PESCE CRUDO Istruzioni per l’uso • I RISCHI MICROBIOLOGICI nei prodotti della pesca • Gestione del PRODOTTO FRESCO e PUNTI CRITICI Dr.ssa Priscilla D’Amico Facoltà di Medicina Veterinaria Università di Pisa Gestione del PRODOTTO FRESCO e PUNTI CRITICI Categorie di freschezza del Pesce Come riconoscere un prodotto fresco? L’OCCHIO deve essere brillante e sporgere leggermente; se invece è opaco e infossato il pesce non è fresco Le BRANCHIE devono essere rosse e umide e non pallide o grigie. Regolamento (CE) n. 2406/96 • La CARNE deve essere soda e compatta: se si preme sul pesce con un dito, quando lo si toglie la carne non deve conservarne l’impronta; • le SCAGLIE devono essere ben aderenti alla pelle e il colore deve essere brillante e vivace; • il pesce deve avere ODORE di fresco e di mare; Gestione del PRODOTTO FRESCO e PUNTI CRITICI IL PESCE HA UN’ELEVATA DEPERIBILITA’ A TEMPERATURA AMBIENTE LIMITARE LE ALTERAZIONI DEL PESCE Il pesce non ha lunghi tempi di conservazione a causa delle caratteristiche chimiche dei suoi tessuti muscolari. • TEMPO E TEMPERATURA DI CONSERVAZIONE • IGIENE di manipolazione, lavorazione e somministrazione I RISCHI MICROBIOLOGICI nei prodotti della pesca I contaminanti microbiologici riscontrati nei prodotti della pesca sono principalmente BATTERI FONTI DI CONTAMINAZIONE • l’ambiente di lavorazione, La contaminazione può avvenire in qualsiasi momento e in qualsiasi punto della filiera produttiva. • le macchine, Contaminazione all’origine: interessa la flora microbica primaria già presente alla cattura, sul prodotto ittico (cute, branchie e intestino); • gli utensili, • le materie prime, • gli ingredienti utilizzati, • il personale addetto alla lavorazione, • l’aria e l’acqua. Contaminazione in sede di manipolazione, conservazione e somministrazione del pesce, dovuta a scarse condizioni igieniche, a errori nei processi di conservazione o a contaminanti provenienti dai contenitori utilizzati per la conservazione o il confezionamento. CONTAMINAZIONI CROCIATE Passaggio di microbi patogeni da alimenti contaminati (solitamente crudi) ad altri alimenti attraverso le mani dell’uomo, le attrezzature, gli utensili. Escherichia coli, Salmonella spp. Stafilococchi Enterococchi Listeria monocytogenes Microrganismi del genere Vibrio I RISCHI MICROBIOLOGICI nei prodotti della pesca Lo sviluppo dei microrganismi è influenzato da: • Presenza di nutrienti (proteine, grassi, zuccheri, vitamine, sali minerali) !A ATTENZIONE allo sporco residuo • Presenza di ossigeno • Temperatura A temperatura ambiente, superiore a 10°C, i prodotti della pesca devono sostare per il minor tempo possibile: più basse sono le temperature, maggiore è il • Umidità rallentamento dell’attività microbica! • Acidità I BATTERI causano: •ALTERAZIONE E DEGRADA DEGRADAZIONE AZIONE D DEL PESCE, (sapore, odore, colore e consistenza,) za,) in relazione rellazio one al tempo te e alla temperatura di conservazione. •MALATTIE O TOSSINFEZIONI ALIMENTARI Cibi COTTI : in padella, fritti, al vapore Sottoponendo il pesce a cottura (con una temperatura superiore a 75°C) I BATTERI PATOGENI VENGONO ELIMINATI Cibi CRUDI: sushi, sashimi Se il pesce è destinato ad essere somministrato CRUDO o PRATICAMENTE CRUDO, per limitare o bloccare la crescita microbica, è necessario effettuare in maniera molto rigorosa: • L’APPLICAZIONE DI MISURE IGIENICHE PREVENTIVE • L’ABBATTIMENTO DELLA TEMPERATURA di CONSERVAZIONE Gestione del PRODOTTO FRESCO e PUNTI CRITICI – IGIENE MISURE IGIENICHE PREVENTIVE •Formazione specifica degli operatori preposti alla manipolazione dei prodotti della pesca; •Accurata igiene personale degli operatori; •Utilizzo di indumenti e dispositivi di protezione individuale (guanti, mascherine, grem grembiuli); mbiuli); rtu ura p porte” orte” •Uso di distributori di sapone e di rubinetti azionati a pedale e sistemi di “apertura non manuale; •Accurata pulizia e sanificazionee dei locali di lavoro, lav delle attrezzature , degli utensili e delle stoviglie; feribili a malattie infettive e contagiose •Evitare il contatto con gli alimenti in caso di disturbi riferibili (diarrea, vomito, febbre). Gestione del PRODOTTO FRESCO e PUNTI CRITICI – TEMPERATURA DI CONSERVAZIONE LA CONSERVABILITA’ DEL PESCE è in funzione del TEMPO e della TEMPERATURA Evitare la sosta prolungata dei prodotti della a pesca in recipienti scoperti a temperatura ambiente (> 6-10°C) METODO MIGLIORE PER CONSERVARE IL PESCE FRESCO Refrigerazione a 0°C in celle o in ghiaccio a scaglie Ref VITA COMMERCIALE del pesce è di 7-8 giorni Gestione del PRODOTTO FRESCO e PUNTI CRITICI – TEMPERATURA DI CONSERVAZIONE Tempo di conservazione (MESI) Vita commerciale del pesce in relazione alle sue caratteristiche e alla T di conservazione L'ABBASSAMENTO DELLA TEMPERATURA delle derrate alimentari • Non distrugge i microrganismi e non li inattiva definitivamente ma ne rallenta la moltiplicazione; • Creazione di una barriera alle aggressioni batteriche; • Allungamento nel tempo delle qualità alimentari; • Prolungamento dei tempi di conservazione. Il sistema della conservazione a freddo del pesce, prevede ed da parte dell’Operatore del Settore Alimentare (OSA), il rigoroso rispetto della catena del freddo e la corretta gestione delle diverse temperature, che NON POSSONO SUBIRE RIALZI consistenti, neppure per breve tempo. ! ATTENZIONE PUNTI CRITICI deposito e trasporto ; Gestione del PRODOTTO FRESCO e PUNTI CRITICI – TEMPERATURA DI CONSERVAZIONE TRASPORTO FRIGORIFERO • Sistemi di trasporto adeguati ed in grado di mantenere la temperatura ottimale per ogni derrata. • Devono essere forniti di un sistema di monitoraggio che rileva la temperatura a bordo per individuare eventuali innalzamenti della temperatura dovuti a: - chiusura non ermetica della cella, - apertura del portellone in fase di carico/scarico della merce, - permanenza prolungata del veicolo sotto l’azione diretta del sole. CORRETTO UTILIZZO DELLE CELLE e DEI BANCHI FRIGO • Presenza di un termometro preciso • Controllare frequentemente la temperatura; • NO stivaggio eccessivo: nella cella frigo deve circolare aria; • NO sgocciolamenti: porre i recipienti nella parte inferiore della cella; • Coprire i recipienti; • Non appoggiare a terra le derrate; • SEPARARE i cibi cotti dai cibi crudi; • Impedire qualsiasi contatto tra carni imballate e carni non protette/sfuse; • Non mettere mai cibi caldi nel frigorifero, per non causare innalzamenti della temperatura. Produzione primaria Materia prima Consumo Trasporto Distribuzione Somministrazione Deposito Preparazione