TECNICO DEI SERVIZI SOCIALI
Tecnica Amministrativa
“GESTIONE FINANZIARIA DELLE
ORGANIZZAZIONI NON PROFIT”
RELAZIONI TRA FINANZIAMENTI ED IMPIEGHI
Sono costituite da:
Attività
Passività
Patrimonio netto
1.
investimenti attuati dall’Azienda che sono ancora in grado
di dare in futuro la loro utilità
2.
crediti verso terzi per prodotti ceduti e prestazioni
effettuate
3.
liquidità in cassa o banca
Sono costituite da:
1.
debiti di regolamento verso terzi per acquisizione di
prodotti o servizi
2.
debiti di finanziamento verso terzi ancora da estinguere
E’ dato dalla differenza tra attività e passività e
coincide con i finanziamenti effettuati dal
proprietario o dai soci, oltre agli utili reinvestiti
SITUAZIONE PATRIMONIALE
ASPETTO ECONOMICO DELLA GESTIONE
Sono costituiti da tutti gli oneri sostenuti dall’Azienda
per l’acquisizione dei fattori produttivi necessari allo
svolgimento dell’attività.
Costi
• Costi pluriennali e relativa quota annua
• Costi per merci e materiali
Classificazione
• Costi del lavoro
• Costi relativi a servizi
• Costi finanziari
• Oneri tributari
Ricavi
Sono costituiti dagli introiti derivanti dalla cessione di
beni e prestazioni
• Ricavi per cessioni di beni
• Ricavi per prestazioni di servizi
Classificazione • Ricavi finanziari
• Proventi vari
• Disinvestimenti di beni strumentali
SITUAZIONE ECONOMICA
ASPETTO FINANZIARIO DELLA GESTIONE
Uscite
Sono strettamente correlate con i costi di esercizio
(vedi aspetto economico) e sono costituite da tutti gli
esborsi sostenuti dall’Azienda per il pagamento dei
fattori produttivi acquisiti.
Entrate
Sono strettamente correlate con i ricavi di esercizio
(vedi aspetto economico) e sono costituite da tutti gli
incassi ricevuti dall’Azienda per il pagamento dei beni
ceduti, delle prestazioni effettuate e dei beni strumentali
disinvestiti.
SITUAZIONE FINANZIARIA
EQUILIBRIO FINANZIARIO ED ECONOMICO
Equilibrio finanziario
L’Azienda consegue un equilibrio finanziario quando è
in grado di far fronte con le proprie entrate ai pagamenti
da effettuare.
• Entrate >= Uscite
• Equilibrio da raggiungere nel brevissimo e nel breve
periodo
Equilibrio economico
L’Azienda consegue un equilibrio economico quando è
in grado di coprire adeguatamente i costi attraverso i
ricavi
• Ricavi > Costi
• Equilibrio da raggiungere nel medio/lungo periodo
IL FABBISOGNO FINANZIARIO
Situazione
Patrimoniale
Situazione
Economica
FABBISOGNO FINANZIARIO
Situazione
Finanziaria
Necessità di acquisire risorse finanziarie (liquidità) per il sorgere di necessità di:
1.
2.
Effettuare nuovi investimenti che richiedono copertura finanziaria
•
in via diretta: pagamenti
•
in via indiretta: si sottraggono risorse finanziaria ad altre attività
Ridurre passività correnti (pagare i debiti)
Il fabbisogno finanziario può essere soddisfatto attraverso:
1.
disinvestimento componenti dell’attivo
2.
Incremento del patrimonio netto (CS e utili)
3.
Acconantonamenti non monetari
4.
Ricorso al capitale di debito
IL CAPITALE MONETARIO
Capitale monetario
di rischio
E’ costituito da:
1.
conferimenti effettuati dal proprietario o dai soci in sede di
apporto (iniziale o successivo) del capitale proprio
aziendale
2.
utili conseguiti con la gestione e non redistribuiti ai soci
(autofinanziamento)
CARATTERISTICHE
• non ha una scadenza prefissata (cessione o liquidazione)
• non comporta un obbligo predeterminato di remunerazione
• è soggetto al rischio d’impresa
Capitale monetario
di debito
E’ costituito da:
1.
debiti di funzionamento, sorti in sede di acquisto di beni o
servizi con pagamento dilazionato
2.
