5. Editando
Baraondanews.it su google e google news
Il nuovo quotidiano, tra le principali testate d’informazione del litorale a nord
di roma, premiato dal più grande motore di ricerca.
Nuovi strumenti per gli utenti dei comuni di Ladispoli, Cerveteri, Bracciano, Anguillara, Fiumicino, Santa
Marinella, Civitavecchia, e per chi li cerca da tutto il mondo.
di Eugenio Vallone
Il nuovo portale baraondanews.it, messo in rete nel
dicembre 2014, è già annoverato tra le principali testate giornalistiche del litorale a Nord di Roma. Un numero crescente di visitatori, locali ed extraterritoriali,
supportato anche dal’edizione cartacea in 96 pagine
a colori in distribuzione gratuita, è dovuto anche alla
frequenza di pubblicazione di notizie sempre nuove
sui territori di ladispoli, cerveteri, bracciano, anguillara, santa marinella, civitavecchia, fiumicino, ma
anche ad un’informazione di ampio respiro su roma
capitale insieme ad argomenti di portata regionale e
nazionale. Sempre al passo con attualità, cronaca,
politica, cultura, ed attirando l’attenzione non solo dei
lettori ma anche di testate nazionali, agenzie e gruppi
sociali, baraondanews.it è riferimento fisso per decine
di migliaia di lettori al mese. Di qui la certificazione
Google News che permette a baraondanews.it, dopo
piccoli ma importanti accorgimenti tecnici, di comparire sia nella ricerca in modalità tradizionale (ad
esempio inserendo la città e la parola news o notizie
+ nome città, es.Ladispoli news (o notizie), cerveteri
news, civitavecchia news, fiumicino news eccetera),
sia nella ricerca mirata tramite l’interfaccia Google
notizie\news. Particolare attenzione ai criteri di indi-
cizzazione del portale consentono anche alle aziende che fanno comunicazione con baraondanews.it
di comparire in prima pagina Google per moltissimi
campi di ricerca selezionati insieme ad esperti web.
Il quotidiano baraondanews.it, oltre a pubblicare un
grande quantitativo di informazione tramite una redazione dinamica e reale in un mondo sempre più virtuale, consente alle aziende locali di farsi trovare nel
mondo ed al mondo di trovare le aziende locali. Non
manca una potente interfaccia social con migliaia di
utenti raggiungibili sulle proncipali piattaforme: facebook, twitter, google plus.
Se vuoi scoprire come raggiungere decine di migliaia di persone con un piccolo sforzo economico,
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presto, proponendoti la soluzione più congeniale
7. Nel territorio
8. Glocal
Jihadisti a Ladispoli? No problem
Nella terra delle puttane tristi non è mai successo nulla
di David Paris
Leggiamo che In Italia sono stati individuati 53 foreign
fighters (stranieri combattenti), immigrati residenti nel
nostro paese che sono partiti per entrare a far parte
dell’Isis. Tra questi, tre risiedevano nel Lazio e precisamente a Roma, Latina e Ladispoli. Quindi anche
in questo riusciamo a detenere un piccolo primato. E
vai! Ci mancava!
Non è certo un mistero, tutti sanno come il nostro territorio ha rappresentato da sempre un punto di riferimento dell’immigrazione internazionale, anche quella
clandestina: luogo di quarantena dai tempi in cui vigeva il bilinguismo (italiano e russo); spiaggia e marciapiede dei Nord africani; colonia commerciale per il
Made in China; pullulare di cantieri per romeni senza
partita IVA; self service per benzinai bulgari, strade
buie e fratte secche per prostitute albanesi. Etruria
buona per basisti, l’emporio prediletto della politica
romana e forse anche l’humus ideale per i clan e i
loro giri di affari.
Qualche giorno fa incontro un vecchio negoziante che
mi domanda: “Ma è vero che a Ladispoli molte attività pagano il pizzo!?” La domanda mi coglie di
sorpresa. “Non so, è la prima volta che ne sento parlare” rispondo. E lui: “Mi hanno detto che ci sono
attività che lo pagano…” ed io: “Ma a te lo hanno
mai chiesto?” “No” mi risponde.
Insomma, in questa periferia di puttane tristi, d’ignari
cornuti e personaggi in cerca di autore c’è l’Italia in
miniatura con tutte le sue brutture e incertezze. Per
oltre un secolo hanno convissuto le genti più disparate ed ora pure il Jahadista, ma dobbiamo ammettere
che, fino a prova contraria, la notizia più spaventosa
che ha turbato le nostre notti è stata l’aumento dell’IMU. Lo vorremmo conoscere per nome e cognome
questo Signor “J”. Forse lo abbiamo sfiorato inconsapevoli del suo alone blu che pulsava come una supernova. Magari ci ha venduto la Cover dell’iphone
davanti al Bar di Roberto sotto copertura dei servizi
segreti iraniani. Non lo sapremo mai, eppure è realistico pensare che il jihadista ladispolano potrebbe
non esser mai esistito, e potrebbe trattarsi di un foreign fighter che non ha mai sparato a nessuno. Però
esiste nella mente di tutti quelli che hanno letto da
qualche parte, come noi, questa notizia e se è presente nella nostra consapevolezza diviene reale nelle
nostre paure. Di nuovo la paura dell’ignoto. L’incognita che non ha un’equazione risolutiva, il diverso da
allontanare in quanto il meno conosciuto di tutti quelli
noti. Dipenderà dall’istinto di sopravvivenza nel branco degli eguali oppure dalla strategia manipolazione
del Big Brother - anche lui ignoto e invisibile - che ci
vorrebbe omologati come automi alla grande macchina che tutto divora. Siamo frammenti di algoritmi digitati su chissà quale tastiera oppure semplicemente
persone che s’interrogano su cosa succederà domani
…? E’ forse questo che mette veramente paura.
12. Nel Territorio
Ladispoli dopo l’aggressione
al sindaco Paliotta
Il primo cittadino dopo la pausa natalizia
commenta l’increscioso fatto
di Eugenio Vallone
Buongiorno sindaco, come si
sente? La pausa natalizia ha aiutato lei e la sua famiglia ad ammortizzare il colpo basso subito
il 23 dicembre? A parte gli aspetti
fisici, quello che rimane e’ il senso
di rabbia e di amarezza per una aggressione che non ha alcuna motivazione. Un vero e proprio agguato
alle spalle, mentre uscivamo dal
luogo di lavoro. Sempre circa l’aggressione subita da Lei e da sua figlia: quali
motivazioni possono aver indotto i due uomini di origine campana ad un gesto così inconsulto
e grave? E’ stato detto che la
responsabilità di questa brutta
pagina possa venire in qualche
modo attribuita alla politica ed
agli apparentamenti “last minute” con gente poco raccomandabile alle scorse elezioni
comunali, conferma questa versione che è stata diffusa? Lei
aveva già ricevuto pressioni
per dispensare sussidi e posti
di lavoro? C’è dell’altro? Ci dica
in tutta franchezza...La persona
che ha fisicamente aggredito era
gia’ nota da tempo ai nostri Servizi Sociali per le continue richieste
e per il comportamento aggressivo e intimidatorio. Da parte mia lo
avevo da alcuni mesi cancellato
dall’elenco degli assistiti. Penso
che anche questo sia uno dei motivi dell’aggressione. Non c’e’ alcuna
motivazione politica in quello che e’
avvenuto: l’aggressore ha un lavoro da dipendente statale e non ha
mai fatto politica. Quello che invece sta emergendo
e’ un uso politico dell’accaduto. Basta vedere alcuni commenti sulla
rete: qualcuno sta gia’ preparando
la campagna elettorale. La sua giunta ha sostenuto di
aver ricevuto ripetute minacce
nell’ultimo anno da individui di
origine del sud. Anche i dipendenti comunali sono stati minacciati: per ottenere cosa? Non
avete mai denunciato prima fatti
di questo tipo? Perchè? Cosa
pretendono precisamente queste persone che fanno irruzione
violenta in comune?
Nel solo 2014 sono stati presentati all’Autorita’ giudiziaria quattro
esposti-denuncia per minacce ad
Amministratori e a dipendenti dei
Servizi Sociali. Le richieste continue e pressanti ai servizi sociali
fatte dalle persone in oggetto riguardavano contributi e alloggi per
i familiari. In un momento di forte
tensione sociale ai Sindaci si chiede sostegno da parte di migliaia di
persone: e’ quello che purtroppo
succede un po’ in tutti i Comuni, e
quindi anche a Ladispoli, perche’ i
Sindaci sono in prima fila. I due uomini che hanno aggredito lei e sua figlia sono ora in libertà. La denuncia in che termini
è stata depositata? La denuncia
e’ stata presentata nei termini
previsti dal Codice penale per
le aggressioni premeditate. L’episodio ha fatto temere i più che
Ladispoli fosse sotto scacco
della criminalità organizzata. Ci
sono basi per pensare ciò? Posso rassicurare che nessuna pressione della malavita organizzata
e’ stata mai fatta sulla Amministrazione comunale. Siamo in costante
rapporto con le Forze dell’ordine e
siamo pronti a denunciare anche
solo il sospetto di interferenze con
la nostra azione. Trani si è dimesso da consigliere in un momento delicato, du-
rante l’approvazione dei debiti
fuori bilancio: perchè secondo
lei? Manterrà lo stesso le deleghe ai tributi e alle municipalizzate? Il consigliere Trani si e’ dimesso dal Consiglio Comunale per
motivi del tutto personali. Manterra’
la delega ai Tributi, con un impegno più leggero rispetto a quello
della presenza in Aula. L’ex consigliere e delegato Esigibili, nel commentare gli esiti
locali dell’inchiesta Mafia Capitale e nel citare una nota coop,
sostiene che a Ladispoli “il coperchio sta per saltare in aria”.
Come interpreta tali asserzioni?
Su Mafia Capitale e sulle inchieste
in genere e’ opportuno commentare solo le notizie certe diffuse dagli
inquirenti. Cambiamenti nel sistema di riscossione tributi? Qual’è il futuro dell’azienda Abaco a Ladispoli? Abbiamo avviato il percorso per
arrivare a creare una societa’ pubblico-privato per la riscossione dei
Tributi. Contiamo di concludere il
lavoro entro il 30 Giugno prossimo. Marina di san nicola, lei ritiene
legittimi i debiti fuori bilancio
tracciati? Nel bilancio 2014 erano
stanziati i fondi per lavori fatti dal
Consorzio di S.Nicola su incarico
del Comune e altre somme ci saranno nel 2015. C’e’ un protocollo
d’intesa tra Comune e Consorzio
del 2009 che regolamenta questi
aspetti.
14. Nel Territorio
Cerveteri, sindaco Pascucci a domanda risponde
Dalla Beca alla zona artigianale-commerciale, da Montetosto all’Ostilia
Sindaco Pascucci, Cosa pensa della zona artigianale a ‘mo di centro commerciale? Molti credono
che Il cc in zona Beca è stato boicottato per essere edificato da un’altra parte…
Il contrasto al mega centro commerciale alle Beca
è stato uno dei cavalli di battaglia della mia attività
politica e della mia campagna elettorale. Sono stato
l’unico candidato a dirlo e a scriverlo esplicitamente.
E, nonostante gli scettici e le malelingue dicevano
che sarebbe stato impossibile, abbiamo mantenuto
l’impegno: non soltanto abbiamo bloccato il progetto,
ma abbiamo anche vinto i ricorsi legali. Questo però
non ha niente a che vedere con il progetto della zona
artigianale. Alla Beca si voleva realizzare un centro
commerciale enorme in un’area di 130 ettari che oggi
sono completamente intonsi. Nella zona artigianale,
invece, stiamo valutando se e come poter introdurre
delle attività commerciali che in ogni caso vorremmo
realizzare nella nostra città. Ma attenzione: si tratterebbe di diminuire sensibilmente (e non di aumentare) il consumo di suolo. Chi confonde (volutamente) i
due discorsi dovrebbe spiegare ai cittadini per quale
motivo lo fa. Forse si fa il tifo per qualcuno...Quali
altre grandi operazioni si nascondono dietro i
malumori politici etruschi? Ad esempio, gridare
allo scempio a Montetosto a mare sui terreni Pallavicini potrebbe essere un modo per deviare l’attenzione da altre dinamiche in atto sugli interessi
Ostilia? Perché qualcuno la addita di essere un
portatore degli interessi di quest’ultima?
Abbiamo sempre sostenuto (ed è chiaramente scritto
nel nostro programma elettorale) che la risoluzione
del problema Campo di Mare è una priorità assoluta.
Ma ciò può raggiungersi soltanto con un accordo con
la Proprietà dell’area. Non vedo nessuno scoop, quindi. La proposta su Montetosto, invece, è nata quando ero già Sindaco (non è nel mio programma, ma è
una proposta che sinceramente mi piace moltissimo).
Un progetto che ritengo fondamentale per Cerveteri,
forse una delle operazioni più importanti per il rilancio del litorale. Purtroppo il progetto è ancora in una
fase molto embrionale perché non sappiamo se gli
strumenti urbanistici che abbiamo ci consentiranno di
portarlo avanti adesso. Ma se non sarà possibile oggi,
di certo continueremo a lavorare in questa direzione.
È impensabile, un vero delitto, che più della metà della nostra costa sia inaccessibile ai cittadini e, di fatto,
privatizzata. Quale indotto economico potremmo costruire valorizzando il litorale? Non è forse una delle
più importanti ed urgenti priorità? Anche qui sarebbe
bene spiegare ai cittadini i motivi della contrarietà di
chi è contrario. Come dicevo poco fa, sembra che a
Cerveteri tutto debba andare verso una certa direzione (o meglio, verso una certa zona geografica) oppure ci si imbatte in curiose contrarietà. Sa, la politica
di Cerveteri segue da sempre percorsi molto curiosi.
E.V.
15. Nel Territorio
FIUMICINO, ASSALTO E RAPINA AD UN PORTAVALORI
Scene da poliziesco vicino la nuova Fiera di Roma. Ferito un vigilante
Roma-Fiumicino. Si svolge come
il copione di un film poliziesco l’assalto al furgone portavalori. Prima
viene sorpassato da una vecchia
Punto che frena e blocca la strada,
i rapinatori che scendono armi in
pugno, feriscono uno dei vigilanti
che era nel blindato e poi fuggono
col bottino e le pistole d’ordinanza delle due guardie giurate. Tutto
questo si svolge sulla complanare parallela all’autostrada A91
Roma-Fiumicino a pochi metri
dalla Nuova Fiera di Roma.
