5. Editando Baraondanews.it su google e google news Il nuovo quotidiano, tra le principali testate d’informazione del litorale a nord di roma, premiato dal più grande motore di ricerca. Nuovi strumenti per gli utenti dei comuni di Ladispoli, Cerveteri, Bracciano, Anguillara, Fiumicino, Santa Marinella, Civitavecchia, e per chi li cerca da tutto il mondo. di Eugenio Vallone Il nuovo portale baraondanews.it, messo in rete nel dicembre 2014, è già annoverato tra le principali testate giornalistiche del litorale a Nord di Roma. Un numero crescente di visitatori, locali ed extraterritoriali, supportato anche dal’edizione cartacea in 96 pagine a colori in distribuzione gratuita, è dovuto anche alla frequenza di pubblicazione di notizie sempre nuove sui territori di ladispoli, cerveteri, bracciano, anguillara, santa marinella, civitavecchia, fiumicino, ma anche ad un’informazione di ampio respiro su roma capitale insieme ad argomenti di portata regionale e nazionale. Sempre al passo con attualità, cronaca, politica, cultura, ed attirando l’attenzione non solo dei lettori ma anche di testate nazionali, agenzie e gruppi sociali, baraondanews.it è riferimento fisso per decine di migliaia di lettori al mese. Di qui la certificazione Google News che permette a baraondanews.it, dopo piccoli ma importanti accorgimenti tecnici, di comparire sia nella ricerca in modalità tradizionale (ad esempio inserendo la città e la parola news o notizie + nome città, es.Ladispoli news (o notizie), cerveteri news, civitavecchia news, fiumicino news eccetera), sia nella ricerca mirata tramite l’interfaccia Google notizie\news. Particolare attenzione ai criteri di indi- cizzazione del portale consentono anche alle aziende che fanno comunicazione con baraondanews.it di comparire in prima pagina Google per moltissimi campi di ricerca selezionati insieme ad esperti web. 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Tra questi, tre risiedevano nel Lazio e precisamente a Roma, Latina e Ladispoli. Quindi anche in questo riusciamo a detenere un piccolo primato. E vai! Ci mancava! Non è certo un mistero, tutti sanno come il nostro territorio ha rappresentato da sempre un punto di riferimento dell’immigrazione internazionale, anche quella clandestina: luogo di quarantena dai tempi in cui vigeva il bilinguismo (italiano e russo); spiaggia e marciapiede dei Nord africani; colonia commerciale per il Made in China; pullulare di cantieri per romeni senza partita IVA; self service per benzinai bulgari, strade buie e fratte secche per prostitute albanesi. Etruria buona per basisti, l’emporio prediletto della politica romana e forse anche l’humus ideale per i clan e i loro giri di affari. Qualche giorno fa incontro un vecchio negoziante che mi domanda: “Ma è vero che a Ladispoli molte attività pagano il pizzo!?” La domanda mi coglie di sorpresa. “Non so, è la prima volta che ne sento parlare” rispondo. E lui: “Mi hanno detto che ci sono attività che lo pagano…” ed io: “Ma a te lo hanno mai chiesto?” “No” mi risponde. Insomma, in questa periferia di puttane tristi, d’ignari cornuti e personaggi in cerca di autore c’è l’Italia in miniatura con tutte le sue brutture e incertezze. Per oltre un secolo hanno convissuto le genti più disparate ed ora pure il Jahadista, ma dobbiamo ammettere che, fino a prova contraria, la notizia più spaventosa che ha turbato le nostre notti è stata l’aumento dell’IMU. Lo vorremmo conoscere per nome e cognome questo Signor “J”. Forse lo abbiamo sfiorato inconsapevoli del suo alone blu che pulsava come una supernova. Magari ci ha venduto la Cover dell’iphone davanti al Bar di Roberto sotto copertura dei servizi segreti iraniani. Non lo sapremo mai, eppure è realistico pensare che il jihadista ladispolano potrebbe non esser mai esistito, e potrebbe trattarsi di un foreign fighter che non ha mai sparato a nessuno. Però esiste nella mente di tutti quelli che hanno letto da qualche parte, come noi, questa notizia e se è presente nella nostra consapevolezza diviene reale nelle nostre paure. Di nuovo la paura dell’ignoto. L’incognita che non ha un’equazione risolutiva, il diverso da allontanare in quanto il meno conosciuto di tutti quelli noti. Dipenderà dall’istinto di sopravvivenza nel branco degli eguali oppure dalla strategia manipolazione del Big Brother - anche lui ignoto e invisibile - che ci vorrebbe omologati come automi alla grande macchina che tutto divora. Siamo frammenti di algoritmi digitati su chissà quale tastiera oppure semplicemente persone che s’interrogano su cosa succederà domani …? E’ forse questo che mette veramente paura. 12. Nel Territorio Ladispoli dopo l’aggressione al sindaco Paliotta Il primo cittadino dopo la pausa natalizia commenta l’increscioso fatto di Eugenio Vallone Buongiorno sindaco, come si sente? La pausa natalizia ha aiutato lei e la sua famiglia ad ammortizzare il colpo basso subito il 23 dicembre? A parte gli aspetti fisici, quello che rimane e’ il senso di rabbia e di amarezza per una aggressione che non ha alcuna motivazione. Un vero e proprio agguato alle spalle, mentre uscivamo dal luogo di lavoro. Sempre circa l’aggressione subita da Lei e da sua figlia: quali motivazioni possono aver indotto i due uomini di origine campana ad un gesto così inconsulto e grave? E’ stato detto che la responsabilità di questa brutta pagina possa venire in qualche modo attribuita alla politica ed agli apparentamenti “last minute” con gente poco raccomandabile alle scorse elezioni comunali, conferma questa versione che è stata diffusa? Lei aveva già ricevuto pressioni per dispensare sussidi e posti di lavoro? C’è dell’altro? Ci dica in tutta franchezza...La persona che ha fisicamente aggredito era gia’ nota da tempo ai nostri Servizi Sociali per le continue richieste e per il comportamento aggressivo e intimidatorio. Da parte mia lo avevo da alcuni mesi cancellato dall’elenco degli assistiti. Penso che anche questo sia uno dei motivi dell’aggressione. Non c’e’ alcuna motivazione politica in quello che e’ avvenuto: l’aggressore ha un lavoro da dipendente statale e non ha mai fatto politica. Quello che invece sta emergendo e’ un uso politico dell’accaduto. Basta vedere alcuni commenti sulla rete: qualcuno sta gia’ preparando la campagna elettorale. La sua giunta ha sostenuto di aver ricevuto ripetute minacce nell’ultimo anno da individui di origine del sud. Anche i dipendenti comunali sono stati minacciati: per ottenere cosa? Non avete mai denunciato prima fatti di questo tipo? Perchè? Cosa pretendono precisamente queste persone che fanno irruzione violenta in comune? Nel solo 2014 sono stati presentati all’Autorita’ giudiziaria quattro esposti-denuncia per minacce ad Amministratori e a dipendenti dei Servizi Sociali. Le richieste continue e pressanti ai servizi sociali fatte dalle persone in oggetto riguardavano contributi e alloggi per i familiari. In un momento di forte tensione sociale ai Sindaci si chiede sostegno da parte di migliaia di persone: e’ quello che purtroppo succede un po’ in tutti i Comuni, e quindi anche a Ladispoli, perche’ i Sindaci sono in prima fila. I due uomini che hanno aggredito lei e sua figlia sono ora in libertà. La denuncia in che termini è stata depositata? La denuncia e’ stata presentata nei termini previsti dal Codice penale per le aggressioni premeditate. L’episodio ha fatto temere i più che Ladispoli fosse sotto scacco della criminalità organizzata. Ci sono basi per pensare ciò? Posso rassicurare che nessuna pressione della malavita organizzata e’ stata mai fatta sulla Amministrazione comunale. Siamo in costante rapporto con le Forze dell’ordine e siamo pronti a denunciare anche solo il sospetto di interferenze con la nostra azione. Trani si è dimesso da consigliere in un momento delicato, du- rante l’approvazione dei debiti fuori bilancio: perchè secondo lei? Manterrà lo stesso le deleghe ai tributi e alle municipalizzate? Il consigliere Trani si e’ dimesso dal Consiglio Comunale per motivi del tutto personali. Manterra’ la delega ai Tributi, con un impegno più leggero rispetto a quello della presenza in Aula. L’ex consigliere e delegato Esigibili, nel commentare gli esiti locali dell’inchiesta Mafia Capitale e nel citare una nota coop, sostiene che a Ladispoli “il coperchio sta per saltare in aria”. Come interpreta tali asserzioni? Su Mafia Capitale e sulle inchieste in genere e’ opportuno commentare solo le notizie certe diffuse dagli inquirenti. Cambiamenti nel sistema di riscossione tributi? Qual’è il futuro dell’azienda Abaco a Ladispoli? Abbiamo avviato il percorso per arrivare a creare una societa’ pubblico-privato per la riscossione dei Tributi. Contiamo di concludere il lavoro entro il 30 Giugno prossimo. Marina di san nicola, lei ritiene legittimi i debiti fuori bilancio tracciati? Nel bilancio 2014 erano stanziati i fondi per lavori fatti dal Consorzio di S.Nicola su incarico del Comune e altre somme ci saranno nel 2015. C’e’ un protocollo d’intesa tra Comune e Consorzio del 2009 che regolamenta questi aspetti. 14. Nel Territorio Cerveteri, sindaco Pascucci a domanda risponde Dalla Beca alla zona artigianale-commerciale, da Montetosto all’Ostilia Sindaco Pascucci, Cosa pensa della zona artigianale a ‘mo di centro commerciale? Molti credono che Il cc in zona Beca è stato boicottato per essere edificato da un’altra parte… Il contrasto al mega centro commerciale alle Beca è stato uno dei cavalli di battaglia della mia attività politica e della mia campagna elettorale. Sono stato l’unico candidato a dirlo e a scriverlo esplicitamente. E, nonostante gli scettici e le malelingue dicevano che sarebbe stato impossibile, abbiamo mantenuto l’impegno: non soltanto abbiamo bloccato il progetto, ma abbiamo anche vinto i ricorsi legali. Questo però non ha niente a che vedere con il progetto della zona artigianale. Alla Beca si voleva realizzare un centro commerciale enorme in un’area di 130 ettari che oggi sono completamente intonsi. Nella zona artigianale, invece, stiamo valutando se e come poter introdurre delle attività commerciali che in ogni caso vorremmo realizzare nella nostra città. Ma attenzione: si tratterebbe di diminuire sensibilmente (e non di aumentare) il consumo di suolo. Chi confonde (volutamente) i due discorsi dovrebbe spiegare ai cittadini per quale motivo lo fa. Forse si fa il tifo per qualcuno...Quali altre grandi operazioni si nascondono dietro i malumori politici etruschi? Ad esempio, gridare allo scempio a Montetosto a mare sui terreni Pallavicini potrebbe essere un modo per deviare l’attenzione da altre dinamiche in atto sugli interessi Ostilia? Perché qualcuno la addita di essere un portatore degli interessi di quest’ultima? Abbiamo sempre sostenuto (ed è chiaramente scritto nel nostro programma elettorale) che la risoluzione del problema Campo di Mare è una priorità assoluta. Ma ciò può raggiungersi soltanto con un accordo con la Proprietà dell’area. Non vedo nessuno scoop, quindi. La proposta su Montetosto, invece, è nata quando ero già Sindaco (non è nel mio programma, ma è una proposta che sinceramente mi piace moltissimo). Un progetto che ritengo fondamentale per Cerveteri, forse una delle operazioni più importanti per il rilancio del litorale. Purtroppo il progetto è ancora in una fase molto embrionale perché non sappiamo se gli strumenti urbanistici che abbiamo ci consentiranno di portarlo avanti adesso. Ma se non sarà possibile oggi, di certo continueremo a lavorare in questa direzione. È impensabile, un vero delitto, che più della metà della nostra costa sia inaccessibile ai cittadini e, di fatto, privatizzata. Quale indotto economico potremmo costruire valorizzando il litorale? Non è forse una delle più importanti ed urgenti priorità? Anche qui sarebbe bene spiegare ai cittadini i motivi della contrarietà di chi è contrario. Come dicevo poco fa, sembra che a Cerveteri tutto debba andare verso una certa direzione (o meglio, verso una certa zona geografica) oppure ci si imbatte in curiose contrarietà. Sa, la politica di Cerveteri segue da sempre percorsi molto curiosi. E.V. 15. Nel Territorio FIUMICINO, ASSALTO E RAPINA AD UN PORTAVALORI Scene da poliziesco vicino la nuova Fiera di Roma. Ferito un vigilante Roma-Fiumicino. Si svolge come il copione di un film poliziesco l’assalto al furgone portavalori. Prima viene sorpassato da una vecchia Punto che frena e blocca la strada, i rapinatori che scendono armi in pugno, feriscono uno dei vigilanti che era nel blindato e poi fuggono col bottino e le pistole d’ordinanza delle due guardie giurate. Tutto questo si svolge sulla complanare parallela all’autostrada A91 Roma-Fiumicino a pochi metri dalla Nuova Fiera di Roma. Ferita anche una guardia giurata - Sono stati rapinatori determinati. Dopo aver costretto il portavalori a fermarsi hanno intimato al primo vigilante di non muoversi minacciandolo con le armi, lo hanno colpito al volto e privato della pistola, dopodiché hanno costretto il collega ad aprire il furgone, rubare anche la sua arma e fuggire con il bottino. Sono stati “scientifici.” Un blitz rapido fatto da una banda composta da tre rapinatori esperti che dopo aver messo fuori gioco uso gli addetti hanno portato via diversi plichi contenenti denaro chiuso in una valigia di cui non è ancora diffusa la notizia ufficiale dell’importo. E’ iniziata la caccia alla banda. Dopo il colpo è stato allertato il 113. Immediate le ricerche dei fuggitivi con gli investigatori che hanno poi trovato tre mezzi: la Fiat Punto, un furgone bianco Fiat 45 ed una Alfa Romeo 164 (risultata poi rubata) usati dai malviventi per guadagnarsi la fuga. D.P. 