SEMEIOTICA E
FISIOPATOLOGIA DELLE ERNIE
Prof. Giovanni Fuga
Dipartimento di Discipline Chirurgiche,
Rianimatorie e dei Trapianti
U.O. Chirurgia Generale (Dir. Prof. A. Cavallari)
Policlinico S.Orsola-Malpighi
Università degli Studi di Bologna
Definizione di
ERNIE:
Protrusione di un viscere o di parte di esso dalla
cavità addominale, che normalmente lo contiene,
attraverso un orifizio anatomicamente
preformato; il viscere protrude portando con sé il
peritoneo parietale.
Dislocazioni viscerali:
• ERNIA
• LAPAROCELE: si manifesta nella sede di una pregressa cicatrice
laparotomica, attraverso una discontinuità acquisita della parete.
• EVISCERAZIONE O PROLASSO VISCERALE ACUTO:
in cui si ha cedimento di tutti i piani parietali con fuoriuscita dei visceri
che consegue a una discontinuità traumatica o chirurgica della parete.
• RELAXATIO: sfiancamento o rilassamento del diaframma, ridotto
ad una lamina sottile per cause congenite o acquisite; si accompagna a
Risalita in torace di uno o più visceri addominali.
Classificazione nosologica
delle ERNIE
 Ernie congenite: sono presenti alla
nascita per anomalie congenite (persistenza
del dotto peritoneo-vaginale, del canale di
Nuck…)
 Ernie acquisite: compaiono nell’adulto
secondariamente all’azione di qualche
agente favorente, attraverso la dilatazione
di formazioni anatomiche particolari.
Classificazione nosologica
delle ERNIE
 Ernie semplici: scarsa sintomatologia
dovuta essenzialmente all’ingombro della
tumefazione erniaria
 Ernie complicate: quando vanno
incontro a qualche complicanza evolutiva
(strozzamento, intasamento,
infiammazione, irriducibilità)
Epidemiologia delle ERNIE
 L’ernia è una patologia molto frequente.
 Esistono delle zone erniarie in cui la costituzione
anatomica stessa favorisce l’insorgenza della
malattia.
 La patologia erniaria è riscontrabile a tutte le età; è
più frequente nei primi anni di vita, diminuisce
con l’adolescenza e aumenta poi gradualmente di
frequenza nell’adulto e nell’anziano.
Elementi costitutivi delle
ERNIE
 orifizio o porta erniaria: è quella “smagliatura”
muscolo-aponeurotica della parete attraverso cui passa
il viscere.
 contenuto o viscere erniato: struttura o parte di
questa che entra attraverso la porta erniaria
 sacco erniario: estroflessione del peritoneo attraverso
la porta erniaria, è a immediato contatto con il viscere
erniato, è piriforme; per fenomeni aderenziali può essere
connesso con gli organi in esso contenuti
 involucri esterni: tutti quei tessuti interposti tra sacco
e superficie cutanea.
ERNIE della parete addominale
 INGUINALE
 OMBELICALE
 CRURALE
 VENTRALE
 EPIGASTRICA
 OTTURATORIA
 LOMBARE
 ISCHIATICA
 PERINEALE
Sintomatologia delle
ERNIE
E’ estremamente variabile e spesso non correlata a
numero e dimensione delle ernie. E’ costituita da due
elementi fondamentali: il dolore e la tumefazione.
• Talora i sintomi sono discreti o addirittura assenti
• Dolori gravativi o trafittivi (epiploon)
• Esarcebazione del dolore con la stazione eretta, negli
sforzi fisici, nella deambulazione protratta
Sintomatologia delle
ERNIE
SINTOMI OBIETTIVI (ESAME OBIETTIVO):
TUMEFAZIONE ERNIARIA
Il paziente va visitato in piedi, invitandolo a tossire per meglio
evidenziare l’ernia e apprezzare l’impulso che il viscere
trasmette, attraverso la porta, al dito esploratore (soprattutto per
le ernie di piccole dimensioni).
Poi in decubito orizzontale, per la ricerca della riducibilità ed
una migliore valutazione del contenuto del sacco.
Il dito dovrà rilevare tutti i caratteri inerenti alla porta
(ampiezza, resistenza, lassità), al sacco (unico o meno, direzione,
estensione), al contenuto.
