Rapporto SFR – A0 / 021651 Pag.1/96 Cliente: Ricerca di sistema. Oggetto: Metodologie di acquisizione ed analisi della radiazione solare diretta misurata al suolo. Ordine: Contratto CESI n° 60/00026 Note: ENERIN / SFR01/006 senza l'autorizzazione scritta del CESI questo documento può essere riprodotto solo integralmente N. pagine: 96 N. pagine fuori testo: 0 Data: 30 giugno 2000 Elaborato: SFR ERI – Vittorio Brignoli Verificato: CESI SFR – Gabriele Botta Approvato: CESI SFR – Adalberto Porrino CESI Centro Elettrotecnico Sperimentale Italiano Giacinto Motta spa Via R. Rubattino 54 20134 Milano - Italia Telefono +39 0221251 Fax +39 0221255440 http://www.cesi.it Capitale sociale 17,1 miliardi interamente versato CCIAA di Milano n. 429222 Registro delle Imprese di Milano n. 84067 Sezione Ordinaria Tribunale Milano P.I. IT00793580150 C.F. 00793580150 Rapporto SFR – A0 / 021651 Pag.2/96 Indice SOMMARIO..............................................................................................................................................4 1.0 LA SELEZIONE DEI SITI CON IL MASSIMO GRADO DI SOLEGGIAMENTO ........................7 1.0.1 La disponibilita' di dati di radiazione solare diretta....................................................................7 1.1 I criteri di selezione...............................................................................................................................8 1.2 I dati puntuali statistici........................................................................................................................10 1.3 L' irraggiamento globale .....................................................................................................................12 1.4 L' eliofania ..........................................................................................................................................12 1.5 La copertura nuvolosa.........................................................................................................................18 1.6 Le precipitazioni. ..............................................................................................................................211 1.7 L'umidità. ............................................................................................................................................26 1.8 Le zone con probabile massimo annuale di radiazione solare diretta.................................................28 1.9 La ventosità.........................................................................................................................................31 1.10 Identificazione dei siti idonei..............................................................................................................32 1.11 Bibliografia del 1° capitolo.................................................................................................................34 2.0 IL MONITORAGGIO DELLA RADIAZIONE DIRETTA AL SUOLO. .........................................35 2.1 Attivita' preliminari all' installazione dei sistemi di acquisizione dati................................................36 2.1.1 Verifica della strumentazione disponibile ................................................................................36 2.1.2 Configurazione della stazione di acquisizione dati...................................................................37 2.1.3 Evoluzione della strumentazione di acquisizione e misura ......................................................46 2.2 Attivita' di installazione e gestione dei sistemi di acquisizione dati ...................................................48 2.2.1 L'installazione e gestione del sistema di acquisizione di Gela .................................................48 2.2.2 L'installazione e gestione del sistema di acquisizione di Catania.............................................51 2.2.3 L'installazione e gestione dei sistemi di acquisizione di Mazara..............................................53 2.2.4 L'installazione e gestione dei sistemi di acquisizione di Taranto .............................................54 2.2.5 L'installazione e gestione dei sistemi di acquisizione di Cagliari.............................................55 2.3 Bibliografia del 2° capitolo.................................................................................................................57 !"#$ " %$ & $ ' ($" ) Rapporto SFR – A0 / 021651 Pag.3/96 3.0 CRITERI DI ANALISI DEI DATI ED ELABORAZIONE DEL PRIMO ANNO DI DATI ..........58 3.0.1 La disponibilita' di dati. ............................................................................................................58 3.0.2 Criteri di analisi dei dati. ..........................................................................................................58 4.0 3.1 Aspetti meteorologici..........................................................................................................................59 3.1.1 La distribuzione annuale di radiazione solare globale orizzontale. ..........................................59 3.1.2 La distribuzione annuale di radiazione solare diretta. ..............................................................62 3.1.3 L'energia giornaliera da radiazione globale orizzontale e diretta .............................................65 3.1.4 La stima della copertura nuvolosa. ...........................................................................................67 3.1.5 I giorni medi e i giorni limite annuali ......................................................................................69 3.1.6 I giorni medi e i giorni limite mensili ......................................................................................75 3.2 Aspetti energetici ................................................................................................................................78 3.2.1 La distribuzione annuale di radiazione diretta utile..................................................................78 3.2.2 Lo spettro delle intensita' di radiazione. ...................................................................................82 3.2.3 La distribuzione cumulativa delle intensita' di radiazione........................................................84 3.2.4 La distribuzione annuale dei giorni con radiazione utile..........................................................86 3.2.5 La distribuzione cumulativa dei giorni con radiazione diretta utile . .......................................88 3.2.6 Confronto tra Gela ed altre localita'..........................................................................................90 3.2.7 Sintesi delle analisi dei dati. .....................................................................................................92 3.3 Bibliografia del 3° capitolo.................................................................................................................94 CONCLUSIONI........................................................................................................................................ 96 !"#$ " %$ & $ ' ($" ) Rapporto SFR – A0 / 021651 Pag.4/96 SOMMARIO. Questo rapporto è stato steso nell’ambito delle ricerche svolte dal CESI per il sistema elettrico italiano relativamente alle tematiche riguardanti lo sfruttamento energetico delle fonti rinnovabili. Una fonte particolarmente importante è costituita dalla radiazione solare, che, come noto, può essere sfruttata con diverse tecnologie. Alcune di queste ricorrono alla concentrazione della radiazione stessa, come il fotovoltaico a concentrazione o il solare termodinamico, e quindi sfruttano la sola componente diretta della radiazione. La conoscenza della quantità di radiazione solare concentrabile, o diretta, che arriva al suolo costituisce il dato di base per stabilire se una determinata località sia idonea ad ospitare un impianto solare del tipo sopra citato, sia questo sperimentale o commerciale. Le informazioni di base disponibili sulla quantità di energia da radiazione solare sono frutto di programmi di monitoraggio meteorologico di vasto respiro curati da Enti Pubblici nazionali e sovranazionali. Da molti anni in Italia sono in funzione diverse reti di stazioni meteorologiche che hanno accumulato una notevole mole di dati disponibili per elaborazioni statistiche. In molte delle stazioni in funzione si acquisisce la radiazione globale sul piano orizzontale, ovvero la quantità di energia che incide in un secondo su un piano orizzontale di estensione pari ad un metro quadrato, o l’eliofania, ovvero il numero di ore di sole giornaliere. La radiazione globale sul piano orizzontale include sia la radiazione proveniente direttamente dal disco solare, cioè la radiazione diretta, sia la radiazione proveniente da tutte le direzioni del cielo detta radiazione diffusa. A causa della complessità della misura e dei costi relativi, di regola la radiazione solare diretta non viene acquisita. Per questo dato non è quindi attualmente disponibile una base di dati storici, nè risulta siano previsti programmi di acquisizione di vasta portata in grado di sopperire nel tempo a tale lacuna. Stante la difficoltà di acquisizione automatica di tale dato con metodi strumentali, da molti anni vengono utilizzate altre metodologie di valutazione della radiazione solare diretta. Una di queste è l’analisi delle immagini da satellite o la modellistica della radiazione, metodologia che tenta di ricostruire la radiazione diretta partendo da dati di radiazione globale orizzontale, dato quest’ultimo normalmente disponibile su base storica per molte località. Tuttavia è esperienza comune che tali metodologie, per giungere a risultati pienamente affidabili, necessitino di una base di dati di riferimento acquisiti al suolo con tecniche strumentali. Durante gli anni 90 ENEL Ricerca, ora CESI, ha condotto una campagna di acquisizione di dati di radiazione solare diretta, limitata ma continuativa, per alcuni siti significativi dell'Italia Meridionale e Insulare dove verosimilmente maggiore è l'energia associata a questa frazione della radiazione. Tale iniziativa ha parzialmente sopperito alla già citata mancanza di dati storici di tale grandezza, fornendo una stima statisticamente significativa di tale dato per il Sud Italia. Rapporto SFR – A0 / 021651 Pag.5/96 In questo rapporto sono esposti i criteri che hanno guidato la selezione dei siti monitorati durante la campagna citata, le tecniche impiegate per l’acquisizione dei dati e un’analisi dei dati ottenuti durante il primo anno di acquisizioni. Per la selezione dei siti migliori è stato applicato un criterio di confronto che partendo dalle informazioni statistiche disponibili in letteratura ha consentito di identificare le aree maggiormente soleggiate che dovrebbero beneficiare del valori annuali massimi di energia da radiazione solare diretta. Per la selezione sono stati considerati in particolare l’irraggiamento globale orizzontale, la durata del soleggiamento (eliofania), la copertura nuvolosa ed altri parametri. I risultati hanno consentito di individuare le aree verosimilmente più soleggiate. Si possono citare in particolare, in Sicilia, la piana di Gela, le zone di Mazara del Vallo, Marsala, Vittoria. la piana di Catania e la zona pianeggiante di Trapani Birgi. In Sardegna si può citare la piana del Campidano e qualche area pianeggiante della costa Sud. In Calabria vi è la piana di Gioia Tauro e la piana di S.Eufemia, in Puglia la zona di Sud-Est di Taranto, seguita dalla costa di Brindisi e dalla zona di Porto Cesareo, in Basilicata il litorale del Metapontino, ed in Campania la piana del Volturno. A seguito di tale selezione, nell’ambito di programmi orientati a valutare la potenziale idoneità di siti candidabili ad ospitare eventuali impianti solari termodinamici, l’allora ENEL Ricerca, in collaborazione con Conphoebus (Gruppo ENEL), avviò specifiche rilevazioni. A tal fine furono previste cinque stazioni automatiche per l’acquisizione di radiazione solare diretta, oltre ad altri parametri correlati, nei dintorni delle città di Gela, Catania, Mazara del Vallo, Taranto e Cagliari. Per una migliore comparabilità si decideva inoltre di individuare il luogo esatto della misura nell’entroterra, a pochi chilometri dal mare, dove verosimilmente l’irraggiamento è massimo. Per l’acquisizione dei dati si è ricorso alla tipica strumentazione impiegata per l’acquisizione di dati meteorologici integrata con strumentazione sviluppata appositamente per il programma di acquisizione. La misura, in contemporanea, della radiazione solare diretta e di pochi altri parametri meteorologici ad essa correlati, effettuata in alcuni siti, ha consentito di definire, in pochi anni, i valori massimi di energia utilizzabile nel settore solare termico ad alta temperatura in Italia. Per caratterizzare il Sud Italia dal punto di vista della radiazione solare diretta è stato previsto il monitoraggio e l’elaborazione degli andamenti giornalieri e stagionali delle radiazioni solari diretta e globale per un periodo di almeno tre anni, integrati con le misure della temperatura, della umidità relativa, e pressione dell’aria, della velocità e direzione del vento. In base a considerazioni di tipo logistico si è proceduto ad installare per prime le due stazioni nei pressi di Gela e di Catania (giugno-luglio 92). È da rilevare che, essendo le centraline disperse su un’area molto ampia, si è ricorso ad un collegamento via modem tra le stesse e la postazione di controllo ubicata presso Conphoebus. Ciò ha richiesto la messa a punto di stazioni di acquisizione piuttosto complesse soddisfacenti a particolari requisiti di affidabilità. Nel luglio 1993 si concludeva il primo anno solare utile delle campagna di misura della radiazione solare diretta ed altri dati meteorologici di Gela e Catania. Sui dati del primo anno di acquisizioni sono state svolte Rapporto SFR – A0 / 021651 Pag.6/96 analisi approfondite per la caratterizzazione della radiazione solare diretta. La distanza reciproca tra le due stazioni inoltre ha consentito un interessante confronto sull'influenza del clima locale. Nel 1993 sono state istallate le stazioni negli altri tre siti prescelti. Un primo confronto, basato essenzialmente sulla radiazione solare globale di cui esistono dati storici, ha permesso di stabilire che, in termini di soleggiamento, l'anno sperimentale 92/93 era da considerarsi rappresentativo. L'energia annuale da radiazione globale orizzontale è risultata per Gela di 1820 kWh/m².anno, l'energia da radiazione solare diretta a Gela è risultata pari a 1672 kWh/m².anno. Il clima di tipo "mediterraneo" comporta una significativa presenza di condizioni di nuvolosità variabile e di copertura totale specie in autunno ed in inverno e una leggera foschia dovuta all'evaporazione in estate; a Gela 54 giorni sono stati stimati come quasi completamente coperti, 198 come variabili e 113 come sereni. In 41 giorni la radiazione diretta media oraria non ha mai superato il valore di 300 W/m² (copertura totale). A Gela i valori massimi di intensità media oraria di radiazione solare diretta, pari a circa 900 W/m² si sono registrati a mezzogiorno in giugno. Valori occasionalmente di poco superiori a 900 W/m² si sono verificati a Catania. Il numero di ore utili con intensità superiori a 700 W/m² è