Disegno dell’Architettura II a.a.2011-2012 “La linea è un dispositivo separatore che segna le zone di contatto dei corpi, rappresentandone anche il confine (…) Ma la linea non solo divide. Proprio nel momento in cui il tratto continuo identifica i volumi attraverso il loro contorno separandoli, e rendendoli così unitari e individuali, esso in realtà li unisce, in quanto ne mette in evidenza i piani di tangenza.” (Franco Purini, Comporre l’architettura, Bari 2000 Docente: arch. Mariateresa Galizia ) Il termine RAPPRESENTAZIONE comprende al suo interno ogni tipo di disegno mentre il DISEGNO non può comprendere al suo interno ogni specie di rappresentazione DISEGNO Indica l’azione del fare e del costruire l’immagine, attraverso il segno, di qualcosa presente nella realtà o nella mente Rappresentare “Rendere intellegibile un’idea astratta o un oggetto reale per mezzo di segni o figure o espressioni assunte individualmente o convenzionalmente come simbolo” Meccanismo della visione del reale e della prefigurazione dell’eventuale e la loro notazione secondo metodi diversi su un supporto con vari strumenti RAPPRESENTAZIONE • La rappresentazione in campo teatrale è il descrivere una realtà vera o immaginaria, attraverso la parola e/o i gesti che gli attori dicono o compiono sul palcoscenico. • In campo letterario indica una trasfigurazione lirica del mondo dell’esperienza, che il poeta o lo scrittore sottolineano con le parole. • Nel campo grafico, pittorico, diventa il descrivere una realtà vera o immaginaria che l’autore estrinseca attraverso segni. Come MEZZI DI RAPPRESENTAZIONE è possibile utilizzare diverse tecniche in relazione al fine che si vuole ottenere. Posso rappresentare un oggetto attraverso: • linguaggio verbale • immagine fotografica • filmato • disegno • modelli tridimensionali plastici - maquettes realtà virtuale (digitale) DISEGNO Dal latino: De - signare ritrarre per mezzo di segni e linee un oggetto reale o immaginario Signare = indicare, significare, mostrare, spiegare Signum = segno, immagine, effige l’uomo è riuscito a soddisfare la necessità di trasmettere idee e concetti, avvalendosi di una metodologia di rappresentazione con definiti sistemi di tecniche convenzionali, di segni e di norme (DISEGNO ICONICO) che superano ancora oggi le barriere create dalla molteplicità dei linguaggi parlati. Un disegno simile alla realtà, quasi analogico, ma soggetto all’individualità di chi lo esegue. Il DISEGNO è una forma di espressione autonoma, una disciplina che non si serve di altre discipline ma che le supporta, esso comunica direttamente grazie al messaggio del segno che diventa disegno cioè significato. Il disegno di un organismo è una forma di conoscenza e di controllo, implica e consente la comprensione del suo insieme come di tutte le sue parti. Esso comporta un processo di astrazione, di selezione, di sintesi, di scelta del segno, di gerarchia degli elementi da rappresentare. Antonio Corradini, La Pudicizia, Napoli, 1749 Attraverso il DISEGNO, mezzo e modo di ricerca, ogni individuo può scorgere l’invisibile, il significato, l’anima di ciò che ha visto con il disegno e che con il disegno ha analizzato e acquisito riuscendo a rendere proprio. Il disegno oltre che uno strumento di lavoro è anche * un mezzo di espressione, comunicazione, estrinsecazione di uno stato d’animo * un mezzo per interpretare la realtà e quindi conoscerla * un mezzo per esprimere la nostra concezione del mondo e attraverso quella (tratto, segno grafico, etc) la nostra personalità. Jasper Johns, Lo sguardo critico, Philadelphia, 1964 Secondo lo studioso André Leroi Gourhan il DISEGNO si presenta come astrazione, come primo esito concreto della capacità di far emergere schemi concettuali dall’esperienza sensibile e quindi strumento di chiarificazione tra l’uomo e il mondo. Solo in un successivo stadio evolutivo il disegno assume un reale contenuto mimetico – imitativo degli aspetti visivi della realtà. Le prime forme di rappresentazione sono state originate dalla necessità di fare programmi, dall’utilità di poter ragionare sull’immagine come surrogato della realtà. Il disegno quindi come strumento per progettare azioni, esporre propositi. Il disegno ha una funzione più narrativa che descrittiva Il disegno infatti si configura come mezzo e linguaggio adatto a rappresentare e rappresentando a comunicare certi fatti e processi METALINGUAGGIO Il disegno appare naturale tramite di conoscenza per esprimere chiaramente e in modo inequivocabile ciò che la parola non può e non riesce a descrivere DISEGNO = STRUMENTO MNEMONICO CHE ASSUME CARATTERE OGGETTIVO-COGNITIVO trasmette l’ESSERE – ESSENZA attraverso la geometria descrittiva Il SEGNO grafico può essere: - iconico ossia mimetico, (dal greco eikon riproduzione) cioè simile alla realtà (codice di riconoscilità immediata) - simbolico esiste solo un legame convenzionale, non esiste legame tra la forma e la cosa rappresentata (richiede il preventivo stabilirsi di un accordo interpretativo da attribuire ad ogni segno) Disegno iconico Alcuni segni definiscono il soggetto ma altri definiscono… • L’ambiente. ‐ In Egitto ai piedi