CENTRO DI CATECHESI
Piccola Casa della Divina Provvidenza
Via Cottolengo 14–10152 TORINO
PROGRAMMAZIONE DI CATECHESI
CONTENUTO DOTTRINALE
E SUSSIDIO
C ATECHESI PER ANZI ANI
ANNO CATECHETICO 2014/2015:
Tema annuale:
Catechesi per anziani – 2014-2015
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Catechesi per anziani – 2014-2015
C’è chi dice che la vita
Sia tristezza e sia dolor
Ma io so che viene il giorno
In cui tutto cambierà
Catechesi per anziani – 2014-2015
ANNO 2014 – 2015
TEMA ANNUALE: AL SERVIZIO DEI FRATELLI
CONTENUTO DOTTRINALE UNICO PER I TRE CICLI
E quando in ciel E quando in ciel
Risuonerà- risuonerà
La tromba che tutti chiamerà Richiamerà
Oh Signor come vorrei
Che ci fosse un posto per me
Il giorno che Il giorno che
La terra e il ciel La terra e il ciel
A nuova vita risorgeran - risorgeran
Oh Signor come vorrei
Che ci fosse un posto per me.
MESSAGGIO FINALE
Signore ti aspetto e confido in te!
Ci diamo appuntamento per la celebrazione conclusiva.
CELEBRAZIONE CONCLUSIVA
FRATEL LUIGI, COTTOLENGHINO AL SERVIZIO
DEI MALATI
(vedi testo delle celebrazioni che verranno predisposte per
Fratel Luigi)
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Scrive Sant’Ignazio nel “Principio e Fondamento” dei suoi Esercizi Spirituali: «L’uomo è creato per lodare, riverire e servire Dio Nostro Signore» (n. 23). Creato per amore da Dio, l’uomo vive pienamente secondo la verità del suo essere “creatura” solo se si relaziona
al suo Creatore, se si affida a Lui (cfr GS 19), se accetta di fare la sua
volontà, di servirlo in spirito di amorosa sottomissione con tutte le
sue facoltà. Le altre cose sono create per l’uomo (cfr Gen 1,28s), cioè
sono donate a lui affinché se ne serva per raggiungere il fine della sua
creazione. Israele è il servo di Dio: Dio chiama Israele suo servo (‘ebed) perché lo ha scelto, ed esige da lui l’obbedienza alla sua volontà,
la fedeltà, l’amore e la fiducia (Dt 13,5; Is 41,8s). Servire Dio significa offrirgli doni e sacrifici, ma l’aspetto cultuale non è l’unico e
nemmeno il più importante: i profeti insegnano che Dio preferisce
l’obbedienza al sacrificio, l’amore alle offerte rituali (1Sam 15,22; Os
6,6; Ger 7). Una forma di digiuno veramente grata a Jahwè è quella
di liberare gli oppressi e «rompere ogni giogo» (Is 58,6), tant’è che
un aspetto della missione affidata al “servo di Jahwè” consisterà nel
dare a tutti la legittima libertà (cfr il primo dei quattro canti – Is
42,7). Dio è geloso del suo popolo e non tollera che serva altri déi
all’infuori di lui (Dt 6,13-15), ma spesso Israele viene meno ai suoi
impegni e preferisce servire Baal o altri déi, sicché in diversi passi
dell’Antico Testamento il termine “servo” si applica non a tutto il
popolo, ma ad una parte, quella dei fedeli che non si lasciano distogliere dal vero servizio a Dio (Sal 34,22s; Is 65,8-14; Mal 3). I servi
sono qui i giusti, in contrapposizione agli empi. Alle soglie del Nuovo Testamento vediamo in Zaccaria, Anna, Simeone, Maria, Giuseppe delle figure di servi di Dio, che vivono costantemente
nell’obbedienza e nella fedeltà (cfr Lc 1,74s). Tra questi spicca Maria
che all’annuncio dell’angelo si definisce la “serva” del Signore (Lc
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Catechesi per anziani – 2014-2015
Catechesi per anziani – 2014-2015
1,38), termine con il quale esprime tutta la sua disponibilità a collaborare all’opera della salvezza. Maria fa spazio a Dio, affinché egli
possa operare il miracolo del Natale: Dio si fa uomo, Gesù — da Dio
e signore — assume la condizione del servo, per salvarci non percorre la strada della potenza e dell’onore (come molti si sarebbero aspettati dal Messia) ma della spoliazione, del servizio, dell’umiltà,
dell’obbedienza, della croce (Fil 2,7s).
«Il dono che Gesù ha fatto di se stesso sulla croce non è stato un
fatto sporadico, ma l’apice di tutta la sua vita donata per amore degli
uomini» (Lettera del Padre per l’anno pastorale 2014-2015), della sua
esistenza che è stata — in verità — una “proesistenza” (= essere per
altri). Lui è venuto a servire, non ad essere servito, e a dare la vita in
riscatto per molti (cfr Mc 10,45; Mt 20,28). Di conseguenza nella
comunità che egli fonda, i rapporti sociali sono capovolti: i poveri —
e quindi anche i servi — sono “beati”, gli ultimi sono i primi, il più
grande deve essere come colui che serve (Lc 22,25s; Mc 10,44). Per
far comprendere la novità del suo pensiero, Gesù si rifà alle attività
tipiche del servo e dello schiavo nella società del suo tempo. A tavola, il contrasto tra colui che sta a mensa e colui che lo serve con la veste cinta, è particolarmente evidente (cfr Lc 17,7-9): il più grande è
senza dubbio colui che sta a mensa, «eppure — dice Gesù — io sto in
mezzo a voi come colui che serve» (Lc 22,27). Nel servizio egli vede
l’atteggiamento che rende l’uomo suo discepolo e partecipe della sua
opera liberatrice (Mc 10,43-45; Gv 13,15): come Gesù si è fatto servo
di tutti, così devono fare anche i suoi discepoli. Come nel caso di Gesù Cristo, così questo “conmorire” con Cristo può arrivare sino alla
sequela della croce e al dono della vita per amore suo (Mc 8,34s; Gv
15,13). La sera prima della sua passione, Gesù diede un esempio concreto ai suoi discepoli. Come egli compì verso di loro il servizio più
umile prestato dagli schiavi e lavò loro i piedi, così devono fare
anch’essi (Gv 13,14s). Si tratta di imitare il gesto di Gesù, nel senso
di offrire la propria vita. «È significativo che nel cristianesimo la sola
offerta possibile sia quella di se stessi, della propria vita per gli altri.
Si tratta non di sacrificare qualcosa, ma di dedicarsi, mettersi al servizio degli altri affermando la libertà, la giustizia, la vita piena» (Lettera del Padre per l’anno pastorale 2014-2015). Il Cottolengo ce lo ha
ATTUALIZZAZIONE DELLA PAROLA DI DIO
Prepararci all’incontro con Dio è una cosa che fa pensare, anche se a
volte teniamo questo pensiero lontano perché abbiamo timore. La
partenza per l’eternità è una realtà che riguarda tutti perché tutti siamo di passaggio in questa vita.
E’ la fede in Gesù che è misericordia infinita che ci preparai ad incontrarlo.
Chi è vissuto facendo del bene, servendo con amore chi aveva vicino,
la sua famiglia ed anche il suo prossimo, è sempre pronto. Pensare al
Paradiso fa vivere con serenità come insegnano i santi e forse anche
tante persone buone che abbiamo conosciuto.
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VISUALIZZAZIONE
Si rimanda alla proposta di visualizzazione generale all’inizio del testo.
PREGHIERA
Pregare con il canto “Camminiamo sulla strada che han percorso i
santi tuoi …”.
Camminiamo sulla strada
Camminiamo sulla strada
Che han percorso i santi tuoi
Tutti ci ritroveremo
Dove eterno splende il sol
E quando in ciel E quando in ciel
Dei santi tuoi Dei santi tuoi
La grande schiera arriverà -arriverà
Oh Signor come vorrei
Che ci fosse un posto per me
E quando il sol E quando il sol
Si spegnerà Si spegnerà
E quando il sol si spegnerà Si spegnerà
Oh Signor come vorrei
Che ci fosse un posto per me
Catechesi per anziani – 2014-2015
Catechesi per anziani – 2014-2015
COMUNICAZIONE DI VITA
Cosa pensiamo noi della vita eterna? Quale idea ce ne siamo formati
nella vita? Cosa ci aspettiamo dopo questa vita con le sue fatiche e
croci?
Il Santo Cottolengo diceva spesso ai suoi figli: “Il Paradiso è un bel
paese …”
Ascoltiamo ora cosa dice Gesù.
COMMENTO
Abbiamo ascoltato l’invito di Gesù a stare pronti, ad aspettare con
pazienza e con la lampada accesa.
Cosa significa avere la lampada accesa? E’ tener viva la luce della
fede. Non aspetto il Signore se non ci credo. Cosa dobbiamo fare durante questa attesa? Compiere bene il nostro servizio che è compiere
la volontà di Dio, vivendo nell’amore le nostre giornate. Gesù poi
chiede di non stancarci nell’aspettare, perché l’attesa può essere lunga. Ci ripete due volte: ”beati quei servi” che troverà pronti a qualunque ora Lui arrivi.
Nessuno può sapere quando Gesù ci chiamerà. Abbiamo sentito che
giungerà come un ladro, all’improvviso, e vuol trovarci pronti.
indicato con la sua vita, la sua opera e i suoi insegnamenti (cfr per esempio DP 14, 17, 30, 82, 169, 210).