debiti di finanziamento, costituiti da prestiti con cui i
finanziatori procurano all’Azienda i mezzi monetari di cui
necessita
CARATTERISTICHE
• ha una scadenza prefissata per il rimborso
• comporta un obbligo predeterminato di remunerazione,
indipendentemente dal risultato della gestione
•non è soggetto al rischio d’impresa, se non in via secondaria
CRITERI DI SCELTA DEI FINANZIAMENTI
I criteri di scelta tra differenti alternative di finanziamento dipendono da:
1.
costo del servizio del debito
2.
influenza sul controllo dell’azienda
3.
influenza sull’equilibrio finanziario
CRITERI DI SCELTA DEI FINANZIAMENTI: 1. costo del servizio del debito
Il tipico costo del servizio è costituito dal tasso di interesse
Secondo la teoria economica classica fintanto che un investimento può essere remunerato in
misura superiore al costo di reperimento presso terzi, l’azienda ha sempre convenienza a
preferire l’indebitamento rispetto al capitale proprio (effetto leva finanziaria)
Elementi di confronto sono:
• ROI (return on investments) espresso come rapporto tra reddito operativo e capitale investito
• tasso di interesse passivo
Pertanto:
• Leva finanziaria positiva:
• Leva finanziaria neutra:
• Leva finanziaria negativa:
ROI > Tasso di interesse passivo
ROI = Tasso di interesse passivo
ROI < Tasso di interesse passivo
Capitale investito
CRITERI DI SCELTA DEI FINANZIAMENTI: 1. costo del servizio del debito (segue)
Immobilizzazioni
Attivo circolante
Patrimonio netto
Debiti
Ricavi
- Costi operativi (acquisti, servizi, materie, personale, ammortamenti,…)
____________________________________________________________
= Risultato operativo
- Oneri finanziari
____________________________________________________________
= Risultato al lordo delle imposte
- Imposte sul reddito
____________________________________________________________
= Risultato netto
Risultato operativo
ROI = ------------------------------Capitale investito
Risultato netto
ROE = ------------------------------Patrimonio netto
Debiti
ROE = ROI + ------------------------------- * (ROI – i)
Patrimonio netto
CRITERI DI SCELTA DEI FINANZIAMENTI: 1. costo del servizio del debito (segue)
Esempio: un’impresa ha calcolato che investendo 10.000 euro per l’acquisto di un nuovo macchinario la
produzione ed il fatturato possono crescere al punto da garantire un reddito operativo di 2.000 euro. Occorre
decidere se reperire i 10.000 euro necessari mediante ricorso al capitale dell’imprenditore o con
indebitamento bancario al tasso del 10%.
Consideriamo i due casi estremi: finanziamento totale dell’imprenditore e finanziamento totale bancario
Ipotesi 1 (preventivo)
Capitale dell’imprenditore
Ipotesi 2 (preventivo)
Capitale finanziato
Capitale investito
10.000
Capitale investito
Capitale proprio
10.000
Capitale proprio
0
Capitale di terzi
0
Capitale di terzi
10.000
Reddito operativo
Oneri finanziari
Utile netto
2.000
0
2.000
ROI = 20% (> 10%)
ROE = 20%
Reddito operativo
Oneri finanziari
Utile netto
10.000
2.000
-1.000
1.000
ROI = 20% (> 10%)
ROE = infinito
CRITERI DI SCELTA DEI FINANZIAMENTI: 1. costo del servizio del debito (segue)
Se 50% capitale proprio e 50% finanziamento
Ipotesi 2 bis (preventivo) Capitale
proprio e finanziato
Capitale investito
10.000
Capitale proprio
5.000
Capitale di terzi
5.000
Reddito operativo
2.000
Oneri finanziari
Utile netto
-500
Con ROI > tasso interesse conviene indebitarsi
perché migliora il ROE
Debiti
ROE = ROI + ----------- * (ROI – i)
PN
Nell’ipotesi 2 bis:
5000
ROE = 20% + ----------- * (20% – 10%)
5000
1.500
ROE = 30%
ROI = 20% (> 10%)
ROE = 30%
CRITERI DI SCELTA DEI FINANZIAMENTI: 1. costo del servizio del debito (segue)
Attenzione: se le previsioni si rivelassero sbagliate ed il reddito operativo risultasse di 500 euro mentre il
tasso di interesse crescesse al 15% sarebbe stato più opportuno non ricorrere a capitale di terzi
Dati di consuntivo
Capitale proprio e finanziato
Dati di consuntivo
Capitale proprio
Capitale investito
10.000
Capitale investito
10.000
Capitale proprio
5.000
Capitale proprio
10.000
Capitale di terzi
5.000
Capitale di terzi
0
Reddito operativo
500
Reddito operativo
Oneri finanziari
-750
Oneri finanziari
Utile netto
-250
Utile netto
ROI = 5% (< 15%)
ROE = -5%
ROE = 5%
Nella maggior parte dei casi la soluzione ottimale è rappresentata da una mix delle due forme di
finanziamento perché:
• si mantiene basso il rischio di avere un ROE negativo
Nella combinazione del mix ottimale occorre tenere presente:
• la disponibilità di capitale dell’imprenditore
• l’effettiva possibilità di ricorrere a capitale di terzi
0
500
ROI = 5% (< 15%)
• si minimizza il costo del finanziamento, e contemporaneamente
500
CRITERI DI SCELTA DEI FINANZIAMENTI: 2. Influenza sul controllo dell’azienda
Il livello di ricorso al capitale di debito è funzionale al livello di controllo che l’imprenditore vuole tenere
sull’azienda
CRITERI DI SCELTA DEI FINANZIAMENTI: 3. Influenza sull’equilibrio finanziario
Un’azienda è in equilibrio finanziario quando è in grado di equilibrare gli impieghi e le fonti rispetto alla loro
caratteristica temporale: gli impieghi a breve devono essere finanziati con fonti a breve e gli impieghi a mediolungo termine devono essere finanziati da fonti a medio-lungo termine.