risultato a Catania del 14.5% maggiore rispetto a Gela. Per quanto riguarda i criteri di analisi “energetici” ispirati alle caratteristiche dei sistemi a concentrazione del solare ad alta temperatura i due siti sono risultati praticamente equivalenti. In particolare entrambi hanno beneficiato di circa 2000 ore con intensità di radiazione diretta media oraria superiore a 450 W/m² equivalente al valor medio della soglia di funzionamento dei concentratori a parabola lineare (tecnologia ex LUZ) per un energia utile di circa 1286 kWh/m².anno. A Catania si è registrato un valore del 3% superiore a quest’ultimo . Ulteriori dati possono essere reperiti nel rapporto, che riporta anche, come detto, una approfondita disamina delle metodologie utilizzate per effettuare le rilevazioni descritte. Rapporto 1.0 SFR – A0 / 021651 Pag.7/96 LA SELEZIONE DEI SITI CON IL MASSIMO GRADO DI SOLEGGIAMENTO 1.0.1 La disponibilità di dati di radiazione solare diretta. Come già anticipato, nonostante la presenza di più reti di monitoraggio del clima, in Italia non e’ attiva una raccolta sistematica di dati di radiazione solare diretta. I pochi dati disponibili sono raccolti da Enti diversi che procedono autonomamente, di regola da tempi recenti, senza continuità e con strumentazione non automatica. La ENEL RICERCA ha effettuato durante gli anni 80 campagne di acquisizione di dati meteorologici tra cui la radiazione solare diretta. Tali dati tuttavia, eccettuati quelli di Adrano (CT) si riferiscono a siti dell'Italia Centro-Settentrionale. In seguito durante la seconda metà degli anni 90 il Gruppo ENEL ha poi attivato una piccola rete di acquisizione di dati di radiazione solare diretta nell’Italia Meridionale ed Insulare che ha permesso di ottenere una stima del potenziale di energia solare sfruttabile per il solare ad alta temperatura. In linea di principio è possibile ricavare la radiazione solare diretta partendo dalla radiazione solare globale orizzontale e da altri dati meteorologici mediante modelli matematici. Questo approccio comporta di fatto il tentativo di ricostruire lo stato di nuvolosità del cielo sulla base delle informazioni statistiche e delle relazioni intercorrenti tra valore della radiazione globale e posizione del sole. La stima della radiazione solare diretta risulta tanto più complessa ed incerta quanto maggiore e’ il grado di variabilità del clima mentre e’ più semplice ed affidabile nelle condizioni di clima desertico. I modelli che ricostruiscono la radiazione solare diretta risultano imprecisi nella stima sia dei valori massimi che nella distribuzione giornaliera dell'energia; un dato, quest'ultimo, di fondamentale importanza per l'utilizzazione delle tecnologie solari a concentrazione. Infine per molte località non sono disponibili neppure i dati di base di radiazione solare globale orizzontale necessari per effettuare le stime. Dai primi anni 90 vengono utilizzate anche in Italia varie tecniche di analisi delle immagini del satellite meteorologico Meteosat che permettono di giungere alla stima dell'insolazione globale al suolo. A tale risultato si perviene mediante la realizzazione di mappe statistiche di nuvolosità dalle quali si può derivare il valore della radiazione globale orizzontale. Teoricamente, dalla nuvolosità , calcolata mediante satellite, si può dedurre la radiazione solare diretta con i metodi di modellistica; in alternativa può risultare più affidabile utilizzare le correlazioni tra dati di radiazione raccolti al suolo e nuvolosità calcolata da satellite per stimare il valore della radiazione solare diretta nei siti non monitorati. In ogni caso la misura accurata della radiazione solare diretta in alcuni siti chiave permette di ottenere alcuni valori di riferimento indispensabili per validare i metodi di ricostruzione della radiazione solare diretta nella variabilità della climatologia italiana. Rapporto SFR – A0 / 021651 Pag.8/96 A seguito delle attività di monitoraggio al suolo e mediante satellite sono oggi disponibili presso il CESI SpA file di dati di radiazione solare diretta relativi agli anni 1992 – 1999 per alcuni siti del Sud Italia e le isole maggiori e una mappatura statistica della distribuzione della radiazione solare diretta relativa agli anni 1994-1999 per tutto il territorio nazionale con un grado di risoluzione spaziale di circa 10 km. 1.1 I criteri di selezione. Poiché la finalità della acquisizione dei dati di radiazione solare diretta intrapresa dal Gruppo ENEL era la determinazione del massimo potenziale di utilizzo per il solare ad alta temperatura i siti da monitorare sono stati localizzati nelle aree di maggiore insolazione. Tali aree sono state preventivamente individuate basandosi su una serie di informazioni storiche relative a grandezze meteorologiche correlate con la radiazione diretta. La quantità annuale di radiazione solare diretta che giunge al suolo dipende da tre fattori principali, nell'ordine: il clima, la latitudine e la quota. Il clima, che dipende fortemente anche dagli altri due fattori, è sicuramente l'elemento più importante in termini quantitativi in quanto fissa, in generale, il numero di ore annue di cielo sereno. Dalla latitudine dipende, oltre al clima, la distribuzione delle ore teoriche di sole durante l'anno e soprattutto gli angoli medi di incidenza dei raggi solari rispetto alla verticale del luogo. La quota in genere, determina il clima in modo più radicale che la latitudine, e determina l'intensità massima della radiazione solare diretta. E' importante osservare che il peso della latitudine e della quota è esercitato solo nei periodi di cielo sereno per lo più in termini di intensità ovvero di "qualità" della radiazione. Del resto è facile osservare che nella fasce tropicali del pianeta, a pari latitudine, coesistono regioni con forti insolazioni medie annue (climi desertici) e regioni con insolazioni medie annue limitate dall'azione di intense precipitazioni stagionali (climi tropicali). In queste ultime, l'azione della latitudine si esprime nei valori massimi di irraggiamento che si raggiungono durante le ore di cielo sereno. All'aumentare della quota aumenta l'intensità della radiazione diretta in caso di cielo sereno, ma con eccezione di pochi altipiani dal clima desertico, la quota in genere agisce , come fattore negativo sull'integrale annuo di radiazione diretta sfruttabile a causa della maggior copertura media del cielo e delle maggiori precipitazioni medie annue. Nell'Italia Meridionale ed Insulare domina il clima di tipo mediterraneo con livelli di irraggiamento medi annuali inferiori a quelli tipici dei climi desertici. La variegata orografia della penisola comporta variazioni locali notevoli di clima e di irraggiamento sovrapposti all'effetto di fondo della latitudine, che varia approssimativamente da 41 a 37 gradi Nord. L'azione della quota, quando non altera il clima in modo radicale come nelle zone interne appenniniche, è in effetti poco valutabile ma è presumibile che i modesti Rapporto SFR – A0 / 021651 Pag.9/96 guadagni ottenibili con l'innalzamento di poche centinaia di metri siano più che invalidati da una diminuzione del numero di ore di cielo sereno. In conclusione si è ritenuto che per identificare le aree italiane maggiormente soleggiate fosse indispensabile analizzare prevalentemente i parametri climatologici essendo gli effetti della quota e della latitudine di seconda approssimazione. Sebbene le relazioni che intercorrono tra la radiazione solare diretta e gli altri parametri meteorologici non siano esprimibili in formule semplici è evidente che esistono delle correlazioni generali. In mancanza di dati che dimostrino il contrario è lecito aspettarsi che all'interno di ciascuna regione la località con massimo annuale di radiazione solare diretta dovrebbe beneficiare, nell'ordine : - del massimo di irraggiamento globale orizzontale, - della massima durata del soleggiamento (eliofania) - del minimo di copertura nuvolosa - del minimo di giorni piovosi o con temporali - del minimo di quantità di precipitazioni - del minimo di umidità media - di assenza di nebbie e foschie - del massimo della temperatura media - della minima latitudine - della massima quota Da notare che le grandezze meteorologiche elencate non forniscono informazioni di uguale peso per la finalità della selezione; se infatti l'eliofania e l'irraggiamento globale sono fortemente correlate con la radiazione solare diretta, la quantità di precipitazione lo è molto meno (è più importante la frequenza delle precipitazioni che la loro quantità). La temperatura dell'aria mediata sulle 24 ore dipende da tanti e tali fattori che viene menzionata solo per completezza. La latitudine e la quota sono inserite per ultime in quanto si ritiene che il loro effetto sia prevalentemente incluso nel valore delle grandezze meteo e possono essere utili per distinguere zone con pari caratteristiche climatiche ma latitudini e quote diverse. Da osservare che tra le grandezze meteorologiche indicate non figura la ventosità in quanto non è facilmente correlabile con la radiazione solare diretta. Nel paragrafo 1.9 è però riportata una breve analisi sulla ventosità dei siti selezionati in quanto una limitata ventosità può favorire lo sfruttamento dell'energia associata alla radiazione solare diretta. Il confronto tra le grandezze meteo elencate costituisce l'unico metodo praticabile, in termini di dati statistici disponibili, per selezionare le aree con il massimo annuale di energia da radiazione solare diretta. E' evidente che una tale selezione, basata su grandezze meteo correlati alla radiazione solare diretta in modo complesso, porta a risultati che devono ritenersi indicativi e da confermarsi mediante da misure sperimentali. Rapporto 1.2 SFR – A0 / 021651 Pag.10/96 I dati puntuali statistici. Nella pagina successiva sono riportate i dati puntuali riferiti alle varie località interessanti per questo studio e di cui esistono dati reperibili in letteratura [1.1] [1.2] [1.3] [1.4] [1.5] [1.6]. E' fondamentale osservare che non esistono evidenze per ritenere che le località di massima insolazione si trovino tra quelle elencate; i siti migliori potrebbero trovarsi in un area non controllata. I dati presentati costituiscono peraltro tutto o quasi è disponibile, in termini di dati statistici già elaborati e pubblicati, per le regioni in esame. A questi vanno aggiunti altri dati acquisiti durante gli ultimi anni 90 con le nuove stazioni di acquisizione dati di radiazione globale orizzontale della Aeronautica Militare. Di una stessa variabile sono presentate più fonti che spesso si riferiscono a periodi diversi e a diversi punti di una stessa località e che talvolta mostrano valori discordi. Tale discordanza deriva dalla differenza dai periodi a cui la media si riferisce ma anche dalle diverse metodologie utilizzate dai vari Enti che hanno raccolto i dati. Deve essere infine ricordato che molti dati sono gravati dall'incognita della imprecisione dovuta ai metodi e alla scarsa cura nella raccolta dei dati originali. Nonostante tutte le limitazioni esposte è stato possibile riordinare e aggregare tali dati in modo da ottenere una prima informazione sul reciproci rapporti di insolazione per le varie località di una stessa regione. A tale risultato si arriva riordinando le località di ciascuna regione secondo il valore assunto da ciascuna delle grandezze meteo (eliofania, irraggiamento globale orizzontale, ecc.) nell'ordine in cui tali grandezze sono elencate sopra. La mancanza di dati rende la classificazione estremamente incerta e pertanto l'identificazione deve considerarsi assolutamente indicativa. Ciò è particolarmente vero per la regioni di Puglia e Sicilia dove l'ordine delle località non emerge in modo evidente. Ciononostante è possibile individuare come zone più soleggiate di ciascuna regione le seguenti località: - in Campania: Capo Palinuro - in Puglia: S.Maria di Leuca, Taranto e Lecce - in Calabria: Reggio Calabria e Crotone - in Sicilia: Gela, Agrigento, Trapani e Catania - in Sardegna: Cagliari Queste prime indicazioni emerse dal confronto delle statistiche puntuali sono di seguito confrontate con una serie di informazioni sulle varie grandezze meteorologiche che sono correlate in varia misura con la radiazione solare diretta. Rapporto SFR – A0 / 021651 Pag.11/96 Rapporto 1.3 SFR – A0 / 021651 Pag.12/96 L'irraggiamento globale. L'irraggiamento globale orizzontale è costituito dalla somma delle radiazioni diretta e diffusa che incidono sul piano orizzontale e mediamente per un clima di tipo mediterraneo la radiazione diretta contribuisce per circa il 75% a tale sommatoria. Ne consegue che il valore medio dell'irraggiamento globale orizzontale costituisce un primo dato di riferimento sull'irraggiamento diretto. La mappa dell'irraggiamento globale giornaliero medio annuale (fig.1.1) [1.7] fornisce una prima informazione di base sulla distribuzione e sulla quantità di radiazione solare globale al suolo che per il Sud e le isole oscilla da 4.0 a 4.8 kWh/m²giorno. La mappa dell'Atlante Solare Europeo ha una risoluzione spaziale estremamente bassa e consente di evidenziare soltanto le tendenze generali della distribuzione. Risulta evidente che per quanto riguarda il Mezzogiorno peninsulare esiste un gradiente Nord-Ovest Sud-Est dovuto alla presenza dei rilievi. Ciò comporta che località con diversa latitudine godano di un irraggiamento globale orizzontale simile (esempio Catanzaro e Brindisi) e che pertanto la latitudine nell'Italia Peninsulare determina solo in parte il livello di insolazione. In particolare la Puglia mostra mediamente lo stesso livello di irraggiamento globale medio della Calabria. Il massimo di irraggiamento globale invece coincide con il versante Sud-Occ. della Sicilia. Inoltre singolare risulta l'andamento della insolazione in Sardegna che risulta nel complesso paragonabile a quello della Calabria e che assegna al versante Occidentale un valore maggiore rispetto a quello Orientale. Rapporto SFR – A0 / 021651 Pag.13/96 fig.1.1 Mappa dell'irraggiamento globale giornaliero medio annuale (Fonte: Atlante Solare Europeo ed 1985) Rapporto 1.4 SFR – A0 / 021651 Pag.14/96 L'eliofania. L'eliofania o il tempo di irraggiamento diretto giornaliero è probabilmente il dato disponibile più correlato con la quantità di radiazione solare diretta. Nella prima mappa dell'eliofonia assoluta media annua (fig.1.2.)