N. 6 - dicembre 2014 Photo: Francesco Carnevale MAGAZINE Giappone grande debutto in Asia del Chianti Classico Gran Selezione 2014: tutti i successi del Gallo Nero Quel pasticciaccio brutto di Palazzo Strozzi Sacrati Il Chianti Classico Gran Selezione conquista il pubblico giapponese all’ambasciata d’Italia a Tokyo. Il bilancio di fine anno del Presidente Sergio Zingarelli e gli auspici per il 2015. Tutti i particolari dell’annosa vicenda del nuovo PIT della Regione Toscana. >> PAG. 18 >> PAG. 4 >> PAG. 6 INDICE ■ L’EDITORIALE 2014: tutti i successi del Gallo Nero - di Sergio Zingarelli.. ........................................................ 4 ■ academy Quel pasticciaccio brutto di Palazzo Strozzi Sacrati - di Michele Cassano.......................... 6 IL GALLO NERO SBARCA IN CALIFORNIA.. ED è SUBITO SUCCESSO - di Davide Gaeta. . ...................... 10 L’UNIONE FA SEMPRE LA FORZA - di Silvia Fiorentini ........................................................................ 12 L’orto di San Felice - di Silvia Fiorentini......................................................................................... 14 ■ experience La Gran Selezione incoronata a Londra - di Caterina Mori..................................................... 16 Giappone: grande debutto in Asia del chianti Classico Gran Selezione - di Silvia Fiorentini..........18 Il Gallo Nero si tinge di Viola - di Gerardo Giorgi ................................................................... 20 ■ OLIO DOP 2014: annus horribilis per l’olio DOP! - di Fiammetta Nizzi Grifi.............................................. 22 ■ La parola ai Soci La Gran Selezione di oggi e di domani: una riflessione - di Tim Grace.. ................................ 24 Storia di una famiglia contadina nel Chianti Classico - di Antonio Benelli. . .................... 26 2 L ’ EDITORIALE L ’ EDITORIALE 2014: tutti i successi del Gallo Nero SERGIO ZIN GARELLI Presidente Consorzio Vino Chianti Classico “Il bilancio di fine anno del Presidente del Consorzio e uno sguardo al futuro di una Denominazione in crescita dopo il riassetto qualitativo che ha portato alla nascita della Gran Selezione .” L’ed le a i r ito in termini di selezione, invecchiamento e ha riscosso in pochissimo tempo enormi scelta produttiva. consensi; la collaborazione, infine, con la Il rumore che ha fatto la Gran Selezione in Fiorentina Calcio per la partecipazione al Italia e nei più importanti mercati esteri ha Crystal Lounge, ristorante monomarca Gallo portato un indubbio beneficio per tutta la Nero, presso lo Stadio Artemio Franchi di denominazione, facendo crescere le richieste Firenze. Progetti rivolti per la prima volta non di Chianti Classico, con benefici per tutta la solo agli operatori del settore ma anche ai filiera del nostro territorio. nostri consumatori, su cui abbiamo investito Vedo con piacere che questa è un’opinione con coraggio e determinazione. sempre più condivisa fra i nostri soci, come Crediamo infatti che quello che ancora dimostra anche il redazionale a firma di manca in gran parte ai nostri consumatori Tim Grace de Il Molino di Grace che potrete (non solo italiani) sia la consapevolezza di ciò leggere nella sezione dedicata a “La parola ai che si nasconde dietro una bottiglia di vino soci”. Mi auguro che questo sia solo uno fra i di qualità. Questa non è solo un prodotto tanti contributi che arriveranno dalle nostre alimentare ma molto di più: è un mix fra aziende e spero che molti altri vorranno cultura e agricoltura, fra storia e territorio, condividere suggerimenti e dare voce alle fra ricerca e tecnica. La spinta verso fasce proprie idee, utilizzando queste pagine. di mercato più alte, adeguate ai costi che Colgo quindi l’occasione per ringraziare tutti i nostri produttori devono sostenere e al i produttori di Chianti Classico, che con il valore intrinseco del prodotto, passa anche loro impegno, passione, professionalità ed attraverso esperienza, offrono al mercato vini sempre capace di diffondere fra i consumatori una più interessanti e di altissima qualità, percezione del vino che vada oltre le sue contribuendo a migliorare l’immagine del qualità organolettiche, esaltandone anche la nostro territorio e aiutando l’affermazione valutazione emotiva e affinandone i consumi della nostra denominazione in tutto il mondo. sulla base di una conoscenza tecnica più una metamorfosi culturale Dicembre 2014. È passato un anno e siamo di La “Gran Selezione” è stata, in un primo Insomma, Chianti approfondita. Con questi nuovi progetti il nuovo arrivati all’appuntamento con il Natale. momento, accolta dagli operatori con grande Classico ha confermato il suo dinamismo, nel nostro Consorzio ha voluto dare una svolta È un momento molto importante per tirare curiosità ed interesse, ma al tempo stesso con rispetto di una tradizione che ci ha sempre alle tecniche di marketing tradizionali per il le somme e fare le dovute valutazioni qualche perplessità, poi la qualità dei prodotti ispirato e dato forza. In quest’ottica, il 2014 mondo vitivinicolo, una scelta forse ambiziosa sull’andamento delle attività dell’anno che presentati come “Gran Selezione” ha messo ha visto il Gallo Nero attore di una grande ma allo stesso tempo necessaria, che sta sta per concludersi, ma anche per guardare quasi tutti d’accordo. Una crescita continua di campagna promozionale in Italia e all’estero; dando i primi importanti risultati. al futuro, nell’ottica di ridefinire e ricollocare consensi, che ha portato un numero sempre partner o protagonista di eventi mediatici di Il 2015 sarà un altro anno molto impegnativo, strategie e risorse. più alto di aziende a presentare la propria importanza mondiale in un vero e proprio abbiamo Il 2014 è stato un anno cruciale per il “Gran Selezione”. tour per raccontare al mondo le ultime novità conoscenza Chianti Classico e il suo Consorzio. Dopo un La Gran Selezione si è dimostrata la locomotiva della DOCG. del Chianti Classico e allo stesso tempo lungo percorso, a gennaio di quest’anno è del Chianti Classico, ha fatto parlare molto, ha Ma questo non è tutto, il Consorzio è stato dovremo affrontare sicuramente nuove entrato infatti in vigore il nuovo disciplinare fatto scrivere, su di essa ci sono stati svariati anche impegnato nella realizzazione di sfide, tuttavia con le capacità dei produttori di produzione del Chianti Classico che ha dibattiti e confronti, ma alla fine la qualità progetti innovativi come la valorizzazione del e con un’attenta politica di marketing del visto l’introduzione di importanti novità dei nostri vini ha prevalso. Oggi nel Chianti Convento di Santa Maria al Prato a Radda, Consorzio, sono certo si possa guardare al con cambiamenti epocali per la nostra Classico si producono dei grandissimi vini che sia implementando le attività formative del futuro con serenità e ottimismo. denominazione. si possono affermare e meglio collocare sul vino Chianti Classico ma anche mediante Auguro un buon 2015, con la speranza di Tanto che la critica l’ha definita la “Rivoluzione mercato grazie anche alla spinta della nuova l’organizzazione di veri e propri eventi e essere sempre più uniti, ciascuno con le del Chianti Classico”, con l’esordio della categoria “Gran Selezione”. spettacoli culturali; l’apertura dell’Enoteca proprie attività e strategie, nel far crescere la “Gran Selezione”: la prima volta in Italia che Il lavoro dei nostri produttori ha potuto del Chianti Classico al Mercato Centrale che notorietà dell’area e del vino che produciamo. un Consorzio decide di introdurre una nuova così trovare un ulteriore stimolo grazie ad categoria uno strumento in grado di far distinguere posizionandola all’apice della ancora una volta il maggiormente la produzione del Gallo Nero piramide qualitativa della denominazione! 