ATTIVITA’ o IMPIEGHI
PASSIVITA’ o FONTI
PATRIMONIO NETTO
IMMOBILIZZAZIONI
DEBITI A MEDIO-LUNGO TERMINE
ATTIVO CIRCOLANTE
DEBITI A BREVE TERMINE
CCN (capitale circolante netto) = attivo circolante – debiti a breve termine
se CCN > 0 allora la struttura finanziaria è soddisfacente, l’azienda è in grado di generare la liquidità necessaria
per far fronte ai debiti a breve
se CCN < 0 la struttura finanziaria è insoddisfacente e vi è il rischio di incorrere nel breve termine in tensioni
finanziarie (crisi di liquidità)
SERVIZIO DI TESORERIA
Gli indici (ROI, ROE, …, CCN,…) sono utili per il monitoraggio della gestione finanziaria e per la scelta
del mix delle fonti di finanziamento, ma spesso si rivelano NON tempestivi.
Occorre attivare una funzione di tesoreria in grado di essere costantemente aggiornata e proiettata
verso il futuro.
Elementi di un buon sistema di tesoreria:
1.
è integrato nel sistema contabile aziendale
2.
fornisce estratti conto e schemi riassuntivi periodici e di facile lettura
3.
tiene conto dei movimenti bancari attraverso electronic banking
4.
tiene conto delle dilazioni di incasso concesse ai clienti e delle dilazioni di pagamento ottenute
dai fornitori
5.
consente di valutare le differenze tra giorni valuta di incasso e di pagamento
6.
consente di gestire gli investimenti di liquidità a breve
TIPOLOGIE di FINANZIAMENTI
Finanziamenti a breve termine: entro 1 anno
Finanziamenti a medio termine: tra 1 e 3/5 anni
Finanziamenti a lungo termine: oltre 5 anni
FINANZIAMENTI a BREVE TERMINE
Le principali tipologie di finanziamenti a breve termine sono costituite da:
1.
Apertura di credito in conto corrente
2.
Anticipazione su fattura
3.
Anticipazione su pegno di merci o su pegno di titoli
4.
Sovvenzione cambiaria
5.
Sconto cambiario commerciale
6.
Accredito salvo buon fine
7.
Factoring
FINANZIAMENTI A BREVE TERMINE: Apertura di credito di c/c
Cos’è
A cosa
serve
A cosa
NON serve
Soggetti
coinvolti
Contratto mediante il quale una banca mette a disposizione dell’impresa un
fido utilizzabile in tutto o in parte in funzione delle necessità. L’impresa si
impegna a ripristinare l’originaria disponibilità in tempi e modi prestabiliti ed a
pagare gli interessi via via maturati. La banca può chiedere garanzie reali o
personali.
Finanziamento di fabbisogni temporanei di cassa.
(Caratteristica: flessibilità)
Finanziare investimenti di medio-lungo periodo
Azienda e banca. Oltre a eventuali terzi per garanzie personali
1.
Azienda: ottenere il più elevato importo di fido al costo minore possibile,
limitando la necessità di fornire garanzie reali o personali
2.
