Data e Ora: 13/04/10
23.13 - Pag: 39 - Pubb: 14/04/2010 - Composite
Giornale di Brescia
spettacoli 39
Mercoledì 14 Aprile 2010
I legali di Morgan: «La droga?
Voleva solo farsi pubblicità»
Addio a Carlo Alberto Rossi, quello delle bolle blu
Scompare un autore e discografico tra i più prolifici e raffinati. «E se domani» tra le 500 canzoni da lui firmate
MILANO Nel 2002 Sanremo gli dette il premio alla carriera: riparazione un po’ tardiva per un musicista con
all’attivo 18 festival come autore (senza mai vincere).
Fatto sta che con Carlo Alberto Rossi, morto lunedì a
Milano per un problema cardiaco (ma la notizia si è saputa solo ieri), scompare un pilastro della musica italiana: musicista raffinatissimo e intelligente discografico,
amato tanto dagli artisti italiani quanto da quelli stranieri.
A lui si devono alcune delle più belle canzoni italiane
(sono circa 500 quelle coperte dalla Siae): basti citare
Carlo Alberto Rossi in una foto della gallery del suo sito ufficiale www.esedomani.it
«E se domani» (scritta per Fausto Cigliano, ma reinterpretata da Mina) o «Le mille bolle blu» (entrambe, ironia della sorte, scartate a Sanremo). Senza dimenticare altri classici affidati a Gorni Kramer, Natalino Otto,
Milva, Joe Sentieri, Bing Crosby, Tom Jones, Ray Charles, Nat King Cole e tanti altri. Ma anche la creazione insieme al fratello Alfredo Rossi e a Ladislao Sugar - di
un etichetta storica come la Ariston.
Nato a Rimini il 30 agosto del 1921, Carlo Alberto Rossi era cresciuto con Federico Fellini e Sergio Zavoli, di
cui è rimasto amico per una vita. «Il suo unico rimpianto - dice il figlio Giorgio - è stato non aver fatto un musical in stile Broadway, gli sarebbe tanto piaciuto».
I funerali si svolgeranno domani alle 14.45 nella chiesa di San Protaso, in piazzale Brescia a Milano.
ROMA «Ho detto di usare droga solo
per farmi pubblicità». Così il cantante
Morgan - secondo il settimanale Diva e
Donna che riporta il contenuto di documenti giudiziari - spiegherebbe le dichiarazioni rilasciate alla stampa che
gli sono costate l’esclusione dal festival
di Sanremo e, ora, la richiesta al tribunale dei minori da parte della ex compagna Asia Argento, di far decadere la patria potestà sulla figlia Anna Lou, nata
nel 2001 dalla loro relazione.
Nuovo colpo di scena nella battaglia
legale che oppone l’ex frontman dei Bluvertigo all’attrice e regista, a due setti-
luci
della ribalta
«Io, poliziotta
con le ansie
di una mamma»
TV «Italia’s Got Talent»
testa a testa con «Capri»
Si è diviso tra il nuovo talent show
di Canale 5 «Italia’s Got Talent» e
l’ultima puntata della fiction «Capri» su Raiuno, il pubblico televisivo
di lunedì. I due programmi hanno
sfiorato entrambi i 6 milioni di spettatori, ma lo share (percentuale di
spettatori sul totale) ha premiato il
programma Mediaset (27,42%, contro il 21,34% della fiction Rai), grazie alla maggiore durata e alla chiusura oltre la mezzanotte.
Lucrezia Lante della Rovere in «Donna detective 2»
su Raiuno, poi in teatro col monologo «Malamore»
ROMA «Mi piace fare la poliziotta, essere sempre in prima linea, al servizio della giustizia.
Ma per questo ruolo ho dovuto superare il terrore atavico di prendere in mano un’arma:
odio sparare», rivela Lucrezia Lante della Rovere, protagonista della seconda serie di «Donna
detective», per la regia di Fabrizio Costa, in onda su Raiuno mercoledì 21 e giovedì 22 aprile,
per otto prime serate. Accanto alla bella attrice romana, Kaspar Capparoni, Luca Ward, Stefano Masciarelli, Flavio Montrucchio, Eleonora Pedron e Anna Ammirati.
Lucrezia, tre anni dopo il successo della prima serie, torna nei panni dell’ispettore capo
Lisa Milani. Com’è cambiato il personaggio?