[8] si osserva chiaramente che nell'Italia Meridionale e Insulare sono le aree litoranee a beneficiare del valore medio massimo di oltre 7 ore medie giornaliere. In particolare si distinguono il Golfo di Gaeta, tutta la costa tirrenica della Calabria ed alcuni tratti della costa ionica in provincia di Reggio Calabria. Inoltre sono favorite le coste ed in particolare il versante Sud-Occidentale della Sicilia, le coste ed ampie regioni dell'entroterra del versante occidentale in Sardegna. Le zone appenniniche e montuose dell'interno sono sistematicamente meno soleggiate delle zone costiere. Le mappe di eliofania relativa [1.8] ovvero il rapporto tra l'eliofania reale e quella teorica rappresentano gli andamenti limite durante l'anno di tale variabile. A gennaio si osserva che il versante tirrenico in generale beneficia di maggiore insolazione rispetto a quello adriatico. Inoltre le regioni della Calabria e della Puglia esposte agli effetti dei due mari non mostrano variazioni di rilievo tra litorale e interno. Nelle isole le coste meridionali mostrano un ulteriore grado di insolazione. L'eliofania di luglio (con 13 ore di soleggiamento medio nelle zone più soleggiate) costituisce un dato molto significativo in quanto in questo mese l'energia solare che arriva al suolo è circa 3 volte maggiore di quella di gennaio . In questo caso la differenza tra zone costiere ed interno è più marcata ma ricalca per buona parte lo schema di gennaio, in più sono evidenziate le regioni costiere della provincia di Reggio Calabria. Rapporto SFR – A0 / 021651 Pag.15/96 fig. 1.2 Mappa di eliofania assoluta media annua (Fonte: Atlante Tematico d’Italia TCI – CNR ed. 1989) Rapporto SFR – A0 / 021651 Pag.16/96 fig. 1.3 Mappa di eliofania relativa media di gennaio (Fonte: Atlante Tematico d’Italia TCI – CNR ed 1989) Rapporto SFR – A0 / 021651 Pag.17/96 fig. 1.4 Mappa di eliofania relativa media di luglio (Fonte: Atlante Tematico d’Italia TCI – CNR ed. 1989) Rapporto 1.5 SFR – A0 / 021651 Pag.18/96 La copertura nuvolosa. Il dato di copertura nuvolosa ha una forte correlazione inversa con la radiazione solare diretta ma la sua attendibilità è intrinsecamente più bassa di altri dati meteorologici in quanto il grado o frazione di copertura del cielo viene riportato con osservazioni e valutazioni individuali e non mediante strumenti. Inoltre non è stato possibile rintracciare carte recenti che riportino dati sintetici sulla quantità e tipologia di nuvolosità. Il tipo di copertura, in particolare, risulta importante dato che in termini di radiazione solare diretta esiste una fondamentale differenza tra un cielo "velato" e "coperto". Di seguito sono presentate la mappa di nuvolosità nell'anno [1.8] (fig. 1.5) e la mappa di nuvolosità nell'estate (fig. 1.6) che provengono da dati trentennali raccolti a cavallo tra l’800 ed il 900. Entrambe presentano una scala molto grossolana. Mediamente durante l'anno le zone delle coste risultano meno nuvolose. In particolare si distinguono l'area di Gela e la costa Sud- Orientale della Sardegna mentre vaste aree delle coste tirreniche ed adriatiche sono accomunate da un grado di nuvolosità di poco superiore. Durante l'estate, in cui la copertura del cielo ha un ruolo determinante, la distinzione del territori è ancora meno marcata e si evidenziano come meno nuvolose la zona della piana di Catania e ancora la costa SudOrientale della Sardegna. E' interessante osservare che, sebbene il dato rilevato al suolo possa rivelarsi meno attendibile di altri dati, lo stesso dato osservato mediante satellite svolge un ruolo fondamentale nella previsione delle condizioni atmosferiche e viene comunemente analizzato presso diversi Enti italiani ed internazionali. Dalla seconda meta’ degli anni ’80 si è sviluppata una intera disciplina di elaborazione statistica delle ottenute da satelliti meteorologici. Mediante elaborazione si possono ricavare mappe di nuvolosità mediate su qualsiasi periodo temporale con un dettaglio di 5-10 chilometri. Sebbene la significatività delle mappe statistiche da satellite debba essere sempre attentamente valutata, è certo che l’elaborazione delle immagini da satellite consente di evidenziare le zone favorite da particolari condizioni locali e di effettuare stime generali della disponibilità media di radiazione solare diretta mediante confronto con dati presi a terra Rapporto SFR – A0 / 021651 Pag.19/96 fig. 1.5 Mappa annuale di nuvolosità (Fonte: Atlante fisico economico d’Italia TCI ed. 1939) Rapporto SFR – A0 / 021651 Pag.20/96 fig. 1.6 Mappa della nuvolosità durante l’estate (Fonte: Atlante fisico economico d’Italia TCI ed. 1939 ) Rapporto 1.6 SFR – A0 / 021651 Pag.21/96 Le precipitazioni. Dato che i periodi di pioggia o di nevicata costituiscono un sottocaso dello "stato di cielo coperto" l'informazione legata alle precipitazione dovrebbe già essere contenuta in quella dello stato del cielo. Tuttavia a causa della approssimazione con cui è nota quest'ultima grandezza, la quantità e la frequenza delle precipitazioni possono costituire due indicatori indiretti del grado di copertura e quindi dell'insolazione di un sito.. La carta dei regimi pluviometrici (fig. 1.7) [1.9] identifica il tipo di clima sulla base della quantità e della distribuzione delle piogge durante l'anno e mostra che tutta l'Italia Meridionale e Insulare gode di un regime pluviometrico "Mediterraneo" caratterizzato da "un solo massimo invernale e un lungo periodo di aridità nel semestre caldo" o "Submediterraneo" con massimo spostato verso l'autunno. Interessante risulta l'evidenziazione di alcune regioni in Sardegna tra cui quelle di Cagliari e Alghero dove il regime pluviometrico mostra un massimo secondario in primavera. In queste regioni, lo spostamento della piovosità in primavera dovrebbe comportare una modesta limitazione della radiazione media annuale in quanto l'insolazione è distribuita maggiormente in primavera ed estate. Rapporto SFR – A0 / 021651 Pag.22/96 fig.1.7 Carta dei regimi pluviometrici (Fonte: Atlante Tematico d’Italia TCI – CNR ed. 1989) Rapporto SFR – A0 / 021651 Pag.23/96 La carta della frequenza delle precipitazioni (fig. 1.8) [1.9] mette in risalto alcune zone particolarmente poco piovose: l'entroterra di Porto Cesareo in Puglia , il promontorio di Capo Rizzuto in Calabria, la Piana di Catania e la zona di Capo Passero in Sicilia e il litorale Sud-Est di Cagliari e la Costa Smeralda in Sardegna. E' interessante constatare che la distribuzione della frequenza delle "ripete le linee fondamentali della distribuzione geografica delle precipitazioni" ovvero che in linea di massima per il territorio italiano si può affermare che esiste una certo grado di proporzionalità tra numero di giorni piovosi e quantità di precipitazioni annuale. La mappa delle precipitazioni estive (fig. 1.9) [1.9] aggiunge un ultima importante informazione sulla distribuzione delle piogge in quanto è indicativa di come l'insolazione estiva, che contribuisce in modo rilevante al totale annuale, venga limitata dalle precipitazioni. Le zone meno piovose in estate si trovano sulla costa ionica a Capo Spartivento e a Punta Stilo in Calabria, tutta la costa Sud-Occ. della Sicilia estesa fino ed oltre Trapani e buona parte della costa Occ. e nel cagliaritano in Sardegna. Rapporto SFR – A0 / 021651 fig.1.8 Carta della frequenza annuale delle precipitazioni (Fonte: Atlante Tematico d’Italia TCI – CNR ed. 1989 ) Pag.24/96 Rapporto SFR – A0 / 021651 Pag.25/96 fig. 1.9 Mappa delle precipitazioni estive (Fonte: Atlante Tematico d’Italia TCI – CNR ed. 1989) Rapporto 1.7 SFR – A0 / 021651 Pag.26/96 L'umidità. Quest'ultima grandezza ha un ruolo importante nell'attenuazione dei raggi solari attraverso l'atmosfera in condizioni di cielo sereno. Le statistiche di umidità disponibili tuttavia si riferiscono ai valor medi calcolati sulle 24 ore e non sulle sole ore diurne e ciò attenua la significatività di questi dati per gli scopi prefissati. Di seguito è riportata la mappa dei tipi di clima in funzione dell'umidità [1.9] (fig.1.10). Stante tale limitazione sono chiaramente individuabili alcune zone dove il clima viene definito "semiarido". Si tratta di buona parte della provincia di Foggia, del litorale a Nord di Bari, del litorale di Brindisi e di quello del golfo di Taranto con un estensione interna nel Metapontino. In Calabria viene distinto il litorale meridionale ionico mentre in Sicilia il versante Sud-Occ. è di nuovo distinto dal resto dell'isola; in Sardegna la costa Sud, la zona di Orosei e il golfo di Oristano. E' interessante osservare che la suddivisione dei climi in questa mappa coincide solo in parte con la distribuzione dell'eliofania, in particolare il versante tirrenico meridionale gode di una forte insolazione media ma in un clima medio "umido" a eccezione dell'entroterra di Napoli e del promontorio di Palinuro dove il clima è definito "subumido". Tale combinazione suggerisce che la radiazione solare diretta in tale regioni dovrebbe essere più attenuata rispetto a quelle di pari eliofania ma con minore umidità media. Infine la temperatura di una zona è legata indiscutibilmente all'insolazione tuttavia è influenzata da altri fattori determinanti tra cui la quota e l'orografia , la circolazione delle masse d'aria al suolo e al presenza del mare o di laghi. Tali fattori uniti al grado di copertura del cielo dominano completamente tale grandezza durante il periodo notturno e di conseguenza la correlazione tra radiazione solare diretta e temperatura media annuale risulta piuttosto generica; per tale motivo l'analisi delle temperature è stata tralasciata. Rapporto SFR – A0 / 021651 Pag.27/96 fig. 1.10 Carta dei climi in funzione dell’umidità (Fonte: Atlante Tematico d’Italia TCI – CNR ed.1989 ) Rapporto 1.8 SFR – A0 / 021651 Pag.28/96 Le zone con probabile massimo annuale di radiazione solare diretta. Tenendo conto dei criteri di selezione esposti nel paragrafo 1.1 e dei dati emersi è possibile identificare per ogni regione una o più zone (fig. 1.11) in cui è lecito aspettarsi che l'irraggiamento in genere e l'energia da radiazione solare diretta siano massimi a causa principalmente del maggior numero di ore di cielo sereno. -Campania. In questa regione il versante tirrenico, esclusa la penisola sorrentina, mostra genericamente condizioni di maggiore irraggiamento. I dati di eliofania, piovosità ed umidità portano a ritenere che la zona di Palinuro e la piana del Volturno, da Capua alla costa, siano le zone più soleggiate della regione. Peraltro l'area di Palinuro dovrebbe essere leggermente avvantaggiata a causa della minore latitudine. Da segnalare anche la piana del Sele i cui parametri tuttavia risultano meno favorevoli. -Puglia. In Puglia le zone di probabile maggiore insolazione evidenziate rispetto a tutti i parametri utilizzati dovrebbero essere rispettivamente l'area centrata attorno a Porto Cesareo e quella di Taranto. Altre due aree probabili dovrebbero essere nell'ordine il litorale a Nord di Brindisi e quelli di Margherita di Savoia e di Manfredonia. -Basilicata. L' area più soleggiata della Basilicata e' il litorale del Golfo di Taranto nella zona di Lido di Metaponto. Tuttavia i dati di eliofania portano a ritenere che anche in tale area non si raggiungano i livelli di irraggiamento paragonabili a quelli delle coste ioniche delle altre regioni confinanti. -Calabria. Le varie osservazioni mostrano che le aree di maggior insolazione si trovano rispettivamente sulla ristretta fascia della costa meridionale tra Reggio Calabria e Capo Spartivento seguita, anche a causa della maggiore latitudine, dal promontorio di Tropea con le due aree pianeggianti del litorale di S.Eufemia e la piana di Gioia Tauro e dal promontorio di Punta Stilo. Altre due aree della costa ionica che si distinguono sono quella della piana di Sibari e della foce del fiume Neto a Nord di Crotone i cui parametri favorevoli risultano essere la bassa umidità e scarsa precipitazione. Rapporto SFR – A0 / 021651 Pag.29/96 -Sicilia. E' la regione con la massima insolazione media e quella per cui il confronto dei dati è risultato meno incerto. Tutti i parametri concordano per una maggiore insolazione della costa Sud-Occidentale da Capo Passero a Trapani e oltre, all'interno della quale tuttavia non è agevole discriminare alcuna area. L'unica variante è costituita dalle precipitazioni che presentano un minimo ad Agrigento, Gela e Capo Passero. Nel resto dell'isola l'unica eccezione osservabile è la Piana di Catania che presenta oltre agli altri dati favorevoli anche un valore minimo di piovosità. -Sardegna I dati e le varie mappe evidenziano piuttosto costantemente la costa Sud da Capo Teulada a Villasimius compresa una vasta area dell'entroterra di Cagliari. I dati di eliofania e piovosità portano a ritenere che anche la regione a nord di Alghero, il litorale del golfo di Oristano e il litorale di Orosei siano tra le più soleggiate dell'isola. Rapporto SFR – A0 / 021651 fig. 1.11 Le zone con probabile massimo annuale di radiazione solare diretta. Pag.30/96 Rapporto 1.9 SFR – A0 / 021651 Pag.31/96 La ventosità. La ventosità di un sito può rappresentare un fattore limitante per gli impianti solari termodinamici che sono in genere costituiti da una grande area di terreno in cui sono installati collettori di grande superficie, da 50 a 500 m², a seconda delle diverse tecnologie. La spinta esercitata dal vento può ridurre la precisione di puntamento dei collettori e ridurre quindi l'efficienza di produzione dell'energia. Nel caso in cui la velocità del vento superi un fissato valore limite sono in genere previsti provvedimenti di salvaguardia degli impianti e di sicurezza del personale che si traducono comunque nell'arresto della produzione. E’ interessante conoscere i principali parametri che descrivono il comportamento del vento nei siti di interesse. Tenuto conto delle caratteristiche delle tecnologie attuali del solare termodinamico si può osservare che [1.9]: - le piane del Volturno e del Sele, il litorale tra Manfredonia e Margherita di S., S.Eufemia e Gioia Tauro e la Piana di Catania sono le zone meno ventose tra quelle valutate e non dovrebbero comportare limitazioni di impiego del solare termodinamico - la zona di Taranto, di Porto Cesareo, la foce del Neto, Gela ed Alghero sono zone ventose in cui gli impianti potrebbero subire poche ore di arresto all'anno a causa della sola azione del vento; anche le zone di Agrigento e del Metapontino e la piana di Sibari per le quali non sono disponibili dati sintetici dovrebbero rientrare in questa casistica - le zone di Brindisi, di Trapani e di Cagliari sono invece le zone più ventose e presentano valori massimi notevoli. In queste zone lo studio dell'azione del vento dovrà essere approfondita durante eventuali studi di fattibilità. A questo proposito è importante ricordare che in generale i parametri del vento dipendono fortemente dall'orografia e dalla caratteristiche intrinseche del territorio (pianura, valle, costa, ecc.) e valutazioni corrette devono includere adeguate indagini puntuali. La distribuzione ineguale durante l'anno della radiazione solare rende interessante anche lo studio della distribuzione annuale della ventosità la cui azione è sfavorevole alla produzione specie durante l'estate. L'analisi dei dati di vento delle varie località durante l'estate (dati non mostrati) rivela un'attenuazione generalizzata della ventosità rispetto a quella media annuale. Rapporto 1.10 SFR – A0 / 021651 Pag.32/96 Identificazione dei siti idonei. L'adozione dei criteri enunciati nel paragrafo 1.1 ha condotto alla selezione di alcune aree dell'Italia Meridionale e Insulare che sembrano più favorite in termini di energia da radiazione solare diretta (e di conseguenza anche di energia da radiazione globale). Le considerazioni di carattere generale svolte nei paragrafi precedenti sono richiamate brevemente di seguito: - non esiste al momento in Italia una rete di acquisizione di dati di radiazione solare diretta - l’unico possibile confronto tra diverse località può essere effettuato basandosi sui dati meteorologici che sono correlati al dato mancante di radiazione solare diretta - i diversi parametri meteorologici sono correlati alla radiazione solare diretta in vario grado e l’analisi dei dati statistici ha permesso