Banca: concedere il fido, limitarne l’importo entro limiti accettabili di
rischio di insolvenza
Obiettivi
Generalmente l’importo del fido è determinato in base alle necessità di copertura del normale
fabbisogno di liquidità creato dalla temporanea sfasatura tra entrate ed uscite monetarie legate alla
gestione corrente aziendale
FINANZIAMENTI A BREVE TERMINE: Apertura di credito di c/c (segue)
Operatività
Durata
Avviene per mezzo dei normali strumenti di pagamento
1.
A tempo determinato: recesso per giusta causa
2.
A tempo indeterminato: recesso in base al contratto o agli
usi/consuetudini
1.
Interessi passivi:
Costi
Garanzie
•
prime rate – clienti migliori
•
top rate – clienti comuni
•
anatocismo: periodicità della capitalizzazione degli interessi
2.
Commissioni di massimo scoperto
3.
Interessi passivi extra fido
1.
Personali: fidejussione
2.
Reali:
•
pegno su titoli
•
ipoteca su terreni e immobili
FINANZIAMENTI A BREVE TERMINE: Anticipazione su fattura
Cos’è
A cosa
serve
A cosa
NON serve
Soggetti
coinvolti
Operazione di finanziamento mediante la quale la banca anticipa all’azienda
l’importo delle fatture da questa emesse (smobilizzo di credito). Se il cliente
non paga alla scadenza prevista in fattura la banca chiede all’impresa la
restituzione di quanto anticipato.
1.
Azione commerciale verso i clienti: concessione di dilazioni di pagamento
2.
Disporre immediatamente della liquidità
Finanziare investimenti di medio-lungo periodo
Azienda, Banca e Cliente dell’azienda
1.
Interessi passivi (spesso top rate)
2.
Commissioni di incasso (gestione, postali, bolli)
Costi
FINANZIAMENTI A BREVE TERMINE: Anticipazione su fattura (segue)
1.
Funzionamento
2.
Mandato irrevocabile di incasso. La banca emette avvisi al debitore
con cui comunica
•
cliente,
•
estremi fattura
•
delega all’incasso per la banca
•
termini e modalità di pagamento
Cessione del credito (art. 1260 – 1267 c.c.). Modalità:
•
azienda presenta fatture da cedere
•
banca accredita importo anticipato (70-80%) su c/transitorio
(anticipi)
•
banca comunica al debitore la cessione del credito
•
banca riceve pagamento
•
banca chiude conto transitorio
•
banca periodicamente addebita interessi passivi
FINANZIAMENTI A BREVE TERMINE: Anticipazione su pegno
Cos’è
Con l’anticipazione su pegno la banca mette a disposizione dell’azienda una
somma di denaro a fronte della costituzione di un pegno.
• Merci
Oggetto
del pegno
• Titoli rappresentativi di merci
• Titoli mobiliari
Finanziamento di necessità di cassa di breve periodo
A cosa
serve
A cosa
NON serve
Soggetti
coinvolti
•
rendere liquido il magazzino
•
finanziare l’azienda senza liquidare le proprie attività finanziarie
Finanziare investimenti di medio-lungo periodo
Azienda e banca. Oltre a eventuali terzi presso i quali sono depositate le merci
Stipula di due contratti
Funzionamento
•
Contratto principale per l’anticipazione
•
Contratto accessorio per la regolamentazione del pegno
FINANZIAMENTI A BREVE TERMINE: Anticipazione su pegno (segue)
Pegno
di merci
Elementi essenziali:
1.
Merci (o documenti rappresentativi ) costituiti in pegno
•
2.
Caratteristiche delle merci: negoziabili, di valore quantificabile, non
deperibili
Custodia delle merci
•
custodia presso: azienda, banca, magazzini generali, terzi
Anticipazione a scadenza fissa.
L’importo del finanziamento viene accreditato contestualmente al pegno, a
fronte dell’impegno da parte del debitore di rimborsare quanto dovuto in una o
più soluzioni in date prestabilite.
Costi: interessi passivi e spese accessorie
Pegno
di titoli
1.
Obbligazionari (preferibili per la loro stabilità)
2.
Azionari
Anticipazione in conto corrente.
La banca mette a disposizione una somma sul conto corrente a cui l’azienda
può attingere a mezzo di prelievi in una o più soluzioni. Al termine del periodo
concesso l’azienda deve restituire quanto utilizzato.