Ferita anche una guardia giurata - Sono stati rapinatori determinati. Dopo aver costretto il portavalori a fermarsi hanno intimato
al primo vigilante di non muoversi
minacciandolo con le armi, lo hanno colpito al volto e privato della
pistola, dopodiché hanno costretto
il collega ad aprire il furgone, rubare anche la sua arma e fuggire
con il bottino. Sono stati “scientifici.” Un blitz rapido fatto da una
banda composta da tre rapinatori
esperti che dopo aver messo fuori
gioco uso gli addetti hanno portato
via diversi plichi contenenti denaro
chiuso in una valigia di cui non è
ancora diffusa la notizia ufficiale
dell’importo.
E’ iniziata la caccia alla banda.
Dopo il colpo è stato allertato il
113. Immediate le ricerche dei
fuggitivi con gli investigatori che
hanno poi trovato tre mezzi: la Fiat
Punto, un furgone bianco Fiat 45
ed una Alfa Romeo 164 (risultata
poi rubata) usati dai malviventi per
guadagnarsi la fuga.
D.P.
16. Nel Territorio
LADISPOLI, MANUTENZIONI AVANTI TUTTA
Copioso l’elenco dei lavori che l’ufficio tecnico del
settore ha effettuato negli immobili di proprietà
pubblica. Il consigliere Fargnoli: programmare è
fondamentale e continueremo a farlo
Copioso l’elenco dei lavori che
l’ufficio tecnico del settore ha effettuato durante il periodo natalizio presso gli immobili di proprietà
comunale. Si dichiara soddisfatto
il consigliere comunale Gabriele
Fargnoli: “Programmare è fondamentale e
continueremo a farlo. I lavori che
ho avuto modo di seguire direttamente sono frutto di puntualità a
completamento di interventi iniziati nel periodo estivo, relativi
soprattutto all’ammodernamento
dei plessi scolastici. Ringrazio
vivamente per l’impegno profuso coloro che hanno fisicamente
predisposto la macchina operativa ovvero il personale tecnico del
settore manutentivo comunale: i
geometri Stracci, Iardino e Tozzo
e l’arch. Silvi. Uno speciale ringraziamento per la disponibilità
anche all’assessore alla pubblica
istruzione Ussia”.
Entrando nel tecnico anche in relazione alle polemiche sollevate
nel periodo pre natalizio a causa
di una perdita dal tetto di un istituto, chiediamo ai responsabili
dell’ufficio manutenzioni di fornire
un elenco illustrativo dettagliato
dei lavori eseguiti nel comparto. Li
riportiamo, per chiarezza, ai cittadini.
- Scuola Borsellino: verifica, riparazione e monitoraggio di un
nuovo punto di infiltrazione nella
copertura della scuola dovuta ad
un foro realizzato verosimilmente
durante l’installazione dei pannelli
fotovoltaici ad opera di altro setto-
re; - Plesso scolastico via Lazio Ladispoli III: tinteggiatura completa
di tutte le aule, della mensa e dei
corridoi e androne dell’edificio sia
al piano terra che primo;
- plesso scolastico via f.lli Bandiera: sostituzione completa della
recinzione divelta di separazione
della scuola con l’istituto pertini;
rimozione e discarica della perimetrazione fatiscente e pericolosa
del campetto da basket all’aperto
(la pavimentazione e i canestri
sono stati lasciati in quanto in discreto stato per l’uso); tinteggiatura di tutte le aule, corridoio e scale al piano primo e di una aula al
piano terra (questo intervento è a
completamento di un primo realizzato in estate e che ha riguardato
quasi tutto il piano terra);
- Scuola via La spezia: realizzazione di recinzione in ferro elettrosaldato per separazione degli spazi
esterni da destinare alla scuola
con quelli del limitrofo centro anziani realizzando in questo modo
un notevole spazio esterno che i
bambini possono utilizzare durante la bella stagione;
- Scuola media Odescalchi: tinteggiatura di tutti i corridoi e le scale degli spazi comuni del piano
primo, secondo e terzo (in un bel
colore blu balena chiaro!!!) compresa la stuccatura e il ripristino
degli intonaci che erano stati resi
fatiscenti;
- Scuola materna Fumaroli: installazione di porta parzialmente
vetrata nell’aula ex ceramica ora
adibita a classe materna al piano
terra, al posto di una porta antincendio (completamento di precedente intervento di adeguamento
dei locali effettuato in estate);
- In tutte le scuole sono stati inoltre
iniziati degli interventi di posizionamento di stecche di legno per
attaccare cartelloni ecc. in modo
da preservare gli intonaci e le tinteggiature per garantire una economicità e corretta gestione dei
fondi pubblici;
I lavori sono stati realizzati sia con
l’ausilio di personale operaio sia
mediante il ricorso a varie ditte
locali esterne specializzate. Sono
stati inoltre approvati i progetti
(studi di fattibilità) relativi al nuovo
centro anziani, alle manutenzioni
straordinarie scolastiche e alla ristrutturazione del locale ex casa
custode in via castellammare da
destinarsi a due aule didattiche
con servizi.
Sono stati anche programmati ulteriori lavori di ammodernamento
e pulizia dei plessi che verranno
effettuati con buona probabilità nel
periodo pasquale e che riguarderanno il plesso di via rapallo e la
mensa di via f.lli bandiera.
18. Nel Territorio
Due esplosioni, in fiamme
il magazzino del Nuovo Forno
Una fumata nera si leva sopra il quartiere Cerreto. I vicini danno l’allarme
di David Paris
Ladispoli. Via Settevene Palo. Due forti esplosioni
hanno fatto tremare i vetri di tutto il vicinato, poi una
fumata nera si è alzata sopra il Cerreto. Sul posto
sono subito intervenuti i Vigili del Fuoco e Carabinieri
mettendo in sicurezza l’area circostante. Le fiamme
sono divampate nel retrobottega del Nuovo Forno
- da molti conosciuto come il Forno del Sole - della
famiglia Taietta. Fino allo spegnimento dell’incendio
è rimasto alto il pericolo di altre esplosioni visto che
all’interno dell’edificio c’era una bombola del gas e il
negozio adiacente, “La bottega del Colore”, con materiali altamente infiammabili.
Non si conoscono con esattezza le cause e non sarà
molto semplice ricostruire cosa sia avvenuto. Fortunatamente nessuno era all’interno dell’edificio, purtroppo i danni economici, per il frequentatissimo forno
sono evidenti.
Dopo aver domato le fiamme i Vigili del Fuoco hanno tagliato le grate nella parte posteriore del locale e
sono intervenuti per scongiurare altre deflagrazioni.
Nel frattempo un sovraccarico della tensione elettrica, che farebbe pensare ad una connessione causa/
effetto tra le due cose, fa saltare la centralina elettrica
di Via Madrid lasciando senza corrente parte del Cerreto. Grazie alle segnalazioni degli utenti e al pronto
intervento degli addetti Enel il problema viene subito
risolto. Intanto si cerca di ricostruire l’accaduto e rimettere in funzione l’attività commerciale. DP
19. Nel Territorio
Il corto circuito e poi l’esplosione
“In molti si sono offerti di aiutarci e la cosa ha fatto veramente molto piacere. Ringraziamo i
vicini che hanno chiamato i pompieri, il loro intervento tempestivo ha evitato il peggio
Raggiungiamo al telefono la titolare del Nuovo Forno, Cristina
Taietta, per comprendere meglio
cosa è successo.“Colgo l’occasione per ringraziare le numerosissime telefonate di solidarietà che mi
sono arrivate ieri pomeriggio dopo che la gente ha
appreso la notizia da BaraondaNews. In molti si sono
offerti di aiutarci e la cosa ha fatto veramente molto
piacere. L’allarme dato dai vicini ai V.F. è stato provvidenziale, il loro intervento tempestivo ha evitato il
peggio”.“Quali sono stati i danni maggiori?” “Per
fortuna le fiamme hanno bruciato solo il magazzino
dove c’erano macchinari e prodotti alimentari per un
valore che supera i 20mila euro. Vedremo...”. “Ti
hanno spiegato quali sono state le cause?” “ Per
quello che mi è stato riferito l’incendio potrebbe essere stato innescato da un corto circuito e lo scoppio
della ventola del frigorifero. Ora stiamo aspettando la
relazione dettagliata del perito.” “ Immagino che il
forno avesse un’assicurazione contro gli incendi?
“Certo, speriamo che siano celeri nel risarcimento e
ci diano la possibilità di riavviare l’attività in fretta” “Intanto, a tutti quelli che vorranno continuare ad acquistare i vostri ottimi prodotti ricordiamo che il Nuovo
Forno ha un altro punto vendita nella zona Messico.
Grazie Cristina e in bocca al lupo”. dp
22. Nel Territorio
IL COMITATO PREPARA LA DIFESA E BOLLA LE OPPOSIZIONI
Il dottor Santo Fabiano ribatte punto su punto alle denunce
e respinge illazioni e sospetti
di David Paris
In relazione all’ultimo comunicato del Comitato per la Legalità
di Ladispoli cerchiamo di capire
meglio dal dottor Santo Fabiano i
passaggi che stanno conducendo
a questa sterile “guerra delle carte
bollate”.
Abbiamo appreso dal vostro
comunicato che membri del Comitato sono stati denunciati?
Sì, io e la Sig.ra Belli. I querelanti
invece sono la Sig.ra Iardino e l’ex
assessore alle attività produttive
Battilocchi. La prima denuncia
della Iardino è legata alle richieste
che il Comitato fece in merito alle
assunzioni parenterali nel Comune di Ladispoli; la seconda, quella
che mi ha sorpreso di più, invece
ci è stata fatta dall’ex assessore
alle attività produttive Battilocchi
e legata a dei commenti su Facebook nei quali uno del comitato disquisiva sull’uso e l’assegnazione
per l’utilizzo delle casette in legno
poste di fronte alla scuola dei Fra-
telli Bandiera. Le invierò quanto
prima copia della discussione in
oggetto.
Grazie, cercheremo anche noi
di esaminarle. Voi dite di aver
bisogno di avere le carte in
mano, ma non le avevate prima
di fare quelle affermazioni? No,
per osservare che una determinata persona svolge un lavoro non
serve un atto, ora invece dobbiamo dimostrarlo legalmente e magari anche le modalità con cui sia
stata fatta una scelta piuttosto che
un’altra.
D’accordo, ma dimostrare che
una persona assunta dal Comune sia legata da un filo di parentela ad un altro dipendente del
medesimo Municipio, in sè non
costituisce prova di un reato,
quindi cosa proverebbe? La ringrazio di questa domanda, almeno facciamo un po’ di chiarezza.
Intanto ci tengo a sottolineare che
nessuno di noi ha mai parlato di
reato. Noi semplicemente diciamo
che in determinati casi ci sembra
inopportuno e manifestamente
grave che certe persone abbiano
degli interessi personali che passano attraverso la pubblica amministrazione.
Ma non credete che, talvolta,
porre pubblicamente certi quesiti possa essere un comportamento al limite del lecito? No,
lo indica anche la legge anti corruzione (190 del 2012 articolo 1°
comma 9). Tra le misure a vantaggio della trasparenza e della prevenzione alla corruzione si prevede, alla lettera E, il monitoraggio
dei rapporti tra l’amministrazione
e tutti i soggetti che stipulano contratti o beneficiano di vantaggi.
E dunque cosa si dimostra? Secondo me alla fine la somma fa un
totale. Il ricorso costante a parenti
e ad amici non è carina, poi constateremo se è legittimo. Quello
che ne esce è che manca il monitoraggio e manca l’opposizione.
Noi cerchiamo solo di stimolare
23. Nel Territorio
l’amministrazione comunale a lavorare correttamente.
Molti ritengono che lo scontro
tra alcuni membri del Comitato
per la legalità e taluni dell’’Amministrazione Comunale sia da
imputarsi principalmente a fatti
personali. Innanzitutto posso
affermare che non sono interessato alla campagna elettorale.
Non è il mio mestiere, ho sempre lavorato al servizio di politici
suggerendo delle soluzioni per
far funzionare meglio la macchina amministrativa. E poi, in
questo caso io sto difendendo
degli interessi pubblici, loro invece stanno difendendo degli
interessi personali. Non credo
che si possa dire che siamo sullo stesso livello? D’altro canto
le forze politiche che si facevano
portavoce del legalità sono sparite. Dove sono i paladini del SEL e
del M5S? Il Comitato per la legalità
è nato a causa dell’impossibilità di
portare avanti degli argomenti insieme al Movimento 5 Stelle che ci
sembrava la forza politica più vicina alle nostre tematiche. Abbiamo
chiesto più volte un confronto con
il PD e con il Comune per capire
delle scelte e confrontare delle
idee. Cosa c’è di sbagliato?
Niente. Il dialogo può essere più
utile.
Nel ringraziarla per la disponibilità, auspichiamo anche noi che
le carte bollate lascino presto il
passo ai confronti politici. Come
consuetudine, nel nostro spazio
di comunicazione democratica
offriamo replica a chiunque voglia controbattere riguardo le
riflessioni appena esposte.
25. Nel Territorio
Benessere in casa, bioedilizia e bioarchitettura
Intervista all’ingegner Roberto Mazzocchi.
Ecco i vantaggi di una casa al naturale
Il mercato edile é ancora in flessione però si sono aperti spiragli sotto l’aspetto dell’ecosostenibilità e degli sgravi fiscali nel
campo dell’ecosostenibilità. Ad
esempio la bioedilizia. Ci può
dire cos’è nello specifico?
La bioedilizia è una tecnica di costruzione che seguendo i principi
della bioarchitettura mette in atto
tutte le nozioni edili che tutelano la salute dell’uomo e la salute
dell’ambiente. Però ci sono ancora dei pregiudizi legati al ritenere
che essa abbia dei costi più elevati della media. Sì, è vero ma nella
realtà le cose sono cambiate perché oggi i materiali sono di facile
reperibilità e i costi sono piuttosto
contenuti.
La fase di progettazione è molto
rilevante? Deve essere specifica
perché in bioedilizia e bioarchitettura devono essere selezionati
in anticipo materiali ed impianti
in quanto si entra nella sfera del
risparmio energetico e della compatibilità con la salute delle persone. Rispetto ai materiali che oggi
sono utilizzati su larga scala, c’è
un maggior controllo di qualità è
durabilità. Ad esempio le vernici
non devo avere solventi ed essere
traspiranti per evitare muffe, funghi e tutti quei fattori che provocano allergie e altre malattie. Meno
fattori chimici incorporano vernici
ed intonaci e migliore è la qualità
dell’aria. Anche per facilitare l’eliminazione del devono Radom
(gas naturale esalato dal sottosuolo che rappresenta il secondo
fattore di tumore dopo il fumo).