4 5 bisogno della di nuova consolidare la classificazione ACADE M Y ACADE M Y Quel pasticciaccio brutto di Palazzo Strozzi Sacrati La battaglia per il PIT: una lotta contro una proposta di legge obsoleta ancor prima di nascere, un fumoso tentativo di ritorno all’assetto mezzadrile, che rivela una scarsa aderenza alla realtà, penalizzando l’agricoltura moderna e in particolare la viticoltura, dimenticandone del tutto gli aspetti di valorizzazione del territorio a esse connessi. Pur avendo vissuto in prima persona l’iter del realizzazione di nuovi vigneti ai danni di aree provvedimento, dalla sua approvazione alle di pascolo” e ancora “contrastare ulteriori conclusioni delle trattative tra Uffici Regionali trasformazioni e controparti associative, faccio comunque nella Scheda d’Ambito 10 Chianti: “Le fatica a trovare una ratio, un filo conduttore, trasformazioni delle colture tradizionali in che spieghi con chiarezza i motivi per i quali impianti viticoli specializzati andrebbero un Consiglio Regionale, che si suppone limitate”; nella Scheda 15 Arezzo e Val di essere l’espressione più alta della nostra Chiana: “si deve […] prevenire le espansioni politica, abbia potuto partorire all’unanimità ingiustificate della coltura viticola”, e via una legge che sin da subito è apparsa come di questo passo con affermazioni che non un obbrobrio giuridico, almeno per quanto so se definire assurde o ridicole, ma il cui riguarda i suoi effetti sulle aziende agricole effetto sarebbe stato a dir poco devastante e vitivinicole. per tutta l’economia toscana. In più, la parte in vigneti specializzati”; specificatamente normativa della legge non Ricordo ancora prima introduceva nessuna distinzione tra semplici letteralmente indicazioni di metodo, suggerimenti, obiettivi, stupefatto, sia per l’enormità di una legge prescrizioni ecc.. Anzi, in uno specifico articolo composta, si stabiliva la prevalenza della disposizione superficiale che lettura tra durante rimasi vari la documenti, schede, abachi, carte, allegati, cartografie, ecc.. più restrittiva tra quelle concorrenti. da oltre 3.500 pagine, sia per l’approccio ideologico che faceva proprio, al quale Non c’è bisogno di essere veggenti per capire corrispondevano obiettivi strategici rivolti che l’applicazione pedissequa di una norma di ad un passato idilliaco, l’assetto mezzadrile, questa natura ed ampiezza avrebbe generato oramai scomparso da più di mezzo secolo. una quantità enorme di vincoli e contenziosi. E soprattutto, se guardiamo al lungo periodo, Al di là dell’assurdità dell’obiettivo operativo, una fortissima riduzione degli investimenti ancora oggi, dopo averci ragionato per mesi, con ripercussioni immediate sui livelli di mi stupisce l’ingenuità di chi pensa che sia occupazione. Per quale motivo un’azienda sufficiente stendere una legge, tra l’altro dovrebbe investire in una regione nella quale confusa, per far girare al contrario le lancette l’obiettivo strategico dichiarato nella sua dell’orologio. legge più importante è, faccio un esempio, la “riduzione dei processi di abbandono degli Storia della genesi di 3500 pagine che rischiano di ingenerare nei prossimi anni un notevole caos interpretativo. d i M ic hel e C as s an o emy Acad Ma dopo lo stupore è venuta, fortissima, ambienti agropastorali”, e per la quale il la preoccupazione. Nel caso fosse stata semplice reimpianto in un’area che decenni approvata tal quale il suo potere condizionante prima era occupata da un pascolo non sarebbe sarebbe stato enorme: nei confronti delle più stato consentito? Perché investire in una Amministrazioni Locali che avrebbero dovuto regione dove il funzionario di un qualsiasi obbligatoriamente recepire le sue direttive, e comune “deve”, anche solo per autorizzare un per le nostre aziende che avrebbero dovuto reimpianto, applicare la norma più restrittiva subirle. Con conseguenze che faccio fatica ad scelta tra una selva di disposizioni vaghe e il immaginare. più delle volte incomprensibili? Dopo circa 3 anni di lavoro ed una spesa Un provvedimento importante e atteso da faticosissime trattative, il provvedimento complessiva di circa un milione e mezzo di tempo, che avrebbe dovuto dettare gli indirizzi che alla fine verrà approvato dal Consiglio Cito solo alcuni piccoli esempi tra i tantissimi Leggendo euro, lo scorso 2 luglio il Consiglio Regionale strategici sull’utilizzo del territorio toscano Regionale risulterà completamente diverso che potrei fare e che non riguardano solo ai singoli territori sembrava quasi che il ha adottato all’unanimità il “Piano di per i prossimi anni e costituire il riferimento da quello inizialmente adottato. il Chianti. Nella Scheda d’Ambito 17 Val nemico per antonomasia del paesaggio Indirizzo Territoriale con Valenza di Piano sovraordinato di tutti gli strumenti urbanistici E anche questo non sarà per caso. D’Orcia (per intendersi Montalcino) c’era toscano non fossero gli scempi generati da Paesaggistico”, meglio noto come Piano a scala locale. Ho usato il condizionale non scritto letteralmente: “prevenire l’inopinata un trentennio di follia urbanistica, ma la Paesaggistico o PIT. a caso, poiché dopo mesi di palesi scontri e estensione viticultura specializzata (come se oggi si 6 dei vigneti”, 7 “impedire la le Schede d’Ambito relative ACADE M Y ACADE M Y potesse tornare al promiscuo) e il vivaismo Associazioni Professionali del settore. Tanto una revisione della legge anche contro le della piana fiorentina! Anche nel caso in cui che per la prima volta nella storia recente resistenze dei suoi stessi funzionari. Se alcune problematiche relative a viticoltura sono riusciti a superare le tradizionali il Governatore non avesse letteralmente e vivaismo fossero effettivamente presenti, divergenze comune “costretto” i suoi assessori ed i suoi funzionari si tratta nondimeno di uno sguardo miope, opposizione, gestendo una comunicazione ad una marcia indietro, la situazione sarebbe come vedere la pagliuzza al posto della trave. capace di far breccia sull’opinione pubblica, oggi ben diversa. Un errore tanto più imperdonabile se si pensa anche nazionale, e costringendo la Regione che le analisi e gli studi alla base del PIT sono ad una serrata trattativa che ha condotto ad Posto che la nuova legge venga approvata stati realizzati da un consorzio composto da una radicale revisione della proposta di legge. così com’è uscita dalle trattative, è tuttavia sviluppando una difficile prevedere quali saranno i suoi un buon numero di specialisti provenienti da tutte le Università toscane. Ma evidentemente In tre mesi sono stati corretti “quasi tutti” effetti concreti. la preparazione teorica non sempre riesce a i punti di contrasto, e nel momento in cui le supplire alla mancanza di buon senso. scrivo la Giunta Regionale ha finalmente costituiscono pur sempre delle “pezze” deliberato un testo che, a condizione che non apportate ad un un provvedimento nato già Le sue evidenti carenze e il suo approccio, venga ulteriormente emendato, il Consiglio malato di gigantismo, articolato e complesso che non esito a definire “punitivo” nei Regionale approverà entro la scadenza della oltre ogni ragionevole limite, infarcito di confronti del mondo agricolo, oltre a mettere legislatura senza che contenga ulteriori locuzioni ultra specialistiche, barocco nella in secondo piano i contenuti positivi pur penalizzazioni per le nostre aziende. Devo forma e ambiguo nella sostanza. È pertanto presenti nella legge - tra tutti il limite al dare atto al Governatore Rossi di essersi problematico capire quale direzione potrà consumo di suolo agricolo ed il contenimento reso conto fin da subito che le istanze degli prendere la sua applicazione. Inoltre, nei delle urbanizzazioni - hanno prodotto una agricoltori erano giustificate e tutt’altro che prossimi mesi tutti gli strumenti urbanistici fortissima reazione dei Consorzi e delle faziose, e di aver promosso con caparbietà locali dovranno essere rivisti alla luce delle “correzioni”, Teniamo presente ancorché che sostanziali, i consorzi vitivinicoli, il Gallo Nero e il suo Presidente in primis, e le organizzazioni di categoria hanno formato un fronte unito e compatto al tavolo delle trattative con la Regione, riuscendo a smantellare e ricostruire punto per punto il Piano. Questo successo nasce da uno sforzo collettivo che è stato coordinato magistralmente, mettendo da parte ogni particolarismo. Paesaggistico Nazionale è composto di sole PIT. Nessuno mette in discussione la loro 25 pagine, mentre quello toscano conta capacità “tecnica”; piuttosto il problema è 3.500 pagine. che gli specialisti - composti in massima parte Su questa differenza possiamo ridere o di Urbanisti legati a varie Università toscane piangere in funzione della nostra sensibilità, - si sono mossi in un vuoto di indicazioni e forse possiamo anche attribuirne le ragioni politiche e sono stati liberi di scegliersi alle differenze antropologiche tra i due popoli. l’orientamento strategico che più gli piaceva. Ma la vera differenza sta nel fatto che in È l’assenza della politica che ha consentito agli Svizzera la burocrazia risponde a qualcuno, specialisti di definire “l’assetto mezzadrile” mentre da noi non risponde più a nessuno. come il “modello” di