Costi: interessi passivi, commissione massimo scoperto e spese accessorie
FINANZIAMENTI A BREVE TERMINE: Anticipazione su pegno (segue)
Scarto
L’importo finanziato è soggetto ad uno scarto rispetto al valore delle
merci o dei titoli
Valori medi dello scarto in relazione ai
diversi tipi di titoli
Titoli
Scarto %
Titoli di Stato
10 – 20
Titoli emessi da enti pubblici
15 – 25
Obbligazioni
20 – 30
Obbligazioni convertibili
20 – 40
Azioni
30 – 50
Per quanto riguarda l’anticipazione su pegno di merci, lo scarto
prudenziale medio varia tra il 20 ed il 60%
FINANZIAMENTI A BREVE TERMINE: Lo sconto della sovvenzione cambiaria
Cos’è
La sovvenzione cambiaria (nota anche come sconto di pagherò diretti) consiste
nel rilascio, da parte dell’azienda, a favore della banca di pagherò cambiari a
fronte di un finanziamento concesso dalla banca
A cosa
serve
Finanziamento di breve termine per fabbisogni ben identificati nella quantità e
nel tempo
A cosa
NON serve
Soggetti
coinvolti
Finanziare investimenti di medio-lungo periodo, a causa della presenza di un
titolo esecutivo
Azienda e banca. Oltre a eventuali terzi per avalli
FINANZIAMENTI A BREVE TERMINE: Lo sconto della sovvenzione cambiaria (segue)
1.
L’azienda che necessita di un finanziamento rilascia alla banca uno o più
pagherò
2.
La banca accredita l’importo indicato dalle cambiali – al netto dello
sconto - su un conto corrente infruttifero a disposizione dell’azienda
3.
Alla scadenza delle cambiali l’azienda ritira gli effetti dietro il pagamento
dell’importo dovuto
4.
In caso di mancato pagamento la banca può far valere il titolo esecutivo
a)
E’ importante l’affidabilità dell’azienda perché l’unica garanzia per la
banca è il titolo esecutivo
b)
Possibile avallo
c)
E’ uno strumento costoso:
Funzionamento
Altre
caratteristiche
•
tasso di sconto prossimo al top rate
•
imposta di bollo (12 per mille sul valore facciale della cambiale)
FINANZIAMENTI A BREVE TERMINE: Lo sconto cambiario commerciale
Cos’è
A cosa
serve
A cosa
NON serve
Soggetti
coinvolti
E’ un’operazione bancaria mediante la quale la banca anticipa all’azienda
l’importo di effetti cambiari commerciali non ancora scaduti al netto dello
sconto applicato dalla banca.
1.
finanziamento a breve termine mediante lo smobilizzo di crediti
2.
sostegno alla politica commerciale (dilazioni pagamento)
Finanziare investimenti di medio-lungo periodo, a causa della presenza di un
titolo esecutivo
Banca, azienda traente (creditrice), soggetto trattario (debitore), beneficiario
(spesso è il traente), giranti, avallanti.
FINANZIAMENTI A BREVE TERMINE: Lo sconto cambiario commerciale (segue)
Requisiti
•
Esistenza rapporto commerciale
•
Solvibilità dei firmatari
•
Scadenza ravvicinata, entro 4 mesi
•
Assenza clausole di limitazione dell’esecutività
1.
L’azienda che necessita di un finanziamento rilascia alla banca uno o più
effetti cambiari (tratte o pagherò)
2.
La banca accredita l’importo indicato dalle cambiali – al netto dello
sconto - su un conto corrente infruttifero a disposizione dell’azienda
3.
Alla scadenza delle cambiali il debitore ritira gli effetti dietro il pagamento
dell’importo dovuto
4.
In caso di mancato pagamento la banca può far valere il titolo esecutivo
a)
Imposta di bollo (a carico del debitore)
b)
Spese accessorie (gestione, postali, bolli)
c)
Sconto, funzione di:
Funzionamento
Costo
•
tasso ufficiale di sconto
•
affidabilità azienda
•
solvibilità dei firmatari
•
tempo
FINANZIAMENTI A BREVE TERMINE: L’accredito salvo buon fine
Cos’è
A cosa
serve
A cosa
NON serve
Soggetti
coinvolti
L’accredito salvo buon fine consiste nella presentazione all’incasso di titoli di
credito (cambiari e non, soprattutto Ri.Ba) dotati della clausola “salvo buon
fine”
1.
semplificazione e velocizzazione degli incassi che vengono delegati alla
banca
2.
finanziamento a brevissimo termine
Finanziare investimenti di breve e medio-lungo periodo
Banca e azienda, oltre ad eventuali avallanti
FINANZIAMENTI A BREVE TERMINE: L’accredito salvo buon fine (segue)
Funzionamento
Motivi per
il successo
Modalità
di accredito
Costi
1.