Lisa si è trasformata, è meno ingenua. Dopo
aver scoperto il tradimento del marito, ha sofferto molto, ha perdonato, ma ha preso in mano la sua vita. È una donna di oggi e come tutte le donne che lavorano ha sempre timore di
non farcela, di non riuscire a far fronte a tutti
gli impegni professionali e familiari. Soprattutto ha l’ansia di non essere una buona madre.
Nei nuovi episodi sarà alle prese anche con i
problemi adolescenziali dei figli?
Sì, da un lato dovrà indagare su casi molto
complicati, dall’altro cercherà di far luce su un
brutto guaio in cui è finita sua figlia Ludovica
(Sara Santo Stasi, ndr). A questo si aggiunge
la crisi adolescenziale della figlia che accusa la
mamma di pensare solo al lavoro, di non avere
mai cercato il dialogo, le risponde male.
Lei nella vita è mamma di due figlie, ha mai
avuto di questi problemi?
Le mie gemelle hanno 21 anni, ormai sono
grandi, ma anche loro intorno ai sedici anni
non erano poi tanto diverse dalla Ludovica di
questa fiction. Però, al contrario di quanto avviene nella serie, le mie figlie non si sono mai
messe nei guai, e crescendo sono diventate
sempre di più due ragazze tenere, affettuose,
con la testa sulle spalle.
Anche loro vorrebbero fare le attrici?
Al momento frequentano l’università: una
vorrebbe diventare architetto, l’altra stilista.
Ma se dovessero cambiare idea non mi opporrei, anche se non vorrei che si portassero addosso le fragilità, le insicurezze tipiche di chi fa
questo mestiere. Recitare è meraviglioso ma
molto difficile. Per esempio, per rendere maggiormente credibile il mio personaggio, ho studiato per settimane, con molta attenzione, i
comportamenti di alcune donne poliziotto. Le
ho riempite di domande, ho cercato di capire
come potessero conciliare la loro femminilità
con un lavoro considerato maschile.
CLASSICA Israele dice no
a Barenboim a Gaza
Daniel Barenboim in rotta con il Governo israeliano. I dirigenti di Israele, scrive il quotidiano Yediot Ahronot, hanno respinto la sua richiesta
di dirigere a Gaza un concerto «per
la pace» alla guida dell’orchestra Divan che raccoglie musicisti israeliani, palestinesi, arabi e spagnoli.
Lucrezia Lante della Rovere torna su Raiuno
nella fiction «Donna detective 2»
Dopo la fiction quali progetti l’aspettano?
Sto girando, sempre per Raiuno, la serie
«Una musica silenziosa», con la regia di Ambrogio Lo Giudice. Interpreto la fidanzata del direttore di un conservatorio, un idealista che ha
il volto di Johannes Brandrup, lo stesso attore
con cui ho girato «Lo smemorato di Collegno».
In estate sarò in tournée, porterò in teatro un
monologo dal libro «Malamore, esercizi di resistenza al dolore», di Concita De Gregorio. È un
testo davvero bello che racconta la forza di carattere che abbiamo noi donne. Un po’ la stessa forza che ha la mia donna detective.
LIVE Pop Club al Magazzino,
Martelloni-De Paoli acustici
Per l’appuntamento live in diretta
con «Pop Club» di Jean-Luc Stote su
Radio Onda d’Urto, alle 21 al Magazzino 47 di via Industriale, in città, i
cremonesi Beacoup Fish e l’anteprima del nuovo album di Samuel Katarro «The Halfduck Mistery», ingresso libero. All’Enosteria di viale Piave
223, in città, alle 21,30 set acustico
con il cantautore Gianmarco Martelloni e Filippo De Paoli dei Plan De
Fuga, ingresso con tessera Arci.
Emanuela Castellini
Karima voce internazionale con Bacharach
La cantante ha inciso l’album negli Stati Uniti, con musicisti come East e Phillinganes
■ Lontana dalle telecamere di «Amici», scesa dal
palco dell’Ariston, Karima guarda oltreoceano...
Interamente registrato a Los Angeles - sotto la guida d’eccezione di Burt Bacharach - è uscito ieri l’album, eponimo, della cantante seguita dall’agenzia di
Mimmo D’Alessandro e del bresciano Adolfo Galli.
Ed è lei stessa a commentare che, dopo un’esperienza del genere, «non c’è Sanremo che tenga».
