ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI CAMISANO VIC.NO Via Europa n. 45 – 36043 Camisano Vicentino (VI) Tel. 0444/610122 – Fax 0444/410897 – [email protected] PTOF Piano Triennale dell’Offerta Formativa PREMESSA Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) è il piano che il Collegio docenti e il Consiglio d’Istituto dell’I.C. di Camisano Vicentino assumono come documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale ed esplicativo della progettazione curriculare, extracurriculare, educativa ed organizzativa. Il PTOF è un documento che ha una duplice natura: di pianificazione didattica triennale ma anche strategico gestionale, ovvero di previsione e programmazione del fabbisogno di risorse umane e materiali. Per questo è orientato dall'atto di indirizzo delle attività della scuola, delle scelte di gestione e amministrazione redatto dal Dirigente scolastico (in allegato), per essere poi elaborato dal Collegio dei docenti ed infine "approvato" dal Consiglio di istituto. I contenuti di questo documento programmatico sono dati dall’insieme delle attività e dei progetti mediante i quali l’IC di Camisano Vicentino, anno dopo anno, assolve la sua missione nel campo dell’educazione, dell’istruzione e della formazione, nel confronto quotidiano con il mondo reale per lo sviluppo organico della persona. Il PTOF del triennio 2016/17-2018/19 intende integrare e soddisfare le esigenze del contesto ambientale e le legittime attese delle famiglie, rispettando nel contempo e valorizzando le caratteristiche di tutti gli alunni indistintamente. 1. IDENTITA’ DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA DATI IDENTIFICATIVI DELL’ISTITUTO Codice meccanografico Ordine di scuola Via CAP e città Provincia Telefono Posta elettronica Posta elettronica certificata Sito VIIC864002 Istituto Comprensivo Scuola dell’Infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di I° gr. Europa n. 45 36043 Camisano Vicentino Vicenza 0444 610122 [email protected] [email protected] www.ic-camisanovi.gov.it LE SCUOLE DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO Grado di scuola Nome Infanzia Primaria Primaria Primaria Secondaria di I° gr. Rodari Pertile Fogazzaro Marconi Virgilio Codice meccanografico VIAA86401V VIEE864014 VIEE864036 VIEE86025 VIMM864013 Località Telefono Camisano cap. Camisano cap. S.Maria Rampazzo Camisano cap. 0444 611812 0444 610248 0444 611395 0444 719096 0444 610145 1 GLI ALUNNI (a.s. 2015/16) Infanzia Rodari Primaria Pertile Primaria Fogazzaro Primaria Rampazzo Sec. di I° gr. Virgilio Località Camisano cap. Camisano cap. S.Maria Rampazzo Camisano cap. Tot. Sezioni o classi 5 15 10 5 14 49 Alunni 114 291 211 113 275 1004 PERSONALE E SERVIZI AMMINISTRATIVI (a.s. 2015/16) Scuola Istituto Comprensivo Istituto Comprensivo Nome Segreteria Segreteria Grado Località Infanzia Rodari Primaria Pertile Primaria Fogazzaro Primaria Marconi Sec. Di I° gr. Virgilio Camisano cap. Camisano cap. S. Maria Rampazzo Camisano cap. DIRIGENZA Località Camisano cap. Camisano cap. DOCENTI Sezioni o classi Tot. Scuola Istituto comprensivo Istituto comprensivo Infanzia Primaria Sec. di I° grado 5 15 10 5 14 50 Ruolo Dirigente scolastico Collaboratori del Dirigente Scolastico N° docenti (comuni, sostegno, potenziato, IRC e specialisti) 14 31 21 7 35 108 PERSONALE ASSISTENTE TECNICO AMMINISTRATIVO (ATA) Nome Località Ruolo Numero Segreteria Camisano cap. Direttore servizi 1 generali e amministrativi Segreteria Camisano cap. Assistenti 5 amministrativi Plessi Camisano e Collaboratori 15 + 12h frazioni scolastici 2 IL TERRITORIO Il territorio del comune di Camisano Vicentino sorge in una zona della provincia di Vicenza ad alto tasso di attività agricola, artigianale e industriale. Si caratterizza per: la recente espansione edilizia, l'incremento della popolazione (soprattutto aumento della popolazione straniera alla ricerca di opportunità lavorative e abitative),la notevole evoluzione dell’artigianato, del commercio, della piccola e media industria e dei servizi. L'incidenza degli alunni con cittadinanza non italiana è pari al 20% della popolazione scolastica. Lo status socio - economico e culturale delle famiglie nell'Istituto Comprensivo è medio - alto. Alcune attività didattiche dell’Istituto sono svolte in collaborazione con Enti, Associazioni, Istituzioni del territorio comunale e/o provinciale: si tratta di iniziative preziose che contribuiscono a far crescere negli alunni il senso di appartenenza e nella comunità la conoscenza e la condivisione delle proposte della scuola. I rapporti con il territorio, dunque, si concretizzano in quanto sotto riportato. a. Amministrazione comunale locale. La collaborazione reciproca pluriennale si caratterizza per il manifesto interesse reciproco e, in particolare, per le attività educative e formative a sostegno della progettualità dell’I.C. (es. collaborazioni con la Biblioteca Civica, con gli assessorati all’istruzione, alla Cultura e all’Ambiente). b. Comitato genitori Il Comitato dei genitori dell’I.C. ha finora fornito annualmente sussidi mirati alle diverse scuole dell’istituto, dopo averne analizzato i bisogni in collaborazione con docenti e dirigenza. c. Società sportive del territorio. Da quasi un decennio prosegue con risultati apprezzati il progetto Sport a scuola a cui partecipano in forma gratuita le società in oggetto, avendo come finalità la realizzazione di interventi gratuiti di propedeutica o avviamento alle varie pratiche sportive nonché il costituirsi eventuale di un bacino di utenti e aderenti d. Avis, Aido, Protezione civile, Polizia locale comunale, Polizia Postale. La concreta messa in opera di iniziative afferenti alle educazioni: alla salute e al benessere, stradale, alla legalità. 3 e. Associazione militare locale degli Alpini. f. Rapporti di rete fra scuole. Grazie all’istituto giuridico introdotto dalla normativa sull’autonomia scolastica funzionale, l’istituto prosegue nella cooperazione territoriale fra pari finalizzata al mutuo supporto, all’aiuto nonché alla condivisione di oneri e alla costruzione condivisa di contenuti e strumenti, tanto formativi quando procedurali. Ne sono un esempio le Reti sotto riportate, cui l’istituto aderisce per delibera di ingresso più o meno recente dei previsti organi collegiali, fondata su un bisogno oramai stabilizzato. Si ritiene fondamentale un ulteriore impegno dell'istituto nelle forme di collaborazione di rete esistenti o emergenti. n° rete finalità 1 Centro Territoriale per l’Inclusione CTI di Vicenza 2 Centro Territoriale per l’Integrazione degli alunni stranieri 3 Orientainsieme Inclusione scolastica e post-scolastica di alunni diversamente abili. Formazione. Condivisione del Piano annuale per l’inclusione, per il miglior successo formativo praticabile degli alunni con Bisogni educativi speciali BES Integrazione alunni con cittadinanza non italiana Formazione. Promozione interculturalità. Collaborazione fra IC per produrre materiali comuni e iniziative finalizzate all’orientamento. 4 FINALITÀ EDUCATIVE, CULTURALI E FORMATIVE DELL’ISTITUTO MISSION L’Istituto Comprensivo di Camisano Vic.no persegue la promozione del pieno sviluppo della persona, accompagnando gli alunni “nell’elaborazione del senso della propria esperienza, favorendo la pratica consapevole della cittadinanza attiva e l’acquisizione degli alfabeti della cultura di base”. (Indicazioni Nazionali per il Curricolo) VISION Formare “l’uomo libero del domani” che, in modo responsabile, critico e attivo, sia partecipe della comunità locale, nazionale e internazionale. 5 L’impegno della scuola per il successo formativo si concretizza attraverso: - la progettualità didattica ed educativa; - la flessibilità dell’organizzazione didattica; - l’inclusione scolastica; - ricerca, sperimentazione e aggiornamento degli insegnanti; - l’autovalutazione e il miglioramento; - i rapporti con il territorio. La progettualità didattica ed educativa La progettualità didattica ed educativa della scuola si fonda sulla stretta interrelazione tra: efficacia dell’insegnamento e successo formativo, intesa come capacità di promuovere negli alunni lo sviluppo delle potenzialità personali. Nello specifico, tre sono le variabili ritenute essenziali per una didattica efficace: - la qualità delle relazioni interpersonali all’interno del gruppo classe; - l’individuazione di metodologie adeguate; - la personalizzazione degli interventi. I curricoli disciplinari L’azione educativa e didattica si esplica soprattutto attraverso la programmazione collegiale, declinata nelle singole progettazioni disciplinari, dove gli insegnamenti sono coordinati, integrati ed arricchiti. I dipartimenti disciplinari elaborano i piani di lavoro basandosi sulle Indicazioni Nazionali, armonizzandoli con le finalità individuate nel presente Piano Triennale dell’Offerta Formativa. I medesimi dipartimenti certificano inoltre i livelli di competenza con cui l’alunno padroneggia conoscenze, abilità ed esercita autonomia e responsabilità, riferiti all’articolazione delle otto competenze chiave europee. I curricoli disciplinari saranno disponibili in area dedicata e pubblica del sito dell’Istituto Comprensivo. 6 La flessibilità e l’innovazione La flessibilità è la condizione fondamentale per la realizzazione effettiva delle scelte didattiche progettate dalla scuola: essa riguarda sia l’orario degli insegnanti, sia le modalità di attivazione del curricolo. La flessibilità organizzativa e didattica è considerata come uno strumento idoneo per favorire il potenziamento, l’approfondimento, il consolidamento e il recupero degli apprendimenti. La progettazione e l’attuazione di una classe flessibile implicano la correlazione di alcuni elementi fondamentali: l’organizzazione dello spazio fisico puntando su arredi funzionali agli studenti e alla didattica; l’uso delle nuove tecnologie della comunicazione; l’applicazione di metodologie innovative basate sul dialogo e sulla collaborazione tra insegnanti e studenti. L’inclusione scolastica Ciascun alunno ha diritto all’opportunità di una piena inclusione educativa e culturale, oltre che sociale: compito della scuola è, pertanto, mettere in atto, con tutti i mezzi a disposizione, tutte le strategie possibili per promuovere lo sviluppo delle sue potenzialità. Per il bambino disabile si utilizzano i seguenti strumenti operativi: • il fascicolo personale • la diagnosi funzionale • il Profilo Dinamico Funzionale (P.D.F.) che rappresenta la base per la successiva definizione del P.E.I. • Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.). Perché l’integrazione abbia significato è necessario che il Piano Educativo Individualizzato scaturisca da una collaborazione stretta tra insegnanti (sostegno e curricolari), educatori comunali, famiglia e, auspicata ma non sempre realizzabile, con gli specialisti. Nella scuola primaria e secondaria di primo grado si realizza il diritto allo studio degli alunni con BES (Bisogni Educativi Speciali), attraverso un raccordo stretto, una reale compenetrazione, tra il piano di lavoro annuale destinato a tutta la classe e il Piano Didattico Personalizzato (P.D.P.). Genitori, insegnanti e specialisti hanno ognuno un ruolo importantissimo, ma per avere probabilità di successo è necessario costruire una rete di competenze per individuare le strategie comuni e le misure dispensative e compensative, per giungere a condividere gli stessi obiettivi. Ai fini di un’azione coordinata fra le istituzioni per favorire l’integrazione degli alunni con bisogni particolari, è operante il gruppo di lavoro per l’inclusione (G.L.I.) Costituito dal 7 Dirigente scolastico, dai docenti curricolari e di sostegno, dai rappresentanti dei genitori e da rappresentanti dell’ASL. Ha la funzione di: formulare progetti mirati al superamento dei problemi; stabilire le priorità e definire, mediante protocolli d’intesa, progetti integranti di intervento; valutare l’efficacia degli interventi adottati e il grado di evoluzionedi ogni processo di integrazione; predisporre annualmente il P.A.I. (Piano Annuale per l’Inclusione). L’integrazione degli alunni stranieri, nelle classi delle scuole di ogni ordine e grado, va considerata come strettamente connessa alla natura e ai fini dell’autonomia delle singole istituzioni educative. Nelle scuole dell’Istituto Comprensivo di Camisano è abbastanza rilevante il numero degli alunni iscritti provenienti da altre culture. Essi devono poter trovare nelle nostre scuole un ambiente favorevole che li aiuti a crescere dal punto di vista psicologico e socio-culturale e dove possano ricevere stimoli cognitivi e rassicurazioni affettive. Per facilitare tale integrazione, nel nostro Istituto la Commissione Alunni Stranieri ha redatto un protocollo d’accoglienza che faciliti l'ingresso dei bambini e ragazzi di altra nazionalità nel sistema scolastico. Il Protocollo di Accoglienza - contiene criteri, principi e indicazioni riguardanti l’iscrizione e l’inserimento a scuola degli alunni stranieri; - definisce compiti e ruoli degli operatori scolastici; le diverse fasi per una serena accoglienza e le modalità d’intervento per l’apprendimento della lingua italiana; - individua le risorse necessarie per tali interventi; - costituisce uno strumento di lavoro e come tale può essere integrato e rivisto sulla base delle esigenze e delle risorse della scuola. Per un'azione più completa ed efficace la scuola necessita della collaborazione dei soggetti educativi presenti sul territorio: famiglie, educatori, enti locali, associazioni e istituzioni a vario titolo interessati. Per l'approccio comunicativo alla lingua italiana e per facilitare l'acquisizione delle materie di studio la scuola si propone di attivare laboratori di sviluppo, recupero e potenziamento. In caso di necessità è previsto l'intervento del mediatore e/o facilitatore linguistico. 8 2. PIANO DI MIGLIORAMENTO ll Piano fa riferimento alle priorità, ai traguardi e agli obiettivi individuati dal Rapporto di autovalutazione RAV e dal conseguente Piano di miglioramento PdM. Priorità e traguardi ESITI DEGLI STUDENTI Risultati scolastici Risultati nelle prove standardizzate nazionali PRIORITA’ Migliorare le competenze di base degli alunni in italiano, matematica e inglese. Diminuire la percentuale di studenti collocata nelle fasce di voto basse. Migliorare il numero degli ammessi alla classe successiva. Rafforzare le competenze di base in italiano e matematica. Diminuire la varianza fra classi parallele dell'Istituto Comprensivo. Migliorare la collocazione degli alunni nei diversi livelli in Italiano e Matematica. TRAGUARDI Incrementare del 10 % gli esiti positivi tra primo e secondo quadrimestre. Diminuire del 15 % il numero degli studenti collocati nelle fasce di voto basse. Aumento della percentuale di studenti ammessi alla classe successiva del 20 %. Risultati di italiano e matematica nelle prove standardizzate superiori alla media delle scuole con contesto socio – economico simile. Diminuire la varianza interna alle classi del 20% Diminuire la varianza fra le classi del 10% Ridurre le % di alunni collocati dei livelli 1e 2. Aumentare le % di alunni collocati dei livelli 3,4 e 5. Obiettivi di processo Area di processo Curricolo, progettazione e valutazione Orientamento strategico e organizzazione della scuola Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane Obiettivo di processo Rivedere la progettazione didattica per il potenziamento delle abilità di base. Elaborare strumenti di monitoraggio e valutazione condivisi. Aumentare di 10 punti % l'utilizzo degli strumenti di monitoraggio. Strutturare l’orario in funzione degli interventi di recupero, consolidamento, potenziamento. Introdurre sistemi di monitoraggio di tutte le attività. Aggiornare la Formazione disciplinare dei docenti. Organizzare attività di aggiornamento finalizzate all'acquisizione di metodologie inclusive. Incrementare l’aggiornamento professionale e il tutoraggio in campo informatico. 9 Azioni di miglioramento (si veda allegato) Azione Risorse umane e Esiti attesi 1.In cammino verso il successo formativo Incremento del strumentali successo formativo degli alunni dell’IC.e migliore Tempi acquisizione Risorse umane: Anni scolastici: DS e Docenti IC 2015-16 Personale ATA 2016-17 Esperti esterni 2017-18 delle competenze necessarie per tutto l’arco della vita. Risorse strumentali: 2.Innov@re per crescere e migliorare Incrementare la dell’innovazione nell’Istituto migliorare diffusione Fondi provenienti da: metodologica quale l’azione volano educativa, PON MIUR formativa e didattica. EELL 3.BenEssere scuola a Migliorare gli atteggiamenti di resilienza, intesa come la Privati capacità di far fronte in maniera positiva ai problemi che possono incorrere nella quotidiana gestione del contesto classe nella sua complessità. 3.PROGETTAZIONE CURRICOLARE, EXTRACURRICOLARE, EDUCATIVA E ORGANIZZATIVA Le macro aree di progetto ed i progetti specifici in riferimento alle priorità strategiche. Lavorare per progetti consiste nell’ideazione e realizzazione di itinerari didattici centrati su un tema/problema che ha spesso valenze formative altamente significative e che implica competenze trasversali a più discipline.L'ampliamento dell'Offerta Formativa scaturisce dalla necessità di intervenire sugli “anelli deboli” della quotidianità cioè l’ambito: • del recupero motivazionale, relazionale, cognitivo, • dell'alfabetizzazione di vari livelli, • del potenziamento operativo, culturale e del benessere. 10 Nell'individuazione dei progetti, l'Istituto tiene conto: degli ordini di scuola coinvolti, del numero degli alunni coinvolti. Nella realizzazione dei progetti, l’Istituto Comprensivo di Camisano Vic.no si propone di salvaguardare: l'equilibrio tra gli ordini di scuola, l'equilibrio tra i vari plessi, l'equilibrio tra le varie aree: recupero, area linguistico-espressiva, area espressiva, area logico-matematica, area antropologica. Alcuni progetti hanno la caratteristica della verticalizzazione. L'attuazione dei progetti avviene: tramite l'utilizzo di risorse interne o di personale esterno specializzato, attraverso la didattica laboratoriale per diversificare gli approcci e incontrare le esigenze educative e formative di tutti gli alunni. Il finanziamento dei progetti avviene con:fondi istituzionali del FIS, contributi POF provenienti dalle famiglie, premi derivanti da partecipazione ai concorsi, iniziative di autofinanziamento gestite in collaborazione col Comitato genitori. AMBITO Ampliamento AREA Area linguistico – espressiva dell’Offerta PROGETTO ORDINE INVITO ALLA LETTURA Infanzia/Primaria BIBLIOTECA Primaria formativa BIBLIOTECA TEATRO IN LINGUA INGLESE LETTORATO IN LINGUA INGLESE Secondaria TEATRO IN LINGUA FRANCESE LETTORATO IN LINGUA SPAGNOLA Area antropologica UN POLIZIOTTO PER AMICO Primaria EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA Secondaria 11 Area logico - matematica, tecnico – scientifica GIOCAMAT 2016 ACQUA ORO BLU SORARIS Primaria IO FACCIO LA DIFFERENZA A SCUOLA FACCIAMO LA DIFFERENZA SPAZI DI LUCE GIOCHI MATEMATICI TECNOLOGIE PER UNA DIDATTICA INCLUSIVA Secondaria AULA LEONARDO Area motoria ed espressiva LABORATORIO DI CERAMICA PROPEDEUTICA MUSICALE Infanzia BALLI …AMO IL NATALE LO SPORT VA A SCUOLA ORIENTEERING Primaria DIPINGIAMO LA PRIMAVERA UN UOVO A SORPRESA NOTE NEL TEMPO ORCHESTRA “VIRGILIO” Secondaria GIORNATA DELLA MUSICA Recupero Alfabetizzazione Benessere Area linguistica, logico – EDU.CARE Infanzia/Primaria INCLUSIONE ALUNNI STRANIERI Secondaria UN VIAGGIO LUNGO UN ANNO Infanzia matematica, Educativa A-B-C DELLE EMOZIONI PSICOMOTRICITA’ Primaria LA VALIGIA DANCE ABILITY ORIENTAMENTO Secondaria 12 MOMENTI DI SPECIALE NORMALITA’ LA SICUREZZA NELLA SCUOLA: Tutti CONOSCERE E PREVENIRE I RISCHI 13 4. FABBISOGNO DI ORGANICO a. posti comuni e di sostegno SCUOLA INFANZIA E PRIMARIA Annualità Scuola dell’infanzi a a.s. 2016-17 a.s. 2017-18 Fabbisogno per il triennio Posto Posto di comune sostegno 10 2 10 2 10 2 40 12 40 12 40 12 Motivazione 5 sezioni a.s. 2018-19 Scuola primaria a.s. 2016-17 a.s. 2017-18 25 classi a tempo normale e 5 classi a tempo pieno a.s. 2018-19 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Classe di concorso/ sostegno a.s. 2016-17 a.s. 2017-18 a.s. 2018-19 Motivazione Lettere A043 8 8 7/8 14 classi Matematica A059 4 4 4 14 classi Inglese A345 2 2 2 14 classi Francese A245 1 1 1 14 classi Arte A028 2 2 1 14 classi Ed. Fisica A030 1 1 1 14 classi Tecnica A033 1 1 1 14 classi 14 Musica A032 1 1 1 14 classi Sostegno AD00 5 4 4 14 classi b. Posti per il potenziamento Ordine di scuola Area di potenziamento n. docenti Motivazione 3. b 1 doc. Potenziamento delle competenze inerenti al campo di esperienza “la conoscenza del mondo” in un’ottica preventiva. 