L’azienda presenta gli effetti o i documenti alla banca per l’incasso
2.
La banca accredita immediatamente il valore nominale sul c/c
3.
Alla scadenza dei documenti la banca ne cura l’incasso
4.
In caso di mancato pagamento la banca addebita il valore sul c/c
aziendale
a)
Diffusione delle Ri.Ba.
•
documenti emessi per l’incasso dall’azienda creditrice. Riportano i
dati della fattura, del debitore ed i termini/modalità di pagamento
•
carattere fiduciario: il debitore non sottoscrive alcun titolo esecutivo
b)
Concessione di utilizzo dello strumento legata all’affidabilità dell’azienda
a)
Accredito diretto su c/c ordinario
b)
Accredito su conto specifico
c)
Accredito su conto indisponibile infruttifero
•
Imposta di bollo (ridoota per le Ri.Ba. rispetto alle cambiali)
•
Commissioni di incasso ed oneri per gli insoluti
•
Interessi passivi
FINANZIAMENTI A BREVE TERMINE: Il factoring
Cos’è
A cosa
serve
A cosa
NON serve
Soggetti
coinvolti
Tipologie
(rischio)
Si tratta di un contratto con il quale un soggetto, l’azienda, trasferisce i propri
crediti ad una società specializzata, il “factor”, che si assume l’incarico della
riscossione.
• Finanziamento attraverso la creazione di liquidità
• Efficiente gestione dei crediti, a cura di una società specializzata (snellimento
procedure, riduzione costi amministrativi)
Finanziare generici fabbisogni finanziari in assenza di rapporti commerciali
sottostanti
Azienda, banca, debitore.
a)
Pro-solvendo: rischio insolvenza in capo all’azienda
b)
Pro-soluto: rischio di insolvenza trasferito in capo al Factor
FINANZIAMENTI A BREVE TERMINE: Il factoring (segue)
Elementi
caratteristici
Step contrattuali
1.
Il factor sostituisce la funzione di monitoraggio e recupero crediti
2.
i crediti dell’azienda vengono resi liquidi liberando risorse finanziarie per
gli investimenti
3.
possibilità di gestire in posti remoti vista la capillarità del factor
4.
in caso di pro-soluto, trasferimento del rischio di insolvenza sul factor
5.
il factor aiuta a valutare l’affidabilità dei clienti
a)
l’azienda decide se interessa solo l’incasso o anche il finanziamento
b)
il factor valuta sia l’azienda sia i debitori
c)
il factor comunica ai debitori la possibilità di cessione del credito
d)
stipula del contratto di factoring con la precisazione delle modalità
operative, dei servizi accessori, del costo dell’operazione.
a)
Servizi di gestione e accessori al contratto (analisi debitori, incasso,
solleciti, recupero crediti, comunicazioni,…)
b)
Servizi di finanziamento e di garanzia (anticipazione, sconto, garanzia
insolvenza, …)
Step contrattuali
FINANZIAMENTI A BREVE TERMINE: Il factoring (segue)
Tipologia
Caratteristiche
Old line factoring
(conventional factoring)
Gestione del credito. Finanziamento dell’80% dei crediti, 20% trattenuto in
garanzia. Pro-soluto.
With recourse factoring
Come il precedente ma pro-solvendo
Maturity factoring
Esclude il finanziamento. Gestione del credito. Accredito alla scadenza
concordata o al pagamento. Possibilità di stipulare assicurazione così alla
scadenza ci sarà sempre accredito dell’importo.
Non notification factoring
Trasferimento del credito al factor senza notificarlo al debitore. Presenza
del finanziamento. Incasso gestito dall’azienda che lo trasferisce al factor.
Poco diffuso e ormai in disuso.
Export factoring
Gestione dell’incasso dei crediti su scala internazionale grazie alla
diffusione capillare del factor.
Factoring finalizzato
Il factor finalizzato opera in esclusiva per un gruppo imprenditoriale del
quale detiene una partecipazione azionaria.
FINANZIAMENTI A BREVE TERMINE: Il factoring (segue)
1.
Costi
2.
Interessi corrisposti sulle somme anticipate dal factor
•
Prime rate + spread 1% o 2%
•
Possibilità di negoziazione vista la concorrenza
Commissione di factoring per i servizi accessori al finanziamento
•
3.
Compresa tra 0,5 e 1,5% del valore nominale del credito
Rimborso delle spese accessorie (postali, bancarie,…)
FINANZIAMENTI a MEDIO-LUNGO TERMINE
Le principali tipologie di finanziamenti a medio-lungo termine sono costituite da:
1.