16. Nel Territorio LADISPOLI, MANUTENZIONI AVANTI TUTTA Copioso l’elenco dei lavori che l’ufficio tecnico del settore ha effettuato negli immobili di proprietà pubblica. Il consigliere Fargnoli: programmare è fondamentale e continueremo a farlo Copioso l’elenco dei lavori che l’ufficio tecnico del settore ha effettuato durante il periodo natalizio presso gli immobili di proprietà comunale. Si dichiara soddisfatto il consigliere comunale Gabriele Fargnoli: “Programmare è fondamentale e continueremo a farlo. I lavori che ho avuto modo di seguire direttamente sono frutto di puntualità a completamento di interventi iniziati nel periodo estivo, relativi soprattutto all’ammodernamento dei plessi scolastici. Ringrazio vivamente per l’impegno profuso coloro che hanno fisicamente predisposto la macchina operativa ovvero il personale tecnico del settore manutentivo comunale: i geometri Stracci, Iardino e Tozzo e l’arch. Silvi. Uno speciale ringraziamento per la disponibilità anche all’assessore alla pubblica istruzione Ussia”. Entrando nel tecnico anche in relazione alle polemiche sollevate nel periodo pre natalizio a causa di una perdita dal tetto di un istituto, chiediamo ai responsabili dell’ufficio manutenzioni di fornire un elenco illustrativo dettagliato dei lavori eseguiti nel comparto. Li riportiamo, per chiarezza, ai cittadini. - Scuola Borsellino: verifica, riparazione e monitoraggio di un nuovo punto di infiltrazione nella copertura della scuola dovuta ad un foro realizzato verosimilmente durante l’installazione dei pannelli fotovoltaici ad opera di altro setto- re; - Plesso scolastico via Lazio Ladispoli III: tinteggiatura completa di tutte le aule, della mensa e dei corridoi e androne dell’edificio sia al piano terra che primo; - plesso scolastico via f.lli Bandiera: sostituzione completa della recinzione divelta di separazione della scuola con l’istituto pertini; rimozione e discarica della perimetrazione fatiscente e pericolosa del campetto da basket all’aperto (la pavimentazione e i canestri sono stati lasciati in quanto in discreto stato per l’uso); tinteggiatura di tutte le aule, corridoio e scale al piano primo e di una aula al piano terra (questo intervento è a completamento di un primo realizzato in estate e che ha riguardato quasi tutto il piano terra); - Scuola via La spezia: realizzazione di recinzione in ferro elettrosaldato per separazione degli spazi esterni da destinare alla scuola con quelli del limitrofo centro anziani realizzando in questo modo un notevole spazio esterno che i bambini possono utilizzare durante la bella stagione; - Scuola media Odescalchi: tinteggiatura di tutti i corridoi e le scale degli spazi comuni del piano primo, secondo e terzo (in un bel colore blu balena chiaro!!!) compresa la stuccatura e il ripristino degli intonaci che erano stati resi fatiscenti; - Scuola materna Fumaroli: installazione di porta parzialmente vetrata nell’aula ex ceramica ora adibita a classe materna al piano terra, al posto di una porta antincendio (completamento di precedente intervento di adeguamento dei locali effettuato in estate); - In tutte le scuole sono stati inoltre iniziati degli interventi di posizionamento di stecche di legno per attaccare cartelloni ecc. in modo da preservare gli intonaci e le tinteggiature per garantire una economicità e corretta gestione dei fondi pubblici; I lavori sono stati realizzati sia con l’ausilio di personale operaio sia mediante il ricorso a varie ditte locali esterne specializzate. Sono stati inoltre approvati i progetti (studi di fattibilità) relativi al nuovo centro anziani, alle manutenzioni straordinarie scolastiche e alla ristrutturazione del locale ex casa custode in via castellammare da destinarsi a due aule didattiche con servizi. Sono stati anche programmati ulteriori lavori di ammodernamento e pulizia dei plessi che verranno effettuati con buona probabilità nel periodo pasquale e che riguarderanno il plesso di via rapallo e la mensa di via f.lli bandiera. 18. Nel Territorio Due esplosioni, in fiamme il magazzino del Nuovo Forno Una fumata nera si leva sopra il quartiere Cerreto. I vicini danno l’allarme di David Paris Ladispoli. Via Settevene Palo. Due forti esplosioni hanno fatto tremare i vetri di tutto il vicinato, poi una fumata nera si è alzata sopra il Cerreto. Sul posto sono subito intervenuti i Vigili del Fuoco e Carabinieri mettendo in sicurezza l’area circostante. Le fiamme sono divampate nel retrobottega del Nuovo Forno - da molti conosciuto come il Forno del Sole - della famiglia Taietta. Fino allo spegnimento dell’incendio è rimasto alto il pericolo di altre esplosioni visto che all’interno dell’edificio c’era una bombola del gas e il negozio adiacente, “La bottega del Colore”, con materiali altamente infiammabili. Non si conoscono con esattezza le cause e non sarà molto semplice ricostruire cosa sia avvenuto. Fortunatamente nessuno era all’interno dell’edificio, purtroppo i danni economici, per il frequentatissimo forno sono evidenti. Dopo aver domato le fiamme i Vigili del Fuoco hanno tagliato le grate nella parte posteriore del locale e sono intervenuti per scongiurare altre deflagrazioni. Nel frattempo un sovraccarico della tensione elettrica, che farebbe pensare ad una connessione causa/ effetto tra le due cose, fa saltare la centralina elettrica di Via Madrid lasciando senza corrente parte del Cerreto. Grazie alle segnalazioni degli utenti e al pronto intervento degli addetti Enel il problema viene subito risolto. Intanto si cerca di ricostruire l’accaduto e rimettere in funzione l’attività commerciale. DP 19. Nel Territorio Il corto circuito e poi l’esplosione “In molti si sono offerti di aiutarci e la cosa ha fatto veramente molto piacere. Ringraziamo i vicini che hanno chiamato i pompieri, il loro intervento tempestivo ha evitato il peggio Raggiungiamo al telefono la titolare del Nuovo Forno, Cristina Taietta, per comprendere meglio cosa è successo.“Colgo l’occasione per ringraziare le numerosissime telefonate di solidarietà che mi sono arrivate ieri pomeriggio dopo che la gente ha appreso la notizia da BaraondaNews. In molti si sono offerti di aiutarci e la cosa ha fatto veramente molto piacere. L’allarme dato dai vicini ai V.F. è stato provvidenziale, il loro intervento tempestivo ha evitato il peggio”.“Quali sono stati i danni maggiori?” “Per fortuna le fiamme hanno bruciato solo il magazzino dove c’erano macchinari e prodotti alimentari per un valore che supera i 20mila euro. Vedremo...”. “Ti hanno spiegato quali sono state le cause?” “ Per quello che mi è stato riferito l’incendio potrebbe essere stato innescato da un corto circuito e lo scoppio della ventola del frigorifero. Ora stiamo aspettando la relazione dettagliata del perito.” “ Immagino che il forno avesse un’assicurazione contro gli incendi? “Certo, speriamo che siano celeri nel risarcimento e ci diano la possibilità di riavviare l’attività in fretta” “Intanto, a tutti quelli che vorranno continuare ad acquistare i vostri ottimi prodotti ricordiamo che il Nuovo Forno ha un altro punto vendita nella zona Messico. Grazie Cristina e in bocca al lupo”. dp 22. Nel Territorio IL COMITATO PREPARA LA DIFESA E BOLLA LE OPPOSIZIONI Il dottor Santo Fabiano ribatte punto su punto alle denunce e respinge illazioni e sospetti di David Paris In relazione all’ultimo comunicato del Comitato per la Legalità di Ladispoli cerchiamo di capire meglio dal dottor Santo Fabiano i passaggi che stanno conducendo a questa sterile “guerra delle carte bollate”. Abbiamo appreso dal vostro comunicato che membri del Comitato sono stati denunciati? Sì, io e la Sig.ra Belli. I querelanti invece sono la Sig.ra Iardino e l’ex assessore alle attività produttive Battilocchi. La prima denuncia della Iardino è legata alle richieste che il Comitato fece in merito alle assunzioni parenterali nel Comune di Ladispoli; la seconda, quella che mi ha sorpreso di più, invece ci è stata fatta dall’ex assessore alle attività produttive Battilocchi e legata a dei commenti su Facebook nei quali uno del comitato disquisiva sull’uso e l’assegnazione per l’utilizzo delle casette in legno poste di fronte alla scuola dei Fra- telli Bandiera. Le invierò quanto prima copia della discussione in oggetto. Grazie, cercheremo anche noi di esaminarle. Voi dite di aver bisogno di avere le carte in mano, ma non le avevate prima di fare quelle affermazioni? No, per osservare che una determinata persona svolge un lavoro non serve un atto, ora invece dobbiamo dimostrarlo legalmente e magari anche le modalità con cui sia stata fatta una scelta piuttosto che un’altra. D’accordo, ma dimostrare che una persona assunta dal Comune sia legata da un filo di parentela ad un altro dipendente del medesimo Municipio, in sè non costituisce prova di un reato, quindi cosa proverebbe? La ringrazio di questa domanda, almeno facciamo un po’ di chiarezza. Intanto ci tengo a sottolineare che nessuno di noi ha mai parlato di reato. Noi semplicemente diciamo che in determinati casi ci sembra inopportuno e manifestamente grave che certe persone abbiano degli interessi personali che passano attraverso la pubblica amministrazione. Ma non credete che, talvolta, porre pubblicamente certi quesiti possa essere un comportamento al limite del lecito? No, lo indica anche la legge anti corruzione (190 del 2012 articolo 1° comma 9). Tra le misure a vantaggio della trasparenza e della prevenzione alla corruzione si prevede, alla lettera E, il monitoraggio dei rapporti tra l’amministrazione e tutti i soggetti che stipulano contratti o beneficiano di vantaggi. E dunque cosa si dimostra? Secondo me alla fine la somma fa un totale. Il ricorso costante a parenti e ad amici non è carina, poi constateremo se è legittimo. Quello che ne esce è che manca il monitoraggio e manca l’opposizione. Noi cerchiamo solo di stimolare 23. Nel Territorio l’amministrazione comunale a lavorare correttamente. Molti ritengono che lo scontro tra alcuni membri del Comitato per la legalità e taluni dell’’Amministrazione Comunale sia da imputarsi principalmente a fatti personali. Innanzitutto posso affermare che non sono interessato alla campagna elettorale. Non è il mio mestiere, ho sempre lavorato al servizio di politici suggerendo delle soluzioni per far funzionare meglio la macchina amministrativa. E poi, in questo caso io sto difendendo degli interessi pubblici, loro invece stanno difendendo degli interessi personali. Non credo che si possa dire che siamo sullo stesso livello? D’altro canto le forze politiche che si facevano portavoce del legalità sono sparite. Dove sono i paladini del SEL e del M5S? Il Comitato per la legalità è nato a causa dell’impossibilità di portare avanti degli argomenti insieme al Movimento 5 Stelle che ci sembrava la forza politica più vicina alle nostre tematiche. Abbiamo chiesto più volte un confronto con il PD e con il Comune per capire delle scelte e confrontare delle idee. Cosa c’è di sbagliato? Niente. Il dialogo può essere più utile. Nel ringraziarla per la disponibilità, auspichiamo anche noi che le carte bollate lascino presto il passo ai confronti politici. Come consuetudine, nel nostro spazio di comunicazione democratica offriamo replica a chiunque voglia controbattere riguardo le riflessioni appena esposte. 25. Nel Territorio Benessere in casa, bioedilizia e bioarchitettura Intervista all’ingegner Roberto Mazzocchi. Ecco i vantaggi di una casa al naturale Il mercato edile é ancora in flessione però si sono aperti spiragli sotto l’aspetto dell’ecosostenibilità e degli sgravi fiscali nel campo dell’ecosostenibilità. Ad esempio la bioedilizia. Ci può dire cos’è nello specifico? La bioedilizia è una tecnica di costruzione che seguendo i principi della bioarchitettura mette in atto tutte le nozioni edili che tutelano la salute dell’uomo e la salute dell’ambiente. Però ci sono ancora dei pregiudizi legati al ritenere che essa abbia dei costi più elevati della media. Sì, è vero ma nella realtà le cose sono cambiate perché oggi i materiali sono di facile reperibilità e i costi sono piuttosto contenuti. La fase di progettazione è molto rilevante? Deve essere specifica perché in bioedilizia e bioarchitettura devono essere selezionati in anticipo materiali ed impianti in quanto si entra nella sfera del risparmio energetico e della compatibilità con la salute delle persone. Rispetto ai materiali che oggi sono utilizzati su larga scala, c’è un maggior controllo di qualità è durabilità. Ad esempio le vernici non devo avere solventi ed essere traspiranti per evitare muffe, funghi e tutti quei fattori che provocano allergie e altre malattie. Meno fattori chimici incorporano vernici ed intonaci e migliore è la qualità dell’aria. Anche per facilitare l’eliminazione del devono Radom (gas naturale esalato dal sottosuolo che rappresenta il secondo fattore di tumore dopo il fumo). Dentro le nostre case trascorriamo una parte importante della nostra vita, quindi è importante che esse siano dei luoghi salubri. Ci sono dei prerequisiti che ci consentono di riconoscere un professionista da un dilettante allo sba- raglio? Non ci sono degli obblighi legislativi o certificazioni tassative, ci sono però dei tecnici che fanno dei corsi ad hoc ed ottengono degli attestati riconosciuti. Molto spesso l’utilità d un’architettura ne compromette le qualità estetiche. Fare un progetto ecosostenibile può andare a discapito dell’aspetto? No, l’estetica non viene compromessa, anzi forse è migliorie. La differenza sta soprattutto nella qualità. Veniamo all’aspetto fiscale che purtroppo rappresenta una voce importante del capitolato. Cosa