Dentro le nostre case trascorriamo
una parte importante della nostra
vita, quindi è importante che esse
siano dei luoghi salubri.
Ci sono dei prerequisiti che ci consentono di riconoscere un professionista da un dilettante allo sba-
raglio? Non ci sono degli obblighi
legislativi o certificazioni tassative,
ci sono però dei tecnici che fanno
dei corsi ad hoc ed ottengono degli attestati riconosciuti.
Molto spesso l’utilità d un’architettura ne compromette le qualità
estetiche. Fare un progetto ecosostenibile può andare a discapito dell’aspetto? No, l’estetica
non viene compromessa, anzi
forse è migliorie. La differenza sta
soprattutto nella qualità. Veniamo
all’aspetto fiscale che purtroppo
rappresenta una voce importante
del capitolato. Cosa implica una
scelta rivolta alla green economy? Fortunatamente il committente è molto incentivato dal
fisco ad usare fonti rinnovabili e
lavorazioni tecnico specifiche. Le
agevolazioni sono di vario genere, dall’aumento delle cubature
disponibili ( vedi Piano casa) alle
agevolazioni fiscali. Ad esempio
la coibentazione a cappotto rientra nella sfera della bioedilizia con
un regime IVA molto vantaggioso
e una detrazione fiscale del 65%.
E chi invece vuole solo ristrutturare? Propongo di iniziare dagli
impianti che utilizzano fonti energetiche rinnovabili e poi proseguire appena possibile con le finiture:
pitture, intonaci, infissi, etc
Quale può essere la casa ideale?
Impianto con pannello solare, caldaia a condensazione, meglio ancora a pellets, infissi in PVC di ultima generazione. Progettata per
avere un buon ricambio di aria,
intonaci e vernici (senza solventi)
all’acqua. Ove possibile utilizzare
il legno che rappresenta il materiale naturale più indicato per tutte
le sue qualità organolettiche. I materiali naturali come pietre, calce,
pitture a calce rimangono i più salubri. David Paris
28. Nel Territorio
Ladispoli, la campagna elettorale inizia prima?
Esigibili sfodera l’ascia: “A volte si avverte la necessità
di interrompere la legislatura”
Se lo dice un ex presidente ASl,
un ex consigliere comunale ed assessore, un ex delegato a settori
chiave della vita amministrativa
di Ladispoli come quello dell’n.u.,
va tenuto in debita considerazione
indipendentemente da come la si
pensi politicamente. Santino Esigibili, cristiano democratico verace e da sempre, da
fuori o da dentro al palazzo, riferimento conoscitivo e memoria
storica in modalità hard disk esterno per le amministrazioni che si
susseguono dagli anni 80 ad oggi,
ribadisce le sue forti preoccupazioni e perplessità. Tanto che ha
affermato, ad inizio 2015, che “La
politica a Ladispoli non esiste più”
e che in particolare “a Ladispoli fa
acqua da tutte le parti”. Proviamo ad andare a vedere
cosa ci può essere dietro delle
semplici dichiarazioni, visto che la
politica è spesso fatta di ambivalenze e doppiezza di circostanze.
Andiamo a soffermarci, in ottica
interrogativo-interpretativa, su alcuni passaggi dell’intervista che
Esigibili ha rilasciato al nostro
amico, collega ed ex dir. Emanuele Rossi. Estraiamo qualche dente
e mettiamolo sotto al cuscino.
• RIENTRO DIRETTO IN POLITICA DI ESIGIBILI? L’intervistato
ha dichiarato: “I partiti non esistono più ormai. Chi è che si fida?
Prendiamo ad esempio il Pd:
sono rimasti in 5 a fare le riunioni
e le assemblee. Anche il partito di
Forza Italia è morto. Ci sono varie iniziative civiche che possono
rappresentare il futuro. Per il resto
calma piatta.
• LA MANO TESA IN SOCCORSO A PALIOTTA, MA CON
LA BACCHETTA NELL’ALTRA
MANO? L’intervistato ha dichiarato: Paliotta è abile ma la politica
così non funziona più. Si è circon-
dato da giovani ma sono persone
incompetenti. A volte si avverte la
necessità di far terminare la legislatura, non si può andare avanti
in questo modo. Organizzino dei
corsi di formazione e poi non è
vero che non ci sono i soldi, bisogna saperli trovare.
• IL CAMBIO CASACCA DI CAGIOLA E’ FRESCO NELLA
MEMORIA?
L’intervistato ha
dichiarato che l’opposizione (consiglieri cagiola e ruscito) sarebbe
entrata effettivamente in maggioranza. Nessuna smentita da parte del direttivo Realtà Nuova. Chi
tace acconsente?
• SULL’AGGRESSIONE AL SINDACO ED A SUA FIGLIA l’intervistato commenta dicendo che forse
sono state fatte scelte sbagliate in
passato in campagna elettorale,
e che la politica, sempre se ha il
coraggio, dovrebbe chiarire qualche passaggio rimasto in camera
oscura
• RIFERENDOSI ALL’INDAGINE “MAFIA CAPITALE” PESANTI
LE DICHIARAZIONI SUL POSSESSO DI PROPRIETA’ DA PARTE DI UNA COOPERATIVA CHE
HA VARI APPALTI IN AMBITO LOCALE: l’intervistato auspica che
“gli inquirenti facciano luce anche
sul nostro territorio dove una cooperativa senza scopo di lucro da
20 anni qui continua ad acquistare
proprietà. Ho l’impressione che il
coperchio stia per saltare in aria.
Vedremo”.
• SUL MOVIMENTO CINQUE
STELLE POCA STIMA DEI REFERENTI LOCALI: Alle prossime
elezioni, ammesso che si arrivi
al 2017, l’intervistato dichiara che
troveremo le macerie. Paliotta
uscirà di scena e rimarranno persone incapaci. C’è il rischio che
vinca il Movimento Cinque Stelle, ma non per meriti locali dei
componenti: I grillini, incapaci sotto il profilo amministrativo secondo
Esigibili , potrebbero beneficiare
dei voti di protesta e la situazione
precipiterebbe.
• SULLA QUESTIONE MARINA
SAN NICOLA, nonostante il batti e ribatti tra comitato consorzio
ed amministrazione l’intervistato
manifesta un sentore: “Ho l’impressione che in molti sappiano
già da tempo come andrà a finire.
A parte la nuova convenzione c’è
ancora in piedi il discorso dei debiti fuori bilancio. Quali consiglieri
si prenderanno la responsabilità di
votarli?”
• ACCENNO A QUESTIONI PUBBLICHE CON RISVOLTI PRIVATI
SUL PUA: “non si approva per interessi di alcune persone in gioco”.
E SULLE BARRIERE A MARE: “Il
finanziamento per le scogliere c’è
e la Regione non può opporsi ai
ministeri dell’Ambiente e delle Finanze. Cetica e la Polverini hanno
fatto la guerra al sottoscritto ma le
scogliere servono per frenare l’erosione.
32. Nel Territorio
Ladispoli, Il caso Eugenio Trani
e la monnezza all’improvviso
Il consigliere di “Ladispoli città” si dimette
e contesta la sua stessa maggioranza.
di Eugenio Vallone
Eugenio Trani (in foto), ormai ex
consigliere comunale ma ancora
attuale delegato ai Tributi (ed anche
municipalizzate (che si accorperanno se perderemo l’acqua di Flavia?)
dopo aver rassegnato le dimissioni
(da consigliere ma non da delegato
e non il contrario come si sarebbe
potuto pensare), ha fatto in questi
ultimi tempi parlare un pizzico di se.
Inizialmente aveva fatto “le bizze”
sul tema della riscossione tributi,
sostenendo che non avrebbe fatto
sconti a nessuno, compresi quegli
imprenditori che a suo avviso contribuivano a far aumentare il debito
comunale. Poi il suo sindaco, Crescenzo Paliotta, annuncia, sul tema,
che si farà una società unica: ciò
dovrebbe avvenire entro il 30 giugno corrente anno, sempre se si arriverà indenni all’estate. Obiettivo?
Certamente il recupero di somme
ingenti rimaste evase (1.000.000 di
Euro circa, dalle ultime stime).
Le dimissioni di Trani, il quale secondo le dichiarazioni del sindaco
Paliotta rinuncia per motivi personali all’investitura popolare dei suoi
elettori che lo hanno onorato con
oltre 250 preferenze, arrivano proprio nelle convulse giornate in cui
i media locali erano bombardati e
non parlavano d’altro che di “mafia
capitale”, con i suoi possibili risvolti.
Trani, dopo aver disertato le ultime
due commissioni bilancio (delega
anch’essa in discussione in relazione alla presenza di debiti fuori bilancio da approvare con “responsabilità”?), arriva in consiglio comunale
ed a sorpresa spiega che lascerà
quei banchi. Almeno fino a prossime elezioni: ricordiamo che il consigliere, ormai fuori dalla stanza “ovale” di palazzo falcone salvo ruoli
amministrativi di peso su investitura
diretta da parte dei vertici, quando
il locale referente codacons Bernabei annunciò, forse buttandosi
troppo avanti, la volonta della nuova
democrazia cristiana di candidare proprio il commercialista come
prossimo sindaco nel dopo Paliotta
in una cordata centrista, Trani non
rifiutò categoricamente la proposta,
anzi, a noi apparve lusingato e non
troppo distaccato. Non lasciò certo
trapelare volontà precise due anni
prima se tutto va liscio, ci mancherebbe, ma neanche disdegnò la
proposta definendola infattibile. A
seguire tali eventi un segnale politico da notare: il ritorno di Santino
Esigibili, centrista, in politica attiva, il
quale, contestualmente e non sappiamo se di concerto al consigliere
comunale ancora in carica Gabriele
Fargnoli (eletto con Ladispoli Città,
ma poi dichiaratosi indipendente
dalla stessa aggregazione che aveva eletto anche Eugenio Trani) ha
fatto pesanti affondi sul tema rifiuti
definendo la città guidata dal sindaco Paliotta completamente allo
sbando, con dei partiti inesistenti.
Fargnoli poi ci mette il carico a bastoni e scoppietta sul tema rifiuti:
sintesi: la città in alcuni punti è impresentabile e la politica ha le sue
forti responsabilità. Al dunque Trani si riallinea, poche ore dopo, sul
tema dell’immondizia, e rilascia dichiarazioni pesanti se consideriamo
che si tratta di un esponente della
maggioranza: “Ladispoli è sempre
più sporca” dice Trani “e questo è
il frutto di una politica fatta da persone che hanno perso di vista i bisogni del cittadino” ribadisce. Era
stata pianificata dall’amministrazione comunale una pulizia straordinaria – aggiunge – ma ciò non è
avvenuto. Tante parole ma pochi
fatti. La colpa non è certo della ditta
Massimi! è l’Ente, in questo caso,
che non è riuscito a fare il suo dovere procedendo all’estensione del
porta a porta nell’intera Ladispoli”.
Intanto incombono su Ladispoli non
una, ma varie spade di Damocle. A
dire il vero sembra la foresta dei pugnali volanti. Mettiamoci lo scudo e
andiamo avanti a tastoni in questa
palude dove si vedono non solo uccelli, ma dinosauri e carcasse (persino di sorcio):
1- la mancata riapertura di Cupinoro
con conseguente sversamento di
rifiuto indifferenziato in siti lontani
come quello di Aprilia con costi che
se continua così non diminuiranno
affatto negli anni a venire con conseguenti ripercussioni anche sulla
Tari che i cittadini sborseranno di
nuovo nel 2015
2- la difficolta’ a raggiungere la copertura finanziaria in relazione ai
costi di gestione della città, rifiuti
compresi
3- la crisi economica e l’incapacità
della politica locale di creare reazioni immediate per ricreare quel consenso necessario per amministrare
lucidamente
4- l’inchiesta mafia capitale che anche a Ladispoli non pare archiviata:
potrebbe pesare come un macigno
anche su alcuni attori locali?
Alla luce di tutto questo, inizierà prima del tempo, secondo Voi, la campagna elettorale? Intanto avanza
l’ipotesi della creazione di una commissione di verifica sulla nettezza
urbana, che troverebbe l’adesione
di ben 5 consiglieri comunali.
34. Nel Territorio
Ladispoli, chi c’è c’è...
Il sindaco mette il tappeto rosso all’”opposizione” di Cagiola e Ruscito?
La maggioranza si riconta. Alla riunione partecipa anche la ditta Massimi.
In agenda la precaria situazione politico amministrativa.
Ladispoli, dopo le dichiarazioni dai toni forti sul tema
della nettezza urbana da parte di alcuni esponenti della stessa maggioranza come Eugenio Trani (Ladispoli
città) e Gabriele Fargnoli (indipendenti per Ladispoli),
la maggioranza di governo si trova a dover digerire se
stessa. A tutt’oggi i contestatori di cui sopra restano
comunque detentori di importanti comparti su mandato
dell’amministrazione del sindaco Paliotta, che sembra
vivere una fase non rosea, alquanto delicata e di contraddizione politico amministrativa. I consiglieri assumono maggiormente, in questo quadro che rischia di
venir giù insieme al chiodino, un ruolo chiave. Ricordiamo, in tema di deleghe, anche quella importante, in
un quadro di disavanzo finanziario e debito, al bilancio
e tributi. Delega dalla quale il consigliere Giovanni Crimaldi (IDV) era stato di recente rimosso per far scattare al timone Eugenio Trani.
Un altro dato su cui è bene che il lettore attento si interroghi: dopo i mal di pancia dell’ex Trani e del consigliere Fargnoli, Cagiola e Ruscito (che si sono dichiarati all’opposizione) parteciperanno per diritto acquisito
alle decisioni esecutive della maggioranza? Intanto in
materia urbanistica il piatto piange: una parte della 167
edilizia sociale sembra arenata, Osteria Nova ci vuole
tempo per trovare la lepre, e il piano regolatore generale è un pacco forse troppo carico di roba da inviare
in regione e poi ci mettiamo in attesa. Tra le altre questioni a tenere banco le aziende partecipate e il destino
dei dipendenti in seguito alle sorti di Flavia Acque e Ala
Servizi, poi il consorzio san nicola, e sicuramente l’andamento futuro della raccolta rifiuti in relazione anche
al personale ed ai mezzi impiegati. All’ultima maggioranza, di cui non è stata data comunicazione degli esiti,
ha partecipato anche la ditta Massimi su invito e per
volontà del sindaco. E.V.
