione al tragitto)
DIRETTA:
estrinsecazione a livello della fossetta
inguinale media
20% delle ernie inguinali, prevalente
nel sesso maschile
spesso bilaterale o contenente
parte della vescica
ERNIE INGUINALI
CLASSIFICAZIONE (in relazione al tragitto)
OBLIQUA INTERNA:
estrinsecazione a livello della fossetta
inguinale interna
rara, quasi esclusiva del sesso maschile,
in genere unilaterale
difficile riducibilità
ERNIE INGUINALI
CLINICA
ERNIE ASINTOMATICHE
ERNIE SINTOMATICHE
-DOLORE LOCALE MUSCOLARE:
-Improvviso allargamento della porta erniaria,
spesso a causa di sforzi
-Passaggio temporaneo di un organo intraperitoneale nel
sacco erniario
-DOLORE EPIGASTRICO O PARAOMBELICALE:
-Dolore viscerale irradiato, per stiramento del mesentere in
seguito ad impegno di ansa o mesentere nel sacco erniario
-DOLORE IRRADIATO:
-Irradiazione al testicolo ipsilaterale nell’ernia obliqua esterna
-Irradiazione sopra e retropubica nell’ernia diretta
ERNIE DELLA PARETE ADDOMINALE
ERNIE INGUINALI
ESAME OBIETTIVO
ISPEZIONE (paziente in posizione ortostatica)
-tumefazione inguinale o inguino-scrotale spontanea o indotta
con manovre che incrementano la pressione endoaddominale
(tosse, contrazione del torchio addominale)
PALPAZIONE
-consistenza del contenuto dell’ernia
-esplorazione digitale del tragitto e della porta erniaria
-presenza di senso d’impulso ed espansione alla tosse
-valutazione della riducibilità (paziente supino e rilassato)
spontanea in posizione supina
manuale con manovra di taxis
irriducibilità
ERNIE DELLA PARETE ADDOMINALE
ERNIE INGUINALI
ESAME OBIETTIVO
ERNIE INGUINALI
TERAPIA
IL TRATTAMENTO DELL’ERNIA INGUINALE È
PRETTAMENTE CHIRURGICO (evitare uso di cinti)
COMPORTA 2 FASI
1) TRATTAMENTO DEL SACCO ERNIARIO
E DEL SUO CONTENUTO
2) PLASTICA DEL DIFETTO DI PARETE
ERNIE INGUINALI
TERAPIA
TECNICHE TRADIZIONALI (sutura diretta)
-Tecnica di Bassini
-Tecnica di Shouldice
-Tecnica di Postempsky
TECNICHE CON PROTESI
-Tecnica di Lichtenstein
-Tecnica di Trabucco
-Tecnica di Stoppa
ERNIE INGUINALI
PLASTICA ERNIARIA CON PROTESI
RAZIONALE
RIPARAZIONE DEL DIFETTO FASCIALE SENZA DISTORCERE
L’ANATOMIA LOCALE E SENZA CREARE TENSIONE A CARICO
DELLE STRUTTURE APONEUROTICHE
______________________
TENSION FREE
INDICAZIONI
ERNIE RECIDIVE, VOLUMINOSE,
BILATERALI, ETÀ AVANZATA
VANTAGGI
RIDUZIONE RECIDIVE
E COMPLICANZE
FACILE ESECUZIONE
ERNIE INGUINALI
TERAPIA
CARATTERISTICHE DEL MATERIALE PROTESICO
-ALTA BIOCOMPATIBILITÀ
-NON RIASSORBIBILITÀ
-FACILE STERILIZZABILITÀ
-CAPACITÀ DI STIMOLARE LA DEPOSIZIONE DI COLLAGENE
-TRAMA INTRECCIATA A LARGHE MAGLIE
-SUFFICIENTE RIGIDITÀ
-BASSO COSTO
-FACILE IMPIEGO
__________________________________
RETE DI MARLEX
-DOPPIO STRATO DI POLIPROPILENE
-FIBRA MONOFILAMENTO A LARGHE MAGLIE
-SPESSORE 0,7 mm.