La partecipazione alla morte e alla risurrezione di Gesù Cristo
attraverso il battesimo (1Cor 12,13; Gal 3,28) e attraverso la comunione al suo corpo e al suo sangue (1Cor 10,16s) riprende dopo la Pasqua in modo nuovo e approfondito l’idea dell’esistenza del discepolo come “proesistenza”. Essere in Cristo significa essere nel corpo di
Cristo con e per gli altri. «Se un membro soffre, tutte le membra soffrono insieme; e se un membro è onorato, tutte le membra gioiscono
con lui» (1Cor 12,26). Perciò vale la regola: «Portate i pesi gli uni
degli altri: così adempirete la legge di Cristo» (Gal 6,2). Paolo vuole
perciò farsi schiavo di tutti per guadagnare il maggior numero possibile di persone: «Mi sono fatto tutto per tutti, per salvare a ogni costo
qualcuno» (1Cor 9,22). La carità che lo spinge e che spinge tutta la
Chiesa all’amore di Dio e del prossimo — la caritas che urget nos
(cfr 2Cor 5,14) — non è cosa umana, ma è l’amore di Dio riversato
nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo (cfr Rm 5,5). Questa
carità (che è dono dello Spirito) si esprime concretamente nella dimensione del servizio, della diakonía, che la Chiesa fin dalle origini
ha vissuto: «Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri» (Gv 13,35). I primi diaconi praticavano il servizio del prossimo come criterio dell’amore e legge esistenziale del cristiano, interessandosi dei poveri, delle vedove e dei
bisognosi della comunità (At 6,1-3). Papa Francesco ha più volte richiamato questa dimensione essenziale: «Per la Chiesa l'opzione per i
poveri è una categoria teologica prima che culturale, sociologica, politica o filosofica». «Per questo chiedo una Chiesa povera per i poveri. Essi hanno molto da insegnarci» (EG 198).
Nella storia non sono mancati santi che hanno dato volto alla carità che è «legge di vita della Chiesa» (ETC, parte II). «Con la sua vita
esemplare, il venerabile fratel Luigi [che nel corso di quest’anno pastorale sarà beato] ha manifestato l’amore più grande» (Lettera del
Padre per l’anno pastorale 2014-2015), quell’amore che consiste nel
dare la vita (Gv 15,13) e che nella Piccola Casa si pratica ogni giorno: «Fatevi coraggio, e pensate che è una bella cosa sacrificare la sanità, ed anche la vita per assistere i fratelli infermi» (DP 30). E anco-
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PAROLA DI DIO
Dal vangelo di Luca (Lc 12,35-40)
Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; siate
simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze,
in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito. Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità io vi
dico, si stringerà le vesti ai fianchi, li farà mettere a tavola e passerà a
servirli. E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell’alba, li
troverà così, beati loro! Cercate di capire questo: se il padrone di casa
sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate,
viene il Figlio dell’uomo».
Parola del Signore
Catechesi per anziani – 2014-2015
ra: «Siate certe che Gesù Cristo dimentica niente di quanto a lui fate
nella persona de' suoi poveri: quanto avrete provato di fastidi, di ripugnanza e disagi nell'assistenza dei vostri infermi, altrettanto avrete
in cielo maggiore la ricompensa» (DP 17). Il vangelo usa
un’immagine suggestiva per esprimere questa promessa: alla Parusia, nel banchetto senza fine del giorno senza tramonto, Egli — il Signore — si cingerà la veste per servirci a tavola (Lc 12,37). Si tratta
allora di essere come quei servi lodati nella parabola, cioè eroici e
operosi nella vigilanza, finché il Figlio dell’uomo verrà nella gloria.
Si tratta — in altre parole — di esercitare il munus regale che si fonda sul battesimo, e consiste nel sottomettere tutta la propria vita a
Cristo, quel re «servire il quale è regnare» (LG 36).
Gli eventi che vivremo nel 2015 e che nella catechesi siamo chiamati a valorizzare e spiegare (Ostensione della Sindone, Beatificazione di fratel Luigi, visita del Papa a Torino, bicentenario della nascita di don Bosco, Anno della Vita consacrata) «siano per tutti noi
— come ha scritto il Padre nella sua Lettera per l’anno pastorale
2014-2015 — di stimolo e di aiuto a testimoniare nella nostra vita
l’amore più grande attraverso il servizio ai fratelli e la carità fraterna,
per il bene della Piccola Casa e l’edificazione del Regno di Dio».
Catechesi per anziani – 2014-2015
3°INCONTRO
NEL BANCHETTO DEL CIELO
GESÙ PASSERÀ A SERVIRCI
ACCOGLIENZA
Siamo ormai al termine del nostro cammino, perciò possiamo ripassare un poco la strada percorsa e guardare alla meta.
Cosa promette Gesù ai servi fedeli? Gesù nel Vangelo promette che
in cielo offrirà ai servi fedeli un solenne banchetto e sarà Lui a servire. Quale gioia sarà tutto questo!
MOMENTO DI PREGHIERA INIZIALE
Pregare con il canto “Santa Maria della speranza” (si possono anche
proclamare le strofe e cantare il ritornello).
Rit. Santa Maria della speranza
mantieni viva la nostra attesa
Mantieni viva la nostra attesa
Ci hai dato l’aspettato d’ogni tempo,
tante volte promesso dia profeti
ora noi con fiducia domandiamo
la forza che dà vita ad un mondo nuovo.
Rit. Santa Maria della speranza
mantieni viva la nostra attesa
Mantieni viva la nostra attesa
ANNUNCIO DEL TEMA
Il tema di oggi: NEL BANCHETTO DEL CIELO GESÙ PASSERÀ
A SERVIRCI,
ci fa pensare all’aldilà, non con tristezza e paura, ma con serenità e
pace.
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Catechesi per anziani – 2014-2015
gliere qualcuno che potesse compiere il servizio necessario richiesto
e far tutti contenti. Sono così stati eletti i diaconi.
Cosa significa la parola “diacono”? I diaconi sono persone a cui è stato affidato un servizio nella Chiesa, spesso un servizio di carità, come
è detto di Santo Stefano, e poi in seguito a Roma San Lorenzo che
aiutava i poveri della città.
Anche tra noi ci son persone che offrono il loro servizio: i volontari,
gli amici, chi ci vuole bene, gli operatori ...
ATTUALIZZAZIONE DELLA PAROLA DI DIO
Anche oggi nella Chiesa vengono ordinati Diaconi, prima di tutto per
il servizio liturgico e la proclamazione della Parola di Dio, come già
aveva fatto Santo Stefano, e poi per tanti altri servizi nella Chiesa.
Essi dimostrano con la loro generosità che servire è bello perché servono con gioia.
Ma anche noi, nella nostra semplicità, possiamo fare qualche servizio
nella Chiesa: prima di tutto, quello di pregare per tutti, come invita
sempre anche il Papa Francesco.
VISUALIZZAZIONE
Si rimanda alla proposta di visualizzazione generale all’inizio del testo.
PREGHIERA
Una preghiera per chi ci serve e ci aiuta: es. Padre nostro, Ave Maria,
gloria al Padre….
MESSAGGIO CONCLUSIVO
Mostriamoci contenti di far ciò che possiamo per gli altri, donando
un sorriso a tutti.
Catechesi per anziani – 2014-2015
Proposta di visualizzazione
(Si danno in questa sede indicazioni di massima per tutto il ciclo, lasciando poi ai catechisti la libera applicazione nel proprio contesto)
Per chi utilizza l’angolo della preghiera si suggerisce di preparare,
con l’aiuto dei Catechisti e degli Ospiti:
Una grande scritta: “A servizio dei fratelli” , che aiuterà a ricordare il nostro cammino di catechesi.
Il Libro della Parola di Dio e per ogni incontro un simbolo
che richiami il tema (es. dei fiori, un oggetto che richiami il
tema del servizio, la corona del rosario, ecc.)
Chi utilizza il cartellone, può ugualmente preparare e applicare sul
cartellone, con l’aiuto degli Ospiti e dei Catechisti, la scritta “A servizio dei fratelli”.
Si può applicare al centro del cartellone un poster del santo Cottolengo con i poveri.
Ad ogni incontro si può applicare la scritta del tema oppure il messaggio conclusivo e alcune immagini che commentano il tema trattato.
Al ciclo di Pasqua si può applicare una figura di Gesù con gli apostoli
e una di Papa Francesco con i fedeli o con gli ammalati.
Al ciclo di Pentecoste si può sostituire il poster del santo Cottolengo
con un poster di Fratel Luigi Bordino (che verrà beatificato il 2
Maggio 2015).
Si possono utilizzare fotografie con persone anziane che si tengono la
mano.
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Catechesi per anziani – 2014-2015
CICLO DI NATALE:
DIO VUOLE L’AMORE PIÙ CHE LE OFFERTE
SOTTOTEMI
Catechesi per anziani – 2014-2015
Può essere che possiamo solo far compagnia, donare qualche sorriso,
dire una parola di incoraggiamento. Non pensiamo sia poca cosa: invece sono segni preziosi.
Noi cosa ne pensiamo?
Ascoltiamo come hanno capito questo i primi cristiani.
PAROLA DI DIO
1 – NOI SIAMO I SERVI DI DIO (Gen 1,24-29)
2 – OBBEDIRE È PIÙ IMPORTANTE DEL SACRIFICIO
(Ger 7,1-11)
3 – I VERI SERVI DI DIO SONO I GIUSTI (Mal 3,1320)
4 – MARIA È LA SERVA DEL SIGNORE (Lc 1,26-38)
CELEBRAZIONE – DIO ASSUME LA CONDIZIONE
DEL SERVO
Dagli Atti degli Apostoli (At 6,1-7)
In quei giorni, aumentando il numero dei discepoli, quelli di lingua
greca mormorarono contro quelli di lingua ebraica perché,
nell’assistenza quotidiana, venivano trascurate le loro vedove. Allora
i Dodici convocarono il gruppo dei discepoli e dissero: «Non è giusto
che noi lasciamo da parte la parola di Dio per servire alle mense.