Sintomatologia delle
ERNIE
SINTOMI FUNZIONALI:
Derivano da alterazioni funzionali degli organi contenuti nel
sacco o dai riflessi a distanza che essi possono scatenare (es. turbe
motorie e secretive dell’addome superiore da trazione del meso
impegnato). Possono essere determinati anche da fenomeni
aderenziali per formazione di stenosi da briglie, inflessioni, torsioni,
inginocchiature…
Disturbi dispeptici, nausea, acidità, eruttazioni, vomito,
anoressia: assieme al dolore possono simulare affezioni organiche
gastro-duodenali o epato-biliari
Diagnostica delle
ERNIE
ANAMNESI ED ESAME OBIETTIVO:
E’ fondamentale per una corretta diagnosi,
tumefazione in sede tipica, scomparsa dopo opportune manovre,
assenza di flogosi, suono timpanico alla percussione…
DIAGNOSTICA STRUMENTALE:
Può essere d’ausilio, soprattutto per la diagnosi differenziale
(ecografia)
DIAGNOSI DIFFERENZIALE:
Tumori della parete addominali, lesioni cistiche, idrocele, ectasie
venose…
Evoluzione e prognosi
delle ERNIE
L’ernia tende abitualmente ad aumentare di volume e la
prognosi è sempre riservata poiché è eccezionale che l’ernia
guarisca spontaneamente (ernie ombelicali nei bambini) e può
andare incontro a complicanze.
Le ernie più piccole, a colletto stretto, sono quelle più esposte
allo strozzamento e all’infiammazione; le più voluminose
invece all’intasamento.
Complicanze delle
ERNIE
Strozzamento
Intasamento
Irriducibilità
Infiammazione
Complicanze delle ERNIE
Strozzamento
Definizione: improvvisa e completa irriducibilità di un viscere
erniato con rapide, profonde modificazioni della sua struttura e
funzionalità.
Etiologia-cause predisponenti:
sesso femminile, adulti e anziani,piccole dimensioni dell’ernia,
in ordine di frequenza ernie crurali, ombelicali, inguinali…
Etiologia-cause determinanti: aumento brusco della pressione
addominale
Complicanze delle ERNIE
Intasamento
Definizione:
accumulo e ristagno di materiale fecale in un’ansa intestinale
erniata.
Etiologia-cause predisponenti:
anziani, ernie voluminose, irriducibili, coinvolgimento del
grosso intestino
Etiologia-cause determinanti:
pasti abbondanti, stipsi ostinata, atonia o ipotonia intestinale,
aderenze tra i visceri erniati, uso di purganti, accumulo di aria o
corpi estranei nei visceri erniati…
Complicanze delle ERNIE
Irriducibilità
Definizione:
un’ernia non può essere ridotta nella sua sede naturale a causa
del suo volume (incoercibile) o per aderenze tra sacco e
contenuto; può evolvere verso l’intasamento o lo strozzamento
Nel primo caso si tratta di ernie voluminose in cui i visceri
hanno perso diritto di domicilio in addome, sono più frequente
nei vecchi e tendono ad aumentare progressivamente di volume
Terapia: chirurgica
Complicanze delle ERNIE
Infiammazione
Definizione:
sacco e contenuto dell’ernia possono andare incontro a
fenomeni flogistici primitivi o secondari, acuti o cronici, può
interessare solo il contenuto (epiploite, appendicite, enterite…)
Etiologia: cause di natura traumatica o infettiva (processi
infiammatori acuti e cronici viciniori o che colpiscono i visceri
erniati, peritoniti…), o come conseguenza di un intasamento o
strozzamento.
Complicanze delle ERNIE
Infiammazione
Flogosi acuta:
Sintomi: dolore, aumento di volume, irriducibilità
Flogosi cronica:
Il sacco aderisce ai tessuti perisacculari e spesso al contenuto;
flogosi sierosa o siero-fibrinosa (es.TBC)
Sintomi: stipsi, dolenzia, progressiva irriducibilità.