6.g 1 doc Progetti di sviluppo delle attività motorie e di comportamenti finalizzati ad un corretto stile di vita. 3.b 2 doc. Potenziamento delle competenze matematico – logiche – scientifiche come emerso dalle prove INVALSI. 2.r 1 doc. Attivazione/potenziamento di laboratori di alfabetizzazione linguistica per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana. 5.c 1 doc. Potenziamento espressive. Scuola Secondaria 3.b di I° grado 1 doc. Potenziamento delle competenze matematico – logiche – scientifiche come emerso dalle prove INVALSI. 6.h 1 doc. Sviluppo delle competenze digitali degli studenti. 1.l / r 1 doc. 4.f 1 doc. Potenziamento delle attività di inclusione per gli alunni BES; alfabetizzazione e perfezionamento dell’italiano come lingua seconda. Progetti di alfabetizzazione all’arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini. Scuola dell’Infanzia Scuola Primaria delle competenze 2 ins. scuola dell’Infanzia Totale insegnanti richiesti: 10 docenti 4 ins. scuola primaria 4 ins. scuola secondaria di I° gr. 15 c. Posti per il personale amministrativo e ausiliario, nel rispetto dei limiti e dei parametri come riportati nel comma 14 art. 1 legge 107/2015. Tipologia Direttore dei servizi generali amministrativi Assistente amministrativo n. ed 1 7 Collaboratore scolastico Altro 18 Possibilità di utilizzare i Lavoratori Socialmente Utili (LSU) risultati fondamentali nel corso degli ultimi anni per poter far fronte alle criticità derivanti dalla carenza di collaboratori scolastici. 5. PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA’ FORMATIVE RIVOLTE AL PERSONALE Personale Docente Attività formativa Potenziamento delle competenze di base con particolare riferimento all’area logicomatematica. La valutazione Le competenze digitali e per l’innovazione didattica e metodologica. Personale coinvolto Priorità strategica correlata al PdM Docenti 1 Docenti 2 Docenti 3 L’inclusione, la disabilità, l’integrazione Personale ATA Attività formativa Procedurale, amministrativa e giuridico normativa Relazionale – comunicazionale Informatica - telematica Personale coinvolto Priorità strategica DSGA Ass. Amministrativi 1 DSGA Ass. Amministrativi Collaboratori scolastici 2 Collaboratori scolastici 3 Sicurezza 16 6. FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI Infrastruttura/ attrezzatura Motivazione, in riferimento alle priorità strategiche del capo I e alla progettazione del capo III Completare la dotazione di LIM o strumenti digitali personali Favorire una interazione più efficace ed efficiente nel processo di insegnamentoapprendimento realizzato durante l’orario scolastico. Provvedere ad una continua ed efficiente manutenzione delle strutture e delle infrastrutture informatiche dedicate alla didattica e alla comunicazione tra docenti, scuola e famiglia. Registro elettronico, d’Istituto e blog Sito Ampliare la dotazione strumentale presente nei laboratori didattici dei plessi. Ampliare la dotazione strumentale a supporto della didattica differenziata. Acquisto di materiale sportivo per la scuola dell’Infanzia Potenziare gli apprendimenti scientifici e tecnologici. Fonti di finanziamento PON MIUR EELL Privati Potenziare i percorsi personalizzati di apprendimento. Supporto della progettualità motoria. L’effettiva realizzazione del piano nei termini indicati resta comunque condizionata alla concreta destinazione a questa istituzione scolastica da parte delle autorità competenti delle risorse umane e strumentali con esso individuate e richieste. In allegato: a. b. c. d. Atto di indirizzo del Dirigente Scolastico Piano di Miglioramento POF a.s. 2015-16 Prospetto organizzativo dei plessi 17 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CAMISANO VICENTINO Via Europa 45 – 36043 Camisano Vic.no (VI) Tel. 0444610122 – Fax 0444410897 email [email protected] ATTO DI INDIRIZZO RIGUARDANTE LA DEFINIZIONE E LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 15-16 e TRIENNIO 2016-17, 2017-18 E 2018-19 IL DIRIGENTE SCOLASTICO VISTA la Legge n. 59 del 1997, che ha introdotto l’autonomia delle istituzioni scolastiche e la dirigenza; VISTO il D.P.R. 275/1999, che disciplina l’autonomia scolastica; VISTO il D. L.vo 165 del 2001 in particolare l'art. 25; VISTA la Legge n. 107 del 2015 EMANA IL SEGUENTE ATTO DI INDIRIZZO le seguenti linee di indirizzo generali per l’a.s. 2015-16 e per il Piano Triennale in ordine alle azioni da promuovere, alle attività e scelte da realizzare con l’obiettivo di delineare un quadro generale condiviso del servizio scolastico dell’I.C. di Camisano Vic.no. Il presente documento è suddiviso nei capitoli: 1. L’Istituto: dati generali. 2. Dati rilevati dal Rapporto di autovalutazione 3. Indicazioni sul Piano dell’offerta formativa contenute nella Legge 107/2015 4. I modelli di organizzazione oraria settimanale 5. Linee di indirizzo del POF. Cap. 1 L’ISTITUTO: DATI GENERALI L’Istituto comprensivo di Camisano Vicentino, alla data dell’1 settembre 2015, è così strutturato: Scuola infanzia: “G. Rodari” nel Comune di Camisano Vicentino con: Scuola Scuola dell’Infanzia "Gianni Rodari" di Camisano N° alunni 114 N° sezioni 5 18 n° 3 scuole primarie: N° alunni 291 113 211 615 N° Classi 15 5 10 30 N° alunni Scuole Scuola secondaria di I grado “Virgilio” di Camisano 275 N° Classi 14 N° alunni 1.004 N° classi 49 Scuole Scuola primaria "A. Cuman Pertile" di Camisano Scuola primaria "G. Marconi" di Rampazzo Scuola primaria "A. Fogazzaro" di S.Maria Tot. n° 1 scuola secondaria di primo grado “Virgilio”: Totale generale Istituto: Gli alunni diversamente abili sono n. 39, così inseriti: • • • n. 5 bambini nella scuola dell’infanzia; n. 19 alunni nelle scuole primarie. n. 15 alunni nelle scuole secondarie di primo grado. Gli alunni con cittadinanza non italiana sono complessivamente n. 244, così distribuiti: - - n. 37 nella scuola dell’infanzia n. 151 (di cui n. 119 nella scuola primaria “A.C. Pertile” di Camisano Vic.no, n. 1 nella scuola primaria “G. Marconi” di Rampazzo e n.31 nella scuola primaria “A. Fogazzaro” di S.Maria); n. 56 nella scuola secondaria di primo grado. Gli alunni che non si avvalgono della religione cattolica sono n. 149, così distribuiti: - n. 27 nella scuola dell’infanzia; - n. 72 (di cui n. 61 nella scuola primaria “A.C. Pertile” di Camisano Vic.no, n. 3 nella scuola primaria “G. Marconi” di Rampazzo e n. 8 nella scuola primaria “A. Fogazzaro” di S. Maria); - n. 50 nella scuola secondaria di I grado. Cap. 2 DATI RILEVATI DAL RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE Da febbraio 2015 ad oggi il personale è stato coinvolto nella redazione del Rapporto di autovalutazione, redatto nello specifico dal Nucleo di autovalutazione allargato e condiviso in Collegio dei docenti. Vengono valutate come prioritarie le esigenze formative individuate a seguito della lettura analitica del Rapporto di Autovalutazione. 19 In particolare: Esiti 1) Risultati scolastici 2) Risultati nelle prove standardizzate nazionali Priorità Traguardo Migliorare le competenze diIncrementare del 10 % gli esiti base degli alunni in italiano,positivi tra primo e secondo matema-tica e inglese. quadrimestre. Diminuire la percentuale di Diminuire del 15 % il numero studenti collocata nelle fasce di degli studenti collocati nelle voto basse. fasce di voto basse. Migliorare il numero degli Aumento della percentuale di ammessi alla classe successiva. studenti ammessi alla classe successiva del 20 %. Rafforzare le competenze di Risultati di italiano e matematica base in italiano e matematica nelle prove standardizzate superiori alla media delle scuole con contesto socio – economico simile. Diminuire la varianza fra classi Diminuire la varianza interna parallele dell'Istituto alle classi del 20% Comprensivo. Diminuire la varianza fra le classi del 10% Migliorare la collocazione degli Ridurre le % di alunni collocati alunni nei diversi livelli in dei livelli 1 e 2. Italiano e Matematica. Aumentare le % di alunni collocati dei livelli 3, 4 e 5. Motivazione della scelta delle priorità sulla base dei risultati dell'autovalutazione: Livello di criticità rilevato: 4 Grado di urgenza:alto Fattibilità:buona I docenti del gruppo di lavoro ritengono di dare priorità alle azioni per il miglioramento dei livelli di apprendimento degli alunni sia negli esiti in uscita sia nelle rilevazioni del SNV. Un fattore prioritario è stato identificato nella riduzione delle varianze sia interne alle classi sia fra le classi. Ciò si ritiene utile sia per implementare forme di condivisione nel Collegio dei Docenti - attraverso l’utilizzo di procedure condivise di progettazione e di valutazione – sia per rispondere ad una specifica esigenza del territorio, che richiede un miglioramento della formazione dei propri cittadini. 20 Obiettivi di processo 1) Curricolo, progettazione e valutazione: Rivedere la progettazione didattica per il potenziamento delle abilità di base. Elaborare strumenti di monitoraggio e valutazione condivisi. Aumentare di 10 punti % l'utilizzo degli strumenti di monitoraggio. 5) Orientamento strategico e organizzazione della scuola: Strutturare l’orario in funzione degli interventi di recupero, consolidamento, potenziamento; Introdurre sistemi di monitoraggio di tutte le attività; 6) Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane: aggiornare la Formazione disciplinare dei docenti; organizzare attività di aggiornamento finalizzate all'acquisizione di metodologie inclusive; incrementare l’aggiornamento professionale e il tutoraggio in campo informatico. Con quale modalità gli obiettivi di processo possono contribuire al raggiungimento delle priorità: Poiché le priorità sono state individuate nel miglioramento degli esiti ed in particolare nei risultati relativi alle prove standardizzate, gli obiettivi di processo previsti si pongono in stretta correlazione funzionale in quanto afferiscono alle aree: - progettazione curricolare; - orientamento strategico e organizzativo; - valorizzazione delle risorse umane (primariamente docenti). Verranno definiti dei veri e propri piani di settore, connessi tra loro, ma con specifico profilo prevedendo: - una definizione progettuale in progress; - una scansione temporale con periodici steps valutativi; una socializzazione dei risultati via via raggiunti ed un loro consolidamento in termini di prassi da attuare in via generalizzata da parte di tutti gli insegnanti interessati. Il tutto accompagnato da una poderosa azione formativa (sul piano epistemologico, psicodidattico e progettuale/applicativo). Cap. 3 Indicazioni sul Piano dell’offerta formativa contenute nella Legge 107/2015 Le innovazioni introdotte dalla Legge n. 107 del 2015, mirano alla valorizzazione dell’autonomia scolastica, che trova il suo momento più importante nella definizione e attuazione del piano dell’offerta formativa triennale. Tali novità, prevedono, che le istituzioni scolastiche, con la partecipazione di tutti gli organi di governo, dovranno provvedere alla definizione del POF per l’anno scolastico 2015-16 e del Piano Triennale dell’Offerta Formativa per il triennio 2016-17, 2017-18, 2018-19. Gli indirizzi del Piano vengono definiti dal dirigente scolastico che, in proposito, attiva rapporti con i soggetti istituzionali del territorio e valuta eventuali proposte delle rappresentanze sociali; il Collegio dei docenti lo elabora; il Consiglio di istituto lo approva. Il piano può essere rivisto annualmente entro ottobre. Per la realizzazione degli obiettivi inclusi nel Piano dell’Offerta Formativa, le istituzioni scolastiche si possono avvalere di un organico potenziato di docenti da richiedere a supporto delle attività didattiche e di coordinamento. 21 Il Piano deve prevedere: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Piano offerta formativa su plessi con tempi scuola specifici ( c. 14); Piano d'Istituto delle azioni di inclusione; Piano delle risorse del personale docente su numeri attribuiti controllati dall'USR (c. 13 e 14): posti comuni e sostegno, fabbisogno per il potenziamento; Piano delle risorse del personale ATA (c. 14); Piano di formazione dei docenti (c.12) redatto in coerenza con PTOF (c. 124); Piano di formazione del personale Ata (c. 12); Piano triennale di miglioramento d'Istituto (c. 14.3); Piano del fabbisogno di infrastrutture e materiali (c, 14.3); Piano delle azioni d'Istituto attuative del piano nazionale scuola digitale (c. 57 e c. 59). Rimane fondamentale tenere conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni dei genitori di quanto emerso dai rapporti attivati dal Dirigente Scolastico con tutto il personale interno alla scuola e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio. Cap. 4 I MODELLI DI SCUOLA ED ORGANIZZAZIONE ORARIA SETTIMANALE La situazione per l’anno scolastico 2015-16 è la seguente: Plesso Scuola dell’Infanzia "Gianni Rodari" 40 ore settimanali, dal lunedì al venerdì, per 5 sezioni miste di bambini di 3-4-5 anni. Plesso Scuola primaria "A. Cuman Pertile" di Camisano cap. 27 ore settimanali (tempo normale) di curricolo, con orario antimeridiano, dal lunedì al venerdì e recupero, su base annuale, di n. 6 sabati. Plesso "A. Fogazzaro" di S.Maria Sono presenti n. 2 corsi completi: 5 classi a tempo ordinamentale, di 27 ore settimanali, con orario antimeridiano, dal lunedì al venerdì, ed un rientro pomeridiano; 5 classi a tempo pieno, con orario di 40 ore settimanali, con rientri pomeridiani di curricolo, dal lunedì al venerdì. Plesso "G. Marconi" di Rampazzo 27 ore settimanali (tempo normale) di curricolo con orario antimeridiano dal lunedì al venerdì e recupero, su base annuale di n. 6 sabati. Plesso Scuola secondaria di I grado Virgilio La scansione settimanale del tempo scuola é così strutturata: Classi I^: n. 30 ore organizzate su 5 giorni (settimana corta), con turni giornalieri di ore 6; classi II^ e III^: n. 30 ore organizzate su 6 giorni (settimana lunga), con turni giornalieri di 5 ore. 22 Cap 5 LINEE DI INDIRIZZO PER IL POF 2015-16 E PER IL TRIENNIO SUCCESSIVO Tenendo conto del Rapporto di autovalutazione, delle verifiche di fine anno scolastico 2015-16, dei contributi dei genitori attraverso gli organi collegiali ed i comitati genitori, dei contributi delle amministrazioni di Camisano Vicentino, nello spirito dell’autonomia funzionale, organizzativa e didattica riconosciuta dalla Costituzione, il Dirigente definisce sinteticamente le seguenti linee guida generali per il presente anno scolastico tutte tese a sostenere l’impegno prioritario nel processo di formazione ed istruzione di base con un arricchimento dell’Offerta formativa volta a favorire il successo scolastico e l’attenzione per il percorso formativo del singolo alunno come diretta espressione dell’art 3 delle Costituzione: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.” AREA DEL CURRICOLO Completamento della pianificazione curricolare introducendo standard di valutazione, prove comuni di Istituto, il curricolo per lo sviluppo delle competenze trasversali (tra cui, prioritariamente, l e competenze di cittadinanza, l e c o m p e t e n z e l o g i c h e e l e competenze digitali), l’adozione del certificato delle competenze come previsto dal modello ministeriale, la promozione dell’innovazione didattico educativa e della didattica per competenze così come indicata nelle Indicazioni nazionali per il curricolo. Potenziamento delle strategie per consolidare le competenze logico-matematiche e le competenze linguistiche (italiano e lingue straniere). Individuazione di percorsi per lo sviluppo di competenze di cittadinanza attiva e democratica nelle due aree delle competenze comunicativo - relazionali e dei comportamenti responsabili ispirati alla sostenibilità ambientale. SUCCESSO FORMATIVO E INCLUSIONE Definizione di azioni di recupero delle difficoltà, di supporto nel percorso scolastico, di valorizzazione delle eccellenze per la promozione del successo formativo di tutti gli alunni sia adottando forme di didattica innovativa o alternativa all’interno del Curricolo, che integrando attività oltre l’orario curricolare. Potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali. Nell’ottica di rimozione degli ostacoli allo sviluppo armonico del bambino e del ragazzo si collocano le attività di prevenzione alla violenza e alle discriminazioni, promozione del benessere, della salute della persona e dello stare bene insieme a scuola. AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO Implementazione del sistema di valutazione previsto dal DPR 80 del 2013 con la raccolta e l’elaborazione di dati utili all’analisi della qualità del servizio scolastico, sia sul versante dei risultati scolastici che su altre voci del rapporto di autovalutazione, migliorando le forme di ascolto delle esigenze delle famiglie e del territorio. Attuazione del piano di miglioramento contenuto nel RAV e verifica dell’efficacia delle azioni attuate. Creazione di un servizio di audit interno. 