Passività e PN
Corso di Perfezionamento per la preparazione alla professione di
Dottore commercialista e alla funzione di Revisore contabile
Silvano Corbella
10 dicembre 2010
Passività e PN
Le passività … prendiamo le mosse dai fondi rischi e oneri …
Caratteri aziendali
• Consentono la copertura di rischi e oneri:
- di manifestazione futura (in genere, ma non sempre, manifestazione
numeraria diretta)
- che per competenza e prudenza devono concorrere alla formazione del
reddito di esercizio
- che presentano alcuni aspetti di indeterminazione
•
•
In CE: l’accantonamento che alimenta il fondo
In SP: il fondo rischi e oneri (la passività indeterminata)
•
Esempio: fondo garanzia prodotti
Silvano Corbella
10 dicembre 2010
Passività e PN
Art. 2424 bis 3° comma
• Finalità:
“Gli accantonamenti per rischi e oneri sono destinati soltanto a coprire
perdite o debiti…”
• Attenzione!
“Soltanto”: distinzione rispetto ai fondi rettificativi!
“Perdite o debiti”: la copertura non è finanziaria!
Silvano Corbella
10 dicembre 2010
Passività e PN
Pertanto…
• 4 caratteri consentono di qualificare una passività come fondo
rischi e oneri:
1.
2.
3.
4.
la natura, che deve essere determinata
l’esistenza, che deve essere certa o probabile
l’ammontare, che deve essere indeterminato
la data di sopravvenienza, che deve essere indeterminata (NB:
indeterminazione della data e/o dell’ammontare)
Silvano Corbella
10 dicembre 2010
Passività e PN
• Dubbi in merito alla data di sopravvenienza:
-
•
raccordo con il debito per TFR
tendenziale scarsa significatività
Valutazione di fondi per rischi e oneri
In base all’ammontare presunto del rischio / onere di manifestazione futura
Silvano Corbella
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Passività e PN
Un quadro di sintesi …
…
Natura
F.di
oneri
Det.
F.di
rischi
Det.
Esistenza
Certa
Probabile
Ammontare
Indet.
Non
rileva
Silvano Corbella
…
…
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Passività e PN
da cui, in via differenziale, si desume:
Natura
Esistenza
Ammontare
Debiti
F.di oneri
F.di rischi
Riserva
(1)
Riserva
(2)
Det.
Det.
Det.
Det.
Indet.
Certa
Certa
Probabile
Possibile
Non rileva
Det.
Indet.
Non rileva
Non rileva
Non rileva
(1) Riserva di utili facoltativa a fronte di oneri solo possibili - Ruolo dei Conti d’Ordine
(2) Riserva di utili facoltativa a fronte del rischio generico d’impresa
Silvano Corbella
10 dicembre 2010
Passività e PN
Valutazione delle passività
Fondi per rischi e oneri
In base all’ammontare presunto del rischio / onere di manifestazione futura
Debiti: criterio generale
In base al valore nominale del debito, fatte salve situazioni particolari
Debiti: un caso particolare
I debiti commerciali a M/L termine implicitamente onerosi o con OF espliciti
irragionevolmente bassi
Separazione degli OF incorporati nel debito e nel costo:
- debito e costo al prezzo di mercato del bene; in assenza di quest’ultimo,
attualizzazione del debito
- risconto degli OF scorporati sulla durata del debito
Silvano Corbella
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Passività e PN
Un caso particolare:
il fondo di ristrutturazione aziendale
• Finalità:
Raccoglie i costi che l’impresa dovrà sostenere per ridurre il proprio
personale e/o chiudere alcuni reparti o linee di produzione
• Ad esempio:
Il costo per il prepensionamento, l’incentivazione all’esodo e procedure
simili, il costo del personale occorrente per la demolizione di impianti,
asporto di materiali, bonifica e adattamento di locali, canoni di locazione
non risolvibili, relativi a spazi non più proficuamente utilizzabili, ecc.
Silvano Corbella
10 dicembre 2010
Passività e PN
Il fondo di ristrutturazione aziendale
• Attenzione!
“Non sono correlabili a prestazioni future”
“Eliminano preesistenti situazioni di inefficienza”
“Sono di competenza dell’esercizio in cui l’impresa decide formalmente di
attuare tali piani di ristrutturazione e riorganizzazione”
“Possono essere attendibilmente stimati”
“L’accantonamento è incluso nella voce “oneri straordinari” di conto
economico”
Silvano Corbella
10 dicembre 2010
Passività e PN
IL PATRIMONIO NETTO (P.N.)
•Da un punto di vista contabile il P.N. è la differenza tra “Attivo” e “Passivo”
che consente di bilanciare le due sezioni.
