RESEGONEONLINE.IT 14 aprile 2013 Bosisio Parini, 14 aprile 2013 Aperti i festeggiamenti per il cinquantesimo anniversario de 'La Nostra Famiglia' di Italo Allegri Sabato 13 Aprile aula magna gremita in ogni ordine di posto a sottolineare quanto stia a cuore questa realtà al territorio lecchese e non solo. Per l'occasione Fabio Dodesini ha presentato la sua artistica croce, realizzata con quattro cerchi colorati per tre quarti, che esprimono un simbolo di fede che si apre al cuore del credente Le croci realizzate per la Nostra Famiglia dal designer Fabio Dodesini. In un clima familiare e di grande partecipazione si sono ufficialmente aperti, nel pomeriggio di sabato 13 aprile, i festeggiamenti per celebrare il cinquantesimo anniversario de La Nostra Famiglia di Bosisio Parini. Un momento intenso di riflessione sul tema: «Il Carisma nel cuore de “La Nostra Famiglia” e la croce». Aula magna gremita in ogni ordine di posto a sottolineare quanto stia a cuore questa realtà al territorio lecchese e non solo. Ha introdotto l’incontro Carla Andreotti, Direttore Centrale Settore Sviluppo e Formazione, porgendo ai partecipanti il saluto a nome di tutta la comunità delle Piccole Apostole di Bosisio e spigando la scelta del tema con due immagini tratte dal libro «Don Luigi ci parla: frammenti e riflessioni per i più intimi». Per don Luigi i «più intimi» erano le Piccole Apostole a cui scriveva o le persone che stavano facendo un cammino di discernimento per la loro vocazione. Oggi «i più intimi» sono coloro che si interessano alla Nostra Famiglia, non solo come opera che eroga dei servizi, ma «come luogo che esprime dei valori, che fa una proposta concreta delle cose che si fanno insieme». La seconda immagine è tratta dal Vangelo: Gesù attorniato dalle folle, dai discepoli e dalle donne, che sono state le prime a dare l’annuncio della sua Risurrezione. «Noi oggi siamo come il gruppo ristretto che è attratto non solo da La Nostra Famiglia come opera, ma dal cuore de La Nostra Famiglia, dove c’è il carisma di don Luigi e dove c’è questa proposta di vita». E’ quindi toccato al dott. Domenico Galbiati, presidente della commissione per la ricerca dell’Istituto Scientifico Medea, riflettere sul ruolo svolto da La Nostra Famiglia in questi cinquant’anni: «Da qui sono passate tante croci ma anche tante resurrezioni. Ogni bambino si è conquistato sul campo quel pezzo di speranza che la vita gli aveva tolto. Viviamo ogni giorno la peculiarità della riabilitazione, che comporta una comunità di destino tra il piccolo paziente e chi opera: occorre non solo curare ma anche prendere per mano e accompagnare». La storia della riabilitazione è passata tutta dall’istituto di Bosisio per il nostro Paese e, a differenza di altre specialità di ambito medico, evoca necessariamente un riferimento all’unitarietà della persona. Nell’arco di mezzo secolo sono sorti sette padiglioni: uno ogni sette anni! Un ritmo straordinario. La Nostra Famiglia oggi rappresenta la maggior impresa nel territorio di Lecco, che vanta una antica tradizione imprenditoriale. Si parla di IRCCS “E. Medea” - Ass. La Nostra Famiglia PAG. 1 RESEGONEONLINE.IT 14 aprile 2013 Il Postulatore della Causa di Canonizzazione del beato Luigi Monza, padre Luigi Mezzadri, Docente alla Pontificia Università Gregoriana di Roma, ha colto nell’assenza della mozzetta di colore rosso sul capo di papa Francesco un messaggio importante: l’abbandono di un potere. Il Santo Padre quindi ha voluto portare la Chiesa alla soglia dell’umiltà. Così come ha fatto don Luigi Monza quando parlava della Chiesa primitiva. Lui non era un rivoluzionario, uno che rifiutava, ma semplicemente si è posto come uno che sorpassa, che non tiene conto e si è riferito alla Chiesa delle origini: umile, semplice. E l’immagine più significativa è una croce, perché «Non ci si salva da soli, la croce è lo strumento di Dio per salvare il mondo. Don Luigi l’aveva capito e per questo aveva scelto una Chiesa capace di andare verso le periferie del cuore. Ci ha richiamati ad essere custodi teneri e ha dato una straordinaria carica di fede alle Piccole Apostole. Lui ha dato il "la", la sinfonia l’hanno poi composta coloro che l’hanno seguito». Al Vescovo di Cremona, Mons. Dante Lanfranconi, il compito di riflettere sul tema delle famiglie e le coppie messe alla prova dalla presenza di una disabilità: «Scegliendo di accogliere la vita con la stessa disponibilità con cui l’hanno cercata, le famiglie sono alla prova anche per quanto riguarda l’investimento della speranza, che è cosa ben diversa dal sogno. Questo, infatti, riguarda futuri immaginati straordinari, mentre la speranza nasce dalla constatazione della realtà, è la libertà della persona che si misura con i lati positivi del reale, ma anche con i suoi risvolti di sofferenza. In questo senso la croce svela l’amore autentico, che sa reggere alla prova. Ho imparato da queste famiglie che ogni persona provata ha bisogno di entrare in un circuito di solidarietà: qui diremmo una famiglia di famiglie». Poi la testimonianza diretta di una Piccola Apostola: Giuseppina Pignatelli, Responsabile Generale dell’Istituto Secolare delle Piccole Apostole della Carità, che da trentuno anni presta il suo servizio presso La Nostra Famiglia di Bosisio Parini: «Nonostante i cambiamenti di questi 50 anni, La Nostra Famiglia è rimasta un luogo, una casa, una famiglia: lo spirito delle origini è rimasto vivo. Rimangono impresse nel nostro cuore le parole del fondatore: “Ognuno senta viva la responsabilità di questi bimbi davanti a Dio e il compito che si assume lo porti a termine, con amore e con sacrificio”». Nella pausa che è seguita il designer Fabio Dodesini ha presentato la sua artistica croce, realizzata con quattro cerchi colorati per tre quarti, che esprimono un simbolo di fede che si apre al cuore del credente. L’insieme «Croce che non è Crocefisso ma che è Crocefisso e non Croce». La parola conclusiva a padre Angelo Cupini, Responsabile della Casa Sul Pozzo: «I cristiani stanno vicino a Dio nella sua sofferenza», ha detto citando Dietrich Bonhoeffer. Ed ha continuato con queste parole: «La Nostra Famiglia è uno spazio dove si generano trasformazioni importanti di storie di sconfitta che diventano luoghi di fecondità. Il vostro è magistero della presenza, qui accogliete sfide perché le croci diventino segni di una rigenerazione complessiva». Gli interventi sono stati accompagnati dagli splendidi intermezzi musicali a cura della Corale San Pietro al Monte di Civate. Al termine delle riflessioni l’inaugurazione della mostra fotografica «50 anni di bene fatto bene» allestita nella hall del settimo padiglione. Il prossimo appuntamento per le celebrazioni del cinquantesimo di fondazione sarà a fine maggio, quando il Card. Angelo Scola visiterà La Nostra Famiglia di Bosisio Parini. Si parla di IRCCS “E. Medea” - Ass. La Nostra Famiglia PAG. 2