di individuare le aree probabilmente più soleggiate - le regioni del Sud Italia e delle Isole sono dominate da un clima di tipo mediterraneo a cui compete un livello di insolazione inferiore a quello desertico - il clima svolge, in Italia, un ruolo preponderante rispetto a latitudine e altitudine nello stabilire il numero di ore annuo di cielo sereno - in genere le zone che mostrano i migliori dati di soleggiamento si trovano nelle zone costiere sia della penisola che delle isole maggiori - la distribuzione della radiazione solare diretta durante l'anno e' fortemente disuniforme ed e' concentrata nel periodo estivo - la ventosità può risultare un elemento limitante solo per alcuni siti soprattutto durante l'inverno L’analisi sopra esposta ha permesso di selezionare le aree con migliore insolazione nel Sud Italia. Alcune fra queste, per morfologia del territorio, e per accessibilità e disponibilità di infrastrutture potrebbero in linea di principio ospitare in futuro impianti solari termodinamici. Secondo questo ultimo criterio i siti più idonei all'installazione degli strumenti per la misura della radiazione diretta e delle altre grandezze meteorologiche correlate diventano: -in Sicilia: la piana di Gela, le zone di Mazara del Vallo, Marsala, Vittoria e la piana di Catania e la zona pianeggiante di Trapani Birgi - in Sardegna la piana del Campidano (Ca) e qualche area pianeggiante della costa Sud, in seconda approssimazione la piana di Arborea e l'entroterra di Alghero - in Calabria: la piana di Gioia Tauro e la piana di S.Eufemia; in seconda approssimazione la foce del fiume Neto e la piana di Sibari - in Puglia: la zona di Sud-Est di Taranto, seguita dalla costa di Brindisi e dalla zona di Porto Cesareo; in seconda approssimazione la zona costiera compresa tra Manfredonia e Margherita di Savoia Rapporto SFR – A0 / 021651 Pag.33/96 - in Basilicata: il litorale del Metapontino - in Campania : la piana del Volturno seguita dalla piana del Sele A fronte della selezione sopra esposta e tenuto conto delle disponibilità della strumentazione e di altri fattori di logistica veniva deciso di installare 5 stazioni automatiche di acquisizione di radiazione solare diretta e degli altri parametri correlati nei dintorni delle città di Gela, Catania, Mazara del Vallo, Taranto e Cagliari. Per una migliore comparabilità si decideva di scegliere il sito esatto nell’entroterra a pochi chilometri dal mare, dove verosimilmente l’irraggiamento è massimo. Il programma di installazione delle stazioni automatiche procedeva quindi in due fasi: la prima relativa alle centraline di Gela e Catania, e la seconda relativa a quelle di Mazara, Taranto e Cagliari. Nei capitoli seguenti sono descritte le fasi di tali installazioni e i risultati delle analisi sul primo anno di dati delle stazioni di Gela e Catania. Rapporto SFR – A0 / 021651 Pag.34/96 1.11 Bibliografia del 1° capitolo. [1.1] Dati climatici per la progettazione edile ed impiantistica (statistiche sul periodo 1951-1973). CNR Progetto finalizzato energetica, Sottoprogetto RERE Appendice 1 alla Guida al controllo energetico della progettazione; CNR Roma feb.1982 [1.2] Ricerca sul clima. Ricerca sulla situazione termica degli edifici.... CNR Progetto Finalizzato Energetica; Siteco Torino 1977 [1.3] L'insolazione sull'Italia. Raccolta dei dati registrati da servizi nazionali ed enti vari (dal 1913 al 1972), A.Guerrini, A.Lavagnini, F.Vivona; CNR & Istituto di Fisica dell'Atmosfera Roma 1979 Ristampa [1.4] Sommario di statistiche storiche 1926-1985. ISTAT Roma 1986 [1.5] Statistiche ambientali. ISTAT Roma ed. 1991 [1.6] La radiazione solare globale al suolo in Italia negli anni 1996-1997. Petrarca, Spinelli, Cogliani, Mancini, ENEA – Dipartimento Energia – Roma aprile 1999 [1.7] Atlante Europeo della radiazione solare. Volume I: superfici orizzontali. W. Palz, Commissione delle Comunità Europee; Verlag Tuv Rheinland, RFD 1985 [1.8] Atlante fisico economico d'Italia. Touring Club Italiano; ed. 1939 [1.9] Atlante tematico d'Italia. Touring Club Italiano & CNR ; ed. 1989 Rapporto 2.0 SFR – A0 / 021651 Pag.35/96 IL MONITORAGGIO DELLA RADIAZIONE DIRETTA AL SUOLO. Per caratterizzare in termini di radiazione solare utile alla produzione di calore ad alte temperature per le regioni dell'Italia Insulare e Meridionale si è ritenuto opportuno individuare un numero di siti rappresentativi del migliore grado di soleggiamento diretto in tali regioni. I siti sono stati individuati sulla base dei dati meteorologici esistenti in letteratura partendo dall'ipotesi che la quantità e qualità di radiazione solare diretta sia correlata alle altre grandezze meteorologiche, in particolare al grado di nuvolosità e alla radiazione solare globale . Tra i siti individuati ne sono stati selezionati alcuni sulla base della loro utilizzabilità per ipotetici impianti a energia solare. In questo senso il territorio pianeggiante è stato considerato vincolante, inoltre è stata valutata la vicinanza a vie di comunicazione, porti, reti elettriche ed altri servizi già esistenti Per le finalità della caratterizzazione del Sud Italia dal punto di vista della radiazione solare diretta è stato previsto il monitoraggio e l’elaborazione degli andamenti giornalieri e stagionali delle radiazioni solari diretta e globale per un periodo di almeno tre anni, integrati con le misure della temperatura, della umidità relativa, e pressione dell’aria, della velocità e direzione del vento. Per questioni di logistica si è proceduto ad installare per prime le due stazioni nei pressi di Gela e di Catania, aree che oltre al forte soleggiamento, presentano praticamente tutte le caratteristiche richieste per l’installazione di impianti. Entrambi i siti disponevano di strutture esistenti in grado di fornire la necessaria assistenza alla sperimentazione. La loro distanza reciproca inoltre ha consentito un interessante confronto sull'influenza del clima locale. In seguito sono stati individuati altri tre siti con buona insolazione e disponibilità di infrastrutture nelle zone di Taranto, Mazara del Vallo e Cagliari. Per poter gestire contemporaneamente diverse centraline disperse su un’area grandissima si è ricorso al collegamento via modem con la sede di controllo presso Conphoebus Gruppo ENEL. Ciò ha comportato la realizzazione di stazioni di acquisizione piuttosto complesse e affidabili. Di seguito sono descritte le attività intraprese per l’installazione e la verifica del funzionamento di tali stazioni. Rapporto 2.1 SFR – A0 / 021651 Pag.36/96 Attività preliminari all’installazione dei sistemi di acquisizione dati. L’installazione dei sistemi di acquisizione dati ha comportato varie attività preparatorie [2.1]: 1) verifica della strumentazione necessaria a svolgere le campagne di misura con particolare riguardo all’inseguitore solare e al sistema di acquisizione controllabile da remoto 2) trasferimento presso CONPHOEBUS Gruppo ENEL delle apparecchiature provenienti da precedenti esperienze o preparate appositamente 3) servizio di assistenza all’allestimento delle stazioni automatiche, test di funzionamento degli strumenti e del collegamento remoto 2.1.1 Verifica della strumentazione disponibile. Le grandezze essenziali per la caratterizzazione energetica sono la radiazione solare diretta e la radiazione solare globale orizzontale misurate al suolo. Per caratterizzare meteorologicamente il sito vengono usate anche le altre grandezze sopracitate, in quanto servono a confermare la misura della radiazione diretta ed anche, mediante correlazioni temporali, ad integrare eventuali piccoli periodi di mancato funzionamento dell’inseguitore solare. Tenuto conto della priorità della misura e dell’impianto non presidiato occorreva utilizzare un inseguitore solare che funzionasse autonomamente giorno dopo giorno, con un puntamento attivo del disco solare, in grado di correggere automaticamente in tempi brevi l’eventuale errore di puntamento e di rimanere insensibile alle condizioni di cielo perturbato. A tale scopo sono stati recuperati gli inseguitori solari progettati e sviluppati dalla Divisione Ricerca ENEL nell’ambito del Progetto Eurelios. Tali inseguitori revisionati e testati sia nei componenti meccanici che elettronici hanno permesso l’avvio delle misure in tempi ed investimenti ragionevoli. Anche per l’acquisizione dei dati si è ricorso al recupero di centraline meteo utilizzate in altre esperienze, in quanto l’esercizio continuativo per diversi anni, la conoscenza approfondita dell’hardware e la disponibilità di sensori da collegare ha ridotto i tempi di installazione e ha consentito una notevole affidabilità del funzionamento. Rapporto SFR – A0 / 021651 Pag.37/96 Tutto il materiale disponibile è stato revisionato direttamente prima dell’installazione [2.1], mentre è stata affidata alla ditta produttrice la taratura e certificazione degli anemometri. La revisione del software di gestione, aggiornato secondo le specifiche correnti delle apparecchiature meteo. Materiale reso disponibile per l’acquisizione dati - n 4. Solarimetri (tipo Kipp-Zonen) tarati presso CONPHOEBUS Gruppo ENEL prima dell’installazione - n. 4 Pireliometri (tipo NIP – Eppley); la taratura con sensore di riferimento e’ stata effettuata presso CONPHOEBUS prima dell’installazione - n.4 inseguitori solari (tipo Astrosystem) con doppio collimatore (tipo Hanny) ed elettronica di governo alimentata a 220V - n. 3 sensori di temperatura – umidità aria (tipo HD300Pt- Lastem) su supporto doppia schermatura senza aspirazione - n.3 anemometri velocità vento (tipo C101S – Lastem) - n.3 anemometri direzione vento (tipo C101D – Lastem) - n. 3 barometri elettronici su scheda interna all’acquisitore - n.3 stazioni meteo (tipo Anadata Clima V7 – Lastem) - n.3 modem di trasmissione dati (tipo SNM 31 Digicom) - n.3 pali anemometrici con piedistallo (tipo ASTR3 – Lastem) - n.3 supporti anemometrici (tipo ASD – Lastem) - n.3 supporti per contenitore stazioni (tipo ASDYA052 –Lastem) - n.3 supporti per solarimetri (progetto interno) - n.2 gruppi di continuità - cavi e connettori necessari ai collegamenti 2.1.2 Configurazione delle stazioni di acquisizione dati. La configurazione finale delle stazioni consta di una centralina Lastem completa dei sensori previsti e di modem, di inseguitore Astrosystem, di gruppo di continuità per la protezione da disturbi di rete e da black out, accessori per l’installazione quali palo meteo, cavi, etc. Di seguito le attrezzature sono descritte con maggiore dettaglio. Centralina meteo. La struttura della centralina permette l’acquisizione e la preelaborazione automatica dei dati meteorologici. I dati vengono memorizzati localmente su memoria EEPROM circolare, con possibilità di lettura istantanea tramite un piccolo visore, e successivamente o immediatamente scaricati tramite porta seriale (modem telefonico, radio ) su un qualsiasi calcolatore. Rapporto SFR – A0 / 021651 Pag.38/96 La memoria EEPROM può essere estratta facilmente ed essere successivamente scaricata tramite apposito lettore. Le principali caratteristiche sono: - il bassissimo consumo, consentendo anche un funzionamento a pannelli solari; - l’acquisizione differenziata delle grandezze meteo, per garantire il migliore algoritmo di media; la memorizzazione su più fasi temporali, fino a 3; - il collegamento dei sensori tramite connettori standard esterni; - la possibilità di installazione campale (IP65) con batteria tampone; la configurazione approntata per l’acquisizione in oggetto prevedeva: -7 canali di ingresso (6 analogici + 1 impulsivo) -128 kbyte di memoria (da espandere a 256 kbyte) - media dei dati su 10 e 60 min. (esigenze di compatibilità) - uscita seriale RS232 collegata ad un modem telefonico - visore LCD a 32 caratteri con tastierino 16 tasti - alimentazione 220 Vac con batteria 6 Amp/h I sensori collegati erano: - Tacoanemometro a coppe C101S - Gonioanemometro a banderuola C101D - TermoIgrometro capacitivo HD 300 Pt - Radiometro Globale KZ - Pireliometro NIP - Barometro elettronico I sensori vengono installati su un palo di supporto come in fig. 2.1. Il loro collegamento con la centralina e’ assicurato tramite connettori Amphenol C16-1. Sensore di velocità del vento. Il sensore è costituito da un corpo in lega leggera protetto con vernice poliuretanica, entro cui sono montati il riscaldamento elettrico comandato da termostato interno e il sistema tachimetrico; quest’ultimo e’ costituito da un disco rotante a tacche con lettura opto-elettronica. Pertanto il segnale elettrico è costituito da una serie di impulsi con frequenza proporzionale alla velocità. Rapporto SFR – A0 / 021651 Pag.39/96 Caratteristiche tecniche del Tacoanemometro LASTEM C101S Campo di misura: 0-50 m/s Soglia: 0.25 m/s Percorso di ritardo: 4.5 m Tolleranza: 1% Linearità: 0.5% Temperatura ambiente: -30°C - +60°C Uscita: impulsi TTL 0 - 480 Hz Alimentazione: 5 Vcc Collegamento: connettore stagno Riscaldamento: 24 Vca 25 W Peso: 2 kg Sensore di direzione del vento. Il sensore e’ costituito da un corpo in lega leggera protetto con vernice poliuretanica, entro cui sono montati il riscaldamento elettrico comandato da un termostato interno e il sistema goniometrico a potenziometro. Caratteristiche tecniche del Gonioanemometro LASTEM C101D Campo di misura: 355° Deg Soglia: 0.3 m/s Percorso di ritardo: 1.1 m Tolleranza: 3% Linearità: 0.5% Temperatura ambiente: -30°C - +60°C Uscita: 0-2000 ohm per conv. X100D Collegamento: connettore stagno Riscaldamento: 24 Vca 25 W Peso: 2 kg Rapporto SFR – A0 / 021651 Pag.40/96 Sensore di temperatura ed umidità Il sensore è a ventilazione naturale con schermo antiradiante autocostruito, consentendo misure poco influenzate dalla radiazione solare diretta. Le sonde termometrica e igrometrica sono alloggiate in un involucro d’acciaio schermato con anelli in plastica per consentire una ventilazione naturale. L’elemento termosensibile è del tipo a termoresistenza Pt 100, quello igrosensibile è del tipo capacimetrico. Caratteristiche tecniche del Termoigrometro LASTEM HD300Pt Campo di misura temp.: -30°C - +60°C Campo di misura umid.: 5% - 98% Tolleranza temp. : 0.25 °C Tolleranza umid. : 3% Tempo di risposta: 1 sec per 63% Uscita: 4 – 20 mA Collegamento: connettore stagno Peso: 1.3 kg Sensore di radiazione globale Il sensore utilizza come elemento sensibile una termopila di Moll annerita e disposta su un piano orizzontale, coperta da una cupola di vetro. Per una migliore stabilità in temperatura è stata interposta una seconda cupola di vetro. Uno schermo bianco attenua l’errore dovuto alle radiazioni riflesse. Una cartuccia rimovibile è incorporata nel cilindro di sostegno per mantenere l’aria interna a bassa umidità. La base dello strumento è provvista di una livella ed è ancorata al palo tramite un braccetto in acciaio inox autocostruito che consente anche la regolazione del piano orizzontale Rapporto SFR – A0 / 021651 . fig. 2.1 Palo della strumentazione con inseguitore solare in primo piano Pag.41/96 Rapporto SFR – A0 / 021651 Pag.42/96 Sensore di pressione atmosferica. Il sensore e’ costituito da un contenitore plastico installato nella scheda analogica della centralina entro cui è alloggiato il barometro di tipo elettronico con compensazione in temperatura. Caratteristiche tecniche Barometro LASTEM: Campo di misura: 946 – 1053 mbar Temperatura di funz. -20°C - +60°C