paesaggio che, a loro È autoreferenziale, come si usa dire, ed è anche insindacabile giudizio rappresenta il punto ossessionata dal dettaglio e dall’ambiguità di convergenza tra esigenze ecosistemiche lessicale, elementi che le consentono grandi ed equilibrio antropico, e su questo hanno margini di discrezionalità e di esercitare un costruito un intero sistema di indicazioni teso reale potere sostitutivo di quello politico. a riprodurlo. Poco importa se quell’assetto non esiste più da tempo. La mia esperienza al tavolo di trattativa Chiunque abbia letto i documenti con regionale è stata illuminante: inizialmente il un minimo di attenzione, si è reso conto testo sembrava intoccabile e su ogni singola chiaramente che tutto il lavoro è pervaso proposta di modifica veniva esercitata una da una filosofia politica e da una politica strenua opposizione. Poi, di colpo, centinaia economica che esprime il punto di vista del di righe sono state cassate, si sono riformulati ricercatore, non quello del committente. articoli, alcuni sono stati eliminati, molti Attraverso un meccanismo deduttivo – tipico emendati. Certi principi irrinunciabili non del metodo scientifico - il fuoco del lettore sono più apparsi tali ed alcuni altri sono stati eventualità sarà necessario continuare a è stato progressivamente spostato da ciò rafforzati. Per ottenere questo risultato è lavorare, collaborando con le Amministrazioni che esiste, il paesaggio attuale, a quello che stato necessario che il Governatore alzasse i affinché non si perda di vista che l’obiettivo “dovrebbe esistere”, ovvero il paesaggio toni e riportasse tutti al proprio ruolo; in altri della salvaguardia del nostro paesaggio non mezzadrile. termini, che la politica facesse il suo mestiere. si realizza attraverso le prescrizioni alle Se poi il ricercatore crede davvero che non disposizioni del PIT, e quindi esiste sempre la possibilità che nei comuni vengano introdotte disposizioni più restrittive. Per fugare questa attività agricole, ma stimolando e agevolando scarsa qualità del ceto politico oggi chiamato si tratti della sua opinione ma di un risultato Ma forse c’è un’ultima lezione che da questa le buone prassi. a funzioni di governo. Non spiego in altro scientifico “oggettivo”, a questo punto vicenda modo i motivi per i quali un intero Consiglio otteniamo una visione ideologica ammantata positiva. Ha dimostrato che se le nostre Comunque vada è una vicenda che lascia Regionale, maggioranza e opposizione, abbia di linguaggio scientifico. strutture associative si presentano unite l’amaro in bocca, a suo modo emblematica potuto approvare un provvedimento del quale Anche dell’Italia contemporanea. Sono emersi tratti non solo non aveva chiare le implicazioni, abdicato alla “tecnica” le sue funzioni di professionali di chiara incompetenza, di superficialità, la struttura normativa e i documenti che controllo, consentendo che si generasse incidere sulle decisioni, possono esercitare di arroganza intellettuale e di ossessione lo compongono, ma esprimeva una linea un provvedimento basato su astrazioni e un peso enorme verso la pubblica opinione burocratica, inconcepibili in un Paese ed in politica ed economica lontanissima dalle non su una consapevole e concreta lettura e possono indurre l’Amministrazione a una Regione che ambiscono a competere con proprie posizioni. della realtà. Non è un caso che in tutto il PIT riconsiderare i propri atti. Senza l’impegno i sistemi più avanzati. Non credo che nel caso Per me è del tutto evidente che l’intero arco siano praticamente assenti le valutazioni di diretto dei Consigli di Amministrazione di tutti del PIT toscano si possa individuare un’unica politico non ha esercitato nessun controllo su carattere economico sull’assetto produttivo i Consorzi toscani, e del nostro in particolare, “colpa”, o una specifica responsabilità, che una norma preparata dagli Uffici, abdicando del territorio rurale. non credo che saremmo riusciti a raggiungere spieghi il formarsi di un simile provvedimento. di fatto alla sua burocrazia il compito di stabilire la politica economica regionale. Il mio personale punto di vista è che in questa 8 ai quali è stata commissionata la stesura del in questo caso la politica ha possiamo trarre, questa volta e determinate, consorzi o organizzazioni senza distinzioni, possono un risultato positivo. Senza le decine di Infine l’ultima delle concause, quell’ossessione interviste rilasciate dal nostro presidente burocratica che oramai attanaglia il Paese Sergio Zingarelli e senza il lavoro comune dei vicenda abbiano concorso una molteplicità di L’altra “concausa” che a me pare rilevante e dalla quale chissà se mai ci libereremo. nostri uffici stampa non avremo ottenuto più fattori, il più importante dei quali risiede nella consiste nel ruolo attribuito agli specialisti Mi è stato riferito che in Svizzera il Piano di un’alzata di spalle. Ed avremmo perso. 9 ACADE M Y IL GALLO NERO SBARCA IN CALIFORNIA.. ED è SUBITO SUCCESSO ACADE M Y di vini italiani, la Corti Bros. Un personaggio stimatissimo per la sua Il primo è l’estrema concentrazione della distribuzione con 7 catene di competenza ed esperienza e profondo conoscitore del vino Chianti importatori di vino che distribuiscono circa il 57% del totale dei vini da Classico. Raramente ho trovato una preparazione così profonda, acuta tavola consumati negli Stati Uniti. Inoltre il vino puo' essere importato e completa dei vini e delle aziende del territorio chiantigiano. Darrell è solo da importatori in possesso della licenza di importazione; gli certamente una figura di riferimento per i consumatori della California. importatori a loro volta possono vendere solo a distributori/grossisti di vino in possesso di licenza; a loro volta i distributori o grossisti Un altro aspetto che ho trovato di grande interesse è la forte possono vendere solo a dettaglianti, ristoranti bar o esercizi pubblici predisposizione alla spesa, come si direbbe in linguaggio economico, in possesso di licenza per la vendita al dettaglio di vini. da parte dei californiani, in tema di vino e cibo. In una prima analisi dei Da notare che le licenze per importare e/o distribuire vino sono tutte dati raccolti i prezzi di annata e Riserva degli ultimi anni rivelano un rilasciate a livello statale per cui per vendere in California un vino discreto posizionamento del Chianti Classico. È stata osservata, inoltre, italiano importato da un importatore dello stato di New York, occorre una maggior disponibilità a pagare annate di maggior invecchiamento un accordo di distribuzione tra il grossista di vini di New York e il e questo a conferma di un pubblico preparato, ben disposto e forse grossista californiano. sinora un po’ sottovalutato dalle nostre esportazioni. A questo aspetto si aggiunge l’accisa pari a 0.20$/Gallone su vini fermi e 0.30$/Gallone sui vini spumanti, prevista dalla Federation of Tax Come è noto, infatti, lo stato della California produce il 90% di tutto Administrators per i vini venduti nello stato Californiano. il vino degli Stati Uniti e rappresenta il quarto leader mondiale nella (www.taxadmin.org/fta/rate/wine.pdf). produzione di vino dopo Francia, Italia e Spagna. L’impatto economico nazionale delle aziende viticole si aggira attorno a Il mio avviso, consolidato anche grazie a questa ultima esperienza, è il 121,8 milioni di dollari mentre l’impatto sullo Stato è circa di 61,5 milioni. seguente: la California è un mercato da non sottovalutare che aspetta Ogni anno, circa 21 milioni di turisti visitano il territorio californiano. di essere valorizzato al meglio. Qui il Gallo Nero è sempre amato, Il Wine Institute di San Francisco, nel suo report annuale, ha dichiarato seguito, aspettato con trepidazione. Un grande potenziale che non che il consumo di vino in USA è cresciuto del 4% con 33,8 milioni potrà che crescere nei prossimi anni. di ettolitri nel 2013, mostrando un incremento medio del 3,5% negli ultimi cinque anni. Si riscontra anche un aumento significativo dei punti vendita al dettaglio con un + 12 % nell’ultimo quinquiennio. Due ordini di problemi rendono piuttosto complesse le attività di esportazione in US. d i D a v ide G ae t a Pur essendo da tempo abituato a viaggiare ed incontrare mercati Il pubblico di appassionati, oltre cento persone selezionate tra operatori e consumatori di varie parti nel mondo debbo confessare che la e trader, che si sono prenotate in pochi minuti all’apertura delle presentazione della denominazione Chianti Classico in