-RETE O PLUG
-FORMA E DIMENSIONI STANDARD (4,5 cm. x 10 cm.; foro 1 cm.)
-TAGLIO FRA FORO ED ESTREMITA’ PROSSIMALE
-SEDE: SPAZIO SUBAPONEUROTICO M. OBLIQUO EST.
ERNIE DELLA PARETE ADDOMINALE
ERNIE INGUINALI
COMPLICANZE POSTOPERATORIE
EDEMA INGUINO SCROTALE
SUPPURAZIONE DELLA FERITA
SIEROMA
EMATOMA
RECIDIVE
ERNIE INGUINALI
TERAPIA CHIRURGICA
Apertura del canale inguinale
ERNIE INGUINALI
TERAPIA CHIRURGICA
Preparazione del funicolo e del sacco
ERNIE INGUINALI
TERAPIA CHIRURGICA
Riduzione del contenuto
ERNIE INGUINALI
TERAPIA CHIRURGICA
Posizionamento di protesi
ERNIE DELLA PARETE ADDOMINALE
ERNIE CRURALI O FEMORALI
La regione crurale è da considerarsi come una lacuna
semilunare formata dal legamento inguinale (in
alto) e dalla concavità del pube (in basso)
ERNIE DELLA PARETE ADDOMINALE
ERNIE CRURALI O FEMORALI
ESTRINSECAZIONE IN REGIONE CRURALE,
ATTRAVERSO IL CANALE DEI VASI FEMORALI
(lacuna vasorum)
-Comparsa dopo la terza decade di vita
-Aumento dell’incidenza con l’età
-Interessamento quasi esclusivo del sesso femminile
-Piccole dimensioni
-Frequente irriducibilità
-Maggiore frequenza di complicanze (strangolamento)
ERNIE CRURALI O FEMORALI
ANATOMIA
ANELLO CRURALE: spazio delimitato da:
-legamento inguinale superiormente
-margine superiore del pube, ricoperto dal
legamento di Cooper, inferiormente
-legamento lacunare di Gimbernat medialmente
-benderella ileopettinea lateralmente che separa la
lacuna vasorum dalla lacuna muscolorum che
ospita il muscolo ileopsoas e il nervo femorale
Da passaggio (in senso latero-mediale):
-arteria femorale
-vena femorale
-linfatici inguinali profondi e linfonodo di Cloquet
ERNIE DELLA PARETE ADDOMINALE
ERNIE CRURALI O FEMORALI
ANATOMIA
Leg. Inguinale
Benderella
ileopettinea
v. femorale
art. femorale
Linfatici ing.
profondi
Legamento di
Gimbernat
Legamento
di Cooper
ERNIE DELLA PARETE ADDOMINALE
ERNIE CRURALI O FEMORALI
CONTENUTO
DI SOLITO È VUOTA
RARAMENTE CONTIENE EPIPLOON,
ANSE DEL TENUE O ALTRI VISCERI
IL SACCO E’ CIRCONDATO E CELATO DAL SETTO
CRURALE, FASCIA CRIBROSA E LIPOMA
PREERNIARIO
ERNIE DELLA PARETE ADDOMINALE
ERNIE CRURALI O FEMORALI
VARIETA’
L’ERNIA CRURALE DI SOLITO È SITUATA
MEDIALMENTE ALLA VENA FEMORALE
(ERNIA DELLA LACUNA LINFATICA)
LE ERNIE CRURALI SI CLASSIFICANO IN RELAZIONE AI
LORO RAPPORTI CON I VASI FEMORALI
ERNIE DELLA PARETE ADDOMINALE
ERNIE CRURALI O FEMORALI
ANATOMIA
Ernia laterale
Ernia intravasale
Ernia della
lacuna linfatica
Ernia di Laugier
ERNIE CRURALI O FEMORALI
CLINICA
ASINTOMATICA
SINTOMATICA:
Dolenzia alla radice della coscia, accentuata
dall’iperestensione dell’arto inferiore
Tumefazione di piccole dimensioni nella parte superointerna del triangolo di Scarpa (situata inferiormente alla
linea di Malgaigne)
CONSISTENZA VARIABILE (in relazione al contenuto)
Spesso irriducibile
ERNIE CRURALI O FEMORALI
CLINICA
EVOLUZIONE
COMPLICAZIONE:
STRANGOLAMENTO ERNIARIO (epiploon o ansa del tenue)
PINZAMENTO LATERALE DI UN’ANSA
ERNIE DELLA PARETE ADDOMINALE
ERNIE CRURALI O FEMORALI