23 FLESSIBILITA’ ORGANIZZATIVA Introduzione di elementi di flessibilità didattica ed organizzativa finalizzati ad una valorizzazione delle risorse professionali e ad una maggiore sostenibilità del Pof nel suo insieme. La valutazione dei vari progetti e dell’utilizzo della flessibilità deve tener conto della sostenibilità dei progetti proposti oltre ai contenuti indicati nel Curricolo di Istituto, sia in orario curricolare che in quello extracurricolare. AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA Elaborazione di proposte riconducibili alle aree di miglioramento e agli elementi di priorità definiti nel piano di miglioramento, collegate alla programmazione didattica o di potenziamento anche nell’orario extracurricolare. ORIENTAMENTO/CONTINUITA’ Rafforzamento delle procedure e revisione degli strumenti per l’orientamento e per la continuità educativa tra diversi ordini di scuola. Nell’ottica del Curricolo verticale intensificare la programmazione comune tra i gradi di scuola per gli anni ponte e i rapporti con i servizi dell’Infanzia (scuole paritarie) del territorio come con le scuole superiori attinenti all’area geografica di maggior destinazione. DOTAZIONI STRUMENTALI e INNOVAZIONI TECNOLOGICHE Completamento e messa a regime della dotazione tecnologica e dell’offerta di formazione nell’ambito delle tecnologie digitali per la promozione dell’uso delle tecnologie nella didattica quotidiana e nell’organizzazione degli uffici, finalizzata anche alla dematerializzazione già prevista dalla norma. Supportare l’innovazione tecnologica con azioni mirate e l’adesione ai progetti PON. Innovazione didattica con l ' utilizzo massiccio delle LIM, dei laboratori di informatica ed altri supporti diffondendo la modalità 2.0, già presente nel nostro istituto. Miglioramento della comunicazione tra scuola e famiglie con maggior trasparenza e possibilità di accesso ad informazioni e materiali prodotti dall’Istituto attraverso l'implementazione definitiva del nuovo sito www.iccamisano.gov.it. Snellimento delle modalità di comunicazione interna tra plessi e personale utilizzando tutte le potenzialità del sito: Albo pubblico, Parte relativa all’Amministrazione Trasparente, modulistica a disposizione, diffusione circolari, parte riservata al personale, ecc. Costruzione di un blog d'Istituto come rapido strumento di comunicazione interno/esterno. SICUREZZA Aumentare la conoscenza e la consapevolezza delle procedure, dei comportamenti corretti in caso di emergenza e delle tematiche inerenti la sicurezza nel posto di lavoro e dell’attività con i minori. Prevedere un piano di formazione sia per i lavoratori che per gli alunni. Attuare correttamente i piani di vigilanza con il coinvolgimento di tutto il personale. Collaborare con Enti locali per una continua manutenzione e messa in sicurezza degli edifici. FORMAZIONE Definizione un piano pluriennale di formazione collegate al piano di miglioramento, alle aree di priorità tra cui l’approfondimento del tema della valutazione, la formazione sulla gestione delle dinamiche relazionali - comunicative e dei conflitti, di sviluppo della didattica per competenze, in particolare per l’elaborazione del curricolo relativo a competenze trasversali (ed. alla cittadinanza ed ed. digitale). Definire un piano di formazione che coinvolga tutto il personale (compreso il personale Ata) e tenendo conto delle specifiche esigenze formative in ambito del 24 lavoro amministrativo a supporto del servizio di formazione e istruzione e alla gestione del personale scolastico. In particolare la formazione del personale ATA dovrà perseguire da una parte l'acquisizione di competenze relazionali e gestionali e dall'altra l'acquisizione o l'affinamento di ampie competenze digitali. ORGANICO POTENZIATO E ORGANICO DELL’AUTONOMIA L’organico potenziato dovrà essere richiesto per le finalità previste dalla legge n. 107/2015, e tenendo conto in particolare delle priorità del RAV. Nel Piano dell’Offerta formativa vanno indicate le priorità rispetto agli ambiti di insegnamento o classi di concorso del personale identificato per l’organico potenziato dell’anno 2015/16 e per l’organico dell’autonomia del triennio successivo. Il Collegio esprime criteri per la definizione di responsabili con mandati specifici su aree progettuali per raccogliere e definire. Nel Piano dell’offerta formativa verranno definiti anche gli ambiti di coordinamento e di supporto all’azione didattica. Va perseguita, tramite la rivisitazione delle funzioni relative alle figure strutturali esistenti (funzioni strumentali, coordinatori di plesso, referenti didattici, coordinatori di dipartimento, ecc) la creazione di un vero e proprio middle management scolastico. PERSONALE AMMINISTRATIVO TECNICO ED AUSILIARIO Con una Direttiva specifica al Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi vengono date indicazioni e criteri di massima, previste dal citato comma 5 dell’art. 25 del D.Lgs. 165/2001, al fine di porlo in condizioni di gestire efficacemente i servizi generali e amministrativi di questa istituzione scolastica in coerenza con le priorità indicate dal Piano dell’Offerta Formativa. PARTECIPAZIONE ALLE INIZIATIVE DEL PON Predisporre progetti per accedere ai fondi del PON per la Programmazione 2014-2020, mediante la predisposizione di Piano di Miglioramento definito collegialmente, sulla base dell’autovalutazione dei propri bisogni, integrato al piano dell’offerta formativa. Esso sarà fondato su un’autodiagnosi dei fattori di maggiore criticità (contesto scolastico, familiare e culturale) e costituito dall’insieme delle proposte di azioni (sia FSE che FESR) con cui la scuola intenderà affrontare le proprie esigenze e quelle della comunità di riferimento. Il Collegio dei docenti elabora il Piano dell’offerta formativa, per l’anno scolastico 2015-16 e per il triennio successivo, e il Consiglio di istituto lo approva entro il 15 del mese di gennaio 2016. F.to IL DIRIGENTE SCOLASTICO - Dott. Rinaldo Coggi 25 PIANO DI MIGLIORAMENTO Via Europa, 45 – 36043 Camisano Vicentino (VI) Tel. 0444-610122 Fax 0444-410897 e-mail: [email protected] RESPONSABILE : Dirigente Scolastico Dott. Rinaldo Coggi 26 RESPONSABILE del Piano: Dirigente Scolastico Dott. Rinaldo Coggi Composizione del gruppo che segue la progettazione del PdM: COGNOME E NOME RUOLO NELL’ORGANIZZAZIONE RUOLO NEL TEAM DI SCOLASTICA MIGLIORAMENTO COGGI RINALDO Dirigente Scolastico PIZZEGHELLO PAOLA Primo collaboratore del DS FUSARO FLAVIO Insegnante sc. Secondaria/ FS indirizzo e coordinamento coordinamento/elaborazione coordinamento/elaborazione Autovalutazione BELLIN CRISTINA Insegnante/coordinatrice scuola elaborazione Primaria CERVELLIN ILARIA Insegnante s. Primaria/Referente elaborazione Sportello Provinciale Autismo COLZATO LORENA Insegnante/coordinatrice scuola elaborazione dell’Infanzia GIANESINI ALFONSA Insegnante/coordinatrice scuola elaborazione Primaria MICHELOTTO SIMONETTA Insegnante/coordinatrice scuola elaborazione Secondaria MOSCA CRISTINA Insegnante scuola primaria/Ref.te elaborazione INVALSI PRETTO DAVIDE Insegnante scuola primaria/animatore elaborazione digitale ZANCHI MARIANGELA Insegnante/coordinatrice scuola elaborazione primaria 27 PRIMA SEZIONE SCENARIO DI RIFERIMENTO INFORMAZIONI NECESSARIE PER Camisano Vicentino è un comune della provincia di Vicenza di MOTIVARE LE SCELTE DI 11.068 abitanti. La posizione geografica e le possibilità di lavoro MIGLIORAMENTO hanno determinato negli anni un consistente periodo d'immigrazione che, dopo fasi alterne dovute alle conseguenze della crisi economica, ha visto la popolazione straniera stabilizzarsi intorno alle 1623 unità, che quindi rappresentano il 14,7 % della popolazione residente (dati ISTAT al 1° Gennaio 2015). La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dalla Romania con il 35,7% di tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita dall'Albania (12,8%) e dalla Bosnia-Erzegovina (11,0%). Negli ultimi anni il territorio camisanese ha vissuto una profonda trasformazione del proprio assetto economico – produttivo: da prevalentemente agricolo/artigianale a commerciale/industriale. Di recente tuttavia, i fenomeni della globalizzazione e della delocalizzazione produttiva, oltre alla recente crisi economica, hanno portato ad una contrazione del settore industriale ed alla riduzione della manodopera. La chiusura di diverse aziende o la riduzione di personale hanno causato un incremento della disoccupazione nel territorio; sono pertanto aumentate le famiglie monoreddito o comunque con situazione precaria. Sono altresì in costante aumento le famiglie monoparentali, rappresentative di una condizione difficile e delicata, soprattutto dal punto di vista economico. Nel complesso questa situazione ha generato uno spostamento nella scelta di residenza delle unità familiari che hanno optato di stabilirsi nella zona centrale della cittadina, fenomeno che ha determinato l'accentrarsi della popolazione straniera nelle scuole del capoluogo ed ha posto in essere la necessità di adeguare risorse, strutture e contenuti a livelli di accessibilità diversificati e flessibili. 28 Il contesto socio-culturale in cui la Per il raggiungimento degli obiettivi del POF la scuola si avvale della scuola è inserita collaborazione di diversi enti esterni presenti sul territorio. - ENTE LOCALE: organizzazione trasporti, mensa, pre e post scuola; contributi economici per acquisto materiali e per la realizzazione di progetti didattici (fondi diritto allo studio); interventi di manutenzione degli edifici scolastici. - ASL, ASSOCIAZIONI, CENTRI SPECIALIZZATI: interventi integrati a favore degli alunni diversamente abili. - COMITATO GENITORI - BIBLIOTECA CIVICA: attività di promozione alla lettura. - FORZE DELL’ORDINE PRESENTI SUL TERRITORIO: interventi integrati di educazione alla legalità. - ASSOCIAZIONI SPORTIVE: interventi di avviamento allo sport. - GRUPPO “ALPINI”: collaborazione per le manifestazioni scolastiche. L’organizzazione scolastica L'istituto è costituito da un plesso di scuola secondaria di primo grado, tre di scuola primaria, uno di scuola dell'infanzia statale. Nel territorio sono presenti anche tre plessi di scuola dell’infanzia paritaria. La popolazione scolastica è di circa 1006 alunni: 275 nella scuola secondaria, 114 nella scuola dell'infanzia, 615 nella scuola primaria. Nella consapevolezza che il ruolo della scuola è la formazione dell'uomo e del cittadino del domani, un obiettivo prioritario dell’istituto è la promozione del pieno sviluppo della persona, grazie “alla pratica consapevole della cittadinanza attiva e l’acquisizione degli alfabeti della cultura di base”. (Indicazioni Nazionali per il Curricolo). Le dimensioni dell’istituto sono tali da rendere necessari cinque referenti di plesso (uno per plesso), 9 funzioni strumentali e 2 referenti di’Istituto. Gli incontri di coordinamento educativo - didattico fra docenti si svolgono in intersezione (infanzia), team, interteam ed interclasse (primaria) e nei consigli di classe e dipartimenti (scuola secondaria). 29 ELENCO DEI PROGETTI DI MIGLIORAMENTO (secondo l’ordine di priorità) 1. In cammino verso il successo formativo 2. Innov@re per crescere e migliorare 3. BenEssere a scuola 30 SECONDA SEZIONE PROGETTO N° 1 In cammino verso il successo formativo...la via del curricolo condiviso Responsabile dell’iniziativa: Pizzeghello Paola Componenti del gruppo di miglioramento: Gianesini Alfonsa, Bellin Cristina Livello di priorità: 1 (uno) Periodo di attuazione: Dall’a. s. 15/16 al 17/18 Descrizione del progetto: - Rivedere e aggiornare il curricolo e le prove di competenza - Armonizzazione degli anni ponte - Formazione docimologica dei docenti - Elaborazione di un curricolo verticale di cittadinanza Fase di PLAN PIANIFICAZIONE Dal rapporto di autovalutazione, implementato nel precedente anno scolastico, le maggiori criticità sono state rilevate nell’approccio alle competenze che sono risultate più contenutistiche che atte a formare gli assi trasversali logico cognitivi. Nelle attività di dipartimento infatti l’attenzione è stata focalizzata soprattutto sul raggiungimento di obiettivi/competenze disciplinari da parte degli alunni, ma non sempre si è data adeguata importanza anche alle modalità di insegnamento/apprendimento (es. laboratoriali, di cooperative learning, di peer tutoring...) che risultano fondamentali per il pieno successo formativo di tutti e di ciascuno. Appare perciò necessario codificare, documentare adeguatamente e diffondere le prassi didattiche, così da poter progettare e attuare efficaci interventi di recupero e potenziamento. La scelta di tale approccio è finalizzata al raggiungimento del successo formativo tramite percorsi partecipati e innovativi, in parte già in atto nell’istituto, da condividere fra le sezioni e le classi parallele così da diffondere l’uso di criteri, indicatori e verifiche comuni. Relazione tra la linea strategica del Piano e il Progetto Le ragioni che motivano tale approccio trovano giustificazione ricordando che, nel quadro complessivo della situazione culturale odierna, uno dei compiti fondamentali della scuola è diventato quello di sostenere gli alunni, nell'arco dell'intera formazione, nel creare "una rete di saldi riferimenti grazie ai quali affrontare un mondo complesso e in costante cambiamento" (M. CERUTI). Conoscere linguaggi specifici disciplinari e potenziare diversi metodi di studio indirizza lo studente a comparare le conoscenze, inquadrandole nel loro più 31 intrinseco significato di senso, al fine di elaborare una cultura che unifichi il frammentario dei saperi favorendo l'individuazione e la comprensione dei problemi essenziali della realtà che ci circonda. Si tratta quindi di progettare contesti scolastici innovativi in un'ottica articolata (multidisciplinare e interdisciplinare) ed inclusiva - laddove includere assume l'accezione di promozione e garanzia del successo formativo per ogni alunno nel rispetto della personale specificità e vocazione di ogni individuo ad apprendere ad apprendere per tutta la vita. La scuola pertanto, ricordando le Raccomandazioni dell'Unione e il D.M. n. 139 del 22/8/2007, deve assumersi l'onere di declinare i propri curricoli sui due riferimenti fondamentali per la formazione: le competenze chiave dell'apprendimento e della cittadinanza, prevedendo di attivare un'innovazione rilevante nelle strategie didattiche di insegnamento. Il cambiamento richiesto è significativo ed i docenti vanno accompagnati a gestire sia le difficoltà (vedi progetto "BenEssere a scuola"), ma anche le opportunità connesse a tale cambiamento. Nel nostro Istituto attualmente possiamo contare su docenti preparati dal punto di vista non solo metodologico ma anche pedagogico - didattico; l’azione di miglioramento riguarderà l’utilizzo degli stessi in ristretti gruppi di lavoro per la revisione di un curricolo di Istituto che, a partire dalla lettura dei bisogni degli alunni, con lo sguardo costante ai TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE suggeriti dalle Indicazioni Nazionali 2012, costituisca una pista culturale solida per organizzare un percorso unitario e sinergico dai 3 ai 14 anni di vita dello studente. Tale percorso: 1) intende utilizzare i risultati della ricerca educativa nella didattica, incrementando la diffusione dell’innovazione metodologica nell’Istituto; 2) tende a migliorare i risultati degli apprendimenti degli alunni con una verifica dell'efficacia delle competenze attese necessarie per tutto l’arco della vita; 3) si prefigge di diffondere la pratica del lavoro cooperativo anche all’interno del gruppo docenti, stimolando la creatività e l’iniziativa personale. Questo può favorire la condivisione di mission, vision e valori ma anche l’incremento del senso di relazione, comunicazione ed appartenenza. Poiché il processo sotteso a questo importante cambiamento necessita di azioni che si sviluppino in un periodo lungo, abbiamo pensato di articolare in maniera progressiva questa azione di miglioramento partendo dall’attivazione di gruppi di lavoro attinenti agli assi fondamentali per gli anni ponte, per poi coinvolgere tutte le discipline in un'ottica multi e pluridisciplinare. Pianificazione Obiettivi operativi Diffondere e migliorare la conoscenza da parte di tutti i docenti delle Indicazioni Nazionali 2012 e della struttura dei curricoli verticali, attraverso l’invio delle direttive ministeriali e di materiali esplicativi della struttura del curricolo. Individuare il responsabile dell'attuazione del progetto. Indicatori di valutazione individuati rispetto ad una rilevazione iniziale e finale Invio di materiali: SI / NO Nr. incontri con esperti e nr. docenti partecipanti agli incontri Nr. di docenti individuati partecipano al Percorso; come esperti che 32 Individuare docenti interni esperti che assumano il ruolo di coordinatori dei gruppi disciplinari. Rivedere curricoli disciplinari verticali per competenze per italiano, matematica, inglese in relazione agli anni ponte e in un secondo momento in modo progressivo anche le altre discipline. Predisporre strumenti per monitorare l’adozione dei curricoli da parte degli altri docenti e la ricaduta in percorsi di ricerca-azione nelle classi. Sottoporre i materiali inerenti il Curricolo verticale di Istituto all’approvazione Collegiale (a. s. 2016/2017) Risorse umane necessarie Destinatari del progetto (diretti e indiretti) nr. di aree disciplinari di intervento Nr. di curricoli disciplinari prodotti in conformità Nr. di schede di monitoraggio compilate; Nr. di attività di ricerca - azione documentate Delibere di approvazione degli Organi Collegiali 1. Curricolo anni ponte (a. s. 2015-16) Infanzia - primaria: 6 persone (3 incontri di 2h ciascuno) • i discorsi e le parole - italiano • conoscenza del mondo - matematica, storia, geografia • il sé e l'altro - ed. alla cittadinanza Primaria - secondaria: 8 persone (3 incontri di 2h ciascuno) • italiano • matematica • inglese • storia e ed. alla cittadinanza 2. Aggiornamento curricolo, UdA e valutazione (a. s. 2016- 2017 e 2017-18) Incontri di coordinamento curricolare / Dipartimenti Tutti gli alunni (in particolare delle discipline coinvolte nella revisione dei curricoli), docenti, Dirigente Scolastico, i genitori o famiglie degli studenti. La realizzazione (DO) Descrizione delle principali fasi di attuazione • Identificazione dei docenti esperti REFERENTI DI GRUPPO (in base alle competenze e ai criteri stabiliti dal Dirigente Scolastico), acquisizione delle disponibilità degli stessi e costituzione dei gruppi di lavoro. • Individuazione, in sede di riunione congiunta dei gruppi, degli obiettivi e delle metodologie di lavoro da seguire, esplicati in un quadro generale che miri ad evidenziare i nodi essenziali di multidisciplinarietà, interdisciplinarietà, trasversalità da salvaguardare. • Esplicazione delle modalità di comunicazione tra gruppi, Responsabile del Progetto e Dirigente Scolastico. • Disamina dei documenti messi a disposizione dall’Istituto (testo delle Indicazioni, curricoli disciplinari precedenti, articoli di riviste specializzate, sito del MIUR) e scelta dei documenti da utilizzare in ciascun gruppo di lavoro. • Studio dei documenti ed individuazione dei percorsi da attuare nel lavoro del gruppo. • Prima stesura delle “bozze” dei curricoli. • Stesura definitiva dei curricoli. • Approvazione dei Curricoli in sede di Collegio Docenti Descrizione delle attività per la diffusione del progetto • Presentazione del Progetto nei Consigli di classe/Interclasse, nei Dipartimenti disciplinari (con comunicazione scritta del Dirigente Scolastico) e nel Collegio Docenti (con proiezione di slide). • Diffusione periodica dei risultati delle attività dei gruppi di lavoro a tutti i docenti dell’Istituto, attraverso incontri di Dipartimento e mail personali spedite dalla Dirigenza. • Invio dei prodotti finali a tutti i docenti. Presentazione, a cura dei gruppi di lavoro, 33 in sede di Collegio dei Docenti e approvazione del documento definitivo. Il monitoraggio e i risultati (Check) Descrizione delle azioni di monitoraggio • Predisposizione di verbali in ciascuna delle riunioni dei gruppi, che prevedono le seguenti voci vincolanti: presenti, o.d.g., azioni intraprese, argomenti trattati, sviluppo degli argomenti, valutazione e riesame. • Esame periodico (non oltre 15 giorni dalle riunioni) dei verbali da parte del Responsabile del Progetto, con eventuale richiesta di informazioni/integrazioni ai referenti dei gruppi. • Restituzione ai gruppi delle rilevazioni effettuate. • Raccolta finale del materiale prodotto (verbali, rilevazioni effettuate, risposte ricevute) per un riesame complessivo del Progetto. Target • Realizzazione di un curricolo integrato unitario - condiviso e documentato comprendente le competenze da sviluppare, i contenuti, le metodologie e le modalità di verifica degli apprendimenti. • Incremento percentuale dell'utilizzo del curricolo unitario rispetto alla rilevazione di Maggio 2015. • Verifica del miglioramento dello standard di progettazione (attinenza a quadro di progettazione generale). Note sul monitoraggio Aderire ad una rete di scuole per il monitoraggio degli esiti. Il riesame e il miglioramento (Act) Modalità di revisione delle azioni Il Team di Miglioramento, a conclusione del Progetto ed entro la fine di giugno di ciascun anno, effettuerà le seguenti azioni per la revisione del Progetto stesso, ai fini del miglioramento: 1) valutazione della coerenza e integrazione tra tutti gli interventi messi in campo in un'ottica multidimensionale dei problemi