36. Finanza
ECONOMIA GLOBALE, C’E’ CHI SALE E C’E’ CHI SCENDE
Aspettiamo il “January effect” per capire come andrà il 2015
di Danilo Marsala
Il 2014 doveva essere l’anno del consolidamento della ripresa economica a livello globale, con l’Europa,
secondo gran parte dei gestori e analisti internazionali, a rappresentare l’opportunità migliore d’investimento sui mercati finanziari.
Prezzi di borsa particolarmente convenienti; presenza, nel settore produttivo europeo, di molte aziende
sane ed attraenti perché capaci di realizzare quote
consistenti di fatturato sui mercati esteri più in crescita; il sostegno della Banca Centrale Europea con
immissione di liquidità nel sistema finanziario: erano
questi tra i principali fattori trainanti della visione “proeuropa”.
L’anno invece si è chiuso con dati deludenti dell’area
euro sul versante della crescita e con i mercati finanziari che hanno traballato sui rinnovati timori per la
situazione greca, preceduti dalle preoccupazioni per
l’aggravarsi della crisi russa e del rublo.
In scia all’Europa, il Giappone ha parzialmente deluso i molti che ritenevano il paese ben avviato su
sentieri più vigorosi di crescita, in parte disattesi.
In buona sostanza, l’anno trascorso ha sancito inesorabilmente le diverse velocità a cui viaggiano le principali economie del mondo.
Ci si aspettava un rallentamento degli Stati Uniti che
hanno invece accelerato sul fronte della crescita economica (più 5% nel terzo trimestre 2014) e con la disoccupazione scesa al 5,6%, praticamente la metà
dell’Unione Europea.
La Cina ha effettivamente proseguito nel rallentamento “pilotato” della crescita, ma pur nelle difficoltà
di gestire un ribilanciamento colossale da economia
basata su opere pubbliche, cemento ed export, a
economia votata ai consumi interni, si dimostra capace di macinare ancora ritmi impensabili per le economie tradizionali.
I paesi emergenti non sono più catalogabili in modo
univoco ma presentano profonde differenze al loro
interno.
Ci sono paesi virtuosi che hanno approfittato della
crescita eccezionale degli ultimi dieci anni per risanare i bilanci e oggi sono opportunità concrete di investimento. Esistono paesi, invece, che hanno basato il
loro sviluppo sull’esportazione di materie prime.
Queste sono le realtà più vulnerabili, specialmente se
legate al prezzo del petrolio che negli ultimi sei mesi
si è dimezzato.
Il tema del prezzo dell’oro nero farà da spartiacque
tra paesi che ne approfitteranno (i consumatori ai
fini produttivi) e paesi che ne subiranno la debolezza (Russia, Venezuela, Nigeria, solo per fare alcuni
esempi).
Petrolio e dollaro. La discesa del prezzo del primo si è
accompagnata al grande recupero del biglietto verde,
trainato dalla poderosa crescita americana che si è
sganciata dalla sudditanza dalle importazioni di greggio dai paesi arabi.
Questo ridisegna nuovi scenari negli equilibri e nei
rapporti di forza e funge da riferimento per le politiche
delle banche centrali, l’altro tema caldo del 2015.
La Federal Reserve potrebbe aumentare già da giugno i tassi di interesse, al fine di accompagnare un
ciclo economico che continua ad essere sostenuto.
Viceversa, la Banca Centrale Europea dovrebbe
avviare, nella riunione imminente del prossimo 22
gennaio, il piano di riacquisto di titoli di stato, meglio
conosciuto come “Quantitative Easing” , che signifi-
37. Finanza
ca ulteriore liquidità nel sistema per favorire la ripresa
economica che stenta a decollare.
La riunione del 22 gennaio sarà seguita, appena tre
giorni dopo, dalle elezioni greche che potrebbero,
secondo gli ultimi sondaggi, incoronare il partito di
Tsipras, forza che basa il suo consenso sulla vena
antieuropeista e sulla rinegoziazione degli accordi sul debito pubblico con la “Trojka” Bce, Fmi, UE
(quest’anno avremo anche le elezioni in Spagna e
Portogallo).
L’Europa al centro dell’attenzione dunque. L’Europa
dell’unione monetaria e non politica, della crescita
che non c’è e della disoccupazione, dello scollamento tra istituzioni superburocratizzate e cittadini scettici
e delusi. L’Europa che sfiora l’Africa con i problemi
connessi all’immigrazione e all’approvvigionamento
petrolifero (il vicinissimo partner libico sull’orlo della
guerra civile, con il governo ufficiale scacciato da Tripoli e costretto ad operare a Tobruk) e diventa epicentro dell’infiltrazione terroristica di matrice islamica,
come dimostrano i recenti attacchi di Parigi.
Gli americani parlano di “January effect”, per identificare l’orientamento che i mercati finanziari esprimono
con l’andamento nel primo mese dell’anno. Due settimane appena e forse avremo un quadro più chiaro di
quello che potrà accadere nei prossimi mesi.
40. Fuori Porta
Civitavecchia, elezioni invalidate e di nuovo al voto?
Primo rinvio del riconteggio, luce non prima del 26 gennaio. Dalla Prima
riunione della commissione di verifica delle schede contestate nell’ultima
tornata elettorale, emerge un primo rinvio per fattori tecnici e legali.
Una variazione anche di soli pochi voti che potrebbe decretare un ritorno alle urne. Massimiliano
Grasso, per una manciata di schede, venne escluso
dal ballottaggio a favore dell’attuale Sindaco Cozzolino. E al via i ricorsi. Previsto il riconteggio delle schede: Il Prefetto di Roma, Pecoraro, il 12 gennaio aveva
nominato la commissione incaricata presso Palazzo
Valentini di verificare le preferenze nelle sezioni contestate, dopo che il Tar ha ammesso i ricorsi presentati dal capogruppo de La Svolta Massimiliano Grasso,
dall’esponente del Nuovo Centro Destra Sandro De
Paolis e da Gino Vinaccia. Si è trattato, in realtà, più
che di una conta, di un incontro tecnico di fronte alla
commissione presieduta dal vice prefetto Alessandra
de Notaristefani di Vastogirardi, alla presenza dei tre
ricorrenti e dei rispettivi avvocati, dei legali di Palazzo
del Pincio, di quello del sindaco Antonio Cozzolino e
dell’altro sfidante al ballottaggio Pietro Tidei, e di quello del consigliere Marco Di Gennaro.
Le prime eccezioni sono arrivate dal professor Giuliano Gruner e dall’avvocato Federico Dinelli, legali
del consigliere Massimiliano Grasso, che hanno focalizzato l’attenzione sul rispetto dei termini imposti dal
Tar del Lazio per le operazioni di verifica. Il Tribunale
ha disposto di informare tutti i consiglieri comunali dei
lavori della commissione; da chiarire se possano però
partecipare o meno alle attività.Le operazioni di riconteggio potrebbero iniziare non prima del 26 gennaio
prossimo. A quel punto però la Prefettura dovrà chiedere una proroga al Tar del Lazio - almeno di 15 giorni
- che aveva indicato il 31 gennaio come data ultima
per concludere le attività di verifica. Si dovrà quindi
attendere la risposta dei giudici amministrativi prima
di poter riconvocare la commissione. L’orientamento
è quello poi di procedere con la verifica di una sezione al giorno, con almeno tre sedute a settimana. Si
andrà al riconteggio delle schede delle nove sezioni
indicate nel ricorso al Tar del Lazio dal capogruppo
della Svolta Massimiliano Grasso (2, 8, 9, 26, 33, 39,
43, 47 e 51), ma anche di quelle indicate dall’esponente del Nuovo centrodestra Sandro De Paolis nel
suo ricorso (2, 8, 9, 16, 33 e 47).
Inoltre si dovranno verificare anche le eventuali incongruenze ed irregolarità evidenziate nel verbale
integrativo dell’Ufficio elettorale centrale, in relazione
alle operazioni di scrutinio. E.V.
45. Salute
Gennaio, è tempo di diete
Il dott. Segnini, biologo nutrizionista, ci parla degli
errori più comuni nell’affrontare il percorso di
dimagrimento
persi e ci si ritrova peggio di prima,
stesso peso ma più massa grassa. Il secondo errore è quello di affidarsi a “pillole miracolose”, integratori alimentari o fantomatici cibi
Dopo le abbuffate natalizie, sensi brucia-grassi. Gli integratori alidi colpa, commenti di conoscenti mentari e gli integratori in genere
e impietosi responsi delle bilance non hanno alcuna utilità per persospingono moltissime persone a ne in buone condizioni di salute; a
drastici proponimenti, con la clas- parte rari casi di accertate carenze
sica frase: “da oggi dieta ferrea”. vitaminiche, un’alimentazione vaFare una dieta – va detto - non è riata e ricca di vegetali fornisce tutti
difficile, qualsiasi cambiamento gli elementi nutritivi di cui abbiamo
delle abitudini alimentari in gene- bisogno; la stessa disinformaziore produce risultati, il problema ne che permette l’enorme mole
non sta qui. Il vero problema po- di vendita degli integratori la ritrotremmo chiamarlo il fattore tempo. viamo nei cosiddetti “cibi bruciaQuando iniziamo un nuovo regime calorie”, ananas, bacche di Goji,
alimentare dovremmo per prima arancia amara, e tutta una serie di
cosa chiederci: “ per quanto tempo strane piante di provenienza extrasono in grado di mantenere questo europea (pertanto, anche con minuovo modo di mangiare?”. Il ritor- nori controlli sull’eventuale uso di
no al precedente stile alimentare, pesticidi); così come non esistono
infatti, è quasi sempre frustrante: cibi realmente afrodisiaci, non esisi riprendono velocemente i chili (o stono cibi realmente in grado di
gli etti) persi, con l’idea di aver di accelerare il nostro metabolismo,
fronte un’impresa impossibile. In a parte un medicamento - ancora
realtà, non è così, perdere peso e poco conosciuto e apprezzato – di
mantenerlo nel tempo è possibile, cui parlerò alla fine. Il terzo errore è
ma è indispensabile evitare alcuni quello di togliere dalla tavola un’inerrori. tera classe di alimenti, quasi sem pre i carboidrati. Quattro milioni di
Il primo errore è quello di puntare francesi seguono la “mitica” dieta
su restrizioni alimentari esagerate; Dukan, l’ennesima dieta iperprocon diete molto ipocaloriche - al teica, che all’inizio fa perdere peso
di sotto delle 1.000-12000 Calo- grazie al taglio netto dei carboidrarie – l’organismo si vede costretto ti; il fatto che poi si ringrassi regoa “smontare” i muscoli (la massa larmente non viene mai ricordato,
magra); con il tessuto muscolare si come non si parla mai dei possibili
perde acqua e il peso scende; l’en- rischi a carico di reni e fegato pretusiasmo spinge allora a riprendere senti in tutte le diete iper-proteiche
le vecchie abitudini, ma la sorpresa prolungate; a questo proposito è
è amara, si riprendono tutti i chili utile ricordare che la dieta occi-
dentale media è già di per sé tre
volte sbilanciata: troppe proteine in
generale, troppe proteine animali
(rispetto a quelle vegetali di legumi, cerali e frutta secca), troppe
proteine da carne e latticini (associate, diversamente dai prodotti
del mare, a grassi saturi dannosi). Il quarto errore è quello di mangiare poco. L’idea di mangiare piccole porzioni non sarebbe male, se
fossimo in grado di mantenerla
costantemente; i pasti in comune
– in famiglia, con amici, al lavoro
– sono sempre più frequenti nella
vita di ognuno di noi e mettono a
dura prova chi cerca di mangiare
meno, mentre gli altri si abbuffano
felicemente; l’alternativa è mangiare di più, ma scegliendo cibi sazianti e con poche calorie; questi
cibi esistono e si chiamanoverdure; con una altissima percentuale
di acqua, danno tra le 10 e le 30
Calorie per 100 grammi, ne possiamo pertanto mangiare a volontà, purché non si esageri con i condimenti; nessun regime alimentare
sano dovrebbe fare a meno di 2-3
porzioni idi verdura giornaliera,
alternando verdure crude e cotte,
preferendo quelle locali, biologiche, e soprattutto quelle di stagione. Dott. Daniele Segnini
51. Salute
ALA SERVIZI e FARMACIE COMUNALI:
MASSIMA QUALITA’ PER IL CITTADINO DI LADISPOLI
L’azienda partecipata dal comune produce utili e lavoro, seguendo un
modello gestionale alla continua ricerca della massima efficienza ed
economicità
L’AZIENDA ALA SERVIZI
Ala servizi è un’azienda-ente pubblico economico
istituito dal Comune di Ladispoli che si occupa della
gestione delle 4 farmacie Comunali e, dal 2014, degli
immobili e delle attività culturali.
L’Azienda è governata da un Consiglio di Amministrazione, eletto dal Consiglio Comunale, formato da 3
membri, ai quali spetta esclusivamente un gettone di
presenza di 20 € ogni seduta del Consiglio. Il Consiglio si riunisce in media una volta al mese, per cui il
compenso degli amministratori è in media di 240 €
l’anno. L’Azienda dà lavoro a 35 persone, di cui 18
con alta specializzazione, e fattura circa 8 milioni di
Euro con risultati economici che, negli ultimi 6 anni,
sono stati sempre in utile e sono stati reinvestiti nel
patrimonio pubblico per il potenziamento di servizi.
LA QUALITA’
La maggiore attività dell’impresa è rappresentata dal
servizio farmaceutico erogato nel territorio del Comune di Ladispoli. Nello specifico, le farmacie sono
organizzate ponendo la massima attenzione verso il
cittadino-cliente, con il fine di soddisfare il più possibile le sue attese e offrendo un servizio attento, professionale e, soprattutto, apprezzato.
Le attività verso il cliente sono regolate dalla carta del
servizio farmaceutico, mentre specifici questionari
anonimi distribuiti nelle diverse farmacie, ne misurano
il grado di soddisfazione.
I SERVIZI
L’Azienda Alaservizi tiene conto della situazione di
difficoltà contingente che interessa l’economia delle
famiglie e, per tale motivo, attua promozioni e scontistiche che raramente si trovano nel servizio farmaceutico quali, ad esempio, il latte per neonati a prezzo
di costo o farmaci da banco di frequente uso, tra cui
l’aspirina o la tachipirina.
Nelle farmacie è possibile usufruire di significativi
vantaggi economici per alcuni esami quali:
– protesi udito
– alcune analisi del sangue
– misurazione della pressione arteriosa nelle 24 ore
– nel controllo dei nei sospetti
– test di intolleranze
– test osteoporosi
Recente è l’attivazione presso la farmacia di v.le
Europa di un comparto specifico di farmaci derivati
da prodotti naturali, realizzato in collaborazione con
un’importante azienda biologica multinazionale con
sede in Italia, Aboca-Apoteca Natura.