TERAPIA
TECNICA TRADIZIONALE
-TECNICA DI BASSINI: sutura fra legamento
inguinale e sottostante fascia pettinea
TECNICA CON PROTESI
-TECNICA DI LICHTENSTEIN: applicazione di
plug a sigaretta
-TECNICA DI TRABUCCO: applicazione di plug
a cestello
ERNIE DELLA PARETE ADDOMINALE
ERNIE OMBELICALI
CONGENITE
ESTROFLESSIONE IN SEDE OMBELICALE LEGATA A RITARDATA
CHIUSURA DELL’ANELLO OMBELICALE
COMPARSA AL MOMENTO DELLA CADUTA DEL CORDONE
OMBELICALE O NELLE PRIME SETTIMANE DI VITA
PICCOLE DIMENSIONI
ACCENTUAZIONE COL PIANTO
RIDUCIBILITA’ SPONTANEA A RIPOSO
CONTENUTO: EPIPLOON, TENUE
GUARIGIONE SPONTANEA
COMPLICANZE ECCEZIONALI
ERNIE DELLA PARETE ADDOMINALE
ERNIE OMBELICALI
ACQUISITE
COMPARSA IN ETA’ ADULTA
SONO TRA LA PIU’ FREQUENTI
(al terzo posto dopo le ernie inguinali e crurali)
MAGGIORE FREQUENZA NEL SESSO FEMMINILE
FATTORI PREDISPONENTI: PLURIPARITA’, OBESITA’, ASCITE,
DIASTASI DEI MUSCOLI RETTI
POSSONO ASSUMERE NOTEVOLI DIMENSIONI
CONTENUTO: EPIPLOON E ANSE DEL TENUE
VARIETA’: DIRETTA (più comune) O INDIRETTA (nel canale di Richet
tra fascia ombelicale e aponeurosi intermuscolare)
FREQUENTE IRRIDUCIBILITA’ PER ADERENZE CICATRIZIALI
CONSEGUENTI A PROCESSI INFIAMMATORI (EPIPLOITI)
RARA ROTTURA (in presenza di ascite)
ERNIE DELLA PARETE ADDOMINALE
ERNIE EPIGASTRICHE
-ESTRINSECAZIONE LUNGO LA LINEA ALBA, ATTRAVERSO
DIFETTI DI SALDAMENTO, O FESSURE VASCOLARI
-5% DELLE ERNIE ADDOMINALI
-MAGGIORE FREQUENZA NEL TRATTO SOVRAOMBELICALE
maggiore ampiezza della linea alba
maggiore pressione endoaddominale
-SPESSO MULTIPLE, PICCOLE DIMENSIONI
-CONTENUTO: GRASSO PREPERITONEALE; raramente sacco
peritoneale, in genere vuoto
-CLINICA: piccola tumefazione poco visibile, soprattutto negli obesi,
dolente, a volte non riducibile
ERNIE DELLA PARETE ADDOMINALE
ERNIE OMBELICALI ed EPIGASTRICHE
TERAPIA
PICCOLE ERNIE:
SUTURA DIRETTA DEL DIFETTO DI FASCIA
DOPO EXERESI O RIDUZIONE DEL SACCO
ERNIARIO
ERNIE VOLUMINOSE:
RIDUZIONE DELL’ERNIA E APPOSIZIONE
DI PROTESI SINTETICA (DACRON O
POLIPROPILENE)
I LAPAROCELLI
Laparocele
Ernia post-laparotomica o “incisional hernia”
Fuoriuscita di visceri in sede di pregressa laparotomia
Complicanza della chirurgia addominale
1-4% degli interventi di
chirurgia addominale
16-19% in chirurgia bariatrica o in
presenza di fattori di rischio
ERNIE DELLA PARETE ADDOMINALE
LAPAROCELE
ERNIA DA CEDIMENTO DELLA PARETE ADDOMINALE IN
SEDE DI PREGRESSA LAPAROTOMIA
CAUSE:
-complicanza infettiva post-operatoria
-errore tecnico
-obesità
-defedazione
-età avanzata
-malattie sistemiche (diabete, bronchite cronica)
Sedi
Chirurgia addominale open o laparoscopica
In sede di laparotomia
Un laparolecele è riportato nell'11% delle laparotomie mediane
Meno frequenti nelle incisioni trasversali poiché la maggior tensione dei
muscoli della parete addominale si estrinseca trasversalmente (obliqui e trasverso)
Nel sito dei trocar
Nello 0,5% delle colecistectomie laparoscopiche è riporata l'insorgenza di
un laparocele
In sede stomia
20% delle colostomie e nel 10% delle ileostomie