implica una scelta rivolta alla green economy? Fortunatamente il committente è molto incentivato dal fisco ad usare fonti rinnovabili e lavorazioni tecnico specifiche. Le agevolazioni sono di vario genere, dall’aumento delle cubature disponibili ( vedi Piano casa) alle agevolazioni fiscali. Ad esempio la coibentazione a cappotto rientra nella sfera della bioedilizia con un regime IVA molto vantaggioso e una detrazione fiscale del 65%. E chi invece vuole solo ristrutturare? Propongo di iniziare dagli impianti che utilizzano fonti energetiche rinnovabili e poi proseguire appena possibile con le finiture: pitture, intonaci, infissi, etc Quale può essere la casa ideale? Impianto con pannello solare, caldaia a condensazione, meglio ancora a pellets, infissi in PVC di ultima generazione. Progettata per avere un buon ricambio di aria, intonaci e vernici (senza solventi) all’acqua. Ove possibile utilizzare il legno che rappresenta il materiale naturale più indicato per tutte le sue qualità organolettiche. I materiali naturali come pietre, calce, pitture a calce rimangono i più salubri. David Paris 28. Nel Territorio Ladispoli, la campagna elettorale inizia prima? Esigibili sfodera l’ascia: “A volte si avverte la necessità di interrompere la legislatura” Se lo dice un ex presidente ASl, un ex consigliere comunale ed assessore, un ex delegato a settori chiave della vita amministrativa di Ladispoli come quello dell’n.u., va tenuto in debita considerazione indipendentemente da come la si pensi politicamente. Santino Esigibili, cristiano democratico verace e da sempre, da fuori o da dentro al palazzo, riferimento conoscitivo e memoria storica in modalità hard disk esterno per le amministrazioni che si susseguono dagli anni 80 ad oggi, ribadisce le sue forti preoccupazioni e perplessità. Tanto che ha affermato, ad inizio 2015, che “La politica a Ladispoli non esiste più” e che in particolare “a Ladispoli fa acqua da tutte le parti”. Proviamo ad andare a vedere cosa ci può essere dietro delle semplici dichiarazioni, visto che la politica è spesso fatta di ambivalenze e doppiezza di circostanze. Andiamo a soffermarci, in ottica interrogativo-interpretativa, su alcuni passaggi dell’intervista che Esigibili ha rilasciato al nostro amico, collega ed ex dir. Emanuele Rossi. Estraiamo qualche dente e mettiamolo sotto al cuscino. • RIENTRO DIRETTO IN POLITICA DI ESIGIBILI? L’intervistato ha dichiarato: “I partiti non esistono più ormai. Chi è che si fida? Prendiamo ad esempio il Pd: sono rimasti in 5 a fare le riunioni e le assemblee. Anche il partito di Forza Italia è morto. Ci sono varie iniziative civiche che possono rappresentare il futuro. Per il resto calma piatta. • LA MANO TESA IN SOCCORSO A PALIOTTA, MA CON LA BACCHETTA NELL’ALTRA MANO? L’intervistato ha dichiarato: Paliotta è abile ma la politica così non funziona più. Si è circon- dato da giovani ma sono persone incompetenti. A volte si avverte la necessità di far terminare la legislatura, non si può andare avanti in questo modo. Organizzino dei corsi di formazione e poi non è vero che non ci sono i soldi, bisogna saperli trovare. • IL CAMBIO CASACCA DI CAGIOLA E’ FRESCO NELLA MEMORIA? L’intervistato ha dichiarato che l’opposizione (consiglieri cagiola e ruscito) sarebbe entrata effettivamente in maggioranza. Nessuna smentita da parte del direttivo Realtà Nuova. Chi tace acconsente? • SULL’AGGRESSIONE AL SINDACO ED A SUA FIGLIA l’intervistato commenta dicendo che forse sono state fatte scelte sbagliate in passato in campagna elettorale, e che la politica, sempre se ha il coraggio, dovrebbe chiarire qualche passaggio rimasto in camera oscura • RIFERENDOSI ALL’INDAGINE “MAFIA CAPITALE” PESANTI LE DICHIARAZIONI SUL POSSESSO DI PROPRIETA’ DA PARTE DI UNA COOPERATIVA CHE HA VARI APPALTI IN AMBITO LOCALE: l’intervistato auspica che “gli inquirenti facciano luce anche sul nostro territorio dove una cooperativa senza scopo di lucro da 20 anni qui continua ad acquistare proprietà. Ho l’impressione che il coperchio stia per saltare in aria. Vedremo”. • SUL MOVIMENTO CINQUE STELLE POCA STIMA DEI REFERENTI LOCALI: Alle prossime elezioni, ammesso che si arrivi al 2017, l’intervistato dichiara che troveremo le macerie. Paliotta uscirà di scena e rimarranno persone incapaci. C’è il rischio che vinca il Movimento Cinque Stelle, ma non per meriti locali dei componenti: I grillini, incapaci sotto il profilo amministrativo secondo Esigibili , potrebbero beneficiare dei voti di protesta e la situazione precipiterebbe. • SULLA QUESTIONE MARINA SAN NICOLA, nonostante il batti e ribatti tra comitato consorzio ed amministrazione l’intervistato manifesta un sentore: “Ho l’impressione che in molti sappiano già da tempo come andrà a finire. A parte la nuova convenzione c’è ancora in piedi il discorso dei debiti fuori bilancio. Quali consiglieri si prenderanno la responsabilità di votarli?” • ACCENNO A QUESTIONI PUBBLICHE CON RISVOLTI PRIVATI SUL PUA: “non si approva per interessi di alcune persone in gioco”. E SULLE BARRIERE A MARE: “Il finanziamento per le scogliere c’è e la Regione non può opporsi ai ministeri dell’Ambiente e delle Finanze. Cetica e la Polverini hanno fatto la guerra al sottoscritto ma le scogliere servono per frenare l’erosione. 32. Nel Territorio Ladispoli, Il caso Eugenio Trani e la monnezza all’improvviso Il consigliere di “Ladispoli città” si dimette e contesta la sua stessa maggioranza. di Eugenio Vallone Eugenio Trani (in foto), ormai ex consigliere comunale ma ancora attuale delegato ai Tributi (ed anche municipalizzate (che si accorperanno se perderemo l’acqua di Flavia?) dopo aver rassegnato le dimissioni (da consigliere ma non da delegato e non il contrario come si sarebbe potuto pensare), ha fatto in questi ultimi tempi parlare un pizzico di se. Inizialmente aveva fatto “le bizze” sul tema della riscossione tributi, sostenendo che non avrebbe fatto sconti a nessuno, compresi quegli imprenditori che a suo avviso contribuivano a far aumentare il debito comunale. Poi il suo sindaco, Crescenzo Paliotta, annuncia, sul tema, che si farà una società unica: ciò dovrebbe avvenire entro il 30 giugno corrente anno, sempre se si arriverà indenni all’estate. Obiettivo? Certamente il recupero di somme ingenti rimaste evase (1.000.000 di Euro circa, dalle ultime stime). Le dimissioni di Trani, il quale secondo le dichiarazioni del sindaco Paliotta rinuncia per motivi personali all’investitura popolare dei suoi elettori che lo hanno onorato con oltre 250 preferenze, arrivano proprio nelle convulse giornate in cui i media locali erano bombardati e non parlavano d’altro che di “mafia capitale”, con i suoi possibili risvolti. Trani, dopo aver disertato le ultime due commissioni bilancio (delega anch’essa in discussione in relazione alla presenza di debiti fuori bilancio da approvare con “responsabilità”?), arriva in consiglio comunale ed a sorpresa spiega che lascerà quei banchi. Almeno fino a prossime elezioni: ricordiamo che il consigliere, ormai fuori dalla stanza “ovale” di palazzo falcone salvo ruoli amministrativi di peso su investitura diretta da parte dei vertici, quando il locale referente codacons Bernabei annunciò, forse buttandosi troppo avanti, la volonta della nuova democrazia cristiana di candidare proprio il commercialista come prossimo sindaco nel dopo Paliotta in una cordata centrista, Trani non rifiutò categoricamente la proposta, anzi, a noi apparve lusingato e non troppo distaccato. Non lasciò certo trapelare volontà precise due anni prima se tutto va liscio, ci mancherebbe, ma neanche disdegnò la proposta definendola infattibile. A seguire tali eventi un segnale politico da notare: il ritorno di Santino Esigibili, centrista, in politica attiva, il quale, contestualmente e non sappiamo se di concerto al consigliere comunale ancora in carica Gabriele Fargnoli (eletto con Ladispoli Città, ma poi dichiaratosi indipendente dalla stessa aggregazione che aveva eletto anche Eugenio Trani) ha fatto pesanti affondi sul tema rifiuti definendo la città guidata dal sindaco Paliotta completamente allo sbando, con dei partiti inesistenti. Fargnoli poi ci mette il carico a bastoni e scoppietta sul tema rifiuti: sintesi: la città in alcuni punti è impresentabile e la politica ha le sue forti responsabilità. Al dunque Trani si riallinea, poche ore dopo, sul tema dell’immondizia, e rilascia dichiarazioni pesanti se consideriamo che si tratta di un esponente della maggioranza: “Ladispoli è sempre più sporca” dice Trani “e questo è il frutto di una politica fatta da persone che hanno perso di vista i bisogni del cittadino” ribadisce. Era stata pianificata dall’amministrazione comunale una pulizia straordinaria – aggiunge – ma ciò non è avvenuto. Tante parole ma pochi fatti. La colpa non è certo della ditta Massimi! è l’Ente, in questo caso, che non è riuscito a fare il suo dovere procedendo all’estensione del porta a porta nell’intera Ladispoli”. Intanto incombono su Ladispoli non una, ma varie spade di Damocle. A dire il vero sembra la foresta dei pugnali volanti. Mettiamoci lo scudo e andiamo avanti a tastoni in questa palude dove si vedono non solo uccelli, ma dinosauri e carcasse (persino di sorcio): 1- la mancata riapertura di Cupinoro con conseguente sversamento di rifiuto indifferenziato in siti lontani come quello di Aprilia con costi che se continua così non diminuiranno affatto negli anni a venire con conseguenti ripercussioni anche sulla Tari che i cittadini sborseranno di nuovo nel 2015 2- la difficolta’ a raggiungere la copertura finanziaria in relazione ai costi di gestione della città, rifiuti compresi 3- la crisi economica e l’incapacità della politica locale di creare reazioni immediate per ricreare quel consenso necessario per amministrare lucidamente 4- l’inchiesta mafia capitale che anche a Ladispoli non pare archiviata: potrebbe pesare come un macigno anche su alcuni attori locali? Alla luce di tutto questo, inizierà prima del tempo, secondo Voi, la campagna elettorale? Intanto avanza l’ipotesi della creazione di una commissione di verifica sulla nettezza urbana, che troverebbe l’adesione di ben 5 consiglieri comunali. 34. Nel Territorio Ladispoli, chi c’è c’è... Il sindaco mette il tappeto rosso all’”opposizione” di Cagiola e Ruscito? La maggioranza si riconta. Alla riunione partecipa anche la ditta Massimi. In agenda la precaria situazione politico amministrativa. Ladispoli, dopo le dichiarazioni dai toni forti sul tema della nettezza urbana da parte di alcuni esponenti della stessa maggioranza come Eugenio Trani (Ladispoli città) e Gabriele Fargnoli (indipendenti per Ladispoli), la maggioranza di governo si trova a dover digerire se stessa. A tutt’oggi i contestatori di cui sopra restano comunque detentori di importanti comparti su mandato dell’amministrazione del sindaco Paliotta, che sembra vivere una fase non rosea, alquanto delicata e di contraddizione politico amministrativa. I consiglieri assumono maggiormente, in questo quadro che rischia di venir giù insieme al chiodino, un ruolo chiave. Ricordiamo, in tema di deleghe, anche quella importante, in un quadro di disavanzo finanziario e debito, al bilancio e tributi. Delega dalla quale il consigliere Giovanni Crimaldi (IDV) era stato di recente rimosso per far scattare al timone Eugenio Trani. Un altro dato su cui è bene che il lettore attento si interroghi: dopo i mal di pancia dell’ex Trani e del consigliere Fargnoli, Cagiola e Ruscito (che si sono dichiarati all’opposizione) parteciperanno per diritto acquisito alle decisioni esecutive della maggioranza? Intanto in materia urbanistica il piatto piange: una parte della 167 edilizia sociale sembra arenata, Osteria Nova ci vuole tempo per trovare la lepre, e il piano regolatore generale è un pacco forse troppo carico di roba da inviare in regione e poi ci mettiamo in attesa. Tra le altre questioni a tenere banco le aziende partecipate e il destino dei dipendenti in seguito alle sorti di Flavia Acque e Ala Servizi, poi il consorzio san nicola, e sicuramente l’andamento futuro della raccolta rifiuti in relazione anche al personale ed ai mezzi impiegati. All’ultima maggioranza, di cui non è stata data comunicazione degli esiti, ha partecipato anche la ditta Massimi su invito e per volontà del sindaco. E.V. 36. Finanza ECONOMIA GLOBALE, C’E’ CHI SALE E C’E’ CHI SCENDE Aspettiamo il “January effect” per capire come andrà il 2015 di Danilo Marsala Il 2014 doveva essere l’anno del consolidamento della ripresa economica a livello globale, con l’Europa, secondo gran parte dei gestori e analisti internazionali, a rappresentare l’opportunità migliore d’investimento sui mercati finanziari. Prezzi di borsa particolarmente convenienti; presenza, nel settore produttivo europeo, di molte aziende sane ed attraenti perché capaci di realizzare quote consistenti di fatturato sui mercati esteri più in crescita; il sostegno della Banca Centrale Europea con immissione di liquidità nel sistema finanziario: erano questi tra i principali fattori trainanti della visione “proeuropa”. L’anno invece si è chiuso con dati deludenti dell’area euro sul versante della crescita e con i mercati finanziari che hanno traballato sui rinnovati timori per la situazione greca, preceduti dalle preoccupazioni per l’aggravarsi della crisi russa e del rublo. In scia all’Europa, il Giappone ha parzialmente deluso i molti che ritenevano il paese ben avviato su sentieri più vigorosi di crescita, in parte disattesi. In buona sostanza, l’anno trascorso ha sancito inesorabilmente le diverse velocità a cui viaggiano le principali economie del