L’INFORMAZIONE AL CITTADINO
Ulteriore caratteristica della politica aziendale è fornire una corretta informazione-formazione, attraverso il
semplice consiglio dei farmacisti o attraverso articoli
di stampa, pubblicazioni o seminari circa l’importanza di comportamenti corretti nell’uso e non abuso
dei farmaci, dell’uso di prodotti di cura naturali, della
corretta alimentazione e dei corretti stili di vita. Per
tali fini Alaservizi ha nel proprio organico personale
farmacista altamente specializzato nei diversi settori
della sana alimentazione, della omeopatia, della fitoterapia e sottopone il personale a frequenti corsi di
aggiornamento.
Alaservizi non persegue la politica di vendere o erogare più farmaci possibile ma piuttosto di corrispondere alle prescrizioni mediche con la massima efficienza e consigliare il cliente-paziente per adottare
comportamenti sani e responsabili nella tutela della
propria salute.
52. Novità
“NOVOCINE”, DOPO 18 ANNI SI RIAVVIANO I LAVORI
Bracciano/Cinematografo. Due gli anni di lavoro necessari per riaprire lo
spazio la cui gestione sarà affidata dal Comune tramite bando
di Maurizio Archilei
In pochi l’hanno visto aperto e se
ne ricorderanno, soprattutto tra le
nuove generazioni, ma a Bracciano esiste, dal 1949, un cinema/teatro nascosto in via Trento e abbandonato da quasi 18 anni. In questo
lasso di tempo tanti sono stati gli
appelli per un recupero della struttura fino a quando, nel 2009, dietro
la spinta di alcuni privati (che nel
2013 daranno vita all’associazione “Galeazzo Benti”), il Comune
di Bracciano ha partecipato ad
un bando della Regione Lazio per
il recupero di strutture culturali.
Propedeutico alla partecipazione
è stato un accordo per un affidamento ventennale dello stabile da
parte della società ACEASA, proprietaria del “Novocine”. Dopo diversi annunci da parte dell’Amministrazione di Bracciano nel 2010
e nel 2011, sembra che finalmente
si stia per arrivare all’apertura del
cantiere. La struttura, utilizzata
solo per alcuni eventi privati nel
corso di questi ultimi 18 anni, necessita infatti di notevoli opere per
la messa in sicurezza e l’utilizzo
a scopo pubblico. Due gli anni di
lavoro che saranno necessari per
riaprire lo spazio la cui gestione,
come riferisce Marcella Mariani,
Presidente dell’Ass. “Galeazzo
Benti”, sarà affidata dal Comune a
soggetti terzi tramite bando pubblico con lo scopo di renderlo disponibile per attività culturali, concerti e
spettacoli teatrali. Una risorsa non
indifferente quindi, di cui il territorio
ha senza dubbio bisogno data l’assenza di luoghi così capienti disponibili per queste attività. Sono 650 i
posti in totale, anche se, per il momento, ad essere finanziato sarà il
recupero esclusivamente della platea, con i suoi 400 posti, mentre la
galleria (250 posti) resterà chiusa
in attesa di ulteriori finanziamenti. Reperiti nel 2010, tali finanziamenti sono stati decurtati nel 2013
del 20%, passando da 598.000,00
euro a 490.360,00, e saranno erogati a più riprese con il procedere
dei lavori. La palla ora è nelle mani
del Comune di Bracciano, al quale spetta il compito di pubblicare
e assegnare l’appalto per i lavori.
All’identificazione dell’impresa che
realizzerà i lavori corrisponderà,
da parte della Regione, l’erogazione del primo 10% dei finanzia-
menti. Il recupero dell’edificio, che
certamente risponde ad una necessità di spazi che la cittadina ed
il territorio circostante vivono, ha
però sollevato nel recente passato
alcune polemiche. «Non sono soldi
Sottratti ad altri ambiti – sottolinea
Marcella Mariani – dal momento
che fanno parte di fondi europei
dedicati specificatamente a questo
tipo di interventi». Nel contratto di
affitto che vincola Comune di Bracciano e ACEASA, infine, è previsto che il valore dei lavori straordinari che la struttura necessiterà
saranno scalati dal conto finale.
Preventivati circa 300.000,00 euro
di sconto al momento su quanto il
Comune dovrà pagare alla società
per i prossimi 20 anni, prima che
la stessa rientri pienamente in possesso del Novocine.
54. Breaking News
Ladispoli seconda patria di un combattente ISIS?
Dal report dei servizi segreti risulta che prima di partire per la guerra santa
l’uomo era domiciliato a Ladispoli. La politica, appresa la notizia,
non proferisce verbo.
di Eugenio Vallone
Ad oggi sarebbero almeno 4.000 gli europei (2.000
britannici, 930 francesi, 450 tedeschi, 300 svedesi,
300 belgi, e un centinaio di italiani) partiti per combattere in Iraq, Siria, Libia e Mali, tra le fila di gruppi
jihadisti quali Isil, al-Nusra, Ansar al-Sharia o Ansar
al-Dine. Sono i cosiddetti foreign fighters (stranieri
combattenti), immigrati “residenti” nel nostro paese
che sono partiti per la “guerra - “santa”. Due parole
che nella visione occidentale si annullano l’un l’altra.
Per l’intelligence italiana si starebbe inoltre aprendo un fronte in quella che viene chiamata la “filiera
dell’est”. Gruppi organizzati che starebbero arruolan-
do jihadisti dell’ultima ora per i fronti di Siria e Maghreb. Che anche l’Italia del dopo Schengen produca
dunque terroristi più o meno addestrati non è certo
una novità. La differenza è che oggi, nel clima degenerativo creatosi dopo i sanguinari attentati di Parigi,
e dopo l’aver compreso che il terrorismo molecolare
si manifesta anche e soprattutto nella società civile,
fuoriescono tante informazioni che prima restavano
nascoste o di basso profilo perché di scarso interesse
mediatico.
Ed è proprio in questo tripudio globale che viene re-
55. Breaking News
datto, nell’ultimo report tracciato dall’intelligence, il
tema della presenza in territorio nazionale di nuclei
abnegati all’integralismo.
Nella lista dei combattenti o aspiranti tali, oltre a molti
elementi del nord Italia, anche tre persone residenti nel Lazio. Mentre gli altri due vivevano a Latina e
Roma, Uno di questi Jihadisti era residente proprio a
Ladispoli. Quindi, anche in questo caso, riusciamo a
detenere un primato.
“Purtroppo non è un mistero che il nostro territorio
ha rappresentato da sempre un punto di riferimento
dell’immigrazione internazionale” scrive il collega a
pagina 8: “immigrazione anche clandestina: luogo di
quarantena dai tempi in cui vigeva il bilinguismo (italiano e russo); spiagge e marciapiedi colonizzati dai
Nord africani; colonia commerciale per il Made in China; pullulare di cantieri per romeni senza partita IVA;
self service per benzinai bulgari, strade buie e fratte
secche per prostitute albanesi. Etruria buona per basisti, emporio prediletto della politica romana e forse
anche l’humus ideale per i clan e i loro giri di affari”.
Ma rimanendo sull’argomento e guardando all’informativa della presenza di un Jihadista a Ladispoli, si
consta che è una notizia che fa sussultare la popolazione, come avevamo sentore: ha fatto tanto scalpore
tra i cittadini quanto ha generato silenzio tra le istituzioni. Stranamente, invece di scendere in passerella,
la politica sembra rifuggire all’argomento nonostante
l’importanza dello stesso.
Forse non sa cosa dire? Tra qualche giorno deciderà
di esprimersi? Forse verrà fuori il nome ed il contesto
di appartenenza del signor “J” ai tempi in cui prese
asilo? Forse ci diranno che la notizia si riferisce a dati
antecedenti alle vicende odierne, pertanto poco rilevanti? Magari verrà riferito che potrebbe trattarsi di un
caso isolato e già noto e circoscritto dalle forze di sicurezza? Di fatto l’impressione è che la città balneare
sembri proprio cadere dalle nuvole.
I cittadini più che restare stupefatti non possono che
trovare risposte dentro se stessi. É innegabile che si
saranno interrogati su cosa pensare: centinaia di persone condividono su facebook l’articolo senza commentare: anche questo è un segno di preoccupazione e di paura dell’ignoto, del diverso, della minaccia
presente nelle nostre menti anche come riflesso del
fuoco, anche mediatico, internazionale a cui siamo
esposti.
Se la notizia da un lato non deve creare eccessivo
allarme nella comunità, è però un must la necessità, da parte delle istituzioni, di scansire ad esempio
il nostro tessuto sociale, profondamente cambiato in
quest’ultimo decennio, per meri fattori inerenti la sicurezza interna e l’incolumità che nulla hanno a che
fare con le posizioni ideologiche verso lo straniero, i
pregiudizi, ed il contrario dei pregiudizi che rappresentano altrettante posizioni preconcette, di comodo,
di falso ideologico.
Ladispoli, nel bene e nel male, resta un minestrone di
culture. Ma al contempo è una realtà che potenzialmente tende alla deregolamentazione.
Sull’argomento Islam, ricordiamo che a Ladispoli esistono vari luoghi di culto noti e migliaia di cittadini del
tutto integrati ospiti nella nostra comunità.
In particolare, sarebbe interessante che il delegato
comunale alle comunità religiose, se ancora esiste
tale configurazione come in passato, potesse approfondire contatti con i rappresentanti anche locali e regionali dell’Islam moderato; la conoscenza reciproca
e la cultura sono antidoti contro diffidenze e chiusure.
56. Nel territorio
57. Nel territorio
58. Intervista
Società Civile scende in strada
La realtà civica che vuole rovesciare la piramide
del potere di Ladispoli
Incontro con i rappresentanti di
Società Civile per Ladispoli nella
sede di Ladispoli in Via del Mare,
33. Società Civile é, in ordine
temporale, l’ultimo esperimento
politico di una frangia del centro
destra ladispolano che intende
riallacciare il dialogo con la base
scevro dai dettami gerarchici dei
grandi Partiti tradizionali. Ad accogliermi il dinamico Paolo Ravarino
che spiega come la scelta della
sede non sia stata casuale. Collocarsi in un luogo popolato é un
buon inizio per avere un contatto
diretto con la gente e la realtà, tra
l’altro in un periodo distante dall’agone elettorale. Dopo pochi minuti
ci raggiungono il coordinatore generale, Fabio Capuani, che molti
ricorderanno come figura cardine
del coordinamento del Pdl di Ladispoli in occasione delle elezioni
del 2012 e Agostino Agaro, sfidante di Crescenzo Paliotta appunto
nell’ultimo ballottaggio elettorale.
Cerchiamo di capire il progetto politico partendo da una breve retrospettiva perché a volte la politica
va compresa nei suoi mutamenti.
Dopo le amministrative del 2012,
una parte dei consiglieri del Cen-
trodestra ha sentito il bisogno di
staccarsi dai partiti nazionali che
ne condizionavano le scelte per
fare un percorso autonomo con
una lista civica denominata Ladispoli in Movimento nella quale
erano presenti i neoeletti consiglieri Agostino Agaro e Piero Ruscito. Un ciclo che é durato fino a
quando (lo scorso anno) l’attuale
sindaco di centrosinistra ha aperto alle larghe intese con tutte le
forze di opposizione che avrebbero appoggiato la sua proposta
programmatica, ottenendo, forse
involontariamente, l’effetto di neutralizzare i malumori della maggioranza, sgretolando l’opposizione
residua. Ladispoli in Movimento
dunque si é scissa: Agostino Agaro è rimasto all’opposizione mentre Piero Ruscito ha seguito il destino del centrosinistra insieme al
consigliere Emanuele Cagiola (ex
assessore di centrosinistra nella
precedente amministrazione, in
seguito esponente del Centro di
Santino Esigibili nella corsa al premierato in contrapposizione all’attuale sindaco). Con le larghe intese Cagiola e Ruscito hanno dato
vita all’ alleanza pro Paliotta denominata Ladispoli Realtà Nuova.
Agostino Agaro
Quali sono i vostri obiettivi?
R. Capuani. Intanto, obbedendo
alle nostre coscienze, abbiamo
deciso di renderci autonomi dai
grandi partiti e di rimanere fedeli
alla volontà del nostro elettorato
che ci ha scelti per essere alternativi al centrosinistra e non per
seguirne il programma elettorale,
peraltro disatteso nella maggior
parte dei punti che si era proposto.
Abbiamo fatto una scelta molto diversa di Ladispoli Realtà Nuova.
La sfiducia nei confronti della
politica dilaga e l’astensionismo
cresce. Non è una scommessa
semplice, come l’affrontate?
R. Agaro. Intanto voglio ricordare
che chi non vota favorisce la peggiore politica nello stesso modo in
cui lo solletica chi non rispetta il
mandato elettorale. Questa è una
delle ragioni per cui non ho aderi-
59. Intervista
to alla proposta del centrosinistra.
Però rispetto e continuo a dialogare con chi ha fatto altre considerazioni e preferisco fare una politica
costruttiva. Noi siamo propositivi,
partiamo dal presupposto che non
sia tutto marcio e che bisogna
tentare sempre la via del dialogo.
Avete trovato degli interlocutori
per un’alternativa di governo?
R. Capuani. In questo momento
stiamo allacciando un dialogo con
tutti i soggetti politici che hanno da
dire qualcosa per lastricare una
strada nuova, diversa da quella
attuale. Ad esempio ci siamo incontrati con Roberto Garau ma
parliamo e siamo disposti a sentire
tutti, anche il Movimento 5 Stelle.
Non credete che questo atteggiamento molto tollerante possa
essere mal digerito da un elettorato che invece vorrebbe vedere
l’opposizione più agguerrita?
R. Agaro. No, siamo convinti che
ci siano molte persone oneste
nell’ambiente
politico.Capisco.
Quest’oggi un gruppo di persone
riunite nel “Comitato per la legalità” ci ha dichiarato, attraverso
il suo esponente più conosciuto,
il dott. Santo Fabiano, l’assenza
politica delle opposizioni sulle tematiche più rilevanti. R. Agaro. Le
opposizioni che non hanno scelto
di aderire all’agenda 2014 proposta dal Sindaco (e forse ce ne
sarà anche una ulteriore del 2015
tesa a far entrare in maggioranza
qualche altro esponente dell’opposizione) si sono fortemente battute
in Consiglio Comunale su tutte le
più importanti tematiche afferenti
sia l’aggravamento sproporzio-
nato della pressione fiscale e sia
la questione dei rifiuti che quella
di Osteria Nova. Proposte. Tempo fa venne lanciata, da Fausto
Ruscito, l’iniziativa del Comune
unico Ladispoli e Cerveteri. Erano tutti d’accordo: sindaci delle
due città, consiglieri, opposizioni, etc. Poi é scesa una coltre
di indifferenza, si e poi l’oblio.
