Comune di OVADA PROGRAMMI INTEGRATI PER LO SVILUPPO LOCALE Il Territorio Ovadese per uno sviluppo eco-sostenibile S T U D I O D I F A T T I B I L I T À in conformità all’art. 4 del bando regionale approvato con D.D. 14 marzo 2005, n. 6 e delle linee guida per la redazione approvate con d.G.R. n. 91-1643 del 28 novembre 2005 Struttura polifunzionale per attività di promozione EXPO’ DEL LEGNO E DEL LEGNAME Equipe: Arch. Andrea MALASPINA (capogruppo) Arch. Roberto BURLANDO Prof. Fabio PALAZZO Ing. Marco SAVINI Genova, 14/4/2006 VIETATA LA RIPRUDUZIONE TOTALE O PARZIALE SENZA AUTORIZZAZIONE DELL'AUTORE 1 INDICE 1. QUADRO CONOSCITIVO PAESAGGISTICA E ANALISI URBANISTICA, AMBIENTALE E 1.1. Quadro conoscitivo generale e obiettivi dell’intervento 1.2. Individuazione e valutazione delle alternative progettuali 1.3. Modalità di gestione dell’opera 2. FATTIBILITA’ TECNICA E COMPATIBILITA’ 2.1. Indicazioni tecniche “di base” ed esplorazioni preprogettuali 2.2. Stima parametrica dettagliata del costo di costruzione e di realizzazione 2.3. Eventuali problemi su cui porre l’attenzione in fase progettuale 3. SOSTENIBILITA’ FINANZIARIA 4. CONVENIENZA ECONOMICO – SOCIALE 5. PROCEDURE PER APPROVAZIONE INTERVENTO 6. ANALISI DI SENSIBILITA’ E DI RISCHIO 1. QUADRO CONOSCITIVO 1.1 Quadro conoscitivo generale e obiettivi dell’intervento VIETATA LA RIPRUDUZIONE TOTALE O PARZIALE SENZA AUTORIZZAZIONE DELL'AUTORE 2 SOGGETTI COINVOLTI Comune di Ovada (AL) Indirizzo sede: Via Torino 69 - Ovada Tecnici di supporto: ing. G. Chiappone, Ing. A. Firpo, Geom. G. Alpa INTRODUZIONE componenti di grande scala Nell’ambito di uno sviluppo del territorio integrato ed ecosostenibile, in un quadro complesso d’azioni (passate, presenti e future) volte alla valorizzazione delle presenze naturali ed allo sviluppo di un sistema economico che si integri con l’ambiente e da questo tragga vantaggio, appare naturale quindi proporre un turismo ancorato alle risorse della terra ed alle presenze storico architettoniche e culturali supportate da un sistema ricettivo in fase di sviluppo. Queste iniziative di miglioramento delle qualità di un territorio migliorano le condizioni di vita dei residenti che possono così disporre di una città a misura d’uomo e pertanto aumentano la lenta ma crescente tendenza di trasferimenti dalla vicina Genova verso spazi ormai facilmente raggiungibili e con una qualità ambientale elevata. Nell’ambito di questo sviluppo è stato individuato un Polo d’attività di promozione locale, un Centro che possa divenire elemento totemico d’interesse e promozione territoriale basato sulla filiera del legno che, se opportunamente valorizzata porterebbe allo sviluppo degli obiettivi citati nelle righe precedenti. LOCALIZZAZIONE Provincia di Alessandria, Comune di Ovada VIETATA LA RIPRUDUZIONE TOTALE O PARZIALE SENZA AUTORIZZAZIONE DELL'AUTORE 3 L’AREA OGGETTO DI INTERVENTO (CTR fuori scala) (ortofotocarta) VIETATA LA RIPRUDUZIONE TOTALE O PARZIALE SENZA AUTORIZZAZIONE DELL'AUTORE 4 Urbanistica Attualmente l’area oggetto di intervento è di proprietà privata, in stato di degrado ed abbandono; ubicata all’accesso del paese, risulta in pratica la vera Porta del comune, soprattutto poiché è ubicata lungo la direttrice che giunge dall’uscita del casello autostradale. Esiste una seconda opzione, riguardante l’area dell’ex frantoio, oggetto però di riqualificazione complessiva all’interno del Parco Tematico del Monferrato Story Park, di cui una progettazione complessiva è in corso ma non è oggetto del presente studio. A livello urbanistico, eventualmente il progetto dovrà comportare una variante al piano di dettaglio, qualora si ritenesse più opportuno indirizzare la scelta su quest’area, anche se oggi non appare una opzione congrua, poiché non ancora di chiara identificazione progettuale e di destinazioni d’uso. A livello urbanistico la scheda di Piano predisposta dall’amministrazione comunale prevede la possibilità di realizzare una completa ristrutturazione urbanistica anche a fini residenziali e turistico-ricettivi, a patto che venga anche realizzato un edificio polivalente per lo sviluppo locale. Tale edificio può essere pertanto realizzato a parziale scorporo di oneri, dal soggetto privato che dovesse affrontare il progetto di riqualificazione urbana. Nell’ambito del progetto proposto, tale idea progettuale, soprattutto valida in funzione della proposta gestionale, diviene vincente in relazione alla localizzazione urbana ed alla possibilità di agganciare la struttura al filone della filiera del legno, assolutamente in crescita e di sicuro sviluppo. La localizzazione urbana appare quindi senz’altro consona, assolutamente fattibile, sia sotto il punto di vista urbanistico, consono e conforme, sia per quanto riguarda gli aspetti di vincolo idrogeologico, progettando la struttura in modo da osservare tutte le indicazioni previste dalla scheda di piano, per le possibili esondazioni e l’area prevista. Ai sensi dello schema URB delle LINEE GUIDA PER LA REDAZIONE DEL PROGRAMMA INTEGRATO E DEGLI STUDI DI FATTIBILITA’ (SdF) della Regione Piemonte, il progetto risulta pertanto conforme alle previsioni di Piano, nella identificazione dell’immobile e dell’area come volume a servizio di attività di interesse pubblico, senza la presenza di particolari vincoli o prescrizioni, comunque rispettate, in funzione alle dimensioni volumetriche e di altezza, anche in questo caso conformi alle normative vigenti; anche per l’aspetto idrogeologico non è necessaria alcuna variante, ma sarà opportuna una indagine idrogeologica preliminare, al fine di verificare la rispondenza del progetto alle richieste del VIETATA LA RIPRUDUZIONE TOTALE O PARZIALE SENZA AUTORIZZAZIONE DELL'AUTORE 5 piano. Pertanto non si ritiene in questa fase di dover avviare alcuna forma di variante al piano o inserire valutazioni particolari e l’opera è immediatamente cantierabile. CARATTERIZZAZIONI Infrastrutturale La localizzazione del sito consentirebbe di risolvere uno dei grossi problemi del territorio ovadese. Infatti il luogo urbano deputato alla realizzazione del centro polifunzionale è oggial contempo la Porta di Ovada e dell’ovadese, ed uno dei luoghi urbani più caotici e problematici sia dal punto di vista della viabilità che dal punto di vista del tessuto urbano presente. Sicuramente la futura rotonda di accesso al costruendo Polo scolastico consentirà di risolvere in parte il problema del nodo infrastrutturale critico ed il Centro Polivalente e