mondo. Ci si aspettava un rallentamento degli Stati Uniti che hanno invece accelerato sul fronte della crescita economica (più 5% nel terzo trimestre 2014) e con la disoccupazione scesa al 5,6%, praticamente la metà dell’Unione Europea. La Cina ha effettivamente proseguito nel rallentamento “pilotato” della crescita, ma pur nelle difficoltà di gestire un ribilanciamento colossale da economia basata su opere pubbliche, cemento ed export, a economia votata ai consumi interni, si dimostra capace di macinare ancora ritmi impensabili per le economie tradizionali. I paesi emergenti non sono più catalogabili in modo univoco ma presentano profonde differenze al loro interno. Ci sono paesi virtuosi che hanno approfittato della crescita eccezionale degli ultimi dieci anni per risanare i bilanci e oggi sono opportunità concrete di investimento. Esistono paesi, invece, che hanno basato il loro sviluppo sull’esportazione di materie prime. Queste sono le realtà più vulnerabili, specialmente se legate al prezzo del petrolio che negli ultimi sei mesi si è dimezzato. Il tema del prezzo dell’oro nero farà da spartiacque tra paesi che ne approfitteranno (i consumatori ai fini produttivi) e paesi che ne subiranno la debolezza (Russia, Venezuela, Nigeria, solo per fare alcuni esempi). Petrolio e dollaro. La discesa del prezzo del primo si è accompagnata al grande recupero del biglietto verde, trainato dalla poderosa crescita americana che si è sganciata dalla sudditanza dalle importazioni di greggio dai paesi arabi. Questo ridisegna nuovi scenari negli equilibri e nei rapporti di forza e funge da riferimento per le politiche delle banche centrali, l’altro tema caldo del 2015. La Federal Reserve potrebbe aumentare già da giugno i tassi di interesse, al fine di accompagnare un ciclo economico che continua ad essere sostenuto. Viceversa, la Banca Centrale Europea dovrebbe avviare, nella riunione imminente del prossimo 22 gennaio, il piano di riacquisto di titoli di stato, meglio conosciuto come “Quantitative Easing” , che signifi- 37. Finanza ca ulteriore liquidità nel sistema per favorire la ripresa economica che stenta a decollare. La riunione del 22 gennaio sarà seguita, appena tre giorni dopo, dalle elezioni greche che potrebbero, secondo gli ultimi sondaggi, incoronare il partito di Tsipras, forza che basa il suo consenso sulla vena antieuropeista e sulla rinegoziazione degli accordi sul debito pubblico con la “Trojka” Bce, Fmi, UE (quest’anno avremo anche le elezioni in Spagna e Portogallo). L’Europa al centro dell’attenzione dunque. L’Europa dell’unione monetaria e non politica, della crescita che non c’è e della disoccupazione, dello scollamento tra istituzioni superburocratizzate e cittadini scettici e delusi. L’Europa che sfiora l’Africa con i problemi connessi all’immigrazione e all’approvvigionamento petrolifero (il vicinissimo partner libico sull’orlo della guerra civile, con il governo ufficiale scacciato da Tripoli e costretto ad operare a Tobruk) e diventa epicentro dell’infiltrazione terroristica di matrice islamica, come dimostrano i recenti attacchi di Parigi. Gli americani parlano di “January effect”, per identificare l’orientamento che i mercati finanziari esprimono con l’andamento nel primo mese dell’anno. Due settimane appena e forse avremo un quadro più chiaro di quello che potrà accadere nei prossimi mesi. 40. Fuori Porta Civitavecchia, elezioni invalidate e di nuovo al voto? Primo rinvio del riconteggio, luce non prima del 26 gennaio. Dalla Prima riunione della commissione di verifica delle schede contestate nell’ultima tornata elettorale, emerge un primo rinvio per fattori tecnici e legali. Una variazione anche di soli pochi voti che potrebbe decretare un ritorno alle urne. Massimiliano Grasso, per una manciata di schede, venne escluso dal ballottaggio a favore dell’attuale Sindaco Cozzolino. E al via i ricorsi. Previsto il riconteggio delle schede: Il Prefetto di Roma, Pecoraro, il 12 gennaio aveva nominato la commissione incaricata presso Palazzo Valentini di verificare le preferenze nelle sezioni contestate, dopo che il Tar ha ammesso i ricorsi presentati dal capogruppo de La Svolta Massimiliano Grasso, dall’esponente del Nuovo Centro Destra Sandro De Paolis e da Gino Vinaccia. Si è trattato, in realtà, più che di una conta, di un incontro tecnico di fronte alla commissione presieduta dal vice prefetto Alessandra de Notaristefani di Vastogirardi, alla presenza dei tre ricorrenti e dei rispettivi avvocati, dei legali di Palazzo del Pincio, di quello del sindaco Antonio Cozzolino e dell’altro sfidante al ballottaggio Pietro Tidei, e di quello del consigliere Marco Di Gennaro. Le prime eccezioni sono arrivate dal professor Giuliano Gruner e dall’avvocato Federico Dinelli, legali del consigliere Massimiliano Grasso, che hanno focalizzato l’attenzione sul rispetto dei termini imposti dal Tar del Lazio per le operazioni di verifica. Il Tribunale ha disposto di informare tutti i consiglieri comunali dei lavori della commissione; da chiarire se possano però partecipare o meno alle attività.Le operazioni di riconteggio potrebbero iniziare non prima del 26 gennaio prossimo. A quel punto però la Prefettura dovrà chiedere una proroga al Tar del Lazio - almeno di 15 giorni - che aveva indicato il 31 gennaio come data ultima per concludere le attività di verifica. Si dovrà quindi attendere la risposta dei giudici amministrativi prima di poter riconvocare la commissione. L’orientamento è quello poi di procedere con la verifica di una sezione al giorno, con almeno tre sedute a settimana. Si andrà al riconteggio delle schede delle nove sezioni indicate nel ricorso al Tar del Lazio dal capogruppo della Svolta Massimiliano Grasso (2, 8, 9, 26, 33, 39, 43, 47 e 51), ma anche di quelle indicate dall’esponente del Nuovo centrodestra Sandro De Paolis nel suo ricorso (2, 8, 9, 16, 33 e 47). Inoltre si dovranno verificare anche le eventuali incongruenze ed irregolarità evidenziate nel verbale integrativo dell’Ufficio elettorale centrale, in relazione alle operazioni di scrutinio. E.V. 45. Salute Gennaio, è tempo di diete Il dott. Segnini, biologo nutrizionista, ci parla degli errori più comuni nell’affrontare il percorso di dimagrimento persi e ci si ritrova peggio di prima, stesso peso ma più massa grassa. Il secondo errore è quello di affidarsi a “pillole miracolose”, integratori alimentari o fantomatici cibi Dopo le abbuffate natalizie, sensi brucia-grassi. Gli integratori alidi colpa, commenti di conoscenti mentari e gli integratori in genere e impietosi responsi delle bilance non hanno alcuna utilità per persospingono moltissime persone a ne in buone condizioni di salute; a drastici proponimenti, con la clas- parte rari casi di accertate carenze sica frase: “da oggi dieta ferrea”. vitaminiche, un’alimentazione vaFare una dieta – va detto - non è riata e ricca di vegetali fornisce tutti difficile, qualsiasi cambiamento gli elementi nutritivi di cui abbiamo delle abitudini alimentari in gene- bisogno; la stessa disinformaziore produce risultati, il problema ne che permette l’enorme mole non sta qui. Il vero problema po- di vendita degli integratori la ritrotremmo chiamarlo il fattore tempo. viamo nei cosiddetti “cibi bruciaQuando iniziamo un nuovo regime calorie”, ananas, bacche di Goji, alimentare dovremmo per prima arancia amara, e tutta una serie di cosa chiederci: “ per quanto tempo strane piante di provenienza extrasono in grado di mantenere questo europea (pertanto, anche con minuovo modo di mangiare?”. Il ritor- nori controlli sull’eventuale uso di no al precedente stile alimentare, pesticidi); così come non esistono infatti, è quasi sempre frustrante: cibi realmente afrodisiaci, non esisi riprendono velocemente i chili (o stono cibi realmente in grado di gli etti) persi, con l’idea di aver di accelerare il nostro metabolismo, fronte un’impresa impossibile. In a parte un medicamento - ancora realtà, non è così, perdere peso e poco conosciuto e apprezzato – di mantenerlo nel tempo è possibile, cui parlerò alla fine. Il terzo errore è ma è indispensabile evitare alcuni quello di togliere dalla tavola un’inerrori. tera classe di alimenti, quasi sem pre i carboidrati. Quattro milioni di Il primo errore è quello di puntare francesi seguono la “mitica” dieta su restrizioni alimentari esagerate; Dukan, l’ennesima dieta iperprocon diete molto ipocaloriche - al teica, che all’inizio fa perdere peso di sotto delle 1.000-12000 Calo- grazie al taglio netto dei carboidrarie – l’organismo si vede costretto ti; il fatto che poi si ringrassi regoa “smontare” i muscoli (la massa larmente non viene mai ricordato, magra); con il tessuto muscolare si come non si parla mai dei possibili perde acqua e il peso scende; l’en- rischi a carico di reni e fegato pretusiasmo spinge allora a riprendere senti in tutte le diete iper-proteiche le vecchie abitudini, ma la sorpresa prolungate; a questo proposito è è amara, si riprendono tutti i chili utile ricordare che la dieta occi- dentale media è già di per sé tre volte sbilanciata: troppe proteine in generale, troppe proteine animali (rispetto a quelle vegetali di legumi, cerali e frutta secca), troppe proteine da carne e latticini (associate, diversamente dai prodotti del mare, a grassi saturi dannosi). Il quarto errore è quello di mangiare poco. L’idea di mangiare piccole porzioni non sarebbe male, se fossimo in grado di mantenerla costantemente; i pasti in comune – in famiglia, con amici, al lavoro – sono sempre più frequenti nella vita di ognuno di noi e mettono a dura prova chi cerca di mangiare meno, mentre gli altri si abbuffano felicemente; l’alternativa è mangiare di più, ma scegliendo cibi sazianti e con poche calorie; questi cibi esistono e si chiamanoverdure; con una altissima percentuale di acqua, danno tra le 10 e le 30 Calorie per 100 grammi, ne possiamo pertanto mangiare a volontà, purché non si esageri con i condimenti; nessun regime alimentare sano dovrebbe fare a meno di 2-3 porzioni idi verdura giornaliera, alternando verdure crude e cotte, preferendo quelle locali, biologiche, e soprattutto quelle di stagione. Dott. Daniele Segnini 51. Salute ALA SERVIZI e FARMACIE COMUNALI: MASSIMA QUALITA’ PER IL CITTADINO DI LADISPOLI L’azienda partecipata dal comune produce utili e lavoro, seguendo un modello gestionale alla continua ricerca della massima efficienza ed economicità L’AZIENDA ALA SERVIZI Ala servizi è un’azienda-ente pubblico economico istituito dal Comune di Ladispoli che si occupa della gestione delle 4 farmacie Comunali e, dal 2014, degli immobili e delle attività culturali. L’Azienda è governata da un Consiglio di Amministrazione, eletto dal Consiglio Comunale, formato da 3 membri, ai quali spetta esclusivamente un gettone di presenza di 20 € ogni seduta del Consiglio. Il Consiglio si riunisce in media una volta al mese, per cui il compenso degli amministratori è in media di 240 € l’anno. L’Azienda dà lavoro a 35 persone, di cui 18 con alta specializzazione, e fattura circa 8 milioni di Euro con risultati economici che, negli ultimi 6 anni, sono stati sempre in utile e sono stati reinvestiti nel patrimonio pubblico per il potenziamento di servizi. LA QUALITA’ La maggiore attività dell’impresa è rappresentata dal servizio farmaceutico erogato nel territorio del Comune di Ladispoli. Nello specifico, le farmacie sono organizzate ponendo la massima attenzione verso il cittadino-cliente, con il fine di soddisfare il più possibile le sue attese e offrendo un servizio attento, professionale e, soprattutto, apprezzato. Le attività verso il cliente sono regolate dalla carta del servizio farmaceutico, mentre specifici questionari anonimi distribuiti nelle diverse farmacie, ne misurano il grado di soddisfazione. I SERVIZI L’Azienda Alaservizi tiene conto della situazione di difficoltà contingente che interessa l’economia delle famiglie e, per tale motivo, attua promozioni e scontistiche che raramente si trovano nel servizio farmaceutico quali, ad esempio, il latte per neonati a prezzo di costo o farmaci da banco di frequente uso, tra cui l’aspirina o la tachipirina. Nelle farmacie è possibile usufruire di significativi vantaggi economici per alcuni esami quali: – protesi udito – alcune analisi del sangue – misurazione della pressione arteriosa nelle 24 ore – nel controllo dei nei sospetti – test di intolleranze – test osteoporosi Recente è l’attivazione presso la farmacia di v.le Europa di un comparto specifico di farmaci derivati da prodotti naturali, realizzato in collaborazione con un’importante azienda biologica multinazionale con sede in Italia, Aboca-Apoteca Natura. L’INFORMAZIONE AL CITTADINO Ulteriore caratteristica della politica aziendale è fornire una corretta informazione-formazione, attraverso il semplice consiglio dei farmacisti o attraverso articoli di stampa, pubblicazioni o seminari circa l’importanza di comportamenti corretti nell’uso e non abuso dei farmaci, dell’uso di prodotti di cura naturali, della corretta alimentazione e dei corretti stili di vita. Per tali fini Alaservizi ha nel proprio organico personale farmacista altamente specializzato nei diversi settori della sana alimentazione, della omeopatia, della fitoterapia e sottopone il personale a frequenti corsi di aggiornamento. Alaservizi non persegue la politica di vendere o erogare più farmaci possibile ma piuttosto di corrispondere alle prescrizioni mediche con la massima efficienza e consigliare il cliente-paziente per adottare comportamenti sani e responsabili nella tutela della propria salute. 