California, iscrizioni a numero chiuso, mi ha bersagliato di domande e richieste organizzata a fine Novembre, mi ha davvero impressionato per una di ulteriori chiarimenti. Il nostro video animato, con cui presentiamo le serie di ragioni. nuove caratteristiche del disciplinare, si è confermato uno strumento Prima fra tutte la ricettività del mercato. Raramente ho trovato un di comunicazione utile e potente. pubblico così preparato, attento, fortemente attratto, direi innamorato, La degustazione della piramide del Chianti Classico, annata, Riserva e di tutto quanto è cibo, vino, cultura italiana e specificatamente toscana. Gran Selezione, distinta per comuni del territorio, si è tenuta al Robert La degustazione dei vini della piramide del Chianti Classico è stata Mondavi Institute for Wine and Food Science, dell’Università della preceduta da una descrizione, tenuta dal sottoscritto, della “Chianti California – Davis, lo scorso 20 Novembre, ed è stata guidata da Darell Classico Revolution”, l’insieme delle novità che hanno caratterizzato Corti, una figura molto nota in California, proprietario a Sacramento le recenti modifiche del disciplinare consortile. (Capitale della California) di una catena di enoteche prevalentemente 10 Chianti Classico Gran Selezione • vini integralmente prodotti in azienda • invecchiamento minimo di 30 mesi di cui almeno 3 di affinamento in bottiglia • caratteristiche organolettiche più restrittive Chianti Classico Riserva • invecchiamento minimo di 24 mesi di cui almeno 3 di affinamento in bottiglia • caratteristiche organolettiche più restrittive Chianti Classico Annata • nuove caratteristiche organolettiche 11 ACADE M Y L’UNIONE FA SEMPRE LA FORZA ACADE M Y “L’ingresso di nuovi e più agguerriti competitori sul mercato globale “Il mercato globale chiede realtà imprenditoriali più strutturate, mentre ci obbliga a progettare vantaggi competitivi – afferma Giuseppe le esigenze di un mercato fluttuante spingono verso organizzazioni Liberatore, Direttore Generale del Consorzio Vino Chianti Classico – e più leggere e malleabili capaci di adattarsi a situazioni variegate - l’alleanza strategica con partner di qualità è uno degli strumenti in commenta Federico Desimoni, Direttore del Consorzio Tutela Aceto cui il nostro Consorzio ha da sempre creduto. Già in passato abbiamo Balsamico di Modena IGP, - In questo contesto “fare sistema” non vuol sperimentato partnership con i migliori prodotti del Made in Italy dire solo potenziare e ingigantire le strutture, ma affrontare le sfide eno-gastronomico, dal Parmigiano Reggiano al Prosciutto di Parma, del mercato con intelligenza e creatività, con uno sguardo più attento dalla Mozzarella di Bufala Campana DOP al Gorgonzola, tutti partner alle esigenze comuni, agli interessi collettivi e condivisi. In questo che ci hanno consentito di affrontare, con successo e su vari mercati scenario, il modo di procedere che i nostri Consorzi hanno scelto e internazionali, questo momento di iper-competizione. stanno concretamente perseguendo è quello delle alleanze. Trovati Sono quindi molto soddisfatto della liaison stretta in questi giorni con i “compagni di viaggio” disposti a condividere i propri punti di forza il Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP, che ci permette e le proprie fragilità, facciamo alleanza e procediamo insieme, senza di valorizzare ulteriormente anche le nuove strutture commerciali gelosie né paure. Nel mondo delle “community” - conclude Desimoni create dal Consorzio negli ultimi mesi. L’Enoteca del Mercato Centrale, - crediamo che anche l’impresa possa e debba fare rete perché lavorare il ristorante Crystal Lounge allo Stadio Artemio Franchi a Firenze e insieme moltiplica non solo le risorse umane ed economiche, ma anche “the House of Chianti Classico” a Radda in Chianti fanno parte di quei l’energia, l’entusiasmo e le idee e con esse le prospettive di futuro”-. progetti speciali con cui abbiamo recentemente rinnovato le strategie marketing consortili e che sono e saranno il teatro di eventi congiunti con l’Aceto Balsamico”. L’unione tra Aceto Balsamico di Modena IGP e Vino Chianti Classico DOCG si concretizza infatti con una serie di eventi a Firenze, in Due territori del gusto, uniti dall'eccellenza. particolare nel luogo del gusto per eccellenza ovvero il Mercato Centrale, dove già per tutto il mese di dicembre - una volta a settimana - sono andati in scena educational sull’utilizzo dell’Aceto Balsamico di Modena IGP nella cucina di tutti i giorni con la possibilità di degustare, nell’Enoteca del Chianti Classico al primo piano del Mercato, una esclusiva ricetta a base di “oro nero” di Modena. Il Chianti Classico stringe un accordo di collaborazione con il Consorzio Aceto Balsamico di Modena IGP per promuovere l’eccellenza del Made in Italy enogastronomico nel mondo. d i S il v ia Fi o re n ti n i Sulla necessità di fare sistema fra le imprese in Italia per poter essere e intraprendono un viaggio insieme per scoprire e promuovere le più competitivi sui vari mercati esteri e promuovere con successo eccellenze del made in Italy. Due prodotti apparentemente diversi ma il Made in Italy nel mondo, si è discusso a lungo e in vari contesti che condividono la medesima origine, due produzioni certificate e soprattutto in prospettiva di Expo 2015. In quest’ottica il Consorzio Vino tracciabili a garanzia del consumatore, due brand che oggi si uniscono Chianti Classico ha recentemente chiuso un accordo di collaborazione per fare realmente squadra su progetti specifici, con l’obiettivo di far con il Consorzio Aceto Balsamico di Modena IGP per realizzare conoscere i rispettivi prodotti. eventi promozionali congiunti: due marchi forti che si incontrano 12 13 ACADE M Y PER UN’AGRICOLTURA SOCIALMENTE RESPONSABILE ACADE M Y L’idea è nata dalla Fondazione UMANA MENTE del Gruppo Allianz ed alle persone, anche quelle portatrici di handicap, la possibilità di è stata subito condivisa dall’Agricola e dal Borgo San Felice e accolta sviluppare le proprie capacità, integrandole nella comunità e facendole e patrocinata dalla Regione Toscana, dal Comune di Castelnuovo partecipare ad attività lavorative e creative “normali”. Berardenga, dalla Cooperativa Agricola Sociale Naturalmente e dalla Etica e agricoltura formano così un binomio che contribuisce in modo Pubblica Assistenza di Siena. sostanziale al miglioramento della qualità della vita delle persone, con l’importante obiettivo di insegnare alle nuove generazioni il “Il progetto L’Orto e l’Aia nel Borgo della Fondazione UMANA MENTE rispetto della natura e dei suoi frutti e aumentare la consapevolezza – commenta Davide Profeti, direttore generale della Società Agricola dell’importanza di una vita sana e socialmente utile. San Felice - ha rappresentato e rappresenta tuttora un’occasione per una realtà profit d’eccellenza quale Agricola San Felice di mettere i propri spazi, la propria terra e le proprie competenze a disposizione di persone con disabilità, rispondendo ad un’esigenza fortemente sentita dal territorio circostante. Un coinvolgimento che è indice di una cultura d’azienda sofisticata, di un senso etico del lavoro ed una comunione di intenti che sono un esempio di imprenditorialità di cui andiamo orgogliosi. Ne è risultata una partnership d’eccellenza tra mondo profit, non profit ed Ente pubblico unica nel suo genere ed in grado di dare valore aggiunto non solo all’Azienda ma alla comunità intera. Comunità – continua Profeti - che ha dimostrato attivamente il proprio interesse e coinvolgimento nelle attività dell’Orto anche in occasione della festa di fine estate, che ha visto la partecipazione di più di 120 persone, tra cui molti dei dipendenti di Agricola e Borgo San Felice, per i quali ormai l’Orto e i suoi protagonisti sono diventati parte attiva della famiglia. Mi auspico che la collaborazione con UMANA MENTE continui ad evolvere, in una ricerca comune di soluzioni che possano andare a beneficio delle esigenze espresse dalla Regione Toscana e al contempo delle tre realtà appartenenti al Gruppo Allianz.” L’orto di San Felice produce ortaggi della tradizione locale, piccoli frutti e fiori, che vengono utilizzati a “metri zero” dal vicino Relais Borgo San Felice e dal ristorante Poggio Rosso per valorizzare e personalizzare i L’Agricola San Felice impegnata in un interessante progetto di solidarietà e partecipazione sociale. propri piatti e gli ambienti adibiti all’accoglienza. Gli stessi prodotti dell’orto sono anche inseriti nel mercato