Credito industriale
2.
Leasing
3.
Mutuo
4.
Sconto cambiario
Altre forme di finanziamento sono:
1.
Finanziamento in pool
2.
Project financing
3.
Obbligazioni
4.
Quotazione in borsa
5.
Finanza innovativa per il capitale di rischio
FINANZIAMENTI A MEDIO-LUNGO TERMINE: Il credito industriale
Cos’è
A cosa
serve
A cosa
NON serve
Soggetti
coinvolti
E’ una forma di dinanziamento di durata solitamente compresa tra 10 e 15 anni
e con rate di rimborso periodiche finalizzata a supportare ingenti investimenti in
immobilizzazioni tecniche e finanziarie
Viene usato per acquisire le risorse finanziarie necessarie a realizzare in tempi
brevi investimenti produttivi che genereranno in futuro flussi di cassa positivi
Finanziamenti di breve periodo ed in capitale circolante
Azienda, banca specializzata
FINANZIAMENTI A MEDIO-LUNGO TERMINE: Il credito industriale (segue)
Funzionamento
Erogazione
a)
Durata del finanziamento: da 1,5 a 15 anni
b)
Preammortamento
•
Interessi pagati periodicamente
•
Interessi capitalizzati
c)
Erogazione totale o in base a SAL
d)
Rimborso alla scadenza o rateale
e)
Tasso di interesse fisso o variabile
f)
Garanzie: ipoteca o fidejussione
L’erogazione del finanziamento da parte della banca avviene
successivamente all’acquisizione di diverse informazioni:
• di natura bancaria (centrale rischi)
• di natura pubblicistica (tribunale, camere commercio,…)
• di natura aziendale (struttura patrimoniale, economica e finanziaria)
• di analisi di bilancio
• relative all’investimento
FINANZIAMENTI A MEDIO-LUNGO TERMINE: Il mutuo
Cos’è
A cosa
serve
A cosa
NON serve
Soggetti
coinvolti
Come previsto dall’art. 1813 c.c. il mutuo “è il contratto con il quale una parte
consegna all’altra una determinata quantità di denaro (o di altre cose fungibili)
e l’altra si obbliga a restituire altrettante cose della stessa specie e qualità”.
Viene usato per acquisire le risorse finanziarie necessarie a realizzare
investimenti in immobilizzazioni materiali aventi capacità di produrre reddito in
tempi medio-lunghi
Finanziamenti di breve periodo ed in capitale circolante
Azienda, banca
FINANZIAMENTI A MEDIO-LUNGO TERMINE: Il mutuo (segue)
Modalità di rimborso:
Funzionamento
1.
In un’unica soluzione
2.
Rateale
Costi
Tasso di
interesse
Garanzie
Piani di
ammortamento
•
Interessi passivi
•
Spese notarili
•
Spese accessorie (es. perizia)
1.
Tasso fisso
2.
Tasso variabile agganciato a tassi di riferimento + spread
3.
Tasso misto
a.
Mutui ipotecari (garanzia reale)
b.
Mutui chirografari con fidejussione (con garanzia personale)
c.
Mutui chirografari senza fidejussione (senza garanzia)
a.
Quota capitale costante – Metodo italiano
b.
Quota di interessi costante e rimborso alla scadenza - Metodo americano
c.
Rata costante – Metodo francese
FINANZIAMENTI A MEDIO-LUNGO TERMINE: Lo sconto cambiario
Cos’è
A cosa
serve
A cosa
NON serve
Soggetti
coinvolti
E’ un’operazione di finanziamento a medio termine (max 5 anni) con la quale
una banca anticipa ad un’azienda l’importo di un credito cambializzato, previa
deduzione degli interessi, a fronte della cessione del credito derivante dalla
vendita di beni durevoli. La cessione avviene pro-solvendo.
E’ volto a soddisfare un fabbisogno finanziario dell’azienda
mediante lo smobilizzo di crediti a medio termine
Finanziare investimenti di breve periodo. Per tali esigenze esiste lo sconto
cambiario commerciale
Banca, azienda traente (creditrice), soggetto trattario (debitore), beneficiario
(spesso è il traente), giranti, avallanti.
FINANZIAMENTI A MEDIO-LUNGO TERMINE: Lo sconto cambiario (segue)
Caratteristiche
Lo sconto cambiario si distingue dallo sconto commerciale per alcuni elementi
caratteristici:
1.
Previsto dalla legge Sabatini (L. 1329/1965) che favorisce le imprese
medio-piccole e ne ha favorito la diffusione
2.