organizzativi e gestionali; 2) valutazione dei risultati ottenuti rispetto al target, indicando le possibili cause dell’eventuale non raggiungimento degli obiettivi; 3) valutazione delle modalità di lavoro dei gruppi, in rapporto ad efficienza ed efficacia (rispetto dei tempi, presenza costante dei docenti, suddivisione equa e condivisa del lavoro, rispetto delle scelte operate in partenza; rapporti referenti dei gruppi/ Responsabile del Progetto/ Dirigente Scolastico; utilizzo delle osservazioni e delle proposte inviate dai docenti); 4) valutazione delle azioni di monitoraggio (strumenti utilizzati, tempi di attuazione e di restituzione delle osservazioni ai gruppi, efficacia delle comunicazioni); 5) valutazione delle modalità utilizzate per comunicare le varie fasi del Progetto e dell’efficacia di tali modalità (conoscenza da parte di tutti i docenti del Progetto, nr. di contributi inviati durante la stesura dei materiali, nr. di osservazioni effettuate in itinere e nelle riunioni finali); 6) valutazione del grado di soddisfazione di tutti gli attori coinvolti nella realizzazione del Progetto. Le proposte di miglioramento che verranno indicate, sia dal TdM che dal Collegio dei Docenti, verranno riesaminate all’inizio dell’anno scolastico successivo per essere attuate. D’altra parte, il Piano non si conclude a giugno, ma prevede azioni successive 34 Criteri di miglioramento Descrizione delle attività di diffusione dei risultati Note sulle possibilità di implementazione del progetto (attuazione dei Curricoli, progettazione e sperimentazione di Unità di apprendimento, ecc) che dovranno essere nuovamente articolate in un’ulteriore fase di revisione periodica del Piano di Miglioramento. Il Miglioramento sarà attuato seguendo gli stessi criteri già stabiliti in precedenza: • aggregazione di tutte le proposte raccolte in base alla rilevanza per l’Istituto, calcolata in rapporto al contributo che ogni iniziativa dà agli obiettivi strategici (o Fattori Critici di Successo) e all’inerenza di ognuna di esse con i Processi Chiave; • scelta delle azioni anche in relazione alla fattibilità delle stesse, in termini di economicità di risorse sia umane sia finanziarie, di autonomia di realizzazione da parte della scuola e di tempi di realizzazione. I risultati verranno diffusi internamente, tra tutto il personale docente, con le modalità sopra già riportate. Saranno inoltre diffusi: 1) in sede di Consiglio di Istituto, anche attraverso la partecipazione diretta del Responsabile del Progetto ad una riunione dello stesso Organo dedicata al tema specifico; 2) in sede di Assemblea dei genitori degli alunni, ad ottobre prossimo, a cura dei docenti di ciascuna classe; 3) sul sito web dell’Istituto. Oltre alla prosecuzione e all’ampliamento “naturale”, il Progetto può trovare implementazione in azioni di benchmarking e benchlearning con altri Istituti (Progetti in Rete per la costruzione di curricoli integrati comuni tra più Istituti comprensivi, sperimentazione di Unità di Apprendimento costruite con modalità e strumenti condivisi, ecc). 35 ANNO SCOLASTICO 2015/2016: curricolo anni ponte ATTIVITA' RESPONSABILE TEMPIFICAZIONE ATTIVITÀ’ S Incontri di formazione in sede Collegiale DS Identificazione dei docenti esperti, acquisizione delle disponibilità degli stessi e costituzione dei gruppi di lavoro DS Individuazione, in sede di riunione congiunta dei gruppi, degli obiettivi e delle metodologie di lavoro da seguire, nonché delle modalità di comunicazione tra gruppi e tra gruppi e Dirigente Scolastico Studio dei documenti, individuazione dei percorsi da attuare nel lavoro di gruppo Prima stesura delle “bozze” dei curricoli degli anni ponte Valutazione delle bozze con integrazioni o modifiche da parte di tutti i docenti Gruppi di lavoro Stesura dei curricoli degli anni ponte (con le integrazioni pervenute) Approvazione dei Curricoli in sede di Collegio Docenti Gruppi di lavoro SITUAZIONE Rosso = attuazione non in linea con gli obiettivi Giallo = non ancora avviata / in corso e in linea con gli obiettivi Verde = attuata O N D G F M A M G Gruppi di lavoro Gruppi di lavoro DS e Collegio Docenti DS e Collegio Docenti 36 ANNO SCOLASTICO 2016/2017: revisione curricolo e progettazione interdisciplinare per UdA ATTIVITA' RESPONSABILE TEMPIFICAZIONE ATTIVITÀ S Incontri di formazione in sede Collegiale DS Identificazione/conferma dei docenti esperti, acquisizione delle disponibilità degli stessi e costituzione dei gruppi di lavoro Individuazione, in sede di riunione congiunta degli obiettivi e delle metodologie di lavoro da seguire, nonché delle modalità di comunicazione nei gruppi e tra gruppi e Dirigente Scolastico Studio dei documenti, individuazione dei percorsi da attuare nel lavoro di gruppo Revisione totale dei curricoli e stesura di almeno una UdA trasversale per quadrimestre per sezione/classe DS O N D G F M A SITUAZIONE Rosso = attuazione non in linea con gli obiettivi Giallo = non ancora avviata / in corso e in linea con gli obiettivi Verde = attuata M G Docenti gruppi di lavoro Docenti gruppi di lavoro Docenti gruppi di lavoro Valutazione delle bozze con integrazioni o modifiche da parte di tutti i docenti DS e Collegio Docenti Stesura del documento definitivo dei curricoli d'Istituto (con integrazioni pervenute, livelli di padronanza ed UdA) Gruppi di lavoro Approvazione dei Curricoli in sede di Collegio Docenti DS e Collegio Docenti 37 ANNO SCOLASTICO 2017/2018: elaborazione prove comuni di valutazione ATTIVITA' RESPONSABILE TEMPIFICAZIONE ATTIVITÀ S Incontri di formazione in sede Collegiale DS Identificazione/conferma dei docenti esperti, acquisizione delle disponibilità degli stessi e costituzione di gruppi di lavoro Individuazione, in sede di riunione congiunta degli obiettivi e delle metodologie di lavoro da seguire, nonché delle modalità di comuni-cazione tra gruppi e tra gruppi e Dirigente Scolastico DS O N D G F M A SITUAZIONE Rosso = attuazione non in linea con gli obiettivi Giallo = non ancora avviata / in corso e in linea con gli obiettivi Verde = attuata M G Gruppi di lavoro Studio dei documenti, individuazione dei percorsi da attuare nel lavoro di gruppo Gruppi di lavoro Costruzione di prove valutative relative alle UdA trasversali precedentemente create. Gruppi di lavoro Costruzione di rubriche valutative relative alle UdA trasversali precedentemente create. Sperimentazione delle prove valutative relative alle UdA trasversali precedentemente create e monitoraggio. Gruppi di lavoro Implementazione collegiale dei risultati conseguiti. Referenti Gruppi di lavoro Gruppi di lavoro 38 TERZA SEZIONE Progetto In cammino verso il successo formativo Risultati attesi Migliorare il successo formativo degli alunni dell’Istituto Comprensivo. Indicatori (descrizione e unità di misura) Target Risultati Ottenuti* *da compilare a fine delle attività Aumento percentuale uso del curricolo unitario. 20% Diminuire la percentuale di studenti collocata nelle fasce di voto basse. 15% Aumentare il numero degli ammessi alla classe successiva. 10% Diminuire la varianza fra classi parallele dell'Istituto Comprensivo. 20%: varianza interna 10%: varianza tra classi parallele Migliorare la collocazione degli alunni nelle prove INVALSI nei diversi livelli in Italiano e Matematica. Ridurre le % di alunni collocati dei livelli 1e 2. Aumentare le % di alunni collocati dei livelli 3,4 e 5. Budget complessivo dell’azione Costi FASE 1- a. s. 2015 – 16 Totale 14 ins. x 6 h = 84 h € 2.100 100 h € 2.500 100 h € 2.500 Tot. € 7.100 Curricolo anni ponte FASE 2 – a. s. 2016 -17 Revisione curricolo e UdA FASE 3 – a. s. 2017 -18 Prove comuni di valutazione 39 PROGETTO N° 2 Innov@are per crescere e migliorare: utilizzo della tecnologia per il miglioramento nell’attività didattica e nella gestione della professionalità docente. Responsabile dell’iniziativa: PRETTO DAVIDE Data prevista di attuazione definitiva: Livello di priorità: 2 Ultimo riesame: a.s. 2015-2018 Dicembre 2015 Componenti del gruppo di miglioramento: • PRETTO DAVIDE • FUSARO FLAVIO • ZANCHI MARIA ANGELA DESCRIZIONE DEL PROGETTO 1 – PROGETTO DELL’AREA TECNOLOGICA Fase di PLAN - PIANIFICAZIONE E’ un dato di fatto che lo spazio occupato dalle tecnologie nel mondo attuale stia contribuendo a modificare molte attività, cambiare alcune abitudini e sviluppare nuovi tipi di competenze. L’innovazione della scuola non passa solo attraverso l’introduzione della tecnologia, ma dallo sviluppo generale del modo di lavorare insieme. L’azione di miglioramento “innov@re per crescere e migliorare” è composta da due sottoazioni distinte: un progetto dell’area tecnologica e un progetto da attuarsi in un immediato futuro chiamato “Agorà”. La funzione dell’area Tecnologica ha il compito di focalizzarsi non solamente sull’implementazione dell’uso delle tecnologie in genere, ma di sviluppare il loro utilizzo nell’attività didattica e nella gestione della professionalità docente. Nello specifico si individuano 4 macro aree di intervento: 1) Gestione dei laboratori di informatica e delle LIM; 2) Gestione Registro Informatico; 3) Documentazione e Formazione; 4) Amministrazione Sito web d'Istituto Il progetto proposto è finalizzato al miglioramento continuo della qualità del servizio scolastico attraverso la ricerca di una maggiore soddisfazione dei bisogni e delle attese di utenti e di operatori. In particolare si sostiene un modo nuovo di essere e di fare scuola, attraverso la valorizzazione di tutte le risorse disponibili, proponendosi di perseguire, con la massima efficacia ed efficienza, gli obiettivi che sono propri della scuola attuale. 40 Attraverso il progetto, si vuole stimolare, organizzare, condividere ed ottimizzare l'attività scolastica intervenendo sulle 4 macro aree che si sono dimostrate fondamentali nella professionalità scolastica. Sviluppando e gestendo in modo sinergico le aree sopra citate, si riesce a dare “un'ossatura” nella quale sviluppare la crescita professionale e qualitativa della scuola. Precisamente le aree assumono la seguente struttura organizzativa: Fase di DO - DIFFUSIONE E REALIZZAZIONE Il responsabile dell’attuazione: PRETTO DAVIDE; Il progetto è diretto a : 1) Gestione dei laboratori di informatica e delle LIM; i docenti referenti per le LIM dell'Istituto Comprensivo i responsabili dei laboratori di Informatica dell'Istituto 2) Gestione Registro Informatico; personale amministrativo personale docente personale segreteria didattica genitori dell’Istituto 3) Documentazione e Formazione; docenti dell’Istituto studenti dell’Istituto 41 genitori dell’Istituto 4) Amministrazione Sito web d'Istituto docenti d'Istituto studenti d'Istituto genitori d'Istituto Segreteria Amministrativa Pubblico Il progetto è proteso al miglioramento delle seguenti aree e/o attività: Educativa, didattica, formativa (personale), amministrativa Area educativa/insegnamento (alunni): il progetto apporterà una maggiore facilità di apprendimento per i discenti attraverso l’utilizzo della strumentazione tecnologica (LIM, Video, attività multimediali, ecc.) Area formativa (personale): il progetto, mediante l’aggiornamento e formazione, renderà più attuale la didattica, allineandola alle tecniche educative più innovative. Area amministrativa: possiederà strumenti e conoscenze per un maggiore controllo delle fasi amministrative in modo da restituire con assoluta fedeltà i dati rilevati dal funzionamento della scuola alle strutture centrali di controllo. Fase di CHECK – MONITORAGGIO E RISULTATI Le fasi fondamentali dell’attuazione del progetto sono le seguenti: 1) Gestione dei laboratori di informatica e delle LIM; • verifica del prospetto degli interventi operativi (quantità, frequenza, tipologia,...) 2) Gestione Registro Informatico; • verifica in staff • analisi della documentazione prodotta 3) Documentazione & Formazione; • verifica in staff • analisi della documentazione prodotta 4) Amministrazione Sito web d'Istituto • verifica in staff • parametri di website analysis 42 Fase di ACT – RIESAME E MIGLIORAMENTO Le riunioni di aggiornamento trimestrali considerano i seguenti aspetti: • analisi delle singole fasi attuate, fasi in corso di realizzazione • azioni formative eseguite e questioni da risolvere • revisioni dell’approccio descritto e ragioni che le determinano • revisioni del piano di deployment descritto e ragioni che le determinano ecc. MANAGEMENT DEL PROGETTO AZIONE: esecuzione e controllo Situazione Attività Responsabile Data prevista di avvio e conclusione Rosso = attuazione non in linea con gli obiettivi Giallo = non ancora con gli obiettivi Verde = attuata S Gestione dei laboratori di informatica e delle LIM Gestione Registro Informatico avviata / in corso e in linea Tempificazione attività O N D G F M A M G L A S Sett. 2015 Pretto Davide Pretto D. con l’aiuto di Rossetto S. e Faccin M. (att. in itinere per tutto l’anno scolastico) Sett. 2015 (att. in itinere per tutto l’anno scolastico) Sett. Documentazione e formazione Pretto D. Amministrazione Sito web d'Istituto Pretto D. con l’aiuto di Fusaro F. e Rigon A. 2015 (att. in itinere per tutto l’anno scolastico) Sett. 2015 (att. in itinere per tutto l’anno scolastico) 43 2 – PROGETTO AGORA’ 2015 DESCRIZIONE DEL PROGETTO Fase di PLAN - PIANIFICAZIONE La scuola primaria "A. Cuman Pertile" di Camisano Cap. è il plesso più numeroso dell'intero Istituto Comprensivo di Camisano Vic.no con quasi 300 alunni divisi in 15 classi; essa rappresenta il principale bacino di utenza per gli iscritti alla S.S.I^ G. “Virgilio”. Essa rappresenta la scuola primaria del capoluogo e accoglie la più grande presenza di alunni stranieri dell'Istituto. In realtà si tratta di alunni in larga misura nati in Italia e parlanti correntemente la lingua italiana; la presenza più rilevante è di area balcanica, seguita da un’altrettanto rilevante componente nordafricana e, da ultima, da una vivace anche se assai mobile comunità cinese. L'utenza autoctona è di varia estrazione socio-culturale; si nota una sempre maggiore presenza delle famiglie che rispondono positivamente alle iniziative formative della scuola e che autonomamente si sono organizzate attraverso un collaudato "Comitato genitori" costituito in ONLUS. Il corpo docente stabile e motivato ha da tempo intrapreso, sia nell'ambito di un poderoso piano di formazione strutturato dall'istituto, sia in modalità autoapprenditiva, un percorso di avvicinamento alle metodologie attive di insegnamento: siano esse di tipo tecnologico siano esse di tipo più prettamente psico-pedagogico. Di pari passo, su impulso della scuola, direttamente o attraverso una serie di accordi di partenariato con l'Amministrazione Comunale e alcune aziende del territorio, si è costruito un piano di investimento teso a dotare il plesso di una rete wifi efficace e le singole classi di kit LIM a partire dai quali implementare in modo concreto quanto 'appreso' in sede formativa. La struttura del plesso medesimo si presenta articolata in quattro padiglioni separati: tre in cui sono collocate le classi ed uno in cui sono collocati gli spazi di servizio (aula magna e aula polivalente per attività laboratoriali varie). Il progetto prevede la dotazione di una classe 2.0 virtuale in ogni padiglione, il cui uso flessibile consente a tutti gli alunni di operare di fatto in una classe 2.0. Fase di DO - DIFFUSIONE E REALIZZAZIONE Il responsabile dell’attuazione: PRETTO DAVIDE; L'obiettivo del progetto è il consolidamento di una modalità di agire per l'intera filiera formativa in termini di utilizzo massiccio della tecnologia interattiva in classe. Inoltre si intende sviluppare, attraverso ulteriori strumenti di rete, una vera comunità di apprendimento che veda coinvolti, in gradi e per tipologie diverse, gli alunni in ambito extrascolastico e le famiglie in un vero e proprio network formativo in cui la scuola consolida la propria funzione di perno da e per tutta la comunità. Il progetto è proteso al miglioramento delle seguenti aree e/o attività: Educativa, didattica, formativa (personale) Area educativa/insegnamento (alunni): il progetto apporterà una maggiore facilità di apprendimento per i discenti mediante una didattica basata sull’utilizzo di mezzi tecnologici (Tablet, LIM, libri digitali, ecc.) Area formativa (personale): il progetto favorirà l’aggiornamento (autoaggiornamento e/o aggiornamento 44 attraverso corsi di formazione) continuo dei docenti. Gli obiettivi che si pone tale azione progettuale sono basati su una logica di tipo elicoidale che, attraverso un processo di autovalutazione/miglioramento progressivo, favorisce un continuo rinnovamento dell’approccio didattico/curricolare, basandolo su conoscenze tecnologiche e didattiche sempre aggiornate. A - per gli alunni sperimentare modalità di apprendimento per scoperta; acquisire un approccio mentale di tipo scientifico, procedurale, logico e di ragionamento investigativo; favorire occasioni di apprendimento creativo per immersione in contesti fortemente tecnologici; attivare percorsi di pensiero divergente. B - per gli insegnanti sperimentare - seppur in un ambito di scuola primaria - forme avanzate di insegnamento innovativo (semplici blog di classe o di plesso, attività condivise in piattaforma, esperienze di e-learning), apprendere ad utilizzare le tecnologie didattiche a servizio dell'efficienza, dell'efficacia e dell'equità che caratterizzano l’azione formativa della scuoia pubblica, sperimentare in maniera sistematica tutta la gamma dimensionale della funzione docente: esperto, comunicatore, motivatore, regista e tutor della conoscenza, congiungere le dimensioni della personalizzazione e dell'inclusività dell'insegnamento. C - per le famiglie coinvolgimento nella costruzione del percorso formativo dei figli attraverso l'apertura di momenti specifici della filiera formativa (il compito domestico inteso come contributo da portare alla comunità della classe invece che come peso da vivere in modo solitario); uso ecologico dei media e della dimensione social consentendo alle famiglie di 'entrare' nella costruzione del sapere dei propri figli. 45 Fase di CHECK – MONITORAGGIO E RISULTATI I sistemi di monitoraggio dell’andamento del progetto permettono che il piano proceda secondo quanto stabilito e, se necessario, che vengano introdotte le opportune modifiche. Le misure o gli indicatori vengono utilizzati per valutare se l’azione di miglioramento è stata attuata e diffusa entro i tempi stabiliti (risultati relativi agli indicatori di progetto) e nel suo pieno potenziale (risultati degli obiettivi del progetto). Tempistica La tempistica per la realizzazione del progetto è la seguente: AZIONE TEMPISTICA PREVISTA SVILUPPO TEMPORALE (DIAGRAMMA DI GANTT) M Strutturazione della rete Wifi Acquisto ed installazione kit LIM e dispositivi individuali Formazione del personale (1^ step) Messa a regime dell’intera struttura (a partire dalle classi terminali a discendere) Primo step valutativo A M G L A S O N D Entro il mese di giugno 2016 Mesi di luglio e agosto 2016 Nel mese di settembre 2016 Entro fine novembre 2016 Entro dicembre 2016 Fase di ACT – RIESAME E MIGLIORAMENTO Le riunioni di aggiornamento, trimestrali, dovranno considerare: • lezioni apprese e questioni da risolvere • revisioni dell’approccio descritto e ragioni che le determinano • revisioni del piano di deployment descritto e ragioni che le determinano ecc. 46 MANAGEMENT DEL PROGETTO AZIONE: progettazione, fattibilità, riesame Attività Data prevista di avvio e conclusione Responsabile Tempificazione attività G F Strutturazione della rete Wifi Acquisto ed installazione kit LIM e dispositivi individuali Formazione del personale (1^ step) Messa a regime dell’intera struttura (a partire dalle classi Primo step valutativo Situazione Rosso = attuazione non in linea con gli obiettivi Giallo = non ancora avviata / in corso e in linea con gli obiettivi Verde = attuata M A M G L A S O N D Ott.2015/fine a.s.2016 Pretto Davide Pretto Davide Pretto Davide Pretto Davide Pretto Davide TERZA SEZIONE Progetto Risultati attesi Indicatori Target (descrizione e unità di misura) AREA TECNOLOGICA PROGETTO AGORA’ • Incremento e ottimizzazione dell’attività didattica e gestionale dell’istituto Comprensivo di Camisano Vicentino • Incremento e ottimizzazione dell’autonomia nell’apprendimento tecnologico degli alunni della scuola primaria “C. Pertile”. • Azione di volano nell’estendere l’esperienza alle altre sedi dell’I.C. di Camisano Vi.no. • • • Risultati valutativi degli alunni. Successo scolastico degli alunni. Aumento della precisione nella rilevazione dei dati da parte della segreteria didattica e amministrativa. • Risultati valutativi degli alunni. • Aumento dell’autonomia nell’apprendimento degli alunni (imparare ad imparare. Risultati Ottenuti* *da compilare a fine delle attività • Aumento del 15 % dei risultati valutativi. • Aumento del 10 % delle promozioni. • Riduzione del 20 % dei tempi di realizzazione del controllo amministrativo da parte della segreteria. . • Aumento del 15% dei risultati valutativi. • Aumento del 10% delle promozioni. • Riduzione del 20% dei tempi di realizzazione del controllo amministrativo da parte della segreteria. 