Polifunzionale si troverà a beneficiare delle nuove infrastrutture previste. Pertanto si ritiene utile pensare al sito in funzione delle future realizzazioni, che contribuiranno a fare della struttura architettonica progettata, il fiore all’occhiello del territorio. Inoltre il secondo nodo infrastrutturale dei parcheggi, anche pianificando il territorio di progetto con gli ampi viali previsti dalla relazione geologica di piano, verrà risolto inserendo l’opportuna dotazione di posti auto a rotazione per il centro; infine la viabilità di servizio, progettata in funzione della nuova rotonda, consentirà di differenziare l’accesso dei mezzi di approvvigionamento merci e servizi, con ingresso riservato e distinto. Attualmente il luogo urbano manca di una piazza di incontro e sosta, il progetto proposto inserisce due spazi urbani capaci di risolvere al problema, dotando la struttura di quella permeabilità col territorio che sarà la sua forza vincente. VIETATA LA RIPRUDUZIONE TOTALE O PARZIALE SENZA AUTORIZZAZIONE DELL'AUTORE 6 Architettonica A livello architettonico gli elementi esistenti sono il frutto di un’edificazione molto recente e di scarso livello ed interesse. Le emergenze locali ed il disegno architettonico, quasi una periferia, sono oggi il segno di un degrado marcato e purtroppo evidente per chiunque, arrivato dall’autostrada A26 ed uscito al casello autostradale dell’omonimo centro alessandrino, debba entrare al cuore di Ovada. È fondamentale, visto l’elemento architettonico esistente, creare una rottura forte, un elemento a se stante, luogo forte ed identificativo del contenuto e del messaggio anche sociale che soggiace la scelta architettonica. OBIETTIVI del PROGETTO L’obiettivo principale del progetto è quello di creare una struttura che sia al contempo un contenitore ed un “biglietto da visita” per la città, unendo l’aspetto funzionale a quello estetico. Pertanto la scelta dei materiali sarà in funzione del luogo, legno e pietra saranno gli elementi cardine, nella filosofia generale che prevede l’esaltazione del territorio, partendo proprio dalla struttura che ne accoglierà i frutti. Ma tale volume non sarà ricondotto, volutamente, alla tradizione locale, scimmiottando l’antica architettura. Nel caso sarebbe stato più utile e funzionale provvedere alla ristrutturazione di un immobile rustico esistente. Sarà necessario ed opportuno, anche per trascendere dal livello locale, individuare una architettura figlia del suo tempo, ma legata al territorio. Il contenuto sarà il territorio stesso, con fiere e manifestazioni temporanee sia al chiuso che all’aperto, con la possibilità di utilizzare gli ampi spazi esterni progettati, pensando che in questo caso anche il vuoto urbano è e sarà architettura. La vera Porta dell’Ovadese, un elemento cardine che riuscirà a catalizzare eventi e finanziamenti da tutta la Regione, strutturata in modo da essere assolutamente autonoma a sviluppi futuri, ai quali potrà essere sempre di riferimento. La fattibilità studiata analizza alcune soluzioni alternative, esclusivamente a livello di localizzazione urbanistica, ma comunque miranti l’obiettivo generale qui espresso. Sotto il profilo degli scopi della nuova struttura si segnala l’importanza, per Ovada ed il suo ambito geografico, di un luogo dove si possano ospitare eventi e situazioni strettamente legati ai caratteri del territorio Ovadese. In tal senso la tradizionale attività mobiliera, che coinvolge il settore forestale e dunque la prospettiva di una nuova giovinezza per la filiera del legname di pregio; sembra uno dei temi ideali a rappresentare l’idea della struttura. Qualunque altra location (capannoni industriali dimessi, palazzi pubblici ecc) non è strettamente identificata su un tema mentre il nuovo Centro potrà essere sempre riconoscibile grazie al legame con un contesto (la produzione del legno e il paesaggio forestale) e ad un settore produttivo importante (l’industria del mobile). Naturalmente l’edificio dovrà essere un centro che si apre alle attività sociali e culturali della comunità ovadese e alle molteplici istanze provenienti dal territorio, in particolare alle occasioni di promozione e divulgazione dell’economia e del paesaggio rurale oggi più che mai da valorizzare come patrimonio della città nonché in grado di offrire nuove opportunità di sviluppo economico ed occupazionale. VIETATA LA RIPRUDUZIONE TOTALE O PARZIALE SENZA AUTORIZZAZIONE DELL'AUTORE 7 La costruzione dell’edificio esalta la forza tecnologica del legno ed è coerente con la prospettiva di identificare tutte le attività connesse con la filiera del legno (sia energetica che manifatturiera) con il nuovo polo espositivo. 1.2 Individuazione e valutazione delle alternative progettuali Le soluzioni alternative da valutare in fase analitica vertono sostanzialmente su due fattori: il primo riguarda l’aspetto urbanistico di infrastrutturazione dell’area, il secondo riguarda l’aspetto economico e la valutazione economica delle scelte. Soluzione A.1 – Centro Polivalente in località ex-Frantoio. La soluzione proposta parte dal presupposto di localizzare l’edificio nell’area oggetto di intervento di riqualificazione denominato Monferrato Story Park, potendo usufruire della contemporanea presenza di altre attività, in modo da poter fruire di un’unica gestione. Questa opportunità, benché possa essere considerata positivamente ad una prima analisi, comporta alcune problematiche che sono state valutate attentamente in modo da rendere ottimale la scelta. Infatti, la realizzazione di un Centro Polivalente basato sullo sviluppo delle attività locali, legate al legno, ha poco a che vedere con l’aspetto culturale e didattico che andrà ad assumere tutta l’area, in realtà creando anche problemi di unitarietà al progetto intero di riqualificazione. Inoltre la scelta di valorizzare solo l’area in oggetto penalizza pesantemente la possibilità di valorizzare e riqualificare anche la seconda area. Punti di forza: Punti di debolezza: Area già oggetto di finanziamento per la riqualificazione; Possibile gestore unico per il Monferrato Story Park e per il Centro Polifunzionale; Inserimento aree verdi; Non coerenza tra le due finalità, l’una culturale e l’altra di sviluppo economico ed eventi. Poca chiarezza allo stato attuale dei fatti nel progetto generale di riqualificazione. Poca infrastrutturazione dell’area per la presenza contemporanea di due poli di attrazione. Valorizzazione esclusiva di un’area degradata. Ammodernamento