Dunque, fratelli, cercate fra voi sette uomini di buona reputazione,
pieni di Spirito e di sapienza, ai quali affideremo questo incarico.
Noi, invece, ci dedicheremo alla preghiera e al servizio della Parola».
Piacque questa proposta a tutto il gruppo e scelsero Stefano, uomo
pieno di fede e di Spirito Santo, Filippo, Pròcoro, Nicànore, Timone,
Parmenàs e Nicola, un prosèlito di Antiòchia. Li presentarono agli
apostoli e, dopo aver pregato, imposero loro le mani.
E la parola di Dio si diffondeva e il numero dei discepoli a Gerusalemme si moltiplicava grandemente; anche una grande moltitudine di
sacerdoti aderiva alla fede.
Parola di Dio
COMMENTO
E’ successo allora, come succede anche oggi, che qualcuno si senta
trascurato e ci siano lamentele. Cosa hanno fatto gli Apostoli? Hanno
cercato di capire il problema e ne hanno discusso con la comunità,
così hanno trovato come rimediare. Hanno invitato i cristiani a sce8
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Catechesi per anziani – 2014-2015
2°INCONTRO
E’ UNA BELLA COSA SERVIRE I PIÙ BISOGNOSI
ACCOGLIENZA
Diamo il benvenuto ai presenti con serenità e gioia.
MOMENTO DI PREGHIERA INIZIALE
Pregare con il canto “Dov’è carità è amore …” (Casa del Padre n.
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Catechesi per anziani – 2014-2015
1° INCONTRO
NOI SIAMO SERVI DI DIO
ACCOGLIENZA
Dopo aver salutato ciascuno e presentato i nuovi arrivati, invitiamo
all’incontro fraterno dimostrando la gioia di ritrovarci per iniziare il
cammino in preparazione al S. Natale.
Invitiamo i presenti a guardare il pannello già preparato con scritto il
tema dell’anno e ad esprimere il loro pensiero: cosa suggerisce a loro
quel tema
DOV’E’ CARITA’ E AMORE
Rit. Dov’è carità e amore, lì c’è Dio.
1. Ci ha riuniti tutti insieme, Cristo amore:
rallegriamoci, esultiamo nel Signore!.
Temiamo ed amiamo il Dio vivente,
e amiamoci tra noi con cuore sincero. Rit.
2. Noi formiamo, qui riuniti, un solo corpo:
evitiamo di dividerci tra noi,
via le lotte maligne, via le liti
e regni in mezzo a noi Cristo Dio. Rit.
ANNUNCIO DEL TEMA
La mentalità di oggi ritiene che sia cosa bella dominare sugli altri, invece il Vangelo ci dice di guardare Gesù che è venuto a servire e imitare Lui. Si annuncia il tema: E’ UNA BELLA COSA SERVIRE I
PIÙ BISOGNOSI.
COMUNICAZIONE DI VITA
Oggi siamo invitati a riflettere sulla bellezza di servire chi ha bisogno
e allora ci chiediamo anche: “Come possiamo servire, noi che siamo
bisognosi?”
Il Santo Cottolengo diceva che “è una bella cosa servire i poveri”
cioè fare ciò che si può per gli altri.
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MOMENTO DI PREGHIERA INIZIALE
Poi invitiamo a pregare con fede il Padre nostro, ricordando che Dio
è Padre buono verso tutti.
Cerchiamo prima di capire se c’è un poco di conoscenza della Bibbia
e spieghiamo che sempre attingiamo dalla Parola di Dio la luce per la
nostra vita.
ANNUNCIO DEL TEMA
Presentiamo il tema dell’incontro: Noi siamo i servi di Dio. Vediamo
cosa significa questo.
COMUNICAZIONE DI VITA
Cosa pensiamo noi di questo Padre che è Dio? Cosa vuol dire servirlo?
Il nostro rapporto con Lui non è il rapporto di “padrone-servo”, ma di
figlio-padre. Questo ci riporta forse al nostro modo di relazionarci
con il papà che abbiamo avuto, e anche al rapporto con i nostri figli,
per chi li ha avuti: un rapporto d’amore.
Cosa significa allora essere “servi di Dio”? Quale servizio vuole Dio
da noi?
Invitiamo ad ascoltare la Parola di Dio.
(Come si fa nelle celebrazioni in Chiesa, diamo solennità a questo
momento accendendo un cero e presentando il libro della Parola).
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Catechesi per anziani – 2014-2015
PAROLA DI DIO
Dal libro della Genesi (Gen. 1,24-29)
Dio disse: «La terra produca esseri viventi secondo la loro specie: bestiame, rettili e animali selvatici, secondo la loro specie». E così avvenne. Dio fece gli animali selvatici, secondo la loro specie, il bestiame, secondo la propria specie, e tutti i rettili del suolo, secondo la
loro specie. Dio vide che era cosa buona.
Dio disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine, secondo la nostra
somiglianza: dòmini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul
bestiame, su tutti gli animali selvatici e su tutti i rettili che strisciano
sulla terra». E Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio
lo creò: maschio e femmina li creò. Dio li benedisse e Dio disse loro:
«Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra e soggiogatela, dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente che striscia sulla terra».
Dio disse: «Ecco, io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la
terra, e ogni albero fruttifero che produce seme: saranno il vostro cibo».
Parola di Dio
COMMENTO
Questo brano della Genesi che abbiamo ascoltato tante volte nella vita, cosa ci dice?
“Dio ha creato ogni cosa affinché l’uomo si trovi bene sulla terra e
poi lo ha posto come signore del creato, affidando a lui tutte le creature della terra, dando un compito preciso “… moltiplicatevi, riempite la terra e soggiogatela, dominate … su ogni essere vivente …”.
Per fare questo, ha creato l’uomo a sua immagine e somiglianza, cioè
capace di amare, di donare, di continuare l’opera della creazione.
E’ un compio grande e di grande responsabilità.
Cosa vuol dire “soggiogate la terra”?
Lavoratela affinché doni i suoi frutti e fatela sempre più bella con il
vostro lavoro.
E cosa intende Dio con la parola “dominare” sulle diverse creature
del mare, del cielo e della terra?
E’ il dono di potersene servire per la vita, non per sfruttare secondo
ottiche egoistiche ma con senso di responsabilità per il bene proprio e
di tutti.
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Catechesi per anziani – 2014-2015
VISUALIZZAZIONE
Si rimanda alla proposta di visualizzazione generale all’inizio del testo.
PREGHIERA
Come preghiera invitare a fare un canto al Santo Cottolengo, quello
che conoscono meglio.
MESSAGGIO CONCLUSIVO
(può essere una delle due frasi sottolineate)
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Catechesi per anziani – 2014-2015
Catechesi per anziani – 2014-2015
propria condotta e allora troverà motivo di vanto solo in se stesso e
non in rapporto agli altri. Ciascuno infatti porterà il proprio fardello.
Chi viene istruito nella Parola, condivida tutti i suoi beni con chi lo
istruisce. Non fatevi illusioni: Dio non si lascia ingannare. Ciascuno
raccoglierà quello che avrà seminato. Chi semina nella sua carne, dalla carne raccoglierà corruzione; chi semina nello Spirito, dallo Spirito
raccoglierà vita eterna. E non stanchiamoci di fare il bene; se infatti
non desistiamo, a suo tempo mieteremo. Poiché dunque ne abbiamo
l’occasione, operiamo il bene verso tutti, soprattutto verso i fratelli
nella fede.
Parola di Dio
ATTUALIZZAZIONE DELLA PAROLA DI DIO
Invitiamo gli anziani ad esprimersi chiedendo loro quale lavoro hanno svolto nella vita, come contributo alla creazione e per il bene proprio e degli altri. Questo è stato il loro servizio a Dio e all’umanità.
Tutto è importante: l’agricoltura offre cibo a tutti, ma offre anche bellezza ed armonia di un bel panorama, come pure l’architettura e tutto
ciò che l’uomo, nel corso dei secoli, è riuscito a costruire.... Qual è il
servizio più importante? Tutto è importante se fatto bene, con amore.
Tutto giova alla vita.
Noi ora, come possiamo ancora servire Dio? Con la lode ed il ringraziamento per quanto si è potuto compiere e per ciò che ancora si può
donare e si riceve.
COMMENTO
Quale frase di questo brano ha colpito la nostra attenzione? Ci parla
di come esprimere l’amore fraterno nella comunità. Noi viviamo insieme come una famiglia, siamo un gruppo della grande famiglia cottolenghina e cerchiamo di vivere fraternamente
Ciascuno ha le proprie fragilità e ci vuole pazienza a vicenda. Infatti,
l’apostolo Paolo dice una cosa molto semplice e concreta:”Portate i
pesi gli uni degli altri: così adempirete la legge di Cristo”.
Qual’ è la legge di Cristo? E’ amarci come ci ha amato Lui, con
grande misericordia e bontà, perché “ciascuno ha il suo fardello” e va
portato insieme perché pesi meno.
Un’altra parola importante:”alla fine ciascuno raccoglierà ciò che ha
seminato”. Quanto abbiamo seminato nella vita? Dio ha visto tutto il
bene che abbiamo compiuto e prepara la ricompensa. Ci ripete pure:”Non stanchiamoci di operare il bene”, alla fine raccoglieremo e
Dio non si lascia vincere in generosità.
VISUALIZZAZIONE
Si rimanda alla proposta di visualizzazione generale all’inizio del testo.