47 QUARTA SEZIONE Budget complessivo Progetto 1-AREA TECNOLOGIA Costi Funzione strumentale: Docenti: Commissione informatica - Laboratori Segreteria: Totale complessivo delle ore per il progetto 1 257 X € 25/00 (costo orario) Progetto 2-AGORA’ Totale tot. ore: 118 tot. ore: 100 tot. ore: 20 tot. ore: 19 TOT. ORE 257 = € 6.425/00 Attrezzature: Acquisto attrezzature hardware (5 Kit LIM e N°70 tablet) Importo erogato da Fondazione CARIVERONA 50% della spesa ammessa Totale: 40.000/00 TOTALE COMPLESSIVO dei due progetti € 46.425/00 48 PROGETTO N° 3 Titolo dell’iniziativa di miglioramento: BenEssere a scuola Responsabile dell’iniziativa: Ilaria Cervellin Componenti del gruppo di miglioramento: Colzato Lorena (Scuola dell’Infanzia) Ilaria Cervellin (Scuola primaria) Mosca Cristina (Scuola primaria) Michelotto Simonetta (Scuola secondaria di primo grado) 3, sezione risorse umane Livello di priorità: Data prevista di attuazione definitiva: 2015-2016 Attivazione effettiva: gennaio 2016, con prosecuzione nell’a. s. 2016-2017 e nell’a. s. 20172018 (validità triennale) DESCRIZIONE DEL PROGETTO Fase di PLAN – PIANIFICAZIONE Il progetto BenEssere a Scuola, nasce come risposta alla richiesta di aiuto, da parte di alcuni docenti dell’IC, in merito alla gestione della relazione di insegnamento-apprendimento nel caso di alunni con diagnosi di ADHD o con difficoltà ascrivibili allo stesso quadro ma non diagnosticate. Il progetto si rivolge al corpo docente dei tre ordini di scuola e si prefigge di sviluppare e potenziare negli insegnanti un atteggiamento di resilienza, intesa come la capacità di far fronte in maniera positiva ai problemi che possono incorrere nella quotidiana gestione del contesto classe nella sua complessità. Il progetto, articolato in più proposte di intervento sul personale docente, è predisposto per fornire un’azione di supporto sistematica, durevole nel tempo (validità triennale), specifica ed attenta al fine di: • accrescerne le competenze relazionali, progettuali ed organizzative nonché le conoscenze possedute; • affinarne le capacità di osservazione e di analisi di contesti di apprendimento differenti (osservazioni sistematiche, capacità di lettura dei bisogni speciali e specifici dell’alunno, del gruppo classe, della situazione d’aula, ecc. …); Nello specifico, gli indicatori di performance attesi sul lungo periodo riguardano: • la capacità di attivare strategie di intervento adattive in caso di situazioni relazionali difficoltose con gli alunni, col gruppo classe, con i colleghi, con i genitori degli alunni; • lo sviluppo e il consolidamento delle conoscenze teoriche in materia di disturbi quali ADHD, DOP ecc.; • l’incremento delle conoscenze in merito alle variabili psicologiche che influenzano il processo di apprendimento, della motivazione e della socializzazione; • l’aumento delle competenze progettuali (proposte educativo - didattiche sempre più inclusive) e della capacità di realizzare ed utilizzare in modo pertinente materiali specifici (griglie di osservazioni, stesura di PDP, PEI e PDF …). 49 Fase di DO - DIFFUSIONE E REALIZZAZIONE Il progetto, coordinato dal Dipartimento BenEssere a Scuola, prevede: • 2 momenti formativi rivolti a tutti i docenti dell’IC dei tre gli ordini di scuola (date in fase di definizione); • Scuola Caffè ed attività di consulenza (da parte del Dott. Boschetti); • supporto educativo - didattico (da parte dei docenti del gruppo BenEssere a Scuola) per gli insegnanti delle sezioni/classi individuate come destinatarie del progetto (n° delle sezioni/classi coinvolte in via di definizione). Nello specifico sarà così articolato: Attività Dipartimento Ben Essere a Scuola dic. gen. feb. marz. apr. mag. giu. 2015 2016 2016 2016 2016 2016 2016 10/12 14/01 Data da definire Data da definire Data da definire Data da definire Data da definire Presentazione dei materiali realizzati Stesura del vademecum Stesura del vademecum Stesura del vademecum Incontro di restituzione da parte dei docenti coinvolti 4 ore 4 ore 4 ore 4 ore 03/02 Scuola Caffè Scuola Caffè Pubblicità risultati nei plessi Pubblicità risultati nei plessi 5 ore 5 ore 5 ore 5 ore 28/01 Realizzazione di materiali (griglie di osservazioni) e di un vademecum di buone prassi funzionali all’attività di supporto educativodidattico Dott. Enrico Boschetti Scuola Caffè per gli insegnanti delle sezioni/classi individuate come destinatarie del progetto Dott. Enrico Boschetti Attività di consulenza (su richiesta dei docenti delle sezioni/classi individuate come destinatarie del progetto) Prof. Gianluca Daffi Formazione rivolta a tutti i docenti dell’IC Produzione dei materiali Pianificazione Scuola Caffè Produzione dei materiali 6 ore Progettazione Programmazione Partecipazione incontro Dipartimento BenEssere a Scuola 5 ore In fase di definizione 5 ore 18/03 docenti primaria e secondaria di primo grado 19/03 docenti scuola dell’infanzia Prof.sse Claudia Munaro Formazione, Eliana Mauri Formazione rivolta a tutti i docenti dell’IC 2 ore e mezza 4/05 50 Fase di CHECK – MONITORAGGIO E RISULTATI Azioni di monitoraggio e valutazione in itinere e finale del progetto AZIONE INTERNA AZIONE ESTERNA Dipartimento BenEssere a Scuola GAV - sottogruppo risorse umane Il Progetto BenEssere a Scuola: 1. verrà monitorato e valutato in itinere Diffusione del progetto: Per misurare la diffusione del progetto verrà verifica l’esistenza dei seguenti indicatori: • attraverso dei momenti di incontro-confronto con cadenze regolari (ogni due settimane) fra referenti di plesso e docenti coinvolti nel progetto; • individuazione di una figura di coordinamento del progetto; • individuazione di un referente per ogni plesso dell'IC; • creazione del Dipartimento BenEssere a Scuola (coordinatore + referenti); • comunicazione e diffusione del progetto da parte dei referenti di plesso in sede di intersezione (per la Scuola dell'Infanzia), di intermodulo (scuola primaria) e collegio di sezione (scuola secondaria di primo grado); • comunicazione del progetto ai docenti tramite circolare; • approvazione in consiglio di istituto; • comunicazione degli esiti del monitoraggio,del riesame e del miglioramento durante il collegio dei docenti/consiglio di istituto/sito web • inclusione nel PTOF dell'I.C. • durante l’attività del Dipartimento BenEssere a Scuola. 2. prevede la somministrazione di 2 questionari anonimi • a seguito dei due momenti formativi (per tutti i docenti dell’IC); • a conclusione del progetto (solo per i docenti individuati come destinatari del progetto). 3. prevede, a termine dell’anno scolastico, una relazione all’IC del progetto per: • fornire una restituzione dei dati raccolti dai questionari di gradimento; • mettere in evidenza i punti di forza e le eventuali aree di miglioramento del progetto. Realizzazione del progetto: Per effettuare un’analisi quantitativa e qualitativa della realizzazione del progetto verrà verifica l’esistenza dei seguenti indicatori: • percentuale di adesione dei docenti alle proposte formative del progetto; • percentuale di docenti, aderenti alla Scuola Caffè che, già nel corso dell’anno scolastico, hanno iniziato: - ad utilizzare strumenti di osservazione sistematica all’interno del contesto di lavoro - ad attivare buone prassi per promuovere contesti d’insegnamento-apprendimento sempre più inclusivi; • incremento del benessere percepito dal docente nella quotidiana situazione d'aula. Fase di ACT – RIESAME E MIGLIORAMENTO Al termine dell’anno scolastico 2015-2016 sarà previsto un incontro-confronto fra i sottogruppo GAV Risorse umane e il Dipartimento BenEssere per una restituzione dei dati emersi dalla fase di CHECK destinata al monitoraggio e alla valutazione del progetto. Durante tale incontro verrà effettuata un’analisi quantitativa e qualitativa dei dati emersi: 51 1. dalla somministrazione di 2 questionari anonimi: - a seguito dei due momenti formativi (rivolti a tutti i docenti dell’IC); - a conclusione dell’iniziativa Scuola Caffè (solo per i docenti individuati come destinatari del progetto, per l’a.s. 2015-2016). 2. dai dati relativi al numero di adesioni alle due iniziative (quantificazione del numero dei docenti aderenti a seconda dell’ordine di scuola) L’analisi fornita dal gruppo GAV- Risorse Umane si prefigge di fornire una fotografia il più possibile oggettiva del progetto BenEssere a Scuola rispetto a tempi, mezzi, metodi ed efficacia delle azioni messe in atto, durante l’anno scolastico 2015-2016, al fine orientare il Dipartimento BenEssere a Scuola l’azione di revisione ed aggiustamento del progetto, in previsione del biennio successivo (2016-2017, 2017-2018). MANAGEMENT DEL PROGETTO Per l’anno scolastico in corso. Per il biennio successivo la gestione del progetto sarà pianificata e realizzata alla luce delle indicazioni che emergeranno dalla fase di ACT- riesame e miglioramento Rosso = attuazione non in linea con gli obiettivi Giallo = non ancora avviata / in corso e in linea con gli obiettivi Verde = attuata Responsabile Tempificazione attività Attività G Dipartimento Ben Essere a Scuola Dott. Enrico Boschetti Prof.Gianluca Daffi Formazione rivolta a tutti i docenti dell’IC Prof.sse Claudia Munaro, Eliana Mauri operatrici del servizio provinciale Disturbi del Comportamento SeDiCo di Vicenza GAV-risorse umane Situazione (data prevista di avvio e conclusione) F M A M G Realizzazione di materiali (griglie di osservazioni) Stesura vademecum di buone prassi di supporto educativodidattico e diffusione Scuola Caffè per gli insegnanti delle sezioni/classi individuate come destinatarie del progetto Attività di consulenza (su richiesta dei docenti delle sezioni/classi individuate come destinatarie del progetto) Formazione Daffi (5 ore) ADHD, DOP .. e gestione della situazione d’aula Focus formazione B (2 ore e mezza) PDP per BES con focus su ADHD Presentazione e esperienza laboratoriale Incontro con il Dipartimento BenEssere a Scuola 52 TERZA SEZIONE Progetto Ben Essere a scuola Risultati attesi Migliorare gli atteggiamenti di resilienza, intesa come la capacità di far fronte in maniera positiva ai problemi che possono incorrere nella quotidiana gestione del contesto classe nella sua complessità. Indicatori (descrizione e unità di misura) Target Diminuzione percentuale dei casi di ricorso ai servizi di supporto esterni per la gestione delle problematiche didattico – educative. Diminuzione del 10% Risultati Ottenuti* *da compilare a fine delle attività QUARTA SEZIONE QUANTIFICAZIONE DEI COSTI DEL PROGETTO Quantificazione del progetto per gli anni scolastici 2015-2016 / 2016-2017 / 2017-2018 Anno scolastico 2015/2016 Personale coinvolto (interno ed esterno) personale docente N. ore Costo 90 € 2.250 (1 coordinatore + 5 referenti di plesso) Dottor Enrico Boschetti 50 Prof. Gianluca Daffi 5 Prof.sse Claudia Munaro e Eliana Mauri 2,5 x 2+ 7 ore di program. € 2.500 (formazione supporto) € 1.150(formazione) e € 500,00 supporto) e (formazione Tot. 2015/2016 €6.400 2016/2017 Da progettare alla luce dell’analisi effettuata nella fase di ACT (prevista per giugno 2016) 150 h Tot. 2016/2017 3.750 2017/2018 Da progettare alla luce dell’analisi effettuata nella fase di ACT (prevista per giugno 2017) 150 h Tot. 2017/2018 3.750 Costo totale Progetto Ben Essere a Scuola € 13.900 53 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI CAMISANO VIC.NO Via Europa n. 45 – 36043 Camisano Vicentino (VI) Tel. 0444/610122 – Fax 0444/410897 – [email protected] 54 INDICE 1. Cos’è il POF 2. Premessa 3. Contesto socio - culturale 4. Contesto organizzativo dell’Ist. Comprensivo 4.1 4.2 4.3 4.4 4.5 Organigramma Funzioni Strumentali Commissioni e gruppi di lavoro Risorse esterne Organizzazione didattica 5. Piano dell’Offerta Formativa 5.1 Progetti a carattere pluriennale 5.2 Progetti annuali 5.2.1 Progetti Scuola dell’Infanzia “G. Rodari” 5.2.2 Progetti Scuola Primaria “A.C.Pertile” 5.2.3 Progetti Scuola Primaria “A.Fogazzaro” 5.2.4 Progetti Scuola Primaria “G. Marconi” 5.2.5 Progetti Sc. Second. di I° gr. “Virgilio” 5.2.6 Progetti trasversali 6. Il curricolo d’Istituto 7. La valutazione 7.1 Monitoraggio dei processi d’apprendimento 7.2 Valutazione dell’apprendimento 7.3 Verifiche 7.4 Documento di valutazione 7.4.1 Elementi che concorrono alla valutazione finale 7.5 Esame conclusivo del I° ciclo d’istruzione 7.6 Competenze al termine del I° ciclo d’istr. 7.7 Autovalutazione d’Istituto 8. Rapporti scuola – famiglia – territorio 55 1.CHE COS'E' IL P.O.F. Il Piano dell’Offerta Formativa (POF) è il documento con cui ogni scuola comunica e rende comprensibili a sé stessa, ai genitori e al territorio, la progettazione educativa e didattica e le ragioni pedagogiche che la sostengono. Il Piano è approvato dal Collegio dei Docenti per la parte pedagogico - organizzativa e dal Consiglio di Istituto, per la parte amministrativocontabile. Il POF è uno strumento comunicativo in continua trasformazione ed è costituito da tre parti: a) la prima parte analizza il contesto socio-culturale in cui la scuola opera; b) la seconda parte espone le caratteristiche principali dell’Istituto dal punto di vista culturale, educativo e pedagogico; c) la terza parte dà conto dei progetti che ogni anno vengono attivati, a partire dalle risorse e delle necessità degli utenti. La prima e la seconda parte vengono rielaborate a scadenza pluriennale, pertanto si trasformano con un ritmo lento. La terza parte è elaborata annualmente e si modifica più velocemente, nella dimensione del breve periodo. Il POF è dunque documento dinamico: la sua funzione è quella di registrare la vitalità della scuola e orientare il cambiamento, funge quindi da punto di incontro e patto educativo con il territorio e le famiglie. 56 2.PREMESSA L’Istituto Comprensivo Statale di Camisano Vicentino promuove la formazione e l’educazione dell’allievo di scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di 1° grado in continuità con l’opera educativa della famiglia e attraverso un rapporto di collaborazione e di intesa, con la finalità di formare “l’uomo libero del domani” che, in modo responsabile, critico e attivo, sia protagonista della comunità locale, nazionale e internazionale. L’Istituto Comprensivo per l’attuazione del suo compito istituzionale si ispira ai seguenti valori: a. Formazione dell’uomo e del cittadino Attraverso le esperienze formative offerte la scuola di Camisano Vicentino intende promuovere: - lo sviluppo integrale della personalità degli alunni, - la progressiva assunzione di responsabilità personali e sociali, attraverso situazioni educative che esaltano la cooperazione e il protagonismo. b. Acquisizione, consolidamento e sviluppo della preparazione culturale di base In questa prospettiva è necessario offrire ai ragazzi strumenti culturali sempre più adeguati a: - acquisire padronanza delle essenziali conoscenze, concetti, metodi e linguaggi della cultura nella prospettiva delle competenze per la vita; - saper organizzare e selezionare le conoscenze, costruendo un personale metodo di studio; - essere motivati ed attrezzati per continuare ad apprendere; - favorire un rapporto costante fra apprendimenti culturali ed esperienza. c. Orientamento Attraverso le discipline, le esperienze di ricerca, studio ed attività integrate, l’organizzazione scolastica e le relazioni, i ragazzi saranno condotti a maturare il senso di identità, la conoscenza di sé, una progressiva capacità di scelta e di decisione, anche in rapporto alle domande e alle opportunità del contesto, in vista di un personale progetto di vita. d. Promozione del successo formativo Ogni ragazzo ha diritto a godere di una formazione qualificata che tenga conto delle diversità e delle peculiarità personali. L’obiettivo dev’essere quello di puntare al massimo sviluppo possibile delle potenzialità individuali, garantendo comunque a ciascuno gli indispensabili strumenti culturali ed atteggiamenti/disposizioni di fondo nei confronti dell’apprendimento. In ogni caso è necessario tenere presente la stretta interazione che, specialmente in questa fase dello sviluppo esiste, fra valutazione scolastica ed autostima. La valutazione assume in questo senso una valenza educativa in quanto favorisce l’auto consapevolezza, l’impegno, l’assunzione di responsabilità. Tra le priorità educative e didattiche l’Istituto individua e si pone obiettivi di: • • • • qualità della formazione attraverso una didattica innovativa, aperta, impegnata padrona delle opportunità multimediali; attenzione prioritaria alla persona nella sua interezza e alle problematiche dei ragazzi; stile di accoglienza e impegno a promuovere relazioni positive e cooperative all’interno della classe e delle scuole che compongono il nostro Istituto Comprensivo; funzionalità funzionale della programmazione didattica rispetto ai traguardi formativi e allo sviluppo dei talenti personali; 57 • • • • • collegialità nella progettazione e realizzazione di attività didattiche comuni; centralità della relazione educativa come strumento di formazione culturale e personale; dialogo coeducativo fra scuola e famiglia, in modo da favorire una condizione positiva per le relazioni e gli apprendimenti; impegno per il successo formativo di ogni alunno, con particolare attenzione alle situazioni di disabilità, svantaggio e disagio; apertura al territorio, in una prospettiva di integrazione e reciproco arricchimento. 58 3.CONTESTO SOCIO-CULTURALE Il comune di Camisano Vicentino comprende un territorio vasto, articolato nel Capoluogo e due frazioni. Camisano Vicentino conta attualmente 11.068 abitanti e ha una superficie di 30,00 chilometri quadrati. Popolazione Camisano Vicentino 1871-2013 Camisano si è trasformata, nel giro di pochi decenni, da borgo agricolo a cittadina artigianale, commerciale e industriale; ciò ha portato, negli ultimi anni, ad un notevole sviluppo demografico e ad un assetto urbano fortemente diffuso. Tali eventi hanno modificato notevolmente il territorio, che si caratterizza per gli evidenti contrasti: - accanto a cascine e caseggiati più antichi vi sono nuove aree a densità abitativa molto elevata; - la tradizione storica della cittadina si deve confrontare con un’apertura al nuovo, al continuo apporto di elementi diversi, con la conseguente creazione di una cultura particolare, eterogenea; - il continuo accrescersi della popolazione ha portato all’aumento della domanda di servizi, la cui soddisfazione è stata resa possibile dall’utilizzo delle risorse esistenti ed ha richiesto anche la creazione di nuove strutture. Sul territorio del comune sono presenti infatti molti servizi ed associazioni che rispondono alle necessità degli abitanti, dal punto di vista sia culturale (compagnie teatrali, musicali, associazioni per la tutela della cultura locale…), sia ricreativo (centri di aggregazione giovanile, oratori, associazioni scoutistiche…), sia sportivo (centri sportivi, palestre…). 