Cosa pensa di una politica incapace di portare avanti progetti
condivisi ad unanimità. Questi
segni possono essere l’indice
di limiti invalicabili? R. Capuani. Quel progetto non aveva alcun
fondamento reale. È stata un’iniziativa singola che veniva dal basso e non dall’alto. Secondo noi si
tratta di una iniziativa isolata. Noi
intendiamo rovesciare la piramide
decisionale: il cittadino posto nella
parte più alta. L’obiettivo è far partecipare tutti alle scelte. R. Agaro.
Se l’idea era quella di migliorare i
servizi, ben venga, é la politica della bolla di sapone che non ci piace.
Su cosa si fonda l’offerta programmatica di S.C.p.L? Capuani. Abbiamo stilato una bozza di
programma che intendiamo perfezionare con i consigli dei cittadini. I
punti che tocca sono politiche per
la famiglia, cultura, lavoro, legalità
e sicurezza, ambiente e decoro
urbano, pubblica amministrazione
e turismo. Bene, seguiremo con
attenzione il vostro percorso.
Intanto vi invito a partecipare ai dibattiti quotidiani che si
svolgono su baraonews.it dove
potrete osservare l’agenda e gli
umori della città.
dp
Paolo Ravarina
Fabio Capuani
60. Confronti
ITALIA e PORTOGALLO, DUE CUORI UNA CAPANNA
“È tornando in Italia, invece, che si fanno i conti con i paradossi
della narrativa giornalistico-economica...”
di Maurizio Archilei
La crisi, si sa, è la stessa per tutti. Ma all’interno della realtà europea c’è chi ne soffre di più e chi meno.
Stupisce sapere che tra i secondi siano presenti i portoghesi, che la vulgata descrive come i più in difficoltà
nell’Unione subito dopo ai greci. All’occhio di un viaggiatore, quale sono stato negli ultimi giorni, il Portogallo appare davvero sotto un’altra luce, per niente
malandato come viene puntualmente raccontato. Servizi funzionanti, pulizia, organizzazione, infrastrutture,
efficienza.. È tornando in Italia, invece, che si fanno
i conti con i paradossi della narrativa giornalisticoeconomica, perché un minuto dopo essere atterrati si
inizia ad avere la netta sensazione di essere in un
paese in piena decadenza. Sporcizia, servizi pubblici
inefficienti, infrastrutture che fanno parlare di se anche all’estero (la notizia del crollo del viadotto Palermo-Agrigento a pochi giorni dalla sua inaugurazione
mi ha raggiunto in piena Alfama, stupendo quartiere
considerato tra i più pericolosi e caratteristici di Lisbona), completano un quadro desolante che non ha
scampo nemmeno nel confronto con la realtà lusitana. Ci si domanda: come può un paese dalle dimensioni geografiche, demografiche e dalle possibilità
economiche così inferiori rispetto al belpaese offrire
così tanto? Ma ad una domanda così è impossibile
rispondere se non valutando un’infinità di fattori. Su
tutti, però, un dato sembra prevalere: l’Italia, è noto,
non è capace di sfruttare i finanziamenti che l’UE le
dedica annualmente. Quando richiesti (ed è rarissimo), questi sono dissipati in mille rivoli senza arrivare
a destinazione. E se questa marea di denaro, vincolata a tempi e obiettivi certi, non viene richiesta, mentre
nel paese del fado permette di costruire metropolitane
con la wifi gratuita, stazioni dei treni e infrastrutture, il
motivo principale sta forse proprio nel fatto che i vin-
coli che interessano tali fondi non permetterebbero
mai la realizzazione di opere all’”italiana”, fatte male,
con costi che raddoppiano in corso d’opera, tempi
che si dilatano fisiologicamente, frequenti infiltrazioni malavitose e risultati puntualmente scadenti. È il
sistema Italia che non funziona, guidato da persone
che non hanno interesse alcuno per il progresso comune, ma solo per il tornaconto della propria fazione
e clientela. Così, mentre milioni di euro restano nelle
casse dell’Europa, l’economia italiana non riesce a finanziare la sanità pubblica, le opere infrastrutturali,
l’accesso libero alla rete, la sicurezza. Nessuno può
rimanere per più di una generazione ricco e ignorante,
e gli italiani sono ignoranti da ben più di una generazione, tanto che hanno un senso civico scadente,
un livello culturale costantemente discendente e un
interesse verso la cosa pubblica indegno anche di un
infante. Siamo un popolo in decadenza. I segnali di
questo andamento si vedono quotidianamente sul territorio, dove si arretra in ogni ambito, che la causa sia
o meno la mancanza di denaro disponibile. Così, per
fare cassa, si inventano stratagemmi pur di chiudere
l’ospedale di Bracciano o si risparmia sulla sicurezza
di un oleodotto, mentre l’arretramento sociale e civile
si percepisce da segnali quali l’aggressione fisica al
sindaco di Ladispoli o la rapina ad un portavalori a
Fiumicino. Nessun giudizio di merito. È il sistema che
non va e non va dalla testa. Prendere coscienza di
una malattia è già fare un passo verso la guarigione,
e al ritorno da un viaggio l’unica cosa che allevia questa sensazione di discesa negli inferi è la qualità della
nostra cucina. Troppo poco per affermare che ci siano
le prospettive per mantenere il benessere che ancora
abbiamo.
62. L’ospite
Ladispoli, Olmetto Monteroni,
speriamo non muoia la speranza
Ancora manca la VAS, Il delegato Basile lancia
forse l’ultimo appello all’amministrazione
comunale
“per lavorare ad un intervento decisivo dell’Amministrazione,
rinnovo la collaborazione fino al prossimo Luglio”.
In riferimento all’articolo su Olmetto di alcune settimane fa su questo giornale, voglio evidenziare
come in poco più di trenta righe è
stata descritta in modo chiaro, l’esatta cronistoria del quartiere.
I diretti interessati sanno che l’iter
procedurale è bloccato dall’assenza della Vas (Valutazione Ambientale Strategica).
Tale valutazione, secondo gli addetti ai lavori non era affatto necessaria in quanto, la variante
di recupero della zona, era stata
approvata
antecedentemente
all’entrata in vigore della norma
che rese la valutazione stessa obbligatoria. Successivamente, per sciogliere
ogni dubbio, è stata inoltrata alla
Regione Lazio, la richiesta di assoggettabilità a Vas per la zona
Olmetto. Questa volta, pareva
trattarsi di semplice prassi dove la
Regione stessa, avrebbe comunicato l’esclusione dal parere (Vas),
in considerazione dell’incremento
insediativo previsto.
In altre parole, 184.000 mc su
615.000 metri quadrati di territorio, con un insediamento di 2096
abitanti, di sicuro non necessitava
del parere. Sta di fatto che il 27
febbraio 2014 la Regione , non
solo ha inserito il Piano Olmetto
tra quelli assoggettabili a Vas, ma
ha anche formulato una serie di
osservazioni di certo non basate
sul solo incremento insediativo
all’interno del perimetro Olmetto. Sono passati ventuno anni (20
novembre 1993), da quando il Comune di Ladispoli con Delibera
Commissariale n. 545 ha adotta-
to ai sensi della legge 1150/42 la
variante al PRG per il recupero
urbanistico della zona, più di dieci
(28 maggio 2004), da quando la
stessa variante è stata approvata
in Giunta Regionale con deliberazione n. 417 e, dal 25 maggio
2010, è stato approvato il Piano
di lottizzazione che, senza Vas,
non può nemmeno tornare in Consiglio Comunale unitamente alle
osservazioni. La conseguenza di
tanto tempo trascorso, vede da
un lato gli abitanti del quartiere
vivere enormi disagi come: strade
impercorribili, allagamenti, scarico
di rifiuti, furti ecc., e, dall’altro, terreni tassati come aree fabbricabili
ormai da dieci anni, ma di fatto a
tutt’oggi null’altro che agricoli. Infatti, se è vero che il tributo viene
richiesto per la sola attribuzione
di area fabbricabile da parte del
Comune indipendentemente dagli strumenti urbanistici attuativi, è
anche vero, che è arrivata l’ora di
capire per quanti altri anni ancora
si può pagare, senza avere il diritto a costruire. Nel calcolare il tributo della zona
Olmetto poi, si fa riferimento ad
una perizia del 2008, con valori
che ammontano al doppio della stima fatta per le zone C5 sul
PRG nel successivo 2010 per delle aree, con indice di cubatura pari
quasi al doppio, e, che diversamente dall’Olmetto, non dovranno
accollarsi gli oneri di urbanizzazione. Va redatta assolutamente una
nuova perizia. Ancora, l’aliquota
è fissata al 5 x mille: bisogna applicare la riduzione del 50% così
come previsto per gli immobili di-
chiarati inagibili e comunque di
fatto non utilizzabili.
Anche la tasi (tassa sui servizi
indivisibili), va rivista. Lasciare
l’aliquota inalterata, significherebbe far pagare una tassa su alcuni servizi indivisibili inesistenti, e
comunque in futuro da realizzarsi
a spese dei lottisti. Di recente ho
avuto un incontro con il Sindaco al
quale ho rappresentato il profondo malcontento dei tanti cittadini
interessati, e l’opportunità che,
nell’attesa del parere Vas, si potrà
lavorare sia alla redazione dello statuto del Consorzio che alla
nomina dei Notai per le adesioni
al Piano di lottizzazione. Da parte Sua il Dottor Paliotta si è detto
disponibile a lavorare insieme per
trovare una soluzione ai problemi
sopra esposti, e che per alcune
problematiche legate alla residenza (es: igiene e decoro urbano), ha
conferito una codelega al signor
Navarra, dimorante all’Olmetto. Per concludere, rinnovo la mia
totale disponibilità a collaborare,
nella speranza che l’Amministrazione fissi delle scadenze ben
precise e ottenga risultati concreti
entro la prima metà del prossimo
anno.
Il delegato ai rapporti con la
zona Olmetto
Orlando Basile
64. La polemica
Ladispoli, € 6.848,49 al mese per affitto immobile
sede dei vigili urbani, adeguamento istat compreso
Approvato il provvedimento per i locali di via delle Azalee con determina
dirigenziale sottoscritta dall’avvocatura comunale
DALLA DELIBERA
APPROVATA:
Viste le risultanze dell’Istruttoria
effettuata ai sensi dell’art. 3 della
L.241/90 e s.m.i dal responsabile
del procedimento Sig. Paggi. Premesso che il Comune di Ladispoli
conduce in locazione l’immobile
sito in via delle Azalee n. 4 adibito
a sede della Polizia Locale; che il
canone di locazione, alla data della
presa in consegna dei locali, è stato determinato in € 6.687,98; che,
con nota prot. 15226 del 20 aprile
2012 il proprietario dell’immobile
ha chiesto al Comune di Ladispoli
l’adeguamento del canone di locazione in virtù della variazione
ISTAT intervenuta nell’anno 2012;
che, stante il mancato riscontro
alla predetta domanda, la richiesta
é stata successivamente reiterata
con nota prot. 5985 del 4 marzo
2014. Considerato che a sostegno
dell’istanza, il proprietario ha fatto
rilevare come la legge 7 agosto
2012 n. 135, di conversione del
D.L. 95/12, avesse così disposto:
“In considerazione dell’eccezionalità della situazione economi-
ca e tenuto conto delle esigenze
prioritarie di raggiungimento degli
obiettivi ento della spesa pubblica,
a decorrere dalla data di entrata
in vigore del presente provvedimento, per gli anni 2012, 2013 e
2014, l’aggiornamento relativo alla
variazione degli indici ISTAT previsto dalla normativa vigente non
si applica al canone dovuto dalle
amministrazioni inserite nel conto
economico consolidato della pubblica amministrazione … per l’utilizzo in locazione passiva di immobili per finalità istituzionali” …
Ritenuto pertanto doversi provvedere in merito alla fattispecie riconoscendo al proprietario dell’immobile sito in Ladispoli, Via delle
Azalee n. 4, l’importo aggiornato
del canone mensile, pari ad €
6.848,49, per gli anni 2012, 2013
e 2014, con una differenza in aumento pari ad € 160,51 mese che,
per i tre anni trascorsi (36 mesi),
porta il totale da corrispondere ad
€ 5.778,36. che, con deliberazione n. 249 del 18 dicembre 2014, la
Giunta comunale ha approvato il
ridetto riconoscimento ed ha conferito al Responsabile dell’Ufficio
Avvocatura l’incarico di liquidare
la predetta somma di denaro paria
complessivi € 5.778,36 ed al Responsabile del Servizio di
Ragioneria di aggiornare, a partire
dal 1° gennaio 2014, il suddetto
canone di locazione in € 6.848,49.
L’affitto, nel 2008, secondo le
dichiarazioni
dell’assessore
alla cultura di Girolamo (in foto
in basso a sinistra), era di 3.600
euro e per tutto il 2008 fu interrotto – spiega la giovane amministratrice. Poi il Comune decise di farsi carico di nuovo della
locazione che ora dopo varie
peripezie è arrivata a quasi il
doppio. La delibera conferma in
pieno la linea. A.V.
66. La polemica
comune a norma antincendio
Il Palazzotto si deve adeguare. Costa troppo?
Quando si parla di soldi spesi per la politica si ha
sempre la sensazione che siano troppi. Eppure le
spese ci sono e quando sono fatte all’interno degli
enti pubblici, i prezzi per una ragione o per un’altra
finiscono con lievitare. Si tratta dell’importo stanziato
dal comune di Ladispoli per la redazione di relazioni
tecniche in materia di antincendio perché il palazzo
comunale non è più a norma rispetto alle ultime disposizioni di legge.
E’ stato incaricato un perito di Roma per un importo di
32.000 € ad eseguire le seguenti prestazioni:
1. elaborazione progetto e relazione tecnica,
2. redazione elenco eventuali lavori di adeguamento
3. predisposizione SCIA e conseguenti adempimenti
4. rapporti con il Comando Provinciale dei Vigili del
Fuoco Territoriali e conseguenti adempimenti.