tecnologico; Miglioramento paesaggistico complessivo; Aumento valore immobiliare; Aumento del valore di sicurezza urbana; Economicità dell’intervento; Soluzione A.2 – Centro Polivalente in località Ex LAI. La soluzione proposta parte dal presupposto di localizzare l’edificio nell’area di diretto accesso dalla viabilità autostradale, casello della A26, vero accesso al territorio dell’Ovadese divenendo di fatto Porta del territorio. Sebbene l’area sia di proprietà privata, è possibile intervenire al fine di riqualificare un tessuto urbano pesantemente degradato, fatto di edilizia di scarso livello architettonico. La localizzazione del centro polifunzionale in questo sito consentirebbe quindi di usufruire di spazi urbani di ottima accessibilità e di dotare l’area di infrastrutture capaci di creare fenomeni di aggregazione sociale locale. Inoltre il futuro inserimento della rotonda di accesso al Polo scolastico, consentirà di differenziare gli accessi all’area, sia per scarico merci che per i visitatori, dotando l’area di una infrastruttura in grado di affrontare il problema dell’auspicabile incremento turistico. VIETATA LA RIPRUDUZIONE TOTALE O PARZIALE SENZA AUTORIZZAZIONE DELL'AUTORE 8 Punti di forza: Area già oggetto di riqualificazione, con intervento del Polo scolastico, intervento visto come completamento della riqualificazione dell’area; Possibilità di accrescimento di occupazione, compatibile e sostenibile; Inserimento aree verdi; Punti di debolezza: Acquisto dell’area, non di proprietà pubblica Inserimento in luogo urbano non qualificato Tempi di avvio della di gestione di attività alternative culturali e di spettacolo Ammodernamento tecnologico; Miglioramento paesaggistico complessivo; Aumento valore immobiliare; Aumento del valore di sicurezza urbana; Economicità dell’intervento; Possibilità d realizzazione eventi e manifestazioni in struttura puntualmente riconosciuta. Ottima localizzazione dell’area Ottima infrastrutturazione e possibilità di parcheggi ed aree verdi. Valorizzazione esclusiva di un’area degradata. La scelta possibile Centro Polivalente in località ex-Frantoio Miglioramento qualità della vita; Ammodernamento tecnologico; Miglioramento paesaggistico complessivo; Aumento valore immobiliare; Aumento del valore di sicurezza urbana; Economicità dell’intervento; Gestione Sviluppo compatibile e sostenibile. Riqualificazione di area degradata. Totale valori Centro Polivalente in località Ex LAI Miglioramento qualità della vita; Ammodernamento tecnologico; Miglioramento paesaggistico complessivo; Aumento valore immobiliare; Aumento del valore di sicurezza urbana; Economicità dell’intervento; Gestione Sviluppo compatibile e sostenibile. Riqualificazione di area degradata. Totale valori 7 9 7 6 7 9 7 8 7 67 9 9 8 8 7 9 8 8 9 75 VIETATA LA RIPRUDUZIONE TOTALE O PARZIALE SENZA AUTORIZZAZIONE DELL'AUTORE 9 2. FATTIBILITA’ TECNICA 2.1 Indicazioni tecniche “di base” ed esplorazioni preprogettuali Il luogo, oggetto dell’intervento è l’area dove si trova lo stabilimento dell’ex area LAI, realizzato di recente e costituisce un elemento d’estremo degrado dell’assetto urbanistico del territorio comunale. Infatti, tutto l’accesso al comune, dal casello autostradale meriterebbe un intervento di valorizzazione di sicuro effetto, e l’area in oggetto è sostanzialmente la porta del paese. In quest’area è in essere il progetto per la realizzazione del Polo scolastico, che sarà fulcro di attività e riqualificazione, ponendo seri interrogativi sullo sviluppo futuro dell’area limitrofa. L’idea progettuale della localizzazione è pertanto forte e giustificata, sia a livello urbanistico che architettonico e paesaggistico. L’insieme architettonico che si è configurato, la sua posizione e la sistemazione esterna tengono in debito conto il rapporto con l’ambiente al fine di non creare un impatto ambientale negativo. Il progetto si compone di due elementi architettonici e paesaggistici; l’uno è il pieno e l’altro è il vuoto, qui come non mai anche il vuoto e l’esterno, diventeranno architettura e spazi espositivi. Per quanto riguarda l’architettura, sarà realizzata in legno lamellare e vetro, con partiture interne estremamente mobili e duttili, con un piccolo cento congressi da 80 posti a sedere, servizi, un caffè ed un centro per la vendita di prodotti tipici, oltre allo spazio per gli espositori, diviso su due piani collegati da scala mobile e tapis roulant. La superficie del cento sarà di circa 1.200 mq. sui due piani, per un’altezza totale conformemente al piano urbanistico vigente. Il sistema delle piazze esterne è composto da due prosceni dove l’alberatura e l’architettura saranno degna cornice degli spazi espositivi temporanei all’aperto. Le piazze esterne consentiranno l’esposizione per un totale di circa 3.500 mq. ulteriori, con un piccolo parco verde, anche in rispetto alla viabilità di accesso creata, anche conforme al progetto di accessibilità ed infrastrutturazione per il Polo scolastico. L’edificio è stato quindi pensato come un grande “esterno-interno” con percorsi assimilabili a strade e piazze come luoghi privilegiati di incontro così come sono illuminati dall’alto. Anche l’architettura, vetrata e trasparente, con i grandi assi in legno lamellare, è una sorta di grande capanna trasparente, ben integrata col verde limitrofo. VIETATA LA RIPRUDUZIONE TOTALE O PARZIALE SENZA AUTORIZZAZIONE DELL'AUTORE 10 L’elemento centrale è la galleria, fulcro di distribuzione dei flussi interni e nodo primario di tutte le articolazioni spaziali interne. L’interno si dispiega al visitatore come elemento di sorpresa perché è un nuovo esterno così com’è anche proposto nei materiali. Il concetto di centro polivalente che viene utilizzato è in sintonia con l’idea della percorrenza degli spazi in sequenza e di volta in volta si ha l’occasione per sostare e fruire del sevizio che viene offerto. Il Progetto è orientato alla realizzazione di un centro culturale polifunzionale caratterizzato dalla presenza di spazi estremamente flessibili che ruotano attorno ad una serie di funzioni fisse. Gli spazi sono organizzati per consentire la riconfigurazione dell'organismo architettonico nel tempo, assecondando esigenze sempre mutevoli. È prevista la realizzazione di parcheggi a raso, per circa cento veicoli. Vista a livello urbanistico dell’area oggetto d’intervento in relazione al nuovo polo scolastico possibile centro d’interscambio per attività socio culturali vista fotorealistica