Nel 50% dei casi si manifesta entro il primo anno dall'intervento chirurgico
Recidiva dopo trattamento chirurgico tra il 10 ed il 50%!
Fattori di rischio
Sistemici
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Locali
Malattie dismetaboliche (obesità,diabete) • Infezione ferita chirurgica
(sec. Bucknell sul 23% delle ferite
Insuff.epatica o renale
infette si instaura un laparocele)
Malnutrizione, ipoproteinemia
• Ematoma
Terapie farmacologiche
• Errori di tecnica
(citostatici,cortisonici)
• Materiale di sutura utilizzato
Elevata pressione addominale nel
(riassorbibile o non riassorbibile
postoperatorio (vomito, ascite, tosse)
monofilamento o intrecciato)
Precoce ripresa attività lavorativa
• Lassità tessutale
Stipsi cronica
• Laparotomie ampie (>10cm)
BPCO
• Relaparotomie
Chirurgia d’urgenza
Non è dimostrata una significativa differenza tra suture continue o discontinue !
Fisiopatologia
Mismatch tra pressione intra-addominale e resistenza della parete
↑ PRESSIONE
↓ RESISTENZA PARETE
Classificazione
In base alla dimensione
Piccoli
<5 cm
Intermedi
Grandi
5-10 cm
10–20 cm
Giganti
>20 cm
Classificazione
Necessità di classificare i difetti di parete:
Al fine di parlare un linguaggio comune ed uniformare le strategie terapeutiche
M1: LAPAROCELE EPIGASTRICO
M2: LAPAROCELE PARA-OMBELICALE
Sede mediana: M
M3: LAPAROCELE IPOGASTRICO
M4: LAPAROCELE XIFO-PUBICO
L1: SOTTOCOSTALE
L2: TRASVERSO
Sede laterale: L
L3: ILIACO
L4. LOMBARE
N1: UNICO ORIFIZIO
Numero di orifizi: N
N2: ORIFIZIO DOPPIO
N3: SWISS CHEESE
W1: < 4 CM
Larghezza: W
W2: 5-10 CM
W3: > 10 CM
Classificazione della European Hernia Society (EHS)
Classificazione
Recidiva: R
R0:
No recidiva
R1:
Prima recidiva
R2:
Seconda recidiva
R3:
Terza recidiva
Rx:
N. recidiva
P0: NESSUNA PROTESI PRECEDENTE
Protesi : P
P1a : pregressa protesi onlay (Chevrel)
P1 : Presenza di protesi
P1b : pregressa protesi retromuscolare (Rives)
P1c : pregressa protesi intra-addominale (Stoppa)
Sintomatologia: S
S0: Riducibile
S1: Non riducibile
S2: Strozzato (intervento d’urgenza)
Classificazione della European Hernia Society (EHS)
ERNIE DELLA PARETE ADDOMINALE
LAPAROCELI
TERAPIA
RIDUZIONE IN CAVITA’ DEI VISCERI ERNIATI
RICOSTRUZIONE DELLA PARETE
Plastiche con lembi di rotazione o per scorrimento
Apposizione di protesi
Tecniche ricostruttive
PLASTICHE AUTOLOGHE
PLASTICHE PROTESICHE
Sutura semplice o «per accostamento»
Sovra-fasciali
Plastica con incisione di scarico
Retro-muscolare pre-fasciale
Plastica a doppio petto (Mayo – Judd)
Preperitoneale
Tecniche con lembi locali e distali
Intraperitoneale
PLASTICHE COMBINATE
Tempi chirurgici comuni
Incisione
- lungo l’asse maggiore del difetto e poco oltre i suoi margini
- eventuale asportazione della ferita pregressa
- non eccessiva asportazione di cute
Isolamento ed eventuale apertura del sacco
- rasente al sacco stesso, dalla sua parte distale sino alla porta
erniaria
- apertura del sacco, lisi aderenzilate, riduzione dei visceri