delle Piramidi. Disegno di Gaspare De Fiore Disegno simbolico ‐ codificato Il disegno per comunicare… Il disegno infantile, per quanto “primitivo e rozzo” manifesta lo sforzo della mente/occhio/mano nel cercare il segno più essenziale ed adatto alla rappresentazione, a cogliere gli aspetti salienti della realtà (esistente o immaginata) e restituirne una visione sintetica. Disegno infantile Prima ancora di avere una carica rappresentativa, gli scarabocchi hanno una carica espressiva, cioè costituiscono l’espressione grafica di esperienze interne piacevoli o spiacevoli, quindi non possono essere considerati un semplice prodotto dell’attività motoria fine a se stessa. Disegno immaginario/immaginifico Tutto parte da una ricerca sulla grafica che porta alla conoscenza di un limite conoscitivo e alla conseguente voglia del superamento dello stesso. Si apre così un mondo sulle infinite potenzialità espressive che può avere la grafica … …il disegno immaginario Disegno ironico il disegno di fumetto …il disegno ‐ fumetto il disegno allusivo Logo convegno Unesco …il disegno immaginario costruzioni impossibili, esplorazioni dell'infinito, tassellature e motivi a geometrie interconnesse che cambiano gradualmente in forme completamente differenti M. C. Escher …il disegno divulgativo Il DISEGNO rappresenta l’architettura in quanto la “ri-presenta”come duplicato sul piano dell’immagine. La rappresentazione può riguardare una realtà esistente - disegno di rilievo - o un’intenzione progettuale – disegno di progetto. Il disegno dal vero è uno strumento di conoscenza della realtà costruita ed inoltre è un’ottima palestra per la mente e la mano: poichè allena la mente a creare immagini mentali degli oggetti osservati e la nostra mano a riprodurli sul foglio di carta. Attraverso il segno del disegno si compie un processo cognitivo di osservazione penetrante DISEGNO = Strumento di analisi sintesi Nel disegno dal vero così come nello schizzo progettuale emergono le capacità espressive del segno grafico. Dal tratto grafico è possibile comprendere la personalità e la cultura di chi lo ha eseguito. …il disegno dal vero come strumento di conoscenza della realtà Disegno di viaggio Il viaggiatore classico “Prima di ogni viaggio mi preparo disegnando i posti che andrò a visitare, lo faccio prima, non voglio fare come i pittori tedeschi che con gli acquerelli dipingevano sul posto, non voglio disegnare mentre viaggio. Invece prima di partire ho tutti gli elementi per sapere e giudicare il posto che andrò a visitare. Il disegnare durante o dopo è una maniera ottocentesca, da pittore, da accademia. Invece così è da sapienti”. Carlo Aymonino Disegno di viaggio G. De Fiore - 1987 - Egitto La Sfinge Louis I. Kahn, Piramidi, Egitto, 1951 G. De Fiore -1987 - Abu Simbel G. De Fiore, 1987. - Luxor G. De Fiore 1987 - Edfu Istanbul, S. Sofia - Disegno di G. De Fiore Il primo edificio viene iniziato da Costantino come cattedrale della nuova capitale, ma alla morte dell'Imperatore nel 337 la chiesa era ancora in costruzione, venendo consacrata solo nel 330, al tempo di Costanzo II. Dopo un incendio fu riedificata da Teodosio II, e riconsacrata nel 415. Di nuovo incendiata in seguito alla rivolta di Nike, scoppiata contro l’imperatore Giustiniano I nel 532, venne in seguito ricostruita in forme ancora più grandiose dallo stesso Giustiniano. Della basilica teodosiana sussiste ancora un piccolo edificio circolare laterale, la sacrestia Le Corbusier, Collina di Istanbul, sullo sfondo l’orizzonte del mar di Marmara, 1911 G. De Fiore : -Istanbul, S.Sofia Le Corbusier, Istanbul, Santa Sofia, 1911 G. De Fiore: - Istanbul, S. Sofia. G. De Fiore - Istanbul, Moschea di Solimano La moschea di Solimano è una delle più famose, la più vasta, la più alta, il più bell’edificio islamico costruito tra il 1550 e il 1557 dall’architetto Sinan Hoga, che riconobbe in questo complesso la prima opera della sua maturità. (1) Il terreno, sul sesto colle della città, declina rapidamente verso il Corno d’Oro, perciò furono necessarie vaste fondazioni di pietra. Il borgo di S. Giovanni li Cuti , Ct F. Restuccia Alvar Aalto, Agrigento Valle dei Templi Fondato nel 1357. La denominazione indica la roccia su cui e costruito (petra) e il nome del fondatore, Simone: "la roccia di Simone". Le Corbusier - 1911 Il Monte Atos, Monastero di Simon Petra Situato a circa 170km a est di Madrid, questo paese medioevale circondato da antiche mura è arroccato in cima ad alte pareti rocciose, a strapiombo sui fiumi Huécar e Jucar. Per milioni di anni questi fiumi hanno continuato a tracciare il loro percorso, modellando ampie gorges racchiuse, ai lati, da eccezionali pareti di calcare giallo. J. Cano Lasso - 1985 La Cuenca, antiche case impostate sulla roccia. Le Corbusier - 1911 – Il Partenone visto attraverso il colonnato dei Propilei Pianta della chiesa del monastero di Iviron Louis Kahn, Acropoli di Atene, 1951 Le Corbusier, Acropoli di Atene, 1910 Il Castello di Lombardia, Enna Disegno di M.Manganaro 1997 Scorcio prospettico, Piazza Armerina. Disegno di M. Manganaro- 1997 Scorcio prospettico, Randazzo Alvar Aalto, Calascibetta, Enna, 1952