dell’elemento architettonico in legno lamellare VIETATA LA RIPRUDUZIONE TOTALE O PARZIALE SENZA AUTORIZZAZIONE DELL'AUTORE 11 schema costruttivo di elemento strutturale analogo la trave portante in legno lamellare e gli innesti degli elementi di tamponamento orizzontali e verticali VIETATA LA RIPRUDUZIONE TOTALE O PARZIALE SENZA AUTORIZZAZIONE DELL'AUTORE 12 2.3 Eventuali problemi su cui porre l’attenzione in fase progettuale La problematica più rilevante che si dovrà affrontare, oltre la sostenibilità della scelta di acquisire l’area di proprietà privata, sarà quella di progettare in area esondabile, con tutti gli accorgimenti del caso; questo unico problema è comunque facilmente risolvibile attraverso una buona progettazione integrata, con ausilio di professionalità in grado di affrontare le questioni postesi. Infatti non appaiono ad oggi prevedibili altri fattori che possano creare problematiche sulla realizzazione dell’opera. Altro discorso riguarda la gestione, sicuramente lo “scoglio” più importante, non solo per il progetto specifico, ma per tutti quegli interventi pubblici che si pongono l’obiettivo di fornire mezzi e strutture per la promozione locale, quando il “bene locale” non ha ancora attinto a quella sfera di mercato che può rendere sostenibile economicamente l’iniziativa. Pertanto sarà cura del progettista approntare la migliore soluzione architettonica in grado di prospettare una gestione il più possibile duttile e mutabile, come duttile e polivalente deve essere il destino del Centro oggetto della proposta. VIETATA LA RIPRUDUZIONE TOTALE O PARZIALE SENZA AUTORIZZAZIONE DELL'AUTORE 13 3. SOSTENIBILITA’ FINANZIARIA 3.1 Stima della domanda e dell’offerta. Come avvenuto per l’analisi delle proposte di riqualificazione delle piazze, è importante suddividere la domanda e l’offerta in conformità a due tipologie di attori: - Attori passivi: buona parte della cittadinanza, che avrà un rapporto con l’opera mediata e legata all’avvicendarsi delle attività all’interno della struttura, ma senza un diretto impegno economico o di attività. - attori attivi: operatori che individuano nell’opera uno strumento per ampliare le attività economiche e sono disposti ad effettuare investimenti diretti e caricarsi parte dei costi conseguenti. Tra questi vi sono anche gli amministratori. Alla base delle considerazioni economiche del presente studio di fattibilità vi è un’identificazione della domanda (intesa come insieme dei soggetti interessati alla proposta di riqualificazione) e dell’offerta (intesa come soddisfacimento di bisogni e domande in seguito alla riqualificazione. La realizzazione della nuova struttura polifunzionale risponde innanzitutto ad una carenza, nella città, di uno spazio di buon livello per eventi culturali continuativi. In tal senso il bacino di utenza potenziale coincide con l’intera comunità sia a livello dei promotori\realizzatori delle attività che dei fruitori delle stesse. Tuttavia se pensiamo alla nuova struttura come ad un luogo dove gradualmente si struttura un messaggio di settore (in questo caso la filiera del legno), allora il bacino di utenza si amplia e comprende tutti gli operatori ed il pubblico interessato al tema anche al di fuori dell’ambito urbano. La presenza di una struttura moderna e flessibile può permettere di creare nuovi bacini di utenza in base alla programmazione delle attività all’interno. 3.2 Definizione del bacino di utenza dell’opera, analisi della domanda potenziale e dei competitori presenti Come accennato in precedenza, ad oggi non esiste – nella città di Ovada e nel suo ambito territoriale- una struttura simile a quella proposta. Si possono ritrovare, nel’ambito del bacino potenziale d’utenza, altre strutture simili a quella progetta solo a Valenza (relativa alla filiera dell’oro). L'intervento e' legato alla necessita' di creare un nuovo Centro Espositivo per la commercializzazione sui mercati regionali e nazionali deli prodotti derivanti dalla filiera del legno avendo come obiettivo massimo ospitare fiere specializzate e mostre-mercato classificate ai sensi della legge 7/2001. A cio' si aggiunge che la Provincia di Alessandria e le vicine Province piemontesi e liguri non dispongono di Centri fieristici adatti al settore specialistico e che, pertanto, e' indispensabile configurare un nuovo centro fieristico su basi polifunzionali, sia per assicurare la frequenza e la continuita' dell'utilizzo delle risorse che per fornire servizi alla domanda potenziale di una vasta area del territorio regionale. Non potendo competere con le strutture fieristiche più importanti in Italia come la Fiera di Milano (trasferitasi da metà 2005 nei padiglioni di Rho - Pero, nella parte a nord ovest del capoluogo lombardo, per poter disporre di maggiori spazi), la BolognaFiere, la Fiera di Genova, la struttura si collocherebbe al pari di una serie di strutture minori come superficie, caratterizzate da importanti eventi di settore (quali ad esempio la fiera di Parma per le manifestazioni a carattere eno gastronimico e Verona per il settore vitivinicolo). VIETATA LA RIPRUDUZIONE TOTALE O PARZIALE SENZA AUTORIZZAZIONE DELL'AUTORE 14 Ad oggi le manifestazioni che gravano sulla città (fiere locali di merci varie, eventi patronali, mercato dell’antiquariato) sono limitate, di interesse quasi esclusivamente locale e di durata molto limitata nel tempo. Sebbene incida sullo stato di fatto una certa depressione economica – sia delle produzioni del contesto agricolo che del comparto artigianale- la mancanza di un luogo che svolga il ruolo di vetrina del territorio non permette di richiamare eventi che altrimenti godrebbero di buon successo. L’area urbana Ovadese conta circa 12000 abitanti: insieme ai comuni limitrofi si raggiunge una popolazione gravitante di circa 15000 abitanti, ed arrivando ad includere il Novese e l’Acquese si arriva a circa 142.000 abitanti. Allargando l’area possibile d’influenza del progetto che andrebbe ad inseririrsi nel panorama territoriale basso-piemontese confinante con il genovesato avendo un bacino d’utenza molto ampio definibile tra le provincie di Alessandria e di Genova in 1.265.000 abitanti. Quindi un bacino locale di un certo peso a cui va aggiunto il riflesso delle aree urbane di Genova ed Alessandria, tradizionalmente molto legate all’area ovadese. Il buon successo delle strutture commerciali decentrate situate nell’asse Genova-OvadaAlessandria fanno ritenere che un polo espositivo forte possa coinvolgere un