Uscita: in mV Sensore di radiazione solare diretta Il sensore (termopila) e’ montato sulla base di un tubo di ottone la cui apertura consente un angolo di vista di 5° 43’ 30. Due flange, una ad ogni estremo, forniscono un semplice sistema visivo di verifica del puntamento. Caratteristiche tecniche Pireliometro EPPLEY: Sensibilità: 8µV per W/m² . Impedenza: 200 ohm Resistenza int. : 10 ohm Linearità: ±0.5 % da 0 a 2880 m -2 Tempo di risposta: 1 s (1/e) Dimensione: 11” in. Tolleranza: ± 1% Peso : 5 pounds Per effettuare la misura in continua della radiazione solare diretta il sensore deve essere montato su un inseguitore solare automatico (solar tracker). Inseguitore solare. E’ un’apparecchiatura che permette di mantenere un pireliometro, o un altro strumento di misura della radiazione solare, permanentemente puntato verso il disco solare. Le funzioni svolte dell’inseguitore sono in sintesi: - inseguimento automatico della posizione del sole nel corso della giornata e ritorno in posizione di partenza per l’inizio dell’inseguimento il giorno successivo - aggancio automatico della posizione del sole all’alba in modo che vengano corretti eventuali errori di puntamento e che sia orientata la guida automatica per tutta la giornata - inseguimento della posizione sole anche durante i periodi di cielo coperto Rapporto - SFR – A0 / 021651 Pag.43/96 installazione in esercizio senza ulteriori aggiustamenti dopo aver regolato la posizione angolare della latitudine - funzionamento all’aperto, senza degrado dell’apparecchiatura nel suo comportamento dinamico, meccanico ed estetico - sistemi meccanici ed elettrici concepiti in modo da assicurare lunghi periodi di esercizio senza necessita’ di manutenzioni (ingrassaggio, riprese di gioco, regolazioni) fig. 2.2 Inseguitore solare di tipo meccanico – opto elttronico con pireliometro montato Modem telefonico E’ stato utilizzato il modello SNM31 DIGICOM funzionante su banda fonica in modo multistandard sincrono e asincrono ad alta velocità, per applicazioni full-duplex o half –duplex su linea commutata o dedicata. L’apparato è in grado di selezionare automaticamente un numero telefonico tramite pannello frontale, richiamandolo dalla rubrica interna o tramite comandi AT. E’ inoltre in grado di adattarsi automaticamente al modem remoto. Il pannello di cui e’ dotato è in grado di fornire indicazioni di stato tramite un menu’ a struttura guidata, consentendo la programmazione delle funzioni più importanti. La configurazione può essere effettuata anche da terminale remoto (teleprogrammazione) e successivamente salvata in una memoria non volatile del modem. Rapporto SFR – A0 / 021651 Pag.44/96 Gruppo di continuità e inverter L’utilizzo dell’inverter è consigliato dall’esperienza per evitare disturbi alle apparecchiature elettroniche provenienti dalla rete elettrica e per garantire un’autonomia all’inseguitore solare che non è tamponato dalla batteria della centralina. Software di comunicazione. Prima dell’installazione nei rispettivi siti sono state effettuate prove di trasmissione dati. Le prove hanno permesso di verificare l’intera catena di trasmissione e di settare i modem nel modo più appropriato. E’ stato sviluppato internamente un programma di linguaggio BASIC (SINCRO) in grado di gestire automaticamente (con intervalli di tempo prefissati e per più centraline) il programma ONECLQB fornendo inoltre un file contenente gli errori occorsi durante il collegamento. In particolare e’ stato verificato il funzionamento dei seguenti programmi di comunicazione: SINCRO ONECLQB Programma principale per la gestione di più centraline Input stringa con tempo e matricola centralina Output MATnmat.LOG contenente informazioni di funzionamento del programma Programma di colloquio con la singola centralina di proprietà Lastem Input MATnmat.CNF contenente la configurazione di richiesta informazioni MATnmat.DSC file di configurazione Lastem MATnmat.CLQ file di configurazione Lastem output MATnmat.DAT contenente gli elaborati della centralina MATnmat.SYS contenente le informazioni sul funzionamento della centralina MATnmat.IST contenente i dati istantanei ONECLQB.DOC contenente la documentazione in Word SEQTODBS programma di trasferimento elaborati da formato Lastem a formato DBIII Input stringa con nmat Output MATnmat.DAT elaborati da convertire SETPRGB Programma di configurazione Lastem Rapporto SFR – A0 / 021651 Pag.45/96 Archivio dati. Lo scarico dei dati meteo avviene tramite un programma Lastem (ONECLBQ) residente su PC che si prende carico di configurare il modem esterno, comporre il numero di telefono della centralina remota e di avviare il colloquio. Il programma prevede diversi tipi di interrogazione: A – trasferimento di tutta la memoria dinamica B – trasferimento memoria dinamica non trasmessa in precedenza C – trasferimento valori istantanei D – trasferimento informazioni stato del sistema E – trasferimento di tutta la memoria statica F – cancellazione della memoria statica G – trasferimento memoria statica non trasmessa H – trasferimento memoria statica da una data ora Il protocollo di trasmissione consente lo scarico dei dati dalla centralina al PC tramite pacchetti controllati, solo su conferma di ricezione esatta da parte del PC ad ogni pacchetto. Rapporto 2.1.3 SFR – A0 / 021651 Pag.46/96 Evoluzione della strumentazione. Considerazioni generali. L’allestimento delle stazioni sperimentali di Mazara, Taranto, e Cagliari ha vincolato la scelta dei siti a causa della necessità della alimentazione elettrica a 220V e di connessione alla rete telefonica fissa. Il componenti disponibili hanno permesso di assemblare centraline in tempi brevi , ma in grado di funzionare solo con alimentazione da rete. Inoltre è risultato conveniente il collegamento in tempo reale via telefono in modo da ridurre i costi delle trasferte per lo scarico dei dati e di migliorare la qualità dell’archivio attraverso il controllo continuo da remoto. Tuttavia per il futuro, qualora si rendesse necessario estendere a nuovi siti la campagna di acquisizione sarebbe auspicabile utilizzare sistemi completi ed autosufficienti per l’alimentazione e svincolati in loco dalla presenza della rete telefonica fissa. Di seguito si ricordano i principali vantaggi dell’acquisizione svincolata da reti: L’indipendenza dalla alimentazione di rete e dalla linea telefonica amplia notevolmente la disponibilità di siti adatti. • L’utilizzo di pannelli solari e di trasmissione dei dati tramite radiomobile riduce i costi ed i tempi di allestimento che, per stazioni fisse e di breve periodo di utilizzo (2 – 3 anni), potrebbero incidere oltre misura. • Lo svincolo dalla linea telefonica fissa, in particolare se indirizzato verso la rete telefonica aziendale, consentirebbe la sinergia con altri strutture Enel e di ridurre i costi di collegamento e trasmissione dati, di gestione della rete, oltre che di migliorare la qualità del lavoro, delle informazioni, dei risultati ottenibili. Per realizzare l’autonomia delle stazioni meteo solari sono necessarie piccole modifiche aggiuntive alle centraline di acquisizione utilizzate per questa attività, in quanto esse sono già state progettate per consumi ridotti; i componenti sono già in tecnologia C-MOS, il supporto per le misure di temperatura e di umidità è stato realizzato a doppio schermo per evitare l’aspirazione forzata dell’aria. A questo allestimento basta aggiungere i regolatori di carico, le batterie tampone ed i pannelli solari per ottenere lo svincolo completo dall’alimentazione tradizionale a 220V. Rapporto SFR – A0 / 021651 Pag.47/96 Miglioramenti dell’inseguitore solare. Negli inseguitori più vecchi l’equipaggio mobile viene assistito da una elettronica di governo progettata negli anni ottanta, alimentata a 220V e con componenti ad alto consumo energetico, e abbastanza obsoleti da rendere difficile la sostituzione in caso di guasto. In questi inseguitori in caso di assenza di sole, l’equipaggio si muove alla velocità angolare di rotazione della Terra, tuttavia per poter effettuare con sicurezza la collimazione è necessaria la presenza di radiazione solare diretta. Questo fatto, in presenza di un lungo periodo di copertura uniforme del cielo, può causare un disassamento oltre l’angolo di vista del primo collimatore e comportare la necessità di intervenire manualmente per ripristinare l’esatta posizione; i segnali di posizione angolare del puntatore non sono utilizzabili per correggere automaticamente l’eventuale errore. Il salto di qualità nella affidabilità del sistema è stata ottenuta con la realizzazione di un sistema misto che da priorità ad una prima collimazione ricavabile mediante calcolo della posizione del sole in funzione del tempo, seguita, in un piccolo intervallo vicino alla posizione calcolata, da una collimazione fine mediante componenti attivi inseriti in un cannocchiale montato parallelamente al pireliometro. Nel corso della campagna di acquisizione si e’ reso necessario sostituire due degli inseguitori solari più vecchi con due apparecchi di nuova generazione (fig. 2.3) [2.3]. In questi sistemi il funzionamento è basato sul calcolo della posizione e sul puntamento fine mediante mirino. Gli strumenti, realizzati da un laboratorio artigianale su specifica ENEL Conphoebus, hanno permesso di migliorare notevolmente l’affidabilità delle acquisizione di radiazione diretta. Di seguito e’ riportato l’elenco delle caratteristiche dell’inseguitore solare Sunflower: • gestione dell'inseguitore mediante software su pc • precisione di inseguimento mediante calcolo ±1° • precisione del puntamento fine 0.1° • installazione ed avvio basati su coordinate geografiche e ora standard • funzionamento 24 su 24 per tempo indefinito • dispositivo di sicurezza antiavvolgimento dei cavi • ritorno automatico in posizione di alba dopo il tramonto • capacità di ripristino automatico del puntamento dopo fuori tensione • facile accesso alla componentistica Rapporto SFR – A0 / 021651 Pag.48/96 fig. 2.3 Prototipo dell’inseguitore a calcolo Sunflower con il pireliometro montato 2.2 1.1 Attività di installazione e gestione dei sistemi di acquisizione dati . 2.2.1 L’ installazione del sistema di acquisizione di Gela Il sistema di acquisizione è stato installato presso la sede dell’ufficio della Zona ENEL di Gela situata all'ingresso del centro abitato lungo la strada statale 117bis per Caltagirone ad una distanza dal mare di circa 3 km in una area pianeggiante (fig.2.4). Il sistema di acquisizione è stato installato nel locale archivio (fig. 2.5), mentre i sensori venivano sistemati sulle terrazze [2.4]. Nel caso di Gela il sistema di acquisizione dati differiva da quello delle stazioni di Taranto, Cagliari e Mazara. Esso era costituito da un acquisitore ACROSYSTEM 400 a cui erano collegati i seguenti strumenti: -sonda di temperatura dell'aria -sonda dell'umidità dell'aria -solarimetro per la misura della radiazione solare globale orizzontale -pireliometro per la misura della radiazione solare diretta -tacoanemometro per la misura della velocità e direzione del vento Rapporto SFR – A0 / 021651 Pag.49/96 Un programma di acquisizione dati residente su un PC collegato all'acquisitore gestiva l'acquisizione e la memorizzazione su hard disk dei dati. L'acquisizione era organizzata in modo da conservare i dati istantanei di radiazione solare globale e diretta ogni 5 minuti e i dati medi orari di tutte grandezze acquisite (eccetto la direzione del vento). I dati medi orari venivano calcolati sulla base di 360 osservazioni per ora. I dati istantanei a 5 min. e medi orari erano trascritti su hard disk e organizzati in file giornalieri. Accorgimenti diversi sono stati adottati in modo da rendere minima la perdita di dati in caso di guasti hardware. Un gruppo di continuità minimizzava il rischio di interruzioni di alimentazione al sistema. fig. 2.4 Gela – sito di installazione del sistema di acquisizione Rapporto SFR – A0 / 021651 fig.2.5 Pag.50/96 Il sistema di acquisizione dati di Gela installato nel locale archivio La gestione del sistema di Gela in sito veniva effettuata da CONPHOEBUS Gruppo ENEL [2.4]e prevedeva inizialmente sopralluoghi settimanali per lo scarico dei dati, il controllo e la manutenzione degli strumenti. Un'ulteriore controllo visivo di funzionamento veniva svolta a giorni alterni dal personale ENEL dell’ufficio di Zona di Gela. Anche per tutti gli altri sistemi installati veniva prevista una gestione analoga. Rapporto SFR – A0 / 021651 Pag.51/96 2.2.2. L’installazione del sistema di acquisizione dati di Catania. La raccolta dati nel sito di Catania veniva effettuata mediante la strumentazione di una stazione meteorologica sita nella sede di CONPHOEBUS Gruppo ENEL . L'acquisizione della radiazione solare diretta in questo sito ha richiesto l’installazione aggiuntiva dell’inseguitore solare e del pireliometro (fig. 2.7). Il sito di installazione è posto nella piana di Catania in prossimità del fiume Simeto a 5 km circa dal mare (fig.2.6). I dati acquisiti con la strumentazione aggiuntiva venivano trattati all’interno dell’architettura preesistente da CONPHOEBUS Gruppo ENEL e quindi separati per il reporting dedicato. fig. 2.6 Catania - sito di installazione del sistema di acquisizione Rapporto SFR – A0 / 021651 Pag.52/96 fig. 2.7 Inseguitore solare montato su supporto installato presso la sede di CONPHOEBUS Rapporto SFR – A0 / 021651 Pag.53/96 2.2.3 L’installazione del sistema di acquisizione dati di Mazara. A Mazara del Vallo il sistema di acquisizione dati è stato installato presso l’Istituto Tecnico Industriale Statale Altavilla in località Mazara 2. (fig. 2.8) fig. 2.8 Mazara del Vallo - sito di installazione del sistema di acquisizione Rapporto SFR – A0 / 021651 Pag.54/96 2.2.4 L’installazione del sistema di acquisizione dati di Taranto A Taranto il sistema di acquisizione e’ stato installato presso la struttura della “Cittadella della Carità” presso la località Torre Bianca. (fig.2.9). L’installazione è stata realizzata nell’ambito della preesistente collaborazione tra ENEL RICERCA e l’Ente Morale “Cittadella”. In tale complesso sorge anche un impianto fotovoltaico da 30 kWp realizzato da ENEL RICERCA. fig. 2.9 Taranto - sito di installazione del sistema di acquisizione Rapporto SFR – A0 / 021651 Pag.55/96 2.2.5 L’installazione del sistema di acquisizione dati di Cagliari. A Cagliari il sistema di acquisizione dati è stato installato presso la sede del Centro Ripartitore del Carico del Compartimento ENEL di Cagliari in località Quartuccio. (fig.2.10). In questo caso, a differenza delle altre installazioni, è stato evitato l’impiego di un soccorritore di rete in quanto tutta la strumentazione è stata collegata alle linee privilegiate interne del Centro che per ragioni di servizio sono garantite da un gruppo di continuità ad altissima affidabilità. 