52. Novità “NOVOCINE”, DOPO 18 ANNI SI RIAVVIANO I LAVORI Bracciano/Cinematografo. Due gli anni di lavoro necessari per riaprire lo spazio la cui gestione sarà affidata dal Comune tramite bando di Maurizio Archilei In pochi l’hanno visto aperto e se ne ricorderanno, soprattutto tra le nuove generazioni, ma a Bracciano esiste, dal 1949, un cinema/teatro nascosto in via Trento e abbandonato da quasi 18 anni. In questo lasso di tempo tanti sono stati gli appelli per un recupero della struttura fino a quando, nel 2009, dietro la spinta di alcuni privati (che nel 2013 daranno vita all’associazione “Galeazzo Benti”), il Comune di Bracciano ha partecipato ad un bando della Regione Lazio per il recupero di strutture culturali. Propedeutico alla partecipazione è stato un accordo per un affidamento ventennale dello stabile da parte della società ACEASA, proprietaria del “Novocine”. Dopo diversi annunci da parte dell’Amministrazione di Bracciano nel 2010 e nel 2011, sembra che finalmente si stia per arrivare all’apertura del cantiere. La struttura, utilizzata solo per alcuni eventi privati nel corso di questi ultimi 18 anni, necessita infatti di notevoli opere per la messa in sicurezza e l’utilizzo a scopo pubblico. Due gli anni di lavoro che saranno necessari per riaprire lo spazio la cui gestione, come riferisce Marcella Mariani, Presidente dell’Ass. “Galeazzo Benti”, sarà affidata dal Comune a soggetti terzi tramite bando pubblico con lo scopo di renderlo disponibile per attività culturali, concerti e spettacoli teatrali. Una risorsa non indifferente quindi, di cui il territorio ha senza dubbio bisogno data l’assenza di luoghi così capienti disponibili per queste attività. Sono 650 i posti in totale, anche se, per il momento, ad essere finanziato sarà il recupero esclusivamente della platea, con i suoi 400 posti, mentre la galleria (250 posti) resterà chiusa in attesa di ulteriori finanziamenti. Reperiti nel 2010, tali finanziamenti sono stati decurtati nel 2013 del 20%, passando da 598.000,00 euro a 490.360,00, e saranno erogati a più riprese con il procedere dei lavori. La palla ora è nelle mani del Comune di Bracciano, al quale spetta il compito di pubblicare e assegnare l’appalto per i lavori. All’identificazione dell’impresa che realizzerà i lavori corrisponderà, da parte della Regione, l’erogazione del primo 10% dei finanzia- menti. Il recupero dell’edificio, che certamente risponde ad una necessità di spazi che la cittadina ed il territorio circostante vivono, ha però sollevato nel recente passato alcune polemiche. «Non sono soldi Sottratti ad altri ambiti – sottolinea Marcella Mariani – dal momento che fanno parte di fondi europei dedicati specificatamente a questo tipo di interventi». Nel contratto di affitto che vincola Comune di Bracciano e ACEASA, infine, è previsto che il valore dei lavori straordinari che la struttura necessiterà saranno scalati dal conto finale. Preventivati circa 300.000,00 euro di sconto al momento su quanto il Comune dovrà pagare alla società per i prossimi 20 anni, prima che la stessa rientri pienamente in possesso del Novocine. 54. Breaking News Ladispoli seconda patria di un combattente ISIS? Dal report dei servizi segreti risulta che prima di partire per la guerra santa l’uomo era domiciliato a Ladispoli. La politica, appresa la notizia, non proferisce verbo. di Eugenio Vallone Ad oggi sarebbero almeno 4.000 gli europei (2.000 britannici, 930 francesi, 450 tedeschi, 300 svedesi, 300 belgi, e un centinaio di italiani) partiti per combattere in Iraq, Siria, Libia e Mali, tra le fila di gruppi jihadisti quali Isil, al-Nusra, Ansar al-Sharia o Ansar al-Dine. Sono i cosiddetti foreign fighters (stranieri combattenti), immigrati “residenti” nel nostro paese che sono partiti per la “guerra - “santa”. Due parole che nella visione occidentale si annullano l’un l’altra. Per l’intelligence italiana si starebbe inoltre aprendo un fronte in quella che viene chiamata la “filiera dell’est”. Gruppi organizzati che starebbero arruolan- do jihadisti dell’ultima ora per i fronti di Siria e Maghreb. Che anche l’Italia del dopo Schengen produca dunque terroristi più o meno addestrati non è certo una novità. La differenza è che oggi, nel clima degenerativo creatosi dopo i sanguinari attentati di Parigi, e dopo l’aver compreso che il terrorismo molecolare si manifesta anche e soprattutto nella società civile, fuoriescono tante informazioni che prima restavano nascoste o di basso profilo perché di scarso interesse mediatico. Ed è proprio in questo tripudio globale che viene re- 55. Breaking News datto, nell’ultimo report tracciato dall’intelligence, il tema della presenza in territorio nazionale di nuclei abnegati all’integralismo. Nella lista dei combattenti o aspiranti tali, oltre a molti elementi del nord Italia, anche tre persone residenti nel Lazio. Mentre gli altri due vivevano a Latina e Roma, Uno di questi Jihadisti era residente proprio a Ladispoli. Quindi, anche in questo caso, riusciamo a detenere un primato. “Purtroppo non è un mistero che il nostro territorio ha rappresentato da sempre un punto di riferimento dell’immigrazione internazionale” scrive il collega a pagina 8: “immigrazione anche clandestina: luogo di quarantena dai tempi in cui vigeva il bilinguismo (italiano e russo); spiagge e marciapiedi colonizzati dai Nord africani; colonia commerciale per il Made in China; pullulare di cantieri per romeni senza partita IVA; self service per benzinai bulgari, strade buie e fratte secche per prostitute albanesi. Etruria buona per basisti, emporio prediletto della politica romana e forse anche l’humus ideale per i clan e i loro giri di affari”. Ma rimanendo sull’argomento e guardando all’informativa della presenza di un Jihadista a Ladispoli, si consta che è una notizia che fa sussultare la popolazione, come avevamo sentore: ha fatto tanto scalpore tra i cittadini quanto ha generato silenzio tra le istituzioni. Stranamente, invece di scendere in passerella, la politica sembra rifuggire all’argomento nonostante l’importanza dello stesso. Forse non sa cosa dire? Tra qualche giorno deciderà di esprimersi? Forse verrà fuori il nome ed il contesto di appartenenza del signor “J” ai tempi in cui prese asilo? Forse ci diranno che la notizia si riferisce a dati antecedenti alle vicende odierne, pertanto poco rilevanti? Magari verrà riferito che potrebbe trattarsi di un caso isolato e già noto e circoscritto dalle forze di sicurezza? Di fatto l’impressione è che la città balneare sembri proprio cadere dalle nuvole. I cittadini più che restare stupefatti non possono che trovare risposte dentro se stessi. É innegabile che si saranno interrogati su cosa pensare: centinaia di persone condividono su facebook l’articolo senza commentare: anche questo è un segno di preoccupazione e di paura dell’ignoto, del diverso, della minaccia presente nelle nostre menti anche come riflesso del fuoco, anche mediatico, internazionale a cui siamo esposti. Se la notizia da un lato non deve creare eccessivo allarme nella comunità, è però un must la necessità, da parte delle istituzioni, di scansire ad esempio il nostro tessuto sociale, profondamente cambiato in quest’ultimo decennio, per meri fattori inerenti la sicurezza interna e l’incolumità che nulla hanno a che fare con le posizioni ideologiche verso lo straniero, i pregiudizi, ed il contrario dei pregiudizi che rappresentano altrettante posizioni preconcette, di comodo, di falso ideologico. Ladispoli, nel bene e nel male, resta un minestrone di culture. Ma al contempo è una realtà che potenzialmente tende alla deregolamentazione. Sull’argomento Islam, ricordiamo che a Ladispoli esistono vari luoghi di culto noti e migliaia di cittadini del tutto integrati ospiti nella nostra comunità. In particolare, sarebbe interessante che il delegato comunale alle comunità religiose, se ancora esiste tale configurazione come in passato, potesse approfondire contatti con i rappresentanti anche locali e regionali dell’Islam moderato; la conoscenza reciproca e la cultura sono antidoti contro diffidenze e chiusure. 56. Nel territorio 57. Nel territorio 58. Intervista Società Civile scende in strada La realtà civica che vuole rovesciare la piramide del potere di Ladispoli Incontro con i rappresentanti di Società Civile per Ladispoli nella sede di Ladispoli in Via del Mare, 33. Società Civile é, in ordine temporale, l’ultimo esperimento politico di una frangia del centro destra ladispolano che intende riallacciare il dialogo con la base scevro dai dettami gerarchici dei grandi Partiti tradizionali. Ad accogliermi il dinamico Paolo Ravarino che spiega come la scelta della sede non sia stata casuale. Collocarsi in un luogo popolato é un buon inizio per avere un contatto diretto con la gente e la realtà, tra l’altro in un periodo distante dall’agone elettorale. Dopo pochi minuti ci raggiungono il coordinatore generale, Fabio Capuani, che molti ricorderanno come figura cardine del coordinamento del Pdl di Ladispoli in occasione delle elezioni del 2012 e Agostino Agaro, sfidante di Crescenzo Paliotta appunto nell’ultimo ballottaggio elettorale. Cerchiamo di capire il progetto politico partendo da una breve retrospettiva perché a volte la politica va compresa nei suoi mutamenti. Dopo le amministrative del 2012, una parte dei consiglieri del Cen- trodestra ha sentito il bisogno di staccarsi dai partiti nazionali che ne condizionavano le scelte per fare un percorso autonomo con una lista civica denominata Ladispoli in Movimento nella quale erano presenti i neoeletti consiglieri Agostino Agaro e Piero Ruscito. Un ciclo che é durato fino a quando (lo scorso anno) l’attuale sindaco di centrosinistra ha aperto alle larghe intese con tutte le forze di opposizione che avrebbero appoggiato la sua proposta programmatica, ottenendo, forse involontariamente, l’effetto di neutralizzare i malumori della maggioranza, sgretolando l’opposizione residua. Ladispoli in Movimento dunque si é scissa: Agostino Agaro è rimasto all’opposizione mentre Piero Ruscito ha seguito il destino del centrosinistra insieme al consigliere Emanuele Cagiola (ex assessore di centrosinistra nella precedente amministrazione, in seguito esponente del Centro di Santino Esigibili nella corsa al premierato in contrapposizione all’attuale sindaco). Con le larghe intese Cagiola e Ruscito hanno dato vita all’ alleanza pro Paliotta denominata Ladispoli Realtà Nuova. Agostino Agaro Quali sono i vostri obiettivi? R. Capuani. Intanto, obbedendo alle nostre coscienze, abbiamo deciso di renderci autonomi dai grandi partiti e di rimanere fedeli alla volontà del nostro elettorato che ci ha scelti per essere alternativi al centrosinistra e non per seguirne il programma elettorale, peraltro disatteso nella maggior parte dei punti che si era proposto. Abbiamo fatto una scelta molto diversa di Ladispoli Realtà Nuova. La sfiducia nei confronti della politica dilaga e l’astensionismo cresce. Non è una scommessa semplice, come l’affrontate? R. Agaro. Intanto voglio ricordare che chi non vota favorisce la peggiore politica nello stesso modo in cui lo solletica chi non rispetta il mandato elettorale. Questa è una delle ragioni per cui non ho aderi- 59. Intervista to alla proposta del centrosinistra. Però rispetto e continuo a dialogare con chi ha fatto altre considerazioni e preferisco fare una politica costruttiva. Noi siamo propositivi, partiamo dal presupposto che non sia tutto marcio e che bisogna tentare sempre la via del dialogo. Avete trovato degli interlocutori per un’alternativa di governo? R. Capuani. In questo momento stiamo allacciando un dialogo con tutti i soggetti politici che hanno da dire qualcosa per lastricare una strada nuova, diversa da quella attuale. Ad esempio ci siamo incontrati con Roberto Garau ma parliamo e siamo disposti a sentire tutti, anche il Movimento 5 Stelle. Non credete che questo atteggiamento molto tollerante possa essere mal digerito da un elettorato che invece vorrebbe vedere l’opposizione più agguerrita? R. Agaro. No, siamo convinti che ci siano molte persone oneste nell’ambiente politico.Capisco. Quest’oggi un gruppo di persone riunite nel “Comitato per la legalità” ci ha dichiarato, attraverso il suo esponente più conosciuto, il dott. Santo Fabiano, l’assenza politica delle opposizioni sulle tematiche più rilevanti. R. Agaro. Le opposizioni che non hanno scelto di aderire all’agenda 2014 proposta dal Sindaco (e forse ce ne sarà anche una ulteriore del 2015 tesa a far entrare in maggioranza qualche altro esponente dell’opposizione) si sono fortemente battute in Consiglio Comunale su tutte le più importanti tematiche afferenti sia l’aggravamento sproporzio- nato della pressione fiscale e sia la questione dei rifiuti che quella di Osteria Nova. Proposte. Tempo fa venne lanciata, da Fausto Ruscito, l’iniziativa del Comune unico Ladispoli e Cerveteri. Erano tutti d’accordo: sindaci delle due città, consiglieri, opposizioni, etc. Poi é scesa una coltre di indifferenza, si e poi l’oblio. Cosa pensa di una politica incapace di portare avanti progetti condivisi ad unanimità. Questi segni possono essere l’indice di limiti invalicabili? R. Capuani. Quel progetto non aveva alcun fondamento reale. È stata un’iniziativa singola che veniva dal basso e non dall’alto. Secondo noi si tratta di una iniziativa isolata. Noi intendiamo rovesciare la piramide decisionale: il cittadino posto nella parte più alta. L’obiettivo è far partecipare tutti alle scelte. R. Agaro. Se l’idea era quella di migliorare i servizi, ben venga, é la politica della bolla di sapone che non ci piace. Su cosa si fonda l’offerta programmatica di