bacino di circa 10 000 – 15000 visitatori annui. Tale bacino di utenza è suscettibile di crescita dal momento in cui sul nuovo Centro si attivano ulteriori attività ovvero ci si raccorda ad iniziative di rete a livello territoriale (si veda a tal proposito l’impostazione generale del PISL). Analizzando la domanda del mercato si ipotizzano in media 4 (con un massimo di 6) manifestazioni all’anno con una durata media di 3 giorni; queste punteranno su due iniziative “pricipe” legate entrambe alla filiera del legno: una di tipo “fiere specializzata” diretta esclusivamente agli operatori del settore tipologicamente assimilabile ad esempio alla Fiera Internazionale della Sedia di Udine, avendo come bacino d’utenza un ambito nazionale o sovranazionale; un’altra di tipo “fiera-mercato” diretta genericamente ad un pubblico di possibili acquirenti tipologicamente assimilabile ad esempio alla Mostra Mercato del Disco Usato e da Collezione a Valdichiana (Arezzo) avendo come bacino d’utenza quello descritto in precedenza ossia gli abitanti delle provincie di Alessandria e Genova. Per quanto riguarda le altre 4 manifestazioni si prevede una diversificazione massima dell’offerta legandola alle verie filiere presenti sul territorio come quella del vino, o della castagna. In generale le attività convergenti verso l’enogastronomia, benché rappresentate nel Basso Piemonte in diversi centri di piccole e medie dimensioni, possono trovare un buon riscontro nell’Ovadese dove alcuni settori produttivi (Cortese di Gavi, Dolcetto, formaggi tradizionali della fascia appenninica, prodotti pastari e pasticceria) soffrono un certo appannamento commerciale e di immagine. Ciò avviene nonostante la solida qualità complessiva, sul piano produttivo e di trasformazione finale. La contiguità con la Valle Stura Genovese ed il Parco del Beigua nonché con il Parco Capanne di Marcarolo dev’essere considerato elemento di potenziale sviluppo ed integrazione dell’offerta turistica complessiva. La formazione degli STL (Sistemi Turistici Locali) del Genovesato e della Riviera del Beigua considera prioritario il legame con l’Oltregiogo che può incrementare il potenziale bacino di utenza turistica e consumeristica dell’area. E’ probabile che l’evoluzione del settore del legno in tutte le sue forme (produzione, trasformazione e manifattura) evolva con maggiore lentezza rispetto alla filiera alimentare di qualità poiché non si rivolge direttamente ad un consumatore finale ma a settori di mercato intermedi a loro volta condizionati da fattori esogeni (il mercato del legname, le VIETATA LA RIPRUDUZIONE TOTALE O PARZIALE SENZA AUTORIZZAZIONE DELL'AUTORE 15 alternative energetiche, la concorrenza con prodotti non legnosi per la realizzazione di manufatti ecc.). Tuttavia la notevole dimensione del patrimonio boschivo – in particolare nella zona dei Comuni dell’Oltregiogo- e le ulteriori possibilità di sviluppo della filiera grazie al Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013, consentono un certo ottimismo nella possibilità di ripresa del settore. L’esperienza delle precedenti attività dei fondi strutturali ha prodotto anche qualche buon risultato nella coltura di specie da legno pregiato che potrebbero recuperare anche l’interesse per una filiera a forte connotazione territoriale per il mobile di qualità. Per quanto riguarda l’offerta dei beni e servizi riferibili direttamente all’opera oggetto di studio, bisogna tenere conto della mancanza di competitori in zona. In effetti le caratteristiche del sito “ex LAI” non hanno facile riscontro altrove e determinano il vantaggio economico dell’opera (vicinanza al casello autostradale, raggiungibilità facile anche da pedoni, inserimento nel tessuto cittadino). Alcune strutture paragonabili della zona (anche se di dimensioni più ridotte, il centro espositivo di Castelletto d’Orba) sono raggiungibili meno agevolmente e sono meno caratterizzate al punto di vista architettonico. Si noti inoltre che il nuovo centro sarebbe una struttura a servizio della collina e della montagna ovadese, mentre le rare strutture paragonabili in zona sono maggiormente legate alla pianura. Il trend futuro della domanda e dell’offerta è destinato ad evolversi lentamente in positivo, stante la sostanziale tenuta demografica che registra l’area. Va segnalato che un mercato immobiliare generalmente più favorevole della vicina Liguria, comincia a richiamare nuova residenza ed insediamenti commerciali ed artigianali. L’arco temporale di riferimento utilizzato nelle le previsioni di domanda e offerta, nell’analisi di sostenibilità finanziaria e di convenienza economico-sociale è fissato a 20 anni. Tuttavia allo scopo di rendere più evidente il comportamento dell’opera nelle prime fasi dall’avviamento (primo quinquennio – periodo di start-up), l’analisi costi ricavi riporta le voci di costi\ricavi poiché al livello di prefattibilità in cui si situa il presente lavoro, non è possibile prendere in considerazione tutti i parametri caratteristici dell’opera. 3.3 Piano finanziario dell’opera – analisi costi ricavi L’analisi della situazione esistente, delle intenzioni dell’Amministrazione e delle linee di sviluppo future della città ha fatto preferire la realizzazione di una struttura modulabile – nella gestione degli spazi interni- ed a notevole flessibilità per quanto riguarda la dotazione impiantistica. Inoltre l’uso di legno lamellare, vetro e acciaio consente di abbreviare il tempo di costruzione accelerando l’entrata a regime delle attività. Nelle tabelle che seguono sono riportati rispettivamente: - i costi generali aggregati per classi di costo e addizionati degli oneri di legge. Il totale dei costi sostenuti dall’Amministrazione riguarda quindi il complesso dei lavori, le spese tecniche, l’IVA, gli imprevisti e gli oneri accessori. In tal senso è stata computata anche la spesa per acquisizione dell’area, qualunque si a lo strumento giuridico utilizzato. - I costi complessivi rapportati al bilancio di massima dell’attività in cui sono evidenziati i ricavi, i risultati internasi della gestione in termini di Reddito Operativo e VIETATA LA RIPRUDUZIONE TOTALE O PARZIALE SENZA AUTORIZZAZIONE DELL'AUTORE 16 di ROI per quanto riguarda la velocità di ritorno dell’investimento. Sono compresi i costi di manutenzione periodica e di acquisizione dell’area Si tenga conto che nell’attribuire i flussi di reddito periodici sono state effettuate le seguenti ipotesi di funzionalizzazione della struttura: - ricavi affitti strutture commerciali - ricavi affitti strutture commerciali permanenti (shops) ( - Locazione spazi espositivi - ricavi gestione Quartiere Espositivo - ricavi gestione Locazioni Congressi ed Eventi a tema - ricavi per Restituzione alla rete del surplus energetico prodotto dai pannelli FV Quindi si è ipotizzata una gestione che assicuri la multifunzionalità e che garantisca: - un reddito periodico costante mediante l’assegnazione di due spazi commerciali permanenti - un ulteriore reddito periodico ed automaticamente l’apertura di parte della struttura (per evitare fenomeni di sottoutilizzazione e di degrado conseguente) derivato da uno spazio ricettivo (bar-tavola calda) - redditi periodali dovuti alle manifestazioni espositive sia attraverso il concorso alle spese degli operatori ed uso pesante della struttura (secondo tariffe di locazione a livelli di mercato desunte dalle tariffe di spazi espositivi simili in Italia) - redditi periodali per l’organizzazione eventi a tema di breve durata (convegnicongressi) con uso parziale della struttura - ricavi accessori legati alla redditività dei sistemi di produzione energetica sostenibile (fotovoltaica in specie) Tab 1: Analisi costi generali di costruzione e di realizzazione TIPOLOGIE DI INTERVENTO SISTEMAZIONI D'AREA Scavi, riporti e rinterri compresi scavi di fondazione Unità di Importo Misura Unitario Quantità Totale mc € 15 600 € 9.000 Regimazione idraulica (compresa canalizzazione, tombinature) ml Eliminazione risulte mc € 80 €3 250 900 € 20.000 € 2.700 Smaltimento manufatti fibrocemento € 22 600 € 13.200 mc Totale sistemazioni d’area € 31.700 ALLESTIMENTI e ARREDAMENTI Attrezzature didattiche autoguidate, strumentazione interattiva corpo e simili, Sistema informatico e multimediale € 20.000 1 € 20.000 Strutture interne di sezionamento dello spazio corpo € 85.000 1 € 85.000 Arredi di base, cartellonistica, segnaletica Servizi Igienici e tecnici corpo corpo € 65.000 € 48.000 1 1 € 65.000 € 48.000 Totale allestimenti informativi € 218.000 SPAZIO ESTERNO Sistemazione generale, riporto substrati Impianti vegetali corpo N° Arredo esterno, giochi, ringhiere e simili corpo € 5.000,00 € 80 1 30 € 5.000 € 18.000 1 € 18.000 VIETATA LA RIPRUDUZIONE TOTALE O PARZIALE SENZA AUTORIZZAZIONE DELL'AUTORE € 2.400 17 Rivestimenti\pavimentazioni mq € 35 180 € 6.300 Illuminazione esterna altri servizi di rete Totale allestimento esterno corpo € 10.000 1 € 10.000 € 41.700 Impiantistica generale: illuminazione, reti tecnologiche, condizionamento e riscaldamento ecc. corpo € 50.000 1 € 50.000 Impiantistica speciale a basso impatto ambientale (termico solare, fotovoltaico, ecc.) corpo € 25.000 1 € 25.000 IMPIANTISTICA Totale Impianti € 75.000 OPERE EDILI Demolizioni preliminari e sistemazioni dell'area Nuova edificazione corpo € 88.000 1 € 88.000 Centro polifunzionale strutture principali corpo € 200.000 1 € 200.000 Centro polifunzionale vetrate, serramenti, tamponamenti corpo € 190.000 1 € 190.000 Totale Opere Edili € 478.000 TOTALE LAVORI € 844.400 ACQUISIZIONE AREA IMPREVISTI e SPESE VARIE IVA SU LAVORI E IMPREVISTI € 218.000 5% € 42.220 10% € 88.662 € 88.662 SPESE TECNICHE € 17.732 IVA SU SP.TECNICHE € 237.276 TOTALE somme a disposizione TOTALE INVESTIMENTO € 455.276 € 1.299.676 Riteniamo che lo strumento di elezione per garantire un buon equilibrio economico nella gestione sia legato proprio al criterio di multifunzionalità (ed è per questo che ci si è preoccupati di strutturare la proposta di massima secondo criteri di flessibilità).Importante, a questo proposito, è garantire una buona dotazione impiantistica in modo da rendere possibile l’organizzazione di eventi ad ogni livelli, compresi quelli (ad esempio congressi\convegni\mostre ad elevato contenuto tecnico-scientifico) che richiedono l’impiego di tecnologie multimediali ed informatiche adeguate. Tab 2: Analisi costi\ricavi generali VIETATA LA RIPRUDUZIONE TOTALE O PARZIALE SENZA AUTORIZZAZIONE DELL'AUTORE 18 CENTRO POLIFUNZIONALE OVADA Nota: i ricavi prevedono il 2,5 % di incremento anno per adeguam.inflazione, e incrementi di attività tenendo sempre l'attualità come base al netto quindi di sensibili aumenti di volume di attività. L'ipotesi di gestione è al momento quella diretta del Comune (attraverso società ad hoc con sola locazione degli spazi commerciali indicati ed espositivi. Qualora si affidasse completamente la gestione a terzi si dovrebbero imputare solo canoni locativi 0-5 anni 6-10 anni Stima anno I II III IV V Stima anno I II III IV V 11-15 anni a regime Stima anno I II III IV V RICAVI ricavi su esercizi ricettivi interni (a regime Stima di un flusso di 40.000 fino a 48.000 consumazioni annue bar per un costo medio di 4€ e di 10000 fino a 12000 consumazioni tavola calda per un costo medio di 12€, incassati dall'amministrazione) € 30.000,0 € 30.750 € 31.519 € 32.307 € 33.114 € 33.942 € 34.791 € 35.661 € 36.552 € 37.466 € 38.403 € 39.363 € 40.347 € 41.355 € 42.389 ricavi affitti strutture commerciali permanenti (shops) (canone 800€\mese x 12 m): due locali € 19.200,0 € 19.680 € 20.172 € 20.676 € 21.193 € 21.723 € 22.266 € 22.823 € 23.393 € 23.978 € 24.578 € 25.192 € 25.822 € 26.467 € 27.129 Locazione spazi espositivi (50 €\mq su un tot di 400 mq affittabile a box su un tot di 1000 mq espositivi per QUATTRO manifestazioni annue di durata media 3 gg). % di occupazione: 70% € 56.000,0 € 57.400 € 58.835 € 60.306 € 61.814 € 63.359 € 64.943 € 66.566 € 68.231 € 69.936 € 71.685 € 73.477 € 75.314 € 77.197 € 79.127 ricavi gestione Locazioni Congressi ed Eventi a tema € € 4.500,0 6.000,0 € 4.613 € 6.150 € 4.728 € 6.304 € 4.846 € 6.461 € 4.967 € 6.623 € 5.091 € 6.788 € 5.219 € 6.958 € 5.349 € 7.132 € 5.483 € 7.310 € 5.620 € 7.493 € 5.760 € 7.681 € 5.904 € 7.873 € 6.052 € 8.069 € 6.203 € 8.271 € 6.358 € 8.478 ricavi per Restituzione alla rete del surplus energetico prodotto dai pannelli FV € 5.000,0 € 5.125 € 5.253 € 5.384 € 5.519 € 5.657 € 5.798 € 5.943 € 6.092 € 6.244 € 6.400 € 6.560 € 6.724 € 6.893 € 7.065 € 123.718 € 126.810 € 129.981 € 133.230 € 136.561 € 139.975 € 143.474 € 147.061 € 150.738 € 154.506 € 158.369 € 162.328 € 166.386 € 170.546 ricavi gestione Quartiere Espositivo per fiere con pagamento di biglietto ed altri eventi culturali tariffati (stima di 25.000 visitatori annui con acquisto di una card-ticket del costo di 2€, incassati dal concessionario, con associate promozioni su altre attività del Comune e di amministrazioni aderenti) totale ricavi € 