- a volte possibile la riduzione senza apertura del sacco
Preparazione margini della porta erniaria
- esplorazione della fascia per ulteriori orifici
- asportazione di eventuale tessuto cicatriziale
Ricostruzione diretta
SUTURA SEMPLICE PER ACCOSTAMENTO
Gravata da elevati tassi di recidive
30% - 50%
Indicazioni
- Porte erniarie di piccole dimensioni <5cm
- Laparoceli non recidivi
- Trofismo dei tessuti conservato
- Mediante sutura continua o a punti staccati, lungo l’asse maggiore del
difetto
- Punti staccati semplici o a X, distanti 1 cm tra di loro e 2-3cm dal
margine del difetto parietale
- I punti si stringono una volta completato il loro posizionamento
- Sutura della parete a tutto spessore o a strati
- Materiale di sutura non riassorbibile (polipropilene)
Ricostruzione diretta
Plastiche con incisioni di scarico
Tensione
sulla
sutura
Poco utilizzate con l’avvento dei materiali protesici.
Tecnica di Gibson: l’incisione di scarico è eseguita sul foglietto anteriore
della guaina dei retti, su ciascun lato, parallelamente alla linea mediana
Intervento di Clotteau-Premont: incisioni multiple
di 1,5 cm, su ciascun lato del foglietto anteriore
della guaina dei retti
Tecnica di separazione dei componenti sec Ramirez: incisione
parasagitale sul muscolo obliquo esterno, a
circa 2 cm dal margine laterale della guaina dei retti
Ricostruzione diretta
Plastiche a doppio-petto (MAYO–JUDD)
Si dovrebbe eseguire lungo l’asse trasversale del difetto.
Sovrapposizione di un margine del difetto parietale (lembo superficiale) sull’altro; il
margine libero del lembo profondo viene suturato alla base del lembo superficiale con una
serie di punti a U rinforzati da una continua.
Il lembo superficiale viene quindi ribattuto su quello profondo e suturato ad esso mediante
ad un’ulteriore serie di punti staccati.
Necessità di tessuto fasciale integro.
Ricostruzione protesica
In base alla sede del posizionamento della protesi si distinguono
QUATTRO tecniche principali:
Sovra-fasciali
Onlay
Retro-muscolare pre-fasciale
Preperitoneale
Underlay
Intraperitoneale
Inlay
Plastica laparoscopica
Pneumoperitoneo
Posizionamento dei trocar
Lisi aderenziale (>97%)
Overlap di almeno 3-5 cm
Apposizione di colla di fibrina
Almeno due file di agraphes
LE PROTESI NELLA CHIRURGIA DEI
DIFETTI DELLA PARETE
ADDOMINALE
EVOLUZIONE DELLA CHIRURGIA DELLE ERNIE DELLA PARETE
ADDOMINALE – L’era delle protesi
1956: Protesi in poliestere (Dacron)
1957: Protesi in polivinile
1958: Protesi in polipropilene
1959: Protesi in Teflon (PTFE)
Marlex
Prolene
1961: Protesi in Nylon
1967: Protesi in Silastic
1980: Protesi in fibra di Carbonio
1982: Protesi di pericardio bovino
Dexon
Goretex
1982: Protesi in acido poliglicolico (Dexon)
1982: Protesi in poliglactina 910 (Vicryl)
1995: Protesi di sottomucosa intestinale
2003: Matrice dermica acellulata
Vicryl
Matrice dermica
animale
CARATTERISTICHE DELLA PROTESI IDEALE
Per ottimizzare i risultati è fondamentale la scelta della protesi adatta al difetto da correggere !