Il dubbio permane, nonostante la cifra sia al di sotto dei 40000 euro - limite entro il quale l’affidamento
diretto è consentito dalla legge ndr - , sulla modalità
con cui è stato scelto il professionista. In buona sostanza si tratta di un affidamento diretto e non, come
a volte si sollecita a fare per incarichi che non abbiano
delle impellente temporali, di una gara d’appalto che
secondo taluni consentirebbe una riduzione dei costi complessivi magari a dispetto del prolungamento
temporale della procedura di assegnazione.
Detto costo riguarderà solo la parte burocratica del
progetto. In base alle risultanze dello studio del professionista bisognerà poi stanziare risorse per la
messa in campo dei provvedimenti imposti dalla legge che se supereranno la soglia dei 40mila euro dovranno passare attraverso altra procedura. RED
68. Good News
LADISPOLI, MATRIMONI CIVILI IN LOCATION SUGGESTIVE,
LA NUOVA IDEA DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
Il comune pubblicherà un avviso pubblico tramite il quale i gestori di
strutture idonee potranno manifestare interesse per mettere a disposizione delle coppie,
gratuitamente, le loro belle ambientazioni per le celebrazioni istituzionali degli sposalizi
Il matrimonio con rito civile, il cosiddetto matrimonio
laico, resta una modalità molto diffusa anche nella città
balneare. A Ladispoli sono infatti moltissime le coppie,
giovani e non, che decidono di convolare a nozze con
uno sposalizio celebrato dal sindaco o da un delegato istituzionale magari scelto dagli stessi sposi in empatia. Sono stati centinaia sino ad oggi i matrimoni di
questo tipo trascritti a Ladispoli nella unica sede designata, quella comunale di Palazzo Falcone: gli sposi, i
testimoni ed il codazzo degli invitati ben vestiti e gioiosi
per il lieto evento, si radunano nella stanza al piano
terra procedono al rapido cerimoniale istituzionale con
sottoscrizione della promessa ed attribuzione di diritti
e doveri coniugali, suggellati anche, discrezionalmente, dallo scambio delle fedi e dalla “benedizione” del
sindaco o del consigliere facente funzioni. Certo, la
“location” di Palazzo Falcone, se vogliamo così definirla, non è tra le più suggestive di sempre; a parte
l’esteriorità in architettura base spaziale Nasa, se si
passa all’interno constatiamo che la stanza dei matrimoni altro non è che uno stanzone con un banco a
mezza altezza dove gli sposi, tra quattro mura appunto
e sedie in fila, suggellano la promessa per l’eternità (si
spera) per poi andare subito altrove a scattare foto e a
far convivio. Ma, data la solennità del momento delle
nozze, nonchè l’unicità della circostanza degna di essere ricordata per sempre da chi la vive, e considerata
la moda incombente che vuole cerimonie sempre più
curate, apprendiamo che il Comune si è messo al lavoro per rendere il momento della celebrazione di certo
più speciale, anche e soprattutto sotto il profilo della
cornice. Ed è appunto in un’ottica estetica, sinergica
e di riflesso auto-promozionale del patrimonio locale,
che l’amministrazione sta compiendo ormai da tempo
una strutturale riflessione: considerando che la città di
Ladispoli dispone, grazie alla dedizione dei privati gestori, di splendide strutture con spazi al chiuso ed all’aperto, location al mare o immerse nella natura, perché
non fruirne durante le celebrazioni, appunto, dei matrimoni? Da quanto abbiamo inteso il progetto è in fase
culminante: a breve gli sposi potranno, in maniera del
tutto gratuita, optare, previa comunicazione\prenotazione, per celebrare il matrimonio istituzionale in posti
di sicura e suggestiva ambientazione, usufruendo delle strutture messe a sistema dai privati. Ovviamente
strutture capienti, pulite e manutenute, adatte sicuramente per scattare foto e trattenersi per i saluti di rito
e gli auguri con amici e familiari, in tutta tranquillità ed
in un contesto di bellezza, senza la fretta di scappare
via. Nello spazio comunale questo non può compiersi
al meglio per chiare ragioni logistiche: il palazzetto è
pur sempre, soprattutto negli orari diurni nei quali hanno avuto fino ad oggi luogo le celebrazioni, composto
da un atrio e da una serie di uffici operativi, con un
via vai di cittadini che chiedono servizi e dipendenti
al lavoro. Viene da sè che la sede comunale non si
presta alla leggiadria dello sposalizio e ad essere occupata per tempi non brevissimi. In tal senso l’amministrazione sembra confermare la linea, una linea di
sinergia coi privati che vogliano contribuire al progetto:
“il comune è alla ricerca di ambientazioni suggestive
per svolgere le cerimonie ufficiali del matrimonio” conferma il sindaco Crescenzo Paliotta. “Almeno una di
esse sara’, sicuramente, sul mare. In totale le location
non saranno comunque tantissime perche’ ogni luogo
destinato dovra’ avere, tra le altre, le caratteristiche di
essere sempre aperto ai cittadini durante le cerimonie,
cosi’ come prevede la legge. Il bando sara’ pubblicato
sui siti entro gennaio e la scelta definitiva ci sara’ entro
febbraio”, annuncia il primo cittadino. E.V.
70. Cultura
Cerveteri vola in alto, in migliaia in fila per Eufronio
L’assessore Lorenzo Croci: “Cerveteri sempre più luogo di cultura
e bellezza”. Il ministro Franceschini scrive alla soprintendenza per
trattenere il celebre vaso in terra natia.
E’ boom di visite a Cerveteri per
la mostra “I capolavori di Eufronio”. Nei primi 3 giorni di esposizione aperta al pubblico del
Cratere, sono stati raggiunti oltre
3 mila visitatori, quasi un terzo
di quelli fatti registrare in tutto il
2013. Già in primavera l’arrivo,
sempre da Villa Giulia a Roma,
della Kylix di Eufronio, aveva portato a triplicare il numero dei visitatori paganti.
“Avevamo salutato il 2014 con il
grande successo di visitatori durante ‘Le notti di Euphronios’ - ha
dichiarato l’Assessore Lorenzo
Croci. Questo inizio di 2015 con
numeri impressionanti al museo
e aggiungendo anche quello della necropoli e del presepe vivente
ci fanno capire una volta di più
che Cerveteri viene sempre di più
percepita come luogo di cultura e
bellezza, degno di essere visitato
e vissuto. Siamo felici perché è
quello che come amministrazione
abbiamo sempre pensato e voluto per la nostra città. Siamo in attesa dei dati ufficiali del Ministero,
ma sappiamo già che nelle Festività natalizie è stato registrato un
numero di presenze mai visto per
i siti archeologici di Cerveteri. Merito del ritorno dei Capolavori di
Eufronio, accolto con entusiasmo
da tutta la cittadinanza, ma anche
del grande lavoro di promozione
che l’Amministrazione sta portando avanti per attirare nuovi
turisti”. Al fianco del comune del
litorale si schiera anche il ministro
dei Beni culturali Dario Franceschini. Per il Ministro la strategia
è chiara, decentrare il patrimonio
artistico dell’Italia facendolo tornare nelle rispettive terre di origine. Per questo l’Amministrazione
Comunale con una lettera inviata
ufficialmente alla Soprintendenza
dei Beni Archeologici di prolungare almeno fino al 31 ottobre prossimo la permanenza del Cratere
di Eufronio. Una decisione sulla
quale si nutre molta speranza
visti i pronunciamenti dei giorni
scorsi e di fronte ad un successo
senza ombra di smentita. Oltre
10.000 i visitatori accorsi durante
il periodo di festa e per Cerveteri
si potrebbe prospettare un buon
afflusso anche nella prossima primavera.
Qualora l’afflusso dovesse restare costante per tutto il periodo viene da chiedersi come sarà
possibile riportare via il reperto
dalla sua casa di origine. Il Cratere di Eufronio è uno dei segni
che le attività del comune stanno
seguendo la strada corretta verso il definitivo rilancio turistico dei
siti archeologici. A questo si andranno ad aggiungere nuove vie
d’accesso alla necropoli, i percorsi illuminati e una pista ciclabile
che dal centro storico, dove c’è il
castello con il museo, porta fino
alla necropoli, con tanto di bici
elettriche previste da un secondo
finanziamento. Tutto questo sarà
possibile grazie ai fondi europei e
regionali, pari a 2,3 milioni di euro.
A confermarlo è il sindaco Alessio
Pascucci. Non solo obiettivi, ma
certezze già acquisite: all’interno
della necropoli, infatti, sono state
installate ricostruzioni in 3D che,
attraverso ologrammi virtuali, raccontano e informano sugli utilizzi,
nel passato, dei reperti. “Siamo
stati letteralmente presi d’assalto
– ha dichiarato Daniele Medaino,
presidente della cooperativa che
da anni realizza visite guidate
nei siti archeologici di Cerveteri e Tarquinia – ma l’emozione è
di notare la forte crescita dell’interesse, anche nel grande pubblico, nei confronti di Cerveteri e
della sua storia è per noi motivo
di soddisfazione ed orgoglio”.
Aurora Di Curzio
72. Ambiente
SE CONTINUA COSI’ IL COMUNE DOVRA’ TOGLIERE I RACCOGLITORI
Anche se sono in prossimità delle farmacie
e nell’isola ecologica ci si conferisce di tutto
Aurora Di Curzio
Da una parte è mancata la campagna informativa
da parte dell’amministrazione comunale, dall’altra
manca l’impegno da parte di molti utenti a seguire un
comportamento consono alle necessità della città.
Così, come testimonia anche l’immagine, per colpa
di qualcuno si rischia di perdere dei servizi utili. Segue comunicato comunale.
L’Amministrazione comunale ricorda le modalità di
conferimento dei medicinali scaduti negli appositi
raccoglitori che si trovano in prossimità delle farmacie. Il medicinale deve essere conferito privo della
scatola e delle istruzioni che devono essere inserite
nei contenitori per la carta. Infine non possono essere conferite le siringhe che devono essere smaltite
nel contenitore del secco residuo (indifferenziato)
dopo aver coperto l’ago con l’apposito cappuccio in
dotazione. “All’interno dei raccoglitori dei medicinali
scaduti – ha detto il delegato all’igiene urbana, Claudio Lupi – non può essere messo nessun altro tipo di
rifiuto. I medicinali scaduti, infatti, vengono conferiti
in appositi impianti di smaltimento, la presenza di altri rifiuti crea problemi e costi aggiuntivi. Per questi
motivi, se persiste il problema della non conformità
del rifiuti “medicinali scaduti”, il Comune sarà costretto suo malgrado a togliere i raccoglitori presso le farmacie e lasciare attivo solo quello all’isola ecologica
che attualmente è l’unico controllato”.
74. Scuola
Antonio di pietro incontra la corrado Melone
Dalla condizione di immigrato alla carriera da poliziotto e poi magistrato di mani pulite, l’ex
ministro trascorre un’intensa mattinata con gli studenti dell’istituto comprensivo, tra aneddoti, retroscena e vicende raccontate in prima persona analizzando il grave problema della
corruzione fino ai nostri giorni.
di Riccardo Agresti
Uno dei simboli della storia recente d’Italia, l’uomo
che ha indotto una rivoluzione politica semplicemente svolgendo il proprio lavoro, la persona che ha tolto il velo che nascondeva il marciume della “Prima
Repubblica” è stato ospite il 13 gennaio dei ragazzi
dell’Istituto Comprensivo “Corrado Melone” presso
la sala consiliare del Comune di Ladispoli. Antonio di
Pietro è giunto in treno nella nostra città ed ha incontrato i circa 400 ragazzi cui ha raccontato la propria
vita e le proprie vicissitudini affinché i ragazzi non dimentichino che le rivoluzioni si fanno lavorando duramente e con impegno, non dimenticando mai i propri
doveri, i propri valori ed il proprio impegno verso lo
Stato. Il senatore, due volte ministro della Repubblica, due volte europarlamentare, ha iniziato esortando
i ragazzi a comprendere chi oggi viene in Italia come
immigrato, ricordano quando lui emigrò in Germania,
lavorando umilmente da operaio, in condizioni rigide e
trattato con disprezzo e senza salvaguardie sindacali.
Come operaio immigrato, aveva tempi contingentati
anche per andare in bagno e il suo gruppo di lavoro era composto da operai tutti di lingua diversa per
impedire loro di parlare durante il lavoro. Rientrato in
Italia si iscrive all’Università di Milano come studente
lavoratore e si laurea in giurisprudenza. Lavora quindi
come “segretario comunale” a Como e dintorni. Vince poi un concorso pubblico ed entra in Polizia come
Commissario. In quel periodo, ha detto ai ragazzi, fu
“eroe obbligato”, infatti durante una rapina, dei banditi presero fra gli ostaggi una bambina e lui si offrì
di sostituirla facendo uno scambio fra la bimba e la
sua persona. Quel gesto eroico, ha detto, non avrebbe certo voluto farlo perché non si sentiva e non si
sente un eroe, ma essendo il comandante dei suoi
uomini, toccava a lui assumersi la responsabilità del
proprio ruolo per non rischiare la vita di uno dei suoi.
Non neghiamo che oggi faccia un certo effetto ricordare quel gesto di Di Pietro in confronto ad un certo
Schettino. Se non si crede e non si vuole essere eroi,
indubbiamente eroi sono quei servitori dello Stato che
svolgono bene il proprio lavoro e agiscono altruisticamente, come vuole la logica di chi lavora per il Paese
e non per se stesso. Di Pietro non ha nascosto che
aveva paura offrendosi ai banditi, ma era suo obbligo
morale difendere quella bambina, sostituendosi a lei.
Non ha nascosto nemmeno la paura che ha provato
durante i due conflitti a fuoco avuti durante il suo lavoro in Polizia. “Non è come nei film” ha detto “in quei
momenti hai una paura terribile perché sai che puoi
morire o può morire un tuo compagno”, ha poi continuato dicendo che la realtà la si è vista in TV durante
il blitz della polizia francese nel ristorante kosher: gli
uomini si facevano forza uno con l’altro, la realtà è
molto meno elegante di quello che si vede nelle fiction
ed è paura di essere uccisi.
Segue su www.Baraondanews.It
76. Fotografando
LE IMMAGINI DI BARAONDANEWS.it
Inseriamo una serie di scatti realizzati dai collaboratori della redazione che ci raccontano
in diversi modi i tempi che stiamo vivendo
• IL FOTOGRAFO DEL PRESEPE. In pochi sanno
che la fotografia ufficiale del Presepe di Piazza San
Pietro è scattata da un nostro concittadino. L’immagine di Biagio Tamarazzo è stata realizzata dalla
piattaforma aerea ad un’altezza di 19 metri.