120.700 COSTI Quota di reintegro capitale investimento totale per Costruzione Centro (reintegro trentennalesulla quota di impegno comunale) € 22.000,0 personale dipendente 1 persona part-time custodia e controllo 1 persona full-time responsabile ricettività costi energetici e diversi annui coordinamento attività pubblicizzazione costi aprovvigionamento e diversi bar e tavola calda € € € € 38.000,0 30.000,0 4.500,0 7.000,0 € 38.950 € 30.750 € 4.613 € 7.175 € 39.924 € 31.519 € 4.728 € 7.354 € 40.922 € 32.307 € 4.846 € 7.538 € 41.945 € 33.114 € 4.967 € 7.727 € 42.994 € 33.942 € 5.091 € 7.920 € 44.068 € 34.791 € 5.219 € 8.118 € 45.170 € 35.661 € 5.349 € 8.321 € 46.299 € 36.552 € 5.483 € 8.529 € 47.457 € 37.466 € 5.620 € 8.742 € 48.643 € 38.403 € 5.760 € 8.961 € 49.859 € 39.363 € 5.904 € 9.185 € 51.106 € 40.347 € 6.052 € 9.414 € 52.383 € 41.355 € 6.203 € 9.650 € 53.693 € 42.389 € 6.358 € 9.891 Oneri di manutenzione 2 % annuo € 27.260,8 € 27.942 € 28.641 € 29.357 € 30.091 € 30.843 € 31.614 € 32.405 € 33.215 € 34.045 € 34.896 € 35.769 € 36.663 € 37.579 € 38.519 € 22.000,0 € 22.000,0 € 22.000,0 € 22.000,0 € 22.000,0 € 22.000,0 € 22.000,0 € 22.000,0 € 22.000,0 € 22.000,0 € 22.000,0 € 22.000,0 € 22.000,0 € 22.000,0 Costi di gestione Totale costi € 106.761 € 109.430 € 112.166 € 114.970 € 117.844 € 120.790 € 123.810 € 126.905 € 130.078 € 133.330 € 136.663 € 140.079 € 143.581 € 147.171 € 150.850 Margine operativo lordo (ricavi-costi totali) € 13.939 € 14.288 € 14.645 € 15.011 € 15.386 € 15.771 € 16.165 € 16.569 € 16.984 € 17.408 € 17.843 € 18.289 € 18.747 € 19.215 € 19.696 Quota ammortamento capitale di rischio (trentennale, r=4% su quota comunale pari a ca 50%)-rata K € 20.100 Reddito operativo -€ 6.161 -€ 5.812 -€ 5.455 -€ 5.089 -€ 4.714 -€ 4.329 -€ 3.935 -€ 3.531 -€ 3.116 -€ 2.692 -€ 2.257 -€ 1.811 -€ 1.353 -€ 885 -€ 404 totale oneri finanziari (a lunga e a breve) (per quelli a lunga si considera mutuo su 20 anni al 4% per il 50% dell'importo. Forfait per il debito a breve nei primi 5 anni)) € 36.000 € 36.000 € 36.000 € 36.000 € 36.000 € 26.000 € 26.000 € 26.000 € 26.000 € 26.000 € 20.000 € 18.000 € 18.000 € 18.000 € 18.000 utile ante imposte -€ 42.161 -€ 41.812 -€ 41.455 -€ 41.089 -€ 40.714 -€ 30.329 -€ 29.935 -€ 29.531 -€ 29.116 -€ 28.692 -€ 22.257 -€ 19.811 -€ 19.353 -€ 18.885 -€ 18.404 Totale imposte (con incremento periodale 2,5%) € 39.600 Utile lordo € 29.839 € 30.188 € 30.545 € 30.911 € 31.286 € 21.671 € 22.065 € 22.469 € 22.884 € 23.308 € 17.743 € 16.189 € 16.647 € 17.115 € 17.596 Utile netto € 69.439 € 70.778 € 72.150 € 73.556 € 74.997 € 66.475 € 67.989 € 69.541 € 71.132 € 72.763 € 68.435 € 68.148 € 69.904 € 71.704 € 73.549 Margine operativo netto € 89.539 € 90.878 € 92.250 € 93.656 € 95.097 € 86.575 € 88.089 € 89.641 € 91.232 € 92.863 € 88.535 € 88.248 € 90.004 € 91.804 € 93.649 Indice ROI di ritorno dell'investimento 29,85% 29,55% 29,27% 28,99% 28,72% 25,51% 25,32% 25,14% 24,96% 24,79% 23,05% 22,42% 22,31% 22,20% 22,09% € 20.100 € 40.590 VIETATA LA RIPRUDUZIONE TOTALE O PARZIALE SENZA AUTORIZZAZIONE DELL'AUTORE € 20.100 € 41.605 € 20.100 € 42.645 € 20.100 € 43.711 € 20.100 € 44.804 € 20.100 € 45.924 € 20.100 € 47.072 € 20.100 € 48.249 € 20.100 € 49.455 € 20.100 € 50.691 € 20.100 € 51.959 € 20.100 € 53.258 € 20.100 € 54.589 € 20.100 € 55.954 19 Commento alle tabelle Fermo restando lo scenario di larga massimo congruo con il livello della prefattibilità, si può osservare che ipotizzando la realizzazione del Centro interamente sostenuta da finanziamento pubblico esterno (introdotto nei capitoli di costo annui come reintegrazione annuale) con l’aggiunta di un ammortamento per un eventuale accessorio realizzato eventualmente con la cassa DDPP; il risultato economico di una gestione economica polifunzionale appare notevolmente positivo. La positività della gestione si ha anche nel primo biennio dove, per tenere conto dell’avviamento, tutte le voci di reddito sono state decurtate del 45%. Inoltre tra le voci di costo è stata considerata anche l’acquisizione dell’area che entra nel complesso dell’investimento ammissibile. Naturalmente la redditività dell’opera deve far pensare alla possibilità di utilizzare i flussi per gestire al meglio la struttura investendo nel suo adeguamento periodico e sull’organizzazione delle attività. VIETATA LA RIPRUDUZIONE TOTALE O PARZIALE SENZA AUTORIZZAZIONE DELL'AUTORE 20 4. CONVENIENZA ECONOMICO – SOCIALE 4.1 Analisi dei costi e dei benefici per la collettività L’analisi di convenienza economico-sociale per la realizzazione di un nuovo spazio pubblico espositivo diventa ottimale in relazione ai benefici economici diretti monetizzabili e dunque facilmente quantificabili nel caso in cui vengano creati spazi affittabili per varie attività e per vari soggetti espositivi fissi o a rotazione. I benefici indiretti e di medio-lungo periodo sono invece ben più interessanti : essi possono essere raccolti in tre categorie: - benefici indiretti per le attività commerciali\artigianali presenti nell’area 1) inserimento in un polo di richiamo culturale e promozionale 2) nuovi clienti, anche non locali, per gli spazi commerciali attirati da azione comune di promozione 3) azione comune di promozione per operatori della stessa filiera - benefici derivati per la collettività 1) diminuzione dell’inquinamento da amianto (eliminazione vecchio edificio con coperture in fibrocemento) 2) fruizione dell’area non più solo limitata a zona di transito da e per il centro: localizzazione attività ludiche e culturali anche al di fuori dei momenti espositivi 3) incremento del flusso di visitatori della città, possibilità di attuare forme di accoglienza di visitatori congiunte centro polifunzionali\centro cittadino 4) nuovo luogo di aggregazione per attività artistiche\culturali e di divulgazione attualmente difficilmente realizzabili in città 5) miglioramento paesaggistico dell’area e stimolo alla riqualificazione urbanistica dell’intera area contigua all’Ex-LAI 6) sviluppo economico sostenibile basato sulle risorse locali 7) il progetto prevede la creazione di luoghi di aggregazione e socializzazione che divengono infrastruttura per la comunità residente e locale 8) l’elemento progettato è un vero e proprio simbolo per l’identità del territorio 1) benefici diretti per l’amministrazione tariffazione uso spazi esterni ed interni ai locali pubblici per ampliamento ricettività 2) possibile delocalizzazione di attività culturali e manifestazioni al di fuori del centro