S.C.p.L? Capuani. Abbiamo stilato una bozza di programma che intendiamo perfezionare con i consigli dei cittadini. I punti che tocca sono politiche per la famiglia, cultura, lavoro, legalità e sicurezza, ambiente e decoro urbano, pubblica amministrazione e turismo. Bene, seguiremo con attenzione il vostro percorso. Intanto vi invito a partecipare ai dibattiti quotidiani che si svolgono su baraonews.it dove potrete osservare l’agenda e gli umori della città. dp Paolo Ravarina Fabio Capuani 60. Confronti ITALIA e PORTOGALLO, DUE CUORI UNA CAPANNA “È tornando in Italia, invece, che si fanno i conti con i paradossi della narrativa giornalistico-economica...” di Maurizio Archilei La crisi, si sa, è la stessa per tutti. Ma all’interno della realtà europea c’è chi ne soffre di più e chi meno. Stupisce sapere che tra i secondi siano presenti i portoghesi, che la vulgata descrive come i più in difficoltà nell’Unione subito dopo ai greci. All’occhio di un viaggiatore, quale sono stato negli ultimi giorni, il Portogallo appare davvero sotto un’altra luce, per niente malandato come viene puntualmente raccontato. Servizi funzionanti, pulizia, organizzazione, infrastrutture, efficienza.. È tornando in Italia, invece, che si fanno i conti con i paradossi della narrativa giornalisticoeconomica, perché un minuto dopo essere atterrati si inizia ad avere la netta sensazione di essere in un paese in piena decadenza. Sporcizia, servizi pubblici inefficienti, infrastrutture che fanno parlare di se anche all’estero (la notizia del crollo del viadotto Palermo-Agrigento a pochi giorni dalla sua inaugurazione mi ha raggiunto in piena Alfama, stupendo quartiere considerato tra i più pericolosi e caratteristici di Lisbona), completano un quadro desolante che non ha scampo nemmeno nel confronto con la realtà lusitana. Ci si domanda: come può un paese dalle dimensioni geografiche, demografiche e dalle possibilità economiche così inferiori rispetto al belpaese offrire così tanto? Ma ad una domanda così è impossibile rispondere se non valutando un’infinità di fattori. Su tutti, però, un dato sembra prevalere: l’Italia, è noto, non è capace di sfruttare i finanziamenti che l’UE le dedica annualmente. Quando richiesti (ed è rarissimo), questi sono dissipati in mille rivoli senza arrivare a destinazione. E se questa marea di denaro, vincolata a tempi e obiettivi certi, non viene richiesta, mentre nel paese del fado permette di costruire metropolitane con la wifi gratuita, stazioni dei treni e infrastrutture, il motivo principale sta forse proprio nel fatto che i vin- coli che interessano tali fondi non permetterebbero mai la realizzazione di opere all’”italiana”, fatte male, con costi che raddoppiano in corso d’opera, tempi che si dilatano fisiologicamente, frequenti infiltrazioni malavitose e risultati puntualmente scadenti. È il sistema Italia che non funziona, guidato da persone che non hanno interesse alcuno per il progresso comune, ma solo per il tornaconto della propria fazione e clientela. Così, mentre milioni di euro restano nelle casse dell’Europa, l’economia italiana non riesce a finanziare la sanità pubblica, le opere infrastrutturali, l’accesso libero alla rete, la sicurezza. Nessuno può rimanere per più di una generazione ricco e ignorante, e gli italiani sono ignoranti da ben più di una generazione, tanto che hanno un senso civico scadente, un livello culturale costantemente discendente e un interesse verso la cosa pubblica indegno anche di un infante. Siamo un popolo in decadenza. I segnali di questo andamento si vedono quotidianamente sul territorio, dove si arretra in ogni ambito, che la causa sia o meno la mancanza di denaro disponibile. Così, per fare cassa, si inventano stratagemmi pur di chiudere l’ospedale di Bracciano o si risparmia sulla sicurezza di un oleodotto, mentre l’arretramento sociale e civile si percepisce da segnali quali l’aggressione fisica al sindaco di Ladispoli o la rapina ad un portavalori a Fiumicino. Nessun giudizio di merito. È il sistema che non va e non va dalla testa. Prendere coscienza di una malattia è già fare un passo verso la guarigione, e al ritorno da un viaggio l’unica cosa che allevia questa sensazione di discesa negli inferi è la qualità della nostra cucina. Troppo poco per affermare che ci siano le prospettive per mantenere il benessere che ancora abbiamo. 62. L’ospite Ladispoli, Olmetto Monteroni, speriamo non muoia la speranza Ancora manca la VAS, Il delegato Basile lancia forse l’ultimo appello all’amministrazione comunale “per lavorare ad un intervento decisivo dell’Amministrazione, rinnovo la collaborazione fino al prossimo Luglio”. In riferimento all’articolo su Olmetto di alcune settimane fa su questo giornale, voglio evidenziare come in poco più di trenta righe è stata descritta in modo chiaro, l’esatta cronistoria del quartiere. I diretti interessati sanno che l’iter procedurale è bloccato dall’assenza della Vas (Valutazione Ambientale Strategica). Tale valutazione, secondo gli addetti ai lavori non era affatto necessaria in quanto, la variante di recupero della zona, era stata approvata antecedentemente all’entrata in vigore della norma che rese la valutazione stessa obbligatoria. Successivamente, per sciogliere ogni dubbio, è stata inoltrata alla Regione Lazio, la richiesta di assoggettabilità a Vas per la zona Olmetto. Questa volta, pareva trattarsi di semplice prassi dove la Regione stessa, avrebbe comunicato l’esclusione dal parere (Vas), in considerazione dell’incremento insediativo previsto. In altre parole, 184.000 mc su 615.000 metri quadrati di territorio, con un insediamento di 2096 abitanti, di sicuro non necessitava del parere. Sta di fatto che il 27 febbraio 2014 la Regione , non solo ha inserito il Piano Olmetto tra quelli assoggettabili a Vas, ma ha anche formulato una serie di osservazioni di certo non basate sul solo incremento insediativo all’interno del perimetro Olmetto. Sono passati ventuno anni (20 novembre 1993), da quando il Comune di Ladispoli con Delibera Commissariale n. 545 ha adotta- to ai sensi della legge 1150/42 la variante al PRG per il recupero urbanistico della zona, più di dieci (28 maggio 2004), da quando la stessa variante è stata approvata in Giunta Regionale con deliberazione n. 417 e, dal 25 maggio 2010, è stato approvato il Piano di lottizzazione che, senza Vas, non può nemmeno tornare in Consiglio Comunale unitamente alle osservazioni. La conseguenza di tanto tempo trascorso, vede da un lato gli abitanti del quartiere vivere enormi disagi come: strade impercorribili, allagamenti, scarico di rifiuti, furti ecc., e, dall’altro, terreni tassati come aree fabbricabili ormai da dieci anni, ma di fatto a tutt’oggi null’altro che agricoli. Infatti, se è vero che il tributo viene richiesto per la sola attribuzione di area fabbricabile da parte del Comune indipendentemente dagli strumenti urbanistici attuativi, è anche vero, che è arrivata l’ora di capire per quanti altri anni ancora si può pagare, senza avere il diritto a costruire. Nel calcolare il tributo della zona Olmetto poi, si fa riferimento ad una perizia del 2008, con valori che ammontano al doppio della stima fatta per le zone C5 sul PRG nel successivo 2010 per delle aree, con indice di cubatura pari quasi al doppio, e, che diversamente dall’Olmetto, non dovranno accollarsi gli oneri di urbanizzazione. Va redatta assolutamente una nuova perizia. Ancora, l’aliquota è fissata al 5 x mille: bisogna applicare la riduzione del 50% così come previsto per gli immobili di- chiarati inagibili e comunque di fatto non utilizzabili. Anche la tasi (tassa sui servizi indivisibili), va rivista. Lasciare l’aliquota inalterata, significherebbe far pagare una tassa su alcuni servizi indivisibili inesistenti, e comunque in futuro da realizzarsi a spese dei lottisti. Di recente ho avuto un incontro con il Sindaco al quale ho rappresentato il profondo malcontento dei tanti cittadini interessati, e l’opportunità che, nell’attesa del parere Vas, si potrà lavorare sia alla redazione dello statuto del Consorzio che alla nomina dei Notai per le adesioni al Piano di lottizzazione. Da parte Sua il Dottor Paliotta si è detto disponibile a lavorare insieme per trovare una soluzione ai problemi sopra esposti, e che per alcune problematiche legate alla residenza (es: igiene e decoro urbano), ha conferito una codelega al signor Navarra, dimorante all’Olmetto. Per concludere, rinnovo la mia totale disponibilità a collaborare, nella speranza che l’Amministrazione fissi delle scadenze ben precise e ottenga risultati concreti entro la prima metà del prossimo anno. Il delegato ai rapporti con la zona Olmetto Orlando Basile 64. La polemica Ladispoli, € 6.848,49 al mese per affitto immobile sede dei vigili urbani, adeguamento istat compreso Approvato il provvedimento per i locali di via delle Azalee con determina dirigenziale sottoscritta dall’avvocatura comunale DALLA DELIBERA APPROVATA: Viste le risultanze dell’Istruttoria effettuata ai sensi dell’art. 3 della L.241/90 e s.m.i dal responsabile del procedimento Sig. Paggi. Premesso che il Comune di Ladispoli conduce in locazione l’immobile sito in via delle Azalee n. 4 adibito a sede della Polizia Locale; che il canone di locazione, alla data della presa in consegna dei locali, è stato determinato in € 6.687,98; che, con nota prot. 15226 del 20 aprile 2012 il proprietario dell’immobile ha chiesto al Comune di Ladispoli l’adeguamento del canone di locazione in virtù della variazione ISTAT intervenuta nell’anno 2012; che, stante il mancato riscontro alla predetta domanda, la richiesta é stata successivamente reiterata con nota prot. 5985 del 4 marzo 2014. Considerato che a sostegno dell’istanza, il proprietario ha fatto rilevare come la legge 7 agosto 2012 n. 135, di conversione del D.L. 95/12, avesse così disposto: “In considerazione dell’eccezionalità della situazione economi- ca e tenuto conto delle esigenze prioritarie di raggiungimento degli obiettivi ento della spesa pubblica, a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente provvedimento, per gli anni 2012, 2013 e 2014, l’aggiornamento relativo alla variazione degli indici ISTAT previsto dalla normativa vigente non si applica al canone dovuto dalle amministrazioni inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione … per l’utilizzo in locazione passiva di immobili per finalità istituzionali” … Ritenuto pertanto doversi provvedere in merito alla fattispecie riconoscendo al proprietario dell’immobile sito in Ladispoli, Via delle Azalee n. 4, l’importo aggiornato del canone mensile, pari ad € 6.848,49, per gli anni 2012, 2013 e 2014, con una differenza in aumento pari ad € 160,51 mese che, per i tre anni trascorsi (36 mesi), porta il totale da corrispondere ad € 5.778,36. che, con deliberazione n. 249 del 18 dicembre 2014, la Giunta comunale ha approvato il ridetto riconoscimento ed ha conferito al Responsabile dell’Ufficio Avvocatura l’incarico di liquidare la predetta somma di denaro paria complessivi € 5.778,36 ed al Responsabile del Servizio di Ragioneria di aggiornare, a partire dal 1° gennaio 2014, il suddetto canone di locazione in € 6.848,49. L’affitto, nel 2008, secondo le dichiarazioni dell’assessore alla cultura di Girolamo (in foto in basso a sinistra), era di 3.600 euro e per tutto il 2008 fu interrotto – spiega la giovane amministratrice. Poi il Comune decise di farsi carico di nuovo della locazione che ora dopo varie peripezie è arrivata a quasi il doppio. La delibera conferma in pieno la linea. A.V. 66. La polemica comune a norma antincendio Il Palazzotto si deve adeguare. Costa troppo? Quando si parla di soldi spesi per la politica si ha sempre la sensazione che siano troppi. Eppure le spese ci sono e quando sono fatte all’interno degli enti pubblici, i prezzi per una ragione o per un’altra finiscono con lievitare. Si tratta dell’importo stanziato dal comune di Ladispoli per la redazione di relazioni tecniche in materia di antincendio perché il palazzo comunale non è più a norma rispetto alle ultime disposizioni di legge. E’ stato incaricato un perito di Roma per un importo di 32.000 € ad eseguire le seguenti prestazioni: 1. elaborazione progetto e relazione tecnica, 2. redazione elenco eventuali lavori di adeguamento 3. predisposizione SCIA e conseguenti adempimenti 4. rapporti con il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco Territoriali e conseguenti adempimenti. Il dubbio permane, nonostante la cifra sia al di sotto dei 40000 euro - limite entro il quale l’affidamento diretto è consentito dalla legge ndr - , sulla modalità con cui è stato scelto il professionista. In buona sostanza si tratta di un affidamento diretto e non, come a volte si sollecita a fare per incarichi che non abbiano delle impellente temporali, di una gara d’appalto che secondo taluni consentirebbe una riduzione dei costi complessivi magari a dispetto del prolungamento temporale della procedura di assegnazione. Detto costo riguarderà solo la parte burocratica del progetto. In base alle risultanze dello studio del professionista bisognerà poi stanziare risorse per la messa in campo dei provvedimenti imposti dalla legge che se supereranno la soglia dei 40mila euro dovranno passare attraverso altra procedura. RED 68. Good News LADISPOLI, MATRIMONI CIVILI IN LOCATION SUGGESTIVE, LA NUOVA IDEA DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE Il comune pubblicherà un avviso pubblico tramite il quale i gestori di strutture idonee potranno manifestare interesse per mettere a disposizione delle coppie, gratuitamente, le loro belle ambientazioni per