PREGHIERA
Concludiamo questo incontro dicendo il nostro grazie al Signore per
le cose belle e buone che ci ha donato. Preghiamo cantando “La creazione giubili” (Casa del Padre n. 668)
LA CREAZIONE GIUBILI
La creazione giubili insieme agli angeli
Ti lodo, ti glorifichi, o Dio Altissimo.
Gradisci il coro unanime di tute le tue opere:
beata sei tu nei secoli, gloriosa Trinità!
Sei Padre, Figlio e Spirito, e Dio unico
Mistero imperscrutabile, inaccessibile
Ma con amore provvido raggiungi tutti gli uomini
Beate sei tu nei secoli, gloriosa Trinità.
ATTUALIZZAZIONE DELLA PAROLA DI DIO
Il Santo Cottolengo aveva chiaro tutto questo e offrendo una casa a
chi era nel bisogno invitava costantemente ad accogliersi reciprocamente come fratelli, ad aiutarsi e compatirsi, a sentirsi figli di un
buon Padre. E’ questa fraternità che rende le giornate più serene.
MESSAGGIO CONCLUSIVO
Durante questa settimana ci guarderemo attorno, (le piante, il sole, la
casa dove abitiamo, e ringrazieremo Dio per quello che ci ha donato).
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Catechesi per anziani – 2014-2015
2°INCONTRO
OBBEDIRE E’ PIU’ IMPORTANTE DEL SACRIFICO
ACCOGLIENZA
Interessarsi su come gli anziani hanno trascorso la settimana, se sono
stati bene, se si sono ricordati qualche volta dell’impegno preso la
settimana precedente a ringraziare e lodare il Signore, se nella casa è
successo qualcosa di particolare.
MOMENTO DI PREGHIERA INIZIALE
Dal Salmo 111 (da Casa del Padre n. 51).
Ant. Beato chi ha fame, chi ha sete di giustizia: sarà saziato.
1. Beato l’uomo che teme il Signore e trova grande gioia nei suoi
comandamenti.
2. Potente sulla terra sarà la tua stirpe, la discendenza dei giusti
sarà benedetta.
3. Onore e ricchezza nella sua casa, la sua giustizia rimane per
sempre.
4. Spunta nelle tenebre come luce per i giusti, buono, misericordioso e giusto.
5. Felice l’uomo pietoso che dà in prestito, amministra ci suoi beni con giustizia.
6. Egli non vacillerà in eterno: il giusto sarà sempre ricordato.
ANNUNCIO DEL TEMA
Si annuncia il tema: OBBEDIRE E’ PIU’ IMPORTANTE
DEL SACRIFICO
COMUNICAZIONE DI VITA
Cosa ci fa pensare questo tema? Obbedire a chi? E perché obbedire?
Se siamo figli di Dio e amiamo lui, nostro Padre, viene naturale cercare di farlo contento, ma sappiamo che non è mai facile obbedire agli altri; infatti molto spesso non si obbedisce alle leggi umane.
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Catechesi per anziani – 2014-2015
1° INCONTRO
I DISCEPOLI DI CRISTO
SI AIUTANO L’UN L’ALTRO
ACCOGLIENZA
Felici di ritrovarci nella gioia del tempo pasquale, interessiamoci su
come sono trascorse queste settimane e volgiamo l’attenzione alla
Pentecoste per ravvivare la nostra fede nello Spirito Santo che Cristo
Risorto ci ha donato.
MOMENTO DI PREGHIERA INIZIALE
Pregare con invocazioni libere allo Spirito Santo..
ANNUNCIO DEL TEMA
Il tema è: I discepoli di Cristo si aiutano l’un l’altro. E’ la presenza
dello Spirito Santo in noi, è Lui che è amore e ci fa capaci di amare
tutti, anche chi è diverso da noi.
COMUNICAZIONE DI VITA
Cosa può stimolarci all’aiuto reciproco, a mostrare che ci vogliamo
bene? Quale aiuto possiamo offrirci a vicenda noi, che abbiamo bisogno e siamo limitati dagli acciacchi dell’età? L’aiuto della comprensione, del consolare con qualche parola buona, della vicinanza gentile
…
PAROLA DI DIO
Dalla lettera di San Paolo Apostolo ai Galati (Gal 6,1-10)
Fratelli, se uno viene sorpreso in qualche colpa, voi, che avete lo Spirito, correggetelo con spirito di dolcezza. E tu vigila su te stesso, per
non essere tentato anche tu. Portate i pesi gli uni degli altri: così adempirete la legge di Cristo. Se infatti uno pensa di essere qualcosa,
mentre non è nulla, inganna se stesso. Ciascuno esamini invece la
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Catechesi per anziani – 2014-2015
CICLO DI PENTECOSTE:
LA CHIESA AL SERVIZIO DELL’UOMO
Sottotemi
1 – I DISCEPOLI DI CRISTO SI AIUTANO L’UN
L’ALTRO (Gal 6,1-10)
2 – E’ UNA BELLA COSA SERVIRE I PIÙ BISOGNOSI
(At 6,1-7)
3 – NEL BANCHETTO DEL CIELO GESÙ PASSERÀ A
SERVIRCI
(Lc 12,35-40)
CELEBRAZIONE:
FRATEL LUIGI, COTTOLENGHINO AL SERVIZIO
DEI MALATI
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Catechesi per anziani – 2014-2015
Nella vita è forse successo di dover obbedire a richieste difficili. Proviamo a raccontare.
Invitare poi ad ascoltare il brano della Parola di Dio, presentandone
un po’ il contesto storico, per poterne capire il significato.
PAROLA DI DIO
Dal libro del Profeta Geremia (Ger. 7,1-11)
Questa parola fu rivolta dal Signore a Geremia: «Férmati alla porta
del tempio del Signore e là pronuncia questo discorso: Ascoltate la
parola del Signore, voi tutti di Giuda che varcate queste porte per
prostrarvi al Signore. Così dice il Signore degli eserciti, Dio
d’Israele: Rendete buone la vostra condotta e le vostre azioni, e io vi
farò abitare in questo luogo. Non confidate in parole menzognere ripetendo: “Questo è il tempio del Signore, il tempio del Signore, il
tempio del Signore!”. Se davvero renderete buone la vostra condotta
e le vostre azioni, se praticherete la giustizia gli uni verso gli altri, se
non opprimerete lo straniero, l’orfano e la vedova, se non spargerete
sangue innocente in questo luogo e se non seguirete per vostra disgrazia dèi stranieri, io vi farò abitare in questo luogo, nella terra che
diedi ai vostri padri da sempre e per sempre.
Ma voi confidate in parole false, che non giovano: rubare, uccidere,
commettere adulterio, giurare il falso, bruciare incenso a Baal, seguire altri dèi che non conoscevate. Poi venite e vi presentate davanti a
me in questo tempio, sul quale è invocato il mio nome, e dite: “Siamo
salvi!”, e poi continuate a compiere tutti questi abomini. Forse per
voi è un covo di ladri questo tempio sul quale è invocato il mio nome? Anch’io però vedo tutto questo! Oracolo del Signore.
Parola di Dio
COMMENTO
Come inizia il suo discorso il profeta Geremia? Con un invito chiaro
e forte: “ Ascoltate la parola del Signore …”.
“Ascoltare” esige la disponibilità ad accogliere questa Parola e a viverla di conseguenza. Ascoltare è obbedire, cioè “faccio come tu di13
Catechesi per anziani – 2014-2015
Catechesi per anziani – 2014-2015
ci”. Questo non è mai facile, perché il nostro io spesso non è
d’accordo. Tutta la storia dell’umanità dimostra quanto l’uomo faccia
fatica ad ascoltare Dio. Ma cosa chiedeva Dio attraverso il richiamo
del profeta? Chiedeva onestà, rettitudine, coerenza di vita. Il popolo
andava al tempio ad offrire sacrifici e preghiere, ma la vita poi era
l’opposto di ciò che Dio desiderava. Preghiera e sacrificio sono validi
se offerti con cuore retto e sincero, altrimenti è prendersi gioco del
Signore, cosa che Egli non gradisce.
COMMENTO
Omelia del Celebrante, oppure commento richiamando il tema della
celebrazione.
ATTUALIZZAZIONE DELLA PAROLA DI DIO
Può succedere anche a noi di rivolgerci al Signore con la preghiera,
ma cercando il nostro interesse e non la sua volontà. Tutti siamo un
poco simili al popolo di Israele, che dimenticava spesso la legge del
Signore per fare i propri affari. Non ascoltava con il cuore e perciò
non ricordava e non camminava sulla via del bene.
Dio chiede ascolto più che preghiere e sacrifici. Chiede di fare la sua
volontà perché in questo sta la nostra salvezza ed anche la pace del
cuore che dà serenità.
Cosa possiamo fare noi, nel nostro quotidiano di vita, ora che siamo
anziani e ogni giorno dobbiamo sottostare alla volontà di chi ci serve
e si occupa di noi? Cerchiamo semplicemente di vivere con accettazione e pazienza la nostra situazione, accettando i disagi dei nostri
malanni, confidando nella bontà di Dio che pensa a noi e ci accompagna sempre come un buon Padre.
Passare a far baciare il Crocefisso, mentre si può pregare con le invocazioni del n. 508 (Casa del Padre)
Concludere poi con il canto O Cristo tu regnerai (Casa del Padre n.
514) e poi farci gli auguri di Buona Pasqua.
O CRISTO TU REGNERAI
Rit. O Cristo, tu regnerai!
O Croce, tu ci salverai!
1. Il Cristo crocifisso morendo ci riscattò
La croce benedetta salvezza a noi portò. Rit.
