Discriminazione e parità di trattamento nei luoghi di lavoro: una survey Milano, 17 giugno 2009 Veronica Padoan Ragioni e scenario della ricerca Il progetto si inserisce in un percorso di collaborazione tra strutture nazionali e territoriali convinti che sia importante e utile valorizzare le conoscenze e le competenze che emergono in ogni differente realtà territoriale. Le diverse peculiarità locali e le sensibilità di chi “vive” quotidianamente il rapporto con i lavoratori e con le loro problematiche sono il punto di partenza alla base della nostra attività di ricerca. La finalità della ricerca è quella di approfondire/ conoscere le dimensioni e le caratteristiche dell’immigrazione nel contesto territoriale di Milano attraverso la ricostruzione e l’analisi del mercato del lavoro locale e delle diverse forme di inserimento sociale. La Lombardia e Milano in particolare si caratterizzano come realtà territoriali in cui il fenomeno migratorio e la sua correlazione con il mondo sindacale pare maggiormente significativa. Di qui la necessità e l’impegno di uno studio sistemico del fenomeno. Moduli di approfondimento 1) la ricostruzione del quadro e dello scenario della struttura e delle dinamiche della forza lavoro immigrata nella città di Milano. 2) la discriminazione e la parità di trattamento nei luoghi di lavoro. 3) la sindacalizzazione tra i lavoratori immigrati nel territorio di Milano e un focus sulla rappresentanza e rappresentatività attraverso un’analisi quantitativa della presenza della componente immigrata negli organismi dirigenti della Cgil e nelle RSU; 4) l’analisi della contrattazione aziendale e territoriale di secondo livello sulla base degli archivi della contrattazione e/o attraverso particolari studi di caso. La survey sulla discriminazione e la parità di trattamento È stata realizzata una survey sulla percezione delle discriminazioni subite dagli immigrati nel mondo del lavoro e più in generale sul ruolo dei lavoratori stranieri. Un’attenzione specifica è stata dedicata all’analisi della percezione “dell’altro” che hanno i lavoratori iscritti alla Cgil, sia autoctoni che immigrati. L’indagine è stata condotta attraverso la somministrazione di un questionario ‘chiuso’, tra gli iscritti della Cgil di Milano (200). Definizione di discriminazione Costituisce discriminazione ogni comportamento che, direttamente o indirettamente, comporti una distinzione, esclusione, restrizione o preferenza basata sulla razza, il colore, l'ascendenza o l'origine nazionale o etnica, le convinzioni e le pratiche religiose, e che abbia lo scopo o l'effetto di distruggere o di compromettere il riconoscimento, il godimento o l'esercizio, in condizioni di parità, dei diritti umani e delle libertà fondamentali in campo politico, economico, sociale e culturale e in ogni altro settore della vita pubblica. (Fonte: Articolo 41 comma 1 della legge n°40 del 06/03/1998) Discriminazione nel mondo del lavoro Il termine discriminazione nel mondo del lavoro include ogni distinzione, esclusione o diversità di trattamento effettuata sulla base della razza, colore, sesso, appartenenza religiosa, appartenenza nazionale, opinione politica, appartenenza etnica o sociale che ha come conseguenza l’annullamento o l’alterazione del principio delle pari opportunità e pari trattamento nell’accesso al lavoro e nelle condizione al lavoro e nelle condizioni nell’occupazione. (art. 1. Convenzione Internazionale dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro Adottata il 25 Giugno 1958, entrata in vigore il 15 Giugno 1960). n°111. Come individuare le discriminazioni Dal punto di vista metodologico esistono diverse procedure per stabilire la presenza di discriminazione: Stime statistiche indirette: il confronto delle statistiche sulle posizioni lavorative, le qualifiche e le condizioni dei gruppi minoritari in rapporto alla maggioranza, in quel caso le differenze che non possono spiegarsi per le qualifiche individuali segnano l’estensione della discriminazione. Inchieste e sondaggi: sondaggi alle aziende sulla preferenza di determinati candidati a parità di qualifiche; inchieste tra potenziali vittime di discriminazione razziale (si mette però problema della percezione del razzismo). Practice testing: sono le simulazioni realizzate da due candidati (uno autoctono e l'altro appartenente a una minoranza) che concorrono per accedere a uno stesso posto di lavoro, con il modello ideato dall’OIL e applicato anche alla ricerca realizzata