Seconda classificata nel 2007 ad «Amici», seconda
anche nel 2009 fra le nuove proposte del Festival, la
25enne livornese dalla timbrica black ha intrapreso
un percorso impegnativo che l’ha portata a lavorare
con musicisti di fama internazionale. Tutte le canzoni sono state incise in presa diretta, insieme a un’orchestra di 48 elementi e a «mostri sacri» come Paul
Jackson Jr, Greg Phillinganes e Nathan East. «All’inizio ero molto tesa, è stata una grandissima prova» ha
raccontato ieri in conferenza stampa a Milano: «Ma
si è creata l’intesa di un live e questi grandi musicisti
mi hanno accolta a braccia aperte, trattandomi co-
La cantante livornese Karima, che ha pubblicato l’album eponimo
me una star, non come una ragazzina». A vegliare su
tutto il lavoro è stato Bacharach, «un perfezionista
con un orecchio pazzesco» che già aveva accompagnato Karima a Sanremo. Nel nuovo album, il maestro le regala un inedito, «Just walk away», e la dirige
in veste di produttore e arrangiatore nelle cover di
due sue canzoni. La sua impronta è comunque presente anche negli altri sette brani (in italiano) e, rivela il produttore Mimmo D’Alessandro, «Bacharach
vuole che Karima torni negli Stati Uniti: ha in serbo
dei progetti che vuole portare avanti con lei».
Promuovere un disco «di qualità» come quello di
Karima «non è facile in Italia» denuncia D’Alessandro, tanto che, dopo l’uscita del primo singolo «Brividi e Guai», non è in programma la realizzazione di un
video. Le occasioni per presentare le nuove canzoni,
comunque, non mancano: il 3 e 4 maggio, a Milano e
Roma, Karima aprirà i concerti di Whitney Houston.
Da domenica prossima, inoltre, sarà ospite fissa di
Crozza Alive su La7. Dopo concerti e apparizioni estive, Karima si esibirà con i musicisti che l’hanno accompagnata nell’album «certamente a Roma e Milano, a settembre: ci sentiamo spesso via internet e
hanno voglia di venire in Italia».
Rime di Dante e Michelangelo, suoni di Liszt
Affollato il Politeama di Manerbio per la singolare performance di Vittorio Sgarbi col pianista Carusi
MANERBIO Liszt che si confronta con i
grandi geni del Rinascimento italiano, in
particolare con il talento titanico di Michelangelo, quasi fosse incaricato di aggiungere alla poliedricità dell’arte del maestro rinascimentale l’unico tassello mancante: la
musica. Un «percorso ardito», che è stato
proposto lunedì sera dal critico d’arte Vittorio Sgarbi a Manerbio, in un gremito teatro
Politeama, per lo spettacolo «Franz Liszt e
l’arte italiana» con cui si è aperto - come
hanno annunciato, portando il loro saluto,
il presidente della Provincia, Daniele Molgora e il sindaco di Manerbio, Cesare Meletti
con l’assessore Vanessa Merenda - il nuovo
ciclo dei Lunedì del Sancarlino itineranti in
provincia, curati da Roberto Chiarini.
Sul palco, con Sgarbi, il pianista di fama
internazionale Nazzareno Carusi, che ha
eseguito splendidamente alcuni brani del
repertorio di Liszt (ed un apprezzatissimo
bis col «Notturno» di Chopin). Al centro dello show (allestito con la regia di Salvo Nugnes), il secondo Quaderno degli Anni di
Pellegrinaggio di Franz Liszt, brani evocati-
mane dall’udienza in tribunale del 29
aprile. Secondo Asia, Morgan si è totalmente disinteressato alla figlia sia da
un punto di vista educativo sia economico. Anna Lou vive ormai da tre anni
stabilmente a Roma con la madre che,
secondo i suoi legali, ha dovuto rinunciare anche alla sua carriera artistica.
Gli avvocati di Morgan negano che il
loro assistito sia tossicodipendente:
«Le dichiarazioni sulla droga - spiegano
- le ha fatte per farsi pubblicità». Morgan chiamerà come testimoni Mara Maionchi, Simona Ventura e Claudia Mori,
che hanno affiancato a «X-Factor».
vi dedicati all’Italia, fra i quali sono stati
scelti «Il Pensieroso», che allude alla statua
di Michelangelo sulla tomba di Lorenzo De
Medici, e «La Notte» (sempre per Michelangelo), nella Cappella Medicea di San Lorenzo a Firenze.