2. Estendi sopra l mondo il regno di santità:
o Croce, sei sorgente di grazia e di bontà. Rit.
3. Nei nostri cuori infondi un fuoco di carità:
tu, fonte del perdono, rinnova l’umanità. Rit.
4. Cantiamo lode e gloria a Cristo, il Redentor,
e al padre onnipotente, in te, Spirito d’Amor. Rit.
VISUALIZZAZIONE
Si rimanda alla proposta di visualizzazione generale all’inizio del testo.
PREGHIERA
Preghiamo con il canto: “Tu quando verrai …”(Casa del Padre n.
451)
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Catechesi per anziani – 2014-2015
Dal Vangelo di Luca (Lc. 23,33 – 46)
Quando giunsero al luogo detto Cranio, là crocifissero lui e i due
malfattori, uno a destra e l'altro a sinistra. Gesù diceva: «Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno».
Dopo essersi poi divise le sue vesti, le tirarono a sorte.
Il popolo stava a vedere, i capi invece lo schernivano dicendo: «Ha
salvato gli altri, salvi se stesso, se è il Cristo di Dio, il suo eletto».
Anche i soldati lo schernivano, e gli si accostavano per porgergli
dell'aceto, e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso».
C'era anche una scritta, sopra il suo capo: Questi è il re dei Giudei.
Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e anche noi!». Ma l'altro lo rimproverava: «Neanche tu hai timore di Dio e sei dannato alla stessa pena? Noi giustamente, perché riceviamo il giusto per le nostre azioni, egli invece non
ha fatto nulla di male». E aggiunse: «Gesù, ricordati di me quando
entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità ti dico, oggi sarai con
me nel paradiso».
Era verso mezzogiorno, quando il sole si eclissò e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio. Il velo del tempio si squarciò
nel mezzo. Gesù, gridando a gran voce, disse: «Padre, nelle tue mani
consegno il mio spirito». Detto questo spirò.
Parola del Signore
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Catechesi per anziani – 2014-2015
TU QUANDO VERRAI
1. Tu, quando verrai, Signore Gesù
Quel giorno sarai un sole per noi.
Un libero canto da noi nascerà
E come una danza il cielo sarà.
2. Tu, quando verrai, Signore Gesù,
insieme vorrai fare festa con noi.
E senza tramonto la festa sarà
Perché finalmente saremo con te.
3. Tu, quando verrai, Signore Gesù,
Per sempre dirai :”Gioite con me!”.
Noi ora sappiamo che il regno verrà:
nel breve passaggio viviamo di te.
MESSAGGIO CONCLUSIVO
Ripetiamo ogni tanto questa invocazione: “Aiutami Signore a fare la
tua volontà”.
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Catechesi per anziani – 2014-2015
3°INCONTRO
I VERI SERVI DI DIO SONO I GIUSTI
ACCOGLIENZA
Contenti di ritrovarci ci salutiamo stringendo la mano a ciascuno, chiedendo come sta e come è trascorsa la settimana, e se ci sono novità.
MOMENTO DI PREGHIERA INIZIALE
Pregare con alcune strofe del Salmo 24 (da Casa del Padre n. 93) intercalato da un ritornello (cantato o recitato).
Rit. A te, Signore, innalzo l’anima mia.
1. Confido in te, che io non debba arrossire
e su di me non esulti il nemico;
chi spera in te non dovrà arrossire:
arrossirà chi si ribella invano. Rit.
2. Additami, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri;
avviami nella tua verità.
Mio Dio, sei tu la mia salvezza. Rit.
3. Buono e retto è il Signore:
gli erranti guida sulla via,
i buoni avvia alla giustizia,
ai poveri insegna la sua via. Rit.
4. Tutti i suoi sentieri sono amore e verità
per chi osserva il suo patto e i suoi precetti.
Signore, pe amore del tuo nome,
perdona la mia colpa che è grande. Rit.
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Catechesi per anziani – 2014-2015
Dalla Prima Lettera di San Pietro Apostolo (1Pt 2,21b – 25)
Cristo patì per voi, lasciandovi un esempio, perché ne seguiate le orme:
egli non commise peccato e non si trovò inganno sulla sua bocca, oltraggiato non rispondeva con oltraggi, e soffrendo non minacciava vendetta, ma rimetteva la sua causa a colui che giudica con giustizia. Egli
portò i nostri peccati nel suo corpo sul legno della croce, perché non vivendo più per il peccato, vivessimo per la giustizia; dalle sue piaghe siete stati guariti.
Parola di Dio.
Come salmo responsoriale il Canto n. 510 (Casa del Padre) pregato
come salmo e intercalato da un ritornello cantato.
CROCIFISSO MIO SIGNORE
1. Crocifisso mio Signore, presto tu risorgerai.
Non più croce, non più pena: gloria in cielo troverai.
Rit. O Gesù, crocifisso mio signore, gloria e lode al tuo amore.
2. Tu sei mite, innocente, e l’amico ti tradì.
Tu sei dolce, sei benigno, e il malvagio ti colpì. Rit.
3. Quella croce che tu porti, tutto il mondo porta a te.
Quella pena che tu soffri, tutto ilo mondo unisce a te. Rit.
4. Dal tuo fianco aperto in croce òa tia Chiesa nascerà:
dalla fonte sempre viva la tua grazia sgorgherà. Rit.
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Catechesi per anziani – 2014-2015
Catechesi per anziani – 2014-2015
CELEBRAZIONE
GESÙ IN CROCE SI DONA PER AMORE
ANNUNCIO DEL TEMA
Presentare il tema del giorno, spiegando cosa significa servire Dio
secondo la Bibbia e secondo il modo di pensare oggi..
In cappella o in un luogo raccolto ed adatto, porre al centro il Crocefisso e il Vangelo.
Riuniti gli anziani spiegare loro come si svolgerà la celebrazione.
COMUNICAZIONE DI VITA
Nella nostra vita abbiamo sicuramente compiuto tante attività utili alle nostre famiglie e alla società, ….. (ascoltiamo gli anziani e invitiamoli a raccontare.)
Sicuramente siamo contenti di ciò che abbiamo compiuto, anche se
qualche volta forse ci è costato sacrificio. Abbiamo mai pensato che
questo significava servire Dio? Tutto ciò che torna a beneficio comune è cosa gradita a Dio. Ora che siamo anziani, come possiamo ancora servire Dio?
E cosa pensiamo di coloro che ci aiutano nella vita di ogni giorno, e
che ci prestano un servizio?
Ascoltiamo ora cosa ci dice la Parola di Dio.
Canto d’inizio: Cristo Gesù salvatore (n.633 Casa del Padre)
CRISTO GESU, SALVATORE
1. Cristo Gesù, salvatore,
tu sei Parola del Padre,
qui ci raduni insieme, tu!,
qui ci raduni insieme.
2. Cuore di Cristo Signore,
tu cambi il cuore dell’uomo,
qui ci pedoni e salvi, tu!,
qui ci perdoni e salvi.
3. Spirito, forza d’amore,
tu bruci l’odio tra i popoli,
qui ci farai fratelli, tu!,
qui ci farai fratelli.
Si può attingere alla Liturgia del giovedì santo l’orazione.
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PAROLA DI DIO
Dal Libro del profeta Malachia (Mal. 3,13-20)
Duri sono i vostri discorsi contro di me – dice il Signore – e voi andate dicendo: «Che cosa abbiamo detto contro di te?». Avete affermato:
«È inutile servire Dio: che vantaggio abbiamo ricevuto dall’aver osservato i suoi comandamenti o dall’aver camminato in lutto davanti
al Signore degli eserciti? Dobbiamo invece proclamare beati i superbi
che, pur facendo il male, si moltiplicano e, pur provocando Dio, restano impuniti». Allora parlarono tra loro i timorati di Dio. Il Signore
porse l’orecchio e li ascoltò: un libro di memorie fu scritto davanti a
lui per coloro che lo temono e che onorano il suo nome. Essi diverranno – dice il Signore degli eserciti – la mia proprietà particolare nel
giorno che io preparo. Avrò cura di loro come il padre ha cura del figlio che lo serve. Voi allora di nuovo vedrete la differenza fra il giusto e il malvagio, fra chi serve Dio e chi non lo serve.
Ecco infatti: sta per venire il giorno rovente come un forno. Allora
tutti i superbi e tutti coloro che commettono ingiustizia saranno come
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Catechesi per anziani – 2014-2015
Catechesi per anziani – 2014-2015
paglia; quel giorno, venendo, li brucerà – dice il Signore degli eserciti
– fino a non lasciar loro né radice né germoglio. Per voi, che avete
timore del mio nome, sorgerà con raggi benefici il sole di giustizia e
voi uscirete saltellanti come vitelli dalla stalla.
era presente al suo cuore e alla sua mente: sapeva che stava per tornare al Padre, sapeva che Giuda lo stava tradendo, sapeva di avere dal
Padre ogni potere. Amava i suoi e li amò fino alla fine, senza tirarsi
indietro per il tradimento, né per l’abbandono in cui i suoi lo avrebbero lasciato.
Ma perché sceglie questo gesto per mostrare ancora il suo amore?
Perché lavare i piedi ai suoi, che era un servizio proprio degli schiavi? Aveva detto in altre occasioni “Chi vuol essere il primo sia il servo degli altri” e ora mostra come si vive questo atteggiamento.
Pietro vuol rifiutarsi, ma Gesù lo fa riflettere:”Se vuoi condividere
con me, devi lasciarti lavare!”. E poi spiega :”Vi ho dato l’esempio
perché facciate così anche voi” cioè sappiate servire con umiltà ed
amore!