le celebrazioni istituzionali degli sposalizi Il matrimonio con rito civile, il cosiddetto matrimonio laico, resta una modalità molto diffusa anche nella città balneare. A Ladispoli sono infatti moltissime le coppie, giovani e non, che decidono di convolare a nozze con uno sposalizio celebrato dal sindaco o da un delegato istituzionale magari scelto dagli stessi sposi in empatia. Sono stati centinaia sino ad oggi i matrimoni di questo tipo trascritti a Ladispoli nella unica sede designata, quella comunale di Palazzo Falcone: gli sposi, i testimoni ed il codazzo degli invitati ben vestiti e gioiosi per il lieto evento, si radunano nella stanza al piano terra procedono al rapido cerimoniale istituzionale con sottoscrizione della promessa ed attribuzione di diritti e doveri coniugali, suggellati anche, discrezionalmente, dallo scambio delle fedi e dalla “benedizione” del sindaco o del consigliere facente funzioni. Certo, la “location” di Palazzo Falcone, se vogliamo così definirla, non è tra le più suggestive di sempre; a parte l’esteriorità in architettura base spaziale Nasa, se si passa all’interno constatiamo che la stanza dei matrimoni altro non è che uno stanzone con un banco a mezza altezza dove gli sposi, tra quattro mura appunto e sedie in fila, suggellano la promessa per l’eternità (si spera) per poi andare subito altrove a scattare foto e a far convivio. Ma, data la solennità del momento delle nozze, nonchè l’unicità della circostanza degna di essere ricordata per sempre da chi la vive, e considerata la moda incombente che vuole cerimonie sempre più curate, apprendiamo che il Comune si è messo al lavoro per rendere il momento della celebrazione di certo più speciale, anche e soprattutto sotto il profilo della cornice. Ed è appunto in un’ottica estetica, sinergica e di riflesso auto-promozionale del patrimonio locale, che l’amministrazione sta compiendo ormai da tempo una strutturale riflessione: considerando che la città di Ladispoli dispone, grazie alla dedizione dei privati gestori, di splendide strutture con spazi al chiuso ed all’aperto, location al mare o immerse nella natura, perché non fruirne durante le celebrazioni, appunto, dei matrimoni? Da quanto abbiamo inteso il progetto è in fase culminante: a breve gli sposi potranno, in maniera del tutto gratuita, optare, previa comunicazione\prenotazione, per celebrare il matrimonio istituzionale in posti di sicura e suggestiva ambientazione, usufruendo delle strutture messe a sistema dai privati. Ovviamente strutture capienti, pulite e manutenute, adatte sicuramente per scattare foto e trattenersi per i saluti di rito e gli auguri con amici e familiari, in tutta tranquillità ed in un contesto di bellezza, senza la fretta di scappare via. Nello spazio comunale questo non può compiersi al meglio per chiare ragioni logistiche: il palazzetto è pur sempre, soprattutto negli orari diurni nei quali hanno avuto fino ad oggi luogo le celebrazioni, composto da un atrio e da una serie di uffici operativi, con un via vai di cittadini che chiedono servizi e dipendenti al lavoro. Viene da sè che la sede comunale non si presta alla leggiadria dello sposalizio e ad essere occupata per tempi non brevissimi. In tal senso l’amministrazione sembra confermare la linea, una linea di sinergia coi privati che vogliano contribuire al progetto: “il comune è alla ricerca di ambientazioni suggestive per svolgere le cerimonie ufficiali del matrimonio” conferma il sindaco Crescenzo Paliotta. “Almeno una di esse sara’, sicuramente, sul mare. In totale le location non saranno comunque tantissime perche’ ogni luogo destinato dovra’ avere, tra le altre, le caratteristiche di essere sempre aperto ai cittadini durante le cerimonie, cosi’ come prevede la legge. Il bando sara’ pubblicato sui siti entro gennaio e la scelta definitiva ci sara’ entro febbraio”, annuncia il primo cittadino. E.V. 70. Cultura Cerveteri vola in alto, in migliaia in fila per Eufronio L’assessore Lorenzo Croci: “Cerveteri sempre più luogo di cultura e bellezza”. Il ministro Franceschini scrive alla soprintendenza per trattenere il celebre vaso in terra natia. E’ boom di visite a Cerveteri per la mostra “I capolavori di Eufronio”. Nei primi 3 giorni di esposizione aperta al pubblico del Cratere, sono stati raggiunti oltre 3 mila visitatori, quasi un terzo di quelli fatti registrare in tutto il 2013. Già in primavera l’arrivo, sempre da Villa Giulia a Roma, della Kylix di Eufronio, aveva portato a triplicare il numero dei visitatori paganti. “Avevamo salutato il 2014 con il grande successo di visitatori durante ‘Le notti di Euphronios’ - ha dichiarato l’Assessore Lorenzo Croci. Questo inizio di 2015 con numeri impressionanti al museo e aggiungendo anche quello della necropoli e del presepe vivente ci fanno capire una volta di più che Cerveteri viene sempre di più percepita come luogo di cultura e bellezza, degno di essere visitato e vissuto. Siamo felici perché è quello che come amministrazione abbiamo sempre pensato e voluto per la nostra città. Siamo in attesa dei dati ufficiali del Ministero, ma sappiamo già che nelle Festività natalizie è stato registrato un numero di presenze mai visto per i siti archeologici di Cerveteri. Merito del ritorno dei Capolavori di Eufronio, accolto con entusiasmo da tutta la cittadinanza, ma anche del grande lavoro di promozione che l’Amministrazione sta portando avanti per attirare nuovi turisti”. Al fianco del comune del litorale si schiera anche il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini. Per il Ministro la strategia è chiara, decentrare il patrimonio artistico dell’Italia facendolo tornare nelle rispettive terre di origine. Per questo l’Amministrazione Comunale con una lettera inviata ufficialmente alla Soprintendenza dei Beni Archeologici di prolungare almeno fino al 31 ottobre prossimo la permanenza del Cratere di Eufronio. Una decisione sulla quale si nutre molta speranza visti i pronunciamenti dei giorni scorsi e di fronte ad un successo senza ombra di smentita. Oltre 10.000 i visitatori accorsi durante il periodo di festa e per Cerveteri si potrebbe prospettare un buon afflusso anche nella prossima primavera. Qualora l’afflusso dovesse restare costante per tutto il periodo viene da chiedersi come sarà possibile riportare via il reperto dalla sua casa di origine. Il Cratere di Eufronio è uno dei segni che le attività del comune stanno seguendo la strada corretta verso il definitivo rilancio turistico dei siti archeologici. A questo si andranno ad aggiungere nuove vie d’accesso alla necropoli, i percorsi illuminati e una pista ciclabile che dal centro storico, dove c’è il castello con il museo, porta fino alla necropoli, con tanto di bici elettriche previste da un secondo finanziamento. Tutto questo sarà possibile grazie ai fondi europei e regionali, pari a 2,3 milioni di euro. A confermarlo è il sindaco Alessio Pascucci. Non solo obiettivi, ma certezze già acquisite: all’interno della necropoli, infatti, sono state installate ricostruzioni in 3D che, attraverso ologrammi virtuali, raccontano e informano sugli utilizzi, nel passato, dei reperti. “Siamo stati letteralmente presi d’assalto – ha dichiarato Daniele Medaino, presidente della cooperativa che da anni realizza visite guidate nei siti archeologici di Cerveteri e Tarquinia – ma l’emozione è di notare la forte crescita dell’interesse, anche nel grande pubblico, nei confronti di Cerveteri e della sua storia è per noi motivo di soddisfazione ed orgoglio”. Aurora Di Curzio 72. Ambiente SE CONTINUA COSI’ IL COMUNE DOVRA’ TOGLIERE I RACCOGLITORI Anche se sono in prossimità delle farmacie e nell’isola ecologica ci si conferisce di tutto Aurora Di Curzio Da una parte è mancata la campagna informativa da parte dell’amministrazione comunale, dall’altra manca l’impegno da parte di molti utenti a seguire un comportamento consono alle necessità della città. Così, come testimonia anche l’immagine, per colpa di qualcuno si rischia di perdere dei servizi utili. Segue comunicato comunale. L’Amministrazione comunale ricorda le modalità di conferimento dei medicinali scaduti negli appositi raccoglitori che si trovano in prossimità delle farmacie. Il medicinale deve essere conferito privo della scatola e delle istruzioni che devono essere inserite nei contenitori per la carta. Infine non possono essere conferite le siringhe che devono essere smaltite nel contenitore del secco residuo (indifferenziato) dopo aver coperto l’ago con l’apposito cappuccio in dotazione. “All’interno dei raccoglitori dei medicinali scaduti – ha detto il delegato all’igiene urbana, Claudio Lupi – non può essere messo nessun altro tipo di rifiuto. I medicinali scaduti, infatti, vengono conferiti in appositi impianti di smaltimento, la presenza di altri rifiuti crea problemi e costi aggiuntivi. Per questi motivi, se persiste il problema della non conformità del rifiuti “medicinali scaduti”, il Comune sarà costretto suo malgrado a togliere i raccoglitori presso le farmacie e lasciare attivo solo quello all’isola ecologica che attualmente è l’unico controllato”. 74. Scuola Antonio di pietro incontra la corrado Melone Dalla condizione di immigrato alla carriera da poliziotto e poi magistrato di mani pulite, l’ex ministro trascorre un’intensa mattinata con gli studenti dell’istituto comprensivo, tra aneddoti, retroscena e vicende raccontate in prima persona analizzando il grave problema della corruzione fino ai nostri giorni. di Riccardo Agresti Uno dei simboli della storia recente d’Italia, l’uomo che ha indotto una rivoluzione politica semplicemente svolgendo il proprio lavoro, la persona che ha tolto il velo che nascondeva il marciume della “Prima Repubblica” è stato ospite il 13 gennaio dei ragazzi dell’Istituto Comprensivo “Corrado Melone” presso la sala consiliare del Comune di Ladispoli. Antonio di Pietro è giunto in treno nella nostra città ed ha incontrato i circa 400 ragazzi cui ha raccontato la propria vita e le proprie vicissitudini affinché i ragazzi non dimentichino che le rivoluzioni si fanno lavorando duramente e con impegno, non dimenticando mai i propri doveri, i propri valori ed il proprio impegno verso lo Stato. Il senatore, due volte ministro della Repubblica, due volte europarlamentare, ha iniziato esortando i ragazzi a comprendere chi oggi viene in Italia come immigrato, ricordano quando lui emigrò in Germania, lavorando umilmente da operaio, in condizioni rigide e trattato con disprezzo e senza salvaguardie sindacali. Come operaio immigrato, aveva tempi contingentati anche per andare in bagno e il suo gruppo di lavoro era composto da operai tutti di lingua diversa per impedire loro di parlare durante il lavoro. Rientrato in Italia si iscrive all’Università di Milano come studente lavoratore e si laurea in giurisprudenza. Lavora quindi come “segretario comunale” a Como e dintorni. Vince poi un concorso pubblico ed entra in Polizia come Commissario. In quel periodo, ha detto ai ragazzi, fu “eroe obbligato”, infatti durante una rapina, dei banditi presero fra gli ostaggi una bambina e lui si offrì di sostituirla facendo uno scambio fra la bimba e la sua persona. Quel gesto eroico, ha detto, non avrebbe certo voluto farlo perché non si sentiva e non si sente un eroe, ma essendo il comandante dei suoi uomini, toccava a lui assumersi la responsabilità del proprio ruolo per non rischiare la vita di uno dei suoi. Non neghiamo che oggi faccia un certo effetto ricordare quel gesto di Di Pietro in confronto ad un certo Schettino. Se non si crede e non si vuole essere eroi, indubbiamente eroi sono quei servitori dello Stato che svolgono bene il proprio lavoro e agiscono altruisticamente, come vuole la logica di chi lavora per il Paese e non per se stesso. Di Pietro non ha nascosto che aveva paura offrendosi ai banditi, ma era suo obbligo morale difendere quella bambina, sostituendosi a lei. Non ha nascosto nemmeno la paura che ha provato durante i due conflitti a fuoco avuti durante il suo lavoro in Polizia. “Non è come nei film” ha detto “in quei momenti hai una paura terribile perché sai che puoi morire o può morire un tuo compagno”, ha poi continuato dicendo che la realtà la si è vista in TV durante il blitz della polizia francese nel ristorante kosher: gli uomini si facevano forza uno con l’altro, la realtà è molto meno elegante di quello che si vede nelle fiction ed è paura di essere uccisi. Segue su www.Baraondanews.It 76. Fotografando LE IMMAGINI DI BARAONDANEWS.it Inseriamo una serie di scatti realizzati dai collaboratori della redazione che ci raccontano in diversi modi i tempi che stiamo vivendo • IL FOTOGRAFO DEL PRESEPE. In pochi sanno che la fotografia ufficiale del Presepe di Piazza San Pietro è scattata da un nostro concittadino. L’immagine di Biagio Tamarazzo è stata realizzata dalla piattaforma aerea ad un’altezza di 19 metri. • MA DIMMI QUANDO QUANDO… Questa fotografia riporta I’impianto stradale progettato sulla Via Settevene Palo in due diversi punti dove la strada è franata. L’impianto, composto da 4 semafori alimentati da pannelli fotovoltaici, segnali luminosi e segnaletica orizzontale è quanto di meglio concepito per evitare di riparare la via. • INCENDIO AL NUOVO FORNO. Questa immagine testimonia l’immeritato intervento dei Vigili del fuoco per spegnere le fiamme divampate nei magazzini del forno. • IL RESTO E’ MANCIA? Dopo aver versato l’olio di frittura all’interno del contenitore di raccolta dovete prendere la bottiglia di plastica e gettarla tra i rifiuti di plastica. Consigli per gli utenti • INCIVILOPOLI. In attesa dell’estensione della raccolta differenziata