della filiera corta del territorio e i ricavi di queste attività danno garanzia alla sostenibilità del progetto. d i S il v ia Fi o re n ti n i Si tratta quindi della prima esperienza di agricoltura socialmente responsabile realizzata nel territorio di produzione del Chianti Classico: un progetto degno di nota, per la sua valenza etica e umanitaria. Un sorriso nascosto e occhi dolci ci accolgono nella nostra visita all’orto Generazioni a confronto con il comune impegno di fare del bene: da Tra il mondo agricolo organizzato e la vasta galassia del terzo sistema, dell’Agricola San Felice a Castelnuovo Berardenga. una parte gli anziani, i contadini di un tempo che sotto la guida e la quello non profit, si è così avviata una collaborazione per realizzare un Il progetto L’Orto e l’Aia nel Borgo nasce a San Felice circa due anni fa supervisione dello staff di Agricola San Felice diventano “maestri” percorso terapeutico e di integrazione sociale di persone svantaggiate, con l’obiettivo di sostenere anziani, minori e giovani del territorio senese che tramandano conoscenze antiche, facendo riscoprire l’essenza e le mediante la valorizzazione e l’utilizzo delle risorse agricole e ambientali. nell’integrazione con persone con disabilità, attraverso la riscoperta tecniche dell’arte agricola alle persone con disabilità. Un progetto che rientra nel quadro di una nuova visione del welfare di lavori manuali da svolgere – appunto - nell’orto, come esperienza di Dall’altra parte, i giovani e i ragazzi delle scuole primarie e secondarie rigenerativo, in cui si sta sempre di più facendo strada l’idea che civiltà, per far crescere l’autonomia personale di portatori di handicap che imparano come si coltiva un ortaggio o un fiore e nello stesso l’obiettivo delle politiche sociali non dovrebbe essere unicamente e aiutare i giovani nella formazione e avviamento al lavoro. tempo fanno un’esperienza socialmente utile. quello di fornire certi beni o servizi, ma al contrario quello di dare 14 15 e c n e peri Ex experience experience La Gran Selezione incoronata a Londra E la Gran Selezione l’ha conquistata con una Il vero punto di forza della manifestazione è di Nozzole, Vignamaggio, Vignole, Villa presentazione di grande prestigio, il primo stato senza dubbio il coinvolgimento di ben Calcinaia (Greve in Chianti), Castello d’Albola, evento esclusivo del Gallo Nero nella capitale 34 produttori di Gran Selezione: la possibilità Castello di Volpaia, Colle Bereto, Fattoria di inglese dopo più di cinque anni. di un incontro diretto tra produttore e chi Montemaggio (Radda in Chianti), Castelli del Dal debutto della Gran Selezione lo scorso cura il contatto diretto con i consumatori Grevepesa, Luiano, Marchesi Antinori (San febbraio a Palazzo Vecchio, è stato uno degli rende merito e permette di spiegare gli sforzi Casciano Val di Pesa). eventi più partecipati, attirando quasi 400 e le scelte che stanno dietro alla nascita di operatori di settore, tra trade, stampa e una nuova tipologia. Il Presidente Sergio Zingarelli che ha aperto esperti di formazione sul vino. la giornata di degustazione londinese Compatti ma distinti: la Gran Selezione esalta commenta: “Il successo alla Whitehall va ben Grazie a un’intensa preparazione con la la tipicità del territorio di cui si fa bandiera, oltre le nostre aspettative con un’affluenza collaborazione di un’agenzia specializzata, ed è stato logico organizzare l’esposizione costantemente alta per tutta la giornata del è stato possibile attrarre non solo un in base ai comuni di appartenenza dei 34 25. Catturare l’attenzione di così tanti esperti elevato numero di partecipanti, ma anche produttori: Casa Sola (Barberino Val d’Elsa), in una città che offre quotidianamente il non selezionarli attentamente tra firme di testate Castello di Fonterutoli, Querceto di Castellina, plus ultra per il mondo del vino, è eccezionale: generaliste di rilievo e prestigiose riviste di Rocca è un’importante conferma dell’interesse che settore (41), titolari di importanti enoteche (Castellina in Chianti), Fattoria di Corsignano, si è creato intorno alla Gran Selezione. e dell’alta ristorazione (110), importatori e Felsina, San Felice (Castelnuovo Berardenga), La curiosità è molta, vedendo anche gli sales manager (138), consulenti dell’industria Barone Ricasoli, Castello di Ama, Castello interventi al termine delle Masterclass, che del vino (26), e tra questi anche 15 Master di Cacchiano, Castello di Meleto, Rocca di hanno aiutato a approfondire ulteriormente of Wine. Così è stato preparato il terreno Castagnoli, San Vincenti (Gaiole in Chianti), e integrare i colloqui con i produttori in sala.” più fertile per comunicare in modo efficace Casaloste, Castello di Verrazzano, Castello il valore e il ruolo della Gran Selezione nel di Vicchiomaggio, Enrico Baj Macario – Il Consorzio ringrazia per la collaborazione il panorama enologico del Chianti Classico: Bajering, Fattoria Viticcio, Fontodi, Il Molino Consorzio Grana Padano DOP, il Consorzio del il contatto con gli interlocutori principali di Grace, Lamole di Lamole, Lanciola, Tenuta Prosciutto di San Daniele DOP e Riedel Crystal. delle Macìe, Tenuta di Lilliano del pubblico più ampio di fatti assicura che questa nuova tipologia possa essere conosciuta e apprezzata diffusamente nelle sue peculiarità. Il fortunato format già testato oltreoceano è stato riproposto e arricchito dalla massiccia presenza dei soci, che hanno presentato i loro vini in una location d’eccezione, la Sixty One Whitehall, nel cuore di Westminster, a due passi da Downing Street. d i C a t er i n a Mo r i Dopo una prima serata informale nell’intima Sixt y One Whitehall Il Gallo Nero ci ha portati nel cuore di Westminster, protetti dall’ombra delle guglie più famose d’Inghilterra, quelle che disegnano il profilo del Palazzo di Westminster, sede del Parlamento britannico e ormai logo della città britannica. Reading Room con un aperitivo a base di prodotti italiani DOP da sposare con un primo Whitehall è una strada, ma non solo. Unendo Trafalgar Square a Chelsea, A fine novembre è arrivata anche l’attesa tappa qualità proveniente da ogni parte del mondo. E i dati dell’export parlano chiaro: i nostri vini assaggio di Gran Selezione, il 25 novembre attraversa il centro decisionale della vita politica degli inglesi: su di essa londinese della tournée internazionale per Questo la rende una piazza dalle sfide hanno una corsia preferenziale all’estero che la Duke of Wellington Hall ha ospitato la si affacciano le sedi di gran parte degli organi governativi britannici, presentare il Chianti Classico Gran Selezione. entusiasmanti e dalle grandi opportunità per assorbe 80% della produzione, di cui il 6% degustazione dei vini, mentre nella Biblioteca Dopo aver toccato le grandi città del Nord il Chianti Classico e in particolare per la sua raggiunge il Regno Unito. è stata tenuta una serie di lezioni sulla Gran America, Toronto, Montréal, New York non punta di diamante, la Gran Selezione. Approdare a Londra significa guadagnare Selezione a cura di Emily O’Hare, sommelier, poteva mancare Londra, storico centro Il successo di una presentazione del Gallo terreno pregiati, comunicatrice di vino e in passato wine nevralgico del wine business in Europa e Nero all’estero è un biglietto da visita per fianco a fianco con le eccellenze a livello buyer presso il prestigioso ristorante “River principale mercato per il vino di altissima tutti i produttori del Chianti Classico. internazionale. Café” di Londra. 