Parola del Signore
COMMENTO
Questa parola del profeta Malachia ci presenta bene la mentalità del
mondo “che vantaggio c’è ad essere onesti e compiere il bene?”. Si
vedono sempre i furbi trionfare! Dio ascolta tutto e vede tutto, ma
sembra tacere senza intervenire. Egli è pazienza infinita, e non si dimentica di nulla.
Egli ascolta e prepara la vittoria del bene.
Il profeta parla di “timorati di Dio”. Chi sono questi ai quali Dio porge l’orecchio? Sono le persone rette, che soffrono per le ingiustizie e
pregano il Signore con fiducia ed umiltà. Esse sono ascoltate e saranno esaudite. Nel giorno del giudizio vedranno la differenza tra chi ha
agito bene e chi ha agito male. Dio chiede di avere fiducia e pazienza.
Ricordiamo il Vangelo del grano e della zizzania.
ATTUALIZZAZIONE DELLA PAROLA DI DIO
Non è facile comprendere questa pazienza di Dio: è necessaria molta
fede. Ma se osserviamo bene la storia, spesso essa ci dà già la risposta con i fatti che sono riportati dalla cronaca: prima o poi chi ha agito male viene scoperto e proverà vergogna. Chi ha agito bene ha il
vantaggio di avere sempre la pace del cuore. Facciamo il confronto
fra ciò che ascoltiamo al telegiornale e la vita dei santi o anche solo
delle persone buone che conosciamo.
VISUALIZZAZIONE
Si rimanda alla proposta di visualizzazione generale all’inizio del testo.
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ATTUALIZZAZIONE DELLA PAROLA DI DIO
Come imitare anche noi Gesù? Per noi lavarci i piedi a vicenda può
significare usare tra noi grande misericordia e comprensione, aiutarci
in ciò che possiamo, compatirci nelle nostre debolezze, sostenerci nei
momenti difficili. Così anche noi amiamo come Gesù che ha amato i
suoi e tutti noi fino alla fine. Sarà anche questa una bella preparazione alla S. Pasqua.
VISUALIZZAZIONE
Si rimanda alla proposta di visualizzazione generale all’inizio del testo.
PREGHIERA
Pregare con invocazioni spontanee, espresse da loro se possibile e a
ognuna rispondiamo “Grazie Signore del tuo amore per noi!”
MESSAGGIO CONCLUSIVO
Guardiamo spesso Gesù Crocefisso e diciamogli “Grazie di cuore!”.
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Catechesi per anziani – 2014-2015
PAROLA DI DIO
Dal vangelo di Giovanni (Gv 13,1-15)
Prima della festa di Pasqua Gesù, sapendo che era venuta la sua ora
di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano
nel mondo, li amò fino alla fine. Durante la cena, quando il diavolo
aveva già messo in cuore a Giuda, figlio di Simone Iscariota, di tradirlo, Gesù, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che
era venuto da Dio e a Dio ritornava, si alzò da tavola, depose le vesti,
prese un asciugamano e se lo cinse attorno alla vita. Poi versò
dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugamano di cui si era cinto. Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: «Signore, tu lavi i piedi a me?». Rispose Gesù: «Quello che io faccio, tu ora non lo capisci; lo capirai dopo». Gli disse Pietro: «Tu non mi laverai i piedi in eterno!». Gli rispose Gesù: «Se non ti laverò, non avrai parte con me». Gli disse Simon Pietro: «Signore, non solo i miei piedi, ma anche le mani e il capo!». Soggiunse Gesù: «Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto puro; e voi siete puri, ma non tutti». Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: «Non tutti siete puri».
Quando ebbe lavato loro i piedi, riprese le sue vesti, sedette di nuovo
e disse loro: «Capite quello che ho fatto per voi? Voi mi chiamate il
Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i
piedi gli uni agli altri. Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche
voi facciate come io ho fatto a voi».
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PREGHIERA
Preghiamo con il canto “Vieni o Signore” (Casa del Padre n. 461).
Diciamo così al Signore la nostra fede nella sua venuta che ci porta la
salvezza.
VIENI O SIGNORE
Rit. Vieni, o Signore, la terra ti attende. Alleluia!
1. O sole, che spunti da oriente,
splendore di eterna bellezza,
porta la luce nel mondo e la gioia. Rit.
2.O Re della terra e dei popoli,
che guidi con forza e dolcezza
porta la pace nel mondo e la vita. Rit.
3.All’uomo, che piange tristezza
e geme nell’ombra della morte
porta la tua speranza e l’amore. Rit.
MESSAGGIO CONCLUSIVO
In questa settimana chiediamo a Dio un cuore buono e paziente come
il Suo.
Parola del Signore
COMMENTO
Cosa ci ha colpito di questa pagina di Vangelo? Cosa ci fa pensare
questo esempio di Gesù? Perché egli lava i piedi agli apostoli? Egli
sa che tra poco li dovrà lasciare e vuole dare ancora una prova del suo
amore per loro. Il Vangelo ripete più volte il verbo “sapeva”. Tutto
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Catechesi per anziani – 2014-2015
4°INCONTRO
MARIA E’ LA SERVA DEL SIGNORE
4°INCONTRO
GESÙ CI DONA L’ESEMPIO DEL SERVIZIO
ACCOGLIENZA
Nell’accogliere e salutare gli anziani, facciamo rilevare il clima di
gioia dell’avvicinarsi al S. Natale. Anche il tema dell’incontro è un
invito a prepararci alla bella festa con i sentimenti della Vergine Maria, la serva fedele.
ACCOGLIENZA
Come sempre, facciamo in modo che ciascuno sia a proprio agio nel
gruppo, salutiamo con cordialità, interessandoci della loro salute e su
come hanno trascorso la settimana, e poi presentiamo il tema del
giorno. Ci avviciniamo alla S. Pasqua e la nostra attenzione si volge
sempre più a Gesù.
MOMENTO DI PREGHIERA INIZIALE
Dopo un bel segno di croce, preghiamo con l’Ave Maria.
ANNUNCIO DEL TEMA
Maria e’ la serva del Signore. Vediamo cosa ci suggerisce la persona
di Maria SS.ma, lei che si è dichiarata la serva del Signore.
COMUNICAZIONE DI VITA
Richiamandoci agli incontri precedenti, chiediamoci quale servizio
attende da noi il Signore e chi è colui che lo serve con fedeltà. Qual è
il servizio gradito a Lui? Egli ci chiede non di compiere grandi cose,
ma di riconoscerlo come Signore e di amarlo.
Vediamo come lo ha amato Maria, sua madre.
PAROLA DI DIO
Dal vangelo di Luca (Lc 1,26-38)
Al sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della
Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo
della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è
con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria,
perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo
darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Fi20
MOMENTO DI PREGHIERA INIZIALE
Facciamo un segno di croce e un momento di silenzio in cui chiediamo a Dio la luce per comprendere bene la sua Parola:
ANNUNCIO DEL TEMA
Si annuncia il tema: “Gesù ci dona l’esempio del servizio”.
Andiamo insieme alla scuola di Gesù.
COMUNICAZIONE DI VITA
Ci è spontaneo, osservando come agiscono le persone, capire se sono
mosse dall’amore o da altri interessi, se ciò che fanno è di loro gradimento o meno.
Se chi vive tra noi è mosso dall’amore, si sta più volentieri insieme,
tutto è più leggero, c’è più serenità. Questo però non è facile sempre
e a volte la fatica rende difficile servire con amore. Oggi vogliamo
considerare l’esempio di Gesù che è il Signore e si è fatto servo.
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Catechesi per anziani – 2014-2015
Catechesi per anziani – 2014-2015
La grazia di riuscire a vivere il comando di Gesù ci viene da Lui stesso. Quando lo riceviamo nella Santa Comunione è Lui che in noi ama
tutti. Egli dilata il nostro cuore e lo rende capace di amare, di compatire, consolare, donare gioia. Ce lo dimostra bene la vita del santo
Cottolengo, di Fr. Luigi e anche di tante persone che abbiamo conosciuto. Con loro invochiamo l’aiuto del Signore e in questa settimana
chiediamo gli uni per gli altri la grazia di amarci fraternamente.
glio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non
avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di
te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui
che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.
Parola del Signore
VISUALIZZAZIONE
Si rimanda alla proposta di visualizzazione generale all’inizio del testo.
PREGHIERA
Preghiamo con il canto “Amatevi fratelli” (Casa del Padre n. 611)
AMATEVI FRATELLI
1. Amatevi fratelli, come io ho amato voi!
Avrete la mia gioia che nessuno vi toglierà!
Avremo la tua gioia, che nessuno ci toglierà
2. Vivrete insieme uniti, come il Padre è unito a me!
Avrete la mia vita, se l’Amore sarà con voi!
Avremo la sua vita, se l’amore sarà con noi!
3. Vi dico queste parole perché abbiate in voi la gioia!
Sarete miei amici, se l’amore sarà con voi!
Saremo suoi amici, se l’Amore sarà con noi!
MESSAGGIO CONCLUSIVO
In questa settimana chiederemo al Signore di darci la gioia di volerci
bene come fratelli.
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COMMENTO
Cosa ci colpisce in questo racconto, ascoltato forse tante volte?
Chi era Maria? Una giovane semplice che aspettava di sposare Giuseppe e sognava la sua famiglia futura. Dio aveva il suo sguardo su di
lei e le ha mandato l’angelo che con un annuncio straordinario cambia tutta la sua vita. Maria è turbata, meravigliata per le parole
dell’angelo. Si chiede cosa significhi un saluto così: l’invito a rallegrarsi, a non temere, l’esser chiamata “piena di grazia”.