• MA DIMMI QUANDO QUANDO… Questa fotografia riporta I’impianto stradale progettato sulla Via
Settevene Palo in due diversi punti dove la strada
è franata. L’impianto, composto da 4 semafori alimentati da pannelli fotovoltaici, segnali luminosi e
segnaletica orizzontale è quanto di meglio concepito
per evitare di riparare la via.
• INCENDIO AL NUOVO FORNO. Questa immagine
testimonia l’immeritato intervento dei Vigili del fuoco
per spegnere le fiamme divampate nei magazzini
del forno.
• IL RESTO E’ MANCIA? Dopo aver versato l’olio di
frittura all’interno del contenitore di raccolta dovete
prendere la bottiglia di plastica e gettarla tra i rifiuti
di plastica. Consigli per gli utenti
• INCIVILOPOLI. In attesa dell’estensione della
raccolta differenziata nella zona centro di Ladispoli, attraverso questa immagine possiamo presagire
l’estensione della differenziata
*Potete continuare ad inviare immagini, video e
commenti al nostro giornale usufruendo della sezione YOU REPORTER e del numero WHATSAPP
attraverso le apposite sezioni su
www.baraondanews.it
79. Mercato
Cerveteri, mercato immobiliare in forte flessione
e crollo dei prezzi
Si compra ormai anche con molto meno di 2000 euro al metro quadro.
Una montagna di annunci immobiliari tra cui perdersi
Cerveteri è tra le cento città italiane con il maggior
numero di annunci immobiliari pubblicati per un totale, nel mese di dicembre, di circa 1387 annunci in
vendita e 172 in affitto.L’ indice complessivo è quindi
di 45 annunci ogni 1000 abitanti (fonte osservatorio
immobiliare nazionale)
Il prezzo medio di vendita, secondo i dati divulgati
a fine 2014 dall’osservatorio, è di circa 2.075 €/m²,
con una dimensione media di circa 75 m². Cerveteri
è quindi una tra le città italiane con una popolazione
compresa tra 10.000 e 50.000 abitanti con i prezzi più
contenuti. molto contenute tra i diversi quartieri: la zona Campo
di Mare è la più costosa con oltre 2.150 €/m² in media, mentre la zona Valcanneto è la più economica
con circa 1.975 €/m² ed una differenza quindi di circa
il +8%. Per quanto riguarda gli affitti invece, la zona Zambra ha gli affitti più cari, mentre la zonaCampo di
Mare è la zona più economica per gli affitti.
Una certa omogeneità delle quotazioni sussiste anche tra tutti gli annunci pubblicati in città, con oltre la
metà degli appartamenti messi in vendita ad un prezzo compreso tra 1.850 €/m² e 2.300 €/m².
Per quanto riguarda l’affitto, la dimensione media degli appartamenti è pari a circa 70 m² con un canone
mensile quindi di circa 600 €.
Il prezzo medio degli appartamenti mostra differenze
Infine, in base al numero di annunci pubblicati, la
zona Marina di Cerveteri è la più importante, con circa 311 annunci in vendita e 28 in affitto pubblicati nel
mese. E.V.
81. Nel territorio
82. Ambiente
Ladispoli, Scoppia la POLEMICA
fa discutere la potatura degli alberi al Miami
Considerata dannosa da alcuni, necessaria da altri, ogni volta una polemica.
Risponde il titolare de “I tre Pini”, la ditta incaricata dal municipio
Piante tagliate a filo tronco nel quartiere Miami al
centro della polemica scoppiata su Facebook. Si
tratta di una capitozzatura degli alberi e sebbene tutti
d’accordo su quanto sia importante la loro potatura per la sicurezza, altrettanto fondamentale è considerata la salvaguardia delle piante. Infatti per alcuni
esperti la capitozzatura, ossia il taglio indiscriminato
del fusto, delle branche primarie o di grossi rami, è
considerata pratica estremamente dannosa.
“Spero che l’incolpevole delegato (o chi lo sostituirà
in seguito) faccia in modo che questa vergogna finisca” - si legge in un commento sul social network -. A
fronte del malcontento che monta sulla rete, interpelliamo direttamente il titolare della ditta incaricata,
Fabio Cicillini, per fare luce sul malcontento generale
che serpeggia nel quartiere.
Buongiorno Fabio, si sta discutendo molto riguardo alle modalità scelte per potare gli alberi.
Come mai il taglio è stato così drastico?
“Purtroppo quegli alberi, parliamo del Ligustro e del
Prunus di Via Alabama e Via Giorgia, non venivano
potati da 15 anni. Credo che l’ultima potatura risalga
a quando c’era il consorzio Cerreto. I rami di quegli
alto fusto erano secchi e marci e l’unico modo per
“salvarli” e mettere in sicurezza cose e persone, era
riportarli al verde. Anche quando una fronda è metà
verde e metà marcia, apparentemente sana, deve
essere completamente asportata per far rigenerare
la pianta. Molti hanno asserito che noi lo abbiamo
fatto per la legna. Niente di più insensato. Figuriamoci, la legna l’abbiamo lasciata in terra per la gente
del Miami che la voleva utilizzare per il camino, abbiamo portato via solo le frasche che sono andate al
macero. I Tre pini fa manutenzioni da quest’anno e
siamo intervenuti secondo coscienza, le piante che
ricacciano sono state potate a capitozzo, quelle che
invece hanno un’altro modo di vegetare, tipo le tre
querce, le abbiamo potate alte. Il verde deve essere
curato con costanza, altrimenti bisogna fare degli interventi radicali come in questo caso. Ad ogni modo
potete star certi che presto germoglieranno”.
Grazie della risposta, ci sentiamo in Primavera.
Ligustroum (Prima foto in alto) e Primus Pissardi
83. Nel territorio
84. Cronaca e Ambiente
ARRIVANO I SOLDI DELL’ALLUVIONE
In agenda opere viarie, messa in sicurezza dei corsi d’acqua
e della piscina comunale
Santa Marinella. “Dagli enti sovracomunali ottime risposte per
effettuare e realizzare gli interventi post-alluvione”. A comunicarlo è
il Sindaco Roberto Bacheca.
“Oltre alle garanzie ricevute già lo
scorso mese di dicembre dai dirigenti e dai tecnici della Regione
Lazio e del Genio Civile – afferma
Bacheca – circa il supporto economico nel ripristinare e mettere
in sicurezza alcuni tratti dei corsi
d’acqua più importanti che attraversano il centro urbano, anche il
Ministero dell’Ambiente ha garantito un proprio intervento diretto
per cercare di risolvere l’annoso
problema del rischio idrogeologico. In particolar modo per quanto riguarda la viabilità e i rischi di
esondazione, specificatamente
per quel che concerne il sottopasso semaforico di Via delle Vignacce, ormai inadeguato al traffico
veicolare dei rioni Valdambrini e
Combattenti.
Il Ministero dell’Ambiente, che
ringrazio di cuore per la disponibilità – continua Bacheca – si è
impegnato a finanziare l’opera di
ampliamento a doppio senso veicolare, di cui il Comune già dispone del progetto definitivo.
Per cui, non appena arriverà la
conferma ufficiale del finanziamento, procederemo con la conclusione dell’iter progettuale e
alla conseguente gara d’appalto
per la realizzazione dell’importante opera viaria che i cittadini
di Santa Marinella attendono da
diversi decenni”.
Allo stesso tempo il Sindaco interviene circa la chiusura per lavori di messa in sicurezza, a fine
mese, della Piscina Comunale.
“Abbiamo tentato di tener aperto
l’impianto natatorio finché le normative lo hanno consentito – ha
concluso il Sindaco – ma gli interventi di ristrutturazione e adeguamento si rendono necessari.
Abbiamo così deciso di interrompere, d’accordo con i gestori, le
attività sportive e riprenderle tra
qualche mese. Sarà tutto pronto
per l’inizio della prossima stagione agonistica”.
Aurora Di Curzio
85. Nel territorio
87. Curiosità
Dopo la colonscopia si sveglia con
delle mutande rosa
Trovato per caso l’ingresso
alla Grande Piramide
Un paziente di un centro chirurgico, dopo
essersi risvegliato dall’anestesia, si è ritrovato
ad indossare della biancheria intima femminile
senza un apparente motivo logico.
Dopo anni di tentativi di ricerche con mezzi
tecnologici all’avanguardia, sembra che il
ritrovamento della rampa processionale della
piramide di Giza sia avvenuto grazie ad una
fatalità!
DOVER, USA – Un uomo di Delaware ha
sporto denuncia contro il centro chirurgico della sua città a causa di uno strano
evento accaduto dopo il suo risveglio da
un’anestesia. Il paziente aveva subito un
intervento di colonscopia, ma dopo essersi risvegliato dall’anestesia si è accorto
che indossava stranamente delle mutandine rosa. L’avvocato dell’uomo trentaduenne è subito passato all’azione difendendo
il proprio cliente, ritenendo vergognoso
e alquanto fuori luogo il fatto che l’uomo
fosse stato vestito con biancheria intima
femminile senza una ragione valida.
L’avvocato ha spiegato come il suo cliente
non fosse arrivato in ospedale indossando
quel tipo di biancheria intima, inoltre non si
è messo la suddetta biancheria in nessun
momento né prima né dopo l’operazione,
almeno non deliberatamente e consapevolmente. Inoltre il legale ha aggiunto che
il suo cliente è stato colpito da un “grave
stress emotivo” non sapendo bene cosa
sia successo durante la sua incoscienza.
GIZA (Egitto). Per tempo immemore gli studiosi hanno cercato i resti della rampa processionale, senza alcun successo, fino a
quando, in tempi recenti, un signore di un
paese vicino non ha trovato un qualcosa di
davvero sospetto. Il signore, residente nella
zona della Piana di Giza, e in particolare nel
villaggio di El Haraneya, nonostante scavare e trivellare fosse proibito in quell’area,
stava scavando nel suo giardino ad una
profondità di 10 metri, quando ha trovato
delle strane tracce.
Si è reso infine conto che ciò che aveva
trovato era un tesoro preziosissimo: si
trattava infatti della rampa che porta alla
Piramide di Cheope. Il signore ha immediatamente allertato le autorità deputate al turismo e alle antichità, le quali hanno incaricato un importante archeologo di controllare
la veridicità del ritrovamento. Mentre questi conduceva le sue indagini, l’area è stata
presidiata e messa sotto lo stretto controllo
delle autorità.
88. Annunci
EDITORE
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Direttore Responsabile
Maurizio Archilei
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IL TRIBUNALE DI
CIVITAVECCHIA
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Bracciano. Via San Francesco d’Asisi, 2 - T. 339.4086870
Scad. 31/01/2015
94. Nel territorio
L’Oroscopo del Camaleonte
GENNAIO - 2015
Ariete. L’ispirazione del flusso astrale
vi favorisce e vi incornicia un’aureola
di fascino al quale
difficilmente si resta indifferenti; le pressioni su di voi
saranno considerevoli e tutte
mirano a edificare una certa
simpatia da parte vostra, non
vi dispiace affatto ma, non
sono ammesse distrazioni.
Toro. Il coraggio e
l’intuito guideranno i vostri passi e,
se trascinate da
tempo un rapporto
difficile, ora è giunto il momento di definire se vi appartiene
o no. Sarete affascinanti simpatici ed esuberanti. Al lavoro
vi aspettano piacevoli novità.
Riguardatevi dal freddo e dagli
sbalzi di temperatura.
Gemelli. Un periodo parlante
o un rapporto
che parla da se,
l’importante è
parlare d’amore o almeno pensatelo se non volete parlarne,
a parte il gioco di parole, siete
sotto osservazione e non da
telecamere nascoste ma da occhi palesi, occhi dolci e affettuosi, sta a voi scoprirli.
Cancro. Qualche
contrasto in ambito sentimentale
non dovrebbe allarmarvi o preoccuparvi più di tanto, semplici
screzi a causa di terzi incomodi, una serata dedicata al problema, magari con cenetta a
tema, dovrebbe risolvere tutto
con piacere ... reciproco.
Leone. Cercate di
non volare molto
con la fantasia,
anche se l’amore
è in cima ai vostri
pensieri, fascino e mistero
sono intorno a voi, la mongolfiera zavorrata dai vostri sogni sale a fatica tra le nuvole
ma poi ritorna rapidamente a
terra e qui ritrovate il vostro
partner ad attendervi.
Vergine. Saranno
le positività astrali
nei confronti del
vostro segno, o
l’azione costruttiva di chi vi
è vicino, l’importante è, se ci
riuscite, mettere ordine in voi
stessi, con tutta calma, cercando di capire dove porta il
vostro intuito e, se coincide
con le decisioni del vostro cuore, assecondate.
Bilancia.
La vostra sottile
gelosia quotidiana
riesce ad incrinare anche il più
solido dei rapporti e il vostro
partner non è certo immune
da questi atteggiamenti di irruenza senza freni: cercate di
stemperare gli eccessi coloriti,
qualcuno potrebbe meditare
un tiro mancino.
Scorpione.
L’ottimismo la
fa da padrone,
tra colpi di fulmine e storie
coinvolgenti non ce la fate
proprio a concentrarvi sui vostri compiti, c’è sempre una
sorpresa dietro l’angolo che
sembra messa lì apposta per
voi. L’allegria è la padrona
delle vostre azioni, lasciatevi
guidare dalle vostre emozioni,
il vostro intuito non vi tradirà.
Saggittario.
Vi sentite un
po’ soli, la nostalgia per una
persona sola, a
volte, può essere più significativa di quanto possa sembrare, una sensazione che passa
dritta nel cuore e strappa un
brivido o un sospiro; proiettatevi nella conquista dell’inconsueto, un’idea geniale rivoluzionerà la monotonia.
Capricorno.
Qualcosa vi spinge
a esternare tutto
quello che sentite
dentro e, quello
che non dite, lavora dentro di
voi ma, al negativo creandovi
malintesi o incomprensioni:
nonostante riusciate a svicolare diplomaticamente, dovreste escogitare una soluzione di
compromesso.
Acquario. Nel lavoro dovreste affidarvi ai progetti
suggeriti
dalla
mente e non dal
cuore ovvero, usate la testa
senza influenze emotive; vitali, creativi e geniali, ma anche
aggressivi; ricordate però che
non spetta sempre a voi l’ultima parola. Si apriranno nuovi
sbocchi alla vostra creatività.
Pesci. Le cose
belle
sono
destinate ad
essere
fotografate dalla nostra mente,
un incontro riporterà alla ribalta un episodio del passato
che forse avevate rimosso ma
che in un modo o nell’altro vi
ha intimamente segnato. Non
lasciatevi vincere dal nervosismo ma reagite con calma e
pazienza.
96. Nel territorio
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ladispoli, la campagna elettorale inizia prima?