•Da un punto di vista finanziario il P.N. rappresenta l’ammontare di risorse
apportato dai soci e autogeneratesi nell’impresa.
•Da un punto di vista giuridico “… il P.N. esprime la misura dei diritti
patrimoniali che può essere soddisfatta “in via residuale” attraverso le
Attività, dopo che siano stati soddisfatti i diritti dei terzi creditori” (Principi
contabili OIC n. 28).
•Il P.N., quale valore differenziale, è unitario, anche se per finalità pratiche va
distinto in quote “ideali”.
Silvano Corbella
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Passività e PN
Criteri di classificazione delle “quote ideali”
1° Criterio
Si distinguono:
•“riserve di utili”: traggono origine dagli utili non distribuiti agli azionisti. L’art. 2424
C.C. prevede che queste si dividano in:
- riserva legale;
- riserve statutarie;
- utili portati a nuovo;
•“riserve di capitale”: si costituiscono in sede di apporti da parte dei soci e in sede di
conversione delle obbligazioni convertibili in azioni. In base all’art. 2424 C.C. queste si
dividono in:
- riserva da sovrapprezzo azioni;
- riserve di rivalutazione;
- altre riserve (donazioni da parte dei soci; rinuncia di crediti da parte di soci,
differenze da fusione).
Silvano Corbella
10 dicembre 2010
Passività e PN
Criteri di classificazione delle “quote ideali”
2° Criterio (criterio della destinazione)
“In questo caso assume rilievo la differente disciplina che regola l’utilizzo, sul piano
contabile, delle poste di P.N. Divengono preminenti il regime giuridico e le decisioni
dell’organo assembleare che vincolano singole poste a singoli impieghi” (Principi
contabili OIC n. 28).
Bisogna seguire la rigida disciplina prevista dall’art. 2424 C.C., ed integrarla in Nota
Integrativa con ulteriori informazioni secondo quanto previsto dall’art. 2427, n. 7-bis
C.C.
Silvano Corbella
10 dicembre 2010
Passività e PN
Classificazione secondo l’art. 2424 C.C.
•I - Capitale: accoglie il valore nominale dei conferimenti operati dagli azionisti e il valore delle
riserve che vengono destinate dagli stessi a suo incremento;
•II - Riserva da soprapprezzo delle azioni: è costituita dal prezzo eccedente il valore nominale
delle azioni e dalle differenze che emergono in sede di conversione di obbligazioni
convertibili. La riserva “…non può essere distribuita ai soci fino a che la riserva legale non
abbia raggiunto il quinto del capitale sociale” (Principi contabili OIC n. 28);
•III - Riserve di rivalutazione: “…accoglie le riserve di rivalutazione previste da leggi speciali”
(Principi contabili OIC n. 28);
•IV - Riserva legale: riserva obbligatoria ex art. 2430 C.C., “che impone l’accantonamento di
almeno la ventesima parte degli utili netti annuali, sino a quando l’importo non abbia
raggiunto il quinto del capitale sociale” (Principi contabili OIC n. 28). È una riserva
indisponibile e può essere utilizzata solo a copertura delle perdite dopo aver “esaurito” tutte
le altre riserve;
Silvano Corbella
10 dicembre 2010
Passività e PN
Classificazione secondo l’art. 2424 C.C. (continua)
•V - Riserve statutarie: sono previste da una clausola statutaria che ne stabilisce le modalità di
formazione e movimentazione;
•VI - Riserva per azioni proprie in portafoglio: si costituisce nel momento di acquisto di azioni proprie. Ha
il compito di salvaguardare l’integrità del capitale sociale. “È indisponibile fino a che le stesse azioni non
vengano trasferite o annullate” (Principi contabili OIC n. 28);
•VII - Altre riserve, distintamente indicate: voce residuale che accoglie altri tipi di riserve non
specificamente individuate dal legislatore nell’art. 2424 C.C. Le riserve possono avere una destinazione
generica o specifica. Ad esempio rientrano nella voce: la riserva straordinaria o facoltativa; la riserva per
acquisto azioni proprie; la riserva azioni (quote) della società controllante; i versamenti in conto aumento
di capitale; i versamenti in conto futuro aumento di capitale; i versamenti in conto capitale o versamenti
a copertura delle perdite; la riserva avanzo di fusione; la riserva da utili su cambi;
•VIII - Utili (perdite) portati a nuovo: “…vengono iscritti i risultati netti di esercizi precedenti, che non
siano stati distribuiti, accantonati ad altre riserve o le perdite non ripianate” (Principi contabili OIC n. 28);
•IX - Utile (perdita) dell’esercizio: rappresenta il risultato netto del periodo, come riportato nell’ultima
voce di conto economico.
Silvano Corbella
10 dicembre 2010
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lez. 10/12/2010 La rappresentazione in bilancio delle poste del