16 nel mondo dei vini dal Ministero della Difesa alle stanze del Primo Ministro. Da tempo “Whitehall” indica per antonomasia le attività governative inglesi, scandite dai rintocchi del Big Ben. Per fortuna, il Gallo Nero è arrivato al numero 61 già ...in black tie. 17 experience experience Giappone: grande debutto in Asia del chianti Classico Gran Selezione Castello Vicchiomaggio, Fattoria La Ripa, Felsina, Fontodi, Il Molino di Grace, Lanciola, Marchesi Antinori, Poggio ai Mandorli, Rocca delle Macie, Rocca di Castagnoli, San Fabiano Calcinaia, San Felice, San Vincenti, Vignamaggio e Villa Calcinaia. Dopo il saluto introduttivo da parte dell’Ambasciatore Domenico Giorgi e di Sergio Zingarelli, Presidente del Consorzio Vino Chianti Classico, l’evento si è aperto alle 15 con il seminario di presentazione della Gran Selezione per voce del wine expert Isao Miyajima a cui hanno partecipato una cinquantina di giornalisti accreditati. Il programma è proseguito presso la Sala del Lago con il tasting della Gran Selezione che è stata degustata in abbinamento ad un menù di cucina fusion toscana-giapponese. La residenza dell’ambasciatore è stata degna cornice per la presentazione del top di gamma del Gallo Nero: l’edificio è infatti noto nel mondo in particolare per il suo singolare giardino, che è uno dei più antichi di Tokyo. Esisteva certamente fin dal XVII secolo e della sua antichità ne sono testimoni gli alberi d i S il v ia Fi o re n ti n i secolari. Si tramanda che sia stato disegnato rimango stupito da quanto gli appassionati dalla diffusione da parte dei mass media di dall’abate buddhista Takua Osho ed ha del vino giapponesi siano preparati. Leggono notizie sugli effetti benefici dei polifenoli. conservato fino ad oggi la sua tipica struttura molto e sono informatissimi. Nonostante ciò il consumo del vino nella giapponese: su una delle piccole colline sorge A seguito dell’evento di oggi sono convinto che cultura giapponese è ancora un fenomeno di tuttora un piccolo santuario Shinto che risale riusciremo a conquistare nuovi consumatori piccola entità, sebbene nel 2011 il consumo verosimilmente alle origini del giardino. entusiasti”. annuo pro-capite sia salito da 2,4 a 2,8 litri. Le azalee, le ortensie e le varietà arboree A dicembre si è svolto il primo evento in Asia per la presentazione Grande successo di partecipazione all’evento conferiscono al giardino un’atmosfera del Il successo del Chianti Classico Gran Selezione Inoltre recenti indagini confermano che di presentazione del Chianti Classico Gran tutto particolare.. in Giappone ben si inquadra nello scenario negli ultimi anni c’è stato uno spostamento di un mercato che da anni conferma il suo progressivo dei gusti dei giovani consumatori Selezione, che si è tenuto lunedì 1 Dicembre della nuova tipologia di Chianti Classico, presso l’Ambasciata d’Italia a Tokyo. Il Presidente del Consorzio, Sergio Zingarelli, interesse verso i vini rossi di qualità italiani, nipponici verso il vino di qualità a scapito di Alla prima assoluta della Gran Selezione al seguito della delegazione del Chianti seppure l’introduzione del consumo del vino birra, sakè, e recentemente, dello shochu all’Ambasciata d’Italia a Tokyo. in Asia hanno partecipato quasi in 250, tra Classico ha commentato: “Sono felicissimo nelle abitudini alimentari nipponiche sia un (un distillato di patate o riso), il cui boom esponenti della stampa e del trade. di aver potuto presentare il Chianti Classico fenomeno relativamente recente. sembra essersi fortemente ridimensionato Un’accoglienza e un apprezzamento oltre Gran Selezione in questa cornice così illustre le aspettative quelli dimostrati verso le e singolare, un emblema della cultura e della In effetti, il consumo del vino in Giappone etichette di 24 tra i produttori più illustri storia di questo paese. Il calore, l’entusiasmo ha avuto il suo picco negli anni Novanta, Il Chianti Classico Gran Selezione ha quindi d’Italia: Emma, e la curiosità con cui gli operatori e la stampa quando i 111 milioni di litri consumati nel 1992 ottime prospettive di crescita nel paese del Casaloste, Castello d’Albola, Castello di Ama, nipponica ci hanno accolto, confermano passarono ai 298 milioni raggiunti nel 1998. Sol Levante: riassume infatti quei requisiti Castello di Cacchiano, Castello di Fonterutoli, l’importanza di questo mercato per il Chianti In particolare il boom del vino rosso, di italianità, altissima qualità e salubrità che Castello di Radda, Castello di Volpaia, Classico. Ogni volta che vengo in Giappone avvenuto proprio nel 1998, fu catalizzato sono così cari al consumatore giapponese. La Gran Selezione ha riscosso un’accoglienza entusiastica da parte del pubblico giapponese. Ottime le prospettive di crescita del mercato. 18 Barone Ricasoli, Casa (fonte ICE Tokyo). 19 experience Il Gallo Nero si tinge di Viola experience “Dopo l’apertura della prima enoteca consortile al Mercato Centrale a Decisamente entusiastiche anche le testimonianze dei primi produttori Firenze e nello stesso anno del lancio della House of Chianti Classico a che hanno partecipato: Radda in Chianti, il Gallo Nero apre una sua nuova casa nell’ambito Alessandro Palombo, Luiano (S. Casciano Val di Pesa): dello sport più seguito del vecchio continente” afferma Davide Gaeta, “È bello vedere come anche chi è abituato a modi più esclusivi per Direttore marketing del Consorzio Vino Chianti Classico. vedere la partita rimanga a bocca aperta davanti al panorama che si “Ogni domenica il pubblico della Crystal può godere di uno spettacolo gode dalla Crystal Lounge.” nello spettacolo, vivendo l’evento calcistico in maniera davvero Giovanni Manetti, Fontodi (Panzano, Greve in Chianti): unica, sulla scia delle migliori esperienze di Hospitality già avviate “L’esperienza fatta è davvero particolare, anche grazie a un’intimità da anni dentro e fuori l’Europa. È però la prima volta che si propone che difficilmente si trova nelle aree hospitality sempre più affollate.” un’esperienza del genere, dove la passione sportiva si unisce alla Sebastiano Capponi, Villa Calcinaia (Greve in Chianti): cucina e al vino di eccellenza”. “Un ambiente conviviale ma al tempo stesso capace di assecondare “Abbiamo voluto unire due mondi vicini e lontani per aspetti diversi. trattative commerciali o anche semplicemente un pranzo piacevole Ci sono tanti modi di fare vino e altrettanti di fare calcio” aggiunge che anticipa nel migliore dei modi la partita.” Giuseppe Liberatore, Direttore Generale del Consorzio Vino Chianti Alessandro Francois, Castello di Querceto (Greve in Chianti): Classico. “A Firenze da anni si persegue un progetto sportivo che “Sono stato a vedere il campionato e la coppa Uefa. Ho portato dei restituisce dignità al calcio. In Chianti da secoli si produce uno dei miei clienti Messicani e alcuni giornalisti. Credo sia un’operazione migliori vini del mondo. L’unione tra il Gallo Nero e la maglia viola decisamente riuscita.” non poteva che venirci naturale. È davvero suggestivo vedere ogni Luigi Cappellini, Castello di Verrazzano (Greve in Chianti): domenica la passione sanguigna dello stadio attraverso il vetro del “Ormai non riesco più a vedere la partita in altri modi! Sono stato nostro ristorante, magari durante il racconto agli ospiti di un vino da presente a tutte le gare disputate fino a ora dai viola. Con questa parte di uno dei nostri produttori, che addolcisce nel modo migliore nuova casa del Gallo Nero riusciamo a regalare un’esperienza davvero la febbre pre-gara che si respira ammirando lo stadio dalle nostre irreplicabile.” vetrate. Con questa operazione diamo modo alle piccole aziende di fare pubbliche relazioni di alto livello a costi decisamente contenuti ”. Inaugurata la Crystal Lounge Gallo Nero allo Stadio Artemio Franchi. È il primo ristorante di serie A che affaccia direttamente sul campo di gioco. d i Gera rdo G i o rg i Se Firenze è universalmente conosciuta nel mondo per i suoi poeti, 23 posti a sedere a disposizione già da qualche domenica dei produttori, architetti, artisti e per i tesori che questi le hanno lasciato, è pur vero che stanno partecipando con entusiasmo a questa nuova iniziativa che il Gallo Nero e la maglia viola sono entrati a far parte ormai da invitando i propri clienti, la stampa specializzata e le istituzioni per molto tempo del patrimonio iconografico fiorentino. offrire un’esperienza unica: pranzare o cenare con una vista privilegiata Spinti dalla consapevolezza dell’amore che Firenze manifesta ogni sul campo di gioco, potendo abbinare a un menù ricercato ma legato al giorno verso questi due simboli, la ACF Fiorentina e il Consorzio, hanno territorio le migliori etichette di Chianti Classico. dato il via a partire dalla stagione 2014/2015 a una partnership che li Finito il pranzo o la cena gli ospiti della Crystal possono intrattenersi vede insieme tutte le domeniche per sostenere non solo la Fiorentina, all’interno del ristorante per vedere la partita nel conforto di una ma più in generale tutta la grandezza che sta dietro a ciò che la maglia struttura chiusa o accomodarsi subito dopo in tribuna. viola e ogni bottiglia di Chianti Classico rappresentano. Il Consorzio sta avviando inoltre un coinvolgimento delle migliori In occasione di questa nuova collaborazione allo Stadio Franchi è eccellenze agroalimentari italiane legate ad AICIG (Associazione nata una nuova struttura, ai vertici della tribuna laterale (lato Curva Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche) che porterà nella Crystal Ferrovia) che dalla prima domenica di campionato ospita la Crystal Lounge del Franchi nelle prossime domeniche ospiti gastronomici Lounge Gallo Nero, il primo ristorante di uno stadio di serie A che d’eccellenza. affaccia direttamente sul campo di gioco. 