1.2 fig. 2.10 Cagliari - sito di installazione del sistema di acquisizione Rapporto 2.2.6 SFR – A0 / 021651 Pag.56/96 La gestione dei sistemi di acquisizione dati. La gestione dei sistemi di acquisizione dati è stata svolta da CONPHOEBUS Gruppo ENEL. La gestione comprendeva un’attività di manutenzione ordinaria della strumentazione, una di verifica periodica della taratura dei singoli sensori, il trasferimento periodico dei dati, al loro verifica e pulizia e l’ordinamento in file. Eccetto che per il sistema di Catania, per la sorveglianza della strumentazione il loco venivano stipulati accordi con un tecnico locale di fiducia in grado di fornire la manutenzione ordinaria, la segnalazione di anomalie ed il supporto necessario in caso di verifiche a distanza della funzionalità dei sistemi. Tutta la strumentazione veniva ricalibrata annualmente direttamente in sito mediante confronto con sensori campione riservando particolare cura alla verifica dei pireliometri secondo lo standard ASTM E824 – 81 [2.4]. Il test in luogo permetteva di verificare anche la restituzione del dato fornito dalle centraline ANADATA o dall’acquisitore ACRO nel caso di Gela. Presso CONPHOEBUS Gruppo ENEL veniva quindi predisposta una postazione per la connessione con i modem dei sistemi di acquisizione. La trasmissione dei dati veniva operata manualmente con cadenza bisettimanale. I dati opportunamente trattati erano riorganizzati in file, elaborati e trasmessi con cadenza bimestrale a ENEL RICERCA per ulteriori elaborazioni e confronti. Tali dati sono stati raccolti in un archivio storico, che attualmente risiede presso CESI. Rapporto SFR – A0 / 021651 Pag.57/96 2.3 Bibliografia del 2° capitolo. [2.1] Allestimento stazioni meteo solari per la caratterizzazione di siti per impianti solari Brignoli, Colombo, Quinteri, Rocchetti Rapporto interno ENEL RICERCA - Milano - agosto 1993 [2.2] Catalogo strumentazione Lastem Premenugo di Settala (MI) ed.1992 [2.3.] Manuale Inseguitore “Sunflower” ADT Lentini (SR) 1994 [2.4.] Misure di radiazione solare diretta e altri dati correlati- Rapporti CONPHOEBUS Gruppo ENEL Andolina, Bonomo, Pulvirenti, Scarpa, Virgili , Catania 1992 -1999 Rapporto SFR – A0 / 021651 Pag.58/96 3.0 CRITERI DI ANALISI DEI DATI DI RADIAZIONE E SINTESI DI UN ANNO DI DATI Nel luglio 1993 si concludeva il primo anno solare utile delle campagna di misura della radiazione solare diretta ed altri dati meteorologici condotte nei siti di Gela e Catania . Di seguito sono riassunti i risultati di rilievo dell'analisi eseguita sui dati di radiazione provenienti dalle due stazioni. 3.0.1 La disponibilità di dati La disponibilità finale dei dati acquisiti nel periodo agosto 92 – luglio 93 di riferimento per questo studio è risultata molto alta per entrambi i siti [3.1]. A Gela è risultata del 93.75% del totale annuale teorico per la radiazione solare diretta e superiore per gli altri dati nonostante alcuni inconvenienti dovuti essenzialmente a guasti delle apparecchiature non nuove e a interruzioni dell'energia elettrica. A Catania la disponibilità dei dati di radiazione è risultata ancora maggiore grazie al funzionamento pressoché ininterrotto di questa stazione sorvegliata quotidianamente. I dati di radiazione solare diretta di Gela mancanti sono stati ricostruiti utilizzando i dati acquisiti presso la sede CONPHOEBUS. La vicinanza dei due siti (80 km ca.) comporta spesso condizioni meteorologiche simili. Le differenze relative tra i valori di radiazione sono in generale molto contenuti, ciò ha reso la ricostruzione dei dati mancanti immediata e significativa. 3.0.2 Criteri di analisi dei dati Viste le finalità ultime dell'attività di monitoraggio i dati sono stati analizzati secondo il criterio di sfruttabilità della radiazione solare diretta con riferimento anche ai limiti delle tecnologie attuali del solare termodinamico. Lo studio è stato finalizzato ad evidenziare la quantità, la qualità e la distribuzione temporale dell'energia in entrambi i siti. La contemporaneità delle acquisizioni rende possibile un confronto continuo tra i due siti e quasi tutti i grafici riportano i dati delle due stazioni contemporaneamente. Non mancano le valutazioni di carattere meteorologico, rivolte ad individuare le caratteristiche del clima, utili nel confronto tra siti diversi. Rapporto 3.1 SFR – A0 / 021651 Pag.59/96 Aspetti meteorologici. 3.1.1 La distribuzione annuale di radiazione solare globale orizzontale. Una prima valutazione generale consiste nello stabilire se, in termini di soleggiamento, l'anno sperimentale è da considerarsi medio o eccezionale dal punto di vista meteorologico. Nel grafico seguente (fig.3.1) sono tracciati gli andamenti medio, minimo e massimo dell'energia giornaliera media mensile da radiazione globale orizzontale per Gela per il decennio 1966/1975 [ 3.2]; a questi sono sovrapposti gli andamenti della stessa grandezza per Gela e Catania nel periodo 1992/93. Risulta evidente che a Gela nel periodo di monitoraggio 1992/93 si sono avute condizioni di soleggiamento globale vicine al soleggiamento globale medio. Le differenze massime, dell'ordine del 10% circa rispetto alla media, si osservano nei mesi di aprile 93 e ottobre 92 (tab.3A col.4). Oscillazioni di queste entità sui valori medi mensili sono da ritenersi nella norma. Complessivamente lo scarto tra valore medio annuale 66/75 e dato annuale sperimentale 92/93 è dell'ordine del 2% a favore di quest'ultimo . Tenuto conto delle oscillazioni che si sono osservate nel decennio tra massimi e minimi. si può affermare che per Gela l'anno sperimentale 92/93 sia rappresentativo della disponibilità media di radiazione solare globale. La mancanza di serie storiche di dati di radiazione solare diretta non consente di effettuare valutazioni analoghe per questa grandezza. Il confronto tra i dati di giu-lug 92 e i dati di giu-lug93 di Gela (dati non mostrati) indica che piccole variazioni dei valori medi mensili della radiazione globale possono implicare variazioni significative dei valori di radiazione diretta. In effetti la distribuzione annuale di radiazione solare diretta di Gela presenta un evidente anomalia nel mese di ottobre 92 dove lo scarto tra 1992/93 e anno medio sono più evidenti. Per quanto riguarda il confronto Gela - Catania si osserva che su base annua la differenza di radiazione solare globale orizzontale è risultata di circa 5% a favore di Gela (tab 3A. col. 5). Rapporto SFR – A0 / 021651 Pag.60/96 RADIAZIONE SOLARE GLOBALE ORIZZONTALE Gela mesi 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 giorno medio annuo Catania differenza differenza ago92/lug93 giorno medio Atlante Solare Europeo giorno medio ago92/lug93 giorno medio Gela Atlante Solare Europeo Gela Catania mensile kWh/m².d (1) 2,603 3,242 4,740 6,374 6,951 7,597 7,275 6,698 5,586 3,575 2,885 1,978 mensile kWh/m².d (2) 2,439 3,206 4,503 5,741 6,860 7,095 7,334 6,854 5,477 3,999 2,905 2,109 mensile kWh/m².d (3) 2,491 3,049 4,730 6,130 6,448 7,616 7,548 6,205 5,105 3,249 2,545 1,569 (4) 6,30% 1,11% 5,00% 9,93% 1,31% 6,61% -0,81% -2,33% 1,96% -11,86% -0,69% -6,62% (5) 4,30% 5,95% 0,21% 3,83% 7,24% -0,25% -3,75% 7,36% 8,61% 9,13% 11,79% 20,68% 4,986 4,886 4,731 2,01% 5,12% tab. 3A Rapporto SFR – A0 / 021651 Pag.61/96 energia media giornaliera (kWh/m².d) grafico spegela.wk3 – annuale08 Radiazione solare globale orizzontale GELA - confronto dati fonti diverse 10,000 9,000 8,000 7,000 6,000 5,000 4,000 3,000 2,000 1,000 0,000 1/93 2/93 3/93 4/93 5/93 6/93 7/93 8/92 9/92 10/92 11/92 12/92 tempo (mesi) Gela 1992/93 Catania 1992/93 Gela 1966/75 max ASE Gela 1966/75 min ASE Gela 1966/75 Atlante fig. 3.1 Confronto tra gli andamenti medio, minimo e massimo dell'energia giornaliera media mensile da radiazione globale orizzontale per Gela per il decennio 1966/1975 e gli andamenti della stessa grandezza per Gela e Catania nel periodo 1992/93. Rapporto SFR – A0 / 021651 Pag.62/96 3.1.2 La distribuzione annuale di radiazione solare diretta. Nel grafico che segue(fig.3.2) è mostrato l'andamento dell'energia da radiazione diretta giornaliera media mensile nel corso dell'anno. L'andamento è meno regolare della curva della radiazione globale orizzontale. In particolare si osservano alcune anomalie ad esempio nei mesi di febbraio 93 e ottobre 92 che sembrano particolarmente poco soleggiati. Da notare che a tali anomalie dell'irraggiamento diretto corrispondono effetti molto limitati nella distribuzione dell'energia da radiazione globale orizzontale (grafico precedente). La mancanza di correlazioni affidabili tra radiazione globale orizzontale e diretta e le loro reciproche variazioni è all'origine delle difficoltà di una ricostruzione precisa a mezzo calcolo della radiazione solare diretta a partire dalla radiazione solare globale. Da questo grafico risulta evidente che la disponibilità di radiazione diretta nei due siti è estremamente simile e ciò è dovuto al fatto che i due siti sperimentano spesso le stesse condizioni meteorologiche. Sebbene non manchino variazioni mensili tra i due siti la media annuale è praticamente identica (tab. 3B). E' fondamentale osservare che la radiazione diretta è distribuita in modo disuniforme durante l'anno. Mentre a luglio energia giornaliera media è superiore a 7 kWh/m² a dicembre diviene inferiore a 2 kWh/m² con un rapporto medio di circa 3.8. Ciò è dovuto essenzialmente a tre fenomeni: la diversa durata del giorno, la diversa altezza media del sole sull'orizzonte ma soprattutto al diverso regime meteorologico. Nei climi desertici l'ultimo fattore è meno determinante e il rapporto tende a diminuire ; per la località di Daggett in California ,36° lat. N, è circa 2. Anche le variazioni da un anno all'altro possono essere rilevanti almeno per quanto riguarda i valori medi mensili: a giugno 92 l'energia giornaliera media da radiazione diretta era risultata 6.35 kWh/m².giorno contro 6.83 kWh/m².giorno del giu93 (+7.6%), a luglio 92 era risultata 6.00 kWh/m².giorno contro 7.11 kWh/m².giorno di luglio 93 (+18.5%). Queste variazioni sono dovute al differente numero di giorni nuvolosi che si verificano per lo stesso mese da un anno all'altro. Rapporto SFR – A0 / 021651 RADIAZIONE SOLARE DIRETTA mesi 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 giorno medio annuo Gela giorno medio mensile kWh/m².d (1) 3.265 2.777 4.111 5.656 5.593 6.830 7.108 6.068 5.443 2.748 3.349 1.943 Catania giorno medio mensile kWh/m².d (2) 3.486 2.793 4.356 5.494 5.252 6.851 7.449 5.832 5.294 3.249 3.495 1.927 differenza Gela - Catania 4.579 4.601 -0.48% tab. 3B (3) -6.77% -0.58% -5.96% 2.86% 6.10% -0.31% -4.80% 3.89% 2.72% -18.24% -4.36% 0.82% Pag.63/96 Rapporto SFR – A0 / 021651 Pag.64/96 grafico spegela.wk3 – annuale08 energia giornaliera media mensile (kWh/m².d) Radiazione solare diretta confronto GELA - CATANIA ago92/lug93 10,000 9,000 8,000 7,000 6,000 5,000 4,000 3,000 2,000 1,000 0,000 1/93 2/93 3/93 4/93 5/93 6/93 7/93 8/92 9/92 10/92 11/92 12/92 tempo (mesi) Gela 1992/93 Catania 1992/93 fig. 3.2 Andamento dell' energia da radiazione diretta giornaliera media mensile nel corso dell'anno. Rapporto SFR – A0 / 021651 Pag.65/96 3.1.3 L'energia giornaliera da radiazione globale orizzontale e diretta. Nel grafico che segue (fig. 3.3) sono messi a confronto le energie giornaliere da radiazione diretta nei due siti e da radiazione globale orizzontale per Gela nel mese di Aprile 1993. Dalla evidente correlazione delle curve della radiazione diretta si deduce che i due siti, per la maggior parte del mese, sperimentano condizioni meteorologiche estremamente simili. In particolare solo i giorni 4, 7, 17, 28 e 29 si possono considerare "differenti" tra loro. Nei mesi estivi il numero di giorni "differenti" diminuisce ulteriormente in quanto diminuiscono i giorni "variabili" ed aumentano quelli "sereni". Questo comporta che le differenze energetiche complessive dei due siti sono estremamente contenute, come evidenziato nei grafici precedenti ( 2.86% tab.3B, col.3). Le differenze tra anni diversi risultano maggiori delle differenze tra i due climi: il confronto tra mesi uguali appartenenti ad anni diversi (es. aprile 93 di Gela con aprile 94 di Catania) può risultare fuorviante. Come già anticipato per i dati medi mensili, si osserva che a variazioni limitate dell'energia giornaliera da radiazione globale si accompagnano, talvolta e non sempre, variazioni estreme dell'energia giornaliera da radiazione diretta (es. giorni 2, 4, 17 presentano una radiazione globale simile ma radiazione diretta molto diversa). Rapporto SFR – A0 / 021651 Pag.66/96 fig. 3.3 Confronto tra le energie giornaliere da radiazione diretta nei due siti di Gela e Catania e da radiazione globale orizzontale per Gela nel mese di Aprile 1993. Rapporto SFR – A0 / 021651 Pag.67/96 3.1.4 La stima della copertura nuvolosa. La stima della copertura nuvolosa si esprime solitamente mediante il "clearness index", rapporto tra la radiazione globale orizzontale misurata al suolo e quella extraterrestre valutato su base oraria, giornaliera, mensile o annuale [3.3]. Il "clearness index" tuttavia non è riferito alla radiazione diretta e fornisce quindi un informazione approssimata su questa grandezza. Allo stesso modo il numero di ore giornaliere di soleggiamento o "eliofania" è riferita all'irraggiamento diretto ma non tiene conto dell'ora del giorno in cui l'irraggiamento si verifica. Utilizzando invece come parametro l'energia giornaliera da radiazione solare diretta è possibile effettuare una classificazione più precisa delle giornate in termini di nuvolosità. Nel grafico seguente (fig. 3.4)sono state indicate come coperte le giornate con radiazione diretta giornaliera inferiore al 20% dell'energia corrispondente al giorno limite del mese (inviluppo delle migliori radiazioni medie orarie del mese), equivalente alla quasi totale nuvolosità dall'alba al tramonto, come serene quelle giornate in cui l'energia da radiazione diretta supera lo 80% dell'energia del giorno limite e come variabili le restanti giornate. Sono evidenti le anomalie in negativo di maggio e giugno 93 ed in positivo di novembre 92. Nonostante la suddivisione in coperto, variabile e sereno sia arbitraria e soggetta a variazioni annuali (il giorno limite di ciascun mese può variare da un anno all'altro), questa classificazione rappresenta un esempio di definizione del grado di copertura, utile in termini di sfruttamento dell'energia solare. Secondo il criterio adottato durante il periodo agosto 92 - luglio 93 si sono avute a Gela 54 giornate di cielo quasi completamente coperto, 198 giornate con cielo variabile e 113 con cielo sereno. Interessante il confronto con le statistiche del "Mennella" [3.4] riportate per Catania per il quinquennio 1953-57 basate su osservazioni dirette: 48 giorni sono definiti coperti, 182 variabili e 135 sereni. Durante luglio 92 (dati non mostrati) si sono avute 2 giornate coperte e 14 serene, a luglio 93 una giornata coperta e 16 serene, questa differenza all'apparenza contenuta ha comportato una differenza del 18% di energia da radiazione diretta a favore di luglio93. Il numero di giorni annuo con copertura totale e variabile possono essere considerati come indicatori del tipo di meteorologia regionale a cui un sito è sottoposto. Nel clima mediterraneo1 del Sud Italia almeno il 50% delle giornate presenta condizioni variabili e ciò comporta che la ricostruzione dei dati di radiazione diretta mediante modelli risulti particolarmente difficile. Inoltre forma e orografia del territorio fanno si che il clima mediterraneo sia limitato ai litorali delle isole e delle regioni più a Sud; la presenza di alture sia nelle isole maggiori che in Calabria, Basilicata e Campania da luogo ad una meteorologia locale in cui i giorni variabili e coperti sono di regola in numero maggiore rispetto alle zone costiere. Qualsiasi metodo di valutazione della 1Clima