Perché? Dio è con lei!. S’interroga e chiede spiegazione. L’angelo
continua il suo messaggio: “Lo Spirito Santo scenderà su di te, Dio ti
colmerà della sua vita e ti farà madre del suo Figlio. A Lui niente è
impossibile!.” Maria comprende di essere chiamata a vivere un grande mistero. Dio si fa creatura attraverso di lei. Avviene l’incarnazione
del Figlio di Dio. Cosa può rispondere, Maria? Dice “eccomi”, cioè si
mette a disposizione del progetto di Dio. Questo è servire: permettere a Dio di compiere il suo progetto attraverso di lei, piccola creatura.
ATTUALIZZAZIONE DELLA PAROLA DI DIO
Cosa dice a noi questa pagina di Vangelo?
La disponibilità di Maria al progetto di Dio invita anche noi a farci
disponibili al suo progetto per noi. Credendo che Dio ci ama e ha cura di noi suoi figli, crediamo pure che quanto Egli chiede attraverso le
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Catechesi per anziani – 2014-2015
Catechesi per anziani – 2014-2015
circostanze della vita, è sempre per il nostro bene. A volte è difficile
dire il nostro “eccomi” specialmente quando il corpo fa sentire tante
difficoltà. Rivolgiamoci allora a Maria, madre di Gesù e madre nostra, pregandola con il cuore. Lei ci aiuta sempre.
PAROLA DI DIO
Dal vangelo di Giovanni (Gv 15,12-17)
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io
ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua
vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa
il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi. Non voi avete scelto me,
ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e
il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre
nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli
uni gli altri.
Parola del Signore
VISUALIZZAZIONE
Si rimanda alla proposta di visualizzazione generale all’inizio del testo.
PREGHIERA
Concludiamo con un canto alla Madonna, suggerito dai partecipanti.
MESSAGGIO CONCLUSIVO
Preghiamo ogni giorno una Ave Maria, per prepararci bene al Natale.
COMMENTO
Gesù lascia un impegno ai suoi apostoli, prima della sua passione, di
amarsi gli uni agli altri come lui li ha amati. Gesù ha manifestato tutto il suo amore con la sua vicinanza e pazienza nella vita di tutti i
giorni trascorsi insieme, e ora sta per dare la vita per tutti. Egli è stato
per loro “Maestro e amico, facendo conoscere il Padre e la sua bontà”. Ora chiede che anche loro facciano così.
Come si può amare come Gesù? E’ un ideale molto alto e loro sono
deboli, poveri. Gesù chiede amore che si dona con tutto il cuore, un
amore da amici e non da servi. Perché i servi è difficile che compiano
il servizio per amore. Spesso servono per interesse. Gesù sa che non è
facile questo amore che chiede, ma siccome è la cosa che più di tutto
gli sta a cuore, ne fa il suo comando. Questo sarà il segno che distingue i suoi discepoli: “Vi riconosceranno da questo: se vi amerete come io ho amato voi”.
ATTUALIZZAZIONE DELLA PAROLA DI DIO
La Divina Provvidenza ci ha riuniti insieme, ci ha accolti nella sua
Casa a vivere come fratelli. Ognuno ha le proprie esperienze, i propri
doni, le proprie difficoltà e debolezze. Cosa può rendere serene le nostre giornate se non il volerci bene e aiutarci l’un l’altro?
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Catechesi per anziani – 2014-2015
3°INCONTRO
L’AMORE PIU’ GRANDE
NEL SERVIRE I FRATELLI
ACCOGLIENZA
Ancora ci ritroviamo per ascoltare insieme cosa vuol dirci oggi il Signore.
Ci salutiamo fraternamente e ascoltiamo se ci sono state novità nella
settimana ….
Presentiamo il tema dell’incontro e invitiamo a pensare a Gesù, colui
che ci ha amati con l’amore più grande.
Preghiamo con qualche strofa del Salmo 33 cantando il ritornello
(Casa del Padre N. 101).
Rit. Gustate e vedete come è buono il Signore.
Benedirò il Signor ei nogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode
nel Signore si glorierà l’anima mia
l’umile ascolti e si rallegri. Rit
Magnificate con me il Signore,
esaltiamo insieme il suo nome:
ho cercato il Signore e mi ha risposto
da ogni timore mi ha liberato. Rit
Catechesi per anziani – 2014-2015
CELEBRAZIONE
DIO ASSUME LA CONDIZIONE DI SERVO
Riuniti tutti assieme, facendo sentire musiche natalizie, si prepara
l’altare (se in cappella) o un tavolo con due ceri accesi e il libro della
Parola di Dio.
Canto di inizio: Ti preghiamo con viva fede – (Casa del Padre n. 460)
TI PREGHIAM CON VIVA FEDE
1. Ti preghiam con viva fede
assetati siam di te.
Nella gioia di chi crede
Vieni, amato Re dei re.
Rit. O Signore, Redentore
Vieni, vieni, non tardar.
O bambino, Re divino,
dona pace ad ogni cuor.
2. O Maria, dolce aurora,
tu, che annunzi il Salvator,
rendi il cuore sua dimora
cresca l’uomo nell’amor.
3. T’invochiamo, Sol d’Oriente,
trepidanti d’ansietà.
Vieni, o luce della mente,
tutto il mondo attende già
ANNUNCIO DEL TEMA E COMUNICAZIONE DI VITA
Cosa significa per noi l’amore più grande? Ripensando alla nostra vita chi ricordiamo che ci abbia amato tanto? E noi chi abbiamo amato
di più?
Suscitiamo un po’ di scambio, per quanto si può in semplicità, raccontando anche di noi stessi. Poi invitiamo all’ascolto del vangelo.
Introduzione del celebrante o di un catechista, che spiega ciò che si
vuole celebrare insieme.
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Catechesi per anziani – 2014-2015
Dal Libro del Profeta Isaia (Is. 42,1-4)
Ecco il mio servo che io sostengo,
il mio eletto di cui mi compiaccio.
Ho posto il mio spirito su di lui;
egli porterà il diritto alle nazioni.
Non griderà né alzerà il tono,
non farà udire in piazza la sua voce,
non spezzerà una canna incrinata,
non spegnerà uno stoppino dalla fiamma smorta.
Proclamerà il diritto con fermezza;
non verrà meno e non si abbatterà,
finché non avrà stabilito il diritto sulla terra;
e per la sua dottrina saranno in attesa le isole.
Catechesi per anziani – 2014-2015
ATTUALIZZAZIONE DELLA PAROLA DI DIO
Osserviamo anche noi come ci si comporta oggi nella Chiesa. Quale
immagine ci offre Papa Francesco? Egli ha la responsabilità di tutta
la Chiesa, ma sa farsi piccolo e umile come Gesù, per portare a tutti
una parola di conforto e di speranza.
Così aveva fatto anche il Santo Cottolengo, cercando sempre il bene
dei poveri. Così pure cercano di fare coloro che hanno raccolto la sua
eredità: Suore e i Fratelli e Sacerdoti.
E noi come possiamo vivere questo insegnamento di Gesù? Accettando la nostra situazione di limite e di bisogno, ringraziando chi ci
serve e soprattutto ringraziando Gesù che ha dato sé stesso per noi.
VISUALIZZAZIONE
Si rimanda alla proposta di visualizzazione generale all’inizio del testo.
Salmo Responsoriale (Salmo 23)
Rit. Sei tu Signore il re della Gloria
Del Signore è la terra e quanto contiene,
l'universo e i suoi abitanti.
È lui che l'ha fondata sui mari,
e sui fiumi l'ha stabilita.
Chi salirà il monte del Signore,
chi starà nel suo luogo santo?
Chi ha mani innocenti e cuore puro,
chi non pronunzia menzogna,
chi non giura a danno del suo prossimo. Rit.
Otterrà benedizione dal Signore,
giustizia da Dio sua salvezza.
Ecco la generazione che lo cerca,
che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.
Sollevate, porte, i vostri frontali,
alzatevi, porte antiche,
ed entri il re della gloria.
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PREGHIERA
Pregare con il canto “Non mi abbandonare mio Signore”. (Casa del
Padre n. 498)
Rit. Non mi abbandonare, mio Signor,
non mi lasciare: io confido in te.
1. Tu sei il Dio fedele, Dio d’amore,
tu mi puoi salvare: io confido in te. Rit
2. Tu conosci il cuore di chi ti ama:
tu lo puoi salvare, se confida in te. Rit
MESSAGGIO CONCLUSIVO
Sono grande quando amo tutti. Diciamo spesso “Grazie Gesù”.
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Catechesi per anziani – 2014-2015
ANNUNCIO DEL TEMA E COMUNICAZIONE DI VITA
Domandiamoci chi, in mezzo a noi, ha atteggiamenti di servizio: ci
sono tanti modi per mettersi a servizio: aiutare, ascoltare, accogliere,
perdonare, aver pazienza gli uni con gli altri….
Ascoltiamo cosa ci dice oggi la pagina del Vangelo su Gesù e sugli
apostoli.
PAROLA DI DIO
Dal vangelo di Luca (Lc 22,24-30)
E nacque tra loro anche una discussione: chi di loro fosse da considerare più grande. Egli disse: «I re delle nazioni le governano, e coloro
che hanno potere su di esse sono chiamati benefattori. Voi però non
fate così; ma chi tra voi è più grande diventi come il più piccolo, e chi
governa come colui che serve. Infatti chi è più grande, chi sta a tavola
o chi serve? Non è forse colui che sta a tavola? Eppure io sto in mezzo a voi come colui che serve.
Voi siete quelli che avete perseverato con me nelle mie prove e io
preparo per voi un regno, come il Padre mio l’ha preparato per me,
perché mangiate e beviate alla mia mensa nel mio regno. E siederete
in trono a giudicare le dodici tribù d’Israele.