59 4. CONTESTO ORGANIZZATIVO DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO 4.1. ORGANIGRAMMA D’ISTITUTO DIRETTORE S.G.A DIRIGENTE SCOLASTICO CONSIGLIO D’ISTITUTO Dott.ssa Eralda Ertolupi Dott. Rinaldo Coggi Pres. Massimo Bazzega ASSISTENTI AMMINISTRATIVI COLLABORATORI SCOLASTICI COLLABORATORI DEL DIRIGENTE GIUNTA ESECUTIVA Dott.ssa Pizzeghello P. Prof.ssa Michelotto S. RESPONSABILI DI PLESSO Michelotto Simonetta COLLEGIO DOCENTI Zanchi Maria Angela Bellin Cristina Biasia Annalisa Gianesini Alfonsa FUNZIONI STRUMENTALI Dal Brolo Isabella Colzato Lorena Facchini Monica Fusaro Flavio COMMISSIONI Guaglianone Emilia CONSIGLI DI CLASSE Menegato Susi Munari Isabella DIPARTIMENTI DI MATERIA/AREA Palumbo Angela CONSIGLI DI INTERCLASSE Reato Erika CONSIGLI DI INTERSEZIONE 4.2. FUNZIONI STRUMENTALI E REFERENTI D’ISTITUTO Le Funzioni Strumentali al P.O.F. sono attribuite seguendo il criterio della maggiore funzionalità possibile con riferimento alle necessità dell’Istituto, sotto la duplice prospettiva del supporto e della specificità identitaria dell’Istituto. L’incarico delle Funzioni Strumentali è annuale e la scelta compete al Collegio dei Docenti. I docenti nominati nell’ anno scolastico 2015/2016 avranno compiti di: Coordinamento delle attività in continuità fra i diversi ordini scolastici. Coordinamento e gestione delle attività di orientamento. Coordinamento dell’utilizzo delle nuove tecnologie, definizione di percorsi didattici multimediali anche volti al recupero dello svantaggio e al potenziamento delle competenze. Coordinamento dell’inserimento e dell’integrazione degli alunni stranieri e coordinamento delle attività e delle iniziative per gli alunni con bisogni educativi 60 speciali. Coordinamento delle attività di promozione della cultura della lettura e del libro. Coordinamento delle attività connesse alle rilevazioni INVALSI 4.3. COMMISSIONI E GRUPPI DI LAVORO Nell'ambito del Collegio dei Docenti sono state costituite commissioni di lavoro che hanno portato ad una distribuzione di compiti e funzioni del personale docente. Commissione Redazione POF e PTOF (Staff) Rende consapevole il personale dell’offerta formativa della scuola e la rende più visibile sul territorio. Predispone il Piano Triennale dell’Offerta Formativa e ne articola la cadenza annuale Commissione Autovalutazione d’Istituto Provvede all’autovalutazione dell’Istituto e a predisporre il Piano di Miglioramento. Commissione Continuità Promuove e cura le attività di accoglienza degli alunni. Organizza i progetti di raccordo per il passaggio da un ordine di scuola ad un altro. Commissione Orientamento Propone e organizza attività volte a favorire negli alunni della scuola secondaria e nelle loro famiglie scelte consapevoli. Commissione per l’inclusività (G.L.I) Si occupa della rilevazione dei Bisogni Educativi Speciali (BES) presenti nella scuola; svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse; della elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico. Si articola in modalità plenaria e per sottocommissioni: SottoCommissione alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) Promuove azioni educativo - didattiche e formative finalizzate all’integrazione degli alunni con bisogni educativi speciali dell’Istituto, certificati e non. SottoCommissione alunni Stranieri Coordina le attività di accoglienza e gli interventi didattici rivolti agli alunni stranieri secondo il protocollo. Cura i rapporti con i mediatori linguistici. Predispone progetti di prima alfabetizzazione e percorsi di educazione interculturale. Commissione Multimedialità Progetta attività didattiche multimediali nell’intero istituto e organizza percorsi formativi per i docenti sull’uso delle nuove tecnologie didattiche. Commissione Biblioteca Predispone progetti e iniziative per avviare e consolidare “il piacere di leggere”. Commissione Sicurezza Predisporre i piani di evacuazione e segnala situazioni di pericolo nell'ambito degli edifici scolastici. Mette in atto le disposizioni contenute nel documento per la prevenzione dei rischi (D. M. 81). 4.4. RISORSE ESTERNE L’Istituto Comprensivo di Camisano Vic.no tiene contatti frequenti e sistematici con: - L’Ente Locale per mettere in atto i diversi progetti, i cui costi economici sono da questo sostenuti, nell’ambito del Diritto allo studio; per gli interventi di manutenzione degli edifici scolastici; per l’organizzazione della refezione, del trasporto alunni e del servizio di pre scuola e post scuola. - L’Azienda ULSS, le Associazioni, i Centri specialistici, per gli interventi destinati agli alunni in situazione di handicap e che presentano disturbi o difficoltà di apprendimento. - Il Servizio Tutela Minori, per gli interventi e le iniziative integrate a favore degli alunni in situazione di svantaggio e disagio socio-culturale. - I volontari della Protezione Civile, per gli interventi di educazione alla sicurezza. 61 - La Polizia Municipale per gli interventi di educazione stradale. - La Biblioteca, per promuovere nei ragazzi il piacere della lettura. - Gli Istituti Superiori del territorio, per iniziative di orientamento a favore degli alunni in uscita dalle classi terze della scuola secondaria di 1° grado. - Altri Enti coinvolti nei progetti: Università adulti e anziani, Comitato genitori, Polisportiva Aurora ’76, Ass. Pallamano. 4.5. ORGANIZZAZIONE DIDATTICA SCUOLA DELL’INFANZIA • • • • Il team degli insegnanti è responsabile del progetto educativo/didattico rivolto a tutti gli alunni. L’insegnamento è organizzato in attività: nelle sezioni (per età eterogenea) di prevalenza in campi trasversali e nei laboratori (per età omogenea) in campi specifici che li definiscono. Il tempo scuola è di 40 ore settimanali, organizzato in 5 giorni (dalle ore 08.00 alle ore 16.00, dal lunedì al venerdì). Il progetto educativo e didattico è coordinato e monitorato da periodici incontri fra le insegnanti, per sezione e per laboratorio. SCUOLA PRIMARIA: TEMPO ORDINAMENTALE • • • • Un insegnante prevalente è responsabile del progetto educativo e didattico rivolto a ciascuna classe. Il tempo scuola è di 27 ore settimanali. L’insegnamento della lingua straniera è assicurato a partire dalla classe prima. L’impianto unitario del progetto educativo e didattico e l’integrazione degli interventi dei diversi docenti sono assicurati dal piano educativo di classe/team e da incontri periodici fra insegnanti operanti, in senso orizzontale, sulle stesse classi dell’istituto. SCUOLA PRIMARIA: TEMPO PIENO • • • Due insegnanti sono responsabili del progetto educativo e didattico rivolto ad una classe. Gli ambiti disciplinari sono sostanzialmente due, con insegnamenti comuni, gestiti durante le ore di compresenza e in forma di laboratorio. Il tempo scuola è di 40 ore settimanali articolate in 5 giornate (dalle ore 08.00 alle ore 16.00, dal lunedì al venerdì). SCUOLA SECONDARIA DI I^ GRADO In base alla riforma della scuola l’offerta formativa della Scuola Secondaria di I°grado del nostro Istituto Comprensivo risulta così articolata: • tempo normale 30 ore settimanali per cl. 1^(dal lunedì al venerdì, dalle 07.45 alle 13.45). • tempo normale 30 ore settimanali per cl. 2^ - 3^ (dal lunedì al sabato, dalle 08.00 alle 13.00). 62 5. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA A partire dalla riflessione sui bisogni formativi dei nostri alunni, il Collegio dei Docenti ha individuato obiettivi condivisi nei tre ordini di scuola. I progetti trasversali d‘Istituto si propongono appunto di facilitare il raggiungimento di tali obiettivi. I singoli progetti sono sviluppati con gruppi di alunni anche di classi diverse e hanno carattere interdisciplinare. Vengono realizzati da docenti di uno o più plessi, anche con l’intervento di personale esterno. 5.1.PROGETTI A CARATTERE PLURIENNALE Biblioteca Continuità Orientamento Progetti Obiettivi Tematiche / Azioni Conoscere se stessi. Conoscere gli altri. Imparare a valutare e valutarsi. Imparare a comunicare e ad informarsi. Conoscere e orientarsi nell’ambito scolastico e lavorativo. Imparare a pianificare il proprio progetto di vita. Accompagnare ogni ragazzo a dare il meglio di sé. L’accoglienza. La conoscenza di sé e degli altri. La comunicazione anche attraverso i media. L’educazione ai valori. L’offerta formativa scolastica. La conoscenza del mondo del lavoro. L’educazione affettiva e sessuale. L’educazione alla multiculturalità. Progetti trasversali di plesso. Laboratori. Scambio professionale tra insegnanti. Interventi di esperti esterni Sportello di ascolto per la scuola media (L.285/97). Favorire la Continuità del processo educativo dell'alunno nel passaggio fra i vari ordini di scuola. Favorire scambi tra i docenti dei diversi ordini di scuola, per condividere percorsi educativi e didattici all’insegna della continuità. Coordinare i momenti di visita/accoglienza e il passaggio delle informazioni da un ordine all’altro di scuola. Promuovere il piacere di leggere e di sapere. Potenziare la capacità di apprendere. Avvicinare alla lettura-comprensione di testi diversi, anche su supporti multimediali. Aggiornare, organizzare, utilizzare le risorse delle biblioteche scolastiche. Progetti didattici di educazione alla lettura in collaborazione con la biblioteca civica. Catalogazione ed accessibilità dei materiali e attrezzature. Costruzione di percorsi curricolari di educazione alla lettura. Formazione dei docenti. Lettura in classe, attività di lettura animata, incontri con l'autore. Esperienza di costruzione di libri o giornalini scolastici. 63 Inclusione e benessere a scuola Educazione sportiva (all’interno dei plessi) Alunni stranieri Educazione tecnologica Favorire il massimo sviluppo del potenziale personale (in termini di motivazione, atteggiamenti, comportamenti, capacità e competenze). Favorire l’integrazione e la socializzazione all’interno del gruppo. Predisposizione di un Piano Educativo Individualizzato (PEI), con valenza annuale, finalizzato allo sviluppo delle potenzialità di ogni singolo alunno. Creazione di una alleanza educativo – didattica fra genitori, scuola e centro specialistico di riferimento. Attivazione del Gruppo di Lavoro e Studio per l’inclusione. Articolazione delle iniziative programmate dal Gruppo di Lavoro e Studio per l’Integrazione GLH (art. 15, L.104/92) Collaborazione con specialisti, distretti sanitari e servizi territoriali. Predisposizione/aggiornamento del P.A.I.: piano annuale per l’inclusione. Organizzazione dell’iniziativa “Momenti di speciale normalità”. Promozione delle capacità relative alle funzioni senso-percettive. Consolidamento e coordinamento degli schemi motori statici e dinamici. Promozione delle valenze ludiche, sociali ed espressive dell’attività motoria. Avviamento e orientamento allo sport. Conoscenza delle proprie potenzialità. Realizzazione di manifestazioni che promuovano i valori sportivi. Interventi gratuiti di esperti delle varie discipline e società sportive per un tempo definito. Differenziazione delle attività nel percorso scolastico e continuità delle proposte. Progetto Più sport@scuola. Assicurare l'apprendimento di alcuni indispensabili strumenti culturali. Fornire supporto ai genitori, ai docenti, ai ragazzi. Attività di studio assistito. Progetti di prima alfabetizzazione linguistica per gli alunni stranieri. Percorsi/attività volte a promuovere la convivenza civile, il rispetto di ogni alunno nella sua individualità e lo sviluppo di atteggiamenti positivi verso le altre culture in ottica inclusiva. Incrementare la formazione del personale anche sull’uso delle LIM. Aggiornare i laboratori. Predisporre percorsi strutturati di alfabetizzazione e di uso del computer nell'attività didattica e di studio. Creare una rete in ogni laboratorio. Coinvolgere il territorio nel reperimento di fondi per l'aggiornamento e la gestione. Alfabetizzazione informatico - multimediale dei docenti nella prospettiva di una didattica innovativa e multimediale. 64 Autovalu-tazione d’Istituto Ed. alla cittadinanza Strutturare il servizio di autovalutazione interno in accordo con le previsioni del servizio nazionale di Valutazione delle scuole. Costituzione del nucleo di autovalutazione interno; formazione del personale ad un’ottica del miglioramento e dell’autovalutazione; individuazione, pianificazione e avvio azioni di miglioramento nei seguenti settori: soddisfazione utenti, didattica, gestione/organizzazione, risultati; promuovere e condividere le buone prassi, sviluppate all'interno di differenti aree dell’organizzazione scolastica (best practice e benchmarking). Sensibilizzare gli studenti alle tematiche della pace, dei diritti umani, dell’interculturalità, affinché possano affrontare la complessità del mondo e la sua costruzione nel pieno rispetto dei principi della convivenza e dell’altro-da-sé. Educazione ai diritti umani (con interventi per i ragazzi e per il territorio). Pratiche di cittadinanza attiva (con interventi per i ragazzi e per il territorio). Percorsi di ricerca e auto-formazione per la produzione di nuovi itinerari didattici, pensati nell’ottica dell’approfondimento rispetto ai programmi tradizionali e miranti a integrare il punto di vista dei diritti umani, dell’intercultura e dell’interdisciplinarietà nei curricoli di studio. 65 5.2.PROGETTI A CARATTERE ANNUALE 5.2.1.SCUOLA DELL’INFANZIA STATALE “G. RODARI” PROGETTO: UN VIAGGIO LUNGO UN ANNO Responsabile: Ins. Bortolamei Mirca Destinatari: Tutti gli alunni del plesso Finalità: Nella sua attuazione il progetto prevede che tutti i bambini possano: • Acquisire autonomia fisica e psicologica • Aumentare la fiducia in sé e nelle proprie capacità • Sviluppare l'immaginazione e la creatività • Vivere positivamente nuove esperienze di conoscenza reciproca • Esplorare e conoscere nuovi spazi e nuovi materiali • Ascoltare, intervenire, dialogare adeguatamente in diversi contesti PROGETTO: LABORATORIO DI CERAMICA Responsabile: Ins. Colzato Lorena Destinatari: Alunni grandi del plesso. Finalità: • Scoprire il piacere di manipolare e creare con la terra. • Scoprire il piacere di esprimere la propria creatività. • Favorire il senso dell’arte come possibilità costruttiva di intervento sulla realtà. PROGETTO: PROPEDEUTICA MUSICALE Responsabile: Ins. De Lucia Antonella Destinatari: Tutti gli alunni del plesso Finalità: • Acquisizione del linguaggio musicale come strumento di espressione del mondo interiore • Sviluppare la sensibilità artistica • Sperimentare un semplice approccio al mondo dei suoni e della musica • Percepire il senso ritmico • Sviluppare la socialità e l'inserimento armonico nel gruppo 5.2.2.SCUOLA PRIMARIA STATALE “A. C. PERTILE” PROGETTO: BALLI …AMO IL NATALE Responsabile: Ins. Petruzzi Annarita Destinatari: Tutti gli alunni della sc. primaria di Camisano cap. Finalità: - Sviluppare le capacità motorie - Stimolare la collaborazione tra i bambini - Educare al ritmo PROGETTO: A-B-C DELLE EMOZIONI Responsabile: Ins. Menegato Susi Destinatari: classi quinte della scuola primaria di Camisano V.no Finalità: • • Promuovere uno sviluppo armonico della personalità del ragazzo. Avvicinare il ragazzo alla conoscenza e consapevolezza di sé stesso, del proprio corpo 66 ed delle proprie emozioni. • Riconoscere la necessità del rispetto dell’altro e delle proprie emozioni. PROGETTO: GIOCAMAT 2016 Responsabile: Ins. Faccin Mirka Destinatari: classi quinte della scuola primaria di Camisano V.no Finalità: • Approfondire la conoscenza di sé mettendosi in gioco e confrontarsi con i pari. • Avere un atteggiamento più positivo rispetto alla matematica, capire come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà. • Offrire ai ragazzi la possibilità di incontrare una matematica “diversa” e divertente ma non per questo meno rigorosa. • Far acquisire una maggiore consapevolezza della propria intelligenza matematica. PROGETTO: LO SPORT VA A SCUOLA Responsabile: Ins. Zaccaria Francesca Destinatari: tutti gli alunni della scuola primaria di Camisano cap. Finalità: • Contribuire alla formazione di un'identità psico-fisica positiva. • Favorire la presa di coscienza del valore del proprio corpo e della propria motricità, intesi come espressione della propria personalità e del proprio essere. • Promuovere lo sviluppo di processi di socializzazione, valutazione e autovalutazione. PROGETTO: ORIENTEERING Responsabile: Ins. Zanchi Maria Angela Destinatari: tutti gli alunni di cl. 3^ dell’Istituto Comprensivo. Finalità: Rendere gli alunni capaci di muoversi in sicurezza nell’ambiente circostante. PROGETTO: UN POLIZIOTTO PER AMICO Responsabile: Ins. Pillan Odilla Destinatari: alunni cl. 4e scuola primaria di Camisano cap. Finalità: Il progetto intende promuovere la cultura della legalità, della tolleranza e della solidarietà. Si approfondiranno il tema del rispetto delle regole in quanto parte di una comunità scolastica e, più in generale, della comunità sociale. PROGETTO: ACQUA ORO BLU Responsabile: Ins. Casarotto Veruska Destinatari: alunni cl. 3e scuola primaria di Camisano cap. Finalità: - Acquisire consapevolezza dell’importanza dell’uso sostenibile delle risorse idriche e farsi promotore in famiglia del risparmio dell’acqua. - Sviluppare un atteggiamento scientifico quotidiano acquisendo il piacere di fare scienza a partire dalla propria esperienza. PROGETTO: DIPINGIAMO LA PRIMAVERA Responsabile: Ins. Terramagra Liliana Destinatari: alunni cl. 1^ scuola primaria di Camisano cap. Finalità: attraverso un percorso emozionale con la tecnica degli acquerelli si cercherà di avvicinare i bambini alla consapevolezza delle proprie emozioni e di osservare la natura attraverso i colori che la caratterizzano. PROGETTO: UN UOVO A SORPRESA Responsabile: Ins. Speggiorin Stefania Destinatari: alunni cl. 1^ scuola primaria di Camisano cap. Finalità: realizzare una composizione con soggetto “l’uovo” in occasione delle festività di Pasqua con la guida di una specialista esterna. 67 PROGETTO: MOMENTI DI SPECIALE NORMALITA’ Responsabile: Ins. Palumbo Angela Destinatari: tutti gli alunni della scuola primaria di Camisano cap. Finalità: Promuovere l’inclusione, nel contesto di riferimento, di tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali dell’Istituto. PROGETTO: SORARIS Responsabile: Ins. Facchini Monica Destinatari: alunni cl. 1^ - 2^ - 3^ - 4^ scuola primaria di Camisano cap. Finalità: • Senbililizzare i bambini a una mente ecologica, acquisendo consapevolezza, responsabilità nei confronti dell'ambiente circostante. • Diventare consapevoli che scelte, azioni individuali e collettive comportano conseguenze. • Favorire dei processi di assimilazione di comportamenti "ecologici" quotidiani. • Sviluppare una sana coscienza ambientale. 