Sgarbi ha declamato nella prima parte alcuni passi dalle Rime di Michelangelo:
«Grato m’è il sonno e più l’esser di sasso,
mentre che ’l danno e la vergogna dura;
non veder, non sentir m’è gran ventura…».
Lo spunto viene dalla statua michelangiolesca posta sulle Tombe medicee con l’allegoria del Giorno e della Notte: «Michelangelo
- ha commentato il critico d’arte - nella sua
ricerca vuole estrarre il corpo e l’anima dalla pietra, ma si ferma prima. Il suo "non finito" tuttavia non è un incompiuto, ma una
volontà di espressione estetica in cui viene
trasmessa un’impronta ancora più vivida».
Sgarbi definisce universale lo stile di Michelangelo, la cui versatilità si esprime con
altrettanta perfezione nelle arti e nella poesia. Fa un paragone con Leonardo («genio
moderno, ma che commette molti errori»).
Altro ciclope rinascimentale che evoca è
il pittore Andrea Mantegna: «In lui è urgente la necessità del mondo letterario, classico. Quanta passione emerge nel suo lavoro
per la scultura e l’archeologia… Si ravvisa
anche una vocazione all’architettura. Egli,
nelle sue composizioni, compendia tutte le
forme espressive».
Il maestro Carusi ha interpretato i capolavori lisztiani in relazione ai commenti di
Sgarbi. «Se Michelangelo avesse fatto il musicista avrebbe composto opere come quelle di Liszt, che arriva in Italia tre secoli dopo la realizzazione del Giudizio Universale
e che, nella sua musica, sembra tenere assieme la dimensione titanica della musica e
l’arte figurativa» nota Sgarbi. Che ha analizzato anche i particolari della Cappella Sistina, dove la michelangiolesca Creazione
d’Adamo rimanda un’eccezionale forza plastica: «Vi si sente una sinfonia straordinaria, come se il Padre che vi è raffigurato fosse un direttore d’orchestra. L’artista ha fatto qui una serie di sculture in pittura in grado di produrre universi creativi e di raggiungere le vette più alte».
Ma come non menzionare anche la statura del «gigante» Dante? La seconda parte
della performance è stata dedicata a un
«dialogo fra Liszt e Dante». L’ultima esposizione del tema principale ha visto Sgarbi recitare terzine dal Canto V dell’Inferno, mentre Carusi si è esibito con la «Dante-Sonata», quasi recitassero insieme un «melologo» originale: «Noi leggiavamo un giorno
per diletto di Lancialotto come amor lo
strinse: soli eravamo e sanza alcun sospetto…». E via via, fino a quando il critico entra
sulla corona del «Prestissimo» a mani alternate: «Mentre che l’uno spirto questo disse,
l’altro piangea; sì che di pietade io venni me
così com’io morisse… E caddi come corpo
morto cade».
Anita Loriana Ronchi
FOTOGALLERY su
www.giornaledibrescia.it
Vittorio Sgarbi durante la performance al Politeama
OPERA Guida all’ascolto
della «Serva padrona»
Alla scuola media Franchi del vill. Sereno, trav. XII, 21, alle 16,30 Emanuela Pangrazio guida all’ascolto
dell’opera «La serva padrona» di Pergolesi, ingresso libero.
CINEFORUM Matematica,
Iran, horror e zingari
Al Nuovo Eden di via Bixio 9, in città,
alle 20 per la Settimana della Matematica «Moebius» di Gustavo Mosquera e il corto «Frecce e aquiloni
nel cielo della matematica» realizzato dal Dipartimento di Matematica
della Cattolica di Brescia, ingresso libero. Nella sede dell’associazione La
rete di via Luzzago 1/c, in città, alle
20,30 «Oro rosso» dell’iraniano Jafar
Panahi, introduce il critico massimo
Morelli, ingresso libero. Al cinema
del vill. Sereno, trav. XII, 158, alle
20,45 «La bambola del diavolo» di
Tod Browning (1932, sottotitolato),
ingresso gratuito con tessera Videoamici, Spi-Cgil e Coop. A Rezzato, alla
Bottega Alta di via Perlasca 28, alle
21 «Gatto nero, gatto bianco» di
Emir Kusturica, ingresso libero.
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