Terapia: chirurgica
ERNIA INGUINALE
Definizione:
ernia che attraversando la parete addominale percorre tutto o in
parte il canale inguinale
RICHIAMI ANATOMICI:
Il canale inguinale
• occupa la parte mediale del legamento inguinale
• è diretto dall’alto in basso e dall’interno all’esterno
• la sua proiezione sull’addome è data da una linea che parte
da 1 cm all’interno della spina iliaca anteriore-superiore
sino alla spina del pube
Ernia inguinale
A seconda del grado di impegno del viscere nel tragitto
distinguiamo:
punta d’ernia: se l’organo erniato è appena sporgente
dall’anello profondo o interno
ernia interstiziale o intraparietale: se l’organo erniato si
arresta nello spessore della parete muscolo aponeurotica
ernia completa: supera se il viscere supera l’anello interno
o superficiale
ESPLORAZIONE DEL CANALE INGUINALE
ERNIA INGUINALE
RICHIAMI ANATOMICI
Faccia posteriore della parete addominale sottombelicale,
sotto la sierosa fanno salienza alcune formazioni anatomiche:
• URACO, lungo la linea mediana, costituisce la plica vescicoombelicale mediana
• ARTERIE OMBELICALI OBLITERATE, ai due lati,
costituiscono le pliche vescico ombelicali laterali
• ARTERIE EPIGASTRICHE INFERIORI, ancora più
all’esterno, formano le pliche epigastriche
ERNIA INGUINALE
RICHIAMI ANATOMICI
Faccia posteriore della parete addominale sottombelicale:
A tali rilevatezze corrispondono bilateralmente altrettanti
infossamenti, punti deboli della parete posteriore del canale
inguinale, denominati fossette inguinali:
Interna: tra uraco e arteria ombelicale obliterata
 ernia obliqua interna (acquisita, rara)
Media: tra arteria ombelicale obliterata e arteria epigastrica
inferiore
 ernia diretta (acquisita)
Esterna: lateralmente all’arteria epigastrica inferiore
 ernia obliqua esterna (acquisita o congenita)
ERNIA INGUINALE
Tipi di ernie inguinali
Ernia inguinale obliqua
esterna acquisita
E’ la più frequente
Ha sede specialmente a destra, talora bilaterale
Maggior incidenza nei primi anni di vita, nell’adulto e
nell’anziano
 Il sacco fa parte del cordone spermatico ed è situato in
genere anteriormente ed all’esterno degli elementi del
funicolo; è facile trovare aderenze tra sacco ed elementi
ERNIA INGUINALE
Diagnosi differenziale
 Idrocele
 Varicocele
Cisti del funicolo e dell’epididimo,
lipomi e fibromi della regione
Ernia crurale
Ernia inguinale nella donna
L’ernia obliqua esterna è la più frequente (circa 44% di tutte
le ernie), spesso di natura congenita
Meno frequente è l’ernia diretta
 Raramente le ernie inguinali sono voluminose, spesso in
assenza di disturbi soggettivi particolari
Diagnosi differenziale: varici del grande labbro, cisti del canale
di Nuck, fibromiomi del legamento rotondo e lipomi.
Ernia inguinale: terapia
 L’intervento chirurgico rimane l’unico metodo
curativo; varie tecniche (Bassini, Mugnai-Ferrari, Postempsky,
Shouldice, …) tutte caratterizzate da una plastica muscoloaponeurotica; attuakmente è comune l’uso di materiali protesici.
Il cinto erniario comprime in maniera selettiva sulla parete
addominale mantenendo i visceri ridotti in addome; tuttavia non
è un metodo curativo e può creare complicazioni (aderenze,
flogosi…)
ERNIA CRURALE
Definizione:
Ernia che sporge nella fossa ovale attraverso il legamento
inguinale; si fa strada nella lacuna vasorum, fra vena femorale e
margine mediale del legamento di Gimbernat.
Epidemiologia
E’ più frequente nel sesso femminile, tra 40-60 anni
Mono o bilaterale
Frequente è lo strozzamento
ERNIA CRURALE
Patogenesi
Squilibrio tra pressione endoaddominale e resistenza della
parete
E’ più frequente nelle donne per:
•maggior ampiezza del bacino e del canale crurale
•legamento di Gimbernat più breve
•lacuna vasorum più ampia
•frequente mancanza del setto femorale
ERNIA CRURALE
diagnosi differenziale
 Ernia inguinale
 Adeniti croniche (in caso di ernie non riducibili)
 Ectasia sacciforme della safena
 Tumori benigni (lipoma crurale)
 Tumori maligni metastatici e linfoghiandolari
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