5.2.3.SCUOLA PRIMARIA STATALE “A. FOGAZZARO” PROGETTO: IO FACCIO LA DIFFERENZA Responsabile: Ins. Segato Emanuela Destinatari: Tutte le classi del plesso Finalità: Promuovere o consolidare conoscenze e comportamenti corretti riguardo alla raccolta differenziata. Sviluppare atteggiamenti di rispetto verso l’ambiente attraverso una maggiore conoscenza dello stesso nella realtà locale. Potenziare la creatività nel riuso di materiale riciclabile. PROGETTO: A SCUOLA FACCIAMO LA DIFFERENZA Responsabile: Ins. Boscari Rosa Chiara Destinatari: alunni cl. 1^ - 2^ - 3^ - 4^ della scuola primaria del plesso di Santa Maria. Finalità: Formare i futuri cittadini, avvicinandoli alla tematica del riutilizzo, recupero e riciclo. PROGETTO: PSICOMOTRICITA’ Responsabile: Ins. Scodro Nicoletta Destinatari: alunni cl. 1^ della scuola primaria del plesso di Santa Maria Finalità: • favorire i processi di comunicazione • favorire i processi di creatività e di creazione • favorire i processi di apertura al pensiero operatorio • condurre e favorire i processi evolutivi PROGETTO: LA VALIGIA Responsabile: Ins. Bellin Cristina Destinatari: classi quinte della scuola primaria di Santa Maria Finalità: iniziare a porre le basi per l’integrazione dell’affettività e della sessualità nella totalità della persona, con la consapevolezza del valore di questa dimensione che entra in gioco in ogni relazione interpersonale. PROGETTO: BIBLIOTECA Responsabile: Ins. Riello Ornella e Paganin Daniela Destinatari: Tutte le classi del plesso 68 Finalità: Aggiornamento, catalogazione e gestione del prestito dei libri della biblioteca scolastica. PROGETTO: TORNEO GIOCAMAT Responsabile: Ins. Mosca Cristina Destinatari: alunni cl. 5^ scuola primaria di Santa Maria Finalità: - Approfondire la conoscenza di sé mettendosi in gioco e confrontandosi con i pari. - Avere un atteggiamento più positivo rispetto alla matematica, capire come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà. - Offrire ai ragazzi la possibilità di incontrare una matematica “diversa” e divertente ma non per questo meno rigorosa. - Far acquisire una maggiore consapevolezza della propria intelligenza matematica. PROGETTO: DANCE ABILITY Responsabile: Ins. Raffaello Elena Destinatari: alunni cl. 4^ B scuola primaria di S.Maria Finalità: • Sviluppare un processo di lavoro dove persone con e senza disabilità si incontrano per un’esplorazione espressiva ed artistica. • Aiutare a sradicare concetti erronei e pregiudizi che sia abili che disabili hanno l’uno rispetto all’altro. • Accrescere l’accesso sociale ed artistico alle persone svantaggiate. PROGETTO: ACQUA ORO BLU Responsabile: Ins. Bondatti Laura Destinatari: alunni cl. 4^ B scuola primaria di S.Maria Finalità: Al termine del percorso gli alunni coinvolti saranno più consapevoli dell’importanza dell’acqua per la loro vita e delle azioni che ciascuno può fare per non sprecarla e non inquinarla. Attraverso esperienze dirette, attività in classe e visite guidate gli alunni potranno capire e sperimentare quanto le loro azioni possono incidere sulla tutela delle risorse idriche. PROGETTO: SPAZI DI LUCE Responsabile: Ins. Mosca Cristina Destinatari: alunni cl. 4^A scuola primaria di S.Maria Finalità: 1- Indagare sperimentalmente il mondo della luce presentata come “materiale” misurabile e controllabile per la definizione degli spazi in cui viviamo. 2 - Comprendere l’importanza del Sole come sorgente di luce e di energia 3 - Catturare la luce : il lavoro dell’astronomo dall’antichità ad oggi 4 - Indagare la scienza in modo nuovo, grazie al giornalismo, all’uso delle fonti, dei dati reali, di cio’ che è sotto i nostri occhi tutti i giorni o che intuiamo. PROGETTO: ORIENTEERING Responsabile: Ins. Zanchi Maria Angela Destinatari: alunni cl. 3^ scuola primaria dell’Istituto Comprensivo Finalità: Rendere gli alunni capaci di muoversi in sicurezza nell’ambiente circostante. PROGETTO: ATTIVITA’ MOTORIE Responsabile: Ins. Carlan Marta Destinatari: Tutte le classi del plesso Finalità: Promuovere e coordinare le Attività Motorie e Sportive della scuola primaria di Santa Maria. 69 5.2.4.SCUOLA PRIMARIA STATALE “G. MARCONI” PROGETTO: NOTE NEL TEMPO Responsabile: Ins. Gianesini Alfonsa Destinatari: Tutte le classi del plesso Finalità: Il progetto verte sulla creazione di un laboratorio musicale di musica corale con lo scopo di introdurre gli alunni al canto di gruppo, dedicando particolare attenzione non soltanto all’attività musicale pratica, ma all’acquisizione di una consapevolezza storica sull’origine dell’attività corale come momento di istruzione e/o di aggregazione nel clima della festa (religiosa o pagana), alla capacità di interazione tra alunni della stessa classe come coristi e strumentisti, e di interazione e collaborazione tra le classi. Il progetto si articola in due parti, che si concluderanno ciascuna con un concerto che celebrerà il lavoro svolto fino a quel momento. Per le classi terze, quarte e quinte è previsto anche un laboratorio pratico strumentale sul flauto dolce tedesco, con lo scopo di introdurre con una modalità propedeutica la comprensione e l'analisi dei parametri del suono. Tale laboratorio strumentale ha anche la funzione di dare delle preconoscenze e abilità pratiche in vista della scuola secondaria di primo grado. PROGETTO: A-B-C DELLE EMOZIONI Responsabile: Ins. Pizzeghello Paola Destinatari: alunni cl. 5^ scuola primaria di Rampazzo Finalità: • Promuovere uno sviluppo armonico nella personalità degli alunni. • Avvicinare i ragazzi alla conoscenza e consapevolezza di sé, del proprio corpo e delle proprie emozioni. • Riconoscere la necessità del rispetto dell’altro e delle proprie emozioni. PROGETTO: SPORT A SCUOLA Responsabile: Ins. Guastamacchia Arcangela Destinatari: tutte le classi della scuola primaria di Rampazzo Finalità: • Contribuire alla formazione di un'identità psico-fisica positiva. • Favorire la presa di coscienza del valore del proprio corpo e della propria motricità, intesi come espressione della propria personalità e del proprio essere. • Favorire lo sviluppo di processi di socializzazione, valutazione e autovalutazione. PROGETTO: TORNEO GIOCAMAT Responsabile: Ins. Zanzarin Paola Destinatari: alunni cl. 5^ scuola primaria di Rampazzo Finalità: • Approfondire la conoscenza di sé mettendosi in gioco e confrontandosi con i pari. • Avere un atteggiamento più positivo rispetto alla matematica, capire come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà. • Offrire ai ragazzi la possibilità di incontrare una matematica “diversa” e divertente ma non per questo meno rigorosa. • Far acquisire una maggiore consapevolezza della propria intelligenza matematica PROGETTO: ORIENTEERING Responsabile: Ins. Zanchi Maria Angela Destinatari: alunni cl. 3^ scuola primaria dell’istituto Comprensivo Finalità: Rendere gli alunni capaci di muoversi in sicurezza nell’ambiente circostante. 70 PROGETTO: SORARIS Responsabile: Ins. Gianesini Alfonsa Destinatari: alunni cl. 2^ - 3^ - 4^ scuola primaria di Rampazzo Finalità: Promuovere un’attività di formazione riguardante la raccolta differenziata, riuso e riduzione dei rifiuti. 5.2.5.SCUOLA SECONDARIA STATALE DI I° GRADO “VIRGILIO” PROGETTO: ORCHESTRA “VIRGILIO” Responsabile: Prof.ssa Allegro Claudia Destinatari: alunni della scuola secondaria di 1° grado “Virgilio”. Finalità: Educazione all’ascolto. Educazione all’esecuzione vocale e strumentale. Valorizzazione del linguaggio musicale. PROGETTO: GIORNATA DELLA MUSICA Responsabile: Prof.ssa Allegro Claudia Destinatari: alunni della scuola secondaria di 1° grado “Virgilio”. Finalità: Educazione all’ascolto. Educazione all’esecuzione vocale e strumentale. Valorizzazione del linguaggio musicale. PROGETTO: GIOCHI MATEMATICI Responsabile: Prof.ssa Mecchia Gisella Destinatari: Alunni delle classi prime, seconde e terze della scuola secondaria di 1° grado “Virgilio”. Finalità: Fare matematica in modo diverso. Far emergere le capacità logiche e intuitive. PROGETTO: TEATRO IN LINGUA INGLESE Responsabile: Prof.ssa Scavo Giusy Destinatari: Alunni delle classi prime della scuola secondaria di 1° grado “Virgilio”. Finalità: a) Migliorare la comprensione orale. b) Interagire con persone di madre lingua inglese e apprezzare la lingua come mezzo per comunicare. c) Apprendere nuovi vocaboli e strutture linguistiche in modo giocoso. PROGETTO: LETTORATO IN LINGUA INGLESE Responsabile: Prof.ssa Sesso Edda Destinatari: Alunni delle classi terze della scuola secondaria di 1° grado “Virgilio”. Finalità: a)migliorare la comprensione e la produzione orale; b)interagire con persone di madre lingua inglese e apprezzare la lingua come mezzo per comunicare; c) apprendere nuovi vocaboli e strutture linguistiche in modo giocoso; d)migliorare la pronuncia e l’intonazione; e)accrescere la propria autostima. 71 PROGETTO: EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA Responsabile: Prof.ssa Michelotto Simonetta Destinatari: tutti gli alunni della scuola secondaria di 1° grado “Virgilio”. Finalità: Educare gli alunni al rispetto delle regole condivise dalla società e a conoscere eventi storici traumatici del passato per serbarne la memoria ed evitare che si ripetano. PROGETTO: TECNOLOGIE PER UNA DIDATTICA INCLUSIVA (2^fase) Responsabile: Prof.ssa Michelotto Simonetta Destinatari: Alunni DSA di tutte le classi della scuola secondaria; coinvolgimento dei relativi genitori che lo desiderino. Finalità: Aumentare l’autonomia degli alunni con DSA e ridurre gli effetti delle difficoltà di apprendimento sull’autostima degli stessi. PROGETTO: LETTURA ESPRESSIVA Responsabile: Prof.sse Preato Claudia e Zampieri Chiara Destinatari: gli alunni delle classi terze della scuola secondaria di 1° grado “Virgilio”. Finalità: • Favorire l’ascolto e formare alla lettura recuperandone il gusto • Acquisire maggiore sicurezza nella comunicazione orale migliorando la capacità di usare la voce • Acquisire competenze relative all’uso di linguaggi diversi • Emozionare chi ci ascolta PROGETTO: AULA LEONARDO Responsabile: Prof.ssa Rossetto Stefania Destinatari: tutti gli alunni della scuola secondaria di 1° grado “Virgilio”. Finalità: Organizzare uno spazio comune, utilizzabile dalle attività della S.S.1°G. “Virgilio” in cui necessiti un’area adibita ad attività laboratoriale. PROGETTO: BIBLIOTECA Responsabile: Prof.sse Preato Claudia e Zampieri Chiara Destinatari: tutti gli alunni della scuola secondaria di 1° grado “Virgilio”. Finalità: • Far acquisire il piacere di leggere per conoscersi, per esprimersi, per stimolare la creatività e per apprendere. • Promuovere le risorse e i servizi della biblioteca. • Valorizzare gli obiettivi educativi e didattici del curricolo. • Attuare un rapporto attivo con la Biblioteca Civica e il territorio. PROGETTO: TEATRO IN LINGUA FRANCESE Responsabile: Prof.ssa Viola Cynthia Destinatari: gli alunni delle classi seconde della scuola secondaria di 1° grado “Virgilio”. Finalità: - Arricchire e ampliare gli orizzonti culturali quale condizione per disporre consapevolmente all’uso della lingua per comunicare; - Superare resistenze personali di varia natura che inibiscono in genere la comunicazione per paura di sbagliare. PROGETTO: LETTORATO IN LINGUA SPAGNOLA Responsabile: Prof.ssa Mosele Destinatari: alunni cl.3^ E della scuola secondaria di 1° grado “Virgilio”. Finalità: Accrescere la motivazione per lo studio della lingua spagnola. 72 5.2.6 PROGETTI TRASVERSALI PROGETTO: EDU.CARE (progetto di prevenzione dell'insuccesso scolastico) Responsabile: Ins. Menegato Susi Destinatari: Alunni sezione grandi scuola materna. Alunni primo anno scuola primaria. Docenti. Finalità: • Individuare precocemente le difficoltà scolastiche. • Impostare interventi didattici adeguati al potenziale di apprendimento dei bambini. PROGETTO: INVITO ALLA LETTURA Responsabile: Ins. Facchini Monica Destinatari: alunni e insegnanti Scuola Infanzia e Scuole Primarie dell’Istituto Finalità: Potenziare e valorizzare le biblioteche scolastiche dell’Istituto ed offrire a tutti i soggetti della scuola un punto di riferimento organizzativo e di coordinamento delle attività culturali. Ricercare percorsi nuovi per stimolare la lettura. Rinnovare le proposte librarie della biblioteca stessa per favorire un maggior interesse alla lettura: i libri vanno protetti ma anche selezionati e rinnovati. Orientare e informare sul funzionamento stesso della biblioteca. Strutturare un contesto comunicativo relazionale emotivamente forte: nel libro ci si apre, si comunica, si prende posizione, si cresce culturalmente e socialmente. Valorizzare la biblioteca scolastica. Creare attraverso il prestito a casa, momenti di condivisione della lettura con la famiglia. Favorire un’apertura culturale verso il territorio coinvolgendo genitori, insegnanti ed alunni ( visite, mostre, musei, palazzi, teatro…) Attivare collaborazioni con altri Enti presenti nel territorio ( Comune, Biblioteca Civica, Librerie, Teatro, Musei, Mostre...) Favorire il sorgere di laboratori storici, artistici, teatrali. Organizzare attività che incoraggiano coscienza e sensibilità culturali e sociali. PROGETTO: INCLUSIONE ALUNNI STRANIERI Responsabile: Prof.ssa Sesso Edda Destinatari: Alunni della scuola secondaria di 1° grado “Virgilio”. Finalità: 1. Favorire l’inserimento degli alunni stranieri neo arrivati nella nuova realtà scolastica. 2. Promuovere la convivenza civile, il rispetto di ogni alunno nella sua individualità, apprezzare costumi e tradizioni diverse. PROGETTO: ORIENTAMENTO Responsabile: Prof.sse Guaglianone Emilia e Reato Erika Destinatari: Tutti gli alunni della Scuola Sec. di primo grado di Camisano Vic. e i genitori Finalità: • “Sviluppare un progetto di vita personale che si fonda su una verificata conoscenza di sé”, come afferma il decreto Ministeriale 9 febbraio 1979, che si attua durante tutta la vita scolastica dell’alunno • Imparare a scegliere, distinguendo fra scelte reali e condizionamenti di tipo affettivo e ambientale 73 • • • • • • Acquisire informazioni sul sistema scolastico Valorizzare le capacità degli alunni in relazione anche al percorso scolastico futuro Condividere esperienze e conoscenze, valorizzando il vissuto degli allievi Affiancare le famiglie degli alunni con bisogni speciali nel percorso di orientamento in collaborazione con la funzione strumentale BES Sostenere soprattutto gli allievi in difficoltà per evitare la dispersione scolastica Conoscere la realtà socio ambientale del territorio. PROGETTO: LA SICUREZZA NELLA SCUOLA: CONOSCERE E PREVENIRE I RISCHI Responsabile: Prof.ssa Mazzoccato Chiara Destinatari: Alunni – docenti – personale ATA Finalità: La finalità generale che s’intende raggiungere con questo Progetto è la consapevolezza, da parte di tutti: alunni e personale della scuola, che la SICUREZZA e la SALUTE sul luogo di vita e di lavoro dipendono non solo dalle strutture, ma anche dai nostri comportamenti e dall’attenzione che poniamo alle molteplici possibilità di rischio, presenti in qualsiasi ambiente 74 6. IL CURRICOLO D’ISTITUTO Compito fondamentale della scuola è fornire una formazione culturale di qualità nelle discipline previste dai vigenti programmi didattici. Le discipline e i saperi elaborati dalla scuola sono mezzi finalizzati alla formazione integrale della personalità e delle capacità degli alunni. L’attività didattico - educativa nella scuola dell’infanzia muove dal mondo personale del bambino e si struttura attraverso una rete a maglie larghe per introdurre il bambino stesso, con la modalità principe del fare ludico, al mondo della cultura (quella dei campi d’esperienza). L’insegnamento nella scuola primaria prevede l’aggregazione delle discipline in ambiti disciplinari, finalizzati a far risaltare il valore formativo delle esperienze e a favorire apprendimenti integrati, significativi e organici: ambito linguistico - espressivo, ambito matematico-scientifico, ambito geo-storico-sociale. L’insegnamento disciplinare nella scuola secondaria di I° grado è finalizzato, in coerenza con i bisogni educativi e formativi degli alunni, a favorire l’unità dell’educazione della persona insieme allo sviluppo articolato di funzioni, conoscenze, capacità e orientamenti personali, indispensabili alla maturazione di personalità complete e responsabili: educazione linguistica, educazione matematica, scientifica e sanitaria, educazione tecnica, educazione artistica, educazione musicale, educazione fisica, educazione religiosa. La formazione culturale nel nostro Istituto è finalizzata a: • garantire la centralità del soggetto che apprende; • condurre l’alunno il più vicino possibile all’acquisizione piena delle competenze in uscita; • promuovere l’espressione dell’identità e originalità personale; • favorire l’acquisizione di competenze durature, idonee a sostenere il successivo impegno di studio o lavoro e nella prospettiva della formazione permanente. Per queste finalità la scuola si impegna a: • individuare le fondamentali competenze da assicurare in uscita dalla scuola primaria e secondaria di I° gr., in modo unitario e coordinato, costituendo dipartimenti disciplinari “misti”; • scandire le competenze nei fondamentali obiettivi di apprendimento da conseguire nei diversi anni di corso e nelle diverse discipline; • concordare gli essenziali contenuti di apprendimento ed attività da assicurare per il raggiungimento degli obiettivi; • individuare le competenze essenziali da verificare attraverso prove di accertamento, criteri e strumenti di valutazione concordati a livello di collegio dei docenti e comunicati ad alunni e genitori. Al fine di promuovere la valenza formativa ed orientativa delle “educazioni”, artistica, musicale, motoria e tecnica, il collegio si impegna a: • rispettare i tempi minimi di insegnamento settimanale; • realizzare progetti a carattere trasversale e multidisciplinare; • privilegiare una didattica attiva, collaborativa e laboratoriale; • attivare ed attrezzare, laddove possibile, laboratori o aule speciali dedicate. 75 7. LA VALUTAZIONE La valutazione è un momento fondamentale per la vita della scuola, perché consente di verificare costantemente la validità dei processi formativi in atto e di apportare eventuali correttivi didattici e organizzativi, nel caso in cui si rilevino punti critici nel percorso intrapreso. L’azione valutativa interviene a vari livelli e osserva tanto l’apprendimento individuale quanto l’efficacia complessiva del sistema di formazione. 7.1 MONITORAGGIO DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO Nella nostra scuola lo svolgersi del processo di apprendimento è sottoposto a controlli sistematici, effettuati con le seguenti modalità: II. all’inizio della prima classe si effettuano delle prove d’ingresso per rilevare il grado di possesso, da parte degli allievi, dei prerequisiti ritenuti necessari per affrontare il nuovo ciclo di studi (valutazione diagnostica); III. vengono inoltre rilevati i bisogni socio-affettivi e relazionali: accettazione di sé, socializzazione, ascolto, comunicazione. IV. sulla base dei risultati ottenuti, il Consiglio di classe e i singoli docenti predispongono un piano di studio per gli alunni in difficoltà con obiettivi educativi, formativi e didattici individualizzati; V. nel corso dello svolgimento di ciascuna unità didattica si dispongono delle verifiche didattiche: esse hanno lo scopo di fornire all’insegnante informazioni dettagliate riguardo al livello di apprendimento raggiunto dagli alunni (nel caso in cui emergano situazioni di inadeguatezza, il docente interviene sia con attività di recupero, compatibilmente con la disponibilità di tempi di contemporaneità, che con correttivi nel processo di insegnamentoapprendimento anche con l’utilizzo di attività pomeridiane di sostegno allo studio); VI. al termine di un consistente segmento del percorso formativo, vengono assegnate delle prove finalizzate alla valutazione sommativa: l’allievo è chiamato a dimostrare la propria capacità di organizzare in maniera funzionale le conoscenze acquisite. 