20 21 OLIO DOP OLIO DOP 2014: annus horribilis per l’olio DOP! fatto diminuire le aspettative iniziali, l’unico paese che potrà vantare L’annata 2014 ha consentito a tutti di riflettere e di valutare se sia una produzione abbondante è il Marocco. possibile far diventare la nostra olivicoltura un business al pari di altre In molte parti d’Italia la produzione è calata anche oltre il 50 per cento attività agricole oppure se dobbiamo rassegnarci ad essere spettatori …eppure c’è chi ha prodotto qualità… rispetto allo scorso anno, e i prezzi hanno registrato un’incredibile di questo lenta decadenza. impennata, con il raggiungimento di livelli mai visti nella storia del Eppure, chi ha impianti olivicoli meccanizzabili, ben organizzati, con mercato dell’olio nazionale. una giusta densità, è riuscito ad intervenire in questa annata e a ridurre i danni della mosca. Ridurre, non eliminare! Nel nostro territorio molti sono stati i produttori che hanno scelto Vi sono esempi di produttori biologici e non, che con professionalità e di non raccogliere le olive mentre altri sono riusciti a fare un grande determinazione hanno potuto produrre un po’ di buon olio che è stato lavoro di selezione per portare in azienda un po’ di prodotto con le più anche indirizzato verso la certificazione Dop Chianti Classico. elevate caratteristiche qualitative concesse da questo 2014. Tutto questo perché la struttura degli impianti olivicoli ha consentito Le nostre stime interne, relative alla produzione di olio DOP Chianti di intervenire ottimizzando i costi e quindi rendendo convenienti gli Classico, si attestano sul 10% rispetto allo scorso anno e riteniamo che interventi di difesa. l’intero territorio non abbia prodotto più del 25-30% del potenziale. Non sono molti i casi del genere ma ci sono, e questo ci dovrebbe far riflettere seriamente sull’opportunità di frenare l’abbandono e di L’olio DOP 2014 sarà poco senz’altro ma quel poco che i consumatori più iniziare quel rinnovamento (Risorgimento?) della nostra olivicoltura fortunati potranno acquistare, sarà sempre e comunque un… Chianti che già negli anni 60 era auspicato dai tecnici più lungimiranti. Classico... e cioè, con profumo di erba-oliva-mandorla e carciofo, amaro Ho sentito con orrore alcuni augurarsi un’altra gelata tipo ’85 per di media intensità non persistente e piccante finale di erbe aromatiche, trovare la forza di rinnovare le olivete! rucola e zenzero che lascia la bocca pulita. Ecco io penso che il miglior successo di una scelta imprenditoriale di rinnovamento non sia quello che nasce come conseguenza di un Questa stagione serve a tutti noi per riflettere sulla necessità di evento calamitoso, quanto piuttosto da una consapevolezza personale, cambiare lo stato delle cose e devo dire, con grande soddisfazione maturata dall’esperienza. che molte aziende mi hanno contattato per chiedere il supporto del Sono certa che arriverà presto questo momento, anzi sto già vedendo Consorzio al fine di evitare il ripetersi dei danni subiti, ma anche per i primi timidi cambiamenti. affrontare programmi di ristrutturazione degli oliveti. L’unica preoccupazione che ho come tecnico appassionato di Olio DOP d i Fia m m e t t a Ni z z i G r i f i Ed è proprio per questo ultimo aspetto che possiamo affermare olivicoltura, è che si crei spazio ad altri sciacallaggi professionali già serenamente che “non tutto il male viene per nuocere”… visti nel passato e che si perda di vista che il nostro territorio per Questa drammatica esperienza positiva (permettetemi l’ossimoro) che cambiare ha bisogno di vestirsi di una nuova olivicoltura che deve ha fatto piangere molti di noi, consolati soltanto dal fatto che nessuno, essere concepita e realizzata esclusivamente per territori “estremi” a memoria d’uomo, aveva mai vissuto qualcosa di simile, ha stimolato come il nostro. in molti imprenditori olivicoli buoni propositi per tentare di invertire Le particolari caratteristiche dell’olio che nasce nel territorio del una tendenza oramai trentennale di abbandono delle olivete. Chianti Classico potranno essere mantenute anche con il cambiamento Se analizziamo infatti alcuni dati, alla fine degli anni ’90, la Spagna ha di parte delle nostre olivete, purché non ci si dimentichi che si sta piantato oltre 45 milioni di ulivi, la Grecia circa 18 milioni e l’Italia poco intervenendo su un territorio particolare, unico, che ha bisogno di una meno di 1,5 milioni di alberi. olivicoltura specifica ed esclusiva per le nostre colline, per la quale la A noi piace andare contro tendenza ma non per spirito di contraddizione È proprio grazie a questa grande annata che forse diventeremo tutti ma perché preferiamo vedere gli aspetti positivi anche nelle situazioni un po’ più consapevoli che il cibo arriva dalla terra e che, se piove, Se guardiamo anche solo al nostro piccolo territorio, nel cuore delle perseguita esclusivamente con le nostre varietà locali e nel rispetto più difficili. piove, piove, forse oltre agli allagamenti delle città e alle frane, può Toscana, ad esclusione di qualche nuovo impianto effettuato a scopo della morfologia esistente del nostro territorio. Quanto affermato nel titolo di questo scritto è oramai noto a tutti. capitare che si perda la certezza di trovare sul mercato i buoni prodotti sperimentale, ogni anno si interrompe la coltivazione di parte degli Siamo tutti consapevoli che in tutto ciò che facciamo, i migliori successi Non esiste persona che io incontri e che non sappia che per la agricoli a cui siamo sempre stati abituati. oliveti che vengono interessati solo alla raccolta senza ricevere più le si hanno sempre quando non si prescinde dall’ambiente in cui viviamo e cure colturali ordinarie. questo è ancor più vero per la nostra futura olivicoltura, che può essere produzione di olio 2014, l’annata è stata brutta. Ora lo sanno anche logica della quantità e del basso costo di produzione può e deve essere coloro che credono di non essere coinvolti dalle difficoltà del mondo Tutta la produzione del bacino del Mediterraneo ha subito un danno e Ben conosciamo i motivi. Quando produrre 1 chilo di olio costa molto più realizzata con “formule moderne” anche su un territorio antico come agricolo, perché comunque per loro l’olio ci sarà sempre! Per questi non solo l’Italia è stata penalizzata. di quanto il mercato non sia disposto a pagare, l’olivicoltura sta in piedi quello del Chianti Classico, senza dover necessariamente stravolgere fortunati consumatori, l’olio non mancherà mai e sugli scaffali della In Spagna la siccità ha pressoché dimezzato il raccolto, da noi il freddo solo per la passione degli imprenditori ma quando anche questa viene quegli equilibri che stanno alla base della bellezza dei nostri paesaggi grande distribuzione, in un modo o nell’altro, ne troveranno sempre in fioritura e il caldo umido in maturazione hanno favorito attacchi di meno, le conseguenze sono sotto i nostri occhi, prevedibili e note. e della bontà dei nostri prodotti! una bottiglia! Questa fiction è finita e, noi aggiungiamo, per fortuna. mosca e la cascola dei frutti, in Grecia il clima durante la raccolta ha 22 23 LA PAROLA AI SOCI la o r a La p soci ai La Gran Selezione di oggi e di domani: una riflessione LA PAROLA AI SOCI Fermo restando il nostro impegno nel comunicare cosa sia la consumatori finali: il concetto chiave “il meglio del Chianti Classico” Gran Selezione, questi dovrebbero essere uno dei nostri principali unisce il nuovo e il tradizionale, offrendo ai buyer un argomento di interlocutori. Sono i professionisti del trade, infatti, a stare sul campo grande forza. in contatto costante con i clienti, cui devono trasmettere il valore di un prodotto. Raggiungono infatti, per la natura del loro lavoro, un grande Alcuni sono certi che le differenze tra Riserva e Gran Selezione non numero di potenziali clienti, avendo la possibilità di presentare un’ampia siano così marcate e essenziali, dunque, un segnale per evidenziare varietà di vini e spiegarne le caratteristiche tramite il confronto. la tipicità di quest’ultima potrebbe essere l’innalzamento del livello minimo di Sangiovese all’85%. In buona sostanza, quando un produttore si affaccia su un nuovo mercato o su di un mercato noto ma con un prodotto nuovo, dovrebbe