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Chimicamente inerte
Non modificabile dai tessuti e fluidi organici
Non riconosciuta come C.E. dalla reazione infiammatoria
Non carcinogenica
Non allergizzante ed ipersensibilizzante
Resistente alla tensione
Sterilizzabile
Resistente alle infezioni
Modellabile
Incorporabile dall’ospite
Facilmente colonizzabile dai fibroblasti
Non formare aderenze coi visceri addominali
Duratura
Poco costosa
LE PROTESI NELLA CHIRURGIA DELLE ERNIE DELLA PARETE
ADDOMINALE - Classificazione
IN BASE AL MATERIALE DI FABBRICAZIONE:
• Sintetiche
Standard
Composite
Rivestite
• Biologiche
Allograft
Xenograft
IN BASE AL RIASSORBIMENTO:
• Non – riassorbibili
• Parzialmente riassorbibili
• Riassorbibili
IN BASE ALLE CARATTERISTICHE CHIMICHE:
• Idrofiliche (adesione facilitata)
• Idrofobiche (adesione e contaminazione batterica ritardata)
LE PROTESI NELLA CHIRURGIA DELLE ERNIE DELLA PARETE
ADDOMINALE - Classificazione
IN BASE AL TIPO DI FILAMENTO:
• Monofilamento
• Multifillamento
IN BASE ALLA STRUTTURA:
• Reticolari (Poliestere, Polipropilene)
• Laminari (ePTFE, silicone, poliuretano)
IN BASE AI PORI:
• Macroporose (↓infiammazione, fibrosi, reazione da corpo estraneo)
• Microporose (↑ infiammazione, fibrosi, reazione da corpo estraneo)
CRITERI DECISIONALI PER LA SCELTA DELLA PROTESI ADATTA
1. Tipo di difetto da correggere (ernia, laparocele, ernia parastomale)
2. Sede anatomica (M o L per i laparoceli)
3. Sede anatomica prevista per il posizionamento della protesi
4. Intervento in open o laparoscopico
5. Area del difetto di parete (W per i laparoceli)
CRITERI DECISIONALI PER LA SCELTA DELLA PROTESI ADATTA
6. Pregresse recidive (R0 – R3 per i laparoceli)
7. Pregresse infezioni
8. Comorbilità e fattori di rischio per recidiva
9. Stato locale dei tessuti
10. Costi
Fattori di rischio per recidiva
Preoperatori
- Età
- Obesità
- BPCO
- Cirrosi
- Stipsi/prostatismo
- Elezione/urgenza
Intraoperatori:
- Dimensioni del laparocele
- Stato dei margini fasciali
- Tensione di avvicinamento
Postoperatori:
- Ematoma di ferita
- Infezione di ferita
- Sieroma
COMPLICANZE DELLE PLASTICHE PROTESICHE ADDOMINALI
Le più frequenti:
 SIEROMI
 INFEZIONE DELLA RETE
 EMATOMA DI PARETE
 INFEZIONE CUTANEA
 PERFORAZIONE INTESTINALE
 MORTALITA’
(4 – 15%)
(0,5 – 7%)
(0,7 – 6%)
(1,2 – 6%)
(0,5 – 6%)
(0,6 - 3%)
Meno frequenti:
 LESIONE DEI NERVI
 RETRAZIONE DELLA RETE
 MIGRAZIONE DELLA RETE
 DOLORE CRONICO
 RIGIDITA’ DELLA PARETE ADDOMINALE
 SENSAZIONE CORPO ESTRANEO
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ERNIE DELLA PARETE ADDOMINALE - istituto di patologia chirurgica