nel 2003 in Italia. (ILO, Manual for international comparative research on discrimination on the grounds of race and ethnic origin, Bovenkerk 1992). Gli indicatori della discriminazione L'accesso alla formazione ed il perfezionamento professionale Recruitment: L’assunzione e accesso all’impiego Segregazione occupazionale Stabilità contrattuale, promozione e carriera Accesso alla sicurezza sociale, previdenza e altri servizi sociali e per l’impiego Relazioni con i datori di lavoro e con i colleghi Partecipazione: accesso alle organizzazioni di lavoratori e datoriali Sicurezza sui luoghi di lavoro La percezione delle discriminazioni Difficoltà e complessità nella constatazione e valutazione di un comportamento discriminatorio. Attributional ambiguity (i gruppi stigmatizzati vivono in un perenne stato di ambiguità riguardo all’attribuzione della responsabilità dei comportamenti discriminatori che ricevono) Underreporting (non segnalazione di un episodio di discriminazione o attacco razziale da parte della vittima) Underrecording (fenomeno in base al quale le persone addette alla registrazione di casi di discriminazione hanno una tendenza a sottovalutare la portata discriminatoria dell’evento) Personal group discrimination discrepancy (I gruppi etnici che più frequentemente sono soggetti ad atteggiamenti iniqui, basati molto spesso su stereotipi e luoghi comuni diffusi all’interno delle società, tendono maggiormente a mostrare le discrepanze che sussistono tra la discriminazione individuale e quella di gruppo) Il campione della survey 42,9% stranieri italiani 57,1% Titolo di soggiorno 2,5 1,3 11,4 44,3 40,5 nessuno permesso di soggiorno valido meno di 1 anno permesso di soggiorno valido da un anno e più carta di soggiorno non risponde Fasce d'età 45,0 38,3 40,0 35,0 30,0 25,0 21,4 italiani stranieri 20,0 15,6 15,0 11,0 10,0 5,0 6,5 3,9 1,9 1,3 0,0 da 18 a 25 anni da 26 a 45 anni da 46 a 60 anni più di 60 anni Titolo di studio 25 20,8 20 17,5 15 18,2 13,6 10,4 10 9,1 7,1 5 1,9 0,6 0,6 0 nessuno licenza elementare scuola superiore media secondaria laurea italiani stranieri Tipologia contrattuale 100 90 86,2 80 72,8 70 60 50 italiani stranieri 40 30 20 10 16 8,6 3,4 6,2 1,7 4,9 0 tempo determinato tempo indeterminato lavoro stagionale senza contratto apprendistato Tipologia lavorativa 28,8 operai impiegati 52,4 32,2 4,8 18,6 16,7 personale non qualificato 1,7 colf/assistenti familiari 5,1 impiegati nel commercio italiani stranieri 15,5 8,3 5,1 2,4 servizi qualificati 8,5 altro 0 10 20 30 40 50 60 Livello di soddisfazione rispetto alle condizioni di lavoro. Italiani. 35,6 ambiente e sicurezza 64,4 32,2 orari e ritmi di lavoro 67,8 39 possibilità di conciliare lavoro e vita privata 61 21 rapporto lavoro con i colleghi italiani 79 28,6 rapporto lavoro con i colleghi stranieri 71,4 43,1 rapporto con i superiori autonomia nello svolgimento delle attività mansioni assegnate 56,9 37,3 62,7 36,2 63,8 54,2 trattamento retributivo 45,8 coinvolgimento nelle attività aziendali 75,9 24,1 possibilità di crescita professionale 77,6 22,4 39,7 tutele sociali e previdenziali 60,3 20,3 rapporto con il sindacato 0 79,7 20 meno soddisfatti 40 60 più soddisfatti 80 100 120 Livello di soddisfazione rispetto alle condizioni di lavoro. Stranieri. 61,4 ambiente e sicurezza orari e ritmi di lavoro possibilità di conciliare lavoro e vita privata rapporto lavoro con i colleghi italiani rapporto lavoro con i colleghi stranieri 38,6 55,4 44,6 53 47 25,9 74,1 20 80 44,3 rapporto con i superiori 55,7 52,4 autonomia nello svolgimento delle attività 47,6 43,9 mansioni assegnate 56,1 65,9 trattamento retributivo 34,1 88 coinvolgimento nelle attività aziendali 12 75,3 possibilità di crescita professionale 24,7 45,1 tutele sociali e previdenziali 54,9 19,5 rapporto con il sindacato 0 80,5 20 meno soddisfatti 40 60 più soddisfatti 80 100 120 Livello di soddisfazione. Principali differenze. Italiani Stranieri 70 80 70 67,8 64,4 60 6 1 ,4 60 5 5 ,4 50 4 4 ,6 50 40 40 35,6 32,2 3 8 ,6 30 30 20 20 10 10 0 0 or ar i e r i t m i di l avor o ambiente e sicurezza meno soddisfatti orari e ritmi di lavoro am bi ent e e si cur ezza m eno soddisf at t i più soddisfatti pi ù soddisf at t i Gli elementi più importanti per essere apprezzati nel luogo di lavoro Italiani Stranieri 1. L'impegno ed l'affidabilità 1. La nazionalità italiana 2. Il merito e la capacità individuale 2. L'impegno e l'affidabilità 3. La disponibilità alla flessibilità 3. La