mediterraneo: temperato - estati calde e relativamente asciutte - inverni miti e piovosi rare le nevicate. [3.5] Regime pluviometrico mediterraneo: un solo massimo di piovosità invernale e un lungo periodo di aridità nel semestre caldo. [3.6] Rapporto SFR – A0 / 021651 Pag.68/96 radiazione diretta nel Sud Italia, diverso dalla misura sperimentale, deve necessariamente comprendere, una valutazione attenta della nuvolosità. COPERTURA NUVOLOSA GELA ago 92 / lug 93 giorni 31 28 31 30 31 30 31 31 30 31 30 31 365 mese 1/93 2/93 3/93 4/93 5/93 6/93 7/93 8/92 9/92 10/92 11/92 12/92 totale giorni giorni coperti sereni <20% giorno >80% giorno limite limite (1) (2) 6 8 6 3 6 10 3 11 3 9 1 9 1 15 1 12 1 10 7 4 7 19 12 3 54 tab. 3D 113 giorni variabili (3) 17 19 15 16 19 20 15 18 19 20 4 16 198 Rapporto SFR – A0 / 021651 Pag.69/96 grafico spegela.wk3 – sereno01 Radiazione solare diretta GELA 1992/93 - stima del grado di copertura del cielo 40 numero di giorni per mese 35 30 25 20 " 15 10 5 0 1/93 2/93 3/93 4/93 5/93 n. di giorni coperti 6/93 7/93 mesi n. di giorni variabi 8/92 9/92 10/92 11/92 12/92 n. di giorni sereni fig. 3.4 Numero delle giornate coperte, variabili o serene per Gela 92/93 3.1.5 I giorni medi e i giorni limite annuali. Il giorno medio ed il giorno limite annuali costituiscono una comoda rappresentazione per indicare rispettivamente l'energia media giornaliera disponibile e il limite massimo di radiazione diretta che ci si deve aspettare per un dato sito. Il giorno limite annuale è costruito prendendo per ciascuna ora del giorno la massima radiazione media oraria verificatasi per quell'ora in tutti i giorni dell'anno. Il giorno limite può essere quindi considerato la migliore approssimazione al giorno di massimo irraggiamento possibile (clear sky condition) e utilizzato come riferimento massimo nei modelli di ricostruzione della radiazione diretta nota la radiazione globale orizzontale. Nei grafici che seguono (fig. 3.5 e fig. 3.6.) sono confrontati i giorni medi annuali di radiazione globale orizzontale e diretta di Gela e di Catania. E' interessante osservare che alla costruzione dell'anno limite contribuiscono radiazioni medie orarie anche di marzo e di aprile (col.4 e 5 tab.3E e tab. 3F, ). Ciò significa che i "veri" valori limite per quelle ore dovrebbero essere ancora superiori a quelli finora ottenuti in quanto la massima intensità dovrebbe verificarsi, con condizioni meteorologiche favorevoli nei dintorni del solstizio Rapporto SFR – A0 / 021651 Pag.70/96 d'estate (20-22 giugno). Il valore medio orario di radiazione diretta massimo di Gela è risultato 894 W/m² il 18.6.93 alle 12 a Catania 918 W/m² il 17.7.93 alle ore 12.. Nel mese di giugno e negli altri mesi estivi, tuttavia, si verifica con maggior facilità un lieve aumento pomeridiano della foschia dovuta all'evaporazione; ne consegue una contenuta diminuzione dei valori di radiazione diretta in queste ore. Il raggiungimento dei valori massimi può verificarsi quindi in primavera o in autunno in giornate senza foschia. Rapporto SFR – A0 / 021651 Pag.71/96 GIORNO MEDIO E GIORNO LIMITE ANNUALE GELA agosto92-luglio93 giorno mese in in cui si cui si è è veriverificato il ficato il massimo massim o (1) 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 tot giorn. (2) 7 17 15 4 15 11 11 15 16 25 13 23 23 25 12 massimo giorno mese in di radia- in cui si cui si è zione è veriveriglobale ficato il ficato il massim massim o o (3) 6 6 6 6 6 6 6 6 5 5 5 5 5 6 7 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 86,0 272,0 469,0 661,0 827,0 938,0 1014,0 1022,0 955,0 887,0 712,0 520,0 301,0 115,0 10,0 0,0 0,0 0,0 0,0 (4) (5) 17 25 25 18 18 18 18 18 19 5 21 15 13 12 12 8,789 massimo radiazione radiazione di radiaglobale diretta zione orizzontal giorno e giorno medio diretta medio annuale annuale (6) 6 6 6 6 6 6 6 6 3 5 4 4 7 7 7 (7) (8) 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 297,0 619,0 749,0 812,0 864,0 887,0 894,0 877,0 851,0 832,0 776,0 697,0 566,0 363,0 41,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 13,3 75,9 197,0 351,8 501,6 608,4 673,5 673,4 623,5 528,0 378,2 221,7 95,3 23,5 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 25,1 123,1 255,7 386,3 469,6 510,2 528,2 519,1 492,7 460,5 375,6 254,7 138,1 40,7 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 10,125 4,965 4,00580 1812,3 1671,6 kWh/m².d tot annuo kWh/m².y tab. 3E Rapporto SFR – A0 / 021651 Pag.72/96 GIORNO MEDIO E GIORNO LIMITE ANNUALE CATANIA agosto92-luglio93 giorno mese in in cui si cui si è è veriverificato il ficato il massimo massim o (1) 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 tot giorn. (2) 7 3 28 27 28 18 25 15 18 31 27 22 12 16 0 0 0 0 0 massimo giorno mese in di radia- in cui si cui si è zione è veriveriglobale ficato il ficato il massim massim o o (3) 6 6 5 5 5 6 6 6 6 5 6 7 7 6 0 0 0 0 0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 88,0 285,0 473,0 673,0 832,0 946,0 1008,0 1016,0 967,0 881,0 653,0 472,0 266,0 97,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 (4) (5) 14 3 3 17 17 17 17 17 15 17 22 22 22 12 8,657 massimo radiazione radiazione di radiaglobale diretta zione orizzontal giorno e giorno medio diretta medio annuale annuale (6) 6 6 6 7 7 7 7 7 4 7 7 7 7 7 (7) (8) 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 308,0 599,0 730,0 819,0 867,0 896,0 918,0 907,0 886,0 838,0 764,0 742,0 593,0 293,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 11,5 80,0 201,3 355,2 496,3 609,9 652,5 649,8 577,0 477,4 339,0 189,6 76,6 14,3 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 31,4 129,1 275,1 414,9 494,6 541,0 540,7 537,7 489,1 438,5 352,4 224,8 108,9 23,2 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 10,160 4,730 4,601 1726,6 1679,5 kWh/m².d tot annuo kWh/m².y tab. 3F Rapporto SFR – A0 / 021651 Pag.73/96 fig. 3.5 Confronto tra i giorni medi annuali di radiazione globale orizzontale e diretta di Gela 92/93 Rapporto SFR – A0 / 021651 Pag.74/96 fig. 3.6 Confronto tra i giorni medi annuali di radiazione globale orizzontale e diretta di Catania 92/93 Rapporto SFR – A0 / 021651 Pag.75/96 3.1.6 I giorni medi e i giorni limite mensili. La variazione di soleggiamento tra estate e inverno può essere sintetizzata dal confronto tra i giorni medi e limite dei mesi di dicembre e luglio (fig. 3.7) (solitamente i mesi di minimo e massimo irraggiamento). E' interessante osservare che mentre per i giorni medi di dicembre e luglio esiste una evidente differenza sia di intensità che durata dell'insolazione, i giorni limite sono simili almeno per quanto riguarda le intensità massime. Intensità elevate si possono avere anche durante l'inverno ma con probabilità inferiori che non in estate. Il rapporto tra gli integrali giornalieri tra il giorno medio di luglio e quello di gennaio è circa 3.7, lo stesso rapporto calcolato sui giorni limite vale circa 1.8; valori molto simili si ottengono per Catania. La differenza tra questi due rapporti è un indice della differenza del clima tra estate e inverno, infatti mentre il rapporto sui giorni limite rende conto delle differenze legate alla posizione del sole sull'orizzonte e della durata del giorno, (e dipende in linea di principio dalla latitudine e dalla quota di ciascun sito), il rapporto sui giorni medi tiene conto anche del diverso tasso medio di copertura del cielo legato alla stagione. Per inciso, si osserva che mediamente in termini di energia una giornata serena di luglio equivale a due giorni sereni di gennaio e ad oltre tre giornate serene di dicembre; in termini di energia sfruttabile questi rapporti risultano ancora più alti. L'asimmetria che si rileva nelle curve di luglio è dovuta al fenomeno dell'aumento pomeridiano della foschia dovuta all'evaporazione durante l'estate (o ad aria umida di origine marina portata dalla brezza di mare), in dicembre il fenomeno è più contenuto o inesistente. Il confronto dei giorni limite annuali (vedere grafici precedenti ) suggerisce che a Catania il fenomeno della foschia estiva sia più contenuto che a Gela. Rapporto SFR – A0 / 021651 - RADIAZIONE SOLARE DIRETTA GELA ago92/lug93 GIORNI LIMITE E MEDI MENSILI dic92 dic92 lug93 lug93 giorno giorno giorno giorno medio limite medio limite ore W/m² W/m² W/m² W/m² 1 0,0 0,0 0,0 0,0 2 0,0 0,0 0,0 0,0 3 0,0 0,0 0,0 1,0 4 0,0 0,0 0,0 1,0 5 0,0 0,0 0,3 0,0 6 0,0 0,0 95,5 196,0 7 0,0 0,0 336,9 549,0 8 22,4 100,2 495,1 715,2 9 130,5 439,2 580,2 803,9 10 223,0 648,6 635,9 852,0 11 307,5 743,0 672,8 859,0 12 295,3 779,4 682,6 823,5 13 318,3 755,0 687,6 832,0 14 279,9 711,5 645,9 808,9 15 228,1 627,0 627,3 792,6 16 113,1 436,8 597,1 715,2 17 24,5 109,0 501,0 647,0 18 0,0 0,0 376,6 566,0 19 0,0 0,0 167,5 363,0 20 0,0 0,0 6,5 41,0 21 0,0 0,0 0,0 0,0 22 0,0 0,0 0,0 0,0 23 0,0 0,0 0,0 0,0 24 0,0 0,0 0,0 0,0 max somma 1942,6 779,4 5349,7 7108,8 Tab. 3G 859,0 9566,3 Pag.76/96 Rapporto SFR – A0 / 021651 fig. 3.7 Confronto tra i giorni medi e limite dei mesi di dicembre e luglio di Gela Pag.77/96 Rapporto 3.2 SFR – A0 / 021651 Pag.78/96 Aspetti energetici. 3.2.1 La distribuzione annuale di radiazione diretta utile. Lo sfruttamento della radiazione diretta è sottoposto ad una serie di vincoli derivanti dalla tecnologia dei sistemi di conversione. Il più rilevante è dato dall'esistenza di una soglia minima di intensità della radiazione al di sotto della quale i concentratori attuali non riescono a produrre energia termica utile. L'energia corrispondente alle intensità di radiazione inferiore a tale soglia, pur essendo conteggiata secondo i quanto visto finora, viene in realtà dissipata dalle perdite intrinseche. La corretta caratterizzazione di un sito necessita quindi anche di uno studio delle intensità della radiazione. Per questo studio sono state adottate le soglie di tecnologie attuali: quella legata alla tecnologia dei collettori parabolico-lineari che ammettono una soglia di funzionamento di 400 W/m² nel piano perpendicolare alla bocca del collettore e quella legata alla tecnologia delle dish-parabole che ammettono una soglia di 300 W/m². Per tener conto degli angoli di vista medi che i collettori parabolico-cilindrici sperimentano a causa del movimento ad un asse si assume una soglia di 450 W/m²; valore che in prima approssimazione può essere ritenuto valido anche per la tecnologia delle centrali a eliostati. Nel grafico (fig. 3.8) che segue sono indicati gli andamenti annuali dell'energia giornaliera media mensile da radiazione diretta totale, per intensità medie orarie maggiori di 300 W/m² e di 450 W/m². Con una soglia di utilizzo di 300 W/m² l'energia utile diviene 1501 kWh/m² pari al 90% della totale, con una soglia di 450 W/m² diviene 1286 kWh/m² pari al 77% della totale su base annua. Nei mesi invernali la diminuzione può arrivare a 55-60%. Rapporto SFR – A0 / 021651 Pag.79/96 RADIAZIONE SOLARE DIRETTA UTILE soglie diverse GELA ago92-lug93 totale giorno medio mensile kWh/m².d kWh/m².m 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 (1) 2,442 1,754 3,125 4,644 4,401 5,373 6,112 4,858 4,238 1,562 2,344 1,146 (2) 101,2 77,7 127,4 169,7 173,4 204,9 220,3 188,1 163,3 85,2 100,5 59,7 (3) 2,937 2,290 3,583 5,249 5,090 6,122 6,665 5,532 4,948 2,129 2,956 1,561 (4) 91,0 64,1 111,1 157,5 157,8 189,8 206,6 171,5 148,4 66,0 88,7 48,4 anno 4,579 1671,5 4,112 1500,9 mese totale mese > 300 W/m² giorno totale medio mese mensile kWh/m².d kWh/m².m tab. 3G >450 W/m² giorno totale medio mese mensile kWh/m².d kWh/m². m (5) (6) 3,265 75,7 2,777 49,1 4,111 96,9 5,656 139,3 5,593 136,4 6,830 166,5 7,108 189,5 6,068 150,6 5,443 127,1 2,748 48,4 3,349 70,3 1,943 35,5 3,522 1285,5 Rapporto SFR – A0 / 021651 fig. 3.8 Andamenti annuali dell'energia giornaliera media mensile intensità medie orarie maggiori di 300 W/m² e di 450 W/m². Pag.80/96 da radiazione diretta totale, per Rapporto SFR – A0 / 021651 Pag.81/96 RADIAZIONE SOLARE DIRETTA UTILE soglie diverse CATANIA ago92-lug93 totale totale rispetto medio mensile mese a Gela kWh/m².d kWh/m².m 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 (1) 3,486 2,793 4,356 5,494 5,252 6,851 7,449 5,832 5,294 2,900 3,495 1,927 (2) 108,1 78,2 135,0 164,8 162,8 205,5 230,9 180,8 158,8 89,9 104,9 59,7 anno 4,601 1679,5 giorno mese > 300 W/m² giorno totale rispett o medio mese a Gela mensile medio mensile mese kWh/m².d kWh/m².m kWh/m².d kWh/m².m (3) 6,8% 0,6% 5,9% -2,9% -6,1% 0,3% 4,8% -3,9% -2,7% 5,6% 4,4% 0,0% (4) 3,116 2,258 3,948 4,957 4,776 6,335 7,010 5,406 4,793 2,362 3,153 1,628 (5) 96,6 63,2 122,4 148,7 148,1 190,0 217,3 167,6 143,8 73,2 94,6 50,5 (6) 6,1% -1,4% 10,2% -5,6% -6,2% 0,1% 5,2% -2,3% -3,1% 10,9% 6,7% 4,3% (7) 2,553 1,834 3,472 4,468 4,193 5,547 6,548 4,832 4,278 1,803 2,639 1,264 (8) 79,1 51,4 107,6 134,0 130,0 166,4 203,0 149,8 128,3 55,9 79,2 39,2 (9) 4,5% 4,6% 11,1% -3,8% -4,7% -0,1% 7,1% -0,5% 0,9% 15,4% 12,6% 10,3% 0,5% 4,153 1516,0 1,0% 3,627 1323,9 3,0% tab. 3H >450 W/m² giorno totale rispetto a Gela Rapporto SFR – A0 / 021651 Pag.82/96 3.2.2 Lo spettro delle intensità di radiazione. Lo sfruttamento della radiazione solare diretta è vincolato ad un secondo importante fattore: il rendimento dei dispositivi di utilizzo dell'energia aumenta in genere all'aumentare dell'intensità della radiazione. In altri termini all'aumentare dell'intensità della radiazione il lavoro utile aumenta in modo più che proporzionale, secondo una curva che dipende dalle caratteristiche tecnologiche del sistema di conversione dell'energia termica. Ciò e' particolarmente vero nelle trasformazioni termodinamiche dove all'aumentare dell'intensità della radiazione si accompagna, in genere, un aumento della temperatura massima del ciclo termodinamico e un conseguente aumento del rendimento del ciclo stesso. Per una corretta caratterizzazione di un sito diviene quindi necessario analizzare lo spettro delle intensità della radiazione. Nel grafico seguente (fig.3.9) sono confrontati gli spettri delle intensità medie orarie dei siti di Gela e di Catania . Le curve presentano un massimo dolce tra 600 e 800 W/m² e scendono fortemente dopo tale valore. Praticamente nulli i casi di intensità medie orarie maggiori di 900 W/m². I valori inferiori a 200 W/m² sono riportati per completezza, in quanto per valori di intensità inferiori è difficoltoso distinguere la radiazione collimata da quella diffusa (non si osservano ombre) . Tale valore è spesso assunto come limite inferiore nella misura dell'eliofania [3.7]. Le curve sembrano indicare che Catania beneficia di intensità di radiazione di poco superiori a quelle di Gela . Lo scarto sarebbe in accordo con la minore asimmetria dei giorni limite estivi, e con la differenza negativa della radiazione globale orizzontale rispetto a Gela. A parità di energia totale sfruttabile è da preferirsi quel sito che presenta il massimo della distribuzione in corrispondenza dell'intensità più elevata. Nei climi desertici la curva presenta un massimo più marcato spostato fra 700 e 900 W/m² ed un minimo più profondo per valori compresi tra 200 e 300 W/m². Rapporto SFR – A0 / 021651 Pag.83/96 RADIAZIONE SOLARE DIRETTA spettro delle intensità di radiazione range W/m² (1) 5-99 100-199 200-299 300-399 400-499 500-599 600-699 700-799 800-899 900-999 >920 Gela n° ore annuo (2) 618 369 335 363 434 533 580 530 137 0 0 Catania n° ore annuo (3) 591 399 316 315 375 506 571 567 195 2 0 tab. 3I Radiazione solare diretta confronto GELA - CATANIA ago92 / lug93 1000 900 numero di ore anno 800 700 600 500 400 300 200 100 0 5-99 100-199 200-299 300-399 400-499 500-599 600-699 700-799 800-899 900-999 classi di intensita' della radiazione solare diretta (W/m²) Gela 1992/93 Catania 1992/93 fig.3.9 Distribuzione delle intensità medie orarie dei siti di Gela e di Catania . Rapporto SFR – A0 / 021651 Pag.84/96 3.2.3 La distribuzione cumulativa delle intensità di radiazione. Lo spettro di distribuzione delle intensità può essere rappresentato in modo da indicare per quante ore in un anno l'intensità della radiazione è superiore ad un valore dato, ad esempio una soglia di funzionamento. Nel grafico che segue (fig.3.10) sono confrontate le distribuzioni cumulative di Gela e di Catania. Nel periodo in esame entrambi i siti hanno beneficiato di circa 2000 ore con intensità media superiore a 450 W/m². Sopra a tale soglia Catania sembra beneficiare di un maggior numero di ore con intensità medie elevate (+1.5% a 450 W/m², +14.5 % a 700 W/m²). RADIAZIONE SOLARE DIRETTA cumulativa delle intensità di radiazione soglia W/m² (1) >0 >100 >200 >300 >400 >500 >600 >700 >800 >900 >920 Gela n° ore annuo (2) 3899 3281 2912 2577 2214 1780 1247 667 137 0 0 tab. 3L Catania n° ore annuo (3) 3837 3246 2847 2531 2216 1841 1335 764 197 2 0 Rapporto SFR – A0 / 021651 Pag.85/96 Radiazione solare diretta confronto GELA-CATANIA ago92-lug93 4500 distribuzione cumulativa annuale (ore anno) 4000 3500 3000 2500 2000 1500 1000 500 0 >0 >100 >200 >300 >400 >500 >600 >700 >800 soglie di intensita' della radiazione solare diretta (W/m2) Gela 1992/93 Catania 1992/93 grafico spegela.wk3 – cumulo03 fig.3.10 Confronto le distribuzioni cumulative di Gela e di Catania. >900 >920 Rapporto SFR – A0 / 021651 Pag.86/96 3.2.4 La distribuzione annuale dei giorni con radiazione utile. Il numero di giorni con radiazione diretta utile è uno dei parametri a cui si ricorre nelle valutazioni di economicità di impianti o sistemi di trasformazione. In linea di principio esiste un numero di ore minimo giornaliero di radiazione sfruttabile, comunque distribuite nel corso della giornata, al di sopra del quale un sistema di conversione diviene economicamente vantaggioso. Tale limite, quando esiste, dipende da una serie di parametri tra cui la tecnologia del sistema, il valore dell'energia prodotta rispetto a quella prodotta con altri sistemi tradizionali, il costo di tale sistema ecc. Nel grafico che segue (fig.3.11) è riportata una distribuzione dei giorni mensili che dispongono di almeno 4 o 8 ore di radiazione diretta utile. A Gela, un ipotetico sistema di conversione il cui utilizzo risultasse vantaggioso solo con 8 ore di radiazione utile al giorno, funzionerebbe con profitto per 127 giorni l'anno e praticamente solo in primavera ed in estate. Se più verosimilmente il limite fosse di 4 ore potrebbe funzionare con profitto per 244 giorni ma non più di 11 giorni a febbraio e a dicembre. Tali valutazioni sono tuttavia orientative; un calcolo preciso delle condizioni di economicità di funzionamento di un impianto è attuabile solo mediante modelli di simulazione che tengono conto delle caratteristiche tecnico-economiche del sistema impianto di produzione-sistema di utilizzo. GIORNI CON RADIAZIONE UTILE GELA ago92-lug93 (1) 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 n° giorni con almeno 4 ore utili (2) 19 11 16 25 24 28 29 29 25 11 18 9 n° giorni con almeno 8 ore utili (3) 1 0 12 15 17 19 27 17 16 2 1 0 tot 244 127 mesi tab. 3M Rapporto SFR – A0 / 021651 Pag.87/96 fig.3.11 Distribuzione dei giorni mensili che dispongono di almeno 4 o 8 ore di radiazione diretta utile. Rapporto SFR – A0 / 021651 Pag.88/96 3.2.5 La distribuzione cumulativa dei giorni con radiazione diretta utile. Nel grafico successivo (fig. 3.12) è indicata la distribuzione cumulativa dei giorni con radiazione utile comunque distribuiti durante l'anno per le due soglie assunte nello studio. E' interessante osservare che a Gela si sono avuti 41 giorni senza nemmeno un ora con radiazione diretta media maggiore di 300 W/m² (differenza tra riga 1 e riga 2 di col. 5, tab. 3N). In pratica si può ritenere che tali giorni siano stati completamente coperti. Il numero di giorni sale a 63 (col. 2) per radiazione diretta media maggiore di 450 W/m². Il grafico seguente mostra che abbassando la soglia di intensità di funzionamento aumenta il numero di giorni utili; un dispositivo con una soglia minima di intensità di 300 W/m² e una soglia di economicità di 5 ore potrebbe funzionare in guadagno per oltre 280 giorni anno. Il massimo numero di ore giornaliere con radiazione utile è 12, su 14 ore di durata massima del giorno. GIORNI CON RADIAZIONE DIRETTA UTILE GELA - CATANIA ago92-lug93 ore giorno (1) 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 intensità >450 W/m² intensità >300 W/m² n° giorni n° giorni n° giorni n° giorni Gela Catania Gela Catania (2) (3) (5) (6) 365 365 365 365 302 308 323 329 286 294 308 317 264 272 297 305 244 250 283 289 224 225 269 272 194 200 245 247 158 163 224 223 127 121 196 190 99 91 146 136 69 61 119 114 28 30 80 68 10 8 48 41 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 tab. 3N Rapporto SFR – A0 / 021651 Pag.89/96 fig. 3.12 Distribuzione cumulativa dei giorni con radiazioni utili comunque distribuiti durante l'anno per le due soglie assunte nello studio. Rapporto SFR – A0 / 021651 Pag.90/96 3.2.6 Confronto tra Gela ed altre località. Sebbene un solo anno di dati non è sufficiente per stabilire con precisione i livelli di insolazione di un sito, può essere utile effettuare un primo confronto con i dati di siti significativi. Nel grafico seguente (fig 3.13 ) sono riportate l'energia annua utile per intensità superiori a 400 W/m² e il numero di ore annue con intensità superiore a 450 W/m² per i siti di Daggett in California, per Almeria in Spagna e per Gela. Il confronto va ritenuto qualitativo a causa dell'origine non omogenea dei dati. Poiché i tre siti si trovano tutti alla stessa latitudine (36-37° N) gli scarti possono essere imputati solo alla diversità dei climi e delle quote locali. Lo scarto evidente tra Daggett e gli altri due siti è senza dubbio dovuto al clima desertico che comporta una drastica diminuzione della nuvolosità e quindi un aumento delle ore con intensità utile. La scarsa umidità comporta anche intensità mediamente maggiori. I siti di Almeria e Gela sono meno differenti ma Almeria gode, anche per effetto della quota di un clima più "semiarido" rispetto a Gela. La nuvolosità dei due siti è tuttavia relativamente simile essendo le ore utili di Gela inferiori solo del 15% rispetto ad Almeria. Lo scarto tra le energie sfruttabili sale al 25% indicando che per effetto del clima e della quota Almeria beneficia di intensità di radiazione mediamente più alte. Rapporto SFR – A0 / 021651 Pag.91/96 fig. 3.13 Energia annua utile per intensità superiori a 400 W/m² e il numero di ore annue con intensità superiore a 450 W/m² per i siti di Daggett in California, per Almeria in Spagna e per Gela. Rapporto SFR – A0 / 021651 Pag.92/96 3.2.7 Sintesi delle analisi dei dati. In questo studio sono stati analizzati i dati di radiazione solare diretta e globale orizzontale di Gela e di Catania limitatamente al periodo agosto 92-luglio 93 corrispondente al primo anno della campagna di acquisizione dati svolta in collaborazione tra ENEL-DSR e CONPHOEBUS. Di seguito sono riassunti i risultati più rilevanti: - in termini di radiazione solare globale orizzontale l'anno di osservazioni può essere considerato rappresentativo per Gela e per estensione anche per Catania. L'energia annuale da radiazione globale orizzontale è risultata per Gela di 1820 kWh/m².anno, per Catania di 1727 kWh/m²:anno con uno scarto di 5.1% - i siti di Gela e Catania sperimentano spesso ed in fase condizioni meteorologiche simili almeno per quanto riguarda il grado di soleggiamento. Le differenze tra i due siti sono molto contenute e individuabili solo con l'acquisizione contemporanea dei dati. Durante i periodo di acquisizioni non si sono evidenziati fenomeni locali rilevanti - l'energia da radiazione solare diretta a Gela è risultata pari a 1672 kWh/m².anno, l'energia sfruttabile oltre la soglia di intensità di 300 W/m² è risultata pari a 1501 kWh/m².anno, oltre 450 W/m² pari a 1286 kWh/m².anno. A Catania si sono registrati valori lievemente superiori rispettivamente di 0.5%, 1% e 3% - il clima di tipo "mediterraneo" a cui entrambi i siti sono sottoposti comporta una significativa presenza di condizioni di nuvolosità variabile e di copertura totale specie in autunno ed in inverno e una leggera foschia dovuta all'evaporazione in estate. Basandosi sul rapporto tra la radiazione solare diretta in condizioni di cielo sereno (giorno limite) e la radiazione vera a Gela 54 giorni sono stati stimati come quasi completamente coperti, 198 come variabili e 113 come sereni. In 41 giorni la radiazione diretta media oraria non ha mai superato il valore di 300 W/m² (copertura totale) - a Gela i valori massimi di intensità media oraria di radiazione solare diretta, pari a circa 900 W/m² si sono registrati a mezzogiorno in giugno. Valori occasionalmente di poco superiori a 900 W/m² si sono verificati a Catania. Il numero di ore utili con intensità superiori a 700 W/m² è risultato a Catania del 14.5% maggiore rispetto a Gela, probabilmente a causa della presenza di leggere foschie nei pomeriggi estivi - in termini di energia da radiazione diretta sfruttabile i due siti sono risultati praticamente equivalenti. In particolare entrambi hanno beneficiato di circa 2000 ore con intensità di radiazione diretta media oraria superiore a 450 W/m² equivalente al valore medio della soglia di funzionamento dei concentratori a parabola lineare Rapporto SFR – A0 / 021651 Pag.93/96 - a Gela il numero di giorni con almeno 4 ore di intensità media oraria maggiore di 450 W/m² è risultato 244, 127 giorni hanno beneficiato di almeno 8 ore di radiazione media utile. Valori molto simili si sono verificati a Catania. Il numero massimo di ore giornaliere con radiazione utile è risultato 12. - il confronto qualitativo con i dati di Daggett (CA), sito di installazione delle centrali LUZ, e quelli provenienti dalla Plataforma Solar de Almeria (E) indica che Gela beneficia di un'energia sfruttabile inferiore dell’ordine del 25% rispetto ad Almeria e inferiore del 50% rispetto a Daggett. Tale confronto è puramente indicativo dato che si riferisce ad anni diversi tra le varie località, anche se per Daggett l’importanza della contemporaneità dei dati a confronto è marginale data la distanza reciproca. Le differenze osservate sono da imputarsi essenzialmente alla differenza dei climi. I risultati ottenuti nel primo anno di acquisizione sono suscettibili di reinterpretazione a fronte dei dati in corso di elaborazione. Le valutazioni espresse a partire da questi primi risultati saranno verificate su una base di dati più ampia relativa agli anni 1993 – 1999 e comprendente anche le località di Mazara, Cagliari e Taranto. Rapporto SFR – A0 / 021651 Pag.94/96 3.3 Bibliografia del 3° capitolo [3.1] Andolina, Scarpa, Virgili - Installazione e gestione di una centralina per la misura della radiazione solare - Rapporto finale Conphoebus Commessa ENEL/CRTN 3.7.2 Ordine DSR 3346 del 31.12.91- Catania - Dicembre 1992 [3.2] Palz - Atlante Solare Europeo Volume I - Commissione Comunità Europee 1984 [3.3] Bourges - Climatic data handbook for Europe - Commissione Comunità Europee, Kluwer Academic Publishers Dordrecht NL 1992 [3.4] CNR -Progetto Finalizzato Energetica- Ricerca sul clima - Siteco Torino 1977 [3.5] Günter D. Roth - Guida alla meteorologia - A. Mondadori Editore 1978 [3.6] CNR & TCI - Atlante tematico Italia - Ed. TCI 1989 [3.7] Philipona, Heimo, Hoegger - Investigation of solar detectors using a laboratory test facility for solar radiation meteorological instruments - Solar Energy Vol 51 No 2, 1993 Pergamont Press Rapporto 4.0 SFR – A0 / 021651 Pag.95/96 CONCLUSIONI. Nel presente rapporto sono riportate le attività, svolte negli anni ’90, relative alla impostazione ed all’avvio di una campagna di misura della radiazione solare diretta nel Sud Italia e nelle isole maggiori. Tale campagna era finalizzata a caratterizzare i siti più idonei ad ospitare installazioni di impianti solari termodinamici, impianti che utilizzano la frazione concentrabile della radiazione solare. La campagna di misura si rendeva necessaria a fronte della pressoché totale assenza di dati storici di radiazione solare diretta in Italia. In una prima fase sono state selezionate le zone più soleggiate sulla base dei dati climatologici disponibili, prime fra tutte la radiazione solare globale orizzontale e l’eliofania. Con il contributo di altri parametri quali la nuvolosità e la piovosità si è pervenuti alla selezione di alcune aree potenziali per le regioni di Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna. Tenuto conto di altri vincoli di disponibilità di infrastrutture e di logistica venivano infine identificati come idonei alla misura della radiazione solare diretta i siti di Gela, Catania, Mazara del Vallo, Taranto Cagliari. Successivamente veniva attivata l’attività tecnico – logistica finalizzata a predisporre le apparecchiature necessarie alla realizzazione di una piccola rete di centraline automatiche per la misura della radiazione diretta e degli altri dati. Nel giugno 1992 veniva installata la stazione di Gela e nel luglio dello stesso anno veniva ampliata la stazione di Catania. Nel corso del 1993 venivano quindi installate le stazioni di Mazara, Taranto e Cagliari. L’installazione delle stazioni, la loro manutenzione, la verifica periodica della strumentazione, la raccolta e prima elaborazione dei dati acquisiti erano assicurate dalla collaborazione tra ENEL Ricerca e Conphoebus. Nel rapporto viene pure presentata un’approfondita analisi dei dati acquisiti nel primo anno di funzionamento delle stazioni di Gela e Catania. I risultati sono presentati secondo due criteri guida, il primo di tipo climatologico, finalizzato a verificare il grado di rappresentatività dell’anno di dati acquisiti rispetto alle statistiche di lungo periodo, il secondo di tipo energetico per verificare le effettive possibilità di sfruttamento della radiazione solare diretta mediante gli impianti solari a concentrazione a parabole lineari. In sintesi, l’anno studiato può essere considerato rappresentativo della climatologia dei due siti monitorati. L’energia da radiazione solare diretta e’ risultata a Gela pari a 1700 kWh/m².anno circa e 2000 ore con irraggiamento superiore alla soglia minima di funzionamento dei collettori a parabola lineare di tecnologia Soleil – Pilkington (ex LUZ). Il confronto qualitativo con altri siti di riferimento indica che l’energia sfruttabile nei siti monitorati e’ inferiore a quelli desertici dove sono stati realizzati gli impianti ex LUZ. Tuttavia a causa del diverso tipo di clima la limitazione è concentrata nella stagione invernale durante la quale il numero di giorni di operatività del campo solare si riduce in maniera sensibile. Rapporto SFR – A0 / 021651 Pag.96/96 I primi dati emersi durante il primo anno di acquisizione dati sono stati confrontati nel seguito con quelli successivi provenienti sia dai siti di Gela e Catania, sia dagli altri siti monitorati.