quindi possibilità di accogliere più eventi contemporaneamente e\o diminuire l’impatto sul centro 3) razionalizzazione del flusso di visitatori che non hanno bisogno di spostarsi in macchina verso il centro. Un bus navetta può poi collegare il Centro Polifunzionale con il Centro Storico 4) Introiti aggiuntivi derivati dalla gestione dell’opera e dalla concessione della gestione delle attività commerciali. VIETATA LA RIPRUDUZIONE TOTALE O PARZIALE SENZA AUTORIZZAZIONE DELL'AUTORE 21 9) creazione di nuovi spazi commerciali ed espositivi svincolando gli spazi urbani, oggi oggetto di manifestazioni ed eventi che troveranno nel nuovo Centro Polivalente la loro Casa Tabella degli impatti positivi e negativi Punti di Forza Valore Area già oggetto di ++ riqualificazione, con intervento del Polo scolastico, intervento visto come completamento della riqualificazione dell’area; Possibilità di accrescimento di + occupazione, compatibile e sostenibile; Miglioramento paesaggistico +++ complessivo; Aumento valore immobiliare; + Aumento del valore di sicurezza + urbana; Economicità dell’intervento; Punti di Debolezza Valore Acquisto dell’area, non di proprietà pubblica --- Inserimento in luogo urbano non qualificato -- Tempi di avvio della di gestione di attività alternative culturali e di spettacolo - Difficoltà nell’identificazione del sito come alternativa ad altre sedi espositive -- Debolezza dei settori economici interessati -al rilancio mediante eventi ed attività espositive (segnatamente legno e manifattura mobile) + Possibilità d realizzazione eventi +++ e manifestazioni in struttura puntualmente riconosciuta. Ottima localizzazione dell’area +++ Ottima infrastrutturazione e ++ possibilità di parcheggi ed aree verdi. Valorizzazione esclusiva di +++ un’area degradata. TOTALE 20+ 10- Da questa analisi si può affermare che la somma di vantaggi complessivi riferibili alla comunità sotto il profilo del benessere civico (composto da benefici economici monetizzabili rilevabili nei diversi strati sociali e da benefici non monetizzabili legati alla migliorata qualità dell’abitato) è superiore ai principali svantaggi percepiti dalla comunità e manifestati attraverso l’acquisizione diretta di informazioni. VIETATA LA RIPRUDUZIONE TOTALE O PARZIALE SENZA AUTORIZZAZIONE DELL'AUTORE 22 5. PROCEDURE PROCEDURE PER APPROVAZIONE INTERVENTO-PARERI AMMINISTRATIVI-ENTI COINVOLTI NELLA CONFERENZA DI SERVIZI IPOTETICA-TEMPI PER PROGETTI, PARERI, GARA, LAVORI, COLLAUDO 5.1 Descrizione puntuale di tutti i vincoli che gravano sull’opera Tutte le condizioni istituzionali, amministrative, organizzative ed operative necessarie alla realizzazione dell’intervento sono state studiate e valutate, al fine della valutazione delle procedure da adottare. Le problematiche di tipo amministrativo-procedurale non sono né urbanistiche né architettoniche, essendo l’intervento conforme alle previsioni di piano e tecnicamente realizzabile; al fine di rispettare le condizioni minime di “fattibilità procedurale” del progetto sarà esclusivamente necessario avviare incontri con la popolazione e con le associazioni, già sentite in questa fase di fattibilità, al fine di produrre una reale progettazione concordata e partecipata, alfine dell’approvazione a livello locale. Gli ambiti di analisi, verifica e previsione riguardano: - gli adempimenti tecnici, amministrativi e procedurali: autorizzazioni, pareri e nulla osta preliminari ai quali è subordinato l’avvio dell’iniziativa e i tempi previsti per il loro rilascio sono valutati nel tempo utile dei 60 giorni, non essendo prevista alcuna altra valutazione, se non il parere dell’area coinvolta nella valutazione dell’aspetto idrogeologico. Se necessario, si prevederanno in fase di progettazione preliminare e definitiva azioni tipo: variazioni di bilancio o forme di messa in disponibilità delle aree, interventi normativi o regolamentari e coinvolgimento degli enti gestori delle reti e dei servizi, al fine di concordare la tipologia e la tempistica di intervento. - le interferenze con altri enti: allo stato attuale non sono rilevabili interferenze con altri Enti, se non con enti gestori delle reti e dei servizi, al fine di concordare la tipologia e la tempistica di intervento. 5.2 Descrizione puntuale dei passaggi normativi e procedurali che si intendono attuare per superare i vincoli indicando i relativi tempi Predisposizione e Consegna SDF……………………………………………….. 1 mese Approvazione Regionale SDF su PISL e pubblicaz. graduatoria………………2 mesi Notifica di finanziamento, variazione di bilancio ed impegno somme………. 2 mesi Procedure Affidamento Progettazione Preliminare Definitiva ed esecutiva….1 mesi Affidamento progettazione Definitiva ed esecutiva……………………………..1 mesi Concertazione con la cittadinanza…………………………………………..……3 mesi Esecuzione progettazione…………………………………………………………2 mesi Procedure di appalto…………………………………………………………….…1 mesi Lavori preliminari……………………………………………………………………4 mesi Lavori architettonici........……………………………………………………………4 mesi Rifinitura e collaudo…………………………………………………………………3 mesi Rendicontazione alla Regione……………………………………………………..2 mesi Avvio gestione servizi………………………………………………...…………….2 mesi Avvio programma di manutenzione……………………………………………….1 mese VIETATA LA RIPRUDUZIONE TOTALE O PARZIALE SENZA AUTORIZZAZIONE DELL'AUTORE 23 5.3 Cronoprogramma delle scadenze temporali Sono individuate con dettaglio le fasi e i tempi che portano alla cantierizzazione dell’opera, dalla redazione dello Studio di Fattibilità alla progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva, alla realizzazione e all’entrata in funzione. VIETATA LA RIPRUDUZIONE TOTALE O PARZIALE SENZA AUTORIZZAZIONE DELL'AUTORE 24 CRONOPROGRAMMA TEMPI DI REALIZZAZIONE (INDICATIVO) Mese 1 FASI PROGETTUALI Mese 2 Mese 3 Mese 4 Mese 5 Mese 6 Me se 7 Mese 8 Me se 9 Mese 10 Mese 11 Mese 12 Mese 13 Mese 14 Mese 15 Mese 16 Mese 17 Mese 18 Mese 19 Mese 20 Mese 21 Mese 22 Consegna SDF Approvazione Regionale SDF su PISL e pubblicaz.graduatoria Notifica di finanziamento, variazione di bilancio ed impegno somme Procedure Affidamento Progettazione Preliminare Definitiva ed esecutiva Affidamento progettazione Definitiva ed esecutiva Concertazione con la cittadinanza Esecuzione progettazione Procedure d’appalto Lavori preliminari Lavori architettonici Rifinitura e collaudo Rendicontazione alla Regione Avvio gestione servizi Avvio programma di manutenzione VIETATA LA RIPRUDUZIONE TOTALE O PARZIALE SENZA AUTORIZZAZIONE DELL'AUTORE 25