disponibilità alla flessibilità 4. La nazionalità italiana 4. Il merito e la capacità individuale 5. La nazionalità straniera 5. La nazionalità straniera Il salario medio netto mensile Italiani e stranieri 60,0 48,1 50,0 50,0 40,0 33,3 italiani stranieri 30,0 22,7 20,0 18,2 11,1 10,0 9,1 7,4 0,0 <750 750-1000 1100-1500 >1500 I comportamenti discriminatori subiti nei luoghi di lavoro. italiani 7,7 cambiamento nome appellativi razzisti 3,1 17,5 73,8 24,6 72,3 16,9 no rispetto religione 9,2 no rispetto contratto mobbing 3,1 molestie o insulti 3,1 0 mai qualche volta spesso 83,1 36,9 53,8 28,1 68,8 15,6 81,3 20 40 60 80 100 120 I comportamenti discriminatori subiti nei luoghi di lavoro. stranieri 20,5 cambiamento nome 9,1 appellativi razzisti 4,6 0 39,5 32,2 51,7 26,4 20 mai qualche volta spesso 61,4 34,9 16,1 mobbing 46,6 30,7 25,6 no rispetto contratto 39,8 44,3 8 no rispetto religione molestie o insulti 39,8 69 40 60 80 100 120 Affermazioni generali con le quali gli intervistati sono d'accordo o meno italiani 15,2 immigrati risorsa 37,8 63,6 immigrati più disoccupazione 21,2 24,2 italiani guadagnano di più 51,5 30,3 italiani più tutelati immigrati lavori pericolosi 30,3 66,7 italiani guadagnano meno immigrati in nero regolarizzati 47 4,5 0 molto abbastanza per niente 33,3 78,8 34,8 16,7 italiani possibilità carriera 12,1 24,2 36,4 6,1 15,2 6,1 60,6 33,3 20 50 40 60 80 100 120 Affermazioni generali con le quali gli intervistati sono d'accordo o meno stranieri immigrati risorsa 4,5 23,9 71,6 75 immigrati più disoccupazione 19,3 85,2 italiani guadagnano meno 30,7 italiani guadagnano di più immigrati in nero regolarizzati 2,3 immigrati lavori pericolosi 4,5 21,6 0 molto abbastanza per niente 35,2 40,9 39,8 76,1 34,1 14,8 italiani possibilità carriera 11,4 3,4 34,1 19,3 italiani più tutelati 5,7 61,4 27,3 20 58 40 60 80 100 120 Elementi su cui si fondano maggiormente i comportamenti discriminatori in ambito lavorativo Italiani Stranieri 1. Colore della pelle e tratti somatici 1. Nazionalità 2. Nazionalità 2. Colore della pelle e tratti somatici 3. Religione 3. Sesso 4. Età 4. Religione 5. Orientamento sessuale 5. Età 6. Disabilità fisica 6. Disabilità fisica 7. Sesso 7. Orientamento sessuale Gli aspetti più positivi di una società multietnica 71,2 incontro culture 52,3 9,1 esigenze mercato 14,8 7,6 10,2 meno razzismo futuro italiani stranieri 1,5 1,1 redistribuzione risorse 9,1 nessuno 4,5 1,5 non risponde 17 0 10 20 30 40 50 60 70 80 Gli aspetti meno positivi di una società multietnica 9,1 incontro culture svilisce 15,9 30,3 troppa manodopera 14,8 13,6 società multietnica problemi 6,8 12,1 no a tutti stessi diritti italiani stranieri 14,8 25,8 nessuno 22,7 1,5 altro. 7,6 non risponde 25 0 5 10 15 20 25 30 35 Aspetti che inducono le imprese ad assumere personale immigrato importare esperienze 5,7 37,9 difficoltà manodopera italiana 25 36,4 immigrati max. flessibilità 40,9 italiani stranieri 24,2 23,9 immigrati meno richieste 1,5 3,4 immigrati max. competenze altro 1,1 0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 Motivi della presenza di lavoratori immigrati irregolarmente soggiornanti 37,9 39,8 normativa restrittiva 18,2 normativa aperta 8,0 22,7 25,0 manodopera basso costo 13,6 14,8 immigrati migliorare vita pressione migratoria non so altro italiani stranieri 4,5 3,4 3,0 2,3 2,3 0,0 5,0 10,0 15,0 20,0 25,0 30,0 35,0 40,0 45,0 Ricadute sociali della presenza di immigrati irregolarmente soggiornanti 37,9 37,2 no riconoscimento diritti per imm. 13,6 abbassamento diritti per tutti 4,7 36,4 36 lavoro nero e sfruttamento problemi di ordine pubblico 4,5 4,7 conflitto sociale 4,5 4,7 italiani stranieri 3 non so 12,8 0 5 10 15 20 25 30 35 40 Rapporti problematici con immigrati irregolarmente soggiornanti 100 93,2 86,4 90 80 70 60 50 italiani stranieri 40 30 20 13,6 6,8 10 0 sì no Conclusioni • Il luogo di lavoro tra gli adulti è il primo posto dove avviene l’integrazione. • I lavoratori stranieri sono maggiormente discriminati. • La percezione delle discriminazioni da parte dei lavoratori stranieri sembra più bassa rispetto alle difficoltà reali che incontrano nel mondo del lavoro. • I lavoratori italiani si dimostrano ben disposti verso una società multietnica, unitamente ad un processo di regolarizzazione. • I lavoratori italiani hanno una visione principalmente economicistica del fenomeno migratorio. • Il lavoro degli immigrati è considerato soprattutto come sostitutivo nelle attività meno qualificate.