nella zona centro di Ladispoli, attraverso questa immagine possiamo presagire l’estensione della differenziata *Potete continuare ad inviare immagini, video e commenti al nostro giornale usufruendo della sezione YOU REPORTER e del numero WHATSAPP attraverso le apposite sezioni su www.baraondanews.it 79. Mercato Cerveteri, mercato immobiliare in forte flessione e crollo dei prezzi Si compra ormai anche con molto meno di 2000 euro al metro quadro. Una montagna di annunci immobiliari tra cui perdersi Cerveteri è tra le cento città italiane con il maggior numero di annunci immobiliari pubblicati per un totale, nel mese di dicembre, di circa 1387 annunci in vendita e 172 in affitto.L’ indice complessivo è quindi di 45 annunci ogni 1000 abitanti (fonte osservatorio immobiliare nazionale) Il prezzo medio di vendita, secondo i dati divulgati a fine 2014 dall’osservatorio, è di circa 2.075 €/m², con una dimensione media di circa 75 m². Cerveteri è quindi una tra le città italiane con una popolazione compresa tra 10.000 e 50.000 abitanti con i prezzi più contenuti. molto contenute tra i diversi quartieri: la zona Campo di Mare è la più costosa con oltre 2.150 €/m² in media, mentre la zona Valcanneto è la più economica con circa 1.975 €/m² ed una differenza quindi di circa il +8%. Per quanto riguarda gli affitti invece, la zona Zambra ha gli affitti più cari, mentre la zonaCampo di Mare è la zona più economica per gli affitti. Una certa omogeneità delle quotazioni sussiste anche tra tutti gli annunci pubblicati in città, con oltre la metà degli appartamenti messi in vendita ad un prezzo compreso tra 1.850 €/m² e 2.300 €/m². Per quanto riguarda l’affitto, la dimensione media degli appartamenti è pari a circa 70 m² con un canone mensile quindi di circa 600 €. Il prezzo medio degli appartamenti mostra differenze Infine, in base al numero di annunci pubblicati, la zona Marina di Cerveteri è la più importante, con circa 311 annunci in vendita e 28 in affitto pubblicati nel mese. E.V. 81. Nel territorio 82. Ambiente Ladispoli, Scoppia la POLEMICA fa discutere la potatura degli alberi al Miami Considerata dannosa da alcuni, necessaria da altri, ogni volta una polemica. Risponde il titolare de “I tre Pini”, la ditta incaricata dal municipio Piante tagliate a filo tronco nel quartiere Miami al centro della polemica scoppiata su Facebook. Si tratta di una capitozzatura degli alberi e sebbene tutti d’accordo su quanto sia importante la loro potatura per la sicurezza, altrettanto fondamentale è considerata la salvaguardia delle piante. Infatti per alcuni esperti la capitozzatura, ossia il taglio indiscriminato del fusto, delle branche primarie o di grossi rami, è considerata pratica estremamente dannosa. “Spero che l’incolpevole delegato (o chi lo sostituirà in seguito) faccia in modo che questa vergogna finisca” - si legge in un commento sul social network -. A fronte del malcontento che monta sulla rete, interpelliamo direttamente il titolare della ditta incaricata, Fabio Cicillini, per fare luce sul malcontento generale che serpeggia nel quartiere. Buongiorno Fabio, si sta discutendo molto riguardo alle modalità scelte per potare gli alberi. Come mai il taglio è stato così drastico? “Purtroppo quegli alberi, parliamo del Ligustro e del Prunus di Via Alabama e Via Giorgia, non venivano potati da 15 anni. Credo che l’ultima potatura risalga a quando c’era il consorzio Cerreto. I rami di quegli alto fusto erano secchi e marci e l’unico modo per “salvarli” e mettere in sicurezza cose e persone, era riportarli al verde. Anche quando una fronda è metà verde e metà marcia, apparentemente sana, deve essere completamente asportata per far rigenerare la pianta. Molti hanno asserito che noi lo abbiamo fatto per la legna. Niente di più insensato. Figuriamoci, la legna l’abbiamo lasciata in terra per la gente del Miami che la voleva utilizzare per il camino, abbiamo portato via solo le frasche che sono andate al macero. I Tre pini fa manutenzioni da quest’anno e siamo intervenuti secondo coscienza, le piante che ricacciano sono state potate a capitozzo, quelle che invece hanno un’altro modo di vegetare, tipo le tre querce, le abbiamo potate alte. Il verde deve essere curato con costanza, altrimenti bisogna fare degli interventi radicali come in questo caso. Ad ogni modo potete star certi che presto germoglieranno”. Grazie della risposta, ci sentiamo in Primavera. Ligustroum (Prima foto in alto) e Primus Pissardi 83. Nel territorio 84. Cronaca e Ambiente ARRIVANO I SOLDI DELL’ALLUVIONE In agenda opere viarie, messa in sicurezza dei corsi d’acqua e della piscina comunale Santa Marinella. “Dagli enti sovracomunali ottime risposte per effettuare e realizzare gli interventi post-alluvione”. A comunicarlo è il Sindaco Roberto Bacheca. “Oltre alle garanzie ricevute già lo scorso mese di dicembre dai dirigenti e dai tecnici della Regione Lazio e del Genio Civile – afferma Bacheca – circa il supporto economico nel ripristinare e mettere in sicurezza alcuni tratti dei corsi d’acqua più importanti che attraversano il centro urbano, anche il Ministero dell’Ambiente ha garantito un proprio intervento diretto per cercare di risolvere l’annoso problema del rischio idrogeologico. In particolar modo per quanto riguarda la viabilità e i rischi di esondazione, specificatamente per quel che concerne il sottopasso semaforico di Via delle Vignacce, ormai inadeguato al traffico veicolare dei rioni Valdambrini e Combattenti. Il Ministero dell’Ambiente, che ringrazio di cuore per la disponibilità – continua Bacheca – si è impegnato a finanziare l’opera di ampliamento a doppio senso veicolare, di cui il Comune già dispone del progetto definitivo. Per cui, non appena arriverà la conferma ufficiale del finanziamento, procederemo con la conclusione dell’iter progettuale e alla conseguente gara d’appalto per la realizzazione dell’importante opera viaria che i cittadini di Santa Marinella attendono da diversi decenni”. Allo stesso tempo il Sindaco interviene circa la chiusura per lavori di messa in sicurezza, a fine mese, della Piscina Comunale. “Abbiamo tentato di tener aperto l’impianto natatorio finché le normative lo hanno consentito – ha concluso il Sindaco – ma gli interventi di ristrutturazione e adeguamento si rendono necessari. Abbiamo così deciso di interrompere, d’accordo con i gestori, le attività sportive e riprenderle tra qualche mese. Sarà tutto pronto per l’inizio della prossima stagione agonistica”. Aurora Di Curzio 85. Nel territorio 87. Curiosità Dopo la colonscopia si sveglia con delle mutande rosa Trovato per caso l’ingresso alla Grande Piramide Un paziente di un centro chirurgico, dopo essersi risvegliato dall’anestesia, si è ritrovato ad indossare della biancheria intima femminile senza un apparente motivo logico. Dopo anni di tentativi di ricerche con mezzi tecnologici all’avanguardia, sembra che il ritrovamento della rampa processionale della piramide di Giza sia avvenuto grazie ad una fatalità! DOVER, USA – Un uomo di Delaware ha sporto denuncia contro il centro chirurgico della sua città a causa di uno strano evento accaduto dopo il suo risveglio da un’anestesia. Il paziente aveva subito un intervento di colonscopia, ma dopo essersi risvegliato dall’anestesia si è accorto che indossava stranamente delle mutandine rosa. L’avvocato dell’uomo trentaduenne è subito passato all’azione difendendo il proprio cliente, ritenendo vergognoso e alquanto fuori luogo il fatto che l’uomo fosse stato vestito con biancheria intima femminile senza una ragione valida. L’avvocato ha spiegato come il suo cliente non fosse arrivato in ospedale indossando quel tipo di biancheria intima, inoltre non si è messo la suddetta biancheria in nessun momento né prima né dopo l’operazione, almeno non deliberatamente e consapevolmente. Inoltre il legale ha aggiunto che il suo cliente è stato colpito da un “grave stress emotivo” non sapendo bene cosa sia successo durante la sua incoscienza. GIZA (Egitto). Per tempo immemore gli studiosi hanno cercato i resti della rampa processionale, senza alcun successo, fino a quando, in tempi recenti, un signore di un paese vicino non ha trovato un qualcosa di davvero sospetto. Il signore, residente nella zona della Piana di Giza, e in particolare nel villaggio di El Haraneya, nonostante scavare e trivellare fosse proibito in quell’area, stava scavando nel suo giardino ad una profondità di 10 metri, quando ha trovato delle strane tracce. Si è reso infine conto che ciò che aveva trovato era un tesoro preziosissimo: si trattava infatti della rampa che porta alla Piramide di Cheope. Il signore ha immediatamente allertato le autorità deputate al turismo e alle antichità, le quali hanno incaricato un importante archeologo di controllare la veridicità del ritrovamento. Mentre questi conduceva le sue indagini, l’area è stata presidiata e messa sotto lo stretto controllo delle autorità. 88. Annunci EDITORE Studio4 Soc. Coop. Direttore Responsabile Maurizio Archilei Vice Direttore Orazio Paliotta IL TRIBUNALE DI CIVITAVECCHIA N.4 DEL 13/06/11 Sede in via S.F. D’ Assisi, 2 00062 Bracciano (Rm) REGITRAZIONE PRESSO PER LA TUA PUBBLICITÀ CELL. 339.20.74.512 - CELL. 349.83.72.950 [email protected] Per inserire i tuoi ANNUNCI GRATUITI sulla rivista, devi collegarti al sito di BaraondaNews o al sito di Cittadamare.it e seguire la procedura dalla sezione Annunci VENDO - COMPRO • OFFRO LAVORO A RAGAZZA MADRELINGUA INGLESE O LAUREATA IN LINGUE Scuola di inglese cerca madrelingua inglese o laureata in lingue per collaborazione zona Ladispoli. Per informazioni e colloquio chiamare 3483255540. • VENDO CUCINA IN NOCE DA SMONTARE E PORTARE VIA BUONO STATO. Tel. 3388692061 • Vendo Renault trafic t 1.9 modello tetto basso anno 2005 km 25000 buoni condizioni 3 posti 4 porte cambio manuale. Tel. 3208462082 • Vendo appartamento per trasferimento lavoro, posto al IV° piano con ascensore composto da salone con angolo cottura, camera matrimoniale, cameretta e 2 balconi, ottime condizioni. 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L’ispirazione del flusso astrale vi favorisce e vi incornicia un’aureola di fascino al quale difficilmente si resta indifferenti; le pressioni su di voi saranno considerevoli e tutte mirano a edificare una certa simpatia da parte vostra, non vi dispiace affatto ma, non sono ammesse distrazioni. Toro. Il coraggio e l’intuito guideranno i vostri passi e, se trascinate da tempo un rapporto difficile, ora è giunto il momento di definire se vi appartiene o no. Sarete affascinanti simpatici ed esuberanti. Al lavoro vi aspettano piacevoli novità. Riguardatevi dal freddo e dagli sbalzi di temperatura. Gemelli. Un periodo parlante o un rapporto che parla da se, l’importante è parlare d’amore o almeno pensatelo se non volete parlarne, a parte il gioco di parole, siete sotto osservazione e non da telecamere nascoste ma da occhi palesi, occhi dolci e affettuosi, sta a voi scoprirli. Cancro. Qualche contrasto in ambito sentimentale non dovrebbe allarmarvi o preoccuparvi più di tanto, semplici screzi a causa di terzi incomodi, una serata dedicata al problema, magari con cenetta a tema, dovrebbe risolvere tutto con piacere ... reciproco. Leone. Cercate di non volare molto con la fantasia, anche se l’amore è in cima ai vostri pensieri, fascino e mistero sono intorno a voi, la mongolfiera zavorrata dai vostri sogni sale a fatica tra le nuvole ma poi ritorna rapidamente a terra e qui ritrovate il vostro partner ad attendervi. Vergine. Saranno le positività astrali nei confronti del vostro segno, o l’azione costruttiva di chi vi è vicino, l’importante è, se ci riuscite, mettere ordine in voi stessi, con tutta calma, cercando di capire dove porta il vostro intuito e, se coincide con le decisioni del vostro cuore, assecondate. Bilancia. La vostra sottile gelosia quotidiana riesce ad incrinare anche il più solido dei rapporti e il vostro partner non è certo immune da questi atteggiamenti di irruenza senza freni: cercate di stemperare gli eccessi coloriti, qualcuno potrebbe meditare un tiro mancino. Scorpione. L’ottimismo la fa da padrone, tra colpi di fulmine e storie coinvolgenti non ce la fate proprio a concentrarvi sui vostri compiti, c’è sempre una sorpresa dietro l’angolo che sembra messa lì apposta per voi. L’allegria è la padrona delle vostre azioni, lasciatevi guidare dalle vostre emozioni, il vostro intuito non vi tradirà. Saggittario. Vi sentite un po’ soli, la nostalgia per una persona sola, a volte, può essere più significativa di quanto possa sembrare, una sensazione che passa dritta nel cuore e strappa un brivido o un sospiro; proiettatevi nella conquista dell’inconsueto, un’idea geniale rivoluzionerà la monotonia. Capricorno. Qualcosa vi spinge a esternare tutto quello che sentite dentro e, quello che non dite, lavora dentro di voi ma, al negativo creandovi malintesi o incomprensioni: nonostante riusciate a svicolare diplomaticamente, dovreste escogitare una soluzione di compromesso. Acquario. Nel lavoro dovreste affidarvi ai progetti suggeriti dalla mente e non dal cuore ovvero, usate la testa senza influenze emotive; vitali, creativi e geniali, ma anche aggressivi; ricordate però che non spetta sempre a voi l’ultima parola. Si apriranno nuovi sbocchi alla vostra creatività. Pesci. Le cose belle sono destinate ad essere fotografate dalla nostra mente, un incontro riporterà alla ribalta un episodio del passato che forse avevate rimosso ma che in un modo o nell’altro vi ha intimamente segnato. Non lasciatevi vincere dal nervosismo ma reagite con calma e pazienza. 96. Nel territorio