7.2 VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO Scuola dell’infanzia Alla fine del mese di Gennaio gli insegnanti procedono alla valutazione dell’inserimento, dell’autonomia, dell’autocontrollo, del rapporto con gli alunni e i compagni. A giugno valutano le competenze globalmente acquisite e il livello di maturazione. Modalità: Osservazioni sui singoli bambini, stesura di profili, griglie di valutazione. Le valutazioni individualizzate vengono formulate nel documento di valutazione (elaborato in base alle Indicazioni Nazionali) e hanno come riferimento i Traguardi di Sviluppo di ogni Campo di Esperienza. Scuola primaria La valutazione tiene conto dei seguenti aspetti: • condizioni di partenza dell’alunno, • progressi nella maturazione personale, • progressi nelle competenze, • comportamento individuale. Le valutazioni vengono formulate due volte l’anno attraverso il documento di valutazione e hanno come riferimento gli obiettivi concordati dai docenti della classe; la comunicazione con le famiglie avviene due volte l’anno con colloqui pomeridiani (in genere novembre e aprile). 76 Scuola secondaria di 1° grado La valutazione, fatta salva la specificità delle singole discipline, considera i seguenti aspetti: a) condizioni di partenza dell’alunno, b) acquisizione di metodo di lavoro, abilità, competenze piuttosto che di contenuti mnemonici delle singole discipline, c) progressione nell’ambito della maturazione personale, d) comportamento individuale. 7.3 VERIFICHE La verifica degli apprendimenti degli alunni viene effettuata per tutte le discipline presenti nel curricolo di studio. Nella scuola primaria, con cadenza mensile, vengono effettuate verifiche in tutte le discipline; nella scuola secondaria di 1° grado, ogni dipartimento disciplinare stabilirà numero e modalità di verifica per accertare il raggiungimento degli obiettivi fissati nella Programmazione annuale della classe. Gli strumenti più comunemente usati per la verifica del processo di apprendimento sono i seguenti: registro personale per le osservazioni sistematiche, prove d’ingresso (trasversali e disciplinari), griglie di rilevazione dei livelli di partenza, prove strutturate (es. domande con risposte a scelta multipla, a completamento), semistrutturate (questionari a risposte aperte, riassunti), non strutturate ( interrogazioni, colloqui, temi, esercitazioni di laboratorio) 7.4 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE Le valutazioni, sempre individualizzate, vengono formulate due volte l’anno attraverso il documento di valutazione (elaborato dalla scuola in base alle Indicazioni Ministeriali) e hanno come riferimento gli obiettivi concordati dai docenti delle singole classi nel rispetto degli obiettivi condivisi a livello d’Istituto. L’anno scolastico per la scuola primaria, per delibera del Collegio dei docenti, è diviso in 2 quadrimestri; allo scadere di ogni quadrimestre le famiglie verranno informate sull’andamento degli alunni tramite la consegna del documento di valutazione. Nei periodi intermedi la comunicazione con le famiglie avviene con colloqui individuali pomeridiani (in genere novembre e aprile). Per la scuola secondaria di I° grado invece si è optato per la scansione in un trimestre (ottobre – dicembre) e in un pentamestre (gennaio – maggio). La valutazione è sempre un momento importante nel processo formativo, in quanto permette all’alunno e alle famiglie di vedere i progressi realizzati non solo in relazione alle singole discipline, ma anche in rapporto al proprio comportamento, al proprio impegno e alle capacità di relazionarsi con i pari e con gli adulti. Al termine della scuola secondaria di I° grado la valutazione assume anche un valore orientativo, in quanto cerca di favorire una progressiva consapevolezza della propria personalità, in modo da favorire una scelta meditata del percorso successivo. 7.4.1 ELEMENTI CHE CONCORRONO ALLA VALUTAZIONE FINALE (Scuola primaria e second. di 1° grado) In base al “Regolamento sulla valutazione” del 2009, la formulazione dei giudizi sintetici e l’assegnazione dei voti nella primaria e dei soli voti nella secondaria di 1° grado, in ogni singola materia si esprimono – a seguito delibera del Collegio – con una classificazione in decimi da 4 a 10 per la scuola media e da 5 a 10 per la scuola primaria. Le valutazioni intermedie e finali non possono essere espresse con mezzi voti; esse certificano gli obiettivi disciplinari raggiunti e i progressi effettuati; è possibile tuttavia effettuare un arrotondamento nella valutazione in riferimento a considerazioni più generali come il singolo 77 livello di partenza, la partecipazione e l’impegno dimostrato. Il voto in comportamento scaturisce da una valutazione complessiva del Consiglio di classe che tiene conto dei seguenti indicatori:autocontrollo, capacità di relazionarsi con i compagni e gli adulti, interesse, impegno, partecipazione, rispetto delle regole. Il voto di profitto nelle varie discipline viene proposto dal singolo docente – e ratificato dal Consiglio di classe – in base ai progressi dell’alunno rispetto alla sua situazione di partenza e agli obiettivi minimi irrinunciabili necessari per l’accesso alla classe successiva. Qualora la valutazione sia inferiore ai livelli minimi previsti il Consiglio di Classe ha comunque facoltà di attribuire la sufficienza in considerazione degli elementi precisati sopra. Per gli alunni con bisogni educativi speciali (BES), con o senza certificazione, la valutazione avverrà rispetto agli obiettivi del PEI o della programmazione individualizzata. Nella scheda di valutazione non sarà fatto nessun riferimento a tale documentazione (L. Privacy). 7.5 - ESAME CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO D’ ISTRUZIONE Ammissione all’esame Per essere ammessi all’esame è necessario aver frequentato almeno ¾ dell’orario annuale delle lezioni. Casi particolari verranno presi in considerazione dal Collegio per eventuali deroghe a tale limite. Prove scritte Sono previste quattro prove scritte (italiano, matematica, inglese, francese) in quattro giorni diversi e la prova unica nazionale. Le prove vengono formulate in modo tale da consentire a tutti gli alunni ammessi di manifestare le conoscenze e le capacità raggiunte nelle varie discipline. Per gli alunni diversamente abili sono previste prove differenziate che tengano conto dei loro effettivi livelli e dei progressi effettuati. Nei casi previsti (DSA diagnosticati) possono servirsi di strumenti compensativi. Tutte le valutazioni sono espresse in decimi. Prova Nazionale (INVALSI) E’ una prova a carattere nazionale, predisposta dall’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema di Istruzione, volta a verificare i livelli generali e specifici di apprendimento. Tale prova divisa in 2 sezioni (italiano e matematica) si svolge lo stesso giorno in tutto il territorio nazionale e diventa la 5° prova scritta. E’ strutturata con quesiti a scelta multipla e risposta aperta. Per gli alunni diversamente abili la prova viene predisposta dalla Commissione d’esame. Colloquio pluridisciplinare Tende ad accertare le conoscenze e competenze raggiunte dagli alunni nelle varie discipline, singolarmente e in modo trasversale. Per tale prova gli alunni possono preparare un elaborato a propria scelta anche in formato elettronico. Valutazione finale La Commissione d’esame – che opera sempre su base collegiale – formula una valutazione finale in decimi che scaturisce dalla media tra l’ammissione all’esame (scrutinio finale), prove scritte, prova Invalsi, colloquio pluridisciplinare. 78 7.6 COMPETENZE AL TERMINE DEL 1° CICLO D’ ISTRUZIONE Al termine dell’esame di stato, insieme al diploma di licenza, verrà rilasciata una certificazione contenente l’indicazione delle competenze raggiunte in ciascuna disciplina, secondo lo schema seguente: Competenze linguistiche: riconoscimento delle principali caratteristiche linguistiche e comunicative dei testi; impiego funzionale dei registri linguistici; produzione dei testi scritti in forme adeguate allo scopo e al destinatario; apprezzamento di generi poetici e narrativi. Competenze in lingua Inglese: comprensione essenziale degli elementi principali di un discorso; partecipazione a conversazioni semplici su argomenti di varia tipologia e genere; scrittura di testi semplici e coerenti. Competenze nella seconda lingua comunitaria (Francese/Spagnolo): comprensione e utilizzo di espressioni di uso quotidiano; interazione colloquiale con altri su argomenti personali; scrittura di semplici frasi. Competenze scientifiche: osservazione della realtà per riconoscere relazioni, modificazioni, rapporti causali; comprensione degli elementi tipici dell’ ambiente naturale e antropico; sviluppo di atteggiamenti di studio e ricerca nei confronti della realtà naturale. Competenze matematiche: lettura della realtà e risoluzione di problemi concreti e significativi; raccolta, organizzazione, rappresentazione e interpretazione di dati, padronanza dei concetti fondamentali della matematica e riflessione sui principi e sui metodi applicati; uso del linguaggio e dei simboli matematici. Competenze tecniche e informatiche: analisi e rappresentazione dei processi attraverso modelli o grafici; impiego della videoscrittura, dei principali programmi informatici per archiviazione dati, e creazione e lettura immagini; selezione di siti web e uso mirato di motori di ricerca. Competenze storico - geografiche: identificazione e descrizione delle peculiari caratteristiche fisico-antropologiche del territorio; padronanza nell’ uso dei linguaggi specifici delle discipline; padronanza nell’ impiego della documentazione e della osservazione per la conoscenza delle realtà storiche e geografiche. Competenze musicali: esecuzione autonoma espressiva di brani in ritmi binari e ternari di varie tonalità con strumenti e/o voce. Identificazione di epoche e stili in un brano d’autore con adeguato uso di linguaggio specifico riferito a caratteristiche formali e tecniche. Sviluppo di un atteggiamento critico mirato al riconoscimento ed apprezzamento del livello qualitativo delle produzioni musicali. Organizzazione e produzione consapevole di melodie e ritmi improvvisati in ambiti dati. Competenze artistiche: lettura, comprensione e rielaborazione dei messaggi visivi, nonché della realtà e delle proprie esperienze attraverso i diversi linguaggi espressivi; apprezzamento e valorizzazione dei beni culturali e ambientali. Competenze motorie: impiego di schemi motori e posturali, loro interazioni in situazione combinata e simultanea; rispetto delle regole dei giochi sportivi praticati; ruolo attivo nel gruppo utilizzando le proprie abilità tecniche e tattiche. Competenze in Cittadinanza e Costituzione: riconosce diritti e doveri; regola il proprio comportamento sulla base dei principi di uguaglianza, solidarietà, rispetto della persona; collabora alla realizzazione di progetti promossi dalla scuola e dal territorio; conosce e rispetta le norme del vivere civile. 79 7.7 AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO L’ Autovalutazione d’Istituto viene realizzata secondo le modalità e con gli strumenti specificati precedentemente. Sul piano operativo, è attiva una Nucleo interno per l’autovalutazione (Dirigente scolastico, Collaboratori del Dirigente Scolastico e coordinatori di plesso) che analizza la qualità del servizio (nei suoi processi e nei suoi risultati) e studia forme di miglioramento. Inoltre, sul piano didattico i docenti nei Dipartimenti disciplinari si confrontano su metodologie, contenuti ed obiettivi di apprendimento e preparano le prove comuni scegliendo un percorso didattico condiviso. La pratica dell’Autovalutazione a livello nazionale è affidata all’ Istituto INVALSI per verificare la qualità dell’offerta formativa rispetto a standard definiti. 8. SCUOLA, FAMIGLIA E TERRITORIO: UN’ALLEANZA ESSENZIALE RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA: IMPEGNI RECIPROCI Scuola e famiglia sono cointeressate, ciascuna con la propria specifica funzione e competenza, a collaborare ad un progetto coerente di educazione e formazione del bambino. La collaborazione ha il fine di rendere reciprocamente efficaci ed incisivi gli interventi e di orientare progressivamente l’educando nel rapporto con una realtà extrascolastica ed extrafamiliare estremamente ricca, articolata e, allo stesso tempo, ambivalente. Tutto questo può verificarsi in un clima di reciproco ascolto, rispetto e fiducia. Per questo fine la scuola assume i seguenti impegni: a) La scuola si impegna ad offrire un ambiente accogliente, sereno, autorevole, per garantire le migliori condizioni di educazione e apprendimento. b) La scuola si impegna a comunicare le linee essenziali della programmazione educativodidattica e dell’organizzazione scolastica. c) La scuola si impegna ad adeguare la proposta formativa e le richieste di impegno alle caratteristiche personali dei ragazzi, in modo da favorire un percorso di crescita rispettoso della personalità e delle potenzialità originali. d) La scuola promuove occasioni di incontro con le famiglie al fine di informare, discutere di eventuali problemi e proposte, accogliere suggerimenti relativamente all’organizzazione dell’attività scolastica. e) La scuola ricerca ed raccoglie dalle famiglie informazioni circa la storia, i problemi, gli interessi extrascolastici dei singoli alunni al fine di rendere più adeguati interventi e percorsi didattici. f) La scuola si fa carico di informare e dialogare con i genitori sugli esiti scolastici e di apprendimento al fine di sollecitare la corresponsabilità educativa. g) La scuola si impegna ad informare gli alunni di ciò che si aspetta in termini di apprendimento, di impegno e di comportamento. h) La scuola promuove e attua attività educative e didattiche mirate a sottolineare aspetti fondamentali della proposta formativa, a favorire un’interazione con il territorio e a suscitare in particolare la collaborazione della famiglia. i) La scuola comunicherà ai genitori, nelle prime assemblee di classe, gli impegni e i criteri relativi ai compiti per casa e alle attività di studio. l) La scuola assicura la tutela e la valorizzazione dell’identità personale, familiare, culturale, etnica e religiosa di ogni alunno, con riferimento ai principi riconosciuti dalla Carta Costituzionale. 80 Per questo fine la scuola chiede che la famiglia si impegni a: a) Partecipare alle assemblee, ai colloqui individuali, agli incontri a carattere formativo, al fine di conoscere la proposta formativa scolastica ed essere informati dei comportamenti, delle dinamiche relazionali, dei problemi del gruppo classe. b) Fornire ai docenti informazioni essenziali ad una più approfondita conoscenza dell’alunno. c) Intervenire, da un punto di vista educativo, in occasione di eventuali segnalazioni da parte degli insegnanti. d) Informarsi presso i docenti dell’andamento scolastico del figlio durante gli orari stabiliti. e) Far frequentare regolarmente il figlio. f) Essere puntuale sia nel portare che nel ritirare il proprio figlio da scuola. g) Dialogare con il figlio sulle attività e sull’esperienza scolastica. h) Prendere visione del lavoro svolto a scuola e delle comunicazioni scuola-famiglia. i) Controllare periodicamente la cartella e i quaderni dei ragazzi (soprattutto nel primo ciclo delle scuole elementari) e l’igiene personale. j) Seguire i figli nei compiti per casa e nelle attività di studio, non sostituendoli, ma sostenendoli e orientandoli ad una progressiva autonomia. k) Accogliere e collaborare con la scuola in quelle attività ed iniziative di arricchimento della proposta educativa coinvolgenti l’intero plesso. l) Discutere eventuali problemi, conflitti o mancanze, riguardanti i propri figli o la classe, con chi di competenza, anche tramite il rappresentante di classe: insegnanti e Dirigente Scolastico. FUNZIONI DELLA COMUNICAZIONE SCUOLA-FAMIGLIA • • • • • • Informare sul progetto educativo e didattico. Accogliere proposte e osservazioni. Sostenere l’impegno scolastico degli alunni verso la riuscita. Sostenere l’impegno e le proposte della comunità scolastica. Contribuire al miglior funzionamento del servizio anche attraverso segnalazioni ed osservazioni costruttive. Favorire nei ragazzi una motivazione positiva attraverso l’instaurarsi di un clima di rispetto, dialogo e fiducia reciproca. MODALITÀ DI COMUNICAZIONE • • • • • Comunicazione scritta attraverso quaderni e libretto personale. Assemblea di classe. Colloqui individuali. Consegna e illustrazione dei documenti di valutazione. Partecipazione negli organi collegiali e comitato dei genitori. RAPPORTI COL TERRITORIO FINALIZZATI ALLA CONDIVISIONE DEL P.O.F. Annualmente il Piano dell’Offerta Formativa subirà integrazioni e modificazioni derivanti da un costante lavoro di valutazione, proposta, consultazione, all’interno degli organi collegiali e nei rapporti col territorio, prevedendo le seguenti modalità: • incontro di valutazione da parte dei consigli di classe, interclasse e intersezione con formulazione di proposte; • raccolta e sintesi di pareri, valutazioni e proposte del comitato genitori; • valutazioni e proposte del Collegio dei Docenti; • incontro annuale scuola-territorio per presentare il P.O.F. e raccogliere osservazioni, proposte, collaborazioni; • indirizzi generali per le attività delle scuole da parte del Consiglio di istituto; • rielaborazione del P.O.F. da parte del Collegio dei Docenti. 81 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CAMISANO VICENTINO Cod.Fisc. 80020490241 Via Europa, 45 – 36043 Camisano Vicentino (VI) Tel. 0444-610122 Fax 0444-410897 e-mail: [email protected] PROSPETTO ORGANIZZATIVO DEI PLESSI LE SCUOLE DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO Grado di scuola Nome Infanzia Primaria Primaria Primaria Secondaria di I° gr. Rodari Pertile Fogazzaro Marconi Virgilio Codice meccanografico VIAA86401V VIEE864014 VIEE864036 VIEE86025 VIMM864013 Località Telefono Camisano cap. Camisano cap. S.Maria Rampazzo Camisano cap. 0444 611812 0444 610248 0444 611395 0444 719096 0444 610145 GLI ALUNNI (a.s. 2015/16) Infanzia Rodari Primaria Pertile Primaria Fogazzaro Primaria Rampazzo Sec. di I° gr. Virgilio Località Camisano cap. Camisano cap. S.Maria Rampazzo Camisano cap. Tot. Sezioni o classi 5 15 10 5 14 49 Alunni 114 291 211 113 275 1004 I DOCENTI Grado Località Infanzia Rodari Primaria Pertile Primaria Fogazzaro Primaria Marconi Sec. Di I° gr. Virgilio Camisano cap. Camisano cap. S. Maria Rampazzo Camisano cap. DOCENTI Sezioni o classi Tot. 5 15 10 5 14 50 N° docenti (comuni, sostegno, potenziato, IRC e specialisti) 14 31 21 7 35 108 82 ORARI FUNZIONAMENTO DEI PLESSI (a.s. 2015-16) SCUOLA DELL’INFANZIA ORARIO LUNEDI’ 08.00 – 16.00 MARTEDI’ 08.00 – 16.00 MERCOLEDI’ 08.00 – 16.00 GIOVEDI’ 08.00 – 16.00 VENERDI’ 08.00 – 16.00 ORARIO SCUOLA PRIMARIA DI CAMISANO CAP. Settembre – Gennaio Febbraio Aprile - Maggio LUNEDI’ 07.45 – 13.00 07.45 – 13.00 MARTEDI’ 07.45 – 13.00 07.45 – 13.00 MERCOLEDI’ 07.45 – 13.00 07.45 – 13.00 GIOVEDI’ 07.45 – 13.00 07.45 – 13.00 VENERDI’ 07.45 – 13.00 07.45 – 13.00 SABATO / 07.45 – 13.00 SCUOLA PRIMARIA DI S. MARIA ORARIO Tempo ordinamentale (27 ore) Tempo pieno (40 ore) LUNEDI’ 08.00 – 13.00 MARTEDI’ 08.00 – 13.00 MERCOLEDI’ 08.00 – 13.00 GIOVEDI’ 08.00 – 13.00 08.00 – 16.00 VENERDI’ 08.00 – 13.00 08.00 – 16.00 + un rientro di 2h per classe 08.00 – 16.00 08.00 – 16.00 08.00 – 16.00 83 SCUOLA PRIMARIA DI RAMPAZZO ORARIO Settembre – Gennaio Febbraio Aprile - Maggio LUNEDI’ 07.45 – 13.00 07.45 – 13.00 MARTEDI’ 07.45 – 13.00 07.45 – 13.00 MERCOLEDI’ 07.45 – 13.00 07.45 – 13.00 GIOVEDI’ 07.45 – 13.00 07.45 – 13.00 VENERDI’ 07.45 – 13.00 07.45 – 13.00 SABATO / 07.45 – 13.00 ORARIO SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO DI CAMISANO Tempo normale (30 ore) 6 giorni 5 giorni cl. 2^ - 3^ cl. 1^ LUNEDI’ 7.50 – 12.50 7.50 – 13.50 MARTEDI’ 7.50 – 12.50 7.50 – 13.50 MERCOLEDI’ 7.50 – 12.50 7.50 – 13.50 GIOVEDI’ 7.50 – 12.50 7.50 – 13.50 VENERDI’ 7.50 – 12.50 7.50 – 13.50 SABATO 7.50 – 12.50 / 84