Come considerazione a latere e avviso del tutto personale, aggiungerei impegnarsi in sforzi considerevoli per spiegare le proprie peculiarità ai che se la tipologia riuscisse a comparire sulla carta dei vini dell’alta responsabili della vendita e della comunicazione. Naturalmente questo ristorazione, la sua immagine ne trarrebbe sicuro vantaggio, entrando compito non può essere imputato al solo Consorzio, ma anche a tutti i così nella categoria dei grandi vini agli occhi di un certo pubblico, quel singoli produttori. pubblico che costituisce il target della Gran Selezione anche su altri canali di vendita. Al contrario dell’etichetta Supertuscan alla cui parabola discendente ormai assistiamo da qualche tempo, grandi nomi a parte, “Toscana” Mi auguro con questa mia nota di aver stimolato il confronto e è un brand che fa vendere ancora. I buyer sono alla ricerca continua lo scambio di idee e informazioni con i miei colleghi produttori: il di una differenziazione di prodotti che risultino comunque familiari ai successo del Chianti Classico Gran Selezione dipende da tutti noi! Le parole di Tim Grace aprono un dibattito sul futuro della Gran Selezione: dopo aver spiccato il volo all’estero, il Gallo Nero dovrà rafforzarsi con strategie di marketing e comunicazione mirate a un sempre maggiore coinvolgimento dei professionisti del vino di profilo internazionale. d i T im G rac e Lo ammetto: non sono stato tra quelli che hanno appoggiato la nascita Mi rivolgo quindi ai miei colleghi. Vorrei rendervi partecipi delle della Gran Selezione. Adesso però che è diventata realtà, sono giunto a riflessioni che ho maturato negli ultimi sei mesi dopo il lancio della mia due conclusioni: in primo luogo, la mia iniziale posizione di scetticismo Gran Selezione, un periodo in cui ho avuto l’occasione di confrontarmi era sbagliata, e in secondo luogo, la fortuna della Gran Selezione con numerosi clienti e importatori degli Stati Uniti (California, Florida, dipende da noi produttori. New York, Wisconsin, Maryland, Virginia e Texas), Londra, Mosca, Hong Ovviamente, ogni produttore desidera che il proprio vino sia un successo, Kong e Zurigo, oltre al mercato italiano. e io non faccio certo eccezione, ma riconosco che nel caso della Gran Selezione il successo del singolo si basa in gran parte anche se non Da questi incontri sono giunto a formulare alcune considerazioni: esclusivamente sul successo collettivo della tipologia. Per questo numerosi importatori e professionisti nel ramo distribuzione (sia agenti comune scopo noi produttori dovremmo condividere le informazioni che manager di alto livello) non hanno una conoscenza approfondita riguardanti il mercato che ciascuno di noi raccoglie via via. (a volte neanche superficiale!) del prodotto. 24 25 LA PAROLA AI SOCI LA PAROLA AI SOCI Storia di una famiglia contadina nel Chianti Classico che lavorava, dall’allevamento e dal legname Non solo, i prodotti più pregiati, che da sempre Il ritrovamento di questa collezione, mi ha dei boschi vicini, e tutto veniva lavorato in queste terre sono l’olio e il vino, venivano spinto a ripercorrerne i passi, ricostruendo nel complesso poderile con l’aiuto di ogni venduti insieme all’eventuale produzione in dal 1814, generazione dopo generazione, i membro della famiglia. eccedenza i mercati delle città vicine. cambiamenti di podere, gli intrecci con le altre famiglie, le diverse attività svolte, fino Tra le molte famiglie che da generazioni Il vino in particolare era un alimento all’anno del 1969, quando mio padre acquistò lavoravano questi poderi, c’era anche la fondamentale nelle campagne, ma dalla un fazzoletto di terra del podere dove lavorava mia: fin dall’Ottocento i miei antenati hanno famiglia veniva consumato solo quello come mezzadro diventando così il più piccolo abitato nel Chianti Classico come mezzadri. di bassa qualità, l’“acquetta”, come lo coltivatore diretto del Chianti Classico. chiamava mio nonno, non solo perché era È stata proprio la mezzadria a modellare poco carico, ma forse anche per indicarne Come mio padre, che non ha abbandonato l’aspetto di queste colline essendo fin l’uso quotidiano. Il vino di qualità invece era la terra dei suoi antenati, io ho proseguito dal di destinato alla vendita, rappresentando un la sua opera per non perdere questo colline prodotto importante data la fama enologica importante patrimonio storico e nel 2014 ho del Chianti storico. voluto festeggiare il bicentenario della nostra Medioevo la forma “addomesticamento” di principale queste eccellenti per la coltura della vite e dell’olio. I grandi possedimenti terrieri di proprietà di attività contadina, dedicando un’etichetta a nobili, mercanti e banchieri fiorentini e senesi Come tutta la produzione, i ricavi delle vendite ciascun capofamiglia che si è susseguito nel venivano suddivisi in porzioni più piccole venivano meticolosamente registrati dal corso di questi due secoli, vestendo le bottiglie “poderali” e affidati alle cure di un colono o colono o “capoccio” su dei registri contabili proprio dei frontespizi del libretto colonico mezzadro. Il mezzadro si impegna a mettere chiamati “libretti colonici”, che a fine anno che ne portava il nome (www.ilcampino.net). a frutto la terra e a dividerne i prodotti con venivano consegnati al padrone per fare le il padrone; con la sua parte egli provvedeva parti. I capocci che si succedevano alla guida alla sussistenza della propria famiglia, tutta della famiglia hanno conservato i libretti impegnata nella conduzione del podere e colonici che via via compilavano e li hanno nelle attività agricole a esso connesse. tramandati di padre in figlio. Tipica dell’agricoltura d i A nt oni o B e n e l l i promiscua in uso Chi attraversa il Chianti Classico rimane Sono nato nel 1939 in una famiglia La vite stessa non era coltivata in filari, ma nei poderi mezzadrili affascinato dalle linee eleganti delle sue di tradizione contadina che da secoli allevata con un’antichissima pratica che colline, pettinate di vigne ordinate che si si tramanda l’amore per questa terra, sfrutta la sua natura rampicante, facendola era la presenza alternano ritmicamente a fazzoletti di terra coltivandola con tenacia. crescere avviluppandosi a un albero, le delle viti maritate. coltivati a olivo, accanto a grandi distese di Ricordo come erano le terre dei poderi cosiddette “viti maritate”. E al di là dei campi, boschi. Il visitatore coglie a colpo d’occhio che punteggiano il Chianti Classico: erano boschi selvaggi che ancora oggi vediamo. Già gli Etruschi avevano le due anime del paesaggio che si integrano appezzamenti di pochi ettari con le colture armoniosamente. promiscue, che alternavano una varietà Come vedevo da bambino e come mio Quello che vediamo oggi è il risultato di un di coltivazioni oggi incredibile nel raggio nonno e mio padre raccontavano, il podere lungo processo cui io ho assistito nei suoi ultimi di poche centinaia di metri, spesso le une era organizzato in modo da essere un’unità non di rado importanti stadi: dall’agricoltura promiscua inframmezzate dalle altre, erba da pascolo, perfettamente alla fuga dalle campagne degli anni ‘70 alla seminativi, ortaggi, gelsi, alberi da frutto, ma “manteneva” da sola: la famiglia che lo si incontra ancora rinascita della viticoltura negli anni ‘80. anche piante nobili come viti e olivi. abitava si procurava il necessario dalla terra 26 avviato questo tipo autosufficiente, che si di viticoltura, che nelle campagne del Sud. 27 E N ZI A 14 0 G 2 A BRE M DICEM MAGAZINE Aut. Trib. Firenze n. 2542 - 17/11/1977 Direttore Responsabile: Silvia Fiorentini Contatti: GIUSEPPE LIBERATORE - [email protected] MICHELE CASSANO - [email protected] DAVIDE GAETA - [email protected] Silvia Fiorentini Tel. 055 8228522 - [email protected] Christine Lechner Tel. 055 8228523 - [email protected] Carlotta Gori Tel. 055 8228527 - [email protected] Ilaria Micheli Tel. 055 8228524 - [email protected] Laura Cavalleri Tel. 055 8228526 - [email protected] Gerardo Giorgi Tel. 055 8228525 - [email protected] CATERINA MORi Tel. 055 8228558 - [email protected] Simone Fabbrini Tel. 055 8228547 - [email protected] Centralino: Alessandro Batignani: Tel. 055 82285 - [email protected] Editorial design: ZOWART - www.zowart.it ©1996-2013 Consorzio Vino Chianti Classico W W W. C H I A N T I C L A S S I C O . C O M CONSORZIO VINO CHIANTI CLASSICO Via Sangallo, 41 - Loc. Sambuca - 50028 Tavarnelle Val di Pesa (FI) - Italy Tel. +39 055 82285 - Fax +39 055 8228173 - [email protected] 32