TRATTAMENTI IN CAMPO CON INDUTTORI DI RESISTENZA PER IL CONTROLLO DEL LEGNO NERO DELLA VITE Gianfranco Romanazzi, Sergio Murolo, Erica Feliziani Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali, Università Politecnica delle Marche, Via Brecce Bianche, 60131 Ancona. E-mail [email protected] Tra i fitoplasmi che infettano la vite, quello associato al gruppo dello stolbur, agente di Legno nero (LN), è il più diffuso ed economicamente importante, per le ingenti perdite di produzione registrate, nella maggior parte delle aree viticole della penisola in generale e dell’Italia centrale in particolare (Romanazzi et al., 2007). A differenza di altri agenti di malattia che interessano la vite, finora non sono disponibili informazioni sull’efficacia di prodotti fitosanitari attivi in campo contro le principali malattie da fitoplasmi (Romanazzi et al., 2009a). Le piante infette, comunque, possono andare incontro alla remissione dei sintomi di malattia, o recovery (Osler et al., 1993), recuperando la produttività e simulando il comportamento delle piante sane. Il fenomeno naturale, che ha una frequenza casuale, può essere Sintomi ascivibili a fitoplasmi su pianta e grappoli di Chardonnay favorevolmente influenzato da stress biotici, come trapianto (Osler et al., 1993), estirpazione controllata e strattonamento (Romanazzi e Murolo, 2008) o attraverso pratiche agronomiche come potatura e capitozzatura (Borgo e Angelini, 2002; Zorloni et al., 2002). Una strategia innovativa per il controllo dei giallumi della vite potrebbe consistere nel trattamento delle piante infette con elicitori, che possono indurre o potenziare le difese della pianta (Romanazzi et al., 2009b, Romanazzi et al., 2013). Obiettivo del lavoro è stato quindi la valutazione dell’efficacia di trattamenti con induttori di resistenza nel controllo del Legno nero della vite. Fasi della sperimentazione • Campi sperimentali: azienda vitivinicola Ferretti (Atri, TE) (2007-2008) e Az. Santa Casa (Loreto, AN) (2009-2010), con impianto di Chardonnay • Principi attivi e formulati utilizzati a cadenza settimanale da maggio a luglio Intervallo Dose Intervallo di Prodotto di Principio attivo (kg/ha o applicazione commerciale sicurezza L/ha) (giorni) (giorni) Aliette Fosetyl-Al 40 2,5-3,0 21 Glutatione + 2,5-4,0 5-10 Kendal Oligosaccarine Chito Plant Chitosano 0,05-5,0 n.a. Acibezolar-S0,15-0,2 7-14 Bion methyl Glutatione + Olivis 3,0-4,0 7-10 Oligosaccarine *registrato come fertilizzante Registrato su vite SI SI* SI* NO SI* Risultati Tutti i trattamenti sono risultati efficaci nell’aumentare il numero di piante recovered rispetto al testimone. In particolare, Bion, Olivis, Kendal hanno determinato una migliore risposta delle piante trattate, facendo registrare percentuali di piante recovered significativamente più elevati rispetto al testimone. Piante recovered (%) Media (%) Trattamenti 2007 2008 2009 2010 Aliette 65,7 28,6 33,3 20,0 36,9 Kendal 71,4 57,1 58,4 28,6 53,9 Chito Plant 48,6 31,2 33,3 27,3 35,1 Bion 79,5 53,3 41,7 52,4 56,7 Olivis 74,5 50,0 50,0 28,6 50,8 Testimone 37,5 23,1 8,3 36,8 26,4 Bibliografia Borgo M., Angelini E., 2002. Diffusione della Flavescenza dorata della vite in Italia e relazioni con vitigni, pratiche agronomiche, e materiali di propagazione. Atti Giornate Fitopatologiche, 1: 35-50. Osler R., Carraro L., Loi N., Refatti E., 1993. Symptom expression and disease occurrence of a yellows disease of grapevine in Northeastern Italy. Plant Disease, 77: 496-498. Romanazzi G., Prota V.A., Casati P., Murolo S.,Silletti M.R., Di Giovanni R., Landi L., Zorloni A., D’Ascenzo D., Virgili S., Garau R., Savino V., Bianco P.A., 2007. Incidenza del recovery in viti infette da fitoplasmi in diverse condizioni climatiche e varietali italiane e tentativi di comprensione ed induzione del fenomeno. Atti Convegno Nazionale “Nuove possibilità di lotta contro le fitoplasmosi della vite e dei fruttiferi basate su recovery, resistenze indotte e antagonisti” - Ancona, 17-18 settembre, 9-11. Romanazzi G., Murolo S., 2008. Partial uprooting and pulling to induce recovery in Bois noir infected grapevines. Journal of Phytopathology, 156: 747-750. Romanazzi G., D’Ascenzo D., Murolo S., 2009a. Field treatment with resistance inducers for the control of grapevine Bois noir. Journal of Plant Pathology, 91: 677-682. Romanazzi G., Musetti R., Marzachì C., Casati P., 2009b. Induction of resistance for the control of phytoplasma diseases. Petria, 19: 113-129. Romanazzi G., Murolo S., Feliziani E., 2013. Effects of an innovative strategy to contain grapevine Bois noir: field treatment with resistance inducers. Phytopathology, 103:785-791. Zorloni A., Scattini G., Bianco P.A., Belli G., 2002. Possible reduction of grapevine Flavescence dorée by a careful winter pruning. Petria, 12: 407-408. Biostimolanti, corroboranti, induttori di resistenza e micronutrienti nelle colture ortoflorofrutticole 29-30 maggio 2014, Ancona