Parola del Signore
COMMENTO
Cosa ci fa pensare questa discussione tra gli apostoli? Dal contesto
del Vangelo in cui è inserito questo brano, Gesù ed i dodici erano a
mensa, durante l’ultima cena terrena di Gesù. Forse tutti volevano sedersi vicino a lui e ciascuno vantava diritti di precedenza. Gesù come
sempre, con grande pazienza, li fa riflettere, spiega che loro non dovevano comportarsi come i grandi del mondo, che dominano e si fanno servire.
Nella Chiesa che è il popolo di Gesù la mentalità deve essere diversa.
Chi ha compiti di autorità deve essere al servizio della comunità, farsi
piccolo, umile come Gesù. Gesù ripete:”Guardate me: come mi comporto in mezzo a voi e imparate da me.”
Catechesi per anziani – 2014-2015
Chi è questo re della gloria?
Il Signore forte e potente,
il Signore potente in battaglia. Rit.
Sollevate, porte, i vostri frontali,
alzatevi, porte antiche,
ed entri il re della gloria.
Chi è questo re della gloria?
Il Signore degli eserciti è il re della gloria. Rit.
Alleluia natalizio.
Dio viene ad abitare tra noi.
Alleluia.
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 2,1-7)
In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il
censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando
era governatore della Siria Quirinio. Andavano tutti a farsi registrare,
ciascuno nella sua città. Anche Giuseppe, che era della casa e della
famiglia di Davide, dalla città di Nazaret e dalla Galilea salì in Giudea alla città di Davide, chiamata Betlemme, per farsi registrare insieme con Maria sua sposa, che era incinta. Ora, mentre si trovavano
in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce
il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c'era posto per loro nell'albergo.
Parola di Dio.
Nota: Si può visualizzare il brano accompagnando all’altare i personaggi che rappresentano Maria, Giuseppe e il Bambino.
COMMENTO
Il catechista, insieme ai presenti, riprende i temi del ciclo di Avvento.
Eventuale omelia del celebrante
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Catechesi per anziani – 2014-2015
INVOCAZIONI LETTE DAGLI ANZIANI
•Ti lodiamo e ringraziamo Signore per tutte le cose belle che hai
creato per noi. Aiutaci ad averne sempre cura, per il bene di
tutti.
•Suscita nel mondo persone sante a servizio dell’umanità sofferente perché siano di conforto a chi è nella prova.
•Insieme alla vergine Maria vogliamo dirti il nostro “eccomi” e
offrirti la sofferenza che a volte rende faticose le nostre giornate.
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2°INCONTRO
GESÙ STA IN MEZZO A NOI
COME COLUI CHE SERVE
ACCOGLIENZA
Dopo aver salutato ciascuno, portiamo l’attenzione al cartellone e alle
immagini di Gesù. Cosa abbiamo detto la scorsa settimana e se ci
siamo ricordati del messaggio e impegno presi.
Fermiamo il nostro pensiero su Gesù presente in mezzo a noi.
MOMENTO DI PREGHIERA INIZIALE
Preghiamo con il Salmo 22, recitato o cantato.
Orazione conclusiva.
Canto finale “Tu scendi dalle stelle” (Casa del Padre n. 483)
TU SCENDI DALLE STELLE
1. Tu scendi dalle stelle, o Re del cielo
E vieni in una grotta al freddo, al gelo.
O Bambino mio divino, io ti vedo qui a tremar.
O Dio beato!
Ah, quanto ti costò l’avermi amato!
2. A te, che sei del mondo il Creatore,
mancano panni e fuoco, o mio Signore.
Caro eletto Pargoletto, quanto questa povertà
Più m’innamora:
giacché ti fece amor povero ancora.
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Salmo 22
Il Signore è il mio pastore:
non manco di nulla;
su pascoli erbosi mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce.
Mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino,
per amore del suo nome.
Se dovessi camminare in una valle oscura,
non temerei alcun male, perché tu sei con me.
Il tuo bastone e il tuo vincastro
mi danno sicurezza.
Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici;
cospargi di olio il mio capo.
Il mio calice trabocca.
Felicità e grazia mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
e abiterò nella casa del Signore
per lunghissimi anni.
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Catechesi per anziani – 2014-2015
Pensavano ad un Gesù trionfatore e di poter stare vicini a lui nella
gloria. Gesù fa riflettere. Egli sa che il suo trono di gloria sarà la croce e vicino avrà due malfattori . Per questo dice:”Non sapete ciò che
chiedete” e spiega che un giorno anche loro avrebbero bevuto il calice della sofferenza, stando così vicini a lui. Ora non è il tempo!
Gli apostoli non capivano ancora che per entrare nella gloria c’era
prima la passione!
Perché gli altri apostoli si sono indignati alla domanda dei due fratelli? Tutti ambivano ai posti vicini a Gesù, tutti ambivano alla gloria.
Cosa spiega allora Gesù? Chi vuol essere il primo si faccia servo degli altri! E’il rovescio della mentalità umana dove in genere chi esercita il potere si fa servire. Nel pensiero di Gesù “grande” è chi serve
cercando non la propria gloria ma il bene degli altri. Gesù dice:”Guardate me: non son venuto per farmi servire, ma a dare la vita
affinché gli altri vivano.”Cosa avranno capito i dodici apostoli? Forse solo dopo la Risurrezione di Gesù, con il dono dello Spirito santo,
saranno giunti a comprendere.
ATTUALIZZAZIONE DELLA PAROLA DI DIO
A noi cosa dice il ragionamento di Gesù? Anche noi desideriamo avere un posto vicino a lui e speriamo di averlo un giorno in Paradiso.
Intanto ringraziamo il Signore per quanto ha fatto per noi: non poteva
fare un servizio più grande, ci ha dato la Vita.
Egli è davvero il più grande servo dell’umanità, colui che ci ha dato
la Vita vera, la Vita eterna.
VISUALIZZAZIONE
Si rimanda alla proposta di visualizzazione generale all’inizio del testo.
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CICLO QUARESIMALE:
GESÙ SI È FATTO SERVO PER SALVARCI
1 – IL PIÙ GRANDE È IL SERVO DI TUTTI (Mc
10,35-45)
2 – GESÙ STA IN MEZZO A NOI COME COLUI CHE
SERVE (Lc 22,24-30)
3 – L’AMORE PIÙ GRANDE NEL SERVIRE I FRATELLI (Gv 15,12-17)
4 – GESÙ CI DÀ L’ESEMPIO DEL SERVIZIO (Gv
13,1-15)
CELEBRAZIONE – GESÙ IN CROCE SI DONA PER
AMORE
PREGHIERA
Concludiamo pregando con fede tre “Gloria al Padre.”.
MESSAGGIO CONCLUSIVO
Cerchiamo anche noi di stare vicino a Gesù e diciamo spesso “Grande è il tuo amore per noi!”
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Catechesi per anziani – 2014-2015
1° INCONTRO
IL PIÙ GRANDE È IL SERVO DI TUTTI
ACCOGLIENZA
Mostriamo la gioia di ritrovarci e diamo tempo per raccontare come
sono trascorse queste settimane, cosa si ricorda degli incontri prima
del Natale.
Poi invitiamo a riprendere il cammino per prepararci alla Santa Pasqua presentando il tema di Gesù che si è fatto servo per donarci la
salvezza.
MOMENTO DI PREGHIERA INIZIALE
Invitiamo a pregare con il canto “Credo in te, Signor” (Casa del Padre n. 632)
CREDO IN TE, SIGNOR
1. Credo in te, Signor, credo in te:
grande e quaggiù il mister, ma credo in te.
Rit. Luce soave, gioia perfetta sei.
Credo in te, Signor, credo in te
2. Spero in te, Signor, spero in te:
debole sono ognor, ma spero in te. Rit
3. Amo te, Signor, amo te:
o crocefisso Amor, amo te. Rit
4. Resta con me, Signor, resta con me:
pane che dai vigor, resta con me. Rit
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COMUNICAZIONE DI VITA
Cosa vuol dire servire? Quale servizio ci ha fatto Gesù? Noi vediamo
ogni giorno persone che attorno a noi servono, cercando di rendere
serene le nostre giornate. Siamo contenti quando possiamo anche noi
compiere qualche piccolo servizio per la gioia degli altri.
Ascoltiamo ora ciò che dice il Vangelo.
PAROLA DI DIO
Dal vangelo di Marco (Mc 10,35-45)
Gli si avvicinarono Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedeo, dicendogli: «Maestro, vogliamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo». Egli disse loro: «Che cosa volete che io faccia per voi?». Gli risposero: «Concedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua destra e
uno alla tua sinistra». Gesù disse loro: «Voi non sapete quello che
chiedete. Potete bere il calice che io bevo, o essere battezzati nel battesimo in cui io sono battezzato?». Gli risposero: «Lo possiamo». E
Gesù disse loro: «Il calice che io bevo anche voi lo berrete, e nel battesimo in cui io sono battezzato anche voi sarete battezzati. Ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo; è per
coloro per i quali è stato preparato».
Gli altri dieci, avendo sentito, cominciarono a indignarsi con Giacomo e Giovanni. Allora Gesù li chiamò a sé e disse loro: «Voi sapete
che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono. Tra voi però non è così; ma
chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole
essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti. Anche il Figlio dell’uomo
infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria
vita in riscatto per molti».
Parola del Signore
ANNUNCIO DEL TEMA
Il più grande è il servo di tutti. Servire è dare gioia, è dare vita: questo ha fatto Gesù.
COMMENTO
Giacomo e Giovanni chiedono a Gesù di fare una cosa per loro. A cosa ambivano?
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