La compravendita da cui origina il credito ceduto riguarda macchine
utensili o produttive, comunque beni durevoli
3.
Importo massimo finanziabile: 1,550 milioni di euro
4.
Scadenza non superiore a 5 anni
5.
Come garanzia viene richiesta la riserva di proprietà del bene
6.
Il tasso di interesse può essere ridotto tramite l’intervento agevolativo del
Mediocredito Centrale
FINANZIAMENTI A MEDIO-LUNGO TERMINE: Il leasing
Cos’è
A cosa
serve
Il leasing è un contratto atipico mediante il quale un intermediario finanziario (la
società di leasing) acquista un determinato bene e lo mette a disposizione di
un’azienda, la quale si impegna a pagare un determinato canone periodico e,
al termine del periodo convenuto, ha la facoltà di diventare proprietaria del
bene stesso dietro pagamento di un importo prefissato
E’ volto a finanziare con flessibilità ed efficacia l’investimento in beni
strumentali (soprattutto ad elevata obsolescenza tecnologica)
A cosa
NON serve
Finanziare investimenti non in immobilizzazioni
Soggetti
coinvolti
Azienda, società di leasing, produttore del bene
canoni
Azienda
Società di
leasing
Acquista
bene
Consegna
bene
Produttore
FINANZIAMENTI A MEDIO-LUNGO TERMINE: Il leasing (segue)
1.
L’entità del finanziamento è spesso superiore a quella che è possibile
ottenere con altre forme di finanziamento nei confronti della stessa
azienda
2.
Elimina o riduce sensibilmente l’obsolescenza tecnologica
3.
Il finanziamento non compare nel bilancio dell’azienda e migliorano gli
indici di struttura
4.
Il pagamento dei canoni è prefissato e rigido il che consente una forte
pianificazione finanziaria
5.
Consente risparmi di natura fiscale (soprattutto se ammortamenti <
canoni)
6.
Possibilità di servizi aggiuntivi
7.
Flessibilità rispetto alle esigenze di finanziamento
•
Consente di liberare risorse per altri investimenti (ma ci sono i prestiti)
•
Consente di semplificare procedure di acquisto (elusione dei controlli)
a)
Costo del finanziamento generalmente superiore rispetto ad altre forme
di finanziamento
b)
Rigidità delle scadenze ed impossibilità di rinegoziazione
c)
L’impresa non è proprietaria del bene
Vantaggi
Vantaggi?
Vantaggi
FINANZIAMENTI A MEDIO-LUNGO TERMINE: Il leasing (segue)
Leasing F.
mobiliare
Riguarda i beni mobili. I passaggi chiave sono:
1.
Scelta del bene e del fornitore
2.
Richiesta di finanziamento alla società di leasing
3.
Stipula del contratto di leasing
4.
Rapporto tra società di leasing e produttore
5.
Rapporto tra società di leasing e azienda
6.
Conclusione del contratto
Garanzie in caso di mancato pagamento dei canoni
• possibilità di vendere il bene locato
• obbligo per l’azienda di corrispondere la differenza tra valore attualizzato
dei canoni ancora da pagare e ricavato di vendita
Elementi economici del contratto
• canone di locazione comprensivo degli interessi
• maxicanone, da contabilizzare per competenza e non per cassa
• valore di riscatto del bene
• spese accessorie (trasporto, insoluti, mora,…)
FINANZIAMENTI A MEDIO-LUNGO TERMINE: Il leasing (segue)
Leasing F.
immobiliare
Elementi distintivi rispetto al leasing finanziario mobiliare
1.
Beni immobili
2.
Importi finanziati più elevati
3.
Elevato maxicanone iniziale
4.
Valore di riscatto elevato, tra il 15% ed il 30% del valore del bene
5.
Durata minima del contratto di 8 anni, altrimenti canoni non deducibili
fiscalmente
Altre tipologie di leasing
Tipologia
Caratteristiche
Lease back
L’azienda che acquisisce il bene in leasing è la stessa che lo produce
Leasing azionario
I beni oggetto del contratto sono costituiti da azioni (spesso combinato con
il lease back)
Leasing operativo
Breve durata, escluso il diritto di opzione alla scadenza
Leasing addossè
Forma particolare di lease back: oggetto del contratto è uno stock di beni
strumentali. Possibile la sublocazione.
Leasing in pool
Beni mobili e immobili di valore significativamente elevato. Costituzione di
un pool di società di leasing
Leasing all’esportazione
Azienda locataria risiede in un Paese diverso dalla società di leasing
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